Ed è qui che Konoha muore.

Quest

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Chiamata alle armi. La stragrande maggioranza dei Ninja son partiti alla volta dei Monti Ardenti per fronteggiare Oto e la Yugure. Un esercito costituito dai ninja più valenti, capitanato dalla Decima Hokage, il Generale Anbu Boryoku e il Capo delle Guardie Jushan, s'è diretto verso il conflitto in attesa dell'arrivo degli altri Alleati. Sentite giungere le urla spinte dal vento. L'odore ferroso del sangue. Il fumo grigiastro che puzza di bruciato e morte. Seppur molti di voi non siano mai scesi s'un vero e proprio campo di battaglia, conoscete le sofferenze che le guerre portano, che qualunque guerra può portare ad una psiche debole e ad un corpo fragile. Ma anche i più forti, i più valenti e potenti ninja del mondo conosciuto potrebbero perire se il nemico è ancor più grande. Non conoscete le sorti di questa battaglia, non ancora. Avete affidato la vostra protezione ai migliori shinobi di Konoha, mentre la maggior parte dei Genin e dei Deshi son rimasti all'interno del villaggio per cercare di proteggerlo assieme ad ulteriori gruppi di ninja. Sentite i boati. Tecniche d'enorme portata che vengono lanciate le une contro le altre, capacità fisiche e magiche fuori dalla vostra portata, fuori persino anche dal vostro mero comprendonio. Qualcuno di voi potrebbe avvertire una consapevolezza in corpo: su quel campo di battaglia, voi sareste morti innanzi al primo colpo. Sapevate d'essere in guerra fin da quando Oto cadde sotto i colpi della Yugure e d'altri traditori di Kusa. Una guerra dormiente, fredda che ha finalmente acceso i suoi splendidi bollori. Nulla sembra infastidire il vostro normale quieto vivere, ma anche Sakir ha ricevuto la comunicazione da parte dell'Hokage d'imbracciare le armi e partecipare alla guerra, che fosse all'esterno del villaggio o all'interno di quest'ultimo: poiché se non son in grado di fermarla nel territorio del Fuoco, è inutile dirvi che vi raggiungerà ben presto, giusto? Siete abbastanza intelligenti da arrivarci da soli. Tachiko sarà in compagnia della bambina della Decima. Gliel'ha affidata personalmente poiché le persone delle quali più si fida son scese in campo al suo fianco. Le ha dato un unico ordine, in realtà una richiesta fatta dal cuore di una madre: difendila anche a costo della vita e se non dovessi tornare, prendetene cura. L'orgoglio che vien messo da parte perché dal campo di battaglia si può tornare anche stesi s'una barella. O non tornare affatto. Keiga, allo stesso modo, è stata avvisata dalla Nara di comportarsi in maniera adeguata durante la sua assenza, che le darà persino un bacio quando tornerà dal campo di battaglia e che deve resistere per lei. Sakir ha soltanto ricevuto l'avviso di scendere in guerra e una richiesta particolare: sopravvivere perché hanno di cui parlare. Kamichi, invece, sa soltanto che sono in guerra. Non sa bene contro chi, probabilmente conoscerà ben poco di tutte queste vicende ed è soltanto un allievo, dunque dotato di ben poche capacità. Dovrà dimostrarle tutte quest'oggi. Sì, è un fardello importante quello che ti si sta mettendo sulle spalle, ma questo non è altro l'inizio della fine. Nel bel mezzo del vostro normale pomeriggio con l'aria della guerra che vi entra nelle narici <AAAAAAAAAAAAAAUUUUU!> un ululato fende l'etere. Uno dei lupi della Decima è rimasto a protezione del portone. Un portone che, forse, necessita di un intervento. [ Turnazione libera - Nessun limite di tempo per la prima ][ Che il drama abbia inizio! ♥ ][ Per dubbi/domande IMPORTANTI ai fini della quest, contattarmi privatamente ][ F5 per la soundtrack di sottofondo ]

Ho cambiato idea. Musica aggiornata.

15:28 Sakir:
 Guerra. Sangue. Dolore. Urla. Bambini che scappano e vecchietti che rimangono nelle loro case. L'Inuzuka deve difendere il Villaggio della Foglia. Ha ricevuto una comunicazione del Decimo Hokage in persona, anche se è un ricercato e potrebbe incontrare Mekura. Quest'ultima è stata avvisata dal Bianco? Sa che è stato proprio lui ad aver assassinato il suo ex marito e che adesso il suo corpo è nelle mani del Demone? Domande a cui in questo momento non vuol avere risposte perchè finalmente il momento è arrivato. Oto e l'Alleanza si stanno fronteggiando e qualcuno perirà quest'oggi. Si è allenato abbastanza ma non ha ancora raggiunto il contratto con i Pipistrelli, Torturatori del Naraka ma potrebbe portargli molte anime rispetto a quanto richiesto. Oggi indossa un pantalone nero, una maglietta a maniche lunghe bianche e le sue scarpette chiuse. Come equipaggiamento ha il suo portakunai e shuriken, legato nel fianco destro, dove al suo interno ci sono tre shuriken e tre kunai mentre nel portaoggetti, legato nel fianco sinistro, tiene tre fuuda con i tronchetti da sostituzione, due fuuda vuoti, un set di fumogeni, cinque carte bomba, due tonici di recupero chakra, due tonici curativi e un tonico Inuzuka. Con sè ha anche vambracci, schinieri e guanti per protezione. Ovviamente indossa il giubbotto verde, ottenuto con la sua promozione, che lo identifica minimo con il grado Chuunin. Il suo coprifronte è legato nel braccio sinistro, con un nastro di colore verde scuro. Si presenta come un ragazzino alto e magro, con i capelli lunghi, mossi, rossi ed un ciuffo bianco e gli occhi grandi e arancioni. Importante dire che ha disegnato sulle guance delle zanne di colore rosso, segno di appartenenza al Clan Inuzuka a tutti gli effetti. Ha pure la faccia piena di cicatrici: un taglio obliquo che attraversa il volto dall'alto verso il basso da destra verso sinistra, che intacca: la fronte, il sopracciglio destro, setto nasale, passa sotto l'occhio sinistro, attraversa la guancia fino al mento e un taglio verticale che parte da sotto l'occhio destro e taglia la guancia fino al mento. Ha il sigillo dell'Hirashin nelle scapole, impresso dal suo Sensei Yukio, ma ben nascosto da un tatuaggio, grazie alle mani della sua Kage, Furaya. Il suo compagno animale, AISU, è cresciuto ed un cane di razza Husky con gli occhi color ghiaccio, un manto bianco e grigio e le orecchie tese. Il Pierrot è sopra di esso e ha già il chakra impastato, come suo solito e sente l'urlo di uno dei lupi di Furaya <Spaccapalle andiamo!> urla al suo compagno mentre quest'ultimo proverebbe a correre verso il Portone e l'umano tenterebbe di osservarsi intorno, per capire se i nemici sono arrivati fino al Villaggio. Finalmente l'atto finale è iniziato e lui inizia a godere del sangue che scorrerà nelle sue mani, ghignando <Distruzione e morte ci saranno quest'oggi!> ah, ovviamente potrebbero crepare anche loro ma son dettagli. [Chakra on]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 3 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 2 fuuda vuoti, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra, 2 tonici curativi, 1 tonico Inuzuka]

15:37 Tachiko:
  [Verso Portone] La guerra, la guerra non cambia mai, ma cambiano le persone che la fanno. Si umetta le labbra la ragazza ad una finestra della magione Nara. I lunghi capelli lilla che vanno a scendere in una lunga treccia dietro la schiena superando di una spanna i glutei ben definiti. Addosso ha un body nero che lascia scoperte le gambe coperte da delle pesanti calze nere. Tabi ai piedi per un movimento accettabile anche con quei vambracci, schinieri e guanti protettivi addosso. Insomma è armata di tutto punto la Genin in quella stanza. La mano che va ad accarezzare lo stipite di quella vista così tremenda. Le unghie che vanno a grattare freneticamente. < Proteggi Senshi Tachiko!> direbbe verso se stessa andando quasi a ferirsi il labbro inferiore in quel morso prima di voltarsi verso la culla dove si trova la bambina < Devi proteggerla ha detto Fu-chan!> si ripete guardandola. Da sotto sente delle guardie parlare del portone e quell’ululato…tutto sta ad indicare che lì ci sarà morte e distruzione e < sangue..> niente, l’idea di uscire, di combattere, di uccidere sembra pervaderla. Camminerebbe avanti ed indietro come una drogata in astinenza mentre i rumori si fanno sempre più forti. La bambina sembra dormire ancora, o almeno non sembra spaventata, beata gioventù. Si guarda addosso, osserva quei due portakunai con tre kunai e tre shuriken ognuno, quel borsello con dentro una bomba luce, una carta bomba, un fuda da sostituzione , due tonici per il recupero chakra e due tonici per trattare le ferite. Per la prima volta la ragazza si trova con il coprifronte della foglia posizionato al posto giusto. Si umetta le labbra prima di fare un respiro profondo. Il respiro si fa affannato prima di andare a portare la mano destra a formare metà del sigillo caprino. Si immagina quel sangue, quelle due gocce scendere sul suo corpo nudo che si uniscono al plesso solare. Ecco che il vortice di energia mentale e fisica si unirebbe in quel vortice che verrebbe portato in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio. Ogni tsuubo viene sfiorato, toccato, sfruttato per propagare quell’energia. Un brivido dietro la schiena prima di guardare prima la finestra e poi Senshi, poi da Senshi di nuovo alla finestra < ….argh!!> si porta le mani alla testa come se stesse impazzendo, più di così insomma… Si avvicinerebbe poi alla culla andando a sorridere alla bambina cercando di farle il solletico al pancino. < Ora si va a fare un giro.> direbbe la ragazza prima di prendere una sorta di lenzuolo e provando quindi a metterselo addosso arrotolandolo in modo da creare un trasportino improvvisato. Andrebbe a prendere la piccola guardandola < Ora Tachiko ti porta con se.> direbbe solamente andando a metterla davanti a se, con il seno prosperoso a fare da cuscino. Andrebbe ad aprire la finestra e poggerebbe la punta sul cornicione < Senshi bella ricorda sempre. Si saluta con un…> un attimo di silenzio prima di muovere il petto in quel respiro profondo < TUTTURU!> urlandolo prima di provare ad usare il chakra prima richiamato per saltare dalla finestra e scendere al piano terra. Obbiettivo? Correre verso il portone stando sempre attenta alla bambina. Che forse, conoscendo i genitori, si sta anche divertendo nel suo piccolo. [Tentativo impasto chakra][Equip: Portakunai dx: 3 shuriken e 3 kunai][Portakunai sx: 3 shuriken e 3 kunai][Marsupio portaoggetti: 1 bomba luce, 1 carta bomba, 1 fuda da sostituzione, 2 tonici chakra, 2 tonici coagulanti][Armor: schinieri, vambracci e guanti protettivi]

