{Ingresso Anbu} Wasupu

Quest

Giocata di Corporazione

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Attendere esito ♥

C'è un gran bel sole in quel di Konoha. Un sole talmente brillante da illuminare la fresca rugiada sugli steli d'erba e sulle abitazioni. Qualcuno apre le finestre della propria dimora, facendo entrare aria fresca. Altri sono già all'opera per conto del Villaggio: come Boryoku. Il Generale Supremo Anbu varca la soglia d'una piccola cella. Il cardine cigola mentre le sbarre di ferro vengono chiuse dietro la sua schiena. E' molto buio, c'è soltanto una luce fioca dettata dalla poca luminosità del luogo, poiché soltanto alcune torce sono accese lungo i corridoi che confinano con altre prigioni. Se vi state chiedendo dove siamo, beh, sotto terra. Ma questo Tachiko non potrà saperlo. Ah sì, è lei la protagonista oggi! Diligentemente prelevata dalla sua dimora nel sonno, durante la notte onde evitare chiaramente di essere visti, è stata poi condotta nel sottosuolo dove vivono e vegetano gli Anbu, nascosti agli occhi indiscreti. E' rinchiusa in una cella, come anticipato, privata del Chakra tramite un paio di manette che le tengono i polsi ben uniti tra di loro. Sdraiata su una brandina probabilmente anche mezza arrugginita, in una prigione su misura per una persona. Quando aprirà gli occhi, poiché sentirà sia il cigolio della porta metallica e sia il "plic plic" d'una goccia che cade insistente in un lavandino in sua prossimità, si troverà davanti una figura non più alta di lei. Fisico tonico, vesti Anbu riconoscibili: pettorina, pantaloni scuri, braccia scoperte dov'è visibile il simbolo della corporazione, vambracci e schinieri. Rigorosamente coperti dalla maschera, quest'ultima nera e rossa che rappresenta il colore del villaggio della Foglia e della Volontà del Fuoco, rappresentante però un lupo. Capelli bianchi raccolti in piccole trecce sui lati, discendono lungo tutta la schiena. Non può dire se sia o meno una figura femminile. La pettorina e i vestiti nascondono in buona parte forme troppo accentuate. <Svegliati, tesoruccio della mamma.> Ha cambiato approccio. Di solito sono tutte principessine. [ Ingresso Anbu - CHIUSA ]

11:32 Tachiko:
  [Prigione] Bianco, tutto bianco. La ragazza sta sognando, come al suo solito. I piedi nudi camminano all’interno di quel vuoto facendo increspare il terreno, si sente calma, placida, come un lago dopo una pioggia. Nel sogno è completamente nuda, chi ha bisogno di vestiti in un sogno. Le cicatrici dietro la schiena ben visibili. Gli occhi rossi della donna si guardano intorno portandosi le braccia dietro la schiena, intrecciando le dita. Le curve femminee, libere da ogni impedimento, si muoverebbero in avanti in quel posto che lei sente come la sua vera casa, il nulla, il vuoto, il bianco. Si morderebbe il labbro inferiore mentre continua a camminare, godendo di quel candore. Ma ecco che qualcosa cambia, una cosa alquanto bizzarra. Il bianco, come se fosse acqua, viene macchiata da gocce di rosso, rosso sangue. Piano piano da quel punto comincerebbero a crearsi mille tentacoli sanguinei che si espanderebbero con una velocità impressionante. Tutto cambia, il bianco candido è sporcato da quella voglia di sangue che la ragazza si porta dietro ed alla fine… ne viene travolta. Viene Svegliata dalla voce della Anbu. Apre gli occhi osservando il soffitto interrato di quella prigione, o casa se così vogliamo chiamarla. I capelli sono liberi sotto la sua schiena, schiacciati e fermi. Addosso ha la sua vestaglia da notte, una sorta di vestito di pizzo nero che non lascia niente all’immaginazione essendo trasparente sulle sue forme e molto aderente. Sbatte un paio di volte le palpebre cercando di realizzare e si alzerebbe con la schiena andando ad osservare le proprie mani. Quelle manette. Scuoterebbe gli arti facendo tintinnare le catene prima di provare a richiamare il suo chakra, ma non sente niente, nulla di quella sensazione fantastica che fa parte di loro. Lo sguardo si volterebbe verso Boryoku fissandola andando a fare un sorriso ingenuo < Oh, un nuovo gioco?> direbbe solamente verso di lei prima di fare un respiro profondo. Osserva quella brandina dove è seduta ora prima di umettarsi le labbra e cercare di mettersi più dritta con la schiena, con i piedi nudi che andrebbero quasi a toccare il pavimento andando a proporre tutto il suo frontale alla Anbu ed a quella maschera < Sei amica di Tobirama?> beh chi porterebbe una maschera oltre a loro? Ovviamente se le fosse concesso quel collegamento, ma si sa, la mente dei folli è più di larghe vedute perché non sono limitate da dei paletti. [Chakra NO][Tette al vento (?)]

