{Orochi} Kimi Aya Hyuuga.

Orochi Hyuuga

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A voi gestire l'ingresso con la prima azione. Sarebbe consono andasse prima Mekura poiché l'ingresso di Mattyse nel Dojo Hyuuga dipende espressamente da lei. [ Per dubbi/domande, sfruttate Discord o le missive ]

16:33 Mekura:
 Il Dojo è li, davanti a lei: antico, maestoso, bellissimo come sempre. Non lo aveva sempre voluto, diciamo che prima di sapere chi fosse realmente era un luogo di aggregazione, un simbolo per lei come per tutto il clan. Era la casa delle sue idee e adesso? era la sua casa, nel vero senso della parola, o dovrebbe essere tale. Ha difeso questa casa ultimamente? chi la abita? è stata sincera? si è comportata come il capo clan che ci si aspetta che sia? ovviamente la risposta è scontata e la compresione degli altri sulla base di una bugia è qualcosa che le rimarca le sue colpe. Mattyse e la bambina era meglio se non esistessero nella sua vita da un punto di vista pratico: aveva due figli suoi, l'amore di altri due oltre a questi, un supporto seppure vago del padre dei primi due, il potere, una famiglia, la ricchiezza, il prestigio, TUTTO. aveva TUTTO e per l'amore e la sua mancata gestione ha rovinato tutto quello che aveva. Non biasima Orochi in un certo senso se sta prendendo delle contromisure. Ma è ora di dire basta. Mekura porta addosso un abito tradizionale degli Hyuga anche se, come sempre modificato in base alle sue necessità. Infatti solo la giacca dello Yakuta di lana ben chiusa sul petto sul lilla pallido assomiglia alla tradizione con tanto di simbolo sulla sua schiena del capo clan circondato da un serpente bianco. Il resto è composto da un completo di pelle nera, opaca che le parte da sotto il seno e scende fino alle caviglie seguendo le sue forme. Mekura non porta armi con se, il chakra tuttavia sarebbe attivo mentre supererebbe l'entrata alla magione aspettando che Mattyse la raggiunga dato che è andata a prenderlo di persona per portarlo con lei qui, in modo che tutti siano nello stesso punto insieme e allo stesso momento <lui è con me> direbbe soltanto questo mentre procederebbe a passo spedito, fermandosi solo a togliersi gli stivali, almeno le basi della tradizione prima di tutto, per poi andare in direzione del suo alloggio al piano superiore, del resto questa è la sua casa fino a prova contraria. [ch on - equip no]

16:52 Mattyse:
 E' un brivido che attraversa la colonna vertebrale di Mat durante la sua avanzata, accompagnato da Mekura che è venuto a prenderlo direttamente sotto casa per assicurarsi, probabilmente, che non faccia chissà quale stronzata durante il tragitto. E lo conosciamo, la donna ci avrebbe visto bene! Gli stivali alti sono li stessi che usa da mesi, che stringono fino lo stinco i pantaloni bianchi. Questi, sono stretti in vita da una fascia che si avvolge attorno all'addome del Senjuu per tre volte, terminando in un piccolo nodo sul fianco destro. Il busto è coperto da una maglietta color caffé, anche se mi chiedo dove le vendano che mannaggia a me ora ne voglio una. Questa, insieme alle braccia e alle spalle, è nascosta da una giacca in pelle, munita di cerniera in metallo che, ora, è ben chiusa. I lunghi capelli bianchi sono legati in una coda alta, tenuti stretti dai suoi soliti strumenti di lavoro, un kunai ed una carta bomba, uniti da un filo di nylon. Oltre a questi, non porta con se armi, al di fuori dei fuuda sui polsi, i soliti. Sul polso sinistro vi è un fuuda contenete la maschera di Tobirama e uno contenente un tronchetto da sostituzione, mentre il destro, oltre a quello con il tronchetto, ne ha uno con sigillato al suo interno la maschera di legno. Quindi, per una volta, il nostro bombarolo esperto è disarmato, munito solamente della sua mera immaginazione. Basterà? Giunti al dojo, Mat poserebbe lo sguardo sulla Hyuga, chinandosi poi in avanti per avvicinare la mano mancina ai lacci dei due stivali, ove prenderebbe i due capi tra indice e pollice per poi tirarli e sciogliere i nodi. Allentati, tenterebbe di levarselo, portando la punta di un piede a bloccare il tallone dello stivale, issando così l'arto inferiore e sfilandosi l'indumento. Perché uno stivale è sempre un indumento, no? Fatto così anche con il secondo, prenderebbe a seguire, per l'ennesima volta, la capo clan Hyuga. "E' la prima volta che vedo il Dojo Hyuga." Commenterebbe spalancando bene gli occhi ambrati e posando lo sguardo su quel luogo, intento a studiarne quanti più particolari possibili. E' meglio ricordarsi la planimetria, non si sa mai che debba entrare nel bel mezzo della notte per fare casino. [Equip: Polso sx (Maschera Tobirama, tronchetto), Polso dx (Maschera Al Miaeda, tronchetto), capelli (Kunai con cb)]

