Alla ricerca del Coso di Fuoco

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00:42 Kioku:
  [Corso->vicoli] Notte fonda in quel di Kagegakure, così come su tutti i settori villaggio circostanti all’area centrale, ovviamente, i quartieri e settori si illuminano, lasciando a quel brusio pomeridiano le voci e i rumori dei centri notturni che non dormono mai, fatta eccezione per il mattino ovviamente, ma fino ad allora rumore di slot machine, grida, feste e quant’altro accompagneranno i passi del giovane Kioku. A quanto si tratta del Mirai Festival in corso, ancora per qualche giorno, stando a quanto è riuscito ad origliare in giro per strada e nelle discussioni catturate qua e la tra estranei, ma c’è anche da dire che sempre stando a queste voci, le condizioni notturne dei vari settori e centri di divertimento non si differenziano più di tanto da quando sono in festa Kioku Nashi, letteralmente “senza memoria”, nome donatogli da Haru, il primo individuo che ha incontrato una volta rimesso piede su questo mondo ninja, si trova a girovagare per le strade e per i vari settori, non aveva sonno e passare tutto il tempo vicino al quartiere dove dorme Nobu non era nei suoi progetti, ne tantomeno aspettare che tornasse, chissà poi in compagnia di chi, non vuole essere un peso e non vuole perdere certo tempo a non fare nulla, per quanto di tanto in tanto quel sentore di apatia lo sovrasta, portando in lui diversi pensieri sgradevoli e di abbandono, ma ha deciso di vivere, nonostante le circostanze, nonostante sia stato privato di qualsivoglia memoria, un passo dopo l’altro, iniziare a vivere dal presente no? Così farà dunque. Passo dopo passo ok, ma magari accorgersi di essere arrivato addirittura nel settore dopo ancora quello di Kirigakure, ancora peggio se contiamo che la sua conoscenza dei settori non è che sia limitata…di più, tornare non sarà facile ma già che è qui, il suo sguardo verrebbe catturato dalla moltitudine di luci adornare le varie strade dei piccoli quartieri del centro, ignaro ovviamente che ora si trovi a Kusagakure e non più a Kiri o Suna, poco importa, le iridi nero pece rimbalzerebbero tra la gente in feste, le luci illuminerebbero il suo vestiario, molto simile a quella del choconinja ormai true friend, l’unico assieme ad Haru ad averlo aiutato e addirittura quest’ultimo donatogli un posto dove dormire, coperte e dei vestiti, elastico a contornare la lunga capigliatura, creando così una perfetta coda da grande manzo come lui ha suggerito, con il famigerato ciuffetto cadere in avanti, sempre sotto suggerimento del buon Nobu, giacchetta in nero per l’uomo che non deve chiedere mai, stando a quello che gli ha detto e dei pantaloni elasticizzati a coprire i suoi arti inferiori, per concludere scarpette nero semplice molto sportive, insomma per adesso un prototipo del Choco-Boy Nobu. I Rumori che sovrastano ogni singola parola e canti, urla e quant’altro, accompagnano i lunghi passi di Kioku, attento ad ogni particolare ed affascinato, indubbiamente il Mirai Festival ne è complice ma questa a quanto pare è la famigerata vita notturna di Kagegakure. Affascinato e un po’ in apprensione, finire quasi per discostarsi dal lungo corso, sviando per qualche istante in un vicolo, un pochino più all’oscuro di tutta quella gente, rumori e luci accecanti, per quanto strabiliante se è la prima volta che vedi tutte queste cose, il senso di disagio e di oppressione potrebbe facilmente essere percepibile, in attesa dunque di riprendere fiato, osserverebbe da quel vicolo il corso continuare a vivere e brillare. [chakra off]

00:46 Rasetsu:
 Dall'armadio di Touma, sono spariti un paio di pantaloni neri che gli vanno piuttosto grandi. Fisicamente, sono molto diversi pur avendo la stessa altezza, quindi s'è dovuto arrangiare. Ha preso in prestito anche una cintura affinché potesse stringere l'indumento attorno al suo bacino. La camicia che gli copre l'addome, tra l'altro, pur essendo bianca, è sicuramente altrettanto grande. Le spalle di Touma sono un filino più grosse di quelle di Rasetsu (non che ci voglia tanto, sia chiaro, anche un bambino sarebbe più grosso di questo mingherlino da strapazzo). Quindi, i bordi sono infilati nei pantaloni sottostanti. Ha avuto la decenza di farsi un bagno, di pettinarsi, di rendersi almeno presentabile per dirigersi, come uso e abitudine ormai da qualche giorno, al quartiere notturno. E' riuscito a procurarsi un minimo di denaro: come? E' ovvio, rubando dalle borsette delle malcapitate. Sai, truffare le vecchiette inizia a diventare un business redditizio. Ti basta chiedere loro indicazioni, fingere di sbattere loro contro da bravo sbadato, mostrarsi