Giocata del 31/01/2021 dalle 15:23 alle 20:23 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Fa freddo, eh piccola Sango? Continui a sentire su di te il peso di quell'allenamento, il corpo ormai irrigidito dal freddo. Sei riuscita a bilanciare correttamente le due energie, il Chakra e l'Energia della Natura, venendo immediatamente raggiunta da Royarutaiga. Sì, per una volta l'abbiamo scritto correttamente e meritiamo tutti gli applausi di questo mondo. Grazie. Non vi ho detto di smettere. Nella sua possente struttura, con il pelo bianco latte striato di nero in alcuni punti, il grosso felino atterra di fronte alla donna. Ne smuove le vesti, facendo volar via della polvere di neve (NO, NON LA DROGA) che finisce irrimediabilmente addosso alla fanciulla. <Alzati, Sango Ishiba.> Tuona con voce baritona ed espressione fiera, senza mai chinare il capo. Anzi, al massimo, è lei che deve farlo al posto suo. <Abbandonerai questo luogo per risvegliare completamente questa parte di te. Sei giunta al momento cruciale. Dovrai dimostrarmi di riuscire a controllare il tuo potere.> Sancisce in sua direzione, dandole irrimediabilmente le spalle poiché non la porterà in groppa, esattamente come quando è giunta. Dovrà camminare, dovrà avanzare, seguendo man mano il Re delle Tigri che la precede. La lunga coda che dondola da un lato all'altro, pacato il fare della bestia quanto regale. Mantiene le orecchie drizzate verso l'alto, mentre qualunque altra tigre lo veda si inchina al suo passaggio. Dalla zona gelida, stanno passando a quella temperata, laddove lo stesso animale arresterà il proprio incedere in attesa della fanciulla. [ Senjutsu - Final Act ]
La concentrazione che la pervade, un flusso interminabile nella quale chakra ed energia della natura vengono messi allo stesso posto, bilanciate e in armonia tra loro. Un armonia che la pervade, la percepisce, così come il freddo sulla pelle, il corpo gelido, e specialmente il peso della tigre che le arriva davanti. Un'ondata di neve la travolge, le mani che sciolgono la loro presa per toglierla dal viso e sollevarsi da terra, per guardare di nuovo il re delle tigri. Regale, quanto stronzo eh, e un pò , una parte di se, si rivede in lui, sebbene abbia un animo più simile a quello della regina quando si tratta di "cuccioli". < bene > un cenno del capo andando a camminare , lieta che il corpo possa muoversi e spostarsi da quella posizione, che possa finalmente abbandonare il freddo che scivola dalle morbide labbra in ondate di calore, le spalle strette e doloranti , tanto quanto le natiche, gelide e senza forma, schiacciate in quei giorni, mesi, che ha trascorso li in quell'allenamento. La zona gelida che lascia il posto a quella temperata, li ove il calore le scuote le ossa e le membra che si lasciano andare, li ove i profumi della natura arrivano forti e prepotenti, così come la vita stessa, attiva in un'eterna primavera < sono pronta > lo sguardo fisso sulla tigre, non di sfida, ma di fiducia in se stessa. Non ha atteso tanto per nulla, non si è allenata giorno e notte per vedersi scivolar via tutto ciò che ha fatto < cosa devo fare adesso? > l'ultimo passo, quello che la porterà sempre più vicina all'ultima goccia per unirsi alla natura stessa. Attende, con calma, tutto arriva a suo tempo e ogni cosa necessita di tutta la pazienza che possiede. Nessuna corsa l'ha mai portata tanto vicina a realizzare parte del proprio sogno. Ci siamo quasi! [chakra on] Sango s'alza e segue il Re delle Tigri. A differenza di Kimi, non avrà a che fare con nessun cadavere, nessuno spirito. Non è nel Naraka, è ancora nel mondo reale, seppur si tratti d'una dimensione raggiungibile soltanto tramite richiamo inverso. Giunti nella zona temperata, proprio dove Royarutaiga voleva condurla, egli si ferma e torna a rivolgere lo sguardo glaciale in direzione della fanciulla. <Tutti quegli insegnamenti che hai appreso giorno per giorno, adesso, devi metterli assieme e svilupparli a dovere.