Orochi attende quest'incontro da molti mesi, ormai. Oberato di lavoro, in quanto nuovo capo della Yakuza (mica come quel bighellone di Rasetsu) e affiancandosi anche a Mekura per via della situazione che l'ha vista protagonista di recente nell'ospedale di Kusa, quest'oggi è rimasto al Dojo del Clan per occuparsi della bambina che lui PRETENDE di far crescere secondo il proprio volere. Sfortunatamente o meno, c'è chi non vuole che questo avvenga e Mekura è la promotrice di questo movimento. Una volta entrati nell'abitazione, scortato com'è dalla Capo Clan, al Senjuu non verrà detto nient'altro. Nessuno fiata, anche perché la donna è ben voluta comunque nel Clan, specialmente dopo l'avvenimento in cui si dice che lei abbia perso la bambina al momento del parto e abbiano deciso di prendersi cura d'un'altra orfana. Il piano di Orochi non è essenzialmente sbagliato, non hanno motivo di non fidarsi di lui, motivo per il quale hanno accolto la notizia con rammarico, dispiacendosi per il diretto interessato. In fondo, nessuno è a conoscenza del fatto che il figlio non fosse suo. Mekura procede per prima, entrando nella sua abitazione senza nessun problema evidente. Una volta aperta la porta di casa, oltre a sentire del chiacchiericcio provenire dalla cameretta di Kurako e Hiashi, entrambi possono avvertire distintamente il pianto di Kimi. Di Aya. Un pianto infantile, come quello che Mekura non può dimenticare dei suoi primi bambini. In un angolo della stanza principale, un salotto classico, v'è nient'altro che Orochi. Un uomo piuttosto alto, spalle larghe e muscolatura definita. Indossa un pantalone nero ed una maglietta termica dello stesso colore, la quale ne fascia completamente l'addome, lasciando dunque intravedere il fisico certamente allenato. I capelli scuri ne scoprono il collo, tagliati corti e con un ciuffo sulla destra. Occhi perlacei che sono al momento rivolti verso un fagottino con qualche capello bianco e sottile che sbuca sulla testolina da neonato. Aya sta piangendo e Orochi s'improvvisa un genitore amorevole, stringendola contro il proprio petto e dondolandola avanti e indietro, cercando di farla calmare. <Andiamo, Aya> Pronuncia ad alta voce, ridendo appena. <hai mangiato, ti ho cambiata, hai anche dormito un bel po'> Narra ad alta voce, non essendo consapevole dell'arrivo del Senjuu del quale non è stato ovviamente avvisato. <su su!~> Le dà piccoli colpetti sulla schiena, delle carezze delicate. <Oh, Mekura, sei t---> Si gira e non gli casca la bambina soltanto perché la tiene stretta al petto e perché avrebbe comunque dei riflessi pronti. E' costretto però a sollevare un sopracciglio, assottigliare le palpebre e rivolgere gli occhi perlacei, a Byakugan ancora spento, alla volta del Genin che l'affianca. <Che sorpresa!> Tuona, alzando volutamente il timbro vocale tanto da far forse spaventare Kimi che si calma davvero, alzando gli occhioni ambrati alla volta di Orochi, quell'uomo che potrebbe star iniziando a vedere come figura genitoriale al contrario di Mattyse. No, non è contento. [ Ambient/Quest ][ Turni: Mekura - Mattyse ][ Per dubbi/domande, usate Discord o le missive ♥ ]

17:38 Mekura:
 Risponde al commento mentre avanza, non sa neppure perché, è istintivo in un certo senso <è un luogo di tradizione, storia e grandezza, anche se l'ultima è qualcosa che stiamo cercando di ricostruire> come? Mekura puntava moltissimo sul suo progetto ma è diventato più un peso che altro. Non ha uno sguardo tranquillo, sa che c'è da litigare e sa che la situazione non può che peggiorare se non arrivano ad una conclusione prima di subito. Quando vede Orochi con la bambina fa davvero fatica lei stessa a considerarlo un individuo con degli scopi malvagi. No, non malvagi, personali, egoisti e che li ha imposti alla donna, ma no se fosse stato solo per i suoi scopi, con Mekura che gli avrebbe dato comunque tutto quello che desiderava per mantenere il suo prestigio non sarebbe arrivato a tanto. CHe anche lui condividesse come Mekura l'egoistico bisogno di controllo verso il suo compagno? di non perdere qualcosa che ha tralasciato e che adesso, invece se lo vuole tenere stretto? cosa non le torna nelle azioni di Orochi? Perchè se davvero è come le ha detto allora, se davvero sta fingendo così tanto quest'uomo meriterebbe un elogio corale da ricordare nella storia del mondo ninja, non capisce da dove viene tutto questo affetto o come riesca a simularlo. Questo la disturba, perché una parte di lei è come se le ponesse il dubbio che ci fosse ancora dell'interesse da parte di suo marito facendola sentire ulteriormente in colpa, dall'altra invece zittiva questo dubbio, lo reprimeva. <no, non lo è> afferma con freddezza mentre avanzerebbe lungo l'ufficio ponendosi di fronte ad Aya/Kimi per guardarla e lascerebbe perdere subito il discorso tra i tre per ora per fare la madre. Aspetterebbe che Aya si girasse verso di lei, per guardarla, per vedere se la riconosce poi umetta le labbra ed usa un tono più dolce, per via della bambina ovviamente. <da quando ha mangiato?> chiede <potrebbe avere una piccola colica > ergo deve fare il ruttino...o sopra o sotto e per tutti e tre è meglio sopra per ora...ma non sarebbe male se usasse il risultato della poppata di Aya come sistema di controllo per entrambi. Non chiede la bambina, è lo sguardo che lo pretende da Orochi dato che rimarrebbe a fissarlo senza dire assolutamente nulla.Gli lascia del tempo per farlo poi si gira indietro, verso la porta per capire se Mattyse l'avesse chiusa se così non fosse chiederebbe a Mattyse di rendere il posto un poco più "privato". <perfavore, qualcuno chiuda la porta, iniziamo subito> [ch on - no equip]

