{Un bagliore spento}

Quest

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con Ryuji, Haru

21:21 Ryuji:
  [Zona Uchiha] Questa è una serata importante per lui, le ricerche fatte in solitaria non hanno portato verso qualcosa di fruttuoso: tutto ciò che gli è rimasto è stato il consiglio di chiedere direttamente al suo capo Clan e così ha avuto modo di fare sfruttando anche un nome che gli è stato consentito di usare per raggiungere il suo scopo. In questo momento si presenta verso la magione Uchiha proprio dopo aver richiesto un udienza con il capo clan degli Uchiha, addosso veste con dei semplici abiti mondani composti da una giacca nera a maniche lunghe traslucida: la zip centrale lasciata chiusa fino al petto lasciando intravedere sotto solamente una maglietta nera mentre lo stemma del Clan è stampato proprio dietro alla giacchetta prima menzionata. Alle gambe un pantalone blu scuro con una cinta bianca e fibia color grigio metallizzato, accompagnando il tutto con un paio di anfibi neri ai piedi. Non ha equipaggiamento che potrebbero definirlo uno Shinobi, non gli piace usare o portare armi: in quanto studioso di medicina, lui cura la gente e non la danneggia quindi non ha senso girare armato. I capelli sono rasati ai lati, lasciati lunghi lungo le linee centrali del capo e tirati all'indietro gli occhi azzuri, con quei lineamenti e dettagli visivi che indicano e confermano la sua esistenza come un non-clone, come il risultato dell'amore carnale, passionale e sentimentale di uno di questi più qualcuno di esterno al Clan Uchiha: concedendogli qualche dettagli fisico fuori norma a livello estetico. In questo momento si trova in attesa di essere ricevuto dal capo clan, non ha nemmeno idea se lo riceverà questa notte o lo farà solo aspettare per poi rimandarlo a casa ma non gli importa: ha pazienza, comprende che è difficile dirigere un clan e tornerà tutte le volte che è necessario tornare. In questo momento passa il tempo a navigare con il proprio cellulare come semplice passatempo con un espressione seria e attenta, in attesa, di sapere se questa è la sera in cui risolverà i propri dubbi o meno. [Ck Off]

Com'è chiaro il cielo disegnato da alcune nuvole biancastre e dalla Luna luminosa che dona un riflesso brillante a quelle nubi. Le stelle illuminano qua e là la volta celeste creando sopra di essa delle costellazioni che prendono diverse forme. Ogni persona può vederci quel che vuole in quel cielo. Una nuvola che somiglia ad un sorriso. Delle stelle che formano un oggetto. Non c'è limite all'immaginazione dell'essere umano. Ma le persone sono troppo occupate a guardar ciò che accade davanti a loro invece che perdere tempo per osservare ciò che si manifesta sopra le loro teste. Peccato perchè si perde una meravigliosa visuale ma bisogna guardare davanti ai proprio occhi per cogliere l'attimo fuggente. E in questo senso, Ryuji non si è fatto perdere l'occasione di chiedere un incontro con il Capo Clan degli Uchiha. Un incontro per chiedere informazioni e scovare dettagli del Clan che sono ancora nascosti a lui. Gli occhi della Casata sono stati puntati su di lui tutto il tempo mentre camminava tra le vie del quartiere. Quasi tutti non lo conoscono e non sanno chi sia lui. Dunque, si pongono qualche domanda e tutti diventano più infastiditi della sua presenza. Il ragazzo giunge nei pressi della magione del Capo Clan ma qui verrà fermato da due jonin. <Cosa vuoi, tu?> domanda uno dei due, con fare scorbutico e senza usare troppe parole di benvenuto. <E chi sei, soprattutto?> chiede l'altro, prima di tornare in silenzio come il compagno. La parola passa quindi a Ryuji che dovrà convincere i due jonin a farlo passare, ovviamente. [Ambient Ryuji]