> Ogni passo. Uno alla volta, come ha fatto finora, dopodiché uniti in uno soltanto. Non trova d'avere altro da dire poiché è consapevole di tutti i rischi a cui va in contro con questa "trasformazione", con la presa del "potere" a cui sta lavorando e per la quale s'è tanto allenata. Nella zona temperata, al momento, non sembra esserci nessuno ad eccezione di loro due. Tutte le altre tigri si sono allontanate, permettendo al Re tutto lo spazio del quale ha bisogno, così come alla sua evocatrice. <Nient'altro che questo. Dimostrami che sei degna del nostro potere, altrimenti diventerai una statua di roccia che ci farà da monito.> Ruggisce fuori dalle fauci, mostrando i canini affilati. Riesce a parlare bene il linguaggio umano, come gran parte delle bestie maggiori. Non resta che lasciare tutto nelle mani di Sango, ovviamente, la quale darà sicuramente dimostrazione di quello che sa fare, attivando il potere per il quale ha tanto penato e lottato. Fa sì che gli allenamenti non siano stati vani e controlla adeguatamente quel potere. Fallo tuo. [ Senjutsu - Final Act ]
Ode le parole del re, le sta donando la possibilità di accedere a quel potere che potrà donarle un'incredibile forza o la morte, non vi è spazio per un'altra scelta. E lei, vuole vivere, vuole continuare a combattere, ancora non s'è abbandonata al nulla . < si > un solo dire, mentre scenderebbe di nuovo a terra, la posizione del loto che viene presa dal corpo, le mani giunte tra di loro e le palpebre che scivolano in basso per nascondere all'altro il proprio sguardo. I passi che ha compiuto, uno dopo l'altro, adesso deve metterli in atto uno dopo l'altro . Il respiro che diviene lento, ritmico, la mente che scivola di nuovo intorno a se in quell'alta concentrazione, aprire la coscienza al mondo esterno, sentendo il proprio corpo, percependolo chiaramente in tutto il suo essere, in ogni battito, chakra, in ogni respiro , così come quello che la circonda. Ogni albero, erba, terra , aria, ogni singolo elemento che verrebbe percepito , la stessa tigre che le sta d'innanzi , la percepirebbe in ogni suo battito, chakra, nella sua possente presenza e nel suo sguardo. Ogni elemento che risuonerebbe candidamente nella propria coscienza come un elemento a se ma parte di un unico. E in ogni singolo elemento che percepirebbe, sentirebbe tutta l'energia che scorre dentro quei piccoli o grandi corpi, ogni elemento collegato all'altro in quel ramo intricato di energie che fluiscono in un unico punto, in un unico essere. Tutto avverrebbe con calma, in passi già fatti, conosciuti, ma non meno pericolosi. Ogni attimo e respiro che la portano vicina a quel che desidera. L'energia, ogni flusso che la circonda, e li il chakra e la mente andrebbero a toccare quel flusso con la propria essenza con estrema calma ,entrandovi dentro e divenir lei stessa parte di quel flusso immenso. Un'energia che accoglierebbe dentro di se , piccole dosi per non perder se stessa e la propria essenza, mantenendola ma divenendone parte, comprendendola ma non perdendo la propria essenza. Un'energia che la stuzzica, la sente presente nel proprio essere e li andrebbe a visualizzare il nucleo del proprio chakra, la sua forma, ma soprattutto il suo peso; e quello della propria forza come se fosse un'ampolla mezza vuota. Un'ampolla da riempire, e quell'energia naturale che prenderebbe per se in un flusso costante e continuo atto a riempir quel vuoto. Lo percepisce, in quel riempirsi per cercar di entrare in armonia col chakra, un peso che comprende, lo lascia entrare coscienziosamente, filo dopo filo, goccia dopo goccia, nel cercar di trovare di nuovo l'armonia perfetta e