17:52 Mattyse:
 Annuirebbe al dire della donna, seguendola in maniera costante, senza rimanere indietro o rischiare di superarla. E' un passo deciso, ma lo sguardo è quello di chi non sa cosa aspettarsi. La porta viene aperta e le orecchie del giovane Mat percepiscono le diverse informazioni. Qualcuno sta parlando, in una stanza lontana, due voci che non conosce ma che non assegnerebbe a degli adulti. Quindi, se non vi è qualche intruso, può anche supporre siano i due bambini. Ma cioè che attira la sua attenzione, bloccandolo, immobilizzandolo per qualche secondo, mentre tutte e dieci le dita si allungherebbero verso il vuoto e gli occhi si spalancherebbero... Il pianto, di un bambino in fasce... O sarebbe meglio dire una bambina? Mat manterebbe gli occhi spalancati, in quello sguardo da psicopatico minaccioso che però, vedendo quella scena, sparirebbe subito. Orochi tiene in braccio sua figlia e pare impegnarsi per farla calmare. Pure Mat è entrato in quella stanza e, si sarebbe pure addolcito nel vedere, per la prima volta, sua figlia. Kimi Aya Senjuu. Lo sguardo si poserebbero sulla piccola, su quei suoi ciuffetti bianchi prima che la voce dello Hyuga irrompa nella sua testa, obbligandolo a riprendere quello sguardo serio. "Hai ragione." Risponde repentino all'uomo, mentre la mano mancina si avvicinerebbe alla porta per poi spingerla nel tentativo di chiuderla. "Non mi aspettavo che un padre, con l'esperienza di due figli, non sappia non alzare la voce mentre tiene una bambina in braccio." Non ringhia, non tuona, la voce è pacata e piatta, stranamente. Che sia la sola presenza di Kimi? Probabilmente. Lo sguardo salterebbe su Mekura, intenta ad avvicinarsi alla piccola. Mat nasconderebbe gli occhi sotto le palpebre, intento a fare mente locale. Deve calmarsi e rimanere calmo. Assolutamente. [Equip: Polso sx (Maschera Tobirama, tronchetto), Polso dx (Maschera Al Miaeda, tronchetto), capelli (Kunai con cb)]

Non hai neanche idea di cosa passi per la testa di tuo marito, Mekura. Non potresti neanche osare immaginare tutto quello che sta facendo girare e i suoi obiettivi futuri. C'è molto dietro le sue azioni, ognuna d'esse porta a qualcosa; non fa mai nulla per non ricevere qualcosa. Calcolatore ed egoista, dall'intelletto elevato, nasconde tutto dietro quella facciata che con te s'è costruito, rivelandoti soltanto d'essere un membro della Yakuza locale: un membro importante. <Le ho dato un biberon neanche un'ora fa.> Si lamenta, alzando gli occhi al cielo e continuando a cullare la bambina con fare paterno. La porge delicatamente alle attenzioni e braccia amorevoli della Hyuuga, cosicché possa occuparsene di sua sponte. Tutt'attorno in quel salotto, vi sono comunque dei giochini per bambini. Avendone tre che camminano per casa, è difficile tenere tutto ordinato, ma si tratta di peluche di vario genere, disegni rimasti incompiuti sul tavolo assieme ad eventuali matite colorate. Sarebbe persino una casa accogliente se non fosse per la presenza di Orochi e per la pesante cappa di sdegno e rabbia che proviene sia dall'uno che dall'altro maschio presente nella stanza. La porta viene chiusa alle loro spalle, il che permette agli altri di non farsi sentire troppo ai piani inferiori, a meno che non accada qualcosa d'irreparabile, un'esplosione o chissà quali urla. Lasciata la bambina alla madre, porta una mano tra i capelli che vengono spostati verso l'alto con un sorriso bieco a dipingersi sui lineamenti duri dello Hyuuga. <Per insegnare l'educazione a tuo figlio, talvolta devi alzare la voce. D'altronde, cosa vuoi saperne tu che non hai un figlio da crescere?> Infila il dito nella piaga, volutamente, con tutta la forza necessaria per ferire Mattyse semplicemente con le parole, senza neanche adoperare un'arma, una tecnica o un pugno. Compie un paio di passi alla volta del bianco, fermandosi a pochi centimetri da lui e squadrandolo dall'alto. Una decina i centimetri di differenza. Le mani del Jonin sono ancor poste dietro la schiena, le spalle rilassate e l'espressione affatto contrita. Sa che l'ha pungolato e sfottuto, di conseguenza è altrettanto consapevole che vi sarà una reazione importante. Mekura, oltre a sorreggere la bambina, sentirà distintamente quell'astio che permea la stanza. <E così> Eccolo ripartire, distanza effimera come già detto. <qui davanti abbiamo il moccioso che si scopa mia moglie.> Ghigno che s'allarga e mostra l'eburnea dentatura. Ne segue solo il silenzio. Un bambino a sua volta, vuole divertirsi. Un gatto con la preda che prima ci gioca e poi l'abbandona priva di vita, senza neanche mangiarla. [ Ambient/Quest ][ Turni: Mekura - Mattyse ][ Per dubbi/domande, usate Discord o le missive ♥ ]

18:35 Mekura:
 Prende la bambina tra le braccia, appoggiandola contro il suo petto e stringendola con entrambe le braccia tenendo la destra vicino alla sua schiena continuando a dare dei colpetti leggeri ma sapienti senza aggiungere altro se non donare la sua attenzione alla bambina dandole un bacio sulla fronte mentre ascolta con interesse quello che ha da dire il marito a Mattyse. <ciao patata> sussurra alla bambina donandole un sorriso <sei stata brava hum? mi sei mancata> Intanto deve controllare gli altri due bambini e non parliamo di Kurako e Hiashi. Sente l'ultima affermazione del marito e prende un lungo, lunghissimo e pesante sospiro: guarda in direzione di Mattyse tenendo la bambina in braccio. Per questa volta rimane in silenzio, vuole vedere Mattyse come si comporta, come si comportano entrambi: se lei si intromettesse adesso è come se facesse la madre per proteggere i suoi figli, il che darebbe solo ragione ad Orochi. Il bianco è più che capace a rispondere e questa è una prova di fiducia. Gli farebbe anche un cenno per incentivare a parlare, poi, dopo la risposta di questo Mekura prende un lunghissimo sospiro e si intrometterebbe <se avete finito dobbiamo discutere di cose più importanti di questo. Orochi, tempo fa abbiamo parlato della possibilità del divorzio, alla quale ti sei apertamente dichiarato contrario> cioè ha urlato. <a prescindere da quello che ti avrei dato comunque: saresti stato il mio secondo, ti avrei dato il pieno appoggio, saresti stato mio marito alla fine senza il bisogno di fingere di essermi fedele, non mi hai risposto in modo esaustivo, ora abbiamo tempo per discuterne: perché?> domanda seriamente mentre portandosi la bambina dietro continuerebbe a tenere d'occhio le mani di Orochi in modo che non le alzasse per qualche strano motivo. [ch on - equip no]

