Konoha in fiamme e conigli giganti [senjutsu]

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I lupi osservano protetti all’interno della caverna, i loro sguardi sono penetrarti, fissi ed intensi, li si possono percepire chiaramente sulla propria pelle, quasi tangibili per la forza messa. Non stanno semplicemente osservando distratti, sono concentrati come a voler dare la loro stessa forza, prestarla e soprattutto controllano che Furaya non sia l’ennesimo fallimento, non è facile dimostrare di essere alla loro altezza e le statue che stanno davanti all’Hokage lo rappresentano bene, loro sono un monito, ecco cosa succede se ti dimostri troppo debole, incapace di portare a termine l’allenamento. Il Re, orgoglioso e fiero, resta alle sue spalle, seduto e teso verso la sua evocatrice, abbastanza vicino da permettere al suo muso di coprire il corpo della donna dalla neve che ha smesso da tempo di cadere direttamente su di lei. Il silenzio regna sovrano, insieme a quel freddo che inizia a portare le estremità ad irrigidirsi, muovere le dita di mani e piedi è indubbiamente doloroso, si sono fatte bianche, dopo essere passate da una prima fase di rossore intenso e siamo al punto in cui il tipico pizzicore è già passato, lo si sentirà solo nel momento in cui si proverà effettivamente a muovere gli arti. Il consiglio in braccio a Furaya ha smesso di muoversi da qualche tempo, si è addormentato sonnacchioso tanto che il suo lieve russare è l’unico suono che si può sentire, si espande nei dintorni insieme al pesante respiro dei Lupi che emanano piccole nuvolette di fumo bianco ogni volta che lasciano fuoriuscire l’aria dai loro musi. Il naso dell’Hokage è ormai completamente rosso, ogni respiro è una vera e propria stilettata nei polmoni, il freddo è pungente e doloroso <ci siamo> una voce che arriva dalle sue spalle, ti indica il percorso, ti invita quasi a richiamare il potere <prima però devo dirti una cosa>. Il tono di voce è tinto da sfumature di dolore, come se fosse portatore di brutte notizie, abbassa il muso in direzione della donna e attende di essere guardato prima di continuare. Furaya potrà iniziare a fasciarsi la testa, portare la sua mente alle peggiori eventualità al mondo, controllare che sia tutto ok, che tutto vada bene e questo fato potrà guidarla spiegandole come l’unica cosa che sarà in grado di percepire oltre a quel luogo sia il silenzio, non saprebbe dire da quanto tempo ma la copia lasciata a Konoha sembra essere diventata improvvisamente muta [Quest chiusa][Go Senjutsu!]

11:18 Furaya:
 Apre solo un occhio. Poi un altro. Le iridi glaciali si soffermano sulla zona antistante la caverna, incoccando immediatamente le statue commemorative poste negli immediati pressi. Abbassa lo sguardo verso l'animale dormiente che porta in grembo, sollevandolo con una delicatezza infinita. Lo deposita poco distante dalle proprie cosce, un movimento che sembra essere piuttosto difficoltoso quando le estremità del corpo sono quasi congelate dal freddo. Soltanto in un secondo momento, richiamata da Fenrir ma senza interrompere la concentrazione massima che finora ha saputo tenere, la donna si alzerebbe in piedi. Poggia il piede manco al suolo, poggiando la mancina sul ginocchio e facendo forza per alzarsi. In aiuto, giunge anche l'arto inferiore opposto, cosicché possa sorreggersi senza nessun problema. Gli abiti son i medesimi di quando è giunta, con tanto di haori bianco con la scritta recante il suo ruolo di Decimo Hokage dietro la schiena. I capelli rosei scendono lungo la schiena in piccole onde. Non si è preoccupata molto della copia, in realtà, avendo avuta premura anche di disattivare il sigillo empatico che condivide con Mattyse e Saisashi. Dunque, non si aspetta letteralmente nulla di che, specialmente non il danno enorme che è la copia stessa a procurare al suo matrimonio. Ma sorvoliamo! C'è qualcosa di ben più importante di cui discutere e Fenrir sembra essere piuttosto addolorato. <Parlami, Fenrir. Se è successo qualcosa a Konoha, devo correre. Non posso più indugiare. Ho trovato il potere naturale delle cose, l'ho domato e bilanciato.> Lo sguardo serio ed imperturbabile resta fisso sul grosso viso dell'animale. Mostra orgoglio e fierezza, requisiti importanti per essere accettati nel branco. <Dimmi qual è l'ultimo passo.> Brama di conoscere e rafforzarsi. Vuole tornare subito al villaggio se è successo qualcosa. La dislocazione è comunque un ottimo incentivo poiché apparirebbe proprio dentro Konoha. Quindi, da parte sua, ha tutti i mezzi, ma è Fenrir che deve giudicare se sia pronta e, specialmente, deve dirle cosa sta succedendo. [ Chakra ON ]

