Com'è chiaro il cielo disegnato da alcune nuvole biancastre e dalla Luna luminosa che dona un riflesso brillante a quelle nubi. Le stelle illuminano qua e là la volta celeste creando sopra di essa delle costellazioni che prendono diverse forme. Ogni persona può vederci quel che vuole in quel cielo. Una nuvola che somiglia ad un sorriso. Delle stelle che formano un oggetto. Non c'è limite all'immaginazione dell'essere umano. Ma le persone sono troppo occupate a guardar ciò che accade davanti a loro invece che perdere tempo per osservare ciò che si manifesta sopra le loro teste. Peccato perchè si perde una meravigliosa visuale ma bisogna guardare davanti ai proprio occhi per cogliere l'attimo fuggente. E in questo senso, Ryuji non si è fatto perdere l'occasione di chiedere un incontro con il Capo Clan degli Uchiha. Un incontro per chiedere informazioni e scovare dettagli del Clan che sono ancora nascosti a lui. Gli occhi della Casata sono stati puntati su di lui tutto il tempo mentre camminava tra le vie del quartiere. Quasi tutti non lo conoscono e non sanno chi sia lui. Dunque, si pongono qualche domanda e tutti diventano più infastiditi della sua presenza. Il ragazzo giunge nei pressi della magione del Capo Clan ma qui verrà fermato da due jonin. <Cosa vuoi, tu?> domanda uno dei due, con fare scorbutico e senza usare troppe parole di benvenuto. <E chi sei, soprattutto?> chiede l'altro, prima di tornare in silenzio come il compagno. La parola passa quindi a Ryuji che dovrà convincere i due jonin a farlo passare, ovviamente. [Ambient Ryuji]
Quel nome non provoca nessun effetto in quei jonin. Gli sguardi concessi al ragazzo non cambiano di un centimetro. Facce scure, atteggiamento duro nei suoi confronti al momento. Le parole di Ryuji continuano ma comunque non sembrano portare a niente di buono. L'aria che si respira inizia a farsi più tesa rispetto a prima. I due jonin compiono un passo in avanti verso lui. <Decideremo noi quando farti passare, mettitelo in testa> dice uno dei due facendo capire di esser pronto alle maniere forti. L'altro non è da meno. Anche lui fa intendere di esser deciso a metter mano alla violenza se non giri i tacchi. Questo astio può essere riconducibile all'assenza dello sviluppo del tuo Sharingan? D'altronde, un Uchiha senza potere oculare non è nulla. Si è passato sopra alla nuova generazione, formata da membri non puri e cloni imperfetti. Ma lo Sharingan è una prerogativa che non è mai cambiata. Come puoi considerarti un Uchiha senza avere uno Sharingan? In questo momento, tu sei sotto di loro in una immaginabile scala gerarchica. <Se ti azzar-..> la voce dell'altro però viene interrotta prima che possa concludere la frase. Dalla magione esce una persona, poco più anziana degli altri due. I capelli sono ancora totalmente neri, anche se più deboli e molto lunghi cadendo sulle spalle. Una tunica lunga nera è indossata da questo signore con il simbolo degli Uchiha disegnato sul dorso. <Oh accidenti, c'è bisogno di trattare così questo povero ragazzo?> esclama con voce cauta questo signore. I due jonin si guardano per un attimo per poi tornare a fissare quell'uomo <Ma signore, lui..> prima che le loro parole in coro possono finire, ancora una volta quell'uomo li interrompe. <Non mi interessa> mantiene lo stesso tono, anche se ora sembra più duro verso i due sottoposti. <Vieni con me, ragazzo> dice mentre ti fa segno di seguirlo per una via del quartiere. <Dimmi di cosa necessiti> si interrompe adesso aspettando una tua reazione e soprattutto una risposta. [Ambient Ryuji]
