Innovazioni e minacce

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21:35 Mekura:
 Per fortuna che Orochi è morto o forse si aggiunge alla quantità di sfortune che si potevano evitare. Gli sarebbe venuto un colpo a sapere che i suoi figli e la sua ricchezza sono stati dilapidati. Ha avuto modo di passare del tempo con Kurako e Hiashi i quali gli assomigliano molto ed al momento non volevano sapere ancora nnoi Mekura, non la stav accettando, non del tutto, non ora. Gli avrebbe dato tutto il tempo necessario capisce perfettamente cosa si prova a superare un trauma e ritrovarsi davanti qualcuno che era scomparso in guerra e che era meglio se stesse con loro, lo sapeva perfettamente. ma per ora, non se la sentiva neppure di andare a vivere con loro, non sembravano pronti. Tuttavia ha trovato comunque un posto dove dormire, momentaneo ovviamente, ma doveva prepararsi per il futuro e il futuro senza soldi l'avrebbe presto portata in questo quartiere. Non vuole essere un peso per nessuno ma vuole i suoi figli quindi questa passeggiata è per ricordarle che cosa potrebbe succedere se non si impegna. Indosso porta qualcosa che si avvicina il più possibile al suo stile, per quanto sia molto, moolto più economico: Una maglia bianca a collo lungo di lana bianca, pantaloni neri e stivali chiusi. Il cappotto lungo color cachi tenuto chiuso per i due bottoni centrali, i capelli corti, neri ondeggiano sotto il cappuccio del cappotto sotto la pioggia. le mani dentro le tasche, infossate e lo sguardo diretto davanti a se controllando il posto nel momento peggiore in cui ci si può trovare da soli in un quartiere povero. Poco male: i saggi dicono che per trovare l'illuminazione e la pace bisogna andare nel profondo della foresta dove si trovano i pericoli, in un certo senso una città è un sinonimo di foresta e lei ha davvero bisogno di trovare una illuminazione. [ch off]

21:55 Rasetsu:
 Sta vagando per le terre, privo di qualunque meta. Da Kusa è passato a Konoha, da Konoha a Kiri. E non sa neanche come sia stato possibile, è soltanto andato alla ricerca di qualcosa da mangiare senza spendere l'ira divina dati i pochi ryo che gli sono rimasti. Veste con gli stessi vestiti di ieri, non avendone trovati altri che possano fare al caso suo. La camicia è a righe gialle, viola e arancioni ben abbottonata eccezion fatta per i primi due bottoni che son saltati direttamente verso lidi più floridi. Le gambe sono fasciate da un paio di pantaloni neri con risvolti e sono sorretti da una coppia di bretelle che ne attraversa il petto e le spalle, sorreggendo l'indumento. Ai piedi, invece, calza un paio di scarpe di dubbia provenienza, ambedue di colore differente e probabilmente anche di numero. Ha rubato, chissà dove, una bottiglia contenente del liquore. Non saprebbe neanche dire a quale liquore possa associare il sapore, tuttavia continua a gettarlo giù a piccoli sorsi, in modo che ne rischiari la gola e gliela faccia bruciare al contempo. Gonfia la cassa toracica, poi, lasciando entrare un profondo respiro che vien poi fatto uscir dalle labbra schiuse. Gli occhi giallo verdastri vagano alla ricerca di volti quanto meno conosciuti, per quanto sia possibile ovviamente, dato che finora ha incontrato solo Sango ed un ragazzino che dice d'essere Sakir. Non ci ha creduto, ovviamente, ma non è importante. Prima o poi gli capiterà di nuovo a tiro e si farà dire per inciso chi è. In fondo, è il suo fottuto sogno questo e nessuno può dirgli cosa sia reale e cosa no. [ Chakra OFF ]

22:05 Jio:
 invece, mentre gli altri hanno pensieri e passati da ninja, è abbastanza tranquillo in quello che è il suo quartiere, povero in canna come è andato addirittura a occupare un edificio abbandonato raccogliendo gatti randagi come se non ci fosse un domani. È seduto su un cumulo di lamiere varie sotto una tettoria per proteggersi dalla pioggia ma la giacca impermeabile bianca lo aiuta ancora di più, coperta di toppe varie, di band e brand, di videogiochi e di serie di fumetti, un po' per risolvere gli strappi vari e un po' solo per bellezza, un giaccone che sembra essere buona parte del fisico del tredicenne, pantaloni neri larghi e stivaletti con un tacco basso, il tanto nascosto nel giaccone è in realtà abbastanza evidente da qualsiasi persona che abbia un minimo di conoscenza nel notare certe cose. Accanto a lui? Un gatto che sta guardando cosa fa, un gatto di quelli pezzati di svariati colori, con davanti una ciotola ormai vuota a parte per un paio di croccantini <Allora in pratica vedi qui? Questo ha installato due antivirus diversi, è inutile e vanno in conflitto, per questo devo sistemarglielo!> ha un mano un tablet, non il proprio ma quello di un cliente, da sistemare per lavoro, il solito vecchio che riempie quegli oggetti elettronici di applicazioni e file inutili rendendoli lenti all'inverosimile. Il dispositivo è sopra le sue gambe e muove velocemente le dita, attende solo nei momenti in cui l'apparecchio, ormai vecchio e lento, deve mettersi a caricare, ed è i momenti in cui sbuffa di più <Che palle> ammette e guarda verso l'alto ogni volta che succede, sperando e pregando qualche divinità di far finire quel tedio inutile <Quando la smetteranno di comprare ste cose> dice sempre verso il gattino che apre la bocca e [*MRAO*] miagola con forza verso di lui, strusciando la testa sulla gamba <Dai dopo ti porto a casa, però devi smetterla di sparire così!> dice allungando la mano e grattando la testolina dell'animale, sorridendo sotto la mascherina di stoffa che copre la sua bocca, una misura di precauzione in quei luoghi dove lo smog e l'inquinamento stanno facendo parecchi danni, in fondo quasi a nessuno interessa cosa succede lì e come vivono le persone in quel quartiere. [Chakra OFF]