A volte la vita ha proprio un grosso senso dell’umorismo, il destino gioca con le persone, le mette davanti a scelte difficili costringendole a scegliere cose farà meno male ma rassegnando alla disperazione quella persona. Fenrir tace, attende una risposta della donna mentre socchiude appena le palpebre come a voler trattenere qualcosa di doloroso, quasi devastante. Il coniglio viene posato delicatamente, con un’accortezza tale per cui nemmeno si sveglia. Eccolo, quindi, l’Hokage mostrarsi in tutta la sua maestosità, le parole che pronuncia sembrano quasi una predizione del futuro <non è così semplice> replica il lupo, che non si fa attendere. I suoi occhi intensi e orgogliosi tornano a puntarsi in quelli della donna, riaprendosi velocemente. Lo si legge il dolore nello sguardo, sa a cosa sta rinunciando, sa che presto potrebbe dover costruire una nuova statua all’ingresso di quella caverna, si sente qualche lupo mugolare basso, come un pianto soffocato <Konoha è sotto attacco> ammette semplicemente <ma> si affretta a puntualizzare <se vuoi salvarla dovrai abbandonare adesso l’allenamento, non hai tempo per l’ultimo passo.> ecco la sua tristezza, non è tanto Konoha il suo problema ma solo la sconfitta e il probabile fallimento della loro evocatrice. Il freddo entra nelle ossa, rende difficile il respiro o forse è a causa della tensione che riempie quel luogo? Così palpabile da poter venir letteralmente tagliata con un Kunai. Se volessimo studiare ora la mano di Furaya noteremmo come la sua linea della vita si biforca, davanti a sé ha due possibilità <puoi andare se lo ritieni, potresti arrivare in tempo ma non avresti il potere e soprattutto interrompere l’allenamento ti porterà alla morte presto ma> piccola pausa, come se gli pesasse dire tutto, proprio tutto <salveresti tua figlia> continua a sostenere quello sguardo, non si nasconde ma mostra pienamente quanto sia combattuto. Non darle certe informazioni avrebbe assicurato a tutti i lupi un evocatore in grado di difenderli dai Ragni ma sarebbe anche stato estremamente codardo, sbagliato. Si rimette a lei, deve fidarsi e dirle tutto <altrimenti potresti finire il tuo allenamento, avresti il potere ma sicuramente arriveresti tardi> eccola la decisione. Rinunciare al potere e quindi forse anche alla difesa del villaggio o rinunciare al villaggio ma avere il potere per difenderlo in un futuro? Tace il lupo, mentre anche tutti gli altri si ammutoliscono, non c’è altro da aggiungere ora la decisione sta a lei, solo lei potrà decretare il suo destino. Se non ci fossero i sentimenti di mezzo basterebbe scegliere il male minore, ma in questo caso è così difficile scovarlo
[Quest chiusa][Go Senjutsu!]

