Furaya -Caverna dei lupi-

Rayuki - Il Non Domato

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17:08 Furaya:
 E' lunga e tortuosa la via che l'attende. Fenrir l'ha messa in guardia circa le difficoltà, ma son mesi ormai che rimugina e s'è detta che è il momento giusto per partire. L'incarico di Jushan-san sarà importante, dovendone prendere il posto per un tempo limitato, pur avendogli lasciato una copia che possa aiutarlo nel lavoro ordinario, per non parlare della protezione del villaggio. Nessuno, ovviamente, a parte Jushan-san e pochissimi altri validi elementi, sono a conoscenza del viaggio che sta per affrontare poiché è importante che non si venga a sapere. Per fortuna, Konoha non resta certo sguarnita e ha potuto anche affidare la bambina a mani amorevoli e delle quali si fida ciecamente che possano essere sua zia (la madre di Tachiko), Mattyse o lo stesso Saisashi (ammesso non si stia allenando e possa badare alla sua prole). Tuttavia, è il momento di partire e non può rimandare oltre. Deve fare suo quel potere il prima possibile e tornare indietro. Un lungo pantalone nero, aderente alle forme della fanciulla, ne copre le inferior leve. E' sorretto da un cinturone in cuoio con fibbia argentata, avente sul fianco mancino dei ganci per i foderi delle rispettive katana. Non si separa da nessuna delle due, fedeli compagne di battaglia nel corso di tutta la sua esistenza come Ninja. A coprire l'addome, una camicia bianca con il colletto ben piegato, poggiato sui lati e lasciando visibile parte del collo e il ciondolo con il simbolo del Clan Uchiha. Al di sopra, vi è un maglione nero che ne fascia l'addome permettendole di stare anche al caldo, per via delle temperature prettamente invernali che stanno raggiungendo anche Konoha. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri rinforzati metallicamente tramite degli schinieri. Sotto le maniche della camicia, sono stati posizionati anche dei vambracci per qualunque evenienza. Infine, come ultimo vestiario visibile e da mesi poggiato sulle sue spalle, l'haori bianco da Hokage con la dicitura recante il suo ruolo di Decimo sulla schiena in rosso capeggia fiero. Il coprifronte della Foglia è ben legato tra i capelli rosei della fanciulla, lunghi sino a metà della schiena in piccoli boccoli curati e profumati. Con sé, ha portato soltanto qualche tonico coagulante e di recupero chakra, nessun'altra arma od oggetto essenziale oltre alle proprie spade e al Ninjutsu che sa utilizzare alla perfezione. Compierebbe un balzo verso l'alto, irradiando le inferior leve di nuova energia, Chakra che verrebbe in esse infuso facendo in modo che possa alzarsi dal terreno. Le piante dei piedi sarebbero le ultime a staccarsi dal suolo, distendendo le gambe che darebbero la spinta promotrice per portarsi a circa cinque metri d'altezza, il necessario ed indispensabile per poter atterrare sul dorso di Fenrir e fare in modo che ci si poggia poggiare. Durante la fase discendente, piegherebbe appena le gambe per fare in modo che il peso venga equilibrato su entrambe le leve, evitando di risentire troppo dell'eventuale contraccolpo. <Sono pronta, Fenrir.> Conferma alla volta del Re dei Lupi, fedele alleato a stregua difesa del portone principale, il cui posto verrà preso da Ithaeur. Ha pensato a tutto, alla difesa del villaggio e alla sicurezza di quest'ultimo, oltre ai tempi previsti per fare ritorno. Nulla è stato lasciato al caso e Konoha NON è sguarnita. [ Chakra ON: 100/165 (65 nella copia lasciata a Konoha) ][ Equipaggiamento: 2 Katana, 1 Coprifronte, 1 Tonico Rec. Chakra, 1 Tonico Coagulante ]

