Il medico e il genetista

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16:09 Ryuji:
  [Fontana] Oggi ha deciso di concentrarsi un pochino sullo studio all'aria aperta assieme ad un po' di piccolo svago. Vestito con abiti prettamente comuni che lo fanno scambiare come un semplice civile, con una felpa nera a maniche lunghe, tasche frontali e cappuccio che scende lungo la schiena a coprire per metà il simbolo di Clan degli Uchiha: con pantaloni blu scuro simil jeans, cintura bianca con fibia nera e anfibi - indovinate? - anch'essi neri ai piedi. I capelli scuri sono rasati ai lati e mantenuti medio-lunghi, legati in un Man-Bun maschile trasandato con qualche ciocca scompigliata: un acconciatura all'ultima moda in questi tempi di evoluzione, progresso e un pizzico di stramberia. Si trova seduto sul muretto della fontana, le gambe allargate mentre sorregge un libro di medicina con un pacchetto di Snack alla frutta essiccata alla mela posta vicino al muretto. Sugli occhi ha un paio di occhiali da lettura, spostando la manona a girare la pagina e percepire un lieve fastidio <Ahh...questi occhiali non mi sembrino riposino molto a leggere..> ultimamente avverte un fastidio agli occhi, specialmente quando li sforza a leggere: tentando questo nuovo metodo che non sembra funzionar a suo avviso.

16:24 Rasetsu:
 Dopo esser passato dalla dimora di Touma, una abitazione di modeste dimensioni che sicuramente basterà ad entrambi finché lui non avrà trovato un altro posto in cui andare, sta girovagando per la piazza centrale di Kusa. Sta visitando gran parte dei vari settori, cercando ovviamente di raccapezzarsi ed evitare di perdersi. Gli ha rubato un paio di pantaloni neri e una camicia bianca, niente di più e niente di meno, dopo essersi persino appropriato d'una bella doccia rigenerante. Ha preferito soltanto tenersi le scarpe che, per quanto non siano dello stesso colore né della stessa misura, per ora lo aggradano abbastanza. Deve trovare al più presto anche un paio d'occhiali, oltre al veleno Doku e dei macchinari specifici. Anzi, forse è proprio il caso d'iniziare a cercare l'ospedale per questo vuole orientarsi tra i settori e trovarne uno che faccia al caso suo. Passeggia per il centro, dunque, cercando una panchina dove potersi sedere, persino la fontana potrebbe essere carina per quanto lo riguarda. Passa proprio in prossimità di questa, mentre dovrebbe riuscire anche ad ascoltare la parola appena pronunciata dal ragazzo. Drizza subito le antenne e si fermerebbe in sua prossimità per rivolgergli immantinente la parola. Sia mai che si faccia scappare delle opportunità. <Posso provarli? Se per te non vanno bene, me li tengo io.> Così, su due piedi, senza peli sulla lingua. In fondo, come abbiamo detto, lui ha bisogno d'un paio di occhiali necessariamente da riposo o almeno per vederci da vicino quando studia o legge. Il resto è ininfluente, potrebbero avere persino la montatura da donna per quanto lo riguarda e li indosserebbe comunque. D'altro canto, lo scambiano per donna tre quarti delle volte, specialmente quando aveva ancora i capelli lunghi lunghi e setosi fino alle natiche. [ Chakra OFF ]

16:39 Ryuji:
  [Fontana] Un libro di medicina è quello che sta leggendo, la schiena leggermente incurvata in avanti mentre continua i suoi studi per voler entrare nell'ordine medico: convinto più che mai che quella è la strada che vuole percorrere e il tipo di Ninja che vuole diventare. <Mh?> rialza leggermente lo sguardo per osservare il rosso Ryuuma arrivare e chiedere subito dei suoi occhiali, mostrandosi parecchio sorpreso tanto quanto confuso dalla irriverenza di questo sconosciuto nel chiedergli qualcosa di voi senza un briciolo di educazione o gentilezza. Un sospiro lungo e soppesato quello dell'uchiha, che si porta a chiudere il libro medico non prima di aver fatto una piccola piega alla pagina al quale è arrivato <Un momento, devo fare una foto per la pagina Ninjagram e poi glieli do.> andrebbe infatti a prendere il proprio cellulare, aprendolo e premendo qualche tastino: allungando il braccio e dunque facendo scattare la foto. Un sospiro quindi, controllandola mentre con la mano sinistra prende gli occhiali e li allunga verso l'altro senza manco guardarlo <è così messa male da non poterne comprare uno per se signorina?> la scambia per una femmina, mantenendo un tono di voce basso, serio e sicuro di se.