caritatevole e... bam, ti offrono pure una manciata di ryo se aiuti a portare loro la spesa. Ah, non è business ma volontariato? Vabbè, non è importante. In qualche modo, sta guadagnando un piccolo gruzzoletto dato che deve riuscire a procurarsi del veleno quanto prima. Ha notato che al normale mercato delle armi costa un occhio dalla testa, quindi dovrebbe aumentare anche il prezzo della droga che produce. In soldoni? Ha bisogno del veleno di un Doku quanto prima. Dai, ora non pensiamoci. Siamo venuti qui per divertirci, ti ricordi? Trova un bel localino, buttatici dentro, magari riesci a trovare anche qualche sostanza stupefacente che possa farti sentire di nuovo a casa tua. Potremmo anche trovare un nuovo tipo di bevanda: il progresso tecnologico ha influito anche sui barman, poco male. Svicola a sua volta in una stradina meno affollata, incapace d'affrontare tutta quella gente senza che abbia in corpo qualcosa di più forte del mero shot di whiskey delle quattro del pomeriggio, suo miglior amico da anni. <Continuano a festeggiare. Cazzo, va bene che al Kukoku ho mandato avanti una festa per tre giorni e per tre notti soltanto per rompere le palle a Yukio, ma qui esageriamo!> Non è vero, è soltanto di cattivo umore perché non riesce a trovare un Doku. Immaginate se si sono estinti e lui non può più entrare in possesso del loro veleno per creare la Sbrilluccica. Riderei alla sola idea d'una fatalità simile. <Non so neanche di cosa ho voglia oggi.> Abbattuto, abbassa il capo e lo scuote pian piano da un lato all'altro. <Mi sono rimaste due pasticche in croce. Voglio morire.> Non dici sempre d'essere immortale? Allocco. [ Chakra OFF ]

01:12 Kioku:
  [Corso->vicoli] Recitava un poeta: “Guarda da qui le luci della città e non capisco dove sia casa mia mi chiedevo se...salto nel vuoto, vieni con me guarda da qui le luci della città e mentre i taxi vanno via hai detto che eri solo mia mi chiedevo se…vanno via tutti resti con me?” Beh nessuno lo sta aspettando, ne dove sta andando ne dove tornerà, ma Kioku si sente un po’ così, nonostante intorno a lui ci sia la più grande vita possibile ed inimmaginabile, non può che fare a meno di chiedersi come potesse essere la sua vita prima, era come loro? Uno di queste persone che ora fa baldoria in giro per la city? O magari era una persona più riflessiva? Non può saperlo e ormai questa è un dato appurato, sinceramente non sa nemmeno se la sua memoria tornerà mai, lo stesso dottore una volta dimesso ha avuto premura di ricordarglielo con decisione, è una cosa che deve accettare, col tempo o meno dipenderà dallo stesso Kioku. Le luci della città di tanto in tanto trafiggono la sua persona e gli vietano quasi di fare simili pensieri, come Haru e Nobu stesso gli hanno suggerito di fare: “Vivi la tua vita ora, il resto conta poco” magari non proprio con queste stesse parole nel caso del choco-ninja, inserendo qualche parolaccia, ma più o meno il senso era quello insomma. Le iridi di tanto in tanto vagano in quegli spigoli di visione donati dal vicolo in cui per adesso sta trovando ristoro da quell’enorme baraonda di persone e rumori, si andrebbe a toccare il ciuffetto lasciato cadere in avanti ed isolato dalla lunga coda che adorna le sue spalle, come gli ha detto di avere cura, ogni tanto controlla che sia al suo posto, in modo da essere “perfetto” e in un certo senso lo è, i lineamenti seppur un po’ spigolosi in alcuni punti, risaltano quel viso così armonioso e di belle fattezze, nonostante nella sua mente vi sia il nulla più totale e nel suo animo il tormento continuo, all’esterno ciò che la gente potrebbe vedere è solo un ragazzo molto alto e alquanto rilassato, forse un p’ strano per gli sguardi che avrebbe di tanto in tanto ma quello credo sia colpa di alcune incomprensioni createsi durante il veloce aggiornamento alla realtà 2-0 che gli è stato fatto, tra biscottoni, tiramisù da dare alle donne e Ninder ci ha capito poco per adesso, la pratica è sempre la migliore ma chissà come andrebbe a finire. Quasi scordandosene, andrebbe a tastare la sua tasca destra della giacchetta, dalla quale preleverebbe il pacchetto di sigarette, comprato con i pochi soldi ottenuti da Nobu, un vizietto a cui diamo crediti proprio a quest’ultimo, mentre potrebbe udire distintamente, non molto lontano da lui, seppur ormai spostatosi più in profondità nel vicolo, una voce, senza badarci troppo sul momento, aperto il pacchetto di sigarette ed estratta la prima, con la destrosa stessa, la muoverebbe verso le proprie labbra e solamente a quel punto alzerebbe le sopracciglia, ricordandosi qualcosa <ma io non ho comprato il coso del fuoco> il famoso accendino che per