Taigaairando - L'isola delle tigri {Senjutsu}

Rayuki - Il Non Domato

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Tramite richiamo inverso, Sango viene portata da Roya (non avrà altro nome all'infuori di questo per chi narrerà la vicenda) sull'isola delle Tigri. Quest'ultima, denominata Taigaairando, è un'isola molto vasta ma suddivisa in tre regioni distinte. "Sango" la richiama all'attenzione l'animale, tenendola sulla propria groppa affinché possa trasportarla proprio nel luogo deciso. "non è un percorso facile, non rimangio quanto detto" pronuncia con voce baritona, appena graffiata per via della sua natura. "se anche sol sbagli un singolo passaggio dell'addestramento, potresti morirne". La mette in guardia, non vuole spaventarla, ma purtroppo deve essere schietto e sincero con lei. La bestia arresta il proprio passo nella zona temperata dell'isola. Come anticipato, essa è suddivisa in tre regioni che Roya va a spiegarle. "La nostra Taigaairando", l'isola sulla quale hanno appena messo piede. "è suddivisa in tre regioni. La prima possiede degli alberi spogli e coperti di neve, le temperature sono rigide e permette a noi tigri di abituarci anche ai climi più rigidi. La regione centrale è invece temperata, ossia quella in cui ci troviamo adesso". Alberi rigogliosi e la natura incontaminata. Uccelli che cinguettano, la vera essenza della flora e della fauna. "La terza regione è quella arida, non ci troverai altro che alberi secchi, un calore inimmaginabile. Ti starai chiedendo il perché di questa raccomandazione". Con un cenno del muso, le indica di scendere a terra, togliendosi dalla sua groppa: che non lo prendi a vizio, sarà difficile che la faccia risalire a bordo, nonostante abbia riconosciuto in lei un valore senza pari per la stregua difesa delle Tigri della Foresta. "Il tuo allenamento sarà suddiviso in queste tre aeree. Inizierai da quella arida in cui dovrai mantenere una concentrazione massima". Si ferma per il momento, aspettando soltanto che questo incipit sia sufficiente a far comprendere a Sango che apprendere il Senjutsu non è cosa semplice. [ Ambient per Sango ]

21:48 Sango:
 Un sobbalzo, una sensazione estranea, come quella di sparire, di venir risucchiata contro il proprio volere verso qualcos'altro di ancora sconosciuto, ma cerca, ci prova almeno, a lasciarsi andare in quei piccoli attimi, in quel richiamo inverso. Un nodo allo stomaco che si intensifica per poi liberarla, aria pura a riempire i polmoni e un mondo diverso da guardare e osservare. Il pelo della tigre lo percepisce come un lieve solletico alle caviglie, il corpo che si fa quatto in avanti per non farsi balzar via, mentre il re in persona la porta sulla propria groppa per la prima, e forse unica, volta. Le stesse dita ne carezzano il candido pelo latteo, ma lo sguardo è posto davanti a se, concentrata , con un lieve fil di paura ad annodarla < comprendo > non lo è, potrebbe portarla alla morte prima di quanto pensasse < non sono una vigliacca, andrò avanti. Se non sarò degna o capace meriterò la morte > la stessa per non esser riuscita a difenderle, quelle selvagge compagne che l'hanno seguita . Il vento si ferma, l'aria si calma in quella quiete strana, la natura rigogliosa che li circonda eppure quella non è che solo una piccola parte del mondo delle tigri. Un onore quello di esservi dentro, un onore poter stare al fianco dello stesso re. Ascolta attentamente la descrizione dell'altro, come quegli ambienti si discostino profondamente l'uno dall'altro . A quel lieve cenno non farebbe altro che lasciarsi scivolare verso terra, le gambe piegate per voler atterrare con le punte dei piedi e le ginocchia flesse per assorbire il colpo della caduta. Un semplice fare per provar poi a mettersi al suo fianco, ma il viso volto alla candida tigre < sono pronta. Ma dimmi, cosa dovrei affrontare oltre il caldo torrido di quella regione? > non sa a cosa sta andando incontro, non sa perchè potrebbe morire < non ho avuto modo di comprendere bene il senjutsu ancora ne il come io potrei morire > limpida in quel suo chiedere, il sapere è potere dopotutto, e lei vuole sapere . La veste dell'akatsuki ancora la copre eppure le dita sottili andranno a toglierla, lentamente, per snudare il corpo avvolto da quel kimono bianco e candido, semplice, con una cintola in vita rossa a tenere su il tutto. Lo stesso che verrà lasciato scivolare giù a terra, e i capelli di sangue a volgersi verso la stessa terra. E' pronta. Determinata eppure impaurita dentro, lei che s'è sempre attaccata ad ogni briciolo della propria vita. [chakra on]

