La prima parte del piano

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22:31 Furaya:
 Un lungo pantalone nero, aderente alle forme della fanciulla, ne copre le inferior leve. E' sorretto da un cinturone in cuoio con fibbia argentata, avente sul fianco mancino dei ganci per i foderi delle rispettive katana. Non si separa da nessuna delle due, fedeli compagne di battaglia nel corso di tutta la sua esistenza come Ninja. A coprire l'addome, una camicia bianca con il colletto ben piegato, poggiato sui lati e lasciando visibile parte del collo e il ciondolo con il simbolo del Clan Uchiha. Al di sopra, vi è un maglione nero che ne fascia l'addome permettendole di stare anche al caldo, per via delle temperature prettamente invernali che stanno raggiungendo anche Konoha. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri rinforzati metallicamente tramite degli schinieri. Sotto le maniche della camicia, sono stati posizionati anche dei vambracci per qualunque evenienza. Infine, come ultimo vestiario visibile e da mesi poggiato sulle sue spalle, l'haori bianco da Hokage con la dicitura recante il suo ruolo di Decimo sulla schiena in rosso capeggia fiero. Il coprifronte della Foglia è ben legato tra i capelli rosei della fanciulla, lunghi sino a metà della schiena in piccoli boccoli curati e profumati. Con sé, ha portato soltanto qualche tonico coagulante e di recupero chakra, nessun'altra arma od oggetto essenziale oltre alle proprie spade e al Ninjutsu che sa utilizzare alla perfezione. Sta facendo avanti ed indietro da un po', percorrendo la zona del salotto che conduce dai divanetti all'enorme vetrata che dà sul giardino sottostante. La splendida Luna Rossa brilla nel cielo, irradiando coi raggi di sangue tutto il Villaggio e ciò che lo circonda. E' appena tornata nella Magione, laddove Jushan-san l'ha scortata onde evitare spiacevoli inconvenienti, dal momento che la situazione sembra essersi fatta nuovamente drastica. <Se si tratta di nuovo di quell'essere> Quel tale che ha nominato Fenrir, ma che lei non ha tutt'ora mai avuto il piacere di incontrare. Ma lascia la frase in sospeso, infastidita al sol pensiero, con una rabbia che cresce lentamente dentro di sé. E' immotivata, lo sa bene, ma immagina che sia per colpa della Luna considerando che anche l'ultima volta è finita così. Questa volta, però, l'astro lunare ha evidentemente qualcosa di diverso. Non si tratta più d'un mero colorito attinente al sangue, tutt'al più si tratta di una vera e propria Eclissi. <Fenrir, una volta, mi disse che l'Eclissi avrebbe segnato il suo arrivo.> Bofonchia ancora, non si sa bene con chi stia parlando, se non probabilmente da sola o con Senshi che sta dormendo nella sua improvvisata cameretta, nella speranza non si svegli. Sembrava anche lei piuttosto irrequieta, forse è il caso di generare delle copie per tenerla tranquilla. No, altrimenti diventerebbe un inutile controllo che sa di non poter gestire mentalmente. Si limita a sospirare, seppur non riesca a restar ferma più di qualche secondo nel luogo precedente, spostandosi dunque per cercare di continuare in quel suo moto perenne. Ci manca solo il pianto e, vi giuro, potrebbe iniziare a sbattere la testa contro il muro più vicino. [ Chk ON ]