adesso rimarrà il coso del fuoco nella testa di Kioku e qui il lampo di genio, fenomenale proprio, impazzuto. Alzerebbe il capo, chinatosi unicamente per agevolare il movimento pacchetto-sigaretta-labbra, porterebbe il proprio sguardo e volto verso la fonte di quella voce, notando infine la figura, squadrandolo di prima occhiata per il suo vestiario, particolare comunque, beh qualsiasi vestiario per Kioku sarebbe particolare poiché diverso da quello precedentemente visto per strada, ma poco importa, che sia lui il suo eroico salvatore? Passi celeri lo porterebbero da lui, nonostante sul viso del ragazzo rimarrebbe una certa serietà e determinazione, stando a quanto gli hanno detto a volte l’aria da duro bisogna imporsela e così farebbe, non con grande successo probabilmente. Avvicinatosi a sufficienza aggiungerebbe <hey tu scusa> leverebbe la propria mano proprio in direzione della figura maschile <per caso non avresti il coso del fuoco> si cioè esatto proprio quello, facendo un cenno comunque abbastanza distinguibile per un fumatore, un gesto istintivo di Kioku ma forse il più comprensibile, sicuramente più di quello che ha appena detto. [chakra off]

01:26 Rasetsu:
 L'avventura di questa notte la chiameremo "alla ricerca del coso del fuoco". I passi del rosso proseguono lungo quel vicoletto nel quale s'è imbattuto. Pretenderete mica che abbia già imparato a memoria le strade per raggiungere i suoi bordelli preferiti? Poveri illusi. S'è già perso un sacco di volte e continua a farlo, ma ogni volta che si perde s'imbatte in qualche localino nuovo quindi smette di arrabbiarsi con il suo pessimo senso dell'orientamento. Sta soltanto pensando alla mancanza di pillole. Due pasticche vuol dire che gli dureranno probabilmente una mattinata se non riesce a trovare qualcos'altro che possa coprirne l'ingerimento, magari un'altra tipologia di sostanza stupefacente. Ne sta provando un sacco ultimamente, il solito tossico di quartiere, reputando ovviamente la propria la migliore in assoluto. Tuttavia, privo dei materiali necessari alla sua creazione, non riesce neanche a metterla in vendita di nuovo, dunque addio ai sogni di gloria del miglior spaccino del mondo Ninja. <Devo trovare al più presto quello che mi serve.> Mormora a mezza voce, facendosi girare nel palmo della mano, infilata nella tasca del pantalone, quelle due uniche pasticche rimaste. Quella buona l'ha pure data a Sango che sicuramente si sarà sballata come una pazza con tutti i rumori delle feste che si accavallano in quel di Kagegakure e nei vari settori del villaggio in questione. E lui resta fregato perché non sa veramente più come fare né dove sbattere la testa. Deve riuscire a rintracciare Sakir o quello che s'è dichiarato come tale. Forse, potrebbe dargli davvero una mano. Anzi, deve. Una voce maschile cerca d'attirarne l'attenzione. Non gli dà neanche il tempo di finire di parlare. <Non te l'ho rubato io il tuo portafoglio.> Non alza manco lo sguardo in direzione dell'uomo, incappando però in un cartone consumato e rotto in alcuni punti, nel quale inciampa, finendo irrimediabilmente a sbattere contro un bidone dell'immondizia ad altezza inguinale. Voi maschietti potrete vagamente intuire il dolore che sta provando in questo momento. Insomma, è abbastanza karmico anche questa volta. Risponde male e si becca i bidoni dell'immondizia nel bel mezzo delle gambe. <Sempre davanti alle palle.> Letteralmente poi, se l'è trovato davanti alle palle nella maniera meno metaforica possibile. Sempre un buon modo per presentarsi agli altri, demone, perfetto in ogni tua sfaccettatura. <Aspe> Cerca di rimettersi in piedi, la mano libera che vola per direttissima ad altezza della sua zona virile. <il coso de che?> Interrogativo adesso lo sguardo, mentre cerca di inspirare a fondo, seppur la voce gli sia appena diventata un filino più sottile del normale. Non che prima fosse chissà quanto profonda, considerando che tutti lo scambiano per donna, quindi or pare pure peggio. Giusto per non farsi mancare mai niente, tipo qualche altro insulto da un passante a caso, dico. [ Chakra OFF ]

01:43 Kioku:
  [vicoli] Forse, per “imparare” a vivere, Kagegakure non era proprio il miglior punto di partenza, tra tutti i posti, magari qualche villaggetto nascosto, puro, lontano da questa enorme e colossale metropoli con tanto di altri villaggi, un posto che gli avrebbe insegnato ciò che è giusto e sbagliato…no, assolutamente no e ancora no, questo a quanto pare è il posto in cui lo sfortunato o fortunato Kioku è capitato e ne farà spese, in un modo o nell’altro. Avvicinandosi sempre più all’individuo alla ricerca del coso di fuoco, noterebbe sempre più particolari, dai colori rosso intensi alla figura stessa, forma e presenza, nonostante il volto rimanga ancora celato agli occhi di Nashi, seppur una volta avvicinatosi, quest’ultimo parlerebbe di cose strane <portafoglio?> esclamerebbe in quell’istante un po’ disorientato, tralasciando il fatto che ovviamente lui stesso non possiede assolutamente un portafoglio. In tutto ciò, lo vedrebbe schiantarsi e cadere contro un bidone dell’immondizia, proprio sulle parti intime per altro, capitolando a pochi centimetri da lui in posizioni alquanto equivoca, udendo ancora la sua voce, molto sottile, quasi di donna, potendo incrociare brevemente il suo sguardo all’affermazione di quest’ultimo sul famoso coso di fuoco. E ora si ritroverebbe con la mano di questa figura a pochi centimetri dal suo di coso di fuoco, ma non è questo il punto, con un veloce scambio di falangi e mani, porterebbe la sigaretta dalla mano destra alla sinistra, cominciando a grattarsi il mento non capendo bene cosa dire o fare, per poi cercare di esprimersi nella maniera più chiara possibile <si ecco cioè, il coso di fuoco per le sigarette insomma> per poi notare con più attenzione la mano di quest’ultimo ad altezze più che equivoche data la distanza cominciando a pensare tra se e se? Che sia forse questa la leggendaria situazione descritta da Nobu? Il famoso dare qualcosa per ottenere altro in cambio? Rapido scambio mento labbra, portando l’indice con un certo fare pensieroso sulle labbra stesse, inclinando leggermente il capo verso destra <hmm> mugugnerebbe prima di proferire qualcosa e successivamente portare la sua destrosa, dalle labbra alla mano di quest’ultimo così che possa fare leva su di lui per rialzarsi e aiutarlo ovviamente, nonostante ancora non abbia capito ne compreso bene il sesso dell’individuo, dunque schiuderebbe le labbra prima di aiutare la figura <non ho capito bene cosa stia succedendo ma devo darti il mio biscottone?> così, con naturalezza e scioltezza…dannato Nobu che cazzo vai dicendo in giro a sto cristiano, per Kioku parrebbe anche normale, d’altronde il Choco-boy d’eccellenza gli avrebbe spiegato che dare il biscottone, si insomma il savoiardo del famoso tiramisù serve per avere qualcos’altro in cambio, in parole povere, il problema è che non è stato molto specifico, ed essere specifici con uno che è nella situazione di Nashi è forse l’unica cosa che si dovrebbe fare e dunque eccolo li a farneticare di biscottoni e chissà così altro <si insomma, per il coso di fuoco ecco> detto ciò, porgerebbe ora la mano in modo da aiutare l’altra persona, forse fraintendendo tutto proprio da come è nata quella assurda situazione. [chakra off]

01:56 Rasetsu:
 Per la prima volta in tutta la sua intera vita, questa potrebbe essere la prima volta in assoluto in cui Rasetsu è costretto a dissociarsi profondamente. Andiamo con ordine però, perché la situazione è appena diventata comica, la serata potrebbe rivelarsi piuttosto divertente... e non dal punto di vista del rosso. <Non ti ho rubato il portafoglio?> Non ancora. Una partita vincente. <Meglio così, vuol dire che non ti devo restituire niente. Anche perché avrò speso sicuramente quello che c'era dentro.> Così come se niente fosse. Meno male che Touma gli ha pure detto di fare meno il deficiente in mezzo alla strada, di evitare di parlare di determinati argomenti quali droga, sesso e mafia tra le strade che potrebbero essere tenute comunque d'occhio. Finirà in gattabuia prima di quanto immagina, ma torniamo a dire che anche questo non è importante questa sera. Ovviamente non possiede nessun "coso del fuoco". E quando Kioku parla di sigarette, eccolo che arriva a storcere le labbra con palese disappunto. <Sigarette> Mastica quella parola e la sputa fuori subito dopo come se avesse mangiato qualcosa di talmente schifoso da non riuscire neanche a buttarlo giù. <c'è tanta di quella roba che circola e ti accontenti delle sigarette?> Massaggia con una delicatezza degna d'una prostituta le sue zone intime, forse prendendovi effettivamente spunto, le quali smettono poco a poco di fargli un male dell'inferno a causa della botta appena presa. <Dannazione, devo portarti in qualche locale> E piega già la testa verso il lato esterno del vicolo che s'affaccia direttamente s'una delle strade principali gremite tutt'ora di gente. <forza, andiamo.