[Konoha] - Yin & Yang

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In un giorno come altri, una notizia è arrivata al vostro orecchio. Nei pressi della strada principale del villaggio di Konoha, che porta alle mura, si è stabilito un gruppo di viandanti. Voci di popolo dicono che questo gruppo sia una za, ovvero un’organizzazione di artisti che viaggia per le terre ninja, portando dovunque i propri spettacoli. Il nome della loro organizzazione è abbastanza particolare: si fanno chiamare gli Yin e Yang. Ancora, il popolo afferma di non aver mai visto qualcosa di simile in vita propria ed alcuni fanatici hanno riferito, addirittura, di aver avuto un’esperienza extrasensoriale, che li ha portati ad una grande scoperta. Altre voci, inoltre, dicono di aver visto tra gli artisti la donna più bella del mondo. I motivi, dunque, per recarsi in quel luogo potrebbero essere svariati e molteplici: curiosità nei confronti dell’organizzazione, voglia di sbatterli fuori dal proprio territorio, avere un’esperienza extrasensoriale, e così via. Ed i nostri shinobi, che quella sera si stanno recando in quel luogo, da cosa saranno motivati? [Quest ‘Yin & Yang’ – START!][Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Good luck :3]

20:47 Dyacon:
 [Mura Esterne] Finalmente! Da quando ha messo piede nella nazione del fuoco, precisamente nel villaggio di Konoha, ha sempre e solo beccato o pioggia o neve. Stasera il quarto di luna è bello come non mai, splendente nel cielo stellato e privo di nubi. < Ahhhh... > La mano destra sbatte contro la parte addominale, decisamente gonfia, figlia della grande abbuffata appena consumata al chiosco di Ichiraku. < Lievito cazzo. > Sussurra tra se e se, camminando per le strade della foglia, volenteroso di digerire quanto prima. Almeno così gli hanno insegnato(?). < Uh? > Inarca il sopracciglio destro nel notare un gruppo di bambini sfrecciargli accanto, diretti verso l'enorme portone che consente l'accesso al paese. Sente le loro voci, il loro chiacchiericcio, captando qualche parola chiave di quella sbrigativa chiacchierata. < Ah è vero... > Anche a lui è arrivata all'orecchio la voce di questi Yin e Yang, compagnia di spettacolo le cui testimonianze hanno dato un riscontro più che positivo. Mosso dalla curiosità, s'avvia anche lui verso l'esterno delle mura, volenteroso di mettere gli occhi su questa sorta di artisti. < ..... > "Tap - Tap!" Avanza con calma, lentezza, forse troppo appesantito dal pasto serale. Si presenta così: capigliatura corvina lasciata alla mercé delle condizioni climatiche, con alcune ciocche che gli ricadono fino alle guance, incorniciando tra loro quei tratti somatici morbidi e candidi, dove spiccano le due ametiste incastonate sotto le sopracciglia. Busto coperto da un gilet a doppio petto con trama a scacchi bianco e nera, su cui ricade il kimono scuro come la pece con ricami rosso fuoco. Pantaloni purpurei dove sono presenti sia il portaoggetti - sporgente dal fianco destro - e il portakunai, quest'ultimo legato intorno al quadricipite sinistro. Ai piedi, indossa i soliti stivali da shinobi aperti sulle punte. Coprifronte di Suna ben in mostra in vita e non nella posizione che lo stesso nome suggerirebbe. Dietro di lui, svetta la giara dei Sabaku di medie dimensioni. Recipiente dal colore giallo ocra al cui interno riposa silente la sabbia del paese del Vento. Essa si colloca in diagonale rispetto a lui, fuoriuscendo dal lato sinistro e da sopra la spalla dritta. < Vediamo di cosa sono capaci... > Lo fa muovere la mera curiosità, oltre la voglia di sgranchirsi(?).

20:52 Keiga:
 E' solo un caso che abbia deciso di andare a vedere quei fantomatici artisti presenti sulla via principale che porta all'esterno del villaggio. Girano molte voci sul loro conto ma a lei, che non frega mai nulla, non frega neanche di questo. E' solo una buona scusa per recarsi in un posto diverso dal solito, sebbene la gente non le piaccia particolarmente, e magari immischiarsi in qualche rissa. Sempre la solita. E per l'occasione si è agghindata perfettamente nella speranza di passare inosservata e non attirare l'attenzione. L'abbigliamento total black è quello solito: felpona, pantalone lungo e scarpe chiuse. La felpa presenta un cappuccio poggiato sulla testa che nasconde i capelli scuri e tenuti sciolti e rende quasi invisibili i triangolini rossi, simbolo del clan. Legato alla coscia destra c'è la il porta armi con dentro 1 kunai, 1 shuriken e 5 fuuda da sostituzione. Legato al lato sinistro della vita c'è la tasca porta oggetti con dentro tonici curativi e di recupero chakra. Si tiene leggera. A contatto con la pelle ci sono vambracci e schinieri, invisibili agli occhi degli altri dal momento che sono sotto gli abiti. Braccia lungo i fianchi e mani nelle rispettive tasche del pantalone. Mani guantate con la placca di ferro a protezione dei dorsi. Accanto a lei, sta trotterellando quel piccolo mostricciattolo peloso e nero: Akuma. Un cucciolo di lupo italiano dalle zampotte apparentemente grosse e le orecchie ancora mollicce sebbene inizino a restare dritte da sole. Ha il muso in basso con il tartufo che annusa chissà quante scie d'odore tutte diverse. Di tanto in tanto rialza il musetto puntando la sua umana con gli occhietti neri> *Woff!* <E lei, che ha già le palle piene sebbene non abbia ancora fatto niente, abbassa gli occhi neri per guardarlo. Segue un sospiro, rispondendo mentre riporta lo sguardo davanti> Non credo ci diano da mangiare.. <Risponde al cane che ha sentito odore di cibo. Ma lui sente sempre odore di cibo. Ignorando lo stomaco, almeno per il momento, arresta l'incedere vicino alla folla creatasi. Resta in disparte, appoggiandosi con la spalla sinistra contro il muro della casa. Anche il cucciolo si ferma e scodinzolando si siede accanto all'umana. Le orecchie sembrano muoversi frenetiche in mezzo a tutti quei rumori ed il naso continua ad annusare i vari odori presenti. Altro sospiro, da lì non vede nulla, continua ad arrivare gente e mannaggia all'elemosina ci sono anche i bambini. No buono. Guarda il cane, che a sua volta guarda lei e poi entrambi tornano a guardare davanti. L'idea è quella di aspettare che avanzino tutti così, ecco.

Ciò che da subito attira la vostra attenzione è una dolce melodia, accompagnata da una voce femminile ed armoniosa. Sembrerebbe proprio come quella di una sirena: attrae a sé tutti. Ma ci sarà l’inganno, proprio come quello che tendono le sirene? Questo è ancora tutto da scoprire. Se vi avvicinaste, potreste vedere la fonte di quell’armonia: si tratta di una donna dai lunghi capelli bianchi ed occhi azzurri. La sua bellezza ed i suoi lineamenti potrebbero lasciare esterrefatto chiunque. La donna indossa un lungo abito nero, in netto contrasto con quei capelli albini, e le sue dita pizzicano le corde di una grande arpa. La sua voce sembrerebbe raccontare una storia. < In principio, Yin e Yang crearono tutto > quella voce e quelle dita toccano note dolcissime, che attraggono sicuramente l’attenzione. < I laghi, le montagne, la vita ed il lutto >. Le dita della donna continuano a pizzicare quelle corde, mentre i suoi occhi si poggiano sui due ninja presenti in quel luogo. < Venite con me, viaggiatori, ed io vi mostrerò l’origine >. Ai suoi piedi potreste già notare dei rotoli neri, che probabilmente fanno parte dello spettacolo. < Venite con me e dai vostri cuori soffierò via la caligine. Un viaggio interiore è ciò che state per fare ed io tutto vi voglio mostrare >. La melodia va pian piano concludendosi. Le dita della donna, quindi, vengono allontanate dallo strumento e s’abbassano a raccogliere quei rotoli neri. Se non le venisse impedito, la donna vorrebbe consegnare ai due shinobi, Dyacon e Keiga, ed a tutti i presenti, un rotolo ciascuno. Se essi lo aprissero, si troverebbero davanti una piccola mappa della strada in cui si trovano, con alcune tappe segnate. Al di sotto della mappa, è riportato quello che sembra essere un indovinello: “Vende prodotti freschi che nessuno mangia”. Adesso, la donna riprende la parola. < Ogni indovinello vi porterà ad una delle tappe segnate sulla vostra mappa. Siete disposti a compiere questo viaggio con me? >. Ed adesso, tutto è nelle vostre mani. Potreste decidere di compiere quel viaggio. Potreste decidere di non fidarvi di quella donna ed andarvene o, addirittura, cacciarla via da quelle terre. A voi la scelta. [Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