15:57 Kamichi:
  [[Konoha/VeroIlPortone]] L'amaro sentore della guerra, il freddo stridio delle urla trasportate dal vento, l'immutabilità del tempo stesso che pare essersi fermato in quel limbo, laddove ad Oto tutto è iniziato, preambolando quello che pare essere un qualcosa di fin troppo grande per il nostro biondo ninja. Gli attimi passano, così come i minuti e come i giorni, all'interno di quel villaggio che ormai ha perso gran parte dei suoi ninja più valorosi, impegnati al fronte in quegli scenari di guerra catastrofica, e a tratti, quasi mefistofelica. Il biondo è per i vicoli del villaggio, come ogni giorno sta percorrendo quelle strade ormai quasi deserte, sintomo innegabile ed immutabile della guerra, matrigna della paura. Il suo viso è palesemente scosso, ha il terrore, la paura, il desiderio di scappare stampato negli occhi, in quel sinfonico viso ormai spento, deturpato dalle angoscianti notizie di guerra, sfregiato dalla consapevolezza stessa di non poter essere abbastanza, e neppure d'aiuto, ma soltanto carne da macello, non più che un semplice oggetto da contenimento. <CO..COO...> volge repentino, in un scatto di terrore, il cranio tutto verso la direzione di un suono, un ululato secco, potente, maestoso a dir poco <PPP..PPERCHè HA UURLA> non riesce neppure a terminare la frase, è pervaso dal sentimento stesso del terrore, della paura, ormai ben poco lo tieni in piedi, ormai ben poco può tenere carico il suo piccolo ed esile corpicino da ragazzo ben poco portato per le arti ninja. Eppure, qualcosa lo smuove, sente delle grida, delle urla riecheggiare non più solo nella di lui testa, non sono più sussurri flebili della disperazione, sono le voci delle persone in preda al panico, le urla strazianti di chi sta rivivendo l'incubo incombente della guerra alle porte, e questa volta, le porte sembrano essere proprio quelle del proprio villaggio. Bambini corrono verso le loro madri, mentre le famigli si barricano in quelle fragili e piccole case di legno e terra, mere consolazioni per una mente in sgomento dalla paura, ma evidentemente inutili al cospetto di quello che sta accadendo ad insaputa di tutti, soprattutto del nostro giovane ninja. <DODO...DOVE POPOSSO ANDARE?!> è palesemente nel panico più totale, non conosce arti ninja, e quelle poche nozioni che ha sono pressoché utili ad attaccare qualche piccolo cinghiale da cucinarsi, ma niente di più. Ma tutti corrono, tutti scappano verso delle famiglie, verso quella protezione che purtroppo, lui non ha più per colpa dei recenti fatti di Oto. [Gulp] manda giù la saliva prodotta dalla paura, dal terrore, serra i pugni ed irrobustisce le leve inferiori, quasi come se volesse farsi forza, in un ridicolo spettacolo per gli occhi, di un ragazzo in preda al panico che tenta, da solo, di reggersi su delle gambe che tremano, come una foglia, così come trema l'omonimo villaggio. <Fo..forse... c'è bisogno d..di aiuto> non può scappare da nessuna parte, non può nascondersi, e neppure difendersi, può solo guardare in faccia alla realtà dei fatti, e cercare di non rendersi ancora più inutile di quanto fino ad ora sia stato. Ambo le mani vengono portate all'altezza del petto, le dita s'abbracciano in quella stratta e figurativa composizione di un sigillo, quello della capra, completo in tutto e per tutto come sin da bambino viene insegnato a tutti i ninja del villaggio, mentre gli occhi vanno a chiudersi in concomitanza di un profondo e secco respiro, coadiuvato alla fine da quello che dovrebbe indi presentarsi come un flusso impercettibile di chakra, liberato e sprigionato dallo stesso quasi come sensazione di sollievo, di conforto, come se potesse in una minima parte servigli da palliativo al terrore che sta vivendo, lasciando si che nel suo corpo tutto, venga rilasciata l'essenza stessa di tutto quel mondo ninja, qualora ovviamente non abbia commesso degli stupidi errori da studente alle prime armi. Avanza alternando le tremolanti e spaventate gambe, goffo, traballante e tendenzialmente scoordinato, muove il corpo quasi per inerzia, combattendo in primis lo scontro con la sua paura, con se stesso, cercando di farsi forza a stento, trascinando un corpo che vorrebbe invece poter sprofondare da qualche parte, e restarci fino a quando tutto non possa finire, nel bene o nel male. <De..devo fa..fare qualcosa> si ripete, tra se e se, quasi in maniera del tutto impercettibile, al pari di un ventriloquo professionista, probabilmente inaudito dai restanti ninja e abitanti, occupati nella fuga e nella difesa, e non di certo ad osservare un mezzo ninja che neppure riesce a tenersi in piedi senza tremare e barcollare dalla paura. [Tentativo Chakra On]

15:59 Keiga:
  [Verso il Portone] Di certo le parole che le ha lasciato Furaya prima di lasciare Konoha sono interessanti ma allo stesso tempo, sembra avere un brutto presentimento. Un presentimento rinforzato dalle parole del monaco incontrato qualche sera prima. L'odore del sangue, l'acciaio. Le urla e poi, quell'ululato. Sgrana gli occhi, portandoli diretti verso il portone, dal quale arriva il verso del lupo. Akuma drizza le orecchie proprio in quella direzione. Come al solito lei era in giro, nel suo vicolo per l'esattezza. Non troppo lontano dalla fonte del verso. Sapeva che prima o poi sarebbe successo? Erano stati tutti avvertiti. *Resisti per me*. Quelle parole le girano in testa, rimbombano. Quindi, si va? Si va. Mani che si uniscono nel sigillo caprino. Gli occhi si chiudono appena cercando di concentrarsi al meglio. Cerca di immaginare le due energie, psichica e fisica. Strizza gli occhi con le mani che sembrano tremare appena. Recupera però la concentrazione. Che le prende? Almeno ci prova. Cerca di far scorrere quelle energine una verso l'altra, per farle incontrare nella bocca dello stomaco. Qui cercherebbe di fonderle, unirle, in modo da ritrovar quasi pace nel sentire, se tutto è andato secondo i piani, quell'energia più potente scorrerle nel corpo. <A-Andiamo a vedere> Akuma la guarda, inclinando il musetto di lato. Lo sente che c'è qualcosa che non va. Ma lei come al solito reprime. Ha paura? Si, e non sa neanche il motivo. Sa di essere forse tra le più chiaviche tra i genin del villaggio e non fa neanche troppo per mettersi alla pari. Forse è questo? Non lo sa. Ma nonostante tutto, nonostante l'ansia, cerca di raggiungere il portone dove il lupo ha cacciato quella sorta di avvertimento, assieme al cucciolo di pastore italiano nero, sempre al suo fianco. Capelli neri, legati in una coda dietro la nuca con alcuni ciuffi ribelli che ne incorniciano il viso dagli occhi neri. Sulle guance, i triangolini rossi simbolo del clan, ben visibili. Non ha il coprifronte, come al solito. Vestiario total black: felpa con cappuccio sulle spalle, pantalone lungo e scarpe chiuse. Legato alla coscia destra c'è il porta armi con dentro uno shuriken, un kunai e 5 fuuda da sostituzione. Legata in vita, a sinistra, c'è la tasca porta oggetti con tonici curativi e recupero chakra. Sotto gli indumenti porta vambracci e schinieri, direttamente a contatto con la pelle. Alle mani, i guanti neri con la placca di ferro sul dorso a protezione. Sta correndo verso il portone, seguita dal piccolo peloso nero. [Tentativo Impasto][Equip. | Porta armi: 1 kunai - 1 shuriken - 5 fuuda sostituzione][Tasca porta oggetti: 3 tonici curativi - 3 tonici recupero chakra][Schinieri - Vambracci - Guanti]

