Dieci anni dopo..

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20:55 Tachiko:
  [Quartiere Nara- Periferia] Il panno bianco svolazza attaccato a quel filo di quella piccola abitazione ai confini del quartiere del Clan Nara. La reietta si trova così a stendere degli ultimi panni che ha lavato con tanta cura. Sono passati dieci anni, dieci anni in cui non ha fatto più la ninja, ma la madre. Senshi ora ha Dieci anni. Piccolo turbine Nara. Si trova dentro l’abitazione, disegnando su quella pergamena con i pastelli. Tachiko invece continua il suo lavoro da casalinga. Le mani veloci, abili ad uccidere quanto ad accudire, tendono a stirare quei panni con fare allegro. La vista anche si è abbassata, andando a farle mettere quel paio di occhiali bordati di rosso. Addosso ha un vestito lungo fino alle caviglie con un grembiule a nascondere le curve, anche se poco. Piccole scarpe comode ai piedi per chi non sta mai ferma. Nascosto dietro al grembiule, come al solito, il suo coltello da cucina, come se fosse una parte indispensabile di se. Canticchia un motivetto accattivante mentre passa ad un’altra tovaglia saltellando per raggiungere quel filo. Finalmente la pace, finalmente non deve più preoccuparsi per la sua figlioccia come se ogni giorno dovesse essere l’ultimo. Il coprifronte di Konoha, quella vecchia reliquia si trova dentro casa, insieme alle maschere da Anbu, sua vecchia occupazione. Fa un respiro la ormai donna andando ad osservare il cielo limpido con la mezzaluna lì pronta a farle compagnia. I pensieri ancora vanno a dieci anni fa come se fossero traumi nella sua testa. Gli occhi rossi come il sangue che fissano il satellite con fare avido, come se volesse prenderlo. Rimarrebbe così ferma, con i pugni sui fianchi mentre prende fiato. Da dentro Senshi sembra aver cambiato pergamena, almeno a casa non è una vandala come l’insegnante le ha detto all’ultimo incontro genitori-docenti. Si sistema gli occhi rossi prima di muovere la lunga capigliatura lilla dietro la schiena facendola viaggiare e volteggiare come se avesse vita propria.

21:18 Ichirou:
  [Quartiere Nara] Un nuovo capitolo si apre dinnanzi al nostro ormai non più tanto giovane Hyuga, che dopo aver subito quella sconfitta sul monte dei volti di pietra ha buttato all'aria qualsiasi sogno avesse in mente di realizzare, nonostante ce l'avesse messa tutta per proteggere il villaggio della Foglia, quello stesso venne comunque distrutto dalle forze del male, seppur se la cavò egregiamente insieme ai suoi compagni, riuscirono infatti ad abbattere ben due bestie infernali della quale ancora non sa di cosa si fosse trattato, sa solo che erano terribili, sia da guardare che da affrontare. Ahimè, il fato non è stato gentile con la mente del povero Hyuga, dopo quella sconfitta infatti, ha deciso di passare un bel po' di tempo da solo con i suoi pensieri, rifugiandosi dove meglio poteva o dove gli fosse stato concesso, il coprifronte non viene più indossato infatti dallo Hyuga stesso, in quanto non si ritiene degno di tale titolo, di Ninja della Foglia, lo sente un po' stretto come termine, non è l'unica cosa che sente in effetti, purtroppo la solitudine gli ha causato un lievissimo danno a livello psicologico, facendogli credere che dentro la sua testa vi risieda in realtà un'altra persona, è arrivato persino ad inventarsi un figura familiare immaginaria, una sorella per esser più precisi alla quale lui ha affibbiato il nome di "Fuyuki Hyuga", magari per disperazione, magari realmente esistita e morta in tenera età, non lo sa nemmeno lui a dire il vero, e cerca di nasconderlo il più possibile, giusto per non dare troppo nell'occhio, raramente parla di lei e con lei se in compagnia di qualcuno. Gli anni ormai sono passati anche per lui, i capelli ormai sono cresciuti in maniera smisurata, raggiungendo il polpacci, o meglio, il polpaccio dell'uomo, anche da legati con una coda alta od una treccia raggiungono il fondoschiena, lunghi filamenti di seta corvina che svolazzano al vento della sera. Indossa una semplice canottiera nera, abbastanza attillata, mettendo in risalto quel fisico di nuovo in forma, snello e scolpito dai vari allenamenti, il braccio destro è stato aggiornato, infatti non è più di legno ma in una solida lega metallica, lucida e scintillante, ben oliata e soprattutto funzionale per quanto riguarda il combattimento, riesce infatti a canalizzare il Chakra all'interno di entrambe le sue protesi senza alcun problema ormai, alla medesima spalla si potrebbe intravedere l'innesto di tale protesi, che va ad attaccarsi perfino a parte del collo, nulla di troppo ingombrante, raggiunge appena la metà del trapezio destro. Il resto del torace, anche se in parte coperto da quell'indumento, è coperto con dei tatuaggi, un po' troppo vistosi forse, colorati e per niente sbiaditi, sul braccio sinistro dei motivi floreali, rose rosse ed accenni di quello che sembra un drago, però la parte della coda, la testa non si vede infatti. Le gambe vengono coperte da un paio di pantaloni in tela bianchi, non è proprio un colore che gli si vede indossare molto spesso in effetti, però si cambia no? Ai piedi porta un paio di tabi nere, dalla quale si potrebbe vedere, se vi si prestasse attenzione, la gamba di metallo del perlaceo, che camminando per i quartieri dei vari Clan della Foglia, si ritrova senza nemmeno rendersene conto, nel quartiere Nara, proprio davanti alla casa di una sua vecchia conoscenza. Nella sua testa prende immediatamente forma la voce della sorella "Hey Ichi.. come ci siamo finiti in questo quartiere?" ovviamente è un suo pensiero, dalle di lui labbra si sentirebbe solo la risposta a quella domanda immaginaria <Non te lo so dire Fu.. non ci sono mai stato, ma ero vicino all'Hokage un tempo.. forse il senso di colpa ci ha portati qua..> le sue iridi perlacee vengono immediatamente catturate dalla chioma lilla di quella donna, che tranquilla stende quei panni, un ricordo lo assale immediatamente "Ichi?" chiederebbe la sorella all'interno della sua testa. Lo Hyuga quindi andrebbe ad avvicinarsi a quella abitazione, a quella donna che pensa di conoscere, ed alla quale una volta raggiunta, seppur rimanendo fuori dalla proprietà, andrebbe a chiedere <Tachiko..?> la sua è una domanda, quella ragazza che ricordava tanto pazza quanto scalmanata, oggi sembra somigliare vagamente alla donna che si pone di fronte a lui, ma si ricorderà bene o ha sbagliato persona?