> Imperativo persino, non lo sta invitando, lo sta costringendo. <Proprio qui, dietro l'angolo, c'è un localino con dei cocktail mozzafiatanti> Il gergo dei ragazzini del posto, lo ha già preso. Inizia ad usare terminologie d'un'adolescenza nuova che non ha niente a che fare con quella della sua epoca. <e delle polverine magiche che ti tireranno su in men che non si dica il biscottone. Sì, cioè no, non devi darlo a me. Ho smesso di prenderlo da tanto tempo> Cosa diamine stai dicendo così a cuor leggero? Certe volte mi chiedo se, al posto del cervello, non abbia una gigantesca pasticca di Sbrilluccica che gli occlude qualche vena, altrimenti non si spiega come faccia ad essere tanto rincoglionito dalla mattina alla sera, davvero. <adesso lo do soltanto.> Non capite che così lo confondete di più? Povero Kioku... Quanto meno cerca di far ragionare quella pasticcona all'interno del cranio per cercare di dare una risposta quanto più corretta possibile all'uomo, prima di trascinarlo sulla cattiva strada. <Posso presumere che tu cercassi un accendino> Lo ha imparato, si sta ambientando talmente bene che il prossimo furto sarà per forza di cose un telefono o un tablet. Vuole capire fin dove si sia spinta la tecnologia e, per farlo, non può certo permettersi il lusso di pagare una cifra esosa. Sia mai. Uno Yakuza lo è per sempre. <ma usa il Katon, no?> Ma che ne sai che è capace nel suo utilizzo? Boh, fa tutto lui come se niente fosse. Lo attende però prima di proseguire, non vuol mica che debba costringerlo anche a camminare? [ Chakra OFF ]

02:18 Kioku:
  [vicoli] La situazione è a dir poco comica, sicuramente particolare, ma chissà cosa riserverà il destino della serata a questi due, o meglio, forse questo individuo dai tratti più delicati sicuramente saprà come andranno le cose, diversamente lo si potrebbe per Kioku, in balia di qualsivoglia situazione si paleserà da qui in poi, poiché completamente incapace di comprendere appieno le dinamiche sociali, a volte anche quelle più basilari. D’altronde dopo un primo incontro serio, dove ha trovato nelle partole di Haru la forza di vivere, aggrapparsi al desiderio di non soccombere ad un passato di cui ormai è stato privato, si è ritrovato con il Choco-ninja Nobu che gli ha spiegato in parole povere che bisogna tirare fuori il pisellone e la strada è spiana, non ha detto solo questo ma sono i concetti forti a rimanere no? Detto fatto, la proposta da parte di Kioku verrebbe fatta ma per l’appunto, prima che riceva una risposta seria, ascolterebbe le parole del ragazzo/a per quanto ad una seconda occhiata, probabilmente in volto e dopo aver visto come maneggerebbe le parti basse intime, potrebbe capire in un breve momento che probabilmente potrebbe essere un individuo maschio. Udite le prime parole, risponderebbe di conseguenza senza pensarci troppo <ah sì ecco l’accendino> contento che finalmente le proprie intenzioni si siano capite per poi aggiungere…<roba?> esclamerebbe quasi come se gli avesse fatto un quiz e sapesse al volo la risposta, sprizza proprio felicità, potendo finalmente rispondere a qualcosa e non solo chiedere, si avvicinerebbe lesto come non mai, mimando il famoso gesto che fece Nobu quella volta, quindi si avvicinerebbe sempre di più al volto del ragazzo, vicino, forse fin troppo, la destrosa a coprire la propria bocca per poi sussurrare quasi, seppur con un tono in ogni caso troppo alto per le sue intenzioni <intendi quell’erbetta che si mette al posto delle sigarette?> tra l’esclamazione e la domanda, per poi guardarlo serio con le proprie iridi nero pece, muovendo in maniera convinta e sommossa il proprio capo, gongolando quasi come a dire, beh si, modestamente ho capito subito di che parli vero? Ne so modestamente eheeh…forse nella tua testa Kioku, agli occhi di un personaggio come Ryuuma, sembrerebbe solo uno scemo, ma poco importa, poiché sarebbe le parole a seguire di lui ad interessarlo tanto quanto incuriosirlo. Ascolterebbe attentamente quelle indicazioni/ordini su una strana polvere in uno edifici/locale che sia, per quanto ne può sapere Kioku della differenza, qualcosa sul biscottone e sul dare o prendere, la cosa confonderebbe alquanto il povero Kioku, che quindi non capirebbe bene quando si deve dare e quando prendere, starebbe per porre proprio quella domanda, schiudendo le labbra, se non fosse che i movimenti del ragazzo e il suo reiterare l’ordine, farebbero sfociare questa sua volontà, magari glielo chiederà più in la queste dinamiche che ancora non ah capito bene. A stranirlo quanto più, forse sarebbe la di lui domanda, facendogli anche quasi intendere che forse questo famoso accendino che sputa il fuoco potrebbe non essere in suo possesso <Katon? E cosa sarebbe scusa?> beh quando perdi la memoria totalmente…è totale, ha qualche sprazzo ma per il resto, buio totale, ciò nonostante, comunque lo seguirebbe, per poi una volta vicino a quell’angolo del vicolo avvicinarsi ancora una volta, forse fin troppo vicino e aggiungere <comunque piacere mi chiamo Kioku> sorridendogli e mostrando il suo volto per intero in ogni minimo dettaglio, data la vicinanza e soprattutto la luminosità donatagli dalle luci del centro del quartiere notturno. [chakra off]