11:43 Furaya:
 Oh no. Pessime notizie in arrivo. È un balzo quello che compie il cuore quando sente che Konoha è sotto attacco. <Perché sempre Konoha?> Una domanda che non necessita di risposte, ma che la sua mente rigira nella testa più e più volte. In tutto l'arco della storia conosciuta, Konoha è sempre stato il capro espiatorio. Tutti non volevano far altro che far cadere il Baluardo della Pace e lei, persino, è stata definita il Tiranno della Pace, poiché desiderosa di averla a tutti i costi. Tanto da graziare un Terrorista e allearcisi, pur di aver una certezza netta che la pace potesse regnare sovrana. A quanto pare, non è bastato. La pace è un'utopia che nessuno potrà mai immaginare. La pace non esiste senza le guerre, questo lo hai imparato benissimo, Furaya. Ma se le guerre sono continue, la pace non fiorirà mai. Con questa consapevolezza, non distoglie neanche per un istante lo sguardo da Fenrir. <Dammi il potere.> Una frase che ti ricorda vagamente Kurako, vero? Fece di tutto per ottenerlo ed ora che sei alla fine dei tuoi tormenti, non vuoi tornare indietro. <Non posso morire> Non perché sia troppo giovane. È il suo fottuto orgoglio a parlare, quello che le fa fare le scelte sbagliate. <perché Konoha ha bisogno di essere protetta. Non posso morire perché sono arrivata sin qui con uno scopo e non me ne andrò se non l'avrò ottenuto.> Stringe i pugni contro i fianchi, le nocche che sbiancano, il formicolio che torna a farsi sentire or che il sangue riprende il suo normale circolo. <Saisashi, Mattyse, Boryoku e Jushan possono occuparsi temporaneamente degli attacchi a Konoha. La mia copia è lì per un motivo.> Ed è telepaticamente che vorrebbe avvisare proprio i diretti interessati di reggere il confronto, di resistere finché non sarà arrivata. Perché quando sarà giunta, sfruttando il sigillo della dislocazione sulla schiena di Mattyse, porterà qualunque minaccia a cessare. Lo sguardo incattivito della donna, pregno dell'orgoglio e della follia, in una frazione di secondo appena, di quello che è il gene di Ryota Nara, la costringono a cercare quel potere. <Se vado da loro in queste condizioni e muoio appena uso un minimo del potere, non ne sarà valsa la pena. Mia figlia deve crescere consapevole che ho fatto di tutto per Konoha, che ho fatto di tutto per lei.> Porta la mano al petto, la voce che diventa più roca non solo per il freddo, ma per le emozioni che percepisce dentro di sé. È un percorso che ha affrontato con dolore, con pazienza, con concentrazione. Digrigna i denti non tanto per il freddo, ma per la rabbia. Quella rabbia che sa potrebbe condurre allo Yoton, ma che tiene sotto controllo perché, nel frattempo, prosegue nel bilanciare quelle energie. <Se non arriverò in tempo, sarà una mia responsabilità. Ma sono certa di riuscirci.> Rammenta, bambina, che è questa tua supponenza che potrebbe disintegrarti facilmente. L'orgoglio è un'arma a doppio taglio, ma a quanto pare hai appena scelto. [ Chakra ON ]