La gente attorno a voi inizia ad urlare. Normali civili che hanno vissuto altre guerre e non ne vogliono altre. Far parte d'un villaggio ninja, tuttavia, comporta spesso e volentieri che queste avvengano. Un bambino cade. Lo sentite piangere in qualche vicolo del villaggio. Intere famiglie cercano di scappare e di dirigersi da tutt'altro lato, laddove vengono condotti tramite la coordinazione degli Anbu verso un luogo sicuro. Non saranno un vostro problema, ma sentirete la disperazione entrarvi nelle ossa. Siete soltanto voi. Due Genin, un Chunin e un Deshi assieme ad una squadra di ninja di fronte al portone composta sicuramente da gente più esperta che sembra non riuscire a resistere. Accanto al pié mancino in corsa di Keiga, potrà notare, prima di proseguire, una foto spiegazzata e calpestata sicuramente più volte. Rappresenta una famiglia felice come la sua, una foto simile a quella che porti sempre con te e che hai mostrato ultimamente a più di qualcuno, aprendoti con loro. Ti si stringe il petto per un istante. Forse, non sai neanche attribuire questa sensazione ad un nome, ma lo senti dentro di te. Puoi raccoglierla se vuoi, rappresenta una bambina con due fratelli più grandi presumibilmente gemelli: nessun genitore, a differenza tua. Sul retro: 12 - 04 - 56DK. Risale a quasi vent'anni prima. Attivate tutti correttamente il vostro Chakra, anche il neo-giunto che non sa cosa fare. Lui la sente davvero la paura. Risale le viscere, ti fa sentire fitte allo stomaco e al centro del petto. Ma sei un ninja, anche se hai iniziato da poco il tuo percorso e non ti puoi arrendere adesso. Lo so, è comprensibile. In Accademia, ti insegnano che in guerra dovrai cavartela da solo, ma solitamente vieni gestito da un caposquadra che, in questo momento, è assente. Davanti ai tuoi occhi, il portone gigante che tiene l'esterno lontano da Konoha ed altri membri del villaggio. Chi è capace d'usare il Chakra, si sta ovviamente dirigendo in tal direzione per cercare di tenere tutto sotto controllo e dare una mano. Un uomo, presumibilmente un Inuzuka a difesa del portone che Sakir e Keiga riconosceranno in quanto membro del Clan per via dei simboli rossi sul viso e un cane completamente bianco e d'enorme stazza che gli sosta di fianco. Il cane sta conducendo tutti i ninja in direzione del luogo in cui sembra esser cominciato un attacco, un attacco di cui non conoscete l'entità. Non ancora. Quest'uomo si rivolge a chiunque sia in ascolto e a chiunque sia nelle immediate vicinanze. <CHI POSSIEDE IL CHAKRA DOTON O IL MOKUTON VENGA A RINFORZARE IL PORTONE!> Non c'è tempo da perdere. <CHI E' IN GRADO D'USARE ATTACCHI A DISTANZA, SULLE MURA!> Indicando proprio quelle da scalare per soffermarsi sulla sommità assieme agli altri ninja che stanno già combattendo, persino sulle torrette di guardia che sono poste all'esterno da quando Oto ha tradito l'Alleanza ed anche prima. Tachiko porta con sé il futuro. Una bambina di neanche tre mesi che si sta stranamente divertendo. Ben agganciata alla fanciulla, agita i pugnetti chiusi e ridacchia: per lei non è altro che un gioco e si fida di zia Tachiko, tanto da non versare neanche una lacrima. La senti ridere, senti il pesante dovere di farle da tutore e di difenderla finché sarà necessario. Qualcosa t'attanaglia il cervello per un istante: e se tua cugina non dovesse tornare? E se il portone cedesse prima che lei possa giungere in vostro supporto? E se lei non dovesse riuscirvi? Cosa faresti, Tachiko? La pressione in voi aumenta, il timore di non essere all'altezza perché non conoscete neanche il vostro nemico. Ma è un attimo. Ithaeur, il grosso lupo che è rimasto a protezione del portone mentre Fenrir è sceso in campo contro Manda, il serpente gigante, possiede un manto completamente nero ed occhi di ghiaccio. Non lo vedete ancora, il portone è chiuso, ma necessita di supporto come vi è stato già detto. Fuori dalle mura, assieme al suo ululato, potete sentire distintamente dei ringhi famelici. <GROAAAAAAH!> Non sembrano essere vicinissimi, ma neppure troppo distanti da non costituire una minaccia, altrimenti non ci sarebbe tutto questo movimento. Bene o male, siete tutti e quattro visibili tra di voi. Distate dieci metri dal portone provenienti dai tre punti cardinali opposti. Vi renderete utili come i ninja quali siete? A qualche metro di distanza da Kamichi, questi potrà notare la presenza di un piede. Se girasse l'angolo, una vecchietta si sorregge al bastone, ma è troppo anziana per correre veloce. Puoi esserle utile anche tu. Combattete CON Konoha e ne uscirete vincenti. Combattete PER Konoha e verrete ricordati. [ Turni: Sakir - Tachiko - Kamichi - Keiga ][ Nessun limite di tempo ][ Datemi drama♥ ][ Per dubbi/domande IMPORTANTI ai fini della quest, contattarmi privatamente ]

16:32 Sakir:
  [Portone Konoha] Continua ad osservarsi intorno e il suo compagno animale sente la traccia olfattiva di Keiga e Tachiko. Abbaia per farsi sentire da loro mentre il Forowa no Yakuza esclama <Non so se avete disposizioni della Kage ma avete ascoltato tutti il nostro Superiore. Non possiamo assolutamente far entrare il nemico e quindi dovremmo combattere con tutte le nostre forze> poi si presenta a Kamichi <Sono Lo Sfregiato e lui è Lo Spaccapalle> non dice il suo vero nome, visto che teoricamente dovrebbero riconoscerlo con quei soprannomi scendendo poi dal suo compagno quadrupede <Keiga, metti in atto i miei insegnamenti e facciamogli vedere che con noi non si scherza affatto. Usa le tue arti e poi faremo ciò che ti ho insegnato, se è necessario> fa un ghigno annuendo dicendo poco dopo <SANGUE, MORTE E DOLORE> urlando divertito ritornando in silenzio poco dopo. Il quattordicenne proverebbe a rallentare i battiti cardiaci per rilassare mente e corpo per poi tentare, tutto all'improvviso, di accellerare il flusso di chakra che continua a nascere dal plesso solare per mandarlo in circolo con una spinta ed una forza maggiore rispetto a prima in tutto il corpo. Cercherebbe di potenziare il flusso di questa energia per mandarlo in ogni muscolo e cellula del corpo per tentare di migliorare udito e olfatto, oltre i riflessi e l'elasticità muscolare. Anche le unghie degli arti superiori diventano più allungati e rigidi, diventando affilati poco meno del filo di un Kunai e poi ecco che inizia a correre verso le scalette, provando ad allinearsi con gli altri shinobi presenti dicendo poco dopo al suo compagno a quattro zampe che dovrebbe averlo seguito <Tante Anime per i Signori del Naraka> si, ha il pensiero fisso per i Pipistrelli e si maledice che non è riuscito a firmare in tempo il contratto con loro, ringhiando mentre cercherebbe di controllare la situazione al di fuori dei portoni per entrare ufficialmente in azione. [Chakra on]x[Tentativo attivazione innata]x[Se chakra 57/60]x[Turni Sakir: 2/4 attivazione innata e 2/4 spostamento ed osservazione]x[Turni Aisu:1/4 di spostamento e 2/4 osservazione e controllo]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 3 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 2 fuuda vuoti, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra, 2 tonici curativi, 1 tonico Inuzuka]

16:45 Tachiko:
  [Verso Portone] La gente corre, urla, si dispera. Tutti vanno nella direzione opposta seguendo gli ordini dei ninja intenti a salvarli. Un respiro profondo cercando di assorbire quelle sensazioni negative che ha intorno, cibo per la sua anima. La bambina ride, sembra divertirsi e la folle sorride cercando di stringere una guancia delicatamente tra indice e medio ridacchiando anch’essa. Dovrebbe seguirli? Portare in salvo Senshi? Probabile. Si ferma un attimo andando a sentire quelle parole mentre il sigillo dietro la schiena, il marchio dei sacrificati, comincia a sanguinare, dare fastidio. Si schiarisce la gola pensando a sua cugina, il suo unico vero affetto familiare. Il terrore la prende, le stringe il cuore. Un cenno di diniego con la testa prima di grattarsi la guancia in un tic nervoso < No! Fu-chan tornerà!> direbbe poi cercando di convincersi della cosa. Gli occhi rosso sangue scendono sulla bambina guardandola < Nel frattempo. Tachiko ti proteggerà a costo della propria vita.> direbbe prima di guardare il portone. <Tachiko ucciderà e farà del male anche a tante persone! Hihihi!> la follia che la pervade mentre il dolore del sigillo sembra calmarsi. Corre, corre a più non posso verso quelle mura. L’abbaio di Aisu però la fa fermare lì vicino. Osserva Sakir, lo riconosce, dal suo sogno, un altro abusivo. Ringhia quasi sentendosi nuda davanti a quell’uomo prima di sentire le sue parole. Si guarda intorno cercando di trovare anche Keiga, la sua compagna terrorista prima di fare un respiro profondo. < Ora Senshi. Saliamo!> direbbe solamente alla piccola ridacchiando. Ecco che inizierebbe a concentrarsi andando ad utilizzare una tecnica basilare, il rilascio del chakra. L’energia scenderebbe verso le gambe e poi verso gli tsuubo delle piante dei piedi. Se ci fosse riuscita allora un’aura azzurra andrebbe a ricoprirli dando quel potere adesivo proprio alle sue estremità inferiori. Ecco allora che andrebbe a piegarsi per spasmare e tendere i muscoli delle gambe prima di infondere il chakra per uno slancio superiore. Proverebbe quindi a correre verso il muro, tenendo una mano verso la bambina per tenerla aderente al suo ventre prima di tentare la scalata di quelle alte mura per andare a sistemarsi proprio in cima dove altri ninja si stanno mettendo in posizione.[Chakra on][30/30][Tentativo rilascio chakra 2/4, tentativo salita del muro 2/4][Equip: Portakunai dx: 3 shuriken e 3 kunai][Portakunai sx: 3 shuriken e 3 kunai][Marsupio portaoggetti: 1 bomba luce, 1 carta bomba, 1 fuda da sostituzione, 2 tonici chakra, 2 tonici coagulanti][Armor: schinieri, vambracci e guanti protettivi]