Fuori dalla cella, non sembra esserci il solito silenzio che si prospetta naturale. Trattandosi d'un incontro finalizzato al reclutamento, non ci sono prigionieri nelle vicinanze. Va da sé che non sia altrettanto normale che ci sia quel casino, quel vociare soffuso di uomini. Non si capisce bene cosa stiano dicendo ovviamente, ma qualcuno s'affaccia dall'angolino più basso. Uno specchietto che sembra voler spiare proprio quel che v'è all'interno della cella. Tachiko non se ne renderà conto, ma Boryoku sì. <Sparite immediatamente> E così non farebbe letteralmente paura a nessuno se non fosse per il tono, austero e schietto, un tuono che piomba dietro le loro nuche. <o vi taglio gli organi genitali. La sala delle torture non è molto distante.> Tempo tre secondi, son tutti spariti. E finalmente torna ad esserci il silenzio. Stanzia frontale alla fanciulla, praticamente nuda se non fosse per quella vestaglia. Prende la coperta dal letto, ovviamente neanche tanto pulita, e gliela getta addosso sprezzante, girando la testa dall'altro lato. <Copriti, un minimo di decoro.> Sbuffa, piegando infine le braccia al petto. <Immagino tu sappia chi siamo.> Dovrebbe essere abbastanza evidente. Le manette ne dovrebbero tener ferme le mani, quindi lanciarle addosso la coperta non è stata probabilmente l'idea migliore del secolo da parte di Boryoku. <Tobirama?> Sa ovviamente di chi sta parlando, sicuramente non il secondo Hokage. <Cosa sai di lui?> Finta tonta, vuol sentire da lei un parere, anche sul comportamento che ha tenuto finora. Per ora, lascia che sia lei a parlare, a porre domande, a fare qualcosa. C'è tempo per tutto. [ Ingresso Anbu - CHIUSA ]

12:46 Tachiko:
  [Prigione] Inarca un sopracciglio guardandola, fissandola, studiandola. Osserva quel suo fare, quel suo tuonare e subito ridacchia < sarebbe molto doloroso!> direbbe più contenta che spaventata. Quando sente la stanza delle torture sembrano illuminarsi gli occhi di un rosso ancora più vivido < Vuoi torturarmi? Vuoi farmi del male?> direbbe verso di lei mentre le gote diventano rosse dall’eccitazione così come le ginocchia che si strusciano tra di loro < oppure…posso usarla io?> chiede come una bambina che ha trovato un nuovo giocattolo. Cercherebbe di portarsi le mani alle labbra ma trova difficoltà con quelle manette. L’istinto la porterebbe a prendere quella coperta che invece colpisce il suo volto facendola diventare tipo uno di quei vecchi fantasmi coperti con solo le gambe libere. Scuoterebbe la testa per far scendere la coperta dal viso e facendola cadere sulle gambe < Decoro?> direbbe solamente la ragazza prima di chinare la testa di lato < io ero nella mia stanza…mi vesto così quando dormo, oppure senza niente!> confesserebbe con fare tranquillo prima di umettare le labbra < Oh si! Voi siete quelli che mi hanno portato qui!> …fair enough la risposta della Genin prima di ridacchiare < Pensavo che Tobirama fosse l’unico a mettersi una maschera!> un cenno di diniego con la testa < ne ho rubata una anche io, come mi ha chiesto! Però l’avete lasciata a casa!> un respiro profondo prima di guardarla < Ha detto che mi regalerà una bambola se le porto una ragazza al guinzaglio! Non vedo l’ora!> si, quella è la parte più importante insomma per la ragazza prima di rimanere in silenzio. Deglutirebbe sonoramente andando ad osservare le manette < me le togli? Mi prudono i polsi!> andando a muovere per quanto può le braccia in direzione della ragazza con i palmi rivolti verso l’alto < Faccio la brava prometto! Si, la brava, Tachiko è brava, lo dice pure Fu-chan! Mi ha pattato la testa perché sono brava!> mostrerebbe un bel sorriso seppure la voce è sempre quella cantilena da folle che si porta dietro e che inquieta chiunque sia attorno a lei, ecco perché è da sola al quartiere Nara < Se è per la storia di quel ragazzo, io non l’ho neanche toccato, giuro! E’ stata quella Inuzuka!> insomma visto che anche Tobirama lo ha accennato, magari è per la stessa motivazione < …Ma non penso che Tachiko sia così importante da farsi rapire dagli Anbu, non credo almeno!> si limita a dire prima di ripensarci < Quel gatto stava già morendo! Lo giuro!> …forse era meglio non dirlo che stavi vivisezionando un gatto morto per il tuo gusto di morte, pazza sclerotica [Chakra NO][Tette al Vento e coperta sulla pupazza (?)]