02:35 Rasetsu:
 Per un'esistenza seria e per non scivolare inesorabilmente lungo la pessima strada, sarebbe stato meglio per Kioku non incontrare determinate persone, tra le quali proprio il nostro giovane Rasetsu. Giovane si fa per dire. La sua età anagrafica s'aggira sui trentasette, ma vogliamo parlare degli anni di colui al quale s'affianca? Potremmo restarne sorpresi, finalmente si svelerebbe l'arcano! Peccato che abbia perso la memoria, dunque non possa sapersi! Ecco, ad esempio, Kioku dimostra d'essere discreto, almeno lui. <Sì, la roba, chiamala come ti pare.> In qualunque modo la si chiami, è di facile comprendonio per fortuna, in special modo per chi ci ha a che fare da parecchio. Lo vede poi avvicinarsi di getto come se volesse... baciarlo? Violentarlo? Beh, la stazza altrui è sicuramente un problema rispetto a quella del demone, il quale rischia di finire in ospedale soltanto perché ha preso una storta mentre camminava. La sua resistenza e forza fisica non sono affatto da sottovalutare. E' quel genere di ninja che attacca dalla distanze e che potrebbe farti male, ma che se si ritrova a corpo a corpo rischia - non poco letteralmente - di restarci secco anche soltanto con uno schiaffo in piena faccia. <Ehi ehi ehi> Pronuncia in maniera veloce, portando subito le mani a proteggersi la faccia, nascondendo il mento, le labbra ed il naso proprio dietro queste ultime poggiate l'una sull'altra per ovviare a qualunque incidente di percorso questi voglia testare su di lui. <sta lontano, mannaggia ai Kami.> Aggrotta le sopracciglia, il busto appena reclinato all'indietro proprio per restargli quanto più distante possibile. <Non esiste solo quella> Sorpreso dalla richiesta altrui, preso per uno strafatto di vernice o per qualcuno che ha sbattuto la testa quand'era piccolo, s'affretta anche a rispondergli. Immaginatevi se fosse uno sbirro sotto copertura. Nino nino nino, le manette ai polsi neanche quando stava con Kouki a dodici anni. <cioè, anche quella è buona e ha i suoi benefici. Ma ce ne sono di più forti, tipo le pasticche che trovi in quel localino che ti ho detto prima.> Sentenzia in sua direzione, sghignazzando adesso alla sola idea di potercisi avvicinare e poter prendere quello di cui ha bisogno senza problemi, magari anche rubandola, chi lo sa. Potrebbe insegnare a Kioku come fare, diventare soci. Tutto molto divertente se non fosse soltanto nella sua mente bacata. <Cazzo significa che non conosci il Katon? Posso capire quegli aggeggi tecnologici che fanno i calcoli scientifici, ma il Katon? Oh, zio, l'elemento del Chakra che ti fa uscire il fuoco anche dalle chiappe! I cinque elementi!> E' come quando dovresti spiegare qualcosa d'ovvio a qualcuno che te lo chiede. Ad esempio, come spiegheresti il significato di "sesso" ad un bambino? Con l'ape che impollina il fiore? Insomma, la situazione diventa piuttosto tragica ogni secondo che passa, ma al tempo stesso anche interessante. <Rasetsu.> Si presenta a sua volta mentre cerca di svicolare di lato, in modo che possa precederlo verso il locale. <Basta svoltare l'angolo, su. Hai qualche ryo con te?> Sia mai che non possa scroccare da qualcuno... [ Chakra OFF ]

02:54 Kioku:
  [vicoli] La roba, eh già, dunque è uno slang comune a quanto pare, se non altro tra i giovani ma del resto Kioku neanche sa quanti anni ha, se solo sapesse la verità che si cela dietro al proprio volto, al suo vero nome, il suo lignaggio e la storia che gli appartiene, allora in quel caso chissà, probabilmente ne avrebbe anche il doppio di quelli che porta lo stesso Rasetsu, ma questo egli non lo sa, come non sa neanche l’età di quest’ultimo strano individuo, agli occhi di Nashi, a meno che non sia palese, sono tutti più o meno coetanei suoi, gli piace vederla così anche perché, non ha idea per l’appunto di quanti ne abbia lui quindi. Questo continuo rispondersi li porterebbe infine vicini, si ma non troppo, con le dovute precauzioni di ingaggio e distanziamento che verrebbero prese dallo stesso ragazzo che cercherebbe se non altro di non farsi invadere il suo spazio vitale, ma d’altronde lo stesso Kioku non è che vorrebbe invadere il suo spazio, semplicemente gli manca un po’ di...decoro potremmo dire. Vicini o meno che siano adesso, comunque l’avrebbe seguito, prestando ora attenzione a strani discorsi su benefici e pasticche, anche solo ricordandosi degli strani effetti che potrebbe avere sul biscottone, pasticche a quanto pare si trovano in quei locali <quindi quel locale vende polveri magiche per il biscottone e pasticche di erba? Non pensavo> esclamerebbe incuriosito senza neanche badare a quella decenza e accortezza che aveva avuto prima nel parlare di “erba”. Per lui ogni cosa che sta sentendo questa sera è roba nuova e del resto neanche Nobu gli aveva spiegato così per filo e per segno queste cose, ma sarebbe la spiegazione del Katon e degli elementi del chakra a fargli comprendere meglio il suo funzionamento <quindi ognuno di noi ha questi elementi? E io quali avrei?