Giocata del 02/02/2021 dalle 18:00 alle 22:49 nella chat "Monti Ardenti"
Attendere fato.
A lungo questa fredda guerra è stata protratta. Gli esponenti di ogni fazione hanno avuto più e più riunioni, sia con i propri alleati che con i propri nemici. Quasi ognuno dei presenti ha avuto l'occasione di vedere almeno una delle persone che oggi è schierata dalla parte opposta del campo di battaglia. La sconfitta della fazione guidata dal Crepuscolo determinerebbe un'egemonia dell'alleanza su tutte le grandi terre Ninja, potrebbe essere l'occasione definitiva di sradicare l'eterna caoticità del Suono. Un paese che può prosperare solo nel sangue non ha spazio in un sistema dove ogni vita vuole essere protetta e valorizzata. E' stato lunghissimo il momento nel quale i principali eserciti hanno incontrato gli sguardi reciproci. Ognuno dei ninja sentiva l'ansia e la tensione, immediatamente prima di un grido che, levatosi da alcuni dei combattenti, s'è perso in un cielo rischiarato da un riflesso incendiario. Un temibile soffio di vento ha dilatato i petti d'ognuno, seguito dalle prime visioni di sangue. Il fato punta gli occhi su questa guerra proprio nel mezzo della battaglia, saranno passati minuti o forse ore ed il conto dei morti non può che salire costantemente. Nelle retrovie d'ognuna delle fazioni son presenti squadre mediche della O.M.M. che operano ininterrottamente, tentando di recuperare i pochi fortunati sopravvissuti per trascinarli lontano dal campo di battaglia. Se non altro, considerando lo stato di neutralità della corporazione, è abbastanza certa la loro sopravvivenza, purché non si trovino in mezzo al campo di battaglia. In cielo sono perennemente presenti, in direzione del Paese dell'Aria, sette enormi simboli a forma di mezza luna nera: simboli che, chiunque sia informato, sa essere legati ad un membro della Yugure, apparsi precedentemente in occasione della morte di Kunimitsu Yakushi. La terra trema regolarmente per gli urti provocati da ogni combattente, accompagnati dalla presenza di evocazioni, alcune persino definibili mitiche. Lungo diverse decine di metri, Manda, il re dei Serpenti Giganti. Le sue scaglie violacee sono ormai grondanti di vivo sangue proveniente da squadre di shinobi dell'alleanza che fallimentarmente hanno provato a combatterlo e contenerlo. Soltanto l'apparizione di Fenrir, il leggendario lupo dal pelo argentato, è stato in grado di sedare l'attacco della serpe, impedendole di causare altre casualità. A chiunque vedesse quella scena ora, vedrebbe Fenrir mordere la testa di Manda, con quest'ultimo che contemporaneamente stringe il proprio corpo serpentino attorno alla creatura. La loro lotta è crudele e se mai sopravvivranno potrebbero riportare ferite che richiederanno lunghi periodi di riabilitazione. E' importante notare che questa battaglia, che converge ai monti ardenti, prende in realtà una porzione molto più importante del territorio: quale esercito di shinobi non ha assassini e spie che tentano d'aggirare il fronte? I vicini boschi di Shukosato e persino le Risaie del paese dell'Aria sono campi di battaglia subdoli e forse più ansiogeni dei Monti Ardenti. Tra la densa boscaglia shinobi dell'alleanza perdono la vita in un'istante, vedendo come ultima immagine l'immensa sagoma bianca dia tigre: Royarutaigà, il Sovrano. Allo stesso modo, diversi shinobi di Oto cadono per i temibili genjutsu lanciati dall'alto da Corax, un gigantesco corvo bianco dagli occhi color sangue: simbolo di Kusa. Verso le risaie è possibile imbattersi in foreste completamente putrescenti, con alberi liquefatti e cadaveri di shinobi di cui resta a volte un pezzo di carne ed a volte soltanto un coprifronte consumato. I pochi cadaveri riconoscibili son mutilati e sporchi di un misto tra i loro liquidi corporei e quello che parrebbe un acido verde intenso, i loro occhi son gonfi e quasi escono dall'incavo dell'occhio. L'odore non è troppo dissimile da quello di un mattatoio. La causa di tutto questo è la regina delle Farfalle dell'Ade, che costantemente sputa dall'alto il suo forte acido caratteristico. Ma spostiamoci su chi il fato vuole inquadrare davvero... I veri protagonisti, quei ninja che in un modo o nell'altro sono stati prescelti dal destino per avere un ruolo in questo ciclo di vita. Da che è iniziata questa battaglia avrete sicuramente avuto modo di porre fine a più di un nemico. Avete usato tonici e sigilli potenzianti, avete usato ogni vostra risorsa e lo state ancora facendo. Ovunque ci si volti, il campo di battaglia sta venendo consumato da una battaglia. Tra i sentieri dei monti ardenti, circondati da basse valli rocciose, Furaya. Dietro di te diversi cloni permangono immobili, canalizzando l'arte eremitica del Senjutsu e rinvigorendo costantemente il tuo chakra. Con te diversi ninja delle squadre speciali di Konoha ti assistono, avendoti dato il tempo di evocare i membri del TUO branco nonché i cloni. Ad ovest, visibile ai tuoi occhi, è presente Sakura. Grazie ai tuoi sensi riesci a tenere d'occhio come la Hyuga, sfruttando il byakugan, tenga a sicuro la direzione attualmente protetta. Un gruppo di tre pattuglie del suono hanno provato a raggiungervi, ma due sembrano avervi ignorato, cambiando direzione improvvisamente. Un angolo delle labbra della Hyuga s'allunga appena, prima di approcciare la sola pattuglia rimasta, che pare non vederla, per colpirla più volte con gli attacchi di palmo tipici della famiglia. Ad est una serie di rampicanti formano più e più muri difensivi, ed intanto... appena dietro di te, al completamento del canalizzarsi del tuo senjutsu, puoi sentire la tua caratteristica coda esser tirata appena. A guardarti le spalle è Mattyse; con la parte sinistra del volto completamente bruciata ed un occhio ormai opaco, accenna quasi ad un sorriso, ma prima di completarlo una larga esplosione una decina di metri alle sue spalle fa saltare in aria qualcosa. "idioti.. " commenta il Senjuu. Nonostante tutto, è qua. Chissà se per proteggere il villaggio o l'ombra che lo rappresenta. Distante diverse centinaia di metri, dall'altra parte del campo di battaglia: Oto. Un gruppo di ninja della foglia supera una delle montagne, trovando il Kokukage. Il Mangekyo Sharingan sostituisce le normali pozze nere, ed immediatamente par piangere sangue. E' immediata la formazione di fiamme nere sul corpo di alcuni dei ninja, che disperatamente tentano di estinguere una fiamma di per se eterna. I restanti attaccano il Kokukage, lanciando armi e diverse palle di fuoco. Le labbra di Kioshi si schiudono appena, seguite da un debole cenno della mano; in un istante, un ugual numero di armi e palle di fuoco impattano su quelle originali, annullandole. La causa sono una vera e propria squadra di Uchiha capitanata dalla pura: Hanabi. Lo sguardo di lei sembra concentrarsi più sul Kage che sul campo di battaglia. " Chi non si piega sarà annientato.." Alla fine, hai trovato la risposta alla tua domanda, Kioshi? Siamo fatti per essere liberi? Forse no, dopotutto. Ma adesso tutto ciò che importa è eliminare qualsiasi cosa ti si pari davanti, ed è pensando a questo che il tuo chakra inizia a consolidarsi attorno a te, prendendo da prima color violaceo e trasformandosi a seguire nel leggendario Susano'o, un enorme scheletro che t'ingloba al suo interno. E' ora che il destino si realizzi: il tuo e quello di tutti i presenti. I monti ardenti ruggiscono ed immense colonne di fumo iniziano a inquinare il cielo, in concomitanza al giungere della notte. Uno dei monti, in particolare, presenta alcune delle figure rappresentative della Yugure. I mantelli bianchi li rappresentano, ma solo le menti più acute riusciranno a mettere a fuoco la scena, certamente Furaya riuscirà, anche a centinaia di metri di distanza. Una delle figure spicca per il suo chakra: bianco e nero che s'alterna e lo circonda, formando un manto uniforme sul corpo. Le braccia sono incrociate e fissa dall'alto quella scena. Non sembra essere arrivato lì normalmente: dislocazione? Ma senza dubbio è il Jinchuuriki del sei-code, uno dei responsabili principali della morte di Kunimitsu: Nemurimasen. Di fianco a lui un secondo chakra spicca per luminosità...un chakra che Furaya e Sango Ishiba potrebbero percepire come familiare ed affine: chakra naturale. Sembrerebbe che il jinchuuriki cerchi una linea di contatto visiva con la Kage, le sue labbra si schiudono appena, pronuncia delle parole che non puoi sentire ma di cui forse, per la tua esperienza da ANBU, potrai tradurne il labiale. "Nè vinti, nè vincitori." te l'aveva promesso, no? Eppure, ora non sembra agire. Che ogni presente si lasci avvolgere dal forte odore del campo di battaglia, diventandone ebbro. Qualsiasi cosa accada, chiunque perda, chiunque vinca, questa è la fine di un'era. Black Soul Shippuden. Qualcuno non è stato descritto, ma non vuole che non sia presente.... { Avete tutti innate ed eventuali premi attivi, comprese porte del chakra. Carte bombe cariche per chi ne vuole usare; non è necessario segnalare utilizzo di chakra ma è necessario rimanere in conformità con la turnazione. Siete liberi di provare ad approcciare evocazioni, squadre nemiche, png, riunirvi, parlare, persino ingaggiare uno scontro per primi a cui vi darò esito col prossimo fato. INTORNO alle 19.30 pubblicherò il secondo fato. }
La chiamata alle armi, la guerra è finalmente giunta. Lei è pronta, più di quanto sia mai stata, ora che finalmente la conoscenza la pervade, ora che ha compreso. Gli occhi entrambi con le sclere nere e le iridi rosse, le cicatrici che si farebbero strada su quel corpo lasciando che chiunque possa osservare il suo passato, il grosso segno lì dove le hanno asportato figlia e utero, rosso ed infiammato il taglio come se fosse appena stata incisa e similmente i due tagli sui reni. Le labbra si tingerebbero completamente di nero, segno delle fiamme e del sangue versato. I capelli invece diventerebbero bianchi come la neve, lunghi e lisci, la frangetta che vuole combattere su chi sia più simile alla più pura delle porcellane con la sua pelle martoriata. Alla base del collo appare anche quella bruciatura, il simbolo dei cacciatori di taglie, il lupo dalla testa mozzata ed infine, proprio sul cuore, si manifesta quell’incisione, quella scarnificazione imprecisa e di un bordeaux scuro “K-21” amore immortale ed eterno. Un legame fatto spesso di sofferenza ma mai odio. Osserva l’orizzonte pronta a radere al suolo qualsiasi cosa, le farfalle date dall’unione delle due innata sono tre in totale e le svolazzano attorno piccolo e di un rosso scuro, come sangue rappreso, le stanno vicine, si poggiano sulle sue spalle canalizzando la sua energia così che quel potere non la lasci troppo presto senza fiato. Si volta appena lasciando che lo sguardo ricada su Nemurimasen, una promessa nei suoi occhi, amore eterno promesso a lui e al Naraka, una visione della vita finalmente più simile alla sua e pace. Non c’è rabbia, non c’è timore o odio solo pace e compassione in quegli occhi che oggi risplendono di una nuova luce. Torna a questo punto a fissare l’orizzonte, lo lascia in questo istante, la guerra ha anche per lei. Non ha bisogno di salutarlo, di comunicargli quanto lo ama, non sente la necessità di usare la voce per veicolare quei messaggi, solo la mano destra andrebbe ad alzarsi con l’indice delicatamente teso in sua direzione, uno sfiorarsi rapido sulla di lui mano come unico gesto di saluto e affetto, null’altro. Avrà tempo quando tutto sarà finito. Se lo lascia alle spalle, dunque, mentre i capelli ondeggiano con i suoi passi, fluenti e lisci, sono sciolti e ricadono lungo la schiena, lasciata nuda da quella singola fascia in cuoio scuro che copre il suo seno. Le cosce chiare si mostrano ad ogni suo passo, facendosi largo nelle profonde spaccature di quella gonna nera e lunga sormontata da quel Kimono bianco, legato sui fianchi, riportante il simbolo della Yugure, la mezzaluna. Mentre si muove, mentre raggiunge le sue sorelle sul campo di battaglia andrebbe a concentrarsi. Ali da farfalla quelle si notano tra le sue scapole, lunghe e affusolate dai toni del verde fino al viola nelle loro estremità, sono lasciate libere di ricadere lungo la sua schiena, come veli di un abito, semi trasparenti e lucidi nella loro perfetta confermazione animale. Le sue palpebre e il contorno assumono una colorazione del tutto simile alle ali e sono proprio quelle che i tatuaggi, disegnati da sembrare quasi ombretto, vogliono richiamare. Un’idea quella che appare sui suoi occhi, qualcosa di astratto ma al contempo talmente preciso da rendere palese a cosa si riferiscano. Il Naraka dentro e fuori di lei, anima e corpo ormai donati interamente a loro per quanto il cuore rimanga unicamente di Nemurimasen. Passato e futuro perdono ogni importanza è il momento quello che vale davvero la pena d’essere vissuto, oggi è quando il mondo tornerà al naturale equilibrio, oggi l’alleanza riconoscerà e ricorderà la morte. Oggi tutto tornerà a scorrere come avrebbe sempre dovuto fare, strappando i ninja dalla loro comoda bambagia e ricordando a tutti chi è Medusa, chi è Yurei. Andrebbe solo ad alzare la mano al cielo, indicando con la sinistra la volta celeste sopra alle loro teste, seguendo la traiettoria indicata dal suo dito si dovrebbe giungere semplicemente al suo marchio. Un segnale quello che