22:27 Mekura:
 Continua a vagare, senza una vera meta, alla ricerca di...qualcosa. Non è una cosa che dovrebbe occuparle troppo tempo comunque, non può permettersi che le occupi troppo tempo. Continua la sua marcia solitaria, nessun posto dove fermarsi e solo l'eterno vuoto di non sapere che cosa fare di concreto per cominciare. Si deve adattare, deve trovare lavoro, deve fare qualcosa che è legata al suo passato è inutile perseguire delle strade che, in ogni caso non l'avrebbero portata da nessuna parte. Ed è dietro a pensare queste cose che incontra un barbone intento a bere. Mekura procede, va per ignorarlo, ma il tempo di sollevare le testa e dare una veloce occhiata e si ferma, di botto, rimanendo impalata li a guardarlo come se avesse visto uno spettro. O per meglio dire se avesse visto qualcuno di fastidioso. Lo tiene fisso, lo sguardo sulla faccia di Ryuuma e non accenna a battere neppure gli occhi. Il suo corpo diventa teso, rigido, Mekura si gira diretta verso l'individuo per guardarlo meglio in faccia e capire se fosse realmente lui, quel <bastardo figlio di puttana> ecco. Mekura con una espressione a dir poco omicida gli arriverebbe a due centimetri dalla faccia tirando fuori le mani e stringendole strette in un pugno. <sei tu vero?> sbotta senza grazia, sibilando veleno che le scivola giù dalle labbra <il medico di Kusa, quello consigliato dall'altro fenomeno di Yukio, sei tu vero?> e come no, guardalo: l'ha visto una sola volta ma ricorda perfettamente csa questo le avesse chiesto in passato, ricorda bene che Orochi è stato ammazzato. [ch off]

22:55 Rasetsu:
 Un passo dopo l'altro, schiena diritta e collo inclinato per permettere al liquido nella bottiglia di scivolare nelle sue fauci e, dopodiché, venir deglutito sin allo stomaco. Quel che una volta conteneva il liquore sta diventando un contenitore quasi completamente vuoto, costringendolo a fare spallucce e a diventare probabilmente violento. La bottiglia viene lanciata contro uno dei muri vicini, inutile l'interesse per l'infrangersi d'essa poiché non viene neanche calcolata. Anzi, le urla di Mekura che cercano d'attirare la sua attenzione lo fanno stringere nelle spalle. Solleva ambedue le mani verso l'alto, mostrando i palmi davanti a sé mentre cerca di ruotare lentamente sul proprio asse, in modo che possa finalmente vedere chi è che lo sta interpellando in questa maniera. <La stragrande maggioranza delle volte ce l'hanno con me. Non credo d'aver messo incinta tua figlia> Per l'amore del cielo, anche no, lasciamo stare quella cavolo di bambina la cui nascita ha fatto solo danni che altro, senza portare effettivi benefici a nessuno dei presenti. <e non eri una delle prostitute a cui ho fregato i soldi stamattina.> Quindi, la squadra dalla testa ai piedi cercando di capire almeno vagamente chi possa essere quella figura che ha davanti, non riuscendoci in un primo momento, ma neanche dopo qualche istante di troppo. Letteralmente, zero. Porta persino la testa a piegarsi verso destra, mani ancora alzate verso l'alto per timore che possa tirargli qualcosa dietro. E se non ce l'avesse con lui? Sembra abbastanza difficile considerato come lo stia squadrando dalla testa ai piedi senza batter le palpebre neanche mezza volta. <GE-NE-TI-STA, prego. SCIENZIATO, se vuoi. Ma medico col cazzo che lo sono, mica curo le persone o quelle cose lì. Per piacere, non abbassare il mio intelletto a qualcosa di tanto futile!> Sbuffa dalle labbra, facendo persino ruotare gli occhi mentre cerca d'attirare l'attenzione di qualche passante, magari proprio quel ragazzino che ha qualcosa di luminoso per le mani. <PSSS!> Neanche troppo velato, facendosi senza dubbio sentire anche dalla Hyuuga che ha di fronte. <PSSS! Yo, moccioso> A questo punto, grida pure, no? Tanto vale, almeno riesce a darti una mano nel modo migliore possibile, che dici? <aiutami, dai. Ti offro qualcosa.> Ma cosa vuoi offrire che non hai il becco di un quattrino, perdonami? [ Chakra OFF ]

