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Giocata del 16/02/2021 dalle 22:44 alle 22:59 nella chat "Piazza Centrale [Kusa]"
[Piccolo laboratorio] "Mi serve un cavo... Normale... MERDA!" Sbattendo una scatola di cartone piena di cavi e cavetti al suolo rovesciando il contenuto sul pavimento. "NON SI TROVA MAI NIENTE IN QUESTO POSTO!" E figuriamoci, ci lavora solo lui, il disordine è quello che è, figurati se chiama anche solo qualcuno a fare un po' di ordine, no? E' chiedere troppo ovviamente. Chi è Guritchi? Questa è una bellissima domanda, lui è. Punto. Fine della storia. Si presume che la sua nascita sia dovuta da due prigionieri delle vecchie terre dell'Erba nel carcere di massima sicurezza e allevato, successivamente, all'interno di Kusa come guardia speciale. Non ha mai dichiarato il suo effettivo grado, lo sanno in pochi se non forse solo i Kage o il consiglio nel registro dei 'ninja' del mondo. Lui sta li, cresciuto come forza speciale ma che impreca contro i Kami per trovare un "...FOTTUTISSIMO CAVO! TROVATO!" È quello giusto? Attaccherebbe un cavo di alimentazione ad una presa elettrica e l'altra estremità ad un apparecchio aperto, completamente smontato con alcuni pezzi hardware generici attaccati con dei cavetti e sospesi su uno strano sistema per disassemblare queste cose. Attacca il cavo e... "Tutto... Bene..." Un tastino. On e Off. Bisogna accenderlo, no? Fuori una tempesta rabbiosa incute un timore alle persone che difficilmente uscirebbero perla strada, ma questo purtroppo vieta a loro di vedere la sublime scena che da li a poco accadrà nel laboratorio di Guritchi. ...ON..." Fuori dal locale una tenue luce si vedrebbe, porta vetrata appena opaca e... "AAAAAH!" Una piccola esplosione, una luce abbagliante e poi niente, il buio. "HA FATTO CORTO, HA FATTO CORTO" Iniziando a starnazzare per quella sala principale avanti e indietro con le mani letteralmente fumanti per la botta di corrente che gli è arrivata e dei segni neri sui polpastrelli "-fiuuuu- soffia soffia" Tra se e se... OVVIAMENTE uno normale non doveva esserci. [Piccolo laboratorio] "~Meow~" un micio, un versetto che uscirebbe dall'alto di un armadio in quella sala farebbe ruotare la testa di Guritchi da sotto al cappuccio nero, un volto pallido, pallidissimo, labbra morse con segni di autolesionismo e due tenue iridi rosse. Un'occhiata al micio dentro al suo locale, che in tutto ciò si chiama realmente Micio, l'ha trovato li da poco, aveva fama ed ecco che sono diventati buoni amici "Si, si, accendo la luce, scusa" Sollevando le mani chiedendo perdono all'animale. Il cappuccio si tirerebbe all'indietro tramite l'ausilio dei propri polpastrelli mostrano la propria capigliatura completamente scompigliata d'un celeste morto, capelli tagliati sicuramente da se senza andare da qualche parrucchiere, di certo non ha tempo per ciò (non che la sua vita sia così impegnata del resto) "Vuoi mangiare qualcosina? Ah Micio?" Si avvicinerebbe all'armadio porgendogli la mano destra di palmo per farsi annusare. "Nh?" Non risponde il micio, da una semplice leccatina alla mano per poi saltare giù, finendo sulla scrivania "Arrivo" Ruotando i piedi nudi sul pavimento in legno per dirigersi prima verso l'entrata, accendendo il contatore generale avendo fatto saltare prima la corrente, ovviamente se non che prima abbia staccato la presa del computer in fase di elaborazione. Una volta ripristinata la corrente si recherebbe verso il proprio banchetto; sotto di esso dovrebbero esserci delle scatolette di cibo per gatti ed una piccola ciotolina in acciaio che prima usava come ciotolina per il proprio cibo quando doveva andare via. Prenderebbe entrambe le cose e le poggerebbe sulla scrivania dove il gatto girerebbe ancora attorno, ora miagolando per far muovere Guritchi. "Arrivo, arrivo, un attimino" Poggiata la ciotola aprirebbe la scatoletta versandone il contenuto all'interno lasciando che il gatto si avvicini, accarezzandogli dolcemente la schiena facendogli rizzare la codina nera. "Diciamo che l'esperimento è finito male, mh? Domani cambiamo qualche cosa, ah?"