21:54 Dyacon:
 [Mura Esterne] S'insinua tra la folla accalcatasi nei pressi del grande portone, volenteroso di vedere con i suoi stessi occhi, i prodigi di questa organizzazione di artisti. Le dita della mano destra si dipanano, venendo passate successivamente tra la folta capigliatura corvina, cercando di rassettarla. Dargli una sistemata. Nel frattempo, l'arto superiore gemello - sinistro - fa da scudo per non impattare contro qualche abitante del villaggio. < Mmm...? > Umetta le labbra, aggrottando al contempo la fronte. L'apparato uditivo viene piacevolmente attirato da una melodia dolce, soave, insolita per quelle terre. Gli occhi color ametista si posano sulla figura della ragazza dai capelli bianchi, albini come la sua pelle. A quella vista, gli prende un coccolone: le pupille sgranano; le guance si tingono di un leggero rossore, fin quando il sangue non viene convogliato nel naso, fino a fuoriuscire a fiotti dalle narici. Ha sempre avuto un debole verso le bellezze dell'altro sesso. La mano destra si porta a trafugare all'interno del portaoggetti, e tra i vari fuuda da sostituzione, tonico del chakra, carte bombe ed altri oggetti particolari, riesce ad uscire con un fazzoletto stretto tra le dita. Questo viene diviso in due e poi arrotolato in due piccoli coni. La parte a punta viene infilata senza troppi indugi nelle narici, bloccando così quell'emorragia improvvisa. < Ehhhh... > Sospira, cercando di stare di fronte a quella ragazza in modo "normale". < Un viaggio interiore dici? > Chiede, anche se non è il massimo della virilità con quei due tamponi conficcati nel naso. < ..... > Resta in silenzio, afferrando il rotolo nero che l'altra gli porge, restando dubbioso sul fatto di intraprendere o meno quella passeggiata. < Keiga! > Il capo ruota di poco in direzione dell'appartenente al clan Inuzuka, riconoscendola immediatamente. < Che dici? > Vedendo come anche a lei viene porto lo stesso rotolo. < Andiamo insieme? > La coinvolge nella decisione finale, mentre le mani già armeggiano nello srotolare quell'oggetto. Lo sguardo scivola sul contenuto fino ad ora segreto, leggendo sia l'indovinello che la mappa disegnata. L'attenzione si rialza verso Keiga, attendendo una sua risposta, cercando di non fargli notare che ha appena sbavato dietro all'arpeggiatrice(?).

22:01 Keiga:
 Il fatto che ci sia una presenza femminile di quel calibro non va affatto bene per la nostra ninfomane. Ed infatti, quella melodia si fa strada tra la folla. Cosa che la porta a sgranare gli occhi. Catturata in pieno da quella voce che le entra nella testa, rimbombando e spingendola ad avvicinarsi. Akuma tende le orecchie verso la ragazza albina, seguendo la sua umana. Ed è qui che la vede. Capelli bianchi e due occhi azzurri. E' bellissima. La faccia è quella di un bambino che ha visto uno zucchero filato enorme. Occhi puntati e labbra schiuse. Imbambolata> E'.. bellissima.. <Sussurra tra sè e sè ed in un primo momento neanche si accorge della presenza di Dyacon. Incantata da quella ragazza. Ascolta quelle parole cantante con quella voce che sembra stregarla finchè non termina. La segue nei movimenti e sgrana gli occhi quando le si avvicina per darle quel rotolo. La sta guardando in faccia e probabilmente la sta immaginando nuda in qualche posizione oscena, conoscendola. Ma abbassa lo sguardo sul rotolo quando l'altra glielo porge. In questo momento potrebbe fare di tutto. Fa uscire la destra dalla tasca e la allunga verso il rotolo, afferrandolo. Ma non sofferma l'attenzione su quell'oggetto poichè torna sul viso della ragazza> Ehi! Hai da fare dopo? <Pessima. Come se quella avesse il tempo di passare del tempo con te. Ma lei ci prova sempre. Sarà divertente quando si accorgerà della presenza di Dyacon. Si, perchè per il momento, ha ancora le nere puntate sulla ragazza. Una radiografia facciale che una volta terminata scende giù per completare l'opera ed infine tornare in cima, su quegli occhi azzurri. Datele un ceffone che magari si ripiglia. Ed infatti, una spallata che le arriva da dietro, la riporta alla realtà. Si volta per guardare in cagnesco, per restare in tema, quel cretino che l'ha urtata. Cretino fortunato visto che riporta l'attenzione sulla ragazza. Ricorda di avere in mano qualcosa e dunque apre quel rotolo. C'è una mappa disegnata sopra che lei inizia a girare e rigirare per capire quale sia il senso giusto in cui guardarla. E' andata in tilt. Alterna lo sguardo dalla mappa alla ragazza per poi guardare Akuma che povera bestia cerca di non essere pestato dalla gente. Si china ed apre la felpa un poco così che possa saltarci dentro. Recupera la postura eretta con il cagnolino che le sbuca dalla felpona. Tenerello. Perfino il cappuccio è ricaduto sulle spalle, lasciando in bella mostra i capelli scuri, sciolti che raggiungono ormai le spalle. Causa mappa è tornata un attimo coi piedi per terra, così da sentire il richiamo di Dyacon. Ruota il capo, distratta, guardandolo per poi rigirarsi. No, aspetta. Si ferma un attimo e ruota il capo verso di lui, lentamente, manco andasse a scatti. Le nere si soffermano sui cosi che gli penzolano dal naso. Iridi che si chiudono in fessure per poi tornare sulla ragazza. <Sicuro di volerci venire con me?> Domanda, ironica. Che poi deve solo stare zitta che pure lei sta sbavando dietro a quella.

In quel viaggio, tutto è permesso. Ogni decisione, però, avrà una conseguenza. Per il momento, la decisione più importante da prendere è se avviarsi lungo quel cammino, oppure se non intraprenderlo, lasciando che quella serata finisca lì. La decisione sta solo a voi. La donna albina, adesso, si concentra su Keiga, la quale le fa delle avanches. < Se permetti, starò con te tutto il resto della serata. Sarete voi a guidare me > esclama la donna verso l'Inuzuka, porgendole un sorriso che dona a quel volto un tono ancor più soave. Intanto, la folla che ha ricevuto quei rotoli neri, si avvia lungo la strada, cercando di capire quale sia il luogo indicato dall'indovinello. Davanti alle mura restano, dunque, solo Dyacon e Keiga. I bambini, urlanti e festanti, si sono allontanati, entrando all'interno di ogni negozio, sperando nella bontà divina del fato di beccare il luogo esatto. Keiga si è finalmente accorta di Dyacon, facendo quasi l'offesa per quel cotone che l'altro ha tra le narici. Eppure, anche lei farebbe qualche pensierino a quella donna! Se, dunque, avessero entrambi deciso di iniziare quel viaggio, non resta loro che partire alla scoperta di ciò che è sulla bocca di tutti. [Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

22:24 Dyacon:
 [Mura Esterne] L'emorragia è finalmente bloccata. I due pezzi di fazzoletto hanno avuto una funzione tipo diga, arrestando l'affluire del sangue dalle narici. < Uhm... > Arriccia il naso per constatare la tenuta di quei "fermi", fino a quando gli stessi non cadono da soli a terra, portando con loro le ultime gocce di sangue. < Se non avevo voglia non te l'avrei chiesto. Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, abbozzando un flebile sorriso rivolto all'Inuzuka. I passi lo conducono ad azzerrare le distanze da Keiga, affiancandola. Le mani, intanto, reggono il rotolo aperto di fronte a lui, ad altezza addome. Gli occhi si muovono a destra e a sinistra più volte, rileggendo l'indovinello riportato sulla stoffa. < Vende prodotti freschi che nessuno mangia... > Ripete le parole, fin quando una lampadina accesa non prende forma sopra la sua testa. < Il Fioraio! > Sentenzia con sicurezza, iniziando ad incamminarsi verso la struttura appena descritta. Chiamata in causa. < Eh? > Le palpebre si fessurizzano e si alternano su Keiga e la ragazza dai capelli bianchi, restandoci male sul fatto che la suonatrice d'arpa, abbia deciso di stare con l'altra genin invece che con lui. Valle a capire le donne(?). Ma non si da per vinto. < Che ne dite? Tre è meglio che due no? > Strizza l'occhio, mentre la testa viene invasa dalle peggiori scene erotiche e porno che la mente possa partorire. Il threesome lo ha sempre affascinato(?). Sta andando in estasi, distaccandosi dalla realtà, preso dai pensieri impuri che lo sopraffaggono. < Allora? > Incalza Keiga, coinvolgendola di nuovo in quel gioco a cui hanno deciso di partecipare. < Tu e la piccola palla di pelo che dite? E' il fioraio no? > Chiede conferma alla donna, rimanendo nei pressi del suo fianco destro. < Il pesce ed il fruttivendolo hanno cose fresce, ma si mangiano. Libreria, caffetteria e tabaccaio invece non hanno cibi. > Cerca di esporre alle due interlocutrici la sua risposta all'indovinello. Alterna lo sguardo blu su entrambe, speranzoso di trovare delle conferme. Ma non gli servono. Spavaldo sa che ha fatto centro. Almeno crede(?).

