Legami

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22:09 Sango:
 Le piccole terme di Oto, beh, son veramente piccine. Di certo quel loro essere non aiuta nel relax e nel potersi permettere anfratti dolci e caldi, eppure qualche donnina in attesa di un futuro migliore ha deciso di porvi rimedio. Un loco angusto eppure le stanze sono molto larghe, e anche molto vuote. La rossa che si trova li , nell'acqua calda, sola e isolata avendo preso per se quasi di forza quella vasca che da sul mondo esterno, mentre la neve cade delicata come petali di fata. La osserva, poggiandosi alla riva con i gomiti caldi nella stessa fredda neve, come a volersi scrollar di dosso quella sensazione. Ha mandato una lettera al ragazzo grazie a una di quelle quattro copie, vitree quasi a non condividere la propria mente "Shiro, se non mi vedrai tornare è perchè mi sono attardata nelle calde acque delle piccole terme di Oto. Non dovrebbero poi esser difficili da trovare, nel caso tu abbia il bisogno, o la voglia, di sentirmi e vedermi." Un singolo messaggio eppure pieno di troppi significati, vorrebbe davvero che l'altro voglia vederla , che possa sussurrarle all'orecchio in quel suo modo languido, privo di mura, e allo stesso tempo si stringe rimembrando la stessa natura che l'ha cresciuta. Sarebbe stato davvero increscioso per una donna, per un Ishiba del suo sangue, poter indugiare così senza aver un meta, senza aver qualcuno a cui dedicare il proprio cuore e la propria anima. Eppure quando lo ha fatto, un unica volta, è stata lasciata sola. Completamente. Ad affrontar quel mondo senza aver nessuno al proprio fianco. No, non è li per approfittare del giovane, sebbene il suo viso e il suo candore possano esser la distrazione più grande e gradita. Lo desidera per quel suo esser tanto freddo e non mostrar, seppur in qualche occasione si sia lasciato andare, le proprie emozioni. Dolce il viso cala, nudo e privo di qualsiasi trucco, coi capelli che scivolano nell'acqua, sulle proprie braccia a sospirar profondamente. Un piccolo vassoio è li poggiato, un sakè che forse consumerà da sola, o forse no. ma questo non tocca a lei deciderlo. [chakra on]

22:43 Shiroyuki:
  [Terme all'aperto] Ha ricevuto certamente il messaggio di Sango. E come dirle di no? Anche lui spera di vederla il più spesso possibile, anche se non lo da a vedere col suo modo di ghiaccio. Cammina lentamente verso le terme, piccole al confronto con il lago trovato nella foresta. Non ha niente addosso, come si addice a quel luogo. I capelli argentati si muovono fluenti dietro la sua schiena mentre sulla spalla ha un asciugamano. Apre quella porta fatta di legno e carta di riso, scorrevole, osservando ora quella piccola piscinetta occupata solo dalla capoclan. I piedi nudi si muoverebbero per entrare, prima di chiudere la porta. < Buonasera…> direbbe il ragazzo prima di andare a prendere il secchio di acqua fredda. Si siederebbe su uno sgabello osservando sempre quel bellissimo colore rosso della Ishiba prima di mostrare un lieve sorriso < Giornata stressante?> chiederebbe poi tranquillo facendo cadere l’acqua fredda sulla sua testa e lavandosi per bene prima di alzarsi, gocciolante. Rimarrebbe in piedi ora, dietro la ragazza, portandosi le mani ai fianchi, cingendoseli delicatamente prima di far uscire un soffio < Posso?> chiederebbe poi quella domanda scontata. Appena ricevuta la risposta ecco che lentamente si piegherebbe, mostrando tutta la muscolatura ben allenata in quel piccolo piegamento. Le gambe affusolate e lisce entrerebbero nel calore di quelle terme, increspando ancor di più per un attimo quelle acque. Scenderebbe poi anche con l’altra prima di affondare lentamente con tutto il corpo fino alle clavicole. Farebbe un respiro profondo, sentendo già la differenza tra il freddo di fuori ed il caldo prima di osservare con i suoi occhi celesti il panorama. < Pensa, noi ci siamo incontrati da qualche parte lì fuori..> direbbe solamente in un soffio, cercando anche lui di poggiare la schiena al ciglio della piscinetta, socchiudendo gli occhi e godendosi quel calore.