21:32 Tachiko:
  [Quartiere Nara- Periferia] Fa un lungo sospiro prima di sentire un fischio dall’interno della casa. Ecco che si volterebbe solo con la testa, andando a piegare il fisico comunque ancora allenato < Senshi tesoro? L’acqua sta bollendo, toglieresti la teiera dal fuoco?> direbbe solamente verso la bambina prima di socchiudere gli occhi. Un piccolo tic alla testa ed ecco che subito si scompiglia i capelli per far passare quel desiderio, quella sete che ancora si porta dietro. Una voce però la cattura. Volterebbe gli occhi rossi nascosti dagli occhiali verso la figura di Ichirou. Non lo riconoscerebbe con i capelli così lunghi ma la voce, la voce si è che riconoscibile. Il sorriso si amplierebbe, quelle carnose che si increspano in una espressione gioiosa < Ichi! Tutturu!> direbbe poi andando a muore la mano in segno di saluto. Saltellerebbe verso di lui andando a poggiare le mani a quella piccola recinsione in legno poggiando il mento su di esse andando con la punta dei piedi ad innalzarsi un pochino < Pensavo fossi morto!> direbbe poi con i suoi occhi sanguigni fissi in quelli bianchi perlacei dell’uomo < Invece ti hanno aggiustato finalmente!> concluderebbe prima di ridacchiare < Ci hanno messo tantissimo!> osserverebbe la Nara come se non vedesse lo Hyuga da qualche giorno < Ho fatto il caffè! Vuoi una tazza?> direbbe la ragazza con fare tranquillo andando a slanciarsi indietro piegando entrambe le gambe in quel back jump tranquillo, con la gonna che svolazzerebbe ad ogni suo movimento. Si umetterebbe le labbra prima di portarsi con il petto in avanti e le braccia tese dietro, le dita delle mani intrecciate. < E’ buono eh, Tachiko lo sa fare bene!> concluderebbe come se volesse convincerlo ad entrare. Nel frattempo andrebbe verso una piccola finestrella dalla quale fuoriesce una piccola luce. < Senshi cara, abbiamo ospiti, perché non sistemi il tavolo?> direbbe la madre alla figlia che risponderebbe con un sonoro “Va bene, va bene mamma”. La testa della ragazza si volterebbe verso Ichirou attendendo comunque una sua reazione a tutto quanto ed aspettando che lui decida se essere suo ospite o meno.

21:57 Ichirou:
  [Quartiere Nara] Nota con piacere che la donna riconosce la figura dello Hyuga, la cosa lo fa sorridere, sorride di gioia nel vedere che è cambiata solo nell'aspetto, il suo carattere, che in passato lo colpì come un fulmine a ciel sereno è rimasto invariato e la cosa lo mette di buon umore, era da tanto che non lo provava effettivamente. All'interno della sua testa, ovviamente, Fuyuki decide di incominciare una conversazione tutta sua "Oooh ma che bella donna! Sai se non fosse per il fatto che non è una Hyuga, non ha gli occhi come i nostri, ha i capelli lilla ed il petto che esplode, assomiglierebbe tantissimo alla mamma!" la cosa fa arrossire lo Hyuga, lievemente, quasi impercettibilmente "Ah già, non l'hai mai conosciuta la mamma, quindi non potresti darmi ragione in ogni caso.. Ichi mi ascolti?" giustamente tenta di attirare la sua attenzione, ma non darà mai alcuna risposta a quella vocina squillante nella sua testa, non in presenza di altre persone almeno. Tuttavia, ora ha una conversazione reale da portare avanti, la donna pensava giustamente che egli fosse morto, come biasimarla in effetti, per un bel po' è come se lo fosse stato, ma in ogni caso andrebbe comunque a risponderle con un sorriso in volto <E' bello rivederti dopo tutti questi anni Tachi!> affermerebbe <Mi hanno aggiustato tanto tempo fa a dire il vero, ho avuto qualche miglioramento però, se così si può dire..> non sembra neanche più lui, quell'uomo quasi del tutto depresso che non ha voglia di sorridere a nessuno sembra esser sparito momentaneamente. La donna lo invita a prendere un caffè, sostenendo che come lo fa lei, non lo fa nessuno, quindi, come suo solito, si ritrova ora ad accettare quel gentil invito da parte di lei <Molto volentieri, se posso..> andrebbe ad avanzare una richiesta ora <Potrei averne due tazzine..? Una con un cucchiaino di zucchero e l'altra..> si ferma qualche istante "Lo sai che io ne metto quattro Ichi!" per poi riprendere <Con..quattro..?> si sente molto a disagio per quello che ha appena chiesto e nel seguirla all'interno dell'abitazione, poco prima del suo ingresso, ode la voce della bambina, che pare chiamare la donna con l'appellativo di "Mamma", la cosa ovviamente le fa storcere un po' il naso, ma in fondo non sono cose che lo riguardano <Non sapevo avessi avuto una figlia..> come avresti potuto dato che ti sei isolato dal mondo <Quindi sei sposta?> andrebbe a domandare con calma, sperando che non sia una domanda troppo personale o strana. Il giovane raggiunge quindi la ragazza, seguendola all'interno dell'abitazione e facendosi guidare all'interno di essa.

Attendere fato

Feste e tripudio per tutto il villaggio di Kagegakure sono ormai percepibile da ogni residente del loco, nessuno vi fa eccezione, meno ancora un quartiere così popolare come nel settore di Konoha, dove i clan prima di tutti si sono mossi all0organizzazione di eventi, cortei e spettacoli più disparati pur di prevalere come miglior villaggio settore rispetto agli altri in questo anniversario del Mirai Festival. Intorno a voi c’è festa, gioia, bambini che corrono, famiglie che passeggiano, come da tradizione, cortei, anche in una periferia del genere le famiglie e chiunque ha potuto si è dato da fare. Le vostre chiacchiere, tra ritrovo e conciliazione dovranno attendere ancora un po’, perché in lontananza un enorme corteo comincerebbe ad avanzare proprio in quella direzione della periferia, ad ogni loro passo, potrete percepire il crescendo del rumore, urla, risate e festa, un’aura mistica lentamente prendere il sopravvento metro dopo metro e a breve toccherà proprio a voi. Il corteo ovviamente non potrebbe esimersi dal solito formato gigante della volpe a nove code tenuta dalle possenti spalle dei ragazzi di Konoha, una delle più belle e magnificenti rappresentazioni del demone a nove code. Ichirou e Tachiko, pronti a respirare un po’ di magia del Mirai Festival? Il corteo passerebbe proprio di fianco a voi, una mano piuttosto robusta di un energumeno, acciufferebbe per il colletto dell’indumento di Ichirou, trascinandolo con se, l’Hyuga si ritroverà letteralmente in mezzo al corte e proprio sotto la maestosa figura del demone a nove code <datti da fare ragazzo, siamo l’orgoglio di Konoha, mi sembri messo bene a muscoli, ci penserai dopo a conquistare la signorina, se ci aiuterai a portare la volpe fino in piazza vedrai che figura da macho farai con lei> detto ciò ti prenderebbe sotto ascella e ti metterebbe a capo del corteo con il famoso palo gigante da mantenere che sorregge la faccia del Kyubi. La calca e le urla sprigioneranno in te una nuova energia eddaje Konoha. Tachiko non avrà nemmeno il tempo di badare a cosa accadrà a Ichirou poiché anche lei verrebbe presa letteralmente di peso da altri energumeni in festa e posta sopra il carro del corteo, magicamente apparirebbe lo stesso energumeno che stava parlando con Ichirou gridandole addosso <forza ragazza, una così bella donzella non può non essere una delle migliori attrazioni di questo carro, non ti preoccupare per il tuo fidanzato, è qui sotto che porta la famigerata bestia a nove code, con te ehehe faremo un figurone…NON E’ VERO RAGAZZI> urlando al popolo che di tutta risposta ti farebbe arrivare fischi di apprezzamento, incitamento e complimenti di ogni genere per infonderti coraggio, pon pon o altri oggetti alla mano da sventolare, bandiera di konoha compresa eddaje Konoha anche tu. Non ti preoccupare quelle persone non sono bestie, la tua figliola, la potresti tranquillamente tenere sotto occhio, vicino a te sul carro anche lei mascotte del carro eddaje Konha anche per la bimba. Il mondo ninja è in festa e come loro anche voi, fino alla piazza arriverete e dopodichè li vi fermerete, acclamati e in festa con tutti potrete proseguire con le vostre chiacchiere…o forse no.