> prima di lasciare unicamente quella domanda aggiungerebbe <credo che tu debba sapere che io ho recentemente perso la memoria> aggiungendo in modo da concludere sulla questione <completamente> abbasserebbe per un istante il proprio sguardo, che unito a quei lineamenti, sembrerebbe un mix tra cucciolo abbandonato e cane bastonato, ma poco importa, abbozzando un tiepido sorriso, poco convincente, ma che se non altro ridonerebbe un minimo di finta spensieratezza a Kioku stesso e alla sua figura. Passi uno d’innanzi l’altro, seguendo la figura che finalmente si presenterebbe di rimando alla propria <Ah Rasetsu, che nome particolare> Kioku ci prova, ad essere un minimo decente nelle conversazioni, d’altronde per lui tutti i nomi potrebbero essere interessanti <Ryo sarebbero le monete giusto? Ho comprato le sigarette con quelli che avevo, anche se il venditore è stato fin troppo scortese, è uscito urlandomi qualcosa con il pugno alzato, sembrava tenesse qualcosa e mi sono allontanato perché mi sembrava pericoloso> CERTO Kioku, perché gli hai dato una caterba di Ryo per un pacchetto di sigarette inutile, ecco perché ti inseguiva, voleva darti il resto…meglio non andare oltre, con gli occhi riempiti di luci del quartiere notturno, seguirebbe ciecamente la sua nuova guida appena incontrata...e che bella compagnia poi, povero Kioku Nashi, non sa…non ancora. [chakra off]

03:06 Rasetsu:
 Avete presente quelle persone che vengono etichettate come quelle cattive, quelle con le quali non dovresti mai andare perché ti portano sulla cattiva strada? Ecco, il nostro Kioku sta incontrando soltanto questo genere di elementi che sono ovviamente deleteri per sé stesso in primis. Qualcuno dovrebbe insegnargli a non seguire alcune di queste persone, ma se pensate che il nostro rosso possa dirgli qualcosa del genere vi sbagliate di grosso. Kioku ha a che fare con un individuo che ha insegnato ad un ragazzino di tredici anni come spacciare ai suoi coetanei, in modo che riuscissero a guadagnare quanti più soldi possibile proprio dai marmocchi, per poi passare a qualcosa di molto più ambito. <Partiamo dal presupposto che non esistono pasticche di erba> Lo dici tu, che ne sai cosa sono riusciti a produrre in dieci anni di tua assenza? Sta ancora iniziando a provare tutte le droghe esistenti, finché finisca ne passerà d'acqua sotto i ponti. <ma che andrebbe messa nella sigaretta che hai tirato fuori prima. Però la polverina è particolare. Ti porta proprio nel mondo dei sogni, altroché.> Perché sta insegnando a qualcuno come sniffare, per l'amor del cielo, cos'ha che non va esattamente questo ragazzo? Quanto meno non si tratta di un altro minorenne a cui sta insegnando l'arte dello spaccio. Per una volta, voglio vederla dal punto di vista in cui non sta facendo proprio niente di male. <Poi ti faccio vedere come si fa, non ti preoccupare.> Crede che abbia con sé un buon numero di ryo senza però aver guardato nel portafogli. Anche lui ne possiede qualcuno, rubato ovviamente a qualche sventurato, ma finché riesci a spendere quelli degli altri tanto di guadagnato, no? <Ognuno sviluppa anche cinque elementi, ma che ne so posso sapere io quale hai tu? Sono cose che si insegnano in accademia, zio, e tu mi sembri troppo grande per frequentarla.> Giusto per dire, ecco. Lo precede verso questo presunto locale, svoltando l'angolo ed inquadrando una insegna stroboscopica con una donnina dai facili costumi disegnata al di sopra: un nightclub dal quale proviene musica assordante che darebbe fastidio anche ad un sordo. <Ora capisco tutto. Quindi la tua capoccia non funziona bene!> Esclama, il che avvalora la propria idea di potergli rubare qualcosa in più, ammesso ne abbia ed ammesso il nostro Kokketsu non si dimentichi anche del proprio nome prima di concludere questo brutto affare. <Ovvio che è particolare. Tutto di me è particolare.> Che egocentrico del cazzo. Poco male. Allunga la mano in direzione della maniglia della porta, spingendola verso l'interno e permettendo prima a Kioku di varcare la soglia. Che galantuomo! E non lo fa neanche per guardarli il culo. <Forse gli dovevi più soldi, hai fatto bene a scappare. Cambia negozietto per un po', così non ti fa storie.> Non è esattamente questo che deve insegnare a qualcuno che ha perso la memoria, ma ci ho completamente perso le speranze nel credere che Rasetsu faccia qualcosa di sensato in questo mondo, almeno una volta nella sua vita. Che la notte abbia inizio, Kioku! Probabilmente l'indomani non ricorderai neanche la tua faccia e la memoria sarà l'ultimo dei tuoi problemi. [ End ]