23:05 Sango:
 Sebbene sia li per il calore, per poter sciogliere i propri muscoli, anche quando farà l'apparizione il bianco le spalle rimarrano tese, in quelle linee nette che rimarcano forse la troppa importanza data a determinate cose, ma questi son pensieri di una mente quasi stanca, assonnata e preda di chissà quali pensieri celati. Lenta si volta anche lei per metà, senza davvero abbandonare quel suo letto di caldo e freddo creato, in quella neve sciolta sotto di se . Ne osserva il viso, le movenze, gli occhi che indugiano pericolosamente su quelle morbide labbra, su quel corpo, su quel collo, sulla linea che poi termina sulle spalle , sottile, delicata eppure maschile in quel fascio di nervi e muscoli. S'attarda forse troppo in quella visione che le fa perdere le sue stesse parole. Il viso che s'arrossa lievemente prima che si volti in un attimo, cercando di calmarsi. < buonasera a te > intona a calda voce, bassa, un fuseggiare di emozioni che tiene ancora a freno . Non lo guarda di nuovo, lascia solo che i rumori giungano alle proprie orecchie, comprendendo quel che stia facendo < non devi chiedere a me.. sarebbe forse inopportuno in una vasca che dovrebbe esser concessa a soli uomini questo diniego, no?> forse troppo piccata in quel suo dire, ma incoraggia, vuol farlo, a entrare con lei in quell'acqua calda o forse nemmeno gli avrebbe scritto. Sarebbe solo scivolata via con il favore della notte. < è vero > mormora, memore di quella notte tanto bella quanto confusa, in emozioni che s'accavallano tra loro nel rimembrare quanto quella stessa pelle si sia sentita davvero viva, dopo così tanto tempo. Lento un sospiro traspare tra le labbra, si solleva lieve verso il cielo prima di sparire , insieme ad uno sguardo prima di voltarsi lei stessa, smuovendo le calde acque che poco coprono eppure ancora nulla snudano del proprio essere, se non quelle spalle delicate e di un corpo non forgiato per la lotta < è solo .. che ho voluto, ho preteso di potermi rilassare da sola qui > sospira portando gli occhi nei suoi, azzurro contro azzurro, eppure un poco dolce quello stesso sguardo che si trova ad avere < ma non ne sono capace davvero, quando pensieri e ..incubi si avviluppano in me. > sospira < perdonami per averti scritto, forse sono troppo egoista nel mandarti una lettera consapevole che tu stesso saresti venuto qui > il labbro che si sforma in una lieve curvatura verso il basso, prima che si rilassi di nuovo, che porti su quel viso di nuovo quella maschera non di freddezza, quanto di protezione totale. [chakra on]

23:49 Shiroyuki:
  [Terme all'aperto] <L’educazione prima di tutto> direbbe il ragazzo, probabilmente ironico prima di godersi l’acqua calda. Gli occhi fissi su di lei quando parla, ascolta la sua voce, se la gode nell’ascoltarla, sia in quel modo, sia quando geme chiamando il suo nome, due suoni irresistibili per il bianco. Annuisce lento a quelle parole < ti capisco.> direbbe solamente andando a rimettersi eretto con la schiena. Gli occhi che vanno a chiudersi mentre se li massaggia con l’indice ed il pollice della mano destra, giri orari prima di riaprirli. Rimette a fuoco davanti a se voltandosi verso la rossa < no, non ti avrei perdonato il contrario Sango.> prima di mostrare un lieve sorriso e portando entrambe le braccia dietro la testa, rilassandosi, sembrerebbe. Ella potrebbe notare quanto i muscoli di quegli arti spasmino e come il viso potrebbe risultare infastidito. Quello che forse potrebbe aver ricevuto come informazione è il continuo allenamento del ragazzo con le armi, sempre con gli stessi movimenti per ore, normale abbia le spalle e braccia indolenzite < mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto. Quando parlo con gli altri del tuo clan mi rispondono dopo minuti che sono rimasti fermi a fissarmi.> commenta poi andando a schioccare la lingua al palato. Si volta verso di lei osservandola < Hai avuto incubi?> direbbe verso di lei prima di muoversi lentamente, avvicinandosi alla figura della rossa, poggiando le mani sul terreno della piscinetta e spingendosi con quelle nell’acqua < hai avuto pensieri?> un cenno di diniego con la testa prima di fare un respiro profondo < hai mai pensato di scriverli su un foglio di carta e bruciarli?> dice poi all’improvviso, osservando la neve cadere, neve come i suoi capelli, nivea come la sua pelle, liscia sebben poco di delicato se non il volto in quel fascio di muscoli allenati < potrebbe essere un’idea.> conclude poi stringendosi nelle spalle. Ancora non l’ha sfiorata, le sta dando i suoi spazi, già vivono assieme praticamente, non vuole essere asfissiante per lei.

00:04 Sango:
 < senza dubbio > eppure non vi è ironia nella propria voce, convinta in quel che sta dicendo < troppe volte mi sono allontanata da insegnamenti che ho apprezzato sai? > troppe volte eppure il poter esser toccata, sfiorata da lui non solo la lusinga, lo desidera. Che possa passare quelle dita sulle sue spalle, sul suo collo.. il petto. Ma si ferma da quei sogni ad occhi aperti in favore di un sogno più realistico e meno sconcio < non mi avresti perdonato se solo l'avessi saputo > lei stessa avrebbe potuto fare in modo che l'altro non s'accorgesse di nulla, che potesse perfino vederla e toccarla < ho solo voluto che tu lo sapessi > che sapesse dove si trovava in quell'attimo, che potesse comprendere quanto poco distanti erano, per viver un poco più vicini . Cerca di non indugiare nella sua essenza, di non porsi verso quel freddo ghiaccio che quasi la brucia, che possa non immaginare davvero come le sue spalle si facciano strada in maniera plateale nel proprio ego, nel proprio estro, nel proprio desiderio. Sospira, di nuovo, per l'ennesima volta, eppure lentamente va a districare quei muscoli, a rilassarli per poter rendere la propria figura più dolce e calante < perdonami, non era mia intenzione esporti come un premio, come se tu fossi qualcuno che non sei > se ne dispiace, davvero, la stessa voce che si mantiene più malinconica < non sei lui, e mi piace che tu non lo sia > che possa veder oltre quello strato di ghiaccio e solo quel viso che tanto ama. Ode quelle domande, quella sua curiosità che si inerpica verso di lei , eppure attende qualche attimo ancora prima di rispondere < ho sempre incubi > ammette come una sconfitta, ma quelli son duri da strappare, non quando vive a stretto contatto con qualcuno che può vederla e sentirla anche nella più dolce delle notti, e gridare in preda al dolore, alla paura stessa < è come se i ricordi prendessero vita di nuovo, come se volessero schiacciarmi.. e glielo lascio fare > si lo fa < potrebbe > sussurra con un mezzo sorriso, inclinando il capo verso di lui, basso e poggiato sulle braccia donandogli il beneficio del dubbio < non riesco ad andare avanti, come se rimanessi confinata in un piccolo recinto senza trovare il modo di sfuggirgli > confessa forse a metà, gli occhi che si impregnano di segreti più oscuri e passati, incatenati a lei, che non posson esser rivelati ad alcuno. Lo guarda, lo desidera, che egli la tocchi, ma non chiede, non osa farlo. Non vuole che sia solo l'egoismo di se stessa, ma più per lui < cosa provi Shiro > e lascia intendere che quella dolce domanda si possa espandere al di là di quel loro incontro notturno, che possa avvalersi di tutto e di nulla. [chakra on]