23:05 Jio:
 picchietta ancora le dita sul tablettino, disinstallando quindi anche l'ennesima applicazione che va in contrasto, trascina qualcosa e cancella altro, cerca di pulirlo il più possibile sempre con il gattino che guarda bene il lavoro del ragazzino e allunga la zampetta picchiettando sul dispositivo senza troppi risultati in realtà <Poi ti insegno non preoccuparti!> parla veramente coi gatti o è solo scherzo il suo? Ma poi sente delle urla, un vociare femminile che viene dalle strada non troppo lontane da lì, allunga la testa per guardare e nota MEKURA, curioso di ciò che sta succedendo, sembra abbastanza arrabbiata, a dirla tutta in quel posto sembrano sempre tutti così arrabbiati, lui è quello più tranquillo figuriamoci. Alza la mano per togliersi gli auricolari spegnendo la musica <Che succede?> dice a bassa voce e quindi osserva RYUUMA che sembra difendersi in qualche modo, alza le spalle, non sono affari suoi e mette mano a una delle tasche prendendo una chiavetta USB per inserirla nel tablet <Cominciamo a passare i da-> viene fermato, dal parlare al gattino dal dire del rosso quattrocchi, ge-ne-ti-sta a quanto pare, e non medico, alza gli occhi su di lui e poi alza il sopracciglio destro <Oh guarda no non preoccuparti, ho già il mio di lavoro> alza il tablet <Offrire significa che dai senza volere nulla in cambio, passo per questa volta, è un problema tuo, cresci e risolvitelo da solo, genetista> sospira, in quei quartieri neanche sotto pagamento si infilerebbe nei problemi degli altri, figuriamoci, portano solo guai quelle cose e non valgono tutti i soldi che potrebbe offrirti uno sconosciuto, che frega pure altre persone a quanto pare, non ci sta proprio Jio <Se poi hai da sistemarti il computer volentieri, ho un listino prezzi e se ne può parlare, fino ad allora non sono la persona adatta per te!> non porta simboli che lo possano anche lontanamente ricondurre a essere un ninja o anche solo uno studente dell'Accademia, potrebbe passare facilmente per un ragazzino qualsiasi, uno come un altro che non vuole immischiarsi di certo in problemi altri, sta addirittura per rimettersi la cuffietta destra, per iniziare. [Chakra OFF]

23:24 Mekura:
 Non risponde neanche a parole: appena sente la voce ha una conferma. Allungherebbe entrambe le mani e portando la sinistra in direzione della camicia e cerca di fare forza per abbassare la faccia di Ryuuma alla sua. In quel momento qualcuno sembra parlare, non lo guarderebbe dato che si occupa al momento solo di Ryuuma, ma sembra averlo lasciato a se stesso. Se la situazione fosse questa la Hyuga si posizionerebbe con i piedi sopra le punte dei piedi Ryuuma in modo che non potesse andarsene da quella situazione, scappare o reagire. <...> non dice nulla ma se ne fosse capace la donna letteralmente emanerebbe fiamme dagli occhi. <sei da solo, sta volta non c'è un ospedale e un Hosukage a pararti il culo, ora GE-NE-TI-STA dimmi: dove sta mio marito?> o meglio il suo cadavere. <Alto, aitante, Hyuga si chiamava Orochi, lo avete ammazzato dieci anni fa, te o chi per te> afferma continuando a sibilare <e ti consiglio di scegliere le prossime parole con molta cura: non ho più nulla da perdere se non la mia già limitata pazienza e siamo in un posto abbastanza isolato dove usarti per rinforzare la calce per i palazzi non è omicidio ma un servizio sociale. Ti avrei già staccato la testa a morsi se non fosse che devo trovare l'altro stronzetto del tuo amico> Mattyse ha venduto Sakir in una semplice conversazione...Ryuuma glielo ha detto chiaramentevoleva Orochi morto sicchè. Tira un sospiro di sollievo come se fosse una cosa che fosse estremamente liberatorio <ah....però è piacevole> afferma sinceramente sorpresa e appagata cambiando l'espressione per due secondi, solo due, prima di guardare di nuovo in cagnesco il rosso. <vero che è piacevole? eh?> le chiede, retorica ancora arrabbiata con il rosso. [1/4 movimento sopra i piedi + 2/4 presa][ch off]

23:39 Rasetsu:
 Quello smorfiosetto se ne lava le mani. Poi gli chiedono perché non gli piacciono i bambini o gli adolescenti: questa è la dimostrazione fatta persona. Fa schioccare la lingua contro il palato, assottigliando lo sguardo e rifilandogli un'occhiataccia storta. <Vedi qualcuno in difficoltà e non l'aiuti? Non siamo patriottici qui? Insomma, avete anche il settore di Oto accanto a Konoha e prima si scannavano!> Fa roteare gli occhi verso l'alto. Evidentemente non ci ha capito proprio un cazzo del mondo, tanto meno di quello nuovo in cui è stato catapultato senza volerlo. <Sistemare il che?> Avevano sicuramente degli attrezzi sofisticati nell'ospedale di Kusa che ha gestito per tanto tempo assieme alla Yakushi, la sua serpentella preferita, ma questo non vuol dire che conosca quegli aggeggi tecnologici. Lui si occupava di fare esperimenti, da bravo genetista, mica d'altro. Infatti disdegna anche il mero lavoro di medico, tuttavia è un discorso che al momento non regge dato che Mekura sembra essere sul piede di guerra. O sui suoi, in questo caso, dal momento che vi si poggia al di sopra mentre afferra saldamente la camicia con le proprie mani. Lo tira verso di sé mentre lui permane con le mani sollevate, i palmi rivolti verso di lei, liberi da qualunque oggetto, protezione o arma che possano impugnare. Cerca di ritrarsi indietro, in modo che possa starle comunque lontano in qualche modo, senza opporsi troppo alla presa di posizione della donna. <Tuo marito? E chi cazzo lo conosce?> Non fa lo gnorri, semplicemente non sa con chi sta parlando e non ricorda neppure che fosse legata direttamente ad Orochi... Orochi Hyuuga del quale DOVREBBE avere il corpo racchiuso in un fuda, ma che GIUSTAMENTE non sembra ricordare dove l'abbia lasciato. L'avrà attaccato in qualche parte del corpo, magari sulla schiena. Vi immaginate se il fuda è andato strappato assieme al corpo che aveva sigillato al suo interno? No, aspetta, non c'è niente da ridere. Il Byakugan valeva fior fiori di quattrini al mercato nero, quindi sarebbe sicuramente un problema non indifferente, tanto da costringerlo a sbarrare gli occhi per un istante. <Tesoro, non so che cosa ti sei fumata. Ho notato che qui vendono roba buona, ma t'assicuro che devi parlare con qualcun altro, sicuramente non con me.> Che avevi detto a Sakir dieci anni fa? Se qualcuno ti veniva a cercare a causa sua e di Mattyse, gliel'avresti fatta pagare molto cara. So, here we are e non sai manco più genjutsare una persona. Insomma, a cavallo siamo. <Ma quale amico? Io non ho amici, al massimo quelli immaginari.> E scoppia pure a ridere, sputacchiandole un po' di saliva in faccia mentre cerca ancora di allontanarsi di mezzo passo da lei. Gli fa paura, diamine. <PIACEVOLE UN PAR DI PALLE! POSSO SBRONZARMI IN PACE, PAZZA PSICOPATICA?> No... Rasetsu dai, non è il caso... Perché vuoi farti menare da chiunque incontri? [ Chakra OFF ]

