a pesca di persone.
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Giocata dal 10/02/2021 21:38 al 11/02/2021 01:20 nella chat "Monti Ardenti"
Perché era qui e non a dormire? non sta dormendo dei cicli naturali e glielo hanno detto chi la sta tenendo in casa, si stanno preoccupando. Lei è rimasta sincera con questi: non voleva lasciare nessuno da solo di notte: non si sa quanti siano ancora la sotto e anche se era pericoloso voleva comunque pattugliare quella zona. Sono cambiate certo, ma le conosce, ha il byakugan, è una delle persone migliori che possa trovarsi li. E poi, continua ad avere bisogno di fare qualcosa e di non essere un peso per loro. QUesti sono stati altrettanto gentili nella loro onesta dicendole che secondo loro era meglio lasciare perdere, che poteva trovare altri modi più utili e più vicini a casa, ai suoi bambini per esempio. Era una critica, ma era una critica che capiva. Prende un lungo respiro e rimane a fissare di fronte a se guardando in tutte le direzioni una volta arrivata nelle vicinanze. Si ferma, si concentrerebbe e rimarrebbe in sintonia con il proprio corpo, portando le mani al livello dello sterno la donna unirebbe le dita tra loro cercando di comporre il sigillo della capra. Cercherebbe perciò di raccogliere all'interno di se le energie fisiche e psichiche del proprio corpo. Le convoglierebbe verso la bocca dello stomaco e da li le fonderebbe insieme in modo che si potesse creare un unico flusso di energia che una volta amalgamato e controllato lo spingerebbe verso i punti di fuga del corpo. Se fosse riuscita a controllarlo a questo punto lo manterrebbe in circolo e in questo modo avrebbe risvegliato il chakra all'interno del suo corpo in modo da poterlo usare. Con se oltre ai suoi vestiti blandi ma caldi ha una borsa con all'interno una borraccia e del cibo confezionato...non poteva permettersi di più. [risveglio chakra] "cos'è successo...?" .... "quanto sono stanco..." ...."le mie gambe....io le sento..? Le percepisco...?"...."perchè mi trovo qui...?"......."fa male...i piedi sono pesanti come sassi..."....."che fine hanno fatto tutti...io sono così...debole..?" Pensieri. Pensieri confusi. Pensieri scombussolati nella testa dell'ex corvino, che ancora non si è reso conto di ciò che è successo e di ciò che sta accadendo. Si è appena risvegliato, da sotto terra, uscendo fuori dal terreno come in cerca di nuova vita. Si trovava lì...in quella boscaglia, esattamente dove era rimasto. Esattamente dove ha vissuto la sua morte in preda alle lacrime. Completamente solo, nello stesso modo in cui ha vissuto la maggior parte della sua vita. Dopo tutto... era destino che dovesse finire così? Non ricorda ancora i dettagli della guerra, è stanco, spossato, privo di qualsiasi energia. i suoi piedi si strisciano a malapena sul terreno, un passo lento dopo l'altro, come se la sua mente non fosse ancora conscia, ma il suo corpo esprima la voglia di vivere. La stessa voglia che ha espresso pochi attimi prima di incontrare la morte. Ma ora...sei ancora sicuro dei tuoi pensieri di quel giorno? Sei sicuro che con tutto ciò che è successo e con il mondo che ti ritroverai ad affrontare, tu possa amare davvero la vita? Chissà. Il taijutser procede lento, imperterrito, immerso nel silenzio dei monti, un passo alla volta. Il suo corpo si muove d'istinto, in direzione probabilmente di ciò che ricordava essere il villaggio di Konoha. "io...ero morto?Stavo solo sognando..? O forse questo è un sogno...o l'inferno..." Continua silente tra i suoi pensieri che rimbalzano nelle pareti della mente senza un fine chiaro. Il genin si trova spoglio, indossa solo quel che rimane della parte inferiore della tuta da combattimento che indossava quel giorno, probabilmente consumata in battaglia e nel tempo. Ai piedi dei sandali neri in pelle, anche questi sciupati. Nient altro, se non un gran fardello nello stomaco. Prende un lungo respiro e chiude gli occhi. Allunga le mani di nuovo allo sterno e si concentra di nuovo lasciandosi