00:31 Shiroyuki:
  [Terme all'aperto] Si morderebbe il labbro inferiore. Gli occhi azzurri che vibrano di una luce maliziosa nell’osservarla. Lo potrebbe sentire, lei, potrebbe percepire quella sua voglia predatrice verso la figura della Rossa. Si umetta le labbra prima di stringersi nelle spalle < ci sono momenti e momenti…> direbbe solamente < io sono dell’idea che…in precise situazioni, gli insegnamenti sono nulli.> insomma, quando sono da soli, che si fottano tradizioni ed etichette. < Ovvio.> direbbe poi dandole un sorriso leggero < e sono contento di averlo saputo.> anche se il suo corpo ed il suo viso non lo dimostrino apertamente. Si morderebbe un labbro prima di soffiare sull’acqua con il suo respiro caldo < l’hai detto tu, prima o poi si abitueranno.> direbbe poi facendo un cenno con la testa < a me invece piace che tu sia tu.> parole sibilline le sue, ma che hanno un grande significato dietro. Ascolta le sue parole e rimane in silenzio, prima di prendere fiato < Glielo lasci fare, perché ti senti in colpa.> diretto come sempre il ragazzo. Osserva Sango con fare tranquillo però, non è una critica aspra e futile la sua, solo un dato di fatto < Stare in un recinto non è poi tanto male.> direbbe solamente prima di guardarla < pensa…che sia un’anticamera.> gli occhi azzurri la guardano, la fissano, prima di andare ad alzarli verso il cielo rosso da neve < pensa che ti stai preparando al momento in cui potrai uscire, pronta, determinata. Stai solo aspettando il momento giusto.> andrebbe a muovere la mano sotto l’acqua, a coppa, per prenderne un poco e cominciare ad osservarla scivolare dalle fenditure delle dita < una questione di prospettiva.> si spiegherebbe il giovane con la sua voce calda e bassa. < vedi, io sono dell’idea che la realtà si dipinge dei colori della nostra mente.> spiega calmo, un pensiero che ha preso da sua madre, sempre ottimista < se pensi che sia nero vedrai solo demoni.> continuerebbe a dire facendo un respiro profondo < se pensi che sia bianco vedrai solo angeli.> direbbe prima di ridacchiare < io ho deciso di vivere nel grigio.> direbbe il niveo verso la donna dai capelli di fuoco < a volte vedo nero, a volte vedo bianco, a volte decido di non voler vedere.> muoverebbe la mano per far sparire tutta l’acqua rimasta < tranne in quei momenti in cui voglio vedere rosso, e sono molti in questo periodo> chiara allusione e lusinga nei confronti della donna. Alla sua domanda farebbe un respiro profondo, andando a gonfiare le guance < non lo so.> direbbe solamente prima di abbassare lo sguardo. Solo con lei riesce ad essere un pochino più rilassato < a volte mi sveglio con la pazienza di un guru, a volte con l’irriverenza di un allievo irrequieto. > spiega poi facendo un respiro profondo < non sono molto diverso da te, sono anche io in un recinto…la differenza è che io so che prima o poi ne uscirò, nel bene e nel male, convivo con questa decisione.> conclude prima di guardarla, prima di mostrarle un lieve sorriso, prima di provare ad avvicinarsi per tentare di darle un bacio leggero all’angolo delle labbra della donna, allontanandosi subito dopo.