18:49 Mattyse:
 Lo sguardo cade su Mekura, che regge la piccola Kimi e si concentra su di lei, con quelle pacchette per farle fare il ruttino, con quelle parole che avrebbe voluto proferire anche lui a sua figlia. Orochi si avvicna, in maniera non tanto pacifica, ma non farà casino. Se Mat ha avuto una mezza visione di quello che è l'uomo, può star tranquillo che questo non aggredirà senza sapere quali possano essere le conseguenze. Lo sguardo ambrato tornerà su di lui, puntando sul possessore di un Byakugan che ancora non si è rivelato minaccioso. Parole, dolorose, tanto che un quarto di difesa sarebbe stato preferito. Vorrebbe rispondere a modo suo, secco, a pelle, ma la cosa potrebbe dispiacere alla donna, sui cui tornerebbe con lo sguardo. Aspetta, lo sta incentivando? E andiamo, con un sorriso strafottente che apparirebbe sul volto del Senjuu, mentre il capo verrebbe fatto ricadere verso la propria sinistra. "Hai ragione. Bisogna insegnare l'educazione, ma se devi alzare la voce contro una bambina di qualche mese... forse il problema non è della piccola..." Lasciando così terminare la frase nella mente dello Hyuga. Il sorriso è affilato, quanto la sua lingua. Orochi, fin quando non alzeremo le mani, sarà uno scontro divertente! E quelle ultime parole? Mat non può che sbuffare, drizzando il capo per poi voltarsi verso la propria destra e fare qualche passo, anche per allontanarsi da questa figura. "Che termine orribile. Allora posso capire perché tu debba alzare la voce per farti rispettare dai tuoi figli. Mi spiace, ma sono certo che mia figlia abbia i geni di una persona educata, calma e, soprattutto, rispettabile." In fondo, utilizzare il verbo scopare per due che si dichiarano amore, non è proprio una cosa corretta. Si tratta di rendere la loro relazione uno sfogo o, uno dei due, un mero strumento per bisogni carnali. Ora, la parola verrebbe lasciata a Mekura, che ancora stringe la bambina. Se non gli venisse impedito, il bianco prenderebbe a incamminarsi verso questa, in maniera lenta, rilassata, senza temere che qualcuno possa mettersi in mezzo. Se gli fosse concesso, per la prima volta, poserebbe gli occhi ambrati su quelli di sua figlia. [Equip: Polso sx (Maschera Tobirama, tronchetto), Polso dx (Maschera Al Miaeda, tronchetto), capelli (Kunai con cb)]

Kimi si lascia prendere dalla madre senza agitarsi, anzi muovendo i piedini spasmodici come se non stesse aspettando altro che il suo ritorno. Riconosce benissimo la voce della fanciulla, come tutti i neonati riconoscono quella della loro mamma. Fa ruotare gli occhi, Orochi, rivolgendosi all'interlocutrice quando riprende in mano la questione del divorzio. <Divorzio?> Ripete la suddetta parola con l'espressione che diviene magicamente seria, irrigidendo i tratti del di lui viso. <Non ci sarà bisogno di nessun tipo di divorzio> Ben presto. <e sarò perpetuo nel dirti che non acconsentirò mai a firmare.> Quel posto gli serve. Essere al secondo posto del Capo Clan, venire considerato come possibile successore qualora il giovane incaricato non rispetti le caratteristiche prescelte da Juusan, è già un posto di spicco, un valore aggiunto al matrimonio, esattamente quello che voleva. <Dove sono le mie garanzie, mh?> Non può credere sulla mera parola di Mekura, deve garantirgli qualcosa, altrimenti non si raggiungerà mai una conclusione. <Non vuoi una risoluzione totale dei problemi, tesoro?> Parlando sempre alla volta della Capo Clan, ignorando in un primo momento proprio il Senjuu, pur tenendolo in considerazione tramite l'udito qualora intenda spostarsi e attaccarlo. Valutando attentamente le informazioni che è riuscito a recuperare di recente sul suo conto, sembra essere proprio una testa calda o, comunque, qualcuno incapace di controllarsi a dovere. Lui, al contrario, è pragmatico. Ha una soluzione a tutto. Anche adesso, nonostante quest'incontro fosse stato richiesto espressamente da Orochi, seppur sia avvenuto fuori dalla sua sfera di visione, ha già elaborato qualcosa per fare in modo che vada tutto secondo il SUO piano. Mekura non è abbastanza previdente, Mekura pensa soltanto al Clan e alle ripercussioni su di questo; Orochi ragiona molto più grande. Da quando ha deciso di prendersi cura d'una figlia non sua, mettendo su tutto quel teatrino, ha elaborato strategie, ha tenuto conto di tutto quello che sarebbe potuto avvenire: Mattyse che fa esplodere il Dojo, Mattyse che fa intervenire Furaya, Mekura che opta di sbarazzarsi di lui, prendere i bambini e andarsene. E' tutto nella testa di Orochi Hyuuga. Si volta verso il Senjuu, verso cui non deve muovere nessun passo. Sono ad una distanza di corpo a corpo. Per questa ragione, il bianco non si renderà conto di quel che sta succedendo finché, appunto, non sarà accaduto. Orochi solleva il ginocchio destro, sfruttando il mancino come sostegno per il suo peso. Così alzato, muoverebbe la destra verso il capo del ragazzo, spingendolo immantinente verso il basso. La forza non è tanta, sicuramente ha tutt'altre preferenze di stili di combattimento, ma rispetto a Mattyse è ovviamente più veloce. Il ginocchio impatta contro la fronte ed il setto nasale del ragazzo, non causando ingenti danni [ - 11 PV ], generando soltanto un indolenzimento della zona lesa per non parlare dell'arrossamento dovuto alla botta. Un bernoccolo. Nient'altro. Si allontanerebbe d'un passo, lasciandolo lì agonizzante o comunque a riprendersi dal dolore appena ricevuto. <Non hai nessuna figlia, Mattyse Senjuu.> Altisonante, le braccia calate lungo i fianchi, i pugni ben chiusi. <Kimi Aya /Hyuuga/ è un'orfana d'una prostituta del Tanzaku che ha scelto di non occuparsene> La sentite la sua soddisfazione nel pronunciare la storiella che ha raccontato in giro? <e ne ho rivendicato la paternità.> Ufficialmente, non v'è ombra di scherzo sul proprio viso né di gioco. <Quindi, sì, sarà sicuramente educata e rispettabile. Al contrario tuo.> Infine, soddisfatto di quanto fatto, tornerebbe direttamente sulla fanciulla che, quasi sicuramente, avrà motivo di prendersela con lui in questo frangente. <Se vuoi il divorzio, dovrai uccidermi. Non accetto altri compromessi questa volta. Ricordi quando hai partorito e c'ero /io/ al suo posto?> Riferendosi al Genin. <Ti ho espressamente detto che questa volta si sarebbe fatto a modo mio.> I bambini non sembrano ancora accorgersi di nulla, chiusi nella loro cameretta non risultano essere un impedimento, a differenza di Aya che, ancor tra le braccia della madre, dà segni d'un imminente pianto. [ Ambient/Quest ][ Turni: Mekura - Mattyse ][ Per dubbi/domande, usate Discord o le missive ♥ ]