21:48 Ryuji:
  [Zona Uchiha] Lascia perdere il cellulare nel momento in cui due uomini vanno a giungere verso la propria figura, sollevando lo sguardo e poggiando il cellulare all'interno della propria tasca così da tenere le mani libere smettendo di fare qualsiasi cosa stava facendo, le sue priorità vengono prima. <Sono Ryuji Uchiha.> si presenta senza troppi giri di parole, andando chiaro: dritto e diretto verso il punto. Il tono di voce è come suo solito dal timbro marcato maschio e virile, il tono è sicuro di se, serio, calmo e tranquillo proprio come è sempre: raramente si lascia andare all'agitazione salvo ieri per via di ciò che gli è stato detto. Sa che ha tutto il diritto di trovarsi in questo luogo, in quanto fino a prova contraria: con o senza Sharingan, mezzo clone o no, porta comunque il nome del Clan e il gene di questo: rispondendo prima ad uno, per poi passare invece verso l'altro <Sono qui perchè ho richiesto un udienza con il capo Clan.> afferma ora spostando gli occhi celesti verso l'altro Jounin, orgoglioso nonostante tutto <Sono sicuro sarete stati avvisati, sapreste dirmi quindi se ha accettato la mia richiesta o se ha deciso di rimandarla? E in caso positvo farmi passare?> chiede inumidendosi le labbra con la lingua e deglutendo un piccolo boccone di saliva mentre assottiglia lo sguardo verso i due. Chiaramente spera di no, ma poco gli cambierebbe se non la frustrazione di dover aspettare e il dover insistere: poichè di sicuro è intenzionato a svelare i misteri e i segreti del Clan di cui porta il nome. [Ck Off]

Quel nome non provoca nessun effetto in quei jonin. Gli sguardi concessi al ragazzo non cambiano di un centimetro. Facce scure, atteggiamento duro nei suoi confronti al momento. Le parole di Ryuji continuano ma comunque non sembrano portare a niente di buono. L'aria che si respira inizia a farsi più tesa rispetto a prima. I due jonin compiono un passo in avanti verso lui. <Decideremo noi quando farti passare, mettitelo in testa> dice uno dei due facendo capire di esser pronto alle maniere forti. L'altro non è da meno. Anche lui fa intendere di esser deciso a metter mano alla violenza se non giri i tacchi. Questo astio può essere riconducibile all'assenza dello sviluppo del tuo Sharingan? D'altronde, un Uchiha senza potere oculare non è nulla. Si è passato sopra alla nuova generazione, formata da membri non puri e cloni imperfetti. Ma lo Sharingan è una prerogativa che non è mai cambiata. Come puoi considerarti un Uchiha senza avere uno Sharingan? In questo momento, tu sei sotto di loro in una immaginabile scala gerarchica. <Se ti azzar-..> la voce dell'altro però viene interrotta prima che possa concludere la frase. Dalla magione esce una persona, poco più anziana degli altri due. I capelli sono ancora totalmente neri, anche se più deboli e molto lunghi cadendo sulle spalle. Una tunica lunga nera è indossata da questo signore con il simbolo degli Uchiha disegnato sul dorso. <Oh accidenti, c'è bisogno di trattare così questo povero ragazzo?> esclama con voce cauta questo signore. I due jonin si guardano per un attimo per poi tornare a fissare quell'uomo <Ma signore, lui..> prima che le loro parole in coro possono finire, ancora una volta quell'uomo li interrompe. <Non mi interessa> mantiene lo stesso tono, anche se ora sembra più duro verso i due sottoposti. <Vieni con me, ragazzo> dice mentre ti fa segno di seguirlo per una via del quartiere. <Dimmi di cosa necessiti> si interrompe adesso aspettando una tua reazione e soprattutto una risposta. [Ambient Ryuji]