I due jonin ritornano al loro posto continuando a compiere il lavoro a cui sono stati affidati. Ryuji segue i passi del signore mentre spiega che quello di cui ha bisogno sono risposte alle sue domande. Il signore anziano lo osserva con attenzione. Ryuji viene scrutato per bene dall'altro. Lo guarda, lo analizza, lo studia. <I tuoi occhi sono spenti, ragazzo> termina la sua valutazione con quelle parole sullo sguardo di Ryuji. Occhi spenti che significano una cosa soltanto: lo Sharingan non è stato ancora sviluppato. Un difetto troppo grosso, forse, su cui poter passare sopra. <Le domande che vuoi farmi riguardano te stesso, immagino> lo deduce dalla volontà di Ryuji di non indietreggiare dopo il primo no dei jonin. <Il Capo Clan ha rifiutato la tua richiesta, momentaneamente. Non è niente di personale ma i tuoi occhi devono poter risplendere di rosso prima. Ma..> si prende una piccola pausa, prima di concludere il suo discorso <.. ti concederò tre domande. Precise, mirate. E io ti darò in cambio tre risposte. Questo perchè dieci anni fa un uomo era timoroso di dar fiducia verso una nuova generazione e soltanto alla fine dei suoi giorni capì che quelle generazione era in grado di portare avanti il futuro degli Uchiha. Così, oggi voglio far come lui e provare a fidarmi di te> si ferma, ancora. <Ora dimmi. Non perdiamo più tempo> così la parola passa a Ryuji che potrà formare le tre domande in qualunque modo voglia, a patto che siano specifiche e non troppo generiche. [Ambient Ryuji]
Tre domande. Soltanto queste. Ciò viene concesso al ragazzo da parte dell'anziano. Tre domande che riceveranno tre risposte. E niente di più. Potrà sembrare poco ma in realtà bisogna a volte guardare il bicchiere mezzo pieno. Il Capo Clan non voleva neanche riceverlo e l'anziano gli ha concesso la possibilità di ricevere queste informazioni direttamente da parte sua. Ryuji dovrà far tesoro delle risposte se vorrà continuare le sue ricerche. L'anziano inizia ad ascoltare le parole del giovane scuotendo inizialmente la testa. Le labbra si separano lasciando uscire la sua voce, chiara e ormai datata. <Tu sei un Uchiha per sangue, per tuo padre come hai detto in precedenza..> si interrompe un secondo guardando negli occhi Ryuji. Poco dopo riprende, mantenendo lo stesso tono. <Lo Sharingan invece è la prova che un Uchiha possiede i geni che furono di Sasuke, il nostro creatore. Finchè non riuscirai a sviluppare il potere dello Sharingan, non puoi dire di possedere i suoi geni. Ricordalo> severo, redarguisce il ragazzo invitandolo a prestare attenzione alle sue parole. Ed ecco che infine arrivano le tre domande. L'anziano le ascolta una per una analizzando ognuno di essa. L'uomo riflette prendendosi qualche secondo di pausa. <Il Suono> risponde molto sinceramente. <Quando parli 'del nostro Clan', stai parlando del Clan che è stato fondato da Sasuke. Soltanto grazie a lui, noi oggi siamo qui. La vecchia casata che era presente a Konoha non ha nulla a che vedere con noi. Noi siamo un'altra storia. La vera storia degli Uchiha> l'anziano mostra disprezzo per quella parte di storia antica dello Sharingan. Una casata sterminata interamente da uno stesso membro, il fratello di Sasuke. Non ha alcuna importanza oggi quella storia. <Per dare un futuro al suo gene. Per provare che lo Sharingan avrebbe potuto governare sopra l'intero mondo grazie alla sua volontà> questa risposta viene rilasciata in modo più conciso. E infine l'ultima domanda, abbastanza generica ma viene comunque data una risposta. <Al giorno d'oggi, siamo tutti cloni. Dieci anni fa era apparsa nuovamente la sorella di Sasuke ma è nuovamente scomparsa dopo l'evento che ha sconvolto il mondo> termina qui il suo dire, senza aggiungere troppi altri dettagli. <Tre risposte per tre domande. Questo è tutto, ragazzo> dice mentre invita Ryuji a lasciare quel posto, perchè non riceverà altre informazioni per il momento. <Per me è stato un piacere conoscerti oggi. La strada di ritorno la conosci, credo> un modo gentile per comunicargli che l'incontro è ormai terminato. L'ultima parola al ragazzo, dunque. [Ambient Ryuji]