pervadere dalla calma. non usava questi occhi a dovere da un po', bhe è ora di metterli all'opera. Comporrebbe il sigillo della tigre e raccoglierebbe il chakra dalla bocca dello stomaco convogliandone una discreta quantità verso gli occhi della Hyuga. Li comprimerebbe, facendo attenzione a non esagerare il flusso di chakra e rilasciarlo dai punti di fuga verso i bulbi ocuplari. A questo punto se fosse riuscita a fare questo, la donna dovrebbe essere in grado di irradiare gli occhi adeguatamente, dopo di che le venature attorno agli occhi si gonfierebbero creando una ragnatela, una ramificazione spessa e grottesca che segnerebbero la comparsa del Byakugan. Se fosse riuscita a farcela a questo punto la donna inizierebbe a guardarsi attorno sfruttando la propria innata per controllare l'ambiente circostante alla sua limitata capacità di osservazione, bhe almeno rispetto al passato. Se fosse riuscita ad attivare il Byakugan la donna dovrebbe riuscire a notare del movimento: una figura umanoide non troppo distante. Si sposterebbe proiettandosi in direzione di questa figura tenendo alta la concentrazione <heeeeeeei!!!> grida per farsi sentire, non una azione molto furba magari ma è quella più veloce per farsi individuare e questo serve: farsi individuare. [Byakugan liv 1 2/4 + movimento 2/4 ][ch on 29/30] "la guerra...abbiamo perso..."......."un momento...ero solo...saranno morti tutti...o forse sono finito solo io all'inferno"......"si ricordo bene...avrei voluto tanto vedere Furaya...e Senshi...ma se non sono qui, vuol dire che....sono morto solo io..." ........ "meno male... mi sarebbe piaciuto morire dicendo a sensei Mekura che mi spiace per ciò che ho fatto...mi sarebbe piaciuto vedere Sakura un'ultima volta, dopo tanto tempo ad averla cercata..." ....."ora potrò incontrare Lind...? Avrò pace credo. O forse verrò torturato. Beh che importa...Sono morto".... I pensieri continuano imperterriti, come se il cervello dopo 10 anni di blocco completto, stesse rimettendo in moto tutti i processi cognitivi ed avesse esigenza di continue elaborazioni per recuperare i "dati" contenuti nella mente di Saisashi finoo all'istante del tracollo. Ma qual'è la realtà? Cos'è successo realmente? Chi ha vinto la guerra e che cos'erano quelle bestie che camminavano a fianco a Saisashi, mentre lentamente diceva addio alla vita, immerso nelle lacrime dei suoi rimorsi? D'un tratto, in mezzo a quel completo silenzio desolato. Una voce. Una voce che sembra familiare. "mh..? Questa voce... c'è qualcuno all'inferno..?" si domanda stupidamente. E l'unica cosa che riuscirebbe a pronunciare, quasi in maniera sorda, come se non avesse ripreso pieno utilizzo delle corde vocali <ac...acqua.....io...ho sete..> uscirebbero queste uniche parole, mentre i piedi si trascinerebbero ancora ed ancora, un passo alla volta, un moto continuo ed inesorabile, che di li a poco avrebbe potuto spegnersi <heeeeei> continua a chiamare a distanza mentre si avvicinerebbe sempre di più. Sembra quasi contenta, una felicità speranzosa che era da un po' che non aveva. <sono qui!> continua a urlare mentre si avvicinerebbe di corsa verso la figura che riconoscerebbe come un uomo, poi sempre più vicina, sempre più dettagli nella notte e alla fine, qualcosa di familiare, qualcuno di familiare. <SAISASHI!> lo chiamerebbe con una voce speranzosa e sofferente allo stesso tempo. è felice che sia vivo ed allo stesso tempo è angosciata da tutto quello che sta succedendo in questo momento. Continua a chiamarlo e lo affererebbe come se stesse per afferrare un oggetto in volo, lo terrebbe fermo con entrambe le braccia appoggiando il peso sui piedi per prepararsi a sostenerlo nel caso tracollasse. <Saisashi sono io, sono Mekura, hei, hei guardami, sei fuori, sei salvo> lo esorta con un tono gentile ma inflessibile, deve fare in modo che questo la ascolti. <acqua?