20:05 Mekura:
 Quando Orochi si abbatte su Mattyse la donna osserva la scena per nulla sorpresa ma comunque allarmata. Stringe la bambina a se per tranquillizzarla <shh shh, va tutto bene> non va tutto bene ma qualcuno qui deve tranquillizzare la bambina. Non è esploso, bene, ma ogni volta che parlano quei due si avvicinano alla situazione che la Hyuuga non vuole assolutamente e che sembra così inevitabile ovvero mettersi in mezzo a questi qui per tenerli a bada. E così fa, sopratutto perché questo usa la tattica "dovrai uccidermi per avere il divorzio". Lo sa perfettamente che la Hyuuga non lo vuole uccidere, lo sa che ha questo vantaggio tattico, che Mekura non può minacciarlo anche se avrebbe il potere di farlo, qui, ora, in questo esatto momento. Rimane in silenzio per un po' meditando sul da farsi e studiando il marito. Mattyse, è vivo, è già un traguardo, è quasi normale. <...vuoi delle garanzie> sibila, iniziando leggermente ad alterarsi <Furaya sa chi sei ed hai fatto tutto da solo a quanto pare, questo succede a non rispondere ai miei messaggi quando qualcuno mi dice che ti stavano cercando per ammazzarti, non uno, ma DUE persone ed è un po' preoccupante che una delle due sia Yukio, il quale mi ha chiesto a me di consegnare la tua testa, cosa che non ho fatto. L'altro non si è neppure vergognato di dirmelo apertamente e per poco non stavo per staccargli la testa, per te, tesoro mio, guarda quante volte potevo liberarmi di un problema e avere qualcuno di forte che potesse nascondere questo problema e non l'ho fatto comunque, per te> sibila sempre di più come una vipera < Ad un certo punto muoverà delle accuse, Furaya, non io e lei è un attimo più credibile della povera, disgraziata Mekura, la capo villaggio e io, da capo clan, con l'appoggio degli anziani e dei giovani sarò costretta ad allontanarti per via delle tue attuali ...manovre fiscali? come dobbiamo considerare il tuo recente lavoro. Vuoi una garanzia? sono io la tua garanzia se non vuoi perdere tutto come è sempre stato> Piega la testa verso Mattyse <come lo è anche lui quindi ti conviene tenere a freno tanto la lingua quanto le ginocchia, lui è uno dei preferiti di Furaya sono a "stretto contatto" e non vogliamo mettere in mezzo più gente di quello che serve no?> si piazzerebbe davanti a questo con tanto di bambina appresso. <non sono disposta ad ucciderti, tu sei sempre importante per me, ma non sono disposta a farmi mettere i piedi in testa e se provi a fare qualcosa di assurdo come affossarmi o controllarmi io ti porto all'inferno con me. Forse non sarò la più grande calcolatrice di questo reame ma sono quella più determinata a fare un casino se necessario e tu sai quanto sono pericolosa, vero marito?> lo sa, perché lui è terrorizzato da lei e lo ha dimostrato più di una volta <quindi, ora, sono tornata, nessun ormone strano per via del parto, nessun dolore lancinante, nessuno svenimento, calmanti e altro. Ora sono molto lucida, hai voglia di parlare con me da eguale o no?> Lo guarda senza aspettare una risposta <perchè se è così ora voglio sapere perché questa ostinazione> insomma continua a battere il ferro.[ch on - equip no]