17:08 Kamichi:
  [Vicolo Konoha] La guerra pare essersi del tutto presentata alle porte del villaggio della foglia, dove ormai tutti si sono accorti di quello che sta succedendo, dai bambini agli anziani, dai ninja agli artigiani, tutti scappano, tutti corrono, verso una loro destinazione, verso qualcosa che possa renderli utili al villaggio stesso. Resta incredulo difronte alla serietà della questione, pietrificato, impaurito, preso dal panico, non troppo lontano dall'unica difesa del villaggio, dall'unico punto di accesso vero e proprio, il portone ormai sotto attacco, dalle cui mura i ninja più esperti si apprestano a lanciare Jutsu offensivi per tentare di arginare ed allontanare qualcosa... ma cosa esattamente? Ma questo è un pensiero per quei ninja coraggiosi che riescono a lanciare anche soltanto la più utile delle abilità, non di certo per il nostro biondo eroe, che a stento riesce a tenere a bada il tremolio della gambe, sempre costante dal primo ululato alle porte. <ma..co..co..cosa?!> s'avvede di un qualcosa riversato al suolo, una gamba, o meglio, un piede, appena visibile da un angolo poco più avanti della di lui locazione, al quale però non presta poi troppa attenzione; Resta immobile mentre anche la parte di sopra del suo corpo inizia a tremare in preda agli spasmi della paura, il terrore lo pervade come un fiume in piena, non riesce a pensare ad altro, non riesce a distogliere lo sguardo attonito su di quella figura a terra, non s'avvede di quei leggeri movimenti mossi dalla vecchia, di chi cerca di rimettersi in piedi, di scappare via, proprio come vorrebbe fare lui in questo momento. Eppure, anche se dallo sguardo e dal viso pare proprio che la parole "MORTE" sia stampata all'interno della di lui anima, un attimo di coraggio sembra pervaderlo a voltare quel vicoletto, girando l'angolo della strada, proprio oltre il piede al suolo, quello della vecchia esanime e stanca, impossibilità a continuare il tutto da sola. Il chakra del biondo vacilla, tremula, anche se nasconde la paura ed il terrore all'esterno, nel suo cuore, nella sua essenza, e palesemente in preda agli incubi più reconditi, cosa che si manifesta persino nel suo flusso di chakra. <Si..signora> s'avvicina all'anziana, cercando come meglio può di tenere a bada il tremore del suo corpicino da deshi <La..la prego> prende fiato <S'alzi> continua, cercando d'afferrarne il destrorso braccio, quello ove la mano omonima impugna il bastone <si app..appoggi a mmm...me> cerca di afferrare l'arto superiore della donna, avvolgendolo al suo collo quasi fosse una sciapa, lasciando che la naturale forma del gomito possa far leva sul collo del nostro biondo, in modo tale da iniziare a sorreggere la donna. <Dodo...dobbiamo sbrigarci> continua, mentre sfila veloce il gemello braccio dietro la schiena di lei, per allocarsi sotto l'ascella della vecchia, in modo tale da poterla sorreggere in toto con la sua corporatura; Non è abbastanza forte per sorreggere una donna anziana in braccio, nè soprattutto ha la lucidità tale per farlo, cadrebbe, inciamperebbe, potrebbe davvero creare un disastro vero e proprio. [Anf-Anf] respira affannosamente, mentre dovrebbe iniziare a sentire il carico dell'anziana sulle su lui spalle, in quei passi che vorrebbero essere brevi, ma concitati, spinti dalle di lui braccia che cercano alla meglio si sorreggere il peso stanco dell'anziana, impaurita probabilmente tanto quando il biondo. <Popo...possiamo farcela, Re...resista ancora un pò> incita l'anziana a non lasciarsi andare, a non cedere alle forza manchevoli della vecchiaia, cercando, come meglio può, di trasportare quell'esanime corpo verso l'abitazione aperta più vicina, persino un negozio o un locale, basta che sia il più lontano possibile da quei ruggiti e boati fuori dal portone di Konoah.

17:11 Keiga:
  [Verso il Portone] Le urla delle persone che scappano. Uomini, donne, perfino bambini. Sono cose a cui non ha mai prestato molta attenzione ma in questo momento sembrano colpirla nel profondo. Continua a correre, con la gente che scappa nella direzione opposta alla sua. Quest'immagine la fa rallentare un attimo fino a fermarsi. Sul viso non sembra esserci la solita apatia. Quella è sorpresa, paura. Un qualcosa che non avrebbe mai pensato di provare. Un altra sesazione da aggiungere all'elenco del *che cazzo vuol dire questo?* Le braccia lungo i fianchi, come paralizzata in quella posizione. Abbassa la testa in un modo tutto suo per estraniarsi da ciò che la circonda e riprendere la concentrazione. Sfiga vuole che scorga una foto. Pestata più volta, stropicciata. Una famiglia sorridente. Una bambina con due fratelli, gemelli. Flette le ginocchia e cerca di raccoglierla in modo da recuperare la postura eretta subito dopo. La testa ancora china su quella foto. Una sensazione la pervade. Un'altra. Un qualcosa di pesante che quasi le fa mancare il respiro. La gira, leggendo la data che c'è dietro. Akuma altera lo sguardo tra lei ed il portone, brontolando appena per incitarla a muoversi. Lui ha di certo più coraggio. Intasca quella foto nella tasca sinistra del pantalone. Lo fa come se fosse la sua, quasi come abitudine e senza pensarci. Sembra raggiungere il punto, alla fine. Il tizio con il cane enorme e bianco sta parlando. Lo ascolta per poi guardare verso il portone al sentir ringhiare. L'odore di Sakir le arriva alle narici. In mezzo a quel casino, non ci aveva fatto caso> *Wof!* <Sospira. Guarda quel membro del clan. Odiosi. Le mani si stringono in pugno. Quegli ordini la fanno irritare, perchè forse non ha ancora capito il quadro generale. Ruota il capo, inquadra Tachiko ed il fagotto che ha tra le tette, sperando che non la soffochino. Aggrotta la fronte. *Ma è Senshi, quell'affare?* Sbalordita. Perchè l'ha portata? Pensieri stupidi. Sakir si infila nella sua testa con quelle parole. Da lui gli ordini li accetta di più che non dagli altri del clan. E quindi dopo uno sguardo con Akuma, per poi andare direttamente verso il portone. Lo sguardo scuro si alza, restando a guardare dal basso quel portone che da vicino sembra davvero enorme. Sono cose a cui non ha mai pensato. Cose che neanche dovrebbero venirle in mente in questo momento. Akuma alza il musetto per annusare l'aria. Lei, ruota il capo. Sono tutti là sopra. Tashiko, Sakir. Poco male. Per un attimo posa gli occhi anche su Kamichi, sebbene non sappia chi sia. Cosa che adesso non ha importanza. Prende un bel respiro per poi tornare faccia a faccia con quel portone. [Chakra 25/25][Equip. | Porta armi: 1 kunai - 1 shuriken - 5 fuuda sostituzione][Tasca porta oggetti: 3 tonici curativi - 3 tonici recupero chakra][Schinieri - Vambracci - Guanti]

Assieme al suo fido destriero, Sakir s'avvicina ai portoni. Attiva l'innata, ma prima che possa svolgere qualunque altra cosa, compare su di sé un'ombra piuttosto grande. Si tratta d'almeno due metri di grandezza che lo sovrastano completamente, oscurando il cielo pomeridiano e quei pochi raggi solari che illuminavano il villaggio. Sente soltanto gli artigli affilati di qualche bestia che si infilzano nella sua carne, non tanto per fargli male seppur gli lascerà dei doverosi segni, quanto più per sollevarlo da terra. Difatti, gli occhi potranno vedere il terreno allontanarsi man mano e, qualora alzasse i suoi occhi verso l'alto, potrebbe vedere nient'altri che Ousborn. <Quando ti dico di attaccare, tu fallo e non preoccuparti per il tuo animale.> Anche perché Ousborn non è l'unico pipistrello che si è presentato, senza essere invitato, alle porte del villaggio. Ce ne sono altri tre che raggiungono forse la metà dell'esemplare appena citato. Due di loro sono completamente neri, mentre un terzo ha un teschio viola disegnato proprio al centro del suo corpo, tra le ali aperte. E no, Sakir, ti prego, non guardare. Aisu è appena diventato una palla con cui giocare. Gli stridii dei pipistrelli surclassano l'abbaiare del cane, il quale si sta lasciando letteralmente andare al bullismo collettivo che sta subendo. I tre esemplari se lo stanno lanciando tra di loro, afferrandolo con gli artigli delle zampe inferiori, senza nuocergli ovviamente. Quella con il teschio disegnato tra le ali è pronta a riceverlo nuovamente, ma lo manca. Gli artigli fendono l'aria e lei se la ride giocosa, non prima di lanciarsi all'inseguimento del cane Inuzuka e afferrarlo a circa un metro prima che si schianti al suolo. <Takuiya, Machuga, Nimeya!> Tuona Ousborn, rimettendoli immediatamente in riga mentre lui supera il portone con Sakir tenuto dalle spalle. Tachiko è pronta a dare battaglia nonostante abbia con sé la bambina della cugina, incanalando Chakra lungo le inferior leve e formando una patina di quest'energia che le permette, successivamente, di salire le mura per fermarsi sul ciglio di queste ultime. Gli occhi cremisi guarderanno un panorama collettivo nel quale è incluso anche Sakir. Ad Ovest, s'alzano violenti fumi neri, segno della battaglia tutt'ora in corso, ma non è soltanto questo che vi preoccuperebbe. Anche da quella direzione, provengono degli ululati, dei ringhi, delle grida di bestie fameliche come quelle che, abbassando lo sguardo, vedrete davanti ai vostri occhi. La visione è esclusiva per coloro che sono saliti sul portone o che distano comunque almeno trenta metri dal suolo, come in questo caso Tachiko e Sakir. Ithaeur, poco distante dal portone, ha il manto scuro macchiato da una sostanza appiccicaticcia che, per chi lo conosce bene, potrebbe essere tranquillamente sangue. Ulula senza fine. Quando Fenrir non c'è, è lui il capobranco. Si getta addosso ad una creatura di dimensioni superiori alle sue, mostri che non avete mai visto, creature di cui neanche conoscevate l'esistenza. Si tratta di chimere. Azzanna, morde, dilania la carne mentre altri ninja caricano i loro colpi migliori: palle di fuoco, cannoni d'acqua, onde d'urto che potenziano le prime, scosse elettriche che s'uniscono ai cannoni per potenziarli. E' in corso una vera e propria battaglia. La creatura sembra una soltanto e vi potreste chiedere il motivo per cui non si riesca a domarla e ci sia bisogno di un contingente di persone per tenerla quieta. E ben presto capirete che è forte. Senshi sta ancora agitando i pugnetti, ridacchiando felice, ignara di quello che sta succedendo alla terra in cui è nata. Kamichi, invece, per fortuna, ha il buonsenso di prendere la vecchietta sulle spalle, in modo che possa portarsela via. La donnina lo guarda con occhi languidi, facendo fatica a reggersi sulle proprie gambe. <Perdonami, giovanotto. Non volevo recarti disturbo, ma non ce la faccio da sola.> Si lamenta mentre cerca d'aggrapparsi alla sua schiena come richiesto. <Casa mia è in fondo alla strada.> Ma è troppo vicino alle mura e al portone. <Voglio passare lì gli ultimi istanti di vita se Konoha dovesse cadere.> E potresti sentire lungo la schiena e la nuca un brivido esponenziale attraversarti, come se quelle sue parole potessero prevedere il futuro e quel muro possa cadere davvero. La strada è larga cinque metri con ulteriori abitazioni sia a destra che a sinistra, proseguendo per altri dieci dove diventa un vicolo che gira soltanto verso manca, inoltrandosi nei vari centri abitati del villaggio. Keiga, invece, sta soltanto guardando gli altri far qualcosa e fa bene perché sarà la prima a rendersi conto del portone che cede. Anche se potenziato da alcuni attacchi Doton che dovrebbero renderlo resistente, anche Tachiko e Sakir sulla vetta del mondo, potranno vedere come la chimera disarciona completamente la bestia evocata dall'Hokage. Con un gesto secco, quasi si fosse tolta una pulce dall'orecchio, lancia quattro metri per sei di lupo contro il portone. Ed il portone cede. Vien divelto tutto da un lato, mentre la bestia rischia di finire proprio addosso ad alcuni ninja che si trovavano immediatamente dietro l'enorme portone di Konoha. E Keiga potrebbe restarne coinvolta se non decide di spostarsi alla svelta. Il demonio è sceso tra di voi. Il portone è divelto: ottimo per far penetrare le minacce. Difendetelo. La paura, adesso, è vostra nemica ma la percepite. Potrebbe essere l'unica chance di salvezza che avete. [ Turni: Sakir - Tachiko - Kamichi - Keiga ][ Nessun limite di tempo ][ Datemi drama♥ ][ Per dubbi/domande IMPORTANTI ai fini della quest, contattarmi privatamente ][ Azioni complessive ENTRO le 18 ]