23:48 Jio:
 se ne sta placido, a lavarsene le mani in un qualche tipo di litigio, pare che lui, RYUUMA, abbia ucciso o qualcosa del genere Orochi, il marito di MEKURA, e a lui cosa importa? <Ecco qui dicevamo> si rimette solo un auricolare però, vuole proprio ascoltare la discussione tra i due, potrebbe farsi gli affari degli altri anche solo per curiosità mentre traffico con quel tablet e attacca la chiavetta, accendendola e tutto, per cominciare la pulizia dell'aggeggio e il trasferimento dei dati, che vengono osservati velocemente, con una serie di numeri e nomi di file che corrono e compaiono luminosi sul touchscreen. Alza gli occhi al dire di RYUUMA, il ge-ne-ti-sta, sul fatto che non venga aiutato <Non sono mica un ninja io, non saprei nemmeno come aiutarti, guardati, sei adulto e tutto, ce la farai pure senza il mio aiuto no? Altrimenti> alza le spalle e sospira <E poi lei ha parlato di Hosukage, non è proprio roba che riuscirei a capire, non è il mio mestiere per ora, guerre, cose da ninja, me ne tiro fuori> è solo uno studente, vuole proprio starsene per i suoi di problemi, grattando quel gattino che miagola di nuovo [*MREOW*] <Bravo gattino bravo!> dice tornando a osservare il tablet con attenzione sotto la tettoia, per proteggerlo dalla pioggia battente. Alza di nuovo lo sguardo quando parlano di questione di mariti, pare che il rosso occhialuto genetista ricercatore o quello che è non sappia dove si trovi, non sembra convinto, corruga la fronte e sospira scuotendo la testa, alza la mano per girare il dito indice vicino alla tempia, con un moto rotatorio verso il gatto, come a dirgli "questi sono pazzi" in qualche modo.

00:11 Mekura:
 Cavolo, questo è completamente fuori: o finge, oppure questo qui davvero non ha nessuna idea di quello che sta dicendo...ed in entrambi i casi la vosa la fa innervosire parecchio: NON SOLO avevano preso il corpo del marito, ma, addirittura non gli davano importanza. <grrrrrrrrrrrrr> ha perso anche la capacità di parlare, ora ringhia e basta. Ora che fa? lo ammazza, deve ammazzarlo, è la naturale conseguenza di tutti questi eventi: grazie a lui ed agli altri due fenomeni ha perso Orochi e Kimi. Ma non avrebbe trovato ne lui, ne lei in questo modo, così da uno strattone alla camicia di Ryuuma e fa un passo indietro. Le mani le terrebbe sui bordi della camicia e lo guarda, con più calma. <va bene, ti credo> afferma sciolivando un po' il tono mentre con le mani rimetterebbe in ordine la camicia di Ryumma lisciandogli le pieghe che lei stessa gli ha creato. In generale considerando la situazione è inutile cercare di dare a Ryuuma un minimo di compostezza ma non era il vero senso di quella azione. <hai ragione, vuoi solo bere uno scadente Sakè da cartoccio, c'hai ragione sai?> commenta la donna canzioniera < vorrà dire che da adesso in poi io mi accollerò a te, cercheremo Sakir insieme, gli chiederemo gentilmente dove si trovano i resti di mio marito e dopo che avrò messo la testa del suo cane al posto della sua io me ne andrò per la mia strada e tu per la tua...e ci potrai fare il bagno nell'alcol per quello che mi concerne> A quel punto lo mollerebbe scuotendo la testa per poi rigirarsi verso questo e puntarlo con l'indice <e se provi a scappare ti troverò> lo dice sorridendo quasi come se stesse chiedendo di provarci. Scuote la testa, ancora piove e guarda finalmente cosa sta facendo Jio. A parte che parla con i gatti, il che è un'ottima caratteristica, le ricorda quando lei parlava con Andoss il suo cane. Ma quello che le interessava piuttosto era la cosa che si portava dietro. <...> tasti, luminoso, <deve essere un telefono> commenta la donna perplessa mentre si avvicinerebbe andando però ad inginocchiarsi per tendere la mano al gatto. Non prova a coccolarlo, ma lascia la mano in modo che possa lui stesso decidere se avvicinarsi o no <ma ha le dimensioni di...humm un libro...cos'è questa roba?> nulla sono tutte cose strane queste. [ch off]

