A lungo questa fredda guerra è stata protratta. Gli esponenti di ogni fazione hanno avuto più e più riunioni, sia con i propri alleati che con i propri nemici. Quasi ognuno dei presenti ha avuto l'occasione di vedere almeno una delle persone che oggi è schierata dalla parte opposta del campo di battaglia. La sconfitta della fazione guidata dal Crepuscolo determinerebbe un'egemonia dell'alleanza su tutte le grandi terre Ninja, potrebbe essere l'occasione definitiva di sradicare l'eterna caoticità del Suono. Un paese che può prosperare solo nel sangue non ha spazio in un sistema dove ogni vita vuole essere protetta e valorizzata. E' stato lunghissimo il momento nel quale i principali eserciti hanno incontrato gli sguardi reciproci. Ognuno dei ninja sentiva l'ansia e la tensione, immediatamente prima di un grido che, levatosi da alcuni dei combattenti, s'è perso in un cielo rischiarato da un riflesso incendiario. Un temibile soffio di vento ha dilatato i petti d'ognuno, seguito dalle prime visioni di sangue. Il fato punta gli occhi su questa guerra proprio nel mezzo della battaglia, saranno passati minuti o forse ore ed il conto dei morti non può che salire costantemente. Nelle retrovie d'ognuna delle fazioni son presenti squadre mediche della O.M.M. che operano ininterrottamente, tentando di recuperare i pochi fortunati sopravvissuti per trascinarli lontano dal campo di battaglia. Se non altro, considerando lo stato di neutralità della corporazione, è abbastanza certa la loro sopravvivenza, purché non si trovino in mezzo al campo di battaglia. In cielo sono perennemente presenti, in direzione del Paese dell'Aria, sette enormi simboli a forma di mezza luna nera: simboli che, chiunque sia informato, sa essere legati ad un membro della Yugure, apparsi precedentemente in occasione della morte di Kunimitsu Yakushi. La terra trema regolarmente per gli urti provocati da ogni combattente, accompagnati dalla presenza di evocazioni, alcune persino definibili mitiche. Lungo diverse decine di metri, Manda, il re dei Serpenti Giganti. Le sue scaglie violacee sono ormai grondanti di vivo sangue proveniente da squadre di shinobi dell'alleanza che fallimentarmente hanno provato a combatterlo e contenerlo. Soltanto l'apparizione di Fenrir, il leggendario lupo dal pelo argentato, è stato in grado di sedare l'attacco della serpe, impedendole di causare altre casualità. A chiunque vedesse quella scena ora, vedrebbe Fenrir mordere la testa di Manda, con quest'ultimo che contemporaneamente stringe il proprio corpo serpentino attorno alla creatura. La loro lotta è crudele e se mai sopravvivranno potrebbero riportare ferite che richiederanno lunghi periodi di riabilitazione. E' importante notare che questa battaglia, che converge ai monti ardenti, prende in realtà una porzione molto più importante del territorio: quale esercito di shinobi non ha assassini e spie che tentano d'aggirare il fronte? I vicini boschi di Shukosato e persino le Risaie del paese dell'Aria sono campi di battaglia subdoli e forse più ansiogeni dei Monti Ardenti. Tra la densa boscaglia shinobi dell'alleanza perdono la vita in un'istante, vedendo come ultima immagine l'immensa sagoma bianca dia tigre: Royarutaigà, il Sovrano. Allo stesso modo, diversi shinobi di Oto cadono per i temibili genjutsu lanciati dall'alto da Corax, un gigantesco corvo bianco dagli occhi color sangue: simbolo di Kusa. Verso le risaie è possibile imbattersi in foreste completamente putrescenti, con alberi liquefatti e cadaveri di shinobi di cui resta a volte un pezzo di carne ed a volte soltanto un coprifronte consumato. I pochi cadaveri riconoscibili son mutilati e sporchi di un misto tra i loro liquidi corporei e quello che parrebbe un acido verde intenso, i loro occhi son gonfi e quasi escono dall'incavo dell'occhio. L'odore non è troppo dissimile da quello di un mattatoio. La causa di tutto questo è la