17:50 Sakir:
  [Portone Konoha] La sua innata viene richiamata con successo ma non riesce a salire sul muro, perché il player ha capito male ma in compenso ecco che un ombra nera, piuttosto grande, compare sopra il ragazzino e poco dopo viene sollevato da terra, aggrappato da quei artigli che riconosce dopo qualche istante, anche perché ne sente la voce <Ousborn. Ho portato l'anima del vecchio capo della Yakuza alla vostra Signora ed è per questo che siete venuti in mio soccorso oppure perché eravate troppo stanchi di essere rinchiusi nelle vostre caverne?> ridacchia dicendogli poco dopo con tono serio <Grazie in ogni caso di essere qui. Come vi ho già detto, c'è una grande guerra in atto e non volevo combattere da solo e poi guardate quanta carne avete a disposizione> quando sente il nome delle altre tre piccole evocazioni esclama sbuffando <TE PAREVA. ERA TROPPO BELLO. POVERO SPACCAPALLE. PRIMA O POI MI ABBANDONERA'> scuote la testa, oramai rassegnato del destino del suo compagno animale che viene sballottolato fra i cugini <Attendo tue istruzioni. Sono pronto ad aiutarvi!> dice secco e serio provando a respirare a pieni polmoni gli odori circostanti e controllare il luogo sotto di esso <l'Alleanza vincerà questa guerra> determinato nelle sue parole, vedendo i violenti fumi neri nei dintorni ma ancora non muove altro muscolo, perché si fida dei Pipistrelli. [Chakra on]x[Innata On]x[Se chakra 54/60]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 3 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 2 fuuda vuoti, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra, 2 tonici curativi, 1 tonico Inuzuka]

17:59 Kamichi:
  [Vicolo Konoha] Pare proprio che quella vecchietta sia proprio intenzionata a voler essere portata all'interno della sua abitazione, decisamente vicina allo scandirsi dello sconto all'esterno del villaggio della foglia, a non troppi metri dallo stesso portone sotto attacco, info alla strada per la precisione. Quelle parole, quel volere, il modo in cui vengono pronunciate dall'anziana in difficoltà, tutto e tutti lasciano che un brivido gelido gli percorra la schiena, soprattutto all'idea di dover ritornare a breve, verso le mura ed il portone sotto attacco. <Signora, lei è davvero sicura di tutto questo?> chiede, alla vecchia, con una domanda del tutto retorica, di cui inevitabilmente conosce già l'ardua sentenza. Sa che dovrà trasportarla sulle sue spalle fino alla casa da lei indicata, per poterle permettere di riposare all'interno della di lei dimora, come forse ultimo desiderio di una anziana signora, che a malapena riesce a tenersi in piedi, un pò per l'età un pò per la paura. <Si regga a me, la porto a casa> pare essersi, anche se in minima parte, calmato difronte al volere incrollabile di quella donna, che anche se con la morte a bussare al villaggio, pare non essersi per nulla data per vinta, volendo scendere a patti con il rischio stesso, alla sua età, per dirigersi nella sua abitazione, probabilmente una delle prime a venir distrutte in caso di attacco. <Andiamo, dobbiamo sbrigarci, prima che possa succedere altro> si riferisce ovviamente alle grida e ai rumori che sente provenire in direzione del portone, dove un combattimento mortifero avviene concitato tra esseri ben più potenti di lui, e con ninja di gran lunga più esperti. Afferra per ora la donna, braccio sotto braccio, dove passo dopo passo fa per portarla con zelo verso la sua dimora, verso quella casa non troppo distante, non troppo irrealizzabile come ultimo desiderio di una donna in preda alla paura da guerra, ed in preda ai dolori ed ai limiti di un corpo che ormai non è più autosufficiente. <Andiamo, forza> continua <Vorrei poter fare di più, ma non ci riesco> riferendosi alle poche forze che possiede nel trasportarla, dove se fosse stato un ninja esperto avrebbe potuto trasportarla in un batti baleno. Il tutto, è coadiuvato da una nebbia che pervade la totalità del loco, mista alla polvere delle rocce e del legno, mista al terreno che va in frantumi sotto le jutsu alleate e nemiche, mentre la totalità del villaggio s'accascia sempre di più sotto quel cumulo di di fitta nebbia e polveri varie... uno scenario terrificante se consideriamo i nemici alle porte.

18:10 Keiga:
  [Verso il Portone] Si sta piano piano rendendo conto della gravità della situazione. Quel portone che ha davanti, al momento sembra essere la cosa più urgente da proteggere. Ha gli occhi proprio su quello, concentrata solo su quello, tanto da non vedere per ora quello che accade attorno ed in alto. Altri ninja stanno cercando di tenere su quel passaggio che se si aprisse darebbe il libero passaggio a qualsiasi cosa ci sia dalla parte opposta. Ed è proprio dall'altra parte che sente arrivare un ennesimo ululato, l'ennesimo ringhio. Gli occhi fissi sul portone. <Akuma.. allontanati> Il cucciolo la guarda. <Allontanati!> Quasi in preda al panico. L'ultima cosa che vuole è che quella palla di pelo ci lasci le penne. E poi al momento non può di certo essere di aiuto lì. Quindi dopo un mugolio si sposta, si allontana, piazzandosi abbastanza distante ma tenendo bene d'occhio la sua umana. Lei, che non sa se ha fatto bene a farlo allontanare o meno, prende un respiro profondo per poi cercare di richiamare il chakra doton. Prova, tenendo le mani davanti a sè, con i palmi rivolti verso il portone, a far fluire quel tipo di chakra proprio su di esse. Cosa che finisce per interrompere. Quel portone così grosso inizia a cedere. Apre bocca, di getto. Anche se c'è gente che odia, forse per la situazione, la bocca la apre <Sta per ced-!> Non fa in tempo. Il muro viene sfondato. Ma guarda un pò. Alla fine finisce sempre che qualcosa cerchi di schiacciarla. D'istinto, come se fosse un qualcosa di normale, fa fluire il chakra sulle gambe, sui piedi. ADrenalina mista a chakra che va ad intaccare sui muscoli delle gambe, dovrebbe darle una maggiore velocità di scatto per allontanarsi verso la parte opposta a dove il lupo è stato scaraventato. Uno scatto che la renderà mezza rinco almeno per un pò. Ma si spera che le permetta di uscire da quel raggio di azione. [Chakra 21/25][Tentativo Sostituzione II][Turni Akuma: spostamento 2/4 | Turni Keiga: Sostituzione 2/4][Equip. | Porta armi: 1 kunai - 1 shuriken - 5 fuuda sostituzione][Tasca porta oggetti: 3 tonici curativi - 3 tonici recupero chakra][Schinieri - Vambracci - Guanti]

