Una nuova vita!

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11:59 Kyoshiro:
  [Monti Ardenti--->Konoha] Il passo è lento, barcollante, stanco, i piedi si muovono quasi in maniera automatica, uno davanti all’altro fino al cancello di quel grande villaggio, un nuovo villaggio al posto della sua Konoha. Enormi mura si stagliano davanti ai suo occhi, anche se distante, le sue orecchie percepiscono chiaramente rumori e un brulicare di voci pervenire da quel posto, segnali di vita, segnali di una vita normale. Ancora diventa difficile rendersi conto di quello che è successo, se è veramente successo. Più volte ha pensato di essere dentro a un potente genjutsu, un illusione, che manipola la loro mente per far credere una realtà irreale, una realtà diversa, una realtà che indebolisce, almeno così lui si sente. Tutte le sue conoscenze per uscire da un illusione non hanno portato a nessun cambiamento, nessuna modifica della realtà, solo questa…questa nuova vita. Gli occhi guardano in direzione del monte dei volti, si proprio dietro quelle grosse mura, aldilà di questo villaggio, qualche kilometro più avanti, si trova il monte che racconta la storia di Konoha, il suo villaggio natale, il villaggio che ha difeso tantissime volte. Stringe i pugni, il respiro diventa lungo e pesante, segni indiscussi di rabbia. Chiunque si trovasse a passare nelle vicinanza noterebbe la rabbia visibile sul volto, sui suoi pochi movimenti e sulla sua postura. La rabbia che gli scorre dentro deriva dalla sua assenza dal villaggio del Fuoco, dalla non difesa dei sui cari, dalla FINE di tutto. Scuote la testa come voler togliersi questi pensieri, il passato non può essere cambiato! Il respiro sembra tornare alla normalità, i muscoli si rilassano, mentre il suo pensiero ritorna al passato, un passato che tormenta, un passato che lo rincorre, un passato che ha segnato un solco profondo nella mente. Dopo aver lottato contro Kuugo ed averlo sconfitto, essere stato nominato consigliere, la sua strada lo porta lontano da Konoha. I suoi obiettivi erano di scoprire le tecniche degli Uchiha, per rafforzare il suo Sharingan, trovare i rotoli segreti del clan Senjuu e provare a stringere un patto con Corvi, tutti i suoi obiettivi per ora sono svaniti. La mano destra viene portata sull’occhio destro, riflesso incondizionato, il suo Sharingan non è più presente, come le sue forze.[ck:off]

12:11 Kyoshiro:
  [Monti Ardenti--->Konoha] Con molta lentezza si avvicina al portone di quel villaggio, la tunica bianca di raso, che lo ricopre totalmente, con i bordi di color verde e lo stemma del suo clan sulla parte posteriore viene accarezzata dal un lieve vento, una carezza al suo passato. Lo svolazzare della tunica lo riporta quando riusciva ad usare appieno i suoi poteri. Il ricordo si paventa nella sua mente, un ricordo così vivido che sembra accaduto ieri, invece sono passati anni, tanti anni almeno così crede. Come un monologo nella sua testa si susseguono frasi ed episodi…la sua innata ha aiutato tantissime persone, durante la Quinta Grande Guerra un piccolo villaggio nei pressi delle risaie di Otogakure, paese dell’Aria, era in grandissima difficoltà. La guerra come sempre porta sventura, morte, desolazione, fame. Per chi non è abituato a combattere crea maggiori problemi, infatti in questo piccolo villaggio, sembrava non esserci Shinobi che potesse aiutare il popolo, le donne e i i bambini. Tutti scappavano cercando riparo. Sotto ai miei occhi non poteva succedere, non potevo permettere che si abbandonasse i più deboli, in pochi secondi decisi di rimanere in quella zona per aiutarli, farli crescere e dargli un futuro. La prima cosa che feci fu costruire le mura difensive, un semplice sigillo del serpente e dal terreno iniziarono ad innalzarsi grossi pali che andarono a creare le mura del villaggio, la prima cosa da fare in quel momento era crea re una difesa. Poi mi preoccupai di creare loro luoghi dove potersi riparare, costruii delle case. Le travi si ergevano verso il cielo, si modellavano, si piegavano al mio volere, case su case andavano a crearsi, in meno di un anno riuscii a ridare speranza a quel villaggio. Con tanta felicità lasciai quel luogo, oramai sicuro, in cui tutto il popolo era autosufficiente. Ora invece sento che con la mia forza non riuscirei nemmeno a far crescere un ramoscello, va a pensare, sembra che anche l’innata sia regredita .Dal risveglio spesso lo sconforto prende il sopravvento.