> ripete facendogli eco <si acqua> lo terrebbe fermo con un una mano e con l'altra dalla borsa estrarrebbe una borraccia. Toglierebbe il tappo e gliela avvicina, mostrandogliela <bevi, brevi sorsi> [ch on][Byakugan liv 1 28/30] "questa voce...la sento...più vicina"...."più vicina".... "la conosco"... E' la voce di Mekura quella che come un grido di salvezza lo sta per raggiungere. I suoi passi andrebbero ad arrestarsi, mentre solleverebbe il capo, anch'esso pesante, per cercare di portare la vista ad altezza necessaria per guarda di fronte a se, da chi o cosa stesse provenendo quel nome, il suo nome. "Saisashi...sono io...Si sono proprio io. O almeno lo ero"... schiuderebbe gli occhi stanchi, che di colpo gli permetterebbero di vedere l'arrivo della donna, che immediatamente lo afferra impedendogli di cadere. Sembra non comprendere cosa stia succedendo, o per lo meno il suo corpo parrebbe non avere energie per rispondere ad alcun tipo di azione. Fosse stato un nemico, avrebbe potuto fare di lui ciò che voleva. <tu....tu sei...> direbbe ancora con voce secca, di chi ha bisogno assolutamente di acqua. Finalmente la vista dell'acqua che riattiverebbe i sensi di sopravvivenza del suo corpo, che anche in un momento come questo , dopo anni di duri allenamenti, sembra voler rispondere a quest'opportunità che l'altra gli sta offrendo. Rimanendo in piedi a sforzo, il genin muoverebbe lente entrambe le braccia che si farebbero tremanti afferrando quella borraccia, che ora più che mai risulta pesante. La porterebbe alle labbra, e finalmente... <acqua....> il miracolo. Come un bimbo che si aggancia al seno per nutrirsi per la prima volta, il genin si attaccherebbe a quest'ultima, cominciando a bere inizialmente piccoli sorsi, ricordando finalmente quanto quella semplice azione, ovverre il "bere" possa essere così incredibilmente stupenda. Procederebbe facendo via via sorsi più voraci, intendo a reidratarsi, ed in pochissimi istanti prosciugherebbe completamente il contenuto <anf....anf...> gli manca persino il fiato, da tanto che era intendo nel compiere la sua azione <tu...tu sei.. Mekura?> adesso la voce si potrebbe sentire più facilmente, più compatta e meno secca. L'acqua ha fatto già un miracolo <quindi...mi dispiace...sei morta anche tu se ti trovi all'inferno....> accennerebbe un sorriso, come a dare per approvata la sua affermazione <questo è l'inferno? Io credevo ci sarebbero state delle fiamme...o dei demoni...o chissà che altro....Invece c'è solo silenzio e solitudine> Sente quelle parole, annuisce ma lo lascia fare <si si, ora lo facciamo tornare> non vuole dargli nessun aggancio per buttarsi più giù del necessario, ci sarà tempo per questo, anche troppo. <si sono Mekura, bevi> questa volta è più un ordine più che altro e appena inizierebbe a bere lo aiuterebbe per sostenerlo. Lo guarda riprendersi sotto i suoi occhi e sbotta in una risata di cuore quando lo sente parlare tanto che gli porta le mani sulle spalle e si avvicinerebbe per abbracciarlo. <Saisashi tu non andrai mai all'inferno per quello che mi riguarda> commenta la donna rimanendo in silenzio per un po'. In effetti quello che ha detto è vero, l'inferno può essere anche la completa assenza di dolore, può essere il vuoto. <hei se fosse l'inferno che hai descritto non sarei qui, credici ad una che ci andrà sicuramente li giù> afferma questo come se fosse un dato di fatto tirando un lungo respiro di sollievo <sei vivo, è solo che...> quello sguardo si rivolge attorno a loro, i monti ardenti sono funesti e funebri, non lo compatisce se la pensa in questo modo <...è solo che quando c'è una guerra serve tempo al mondo di risanarsi, anche la terra ha bisogno di tempo per curare le proprie ferite, però stai tranquillo ok? non ci sono fantasmi in giro> se lo ricorda che Saisashi ha una strana fobia per gli spettri. Che discorso strano, infantile quasi. [ch off ] Quel semplicissimo gesto sembra aver sortito il suo effetto. Il corpo sicuramente reidratato, permette al genin di rispondere meglio agli stimoli esterni, lasciandosi abbracciare da Mekura, potendo cogliere il calore di quel gesto, completamente inatteso. Chi si scambierebbe gesti di affetto all'inferno dopo tutto? Gli occhi finalmente riuscirebbero a rimanere schiusi, e le verdi smeraldine potrebbero posarsi sul volto di Mekura. Non è cambiata affatto, è sempre la stessa , come se fosse passato semplicemente un giorno. Perchè è così vero? Era tutto un sogno, ed è passato semplicemente un giorno. 