18:15 Tachiko:
  [Verso Portone] Riesce fortunatamente a salire sulle mura. Quello che vede la eccita e terrorizza allo stesso tempo. Un sorriso malato si presenta sul volto prima di guardare gli altri. Vede quel lupo, ma non è Fenrir, e questo già la inquieta. < Fu-chan…> direbbe solamente prima di stringere la testa nelle spalle facendo un respiro profondo. Chimere, bestie incredibili che sembrano essere uscite dagli incubi più tremendi. La mano andrebbe verso quella di senshi cercando di farsi aggrappare il dito dalla piccola manina, come per distrarla. Un cenno di diniego con la testa. La bestia sembra essere davvero persa nel sangue, quel lupo che adesso viene sbattuto contro il portone, sfondandolo. Ecco che poggerebbe i piedi ben piantati sul pavimento per non perdere l’equilibrio a causa dell’onda d’urto. Si umetta le labbra prima di fare un respiro profondo andando a vedere quanto quell’ultima difesa stia cadendo sotto i colpi delle bestie. < Questo è il mio villaggio, il villaggio di Furaya, il villaggio di Senshi!> urlerebbe cercando di guardare la situazione < E voi non siete stati invitati!> direbbe poi cercando di poggiare la mano sinistra al polso della destra. Ovviamente senza schiacciare la piccola in mezzo. Il braccio si gonfierebbe mentre prova a concentrare il proprio chakra affiliato all’acqua, al suiton, per richiamare quella tecnica. Se ci fosse riuscita ecco che il braccio si gonfierebbe andando a prendere una colorazione biancastra, completamente diversa da quella della comune pelle della folle. Ecco che punterebbe il braccio, la mano dalla quale si creerebbe un canale di scolo, a qualunque bestia provasse ad avvicinarsi al portone, tentando quindi, di contrattaccare e difendere quelle mura. < Andate via!!>[Tentativo cannone d’acqua] [Chakra on][25/30][Equip: Portakunai dx: 3 shuriken e 3 kunai][Portakunai sx: 3 shuriken e 3 kunai][Marsupio portaoggetti: 1 bomba luce, 1 carta bomba, 1 fuda da sostituzione, 2 tonici chakra, 2 tonici coagulanti][Armor: schinieri, vambracci e guanti protettivi]

Sentite l'odore della paura nell'aria. Uno shinobi della Foglia siede al suolo con il volto sconcertato e distorto dal terrore. "Cosa diamine è", la voce rotta, incapace di concludere la domanda. Indica soltanto la chimera, quell'enorme bestia ch'è comparsa innanzi ai portoni. E davanti ai suoi occhi, il massacro. Gli artigli della bestia squarciano uno dei ninja che s'era lanciato all'attacco, causandogli ferite profonde e lasciandolo al suolo, passandovi sopra con il pesante corpo che si porta dietro. Ruggisce possente, mentre ad ogni suo passo, ad ogni suo avanzare, il corpo chiaro della chimera si copre di macchie di sangue. Ai suoi lati e dietro di sé, lascia soltanto dei cadaveri mutilati. Gli shinobi che avevano giurato di difendere il portone lasciano cadere le loro armi al suolo con un sonoro clangore metallico. Alcuni indietreggiano, altri sono impietriti dal terrore. Sakir e Tachiko, tra loro, potrete riconoscere Chunin, Special Jonin, persino dei Jonin che son rimasti proprio a difesa del Villaggio. Tutti impietriti. L'umana comprensione si ferma innanzi a ciò che non conosce, ti blocca i movimenti quando comprendi che il tuo compagno di squadra, quello che prendevi in giro perché incapace ad usare il Suiton, viene squarciato davanti ai tuoi occhi. "NOOOO!", urla qualcuno. Un uomo ricco di cicatrici che si lancia direttamente verso il mostro con il pugno proteso ad una velocità tale da apparire INVISIBILE sia a all'Inuzuka sorretto da Ousborn e sia dalla piccola Nara dai capelli violacei. In quello che per voi è un secondo appena, un fascio di Chakra cremisi si sposta ad ulteriore alta velocità contro le mura del villaggio. Vedete soltanto la belva alzare gli artigli e la relativa zampa. Subisce una ferita che non la destabilizza né la ferma, mentre nelle mura si forma una crepa circolare il cui epicentro è l'uomo che avevate appena potuto vedere partire all'attacco. I volti della maggior parte dei presenti si girano in rapida successione verso tale raccapricciante spettacolo. Ed entrambi potrete vederne la maschera di terrore. Le ricetrasmittenti di questi ultimi captano gli stessi segnali disconnessi che si sono percepiti sul campo di battaglia ai Monti Ardenti. Comprenderete soltanto poche parole voi che vi trovate a ridosso del portone e delle mura che circondano il villaggio. Ousborn non risponde neppure alle parole di Sakir perché gli occhi color pece del pipistrello son focalizzati sulla belva e su quel che accade all'orizzonte. Ad un tratto, sul terreno di battaglia scende il silenzio, interrotto soltanto dal corpo del lupo che cade a terra con un tonfo, sollevando polvere e pietrisco assieme ad assi del portone che volano assieme ad Ithaeur. Keiga, tramite la tecnica della sostituzione, si sposta a velocità aumentata ma soltanto di due metri appena dalla sua posizione. Quando il grosso animale cade, l'onda d'urto che solleva spinge la Inuzuka ad indietreggiare ulteriormente, ruzzolando al suolo in un paio di capriole, già stordita per via della tecnica appena utilizzata e riportando qualche graffio in tutto il corpo, ma fortunatamente niente di rotto. Qualora levasse gli occhi verso il portone sfondato, potrebbe vedere soltanto quella chimera costellata da cadaveri nei dintorni, percepire tramite il suo olfatto l'odore metallico del sangue che permea la zona antistante il portone. Una bestia che anche lei non ha mai visto. Tachiko utilizza una tecnica del suo repertorio Suiton con cui cerca di colpire la belva. La prende persino, ma è acqua che le scivola addosso. E che le scatena un altro ruggito. I cani ninja degli Inuzuka, tutti assieme, emetteranno un grosso ululato, uggiolando di conseguenza. Akuma, che s'è precedentemente spostato a seguito dell'ordine di Keiga, si copre il musino tramite le zampe anteriori. Aisu, invece, ancor tenuto dalle zampe del pipistrello, uggiola in cerca d'attenzioni da parte di Sakir. Ma quello che voi tutti potrete intuire è che hanno paura. Gli animali la percepiscono meglio di chiunque altro e vogliono darvi un avviso. "CAM-- BATTAGL--", interferenze dalle ricetrasmittenti, la comunicazione è distorta. "CADUTI-- RITIR--!!!" ed è questo il momento in cui comprendono che non c'è speranza. Specialmente quando, all'orizzonte, sentirete un concentrato di ringhi, passi pesanti che s'accalcano sul terreno e che provengono sia da Ovest, dai Monti Ardenti, sia dal Bosco di Shukosato nel Paese del Fuoco e che stanno convergendo verso il Villaggio della Foglia. La stessa chimera che avete davanti, ancor ringhiante, richiama a sé quelle belve gigantesche. Anche per chi non possiede una grande vista, come Tachiko e Keiga, sarà altresì comprensibile che non possono restare lì. Gli stessi Ninja che finora hanno assistito agli attacchi del mostro, prendono in spalla i feriti e iniziano a correre verso l'interno del villaggio. <RITIRATA!> Urlano. <CORRETE VIA! BARRICHIAMOCHI NEL VILLAGGIO! CHIUDETE IL PORTONE CON QUALUNQUE MEZZO!> Il portone, tuttavia, non ha retto ad UNA di quelle chimere, come potete anche soltanto credere che reggerà ad un branco intero del quale neppur sapete il numero? La senti, Tachiko, la responsabilità? Keiga, sei sicura di riuscire a scappare? E Dyacon? Sembra essere unr acconto post apocalittico al quale non avreste mai potuto credere se non lo stesse vedendo coi vostri dannati occhi. Kamichi, dal canto proprio, sta cercando d'aiutare la vecchietta per quanto possibile. Sente il portone cedere e noterà la carcassa, seppur viva, del lupo dal manto nero cadere all'imbocco di quel vicolo in cui s'è lanciato per salvare la vecchia. Avvertirà tutte le urla provenire dall'esterno e la stragrande maggioranza di gente che s'accalca per correre dentro Konoha, per fuggire, per avere salva la vita. Potrai notare coprifronti del Villaggio, giubbotti che riguardano senza dubbio gradi più alti del tuo. Sei sicuro che quel vicolo possa essere un luogo sicuro, che la casa verso cui ti stai dirigendo possa reggere fino all'arrivo dei soccorsi? E se i soccorsi non dovessero arrivare? <DAL CAMPO DI BATTAGLIA, SONO CESSATI GLI AGGIORNAMENTI! COMUNICAZIONI INTERROTTE!> Già... ma cos'è successo in prima linea? Ousborn, nel frattempo, si rivolge ai cuccioli. <Takuiya, Machuga, Nimeya trovate un posto isolato in cui poter condurre i ninja. Vedrete sangue venir versato, finalmente. Lo svezzamento è dunque giunto.> Ghigna soddisfatto mentre le bestie alate si allontanerebbero assieme ad Aisu. <Sakir, fidati di me. Non hai alternative, a meno che tu non voglia venir divorato, s'intende.> E a sua volta, l'enorme pipistrello inizierà a dirigersi in tutt'altra direzione, rientrando assieme alla fiumara di ninja sopravvissuti che cercano soltanto la salvezza. E tu, Tachiko? Nessuna comunicazione dal campo di battaglia. Un civile rimasto lì, per puro caso, ha assistito a tutta la scena e piange disperato. <Nessuno... Nessuno verrà a salvarci questa volta...> Nessun Kyuubi gestito dalla forza del Nono, nessuna colata lavica della Decima. Il mondo ninja è sull'orlo del baratro e sta guardando l'abisso. [ Turni: Sakir - Tachiko - Kamichi - Keiga ][ Datemi drama♥ ][ Per dubbi/domande IMPORTANTI ai fini della quest, contattarmi privatamente ][ Azioni complessive ENTRO le 19 ]