00:43 Rasetsu:
 Jio continua ad ignorarlo, desideroso di concludere il suo lavoro, cazzeggiando sul tablet che ha in mano piuttosto che alzare il culo e aiutarlo. Invero chiunque non si sarebbe messo in mezzo, comprendendo che potrebbe prendere schiaffi poco caritatevoli da una Hyuuga piuttosto incazzata per una vicenda vecchia di dieci anni, a giudicare dalla data odierna alla quale Rasetsu ancora rifugge. <Non so neanche che fine abbia fatto l'Hasukage, temo sia l'ultimo dei miei problemi adesso.> Sbuffa ancora una volta, ma torna a fissare l'interlocutrice immantinente quando la sente ringhiare al pari d'una belva feroce. Gli molla uno scrollone, mentre lui neanche avvicina le mani a quelle di Mekura per puro timore di prendere una scossa o quant'altro. La vede poi aiutarlo a sistemare la camicia che lei stessa ha spiegazzato, azione che fa sollevar un sopracciglio al ragazzo, palesemente dubbioso circa il fare della donna. Prima cerca di picchiarlo sul posto e poi lo sistema pure? Non vuole lasciare tracce del suo passaggio? <Ecco, adesso è più bella di prima.> E cerca finalmente di allontanarsi d'un paio di metri, indietreggiando velocemente come un gatto, volendosi allontanare quanto prima dalla donna incazzata di cui dovrebbe avere il corpo del marito morto, ucciso dal suo compare. <In realtà, volevo starmene per i fatti miei a bere o a drogarmi. O entrambe le cose assieme, ma poi ho incontrato te che vuoi ammazzarmi> Soffiando fuori dalle labbra alla di lei volta. <e quell'altro moccioso che, anziché aiutarmi> Si riferisce, credo sia palese, a Jio. <sta cazzeggiando a quell'aggeggio di dubbia provenienza.> Un tablet, ovviamente. Un marchingegno elettronico di cui non sa praticamente nulla e al quale neanche s'avvicina. Però, sporge un pochetto il capo, mettendosi persino sulle punte, come se volesse vedere cosa ci sia su quello schermo illuminato, ma non per questo avvicinandosi. Lo ha trattato di merda finora, riconosce almeno il suo errore e non per questo chiede scusa. <Che ci puoi fare con quell'aggeggio?> Il bambino cerca di imparare qualcosa, ma la strega che ha davanti cerca di mettere ancora i bastoni tra le ruote alla serata del rosso. <Senti, se vuoi dormire con me nei cassonetti, ben venga.> La squadra dalla testa ai piedi. <Non sei neanche male, quindi devo dedurre che Orochi ti si ripassava bene.> Non lo dire, dai, ti ha appena lasciato andare e già cerchi di nuovo di darle fastidio? Sei indecente, sul serio, non conosci il senso del pericolo. <NYAHAHAHAH! Pensa se ci passassi anch'io. Però no, in fondo saresti uno scarto di quello scarto...> Si fa pensieroso, allontanandosi di qualche altro metro, consapevole che potrebbe attaccarlo da un momento all'altro per quello che sta dicendo nei confronti d'un morto. Diciamo che pretende aiuto, ma si mette nella merda completamente da solo. Con le sue stesse mani. <Scappare dove, bambolina?> In effetti, non saprebbe neanche dove andare. <E tele-che? Usate parole comprensibili, mannaggia ai Kami!> Giustamente, mica potevano mancare le bestemmie alle divinità. [ Chakra OFF ]

00:56 Jio:
 continua a picchiettare le ditine sul tablet che danzano velocemente, sa bene cosa sta facendo, a volte nemmeno guarda esattamente lo schermo e osserva la litigata tra i due come se la trovasse più divertente che altro, ogni tanto abbassa gli occhi solo per restarsene in quello che è il mondo odierno e non quello dei ninja boomer di dieci anni prima e tutto, ci è cresciuto in mezzo a quella tecnologia a differenza loro a quanto pare. Pare sorpreso però quando gli chiedono cosa sia, corruga la fronte, alza gli occhi e apre la bocca, non riesce a rispondere subito, alza l'aggeggio e toglie via la chiavetta, che viene infilata dentro una delle tasche del giaccone <Questo?> non gli sembra nemmeno che quei due siano così vecchi da non sapere cosa sia, non sembrano ottantenni suvvia <Ehm, è un tablet?> dice girandoselo tra le mani con particolare agilità, di chi ha sempre roba del genere con sè alla fine, di chi li sa usare bene o male <Insomma cioè, non mi sembra una cosa complessa ecco!> lo guarda ancora, anche dal basso, gli sembra anche da quella prospettiva un normalissimo tablet <Cosa ci puoi fare?> chiede poi a RYUUMA, sembra che i due improvvisamente vadano molto più d'accordo, chi li capisce quei ninja "adulti" è bravo, per fortuna almeno che lui è ancora un ragazzino, se deve diventare così... <Ehm, foto, video, l'accesso al ninjanet, applicazioni varie, videogiochi, non so, io ci guardo pure i film ogni tanto, o sai il giornale, quelle cose lì insomma!> alza le spalle, non sembra riuscire a spiegare cosa ci puoi fare con un tablet, non è che sia facilissimo effettivamente, per uno che non sembra nemmeno saper usare i telefoni <Un genetista che non sa nemmeno cosa è un tablet o un telefono? Bah, forse non sei granchè> alza le spalle, gli sembra normale che oggi usino certe cose, in fondo le usa pure lui <Potrebbe calcolarti sai tutte le varianti delle proteine o non so cosa, è comodo, fa tutto lui e non devi fare calcoli scemi tu, non saprei> alza di nuovo le spalle e clicca le ultime due cose, per andare poi a metterselo dentro la giacca <E il lavoro per oggi è finito, evviva!> esclama al gattino che si fa pure toccare da MEKURA, se lei lo volesse, e che fa un altro [*MEOW MEOW*] ben urlato.