22:45 Tachiko:
  [Quartiere Nara- Periferia] La frase fa sorridere la folle che adesso andrebbe a ridacchiare andando a socchiudere lo sguardo < davvero? Oh beh se lo dice Ichi-san!> direbbe solamente prima di ridere di gusto. Osserverebbe il braccio e la gamba andando a mostrare un’espressione di stupore < oh! Sembrano veri!!> direbbe solamente prima di provare a muovere il dito per sentire la durezza dell’acciaio come se stesse testando la muscolatura dello hyuga prima di fare un sorrisetto. Sorriderebbe prima di annuire < va bene! Una per te con un cucchiaino di zucchero ed uno per te con quattro!> come se per lei non fosse davvero un problema. Starebbe per entrare quando la bambina decide di fare la sua comparsa. Ecco che Ichirou noterebbe la figura della decennale su quella sedia che guarda e fissa. Sembra incazzosissima con quel suo sguardo imbronciato “Chi sei?” direbbe scorbutica. < Senshi, questo qui è un amico di Mamma.> direbbe solamente cercando di toccare la spalla metallica dell’uomo prima di sorridere < Trattalo bene ok? E no, non puoi bloccarlo con l’ombra.> conclude come se sapesse già i dispetti che vorrebbe fare la piccola. Ride di gusto prima di guardare il ragazzo e fare un cenno di diniego con la testa < Oh no! > Direbbe solamente facendo un cenno con la mano < E’ figlia di fu-chan!> starebbe per spiegare altro quando il corteo decide di arrivare e rapire lo Hyuga. La ragazza ridacchierebbe andando a muovere una mano in segno di saluto < Non dimenticarci!> direbbe prima di essere rapita anche lei con la bambina per essere messa sopra quel carro < Ehi! Tachiko non è tipa da car-> ma quando vede la scena da quell’altezza subito si esalta, dimenticando il resto < TUTTURU!> urlerebbe con quei pon pon in mano saltellando proprio in cima al carro. Anche Senshi sembra divertirsi con quella piccola bandierina con il simbolo della foglia “TUTTURU!” urlerebbe anche lei, tale madre , tale figlia. Entrambi arriverebbero fino alla piazza e la donna non farebbe altro che farsi aiutare nello scendere da quei bestioni insieme alla bambina < hihihihi! E’ stato divertente!> direbbe, fortuna che non c’era nessun’altro Nara altrimenti sarebbero partiti pomodori invece che urla. < Ichi-san?> lo cercherebbe in giro alla fine con lo sguardo tenendo per mano la piccola Senshi.

23:15 Ichirou:
  [Quartiere Nara] Nonostante egli venga toccato su quel braccio metallico, non sente alcun tocco da parte della di lei persona, in quanto non ha percettori del tatto su quegli arti artificiali <Avrebbero bisogno di avere un po' di pelle e carne attaccata per sembrare veri, ma sempre meglio che non avere nulla almeno..> un altro sorriso le viene porto dall'uomo, che viene nuovamente inondato di parole da parte della sorella immaginaria "Eeeh Ichi-Nii, sai sempre guardare al lato ottimistico delle cose tu eh? E poi quale pelle e carne? Da chi le prenderesti queste cose!? Brrrh!" persino un brivido gli verrebbe trasmesso da quel suo cervello malato e posseduto da quella presenza invisibile creata da se stesso. Nota come per lei non sia un problema accettare quella richiesta strana da parte dello Hyuga, che nuovamente andando a sorridere ringrazierebbe la sua interlocutrice <Ti ringrazio..!> andando a spostare lo sguardo poi su quella bambina che lo sta fissando come se fosse un nemico da sconfiggere, il rumore del metallo che viene toccato da quella mano fa si che il capo si volti in direzione di quella stessa, osservandone i tratti delicati per poi tornare sulla bimba, presentandosi il più educatamente possibile <Ichirou.. piacere di conoscerti..!> andrebbe a dire per poi voltarsi verso la donna che lo affianca <La figlia di Furaya..? Ma allora ci vuole un saluto speciale!> assumendo una posa autoritaria e seriosa, con la schiena dritta ed il petto gonfio, lo Hyuga andrebbe ad inchinarsi come se fosse un maggiordomo alle dipendenze di una principessa <Chiedo perdono mia signora, non sapevo di stare parlando con una principessa.. le mie più umili scuse!> nell'inchinarsi, un sorriso verrebbe posto alla bambina, che potrebbe anche non trovarlo divertente, in fondo non ha mai avuto a che fare con dei bambini, quindi fare lo stupido è l'unica cosa che gli viene in mente ora. Nel tirarsi su da quell'inchino, lo Hyuga andrebbe a sorridere alla sua interlocutrice <Hai fatto un ottimo lavoro con lei.. si percepisce..> lo sguardo gli torna serio, ma il sorriso non svanisce mentre torna sulla bimba <Già solo il fatto che ti chiama Mamma vuol dire che non hai sbagliato nulla con lei e che ti vuole un gran bene..> andrebbe a confermare in direzione altrui "Dai Ichi-Nii, così mi fai commuovere.. perché a me non le dici mai queste cose carine!?" magari perché sei frutto della sua testa!? All'improvviso una forza sconosciuta lo tira indietro e mettendogli un palo tra le braccia <Hey macché!?> quello stesso palo sorregge la testa della volpe a nove code, pesante si, ma nulla di eccessivo, ma in un attimo si ritrova a festeggiare con persone che non ha mai visto prima mentre camminano fino alla piazza "WOOOOOOOOOOOOOO FESTA ICHI-NII!!!" nella sua testa ormai c'è il delirio <Fuyu-Nee, giuro che se non la pianti MI SPEZZO IL COLLO!> ovviamente nessuno che lui conosca lo potrebbe sentire, dato che le due Nara sono sul carro alle sue spalle "ANTIPATICO!!" portandolo così ad una lite interiore con se stesso. Una volta raggiunta la piazza, lo Hyuga individua le due Nara, raggiungendole con non poca fatica e salutando l'energumeno come se nulla fosse <Tachi-san sono qui..> andrebbe a richiamare la sua attenzione e, nel caso in cui egli fosse stato notato, le raggiungerebbe dicendo <Vi accompagno verso casa, mi pare il minimo che possa fare..> un piccolo sorriso verrebbe poi porto alle due, vediamo cosa decideranno di fare però.