22:32 Keiga:
 La bocca si allarga un pò di più quando l'albina le risponde. Se fosse possibile a Keiga spunterebbero pure due occhi a forma di cuore. E' persa proprio. <S-Si..> Balbetta sta scema <Tutta la serata> Ripete per poi rovinare tutto con quel *Voi* pronunciato alla fine. Ed è qui che si riprende un pò, guardando Dyacon con gli occhi che ancora una volta si chiudono in fessure. <Allora, andiamo..?> Parla si, ma non verso il ragazzo, poveraccio, bensì verso la donna. Se devono guidarla dovrebbe andare con loro, no? Ma ecco che Dyacon l'affianca e lei sospira portando l'attenzione su di lui <Guarda che i fiori si mangiano> Lei mangia un pò di tutto. Sto cesso. Ed ecco che alza un sopracciglio quando l'altro brontola sul *tre è meglio che due* <Tre è meglio di due se anche la terza è una donna> I gusti son gusti. Cose a tre solo tra donne. Perchè con lei si finisce sempre a parlare di questo anche se non ce n'è bisogno? E vede il ragazzo che pare fantasticare cose <Cosa stai immaginando?> Probabilmente quello che immagini tu. <*Woff!*> Akuma ha deciso che per chiudere il buco anche i fiori vanno bene. <Andiamo..> Si lancia lei, infilando le mani nelle tasche non prima di aver richiuso il rotolo e messo in bocca al cane che fa fungere anche da marsupio (?). Cammina, verso quello che dovrebbe essere la risposta all'indovinello. I bambini se ne sono andati, per fortuna. Ruota il capo verso destra per inquadrare Dyacon e poi cerca di nuovo la ragazza albina con lo sguardo. Alza le spalle tornando a guardare davanti <Se hai sbagliato ti becchi un morso> E non ha detto da chi, se lei o da Akuma. Meglio non sbagliare in ogni caso. Direzione fuoraio sia, quindi.

Ancora nulla sembra succedere, in quel luogo che si fa sempre più deserto, mentre la folla si dirama tra i vari negozi, alla ricerca di quello esatto. E' Dyacon che per primo dà una risposta a quell'indovinello, ma ancor non si muove, aspettando che Keiga e la donna acconsentano all'idea di andare dal fioraio. Mentre discutono dei loro gusti sessuali (...), l'Inuzuka decide di avviarsi verso il luogo prescelto, seguita dalla donna che intanto ride della situazione venutasi a creare. Se anche Dyacon l'avesse seguita, i due, accompagnati dalla donna angelica, si ritroverebbero davanti ad un piccolo negozio di fiori. Ci sono fiori d'ogni tipo: garofani, rose, margherite, e chi più ne ha, più ne metta. Entrandovi all'interno, è proprio il fioraio ad accoglierli < Benvenuti! Siete qui per questi? > le sue mani andrebbero a mostrare quei rotoli neri poggiati sopra alla cassa. Si tratta di un anziano con barba e capelli bianchi, un po' in carne. < Prendeteli pure! E non dimenticate di comprare qualche fiore prima di andar via! >. Ai due, dunque, non resta che prendere i rotoli e vedere cosa c'è questa volta al loro interno. [Mettetemi i tag a fine azione, così capisco meglio <3][Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

22:57 Dyacon:
 [Mura Esterne] Le palpebre diventano due fessure orizzontali nell'osservare la figura di Keiga. La guarda in cagnesco, non riuscendo a capire fin dove vuole spingersi con la ragazza dai capelli bianchi. < Datti una svegliata... > Così, all'improvviso, mostrando un pò di gelosia nei confronti dell'Inuzuka. Tuttavia, forse preso un pò troppo dai suoi pensieri sconci, si ritrova ad essere attardato rispetto alle due donne. Si accoda immediatamente: direzione fioraio. < I fiori si mangiano? > A quell'affermazione non sa se prenderla sul serio, oppure lasciar andare. Opta per la seconda opzione, non volendo indagare a fondo qualora la risposta giusta fosse stata la prima. < Fai attenzione... > La ammonisce di nuovo, avendo affiancato sia lei che l'artista di strada. < Magari il tuo morso potrebbe piacermi... > Gli strizza di nuovo l'occhio destro, ammiccandogli senza alcuna discrezione, mettendo poi in mostra il suo miglior sorriso nel sentire una voce sconsociuta che li accoglie nel negozio. L'attenzione guizza in direzione dell'anziano un pò in carne dietro la cassa, mentre l'olfatto viene stuzzicato dal mix di odori emanati dai vari fiori che lo stesso titolare mette in mostra. < Siamo qui per questi? > Indica con un cenno del mento i vari rotoli neri disposti davanti a loro. Chiede conferma soprattutto alla ragazza dai capelli bianchi, artefice di questo viaggio. Qualora avesse ricevuto una risposta positiva, la mano destra si allungherebbe verso uno degli oggetti descritti in precedenza, afferrandolo. < Keiga... > La richiama. < Compra un garofano... > Non dice altro, senza dare ulteriori spiegazioni. Ha un presentimento però. < Ah... > Questione da non sottovalutare. < A quanto pare ho azzeccato la risposta... > Tronfio afferma quella frase, alzando la testa e gonfiando il petto verso l'esterno. < Se vuoi il prossimo indovinello lo sbaglio, così potrai mordermi... > La stuzzica volutamente e, da una parte, spero che ci cada. Intanto, gli avambracci si allargano verso i rispettivi lati, aprendo il rotolo preso pochi attimi prima. Subito gli occhi si tuffano al suo interno, bramosi di leggere. [Spostamento 20mt 4/4]

23:12 Keiga:
 Cammina che cammina ed eccoli che raggiungono il fioraio. Il naso al sentir l'odore di quei fiori inizia a pizzicarle appena, costringendola a portare una mano davanti al naso come a massaggiarlo per non dover starnutire. Cosa che non riesce a fare il cucciolo, ancora dentro la felpa, che starnutisce, riuscendo comunque a tenere il rotolo in bocca. Ed è quando stava guardando i fiori che il vecchietto esce. Vispo ed accogliente. Lei tira su col naso, imbambolandosi ancora una volta sulla ragazza che li segue. Non è di molte parole, infatti sarà sicuramente Dyacon a parlare col vecchio. Lei si limiterebbe a spostare lo sguardo sui fiori, di nuovo, cercando di guardare con la coda dell'occhio la ragazza. Che stangata, e probabilmente sarà doppia dal momento che più di quell'accompagnamento non ci sarà durante la sera. Il vecchio poi mostra i rotoli, attirando l'attenzione della cagna e del cane che molla un altro starnuto. *Comprare qualche fiore* lei se li mangia ma adesso ha voglia di altro. E QUI NON AGGIUNGIAMO COSE. Tralasciando quella svegliata che si deve dare della quale non capisce il senso. E' tarda per queste cose, per la maggior parte almeno. <Eh?> Domanda riguardo al garofano. <Prendilo tu, io ho preso il rotolo> Risponde come se l'altro non lo avesse fatto. Aggrotta la fronte, rivolgendo parola al ragazzo <Ma sono tutti uguali?> Chiede aprendolo con entrambe le mani per poi avvicinarsi per confrontarli. <Non ho mai detto che il morso fosse il mio> Ecco, giusto per avvertire in anticipo. E a questa frase il piccolo Akuma alza appena i labbrini neri mettendo in mostra i dentini affilati e bianchi. Che carino. L'attenzione da dyacon si sposta sulla ragazza <Ora? Altro indovinello?> Chiede. Non è granchè una cima a leggere le mappe e cose del genere. Segue bene le piste però, quello si. Riabbassa poi lo sguardo sulla mappa, che magari qualcosa riesce a capirla, anche se l'espressione in viso sembra abbastanza perplessa. [Posizione: Fioraio]