22:38 Mattyse:
 L'avanzare è lento in per quelle strade, il bianco è ancora avvolto tra i suoi pensieri mentre lo sguardo ambrato è puntato verso il terreno. Il giovane terrorista, preso dagli ultimi eventi, ha deciso di raggiungere la casa della decima, speranzoso di trovare riparo... i piedi sono ben nascosti da quei suoi fidati stivali alti, neri, che vanno a stringere fino a metà stinco un paio di pantaloni bianchi. Alla vita, questi, sono stretti al busto del giovane con una fascia bianca che avvolge più e più volte il suo addome, terminando poi con un nodo al fianco destro. A coprire il petto, vi è una maglia nera, sopra di questa un maglioncino del medesimo colore, a largo al collo mostrando senza alcun problema l'indumento sotto. Le maniche sono lunghe, tanto da coprire il pollice, e il dorso, per metà, lasciando spuntare solo le nocche. I capelli del Senjuu sono liberi al vento, mentre una lieve brezza li alza in volo, andando a levarli dalla faccia di lui. Mat avanza, imperterrito nonostante quella luna bizzarra stia risplendendo in cielo, rafforzando i suoi pensieri. Come se già non fosse nervoso, come se il rivedere e il ripensare alle ultime vicende in un loop continuo possa aiutare no? Tra i via e vai, le guardie a protezione dell'abitazione della decima dovrebbero ormai conoscerlo, ma chissà se effettivamente queste abbiano preso tanta confidenza da farlo passare senza aggredirlo come la prima volta. In ogni caso, meglio non rischiare. Qualsiasi metallo è in grado di creare una scintilla e quel bianco terrorista oggi non è altro che un barile di benzina. "{Furaya, Hai qualche minuto?}" Chiederebbe concentrandosi sul sigilli dell'empatia presente sul suo petto, intenzionato a comunicare quel pensiero con la donna, speranzoso che questa effettivamente abbia tempo per lui. Ricorda bene le sensazioni che prova lui vengono rimandate anche su di lei, ma ogni tanto prova a convincersi che la donna lo disattivi, quanto meno per non rimanere angosciata tutto il giorno.

23:00 Furaya:
 Il Chakra reagisce quando il sigillo dell'empatia viene utilizzato da parte di Mattyse. Questi si mette in contatto con lei, chiedendole se abbia un minuto. <{Dove sei?}> Gli domanda, usufruendo sempre del sigillo mentre gli occhi azzurri son rivolti verso il giardino sottostante. <{Potrei dislocarmi, ma non voglio lasciare sola Senshi.}> Lo avvisa che, volente o nolente, dovrà recarsi da lei oppure continuare ad usare il sigillo dell'empatia che entrambi condividono. Si muove nuovamente all'interno dell'appartamento, senza smettere di camminare, pur di consumare quell'energia che ancora possiede nonostante sia a fine giornata. Deve riuscire a scaricare le pile, riuscendo così a riposare, ma è conscia che non finiranno mai data la potenza della Nara. Sospira, si passa una mano tra i capelli. E' stanca soltanto mentalmente, ma ciò non le facilita affatto il riposo, anzi evita proprio che finisca col farlo. Quindi, non farebbe altro che questo, aspettando una possibile risposta da parte del Senjuu, il quale sembra essere desideroso di parlare direttamente con lei. Non sa che questi sia dabbasso, poiché le guardie non sono tenute ad avvisarle di chiunque s'avvicini, purché non sia un evidente pericolo per la sua incolumità e quella della bambina. Dabbasso, nel giardino, il cane Inuzuka ulula alla luna rossa. Stessa cosa Ithaeur e Fenrir ai portoni di Konoha, per chissà quale astruso motivo. [ Chk ON ]