regina delle Farfalle dell'Ade, che costantemente sputa dall'alto il suo forte acido caratteristico. Ma spostiamoci su chi il fato vuole inquadrare davvero... o almeno così parrebbe, poichè mentre i protagonisti, quei ninja che in un modo o nell'altro sono stati prescelti dal destino per avere un ruolo in questo ciclo di vita stanno combattendo con sangue e onore ignari però che c'è qualcuno che li sta osservando, non molto distante da loro, una figura leggendaria quanto antica ormai, le cui memorie sono insite unicamente nelle menti di chi lo ha visto coi propri occhi altresì innumerevoli leggende avvolgono la figura di questo ninja. Da che è iniziata questa battaglia molti sono i nemici abbattuti, le ferite inflitte e subite, il sudore ed il sangue si mescolano offuscando, lucidità, riflessi e tant'altro. Hanno usato tonici e sigilli potenzianti, hanno usato ogni vostra risorsa e lo stanno ancora facendo. Ovunque ci si volti, il campo di battaglia sta venendo consumato da una battaglia. Tra i sentieri dei monti ardenti, circondati da basse valli rocciose. Ognuno di loro oggi è presente qui a combattere per un ideale, un valore, qualcosa che trascende il semplice essere ninja, lasciandosi avvolgere dal forte odore del campo di battaglia, diventandone ebbro. Qualsiasi cosa accada, chiunque perda, chiunque vinca, questa è la fine di un'era. Black Soul Shippuden. Allora perché non agire Akendo? Perché rimanere in quella posizione, così vicino ma al tempo stesso così lontano da quest'era che sta per terminare? {AMBIENT SOLITARIO}
Chi sei tu, che ti celi dietro la Grande Ruota? L'ebbrietà della guerra s'insinua sotto la tua pelle e ti fa diventare ciò che sei sempre stato: anima reincarnata, destinata al caos. Il mondo sanguina ed ogni goccia vien fatta cadere nel ricettacolo delle virtù perdute, di cui il tuo sguardo si abbevera. All'orizzonte due enormi draghi di chakra dorato calano dal cielo seminando morte e dolore ed illuminando per un momento il cielo sanguigno. Uno è il prodotto del lungo addestramento di Sango, una marionetta che hai posizionato dove sarebbe dovuta appartenere. Il secondo proviene da un ex membro dell'Akatsuki, qualcuno con il quale forse non hai più - o non hai mai avuto - nessun reale legame. Ma infondo, nulla è importante adesso, neanche i visi di chi potrebbe pensare d'essere a te caro. Puoi assistere ad uno di quegli eventi che ciclicamente si ripete: soldati impreparati alla morte. Giovani ragazzi pieni di potenziali cui vite vengono spezzate da subdole tattiche, lasciando sui loro sguardi morenti soltanto terrore. Gli ultimi raggi del crepuscolo splendono sugli occhi dei morti, trapassando la pupilla e generando un riflesso che ti da quasi l'illusione d'essere osservato dai morti. Un sentimento sovrumano di potenza e libertà gonfia ora il tuo cuore, rendendo ogni immagine di quello scenario una splendida composizione. Tanta è l'arte che ti par di sentire il richiamo innato all'unirti in battaglia, come se il tuo potere stesso richiedesse da te di compiere l'atto trionfale. Ti senti capace di compierlo, ti senti padrone del destino del mondo. Forse è la convinzione di aver tutto provato e tutto tentato. Forse è perché guardando il campo di battaglia, sotto sotto, non c'è nulla di diverso dalla guerra di Ame. Cambiano i coprifronti, cambiano alcuni visi che dominano la scena, ma in fin dei conti il finale è sempre lo stesso. Nel tuo contemplare, accade qualcosa che coinvolge tutto il campo di battaglia. Una voce si espande per l'intero ambiente, certamente frutto della squadra dei sensitivi delle retrovie dell'Alleanza. Un rumore statico, simile ad un disturbo televisivo, preannuncia il parlato. " ... QUA...SQUADRA SENSITIVI....ALLEAN...ATTENZIONE" Qualcuno, quasi stupito, si ferma per qualche secondo, finendo per perdere la vita per mano di nemici più furbi. "CENTINAIA.... CHILOMETRI... ISOLATI...FUUI---" i