12:21 Kyoshiro:
  [Monti Ardenti--->Konoha] Il Risveglio, si, quello che nella sua mente è un risveglio, il ritorno alla vita, forse era meglio morire quella sera. I monti ardenti erano un passaggio obbligato, per cercare di trovare indizi sullo Sharingan. Un passaggio che faceva spesso, un passaggio tranquillo, quei monti che conosceva bene. Quella sera, era una delle tante, era tranquilla con poco vento, con una splendida luna, che sembrava ancora più grande vista da lassù. I passi erano lenti e lo sguardo rivolto verso il sentiero stretto, illuminato da una fievole luce. Successe tutto all’improvviso, un grosso fragore viene verso di lui, un rumore di passi fragorosi sembrano avvicinarsi velocemente, almeno questi sono i ricordi, gli unici ricordi, un poco annebbiati e forse anche mancanti di molti elementi. Un agguato, una trappola, difficile...ma repentinamente l’innata viene richiamata, pronto a qualsiasi cosa si sarebbe mostrato tra pochi secondi. Incredulo e sgomento vanno a manifestarsi sul suo volto, centinaia se non migliaia di uomini, shinobi, scappavano, correvano con occhi di terrore lontano da Konoha, andavano nella direzione opposta al villaggio della Foglia. L’orda passa velocemente, terrorizzata, senza badare allo shinobi, eppure era uno dei più conosciuti. Una sensazione strana prende possesso del corpo, nodo in gola si manifesta, sensazione mai provata prima, pochi passi per percorrere quello stretto passaggio che lo avrebbe portato verso il villaggio di Konoha. Lo spazio che lo divideva da quell’angolo vennero coperti in brevissimo tempo, poi una specie di folata di vento fortissima…poi il nulla....poi adesso. Difficile descrivere la sensazione, anzi la non sensazione…il tempo non sembrava passato quando riuscì a muoversi…Pochi secondi sembravano passati invece bastarono pochi passi per capire che il mondo che conosceva non esisteva più.[ck:off]

12:35 Kyoshiro:
  [Monti Ardenti--->Konoha] Ecco che ritorna alla mente anche la sensazione, i momenti collegati a quello che lui reputa il ritorno alla vita. Un urlo fuoriesce dalla sua bocca < AAAAAAAA >, un urlo involontario, di liberazione, un urlo che viene recepito dalle sue orecchie in maniera flebile. La testa sembra essere rinchiusa in una bolla, sensazione strana, quasi di stordimento. Sembra essere parte della montagna, incollato ad essa, una situazione stranissima. I movimenti sono molto lenti, i muscoli sembrano congelati, difficile capire il perché, sia successo tutto questo e come si sia ritrovato in quella situazione. Inizia a muovere dapprima la testa, il collo, con molta lentezza, prima la inclina sul lato destro poi allo stesso modo verso il lato sinistro. Gli occhi impiegano qualche secondo per aprirsi, per vedere una fievole luce, ci sono voluti qualche secondo prima di mettere a fuoco quello che lo circonda. Il respiro affannoso, desideroso d’aria lascia spazio in pochi minuti a un respiro più regolare. Gli arti inferiori iniziano a muoversi in maniera regolare, meglio dire che iniziano a muoversi come un uomo normale, invece gli arti superiori ci mettono più tempo per tornare in uno stato normale. Le mani intorpidite, le punte delle dita molto fredde, le dita si chiudono più volte a modo di pugno per cercare di riprendere sensibilità e riportare un poco di calore alle parti più periferiche delle mani. Appena riesce a muoversi in maniera normale subito cerca intorno a se quell’orda di uomini, nessuna traccia, niente…continua a far fatica a mettere a fuoco…ma sembra che tutto intorno sia successo qualcosa, un silenzio irreale, una situazione che non riesce a dare ancora una spiegazione.[ck:off]