Era l'ora, anche per quella che è la decima Hokage, di partire per quello che è un lungo e tortuoso sentiero, utile per il raggiungimento di un potere superiore, senza però contare i diversi rischi che si può incombere. Rischi che per buona parte vedono anche la perdita della propria vita. Furaya si è preparata, ha lasciato una copia ad assistere Jushan, ha chiesto a parenti e ad amici di nascondere la sua partenza e di badare alla figlia. Quindi piccola Judai? Abbiamo fatto tutto? Preparate le valige? Perché mancherai per molto, ma molto tempo! La decima salta sulla groppa del grande lupo cattivo, questo, sentendola salire, drizzerà le orecchie, aprendo poi bene gli occhi verso quello che è il portone di Konoha. "Era l'ora." Ringhierebbe nei confronti della rosata, issandosi sulle quattro poderose zampe prima di dare una rapida occhiata attorno a se. Il grande lupacchiotto è rimasto lì per molto, si stava annoiando, se non fosse stato per qualche cinghialino bizzarro che si era mostrato correre, fare avanti e indietro inseguito da qualche ragazzo... Che cose strane succedono a Konoha? La zampa anteriore sinistra si sposterebbe in avanti, pronunciando l'inizio di quel viaggio. Fenrir non si guarderà in dietro, avanzerà inizialmente con passo, oltrepassando il portone a Nord della foglia. Avanzerebbe di svariati metri ad ogni passo. "Sei ancora sicura? Non tornerai tanto presto." Chiederebbe conferma, senza però fermarsi o rallentare, il grande lupo avanzerebbe in direzione della foresta più vicina ove poi avrebbe preso a correre. Il viaggio, sarebbe di mezza giornata, viste le dimensioni del re lupo, e terminerebbe a nord del villaggio del ferro, in cima a montagne innevate, precisamente al monte dei lupi solitari. Le temperature, qui, sono drasticamente basse, gli abiti della decima non basteranno a proteggerla dai freddi venti che accarezzeranno la sua pelle, causandole non pochi brividi. A tenerle caldo, in questo momento, vi è soltanto il lungo pelo ed il corpo di Fenrir, sui cui è a cavallo. I due, sarebbero distanti a circa [50 metri] dall'ingresso di una caverna e, lungo questo tragitto, vi sarebbero presenti varie statue di lupi, antenati di quelli che la Nara ora conosce. Alcune di queste state risulterebbero lucide in alcuni tratti, forse delle parti ghiacciate. [Ambient per Furaya]

18:13 Furaya:
 Lingua che schiocca contro il palato mentre lascia che Fenrir possa parlarle e nient'affatto rassicurarla circa la partenza appena affrontata. Tutt'al più le ricorda che sarà tortuosa, tormentata e soprattutto lunga, nonostante il tempo a sua disposizione sia pressoché poco dal momento che ha dichiarato guerra a chi di dovere. Ignora il commento acido che proviene dal Lupo, assicurandosi soltanto una presa sicura sul suo dorso ed evitando appunto di poter cadere da esso, magari durante uno spostamento poco opportuno e consono da parte del Re. <Se non fossi stata tremendamente sicura, non mi avresti neanche dato il permesso di raggiungere la tua terra. E' una domanda fuorviante, sappiamo entrambi che sono pronta.> Ammette, facendo appena spallucce. Man mano che avanzano verso le terre altrui, la temperatura s'abbassa considerevolmente. Il respiro si trasforma in tenue vapore che sale verso l'alto, sparendo nel nulla, ma lasciandole addosso una sensazione di gelo non indifferente. Brividi son quelli che or le percorrono le membra, risalendo lungo tutta la schiena. Il pelo dell'animale la tiene stranamente caldo, ma sa bene che non potrà fare assiduo affidamento al lupo, specialmente durante gli allenamenti. Per questa ragione, cerca di ignorare le basse temperature per quanto possibile. Potrebbe sfruttare lo Yoton, senza dubbio, ma si tratterebbe di consumare Chakra del quale ha però bisogno. Per questa ragione, non farebbe altro che appallottolarsi sul dorso della bestia, incrociare le gambe e portare le mani sotto le ascelle, sperando che sia un metodo quanto più sufficiente seppur palliativo, non trattandosi d'un rimedio vero e proprio per combattere appunto il freddo. Apre un po' più gli occhi nel vedere le statue che prendono posto nei pressi d'una caverna verso cui si stanno dirigendo, motivo per il quale le sovviene qualche quesito in merito. <Non mi sembri tu> Indicando proprio quei costrutti. <ma potrei sbagliare.> Ammette con un filo d'ironia nella voce. <Dimmi cosa devo fare> Facendosi poi d'un tratto seria poiché la situazione stessa lo richiede. <e lo farò.> Sbatte appena i denti, ma ostenta la sua sicurezza: fa finta di non sentire. Ignora il freddo che ha attorno, immagina soltanto che possa esserci una stufa, un camino, un calorifero, qualunque cosa purché la mente fugga dal pensiero del gelo e della neve, dei ghiacci. <Devo inoltrarmi da sola?> Un'ulteriore domande quella che le viene rivolta, cosicché abbia tra le mani tutte le informazioni necessarie a fare questo grande passo: e no, non è il matrimonio. [ Chakra ON: 100/165 (65 nella copia lasciata a Konoha) ][ Equipaggiamento: 2 Katana, 1 Coprifronte, 1 Tonico Rec. Chakra, 1 Tonico Coagulante ]

Stanza Creata: Caverne dei lupi.