suoni s'interrompono. Che fare? Che sia accaduto qualcosa indietro, nelle retrovie? O che stia per accadere qualcosa? Presso la sommità di un altro dei monti puoi distintamente vedere il tuo vecchio 'amico': Hitomu. Il manto del chakra lo avvolge mentre ingaggia rapidamente il portatore del demone a sei code, colpendolo e portando entrambi a cadere oltre la montagna. Potrebbe essere un evento interessante a cui assistere. Potrebbe essere un ottimo punto nel quale introdurti, per eliminare gli assi portanti di questa guerra. Forse è quello che faresti...ma d'un tratto senti una sensazione antica e terribile provenire dal centro della tua fronte. Ciò che in te è sigillato, quel potere misterioso, comincia ad agitarsi con furia immensa. Non serve spiegare ulteriormente: è il peggior segno possibile, perché? Perché vuol dire che qualcuno /simile/ a te attendeva già in silenzio l'arrivo di questa battaglia. Una voce riecheggia nella tua testa, proveniente dal passato "Perché-sei nato, Akendo?" … "Da cosa pensi d’esser nato?". Sei uno di loro, desideroso di riportare dove appartiene ogni demone? O forse il tuo potere esiste per combatterli? Forse, non ha un senso il potere che possiedi. Trascende la ragione, se ci pensi abbastanza. Ma non importa. Percepisci un chakra simile a quello della madre delle Ossa, eppure, fondamentalmente diverso. Il tuo rinnegan scruterà l'orizzonte e sarà l'unico occhio in grado di osservare il lato di un'barriera che si estende più e più chilometri. Mentre tutti i ninja combattono ed ignorano, tu potresti già aver raggiunto la fatale illuminazione: nessuna cosa appartenente a queste terre sarebbe capace di erigere una simile trappola. E forse, se tu l'hai notata, lei ha notato te. Un'energia così simile alla tua, ma a confronto con te: completa.
O Akendo, siano testimoni i Kami, prima che questa notte si compia, di ciò che il destino ti ha fatto. Siano i fiumi di sangue empiti e vengano le anime torturate nel Naraka per i loro peccati. Che il cerchio della vita continui a girare, crudelmente, tenendoti ostaggio fuori da esso. Illuso dal viola dei tuoi stessi occhi, ti ricordi ancora di quando eri umano? L'immagine delle montagne interrompe per alcuni attimi l'orrore del dramma che sta avvenendo; la serenità ed il silenzio provocato da quell'improvvisa comunicazione dà una tregua alle vite di molti. E' una melodia bellissima, completamente rovinata dalla tua corretta realizzazione. Formidabili sono gli urli e le luci cremisi gettate dal Crepuscolo. Lo hai capito, ancora prima che accada sotto i tuoi occhi: la vita umana sta spegnendosi. La guerra attualmente in corso è finita chissà quanto tempo fa, al momento della realizzazione di questo piano. Il cielo diventa un immenso sepolcro e la barriera s'assicura che nessuna voce riesca più a comunicare con l'esterno. Saggio a non dislocarti, cosciente che una tecnica simile ti porterebbe al massimo al confine della barriera. Il passato ed il presente si fondono sotto il tuo sguardo, collidono e s'agitano come l'energia psichica e mentale che forma il chakra. Ciò che in te è presente, quel profondo, oscuro e incomprensibile potere riesce a farti piegare su un ginocchio. Una forte esplosione si fa largo presso una delle tante montagne distanti, distruggendola e riportando l'ebbrietà della battaglia in tanti individui precedentemente sotto shock. Il terreno nella sua integrità inizia a creparsi, il mondo sembra star collassando su sè stesso, puoi percepirlo. I fiori nelle valli muoiono rapidamente e la voce dei sensitivi torna ad esser udibile per tutto il territorio. " SIETE STATI ISOLATI DA--" la comunicazione, per un momento chiaro, si interrompe per cinque secondi "HOKA..TUTT... VILLAG- MOND-" Provenienti dall'ambiente circostante, tutti potranno sentire dei ruggiti che paiono un sovrapporsi di più voci bestiali. Alcuni ninja proseguono lo scontro ma