22:37 Ryuji:
  [Zona Uchiha] Lo sguardoresta fisso in direzione dei due Ninja, inarca leggermente un sopracciglio nel momento in cui questi paiono non essere disposti a farlo passare, corrugando leggermente la fronte mostrandosi abbastanza contrariato alla scelta da loro espressa. <L'ultima parola non dovrebbe essere del capo Clan?> sbatte un paio di volte le palpebre in un primo momento, quasi come a voler ricordare a loro stessi la scala gerarchica. Lui potrà essere più in basso di loro, ma al contempo anche loro sono più in basso rispetto a qualcun'altro. Inarca un sopracciglio infatti quasi come se aspettasse le loro risposte, conscio di non essere nel torto in ciò che ha appena detto e se è li un motivo c'è. Non si sente particolarmente toccato dall'arroganza dei due superiori, al contrario cerca proprio di girare attorno alla loro stessa arroganza adottandone una più sottile e intelligente. Non ha certo intenzione di combattere - anche perchè sa bene che non avrebbe le capacità per riuscire ad affrontare qualcuno del suo clan messo a guardia della magione del capo - oltre al fatto che non vuole minimamente creare disguidi. Tenendo nel tono di voce una certa fermezza, compostessa, non nascondendo però perplessità nel fare quella domanda. Cerca di rimanere impassibile, di nascondere la sua agitazione: In parte per come ha studiato nell'ordine medico, una persona agitata fa solo agitare gli altri e perde la sua compostezza: un medico deve avere un alto livello di controllo mentale, apparire calmo e sicuro di se anche nelle situazioni più urgenti: solo così potrà dare l'apparenza di essere sicuro e di infondere sicurezza agli altri, avere il morale alto o anche solo farlo pensare gioca un contributo fondamentale in molti elementi della vita. Fa un mezzo passo indietro quando questo parla, dopotutto cercare di sfondare un muro a testate è solo auto lesionante: pronto ad andarsene se necessario per tornare un altro giorno. Ma non sembra essere così, di fatti un altro uomo più anziano andrebbe a presentarsi e rabbonire i due Jonin da guardia. Un misto di sorpresa che lascia appena intravedere dal volto, con il suo sopracciglio inarcato. Si inumidisce le labbra in un primo momento: andando a posare un lieve inchino del capo verso i due Jounin in segno di rispetto, anche se più che rispetto è una sorta di forma di superiorità nei loro riguardi: come dire 'Vi porto rispetto anche se vi siete comportati da stronzi', una piccola soddisfazione personale. Non vuole comunque fare aspettare quella figura, cercando di seguirlo lungo le vie del quartiere andando dunque a parlare <Risposte, signore.> risponde esalando il fiato, nonostante dovrebbe essere rilassato poichè ha superato un ostacolo: non sa se ce ne saranno altri o se questo è uno di questi ostacoli: questo uomo. Ma in ogni caso, è agitato. Riuscirà davvero a scoprire le origini del proprio clan? <Risposte a delle domande.> ecco quello che necessita. Palla all'altro, seguendolo attentamente con un passo moderato e adatto al suo così da stargli leggermente dietro. [Ck Off]

I due jonin ritornano al loro posto continuando a compiere il lavoro a cui sono stati affidati. Ryuji segue i passi del signore mentre spiega che quello di cui ha bisogno sono risposte alle sue domande. Il signore anziano lo osserva con attenzione. Ryuji viene scrutato per bene dall'altro. Lo guarda, lo analizza, lo studia. <I tuoi occhi sono spenti, ragazzo> termina la sua valutazione con quelle parole sullo sguardo di Ryuji. Occhi spenti che significano una cosa soltanto: lo Sharingan non è stato ancora sviluppato. Un difetto troppo grosso, forse, su cui poter passare sopra. <Le domande che vuoi farmi riguardano te stesso, immagino> lo deduce dalla volontà di Ryuji di non indietreggiare dopo il primo no dei jonin. <Il Capo Clan ha rifiutato la tua richiesta, momentaneamente. Non è niente di personale ma i tuoi occhi devono poter risplendere di rosso prima. Ma..> si prende una piccola pausa, prima di concludere il suo discorso <.. ti concederò tre domande. Precise, mirate. E io ti darò in cambio tre risposte. Questo perchè dieci anni fa un uomo era timoroso di dar fiducia verso una nuova generazione e soltanto alla fine dei suoi giorni capì che quelle generazione era in grado di portare avanti il futuro degli Uchiha. Così, oggi voglio far come lui e provare a fidarmi di te> si ferma, ancora. <Ora dimmi. Non perdiamo più tempo> così la parola passa a Ryuji che potrà formare le tre domande in qualunque modo voglia, a patto che siano specifiche e non troppo generiche. [Ambient Ryuji]