Il corteo finalmente arriva alla piazza e come promesso da me medesimo ecco che Tachiko viene aiutata a scendere e Ichirou viene finalmente liberato da quell’onore prestigioso, almeno così si dice ed in effetti, una volta uscito dalla testa della volpe, qualche ragazza ridacchiare e lo saluterebbe dalle transenne, chissà magari follemente innamorata, facendogli arrivare anche apprezzamenti da altre direzioni, a quanto pare non era poi così farlo quello che ti aveva detto l’0energumeno, c’è un che di prestigioso in questo corteo tanto amato. Finalmente vi ritrovate, ma prima che Ichirou possa accompagnarle ecco tre energumeni palesarsi davanti a loro, bloccandogli la strada, ad un occhio veloce, si potrebbe capire benissimo come i tre energumeni siano in realtà fratelli gemelli, ed ecco spiegato come mai comparissero in più posizioni contemporaneamente <ma dove andate, il vostro contributo è stato incredibile, senza di voi non ce l’avremmo fatta> continuerebbe ad urlare e festeggiare con il popolo in piazza, uno dei tre energumeni porgerebbe ad Ichirou un biglietto dorato <questo è il golden bansho fujitirake ticketto sama de su ne subarashi no> tutto chiaro no? L’altro energumeno si avvicinerebbe sempre all’Hyuga ma con fare circospetto, una piccola gomitata <con questo avrete accesso a tutti i giochi ed eventi gratis, che potete trovare in questa piazza…un bel modo per fare colpo eh?> mentre il terzo ed ultimo energumeno vi presenterebbe velocemente con una circoconferenza del proprio braccio gigantesco i vari giochi ed attività <ci sono spettacoli storici e non, trasmissione di film, una ruota panoramica, freccette ed il giochino del tiro a segno con ricchi premi, tutto in maniera gratuita> detto ciò i tre energumeni sparirebbero continuando a fare caciara. Il mondo ninja è in festa, Kagegakure è in festa a voi dunque scegliere se lasciarvi trasportare dalle festività del Mirai Festival e godere dunque del famoso golden bansho fujitirake ticketto sama de su ne subarashi no, ovviamente dovrete ripetere il nome del biglietto d’innanzi ogni attività per far si che abbia veramente effetto no? ;) [ambient per voi che si conclude, spero abbiate apprezzato, ora potete continuare da soli <3]

23:41 Tachiko:
  [Quartiere Nara- Periferia] Continua a saltellare la donna fino a raggiungere la piazza. Li viene attesa e viene aiutata a scendere. Ridacchia, si diverte, si guarda intorno. Ecco che lo vede, ichi-san, e farebbe un gesto con la mano < E’ stato divertente no?> direbbe solamente verso di lui prima di chinare la testa di lato < aspetta vediamo se ci sono i mochi!> direbbe solamente prima di ridacchiare. La bambina salterebbe andando a strattonare la mano della donna “Si i mochi! Voglio i mochi!” Direbbe Senshi tutta divertita prima di guardare Ichirou “E visto che sono una principessa offrirai tu!” Ride di gusto la donna prima di annuire < Oh certo che Offrirà lui, vero ichi-san?> insomma, le due hanno già deciso cosa fare e come. Cercherebbe di prendere la mano anche dello Hyuga con l’altra libera prima di trascinarlo in mezzo alla folla alla ricerca di quella sorta di bancarella di Mochi < E poi mangiare Mochi in compagnia è sempre divertente!> ma è in quel momento che appaiono i tre gemelli di prima. < Oh che bello, vi siete moltiplicati!> come se adesso chiunque lo sapesse fare. Ridacchierebbe sentendo quel nome altisonante e quel biglietto d’oro< Qualsiasi?> direbbe poi sorpresa < Oh sei stato fortunato!> direbbe solamente lasciando la sua mano e guardando il ragazzo dagli occhi perlacei < Capito Senshi, ora potrai giocare a tutti i giochi che vuoi, e gratis! Ringrazialo!> “Tks, grazie” direbbe la bambina prima di sbuffare qualcosa come un “baka”. Tachiko si muoverebbe con la testa andando ad osservare la gente intorno a se, fortunatamente ancora nessun Nara < Allora, mochi giusto?> direbbe come se avesse ripreso il filo del discorso e via a cercarlo, magari riuscendo anche a trovarlo. < Ah ha! Mochiiiiii!> direbbero in contemporanea sia Senshi che Tachiko mentre al povero Ichirou tocca l’ingrato compito di seguirle e nutrirle (?)

00:25 Ichirou:
  [Quartiere Nara] Ovviamente la festa continua anche senza loro tre, ma questo non sembra essere importante per i tre energumeni gemelli, che con fare circospetto si avvicinano allo Hyuga stesso, uno di loro gli da anche una gomitata, non nel vero senso della parola si intende, ma come per dire ''We wagliò, ce stà pure chist se t'interess'' una sorta di umma umma insomma. Nel guardare il fare dei tre e ricevendo quel biglietto, lo Hyuga lo prende con la mano sinistra per poi andare ad incastrarlo un attimo in una fessura del braccio di metallo, per poi raccogliere tutti quei suoi lunghissimi fili di seta corvina e farne uno chignon un po' scompigliato e decisamente fuori misura, infatti molti di quei capelli vengono lasciati fuori da esso, andando a creare una sorta di capigliatura regali in stile cinese. Una volta fatto ciò, andrebbe a prendere nuovamente il biglietto con la sua unica mano sana e guardare in direzione della bambina e della donna, entrambe troppo basse in confronto a lui, alla quale andrebbe a porgere un sorriso per poi fare il simbolo della vittoria con quella mano metallica. Dopo ciò, la sinistra dello Hyuga viene afferrata dalla Nara, che lo trascina in mezzo a quella folla insieme alla bambina ovviamente "Ma guardatevi! Sai Ichi-Nii, non ti ho mai immaginato come un padre, però mi ci vedo proprio nei panni della zia coccolona!!" sembrava volesse fargli un complimento, invece se l'è fatto da sola, ma si sta parlando di un pensiero, quindi tutto ciò non ha alcun senso, ma in quel momento, la mano della Nara viene stretta in quella dello Hyuga, non esercita troppa forza, ma non la vuole lasciare andare per il momento, quindi è lui a prendere le redini di quella camminata in mezzo alla folla alla ricerca dei Mochi <Ho visto una bancarella poco fa, ci siamo passati davanti con il carro..> ammetterebbe in direzione delle due, sente come la bambina lo ringrazia, orgogliosa come la madre ovviamente, ma quel tocco di Tachi che lo fa sorridere <E' un piacere, mia signora..!> fa di nuovo la voce stupida per lei, facendo un altro piccolo inchino alle veci della principessa. Neanche in tempo a dirlo, che le due adocchiano la bancarella menzionata pocanzi, ovviamente le segue, dato che è incollato alle due, per sua scelta ovviamente <Prendete pure quello che volete non fatevi problemi..> andrebbe a dire alle due Nara "Hey Ichi-Nii.. Ichi-Niiii?.. ICHI-NIIIIII!?" con i denti stretti e a bassissima voce, lo Hyuga andrebbe a rispondere alla sua stessa testa <Che vuoi..!?> ovviamente per le due sarebbe improbabile sentirlo "Mi sembri felice stasera.. mi piace quando sei felice.." i suoi occhi andrebbero a spalancarsi, per poi guardare in direzione di Tachiko e Senshi che si scelgono i mochi da mangiare e fare un piccolo sorriso <Lo sono infatti..> un altro piccolo sussurro accompagna quell'immagine nei suoi occhi, un'immagine che vorrebbe continuare a vedere tutti i giorni se fosse possibile.