lancia, che tutti possano osservarlo e ricordarsene. Andrebbe ora a canalizzare quella forza, come a voler annunciare il suo arrivo sul campo di battaglia, mentre le mani si muoverebbero così da comporre i sigilli necessari di serpente, tigre, gallo, bue, scimmia, cavallo e capra così che ancora una volta ricorra a quel potere. Il dito proteso in alto andrebbe a diventare il suo catalizzatore di forza, una forza naturale che vorrebbe andare a far fuoriuscire il chakra, spostarsi verso le nuvole così che lì sopra si risvegli un grosso dragone dai colori violacei e verdi. Un richiamo ancora una volta a sé stessa e a quella nuova forma. Andrebbe semplicemente a lasciare che la creatura si manifesti, si avvolga e ruggisca simbolicamente prima di abbassare il braccio e lasciare che questa guidi il movimento dell’enorme creatura di chakra eremitico che ora vorrebbe impattare sul terreno, lì dove le truppe dell’alleanza la stanno sfidando <Masumi> alza la voce, le si avvicina per comunicare con lei, lascia che la Regina la senta. Amorevole è il tono di voce, nonostante tutto ancora pieno di quella comprensione e compassione che ha da poco scoperto <non stancarti troppo> affetto in quella semplice frase, la sua salvezza percepita come prioritaria su qualsiasi altra cosa. [movimento +drago celestiale] Brividi, il sangue che pompa velocemente nel corpo, ogni movimento, ogni sensazione, una danza ove il sangue scorre dal cielo. Piove sangue, e un sorriso si delinea su quelle labbra tremende e voraci, lo spirito che s'impregna di morte donata e ricevuta, ode il suono della pioggia in lontananza. La musica scivola nel campo di battaglia, le arpe e gli strumenti dei kami che risuonano in cielo. La terra brulla ormai rossa vibra e brucia sotto di loro, sotto ogni movimento che compongono, in una sinfonia perfetta di morte. Urla, grida, distruzione , ama sentirlo e ama sentire l'alba che giungerà di nuovo dopo quella guerra, la stessa che sta mostrando per pochi attimi prima che i corpi crollino davvero stramazzando al suolo. La stessa alba che porta addosso, sulle spalle scivola aperto quel manto d'ossidiana, e di quelle nuvole di sangue che son ritornate sulla terra per far tremare , per rimembrare la forza di Ame che ritorna alla vita dopo la morte. I capelli che si diramano selvaggi e lunghissimi, le iridi sottile , ambrate, feline, lo sguardo su.. Kusa. Yukio, dove sei finito? Ove ti nascondi, ancora non t'avvedi e ancora credi d'esser un kage. Dov'è la tua forza e la tua mostruosità? Il pensiero di lui che quasi la spaventa,ma il tempo , la mente più forte, mentre avanza di poco e quelle copie dietro di se ferme, atte a porre a lei l'energia necessaria per continuar a lottare, per continuare a uccidere. La foresta intorno , la tigre immensa ed enorme che lotta insieme a lei abbastanza vicina , quel corvo lontano che porta distruzione e terrore sulla stessa terra, ogni movimento pregno di bellezza, ogni attimo dove vi è e non v'è più, sgretolandosi in quella magnifica arte che danza con lei < una volta si, due no > il corpo della donna che s'è allungato con il chakra eremitico, più flessuoso e allo stesso tempo più tonico e forte, le macchie nere che si dilungano su tutta la pelle nivea, nere, a farla sembrare un essere quasi mostruoso, o una tigre, come gli artigli sulle unghie lunghe. Il corpo pregno di carta, la stessa a cui attinge dalla stessa natura, ad un livello superiore ma gli occhi per adesso sono per quel corvo e il sorriso si allunga, i canini leggermente più lunghi del normale . Lo osserva, da li, il corpo che si muoverebbe per provar a raggiungerlo, avvicinarsi ad esso quando possibile, e comporre i propri sigilli, serpente, tigre, gallo, bue, scimmia, cavallo e capra in sequenza, concentrando il proprio chakra eremitico e creare quella specie di mostro, quell'enorme drago di pura energia della natura per mandarlo contro quell'evocazione. Se non può attaccare Yukio apertamente, avrebbe fatto in modo di uccidere tutti coloro che gli sono vicini, evocazioni comprese. Quella non è la sua guerra, l'unica cosa che conta è uccidere l'Hasukage e tutti coloro che incontra, l'unica cosa è vivere ancora un giorno per il proprio sogno. La tigre vicina che ruggisce il proprio volere, il re che fa vibrare la stessa foresta e punta le fauci verso l'alto. Terra e foresta che crollano con ogni movimento fulmineo, e un lieve pensiero rimanda a coloro che ama la donna. Che siano vivi o morti ancora non lo sa, il terreno coperto di morti, sangue che la impregna ,eppure nulla la turba, solo un dejavu antico che riaffiora. La guerra vuole sangue, e il sangue chiama sangue. Lei è li per vivere, per uccidere, e per mostrare come l'Alba sia ancora viva così come il paese della pioggia. Il sangue che piove ne è una prova, no? [Senjutsu attivo][innata attiva][ 1/4 spostamento + 3/4 tentativo drago celestiale] Ricordi? La Guerra. Da quanto manchi in queste lande dove l'odore ferroso del sangue ti penetra nelle narici? Sei sempre in avanscoperta, sei sempre davanti ai nemici in prima linea, come un buon Hokage dovrebbe fare. Sei pronta a difendere il Villaggio che tanto ami, sei pronta a morire anche per esso. Non ti sei mai tirata indietro, non lo farai adesso che hai raggiunto il potere massimo, quel potere che hai tanto anelato e che finalmente è nelle tue mani. Il metallo delle armi che s'infrange contro il corpo dei nemici, i tuoi stessi alleati che stanno cadendo ma mantengono stregua la difesa dei loro ideali. Digrigna i denti, il lupo. Occhi ambrati come quelli della bestia in cui il suo corpo è mutato, orecchie canine che svettano sul lungo manto bianco e roseo che son diventati i suoi capelli indomabili, dove continua a spiccare lucente il coprifronte della Foglia in tutto il suo splendore. Un ideale, un sogno: combattere per avere la pace. Una guerra della quale era consapevole, una guerra che sa che deve combattere con ogni stilla del proprio Chakra pur di averla vinta. Non può cadere, non sarà mai doma. Conquisterà ogni passo su quella terra. S'agita anche la coda lupesca dietro la schiena, vien smossa involontariamente. Adrenalina che ne pervade le membra, che risale ogni singolo centimetro del corpo della donna. Veste dell'armatura pesante che la ricopre per intero, mostrando un corpetto aderente al corpo atletico della fanciulla, gambali e vambracci che la difenderebbero in maniera adeguata da possibili attacchi, qualora la sua resistenza fisica non dovrebbe bastare, difficilmente. Sul fianco manco, pendono le due fedelissime katana; sui rispettivi polsi, mancino e destrorso, vi son due fuda che contengono una zanbato e una falce. La tasca porta armi contro la coscia destra, invece, contiene 3 Fuuma Shuriken, 3 Kunai, 3 Shuriken gigante; la tasca porta oggetti sul gluteo manco, vicino la coda, porterebbe al suo interno quanto segue: 2 Tonici Rec. Chakra, 2 Tonici Rec. Chakra Speciale, 2 Tonici Coagulanti, 2 Tonici Coagulanti Speciali, 2 Fumogeni, 1 Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale. Un ulteriore fuda potenziante è tenuto sul petto, potendone usufruire nel momento in cui ve ne sarà maggiormente bisogno. Nel bel mezzo della battaglia, riuscirebbe a percepire le fonti di Chakra e quelle naturali, come lo sarebbero i demoni codati. Un potere, il Senjutsu, davvero invidiabile e di immane portata. Artigli alle mani, peluria di lupo nerastra che ne riveste le estremità di mani e piedi, ma che in nessun modo dovrebbe bloccarle i movimenti nel comporre i sigilli. Si sente la coda tirare e successivamente delle esplosioni che la fanno sorridere. Si gira, convinta d'adocchiare Saisashi, ma trova Mattyse. <Tch.> Fa schioccare la lingua contro il palato, gli rivolge appena un'occhiata oltre le spalle tramite quelle iridi assottigliate, così simile adesso ad una belva che ad una persona normale. L'Haori con i kanji recanti il suo ruolo nella storia svetta dietro la schiena della donna, visibile da chiunque, differenziandosi dal resto dei ninja presenti. <Non farti uccidere, cinghiale> Mormora in sua direzione. <dobbiamo parlare.> Argomenti non del tutto futili che hanno bisogno di una comparazione tra due menti adulte e razionali, ma che nel bel mezzo del campo di battaglia non possono ovviamente fare. Saisashi dovrebbe esserle al fianco, verso cui rivolgerebbe una nuova occhiata. <Non mettetevi mai davanti a me.> Sillaba in direzione del /futuro/ marito, nonché degli altri presenti suoi alleati. <Sapete TUTTI come muovervi.> Nel frattempo, dovrebbe aver un contatto diretto con la lava nei suoi pressi, trovandosi nel suo habitat NATURALE. Circondata dai vulcani, pur avendo un piede contro un rivolo di lava che scende da essi, dovrebbe riuscire a canalizzarlo tramite il proprio chakra lavico di già precedentemente attivato. In maniera del tutto scenica, solleverebbe l'arto destrorso, pelliccia ed artigli, il quale fungerebbe da coadiuvante di quell'attacco di grossa portata. Quaranta i metri che dovrebbe riuscire a raggiungere, un'onda lavica di dimensioni sufficienti - si spera - a spazzar via gran parte dei nemici che dovrebbe aver di fronte, volendo colpire chiunque si trovi nel suo raggio di azione, motivo per cui ha richiesto che NESSUNO si mettesse davanti a lei o nei propri immediati pressi. Letteralmente: Judai, lavali col fuoco! Perché il fuoco distruggerà chiunque possa trovarsi sul suo cammino. <L'ALLEANZA NON CADRA' QUEST'OGGI! KONOHA RESISTERA' ANCORA UNA VOLTA!> Inneggia i suoi alleati, cerca di infondere loro il coraggio necessario ad affrontare questa guerra. Senza ulteriore necessità di comporre dei sigilli, la donna farebbe ancor una volta affidamento alla sua lava, quel regalo d'un traditore della Foglia che alberga in lei. Arriccia il naso, aggrotta le sopracciglia, ringhia come farebbe un lupo. Orgoglio che la rivestirebbe come un'armatura invisibile, il combattente che è in lei continua perentorio a ruggire. Non si piegherà mai. Dopodiché concentrerebbe ulteriore chakra Katon, già utilizzato per mantenere attiva l'innata lavica, per gonfiare la cassa toracica. Comporrebbe velocemente i seguenti sigilli: drago, serpente, tigre, scimmia, cinghiale. Solleverebbe rapidamente la dritta ad altezza delle sue fauci, formando un piccolo cerchio tramite il pollice e l'indice da cui soffiare all'esterno una fenice di fuoco. La sua grandezza dovrebbe essere di almeno diciassette metri e mezzo, per non parlare della velocità pompata dal Senjutsu. <SARAI IL PRIMO A CADERE!> Una frase che non si sa bene a chi sia diretta, ma che probabilmente soltanto il diretto interessato comprenderà come sua: Nemurimasen. Fenrir continua a combattere contro Manda, degno combattente contro cui potersi scontrare. Lei vorrebbe tenere tutto sotto controllo come al solito, ma n'è impossibilitata. Né vinti né vincitori è errato: vincerà lei perché perdere non è contemplato. Perdere vorrebbe soltanto significare che è tutto vano quel che ha compiuto finora, qualunque progresso, qualunque allenamento, qualsiasi potere abbia raggiunto sino a questo momento. <COMBATTETE!> Ringhia, la gola graffiata da tali urla. L'attitudine al comando che mai verrà spenta, gli occhi di una bestia che è pronta a divorare chiunque osi anche soltanto mettere un sassolino sulla sua strada. <NESSUNA PIETA' PER I TRADITORI: E' L'ULTIMO CREPUSCOLO!> In guerra, nessuna pietà. Lo stesso sguardo contro Hotsuma, la stessa adrenalina, il sangue che scorre, il battito a mille. Sei nata per combattere, Hokage. E morirai combattendo. [ 2/4 - LAVALICOLFUOCO NO JUTSU + 2/4 - Fenice di Fuoco ][ Chakra ON: ???/227 ][ Senjutsu ON ][ Evocazione: Re dei Lupi ON ][ Hijutsu Yoton LV4 ON ][ Equipaggiamento: Armatura pesante (+15 RES), Schinieri, Vambracci, Guanti Ninja, Coprifronte della Foglia | 2 Katana al fianco SX | 1 Zanbato sigillata nel fuda al polso SX, 1 Falce sigillata nel fuda al polso DX | Tasca Porta Kunai e Shuriken coscia DX: 3 Fuuma Shuriken, 3 Kunai, 3 Shuriken gigante ~ Tasca Porta Oggetti: 2 Tonici Rec. Chakra, 2 Tonici Rec. Chakra Speciale, 2 Tonici Coagulanti, 2 Tonici Coagulanti Speciali, 2 Fumogeni, 1 Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale | 1 Sigillo potenziante sul petto ] Il giorno fatidico è arrivato. Per lunghi mesi, si respirava aria di conflitto, tensione. Sarebbe stato solo questione di tempo prima che un'ultima scintilla scattasse per far partire ufficialmente una guerra che era ormai segnata dal destino. Per quanto l'ex corvino si sia dedicato completamente ai suoi nuovi allenamenti, trascurando per qualche settimana Furaya e sua figlia, in attesa di potersi infiltrare ad Oto alla ricerca di Akuma, la sua brama di vendetta sembra obbligata ad estirparsi anticipatamente: infatti il taijutser è stato richiamato dal Kage Pere infuocate, non che sua "dolce" metà, a combattere al suo fianco in prima linea insieme ad altri ninja specializzati. E' stato tutto così veloce , tutto così improvviso, da permettere appena di metabolizzare la cosa. Non si è dedicato molto a ciò che la Yugure stava facendo, ne al conflitto imminente, ma di una cosa è certo: dedicherà tutto se stesso e tutto ciò che ha appreso dagli ultimi allenamenti speciali per una sola ragione....GARANTIRE SUA FIGLIA UN FUTURO. E chissà che questo scontro sanguinario, possa dar luce una volta per tutte ad un mondo finalmente colmo di pace, dove i ninja non combattono più per la propria ingordigia e brama di potere. Spera di poter sacrificare la sua vita a questo scopo, donarle un mondo migliore di quello in cui sarebbe cresciuta ora. In questo momento il genin si trova in prima linea, con lui altri ninja di cui sicuramente conosce bene Mattyse. Poco distante da lui Furaya, che combatte sfruttando la sua nuova tecnica di cui Saisashi non ha ancora avuto modo di capire bene le meccaniche. Una cosa è certa: da lupacchiotta Sexy, IS BETTER! Sentirebbe dunque le parole della Nara, a cui rivolgerebbe rapido sguardo con la coda dell'occhio per poi spostare nuovamente le iridi smeraldine su uno dei bersagli che si trovano intorno a loro, un ninja che si trova frontalmente a lui <agli ordini Lupacchiotta sexy! Se sopravviviamo, promettimi che proverai quella tecnica aaaaaanche a letto hihihiihi!