24 misere ore non è così? <hey, come mai questo abbraccio...coff coff> tossirebbe, quasi imbarazzato come suo solito, anche in una situazione del genere. <sembra quasi che tu non mi veda da una vita...eppure abbiamo perso la battaglia ieri...non è così?> domanderebbe ancora convinto della sua tesi dell'inferno, ignaro dei 10 anni trascorsi dentro una sorta di crisalide <sei sempre stata troppo buona con me...con tutti gli errori che ho commesso, non esiste che io non ci finisca. Ed infatti eccoci qua. Anche se non pensavo ci saresti finita anche tu...però sai...la cosa mi rende felice. Non sarò solo dopo tutto > sorriderebbe a fatica, riprendendo pian piano un minimo di parlantina e di coscienza, seppur il suo corpo sia completamente pesante, come prosciugato da ogni energia < un momento...che vuoi dire...> sospira <sono ...vivo? Ho fatto...un incubo..? Eppure io ricordo...giurerei...di ricordare come fosse ieri....la mia morte...lenta...da solo...sento ancora il calore di quelle lacrime deboli....di chi non può far nulla se non rimanere immobile > una sensazione orribile quella provata in quegli istanti, in cui la sua intera vita gli è passata davanti, come a ripercorrerla in quei minuti infiniti, prima dell'addio <fan..tasmi....?> trema, senza avere però forza per una delle sue solite reazioni <vuoi farmi morire di paura forse...? Ma se siamo vivi...significa che era tutto un sogno? Ma allora perchè ero proprio lì...in quel bosco...lo stesso dove ricordo di esser stato sopraffatto> non comprende proprio, e chi può biasimarlo. Perché l'abbraccio? perché aveva paura che in questo mondo ci fosse così poco del passato, aveva paura che stesse tornando di nuovo da sola. Saisashi, Sakura, oddio Ryuuma forse no...e neanche Sakir ma le persone stanno tornando, quelle vive e Saisashi è vivo. Non risponde a quella domanda <piantala non è vero: mi sono comportata come una merdaccia> sbotta a ridere, una risata bassa <una vera merdaccia con te, sopratutto di "recente"...avevo paura di non riuscire a rimediare ai miei errori, come sempre> le avevano detto che era una brava madre, non lo sa, non era una brava maestra però, non era una brava compagna, ne moglie, ne amante. Non era una brava persona ed ha fatto molti errori, con tutti. <è complicato, siediti> glielo chiede staccandosi da quel abbraccio tenendo le mani sulle braccia <ti devo spiegare diverse cose...e si, lo so...anche io, l'ho pensato, lo hanno pensato molte persone> il tono di voce si abbassa diventando quasi un sussurro. Abbassa la testa e scuote il capo, andando poi a sedersi invitandolo di nuovo a fare altrettanto. <no, no...non lo è> per fortuna o per sfortuna <ma sei vivo, credimi...ma posso darti sempre uno schiaffo se vuoi per convincerti> piega la testa e fa uscire fuori dalla borsa una confezione, un tramezzino, da poter mangiare, glielo mostra e poi glielo porge rimanendo in silenzio fino a quando non si fosse messo a sedere. Ha bisogno di tenerlo calmo il più possibile. [ch on Byakugan liv 126/100 (prima ho sbagliato)] Il comportamento di Mekura è davvero strano, per questo Saisashi non comprende a fondo la situazione. Le sue parole ed il suo gesto di affetto, fanno proprio pensare a qualcuno che riesce a ritrovarsi dopo tanto tempo. Ma nella testa di Saisashi tutto ciò non esiste, sa solo che si trovava nel bosco, con questo ricordo orribile. <beh in effetti....quando mi hai lasciato andare via di casa per trovare Lind...hai creato un mezzo criminale...Mi sono ritrovato ad attaccare il villaggio e fare un sacco di ca**ate...> sorride per poi serrare identi non appena un altro ricordo torna nella sua testa < e poi mi ha trovato Akuma...quel b*****o....!