17:07 Rasetsu:
 Sosta di fronte all'interlocutore, adesso. Poggia entrambe le mani sui rispettivi fianchi, senza sporgersi verso di lui, ma aspettando che possa rispondere alla richiesta che gli ha appena fatto. Seppur la sua voce non sia abbastanza mascolina, quell'accenno di barba che inizia a vedersi sul mento e sulle guance potrebbe lasciar intendere che di femminile ha ben poco, per quanto possa sembrare androgino la gran parte delle volte. <Uh, di che parla quel libro? Sembra interessante.> Soprattutto s'è di medicina poi, lui che ha passato la sua intera esistenza a studiare genetica, anatomia e a praticare esperimenti d'ogni tipologia. <Per la pagina di cosa?!> Non sta capendo proprio a cosa vada riferendosi, in fondo lui è tornato "in vita" da neanche un paio di giorni; deve ancora ambientarsi totalmente in questo nuovo scenario, anzi deve ancora riuscire a capacitarsi del fatto che siano passati ben dieci anni dall'ultima battaglia o dall'ultimo momento in cui ha camminato su queste terre. Sono molteplici le persone che hanno cercato di farglielo capire, adesso sta a lui convincersi completamente di questo anziché continuare a rimandare, immaginando d'essere in un sogno tutto suo. O un trip dettato dalle droghe. Insomma, ad ognuno il suo. Lo capirà col tempo, un passo alla volta come sempre. <...> Solo che poi arriva il problema principale. Signorina. Lo fissa con aria torva, labbra socchiuse dalle quali inizia a provenire quello che potrebbe paragonare senza problemi ad un ringhio. <Fino a prova contraria, non ho un paio di tette - per quanto potrebbero piacermi, in effetti - e sono ancora in grado di farmelo drizzare.> L'indice che punta direttamente ai pantaloni. <Direi che di femminile potrei avere un bel nulla. Ci siamo? O vuoi che te lo esca? Non mi pongo problemi.> Tu no, magari chi ti circonda sì. Potresti anche essere arrestato per quello che stai combinando, peccato che per te non esista nessuna di queste varianti convinto d'essere sempre dalla parte della ragione. [ Chakra OFF ]

17:26 Ryuji:
  [Fontana] Sospira mentre ruota il libro così da guardare meglio la copertina e farla vedere anche all'altro, commentando alla sua prima domanda <Tecniche di riparazione del corpo senza l'utilizzo di arti mediche.> un po' di teoria e medicina senza l'utilizzo del chakra, qualcosa che ogni medico dovrebbe sapere in casi di estrema emergenza: lasciando intendere si tratta di mera medicina. <Ninjagram....un social recente> inarca un sopracciglio, curioso da come l'altro si dimostri confuso sulla pagina che ormai sta andando di moda tra molte persone, non solo Ninja insomma. Per quanto riguarda invece alle ultime battute, inarca un sopracciglio e quindi commenta <Oh.> sospira <Mi dispiace per l'equivoco, pongo le mie scuse.> china leggermente il capo, umile ma pur sempre serio dal tono di voce basso e autoritario <Immagino sia per evitare spiacevoli incovenienti come questi che insegnano nei rapporti coi pazienti ad usare termini neutri in caso di incertezza..> riflette, allungando una mano per poter prendere quindi uno snack alla mela essiccata e portarla alla bocca: <Non ce ne è bisogno, non mi sembra il caso.> afferma sulla proposta altrui. <Gli occhiali li vuoi provare ancora o no?> chiede mantenendo la mano che li impugna ancora rivolta verso di lui