19:48 Sango:
 Quello sguardo, lo percepisce , come se sapesse a cosa la mente del bianco volga, eppure non abbassa lo sguardo sebbene quel calore che la infonde, diverso dall'acqua calda che li circondano, affiori in un dolce rosato sulle gote della donna. Sembra più matura della propria età? Si. < ne sei sicuro? > come a voler mettere in dubbio le sue stesse parole, ma sa che l'altro ha ragione a modo suo, è solo difficile non porre delle domande ad ogni minima affermazione, come a voler carpire più di quanto non sia necessario . Sebbene le parole arrivino quasi con dolcezza, ciò stona con quel viso sottile, bello, eppure freddo e affilato. Un connubio che mal comprende, e forse è questo che l'attrae verso quella figura? Ma quella rivelazione la lascerà li, nell'acqua, senza aver la forza di rispondere perchè sa che in fondo è davvero così < sei molto bravo a carpire cose di me che non vedono nemmeno i miei stessi occhi > a modo suo ammette quella verità, eppure non trova neppure il coraggio di confessarlo, portando sulle proprie spalle anche quella scelta . Tace, cosa potrebbe aggiungere se non la propria arroganza ed il proprio egoismo? Un connubio maledetto che si completa in lei, facendola divenire sempre più simile a quel mostro che ha sempre odiato. Sospira ma non perde nessuna sua parola, solo lo sguardo che furtivo scivola su di lui, desiderandolo eppure ancor più desiderosa di scoprire cosa quell'involucro, quella mente possa partorire. Sempre sfuggente a modo suo , sempre celato dietro una maschera di pura freddezza, eppure quello sguardo alle volte le lascia comprender qualcosa < non mi piace non dover scegliere > ammette semplicemente non dimenticandosi però della profondità del suo stesso pensiero < ne le catene, eppure ci deve esser sempre una catena a trattenermi qui, prima che io impazzisca o muoia infine > un destino segnato per tutti, eppure lei ancor più consapevole che ogni passo la porti sempre più vicina ad essa. Lo sguardo della morte su di lei, orribile e amorevole, e poi cadere in quelle braccia per l'eterno avrebbe liberato la sua anima da tutto < il momento giusto l'ho colto nel tradimento > ammette senza scomporsi oltre ma a quel suo voler il rosso porterebbe immediatamente le iridi su di lui, accese anch'esse di un rosso violento , lusingata da quel suo dire . < e alla fine dovrai convivere con ogni tua scelta, e non potrai tornare indietro.. > un sussurro a completare quel suo primo dire, forse troppo negativo eppure vero. Lenta la mano uscirebbe fuori dall'acqua, verso di lui, per poterlo sfiorare sul braccio vicino in un gesto di conforto , un gesto lieve, accarezzarlo lentamente per sentire il suo stesso calore sulla propria mano. Lo vede avvicinarsi, non si scosta, desiderando quel bacio che arriva, dolce e incompleto che la fa rabbrividire . Il sangue che pompa più veloce nelle vene, il cuore che galoppa verso i lidi più dolci e un lieve sorriso sboccia anche sulle proprie rosee labbra < mi chiedo alle volte quante donne abbiate avuto > sussurra < e alle volte non voglio saperlo > non vi è delusione, solo una lieve spensieratezza per alleggerire quegli attimi più cupi. [chakra on]

19:57 Shiroyuki:
  [Piccole terme] Gli occhi celesti la fissano, la studiano, la mangiano. Un brivido dietro al collo del niveo mentre non fa altro che desiderare quella donna così ardentemente da sciogliersi dentro. Annuisce lentamente andando ad osservarla prima di tornare a fissare il cielo < Cos'altro altrimenti?> chiederebbe di rimando verso di lei, come se fosse una risposta scontata. Lei sembra dargli ragione in quella deduzione. Si morde il labbro inferiore prima di abbassare il viso in modo tranquillo, calmo, placido, come l'acqua che li circonda < Secondo me invece i tuoi occhi lo vedono benissimo.> direbbe infine verso di lei non guardandola direttamente ma osservando il proprio riflesso nell'acqua. La mano destra alla fine, decisa, a far scomparire la sua immagine dal pelo come se non volesse vederla. La lascia sospirare, e permette comunque alla sua mente di fluire, di esprimersi attraverso la parola. Non parla subito, rimane in silenzio come se stesse riflettendo. Alle sue parole però uno sbuffo di risata, ma non per schernire, fa capolino dalle sue labbra < a chi piace?> direbbe poi verso di lei girandosi finalmente. Gli occhi del ragazzo ancora la scrutano, ancora cercano di scorticare quel recipiente per raggiungere finalmente la sua anima. < puoi avere una catena anche fuori da questo recinto.> direbbe ancora in analogie il ragazzo, conoscitore di poesie ed Hayku. Si morderebbe il labbro inferiore andando chinare la testa di lato facendo cadere i capelli di neve all'interno dell'acqua, sparpagliandoli come rampicanti < potrei anche essere io quella catena> si propone come esempio il giovane tornando ad osservare il cielo. Si umetta le labbra, secce per il calore, ma ancora belle da vedere, carnose, rosse, come il desiderio che si accende. Un cenno di diniego con la testa < non è così.> direbbe lui che quasi non da peso alla parola tradimento, come se, e quasi sicuramente è così, accettasse ogni evento successo alla Ishiba, positivo o negativo che fosse. < Altrimenti non staresti ancora dentro quel recinto.> Un leggero sorriso prima di sentire la sua mano sul proprio braccio. Abbasserebbe le celesti verso quel tocco, non scostandosi. < Devi ancora fare quella scelta. Il tradimento è stato solo uno dei momenti che ti porteranno alla libertà.> come se fossero tutti eventi collegati. Annuisce poi alle sue parole prima di fare un respiro profondo, caldo, vivo < come ogni essere umano su questa terra...> dandole pienamente ragione al suo pensiero. Il bacio viene donato poi, andando a sentire quella pelle liscia sotto le proprie labbra. Un mezzo sorriso verso di lei a quel sussurro. Si stringerebbe nelle spalle prima di sospirare < Ad Ame...conobbi in modo più intimo solo una ragazza.> spiega tranquillamente prima di sorridere < ma fidati se ti dico che l'unica cosa che abbiamo fatto è stato tenerci per mano una sera ad un festival.> ...questo potrebbe far arrivare una campanella alla nostra Sango, a proposito delle sue esperienze, e di quelle che ha sperimentato per la prima volta con la Rossa.

