{Pipistrelli dell'Ade} Adattarsi

Dove eravamo rimasti l'ultima volta? Oh sì. Sakir doveva scalare la montagna per riuscire a raggiungere una caverna nella quale sentiva uggiolare Aisu. Ricordiamo anche che l'animale è stato rapito da Ousborn, uno dei pipistrelli del Naraka a cui ambisce il giovane Chunin. Da ricordare, inoltre, che non ci troviamo nel luogo in cui essi vivono e fanno da guardiani, bensì ai Dirupi dell'Eco dov'è possibile trovarli spesso e volentieri, quando non devono assicurarsi che dabbasso, negli inferi, tutto venga svolto correttamente. Il ragazzo riesce a raggiungere la grotta trovandosi alcuni piccoli graffi lungo le gambe e le braccia per via della scalata appena compiuta. Tuttavia, il pipistrellone non sembra essere convinto e si pone davanti all'ingresso. Tramite le onde sonore rilasciate, riesce ad avvertire la presenza del ragazzo, senza però ovviamente potendolo vedere. Il bestione alato sembra voler sapere qualcosa dall'interlocutore, ma per il momento non pronuncia alcunché. Le fauci spalancate danno dimostrazione della presenza di due piccoli denti acuminati, mai quanto gli artigli sulle ali o alle zampe inferiori. Al ragazzo viene concesso soltanto un piccolo spazietto, proprio accanto alla belva che permane in volo su cui poggiare i piedi, ammesso non voglia continuare a restare sospeso. Ne attende il dire, non pronuncia neanche un misero verso poiché a conti fatti è Sakir che deve dirgli qualcosa, no? Stiamo a vedere. [ Ambient per Sakir ]

15:22 Sakir:

L'interesse del pipistrello, arrivati a questo punto, è capire a cosa ambisca davvero Sakir. L'ultima volta, si son lasciati dicendo che si tratta d'un fattore tattico in quanto utilizzatori delle arti illusorie, a differenza del Chunin. Dall'interno della caverna, può sentire Aisu abbaiare, probabilmente molto sul fondo. <Ho notato> Sancisce la belva, muovendo appena le ali per librarsi in volo di fronte all'ingresso della caverna. <ma credi davvero che ciò basti?> Si lascia andare ad una gutturale risata nei suoi confronti. <Mi hai detto che vorresti il nostro contratto> Poiché ormai è divenuto piuttosto evidente. <perché non sei capace nell'utilizzo delle arti illusorie, a differenza nostra.> Le sue stesse parole, ovviamente. <Tuttavia, non siamo così buoni e cari come credi. Sei partito male se ci hai raggiunto con questa convinzione dove ti basta parlare per ricevere quel che desideri.> Il di lui tono appare piuttosto pacato, ma al tempo stesso baritono e rimbomba tra le mura della caverna. <Mi stai dicendo che siamo un mezzo per potenziarti, quando qualunque evocazione vive con eguali intenti degli umani. Siamo noi a decidere se darti il nostro aiuto, non sei tu a pretenderlo da noi.> Lo mette in guardia dalle prossime affermazioni, in modo che sia pronto al passo successivo. Tuttavia, è una precisazione della quale il giovane ha bisogno, specialmente se si tratta del suo primo approccio con degli esseri simili. <La prossima prova non dipenderà da me.> Dunque, da chi? [ Ambient per Sakir ]

15:54 Sakir:

Il problema sussiste, tanto da costringere il pipistrello a sbattere le ali più forte, smuovendone le vesti e facendogli perdere un minimo d'equilibrio, avendo il chakra spento e dunque tutte le capacità fisiche dimezzate. <Non sto credendo niente del genere> Sancisce con serietà. <sono soltanto intenzionato a comprendere il tuo modo di visione del mondo. Specialmente del nostro.> Quello delle evocazioni. <Con chi hai parlato? Ti ha per caso detto che accettiamo chiunque come nostro evocatore? Perché ti annuncio che non è così.> L'espressione è difficile da decifrare sul viso del pipistrello, tanto da sembrare sempre abbastanza burbero e contrariato. Le parole di Sakir non lo stanno aiutando particolarmente, anche se alla fine si sta dimostrando soltanto molto sincero esplicando le motivazioni che lo portano a trovarsi lì. <Alleati, mh?> Fa finta d'essere pensieroso. Ma ha già qualcosa in mente. <Potrai raggiungere il tuo animale> Glielo annuncia con tranquillità. <ma dovrai sopravvivere nella caverna per almeno una notte.> Fin qui, insomma, cosa vuoi che sia? Dormire in una caverna assieme ad Aisu dovrebbe essere il compito più facile dell'interno universo. <Dovrai fare a meno della vista> La caverna è comunque molto buia proprio perché i pipistrelli non hanno bisogno di vedere, date le loro capacità. <e vivere come noi. La caverna pullula di nostri simili> Alquanto ovvio data la zona rocciosa nella quale vivono e si riproducono. <ma non saranno loro i veri avversari.> Oh no. Assolutamente no. <La tua prossima prova è riuscire a raggiungere il fondo della caverna durante la notte, privandoti della vista, utilizzando soltanto gli altri sensi rimasti.> Conclude, senza dovergli dare altre spiegazioni in merito. Sarà divertente, non trovi? Specialmente se nel fondo della caverna non sai neppure chi c'è ad aspettarti... [ Ambient per Sakir ]

16:23 Sakir:

Come dice una famosa canzone: "Sono solo parole". Sakir continua a parlare e Ousborn l'ascolta con attenzione. <D'accordo> La risposta che riceve è più che soddisfacente, quindi non si sente in dovere di rispondergli a tono come poc'anzi. Tutt'altro. <ma non basteranno le parole, qui ci vogliono i fatti.> Spera d'essere stato abbastanza chiaro. Ousborn, d'altro canto, è leggermente più pacifico del Re e della Regina dei pipistrelli. <Esattamente. Vedo che inizi a comprendere il nostro modo d'operare.> Sembra essere stato compiaciuto dalle parole del Chunin. <Inoltrati. Poco più avanti, troverai la tua bestiola con la quale riprendere il cammino.> Gli spiega mentre lui sosta innanzi all'ingresso della caverna, iniziando a far calare il buio con la sua mole. Allo stesso tempo, all'esterno, il tramonto è ormai passato e si vola verso la notte. Tutto avrà ben presto inizio e anche fine. Ma, come sempre, qualunque scelta sarà nelle mani di Sakir e di nessun altro, adesso. Buona fortuna. [ END - Continua in free come l'altra volta ]