Chi ha davanti ha fatto della follia la sua arma più micidiale. Comprende /ora/ il motivo per cui le sia stato detto di farle visita, di provare ad arruolarla. Negli Anbu avrebbe quasi senso se la si riesce a limare come vorrebbe, ma nella task force è praticamente perfetta. <Tesoro della mamma, potrei torturarti se non fai quello che dico, intesi? A me serve qualcuno abile alle torture, che sappia come muoversi e che non abbia alcun timore nel farlo.> Ci sono pochi Anbu inclini alle torture. L'importante è che sappiano muoversi nelle missioni, nella raccolta informazioni, ma le torture sono ovviamente s'un altro livello. Persone tendenzialmente buone, per quanto vengono addestrate all'uccidere, lo fanno in virtù di questo e non per diletto, non per torturare, non per vedere il sangue sgorgare e recuperare informazioni. Non per altro, c'è una squadra apposita di elementi in grado di reggere simili situazioni. <Se non stai buona, te ne metto un altro paio. L'Hokage è d'accordo con questo> Interrogatorio, incontro, arruolamento. Come lo si vuol chiamare lo si chiami. <ha visto in te qualcosa di particolare per la nostra corporazione, qualcosa che voglio scoprire con le mie stesse mani.> Potrebbero rimetterla in riga, farle fare quello che vuole ma con uno scopo, un obiettivo in testa, evitando che vada a torturare piccoli animaletti per strada o direttamente ad uccidere le persone. <Te la posso pattare anche io la testa> Ammette, cercando di seguirla nel suo schema mentale per averla dalla propria parte, manipolandola tramite il suo stesso comportamento. <se segui i miei ordini. Ti addestrerò sia nell'arte dell'uccidere che in quella del torturare le vittime per estrapolare informazioni. Trovi che possa essere adeguato alle tue competenze? Mi fido dell'Hokage e del suo giudizio> Essendo appunto al suo servizio. <ma voglio capire anche il tuo punto di vista. Non me ne faccio nulla di chi non ascolta i miei ordini, anzi finisce sbattuto in cella, mutilato, menomato, privato di un dito, di un orecchio, dipende!> Boryoku sembra aver trovato l'amichetta di merende con cui condividere thè e biscottini, che carina! <Tobirama è un mio alleato.> Giusto per darle una risposta che non sia del tutto evasiva. [ Ingresso Anbu - CHIUSA ]