20:01 Sango:
 Si desiderano, questo sarebbe evidente anche al più cieco e a coloro che dell'amore non se ne fanno nulla, ma un desiderio anche carnale. Seppur senta come l'altro la brami, lei stessa in modo più timido andrebbe a scivolare, a incespicare su quei perfetti dettagli del suo essere sforzandosi di non mordersi il labbro seppur lo sguardo diviene languido e soffice < non saprei > ammette candidamente, non è li per dimostrare la propria conoscenza, e seppur quella sia vasta, non è così ampia come tanti possan credere < non voglio vedere, alle volte è più facile vivere facendo finta di nulla > sospira, alle volte ignorare qualcosa è il solo modo per andare avanti < non voglio che tu divenga grigio Shiro, preferirei fossi bianco seppur son sicura che dietro il tuo aspetto angelico vi sia molto altro di più nero > una piccata risposta a quella sua risata, molto più seria di lui sicuramente. Quel movimento di capelli le catturano le iridi, segue quelle dolci onde dentro il mare stesso < le catene umane sono le più fragili e le più mutevoli. Dovrei esser pronta a seguir il tuo sentiero per lasciare il mio > vorrebbe davvero che possa esserci qualcuno di tanto meritevole di quella fiducia da farlo, ancora e ancora < l'unica volta che lo feci, rimasi sola > lo è , tutt'ora, sebbene quella compagnia le stie rendendo la vita più semplice < non voglio che pensi che tu sia qui per prender il posto di qualcun altro > s'affretta ad aggiungere per evitar incomprensioni < sono qui perchè mi piace la tua compagnia > ammette con un flebile sussurro, difficile sbottonarsi per lei in quelle dimostrazioni d'affetto tanto delicate, avendo sempre preferito l'odio e il angue < non so nemmeno dove sono adesso, sono in un limbo > ecco dove si sente adesso, incastrata in una vita a metà, vissuta sempre a metà, facendosi mancare sempre quella dolcezza di cui non è capace donar dimostrazione, forse solo quel lieve tocco < la sceltà è stata fatta, devo solo imboccare la via > una via tortuosa, lastricata di corpi e sangue, ma non è quello a frenarla , non comprende cosa sia. Forse l'esser rimasta sola, in un momento in cui credeva si sollevarsi un poco da quei macigni, ma loro stessi che le si son riversati addosso aggiungendosene altre. Rilassa le spalle, ci prova, rimanendo quasi inerme nella stessa calura, dal basso , a veder l'altro d'innanzi a se. Quella domanda innocente, che forse non necessitava nemmeno di una risposta, la lascia un poco basita < non mi sarebbe importato se avessi donato te stesso a qualcun altro > dopotutto anche lui ha una sua età , sebbene le sfugga al momento < spero sia stato .. bello per te > un rossore che si inerpica lungo le gote , consapevole d'aver carpito la di lui virtù senza nemmeno saperlo, o almeno, lo crede. Solo le dita della mano si sposterebbero sul braccio quasi a stringerlo, quasi, sentendosi in qualche modo anche in colpa per quello < oh se lo sapesse mia madre , penso che le potrebbe venire un infarto . Per lei , loro, erano importanti l'unione tra clan , matrimoni anche per convenienza. Per quanto siamo avvezzi alla bellezza, lo siamo anche al potere > chissà chi le sarebbe stato donato se non avesse fatto le proprie scelte? [chakra on]

20:02 Shiroyuki:
  [Piccole terme] Il desiderio non è l'unica cosa che sposta l'uomo ed il suo animo verso la rossa. Alla sua risposta ecco che farebbe un sorriso leggero < beh, potrei mostrartelo più e più volte> ed è qui che la malizia macchia la sua voce. La osserva intensamente prima di muovere il polso come a farlo roteare in senso orario. < Ma è davvero vita?> chiederebbe il ragazzo senza nessun problema. < Sono entrambi Sango, sono bianco o nero a seconda di quello che serve.> direbbe solamente prima di alzare una spalla < come tutti gli uomini magari, solo che magari in quel miscuglio alcuni sono più un colore che un altro.> direbbe solamente prima di guardarla, inclinando la testa e toccando la guancia con la spalla < Angelo, Oni, si deve accettare ogni tratto di noi stessi.> direbbe con la sua voce calma, precisa, calda, quasi impersonale se non per quella nota di interesse. <No.> direbbe solamente prima di guardarla, provando a far scivolare le proprie dita sulle labbra di lei, sensualmente < possiamo anche seguire un sentiero parallelo, ma uno accanto a l'altro in modo che...> e cercherebbe di mettere la mano sotto l'acqua a cercare la sua per tirarla fuori, tenendola salda ma delicata, senza farle male < possiamo anche camminare così..> un respiro profondo prima di avvicinare le labbra al suo dorso, baciandolo un paio di volte < non lo metto in dubbio, anche io sono qui perchè mi piace la tua compagnia> un sussurro il suo prima di socchiudere gli occhi. Ecco che cercherebbe di tenere la sua mano prima di fare un respiro profondo < siamo...in un limbo> si, insieme, come ha deciso, giorni fa. Rimarrebbe in silenzio prima di annuire < lo so questo, come io ho preso le mie di scelte> Una risposta semplice ma con tantissimo significato. Rimane in silenzio prima di ridacchiare < oh Sango, no. Non mi sono concesso a lei, non era lei quella che desideravo> direbbe cercando di osservarla in modo fisso, intenso, languido se possiamo dire...Proverebbe ad avvicinare le dita alle sue labbra per baciarne la punta, i polpastrelli e le falangi in modo dolce ed indecente < è stato...meraviglioso.> direbbe solamente, lusingando lei e facendole capire quanto sia stato importante per lui. < Meno male che non lo sa.> direbbe il ragazzo tenendosi la mano vicino al proprio viso < Sango, cosa provi?> direbbe lui, forse più diretto andando a riflettere la stessa domanda alla Rossa cercando la sua sincerità. Gli occhi celesti che continuano a guardarla, a gustarsi quella visione. La mano che tiene delicatamente la sua ed alla fine si avvicinerebbe a lei, alla sua fronte, per donarle un leggero bacio su di essa, dolcissimo in quei movimenti che non farebbero proprio capo ad una persona come lui. Lo fa, comunque, rimanendo per qualche secondo con le labbra sulla sua pelle prima di staccarsi e continuare a tenerle la mano mentre osserva di nuovo il cielo.