03:30 Kioku:
  [vicoli] Kioku ormai è in balia degli eventi e per quanto possa sembrare sia un povero sventurato, cosa che in effetti è, ma va beh, il senso non è quello, dicevamo…per quanto lo possa sembrare tutto ciò per lui è quasi a dir poco fantastico, qualunque cosa possa distrarlo, insegnargli qualcosa o anche solo allontanarlo dal fatto che: Ha perso la memoria, non sa il suo nome, non sa se aveva legami o meno con qualcuno o se questi sia morto, per tutti i Kami qualche giorno fa non sapeva nemmeno che faccia avesse. Insomma non sarebbe poi così folle pensare che tutto ciò comunque lo tenga più vicino e legato a stretto contatto con la vita del presente che quella del passato sconosciuto, avrà perso la memoria ma non è scemo, queste domande lo tormentano la notte e con esse anche quelle urla e quelle immagini che di tanto in tanto formano a fargli visita nel cuore della notte, nei pensieri e incubi più profondi, quando il sonno prende il sopravvento. Così per quanto questo ennesimo incontro sia forse uno dei peggiori, sta regalando e sta per regalare a Kioku forse una delle migliori serate, un altro ricordo che porterà con se in questa sua nuova vita, da oggi in poi indelebile nella sua memoria, così come tutta la storia che ruoterebbe intorno a pasticche e polveri da assimilare che a quanto pare avrebbero effetti pazzeschi, forse non la cosa migliore da memorizzare ma hey, sono pur sempre informazioni e nozioni se la prendiamo dal punto di vista della conoscenza, chissà che in futuro non serva a qualcosa questa spiegazione…dubito ma chissà, quanto più la spiegazione un po’ più approfondita degli elementi, comprendendo inoltre che come ci siano dei clan per le arti speciali, vi siano anche delle accademie, forse la prossima volte dovrebbe cominciare proprio da li o parlarne con Nobu. Il duo in ogni caso proseguirebbe lungo la strada designata dallo stesso Rasetsu verso quello che ormai si paleserebbe d’innanzi a loro, un locale anch’esso piuttosto particolare con lui ed insegne strane agli occhi di Kioku, mai viste a dirla tutta <si diciamo che sto provando a sopravvivere come posso> abbozzando un sorriso in risposta alla sua situazione mentale, aggiungendo infine all’esclamazione del ragazzo riguardante il commerciante <si forse hai ragione, sarà meglio andare da un altro venditore…bah chi li capisce questi venditori, gente strana> LORO eh? Rasetsu non scherza ma almeno lui è intenzionale nei suoi atteggiamenti, Kioku sta proprio sbarellando, non capendo un cazzo completamente, prenderebbe ora spazio tra lui e il ragazzo, superandolo a quel cenno di porta aperta, prima di entrarvici completamente, poggerebbe su quella stessa porta la propria mano destra, con un veloce scatto di braccio <sai Rasetsu> aggiungerebbe con un tono molto gentile <forse la mia capoccia non funzionerà molto bene> rimarcando quelle parole <ma non sei poi così male> aggiungendo un sorriso infine, ammiccando solo come Nobu gli avrebbe insegnato a fare e che nella sua testa vuol dire complicità…baaah vaglielo a spiegare prima o poi a Kioku, una frase detta così, completamente senza senso in quel momento, decontestualizzata e molto anime moment, ma il senso beh in realtà è molto più semplice di quel che si pensa, non ha di cui pensare e per quanto inconsciamente e non Rasetsu stia facendo i suoi interessi e baldoria, ciò che sta facendo per Kioku è molto più di quel che sembra. Sparata la frase no sense ad effetto, si inoltrerebbe all’interno del locale e che la notte abbia inizio, solo i Kami sapranno cosa accadrà, probabilmente si, l'indomani non ricorderai neanche la tua faccia e la memoria sarà l'ultimo dei tuoi problemi. [END]

Kioku si ritrova, spaesato, solo e abbandonato nel centro della movida Kunese, il quartiere notturne con fasci di luce, rumori e feste a più non posso, causate anche dalla presenza del Mirai Festival di Kagegakure. L'incontro con Rasetsu porterà i due a situazioni no sense di biscottoni, cosi di fuoco e spiegazioni al limite della razionalità. Concludendo (o iniziando) il tutto con un locale alquanto appariscente e la discesa nella tana del bianconiglio di Kioku, sperando che l'indomani si ricordi qualcosa almeno di questa serata.