Un ruggito possente quello che Roya espande tutt'attorno a sé nella Regione temperata, mostrando immediatamente le tigri a Sango più affini: Kamachiteki e Kukyoda. Le vede lì in piedi, bestie maestose, dai manti a strisce. Il Re è l'unico avente un pelo così bianco e lucente, con una collana dorata ed un bracciale che ne copre la zampa anteriore. Kukyoda è riconoscibile dal lungo taglio sull'occhio, oltre al possente corpo che si ritrova, abile combattente secondo soltanto al Re in persona. Gli restano poco distanti, i cuccioli al momento non si vedono, probabilmente per via di quanto accaduto di recente a causa di Rayuki: un'informazione non nota. "Allora, ascolta attentamente perché non avrò l'ardire di ripetermi", le annuncia, scostando le iridi chiare su di lei. "Il primo passo che dovrai affrontare nella Regione arida è l'Apertura totale dei cancelli della mente. Dovrai meditare per riuscire ad estraniare qualunque elemento non sia naturale", non le spiega altro su questo punto in particolare, poiché deve riuscire a farlo da sola. "Solo così potrai iniziare a percepire la vera essenza." Prosegue oltre, incamminandosi verso la Regione arida, scortato sicuramente da Sango. "In seguito, dovrai capire come percepire l'energia risvegliata con l'apertura dei cancelli. Se non riesci nel primo passo, non potrai passare al successivo". E' alquanto ovvio, tuttavia glielo sottolinea onde evitare equivoci. "La difficoltà consiste nel resistere al caldo e alle temperature desertiche. Ma non sarà la parte più difficile", c'è ben altro che, immantinente, va ad aggiungere. "La percezione dell'essenza naturale, invece, consiste nel comprendere cos'hai attorno. Se col primo passo, rimuovi tutto ciò che è innaturale, il secondo passo sarà semplice", la spiegazione prosegue, ma non saprebbe su quale altro piano mettergliela. Deve interpretare bene le parole della tigre. "Per quanto riguarda i due passi successivi, ti condurrò nella Regione ghiacciata senza passare per questa temperata. Dovrai affrontare sia l'infuocato deserto che il bosco ghiacciato", sentenzia solenne, continuando a camminare. La temperatura inizia a variare e Sango inizierà a sentire caldo. E' soltanto l'inizio, bambina. "In questo secondo luogo, dovrai inglobare l'energia naturale e successivamente bilanciarla", prima che possa fare domande, arresta il proprio passo e si volta a guardarla. "Continuando a mantenere alta la concentrazione e meditazione, dovrai entrare nel flusso energetico formato dalla suddetta. Non devi mai forzare questo passaggio: se ti ci vorrà tempo, tu ti darai del tempo, altrimenti scoprirai da te le conseguenze dell'insano gesto", giusto per proseguire verso quest'ottica. "Il quarto passo è quello di bilanciare la sfera del Chakra e la sfera dell'energia naturale. Entrambe devono equivalersi, nessuna delle due deve essere maggiore o minore dell'altra. Ne perderai il controllo", il tutto viene seguito da un sospiro gutturale. "L'ultimo, invece, consiste nel controllo dell'energia spirituale, vuol dire che riuscirai ad adoperarla. E' un cammino tortuoso, Byakko", definendola anche lui in quel modo e ponendosi frontalmente ad essa. "ed è tutto nelle tue singole mani". Non c'è altro da aggiungere, a meno che lei non abbia domande da fare. [ Ambient per Sango ]