23:28 Ryuji:
  [Zona Uchiha] Osserva l'altro a sua volta, come se cercasse di analizzare pure lui l'anziano seppur di sicuro quest'ultimo riuscirà più nell'impresa, chissà chi ha di fronte, chi è quell'uomo che ha deciso di prendere a cuore la propria offerta. <Così come lo erano quelli di mio padre.> per questo sa bene che significa essere esclusi, in parte per questo non se la è presa troppo precedentemente per come lo hanno trattato i due Jounin. Li comprendere, ma nonostante ciò: Non si è mai vergognato di se stesso e ha sempre cercato di tenere alta la propria figura e la propria immagine come Uchiha anche solo per il clan, con o senza Sharingan, è comunque fiero ed orgoglioso e non ha intenzione di macchiare più di quanto sa di star facendo senza gli occhi rossi. <Me stesso, il Clan. Occhi spenti o accesi, ho comunque i geni di sasuke uchiha nel sangue proprio come ogni altro di noi.> Fa una piccola paus aascoltando le parole dell'uomo, sospirando: forse un po' deluso, ma comprensibile, eppure cerca di non far trapelare alcuna emozione nel suo volto che deve restare sempre serio, attento e sicuro di se: come se avesse sempre la situazione sotto controllo in qualsiasi momento anche quando non cel'ha. Si ferma dunque nel camminare nello stesso momento in cui anche l'altro si blocca, andando quindi a riflettere <Mhh...> tre domande specifiche, quelle che deve porre. Andrebbe quindi a replicare ponendo la prima domanda senza perdere tempo <Quale è il villaggio di origine del nostro Clan?> vuole comprendere meglio quante più cose possibili, deve fare delle domande precise: tre. Motivo per il quale, cerca di fare domande che potranno dargli più informazioni possibili per porre domande ad altre persone che non siano Uchiha e potrebbero conoscere la storia: usando un po' di astuzia e intelligenza. Chiede del Paese natio degli Uchiha, di quale dei cinque grandi paesi esso sia originario così da poter chiedere a qualcuno di quei paesi: Ciò che lui sa è che Sasuke ad Oto ha dato il via al processo di clonazione, ma è davvero quella la sua origine? <Perchè Sasuke ha deciso di clonarsi?> anche questa è una domanda che stuzzica parecchio la propria curiosità. Altro da chiedere, ha una domanda: ma è troppo generica, motivo per il quale decide di optare per qualcos'altro qualcosa di più preciso come gli è stato richiesto da quell'anziano gentile che ha deciso di soddisfare in parte la sua richiesta <Ogni singolo Uchiha esistente a giorno d'oggi è un suo Clone o un discendente di uno di esso?> un modo furbo e intelligente per capire se vi è la possibilità, seppur remota, che qualcuno ancora esiste. Vorrebbe chiedere che ne è stato del resto del Clan di Sasuke originale, ma la risposta per quanto sia ovvia forse è anche abbastanza generica e potrebbe non rispondergli non facendo altro che provocare più rancore e fastidio in lui. Cosa che vuole risparmiarsi, deve approfittare di questo momento per fare anche domande ovvie, ma che possono fornirgli certezze necessarie per raggiungere il prossimo Step e proseguire le proprie ricerche e indagini anche senza l'aiuto del Clan, fino a quando questo non deciderà di fornirglielo per offrirgli un idea più chiara.

Tre domande. Soltanto queste. Ciò viene concesso al ragazzo da parte dell'anziano. Tre domande che riceveranno tre risposte. E niente di più. Potrà sembrare poco ma in realtà bisogna a volte guardare il bicchiere mezzo pieno. Il Capo Clan non voleva neanche riceverlo e l'anziano gli ha concesso la possibilità di ricevere queste informazioni direttamente da parte sua. Ryuji dovrà far tesoro delle risposte se vorrà continuare le sue ricerche. L'anziano inizia ad ascoltare le parole del giovane scuotendo inizialmente la testa. Le labbra si separano lasciando uscire la sua voce, chiara e ormai datata. <Tu sei un Uchiha per sangue, per tuo padre come hai detto in precedenza..> si interrompe un secondo guardando negli occhi Ryuji. Poco dopo riprende, mantenendo lo stesso tono. <Lo Sharingan invece è la prova che un Uchiha possiede i geni che furono di Sasuke, il nostro creatore. Finchè non riuscirai a sviluppare il potere dello Sharingan, non puoi dire di possedere i suoi geni. Ricordalo> severo, redarguisce il ragazzo invitandolo a prestare attenzione alle sue parole. Ed ecco che infine arrivano le tre domande. L'anziano le ascolta una per una analizzando ognuno di essa. L'uomo riflette prendendosi qualche secondo di pausa. <Il Suono> risponde molto sinceramente. <Quando parli 'del nostro Clan', stai parlando del Clan che è stato fondato da Sasuke. Soltanto grazie a lui, noi oggi siamo qui. La vecchia casata che era presente a Konoha non ha nulla a che vedere con noi. Noi siamo un'altra storia. La vera storia degli Uchiha> l'anziano mostra disprezzo per quella parte di storia antica dello Sharingan. Una casata sterminata interamente da uno stesso membro, il fratello di Sasuke. Non ha alcuna importanza oggi quella storia. <Per dare un futuro al suo gene. Per provare che lo Sharingan avrebbe potuto governare sopra l'intero mondo grazie alla sua volontà> questa risposta viene rilasciata in modo più conciso. E infine l'ultima domanda, abbastanza generica ma viene comunque data una risposta. <Al giorno d'oggi, siamo tutti cloni. Dieci anni fa era apparsa nuovamente la sorella di Sasuke ma è nuovamente scomparsa dopo l'evento che ha sconvolto il mondo> termina qui il suo dire, senza aggiungere troppi altri dettagli. <Tre risposte per tre domande. Questo è tutto, ragazzo> dice mentre invita Ryuji a lasciare quel posto, perchè non riceverà altre informazioni per il momento. <Per me è stato un piacere conoscerti oggi. La strada di ritorno la conosci, credo> un modo gentile per comunicargli che l'incontro è ormai terminato. L'ultima parola al ragazzo, dunque. [Ambient Ryuji]