14:29 Tachiko:
  [Prigione] Rimane in silenzio ascoltando le sue parole. Appizza le orecchie quando sente quello che sta cercando la anbu. Rimane in silenzio mostrando un sorriso malato in viso < oh.> direbbe solamente cercando di alzare le braccia ammanettate < Io! Io! Sono brava! Sisi!> direbbe andando ad esaltarsi all’idea. Si ferma però quando Boryoku nomina la Hokage, come se questo bastasse a spegnere il suo desiderio di fare del male. Si umetta le labbra prima di chinare la testa di lato < ha visto in Tachiko…qualcosa?> direbbe infine andando a muoversi come a volersi fare una carezza col mento, strofinandolo sulla spalla. Se fosse un animale domestico farebbe le feste alla ragazza prima di sorridere < Anche tu puoi pattare la testa di Tachiko!> direbbe prima di socchiudere gli occhi < Se faccio la brava.> conclude prima di mordersi il labbro inferiore. Un bel compromesso il suo prima di chinare la testa di lato. Gli occhi rossi la fissano inquietante ora, come se volesse scorticarle l’anima con il solo sguardo < Eseguo i tuoi ordini, si.> come a voler imprimere quel messaggio nella sua testa < Ma se l’hokage mi dice di ucciderti, lo farò.> si insomma, lei principalmente esegue gli ordini di Furaya prima di ogni altra cosa < Se poi posso fare del male, uccidere, torturare, mutilare, e sentire preghiere di morte…> e si ferma < sarò la vespa che stai cercando!> si stringerebbe nelle spalle prima di guardarsi intorno < ma voglio una stanza più carina.> direbbe solamente prima di arricciare il naso < Lo sapevo! Avete lo stesso gusto nelle maschere!> …vabbeh. < Tobirama mi deve una bambola, io non dimentico!> ecco che farebbe la bambina andando a gonfiare le guance e rimanendo in silenzio prima di guardare di nuovo Boryoku < comunque non è giusto, tu hai la maschera ed io no.> si insomma, oltre che a dei vestiti diciamolo < quando posso iniziare ad uccidere?> chiede poi andando a poggiare le mani alla brandina allungando la schiena in direzione della donna, completamente in attenzione ora che le ha dato un motivo così valido per diventare la sua migliore amica. Rimarrebbe in silenzio poi, con quel sorriso stampato in volto, e quei pensieri che le rendono il viso rosso e gli occhi languidi, peggio di vedere un bel ragazzo nudo davanti a se, ma sappiamo cosa fa eccitare la nostra pazza.[Chakra No][tette al vento e coperta sulla pupazza(?)]

E' come avere a che fare con un cagnolino. Bisogna educarlo a seguire i bisogni del padrone, assecondando quest'ultimo e ricevendo in cambio un premio che ne vale la pena. Boryoku allunga la mano alla volta del capo altrui, scostandone qualche ciocca e pattando delicatamente con il palmo e le dita appena aperte. Asseconda l'animale e questo ti ricompenserà. Addestralo ad uccidere dandogli in cambio quel che maggiormente desidera e ti sarà fedele per sempre. Se poi ciò che vuole è quel per cui viene addestrata, va da sé che il connubio sarà perfetto. <L'Hokage ha l'ultima parola su tutto. Se deciderà che la mia testa deve cadere, allora cadrà. Ma t'assicuro che non ce ne sarà bisogno.> La mette soltanto davanti a questa eventualità, difficilmente tuttavia è qualcosa che potrebbe accadere. Se è stata insignita del ruolo di Generale, significa che il ruolo lo ha meritato e che non accadrà niente di impensabile. Ma è pur vero che le tragedie avvengono. <Tesoro della mamma, ci saranno delle missioni o degli ordini ai quali non potrai sottrarti. Non voglio sentire capricci se entri a far parte della nostra squadra. Inoltre, vige la regola della segretezza. Io ti dono una nostra maschera, ti dono il nostro simbolo e la nostra effige, ma divieni un'altra persona. Quando indossi quella maschera, non sei più Tachiko Nara, mi comprendi?> Vuole farglielo capire con parole semplici, in modo che non si perda nel discorso e che capisca fin da subito cosa può o NON può fare, soprattutto la seconda in questo caso. <Adotterai un'altra personalità, una seconda identità. Nel tuo caso, entrando a far parte della task force (secondo le informazioni che ho), avrai una triplice identità. Se sei negli Anbu, non sei nella Task Force. Quindi, avrai due maschere diverse. Poi sta a voi non confonderle, ma anche la task force viene gestita dalla sottoscritta ASSIEME a Tobirama. Tobirama ha senza dubbio il ruolo di Leader, ma se fa cazzate, gli taglio le gambe. Chiaro?> La voce si incupisce appena. L'idea ha senso, Boryoku non s'è detta contraria poiché persino la Decima s'è mostrata favorevole. Tuttavia, è bene mettere i puntini sulle i alla situazione. Comprende che possa essere complicato, ma ne va del Villaggio. <Noi lavoriamo per Konoha, lavoriamo per l'Hokage. La missione è la prima nostra priorità. Ci saranno anche missioni in cui non ti è permesso uccidere, ma è tutto per un bene superiore.> Fa leva anche sui desideri della cugina di Tachiko, in modo che possa sfruttare questa situazione a suo vantaggio, facendola crescere come un Anbu vero e proprio. <Quando avrai seguito l'addestramento e quando avrai scelto il tuo nome.> Ecco quando. [ Ingresso Anbu - CHIUSA ]