la maggior parte si ritira e raduna: è ciò che avviene per gli shinobi di konoha, che si raggruppano attorno a lei nella speranza che possa tenerli al sicuro. Nella distanza puoi già vedere alcune di queste bestie, grazie alla tua posizione. Creature nascoste dal buio, chimeriche, grandi ognuna quanto i signori di alcuni mondi animali. Finalmente, la comunicazione riprende. "SONO....TRO--" Proveniente ora dalla voce comunicante, un urlo di bestia simile a quello da te sentito: poi, l'urlo dell'uomo ed infine il silenzio. L'intero campo di battaglia tace per la prima volta nel corso di questa lunga battaglia da te osservata. Quasi come fosse sempre stato lì, un cristallo trasparente ha iniziato a espandersi, come un seme che germoglia lungo una parete. In pochi istanti la parte inferiore del tuo corpo si ritrova immobilizzata da quel misterioso materiale che tu riesci a percepire essere simile alla barriera. Sei saggio, hai esperienza, forse troppa, ed è per questo che a differenza dei ninja nel campo di battaglia saprai che qualsiasi tua tecnica è ora inutile. I cristalli stessi sembrano bloccare ogni tuo tsubo, punti di uscita del chakra. I cristalli salgono, più velocemente per te che per gli altri, quasi come se.. no- Non c'è dubbio, stai venendo preso di mira. Il cristallo sale sul tuo busto, lasciandoti petto e viso scoperti ma salendo lungo la tua nuca e la parte posteriore della tua testa, impedendoti di muovere o ruotare il collo. Puoi sentire un suono familiare: il suono, quasi musicale, di una lunga veste cui strascico striscia sul terreno. La natura intorno a te vibra e muore, il centro della tua fronte brucia come stesse venendo arso da acciaio bollente. Qualcuno è alle tue spalle. Il tempo par dilatarsi ogni volta che la tua cassa toracica si gonfia e sgonfia nell'atto del respiro. I tuoi occhi da veggente risplendono e son fissi immobili su un campo di battaglia che sta venendo invaso da quelle che un giorno saranno chiamate Bestie Divine. Furaya, l'Hokage, sta venendo congelata come te, seppur più lentamente. I ninja attorno cadono uno dopo l'altro, sporcando i cristalli della Nara di sangue. Puoi sentirli chiamare l'aiuto dell'Hokage, pregare di essere salvati. Puoi sentire la Decima urlare con tutto il suo fiato rimanente un grido di dolore, così come Kimi Doku grida il nome di Nemurimasen. I morti che tu cerchi, e che non riesci a scoprire, si rianimano dentro di te violentemente e respirano dentro di te col loro tremendo soffio infuso di terrore. Ecco che il finale ideale, il finale di devastazione, sembra prender vita. Ma tu, tu ti ostini- nel paese di sete che è la tua anima, ai piedi della montagna della tua mente, chiuso nel fascino di un potere incomprensibile, a scavare la terra della realtà per cercare le porte del divino. Tutto ciò che hai trovato, però, son scheletri. E dunque la domanda sorge spontanea: Qual è il mio vero ruolo? Portatore di equilibrio? Caos? O forse una vittima, cui anima ha varcato i secoli ed i millenni, soltanto per morire adesso? "Dunque sei tu, suo figlio." La voce par eterea, come udire uno spettro. Chiunque sia alle tue spalle proietta di fronte a te un'ombra esile, con due protuberanze d'ombra che partono dalla fronte. Un maschio, se dovessi associare un genere. La sua mano si allunga, puoi vedere una tunica bianca dalle larghe maniche, seguita da un esile braccio color latte, con unghie più lunghe di quelle possedute da un umano. Con le dita sfiora la tua fronte, poi, lentamente, sale. D'un tratto, con l'unghia, tenta di perforare il centro perfetto della tua fronte. La velocità è paragonabile quasi a quella di Hitomu, probabilmente il ninja ad ora più veloce delle cinque terre. Impatta su di te, sull'incavo nella tua fronte, ma prima che le unghie riescano ad affondare completamente nella tua carne, sembra che un campo di repulsione spinga lontano la mano dell'entità. Senti