18:48 Sakir:
  [In volo] Sangue, dolore e distruzione. Cadaveri e tanta paura. Lui sta avvertendo tante sensazioni differenti ma ghigna e ride. La battaglia sta continuando ma lui è ancora vivo ed è questo che conta. Non ha fatto molto ma almeno ha attirato i Pipistrelli dopo il loro ultimo incontro. Vuol dire che sotto sotto quest'ultimi erano interessati alle sue precedenti parole, visto la lontananza del Villaggio della Foglia. Cercherebbe di dare un'occhiata al di sotto, controllando che coloro che conosce sono ancora vivi anche se feriti. D'altro canto potrebbe curarli in un secondo momento. Aisu, poverino, viene ancora rimbalzato fra i tre cugini ed esclama <Spaccapalle, ti prometto una doppia porzione di carne al sangue ed una ciotola fresca di acqua ma adesso dobbiamo assolutamente fidarci di loro> ecco che per tutta risposta riceve "WOLF WOLF" uscendo la sua lingua. Nemici ed amici, evocazioni, membri del suo clan e i loro rispettivi compagni a quattro zampe. Di tutto e di più. Soprattutto una Chimera che ha fatto scaraventare il Lupo, in difesa del Portone di Konoha <COSA CAZZO E' QUELLA?> urla ad Ousborn, visto che è la prima volta che incontra nella sua vita quella creatura e non ha nessuna informazione su di essa <Ousborn, mi fido ciecamente di voi e grazie ancora. Vi ho promesso delle Anime e qui ce ne sono in abbodanza ma salvate anche i miei compagni e i civili. Loro non c'entrano assolutamente nulla in questa guerra> sono solo delle povere vittime innocenti. Con questa ultima frase ritorna in silenzio, ancora in volo, artigliato dal primo Pipistrello che ha incontrato ai Dirupi dell'Eco che lo ha messo alla prova per ben due volte. [Chakra on]x[Innata On]x[Se chakra 51/60]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 3 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 2 fuuda vuoti, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra, 2 tonici curativi, 1 tonico Inuzuka]

18:51 Tachiko:
  [Verso Portone] Niente. Tutto quanto sembra essere perduto. Se non fosse per quel ninja velocissimo che ha deciso di prendere a cazzotti le bestie. Il braccio della ragazza andrebbe a sgonfiarsi mentre lei ansima. Gli occhi rossi andrebbero a vedere tutta la scena che ha davanti. Le dite della mano destra che tremano mentre la voce di Senshi che sembra ridacchiare arriva alle sue orecchie, come se fosse ancora più assordante della guerra che ha intorno. Un cenno di diniego con la testa. < …no.> direbbe solamente prima di deglutire sonoramente. Non avrebbe avuto paura se fosse stata per la sua sola vita, ma ora ha quel piccolo fagotto da proteggere. Ecco che farebbe un respiro profondo. Proverebbe di nuovo a scendere usando il rilascio del chakra, provando nuovamente a far scendere quell’energia ai piedi, ricoprendoli di quella patina azzurrina prima di voltarsi e scendere di nuovo da quel muro, ovviamente non Dove il muro sta per crollare o dove la porta è stata distrutta da quel lupo lanciato a grande velocità. Se fosse riuscita a scendere ecco che sentirebbe la voce di quel civile ed un attimo di panico andrebbe a colpirla. Gli occhi che si illuminano di quelle lacrime che solo una volta hanno visto quelle guance prima di sentire il labbro tremare < …no…Furaya tornerà, io mi fido di lei…> direbbe ma ancora incerta sulla cosa. Ecco che vorrebbe litigare con quel tipo, ecco che vorrebbe fargli capire di avere fiducia nella decima. Ma anche lei, adesso, sta tentennando < Furaya non può essere morta! Lei tornerà di sicuro!> direbbe poi andando a stringere i pugni, urlando < E quando tornerà, Saprà che Senshi è ancora viva e che sono riuscita a proteggerla!> si auto convince prima di iniziare a correre via, abbandonando la sua postazione per portare in salvo la bambina, il futuro che le ha lasciato Furaya, la sua nipotina. [2/4 Tentativo rilascio chakra, 2/4 movimento] [Chakra on][25/30][Equip: Portakunai dx: 3 shuriken e 3 kunai][Portakunai sx: 3 shuriken e 3 kunai][Marsupio portaoggetti: 1 bomba luce, 1 carta bomba, 1 fuda da sostituzione, 2 tonici chakra, 2 tonici coagulanti][Armor: schinieri, vambracci e guanti protettivi]

18:52 Tachiko:
  [Verso Portone] edit tag [Allontanandosi dalle mura]

19:00 Kamichi:
  [In Fuga] Il tempo scorre inesorabile, secondo dopo secondo, in quel loco che pare essersi congelato del tutto da quando quelle bestie immonde hanno deciso di attaccare senza pietà il villaggio della foglia, ormai barcollante sotto i colpi indomiti di tali creature. Colpi, jutsu, morsi e chissà cos'altro sono quei suoni che continua ad udire dalla sua posizione, assieme alle grida delle persone e dei ninja lì presenti, tutti indaffarati per mettersi al sicuro e per mettere al sicuro. <MA CHE DIAVOLO SUCCEDE QUI?!> Gli occhi del giovane sgranano alla vista di quel bestione, che cade e s'accascia a pochissimi metri da loro, lasciando che la terra sotto i loro stessi piedi vada a cedere, tremando, proprio come tremano i palazzi e le mura di konoah sotto i colpi di quegli attacchi <OH MERDA!> s'avvede delle persone correre come sciami verso la sua posizione, file e file di civili, ninja e chissà chi altro correre come vere e proprie mandrie verso il suo fisico mingherlino, e cosa più importante, quell'anziana donna. <NON POSSIAMO> nei confronti dell'anziana <Non possiamo proseguire oltre, ha visto cosa sta succedendo?!> volta il corpo, in direzione al senso di marcia di quella corsa matta e disperata di tutti i ninja del villaggio <dobbiamo farci forza, e andare avanti> prende fiato <E cercare di metterci al riparo assieme a tutti gli altri> continua, riprendendo la donna sotto al braccio, e col suo gomito al di lui collo <ci penso io a non farla travolgere, lei si tenga forte> per aggiungere, qualche istante dopo <Siamo troppo vicini alle porte, lo ha visto pure lei quel COSO CADERE DA FUORI IL VILLAGGIO> Cerca di non dare modo alla vecchia di rispondere, surclassandola con la parola, cerca in questo modo di distrarla dal voler tornare a casa, per affrontare una morte certa, considerata le portate dei suoi avversari. <Si fidi di me, e cerchiamo di salvarci insieme da questa cosa, la prego> cercando, con quel po' di forza di in corpo, di trascinarsi assieme all'anziana verso il lato più lontano del villaggio, in modo da cercare, ingenuamente forse, di allontanarsi dal pericolo

19:07 Keiga:
  [In allontanamento dalle mura] E anche per stavolta, non si sa per quale arcano miracolo divino è riuscita a non farsi spiaccicare. Rotola, neanche poche volte per poi finire distesa a terra. Riporta graffi e sicuramente domani avrà male ovunque. Sempre se ci arriva a domani. Rincoglionita non solo per la tecnica ma anche per la ruzzolata importante. Schiude gli occhi e scuote il capo, cercando di riprendersi almeno da capire che cosa le sta succedendo attorno. Appoggia le mani a terra, facendo forza sulle ginocchia per mettersi seduta. Non è di certo la posizione più consona al momento ma è stabile e di certo è quella a cui è più abituata anche nel caso dovesse muoversi di scatto. Una smorfia in viso. Tutto intorno a lei si vede solo morte e distruzione. Gli occhi sgranati nel vedere tutto quel sangue, tutti quei cadaveri. Poi si ricorda del portone. Lesti gli occhi vanno a cercarne la posizione ma quello che le si para davanti è quell'essere gigantesco, strano, mai visto prima. Un qualcosa di terrificante. E lo si vede in faccia che adesso la paura la sta bloccando. Fa per indietreggiare ma le gambe tremano, facendola finire con il sedere a terra. Cerca di strisciare indietro, se necessario, per allontanarsi da quella cosa che non ha la più pallida idea di che cosa possa essere. Le mani sorreggono il busto, cercando i indietreggiare per allontanarsi almeno da quella posizione. <A-Akuma..> Si è allontanato prima ma non lo ha più visto <Akuma..!> Lo cerca con lo sguardo, in mezzo a quel casino, tra detriti. Il cucciolo se ne sta appiccicato contro un muro, con le zampette che gli coprono gli occhi. Ha paura, tanto da guaire appena. La coda di solito giocosa o al massimo ben dritta, ora cerca di piazzarsi il più possibile vicino al corpo. Chiaro segno di timore. E se nel guardarsi attorno riuscisse a vederla quella macchiolina nera tutta accartocciata ed impaurita, cercherebbe di raggiungerla. La chimera è proprio lì. E' enorme. Ma il suo cane è il suo cane. Quindi proverebbe a prenderlo, in braccio se necessario ed allontanarsi da quelle mura. Da quella cosa enorme e mai vista prima. Purtroppo pensa solo a se stessa ed il suo cane. [Chakra 21/25][Tentativo recupero Akuma 2/4 - Tentativo allontanamento 2/4][Equip. | Porta armi: 1 kunai - 1 shuriken - 5 fuuda sostituzione][Tasca porta oggetti: 3 tonici curativi - 3 tonici recupero chakra][Schinieri - Vambracci - Guanti]