> si agita ma resta subito bloccato, il suo corpo non gli concede ancora un privilegio così grande come quello di agitarsi e partire in quarta come suo solito <ma poco importa...dopo tutto l'ultima volta che ci siamo incontrati...poco dopo aver recuperato tutti i miei ricordi...di tutto ciò che hai fatto per me...te l'ho detto no? Ti ho perdonata. E non sei tu ad aver sbagliato, piuttosto sono stato io ad essere un caso perso. > in effetti, gestire Saisashi ed offrirgli una nuova opportunità raccogliendolo dalla strada come fece Mekura, non era cosa facile. Ma grazie a questo guarda dov'è arrivato. Stessa cosa fece Furaya quando lo ritrovò smarrito a Kiri. E' sopravvissuto solo grazie a queste opportunità <complicato...?> domanda, facendosi preoccupato, per poi accettare l'invito ed andare a sedersi, piuttosto compiaciuto. Rimanere in piedi , sembrava essere uno sforzo molto importante. La scruta ora negli occhi, in attesa di quello che sembra essere un discorso importante < pensato...cosa? Cosa devi dirmi Mekura? Hai detto che sono vivo....e che anche tu lo sei. Vuoi forse dirmi che sono stato rapito di nuovo e mi trovavo nella foresta per quello...? Akuma ha giocato di nuovo con i miei ricordi? Non capisco...> con tutto quel che gli è successo tra perdite di memoria e controllo mentale di Akuma, tutto può essere <un tuo schiaffo ora sarebbe letale...non so come spiegarti...ma nel momento in cui mi sono svegliato...è come se fossi sotto l'effetto di qualche strana droga...io fatico a muovere il corpo. HO provato ad attivare il chakra ma non sono riuscito....tutta la mia forza...è come se non fossi più in grado di usarla. Che mi hanno fatto?> <è un discorso che faremo più avanti, per bene e senza la crisi dovuta ad un bambino da portare via> Porta le mani avanti scuotendole per indicargli di non andare oltre con le congetture. <no nessun Akuma> Non si tratta di questo. Si stringe le mani tra di loro, si contorce le dita e inizia a parlare dell'argomento principale <cosa ti ricordi della guerra?> chiede questa aspettando pazientemente la sua risposta prima di prendere un lungo respiro, come se lei si stesse preparando ad una maratona e spiega <in un certo senso siamo stati tutti rapiti, congelati nel tempo dal Dio che ha attaccato Kiri tempo addietro> lo spiega con calma prima di continuare <abbiamo perso la battaglia e con essa....anche i villaggi> lo dice mestamente <Konoha, Kusa, Kiri, Oto, attaccati, distrutti e annientati> scuote il capo e prende un lungo respiro, l'ennesimo, perché nel mentre si immaginava la disperazione, la fuga di queste persone e i suoi figli costretti all'esodo a quella età. <...i superstiti sono riusciti a creare un villaggio unico, non è poi così distante da qui, hanno ricostruito al suo interno i villaggi divisi in sezioni e...Saisashi è infernale, sono progrediti tecnologicamente così tanto in pochi anni> ed ecco il fattaccio <perché vedi, noi siamo stati sotto terra per....per dieci anni> e sono tanti a quanto pare, abbastanza per dimenticarli, abbastanza per lasciarli da soli, li, abbandonati a loro stessi, questa cosa le da uno schiaffo ogni volta che ci pensa che inevitabilmente corruga la fronte angustiata da quei pensieri. <siamo tutti ridotti così: forse il tempo, forse altro, ma una volta un mio schiaffo poteva essere letale, ora? ora è già tanto se senti una pacca sulla spalla> siamo messi bene insomma. <non so che è successo, ho solo delle congetture...> ma adesso c'è busogno di una piccola nota positiva <sembra comunque che stiano bene, c'è pace da diverso tempo e ho trovato anche Sakura, anche lei sta bene> [ch on][Byakugan on 1 chakra tot 25/30] Il genin resta lì, silente, in attesa delle parole di Mekura, pendendo dalle sue labbra nella speranza che tutto possa prendere finalmente senso. <nessun Akuma...