un ringhio, quasi ferale. "...Ti ha già incontrato, dunque..." attimi di silenzio, seguiti da urla sul campo di battaglia: morte. I cristalli iniziano ad avvolgere il tuo petto, rendendoti difficile il respiro. Poi, una risata sfacciata e poco elegante, senti lo schiocco caratteristico della lingua sul palato, similmente a te non troppo tempo fa. "Ti elimineremo. Che sia ora o tra mille lune. Ma se non posso ferirti ora, ti sigillerò assieme agli altri. Ti priverò della tua saggezza, così che quando torneremo non avrai di che difenderti. " Sono passati oltre dodici anni da quando tu ebbi quell'incontro che tanto pareva un sogno - o forse incubo. Alla fine, dopo tutto questo tempo, i pezzi iniziano ad allinearsi, quasi come se qualcosa stesse soltanto iniziando. Se davvero non hai scampo, se davvero è finita, se davvero la tua saggezza ti sarà sottratta assieme ad ogni cosa ad essa correlata, non è forse il tuo ultimo momento di vita come Akendo Seiun? Non sarebbe forse l'ultima volta in cui puoi provare i tuoi sentimenti, esprimerli? Il tuo odio, rabbia, frustrazione. O forse, come fu per Katsumi quando tu lo sigillasti, proverai pace, dolore, tristezza? Rispondimi, Seiun. Chi sei?
E' una giornata come tutte le altre. S'ode nella casa poco distante l'ondeggiare di una culla al ritmo di una cantilena sommessa: forse una madre che concilia il sonno del proprio figlio, con una melodia tramandata dai tempi antichi. Sopra, oltre la finestra aperta, ardono le stelle che van sparendo sotto il giungere del giorno. Lungo le strade vicine, la vita prospera ancora. Straziante dolcezza in quel freddo vento pre-primaverile. Che giorno è, in ogni caso? Ma in realtà, che importa. Al di fuori un gruppo di giovani ragazzi corre per le strade, con passi pesanti e rumorosi amplificati da sottili strati d'acqua lasciati dalla pioggia lungo le strade. Una pioggia che, per altro, è flebilmente presente. Suoni di campane distanti segnano l'inizio delle celebrazioni religiose per alcuni templi religiosi, dove aulici canti e mantra vengono ripetuti costantemente nello scopo d'invocare chissà quale entità o virtù. A intervalli, su alcuni dei tetti possono essere visti gruppi di figure passare ad alta velocità: sicuramente dei ninja presi forse da un qualche inseguimento o delirio eroico provocato dalla brezza del potere. Che siano genin? I chunin sicuramente imparano a fare un po' meno rumore quando si muovono. Qualche anziano s'affaccia per fissarli con uno sguardo carico di chissà quale pensiero malinconico; altri semplicemente imprecano per il forte rumore. Ah. Giusto. Senza battere le ciglia, con le palpebre ancora calate sugli occhi, una lacrima si carica nel viso di un ragazzo. D'un tratto, tutti i suoni locali fanno meno e vengono sostituiti da immagini vaghe ed indefinite di uomini con gli occhi ardenti ed il viso annerito, con le vesti ridotte ad un tritume ed i corpi mutilati in ogni dove. Succede una pausa, quasi di raccoglimento, in cui il ragazzo si dimena, quasi pronto a riprendere coscienza. Le immagini vanno avanti, mostrando una prateria di fiori appassiti e poi una grande esplosione. Una figura piegata a terra urla. "IO NON CEDERO'" disperatamente si agita. Poi, per un momento, vede una mano pallida, ed un'ombra che proietta due corna. "IO SONO--" --------Una sveglia suona. Scatti istintivamente in piedi, quasi lasciandoti andare ad un urlo. Anche oggi hai fatto quello strano sogno ricorrente. Un sogno così reale che non riusciresti a spiegarlo a nessuno-- e chissà, forse i tuoi compagni ti consiglierebbero semplicemente di provare a sbattere la testa su qualche macigno. La lacrima che s'era cumulata sul tuo occhio viene asciugata con la manica della veste indossata. Qualcuno bussa alla tua porta. Non avendo più tempo per riflettere, ti sistemi come meglio puoi. Forza, è il momento di vivere l'inizio del resto della tua vita. { END }