20:20 Mattyse:
 Il movimento sarebbe semplice, mentre il ginocchio destro si Orochi si solleverebbe per urtare il naso di Mat, sarebbe il suo piede sinistro a muoversi repentino per andare a colpire con il collo del piede la caviglia dell'uomo, cosa che dovrebbe vederlo perdere quell'unico sostegno... Se solo potesse vedere il tutto! Infatti, Mat, povera bestiola di un altro pianeta, si accorgerà del movimento solo quando il capo verrà lanciato in dietro a seguito dell'urto. Occhi spalancati, mentre il piede destro si stacca da terra per indietreggiare, cercando di ristabilire un equilibrio che è venuto a mancare in maniera anche troppo repentina. Cessato un barcollare all'indietro, lo sguardo rimarrebbe bloccato verso l'alto, il sorriso si allargherebbe. Come aveva detto Furaya? Doveva avere delle prove? O un motivo per denunciarlo? Lesioni, considerando che il mondo shinobi è puramente militare, potremmo anche dire nonnismo? O forse è un po' eccessivo? Le spalle verrebbero scosse da una piccola risata, mentre il volto tornerebbe in direzione di Orochi. Occhi ancora ben aperti, sorriso che mostra tutti i denti, ancora veri! Cosa che stupisce anche me! "Sei informato..." Sa il suo nome, il suo clan... quanti sanno quel dettaglio? Questo potrebbe essere un problema. "{Furaya, puoi mandare una missiva a Keiga, Tachiko e Hoshiko? Rischiamo di essere compromessi.}" Si, hai appena preso una ginocchiata, hai la forza e il modo per iniziare quell'inferno e quella guerra tra Anbu e Yakuza... ma perché usare tutto così a gratis? "Dici che sarà educata e rispettabile al contrario mio. Poi non sei in grado di dialogare senza alzare le mani." Sottolinea quello che è appena accaduto, prima che la donna possa mettersi in mezzo. "Mi pare un comportamento infantile, di qualcuno che sta perdendo il controllo..." O il confronto. "E' questo che vuoi insegnare a mia figlia?" E sottolinea l'appartenenza. E' SUA figlia. "E' questo che insegni ai tuoi figli? Che quando si può risolvere le cose in maniera pacata bisogna colpire? Addirittura a tradimento?" Disse il terrorista. "E dov'è l'onore? L'onore del clan Hyuga? Della foglia? Del fuoco? Del capo Yakuza?" Così, giusto per sottolineare che anche lui sa, che si è lasciato una bella scia di tracce dietro al suo passaggio. Gli occhi ambrati si poserebbero su Mekura, che si mette in mezzo e, adesso, la cosa non gli va molto a genio... Non perché si sia intromessa, quanto perché ha la piccola ancora in braccio. Lo sguardo si farebbe serio, gli occhi ambrati si punterebbero oltre l'immagine della donna, tenendo come soggetto il nostro Orochi. Tanto, non lo vedrà, ma Sango ha insegnato una bella cosina, ce la ricordiamo ancora?[Equip: Polso sx (Maschera Tobirama, tronchetto), Polso dx (Maschera Al Miaeda, tronchetto), capelli (Kunai con cb)]

La piccola si calma, lasciandosi cullare dall'amorevole abbraccio della madre. La minaccia riguardante le conoscenze dell'Hokage non lo tangono affatto. Apparentemente. Crede che la Decima non possa avere delle prove su di lui né sulla sua condotta, la qual cosa è effettivamente corretta, ma lo lascia col dubbio. Non lo esterna, sia chiaro, faccia di cera appresa in quanto massimo esponente della Yakuza. <Se non vuoi liberarti di me, allora non chiedere il divorzio perché, qualora tu lo voglia davvero per stare con uno smidollato del genere> Indicando Mattyse ed adottando termini comunque appropriati innanzi ad una bambina ed ad altri due presenti più in là. <dovrai passare sul mio cadavere. Non rinuncio alla paternità di nessuno dei tre e Aya crescerà secondo i miei insegnamenti. Sei una buona madre, te lo dissi> Sta letteralmente ignorando Mattyse come se in questo momento non esistesse, certo è un comportamento abbastanza immaturo, ma fa comprendere quanto interesse provi nei confronti del Senjuu. Quanto odio vi sia nelle sue azioni. Pensavano veramente di fargliela sotto il naso? Lui, un Genin. <ma stessa cosa non può dirsi di lui in quanto genitore. Cosa vuole saperne un ragazzino di crescerne un altro, mh? Sono /io/ quello che può garantirti un futuro adeguato e tu stessa lo sai, Mekura.> Insiste, volgendo un'occhiata bieca verso il Senjuu, tornando però immantinente sulla Hyuuga a cui rivolge gran parte delle proprie attenzioni, non dimenticandosi d'un bombarolo a cui piace far esplodere tutto. <Non voglio ripetermi ancora, tesoro. La gente che vuole la mia testa può venire a prendersela quando vuole!> Esclama con un sorriso convinto che s'apre e s'affaccia sui lineamenti duri e sotto gli occhi perlacei. <Sono /qui/. Sono certo che anche il tuo compagno vorrebbe che io sparissi e allora perché non ci state provando? Hai cercato di convincermi e hai fallito. Hai cercato di fare di testa tua e hai fallito. Quante altre volte dovrai fallire?> E' nella ferita aperta di Mekura che adesso infila il dito, il coltello, vuole allargarla per farle capire il senso di tutto questo. <Hai avuto tutta la libertà di scegliere quando eri incinta, tutto il tempo necessario per prendere una soluzione strategica: abortire. Non lo hai fatto.> E ne parla davanti al Senjuu perché è SICURO del fatto che sia informato anche di questo. <Non so cos'altro fare con te, Mekura. E' questo il tuo, il /nostro/ posto. Lascia che io mi prenda cura di Aya una volta per tutte. Puoi anche portarmi qua davanti l'Hokage in persona> Se la ride, affatto preoccupato da questa eventualità. <e la mia idea non cambierà. Più vi comportate in questa maniera e più mi costringete ad agire coi miei metodi.> Si passa la lingua sulle labbra e la dritta tra i capelli, scuotendo piano il capo. <Per le informazioni sul tuo conto, Mekura è stata idilliaca.> Gli ha spiegato senza problemi gli atteggiamenti di Mattyse, gli ha raccontato il modo di fare e anche d'essere amichetto del cuore della Judai. Informazioni reperibili da chi gli sta affianco e senza che insistesse, senza che domandasse. S'avvicina a Mattyse. Si china in avanti e questo lui potrà ben vederlo. Gli afferra con presa salda il lembo della maglia e lo tira verso di sé. All'orecchio, gli sussurra parole che SOLTANTO il Senjuu potrà sentire: <Dì alla Judai che può anche andare a farsi fottere> Molto semplice, non ha prove su di lui. Si muoverà davvero per aiutare un bombarolo pazzo col suo "potere"? Mekura perderebbe la faccia, lui sarebbe quello che subirebbe di meno perché già sta subendo più di chiunque altro a non poter stringere sua figlia tra le braccia. <e saluta Kanishiro da parte mia.> Staccandosi da lui lasciando andare la maglia, tornerebbe quindi ad adocchiare la Hyuuga, rispondendole con un tono assolutamente pacato. <La mia non è ostinazione. Sto tenendo fede alle mie parole. Adesso, si fa come dico io perché le tue azioni sono state fallimentari. L'unica altra offerta che posso farti è concederti il divorzio, lasciandomi i miei poteri nel Clan> Unica cosa che sa gli interessi. <così potrai stare con lui> Che ancor una volta non nomina direttamente. <ma la bambina resta qui.> P u n t o. Furaya, invece, innanzi alla comunicazione empatica è costretta ad interrompere la trance nella quale s'è catapultata ormai da giorni. <{C'è una copia al Villaggio per queste cose. Non interrompere la mia concentrazione.}> Non può pensarci sempre lei, ma sa dove recarsi nel caso in cui sopravviva abbastanza a lungo. <Non sarò più così clemente, Mekura.> Conciso. [ Ambient/Quest ][ Turni: Mekura - Mattyse ][ Per dubbi/domande, usate Discord o le missive ♥ ]