20:03 Sango:
 Seppur l'aria sia carica di desiderio e tensione non può non lasciarsi sfuggire una piccola risata innocente < sono sicura che puoi farlo > sta al gioco anche lei, seppur ne provi un reale e palpabile desiderio di averlo più vicino. < non so cosa sia davvero vita, ho conosciuto sangue, odio e rabbia. Un poco d'amore, posso ammetterlo, ma non ho mai vissuto e fatto tutto ciò che sembra interessare ai giovani > parla come se non avesse solo 28 anni, come se ne avesse già 60 o più , stanca perfino di rimembrare < non ci credo > mormora adesso con più gravità < non credo che ci possa esser bene o male. Ciò che per altri è un male, non lo è per me. Viceversa. Non esiste una verità unica e inequivocabile, non nelle idee e nelle persone, non nei gesti e nelle decisioni > ferma e ferrea in quel che dice, troppo convinta in quel che dice e sarebbe molto dura provare a scostarla da quella pietra che circonda il proprio piccolo giardino d'essere. Sussulta un poco nel sentire le sue calde dita scivolare tra le labbra, le stesse che si aprono un poco per lasciar scivolar via un caldo sospiro < .. > la sta mettendo a dura prova, nel non issarsi da quel posto preso e stringersi a lui, ma ancora non è giunto il momento. Ne apprezza la dolcezza di quella carezza che tutto ha, ma non innocenza . Segue il suo movimento , la mano che si solleva verso la sua, la stringe anche lei, delicata < potremmo > la lascia li, senza dare un reale si alla sua proposta, ma non si ritira nemmeno in quel baciamano elegante, se fossero stati in un momento diverso l'avrebbe scambiato per un gentiluomo, quello di tempi diversi, più calmi e caldi, e lo sguardo che sfarfalla in quella direzione e ne apprezza i dolci contorni, con un Ame stessa che si inerpica loro intorno . Scuote lieve il capo per scacciar quella visione < tu hai la possibilità di scegliere qualcosa di diverso, il limbo non è bel posto > forse peggiore dell'inferno, perchè vi è il nulla intorno loro . Arrossisce di nuovo a quel ridacchiare, ma a quella confessione sembra ammorbidire di nuovo le spalle, rilassandole davvero < non mi sarebbe importato comunque > come se potesse realmente fermarsi a quello, siamo in tempi diversi ma non così duri e cinici in quel senso. Assorbe quello sguardo, ne diviene preda, piccola davanti a lui come se potesse mangiarla, eppure quel che toccherà saranno le proprie dita che adesso avranno una particolare conoscenza di quelle morbide labbra. Le proprie labbra che si riaprono inconsapevoli, le gambe che si stringono tra loro < vuoi farmi crollare per caso? > solleva un sopracciglio, ma non si ritrae da quell'indecenza, ne cattura piuttosto ogni aspetto, ogni minima sensazione < lo è stato > davvero, e di nuovo come quella volta si ritrovano in acque calde, e soli, per il momento almeno < sono .. agitata > sincera in quel che dice, mentre non stacca gli occhi da lui < non mi sono mai concessa tanto, non in questo modo > riferendosi alla loro posizione, a quello strano legame < non vi è rabbia, nè paura, nè desiderio di morire > quello che l'hanno avvicinata ad Akendo stesso un tempo < mi sento .. rilassata > seppur non si sia sciolta del tutto, qualcosa che inizia a librarsi più sincera, quella piccola anima di donna che ancor le rimane, e non solo quella di un animale . Socchiude gli occhi , si gode quel lieve bacio di pura dolcezza , ne assorbe il brivido intimo e chiude gli occhi trascinando il capo poco verso il basso . La destra che lenta andrebbe a scioglier quella stretta per porsi li , sul suo collo , calda e bagnata per potergli scivolare sul petto tonico e allenate seppur non troppo, in modo lento, dolce eppure possessivo a modo proprio nel lasciar che le unghie stesse possan lasciare delicati segni su di lui. Non lo avrebbe ceduto, ad alcuno. [chakra on]