Sono giunti, in quelle che sono le terre dei lupi, come già detto, il freddo ne è testimone, mentre la grotta che si avvicina ne è l'effettiva prova. La domanda di Furaya attraversa le lunghe orecchie del re dei lupi, che si vede obbligato ad annuire. "Non vecchio, a differenza tua." risponderebbe in maniera affilata alla donna, ironizzando sull'età della decima. "Quanti anni hai ora? Quarantacinque?" continuerebbe prima di scuotere il capo, agitando il vistoso pelo sul collo. "Sono gli antenati, i re che mi hanno preceduto. Chiunque sia stato degno di essere ricordato." Era giunta l'ora di dare una risposta seria, mentre il passo va ad rallentare. Fenrir si fermerebbe a circa una ventina di metri da quella caverna, da cui si possono sentire alcuni guaiti. "Scendi." Tuona ora il re lupo, voltando appena il muso e gli occhi in direzioni della rosata. "L'allenamento che ti aspetta sarà in più passi." Prende ora a spiegare cosa aspetta alla Nara "Come prima cosa, dovrai meditare, per ore, giorni se necessario. Dovrai diventare una cosa unica con l'ambiente e nulla dovrà distrarti. Se batterai i denti per il freddo, dovrai ricominciare. Se avrai un brivido per il freddo, dovrai ricominciare." Non si tratta di un allenamento tanto semplice, è qualcosa che è concesso a soli pochi eletti per un motivo. "Quando sarai riuscita a distinguere il tuo io fisico dal tuo io spirituale, dovrai meditare fin quando non riuscirai a sentire l'energia che ti circonda. Dalla neve su cui sarai seduta, a quella che scenderà su di te. Se vuoi un consiglio, concentrati su quelle statue." Potendo anche loro tornarle utili per la ricerca di quell'energia. "Quando l'avrai trovata, dovrai trovare come entrarvici, come immergerti in questa e usarla per scaldarti. Se ci riuscirai, avrai quasi finito. Ti mancherà soltanto il riuscir a unire l'energia della natura con il tuo chakra." Detta così non sarebbe tanto difficile eh? In fondo, deve solo meditare, al freddo, ma meditare, abituandosi a temperature rigide... "Per quest'ultimo passo, ti farò affiancare da due cuccioli. Sarà una prova più particolare." SE la decima avesse rispettato la richiesta del lupo e fosse scesa, questo prenderebbe nuovamente a camminare, dirigendosi verso l'ingresso della caverna. "Non avere fretta, Furaya. Se esageri, se l'energia della natura prenderà il controllo di te, abbellirai questo ingresso, insieme agli antenati." Continuerebbe, senza più voltarsi, senza più degnarla di uno sguardo. "Prenditi una pausa ogni tanto e vieni a scaldarti." Un invito, a interrompere ogni tanto quell'allenamento per riposare. Le sarà utile. "Domande, prima di iniziare?" Cesserebbe ancora il suo passo, in attesa di sapere se si può congedare o se deve spiegare altro alla rosata. [Ambient per Furaya]