> e sticazzi, nonostante la fine del mondo sia prossima, certe cose sembrano non cambiare mai, tra cui l'idiozia del ragazzo. In un baleno, egli schioccherebbe le dita, ed al suo posto a controllare nuovamente il suo corpo, giungerebbe la sua seconda personalità "Lind" < FUUUUUCKIN SHIIIIIT , QUESTA SI CHE E' VITAAAA!> esclamerebbe con la voce che cambia tonalità e quel ghigno che ora mostra degli affilati canini. Il giovane, è vestito in maniera semplicissima, puramente da battaglia: indossa l'armatura pesante completa, con degli innesti di parabracci creati per lui da Mekura e degli schinieri. Sandali neri ninja e quanti neri in pelle mezze dita. Non necessita di nient altro se non di una piccola sacca porta oggetti legata in vita che penzola sulla sinistra, al cui interno sono presenti 2 tonici coagulanti speciali, 2 normali e stessa cosa per quelli chakra 2 speciali e 2 normali. COme sempre più minimal che mai. I limitatori del suo corpo sono già sbloccati, ed in questo momento sta mostrando a tutti ciò che teneva nascosto da anni: la sua tecnica segreta, le porte del chakra. La situazione non poteva che costringerlo ad utilizzarle anche se si era ripromesso di non mostrarle mai se non strettamente necessario...e quel giorno E' GIUNTO! Attualmente in lui scorre l'energia dovuta allo sblocco di 4 porte, di cui l'ultima la porta della ferita , appresa proprio poche settimane prima con un nuovo allenamento. Potrebbe percepire a pieno ogni suo muscolo, l'ossigenazione ad ogni tessuto, il sangue ribollire dentro di se, ed ogni singolo movimento ampliato al massimo. Ha cmpleto controllo di tutta la forza che i suoi muscoli possono elargire. La pelle rossastra e le pupille bianche, fanno da monito a chiunque si trovi di fronte a lui, che potrà vederlo come una belva assetata di sangue, con un aurea verdastra che evapora dai pori. <FUUUUUUUUUCK!> esclamerebbe nuovamente, facendo ora la prima mossa verso il ninja di fronte a lui, ninja ovviamente rivale. La distanza da quest'ultimo sarebbe di circa 5 metri, motivo per cui si limiterebbe a rannicchiarsi verso le ginocchia portando il busto verso il terreno con le mani che sfiorano terra, in posizione di partenza per una staffetta. Rilascerebbe tutta l'energia possibile facendo pressione con i piedi sul terreno, dandosi uno slancio frontale in cerca di un breve scatto fulmineo in direzione del rivale: giunto ad ingaggio, con un movimento molto semplice, porterebbe in allungo il braccio destro, con la destrorsa che s chiude in un pugno, rivolto direttamente verso il volto rivale con tutta la forza possibile. Utilizzerebbe il chakra accumulato nella mano per imprimere ancora più forza. Se l'attacco fosse andato a buon fine, replicherebbe la stessa identica movenza, prendendo di mira il ninja che troverebbe subito dopo l'altro, a distanza ravvicinata. Viceversa se il primo colpo non andasse a buon fine, si limiterebbe a rimettersi in difensiva piuttosto che passare al successivo nemico [Ch ON 27/35 (se a buon fine i due attacchi][PORTA DELLA FERITA APERTA -5 PV (95)][2/4 tentativo TOTSUKEGI III verso primo nemico - 2/4 tentativo TOTSUKEGI III verso secondo nemico (o vicevers difensiva se il primo colpo non avesse avuto esito positivo)][COMBATTIMENTO SENZ'ARMI SU OGNI COLPO][RILASCIO CHAKRA AVANZATO ATTIVO][2 tonico coagulante speciale, 2 normali, 2 tonici chakra speciali, 2 normali][sigillo potenziante fisico sotto il vambraccio destro] edit [armatura pesante + vambracci Mekura + schinieri] bhe, alla fine questa è la fine. Non c'è altro da dire, non vuole pensare ai suoi figli, non vuole neppure pensare a quello che possa capitare ad Aya in questo momento,deve solo pensare a sopravvivere e uccidere. Mekura guarda senza nessuna particolare emozione il capo di battaglia: compagni morti, nemici morti, sono solo carne alla fine. In realtà si sente più che contenta di trovarsi in un posto che è così affine a lei. La Hyuga indosso porta una armatura leggera in cuoio lamellare, composta da lamelle di cuoio montate insieme in un intricato sistema di legacci che fanno assomigliare tale armatura come se fosse formata da squame di pelle, un chiaro riferimento al suo patto con i serpenti bianchi. Solo che tale armatura è nera e composta da una pettorina che copre lo sterno ed il petto sparendo sopra una gonna blu scura tenuta alta e legata sotto il seno da una cintua Haori bianca. La schiena è lasciata scoperta ove si vede l'incrocio a x della pettorina e al di sotto di questo la maglia aderente nerache copre il collo, le spalle e le braccia interamente. La gonna ha un largo spacco sulle gambe, uno per lato sul davanti e uno centrale ove si può intravvedere i pantaloni di pelle nera e gli schinieri protettivi. GLi avambracci sono coperti da un paio di vambracci protettivi. Stivali lunghi e neri con la punta chiusa. Sulla schiena tiene una tasca porta oggetti, con all'interno inserite in modo ordinato porta: l'amuleto, due tonici coagulanti e due tonici per il recupero del chakra, 2 fumogeni, un rocchetto di filo di Nylon conduttore e 3 fuuda nel quale all'interno vi sono 3 tronchetti per la sostituzione, un kunai collegato ad una bomba luce, una ricetrasmittente ed infine una boccetta di veleno composito. Alla gamba destra è legato un cosciale con all'interno 3 kunai collegati con un filo di Nylon a 3 carte bomba uno per arma. Mentre un Kunai sarebbe nascosto all'interno dello stivale sinistro. Al petto porta un sigillo potenziante fisico speciale. Ci sono diversi combattenti in campo, uno più pericoloso dell'altro, in particolare c'è un grosso problema con le evocazioni, quelle grosse: tigri, serpenti giganti, farfalle dell'ade. Dalla parte della alleanza: i corvi della tempesta, i lupi ed i suoi serpenti bianchi. Li avrebbe mandati tutti in giro tra le squadre alleate a dare supporto alla prima linea: sono perfetti per eliminare ninja indeboliti o deboli e permettono di rompere le linee di difesa con i loro genjutsu tenendosi ad una distanza ove possono difendersi meglio, del resto sono un asset più importante di certi ninja li presenti. Con lei, al momento, dei suoi serpenti, c'è soltanto Sir Biss attorcigliato attorno alle spalle della donna e Quetzal che al momento la starebbe trasportando seguendo i suoi ordini. Sotto suo ordine Quetzal il signore dei serpenti bianchi non agirebbe più di tanto: Lei lo avrebbe protetto dalla maggior parte degli attacchi letali, lui avrebbe fatto casino, praticamente al momento la Hyuga lo sta usando come un carro armato che spara illusioni in direzione del falenottero gigante per dare a questo esattamente il trattamento che si conviene a tale creatura: la fulminazione. Kimi, quanto meno per tradizione, è la sua avversaria è giusto che muoia per mano sua se deve morire. Farebbe avvicinare Quetzal quanto il più vicino possibile alla regina, dando poi un colpo di tacco alla serpe sottostante. <Quetzal stai pronto> Nel mentre si piegherebbe sopra la testa portando le mani a contatto con la pelle della bestia. Quetzal una volta abbastanza vicino alla regina, si piegherebbe portando la testa quasi a toccare terreno e poi la farebbe scattare verso l'alto creando una spinta che in aggiunta a quella di Mekura cercherebbe di lanciarla al di sopra della falena in modo da uscire dalla portata dell'attacco che la bestia starebbe lanciando (non ho idea di quanto sia in alto o distante). Se fosse riuscita ad arrivare sopra la farfalla a questo punto la donna si lancerebbe nel suo attacco, cercando di rilasciare all'esterno del suo corpo attraverso i punti di fuga il chakra concentrato mentre, allargando le braccia e usando la gravità che la spingerebbe verso il basso, inizierebbe a roteare su se stessa e usare la propria rotazione suprema cercando in questo modo di diventare letteralmente un proiettile per la falena puntando il suo addome. [turni movimento serpente 1/4 + 1/4 serpente lancio in contemporanea con mek salto 1/4 + 2/4 rotazione suprema Mekura][79/100 ch tot][tutti i serpenti on ][Byakugan liv IV on][[equip | armatura leggera - vambracci -schinieri | tasca porta oggetti schiena: 2 tonici curativi - 2 tonici recupero chakra - bomba luce legato ad un Kunai - veleno composito - rocchetto Nylon conduttivo - fumogeni (x2) - fuuda (x3) -ricetrasmittente | tasca porta kunai 3 kunai legati a tre carte bomba][sigillo potenziamento fisico speciale] Una risata s'espande sul campo di battaglia. <NYAHAHAHAHAHHAH!> Una risata che tutti conoscono fin troppo bene e che potrebbe essere un problema non indifferente. Distante dall'epicentro maggiore, ritrovatosi perlopiù nelle retrovie, sta continuando il suo lento lavoro di squartatore. Si tratta di un'entità neutrale, che sta perfettamente nel mezzo. Questo cosa vuol dire? Che sta letteralmente distruggendo qualunque cosa abbia davanti: che siano alleati o nemici. Non gli importa di Oto tanto quanto non gli importa di Konoha, Kusa e compagnia cantante. Un costrutto a forma di spada saetta sulla propria testa, s'agita in direzione di qualunque nemico, ma adesso è praticamente immobile perché l'uomo ha ben pensato di far qualcosa d'importante per se stesso. Innanzitutto, ci teniamo a ricordare che Rasetsu non sa neanche cosa voglia dire andare in guerra, tanto da arrivarvi bardato ma perché necessario alla sua mera sopravvivenza. L'innata Kokketsu lo riveste completamente dalla testa ai piedi. Una veste scura composta esclusivamente da sangue nero generato dalle ferite autoinflittesi sui rispettivi polsi, con tanto di cappuccio che vien calato oltre le spalle per mostrare la sua faccia di merda a tutto il circondario. Lunghi denti biancastri che son chiusi, uniti, mostrando un ghigno sinistro sotto quegli occhi giallastri da psicopatico. Al di sotto della pesante cappa sanguigna, un paio di pantaloni neri, una camicia bianca ed un paio di scarpe eleganti. Vambracci e schinieri le uniche armature che porta indosso, convinto che nessuno possa abbatterlo perché, ricordiamoci, lui crede d'essere immortale. Nelle rispettive tasche del giaccone, vi sono anche una trentina di dosi di Sbrilluccica, di tutti e tre i tipi ovviamente. Nella tasca porta oggetti, invece, contiene 3 tonici Rec. Chakra, 3 tonici coagulanti, 1 sigillo potenziante Ninjutsu speciale, 1 fuda contenente il corpo di Orochi Hyuuga. Sul pettorale mancino, nascosto dagli abiti, un fuda potenziante che potrebbe sempre servire quando sei quello preso maggiormente di mira, giusto? Innanzitutto, porterebbe quel fuda a reagire, cosicché possa potenziare la sua arte magica nell'utilizzo che ne farà di lì a breve. Inoltre, porterebbe la dritta a gettare tra le fauci una piccola pasticca di Sbrilluccica ROSSA, la quale gli conferirebbe, oltre alla consueta euforia, anche l'incapacità di avvertire la fatica e il dolore. <MI SENTO INVINCIBILEEE!> Il solito psicopatico. Sia mai che faccia qualcosa di sensato. Dirigerebbe il proprio sguardo verso il team NEMICO, verso i Ninja di OTO e CHIUNQUE, invero, si trovi davanti alla sua enorme mole di sangue. Solleverebbe ambedue le braccia verso l'alto, dando così moto al sangue di formarsi e le unirebbe di conseguenza davanti a sé. L'onda di sangue dovrebbe raggiungere i seguenti metri: spessore diciassette metri, altezza quarantacinque metri, larghezza pari a sessantotto metri. Un'onda di sangue... immane. Mentre lui, ovviamente, cos'altro può fare se non ridere? <NYAHAHAHAHAHAHAHAH!> Riecheggia, folle. Le dita vibrano assieme a quell'enorme mole che s'alza, accusando ovviamente fisicamente le ferite, ma non risentendole per via della Sbrilluccica che dovrebbe iniziare a fare effetto, grazie all'euforia del momento. Che fai, vai in guerra senza drogarti? Fossi matto. Che divertimento ci sarebbe a far fuori chiunque incontri, altrimenti? Sakir? Indifferente. Lui può combattere anche da solo. L'importante è divertirsi. [ 1/4 - Ingerimento Sbrilluccica ROSSA + 3/4 - Tsunami di Sangue ][ Chakra: 56/90 ][ Hijutsu Kokketsu LV4 ON ][ PV Ryuuma: 78/100 ][ Sigillo Potenziante su NINJUTSU: 125 + 12.5 = 137.5 ][ Equipaggiamento: Vambracci, Schinieri | 10 pasticche di Sbrilluccica degli Odori, 10 pasticche di Sbrilluccica dei Suoni, 10 pasticche di Sbrilluccica Rossa | Tasca porta oggetti: 3 tonici Rec. Chakra, 3 tonici coagulanti, 1 sigillo potenziante Ninjutsu speciale, 1 fuda contenente il corpo di Orochi Hyuuga perché sì | Pettorale SX: sigillo potenziante ]Ryuuma usa Sbrilluccica Rossa! (Costo: 100 Ryo cadauna)
Attendere fato.