19:09 Tachiko:
  [Bancarella Mochi] Fa una piccola risata quando vede quell’uomo cambiare la sua capigliatura. Ecco che sorriderebbe andando a socchiudere gli occhi. <Stai bene così Ichi-san!> direbbe solamente andando a battere due volte le mani tra di loro. Quando lui parla ecco che si guarderebbe intorno tutta in fremito < Dove? Dove?> direbbe poi facendo una piccola risata. La bambina invece alzerebbe il mento tronfia, contenta di quella regalità che lui le sta donando. Finalmente la trovano e loro due sono proprio lì davanti a scegliere. L’unico problema è il venditore. Un Nara. Lo ricorda, come uno del clan. Si schiarirebbe la voce prima di guardare l’uomo. < Si. Volevamo due mochi per favore…uno alla fra-> “Finiti” direbbe sgarbatamente l’uomo. La ragazza vedrebbe proprio i mochi di quel gusto ma alzerebbe le spalle prima di socchiudere gli occhi < Allora uno al thè ver->”Finiti” un’altra volta. Un cenno di diniego con la testa prima di cercare di mantenersi calma, vorrebbe richiamare il suo chakra, usare le tecniche che le sono rimaste contro di lui, ma sarebbe un suicidio personale. Degltuisce sonoramente prima di guardare la bambina < Senshi tu che cosa vuoi?> e la bambina andrebbe a toccare il vetro della bancarella andando ad indicare dei mochi al cioccolato. “Finiti anche quelli” direbbe sgarbatamente alla figlia della Kage che li ha abbandonati. La bambina guarderebbe in malo modo l’uomo, come se volesse picchiarlo e la donna non farebbe altro che girarsi verso Ichirou, che purtroppo avrà visto tutta la scena < Sai, forse non mi vanno più i mochi.> direbbe poi con voce roca mentre imbarazzata arrossirebbe andando a portare le mani intrecciate al grembo mentre la bambina si attaccherebbe alla gonna della donna guardando verso l’uomo dagli occhi perlacei.

19:42 Ichirou:
 Nonostante le follie appena subite ed il biglietto vinto per puro caso, lo Hyuga è di ottimo umore in questo momento, non riesce ad immaginarsi in nessun altro posto e con nessun altro al di fuori di quelle due donnine "HEY!?" va bene, TRE donnine "Grazie caro!". La Nara si complimenta con lui per il suo stile, la cosa lo fa lievemente arrossire, ma nulla di troppo eccessivo, appena un piccolo accenno di rosa sulle goti, ma la loro attenzione, come detto pocanzi, viene immediatamente rapita dai mochi, alla quale le due non riescono a resistere e vi si fiondano come se non mangiassero da settimane, ovviamente la cosa lo diverte, ma del resto, la Nara lo ha sempre fatto divertire. Nel guardare l'uomo alla bancarella, lo Hyuga nota immediatamente che qualcosa non va, guarda le due in maniera strana, fin troppo per i suoi gusti, quindi lo osserva attentamente, non gli stacca gli occhi di dosso e, nel vedere come la donna e la bambina vengono trattate, qualcosa dentro di lui si spezza, certo, non è che ci sia molto di intatto dentro di lui, però ciò accade. Avvicinandosi alla stessa bancarella, lo Hyuga andrebbe ad appoggiare la mano metallica su quella stessa vetrina toccata pocanzi dalla bimba, la lega del braccio è abbastanza dura e pesante da arrivare persino ad incrinare quel vetro così spesso ma allo stesso tempo così fragile "Ichi-Nii ti prego.." la voce nella sua testa ovviamente gli intima di non perdere la calma, ma è una cosa che non è mai successa allo Hyuga, quindi non c'è da preoccuparsi. I dieci anni passati in totale "HE-EHM!" ..per i fatti suoi "*wink*" purtroppo non gli hanno permesso di allenarsi nei rapporti umani, il suo sguardo infatti ora è freddo, le sue iridi perlacee si fanno strada verso quelle del venditore Nara, andando ad incatenarsi con esse ed assumendo uno sguardo omicida che farebbe accapponare la pelle persino al più spietato degli esseri umani. L'uomo rimane pietrificato da quello sguardo, alchè lo Hyuga andrebbe a professare parola in sua direzione, la voce è calma e pacata, proprio come quella di uno psicopatico prima del suo attacco <Vorrei un chilo di Mochi alla fragola, al thè verde e al cioccolato se non le dispiace..> intimidito l'uomo comincia a riempire tre sacchetti diversi, uno per ogni gusto <Un chilo per ogni gusto, nel caso non avesse capito..> la mano si fa più pesante su quella vetrina che sta per rompersi. Una volta completati i pacchetti, lo Hyuga andrebbe a fare il gesto per pagare il tutto ''N-no no! E' f-festa, offre la c-casa!'' lo Hyuga lo guarda nuovamente e, afferrando i tre sacchetti, andrebbe a sorridere come la persona più innocente del mondo <Allora la ringrazio signore!> volgendo la sua attenzione alle due Nara, lo Hyuga andrebbe ad inchinarsi per raggiungere l'altezza della piccola porgendole il sacchetto con i mochi al cioccolato che voleva, dicendole <Nessuno può trattare male una principessa..> un lieve sorriso le viene donato dall'uomo dagli occhi di perla, che se gli fosse stato preso il pacchetto di mano, sarebbe tornato eretto verso la Nara che lo accompagna in questa serata, alla quale verrebbe porto prima il sacchetto di mochi alla fragola nella mano destra poi quelli al thè verde nella sinistra <Non sapevo quale preferissi tra i due, quindi li ho presi entrambi, spero non sia un problema..> un altro piccolo sorriso, questo volta donato a Tachiko stessa "Aaawwwww, con me non lo fai mai però! *sigh*" andando ad attendere le azioni altrui, in silenzio e sorridente, senza badare al venditore terrorizzato ed alla vetrina quasi in frantumi che affianca il trio.