12:46 Kyoshiro:
  [Monti Ardenti--->Konoha] Un piccolo sorriso compare sul suo volto, un sorriso di stizza, le immagini e le azioni del passato ritornano fortemente nella sua mente, forse per incolparlo della sua assenza o solo per ricordare un passato che sembra così lontano dal presente. La sua permanenza lontano da Konoha per tanti anni sembra ritornare sempre nella sua mente in questi poche ore. La sua lontananza ora è il peso più grande che porta dentro. Ancora sconvolto, spaesato, non ancora in possesso appieno del suo corpo. La mente lavora veloce, anche se come oramai ha capito non in maniera ottimale per il suo livello, cerca indizi, prova a capire cosa sia successo. Non trova niente di utile, nessun segno di scontro, ha solo una sensazione di aver dormito, un’ibernazione del suo corpo e della sua mente, ma tutto attorno sembra essere andato avanti. Infine un’altra domanda si palesa nella sua testa, perché non è morto?! L’inquietudine lo avvolge oltre a tutti i pensieri che affollano la sua mente, diventa difficile anche mettere le immagini e i ricordi che si manifestano in ordine, sembra tutto così strano. Con tutte queste difficoltà il pensiero è tornare a Konoha, vedere il suo villaggio, capire cosa è successo. Cerca di ricoprire la distanza che lo divide dal villaggio nel più breve tempo possibile ma anche qui subito comprende che il passo deve essere molto diverso, lento e compassato.[ck:off]

13:01 Kyoshiro:
  [Monti Ardenti--->Konoha] Il tragitto che lo ha portato a Konoha, almeno pensava di arrivare a Konoha, è stato un susseguirsi di zone desolate, uomini imbarbariti, animali selvaggi, ha dovuto fare molta attenzione a non imbattersi in guai, questo ambiente sembrava diventare più “civilizzato” avvicinandosi a questo villaggio. Le forze sembrano abbandonarlo, pochi metri lo dividono dal portone, il periodo di…VUOTO…sembra averlo svuotato di tutte le forze, i ricordi sembrano riaffiorare, la vita sembra riaffiorare. Il pensiero viene rivolto ai suoi vecchi amici, chissà se si sono salvati, se sono vivi, se lo fossero sarebbero li dentro sicuro, va a pensare. Con un movimento leggero si slaccia il coprifronte dal braccio destro e con estrema cura va ad allacciarlo sulla fronte, ben in vista, così che le guardie non potessero non capire da quale villaggio provenisse. Ultimi passi, sperando che il nuovo villaggio lo accetti e che non sia ostile, un combattimento ora non sarebbe la cosa migliore. Ecco arrivato sotto la porta, qualche pacca sui vestiti per togliersi un pò di polvere e presentarsi nel miglior dei modi. Con schiena diritta e voce tranquilla ma autorevole va a presentarsi < sono Kyoshiro > piccola pausa, per bagnarsi le labbra secche < del clan Senjuu > prosegue con voce vivida < del villaggio della Foglia, del paese del Fuoco, di Konoha>. Le iridi vengono puntate vanno verso il volto delle guardie, tutti i sensi sono mobilitati al massimo in attesa di un eventuale mossa delle guardie, un eventuale tentativo di attaccarlo, se così fosse sarebbe pronto a ricevere una morte da Shinobi. < Chiedo il permesso di entrare >. Silenzio dopo quest’ultima frase, con la speranza che la sua richiesta venga accettata. Il problema grosso si andrebbe a creare una volta entrato, cosa ci sarà e come riuscirà a sopravvivere non avendo niente ne soldi, sempre se hanno ancora valore, ne una casa dove riposare….ma l’importante sarebbe avere una seconda VITA.[ck:off] [END]

Torna ad una nuova Vita...sul tragitto che lo porta a Konoha, almeno così pensava, ricorda il suo passato e il suo ritorno alla vita.