01:13 Mekura:
 Alla frase riguardo ad Orochi la donna si gira, lo guarda e sbuffa guardando il gatto. <Se Orochi mi avesse ripassato a dovere come dici tu non sarebbe morto> borbotta tra se e se parlando più con se stessa che rispondere a Ryuuma. Mugugna, compiaciuta che il gatto le facesse le fusa ammorbidendosi verso la creatura mentre cercherebbe di dargli una carezza sulla testa. <lo so guarda, ma non sanno neanche loro cosa significa. Mi hanno fatto vedere quel coso e lo hanno chiamato Celetonante...non era così che si chiamava ma vabbè, si è capito no?> guarda Jio sperando che lui abbia capito, non guarda Ryuuma per ovvi motivi. <comunque, non sapeva neppure dirmi perché si doveva chiamare così. Ci sto ancora pensando: è perché è a celle? funziona a scomparti per quante cose può fare? non lo capisco> sembra davvero mortificata da quel pensiero. Sbatte gli occhi non capendo come possa leggere il giornale su questo coso <in che senso ci leggi il giornale? OH! aspetta forse ho capito, deve essere una cosa simile ai messaggi> commenta la donna guardando anche Ryuuma questa volta <con cellulari...non riesco a dire bene il nome...comunque, possono mandare dei rotoli, cioè i rotoli sono invisibili e arrivano attraverso le onde elettromagnetiche. Deve essere una cosa simile, credo, in pratica il giornale ti arriva via messaggio ogni giorno, caspita efficienti> commenta la donna mentre continuerebbe la sua missione di spupazzarsi il gatto, l'unico essere che le sembra che non sia mutato in modo da essere irriconoscibile. Anche questi umani non sembrano loro. Ma torniamo a noi <eff...sei un genetista per l'amor del cielo, puoi cavartela meglio di dormire in un cassonetto.> poi guarda Jio e si schiarisce la voce <hei, senti,sei di queste parti? c'è qualcuno che magari ha una camera da affittare? > bhe forse deve puntare più in basso <un palazzo abbandonato?> chiede la donna scuotendo la testa: non si immaginava di finire già in una situazione del cavolo come quando è scappata dall'ospedale di Kusa, bhe a dire il vero in quel caso era peggio, di molto. <scusami comunque per...il battibecco> non sa neppure lei perché si sta scusando, forse perché stava cercando in ingraziarselo. [ch off]

01:22 Rasetsu:
 Sembra d'avere a che fare con due nonnini che prendono per la prima volta un telefono in mano e non sanno fare neanche una chiamata. Anzi, rischiano di andare sul ninjanet, consumare tutti i giga a disposizione e restare fregati, facendosi anche consumare tutti i soldi del credito. <Mi sono perso dopo le foto.> E' intelligente quando vuole, ma si tratta d'aggeggi che non sa usare e sui quali non sa neanche mettere mano. Rischia di romperli. <Non dire "quelle cose lì" come se fosse qualcosa che dovrei saper usare da sempre.> Dato l'upgrade che i villaggi hanno fatto tramite la tecnologia, dovresti saperli usare eccome. Tuttavia, stiamo pur sempre avendo a che fare con qualcuno che è uscito da sotto terra neanche quarantott'ore prima, ragion per cui ragiona ancora come settantatré dopo Kyuubi e non possiede ancora la mentalità adatta a vivere nel dieci dopo Guerra. <Come cazzo osi> Sbotta immediatamente in sua direzione, restando adesso a debita distanza da entrambi, si spera. Non vuole incorrere in tablet dritti sulla fronte con il quale potrebbe fuggire a gambe levate, o pugni gentili in faccia. Dipende quale delle due è la cosa con impatto minore sulla sua incolumità. <però aspetta, ripeti quello che hai detto. Puoi farmi tutti i calcoli che altrimenti io avrei fatto mentalmente? E qual è l'utilità? Non affaticarmi la testolina?> Letteralmente calcolava la stragrande maggioranza delle cose mentalmente, abituato fin troppo alla mancanza d'oggetti che potessero aiutarlo, per quanto sofisticato potesse essere, ai suoi tempi, un ospedale. <Al massimo, se permette di fare delle annotazioni, potrei man mano stilare lì i miei progetti anziché scrivermeli sui fuda o su post it.> Tutti i tuoi post it! Perduti per sempre. Per fortuna, possiedi una memoria brillante... quando smetti di farti, intendo. In questo momento, sei soltanto brillo per fortuna, altrimenti avresti già dimenticato tutto quello che ti hanno appena detto. E la Sbrilluccica sta finendo. Di bene in meglio. Lo sguardo giallastro glissa su Mekura, piegando la testa di lato con evidente curiosità. <Oh, quindi non ti soddisfava a letto, eh?> Sogghignante, ecco a voi una piccola comara di quartiere. Adesso vuole conoscere tutti i dettagli. Tuttavia, iniziano a parlare di telefoni, cellulari, messaggi, rotoli, informazioni che Rasetsu non riesce a raccogliere nella loro completezza un po' perché ubriaco e un po' perché ignorante al cento percento. <Mi sono già perso, sincero. Ho ancora la mente annebbiata dalla nottata di ieri e poi dovrei avere tra le mani un aggeggio del genere per capire il funzionamento. Così su due piedi, stai parlando letteralmente una lingua sconosciuta.> Incrocia le braccia al petto, poi, schioccando a sua volta un'occhiata torva nei confronti di Mekura. Ora deve decidere lei dove deve andare a dormire lui? Roba da matti! <Avessi dei soldi con me, ti direi che dormo in una stanza o in un palazzo. Ma non avendoceli, mi accontento di quello che trovo. La maggior parte delle volte potrei dormire con delle baldracche incontrate di notte, sai che spasso?> Chiedere a Sakir un alloggio? Magari dormire una notte da lui? Troppo difficile, vero? [ Chakra OFF ]