Dunque, anche Dyacon segue le due donne, avviandosi verso quel negozio di fiori, per poi entrarvi all'interno. Sul bancone, quindi, si trovano una montagnetta di rotoli neri ed i due vi attingono, prendendone uno ciascuno. < Sì, avete indovinato il primo indovinello. Nel rotolo ne troverete un altro > esclamerebbe la donna albina a cui sono state rivolte quelle domande. Un sorriso segue quelle parole. Aprendolo, troveranno un altro indovinello, il quale recita: "Più si tira e più s'accorcia". Un nuovo indovinello, dunque, viene posto ai due. Quell'indovinello li condurrà verso un altro luogo, lungo quel viaggio ancora tutto da scoprire. Quel viaggio interiore che li porterà ad una nuova scoperta, quella scoperta di cui tutti, lì al villaggio, parlano. < Io sono Yang > esclamerebbe la donna ai due shinobi, senza che i due le abbiano chiesto nulla. Semplicemente, dato che dovrà trascorrere altro tempo con loro, le pare adeguato presentarsi. [Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

23:34 Dyacon:
 [Fioraio] Rotolo aperto nei pressi dell'addome, sostenuto da entrambe le mani. Gli occhi scivolano sulle parole riportate all'interno, notando il nuovo indovinello a cui i due vengono sottoposti. < Più si tira, più si accorcia... > Lo ripete, cercando una connessione con gli altri negozi disegnati sulla mappa. Pochi secondi e la risposta gli giunge chiara. Limpida. < Il tabaccaio! > Annuisce con un paio di cenni del capo alla sua stessa frase. E' sicuro, talmente sicuro che inizierebbe a muoversi verso l'uscita del fioraio, bloccandosi subito dopo. < Uff... > Sospira, sentendo come Keiga rigiri il compito di comprare un fottuto garofano a lui. < Culo di piombo... > Pigra come pochi. Gli lancia un'occhiataccia, tornando sul proprietario della struttura. < Mi dia un garofano per piacere... > Domanda con tono di voce quieto, pacato, muovendosi all'interno dell'edificio con la massima cura, stanto attento a non far cadere o urtare qualche oggetto con la sua giara. Il recipiente è assai ingombrante negli spazi piccoli. Nell'attesa di ricevere la merce ordinata, gli occhi si spostano nuovamente sulla ragazza dai capelli bianchi. < Yang? Dunque sei una dei capi degli artisti... > Troppo facile collegare il suo nome a quello degli artisti. < Yin chi è? Tuo marito? Padre? > Tira ad indovinare, prima di presentarsi anche lui. < Comunque il mio nome è Dyacon Sabaku. Piacere di conoscerti. > Ecco ritornare il vecchietto grassottello con il fiore ordinato. Gli lascia un paio di ryo per pagare l'acquisto, mettendo il gambo del garofano tra la cintura ed i pantaloni, collocandosi in verticale sul fianco sinistro. < Muoviamoci verso il Tabaccaio. > Afferma, iniziando a dirigersi verso la nuova meta. < E chi avrebbe dovuto mordermi? > Ritorna su Keiga, squadrandola da capo a piedi, soffermandosi sulla palla di pelo che tenuta in grembo. < Son sicuro che l'avresti fatto tu. Conoscendoti non ti lasceresti scappare un'opportunità del genere. > Per sfociare in un qualcosa di decisamente più spinto. Ma questa è un'altra storia(?). [Spostamento 18mt 4/4]

23:43 Keiga:
  [Fioraio] Lo sguardo sul rotolo legge il secondo indovinello. Negata completamente e nella mente compaiono una vagonata di cose assurde nella speranza di riuscire a capire che cosa possa essere. Ed è in quel momento che la voce della ragazza si fa strada nella sua testa, cancellando quei pensieri e facendole spostare l'attenzione dal rotolo all'albina <...> La guarda in viso finendo col deglutire e spostare lo sguardo. Ora sa anche il suo nome. Riporta però lo sguardo sul rotolo, rileggendo quell'indovinello. Akuma si muove dentro la felpa, segno che vuole scendere. Così lei piega le ginocchia, permettendo al peloso di riacquistare il terreno. Peloso che si scotola e starnutisce di nuovo grattandosi il muso con una zampa. <Io esco.> Dice lei nel vedere il cagnolino patire quell'odore. Cosa che fa di punto in bianco che forse può apparire come un qualcosa che l'ha messa a disagio. Esce quindi, permettendo al cane, che la segue, di prendere aria. Sospira e riguarda il rotolo. <Akuma, più si tira e più si accorcia> Dice cercando anche l'aiuto del cane <*Woff!*> Scuote il capo <No, non è la bistecca.> Sono uguali, mangerebbero sempre quando stanno bene. Da dentro poi Akuma sente la risposta di Dyacon <*Wof!*> Lei lo guarda e torna sul rotolo. <Tabaccaio?> Dice mentre volge lo sguardo all'interno. Ora è attenta a quello che dicono, ed essendo il negozio piccolo potrebbe anche riuscire a sentirli. <Culo di pio-> Si ferma, guardandolo con gli occhi chiusi in fessure. Poi si parla di lei e lui la riempie di domande <Perchè non ti fai i cavoli tuoi?> E non si capisce se è gelosa della curiosità di Dyacon verso la ragazza o il contrario. <Lo sapevo già che era il tabaccaio, stavo aspettando il lentone che sei> E guarda la ragazza. Inespressiva stavolta, sebbene si imbamboli su di lei qualche istante. Non si presenta, perchè non lo fa praticamente mai. Cammina poi verso il tabaccaio, con Akuma che la segue con il rotolo in bocca. <Dammelo> Si abbassa e lo prende mettendolo nella tasca dietro del pantalone. Nella speranza che non siano troppi o finirà le tasche in tempo zero. <Akuma, mordilo. Alle palle.> Quello che fa ridere è che AKuma si impegna davvero per raggiungere Dyacon, ringhiando appena mentre cerca di saltare e acchiappargli i gioielli con i denti. Poi guarda ancora la ragazza ma non sembra voler dire nulla per ora <...> [Spostamento verso Tabaccaio 18mt 4/4]

Ecco, dunque, che i due shinobi, accompagnati da Yang, leggono l'altro indovinello, capendo già quale sia il prossimo luogo verso cui recarsi. Ma prima di andare verso il tabaccaio, ecco che Dyacon compra un garofano prima di uscire dal fioraio. < Yin è la mia gemella > rivelerebbe, adesso Yang. Per un attimo lo sguardo della donna sembrerebbe perso nel vuoto, forse mentre pensa alla propria sorella, lontana da lei. Nonostante ciò, la donna segue i due verso il tabaccaio. E' proprio sul bancone di quest'ultimo che trovano altri rotoli neri. < Oh, benvenuti, viaggiatori! > quello è il nome con cui li ha chiamati Yang all'inizio, segno del fatto che il loro viaggio sta continuando. Se decidessero di prendere un rotolo ed aprirlo, qualcos'altro vi troverebbero scritto, ma stavolta non si tratta di un indovinello, bensì di una semplice frase: "Se il tesoro vuoi trovare, oltre le mura devi andare". Un altro luogo è stato indicato. Oltre le mura, quel viaggio avrà fine. Ma cosa c'è ancora? Dove li porterà quel fantomatico viaggio interiore? Cosa ci sarà oltre le mura? Sta ai due scoprirlo ed adesso non resta loro che proseguire quel viaggio verso la tappa finale. [Distanza mura: 10 metri][Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