20:04 Shiroyuki:
  [Piccole terme] Sente la sua risata innocente, una delle poche. La rapisce, la fa sua come un ricordo prezioso < devi solo darmi l'occasione.> direbbe continuando quel gioco tra di loro. Un cenno di diniego con la testa prima di guardarla, fissarla, mangiarla < non ho avuto neanche io la possibilità, vivere in un mondo in cui non dovresti essere, sebbene mia madre...beh l'hai vista> direbbe sbuffando sonoramente a quel pensiero. < Infatti. Per questo siamo fatti di bianco e nero.> direbbe dandole ragione < non esiste puro bianco e puro nero...e come ti ho detto prima...> e si ferma andando a chinare la testa di lato, poggiandola sul muretto di quella piscine, come se si stesse rilassando < la realtà si forma con la percezione degli altri...questioni di prospettiva> ripete quel suo pensiero prima di ridacchiare, una risata cristallina, quasi calma < quindi quello che è nero per me può essere bianco per te e viceversa>. Sente quella non risposta ed annuisce < mi accontento di questo potremmo per ora, se te lo avessi chiesto diverso tempo fa sono sicuro avresti detto di no.> conclude prima di fissarla con quello sguardo di cielo < ma spero che un giorno possa diventare un si.>. Parlano del limbo, di quel posto così tremendo da far paura anche alla grande kunoichi. Si umetta le labbra prima di sorridere < beh?> direbbe lui stringendosi nelle spalle < io vedo il Limbo come il mio recinto...tu no?> direbbe verso di lei < prima o poi ne usciremo, non so quando, non so come, ma ne usciremo, e saremo liberi...> nel bene e nel male insomma. La osserva andando a fare un bel respiro < meno male...> conclude sistemandosi meglio una ciocca di capelli bianchi. Osserva i suoi movimenti, se ne compiace mentre sorride alla sua domanda < perchè? Ci sto riuscendo?> direbbe con una voce calda, bassa, adulta, ma dispettosa, di un folletto o un kitsune pronto alla prossima marachella. < E sarà sempre meglio...Mia Sango..> direbbe poi cercando di sussurarlo al suo orecchio prima di provare a mordicchiarlo e scendere verso il collo. sente le sue parole mentre cerca ancora di baciarla su tutta quella pelle libera dalle acque < rilassati Sango...fai un respiro profondo, non vado da nessuna parte..> le direbbe cercando di pizzicare la sua anima. Dopo quel bacio sulla fronte sentirebbe quella mano sul suo petto, la lascia fare andando a guardarla e sorridere, provando ad avvicinare il suo corpo a quello della donna, come a volerle chiedere di continuare, di esplorare il suo corpo mentre lui farebbe la stessa cosa con le labbra < sei bellissima.> direbbe poi verso di lei con un leggero sorriso cercando di sentire il suo profumo, il calore che fuoriesce dalla sua pelle. La succhierebbe ora, lentamente, facendo sparire quelle goccie calde, ovviamente senza lasciarle segni, insomma sta cercando di farla crollare del tutto. <Fammi vedere il rosso> le chiederebbe ora, anche se in realtà sembra più un ordine che altro, ma gli occhi, quei occhi celesti, implorano, implorano di poter danzare con lei, un'altra volta, ed un'altra, ed un'altra ancora, fino a diventare scheletri, fino a diventare polvere, fino a tornare nel chakra, reincarnarsi, e tornare a ballare sotto altre vesti.

20:05 Sango:
 < oh sono tutti ma non un regalo o qualcuno da cui dovresti volere un occasione > mormora ma sorride nel dirlo, un lievissimo sorriso alla quale non sembra abituata davvero, per metterlo in guardia ma non per volerlo allontanare < quella è arrivata la notte dove t'ho trovato, la mia di occasione > ma non dirà altro, non andrà a spiegarsi davvero, non dirà null'altro tenendo per se quel reale pensiero . Concorda con quel suo dire, annuisce ma non continua, cosa potrebbe aggiungere se non solo parole di circostanza? Gli occhi che seguono quel suo movimento tacendo, godendosi la vista delle chiare onde bianche nell'acqua scura , godendosi di quella risata che fuoriesce dall'altro < sebbene tu sia il primo che non lascia entrare gli altri nella tua vita, o così mi sembra di capire > prova a comprenderlo, a capire chi egli sia e allo stesso tempo si sofferma per non chieder troppo < se me lo avessi chiesto un giorno probabilmente.. non so, forse ti avrei colpito , davvero > ma una risata le sfugge a quel pensiero, avrebbe mai potuto colpirlo? No. < il limbo.. lo vedo come il nulla, un assenza di tutto, e il vuoto mi uccide più della stessa morte > di quella non ha mai avuto paura , l'ha pure desiderata, come uscita da quella vita e stare in pace finalmente < lo spero, davvero > che possano uscire da quel limbo eppure viene portata su qualcosa che la punge sul vivo < mi sembri troppo sicuro di te Shiroyuki > cercando di non far trasparire il proprio divertimento, sebbene abbia sempre ricercato l'innocenza negli occhi altrui, quel suo esser tanto diretto, pungente e sicuro di se e del suo essere attrae, troppo . E l'altro sa come giocare le proprie carte , come raggirarla quasi, come cercare di corromperla con il piacere stesso, come il movimento che li portano estremamente vicini, con quel viso che si ritrova a percorrere la propria di carne , a stuzzicarla nei punti più delicati. Trattiene un gemito , le iridi celate al mondo per apprezzar ancor di più quella piccola unione < ngh > tace per evitar che la propria voce sfarfalli tremolante, che possa sentir davvero quel che desidera solo per non dargli soddisfazione alcuna . Le mani che si porterebbero sulle sue spalle, li nell'incavo della gola, scendendo per le clavicole sempre più possessiva, il corpo che trema lievemente e non per il freddo, per quel tocco, per i corpi che non si sfiorano più ma che divengono un tutt'uno. Si, sta cercando di farla crollare, e sembra quasi riuscirci , ma sarà quel che sembra un ordine a scioglierla definitivamente, a portarla a spingersi contro di lui alla ricerca delle sue labbra. Le tasterebbe delicata con le proprie, quasi incerta, sfiorandole dolcemente , e le iridi lievemente aperte e sognanti per continuare a vederlo. [Chakra on]