20:15 Tachiko:
  [Bancarella Mochi] Lo sguardo della donna è rivolto verso il basso prima di seguire le movenze di Ichi. Ecco che sbatterebbe le palpebre un paio di volte prima di vedere quei tre chili di dolci arrivare come se niente fosse. < Oh!> batterebbe le mani contenta più per Senshi che per se stessa. Ecco che chinerebbe la testa di lato andando a prendere entrambi i sacchetti < A Tachiko piacciono entrambi!> andando a sistemare gli occhiali bordati di rosso. La bambina prenderebbe il suo sacchetto andando a sorridere mostrando un paio di dentini da latte caduti, prima di iniziare a mangiare. La donna invece non li sta mangiando, sta fissando il ragazzo con fare fisso, come se fosse incantata. Strabuzza per un attimo gli occhi sanguigni prima di chinare la testa di lato < Perché ?> direbbe poi non capendo il motivo di quella gentilezza, di quello di mettersi in mezzo in questioni di clan diversi dal suo. Ecco che farebbe un respiro profondo prima di guardare i propri piedi e quelli vicini di Ichirou < da quando Fu-chan è sparita, al clan Nara sono subentrati altri, che non ci hanno visto di buon occhio, ci hanno cacciate e non ci permettono di entrare nel dojo. > racconta tranquillamente andando a mordersi il labbro inferiore < Fu-chan era l’unica che ci proteggeva essendo Capoclan. Ma ora…> e si ferma prima di cambiare discorso improvvisamente < Oh! The verde! Come facevi a saperlo?> direbbe solamente al ragazzo andando a fare un sorrisone prima di prenderne uno e morderlo in modo avido gustandoselo < Davvero buono!> direbbe andando a chinare la testa di lato e godendosi finalmente quella festa in tutti i sensi.

20:36 Ichirou:
 Lo Hyuga improvvisamente perde il sorriso, andando a spostare il suo sguardo di perla verso il venditore Nara che pocanzi ha maltrattato le due del medesimo Clan, la cosa non gli va giù non capisce come possano venir viste male due persone tanto belle da frequentare, il suo cervello "E io *wink*" ..non riesce proprio a capire il motivo di tanto odio e disprezzo nei confronti delle due, ok che Furaya è scomparsa, ma perché odiare due sue parenti. Lascia completamente cadere quelle parole, ora gli interessa ben poco dei mochi che più piacciono alla di lei persona, è il suo ultimissimo pensiero in questo momento e al manifestarsi di quelle sue ultime parole, la mano sinistra dello Hyuga andrebbe a muoversi solennemente in direzione altrui, afferrando quei sacchetti per poi portarli nella mano destra, il tutto dopo che ovviamente lei ha azzannato il mochi preso da quello stesso sacchetto, per poi afferrarle la mano con decisione e dirle <Ma ora ci sono io..> ammetterebbe guardandola fissa negli occhi <Ci penserò io a proteggervi in mancanza dell'Hokage..> la mano le viene stretta ora, con non troppa forza, ma è una presa salda e forte, sicura insomma, il tutto se gli fosse stato permesso ovviamente. Nel guardare le due Nara, lo Hyuga assume uno sguardo malinconico per qualche istante, soprattutto guardando la piccola che gli sorride con quei dentini mancanti, dopo una pausa abbastanza lunga, le labbra dello Hyuga andrebbero ad aprirsi per poter proferire parola nuovamente <Vi riaccompagno a casa..> lo direbbe lasciando la mano della Nara dagli occhi di sangue e tendendo la mano verso la bambina, cercando di intimarla ad afferrarla, il suo sguardo è lievemente triste, ma sorride ora, pacato alla volta della piccola che, se accettasse quella mano, potrebbe sentire quanto la sua stretta sia delicata e per niente forte, non le vuole fare del male in fin dei conti. Nel caso in cui la sua mano fosse stata accettata dalla bambina, l'uomo le direbbe <Prendi la mano di mamma, c'è troppa gente, non vorrei che ti perdessi in mezzo alla folla..> un altro piccolo sorriso, il tutto ovviamente, nel caso in cui quell'invito a tornare verso la loro abitazione fosse stato accettato da entrambe, vedremo.

20:54 Tachiko:
  [Bancarella Mochi] Rimane in silenzio prima di fare un respiro profondo. Starebbe per mangiare quel mochi andando invece a sentire quella mano venir stretta delicatamente ma forte. Per un attimo il viso della donna rimane perplesso. Gli zigomi rossi e gli occhi languidi. Lo osserva, lo scruta, sembra voler vedere la sua anima nella perla della sua arte oculare. Ecco quindi che si avvicinerebbe a lui, lentamente, andando a mettersi in punta di piedi. Sembrerebbe che gli stia per dare un bacio, ma all’improvviso andrebbe ad azzannare il mochi nella mano, rimanendo in quella posizione. Gli occhi rossi lo osserverebbero andando a ruotare verso l’alto. Rimarrebbe in quella posizione prima di staccarsi e masticare. Sorride delicatamente anche quando lui lascia quella presa < Oh! > direbbe solamente prima di chinare la testa di lato < Tachiko e Senshi sanno difendersi da sole, verso piccola?> direbbe alla sua bambina che annuirebbe convinta andando a flexare muscoli che non ha < Ma grazie mille, un aiuto è sempre accettato!> concluderebbe prima di fare un respiro profondo. < Anche Tachiko era una Kunoichi!> Ed anche una Anbu, ma questo dovrà rimanere un segreto per ora. Si umetta le labbra prima di guardare il ragazzo con un sorriso leggero < Di già? Sei stanco della festa?> chiederebbe prima di inarcare un sopracciglio. I pensieri vagano, quelli contorti della ragazza che andrebbero ad intrecciarsi a sogni di carne e sangue. < Ichi-san…> lo chiamerebbe mentre la bambina sembrerebbe essere diffidente nei confronti dello Hyuga andando a prendere la mano con un semplice dito < Dove sei stato in questi dieci anni?> chiederebbe la donna prima di cominciare a camminare nel caso volessero entrambi. Si morderebbe il labbro inferiore sentendo il sapore dolce del mochi appena morso e mietuto.