00:07 Dyacon:
 [Tabaccaio] Nella strada che lo porta alla prossima tappa di quel viaggio, trasale nel sentire l'ordine che l'Inuzuka da al suo cane Akuma. Un brivido gli scorre lungo la schiena, mentre una gocciolina di sudore gli scende dalla tempia destra, impaurito dalla possibilità di ritrovarsi il cucciolo di pastore italiano appeso agli zebedei come un campanaccio(?). < Akuma! > Cerca di parlare con quell'ammasso di pelo, tenendosi a distanza dallo stesso, abbassando lo sguardo per osservarlo su quel musetto. < Non ti azzardare a toccarmi, altrimenti niente carne senza osso e senza salse da Ichiraku. > Prova la tattica della minaccia, sperando che il suo interlocutore capisca cosa gli viene detto. < Le mie sono delle semplici domande per intrattenere una conversazione... > Spiegaa Keiga, riferendosi ai quesiti mossi alla volta della ragazza dai capelli bianchi. < Dovresti imparare anche tu, invece di rispondere a cazzo o rinchiuderti nei tuoi silenzi. Tsk! > Schiocca ancora una volta lingua sul palato, diventando leggermente serio nell'esternare quel concetto. La penultima volta che si sono incontrati ha parlato solo lui, ricevendo solo silenzi o rispetti monosillabiche da parte dell'altra. < Yin è la tua sorella gemella!? > Non se l'aspettava. La sola immagine di lui con due sorelle gemelle e Keiga lo manda letteralmente in visibilio. Riesce a trattenere a stento una nuova emorragia scoppiata nel naso. Sbatacchia un paio di volte le palpebre, prima di provare a riacquisire un certo tono. Sta passando per un pervertito dimmè(?), quando non lo è affatto. O almeno non solo. Ha altre sfaccettature caratteriali nascoste. < E dov'è? Allora siete voi a capo di quest'organizzazione di artisti... > Domanda retoria la sua, visto il nome del gruppo di circensi. < Buonasera. > Saluta i proprietari del tabaccaio, afferrando l'ennesimo rotolo nero in cui è contenuto il prossimo indovinello. Lo apre e ne legge le parole, restando stupito nel non trovare nessun quesito. < Oltre le mura? > Inarca il sopracciglio destro, adocchiando quest'ultime ad una decina di metri di distanza. In lui inizia a serpeggiare il dubbio, ma decide di non ricorrere al proprio chakra. Per ora. [Spostamento 10mt 2/4]

00:20 Keiga:
  [Tabaccaio] Nonostante tutto la ragazza risponde. Una gemella. Sgrana gli occhi e si volta a guardarla, fissandola quasi e scorgendone quell'espressione del viso più cupa, spenta. <Sei un cretino.> Brontola verso il ragazzo mentre raggiungono il tabaccaio. Akuma ringhia appena verso Dyacon, pronto a fare il campanaccio alla prima occasione. Anche se la minaccia arriva forte e chiara, spingendolo a bloccarsi per un attimo <Vuoi i gyosa di Tachiko, Akuma?> Ed ecco il fuoco negli occhi del cane che tornano su Dyacon più convinto che mai. Gyoza batte carne. <Le tue domande sono inopportune> Risponde lei, cercando di difendere in qualche modo quella ragazza sebbene abbia ancora in testa pensieri più che sconci che vedono come protagoniste lei e le due gemelle. Lui no, lui resta con Akuma. <Ancora?> Sbotta quando parte un'altra domanda. <Forse le tue domande non sono gradite, non pensi? Forse tocchi argomenti di cui non si vuole parlare!> Stanno litigando? Ma almeno sta parlando anche lei, no? Entrano dal tabaccaio e stavolta la smorfia arriva anche su di lei, come prima ma senza naso che prude. Sospira, cercando di evitare il ragazzo. Guarda solo il tizio che li accoglie per un attimo. Prende il rotolo e lo apre, dopo aver messo anche l'altro nell'altra tasca del pantalone. <Oltre le mura?> Frase che viene detta forse in sincrono con quella di Dyacon per poi voltarsi a guardarlo. Arrossisce appena e si volta, imbronciata. Impulsiva, irruenta, non ci pensa nemmeno che possa esserci un qualcosa di brutto fuori dalle mura. <Andiamo, Akuma> Richiama il cane che guarda Dyacon e si lecca i baffi prima di seguire la sua umana <Dagli un calcio se non sta zitto> Cerca di dire alla ragazza albina mentre le passa accanto uscendo dal tabaccaio. Direzione oltre le mura, infila anche quel rotolo in tasca, dopo averso richiuso, incastrandolo nella tasca destra assieme al primo messo. Così può infilare le mani nelle tasche. Certo è che da sola non avrebbe fatto tutto quel casino, avrebbe insistito per passare la notta con l'albina. [Verso Esterno Villaggio spostamento 10mt 2/4]

Yin e Yang sono due elementi inscindibili. E così, sono proprio quelle due gemelle, insieme sin dalla nascita. Quest'oggi, i due potranno vedere solo la gemella albina, dato che l'altra è impegnata in un altro spettacolo, lontano da lì. < Anche lei sta mostrando a delle anime ciò che nascondono nei loro cuori > ed ecco che risponderebbe all'altra domanda di Dyacon, sul dove si trovi la sorella. Spera stia bene. Essere artisti, a volte, può essere pericoloso. Ed ecco che i tre si avviano verso l'ultima tappa. Oltrepassate le mura, sulla sinistra, si trova effettivamente qualcosa. Troveranno un uomo ed una bambina. Ma ciò che attirerà di più la loro attenzione, è proprio la posizione in cui si trovano i due: crocifissi, a testa in giù. I piedi e le mani sono stati inchiodati ad una croce e sui polsi, delle manette anti-chakra li tengono ancorati per bene al legno. Adesso, sarebbe Yang a parlare, avanzando verso i due malcapitati. < Queste persone si sono macchiate di alcuni reati > cammina accanto a loro, per poi indicare l'uomo < Lui ha ucciso la sorella > indica, poi, la bambina < Lei ha ucciso il fratello >. Continua a camminare attorno ai due, con fare naturale. < Sta a voi decidere cosa farne. Potete far loro delle domande, potete ucciderli o potete liberarli. La scelta è solo vostra >. Un viaggio interiore, verso la scoperta del proprio io più nascosto. [Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

00:59 Dyacon:
 [Mura Esterne] Dal tabaccaio si porta fino alle mura esterne di Konoha, camminando sempre al fianco di Keiga e della ragazza dai capelli bianchi. < Se le mie domande non sono gradite lascialo dire a lei... > Risponde all'Inuzuka, indicando con un cenno del mento Yang poco distante da loro. < Non intrometterti. > Sentenzia in maniera anche un pò scontrosa verso l'altra Genin. Lo fa apposta, volenteroso di vedere la reazione dell'altra. < E tu... > Abbassa lo sguardo in direzione di Akuma, il cucciolo di pastore italiano addestrato ad attaccare gli zebedei degli uomini e riportarli(?). Un cane da riporto alquanto particolare. < ...ti fai corrompere veramente con poco. > Scuote il capo, muovendo le ciocche nere ricadutegli fino alle guance. Le braccia, nel frattempo, si uniscono in un intreccio davanti al petto. < Se stai al tuo posto, senza rompele le scatole, ti pagherò tre porzioni di gyosa da Ichiraku! > Sentenzia, distendendo l'arto superiore destro dall'alto verso il basso verso il quattro zampe. Mano destra con indice, medio e anulare distesi verso l'alto, mentre il pollice e l'indice si uniscono all'interno del palmo. Mima il numero 3, rendendo ancora più chiaro il suo concetto al quadrupede. < Andata? > Lo incalza, speranzoso di averla scampata. Adesso è il turno di Yang. < Ah, sta tenenedo un altro spettacolo allora... > Abbozza un sorriso, anche se questo scompare immediatamente dopo. La scena che gli si para innanzi dopo aver superato le mura, è raccapricciante. Trova un uomo ed una bambina crocifissi a testa in giù. I tratti somatici s'induriscono e una sensazione di nervosismo inizia a prender vita. < Ma che diavolo... > Stupito, non sa che dire. Ascolta le successive parole della ragazza dallo sguardo azzurro. < Una bambina che uccide? > Non può essere. < Mi dispiace ma non ci credo. > Categorico il tono della voce. < In che cosa ci hai portato Yang? > Chiede, ruotando il corpo verso di lei. < E' vero che hai ucciso tua sorella? > Chiede al povero malcapitato. < Anche se fosse vero sono cose che non mi riguardano. Affari non miei. > Alza le spalle, con nonchalance. < Li conosci? Vuoi far fare a noi quello che tu non sei capace di fare? > Rabbioso verso la ragazza che li ha condotti in quel posto. < Chi mi dice che le tue non sono solo storie inventate e noi siamo marionette nelle tue mani per appagare una tua sorta di... > Pensa bene alla parola. < ...depravazione. > Trovata. < Libera immediatamente la bambina... > Non è una richiesta la sua.