Ogni elemento del chakra viene utilizzato su questo temibile campo di battaglia. La morte trionfa e fa da padrona da entrambi i lati, utilizzando temibili shinobi come propri messaggeri. E' difficile definire con certezza se il mondo giovi o sanguini da tutta questa distruzione, eppure, per quanto sembri un ossimoro, ogni guerra ha portato finora ad un'era più pacifica della precedente. Arriverà il giorno in cui un solo villaggio trionferà? O sarà più subitaneo il giorno in cui qualsiasi shinobi perirà? La risposta non tarderà ad arrivare. Eppure, la telecamera del fato ancora vi inquadra gloriosamente. Il cielo si apre e due immense colonne di chakra dorato cadono in differenti punti del campo di battaglia, dalla forma di giganteschi dragoni cinesi che portano a sè la forza primordiale del chakra naturale. Il primo drago non sembra inizialmente mirato su alcun largo gruppo, ma bensì su un bersaglio speciale... una delle evocazioni più importanti del villaggio dell'Erba: Il grande corvo bianco, l'Imperatore. La bestia è completamente incapace di reagire sufficientemente bene alla forza completa del chakra naturale di Sango, il drago cala dal cielo, ed impattando sul dorso della creatura la spinge ad altissima velocità verso il terreno, producendo un immenso boato ed un cratere. Non sai se è vivo o morente, ma senza dubbio non potrà più partecipare allo scontro. Eppure, quasi provvidenzialmente, vieni raggiunta da un gruppo di figure che non ti sono poi totalmente estranee...Quelle maschere da pagliaccio possono ingannare tutti ma non te. Alcune sono nuove, ma gran parte appartengono ai tuoi vecchi colleghi. Tutt'attorno a te senti ridere furiosamente, prima che una figura scatti in tua direzione ad altissima velocità, provando a darti una testata. Forse un ninja normale non ti farebbe paura, ma la calda energia che fuoriesce dal corpo e la pelle arrossata sono inesorabile simbolo di porte del chakra. Contemporaneamente, al tuo lato destro e lato sinistro, vengono emesse da altri due pierrot getti di fiamme separati e continui, con lo scopo di limitare le tue possibilità di movimenti. Intanto [Kimi] si prepara a muoversi. Lo sguardo del jinchuuriki s'incrocia con lei appena, rimanendo neutrale in viso ma allungando e alzando appena la mano, portando a quello sfiorarsi che caratteristicamente rappresenta ogni parola potesse essere pronunciata. Il drago celestiale da te evocato cade su un largo gruppo di ninja in movimento per raggiungere la posizione di Kioshi, certamente uno dei bersagli chiave se si vuole indebolire il suono. Eppure, il drago celestiale li schiaccia al terreno, lasciando soltanto roccia annerita. Tale è la potenza del senjutsu, primordiale energia a cui pochi prescelti possono opporsi. Un'energia pura della quale persino la Judai fa ausilio, utilizzandola assieme all'arte lavica. Un'arte del genere è crudele, perché difficilmente può essere utilizzata per uccidere in fretta; porta le sue vittime ad esser lentamente sciolte ed avvolte in dolori impronunciabili. Ma oggi.. con il tuo rinnovato potere, il gruppo che stava approcciando la tua posizione non ha sofferto neanche per un istante. Tutto ciò che rimane è il metallo sciolto di cinque copfrifronti mischiati alla lava circostante. Tra quelle poche cose equiparabili ai poteri dei più forti presenti: Saisashi. Follia e addestramento hanno reso il tuo corpo una super-arma umana. Il tuo arrivo non viene neanche percepito dallo scout mirato, al punto che per un istante soltanto volta il suo capo in tua direzione pronunciando un allungato e flebile "mmh--" prima di percepire l'impatto del tuo pugno. Il rumore delle ossa rotte segue immediatamente, ma non potrai goderne a lungo in quanto lo lanci svariate decine di metri più avanti, incastrando il cadavere in una formazione rocciosa. Eppure..qualcuno ti ha notato. Per un momento vedi un'ombra alle tue spalle, uno shinobi armato. E' troppo tardi. La lama si allungherà contemporaneamente al tuo rendertene conto, impattando sul tuo corpo e ...niente. La lama si spezza. Come dovrebbe penetrare la resistenza del tuo corpo in ogni caso? Colui che ha provato ad assassinarti si piega improvvisamente, cadendo sulle ginocchia. Il suo viso è giovane, un ragazzino; eppure la sua tecnica era perfetta. Il viso si riempie di sudore, i suoi occhi si alzano per incrociare i tuoi. Avrai pietà? Forse sì, forse no...ma chi colpisce per uccidere è indubbiamente la capoclan degli Hyuga. Utilizzando il Signore dei Fulmini ti dai uno slancio sufficiente per raggiungere la farfalla e riesci a colpirla mentre questa è impegnata a tempestare i ninja sottostanti. Il tuo stesso corpo diventa vettore di forza che, impattando sul dorso, fa portare entrambi rovinosamente a terra, in mezzo a quella foresta ormai piena d'acido. La creatura colpita, l'evocazione di Kimi, si ritrova pesantemente ferita, con una delle ali danneggiate, la Doku potrebbe intervenire, ma sembra essere il tuo obiettivo. E poi, prima dei monti ardenti, verso Shukosato: Ryuuma. Il tuo immenso tsunami di sangue è capace di causare un largo numero di morti, specialmente tra chi non ha la mobilità per allontanarsi rapidamente dalla sua portata. In un momento dai al panorama intero un aspetto completamente tetro, riempendo parte del bosco di Shukosato di sangue. Eppure, accade qualcosa. [ TUTTI ] i presenti sentiranno un rumore simil-statico, come un'interferenza. Poi, a seguire, una voce maschile alternata da più e più interferenze. " ... QUA...SQUADRA SENSITIVI....ALLEAN...ATTENZIONE" Qualcuno, quasi stupito, si ferma per qualche secondo, finendo per perdere la vita per mano di nemici più furbi. "CENTINAIA.... CHILOMETRI... ISOLATI...FUUI---" i suoni s'interrompono. Che fare? Che sia accaduto qualcosa indietro, nelle retrovie? O che stia per accadere qualcosa? Tra questi elementi, i più attenti potranno vedere un ultimo interessante evento: L'apparizione di Hitomu Kibou, Jinchuuriki del nove code, o per meglio dire...la sua immagine residua, considerandone la velocità. Con il manto del demone completamente attivo ingaggia Nemurimasen della Yugure con un attacco fisico, spingendo entrambi giù dalla montagna dove precedentemente il sei-code osservava il campo di battaglia. Eppure, Furaya, giureresti che quella di Hitomu era una spinta e non effettivamente un attacco...come se volesse portarlo da qualche parte. { Proseguite come prima, le azioni sarebbe preferibile averle tutte per le 20:35 circa! }
Mekura. Nessuno si sarebbe aspettata di rivederla o anche semplicemente ancora in grado di combattere, non dopo il modo in cui l’ha ignorata e abbandonata senza tener conto dell’amicizia a lungo professata tra le due. Non che le importi più ora. Ciò che davvero la colpisce è quello che subisce la sua farfalla, non scatta più d’ira come avrebbe fatto fino a qualche tempo fa, solo pochi giorni prima e quel singolo gesto sarebbe valso un attacco a testa basta pieno d’ira, ma non è questo il momento. Ora ogni eventuale sentimento residuo nei suoi confronti scompare lasciando il posto alla semplice realtà dei fatti: lei sta in mezzo. In mezzo alla folla quello che vorrebbe fare è solo vendicare la sua amata farfalla lasciando che tutto il resto perda di importanza, persino la Hyuga non rappresenta il suo principale obiettivo, non è un campo di battaglia egoistico e personale per lei, si tratta solo della rivelazione della Natura. Eccola quindi andare a concentrarsi verso il proprio veleno mentre le mani andrebbero a comporre i sigilli di serpente e topo, nello stesso frangente lei andrebbe solamente ad inspirare l’aria attorno a lei lasciando che discenda nei suoi polmoni, lì dove andrebbe a radunare il suo chakra velenoso. Mentre trattiene l’aria lascerebbe che il chakra funga da legame unendo ossigeno e veleno tossico. Se fosse riuscita si limiterebbe ad espirare con il mento che va ad inclinarsi verso l’alto così da lasciare che sopra di lei si formi una tempestosa nube. Se fosse riuscita ora dovrebbe semplicemente mettersi a piovere veleno. Uno sguardo verso la Hyuga, sorride quasi divertita da quel suo improvviso interesse e poi null’altro, se anche avesse avuto sentimenti residui lei ha appena fatto in modo di cancellarli. Eppure, non ha certo finito, già una volta ha provato i colpi della donna ed è per questo che si concentrerebbe sulla sua innata Goryo. Il sangue inizierebbe a fuoruscire proprio dalle sue scapole, lasciando che il corpo venga interamente ricoperto. Il chakra che si muove, misto a sangue velenoso. Andrebbe così a volersi costruire una vera e propria armatura intorno al suo, altrimenti esile, corpo. Sangue, veleno e dolore questa è da sempre la sua essenza e così si mostra ora limitandosi a lasciare che il suo nuovo potere si unisca a quello che ha sempre posseduto. Vuole far piangere morte e al contempo issarsi in mezzo a questa devastazione protette dalla sua stessa linfa vitale, dal veleno che misto al sangue Goryo vorrebbe, a partire appunto dalle scapole, creare un’armatura intorno a quel corpo, un’armatura in grado di rigenerarsi da sola. L’ultima cosa a venir nascosta sarebbe lo sguardo, pietoso come quello di un dio che compatisce i sudditi in rivolta, prima di loro a svanire il sorriso sornione, in un certo qual modo divertito da tutta quella che percepisce come ignoranza che la circonda. Egoismi, paure, debolezze tutte cose di cui si è disfatta all’interno del Naraka. Solo le sue intangibili ali restano all’esterno, manifestazione fisica del Senjutsu e sono proprio loro ad aprirsi, manifesto di quei sentimenti, di quella che è una vera e propria sfida a chiunque la circondi. Si spalancano, si mostra più grossa di quello che è ma di certo non più spaventosa [pioggia venefica][degeneratio Koukukaku] Percepisce tutto intorno a se, le proprie copie ancora attive, quelle stesse che l'aiutano in quella immensa forza di chakra che continuano ad accumulare dentro di se, per donare a lei. Il drago che richiama, l'obiettivo chiaro, un lampo dal cielo e un rumore di schianto. Il corvo è atterrato, i suoi occhi e la sua mente non si infileranno più tra le fila di Oto , non vi sarà nessuno in grado di reggere gli occhi degli Uchiha. L'unico che non ha percepito è proprio il possessore del rinnegan. In lontananza ha sentito il potere di Kioshi, così come è consapevole di Nemurimasen e il suo sei code. Colui che porta lo stemma della Yugure che si trova in prima linea. La presenza del nove code si fa risentire, lo riconosce, e sa cosa partirà. Due mostri, due demoni, sul campo di battaglia, l'uno contro l'altro e la terra stessa sparirà da sotto i loro piedi. La guerra che continua, non vi è possibilità di fermarsi in questo frangente, non quando compaiono d'innanzi e ai propri lati diverse maschere. Maschere da clown, maschere che riconosce benissimo < riunione di famiglia? > sorride nel vederli, e sa già cosa avverrà. Ha tutto il tempo per piegar le gambe, il bacino che si porta lievemente indietro, il corpo che recupera forza nelle gambe e nel proprio busto, per provar a calciare verso il basso prima il peso ulteriormente e con un colpo di reni lanciarsi indietro in quel salto per 5 metri precisi, cercando di atterrare perfettamente con le gambe piegate per dissipare il peso del salto stesso. Trovandosi in effetti più lontana , al riparo, ma soprattutto con una visuale perfetta nei confronti dei Pierrot . Troppi corpi, troppi nemici, ma non vi è paura, non ad un passo dal poter infine incontrare l'hasukage. Il fuuton, lo ricerca adesso, lo desidera, lo trova dentro il proprio essere, il chakra che va a modificar la propria struttura per l'elemento. Lo stesso che andrà a salir per desiderio lungo le braccia, le mani, i palmi, distribuendolo in essi in maniera perfetta. Le mani che ormai si trovano davanti , quasi a baciarsi, palmo contro palmo. E incanalerebbe tutta l'energia presente in se, nella natura stessa, in tutto quel che è in grado di fare, per battere le mani tra loro. Un singolo clap, e forse un enorme folata di vento ad accompagnarlo nel massimo raggio d'azione possibile, comprendendo tutti coloro che si trovano troppo vicini a lei e alla tigre. Un attacco atto a sterminare tutto ciò che rappresenta quel villaggio, tutte le speranze da portar via, lasciando che sia lei a decider delle vite altrui, che nulla contano davvero, che nulla servono e che questo giorno le appartengono. Godranno forse di più i Seimei, con le loro anime, ma il Suono ne avrebbe goduto di più. E Nemurimasen quel giorno dovrà donarle ciò che desidera, l'anello e la distruzione totale del villaggio dell'erba. Lo sguardo iroso, selvaggio , si mantiene attivo nei confronti di ciò che la circonda, finalmente tigre, finalmente Byakko. Sempre che non sia lui a morire contro la volpe sia chiaro, ma sa che sarà impossibile. E li la corsa di nuovo verso il re delle tigri, combattendo insieme a lui, al suo fianco, ma adesso devon cambiare obiettivo, no? < ci sono altre evocazioni, togliamole di mezzo > un dire che forse la porterà al lupo di Furaya, ma ancora troppo lontano. [chakra on][Senjutsu attivo][Innata attiva][ 1/4 salto + 2/4 battimani susanoo] Le interferenze potrebbero essere un problema, nulla di quello che potrebbe ovviamente immaginare ha un vero senso. Qualche utilizzatore del Raiton potrebbe metter fuori uso simili congegni, dunque alzerebbe immediatamente la voce ma senza distogliere gli occhi dal combattimento. <AGGIORNAMENTO!> Pronuncia, volendo ovviamente capire cosa possa essere successo da quel lato, conscia che comunque anche il Generale Anbu ed il capo delle guardie Jushan dovrebbero trovarsi sul campo di battaglia, pronti a darsi manforte a vicenda. <Numero dei feriti, dei morti, dei nemici rimanenti.> Tutto sotto il suo stramaledetto controllo. Nessuno più di lei sarebbe probabilmente in grado di farlo, secondo il suo modesto pensiero ovviamente. Gli occhi dovrebbero riuscire anche a captare Hitomu che par spingere via Hanae. Ha sicuramente qualcosa in mente, ma non è nessuno per poter dar ordini al Jinchuuriki del Nove Code. E, come sempre, non farebbe altro che fidarsi di lui. Un singolo cenno del capo, un ghigno di chi è sicuro del suo fare. Sa che i ninja presenti, che siano alleati o nemici, son tutti validi elementi e che questa guerra sarà senza dubbio epocale. Spera di non intravedere Hanabi neanche per errore, poiché di sicuro non potrebbe affrontarla, non ci riuscirebbe. Sventola dietro la schiena l'haori da Hokage, s'agita la coda mentre proseguirebbe nell'utilizzare le proprie arti magiche. Lei è la difesa di Konoha. Chiunque voglia superarla, perirà nel tentativo di farlo, ma sicuramente non verrà superata. <CONTINUATE AD AVANZARE! RICHIAMATE I LUPI IN CASO DI BISOGNO! SANNO COSA FARE!