il peso perfetto tra quei elementi. Prende il tempo che serve per farlo , lascia che scorra e che il peso infine possa raggiunger quello del chakra ed esserne armonizzato nuovamente, in una concentrazione altissima per tener tutto in equilibrio , percependo il mondo della natura, la propria essenza e quel flusso costante che la abita adesso. Non si distrae, non ancora, sa quanto siano importanti tutti quei passi . [chakra on] Dopo le parole del Re delle Tigri, la donna prova l'attivazione del suo potere. Percepisce sia la potenza del suo Chakra che l'energia naturale che la circonda, potendo percepire qualunque elemento naturale in sua prossimità, partendo da Royarutaiga. Gli alberi rigogliosi, il terreno, qualunque essere vivente che sia una formica o la luce del sole che giunge dal cielo volto all'imbrunire ben presto. La forza della natura che la pervade le farà assumere dei connotati che l'avvicinano alle tigri. Lungo il suo corpo, prettamente sulla schiena, prenderanno forma delle striature nerastre molto simili a quelle delle tigri. Gli occhi si tingeranno d'ambrato, assottigliandosi e facendosi feline. Le unghie delle mani si allungano rispetto al normale, tramutandosi in veri e propri artigli che, in ogni caso, non saranno mai davvero paragonabili a quelle delle tigri. I capelli rossi s'allungano, gonfiandosi, diventando meno domati proprio come il manto d'una tigre. La muscolatura, infine, viene rassodata maggiormente, ma senza tramutare la donna in un energumeno tutto muscoli. Un sottile velo ambrato si formerà sui propri occhi, come un ombretto indesiderato, che farà risaltare maggiormente le iridi della fanciulla. <Bene> Sancisce il Re delle Tigri, il quale non s'aspetta affatto l'arrivo di qualcuno in particolare. Non si tratta della Regina, non si tratta dei cuccioli. La barriera viene penetrata da una figura che anche Sango ha imparato a riconoscere piuttosto bene. In forma ibrida, si erge sulle zampe lunghe e flessuose, nerastre e tinte di cremisi. Due metri d'altezza, ulteriori due paia di zampe che sbucano da dietro la sua schiena. Capelli corvini che incorniciano un volto austero, antico, ma piuttosto giovanile. Zanne bianche che sbucano dai lati della bocca, proseguendo quel ghigno mefistofelico. "Ma ciao, Evocatrice" ...chi altri potrebbe definirti così se non Rayuki? [ Senjutsu - Final Act ]
L'energia scorre, il corpo che cambia, si evolve, si tramuta in un essere a metà tra l'umano e l'animale. Percepisce le unghie lunghe come un solletico alle dita, così come i capelli smossi dal lieve venticello che carezzano non solo la schiena e le spalle, ma sente scivolare fino a terra. Un lieve cambiamento vi è anche nella muscolatura, la sente come allungarsi lievemente, rinforzarsi , e li, in quel momento, a quelle parole andrà ad aprire gli occhi felini all'esterno. Vi è riuscita. E' li , in una nuova forma, in una nuova energia all'interno del proprio essere, e sorride guardandosi le mani macchiate di striature nere . La forza della natura che scorre nel proprio corpo, un eccitazione mai provata, una gioia infinita, una bolla la loro che verrà scoppiata dall'arrivo di qualcos'altro. Il corpo che si piega verso il basso, mostra i denti lievemente affilati a quel viso < Rayuki > un dire che sa quasi più d'un ringhio che di altro , tesa come la corda di un violino, ma adesso che è li, adesso che anche lei è giunta al mondo delle tigri < come osi presentarti qui > il collo che si spinge verso l'alto, ne osserva il viso e li le mani andrebbero a muoversi con i palmi l'uno contro l'altro ma non compie sigilli: andrebbe difatti a cercare quell'elemento che rimane celato , non ha bisogno di sigilli molte volte, il fuuton. Lo unirebbe al proprio essere, chakra e natura insieme, per riuscir a impregnarlo delle tecniche che vorrebbe