Il pipistrello gigante scuote il capo. Non sa rispondere alle domande di Sakir e si sposta in volo sopra le teste degli altri. Un ulteriore cenno di diniego proviene adesso dalle sue fauci. <Sei già stato fortunato ad essere salvato tu.> Professa mentre s'allontana. Al termine delle battaglie, probabilmente, verrà lasciato assieme ai ninja superstiti e al suo fedele cane. Fino ad allora, dovrà fidarsi ciecamente di Ousborn e del punto in cui lo porterà. Potrà anche decidere di liberarsi, qualora lo volesse, ma ciò potrebbe altresì ritorcerglisi contro. Forse, per avere salva la pellaccia, sarebbe meglio seguire le direttive di chi sembra saperne più di te. Tachiko corre giù dal muro con la bambina. Senshi, avvertito il pericolo, inizia a piangere. Nel bel mezzo del campo di battaglia, laddove giace il lupo e il portone divelto, le urla delle persone in fuga s'alzano in coro e la bambina piange. Tachiko deve correre perché le bestie si stanno avvicinando. Avete poco tempo ancora, stanno raggiungendo il portone a grande velocità. Nel momento in cui anche Kamichi e Keiga, assieme ad Akuma, convoglieranno per rientrare nel villaggio ed allontanarsi il più in fretta possibile, la prima chimera sfonda il resto del portone già divelto a causa del lupo. L'evocazione viene richiamata nel suo regno, sparendo alla vista di chiunque e scampando probabilmente anche alla morte imminente, avendo perso i sensi a causa dello scontro e della botta subita. Dietro le loro spalle, i due appena citati potranno avvertire distintamente l'urlo famelico della belva più vicina che ancora non li ha inquadrati e che permette loro di fuggire. Kamichi è ancora nel vicolo con la vecchia in spalla, la quale è appena svenuta per via della situazione, non riuscendo a credere ai suoi occhi. Potrebbe anche essere morta d'infarto, ma questo non puoi saperlo. Senti, appena percettibile, il lento e caldo respiro che ti si sofferma sul collo. Scappa via, non guardarti indietro perché la situazione è appena diventata pericolosissima. Neanche i ninja più valenti sono riusciti a fermare un mostro di quella portata e dal campo di battaglia sembrano non esserci neanche superstiti. La paura, adesso, vi infila l'adrenalina direttamente in vena. Vi permette di scappare, di mettervi in salvo, ma dovete volerlo davvero. Ci sarà un eroe tra di voi che si fermerà ad affrontare le bestie? No, non credo. Tutti stanno pensando soltanto ad aver salva la vita. <EVACUATE IL VILLAGGIO! DIRIGIAMO TUTTI AL PORTONE NORD!> Esclama qualche altro ninja di supporto, mentre anche gli Anbu cercano di fare il loro, saltando da un tetto all'altro per raggiungere velocemente a supporto. <CI PENSIAMO NOI A TRATTENERE LA BELVA PER QUANTO POSSIBILE! PORTATE IN SALVO CHIUNQUE SIA ANCORA NEI DINTORNI!> Berciano ordini a destra e a manca per cercare di tenere tutto sotto controllo, ma come fai a tenere tutto sotto controllo quando Konoha sta per cadere? Quando vi sarete allontanati abbastanza e potrete vedere soltanto pochi residui delle mura e del portone, le bestie faranno il loro ingresso, tutte assieme. Le mura vengono calpestate. Il portone distrutto non esisterà più. Il simbolo della pace viene raso al suolo. Il simbolo della Foglia viene calpestato da ogni dannata belva abbia posato le proprie luride zampe al suolo. Le case vengono massacrate, chiunque sia al suo interno divorato. Quelle strade che avete percorso tanto a lungo, quelle vie, quelle dimore in cui siete cresciuti non li rivedrete mai più. Le risate, le avventure, le missioni, le storie d'amore, il passato con il quale siete cresciuti... svanito, distrutto dal passaggio di quelle decine e decine di bestie che, ululanti e fameliche, stanno continuando la loro avanzata per calpestare tutto quello che incontrano sul loro cammino, per sporcare le case del sangue di coloro che non hanno fatto in tempo a scappare. Raggiungerete la salvezza, ma la guerra non è terminata. Questo è soltanto l'inizio della fine. Ed è qui che il /Baluardo della Pace/ crolla. Ed è qui che /Konoha/ muore. [ END ]

20:39 Keiga:
  [In allontanamento dalle mura] Recupera Akuma, il suo cucciolo. La sua famiglia. Se lo tiene in braccio, stretto in quell'abbraccio pieno di protezione. E corre. Corre come probabilmente non ha mai fatto nella vita. Il chakra che viene fatto fluire nelle gambe, come ultima spiaggia. Un qualcosa in più per rischiare di non cadere, per avere maggior stabilità. Il battito cardiaco è alle stelle. Le urla, l'odore del sangue, del metallo, la stanno facendo impazzire. Per quanto le piaccia l'odore del sangue, quello è troppo anche per lei. Akuma ha le orecchie indietro e guaisce di tanto in tanto. Lei lo stringe, ad ogni guaito. Non lo lascia, è ovvio. Gli anbu che corrono da una parte all'altra. C'è ancora qualche civile che scappa, altri che vengono soccorsi. Lei corre, corre senza voltarsi perchè quella creatura è lì dietro, troppo vicina. E poco ci manca che in quella corsa non inciampi in un cinghialetto. Si ferma, mettendo un piede davanti per bloccare quella corsa. Akuma drizza le orecchie, puntando il musetto verso i cinghiali che si sono raggruppati vicino all'altro. Guarda indietro e poi torna su di loro. Può anche rischiare la vita per degli animali. Per gli umani no, ma per le bestie può farlo. E li ha riconosciuti, sia lei che Akuma. Solo una persona può avere 5 cinghiali che girano per il villaggio. Devono essere riusciti ad uscire dalla casa. <Ok, dicono che voi cinghiali correte veloce> Guarda ancora indietro, si vede che ha fretta. Ma anche i cinghiali sentono la paura. <Fatemi vedere quanto!> Esclama, con Akuma che incita i 5 grugnitori (?) a muoversi. Spera che la seguano, si prenderà cura di loro fino a che il loro compagno non verrà a cercarli. Quindi riprende a correre con il cane in braccio e lo squadrone di cinghialotti. Ma riescono ad allontanarsi. Di nuovo, non si sa quale Dio debba ringraziare. Non appena raggiungeranno un posto abbastanza lontano, si fermeranno per prendere fiato. Nel voltarsi a guardare verso il villaggio lo spettacolo non è di certo dei più promettenti. Tutto finito. Tutto raso al suolo, calpestato da bestie enormi. Deglutisce, mettendo a terra Akuma, ora un pò più tranquillo ma che mugola appena. Lunghi momenti di silenzio nel vedere quel posto dove è nata e cresciuta venir distrutto. Ed è dopo questi momenti che si volta. Il respiro non sembra essere meno affannoso di prima. Lo è perchè cerca di trattenere la rabbia e le lacrime. Cosa che non riesce a fare. Stringe i pugni e cammina, seguita da 4 cinghialini. Akuma da un colpetto sul muso a quello rimasto indietro, ed entrambi seguiranno l'umana. Non seguirà gli altri. Non cercherà di riunirsi ai superstiti. Da qui in poi, andrà per la sua strada da sola. [Chakra 21/25][Equip. | Porta armi: 1 kunai - 1 shuriken - 5 fuuda sostituzione][Tasca porta oggetti: 3 tonici curativi - 3 tonici recupero chakra][Schinieri - Vambracci - Guanti][X]

20:43 Tachiko:
  [Allontandosi dalle mura] Gli occhi rossi sono ancora fissi sul tipo. Ormai tutto va a rallentatore. Furaya non torna, non tornerà, non farà un’entrata epica come si aspettava la ragazza. Stringe i pugni. L’ombra del giorno che arriva. Il cuore quasi smette di battere mentre altre lacrime continuano a scendere. Deglutisce prima di sentire quei conati di vomito da nervoso. Rimane ferma, senza Furaya niente ha più senso. Un tic alla testa, una leggera frustata da parte di chi ha la follia in corpo. Sente quelle urla, quegli ordini. Il portone a Nord? Che senso ha? Ormai non verranno più a salvarli. Si lascia quasi andare fino a quando il pianto di Senshi non la desta. Un piccolo brivido dietro la testa prima di abbassare il capo verso la bambina. < …Senshi…> direbbe cercando di carezzarle la testa. Corruccia le labbra prima di iniziare a piangere singhiozzante < non ti preoccupare. Mamma Tachiko si prenderà cura di te.> direbbe andando a mostrare un gesto di estrema dolcezza verso la bambina < Tu crescerai sana e forte.> direbbe. Ed ecco che si sveglia. Tutto il chakra riverso nelle gambe per fuggire, per lasciare Konoha ormai persa contro quelle belve che iniziano a massacrare tutto e tutti. Non si guarda indietro, non più ormai, ogni lasciata è persa. Tenterà solo di salvarsi e di poter salvare quel fagotto futuro, quella promessa fatta alla donna che più di tutte ha reso Tachiko, accettata, amata, voluta. Ecco che quindi si unirebbe agli altri sopravvissuti cercando quindi una via di fuga da quel villaggio. Non solo quello è finito. Anche la carriera di Tachiko come ninja, non avevo più senso, finirà in quella giornata. Cuore duro il suo, sanguinante, mentre i ricordi fuggono via e prende vita solamente il rimorso e la rabbia, rabbia che fa infuocare il sigillo dietro la schiena, ma non fa niente, non servirebbe a niente. Addio Konoha. E’ stato bello. Ed addio a tutti. Tutturu…[End]

Ed io qui piango con voi.

I nostri quattro avventurieri percepiscono l'odore della guerra nell'aria, ma ciò che li aspetta al portone è totalmente diverso da ciò che immaginavano.

Ithaeur, l'evocazione di Furaya, viene usato come ariete per sfondare il portone d'ingresso. Una chimera, un mostro di cui nessuno sa nulla, inizia a far manbassa di chiunque trovi davanti: uccidendoli.

Anche i ninja più forti vengono sconfitti e i quattro amichetti di quartiere sono costretti a fuggire per rintanarsi in un posto sicuro.

Sakir viene portato via da Ousborn, Aisu dai tre cuccioli della stessa evocazione.

Tachiko corre via, piangendo per sua cugina, con la bambina che ha giurato di proteggere tra le braccia.

Kamichi soccorre la vecchietta e continua a scappare via. Non possono fare altro.

Keiga ritrova per puro caso i cinghialetti di Mattyse fuggiti dalla sua abitazione, portandosi anche loro via da quell'inferno.

Konoha cade sotto i possenti colpi di centinaia di bestie che distruggono ciò che resta delle mura e del portone. Il baluardo della pace, oggi, cade.