> Ad eccezione di Fenrir che sta ancora vedendosela ipoteticamente con Manda, uno scontro tra Re che risulta essere davvero invidiabile. Convoglierebbe il proprio chakra elementale di tipo Fuuton, il quale si dirigerebbe verso le proprie mani. Un grosso quantitativo di Chakra, invero, che verrebbe pronunciato alla volta di qualunque nemico avverso, ancorché possa vedere qualcuno come Kioshi nei suoi immediati pressi da poter ingaggiare. Qualcuno contro cui misurarsi al massimo delle proprie capacità, facendo altresì affidamento sul sigillo potenziante posto sul petto. Distenderebbe ambedue le braccia davanti a sé, farebbe unire i propri palmi per scatenare un'onda d'urto con una portata superiore ai trenta metri. Il suono del suo applauso si propagherebbe davanti a sé, ma non sarebbe il suo unico fare. Pensate davvero che non sfodererà nessuno dei suoi attacchi migliori, nessuno dei suoi assi nella manica? Siamo in guerra. In seguito, convoglierebbe una grossa quantità di Chakra sui palmi delle mani. Essi si riempirebbero completamente dello Yoton, mentre la Decima andrebbe a piegarsi sulle inferiori leve, portando ambedue i palmi contro il terreno. Il chakra lavico verrebbe convogliato nel terreno, avvalendosi anche della stessa lava che la circonda, in quanto ai Monti Ardenti. Lava che non le causa dolore, non le causa ferite, in quanto totalmente immune. Attorno alle mani, si formerebbero quello che potrebbe somigliare ad un sigillo nero delle evocazioni. Ne accuserebbe ovviamente il dolore fisico dettato proprio dal calore, quel calore che non dovrebbe farle alcun male ma che, in questo contesto, è senza dubbio doveroso. Vi ricordate, voi veterani, l'ultima battaglia contro Ryota che giunse a cavallo del Drago di lava? Beh... lei non risulterà tanto indifferente. Il drago dovrebbe raggiungere le dimensioni pari a sei metri, con apertura alare doppia ma incapace di volare, se non di planare. Sarebbe composto completamente da lava, calce, pietrisco. Delle placche di lava solida si formerebbero lungo il suo dorso, partendo dalla testa e giungendo sin alla coda. Corna nere allungate all'indietro si formerebbero sul capo della bestia alata, spuntoni lungo la schiena e sin alla chiusura della coda ben proporzionata al di lui corpo. Lava pura si troverebbe al suo interno, coperta dalle forti placche brucianti. Lo sguardo fiero e austero della Nara fissa chiunque si trovi davanti a sé, mentre la dritta stringerebbe con presa salda la katana con cui uccise il genitore. La estrae, la punta verso il terreno, pronta a proseguire quel dannato combattimento qualora non giunga la resa. Richiede ovviamente l'aggiornamento, mentre lo sguardo ambrato della donna si posa sugli occhi fiammeggianti e roventi del drago. <Divora chiunque si ponga sulla tua strada o sulle evocazioni alleate.> Lo richiamerà quando sarà necessario. Adesso, ha bisogno di qualunque asso nella manica. Digrigna i denti, soffia fuori dalle labbra respiri roventi assieme alla temperatura corporea che cresce, cresce e si fa sempre più vicina a quella d'un vulcano pronta ad eruttare. [ 2/4 - Battimani di Susanoo + 2/4 - Drago dell'eterno dolore ][ Ninjutsu: 125 + 40% = 175 + 10% = 187 ][ Chakra: ???/227 ][ Hijutsu Yoton LV4 ON ][ Senjutsu ON ][ PV Furaya: 90/100 ][ Equipaggiamento: Armatura pesante (+15 RES), Schinieri, Vambracci, Guanti Ninja, Coprifronte della Foglia | 2 Katana al fianco SX | 1 Zanbato sigillata nel fuda al polso SX, 1 Falce sigillata nel fuda al polso DX | Tasca Porta Kunai e Shuriken coscia DX: 3 Fuuma Shuriken, 3 Kunai, 3 Shuriken gigante ~ Tasca Porta Oggetti: 2 Tonici Rec. Chakra, 2 Tonici Rec. Chakra Speciale, 2 Tonici Coagulanti, 2 Tonici Coagulanti Speciali, 2 Fumogeni, 1 Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale | 1 Sigillo potenziante sul petto ] Il nemico di fronte a lui, verrebbe immediatamente raggiunto come voluto, per poi essere impattato a tutta forza senza che nemmeno potesse accorgersene. Vedrebbe quindi il corpo privo di sensi e forse di vita, partire a decine di metri per poi impattare con una roccia <NAAAAAAAH CHE NOIA! POTEVI RESISTERE ALMENO UN SECONDO! FUUUUCK!> pronuncia alterato l'ex corvino, in questo momento gestito dalla personalità Lind che con la sua solita voce cantilenosa e fastidiosa non fa altro che lamentarsi <CHE NOIA, MALEDETTO CORVETTO, TI RENDI CONTO CHE NON C'E' GUSTO COSI'?> si rivolge a Saisashi, ovvero se stesso, per poi ritrovarsi "colpito" da una lama dalle retrovie. Si accorgerebbe del nemico solo dopo aver ricevuto il colpo, che risulterebbe come un pizzicotto. La lama sembra essersi spezzata e di fronte a lui, voltandosi, ci sarebbe un ninja giovanissimo, in ginocchio che gli volge lo sguardo, come se sapesse la fine che gli speta <GUAAAARDA GUAAAARDA CHE MARMOCCHIO. DI PURE ADDIO FUCKIN SHIT HIHIHI!> in quell'istante, sarebbe la personalità di Saisashi a riprendere il controllo del corpo, per poi tentare di allungare a tutta velocità il braccio destro in direzione del collo avversario, con un movimento a frusta ed il palmo aperto tenuto rigido , nel tentativo di dare un colpo in un punto delicato come quello, abbastanza rapido e veloce da metterlo KO e stordirlo ma possibilmente senza ucciderlo. Il vero Saisashi non avrebbe motivo di uccider eun ragazzino, non gli interessa, non è lui il suo bersaglio. <HEY FRU FRU SEXY BAU!> ah, abbiamo già un nuovo nome! <MI SEMBRA CH QUI LA SITUAZIONE SIA SOTTO CONTROLLO!> in quel momento avvertirebbe per qualche istante quella comunicazione ad intervalli, le cui parole sono compromesse. ll suo istinto, non gli manda una bella sensazione, che stia succedendo qualcosa di grave nelle retrovie?!< HAI SENTITO QUELLA COMUNICAZIONE!? LASCIO A VOI QUI, IO VADO A VEDERE COSA STA SUCCEDENDO! MIIIII RACCOMANDO, NOOOON MORIRE, CHE STASERA HO BISOGNO DI SFOGARMI HIHIHIH> if u know what i mean. Detto ciò, voltandosi in direzione "Konoha" puntando le retrovie da dove giungerebbe quello strano messaggio, il giovane, se fosse riuscito nelle azioni precedenti, inizierebbe un rapido scatto fulmineo percorrndo tutti i metri possibili per raggiungere il luogo di destinazione. Se il tempo bastasse a raggiungerle, farebbe un rapido sopralluogo per capire cosa stia succedendo, viceversa prosegurebbe il suo percorso in tale direzione [Ch ON 27/35][PORTA DELLA FERITA APERTA -5 PV (90)][2/4 tentativo colpo di frusta al collo nemico- 2/4 movimento verso le retrovie max metri percorribili (Konoha)][COMBATTIMENTO SENZ'ARMI SU OGNI COLPO][RILASCIO CHAKRA AVANZATO ATTIVO][2 tonico coagulante speciale, 2 normali, 2 tonici chakra speciali, 2 normali][armatura pesante + vambracci Mekura + schinieri] Non voleva fare del male alla povera bestia ma a mali estremi estremi rimedi. Si inginocchia contro il corpo della bestia e gli mette una mano sopra <mi dispiace essere arrivata a tanto, ma tu non devi stare qui, hai un compito importante dall'altra parte, sono morte molte persone e ne moriranno altre ancora, ma non per mano tua> insomma, cercherebbe di darle un vero motivo per la quale se ne deve andare, anche perché non la vuole in mezzo quando Kimi verrà a cercarla. Ed ancora una volta dovrebbe ringraziare il suo Byakugan la quale le permettere di percepire cosa le starebbe per arrivare addosso: quella pioggia non è normale, un accumolo di chakra nel cielo. Mekura farebbe un calcolo veloce e scivolerebbe a cercare il riparo sotto l'ala ferita della farfalla in modo da avere una minima copertura da quello che le starebbe arrivando dal cielo. Se avesse trovato la giusta protezione prima che la falena scoparisse come la stessa Mek le avrebbe proposto concentrerebbe il chakra verso le mani componendo in rapida sequenza i sigilli del cinghiale e del bue cercando di prendere il controllo di una pozione di terreno vicino a lei in modo da creare un riparo per la pioggia Ovvero una sorta di "mattonella" inclinata che creerebbe un tetto di 4m di lunghezza x 4m di larghezza e 2 di m di spessore sollevando di conseguenza l'ala della regnia se non se ne fosse già andata e allo stesso tempo ripararsi sia dall'acido a terra, sia dal veleno dal cielo. Fatto questo rimarrebbe concetrata verso la figura di Kimi purtroppo preparandosi alla difesa. [stesso equp - 1/4 osservazione + 1/ movimento riparo + 2/4 manipolazione terrestre][Innata attiva liv IV][serpenti in giro a fare casino][71/100 ch tot ]Attendere fato
A seguito di quell'interferenza, qualcosa di strano accade anche sul campo di battaglia. Si tratta di Fenrir che d'un tratto rilascia la presa sulla serpe gigante, iniziando a dimenarsi. I ninja lontani potrebbero pensare che il Re delle Serpi stia vincendo, ma chi è più vicino potrà sentire diversi insulti rivolti all'evocazione del Jinchuuriki, seguiti da quello che pare un interrompersi del loro scontro. La creatura di Orochimaru si volta nella direzione dalla quale proviene il chakra del proprio evocatore, mentre il capobranco immediatamente scatta, ferito e sanguinante, in direzione di Furaya. La Nara, l'Ishiba e la Doku potranno percepire distintamente un fortissimo brivido lungo la loro schiena, una sensazione che vi sta dando non il vostro istinto da ninja ma la stessa Natura alla quale siete state capaci di collegarvi. E' come se ogni cosa attorno a voi stesse urlando e lamentandosi. Saisashi, intanto, poni fine con successo alle sofferenze di quel ragazzo, scattando ad una velocità impressionante in direzione delle retrovie, con lo scopo di poter potenzialmente scoprire cosa stia accadendo. La tua velocità è altissima, tanto che riesci con successo ad allontanarti dal campo di battaglia indisturbato: ma ciò che ti aspetta è strano. prima di raggiungere le retrovie, devi superare un colle erboso. Colle erboso del quale ogni singolo fiore presente sembra esser stato avvolto all'interno di una membrana di cristallo, che dopo qualche secondo decade e porta il fiore a invecchiare e morire rapidamente. Prima di investigare, tornando alla guerra, Sango incontra i clown ed effettua il movimento ideale per sottrarsi agli attacchi a lei puntati. Ridono in quello stato di caratteristica isteria di cui ti son ben noti gli effetti, eppure, d'un tratto, smettono di ridere tutti. Sembrano sorpresi persino loro. Accumuli poi il chakra, prepari il battimano, in concomitanza al formarsi del drago dell'eterno dolore di Furaya, mentre Mekura prende riparo dalla pioggia venefica sotto le ali della farfalla caduta per poi attivare la manipolazione terrestre. E' in questo esatto momento, che le vostre tecniche falliscono. Il chakra utilizzato non viene dissipato, ma sembrerebbe quasi che siano stati chiusi gli tsubo e non riuscisse ad uscire. La regina delle farfalle svanisce in una nuvola di fumo di fronte agli occhi delle due rivali, così come il signore delle tigri e il capobranco dei lupi spariscono vicini al raggiungere i propri evocatori. Agli occhi dell'Ishiba e della Judai parrebbe quasi che stessero correndo verso di voi, per comunicarvi qualcosa: ma non hanno fatto in tempo. In lontananza, dove dovrebbero trovarsi i jinchuuriki, può esser sentito un boato immenso ed una grande esplosione, qualcosa che per chi ne è a conoscenza, dovrebbe superare persino lo scontro tra due bijuu-dama. Sango, caratteristicamente, puoi percepire come una vibrazione finale il chakra a te familiare del portatore del Rinnegan. [ TUTTI ] La terra inizia a tremare violentemente. Le copie di chakra svaniscono e gli effetti di tutti i jutsu mantenibili vanno scemando. Le porte del chakra vengono forzate alla chiusura e le gambe dei SOLI personaggi, più una piccola percentuale degli shinobi partecipanti alla guerra, iniziano ad essere inglobate da un cristallo trasparente che sembra volervi inglobare. Parte dal terreno, come avesse radici e vi impedisce di muovere la parte inferiore del corpo, dal busto in giù. Furaya, un gruppo di shinobi immediatamente ti raggiunge e diversi provano a colpire il cristallo con le loro lame, tentano di liberare te, Mattyse ed anche Sakura, non troppo distante. Crepe nel terreno iniziano a formarsi e quasi contemporaneamente la voce comunicante torna ad essere udibile a tutti. " SIETE STATI ISOLATI DA--" la comunicazione, per un momento chiaro, si interrompe per cinque secondi "HOKA..TUTT... VILLAG- MOND-" Provenienti dall'ambiente circostante, tutti potranno sentire dei ruggiti che paiono un sovrapporsi di più voci bestiali. Alcuni ninja proseguono lo scontro ma la maggior parte si ritira e raduna: è ciò che avviene per esempio attorno a Furaya, con larghi gruppi che utilizzano la tua posizione come punto d'unione. "Judai, cosa sta succedendo!?" Chiede uno degli shinobi, mentre tutti si mettono in formazione circolare attorno a te, in questo momento incapace d'agire. Kimi, intanto, senti riecheggiare nella tua coscienza una voce familiare: è la regina. "Sorella. Non ho tempo per spiegare cosa sta succedendo. Ma se ti fidi di me, dì che accetti di diventare una guardiana." A te la scelta, Doku. I cristalli continuano a salire. Mekura, anche tu stai vivendo lo stesso disagio, compresa la scomparsa forzata del Signore dei Fulmini. Finalmente, la comunicazione riprende. "SONO....TRO--" Proveniente ora dalla voce comunicante, un urlo di bestia simile a quello da voi sentito: poi, l'urlo dell'uomo ed infine il silenzio. La terra continua a spaccarsi sotto i vostri piedi, le formazioni di cristallo si espandono e salgono verso il vostro busto. Cosa sta succedendo fuori dal campo di battaglia? {per le 21:30-21:40 azioni generali }