22:03 Mekura:
 Nulla, non funziona nulla. Ormai è inattaccabile, ha anche detto che lei è disposta a perdere tutto e lui è partito con un incredibile "sticazzi". Davvero, o lo attacca o non se ne esce fuori. Mekura osserva il marito non sapendo più cosa dire senza scatenare il disagio in tutto il clan con tanto di figli terrorizzati. <basta> è davvero un basta che da l'idea di resa quando vede questo. <basta, lascialo, perfavore Orochi...è solo un genin, non c'è bisogno di continuare> è sconfortata, sinceramente sconfortata, abbassa le spalle e tiene la bambina come se cercasse di cacciare indietro una serie di sentimenti contrastanti, il pianto ed il desiderio di schiaffeggiarlo non potendo fare altro...forse. Rimane in silenzio per un attimo, guardando Mattyse dischiudendo le labbra, come se volesse dirgli qualcosa. Lo sguardo per un attimo brilla di uno strano fuoco, come se avesse una follia, uno sguardo che non è del tutto normale nel suo volto e lo farebbe guardando solo Mattyse. Un attimo, per poi scuotere la testa e guardare verso il basso, nel vuoto <lo so, Orochi, lo so che non lo sarai, non posso fare niente, hai vinto> afferma la donna sperando di avere la sua attenzione. <...hai vinto, avrai tua figlia e tua moglie, non mi ribellerò più a te avrai il mio completo supporto, non voglio perdere quello che ho già, i miei figli per un capriccio> afferma amaramente mentre lo fissa come se aspettasse un suo giudizio. Si sentiva patetica, ma va bene così, deve sembrare così. <mi dispiace> è sincera mentre lo dice, ma non si rivolgerebbe realmente a qualcuno, lo lascia andare quel mi dispiace, come se il messaggio fosse rivolto a più persone. Si avvicinerebbe ad Orochi <è il nostro posto lo hai detto anche tu, voglio ancora questo posto...abbiamo perso troppo per avere questo posto, abbiamo sacrificato tanto per questo posto> prende un lungo respiro <volevo solo essere amata, sono stata...stupida e lo sai cosa significa per me avere dei figli, quello che...Orochi, non è facile non potevo semplicemente abortire perché era...comodo, adeguato..non potevo> afferma con un tono angosciato mentre stringe la bambina a se ed anche questo sarebbe un dolore reale. <ti prego, permettigli almeno di dirle addio, di stringerla un ultima volta. Non può fare nulla, si trova all'interno del clan, verrebbe attaccato qualsiasi cosa facesse, non ti costerebbe nulla, dagli solo un momento per se> infondo, ha vinto, cosa gli costa non infierire oltre? d'altro canto, spera che mattyse sia abbastanza scioccato da non reagire, il tempo necessario per potergli passare poi la figlia. Era preoccupata perché ha solo bisogno di dirgli una singola frase al Genin. [ch on - equip no]