18:55 Furaya:
 Freddo pungente la colpisce alla punta del piccolo naso, rendendola infreddolita e rossiccia come quella d'una famosa renna. In fondo, siamo nel periodo giusto. <...> Una goccia scenderebbe dal capo della donna, la quale scruta la bestia su cui monta con espressione nervosa. <Ne ho soltanto trenta!> Sbotta alla di lui volta, scuotendo appena il capo con un accenno di sorriso. Le iridi seguono man mano il profilo della roccia in cui son stati incastonati gli antenati di Fenrir, anche loro divenuti Re dei Lupi e morti in battaglia presumibilmente. <Credevo voi non moriste> Pronuncia in direzione di Fenrir con tono pacato. <pensavo tornaste qui una volta feriti o debilitati a tal punto da non poter combattere. Quindi, il ciclo della vita vale anche per voi. In effetti> Prima che lui possa commentarla in maniera sgarbata. <non abbiamo mai studiato approfonditamente le Evocazioni.> Borbotta, posando pollice ed indice della dritta al di sotto del mento, facendosi pensierosa. Non saprebbe come meglio spiegare quel che ha appena pronunciato, quindi gli cede direttamente una eventuale risposta, senza osare più di quanto già non abbia fatto. <D'accordo.> Si lascerebbe scivolare dabbasso, flettendo le gambe onde evitare una caduta precipitosa, divaricandole poi di rimando per equilibrare il peso tra l'una e l'altra leva, evitando opportunamente di causarsi eccessivo dolore o una discesa comoda. Per evitare una ulteriore perdita d'equilibrio da parte propria, il busto si piegherebbe appena in avanti e condurrebbe l'arto destrorso a contatto col terreno frontalmente alla sua posizione, così da rimettersi subito dopo ben eretta in piedi, sistemando le vesti e l'haori indossato. E' il momento di far sul serio, la caverna si fa sempre più vicina, così come il suo addestramento finale. Solleva lo sguardo per direzionarlo verso Fenrir, ascoltando attentamente tutto quello che da lui viene proferito, senza perdersi neanche una parola e memorizzandone il dire. <Meditare non sarà un problema> Lo fa da una vita. <ma deduco che non sarà semplice.> Facendosi seria in viso, l'arto manco sollevato e poggiato a ridosso delle else delle katana, assumendo una posa a lei consona in cui star comoda. <Devo resistere alle temperature> Senza barare, presumibilmente. <devo fare in modo che la natura mi pervada.> Commenta, assimilando man mano tutti i passi che deve compiere per riuscire nell'impresa che s'è prefissa di raggiungere e di ottenere con le sue sole forze. <Distinguere il mio IO fisico da quello spirituale. Con il richiamo del Chakra, ci viene insegnato ad unire questi due aspetti, mentre in questo caso bisogna scinderli. E' come tornare indietro.> Non lo sta prendendo per i fondelli, sta soltanto ragionando per riuscire ad ottenere il massimo potenziale con uno sforzo minimo, pur consapevole che non ci sarà proprio nulla di minimo. <A proposito, come stanno i cuccioli? Irraka?> Aveva rimandato le evocazioni minori proprio dove si trovano adesso onde evitare che facessero più casino o dessero più problemi che altro. Furono presi di mira da Rayuki, la Dea Ragno, la Signora delle aracnidi che anche Fenrir conosce bene. <Gradisco a malapena la mia faccia sul Monte dei Volti. Al massimo, farò qui l'eremita al termine della mia carriera da ninja.> Gli sorride, piegando appena il capo di lato. <Non ho domande, in realtà. Se me ne verranno in corso d'opera te ne farò. Voglio riuscirci con le mie sole forze.> Orgogliosa oltre ogni limite, come suo solito, pretende di riuscire a fare tutto da sola e senza l'aiuto esterno. Fenrir ha già fatto abbastanza. <D'accordo. Ti ringrazio.> Par concludere, poiché di effettive domande non ne ha. Deve soltanto provare ed iniziare a fare il suo percorso. [ Chakra ON ]

la decima scende dalla schiena del compagno, attutendo in maniera esaustiva la caduta e affondando una mano nella fredda neve. La signorina, affonderà con le gambe fino a metà stinco. Giusto un po' di neve, no? In fondo, è un luogo in cui regna il freddo e la neve è solita cadere, accompagnata dal vento. Fenrir, attenderebbe domande all'ingresso della caverna, voltando appena il muso nella direzione della rosata. No, la signorina non potrà imbrogliare, come d'altro canto, non le conviene fare tutta un unica tirata. Ma bhe, la vita è la sua, può rischiare quanto vuole. "I cuccioli?" chiederebbe conferma prima di soffiare con forza, creando anche lui al di fuori del proprio naso una nuvola di condensa non proprio irrilevante. "Entra e chiediglielo tu. Non saranno loro ad aiutarti, ma ben più piccoli." Lasciando intendere quanto effettivamente debba rendere difficoltoso quell'allenamento. Il lupo si addrizzerebbe, camminando verso l'interno della caverna. "Tra non molto calerà la notte e farà freddo. Vedrai l'alba fra sei mesi." Tuona quell'avviso, zampettando in avanti, mentre il buio di quella caverna va ad avvolgerlo, pelo dopo pelo, conquistando lentamente l'intera figura, gin quando anche la punta della coda non svanirà. [END]

Furaya giunge da Fenrir pronta a partire per un altro allenamento, sperando non si tratti dell'ultimo.
Giunti la ove i lupi risiedono e vivono, Fenrir spiega cosa la rosata dovrà fare per poter padroneggiare il Senjutsu, chiedendole anche di non strafare, potendo quest'ultima non far più ritorno dai suoi cari.