Un boato. Quel boato riecheggia nella sua mente con la stessa forza del brivido che sente lungo la schiena. Il pensiero è uno solo. Non importa quanto si fidi di lui, della sua potenza, non importa quanto sia consapevole di come il loro amore sia in grado di andare oltre a tutto questo. Non importa nulla, ogni cosa viene meno nel momento in cui un terribile pensiero raggiunge la sua testa: Nemurimasen morto. Non riesce a pensare a qualcosa di meno terribili, non lo ha sotto controllo e la natura è in lotta, la natura stessa sembra tremare. Mentre gli effetti del Senjutsu svaniscono lacrime escono dagli occhi, lacrime rosse, piene di quel sangue che è pronta a versare per lui, che sia suo od estraneo, pieno di quel cuore che per l’ennesima volta sente andare in mille pezzi. Paura. Terrore. Ansia. Da quanto non sentiva questi sentimenti, però per quanto siano stati allontanati ora tornano a dominarla. Il petto pare spezzarsi, la bocca si apre <NEMURIMASEEEN!!> urla cercando di sovrastare il casino della battaglia, urla cercando di raggiungerlo. In ritardo la voce spezzata dal terrore esce rispetto a quando apre la bocca. La mano destra si alza, d’istinto verso la sua posizione <NEMURIMASEEEEEEN!> Urla ancora, disperata. Non ha nemmeno tempo di riflettere su cosa potrebbe essere successo, quel singolo pensiero basta a distruggerla, basta a terrorizzarla. Si tende come se potesse stringerlo a sé, come se ancora riuscisse a toccarlo, ha bisogno di vederlo, sapere che è vivo. Un passo quello che vorrebbe fare in sua direzione, un passo che darebbe vita ad una corsa disperata se solo le sue gambe non fossero bloccate. Piange. Urla. Non sa cosa fare, attanagliata dal terrore, bloccata in quella posizione <non abbandonarmi> mormora mentre le lacrime scorrono rigando il suo intero volto ora che anche la corazza Goryo viene meglio. La farfalla le parla, una voce che riesce a diradare appena quelle tenebre della disperazione. Fa male ma ha bisogno di vederlo. Titubante esita. Vivere oggi per salvarlo domani, ecco cosa può fare, ecco l’unica cosa che ha senso, scegliere di seguire le sorelle per raggiungerlo, se anche lui fosse morto lei lo raggiungerebbe nel Naraka e se non lo fosse allora lo attenderà semplicemente per il resto della sua vita, non lo abbandonerà mai. Non può separarsi, non sa se sarà in grado di farsi udire ma annuisce silente, piange ancora, ha smesso di urlare ma le lacrime e il suo sangue non si fermano. Come può essere ancora così impotente? Come può non riuscire a correre da lui in questo momento? Eppure la fretta delle farfalle è proprio questo che le suggerisce: non è abbastanza, altrimenti mai sarebbero intervenute <sarà una guardiana> e solo dopo aver detto questo, senza mai distogliere lo sguardo dal punto in cui dovrebbe trovarsi Hanae si ritroverebbe ad urlare, forse per un’ultima volta <ORA E SEMPRE CON TE> il suo ultimo canto. Piange, disperata, non è in grado di calmarsi, addirittura trema, riesco solo a trovare una flebile speranza nel suo cuore, che lui non sia morto, che lui stia bene. Lotta con sé stessa per calmarsi, per lasciare che quella sua decisione le dia la forza per tornare da lui un giorno, salvarlo o se possibile stringerlo a sé nel Naraka per l’eternità. Finalmente in pace, finalmente insieme. Una speranza quella a cui si aggrappa mentre il cuore si fa pesante, tutto si fa nero e fa male, così male che è come se avessero aperto mille ferite sul suo corpo. La mano si risposta verso la scarnificazione “k-21” <ora e sempre ti amo> mormora tra le lacrime, incapace di urlare ancora, sconfitta dalla sua incapacità, preda della sua più grande paura, della sua unica paura. Non saprebbe dire se a dilaniarla maggiormente sia il terrore o il dolore, quella sensazione nelle viscere che le dice che tutto è finito, che se non fosse così allora la regina non le avrebbe mai detto quelle parole. I suoi occhi non accennano a smettere, annaspa mentre si rassegna e rialza il volto. Chiunque la guardi capirà la profonda sofferenza in cui è caduta ma anche l’orgoglio con cui la sta vivendo, è stata spezzata tante volte potrà farcela. All’ultimo capisce che lo rivedrà, prima o poi si riunirà a lui è sempre stato così, ciò non toglie il profondo e dilaniante dolore. Sarebbe stato meglio morire in battaglia prima di questo istante. Il salto procede, carica il proprio chakra, lo sente nelle mani, le batte..ma non accade nulla. Il proprio chakra che è scomparso, non circola più come dovrebbe, come vorrebbe! Uno sguardo di puro smarrimento sul viso della rossa, la paura che torna a regnare, eppure sembra quasi di riconoscer qualcosa in lontananza, un chakra diverso, unico, quello di un kami < Akendo.. dove sei.. > un sussurro lieve di comprensione e delusione, sa che non sarà li con lei, che non manterrà la sua parola a quella promessa, non l'avrebbe mai vista danzare come fiamma di fuoco, ma gli occhi puntati adesso sul re delle tigri, lo vede avanzare per poi sparire completamente nel nulla , dissolto, ritornato alla propria terra, Taiigairando, la terra delle tigri. Un brivido la percuote, un brivido di paura e agonia che la stringe soffocandola, la terra stessa, la natura che sembra volerle comunicare qualcosa , paura, rabbia, odio, morte, non le comprende, e il corpo ne è invaso confondendola. La terra che comincia a scuotersi, le copie che scompaiono sotto i propri occhi , e li , dai propri piedi , che quei cristalli cominciano a circondare le proprie gambe . Il panico che sopraggiunge, cercherebbe di comandare il proprio chakra alle mani, per impregnarlo del katon.. ma probabilmente tutto ciò sarà inutile. Li, da sola, in quella foresta , senza alcuno a cui chiedere, guardare, senza sapere cosa stia accadendo, senza potersi muovere o utilizzare le proprie arti per sgusciare via da li. In completa solitudine. Non vi sono alleati che voglia davvero li, non è la sua guerra, non le compete. Tutto ciò è nato dal fiore d'egoismo e di dolore che è sbocciato nel proprio essere, non per Oto, non per l'alleanza, e nemmeno per Yukio alla fine. Tutto per se stessa. Il ringhio sfugge quasi disperato tra i denti che infilzano il labbro inferiore con dolore e rabbia , le mani, le unghie che battono contro quel che ha sotto, le gambe e tutto fermo, il bacino. La frustrazione che giunge al proprio essere e per un tempo infinitesimale vorrebbe che Akendo fosse li con lei, a proteggerla, a mantenere la promessa fatta .. eppure rimembra solo la sua scomparsa, il suo nulla, la sua mancanza, il posto lasciato vuoto al proprio fianco per pensar a qualcos'altro. Ma un dio in terra non può esser accompagnata da una mera umana.. e questo l'ha sempre saputo < YUKIOO > la rabbia che la smuove, l'urlo quasi disperato pur di rivedere e avere li finalmente la propria nemesi , di poterlo incontrare, è quello il momento giusto! E' quello il momento adatto! Tutto converge in quell'unico momento nella quale potrà avanzare le proprie pretese, è il suo momento, l'ha cercato così tanto eppure adesso non riesce nemmeno a muoversi < mi hai lasciata qui > non piange, non si sarebbe mai fatta vedere in quel modo, ma dentro di se i pezzi crollano così come le proprie convinzioni. La morte sta venendo a bussarle, e lo sente nella natura stessa. Il ragazzino di fronte a lui viene messo KO senza troppa difficoltà, permettendogli di iniziare il suo viaggio a tutta velocità verso le retrovie. Con movimenti fulminei, di cui ancora non riesce a capacitarsi completamente, essendo la prima volta che sfrutta quel potere, il genin si divincola dal pieno dello scontro proseguendo il suo viaggio verso Konoha. Nel suo percorso si trova ad attraversare un collo erboso. Fin qui tutto ok, se non fosse che nell'istante in cui egli si troverebbe su di esso, potrebbe vedere intorno a se qualcosa di inspiegabile <MH?!> mugugna sorpreso, con tutti i senti in allerta, come se avvertisse che non lo aspetta nulla di buono. TUtti i fiori intornoa lui vengono avvolti da una membrana di cristallo per poi di colpo morire, come invecchiati e privat della loro vita. Un brivido percorre la schiena dell'ex corvino. <che diavolo è quella roba> si domanda in monologo tra se e se e la sua altra personalità che in questo momento è silente. "Furaya, qualcosa non mi torna...ho un brutto presentimento! Sto tornando verso le retrovie ma sta accadendo qualcosa di strano, non ho mai visto niente di simile! Ci sono dei cristalli ed i fiori stanno morendo!" cercherebbe se fosse possibile, di comunicare telepaticamente con la sua dolce metà, mediante il sigillo empatico che gli è stato impresso, che dopo tanto tempo decide di utilizzare, mettendo da parte l'orgoglio. Intanto intorno a lui, si possono avvertire suoni, boati, rumori spaventosi ma che non riconduce a nulla di particolare che ritiene "normali" nel bel mezzo di una guerra di quelle dimensioni. Basterebbero pochi istanti per far si che accadesse nuovamente qualcos di strano. La sua corsa inizierebbe a rallentare per poi fermarsi del tutto. Quell'energia disumana che scorre nel suo sangue, di colpo viene a mancare, come se il flusso venisse interrotto di netto da una forza esterna, disattivando di netto le porte del chakra. <MA CHE CA**O SUCCEDE?! PERCHE' NON RIESCO A MANTENERLE ATTIVE?!?> esclama con un misto di rabbia ed allo stempo "paura" di esser finito in qualche trappola nemica o chissà quale tecnica. La terra inizia a tremare, che sia arrivata la fine del mondo? Dal terreno, gli stessi cristalli che prima avvolgevanoo quei fiori, ora inizierebbero ad avvolgere Saisashi, impedendogli risposta, ritrovandosi ad essere bloccato, immobile, costretto dal busto in giù. <No...NO.....NO NO NO! NON ESISTE CHE IO MUOIA QUI. NON ESISTE. NON ESISTE!!> cercherebbe di divincolarsi, utilizzando tuttala forza che ha in corpo. Proverebbe poi nuovamnte ad usare il sigillo per comunicare con Furaya, se ciò gli fosse possibile procederebbe "Furaya, mi senti! SOno nei guai! Quegli stessi cristalli...mi hanno bloccato, non so che cosa fare....sono isolato e non riesco più ad attivare le porte!" un disperato grido di aiuto, di chi non ne vuole sapere di morir, non ancora, non in questo momento. Ha una vendetta da portare a termine. Ha una promessa da portare a termine. Ha un matrimonio da portare a termine. Ha una figlia da crescere.[Ch ON 27/35][PORTA DELLA FERITA CHIUSA (90 PV)][4/4 tentativo di comunicare con Furaya mentre cerca di divincolarsi dal cristallo][COMBATTIMENTO SENZ'ARMI SU OGNI COLPO][RILASCIO CHAKRA AVANZATO ATTIVO][2 tonico coagulante speciale, 2 normali, 2 tonici chakra speciali, 2 normali][armatura pesante + vambracci Mekura + schinieri] La guerra era cambiata, la guerra significava qualcos'altro, qualcosa al di fuori del campo di battaglia: si stavano scannando tra di loro ma questa è essa stessa una trappola. <Hiashi...Kurako...Kimi...Ai...Ken> li chiama tutti i suoi bambini, improvvisamente un senso allarme e disagio quando poi il cristallo sembra salirle sulle gambe: NO NO NO! non adesso, non era possibile! I suoi serpenti non ci sono, sta succedendo a tutti, il cristallo le sale verso il busto. Lo sguardo è spiazzato: ripensa a Mattyse, ripensa ai bambini: Kimi la devono ancora trovare! i suoi figli rimarranno senza di lei, non c'è neppure Orochi ormai. Annaspa "cosa deve fare?" o "cosa può fare per uscire?" o ancora " li lascierà da soli, come sopravviveranno? come il suo clan andrà avanti?" vorrebbe gridare, scuote la testa, prende dei lunghi respiri e poi lascia andare, non c'è più nulla da fare, forse solo una cosa. <ahh...mi dispiace non averti chiamato> afferma Mekura senza guardare Kimi per poi guardare verso l'alto <avrei voluto, non l'ho fatto, è una delle cose della quale mi pento, anche se ormai sembra...tardi per questo?> afferma mentre sentirebbe il cristallo salire. Non ci proverebbe neppure a liberarsi, in un certo senso sentire così tanto la merda l'ha istruita su come riconoscerla. <ho una bambina sai? l'ho chiamata Kimi, avrei...voluto dirtelo di persona...la mia posta era...in realtà non ho idea se fosse così controllata, ma era meglio parlare di persona scusami se puoi> Prende un'altro profondo respiro e se possibile annasperebbe verso la borsa per tirare fuori dai supi documenti la foto di famiglia, i suoi bambini, anche Ken e Ai. Sorride, serenamente, avvicinendosi quelle foto al petto mentre ripenserebbe ai suoi cari: ai bambini, a suo zio, a sua madre, alle persone morte e...anche a Mattyse, cavolo ha pure il tempo di pensare a Saisashi e Furaya, sta quasi male per loro due, hanno anche loro una figlia piccola da quello che ricorda. <ci vediamo in una nuova vita, magari, sarà migliore di questa, vi amo, tutti> E rimarrebbe li a fissare quelle foto, vuole rimanere così, immobile con l'unico conforto o speranza che in un modo o nell'altro, in questa vita o nella prossima, molto probabilmente quest'ultima li rivedrà ancora. Ha fallito di nuovo nelle sue intenzioni, ma ormai è inutile sbraitare e urlare. Si lascia imprigionare in una prigione fisica come in vita si è fatta imprigionare dalla sua mente, almeno avrebbe guardato eternamente il motivo perché ha sempre fatto tutto quanto, perché ha ucciso. E' un momento. Un solo istante. La sua tecnica viene meno. Il suo drago non riesce ad essere evocato, la sua spada non viene estratta. Le copie spariscono in altro secondo appena, perdendo la sua fonte inesauribile d'energia della natura. Al contempo, Saisashi s'è allontanato, diretto verso le retrovie per cercare d'aiutare quanto più possibile durante quella battaglia. E lei è lì. Vede Fenrir fermarsi, infastidito, qualcosa pare davvero metterlo in agitazione. E nel momento in cui starebbe anche soltanto per rivolgersi a lui, neanche immagina che sarà l'ultimo momento in cui riuscirà a vederlo direttamente in faccia. <Fenrir-> Sbarra gli occhi ambrati, smuove le orecchie canine verso l'alto che si drizzano assieme alla coda. E il Re dei Lupi svanisce. Non comprende. Non comprende finché l'arte eremitica non le consente di avvertire un brivido risalire lungo la spina dorsale, costringendola a stringersi nelle spalle e a girarsi verso una qualunque fonte di chakra avverso, una fonte nemica che possa far comprendere cosa effettivamente stia accadendo di punto in bianco. <NEMURIMASEN!> Il nome che si confonde assieme alla voce di Kimi che lo richiama a sua volta, seppur da parte della Nara sia soltanto una minaccia con voce arrochita dalla rabbia e dal nervoso che le monta dietro. <E' COLPA TUA, VERO? AMMETTILO!> Teme che sia lui l'artefice di tutto, quando probabilmente non lo è. I ninja iniziano ad ammassarsi anche in sua direzione, giustamente prendendola come epicentro mentre tutt'attorno la terra si smuove, inizia a tremare. Solchi di lava che s'aprono e si formano, occhi della fanciulla che si sposterebbero in qualunque direzione. Paura. Sì, per una volta la percepisci anche tu. Erano anni ormai che non sapevi neppure quale forma potesse avere, ma adesso la percepisci come se fosse la prima volta. Devi farti forza, tuttavia. Sei l'Hokage, sei la forza della natura che Fenrir ha riconosciuto in te, sei la donna che non s'è mai piegata e che mai ha perso una battaglia, non ha mai perso una guerra. Non perderai neanche quest'ultima. <RESTIAMO CONCENTRATI!> Sì, ma qual è il vero nemico adesso? Chi è adesso che sta intervenendo? Perché, a quanto pare, non si tratta soltanto degli Alleati, ma anche degli altri. Sta succedendo qualcosa a livello globale, che riguarda tutti quanti, nessuno escluso. Avverte su di sé la chiusura di alcuni tsubo, come se il proprio Chakra non riuscisse più a fuoriuscire come vorrebbe, qualcosa che mai ha provato sulla propria pelle e che le fa comprendere quanto forte possa essere chi è che si ritrovano adesso davanti. E sbarra gli occhi, di nuovo. <Non lo so, ma restiamo uniti. Raccogliamo il maggior numero di informazioni. Restate dietro di me, continuerò a protegger--> Ma gli occhi s'abbassano verso... cristallo? Sì, un cristallo che sale verso di loro, che ne raggiunge in fretta il busto, ma che pare non poter essere scalfito da niente. <!!! Ngh--> Stringe i denti, tenta anch'essa di sfruttare l'arma che le penderebbe dal fianco per cercare di far qualcosa, di scalfire con la propria forza, con la propria potenza quel materiale che la sta via via costringendo a restare ferma sul posto. <Matt!