> direbbe quasi stranito. Forse avrebbe voluto centrasse lui, così da potersi vendicare anche di questo oltre che a tutto il resto. <beh... io ricordo che ero in prima linea...ero accanto a Furaya...poi mi sono allontanato tornando verso il villaggio per controllare cosa stesse succedendo...avevamo ricevuto una strana trasmissione che poi si è interrotta> spiegherebbe lentamente, per non affatticarsi troppo <in quel momento, intorno a me tutto ha cominciato ad essere risucchiato all'interno di uno strano cristallo. Ogni comunicazione interrotta, anche il sigillo empatico con Furaya...non ho potuto nemmeno sentire la sua voce...per dirle addio...e in quel momento...> strizza gli occhi serrando i denti, mostrando il dolore dei ricordi che sta ripercorrendo <sono rimasto intrappolato in qualche strana tecnica....avvolto sempre più dentro qualcosa...paralizzato...e poi blackout>termina il racconto così, senza aggiungere della disperazione e delle lacrime versate in quell'istante < co...cosa?? Quindi non era un sogno...abbiamo perso la guerra...i villaggi...tutti distrutti?> tante, troppe notizie folli tutte insieme, gli occhi sono spalancati, quasi increduli. Un risveglio con i fiocchi. E dire che credeva di aver vissuto dei brutti momenti. Non c'è mai fine al peggio <un villaggio unico....nuova tecnologia....> balbetta ripetendo a pappagallo con lo sguardo che divaga nel vuoto, con sta elaborando le informazioni. Come possono essere reali <quindi.... sono rimasto davvero chiuso dentro quel cristallo...sotto terra...e anche tu?!> domanda subito di risposta < cosa? Sakura è viva!? Che bella notizia! Quindi..quindi c'è speranza..?!? Anche mia figlia? Anche Furaya ...anche loro sono....sono vive...> rallenta man mano il parlato <non è......non è vero...?> contutta la speranza che ha in cuore <quindi....abbiamo perso i nostri poteri....? Ma com'è possibile....Anche tu, non riesci a padroneggiare le tecniche..? Tutti quegli anni passati a torturarmi, ad allenarmi fino allo stremo ogni giorno..anche gli ultimi mesi, ho trascurato Senshi per poter diventare abbastanza forte per sconfiggere Akuma...ma allora... a cos'è servito tutto questo...se ora sono di nuovo debole...e solo..?> non sei solo, hai Mekura li con te <si> è una semplice risposta a quella domanda, non c'è bisogno di aggiungere altro: anche lei è rimasta sotto terra, ha visto Kimi diventare polvere e andarsene via, in un certo modo anche lei, libera. Sorride pensandoci, libera fino alla fine. Capisce il rimpianto, tutto quel tempo passato ad allenarsi, a soffrire a disperarsi per diventare più forte: tutti quei sacrifici sembravano inutili, sembrava che non fosse servito a nulla, che le loro azioni non fossero nulla in questo mondo. Lo pensa anche lei. <avanti: abbiamo perso tutto, non è un buon motivo per lasciarsi andare in questo modo a questi pensieri> ah BEH! non ci credi neppure tu Mek, ma sai anche che se osi fermarti e lamentarti è finita. <siamo vivi e quando si è vivi si possono fare molte cose...e poi se anche fosse, se anche non tornassimo forti come un tempo sare qui a piangerci sopra non ci porterà che esattamente a vanificare quello che abbiamo sacrificato, per davvero intendo> si ferma un attimo a pensarci su <alcune volte siamo chiamati a...riconfermare le nostre abilità ed i nostri principi e possiamo solo imbracciare la condizione per imparare qualcosa, insomma Saisa> porta di nuovo le mani sulle spalle del giovane e poi sul volto <ci sono io, c'è Sakura, troveremo anche tua figlia e Furaya: se siamo vivi noi sicuramente sarà viva anche lei> e si spera Mattyse. <e poi non ti preoccupare: avrai sempre un gorilla sensei con cui allenarti e sbattere la tua testa su un bancone hum?> fa un sorriso cercando di tirarlo su di morale. <ce la fai a camminare ora?> domanda Mekura dandogli tutto il tempo che gli serve. <appena sei pronto ti porto al villaggio...userò i soldi che ho per trovarti una camera da qualche parte...