20:22 Shiroyuki:
  [Piccole terme] Sorride delicatamente verso la ragazza andando ad annuire < si, un’occasione che non potevo ignorare…> direbbe verso di lei facendo un cenno con la testa. < Colpito ed affondato> direbbe con uno sbuffo delle labbra andando a stringere un pochino quella mano per tenerla stretta a se. Ridacchierebbe anche lui prima di annuire < beh in un certo senso mi hai colpito.> le spiegherebbe con fare sibillino prima di diventare un pochino più serio. < Si, di solito il limbo è così, ma noi possiamo vederlo sempre come vogliamo. Ed io lo vedo come una sala d’attesa, dove mi trovo seduto aspettando il mio turno.> conclude cercando di rassicurare la donna in un certo senso. Sorriderebbe quando lei parla di sperare, la speranza. < Speriamo insieme allora.> direbbe il ragazzo. Da quanto tempo che non diceva quella parola, speranza. Gli esce strana infatti dalle labbra, più dolce, più debole della sua solita sicurezza, ma non per lei, ma per se stesso. Nato e cresciuto in un mondo in cui uccidi o vieni ucciso la speranza è un lusso che non ti potevi permettere, almeno nella sua mente. Tutto cambia quando lei parla proprio di quella sfaccettatura del carattere di Shiro. Lo chiama anche con il suo nome completo, cosa abbastanza particolare. Lui continua ad assaggiarla, centimetro per centimetro con le proprie labbra mentre la sente resistere < Lasciati andare, siamo solo noi due…> direbbe con voce melliflua, malizioso, tentatore. Sente le mani sulle sue spalle e le muoverebbe per riflesso prima di vederla avvicinarsi. Percepisce le sue labbra sulle proprie. Assapora il suo respiro caldo, il suo sapore, il suo profumo prima che una mano delicatamente cercherebbe di toccarle la guancia, in una carezza per poi scendere verso il collo, circondandolo delicatamente senza farle male o soffocarla. Proverebbe quindi ad avvicinarle, le labbra, verso quelle di Sango, andando a morderle e succhiare l’inferiore, facendolo suo, scivolando con la lingua sulla sua pelle prima di aderire anche il superiore con il gemello di lei in quel bacio più diretto. Anche lui, con i suoi occhi azzurri andrebbe a guardarla a fissarla, semichiuso il cielo del suo sguardo mentre continua a far crescere quel legame, la vuole, e lo si può notare in ogni fibra dei suoi muscoli.

20:39 Sango:
 < tu che ammetti d'esser stato colpito e affondato? > le sembra un poco una novità per quel che ha potuto, e che sta comprendendo di lui , del suo carattere, del suo essere . Solleva un sopracciglio mantenendo un'espressione beffarda, lo sta evidentemente prendendo in giro , cercando di stuzzicarlo un poco < basta parlare di cose così serie e malinconiche, troppe notti le passo così, non questa sera però > alludendo forse a qualcos'altro, qualcosa di più dolce e speziato che sembra governarli dalla prima occhiata che si sono scambiati. Ma anche qui, anche stanotte, le parole son quasi finite, lasciando sfuggirsi dei sussurri che mai dovrebbero esser uditi da altri. Lei stessa che cerca di combattere con quella sensazione di piacere solo per < potrebbero vederci > un sussurro basso, sebbene la malizia altrui raggiunga vette mai viste . Ricambia quel bacio, quel gioco in cui non è padrona di nulla, lasciandosi trasportare anche grazie alle calde acque che la bagnano. I muscoli rilassati in parte, eppure tesi verso di lui, stringendolo piano per non fargli male. Le palpebre che non si socchiudono, nota anche quell'azzurro nell'altro, e se ne compiace. Solo dopo qualche momento lentamente andrebbe a portarsi un poco più indietro , verso il suo stesso orecchio. le labbra che ne sfiorano la pelle per provocargli dei brividi < desideri essere visto da altri.. Shicchan? > un sussurro accompagnato da un sospiro, ma sa di aver colpito, di volerlo fare, un nervo scoperto . Ha notato la sua espressione quasi truce quando lo ha pronunciato quella notte, come lo avesse infastidito, e vuole rievocar quel fastidio mentre l'altro si gode quel momento di tensione fisica. Vuole poter vedere crollare anche lui a proprio modo, forse stronza, ma sorride mentre va a baciargli la stessa clavicola, in attesa che quel gelido ragazzo possa scaldarsi . Riaffiora un sorriso, i denti che si snudano per provar a donargli un morso sulla stessa spalla sinistra. Vuole lasciare il segno del suo passaggio anche li. E non sa cosa sta per accadere, cosa quel nome possa portare fuori. [chakra on]

20:58 Shiroyuki:
  [Piccole terme] Si porterebbe una mano sul petto glabro andando a socchiudere gli occhi < sono onesto…ma non ti ci abituare.> ecco infatti. Il ragazzo annuirebbe prima di continuare quelle effusioni < hai completamente ragione.> riguardo alla notte di relax che lui vuole donare alla Ishiba. Si umetta le labbra sentendo quelle parole, quell’idea di essere visti. Sorriderebbe beffardo pensando a cose estremamente indecenti da poter fare in quella piscina. Ma è quando lei lo chiama in quel modo che lui si blocca un attimo. Il sorriso scema un attimo mentre il viso arrossisce. < …no.> direbbe solamente andando a guardarla. Vorrebbe vendicarsi, subito, in quel preciso istante. E’ questo però che gli fa venire veramente una sorta di lampo nella testa. Sorriderebbe davvero maligno, sguardo predatore che ormai la ghermisce. Cercherebbe quindi di prenderla in braccio ora, facendola sedere proprio su quel ciglio della piscinetta. Andrebbe poi ad avvicinarsi alle sue labbra cercando di baciarla in modo passionale prima di sorridere ancora di più, quasi in modo spaventoso < Vedranno solo te.> direbbe poi cercando in velocità di scappare con la testa in mezzo alle sue gambe, provando in questo modo a lasciare la ragazza nuda, sembrante solitaria in quella piscina per soli uomini mentre il ragazzo dai capelli bianchi, indecente nei suoi modi, proverebbe a tenerle le gambe aperte, procurandole piacere. E ci fermiamo qui a descrivere perché altrimenti Shiro potrebbe sparire da Oto come della polvere nascosta sotto un tappeto.

Shiro è un disgraziato.

Non aggiungo altro, vostro onore.