> Che dovrebbe essere nelle sue immediate vicinanze. A lui rivolgerebbe in primis lo sguardo preoccupato, consapevole che con il bianco può dimostrarsi anche debole. Come con Saisashi. La loro sfida sul comando, sanno bene, non è certo terminata. In questo momento, però, non ha bisogno di prevalere su nessuno, quanto più d'essere aiutata. Per una volta, per una singola volta, anche lei, lei da cui tutti dovrebbero dipendere, non sa come agire e non sa come comportarsi. Tramite il sigillo empatico con cui ha legato Mattyse e Saisashi a sé, scherzo del destino tra l'altro, potrebbe percepire le loro emozioni oltre alle loro parole. Si sofferma su quelle del taijutser, ovviamente, ma senza distogliere lo sguardo impaurito dal terrorista. <{Non lo so, sento solo... che anche la natura ne ha timore. Raggiungimi! Non restare indietro. Restiamo uniti!}> Cos'altro fare...? [ Chakra: ???/227 ][ Hijutsu Yoton LV4 ON ][ Senjutsu ON ][ PV Furaya: 90/100 ][ Equipaggiamento: Armatura pesante (+15 RES), Schinieri, Vambracci, Guanti Ninja, Coprifronte della Foglia | 2 Katana al fianco SX | 1 Zanbato sigillata nel fuda al polso SX, 1 Falce sigillata nel fuda al polso DX | Tasca Porta Kunai e Shuriken coscia DX: 3 Fuuma Shuriken, 3 Kunai, 3 Shuriken gigante ~ Tasca Porta Oggetti: 2 Tonici Rec. Chakra, 2 Tonici Rec. Chakra Speciale, 2 Tonici Coagulanti, 2 Tonici Coagulanti Speciali, 2 Fumogeni, 1 Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale | 1 Sigillo potenziante sul petto ]Un mondo si dissolve in voi al crescere di ogni tetra realizzazione. Il panico delle evocazioni, la disfunzione del chakra, la notte che cala assieme al silenzio, alternato solo dai sussurri degli shinobi ancora vivi e dalle urla bestiali che avete tutti potuto udire. Ancora una volta la realtà delle certezze si converte confusamente in una favola piena d'immagini allucinanti. Il riverbero della lava che cola empie lo spirito di tutti i presenti, mescolandosi ad alcune costruzioni lignee presenti e generando una fiamma che permette d'avere un po' di luce attorno alla Judai. Per qualche istante, non s'udisce che il il ritmo del proprio sangue. Nel mezzo della comunicazione tramite sigillo dell'empatia, lo percepisci sciogliersi e svanire. Saisashi rimane completamente separato da ogni cosa, solo lui e quell'immenso prato di fiori morenti. Farai anche tu quella fine, una volta che il cristallo t'avrà completamente inglobato? E Kimi..pronunci quel nome. Lo urli con tutto il fiato che hai in gola. Passa qualche secondo, ma nessuno risponde. Non percepisci neanche alcuna onda di chakra. Eppure, nel cielo, trascinato via da una debole folata di vento, vedi un fuuda quadrato, riportante al di sopra, con inchiostro, il kanji del giglio rosso. Tale è il sigillo che lega un seimei al suo spirito, un legame che soltanto cose simili alla morte possono sciogliere. E tu, Mekura? Pervasa da un silenzio che t'ha impedito di sentire persino la tua stessa anima. Pronunciando il loro nome puoi distintamente vivere ogni ricordo collegato. Il tuo intero percorso da shinobi ti ha portata a perdere più volte ciò in cui credevi ed amavi, eppure mai come ora sembra di essere giunta ad un epilogo. Ehy, forse il fato vuole suggestionarvi il pensiero, forse sono i kami che fan cadere una goccia del loro estro nei vostri cuori, ma avete mai pensato a cosa sia essere un ninja? Puoi essere un ninja senza chakra? Puoi essere qualcuno se sei un ninja senza più chakra e senza un nindo? Forse è meglio morire. Forse era meglio essere uno dei tanti caduti. Chissà che la ruota del Samsara non vi permetta di espiare ogni colpa per vivere nel bene. I canti ferali proseguono, sempre più vicini. Sappiate che dopotutto non sarete tutti così fortunati da morire adesso, siete destinati ad un rammarico più grande. Le fiamme finiscono di consumare le formazioni lignee, mentre gli shinobi attorno alla Judai continuano a tentar di liberarla. I cristalli hanno raggiunto per chiunque il collo, iniziando a espandersi verso il mento e dietro la testa. All'improvviso, nell'oscurità, uno degli shinobi attorno alla Nara viene attaccato. Una figura in penombra dalla forma chimerica, grande persino più di Fernrir, lo squarcia con un'artigliata. Gli occhi del ninja, nella morte, incrociano i tuoi, prima di cadere a terra, diviso in due parti. Immediatamente la squadra si riorganizza per circondare la bestia, ma è questione di un istante perché le armi di tutti vengano lasciate cadere a terra. Perché? Lo potete vedere tutti. Centinaia di altre creature chimeriche di dimensioni simili procedono a passo lento, riempendo tutti gli spazi e circondando QUALSIASI entità non sia cristallizzata. "J-judai.." Un promettente ragazzo delle tua squadra d'élite si attacca di fronte al tuo cristallo, graffiandolo disperatamente con le unghie. Lo conosci, si chiama Kame. E' un giovane promettente diventando special jonin due anni dopo la graduazione all'accademia. Secondo i report che hai ricevuto ha una madre malata a cui badare. Chiama il tuo nome, sfiorando il tuo viso prima che il cristallo vi separi per poi esser penetrato al petto da una delle tante chimere presenti. " La prego ci salvi--" la voce, esanime, si spegne, così come il suo sguardo. Dalle labbra sputa sangue che s'attacca al tuo viso, sporcandolo. Poi cade a terra, accasciandosi ai piedi del cristallo. Tutti i membri tornano a circondare il cristallo, non più per difenderti ma vedendo in te la sola speranza che la loro vita non si spenga definitivamente. Vedrai ogni ferita da loro subita, compresa la mutilazione estesa dei loro corpi anche dopo la morte. Riuscirai a liberarti da questa visione solo quando il cristallo che ti avvolge sarà così tanto coperto da sangue da non poter vedere nulla. Anche Mattyse, poco distante, assisterà a questa brutale serie di morti. Saisashi vedrà solo le bestie superarlo, mentre Mekura potrà vedere Kimi dissolversi in ceneri di fronte a lei e successivamente diversi shinobi morire nel tentativo di fuga dalle creature. Solo quando tutti i presenti non cristallizzati sul campo di battaglia saranno morti, e solo allora, una voce farà eco nella vostra mente. "Non temete. Quando tutte le terre ninja saranno distrutte i cristalli si romperanno, ed allora toccherà a voi." Chiunque abbia partecipato alla fallimentare spedizione dell'alleanza avvenuta diverso tempo fa, riconoscerà vagamente questa voce. E' colui che l'alleanza fallì a sigillare, un'entità che provò a generare un frutto del chakra ma fu fermata, senza riuscire a catturarla. Qualcuno gli diede il titolo di Kami...qualcuno ha pensato fosse il membro di un antico clan...ma qui, oggi, sarà il potenziale fautore della fine dell'era dei Ninja. La terra, che da prima tremava, si spacca in più punti, creando faglie che v'inglobano e nascondono sotto profondi strati rocciosi, in maniera che nessuno possa tentare il vostro salvataggio. Finalmente, la coscienza vi abbandonerà, fatalmente e totalmente, con la sola consapevolezza che tutte le più grandi forze dell'alleanza e di Oto son state già sconfitte. { endate }
F5 per musica!
Urla, lo chiama disperata, cerca di attirarlo a sé un’ultima volta ma non c’è risposta, non c’è nemmeno una parvenza del suo chakra, com’è possibile? Cosa? Tante, troppe domande l’affollano lasciando che si dimentichi almeno per un istante a cosa ha appena detto sì, a cosa ha legato il suo destino. Spera ancora che sia vivo, morente forse ma in vita, spera di poterlo salvare, ritraendosi ora da questa battaglia, di correre in suo aiuto, di lasciare che la lumaca e il suo stesso sangue Goryo, che un tempo condividevano, lo salvi. Spera di poter restituire quello che lui fece per lei, quando erano a parti inverse, quando la morente era lei. Piange e annuisce verso Mekura, sente quelle parole che pur non riescono a superare il dolore che sta provando <non ha più importanza> solo un istante prima di tornare a guardare verso il cielo, verso l’ultimo punto in cui ha saputo che Nemurimasen era vivo. Un rotolo per aria, proprio da quella direzione. La speranza la spinge ad osservarlo finché non lo coglie. Un chiaro segnale, un chiaro simbolo e così mentre il corpo si tramuta in cenere, lei urla. Un urlo disperato, straziante di un cuore spezzato. Un giglio rosso, la fine di ogni speranza, la semplice consapevolezza che ormai tutto è perduto, che non lo rivedrà mai più. Intanto il suo corpo va semplicemente a disintegrarsi, una guardiana del Naraka ora. Nei suoi occhi solo quella visione, quell’ultimo segnale da parte sua. Mentre pian piano diventa torna a casa sua la mente riesce a varcare quel muro di dolore donandole un singolo ed ultimo conforto. Se è davvero morto allora lui è lì, la starà aspettando e lo raggiungerà, svolgerà ogni istante del resto del suo tempo quel compito, torturerà le anime e lo cercherà, non si rassegnerà mai e riuscirà a trovarlo. Non può immaginare esistenza senza di lui <se è ancora vivo> sussulta appena mentre la sua anima si allontana, sperando che Mekura possa sentirlo <pensaci tu> è il più grosso gesto d’amore di cui sia capace. Affidarlo a qualcuno che è stato tanto a lungo sia amico che nemico, lasciare a Mekura il compito di vegliare su Nemurimasen al posto suo. Incertezza nonostante tutto, non sa dove trovarlo, potrebbe essersi salvato, aver cambiato corpo ancora, potrebbe essere sfuggito a questo destino infame e se così fosse vuole saperlo protetto più di quanto lei abbia fatto oggi <digli che lo amo> con questo svanirebbe. Ovunque lui sia lei lo raggiungerà, quell’ultima dichiarazione arriverà alle sue orecchie, quell’ultimo fiato sul mondo dei vivi potrà riscaldarlo ancora una volta. Che sia nel Naraka o sulla Terra non c’è tempo che possa lenire quell’amore, affievolirlo e lasciare che lei se ne dimentichi. Nulla la separerà mai da Nemurimasen e farà di tutto pur di poter poggiare nuovamente lo sguardo su di lui, uniti per sempre. Volenti o nolenti legati dal destino e dai loro cuori, capaci di ferirsi ma incapaci di allontanarsi, sempre pronti a scappare ma destinati ad inseguirsi l’un l’altro. Le è chiaro. Non le resta che accettare il suo nuovo compito con il dolore che le pesa sul petto, quasi le toglie il respiro. Ondeggia tra quelle bestie, tra la devastazione che lei avrebbe dovuto portare e non le interessa più di nulla, ha perso il suo unico scopo, ha perso l’unica cosa per cui valesse la pena continuare a soffrire su questo mondo e non le resta che lottare per ritrovarlo. Non esiste destino peggiore che stargli lontano, non esiste sofferenza che possa reggere il confronto con ciò che prova ora e che proverà fino a quando finalmente non sarà riunito a lui. Il sangue scorre ancora sul suo volto, misto adesso a semplici e comuni lacrime che come la sua cenere vengono legate al vento, ondeggia per l’ultima volta e con la stessa sofferenza con cui è venuta al mondo lo abbandona. Addio e arrivederci. L’allieta appena pensare solo alla poesia che lui avrà provato morendo e vedendo questa distruzione, al suo profondo amore per ciò che è l’essere umano. Sorride appena forse solo mentalmente mentre piangendo si allontana da tutto. Torniamo a casa Medusa. [Addio Kimi] Il terrore la ingloba, urla, ringhi di bestie fameliche si spandono nell'aria notturna a far vibrare la terra stessa, l'aria impregnata di disperazione e lei senza forze, senza alcun tipo di chakra da poter utilizzare, adesso non è altro che donna, ciò che ha sempre desiderato esser. Una normale donna, non aver null'altro che la pace per se stessa. Non può più far nulla , e li, in quel momento smette di lottare davvero. Il cristallo che la prende , pezzo dopo pezzo, il corpo costretto in quella faglia stretta ove non vi è possibilità di alcun movimento, ma non si divincola, non vuole farlo davvero , si abbandona a quel gelo interiore ma anche a quella calda speranza. Solo il collo per sollevar verso l'alto il viso e poter veder quel cielo per l'ultima volta, godere per gli ultimi attimi della propria esistenza di quella bellezza, pioggia o meno , tempesta che ci sia, sereno e luna, tutto ciò che ha apprezzato per un'intera vita. Un ultima volta di pace, non deve più combattere, non deve più far nulla e il cuore si libera di quel peso che ha sempre sopportato a malapena, che l'ha distrutta e dilaniata col tempo. Un sospiro di vita, l'ultimo che sfiorisce da quelle labbra, gli occhi pregni di un cielo scuro, ne respira l'essenza ultima della natura. Questi sono i suoi ultimi momenti sulla terra, ma non piange, non di dolore. Lacrime di una felicità incredibile le si sfogano sulle gote rosee, e un sorriso dolce, sa che sta per incontrarlo finalmente. Sta per riunirsi a quell'anima morta troppi anni prima e che la sta attendendo. Avrebbe dovuto espiarsi di tutti quei peccati, ma non avrebbe più dovuto lottare per rimanere a galla, per tendersi sempre alla vita, avrebbe potuto abbracciarlo e rimanere per sempre insieme a Ren. Il corpo che s'ammorbidisce nella morte agognata, finalmente sta potendo scegliere per se stessa, egoista fino alla fine, fino all'ultimo respiro. Un pensiero corre al bianco, a Oto, alla sua protezione e la sua speranza è che non muoia, che possa vivere più di quanto non abbia fatto lei, che possa esser felice, che possa trovar qualcuno con la quale passare la sua esistenza senza morte, dolore, guerra, egoismo, senza di lei, di vivere davvero e respirare la libertà che lei ha solo sfiorato. Un sospiro, l'ultimo, e il cielo ai propri occhi che s'allontana, e l'oscurità adesso regna nel cuore della terra. E' il momento di chiuderli quegli occhi, e lasciarsi andare..con la mente che scivola verso il fondo per non riemergerne mai più. E' felice, per una volta è felice davvero di poter morire in quel modo, senza dolore, senza rabbia, senza quasi rimpianti sebbene alcuni ve ne siano, ma adesso hanno perso la loro importanza. Non vi è nient'altro, il nulla totale. Finalmente vi è pace. [end] Riesce a percepire la risposta di Furaya, tramite il sigillo empatico. Sembra stare bene, almeno per ora. Per un piccolo istante sembrava che un barlume di speranza potesse pervadere Saisashi..istante che finirà presto, nel sentire la comunicazione del sigillo interrompersi. <"Fu...Furaya...hey...mi senti...MI SENTI!?!? FURAYAAAAAAAA!"> si limiterebbe a gridare, immerso nella solitudine più assoluta, la stessa in cui ha vissuto per anni e con cui per tanto tempo ha dovuto lottare. Il respiro del genin si fa affannato, i battiti a mille, percepisce la sua impossibilità, sente di essere inerme di fronte a tutto questo eppure non vuole morire. NON VUOLE. Come preso dalla disperazione, inizierebbe a pardere il senno, cercando di divincolarsi in modo disperato da quel cristallo che man mano si fa sempre più strada sul suo corpo <NO...NOOOOO NON VOGLIO. FURAYA TI PREGO AIUTAMI!! MEKURA AIUTAMI!!! QUALSIASI BASTARDO DI KONOHA CI SIA LA FUORI, VI PREGOOO .....VI PREGOOOOO!> sono grida strozzate, colme di rabbia e di paura, la paura di chi fino ad oggi non ha mai temuto la morte, ma che in questo esatto istante si trova realmente a fronteggiarla. Ma ora è diverso: Saisashi che per tanto tempo non ha tenuto alla sua vita, si rende conto di aver trovato dei motivi per viverla, per bramarla. E proprio ora, quando inerme comprende il suo destino, non potendo far nulla, continuando a divincolarsi, giungerà allo stremo delle forza, in preda al fiatone. La sua doppia personalità è silente, è completamente solo. <ANF...ANF.....io....io non voglio....