18:01 Rasetsu:
 Piega un sopracciglio alla di lui volta, stendendo adesso la mano sinistra alla di lui volta col palmo rivolto verso l'alto. <Posso? M'interessa. Sono uno scienziato, mi occupo d'impianti probabilmente da prima che tu sapessi anche solo cosa sono.> Si stringe nelle spalle, tirando su col naso e mostrandosi sicuro delle proprie capacità, come sempre. Non si tratta d'un vanto, non è assolutamente niente di tutto questo, ma è fiero di ciò che è diventato studiando da solo, in completa autonomia. Inoltre, ha passato anni ad effettuare esperimenti, a trovare gli innesti migliore delle innate, a venderle sul mercato nero. Quindi, si può dire tranquillamente che dalla sua ci sia sicuramente una buona esperienza. <Non so di cosa stai parlando, ma forse si tratta di qualche altro marchingegno di nuova generazione. Prima o poi, devo procurarmene uno anche io.> Avete presente quei vecchietti che si approcciano per la prima volta alle tecnologie e dunque non sanno proprio dove sbattere la testa? Uguale, potrebbe scatenare l'esplosione del cellulare o del computer in un nanosecondo soltanto perché non sa dove pigiare. Uno spasso, a dire il vero, ma forse è meglio non dargliene in mano uno funzionante. <Mhm. Pff.> Commenta soltanto a proposito delle scuse, piegando le braccia sul petto e assottigliando lo sguardo mentre continua a fissarlo. <Sicuramente, o al massimo potresti presentarti, sentire il nome dell'altro e facilmente intuirlo.> Non quando i nomi sono unisex, mio caro demone. Ma siamo ben lungi dall'arrivarci mentalmente oggi, devi ancora riuscire a dormire otto ore filate senza aver la necessità d'inghiottire pillole o bere dell'alcol che ti facilita la dormita. <Sì, vorrei provarli. Anche se non mi sembrano adatti già da qui. Dicevi che ti davano fastidio, no?> Quindi, potrebbe riscontrare tranquillamente lo stesso problema dimostrato a quegli. Tuttavia, vuole andargli incontro, magari riesce a trovare un alleato anche in lui. <Sei un medico, quindi?> O ancor meglio un genetista, chissà. Questa giornata si sta dimostrando davvero molto interessante. [ Chakra OFF ]

18:13 Ryuji:
  [Fontana] Un pizzico di curiosità che nasce nell'uchiha, portando il sopracciglio ad inarcarsi e guardare meglio l'altro: andando a tendere il libro verso l'altro <Innesti?> chiede incuriosito, andando quindi a replicare <Sei un genetista?> chiede dubbioso in merito alla cosa, facendo un piccolo sospiro <Il vostro lavoro è importante per gli Shinobi, specialmente con le nuove novità introdotte a Kagegakure per voi, appunto. Personalmente però per quanto rispetti il vostro lavoro, non è qualcosa che fa per me. Sto studiando per imparare a far rigenerare il corpo umano e ripararlo> quindi un medico, infondo. <Beh si...come fa a non sapere di che cosa sto parlando? Ok che è nuovo ma è abbastanza popolare ormai...> il suo tono di voce sempre serio e sicuro di se, caldo e basso: un qualcosa che ha imparato a fare per infondere sicurezza negli altri con la sua sola presenza: quando c'è qualcuno che è sicuro di se in qualsiasi momento e sa mantenere il controllo in automatico infonde sicurezza e coraggio negli altri e questo è ciò che aspira ad essere: seppur non può nascondere un po' di sorpres. <Giusto..> una breve pausa, in merito alle presentazioni <Ryuji Uchiha. Ninja di Kagegakure, precedentemente di Kusagakure.> ci tende a specificarlo, visto che la maggior parte degli Uchiha sono di Oto: ma lui non l'ha mai vista, almeno, la vecchia oto non ha mai visto. Frequenta di tanto in tanto il quartiere Uchiha. <Non sono gli occhiali, recentemente gli occhi mi danno più fastidio del solito quando li sforzo.> commenta, facendo un sospiro <Pensavo con questi si sarebbe alleviato.> termina <Dovrò andare dal mio Clan e farmi fare una visita. Non possiedo ne so usare lo Sharingan, quindi non sono preoccupato sotto questo punto di vista> dopotutto non ha paura di parlarne, adesso i villaggi sono più uniti: meno minacce anche se forse ne ha una di fronte a se che ignora < Ma un Medico con la cataratta non penso possa esistere.> forse solo per insegnare. <Aspirante...sto studiando per sostenere l'esame di ammissione.>