21:13 Ichirou:
 La osserva, mentre lei si avvicina non la perde un attimo di vista, vuole vedere cosa ha intenzione di fare, ma a quanto pare non vuole fare nulla, infatti la donna indietreggia con il mochi in bocca, la cosa non lo sorprende più di tanto in effetti, non è ancora mai riuscito a capirla del tutto, forse è proprio questo che lo attrae così tanto nei suoi confronti, e mentre la sua mano viene toccata da un semplice ditino della piccola Nara, anche lui farebbe lo stesso, andando ad intrecciare l'indice al suo, decisamente sproporzionato rispetto a quello della bambina, una cosa del tutto normale in fin dei conti, nel frattempo la ascolta parlare, quelle parole lo lasciano un po' perplesso, sanno difendersi, ma non riescono a farsi dare dei mochi da un venditore del loro stesso Clan? <Un aiuto..> quella parola risuona così inutile nella sua testa "Ichi-Nii.." che di tutta risposta incomincia anch'essa a preoccuparsi per lui <Sono sicuro che siate in grado di fare qualsiasi cosa anche senza che io mi intrometta..> "Ma non era quello che intendevi, vero Ichi-Nii..?" lo sguardo dello Hyuga passa dalle iridi scarlatte della donna alla manina della bambina, una breve pausa viene fatta nel silenzio più totale, dopo di che si comincia a camminare. La donna domanda come mai se ne voglia già andare, la cosa purtroppo è più che comprensibile in effetti <C'è.. troppa gente per i miei gusti.. e poi..> l'uomo tenterebbe di sorridere <Hai lasciato il caffè sul fuoco se non ricordo male..> una piccola risata verrebbe pronunciata ora dalle sue labbra, che nel sentire quella sua domanda tornano improvvisamente serie, è una domanda che nessuno gli aveva ancora fatto, anche perché lei è la prima persona che incontra dopo tutto questo tempo, quindi con una bella carica di ossigeno nei polmoni, andrebbe a rispondere a quella sua domanda <Un po' ovunque, ma anche da nessuna parte.. sono rimasto per un po' alle rovine di Konoha, ma perlopiù mi sono sempre spostato, non ho mai avuto troppi contatti con le persone e credo di capire il perché..> uno sguardo verrebbe mandato in direzione del venditore Nara, ormai distante dai tre che si muovono in direzione della casa della Nara <Sono rimasto in un limbo in pratica, dove esistevo e allo stesso tempo non esistevo..> arrivando a crearti perfino una sorella immaginaria "Guarda che io non sono immaginaria e per la cronaca, so leggere benissimo! Quindi attento a quello che scrivi caro! *fiss*" ..detto ciò, quindi, i tre si inoltrano sul sentiero di casa Nara, magari riusciranno a prendere quel caffè se non ha preso fuoco ovviamente "certo cambiamo discorso! *tsk*"

22:52 Tachiko:
  [Bancarella Mochi] Rimane in silenzio quando lui ripete quelle parole. Una stretta al cuore, per una volta, la porta a mettere la mano al petto stringendo il grembiule da casalinga sopra quel vestito lungo. Senza fu-chan, la vita è stata un inferno. Si morderebbe il labbro inferiore prima di fermarsi. < Qualsiasi cosa…> direbbe la donna come se stesse ripentendo quelle parole. Un leggero tic alla testa, una mano che vola alla testa per scompigliarsela. “Mamma…” direbbe la piccola tutta preoccupata sapendo delle crisi della donna che l’ha cresciuta “Mamma… Senshi è contenta di stare con te, tu sei brava e bella” parla la principessa. Ecco che Gli occhi sanguigni di lei, stressati per la vita fuori dal sangue, dal campo di battaglia la fissano per un attimo prima di addolcirsi. Si piegherebbe sulle ginocchia per abbracciare il suo unico ricordo di furaya, quel piccolo fagotto che ha portato in salvo da quelle bestie. <Piccola mia…> una lacrima che le riga il volto prima di asciugarsela e rialzarsi. Gli occhi andrebbero in giro < in effetti, c’è confusione!> e ridacchierebbe come se non fosse successo nulla. Quando lui le ricorda del caffè ecco che sgranerebbe le iridi dandosi un colpetto in fronte <chuuuuu il caffè!> direbbe solamente cercando di prendere per mano sia lei che lui < andiamo andiamo!!> direbbe prima di ridacchiare ed abbandonare quel luogo per tornare probabilmente a casa sua visto che si è anche messo a piovere. Piove perché tu sei triste bambina mia diceva qualcuno. La ragazza cercherebbe di evitare qualsiasi pozzanghera in avvicinamento mentre proverebbe a prendere in braccio la figlia in modo da non farla affaticare più del dovuto <Senshi non si deve bagnare!!> spiegherebbe poi all’uomo cercando di trascinarselo dietro prima di sparire dalla piazza e tornare nella via di periferia dove si trova quella piccola casetta.

23:16 Ichirou:
 Nota, ovviamente, come la donna reagisca a quel suo dire, la cosa, di nuovo, lo lascia un po' perplesso, quanta tristezza può sopportare una singola persona prima di arrivare a perdere il controllo, per lui è diverso, il suo controllo è talmente elevato che ha preferito crearsi una sorella immaginaria pur di non cedere alle sue emozioni più letali, ma si suppone che ognuno sia diverso no? Il dito della bambina gli scivola via, la pioggia arriva e viene seguita da qualche rombo di tuono, la cosa ovviamente non lo tocca minimamente e il fatto che ormai si siano allontanati dalla caciara della piazza non lo fa preoccupare troppo riguardo alla presa lasciata da parte della piccola Nara, che immediatamente, viene raccolta dalla madre adottiva, che cerca persino di trascinarselo dietro in tutto ciò, non si fa ovviamente problemi a seguirla sotto quella stessa acqua che bagna entrambi. Una volta giunti davanti all'abitazione della Nara, il trio vi entra con fretta, si per la pioggia, ma soprattutto per poter vedere se effettivamente la cucina ha preso fuoco o meno, non si osa a fare nulla però lui, almeno non finchè non gli venga detto di aiutare a fare qualcosa o anche solo di accomodarsi, nel varcare quella soglia infatti, la prima cosa che profetizzerebbe sarebbe <Permesso..> andando anche a pulire le scarpe sullo zerbino davanti alla porta "Sei sempre troppo educato Ichi-Nii.. che bella casetta!" nel caso in cui gli venisse detto qualcosa da parte della Nara, lo Hyuga si limiterebbe a seguirla in direzione della cucina, per poter posare i sacchettini sul tavolo e per eventualmente darle una mano con il caffè, infatti la osserverebbe per qualche istante dicendole in seguito <Posso per caso fare qualcosa?> un lieve sorriso si presenterebbe sul suo volto, i capelli sono appena umidi, ma ci vorrà un po' prima che si asciughino del tutto, sia per via della lunghezza che per la pettinatura che si è fatto pocanzi, non gli resta che aspettare un ordine od una richiesta da una delle due padrone di casa ora, standosene lì in silenzio ad osservare quella casa.