Fenrir appare quasi sollevato dalla decisione di Furaya, muove il muso in segno di approvazione mentre l’ascolta ne parte del dolore nei suoi occhi svanisce <queste sono le parole di un capo> replica lui. Ma è cercando di contattare la copia che avrà problemi. Da parte sua nessuna risposta, come se la comunicazione fosse interrotta, come se non ci fosse nessuno all’ascolto. Come se fosse svanita senza dar segno della sua fine, semplicemente sparita nel nulla. Per quello che riguarda i sigilli la situazione non è dissimile, non potrà percepire nulla, avvisare o semplicemente far tener duro nessuno. Lei è sola e forse è la sola poter cambiare il destino, ma come detto dallo stesso lupo non potrà farcela se non con quel potere che la porterà irrimediabilmente ad essere in ritardo. <Il potere senza controllo è nulla> parla nuovamente il re <e la debolezza non si addice ai capi> si spiega velocemente lui. Non sono finite le prove <scegliere te stessa e la tua forza è stata l’unica cosa da fare> non sta prendendo tempo, le sta spiegando, la sta mettendo davanti alla realtà dei fatti <alcuni credono che questo significhi essere dei tiranni ma tu non sei tuo padre giusto?> domanda ora, sembra quasi che non ci sia bisogno di una risposta, l’ha posta in modo che sia ovvio il continuo <tu scegli te stessa per il bene futuro del popolo> o forse è proprio come suo padre? Quale differenza c’è tra i due? <allora diventa potente Furaya> Un gesto con muso da parte sua ed il risveglio del coniglio. La osserva, quasi spaventato e senza altro da dire fugge, più veloce di quanto si sarebbe ritenuto possibile, scappa lontano da quel covo di predatori, lontano da lei <sii decisa e richiama le energie, falle tue> non dice altro ora Fenrir. Lascia la totale decisione nelle mani di Furaya, lascia intendere però che non ha finito con le decisioni da prendere. Dovrà trovare la motivazione corretta per ultimare quell’allenamento, se si lasciasse corrompere, beh meglio non specificare cosa accadrà. Chi sei tu donna? Furaya o Ryota? Convinta di essere diversa? Dimostralo allora [Quest chiusa][Go Senjutsu!]

12:14 Furaya:
 Sai, l'attitudine al comando, la mania del controllo e il bisogno costante d'avere tutto sotto le proprie mani per manovrarlo al meglio. Ecco, questi dettagli tanto fondamentali quanto importanti compongono l'essere che è Furaya, adornata da una colata di orgoglio che rischia di investire tutto come un maremoto. <Queste sono le parole di un Hokage.> Ha lottato, è caduta in ginocchio, ha ferite sul corpo che un comune essere umano non sarebbe riuscito a tollerare: tutto per diventare chi voleva essere davvero. <Il potere senza controllo non mi permetterà di salvare le persone a cui tengo, tanto meno mia figlia. Diventerei un deterrente anche per lei.> Perché una tecnica composta in modo sbagliato, priva del controllo di cui ha bisogno per manovrarla, rischia d'essere fin troppo deleteria e morire sul campo di battaglia perché ha un potere a metà... anche no, grazie. E' troppo orgogliosa per pensare che quella possa essere la sua dannata fine. Irrigidisce ancor una volta i muscoli facciali, stringe i denti, assottiglia lo sguardo. Piccole nuvolette di vapore s'alzano dalle sue narici e dalle labbra rosee socchiuse, mentre attende che Fenrir inizi a dirle come muoversi. Il contatto con la copia è sparito. Non riesce a comunicare telepaticamente né con Saisashi né con Mattyse, la qual cosa l'agita senza dubbio. Un'agitazione sotto pelle, tenuta sotto controllo perché NON può e NON deve mostrarla agli occhi dell'animale così fiero. Deve fidarsi di loro. Deve lasciare Konoha nelle loro mani perché non ha altro modo per raggiungerli nel minor tempo possibile. Deve sbrigarsi a prendere quel potere naturale, ma non deve neanche correre poiché rischierebbe di subire una sorte avversa. Quindi, ascolta con attenzione tutti i particolari che vengono pronunciati dal Re dei Lupi. <Te lo dimostrerò.> Che non è suo padre, che ne ha i geni nel sangue ma che non è come lui. Non servono più parole, anche perché negli anni dovrebbe aver dimostrato molte volte coi fatti la risposta a questa domanda. E dunque si limita a questo, con un sorrisetto orgoglioso che prende forma sul di lei viso ma che sparisce immantinente quando le ordina di diventare potente, di prendere il potere della natura. Chiude gli occhi, torna nella sua trance. Spalanca con potenza i cancelli della mente per percepire qualunque elemento naturale che è possibile sentire negli immediati dintorni: la neve, la roccia, gli stessi lupi dai quali incanalerebbe la suddetta energia. Una volta percepita, avanzerebbe oltre quel cancello per trovare la pozza in cui s'è immersa per trovare la vera forza della natura. La prenderebbe, la farebbe sua, la concentrerebbe su un palmo assieme alla sfera di Chakra che sarebbe su quello opposto. La concentrazione sarebbe massima, le sopracciglia aggrottate, il respiro che si fa appena più celere assieme al battito del proprio cuore. Non deve correre. Deve bilanciare tutto correttamente. Le due sfere dovrebbero equivalersi, una sul palmo mancino e l'altra su quello destrorso. Farebbe sì che vadano ad unirsi, nella sua mente ovviamente, poiché all'esterno dovrebbe mutare fisicamente, ma tutto il processo sarebbe mentale. E riaprirebbe gli occhi... [ Chakra ON | Senjutsu ON? ]