22:54 Ryuji:
  [Zona Uchiha] Ascolta con molta attenzione le parole dell'anziano, pendendo dalle sue labbra visto che quanto meno è la fonte che potrà rispondere alle sue domande. è molto attento a ciò che questo dice: seppur quelle prime parole lo fanno un pochino insospettire, inarcando un sopracciglio e di conseguenza andare ad aggrottare lievemente la fronte. Essendo un uomo di scienza in quanto sta studiando per diventare medico, solo perchè non ha lo sharingan per lui: nella sua mente da medico non significa che non abbia i geni di Sasuke. Ma non gli sembra ne il momento ne il luogo per mettersi a discutere di questo, anche perchè considerata l'importanza che gli viene data visto che anche quell'anziano è li solo per fare una seplice azione misericordiosa concedendogli la possibilità di rispondere è meglio non controbattere ciò che dice e tenere tutto per se. <Capisco..> afferma pensieroso quando sente la prima risposta che gli viene donata, stesso ragionamento fatto poco prima: meglio non dire che la pensa in maniera diversa in quanto è un medico e lui si basa su fatti genetici e scientifici, Sasuke è stato il loro punto di partenza. Loro sono suoi cloni, la storia passata di Sasuke è la loro storia. In che modo questo non ha a che vedere con lui? Dubbi e domande che sorgono a questa risposta, come l'espressione che si fa più seria: confusa, assottigliando lievemente lo sguardo. Per quanto riguarda invece alla risposta successiva, si ritrova ad annuire senza troppi problemi <Aveva una sorella?> una domanda reotorica quella che pone e che ovviamente non richiede ne pretende effettiva richiesta di risposta da parte dell'anziano, quanto più un semplicissima frase che esce di mero stupore: nulla di più. Fa quindi un sospiro, non aggiungendo altro in merito quando l'anziano proferisce le ultime parole <Si, la conosco.> si fermerebbe, andando a donare un lieve inchino del capo in avanti in maniera rispettosa: Ma non con lo stesso intento fatto verso i due Jonin di prima, solo per sentirsi superiore nonostante il modo con cui è stato trattato: ma un vero e sincero inchino di riconoscimento e di ringraziamento che andrebbe a proferir anche a voce <La ringrazio per avermi donato e concesso il suo tempo.> perchè alla fine, è realmente un dono. <Le auguro buona serata> detto ciò andrebbe semplicemente ad incamminarsi altrove, diretto probabilmente a casa...o forse in qualche locale a bere un po', magari anche solo a passeggiare. Chissà, per tre risposte che gli sono date altre dieci domande gli sono sorte nella sua mente. [Ck Off]{end}

Ryuji si reca al quartiere degli Uchiha per parlare con il Capo Clan. La sua richiesta viene rifiutata ma un anziano decide di concedergli tre domande per avere le informazioni che gli servivano.

Gli spunti di gioco li hai ricevuti direttamente nel fato. Gioca, sviluppa gli spunti e troverai altro, forse..

Bravo, sei andato in crescendo durante l'ambient. I consigli te li ho già dati ma te li ripeto anche qui: nessuno ti corre dietro, con calma scrivi e descrivi soprattutto; rileggi, rileggi e rileggi, meglio una volta in più ed evitare errori;
Per il resto, sono disponibile in off per altre informazioni utili! Alla prossima e grazie per la giocata