23:32 Tachiko:
  [Bancarella Mochi] Riescono a tornare a casa, fortunatamente non completamente bagnati da quella pioggia che comincia a crescere di intensità. La donna andrebbe a prendersi il grembiule e strizzarlo davanti l’entrata. <Senshi, vai ad asciugarti e cambiarti con il pigiama.> ormai è tardi per fare qualsiasi cosa. Sente la richiesta dell’uomo ed ecco che sorriderebbe < Vieni vieni!> direbbe muovendo la mano lentamente prima di togliersi quelle piccole scarpe e rimanere a piedi scalzi. La casa è una piccola dimora accogliente. Vi sono due camere da letto, un piccolo saloncino con un caminetto acceso, un angolo cottura ed il tavolo da pranzo. Vi sono diversi quadri sul muro, la maggior parte sono disegni di Senshi. Proprio ad uno spigolo del muro, il ragazzo potrebbe notare dei segni fatti con una lama con date approssimate accanto, il muro della crescita della bambina. La violetta va subito verso la caffettiera andando a notare che non si è bruciata per fortuna. < oh, siano lodati i Kami!> direbbe prima di prenderla e metterla sopra un panno < ahi, ahi, ohu, ahi> per il calore del manico. < uff. > Si volta verso Ichirou andando ad alzare le spalle < vai, siediti e rilassati! Hai portato i Mochi, hai fatto tanto!> direbbe solamente mentre si legherebbe i lunghi capelli in una coda creata da un nastro nero, socchiudendo gli occhi nell’azione. < Uff, questa pioggia non ci v-> ed ecco che realizza. Le mani che corrono alla finestra per sporgersi < I panni!!! Li avevo appena stesi!> devastata dall’accaduto andrebbe a mordersi il labbro inferiore < ….> e rimane lì come ad osservare un mago cadere in un baratro in una fortezza sotterranea di nani < …no…dovrò rifare il bucato da capo…> direbbe facendo un lungo sospiro prima di socchiudere gli occhi ed allontanarsi lentamente da quella piccola fessura nel muro. < Ichi-san> direbbe poi andando a versare il caffè all’interno di tazze in ceramica con disegni sopra di piccoli draghetti animati < Dove vivi ora?> chiede infine mentre gli porta il caffè, andando a fare un respiro profondo e sedendosi anche lei mentre Senshi inizierebbe a fare le ruote con sopra quel pigiama intero a forma di piccola lucertolina.

00:25 Ichirou:
 Una volta varcata la soglia di quell'abitazione, lo Hyuga andrebbe a togliersi quelle tabi dai piedi, rimanendo a piedi scalzi in segno di rispetto nei confronti della padrona di casa, che di tutta risposta lo invita ad entrare ed accomodarsi dove meglio preferisce, ovviamente decide di seguirla verso la cucina, in maniera tale da potersi sedere a quel tavolo per poter prendere finalmente il caffè tanto agognato. Nel raggiungere quella stessa stanza, l'uomo nota ogni piccolo dettagli di quell'abitazione, la cosa che più cattura la sua attenzione è proprio quell'angolo di muro con inciso lo sviluppo e la crescita della bambina, la cosa ovviamente lo fa sorridere di cuore, non ha mai visto una cosa simile ne tanto meno l'ha vissuta, o se l'ha fatto, non ne ha memoria "Ichi-Nii ti ho mai detto che da piccoli ero più alta io?" quel pensiero non sa se sia reale o meno, in quanto non sa nemmeno se quella sorella sia effettivamente mai esistita nella sua vita. Arrivato in cucina, lo Hyuga si siederebbe su una sedia, andando ad appoggiare il gomito su quel tavolo provocando quel tipico rumore metallico, tuttavia sordo per via del materiale del tavolo stesso, osservando la donna in tutto quello che fa, nota come si faccia male col caffè, la cosa un po' lo diverte, vedere come sia impacciata lo fa sorridere, quindi la aspetta seduto li a quel tavolo, e mentre gli viene portata la tazzina di caffè, andrebbe a dire <Ti ringrazio, per i panni non ti preoccupare, dopo il caffè li ritiro io..> un altro piccolo sorrido viene donato alla di lei figura, che finalmente si siede di fronte a lui. La tazzina, ovviamente, viene afferrata con la mano sinistra, unica mano in grado di mantenere integro quel piccolo e delicato oggetto e, portandolo alle labbra, soffierebbe appena per poter raffreddare un minimo quel liquido scuro al suo interno, andando successivamente a sorseggiarlo con calma e cautela. La domanda che gli arriva in fine, lo destabilizza per qualche secondo, andando a portargli lo sguardo altrove in segno di imbarazzo, per poi rispondere con un po' di riluttanza <A dire il vero, non ho una vera e propria casa.. potrei provare a tornare al Dojo Hyuga, ma non so se mi accetterebbero dopo tutti questi anni..> ammette dunque, posando la tazzina su quel ripiano ligneo, in attesa delle parole altrui.

01:01 Tachiko:
  [Bancarella Mochi] Lei si siede ed ecco che la ruota porta la bambina a far cadere un vaso per terra in un enorme crash < …> rimane in silenzio prima di sbuffare in una risata < Senshi, fai attenzione ai cocci> direbbe solamente prima di bere il suo caffè < Ma no, ci pensa Tachiko!> direbbe dandosi un colpetto sul petto prima di rimanere in silenzio. Sente la sua risposta, annuisce lentamente prima di rifletterci < Il clan…> il suo di clan l’ha cacciata insieme alla bambina. < Il clan non dovrebbe mai abbandonarti> direbbe poi umettandosi le labbra e mordendo il bordo della tazzina come per scaricare lo stress < quindi si, dovrebbero aiutarti.> direbbe prima di stringersi nelle spalle < altrimenti qui in periferia ci sono stanze vacanti> e ridacchierebbe prima di muovere la mano e bere quel caffè stra amaro < ma costano tanto.> concluderebbe alzandosi in piedi ed andando a prendere una scopa per pulire quel disastro. La piccola avrebbe soltanto detto un “Ops” prima di tornare a correre come un piccolo turbine < …> rimane in silenzio, in piedi in quella posizione prima di socchiudere gli occhi e toccarsi la fronte, forse per la stanchezza < Ichi-san> direbbe solamente prima di alzare gli occhi al cielo, stranamente seria < Non farti rompere più> direbbe solamente come se fosse apprensiva nei suoi confronti < E soprattutto..> si volterebbe prima di fargli un occhiolino < Cerca di vincere una volta a pollice di ferro!> ricordando quella cosa di dieci anni fa. Ridacchia allegra prima di tornare al tavolo. Avrebbero continuato comunque a parlare del più e del meno, e , dopo aver mandato a letto la piccola, lo avrebbe salutato per rimanere da sola con i suoi pensieri, le sue paure. La mano che scivola sul coltello da cucina prima di desistere e mettersi a dormire anche lei in modo da essere riposata per il giorno dopo [End]

Dopo dieci anni passati in solitudine, quello che una volta era un ragazzo spensierato si è trasformato in un uomo bello e finito, gli arti che un tempo erano in legno sono stati aggiornati con la lega metallica e la solitudine che ha affrontato, beh, l'ha reso un tantino psicolabile, infatti, per non cadere in un baratro di follia, lo Hyuga arriva a crearsi una presenza immaginaria con la quale ha delle discussioni, la figura che si è creato non è altri che sua sorella Fuyuki Hyuga, non sa nemmeno se sia realmente esistita o se sia frutto della sua mente ormai malandata, sta di fatto che ora esiste nella sua mente.

La prima persona che incontra dopo tutto questo tempo è Tachiko, colei la quale durante il periodo di accertamento in ospedale gli ha tenuto più compagnia. I due, insieme alla bambina dell'Hokage adottata dalla Nara, vengono trascinati alla festa in piazza e, una volta finita, prendono un caffè insieme a casa della donna, un nuovo inizio per il povero Ichirou, che più pazzo di prima, continua ad avere problemi a relazionarsi come si deve con le persone..