Fenrir attende semplicemente quella dimostrazione e con lui ci sono tutti i lupi, il momento della verità è giunto alla fine e sono pronti a qualsiasi esito, se dovesse perire in quel tentativo non sarebbe altro che il loro ennesimo errore, la loro ennesima delusione, sarebbe doloroso ma sono pronti ad affrontarlo. Le trappole del Re sono state tese con maestria, metterla in crisi, farla vacillare così che sia pronta a reagire e concentrata in qualsiasi situazione. Il potere la pervade, riesce correttamente in quel primo richiamo della natura e il suo corpo muta. Le gambe e le braccia vanno a riempirsi di peli scuri, proprio come quelle dei suoi lupi, risalgono lungo la sua 0pelle creando un manto che la protegge, almeno in parte, da quel freddo, si fermano circa a metà coscia, dopo averle protetto i polpacci, similmente le braccia vanno a tingersi sono nella parte dell’avambraccio. Mentre il manto va a svilupparsi due orecchie chiari spuntano sul suo capo, del tutto simili a quelle dei canidi con cui ora è in comunione si palesano tra quei capelli rosa. Le pupille si allungano invece andando a darle un taglio più feroce effetto che viene rafforzato anche dall’ombretto dorato che ora colora quelle palpebre e fa il contorno occhi, sottolineandoli e mostrandolo in tutta la loro prorompente bellezza. Il senjutsu viene quindi attivato correttamente lasciando che la donna possa percepire ora la sua vera forza <Konoha non è in pericoloso> ammette Fenrir, se adesso volesse provare a ristabilire un collegamento con la copia o percepire Mattyse e Saisashi potrebbe riuscirsi senza alcun problema, un semplice espediente <ti stavo testando> spiega semplicemente <senza questa sicurezza saresti morta nel tentativo> spiega con estrema semplicità. Si fa appena da parte, un piccolo balzo verso destra così che Furaya possa osservare la strada, occupata solo da quel coniglio che ora va a farsi ben più grosso, le impedisce di uscire, non ha più l’impellenza dell’attacco a Konoha ma è necessario che esca da li <ora devi farcela da sola> replica Fenrir che semplicemente la lascia lì, pronta ad affrontare quell’essere che ora raggiunge il metro e mezzo d’altezza, occhi affamati di forza, pronto a divorare le sue abilità. Un coniglio a guardia dell’uscita dei Lupi, non c’è ironia più grande. Riuscirà ad uscire?[Quest chiusa][Go Senjutsu!]