01:33 Jio:
 ha davvero a che fare con dei nonnini del tutto, sta per spiegare a MEKURA come è che leggerebbe i giornali, prendendo per il suo di telefono adesso, non è proprio di ultima generazione a vederlo, ma è riuscito a potenziarselo con alcune modifiche personali, in fondo fa quello che di lavoro, l'informatico, e i soldi scarseggiano, deve adattarsi, un pezzo qua, un pezzo là, una modifica al codice ed ecco che nella scocca di un catorcio si ha uno di quei telefoni che costano centinaia se non migliaia di ryo <Perchè?> dice a RYUUMA che controbatte <Perchè alcune di queste macchine sono grandi quanto armadi e fanno migliaia di calcoli al secondo mentre te puoi lavorare ad altro, il salto tecnologico è tale che si pensa che tra dieci anni ciò che un computer oggi fa in un mese un singolo cellulare> alza il proprio smartphone per far capire cosa è <Potrebbe farlo nel giro di pochissimi minuti, inoltre possiedono una quantità di dati tali che non servirebbero nemmeno più le biblioteche, e questi dati sarebbero rinchiusi e ricopiati in così tanti dispositivi che potrebbero non essere mai più persi> un tocco basta per accendere la luce del suo smartphone e clicca velocemente sull'applicazione, ovviamente crackata, chi ha i soldi pure per comprarsi l'abbonamento, del giornale, da far vedere a MEKURA, con tutta la lista di immagini e notizie varie <Non ci vuole molto, così posso controllare cosa succede in tempo reale in città e sapere quali posti evitare, peccato solo che non hanno avvertito di voi due> sospira e alza le spalle, passando a guardare velocemente le notizie, ma gli basta proprio un'occhiata velocissima per riuscire a capire esattamente quella che può interessargli o meno <Non saprei, chiedi in giro, da queste parti basta che dai dei soldi e ti affittano volentieri una camera o un appartamento intero> alza le spalle, lui vive con quel poco di quei progetti per gli orfani di guerra che si iscrivono all'Accademia e che offre il Governo, non che sia chissà quanto ma almeno può comprarsi il ramen istantaneo e le crocchette per i gatti, non si rende nemmeno conto che MEKURA si sta scusando con l'altro, troppo impegnato a guardare le notizie <Figurati, qua se ne vedono di tutti i colori!> un po' non vede l'ora di diventare ninja, magari gli romperanno meno le scatole, con l'esame ormai a giorni a quanto gli hanno detto non sa nemmeno più se è sicuro di diventarlo.

01:43 Mekura:
 <uno nella tua condizione non è che può scegliere molto> afferma la donna ridacchiando alle risposte che Ryuuma sta dando. <esatto, se tu avessi: ma non ce li hai e io anche, di baldracche in servizio non ne vedo in giro> bhe...qualcuno direbbe lei, ma lei di certo non è in servizio, non lo sarà per un po'. <e non credere: io e te abbiamo da finire ancora questa storia, te l'ho detto, mi accollerò fino a quando non vedrò Sakir> insomma non c'è scampo, ormai è decisa a fare la cozza a Ryuuma. Il discorso cade sulle biblioteche e la donna solleva un sopracciglio <è tutto molto interessante ma...non lo so questi dati non si vedono concretamente, bhe si il giornale esiste ma come concetto, il giornale non è l'oggetto, l'oggetto è questo> breve pausa <coso> afferma la donna seriamente mentre ci pensa su <avete sottratto ad un oggetto la sua funzione e massimizzato le funzioni di questa tecnologia...il che vi rende dipendenti da lei. Non siete spaventati se un giorno quei dati non ci fossero più su tutti i dispositivi? come recuperereste le conoscienze? domanda la donna seriamente. Ma ormai si sarebbe fatto tardi, ha davvero bisogno di riposo e di scaldarsi. <posso immaginare> risponde a Jio guarando poi Ryuuma.