01:20 Keiga:
  [Tabaccaio] Camminano verso l'esterno accanto a Dyacon e continuando a battibeccare, finchè non torna zitta. Come se avesse parlato troppo e le pile si fossero scaricate. Akuma guarda il ragazzo, limitandosi a mostrare i dentini bianchi ed affilati, di nuovo per poi riguardare avanti mentre trotterella tra lui e la sua umana. Ma ehi, sembra abbia ancora qualche parola. <I gyoza di Tachiko sono più buoni, Akuma. Non te li ricordi?> Chiede al cagnolino che se continua così li morde entrambi e siamo tutti felici. Peccato che anche Akuma si stufa e, appunto, non caga più nè uno nè l'altro. Bravo cane. Si torna poi a parlare della gemella e lei guarda avanti, guardando di tanto in tanto Dyacon che insiste con la vita dell'albina. E perchè le deve importare? Incassa la testa nelle spalle. Un'altro sentimento che non capisce. Fastidio? Certo che è fastidio ma è diverso da quello che le viene quando la insultano, per esempio. Non ha però il tempo di andare oltre a torturarsi lo stomaco con domande assurde che le nere inquadrano quella scena. Uomo e bambina, crocifissi a testa in giù. La posizione eretta, sembra raddrizzarsi ancora un pò, inclinando la testa di lato nel guardarli. Inespressiva, non fa una piega neanche al vedere quello scempio. Davvero, nessuna reazione. Guarda l'albina e la ascolta parlare per poi guardare Dyacon <Guarda che sono infimi e bastardi i bambini> Ribatte lei, che li odia, soprattutto quando vogliono per forza giocare con Akuma. L'unica che tollera è Senshi, anche se strilla sempre. Ma lei è un altro paio di maniche. La discussione poi si fa interessante, con Dyacon che inizia a fare l'arrabbiato con l'albina. Torna a guardare i due crocifissi. Guarda la posizione, le manette, i chiodi sui polsi. Akuma annusa l'aria, come a cercare qualcosa. Qualche odore famigliare, strano, particolare, per poi riferirlo all'umana che se ne resta impassibile con le mani nelle tasche. Ed è continuando a guardare i due che rivolge parola a Dyacon <Perchè la bambina si e l'uomo no?> Domanda verso di lui, cercando di avvicinarsi verso i due. Guarda l'albina, come a chiedere il permesso di avvicinarsi, qualche passo, giusto da fermarsi a circa 3 metri di distanza dai due. Akuma sempre dietro, controlla. Le orecchie tese, il naso che fiuta. <Dato che entrambi morirete in ogni caso..> Lascia la frase in sospeso, lasciando che le nere scrutino i loro volti. <Avete davvero ucciso?> Domanda lei. Che adesso comincia ad essere curiosa. Volterebbe poi lo sguardo verso l'albina, senza scomporsi. <Perchè gli indovinelli prima di portarci qui?> Cioè potevano andare direttamente lì, insomma. Pare una macchina lei, come se non provasse nulla. E forse un pò è anche così. Per adesso non prova nulla per quei due messi sottosopra. Nè per l'uomo, nè per la bambina. Dunque attende una qualche risposta, lasciando indietro Dyacon ma con Akuma che continua a starle accanto, annusando l'aria e cercando di captare suoni che possano rivelarsi pericoli.

E' davvero meraviglioso come quelle due anime, davanti all'uomo e alla bambina crocifissi, reagiscano in modo del tutto diverso. Il primo, pieno di ira, sbraita verso Yang. Ma è davvero lei quella contro cui sbraitare? Keiga, invece, rimane impassibile davanti a quella scena. E, forse, sta pensando in maniera più razionale rispetto all'altro. Perché liberare la bambina e non l'uomo? Perché non fare domande più specifiche, per cercare di capire davvero cosa i due abbiano fatto e per quale motivo? E' l'uomo, adesso, a prender parola. < E' così, l'ho uccisa >. Ed alla domanda dell'Inuzuka, risponde la bambina < Ho ucciso mio fratello, sì > è tutto ciò che dice. D'altronde non è stato loro chiesto altro. Ed ora è proprio Yang a prendere la parola, cercando di spiegare il proprio punto di vista < Io non voglio far nulla a queste persone. Non vi sto manipolando per fare ciò che io voglio. Voglio solo che facciate ciò che sentite veramente dentro. Vi sto solo mostrando la purezza del vostro cuore. Il colore della vostra anima >. Bianco e nero. Luce e buio. Yin e Yang. Ma ecco che, semplicemente, Yang fa proprio ciò che Dyacon chiede: liberare la bambina. Si avvicina ai suoi polsi, togliendo quelle manette. Tira via anche quei chiodi, prendendo la bambina e lasciandola ricadere al suolo. La piccola si rialza, guardando i due genin. Ma nel suo sguardo c'è qualcosa che quasi fa paura: rabbia e malizia mescolate insieme. I due avranno a malapena il tempo di rendersi conto di quel luccichio maligno, prima che la bambina scappi all'interno del bosco. I due non sapranno mai che quella bambina ha ucciso il fratello perché spesso la infastidiva. < Gli indovinelli servivano a preparare la vostra anima a questo momento >. Resta ancora, però, qualcosa da decidere: cosa fare di quell'uomo. Liberare anche lui, senza chiedergli spiegazioni oppure ucciderlo in quanto uomo che si è macchiato di femminicidio? < La scelta è vostra, non c'è niente di giusto o sbagliato >. Perché tutto in quella vita è sia giusto che sbagliato. Liberare una bambina che ha trucidato il proprio fratello è stato giusto? E' stato sbagliato? Non c'è una risposta a queste domande. Si può solo decidere da che parte stare. Yin o Yang? [Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

21:31 Dyacon:
 [Mura Esterne] Braccia conserte e sguardo color ametista che si alterna sui due malcapitati crocifissi a testa in giù, fino a soffermarsi sulla struttura fisica di Yang, la quale riprende parola con nonchalance, come se quell'immagine macabra e tetra non suscitasse nessun'emozione in lei. < Che cosa? > Sussurra a fil di labbra, incredulo alle conferme ricevute dall'uomo e dalla bambina. Sgrana gli occhi, stupito, soprattutto dalla minore. < N-Non ci credo... > Lo stupore aumenta ancora di più e se non fosse per la giara assicurata alla sua schiena, si sarebbe già schiantato al suolo. Solo la presenza della reliquia lo ferma ad un mancamento in tutti i crismi. < Dici di non voler far nulla a queste persone... > Cerca di riprendersi dallo shock, concentrandosi sul respiro, placando quella lieve agitazione venuta a galla. < ...ma come diamine ci sono finite così, Yang? > Domanda diretta alla sorella di quel gruppo di artisti che li ha accompagnati fin lì. < Non penso che si siano incatenati e crocifissi da soli no? > Un minimo di "aiuto esterno" l'hanno avuto. Per forza. < Vuoi vedere di che colore è la nostra anima? Tsk! > Schiocca la lingua sul palato con fare quasi borioso, abbozzando un sorriso ironico. < E lo fai con un gioco del genere? > Scuote il capo, sospirando rumorosamente. < Sempre che l'interessato voglia farsi scoprire, passami il termine... > Nel vedere poi che la sua interlocutrice si china per slegare le manette della bambina, avverte una strana sensazione, figlia dell'incrocio tra il suo sguardo e quello della ragazzina. < ..... > Inorridisce, seguendo la dipartita della stessa tra i boschi che circondano il villaggio della foglia. < Perchè hai ucciso tua moglie? > Chiede all'indirizzo dell'unico ostaggio rimasto. Nel frattempo le mani si unirebbero ad altezza petto, imitando il sigillo caprino e, contemporaneamente, la concentrazione verrebbe richiamata, dandogli modo d'immergersi nei suoi pensieri più intimi. Creerebbe un'immagine del suo corpo perfettamente diviso a metà da una linea verticale astratta, a cui apice e pedice ci sono due sfere roteanti di colore diverso: una rossa e una blu. La prima simbolegga la forza spirituale, sistemandosi nei pressi della fronte; la seconda, invece, racchiude l'energia fisica, assestandosi in linea d'aria sull'addome. Con uno sforzo, tenterebbe di unire i due oggetti, fonderli un un'unica sfera, liberando il chakra ancora sopito nel suo corpo. Se tutto fosse andato come descritto, una sensazione di benessere e di vigore lo assalirebbe. [Tentativo Impasto Chakra]