18:28 Rasetsu:
 Innesti. Avere dalla sua parte una Yakushi e dei Doku, gli permetteva d'avere accesso ad un corredo genetico piuttosto importante, sfruttando poi l'utilità del suo Sangue Nero. <Sì, l'ospedale di Kusa mi apparteneva.> Una risposta che potrebbe significare tutto come niente, tanto da poter sollevare più domande di quelle che vorrebbe fossero poste. Nel frattempo, si limita a sfogliare velocemente il libro che ha tra le mani il nostro caro Ryuji, cosicché possa almeno avere una concezione base di quello che vi è scritto al di sopra. Legge piuttosto velocemente, immagazzina altrettanto, ma deve ovviamente riuscire a poggiarci la sua attenzione più tempo del necessario per leggerlo al completo. <Ti serve?> Gli domanda senza alzare gli occhi dal tomo neanche per errore, assicurandosi che possa leggere quanto più possibile nel minor tempo. Tuttavia, privo di occhiali risulta essere difficile anche nel suo caso. Li usava proprio per leggere da vicino, perdendo gran parte del proprio tempo sulla lettura. Nonostante faccia parte del Clan Kokketsu adesso, la sua vista dovrebbe essere migliorata, ma lui continua a sfruttare occhiali da vista o quanto meno da riposo, proprio per ovviare ad una possibile problematica futura di affaticare la vista durante la lettura. Si tratta pur sempre d'uno scienziato che piega la sua testa sui libri dalla mattina fino alla sera, quando non è intento a giostrare qualche esperimento nuovo. <Vengo da fuori> Non vuole spiegare anche a lui che, come detto da molti altri, pare si sia svegliato dieci anni nel futuro impossibilitato a spiegare meglio la sua condizione. <quindi, non conosco questi aggeggi che avete creato. Sono abituato alla vecchia maniera.> Commenta ancora, sfogliando pian piano il libro adesso, pagina dopo pagina. Lo tiene poggiato nel palmo della dritta, mentre la mancina si limita proprio a girare le pagine senza spiegazzarle, attento alle orecchie che potrebbero andare a formarsi. Sceglie dunque di chiudere così il discorso. <Anche io vengo da Kusa, quella vecchia, però.> Il villaggio fantasma di cui ancora deve prendere coscienza. Forse è il momento di tornarci e di scoprire cos'è successo davvero, a meno che non voglia restare intrappolato per sempre nel suo trip della droga. Certo, sarebbe sicuramente fantastico, ma anche scoprire cos'è successo lo è altrettanto. Una volta fatto, potrebbe sempre riprendere da dove aveva lasciato, sbronzandosi e sballandosi dalla mattina alla sera. <Lo Sharingan è molto gettonato, così come qualunque altra arte oculare, ma è meglio che non ti dica dove ho sentito questa notizia.> Mostra un piccolo ghigno assieme alla sua dentatura particolare, aguzza e biancastra neppur fosse un piccolo squalo pronto ad azzannare la preda. <I motivi del tuo fastidio potrebbero essere molteplici, a partire dalle lenti non adatte alla tua vista. Forse ti manca qualche grado che sia da vicino o da lontano, dunque non hai bisogno di occhiali da riposo, ma esclusivamente da vista. Inoltre, potremmo anche tenere in considerazione l'idea che tu abbia un problema degenerativo della vista, magari dettato proprio dall'innata che non sei ancora riuscito a risvegliare. Potrei fare altre molteplici varianti, ma d'altro canto che me ne frega?> Sincero, facendo spallucce e riportando gli occhietti giallo-verdi in direzione dell'uomo con cui sta chiacchierando, pur restando ancora in piedi nei pressi di quella fontana. <C'è un esame di ammissione adesso?> Sorpreso, non per questo intimorito. E' sicuro al cento per cento di riuscire a passarlo a pieni voti. <Sai dirmi dov'è l'ospedale più vicino?> Ecco, questa potrebbe rivelarsi essere un'informazione utile. [ Chakra OFF ]