22:48 Sango:
 Il ruggito del re che scuote la terra, l'aria stessa, il ruggito che penetra nelle ossa quasi a volerle spaccare, a volerla frantumare..e far divenire qualcosa di più, qualcosa di simile a loro stessi. Gli stessi che si pongono di fronte, il gigante e la regina, le tre grandi tigri che si ritrovano unite per quegli attimi, e beh, di certo la figaggine non è meno in questo attimo. < Kamachiteki > l'amore che sfocia limpido in quel singolo nome è palese, un ricordo, un legame profondo che le tiene unite da tanto tempo, prima che loro stesse si conoscessero < Kukyoda > e li il tono che diviene più fermo, rispettoso di quella montagna vivente e di quell'essere estremamente collerico alle volte. Due tigri diverse eppure simili a ciò in cui si rivede. Ma non vi è altro tempo, se non quello di ascoltare precisamente le istruzioni e la spiegazione del re stesso, di come ogni passo l'avrebbe potuta portare a qualcosa di molto oltre, ma tutto ciò che l'altro dice viene incanalato al momento per esser utilizzato al momento opporutono. Ogni passo, ogni singolo passo la porterà verso qualcosa di superiore, e ogni scalino compiuto e mancato l'avrebbe fatta cadere giù in modo ancor più atroce. < credo di aver compreso le tue parole, re > un cenno del capo verso la sua figura < che il mio cammino cominci, non abbiamo tempo da perdere > e non ve ne sarà da perdere , non adesso, non in quel momento mentre una sola semplice copia è rimasta a Oto, utile si, ma non quanto lei. Il calore che inizia a salire dalla stessa terra, un calore alla quale non vi è abituata, sempre vissuta nell'umido e nel freddo pungente della costante pioggia, quel calore le è estraneo. < mmh > un lieve piccolo sospiro ad accompagnarla ma tace, non osa interrompere il re nel suo discorso, nella sua spiegazione < sono pronta, verrò a riprendere la veste dell'akatsuki solo quando avrò terminato questo percorso. > e si, lo terminerà eppure non sa ancora precisamente a cosa andrà incontro, quali saranno le vere fatiche della mente da superare. Non vi è altro da aggiungere se non il tempo stesso che scorre inesorabile, scandendo la loro vita < non fallirò > orgogliosa e bellissima in quell'atto , in quel patto accettato da tempo, in quel legame che li unisce. Sangue e chakra son stati versati, un legame alla quale non potrà tirarsi indietro. [chakra on]

Non sembrano esserci altre domande da parte di Sango. Ella è pronta per fare il grande passo. Si spoglia della casacca dell'Akatsuki, restando con il suo stupendo kimono, avventurandosi direttamente verso la Regione arida. A pochi passi, vedrà come le rigogliose piante diradino velocemente in tronchi secchi e caduti, alcuni ancorati al terreno senza sosta, con una forza indicibile. "E' il momento, Byakko", ancora una volta. "Fa della forza della natura la tua, soltanto allora potrai tornare dalla tua gente", un altro potente ruggito quello che fuoriesce dalle fauci del Re delle Tigri, il quale subito dopo s'allontana lasciandola lì. "Di tanto in tanto, noi tigri gironzoleremo per seguire i tuoi progressi e portarti del cibo. Non proveremo a darti sollievo né a riscaldarti. A quello dovrai pensarci tu", prosegue, dandole poi le spalle per allontanarsi verso la Regione temperata. Quel che c'era da dire è stato detto, le spiegazioni sono ultimate. Deve considerare tutte le fasi senza lasciarsi sopraffare dalla fretta. Vivere o morire. [ END - Puoi iniziare con le 5 successive giocate. Di tanto in tanto, come per Kimi, potrei entrare a rompere le scatole ♥ ]

Sango viene portata, tramite l'evocazione inversa, sull'isola delle tigri. Roya le spiega i vari passaggi per apprendere il Senjutsu, oltre alle conseguenze d'un allenamento sbagliato.

NO EXP ♥