22:23 Mattyse:
 Orochi ha tanto da dire, a quanto pare. Il suo atteggiamento, per l'ennesima volta non è quello di una persona educata, intelligente o schematica. E' caduto, inciampato in più punti. Si, sarà fisicamente più forte di Mat, ma se il bianco avesse come sormontare questo divario? Se avesse come pareggiare le loro caratteristiche fisiche, potrebbe senza alcun problema schiacciarlo. Lo dimostra il fatto che non sia stato in grado di reggere una conversazione che lui stesso ha reso puntigliosa. Sarebbe bastato non fare battutine... e invece. Ora lo ignora, ringrazia Mekura per le informazioni che ha portato e, quando viene afferrato, lancia una sottile frecciatina. Fanculo la Judai? La stessa che lo ha appena liquidato? Ottimo! Sarà divertente mandarci la peggio feccia per arrestarlo... O almeno sarebbe stato quello il suo primo pensiero "Quando tornerà a casa, gli riferirò che può venirti a baciare il culo." Giusto per sottolineare quanto glie ne possa fregare. Ma sapete quando inizierà il bello? Quando Mekura prenderà a supplicare Orochi di non metterlo in mezzo. Che è solo un genin... "Mekura?" chiederebbe senza capire, nemmeno quando questa rivolgerà a lui uno sguardo di puro fuoco. No, non lo intende, non legge nella mente... e soprattutto non sempre le emozioni aiutano a comprendere. In quel momento, Mat si sentirebbe ancora solo, ancora sperduto, ancora abbandonato. Con la bambina a un metro da se e nemmeno modo di vederla. Ancora, come in ospedale, si sente lasciato a se stesso. Ma questa volta non verrà Furaya a bloccarlo, a salvare lui e qualsiasi edificio dalla sua... follia. La donna parla, rinuncia al bianco che accenna a qualche passo indietro, incredulo a quelle parole. Perderebbe forza, sia nelle braccia che nelle mani, che ore verrebbero fatte ricadere lungo il corpo come se fossero quelle di un morto. E poi, supplica per fargli prendere in mano la bambina, una volta... Ma a davvero interesse? Lo sguardo del Senjuu si abbasserebbe verso il terreno, gli occhi ambrati ancora verrebbero nascosti dietro le palpebre mentre inspirerebbe con particolare lentezza. Ultima volta che giriamo disarmati, ok Mat? Alla riapertura degli occhi, lo sguardo si solleverebbe. "Grazie per l'ospitalità." Risponderebbe secco, andando poi con lo sguardo a cercare la porta, la stessa porta da cui è entrato. Fanculo? Fanculo Orochi, fanculo Mekura e gli Hyuga. La batosta che ha preso da Mekura all'ospedale gli sta suggerendo di non attaccare a testa bassa, ma la voglia è tanta, tantissima. Vuole frugare nella sua borsa di bomba natale e vorrebbe far scoppiare tutto il Dojo. Ma no. SUA FIGLIA è li dentro. Mat si volterebbe quindi verso la porta, verso cui prenderebbe a camminare, allungando poi la mano mancina per aprirla prima di gettarsi fuori da essa. Vuole solo uscire. Una carta bomba non basta, con una carta bomba non può fare nulla. "Cosa vuoi che faccia un genin?" chiede tra se e se, parlando a bassa voce, dirigendosi verso l'ingresso ove ha lasciato gli stivali. Ragiona Mat, ragiona. Trova una soluzione. Devi dimostrare a quello yakuza che non conta un cazzo. Al Miaeda? No. Ha mandato a fanculo la decima. Tobirama può fare il cazzo che gli pare! [Equip: Polso sx (Maschera Tobirama, tronchetto), Polso dx (Maschera Al Miaeda, tronchetto), capelli (Kunai con cb)] [Ipotetica end]

Mekura sembra scendere a compromessi con Orochi, il quale s'acquieta davvero e china il capo verso la donna. Non crede davvero che sia riuscita a pronunciare frasi del genere dalla sua bocca. Dopo aver insistito così tanto, essere diventata arrendevole di colpo lo lascia di stucco. C'è qualcosa sotto, qualcosa che non comprende. <Era quello che volevo sentirti dire.> Proprio così. Esattamente quello che voleva che Mekura dicesse. <Cosa ti ha convinto?> Fino a due istanti prima, ha continuato a dire che voleva il divorzio, mentre adesso vuole fargli capire che ha la vittoria in pugno e che non deve temere nient'altro. Orochi pare finalmente rassenarsi, ma la questione non è chiusa qui. Mattyse, invece, sembra essersi arrabbiato più del necessario. La mancata risposta tempestiva della Judai, nonostante gli abbia dato modo di fronteggiarsi con la sua copia in qualche modo, e l'arrendevolezza di Mekura, non capendone le intenzioni, lo portano ad abbandonare il Dojo Hyuuga prima che possa salutare Kimi. Si gira e se ne va. Ciò porta lo Hyuuga ad avere da pensare sia dall'una che dall'altra parte. Si rilassa per un istante, questo è vero, come se stesse cadendo nel tranello, poiché di questo si tratta. Lascia che tutto torni momentaneamente alla normalità, lasciando poi il tempo ad eventuali discorsi da parte della moglie, qualunque cosa lei voglia, in effetti. L'importante è che parte della vicenda si sia risolta nel migliore dei modi per lui, ma c'è altro in ballo, forse troppo. Il Senjuu, poco ma sicuro, non resterà fermo a guardare. Deve muoversi due passi davanti all'altro. Non sa quanto effetto possa fargli la morte di Kanishiro, la sua altra non era che una minaccia per fargli capire che può arrivare a lui quando e come vuole, che sia in petto all'Hokage o meno non ha importanza. [ END - Per ora ]

Nuovo capitolo della trama di Orochi.

Mekura si presenta dal marito con Mattyse al seguito.
Orochi è sorpreso e inizia a sfottere il Senjuu, tenendo Kimi in braccio.
Il Senjuu risponde a tono. Orochi lo picchia (-11 PV per Mattyse che guariranno da soli il 20/12).

Mekura cerca di fare da paciere e raggiungere una soluzione: il divorzio.
Orochi insiste ancora nella sua negazione, avanzando una ulteriore proposta: divorzia, ma tiene Kimi e i vantaggi del Clan.

Mekura, al contrario, finge d'acconsentire per un piano migliore.

GG di nuovo♥
Mezzo punticino a voi