> borbotta la donna consapevole che non poteva portare Saisashi dove stava ora. Non gli fa presente che ora è povera in canna pure lei. [ch on Byakugan liv 1 24/30] Saisashi è stato messo nuovamente di fronte ad una realtà che impatta nella sua testa come un macigno. Ancora una volta, proprio quando pensava di essere vicino al potere necessario per raggiungere il suo obiettivo, tutto crolla in un istante con le parole di Mekura. La sua forza,...non c'è più. Questa è realtà, Mekura non è tipo da scherzare. Ma perchè è sparita? Potrà mai ottenerla di nuovo? Che senso hanno avuto tutti quegli anni, tutte quelle rinunce? Tante domande che ora lo assalgono ma a cui non sa dare risposta. Tuttavia lì con lui sembra esserci una persona diversa da quella che ricordava negli ultimi tempi: Mekura pronuncia parole di conforto, che immediatamente riescono in qualche modo a lasciarlo perplesso e dargli speranza. Sembra che di fronte a lui, sia tornata le vera Mekura, la sua sensei. La gorilla Saiyan che ormai sembrava essersi persa nel vuoto. Annuirebbe silente al suo discorso, cercando di dare a se stesso un piccolo barlume di speranza, necessaria anzitutto per trovare la forza di scoprire che cosa è successo, e che cosa può fare per risolvere il problema. <hai ragione. Siamo vivi.> ed ora, ricorda bene cos'ha provato in quegli attimi prima della morte. Ricorda il rimpianto che lo consumava da dentro, la scoperta che fece solo in quell'esatto istante: il suo amore per la vita. Lui voleva vivere. Ed ora ha avuto un'altra chance. ANCORA. Forse qualcuno lassù si diverte a prenderlo , avvicinarlo a nuova speranza e poi rigettarlo nell'abisso osservandone la reazione. Ma ciò che è certo è che può respirare. Può godere della vita e tutto questo non è un sogno. <e questa volta, non lascerò più che la mia vita mi consumi. Ma la vivrò. Per davvero> direbbe con un lieve sorriso, in cerca di automotivazione <è vero, non sonoo solo....e l'ho capito solo prima di morire...solo in quel momento ho capito quante persone stupende avevo al mio fianco...e quanto tenessi a voi...> prenderebbe un attimo di pausa < beh, gorilla sensei, questa volta non ti assicuro che riuscirai a sbattere la mia testa sul bancone. Sarò anche tornato debole, ma non mi lascerò fregare! hihihi> ridacchia affaticato per poi annuire all'ultima domanda della Hyuga <va bene...se mi dai una mano, penso di farcela...sono privo di forze ma posso camminare. Non serve che sprechi soldi...ho vissuto una vita per strada, mi farà bene tornare alle origini...dopo tutto mi sento proprio come in quegli anni....sono tornato un pivello alle prime armi...sento la stessa poca confidenza con il mio corpo che avevo ai tempi del torneo dei villaggi e dell'accademia. Uff, magari sonoo ringiovanito chissà> e così, si lascerebbe aiutare da Mekura per giungere al villaggio, dove se necessario, dormirà per strada, senza alcun tipo di problema [end ] Bhe, non è andato di matto, missione compiuta, brava Mekura. O meglio dire bravo Saisashi. Una cinica parte di te ti chiede Mekura quanto durerà questo tripudio, quanto ci metterai a rovinare qualcosa che è già un miracolo che stia in piedi da sola. Ma per ora la situazione è questa e come tutto il resto deve imparare a farla crescere nel modo giusto. <bhe, non vedo l'ora allora> commenta la donna dando un buffetto al naso di Saisashi, in modo giocoso <fa nulla, vorrà dire che vengo a dormire per strada anche io...sarà una esperienza> in realtà considerato tutto ha dormito davvero ovunque e non è poi così differente dal solito, ma vuole vedere l'approccio di Saisashi, in effetti potrebbe avere delle conoscienze che lei non ha in questo campo. Inoltre, non aveva voglia di lasciarlo da solo o stare con gente che ormai la considerava come una perfetta sconosciuta, o come un vampiro tornato dalla tomba per ucciderli tutti. <magari anche io, mi sento meno rughe in meno, devo dire che a parte tutto...le brutte notizie che ho avuto appena sono rientrata> i figli che non la vogliono vedere ad esempio <mi sento come se mi fossi riposata, molto, davvero mi sento rinata> ci scherza su lei mentre darebbe una mano a Saisashi guidandolo verso il nuovo fantomatico villaggio centrale...sarà una lunga avventura. [end]