> si ritroverebbe ormai con il fiato rotto a sollevare il capo al cielo, osservando tutto ciò che fino a pochi istanti prima aveva odiato, aveva dato per scontato: il cielo...la natura....il mondo...la vita stessa. Ed ora che ti viene strappata via senza possibilità di scegliere, che farai Saisashi? Come potrai perdonarti di essere giunto così tardi alla conclusione che tu AMAVI LA VITA?! Nonostante tutto, nonostante le difficoltà, nonostante le perdite, le sconfitte. TU VUOI VIVERE. Ma ora che lo sai, è troppo tardi. Più il cristallo sale verso il suo corpo, più la sua vita gli scorre davanti, come se per un attimo potesse rivivere tutto ciò che lo ha portato fin qui. Non farà caso alle creature che passeranno di fianco, perchè fisserà il cielo, mentre dalle smeraldine iridi cominceranno a scendere lacrime implacabili, dettato da qualcosa che non si può controllare. Può rivivere le sensazioni passate, l'accademia, la sua vita per strada, il suo migliore amico Lind, Mekura, il torneo dei villaggi...il suo primo amore, Sakura...e poi l'odio verso il villaggio, la sua fuga, il suo tentativo di attaccare konoha...la sua scomparsa, il suo trauma causato da Akuma ad Oto...la morte di Lind di fronte ai suoi occhi. E poi ancora Furaya, il recupero della memoria, la speranza che iniziava a tornare...il suo amore per la Nara, la sua promessa di vendetta, la sua promessa di matrimonio....ed infine il dono più bello che la vita potesse dargli...sua figlia. Tutto in quel momento scorre veloce, allo stesso modo in cui le lacrime percorrono le guance fino a giungere sul cristallo colando fino a terra. <Mi dispiace....Mekura...Lind...Sakura...Furaya...mi dispiace...io ho mentito. Io non volevo morire. Io.....io vorrei vivere.... > un monologo bisbigliato che non potrà mai udire nessuno <io amavo la vita ma non me ne ero reso conto...ma l'ho amata solo grazie a voi...eppure...nonostante voi abbiate dato una possibilità ad un idiota come senza speranze...io non potrò mai mantenere le mie promesse...che fallimento> direbbe ora accennando un sorriso < mi dispiace Furaya...non potrò sposarti...mi sarebbe piaciuto tanto...prenditi cura di nostra figlia....e tu Lind...ti ho promesso vendetta...ma credo che questa sia la fine. Non manterrò nemmeno questa promessa. Sto per raggiungerti > un volto ormai stremato, e privo di speranze, che trapela un sorriso, il sorriso di chi ha compreso per la prima volta, tutto ciò che lo teneva legato con forza alla vita e che è stato in grado di portarlo fin qui, nonostante le avversità <che buffo il destino...sono sempre stato solo. E così come sono arrivato...in un istante non ci sarà più nulla. Mentre sono solo.> con queste parole, il cristallo ricoprirebbe per intero il volto sorridente di Saisashi, immobile, nel suo addio a questa vita che ora sa....tanto amava. [end] Per un po' decide di fare compagnia alla sua amica, le sorride in modo comprensivo quando questa le chiede di andare a cercare qualcuno, le viene da sorridere <ah si...si, se sono viva e se lui è vivo glielo dirò> a chi? ha fatto una associazione senza pensarci ma ci metterebbe un po' per ricordarsi di Katsumi. Non ricorda, è vivo? non è vivo? ha perso le tracce di questa persona da molto tempo. E mentre spazia nel vuoto presa dai suoi pensieri, Kimi Improvvisamente scompare davanti ai suoi occhi, come cenere <eh....per una volta sembra che non abbia sbagliato> commenta la donna ritornando a guardare le sue foto, le sue foto cristallizzate per sempre. Sorride mentre sente quel cristallo crescerle sul volto, manterrebbe il sorriso e nel mentre scorre tutto il suo passato, i suoi sogni, i suoi incubi e questi ultimi sembrano essere offuscati rispetto a tutto l'amore che sta provando in questo momento...spera che in tutto quel male che ha fatto possa questo pensiero, questo desiderio risucire ad arrivare a loro, a tenerli al sicuro, a tenerli salvi. Massì, staranno bene: Akane li proteggerà, Orochi se è stato intelligente ha portato Kimi in un luogo dove lei non potesse arrivare da sola, il che fa sperare che molte cose non ci arrivino li. Ken è con Azrael e Kaori, Ai....Ai la preoccupa di più, la sua Ai spera che possa raggiungere Hiashi e Kurako. Chissà se Mattyse sarà bloccato anche lui? chissà se è libero? con un po' di fortuna magari riuscirà a trovare Kimi. <ahh..mi dispiace Mattyse, cresci nostra figlia per tutti e due> ma probabilmente quello se non è nella stessa situazione si farà esplodere nel giro di due anni...con un poì di fortuna se ne rimarrà imprigionato anche lui. Ed alla fine l'ultimo orrore, il suo ultimo fallimento che torna a chiedere il pagamento: la sua missione fallita che le parla, le promette cose, il Kami che è riuscito nel suo scopo, ma va bene...a quanto pare c'è una speranza? un arrivederci? tutto sarà distrutto, i cristalli si romperanno e poi, poi toccherà a loro...ne è felice. QUesto è solo l'inizio, una serpe oggi si cristallizza nella sua muta, ma ineluttabile arriverà il giorno in cui quella muta si spezzerà e una nuova serpe riemergerà. Il suo veleno ritemprato, la sua rabbia ristabilita. Ci sia la pace, prima della nuova guerra, lei ha solo il tempo dalla sua parte. [end] Immobile. Il tempo sembra fermarsi di colpo. Nessun vincitore, soltanto sconfitti. Questa è l'ultima volta che gli occhi della Decima Hokage potranno vedere ciò che la circonda prima di venire eclissata. La percezione, grazie all'arte eremitica ancora attiva, fa sì che avverta dentro di sé quel terrore. Anche il collegamento empatico con Saisashi svanisce, scompare prima che possa dirgli qualunque cosa, prima che possa confermargli d'amarlo, prima di assicurargli che, nonostante tutto, la loro bambina sopravvivrà a qualunque destino crudele. Non lo percepisce oltre, come un filo del destino che si stacca del tutto, che viene bruciato vivo dagli eventi che li hanno colpiti. <Saisashi- Rispondimi- Cos'è successo?> La senti l'ansia salire, la senti crescere dentro di te mentre con lui non riuscirai più a comunicare? Forse per sempre. Vivrai col rimpianto, non saprai neppure se lui sia vivo oppure no. E la prima parte del suo cuore si spezza. Gli occhi si velano di chiare lacrime quando comprende che tutto è perduto, che non rivedrà oltre sua figlia, che anziché starle affianco e crescerla come una vera madre avrebbe dovuto fare lei si trovava nella caverna dei lupi, accrescendo il proprio potere per riuscire a difendere tutti quanti i presenti. Un potere che non è bastato. <Senshi> Pronuncia, mordendosi forte il labbro inferiore, mentre l'unico pensiero degno di tal nomea possa venir diretto alla bambina dai bei capelli rosei e gli occhi di ghiaccio come la madre. Pensiero che le viene strappato di netto quando le gigantesche figure fanno la loro comparsa, bestie che non ha mai visto neanche sui vecchi libri storici. Sbarra gli occhi, impaurita. Trema al sol pensiero di dover affrontare anche belve talmente fameliche, belve sicuramente troppo forti perché è questo che le comunicazioni stavano dicendo loro: troppo potenti da poter essere fermate. E mentre il suo corpo viene avvolto dal cristallo, bloccandone qualunque movimento, incapace d'essere scalfito, vede davanti tutto quello che mai avrebbe immaginato, tutto quello per cui ha combattuto venire meno. Sotto i suoi occhi mentre lei, immobile, incapace d'affrontarlo, non riesce più a muovere neanche un muscolo. Può solo urlare. Urlare di dolore. <NOOOOOOOO!> La voce della Decima fende l'aria con tutta la potenza che ha in corpo. Una voce le chiede aiuto. Un'altra voce s'aggiunge al coro. I ninja che ha giurato di difendere quando venne eletta Decima Hokage della Foglia due anni prima sono quelle persone che adesso, davanti a lei inerme, stanno perdendo la vita. Cerca di muovere ogni muscolo, di forzare quella prigione di cristallo che la sta vincendo. <NO! NO! NO! NO!> Senza poter far altro, senza aver la forza necessaria a ribellarsi. Chiunque è morto, è morto per mano sua. E' questa la consapevolezza con la quale, a sua volta, perderà la vita, la consapevolezza di non aver fatto abbastanza, d'aver acquistato poteri infiniti e illimitati soltanto per accrescersi ed elevarsi sugli altri, sicura di poter far di più. L'orgoglio è un'arma a doppio taglio, bambina, te lo ricordi? Te lo dissi un po' di tempo fa. Ti rende l'essere più forte dell'universo, ti fa sentire invincibile come se niente e nessuno possa fermarti. Ma è un placebo. Nasconde la reale entità del fatto. L'orgoglio ti logora dentro, sei stata avventata. Hai cercato un potere che non hai utilizzato a dovere, un potere che non è bastato a proteggere il /tuo/ villaggio, la tua /Konoha/. Saisashi viene meno. La gente attorno a lei muore. Si raggruppano per cercare conforto direttamente dalla Nara, l'unica che dovrebbe proteggerli, l'unica che dovrebbe salvarli, elettasi sopra la massa per portare tutti in salvo. Iniziare una guerra non è mai un bene, non è mai qualcosa di positivo: sapevi benissimo fin dall'inizio che gran parte degli uomini che ti sei portata dietro sarebbe perita. Ma nel farlo, eri anche altrettanto consapevole che li avresti salvati a costo di perdere la tua, di vita. Ma così non è stato. Riconosci quel ninja, un ninja provetto. Qualcuno che si vede poche volte, che nasce una volta ogni cent'anni. Conosci la sua situazione familiare, sai bene che su quel campo di battaglia non avrebbe mai voluto perdere la vita. Non ha bisogno di percepire queste sensazioni tramite alcun sigillo empatico perché è palese anche davanti ai suoi occhi. I primi schizzi di sangue fanno scivolare le prime lacrime dabbasso. Chiude gli occhi, non vuole vedere. Ma suo padre, piccolo bastardo traditore, la pungola dall'angolo più recondito in cui ha chiuso qualunque brutto e vecchio ricordo a lui legato. "Apri gli occhi, bambina", un sussurro con quel suo tono baritono e sinistro. Un ghigno che non vedi, ma che percepisci. "Devi guardare cos'hai combinato con le tue mani", e li riapre. Occhi or tornati glaciali, chakra eremitico che viene meno. Le orecchie, la coda, il potere accumulato vengono meno, spariscono come neve leggera sospinta dal vento, mentre fissa la distruzione e la morte che non è riuscita a controllare, che non è riuscita a sventare. <E' colpa mia> Lo sai, lo sai benissimo che lo è. Perché un Hokage che non riesce a difendere la sua terra e i suoi ninja non può essere definito tale. Inutile che ci sia qualcuno che venga a sussurrarti all'orecchio che così non è, che non potevi prevedere il ritorno del finto Kami perché avresti dovuto. Avresti dovuto prevedere qualunque elemento negativo, qualunque avversità, ma non è abbastanza perché tu non sei abbastanza. Calde lacrime le rigano il volto, ogni ninja muore davanti ai suoi occhi ed è irrimediabile il pensiero che debba voltarsi verso Mattyse che, al suo fianco, sta subendo la stessa medesima sorte. Ed allora allunga la mano perché se deve morire vuol farlo con qualcuno che ha amato. Ingiusto dirlo, ingiusto ammetterlo mentre stai per finire i tuoi pochi secondi d'aria e di vita. Impossibile anche asserire che sia certo quel sentimento che sento nel tuo petto. Perché s'è stata una copia a rendersene conto e non tu, vuol dire che sotto sotto qualcosa c'era già molto prima. E non puoi fare a meno di pensare a Saisashi, lontano da te, lontano da quel che siete stati. Un matrimonio sfumato, un matrimonio che non s'ha da fare. Mentre tutto muore, come il tuo amore, come il tuo sentimento, anche ciò che sei stata in vita appassisce. La tua mano vuole soltanto raggiungere quella del terrorista a cui hai consentito di aiutarti. Neanche per un istante, però, dimentichi in contemporanea ciò che il taijutser è stato per te, neanche per un secondo scordi l'amore che tutt'ora prova nei suoi confronti, ciò che vi ha legato a Kiri e ciò che vi ha unito a Konoha. Assottiglia lo sguardo, immerso nelle lacrime più vere e sincere, quelle lacrime che un degno capo villaggio non deve versare. Invero, son versate per gli uomini che oggi son caduti per combattere al tuo fianco, per chi ti ama e sta ancora lì attorno a te. Le bestie si avvicinano, falciano via chiunque incontrino. Ma hai ancora un istante, la mano protesa verso il Senjuu come se stringere quella di lui potesse darti la forza d'affrontare la morte. Perché per te null'altro può significare questo se non perdere la vita. <Non voglio perderti.> Lo sguardo è fisso su Mattyse. Il pensiero è rivolto a Saisashi. E' difficile da spiegare perché una frase simile sarebbe dovuta venir pronunciata al plurale, includere entrambi nel contesto. Ma non sai come fare, in questo momento la tua mente non sa come agire. <Non lasciarmi da sola.> Non potrebbe mai affrontare la morte da sola. Non potrebbe mai morire con la consapevolezza d'aver lasciato in vita tutto questo obbrobrio. Vuole che almeno Mattyse la segua. Se non può morire neanche con il suo promesso sposo, vuole che lui la guardi mentre appassisce, mentre la donna che giurava di essere e di diventare muore davanti ai suoi occhi. Ciò che hanno condiviso non lo dimentica, ciò che avrebbero ancora potuto condividere e dirsi reciprocamente cristallizzato. Percepisce soltanto in seguito la presenza del Kami, ormai divenuta impotente. Mentre gli ultimi pezzi di cristallo chiudono entrambi, le lacrime che rigano il viso della Nara sin al mento, la mano che mai verrà abbassata e che protesa resterà per l'eternità, dalle labbra schiuse pronuncia due parole. <Ti amo.> Ma non vedrà nessuno e dunque a nessuno saranno rivolte. Il sangue macchia ogni cosa, chiude per sempre la visuale su questo triste mondo. Obnubila tutto ciò che lei voleva essere, ciò che è diventata, strappandola con cattiveria dal mondo che tutti conoscono. Il sangue riveste ogni cosa e tutto diventa buio. Si abbandona, si lascia vincere ma non prima d'aver graffiato quel cristallo con la mano libera, coi denti se necessario perché nonostante la tristezza che alberga il suo cuore non si lascerà mai vincere. Da nessuno. L'orgoglioso combattente non morirà senza aver fatto il possibile. E poi, niente. Il buio, il silenzio totale. Il terreno di battaglia sconquassato in ogni dove dalle orride battaglie che si protenderanno da qui in avanti. Nessuno a poterle fermare, nessuno a poter davvero più combattere. Rimpiange Konoha, rimpiange l'Alleanza, rimpiange tante cose. Più di tutte, rimpiange di non aver combattuto abbastanza. La terra l'avvolge, la terra la nasconde alla vista di chiunque possa anche solo provare a bazzicare quelle terre successivamente. Tachiko, Keiga, Jushan... persone che ha amato in vita, ma che non potrà salutare neanche per l'ultima volta. E mentre tutt'attorno muore, lei s'addormenta come un lupo che cede al letargo nonostante la capacità di sopravvivenza. Null'altro v'è da fare, null'altro v'è da dire poiché è qui che cade il /Baluardo della Pace/. Ed è qui che la Judai Hokage muore. [ END ]