18:42 Ryuji:
 è abbastanza curioso, continuando ad osservare attentamente quella figura strana dell'altro <Beh...si, i libri di medicina sono abbastanza costosi: devo completare gli studi> va bene che può permettersi di dare via gli occhiali inutili che non gli servono, ma un libro con importanti informazioni ediche può sempre tornare utili. <Ah, capisco. Sei uno di color che non ha deciso di vivere nel villaggio...o peggio> lasciato indietro insomma, cosa comunque non bella. <Capisco, eri il proprietario dell'ospedale dici? Peculiare. Ho iniziato a studiare medicina solo qualche anno fa, quindi mi spiace ma non credo di conoscerti> altrimenti di sicuro lo avrebbe fatto senza troppi problemi. <Lo Sharingan posso immaginare sia gettonato.> fa una breve pausa <Ah, essendo esterno probabilmente non lo sa...> una breve pausa, aggiungendo <Come ho detto prima: voi genetisti siete molto importanti in questa nuova società qui a Kagegakure> sospira, sempre parlando seriamente <Ora il governo approva la possibilità ai Neo Genin, di interpellare un registro segreto con tutte le innate e di poter decidere di farsene innestare una per la loro vita e carriera Ninja. So che vengono accompagnati in un bunker segreto e poi dislocati fuori. Non avendo mai sviluppato lo Sharingan mi fu offerta come possibilità ma rifiutai, ora possono esservi molte persone ad usare un innata e non portare il nome di quel clan.> rivela forse un mondo di nuove possibilità per un genetista su quella che è una pratica normale a giorno d'oggi. <Forse, per questo dovrò andare ad interpellare persone del mio clan sulla vista.> suppone. <Beh immagino che l'organizzazione dei medici non permetta alle persone di curare la gente senza le dovute conoscenze anatomiche e teoriche.> conclude <L'ospedale si trova ad Est delle zone di Kusa vicino alla torre centrale di Kagegakure. Nella zona di Oto a Nord, sempre vicino alla torre centrale invece ci stanno laboratori.>