21:45 Keiga:
 Sta ancora lì a 3 metri dai crocifissi al contrario. Le nere balzano da un viso all'altro, ascoltando la risposta di entrambi. Risposte che non tardano ad arrivare. Entrambi ammettono di aver ucciso. Rimane impassibile, con le braccia lungo i fianchi e le mani nelle tasche. Ruota il capo quando Yang prende la parola, spostando l'attenzione su di lei. <A me in realtà non interessa> Risponde quasi immediatamente alle parole dell'albina mentre torna a guardare i due. Non accenna a dire altro perchè la bambina viene liberata. Segue l'intera scena da quella distanza. La bambina cade ed una volta rialzata, dona quello sguardo terribile che in realtà lei vede in ogni bambino. Alza un sopracciglio mantenendo impassibile l'espressione. La segue poi con lo sguardo mentre si allontana nel bosco. Qualche attimo di silenzio e poi ecco che la bellezza (?) torna a parlare. <Andiamo bene..> Risponde lei che non ne ha azzeccato neanche uno. Quando però l'altra termina di parlare, eccola cercare di avvicinarsi maggiormente all'uomo. Ridurrebbe la distanza di un metro, non di più. Akuma la segue ed allunga il musetto verso il tizio, cercando di annusarne l'odore, restando comunque accanto all'umana. Ed è qui che si volta verso Dyacon per guardarlo. Sta impastando? Per quale motivo? Inclina in un movimento quasi impercettibile la testa di lato e poi alza gli occhi al cielo. <Davvero?> Chiede dopo che lo vede impastare. Guarda poi la gemella albina e sospira. Non crede che sia necessario arrivare a tanto ma visto che nulla è giusto e nulla è sbagliato, per non saper nè leggere nè scrivere, cerca di impastare anche lei. Estrae le mani dalle tasche unendole nel sigillo della capra. Le dita delle mani si incrociano tranne indici e medi che restano a contatto ma tesi verso l'alto. L'immaginazione delle due energie, fisica e psichica, ormai dovrebbero comparire nella sua mente senza troppi sforzi. Ma si concentra comunque. Cerca di far muovere le due energie una verso l'altra, prima con un movimento rotatorio sul posto, come a caricarle e poi come se le stesse spingendo una verso l'altra con appuntamento alla bocca dello stomaco. E' qui che proverebbe a fonderle e mescolarle tra loro cercando di farsi pervadere, nel caso fosse riuscita, da quell'energia notevolmente più potente. Se ci fosse riuscita, scioglierebbe il sigillo e infilerebbe nuovamente le mani nelle tasche. Apatica, come sempre. Si, anche in queste situazioni. Guarda l'uomo e poi Dyacon, stavolta rivolgendogli parola <Non capisco perchè ti scaldi tanto. Portalo dagli anbu e andiamo a mangiare, no?> E qui guarda anche Yang <Ti unisci? Puoi dormire con me se vuoi, stanotte> Purtroppo la richiesta la deve fare sempre se no non è contenta. Akuma è sempre pronto a qualsiasi cosa. Mica come la sua umana che se ne sbatte della maggior parte delle cose. [Tentativo impasto] [Distanza 2mt dal tizio crocifisso]

Ancora i due continuano ad agire in maniera diversa. Dyacon arrabbiato, Keiga ancora impassibile. Eppure, sta proprio lì la risoluzione di quel gioco macabro in cui Yang li ha trasportati: rivelare chi i due siano veramente. Questa è la loro natura. Entrambi riescono ad attivare il proprio chakra senza troppi problemi. Quell'energia vitale adesso scorre all'interno dei loro corpi, quasi con violenza. Ma perché attivare quel chakra solo adesso? Perché non attivarlo sin dall'inizio, quando una donna completamente estranea ha proposto loro quel viaggio? E Yang non si scompone. Resta a guardare quei sigilli caprini, senza paura, come se non la riguardasse. < Queste persone provengono da piccoli villaggi > comincia a parlare, spiegando ancora una volta il proprio punto di vista < io e mia sorella li abbiamo portati via da una morte certa per qualcosa di superiore > una pausa, mentre lo sguardo cala su quell'uomo < per rivelare la vera natura degli uomini >. Ebbene, la bambina sarebbe morta. Ma è stato proprio Dyacon a salvarla. Lo shinobi ha già rivelato il colore della propria anima. Ma cosa vorrà fare con quell'uomo? Perché in quel momento, dopo aver visto lo sguardo di quella bambina poco prima che sparisse tra i boschi, ha chiesto a quell'uomo spiegazioni. Perché ha ucciso la sorella? E la risposta non tarda ad arrivare. < Mi ha rubato dei soldi > è tutto ciò che dice l'uomo. Yang adesso si rivolge a Keiga, con un sorriso gentile, come se tutta la questione non la sfiorasse < Decidete cosa fare di quest'uomo e sarò felice di seguirvi >. Solo una cosa manca da fare, in quel momento: decidere cosa fare di quell'uomo che ha ucciso la propria sorella per soldi. E' stato giusto il suo comportamento? E' stato sbagliato? Ma giusto e sbagliato esistono davvero? [Per una questione di comodità il limite di caratteri è 3000, altrimenti non riesco a seguire tutti contemporaneamente][Donna: https://imgur.com/RdzSSTm | mappa: https://imgur.com/Gz7noqf][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

22:37 Dyacon:
 [Mura Esterne] < Nulla è reale. Tutto è lecito. > Con questa massima risponde alla domanda postagli da Keiga, donandole una fugace quanto rapida occhiata. < Se involontariamente fossimo entrati in un suo genjutsu? > Gli insinua il dubbio, seguendone per qualche istante i movimenti. L'attenzione poi viene inevitabilmente rapita dal dire di Yang. Ascolta ogni singola parola, mentre il corpo viene irrorato dall'unione delle due energie richiamate in precedenza: fisica e spirituale. Ne sente i benefici, avvertendo come ogni singola fibra muscolare viene rinvigorita da quella forza. < Dunque tu e tua sorella avete architettato questo gioco macabro ergendovi a giudice, boia e giuria? > Domanda retorica la sua, di cui non attende neanche la risposta. < Qualcosa di superiore. Tsk. > Scuote il capo, muovendo alcune ciocche corvine ricadutegli davanti a quei tratti somatici dalla colorazione albina. < Cos'è? Fai parte di una setta ora? > Non ci sta capendo più nulla. Letteralmente. < E tu... > Con tono di voce schifato. < Hai ucciso per una così futile ragione? > Aver scoperto la sorella a rubargli dei soldi. < Il Dio Denaro c'entra sempre... > I ryo fanno gola a tutti, dai più piccoli ai più grandi. < Lascialo andare Yang. Pagherà le sue colpe in altro modo. > Ovvero con un processo equo, dove verranno analizzate tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione. Intanto "STAP!" il tappo in sughero che fungevo sigillo della giara, cade a terra. Infatti il chakra verrebbe concentrato e convogliato sulla sua schiena, fatto uscire dal corpo e guidato a penetrare la giara dietro di lui. Esso si unirebbe alla sabbia contenuta nella reliquia, impastandosi e modellandosi con gli elementi di terra e vento. "FSSSSS" L'elemento fuoriuscirebbe dal contenitore, ma senza tuffarsi sul terreno, bensì librandosi in aria. Dal dorso, si sposterebbe in avanti, mostrandosi agli occhi di Yang, collocandosi ai lati del Sabaku a mò di difesa. < Oltre a lui, anche tu verrai con noi Yang. Con le buone o con le cattive, sta a te decidere. > Rigira la frittata, ribaltando i ruoli. Cosa deciderà? [Chakra ON][Chakra 30/30][Tentativo Attivazione Innata]

23:00 Keiga:
  [Mura Esterne] Il tutto sta diventando noioso. Lei è da prima che ha in testa pensieri osceni sull'albina, dannazione. Perchè impastare adesso? Perchè lo ha fatto Dyacon e visto che lei è sfigata allora ha impastato per sicurezza. Poi le si legge in faccia che non ha voglia neanche di camminare a momenti. Le parole di Dyacon però le fanno contorcere le labbra in una smorfia per un attimo. L'apatia fa spazio ad un briciolo di pensiero. Akuma però non si è accorto di nulla ma può anche aver colto in pieno anche lui alla fine. In tutto questo si è accorta che Dyacon parla davvero tanto. Ruota il capo per guardarlo e poi torna sull'uomo. <Ha detto che ce lo lascia, basta che glielo diciamo> Non ha proprio voglia di muovere le chiappe stasera. E poi non le è stato fatto nulla, perchè dovrebbe alterarsi. Ma ecco che il ragazzo torna trionfante con la sua sabbia. <Serio?> Domanda aggrottando la fronte per poi guardare Yang. Non dice nulla a riguardo. Non le risponde. Ma quel sorriso che l'altra le dona a momenti la fa bagnare lì, davanti al crocifisso. Poesia. <Se prendiamo lei, io voglio anche sua sorella> E sicuro non ha la stessa intenzione di Dyacon al momento. Prende però un bel pò di fiato dal naso, gonfia il petto e Così, giusto per capire, le mani escono di nuovo dalle tasche incrociandosi ancora una volta nel sigillo della capra. Cerca di concentrarsi e concentrare le energie su quello che sta per andare a tentare. Il chakra, precedentemente impastato senza troppi problemi, cerca di proiettarlo verso l'esterno, come se dovesse andare in contro ad una qualche strana forza. L'intento è quello di provare a deflettere o almeno disturbare un eventuale genjutsu. Per il resto, permane calma, lei a differenza del ragazzo che cerca di attivare l'innata. [Tentativo Rilascio Illusorio][se Chakra 22/25][Turni Rilascio 3/4]