15:39 Tachiko:
  [Prigione] Rimane in silenzio continuando ad ascoltarla, fa un bel sorrisone quando sente quelle parole < io non faccio i capricci, e mia zia dice sempre che li posso fare basta che poi la cosa la faccio comunque!> annuisce poi come se quello fosse un dogma dato da una divinità < si me lo hanno già spiegato!> direbbe poi iniziando un pochino a perdersi < quindi sono tachiko, poi Kachigāru ed infine un’altra persona?> insomma cerca di capire cosa vuol dire < cosa vuol dire personalità diverse? Tachiko è Tachiko proprio perché è onesta e sincera!> conclude prima di socchiudere gli occhi e fare un respiro profondo < ma ci posso provare!> si insomma, non si da niente per scontato qui. Si umetta le labbra andando a fare un lungo sospiro < Non mi importa.> dice solamente sorridendo verso la donna < L’importante è che faccia felice Fu-chan, questo è il mio bene superiore!> conclude andando a guardarla intensamente con i suoi occhi rossi <Wasupu.> Si sofferma guardandola ancora mostrando quel sorriso malato < Mi chiamerò Wasupu> eccolo il nome che si è scelta, Vespa, come il suo ideale di persona che può vivere in quel mondo. Si guarderebbe intorno prima di umettarsi le labbra < Anche questa di maschera la devo rubare?> chiede infine andando ad osservare oltre la spalla di Boryoku come se ci fosse qualcuno. Le manette cominciano a prudere e questo le porta a schioccare la lingua contro il palato < questo gioco non mi piace più prudono.> dice solamente prima di provare ad avvicinare il volto ai polsi per provare a mordersi la carne per provare sollievo < Come ti chiami?> infine chiede verso la ragazza mentre prova ancora a grattarsi con gli incisivi candidi mentre gli occhi rossi come il sangue si trovano ancora a fissare il generale con aria di studio, occhi che vogliono dire molte cose, per la maggior parte brutte, ma comunque molte cose [Chakra NO][Tette al vento e coperta sulla pupazza]

Nonostante qualche difficoltà iniziale, Tachiko sembra capire senza troppe problematiche aggiuntive quello che deve fare per la corporazione, così come la necessità di differenziare le personalità tra di loro. E' un compito parecchio difficile per alcuni, ma pensate a chi soffre di doppia personalità? Un gioco da ragazzi, ve lo dico io. <Tachiko è la Genin di Konoha, membro del clan Nara. Wasupu è un Anbu delle Forze Speciali. Kachigaru è un Fiduciario della Task Force. Devi tenere a mente soltanto questa differenza. Sono tre persone diverse che non entrano in combutta tra di loro. Se ti presenti a qualcuno senza maschera, sei Tachiko. Non sei Wasupu tanto meno Kachigaru. Chiaro?> Le insegnerà anche questo, ma evidentemente, per accettarla, sa che potrà farcela e sa che il suo addestramento sortirà tutti gli effetti sperati sino a questo momento. <Il mio nome è Boryoku> Inutile nasconderglielo arrivati a questo punto. <e sono il Generale Supremo delle Forze Speciali Anbu di Konoha, Kusa e Kiri.> La vera triade dell'Alleanza. <Ti porterò una maschera e ti toglierò le manette. Prima di questo, ti leggerò nella mente. Devi solo fare la brava qualche altro istante.> Ed è quello che andrebbe a fare, poggiando la dritta sulla di lei fronte, componendo i sigilli necessari. Cerca di scavare, di trovare qualcosa che sia fuori posto, un motivo per cacciarla dagli Anbu. L'aveva detto che sarebbe stata più severa nelle ricerche e negli arruolamenti. Lo disse proprio ad Onosuke. Sicura di non aver trovato nulla di compromettente, quale un ipotetico tradimento o l'idea anche soltanto di adottarlo in futuro, la libererà. Le darà ovviamente la maschera che le spetta, gli abiti appositi per il suo ruolo. Dopodiché, potranno riportarla nella sua abitazione fino a nuovo ordine. [ END - End non obbligatoria ]

Tachiko viene portata nella consueta prigione di (poco) lusso degli Anbu. Qui, incontra Boryoku che vede in Wasupu la persona da plasmare per i propri scopi. La arruola nelle Forze Speciali.

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