20:12 Rasetsu:
 E' un peccato, quel libro si stava rivelando essere piuttosto interessante, ma non poteva certo credere che glielo cedesse come se niente fosse. Sarebbe stato troppo bello per essere vero. Dunque, riluttante, va a chiudere il libro che viene poi porto di nuovo al legittimo proprietario. Potrebbe prenderlo e scappare via, ma a che pro? Gli ha dato informazioni senza dubbio utili che potrebbero aiutarlo ad ambientarsi nel nuovo villaggio. <Ho scelto di non vivere nel villaggio, sì sì.> Anche se sarebbe più consono dire che è stato lasciato indietro, dato che, se sono davvero passati dieci anni, nessuno s'è premunito di andarli a cercare ovunque fossero. E' rimasto letteralmente sotto terra per dieci anni, sicuramente non è una bella cosa. <Non è importante che tu non mi conosca, sentirai presto parlare del sottoscritto.> La sua mente sta ancora ragionando su quel tomo di medicina, mentre vorrebbe anche dirigersi quanto prima a quell'ospedale o, ancor meglio, ai laboratori. Voleva entrare ad Oto, tempo fa, anche e soprattutto per quelli, non essendoci però mai veramente riuscito. <Non avevo dubbi che noi genetisti fossimo finalmente diventati importanti. Il maggiore sviluppo scientifico viene direttamente da noi scienziati e non da un medico che sa richiamare le mani terapeutiche.> Non ha mai prediletto, in nessun modo possibile, il lavoro dei medici, escludendoli da tutto e prediligendo soltanto quello da scienziato e da genetista che ha sempre promosso su molteplici fronti. <Interessante, comunque. Buono a sapersi per il futuro.> Ammette, mostrando un altro ghigno interessato, le braccia ancor incrociate al petto mentre aspetta qualunque altra informazione possa giungere dal di lui dire. S'è dimostrato sicuramente più interessante di molti altri che ha incontrato finora. <Potresti anche rivolgerti a loro. Non ho nessun macchinario, quindi non posso neanche visitarti e garantirti di darti una diagnosi.> Si stringe nelle spalle. <Sarebbe interessante però, immagina d'avere una patologia rara per la quale i tuoi occhi non svilupperanno l'innata?> Sei proprio senza cuore. Non sono cose da dire a qualcuno con questo poco tatto. <Non oso immaginare l'operazione per l'innesto!> E già sta fangirlando da solo con i propri pensieri, come se fosse del tutto normale, vorrei ricordarlo ancora. <Okay, da Oto ci sono passato. A Kusa ci sto spesso, devo solo capire dove cazzo andare.> E si gratta il capo come se niente fosse, guardandosi attorno. [ Chakra OFF ]

20:30 Ryuji:
 Riallunga la mano per andare a riprendere il proprio libro, andando a commentare alla prima risposta di lui <Scelta audace. La vita fuori dal villaggio non è seplice, ma immagino dipenda dai posti. Alcuni sono più crudeli di altri> come ha avuto modo di constatare, c'è ancora chi riesce a vivere alla "vecchia maniera" e chi invece è più vendicativo, per non escludere la presenza di belve feroci. <Mi trovo d'accordo.> specifica <Medici e genetisti fanno due lavori sostanzialmente differenti, noi ci occupiamo di riprare un corpo danneggiato: inventando nuovi modi e metodi per riuscirci più semplicemente e con più precisione.> continua subito dopo <Mentre voi trovate il modo per imbrigliare la genetica.> fa una breve pausa, sospirando <Per usare parole che chiunque può comprendere...> giusto per spiegarlo più semplicemente e senza paroloni <Voi prendete due pezzi di un Puzzle incompatibili tra loro e riuscite a renderli compatibili. Noi invece riusciamo a ripristinare un pezzo del Puzzle al suo stato originario qual'ora venga danneggiato.> insomma si trova d'accordo nel dire che i genetisti hanno più riconoscenze nell'ambito dello sviluppo scientifico, ciò non da meno però preferisce comunque avere un minor contributo nell'avanzamento scientifico e salvare invece delle vite. <In realtà mi sono messo il cuore in pace già da un po' per il mio Sharingan.> commenta senza troppi problemi <Mio padre era uno dei cloni creati ad Oto considerati "falliti", non ha mai risvegliato il suo. Ormai ho ventisei anni, non penso svilupperò il mio. Ci sono ragazzini di dodici anni che già riescono ad usarlo in piena libertà.> che speranze potrà mai avere lui? <Il corpo è come un tempio che va protetto, non cambierei mai il mio corpo perfettamente funzionante con altri pezzi di carne non miei solo per ottenere più potere. Per questo rifiutai un innesto anni fa. Sto bene così come sto.> conclude infine. <Non sai orientarti? Capire qual'è l'est?> chiede avendoglielo detto.