Non c'è nulla di giusto o sbagliato, in questo mondo. Sono stati proprio gli uomini a creare quei due concetti, senza capire che, in realtà, giusto e sbagliato non possono essere slegati. Senza bene non può esserci male. E senza male non può esserci bene. E questo vale anche per la luce e per il buio. E per lo Yin e per lo Yang. Due forze vitali che si trovano all'origine di tutto e si permeano a vicenda. L'una nell'altra, in continua commistione. Non risponde alle provocazioni di Dyacon, la donna. Perché i due non le hanno chiesto, in tutta quella serata, la sua storia. Non le hanno chiesto cosa l'abbia portata a comportarsi in quel modo. I loro pensieri si sono concentrati su altro. Ma chi è Yang, in realtà? Forse, questo non lo sapranno mai. E l'albina, si china adesso a liberare quell'uomo. Toglie le manette, poi i chiodi, lasciando che viva per ciò che ha commesso. L'uomo si trova al suolo e fissa i due ninja. Non scappa, perché tutto ciò che voleva lo ha già ottenuto: rimanere in vita. Dyacon, nel frattempo attiva con successo la propria innata Sabaku, cercando, in qualche modo, di minacciare Yang. Eppure, la donna non si scompone neanche in quel momento. E' pronta ad essere giudicata. Nel frattempo, l'Inuzuka tenta un rilascio. Nulla però cambia attorno a lei: tutto è rimasto invariato. < Vi seguirò > esclama l'albina. Non ha paura, la sua voce è decisa. Perché per lei non c'è niente di giusto o di sbagliato. E, sin dall'inizio, lei stessa era una pedina di quel gioco creato con le proprie mani e quelle della sorella. < Ma prima > la mano destra va a nascondersi nella tasca dell'abito nero, tirando fuori due collane, una con il simbolo dello Yin e l'altra con il simbolo dello Yang. Allunga, così, la mano verso Keiga, regalandole il simbolo dello Yin. Del buio. Del nero. A Dyacon, invece, dà quello dello Yang. Della luce. Del bianco. E, fatto questo, li seguirebbe senza troppi problemi. [Quest 'Yin & Yang' - END][Se volete potete fare le vostre end, se non le fate, avvisatemi][GG <3]

23:28 Dyacon:
 [Mura Esterne] E' un cazzone, uno che tra il dovere ed il piacere mette sempre il secondo davanti al primo. Eppure, riesce ad essere serio - anche fin troppo - nelle situazioni potenzialmente di pericolo. Non lascia nulla al caso e, soprattutto, non vuole farsi beffare come un adolescente qualsiasi. E' un Genin di Suna e quella sabbia che lo protegge ai fianchi, ne è la prova. < Poi io e te dobbiamo un attimo parlare del nostro rapporto... > Sentenzia alla volta di Keiga senza distogliere l'attenzione dal volto di Yang. < Questa storia che inviti lei a dormire e non me me la devi spiegare. Così come il fatto di volere anche la sorella... > Un bel threesome, se gli fosse proposto, non lo negherebbe mai nella vita. Poi con quelle due gnocche(?). E' un'altra la cosa che non riesce a capire: tutta questa voglie di donne. < Uh? > Inarca il sopracciglio destro, non aspettandosi i movimenti della ragazza dai capelli bianchi. < ..... > Resta in silenzio, osservando i movimenti che portano alla liberazione dell'uomo. < Keiga, occupati di lui... > Ordina, autoeleggendosi capo di quel duo. < Io penserò a Yang... > Una scusa bella e buona per mettergli le mani addosso. O per meglio dire: la sabbia. Prima che l'elemento custodito nella giara si proietti con decisione verso il corpo della donna, quest'ultima gli porge una collana. < Che diamine significa? > Domanda, non capendo il motivo di quel regalo. Sbatacchia un paio di volte le palpebre, mentre il presente vien fatto poggiare nella sabbia, assorbito dalla stessa e messo a disposizione del Sabaku. < Andiamo, ti porterò dall'Hokage. E lungo il tragitto dovrai rispondere a molte domande... > Quesiti a cui lui vuole dare una risposta. Partendo dal sapere chi è quella figura misteriosa. < Ti consiglio di farlo con me, altrimenti finirai nelle mani di gente poco socievole... > Ha sentito parlare del reparto di torture di Konoha, ma non lo ha mai visto all'opera. I racconti però, narrano di strumenti micidiali, disumani. < Tu che fai, ti serve una mano culo di piombo? > Stuzzica l'Inuzuka e se l'altra non avesse bisogno di aiuto, farebbero rientro tutti e 4 a Konoha, direzione studio dell'Hokage. [Chakra ON][Chakra 29/30][X]

23:45 Keiga:
  [Mura Esterne] Menefreghista com'è a maggior ragione per le cose che non le interessano, è ovvio che non abbia chiesto niente. Il rilascio non ha portato a nulla, perchè quello che hanno visto era tutto vero? Allora aveva ragione a non farsi prendere dal panico come l'altro. <Che rapporto?> Domanda aggrottando la fronte. <Ma vuoi mettere?> Diretta, come suo solito riguardo l'invitare le due sorelle e non lui. Cioè, parliamone. Nulla togliere a Dyacon ma..ehi!. Alla fine finiscono sempre per battibeccare. SEMPRE. Le mani si infilano nelle tasche mentre il tizio viene liberato. Dona un cenno del capo ad Akuma che continua a guardare l'uomo che non è scappato, stavolta mostrando i dentini bianchi e affilati con un ringhio, secondo lui, che dovrebbe incutere timore <Ah..> Si volta verso l'uomo e fa per dire qualcosa ma ecco che la ragazza le porge una collana. Lo Yin? La prende, perchè è un regalo da parte sua. E la guarda anche, apatica in viso. Non ringrazia, perchè non lo fa quasi mai ed intasca quella collana. <E chi sei, il capo di sto cazzo?> E' più Dyacon a farla imbestialire che non il resto. Alterna lo sguardo dalla ragazza al ragazzo all'uomo per poi guardare Dyacon <Domani la porti dall'Hokage, stasera ha detto che resta con me a dormire!> Insomma, l'ha detto lei. Guarda poi il tizio perchè Dyacon ha già ingabbiato la ragazza con la sabbia <Cammina, davanti> Quasi un ordine e arrivati a sto punto è meglio non farla incazzare ulteriormente. <Akuma, se scappa tranciagli i coglioni> Questo lo sa fare bene il cagnetto e pure senza pietà. E cercherebbe di farlo camminare pure veloce, per stare al passo con Dyacon e l'albina. <Fottiti, stronzo> L'espressione ora è imbronciata. Quella che Dyacon conosce bene. Si chiude in sè stessa perchè quel dannato le ha tolto la preda della sera. Camminerà, lasciando che Akuma si occupi dell'uomo, ringhiandogli addosso spesso e volentieri. Lei, estrarrà la collana dalla tasca per guardarla meglio. Gli occhi la scrutano per svariati secondi, perdendo anche velocità in quella camminata verso lo studio dell'Hokage. Magari manco c'è. Stringe la collana nella mano e se la mette al collo, facendo attenzione a nasconderla sotto la felpa. [Chakra 22/25] [X]

Keiga e Dyacon vengono trasportati da Yang in un viaggio interiore. Alla fine, Dyacon sceglie di salvare i due crocifissi, mentre Keiga resta indifferente. Per questo Dyacon riceve lo Yang, mentre Keiga lo Yin.

Anche voi konohani siete stati bravi <3 sempre in linea con i vostri pg, avete scelto ciò che più si adattava a loro ed alla loro personalità. A voi un premio <3