13:30 Furaya:
 La sua reazione? Un tic all'occhio. Un sopracciglio che si piega e il labbro inferiore che viene morso dai canini. Sul serio? L'ha messa alla prova. Tuttavia, riesce ad ottenere quel potere per cui ha tanto penato, il quale vien mostrato tramite dei cambiamenti corporei piuttosto importanti. <Oh.> Riapre gli occhi tinteggiati d'ambrato, con le pupille dorate dal taglio animale che si focalizzano su Fenrir. I capelli assumono delle sfumature biancastre, sbucano un paio di orecchie canine sulla sommità del capo ed una sottile coda dietro la schiena. Peluria che s'avviluppa sugli arti inferiori e superiori, un corpo che s'adegua alle temperature rigide del luogo in cui si trova. Agita involontariamente quella coda dalle tonalità scure che si trova dietro la sua schiena, forse neanche rendendosene conto fin da subito. <Fallo un'altra volta e ti stacco la coda.> Può però tirare finalmente un sospiro di sollievo, consapevole che non dovrà correre per cercare di arrivare in tempo e che si trattava soltanto di un pessimo sotterfugio dell'animale. E' ovviamente ironico anche il suo dire nei suoi confronti, mostrando un piccolo sorriso di circostanza, avendo comunque entrambi una fiducia reciproca tale da poterselo permettere. Seppur la maggior parte delle volte venga minacciata proprio dalla bestia... ma sorvoliamo, c'è abituata. Davanti ai suoi occhi, si palesa quello stesso coniglietto, davvero ironico. Raggiunge un'altezza invidiabile per essere un animaletto che solitamente raggiunge ben poco in lunghezza ed altezza, restando quasi sempre minuto. In primo luogo, intende sfruttare l'energia della natura che ha appena risvegliato. Si concentrebbe affinché possa continuare a percepirla, affinché possa diventare parte di essa ma senza perdersi nel suo flusso. Come se venisse mossa proprio da questa, come una mano amica che la muove e le facilita il passo, ella riaprirebbe gli occhi, spalancati alla volta della bestia che le ostruisce il passo. Le mani sarebbero celeri nel comporre i seguenti sigilli: Serpente, Tigre, Gallo, Bue, Scimmia, Cavallo, Capra. In maniera del tutto scenica, porterebbe la mandritta verso il cielo come a voler dirigere quel fascio di Chakra ed Energia naturale che prenderebbe la forma d'un vero e proprio drago. Fauci spalancate, il grido da battaglia che fuoriesce da queste ultime, dodici metri e mezzo di pura energia spirituale e naturale che s'abbatterebbe immantinente, anche più velocemente delle tecniche alle quali lei stessa è abituata, sulla figura del povero coniglio. Lo sguardo permane serio, non v'è alcun cambiamento in esso. Nota quelle trasformazioni a cui il corpo s'è dovuto adeguare, percepisce anche il potere che fluisce dentro di sé e, per una volta, si sente davvero, davvero imbattibile. <...> Estasiata da ciò che dovrebbe essere riuscita a fare, aspetta soltanto di passare oltre e tornare al suo amato villaggio. [ Senjutsu ON ][ Chakra: 165 + 62 = 227 - 45 = 182 ][ 3/4 - DRAGO CELESTIALE OMFG ][ Ninjutsu: 125 + 40% = 175 ]

Una risata profonda si espande dalla gola del lupo, sta ridendo di cuore sia per aver finalmente qualcuno che è stato in grado di superare tutte le prove sia per le parole che la stessa ha utilizzato <ora posso staccarla a te la coda> replica semplicemente osservandola poi comporre quei sigilli silente. Il drago si palese e come voluto dalla donna discende su quel coniglio facendolo semplicemente svanire in uno sfrigolio. Al suo posto tornerà ad esserci la piccola creaturina indifesa, al momento semplicemente svenuta a causa di quell’attacco che ha eliminato il suo potere malvagio. Cosa sia poi quel coniglio è da capire. Ad ogni modo lei libera la strada ed è il lupo stesso che ora cercherebbe si sospingerla delicatamente con il suo muso, un buffetto sulla spalla della donna <vai. Questo potere ti consumerà, dosalo sempre con attenzione> ed è con questo consiglio che semplicemente la lascerebbe andare. Finalmente è riuscita lì dove in molti altri sono falliti, la sua statua non sarà issata davanti a quella grotta, lei ora è una di loro.[end]

Finally anche Furaya supera le prove che le restano per poter apprendere il Senjutsu e maestosa minaccia Fenrir.

Niente da dire, no exp perchè il premio è il Sen