utilizzare. Trascinerebbe dunque il chakra eremitico infuso di fuuton lungo le braccia, le mani, e infine i palmi rivolti l'uno verso l'alto e inclinati verso la donna ragno dunque verso l'alto. In quel momento, quando il chakra sarebbe stato diffuso per bene ed equamente nei palmi , andrebbe a batterli tra di loro per creare quel "clap" che s'ha d'applauso e quell'onda d'urto verso di lei , al massimo della sua portata e potenza, si , ma anche cercando di mantenere la giusta concentrazione e il giusto peso interiore per non eccedere e non far vacillare il proprio legame raggiunto con la modalità eremitica. Non può infuriarsi, vuole rimanere calma anche in combattimento, con la mente lucida < devi morire > parole che forse verranno soffiate col vento verso di lei, ma spera che almeno quelle zampacce possano caderle una dopo l'altra, non comprendendo appieno ancora la nuova forza della natura che è divenuta. Si combatte, e lei che voleva specchiarsi per capire il proprio aspetto, sarà per un'altra volta ! [chakra on][senjutsu : nin 150 + 40% : 210 ; chakra 100 + 60][ 2/4 tentativo battimani susanoo ; se 160 - 30 : 130 ] La rabbia cresce nel suo corpo alla vista di Rayuki. Un essere immondo che ha ferito più d'una volta le Evocazioni e le stesse tigri che hanno combattuto al fianco di Sango. Il Re delle Tigri ruggisce in direzione del ragno che si è palesato loro in aria, a circa trenta metri di distanza dalle due entità. La Jonin adopera una tecnica elementale di tipo Fuuton, andando a battere le mani. Un colpo che Eryk riconoscerebbe benissimo. Il ragno fissa l'interlocutrice, ignora terribilmente il Re concentrandosi soltanto sulla donna che lancia l'attacco a velocità esorbitante. Una velocità che Rayuki non s'aspetta. "E' così allora" Sbarra gli occhi color sangue, stridono i denti tra di loro. "mi temete così tanto da aver istruito i vostri evocatori nel grande potere tramandato da generazioni. Un potere che non dovreste elargire a nessun altro se non a voi stessi." Allarga le braccia verso l'esterno in maniera dannatamente teatrale. Le si rizzano i peli sulla nuca, la pelle viene pervasa dalla pelle d'oca. "SIETE VERGOGNOSI!" E non se ne frega di prendere in pieno il colpo di Sango che la fa indietreggiare. Un colpo che riesce a reggere perché l'obiettivo di tutto ciò non è battere Rayuki da soli. C'è un obiettivo comune che riguarda voi evocatori. Un obiettivo che ha il simbolo del ragno. Con gli occhi iniettati di sangue, il colpo di Sango genera ovviamente dei danni al busto del ragno, che la fa indietreggiare. Un danno che può dirsi irrisorio, forse, data la resistenza dell'essere nella sua forma ibrida. "MI FATE VENIRE IL VOLTASTOMACO! NON AVETE IMPARATO NULLA, NULLA, DI QUELLO CHE SIAMO! E AVETE ANCHE REGALATO QUEL POTERE SMISURATO AD UNA EVOCATRICE UMANA!" Le urla che lancia penetrano nelle orecchie di tutti i presenti, mentre il Re delle Tigri, stringendo i denti, ruggisce a sua volta per farsi sentire, per sovrastare la voce della stessa nemica. <TACI, ESSERE IMMONDO! Hai rinunciato al tuo ruolo, al tuo posto con noi molto tempo fa. Non hai diritto di parola. Sparisci dalla /mia/ terra.> Nel frattempo, anche la Regina raggiunge la zona temperata e s'affianca a Royarutaiga, fronteggiando quell'essere la cui voce darà ovviamente un minimo di fastidio a Sango. Per [ 1/4 ] sarà leggermente stordita, ma potrà decidere le sue movenze in futuro. La distanza resta invariata. [ Senjutsu - Final Act ]