21:13 Rasetsu:
 Si trova ad annuire alla sua affermazione, il capo che ruota verso manca per un istante per cercare d'adocchiare la strada nella quale si trova. Non vuole ritrovarsi con Mekura alle calcagna, quindi deve stare particolarmente accorto. Gli argomenti trattati con Ryuji, però, risultano essere comunque molto interessanti per qualcuno come Rasetsu, il quale gli sta concedendo praticamente la sua più totale attenzione. <Non posso lamentarmi dei locali qui dentro, però. C'è il quartiere notturno di Kusa che è uno sballo!> Esclama, gli occhi illuminati dalla gioia e un sorriso sornione che s'apre sotto il naso aquilino del rosso. <Se capisci cosa intendo per sballo.> E fa anche la mossa col gomito per punzecchiarlo contro un fianco, divertendosi letteralmente con poco e mostrando uno dei suoi tanti squilibri mentali: cambio repentino d'umore. Manco se ne rende conto, succede e basta. <Noi Genetisti abbiamo sfidato la scienza e siamo andati oltre. Mentre i medici cercano di riportare un corpo a quello che era una volta, noi cerchiamo pretesti maggiori per renderlo migliore di quello che già è.> Detto molto in sintesi, annuendo alle sue stesse parole e proseguendo nell'ascoltare le parole che vengono espresse dal giovane. In fondo, qualcuno d'intelligente esiste ancora nonostante siano passati dieci anni da quando ha mosso i suoi passi l'ultima volta in queste magiche terre. <Ho sviluppato la mia innata attorno ai venticinque anni. O poco prima, beh non è importante. L'età un numero irrilevante quando sei immortale.> Non invecchia soltanto, in realtà, ma di immortale non ha proprio niente, quindi sorvoliamo anche su questo piccolo dettaglio. <Sta di fatto che prima d'allora, non pensavo neanche di poterne attivare una.> In realtà, non ci sarebbe neanche dovuto riuscire. Il sangue nero di Yukio ha legato col DNA del Demone e, anziché ucciderlo, gli ha donato quel potere che si porta ormai dietro da parecchi anni. <Può anche essere che tu non possa attivarla davvero, ma forse hai solo bisogno d'una spintarella in più. Non so come s'attiva, dunque non posso aiutarti, altrimenti dovresti provare almeno da solo se conosci le basi.> Ci prova ad essere oggettivo, in fondo lui lo ha aiutato abbastanza, quindi reputa di potergli dare qualche consiglio prima d'andare via e prendere tutt'altra strada. <Dimmi dov'è il quartiere notturno. Da lì, so orientarmi per l'ospedale.> Dovrebbe riuscirci facilmente, dai. Altrimenti chiederà a qualche altro passante finché non avrà trovato il luogo che cerca. <Intanto mi avvio> Quando e se gli avrà dato l'informazione. <ma resta in giro che sicuramente sei più utile di quello che pensi.> Sharingan o no. Stranamente, gli ha persino fatto un complimento. [ End ]

21:24 Ryuji:
 Attento alle parole di questo, andando a sentire l'altro punzecchiarlo contro un fianco <Dipende che cosa intendi con sballo, le persone possono avere idee diverse> commenta senza troppi problemi dato che per uno come lui ci vuole poco a sballarsi, seppur in maniera salutare come suo solito. <In parte è ciò che apprezzo ma temo di voi genetisti. Sfidate la natura del corpo, in un certo senso.> portare le cellule a fare ciò che normalmente non potrebbro fare. <Mhh...> riflette poi sulle parole successive, socchiudendo per un attimo gli occhi e di conseguenza andare a rispondere <Capisco, quindi c'è sempre la possibilità possa risvegliare lo Sharingan. Beh, anche se così non fosse, son comunque abituato a vivere senza> per lui non sarebbe tutto sto gran problema <Sta verso quella direzione> la mano destra andrebbe quindi ad indicare la zona del quartiere notturno <Io torno a casa, non sono tipo da notte.> andrebbe ad alzarsi, pronto per dirigersi altrove <Non so manco il tuo nome.> mica si è presentato, ma fa niente, se ne andrà senza troppi problemi diretto verso la propria piccola e modesta casetta.{End}

Un medico e un genetista si incontrano in centro.

Si scambiano opinioni circa i loro lavori e discutono d'innate. Infine, Rasetsu s'informa circa la posizione dell'ospedale.

E' ora di fare casino!