01:47 Rasetsu:
 Che sia arrivato il momento di procurarsi uno di quei marchingegni sofisticati? Potrebbero tornarti davvero utili. E tutto sommato ci si abituerebbe in quattro e quattr'otto. Non sarebbero un male. <E' tramite le biblioteche se sono riuscito a diventare genetista da autodidatta, quindi non prenderle tanto alla leggera.> No, non sta cercando in nessun modo di fargli la morale, ma ha passato un'intera vita piegato in due su qualunque libro di genetica e anatomia potesse trovare. Ha studiato ogni pagina, persino le punteggiature, avvantaggiatosi tramite la sua buona memoria se non fosse che spesso e volentieri manda tutto in malora per via delle sostanze stupefacenti che ingolla ogni giorno. Le sue pasticche sono, tra l'altro, create dalle sue sapienti mani, ore e ore di laboratorio con una ricetta che conosce soltanto lui. E' un vero peccato per gli ingredienti, ma è sicurissimo che Sango possa procurargli il veleno che le ha chiesto specialmente se quelle pasticche fanno comodo anche alla fanciulla. <Uhm, voglio capirci di più.> Ammette, ma per farlo deve possedere un aggeggio, deve iniziare ad usarlo e sicuramente non può mettersi a rubarlo dalle mani d'un ragazzino con Mekura davanti che rischia di ammazzarlo appena compie una mossa falsa. Deve riuscire ad andarsene da lì il prima possibile. Infatti, cerca di sfruttare proprio il momento in cui la Hyuuga è perlopiù concentrata a parlare con Jio per allontanarsi ancora un pochetto. <Mhmh, giusto giusto.> Fa anche finta d'essere d'accordo con i discorsi che stanno facendo, mentre vorrebbe soltanto imboccare il primo vicolo più vicino per scappare alle grinfie della donna. E qualora vi fosse riuscito, che lei si sia accorta o meno di quello che intende fare, inizierebbe semplicemente a correre. Buffo, valutando che ha già il fiatone dopo mezzo metro, possedendo una forza minima per reggersi almeno in piedi e una agilità che non farebbe invidia manco ad un anziano: oh beh, ha solo raggiunto di nuovo le capacità d'un Genin, deve abituarsi al suo depotenziamento. Per ora, però, CORRI! [ END ]

01:59 Jio:
 al dire di MEKURA la guarda, sente il suo discorso, la guarda come si guarderebbe un pazzo che sta farneticando qualcosa di incomprensibile <No aspetta forse non stai capendo, se un libro ha mille copie e vengono tutti distrutti non hai più il libro, io se prendo questo libro con due click posso letteralmente farlo arrivare in tutti i dispositivi del mondo più o meno alla velocità della luce e questi sono di fatto scritti...> scuote la testa, non si metterà a spiegare il funzionamento degli hard-disk, dei server e tutto proprio ora <Non ti preoccupare, è l'immediatezza, ora se ammazzano qualcuno dall'altra parte della città lo sai subito e non devi aspettare il giorno dopo, niente cartacce inutili e cose del genere, imparerai a usarli se vuoi, non me ne frega nulla> guarda RYUUMA poi e si alza, sospirando e mettendosi il telefono in tasca <Immagina avere una biblioteca, ma gratuita, nella tua tasca e che non pesa assolutamente nulla, figurati che ci sono ninja che ormai usano questi per imparare le tecniche senza dover usare scomodi rotoli> alza le spalle e si scrocchia le dita, sono proprio due boomer, dove li abbiano presi proprio non ne ha idea, ovviamente Jio non ha idea che loro siano rimasti congelati nel tempo o qualcosa del genere <Nulla scompare da questi aggeggi, c'è sempre qualcuno che li ha, anzi, la cosa che spaventa di più> salta giù dal cumulo di lamiere, prendendosi la ciotola del gatto e quest'ultimo salta per accoccolarsi sulle spalle del ragazzino, come un pappagallo pirata <È che qualcuno, abbastanza abile, possa entrare nel tuo di dispositivo e rubarti qualunque dato, ricattarti per averli indietro o peggio rendere di dominio pubblico cose che devono rimanere private, per questo i ninja non li usano per comunicare cose segrete, il pericolo è troppo alto, parlare faccia a faccia è ancora comodo> lui di ninja sa solo quello che gli è stato insegnato all'Accademia, compreso ovviamente anche tutta la questione dell'utilizzo della tecnologia, più o meno <Vado che devo dare sto coso al vicino e prendermi i suoi soldi va!> alza una mano per salutare mentre comincia a camminare tra le viuzze di quel quartiere disastrato diretto verso casa. [uscita]

02:11 Mekura:
 <Ma guarda che tu li devi trovare tutti i libri per distruggerli, basta che ilimini qualsiasi segnale che ti permetta di fare queste cose e hai perso questi dati per sempre...è grave non affidarsi a cose concrete> Mekura sospira quando sente anche questa cosa dei ninja che imparano dai Tablet... Tecniche ninja segrete messe alla portata di tutti. Non porterà a nulla di buono. <eh, appunto lo hai detto pure tu. Quanto meno per rubare un libro devi faticare> nel mentre Ryuuma sta fuggendo: bene era ora. Mekura lo lascerebbe andare, tanto ha capito dove bazzica, ricercarlo seppure la città sia immensa, con la sua esperienza ed il Byakugan non sarà un grosso problema. per di più dargli la percezione di essere salvo significa che la Hyuga potrà seguirlo a distanza e, con un po' di fortuna trovare Sakir. Ha buttato l'esca, spera solo che il pesce abbocchi. Sospira la donna, di nuovo <io invece devo inseguire quel pezzente...bhe buon guadagno allora, spero che ti frutti bene> direbbe solo questo, in modo formale prima di incamminarsi verso la strada intrapresa da Ryuuma con una certa urgenza andando anche lei a spararire nella notte. [end]

Tutti e tre bazzicano per Kiri.
Uno ubriaco, l'altro con un tablet e la donna alla ricerca del primo.
Sì scontrano, quasi si menano mentre entrano in contatto con la tecnologia e Rasetsu tenta la fuga da Mekura.