Il colpo parte, la velocità allucinante del colpo che pure lei faticherebbe ad osservare bene, ma sa che è andato a segno solo perchè l'altra non s'è mossa dalla sua posizione iniziale, iniziando a ..cianciare. < STA ZITTA > cosa non si dovrebbe mai dire ad un essere femminile? Quelle due paroline messe insieme, ma chissene, adesso è il momento di proteggere quella terra insieme alle proprie amiche. La regina che giunge, ne sente la presenza, piccola rispetto al re, ma comunque sua compagna di vita, e propria migliore amica. Un colpo che è partito, eppure un colpo troppo debole per farle veramente del male. < Taci Ragno, porta via le tue zampe e le tue tele lontano da questo luogo > ringhia anche lei, come se fosse una tigre a suo modo vicino al re delle tigri < e non osare MAI PIU' A VENIRE IN QUESTO MONDO > E li, con la mente lucida, comprende che per batterla non basterà lei da sola, nonostante la potenza raggiunta e il colpo preso in pieno , ma almeno potrà stordirla a dovere , o almeno, tentare di farlo e portarla ad aver più danni con il tempo e portarla a fuggire da Taigaairando. Ecco cosa non le manca adesso. Tempo. Il chakra ancora impregnato del fuuton, un elemento basilare, eppure molto utile in quei momenti . Trascinerebbe di nuovo dentro di se quel nuovo chakra , verso le corde vocali, le stesse che verrebbero impregnate di esso, e li le morbide gemelle si schiuderebbero come boccioli di rosse di sangue per provar ad emettere quel suono fastidioso verso di lei. Un attacco quasi invisibile, un diametro sottile per prenderla in pieno e non prender altri, ma la potenza dello stordimento non ha eguali e lo rimembra bene. In questo momento deve proteggere quel mondo, ha avuto l'onore di imparare ad utilizzare quel potere , adesso ha il dovere implicito di utilizzarlo per proteggere quella che potrebbe ben considerare una famiglia. La propria famiglia. Il ricordo di Ren, la sua volontà che alberga in loro e in se, la stessa che prova a indirizzargli contro. Allo stesso modo proverebbe a comporre ulteriori sigilli gallo bue e lepre, mantenendolo costante - le labbra allo stesso modo di prima ancor impregnate di fuuton che continua a comandare per salir alle labbra e appellandosi ad esso - proverebbero ad espirare aria ed elemento di vento contro di lei con quel soffio per provare a infliggergli dei danni minimi, si, ma costanti nel tempo che possano aiutare il proprio volerla indebolire. [chakra on][senjutsu : nin 150 + 40% : 210 ; chakra 100 + 60][ 2/4 tentativo si minore + 2/4 tentativo aria gelida ; se 130 - 26 - 8 : 96 ] Data l'altezza della bestia, Royarutaiga spicca un salto grazie alla sua potenza che lo porta a cercare d'azzannare Rayuki alle zampe inferiori. Nello stesso istante, giunge il Si Minore di Sango atto ovviamente a destabilizzare Rayuki, prendendo però in considerazione che davanti a sé ci siano anche due bestie che lei può evocare. Viste comunque le molteplici minacce, il ragno opta per allontanarsi anche piuttosto velocemente. Indietreggia già soltanto per via del Re che cerca di azzannarla, spruzzando in sua direzione una tela di ragno che rischia di ferirlo anche in maniera massiccia. Difatti, gli sfiora la zampa anterior manca, facendo sfrigolare la pelle sottostante al pelo che viene leggermente irritata dal veleno del ragno. Il Si viene evitato nella sua totalità, ma ovviamente la stordisce un minimo anche a causa della potenza devastante che quell'arte magica ha raggiunto tramite il Senjutsu di Sango. <NON VI LIBERERETE COSI' FACILMENTE DI ME!> Esclama a pieni polmoni, sparendo esattamente così com'è apparsa. S'allontana, dapprima solo una nuvoletta di fumo, del miasma violaceo e nerastro che s'espande dalla sua posizione. L'aria gelida la lambisce appena nello spostamento che effettua per sparire dalla zona, quindi la donna avrà la consapevolezza di averla ferita, ma non abbastanza. Indebolita, ma non ancora sconfitta. D'altro canto, dovrà tenere pur conto del fatto che Rayuki non ha attaccato neppure una volta. Potrebbe esserci un motivo. Magari lei ha percepito qualcosa che voi, comuni mortali, non siete in grado ancora di sentire... [ END ]