18:43 Mattyse:
 Avanza ancora, passo dopo passo all'interno di quegli stivali. Lo sguardo si solleverebbe verso l'abitazione della donna che non dista così tanto, anzi, già gli occhi ambrati sarebbero in grado di distinguere distintamente l'ingresso di quell'edificio con annesse le guardie che presenziano e pattugliano. Il bianco a quel punto si fermerebbe per alzare lo sguardo verso le finestre. Chissà se la donna sarà in grado già di vederlo. "{Sono sotto a casa tua...}" resterebbe lì sotto, impassibile, mentre lo sguardo andrebbe con particolare lentezza ad osservare una ad una le finestre della casa, perdendoci il tempo necessario per poter mettere a fuoco le ipotetiche figure, in cerca di quella della donna dai capelli rosa, con cui in ogni caso è ancora offeso. A causa della luna rossa aggiungerei arrabbiato, ma è l'unico angolo di pace che potrebbe mai trovare all'interno di Konoha. Fatto un profondo sospiro, il capo verrebbe abbassato, mentre il peso portato in avanti servirebbe proprio per riprendere quel cammino avente come destinazione il portone in cui la prima volta era stato fermato e stava per mostrarsi aggressivo nei confronti di quei shinobi che speriamo non siano gli stessi. "Buona sera." Saluterebbe in maniera educata i due, fermandosi a circa un metro da loro prima di renderli soggetti principali del proprio cono visivo. I gomiti ora verrebbero piegati, sollevando le mani quanto basti per portarle all'altezza delle tasche dei pantaloni in cui successivamente cercherebbero rifugio dal freddo. Gli occhi ambrati verrebbero rivolti verso il terreno, mentre il variare della pressione della mandibola sarebbe ben visibile a chiunque non sia obbligatoriamente nella sua bocca.

19:05 Furaya:
 Le guardie all'ingresso lo squadrano dalla testa ai piedi. Sono tenute a far entrare soltanto lo stretto necessario, ossia quei ninja che hanno avuto la lieta concessione di raggiungere la dimora della Decima. Di base, si contano sulle dita d'una mano. Mattyse è una di queste. <Guarda che puoi salire se devi fare visita alla Decima.> Ammette una delle due guardie, posta sulla sinistra, che s'è fermata innanzi al Genin. Si spostano proprio per farlo passare, mentre la Nara aspetta soltanto che questi salga. <{A chi aspetti a salire?}> Mormora, adoperando il sigillo dell'empatia verso cui viene incanalato nuovo Chakra cosicché possa effettivamente parlare con l'altro. Infatti, come poi viene lui dimostrato, potrà salire tranquillamente per raggiungere l'attico all'ultimo piano del tempio. <{Non intendo scendere.}> Lo avvisa, stringendosi nelle spalle, mentre cerca di mantenere la calma, nonostante la situazione non sia prettamente drastica da ridurla ad esser nervosa. La luna rossa, tuttavia, avendo raggiunto il suo apice come eclissi, sembra mutare nuovamente il carattere degli abitanti. Lei, a questo punto, esattamente come la prima volta, non n'è esente. <{Credo che sia di nuovo colpa della luna.}> Gli anticipa, facendo schioccar la lingua contro il palato ed aspettando soltanto che possa raggiungerla al piano superiore per parlarne. Come anticipato, non intende scendere né far altro per andargli incontro, tenendo conto della presenza d'una bambina appena nata nell'altra stanza. [ Chakra ON ]

19:17 Mattyse:
 E quando sente quelle parole spalanca gli occhi, come un fulmine a ciel sereno, ma in positivo. Il bianco repentino solleverebbe lo sguardo per posarlo su quella guardia che ha dato quella notizia e mostrargli poi un ampio sorriso. "Ti ringrazio." Annuirebbe allo shinobi per poi riprendere, ora a passo più deciso, anche perché invitato chiaramente dalla decima stessa attraverso quel sigillo. "{La luna?}" Chiederebbe poco dopo essere entrato in quell'edificio, dirigendosi verso la prima rampa di scale. Non ci aveva neanche fatto caso. "Ottimo. Ci mancava solo questo." Sbufferebbe per poi scuotere il capo intento a cacciare quei pensieri negativi, fallendo miseramente prima di riprendere ad avanzare verso la porta che lo divide dall'abitazione della veneratissima FRUFRU. Il gomito destro si piegherebbe di novanta gradi, vedendo il bicipite verticale, fiancheggiare il costato, mentre l'avambraccio risalirebbe portando le nocche della mano all'altezza della propria spalla. L'ondeggiar del polso porterebbe proprio queste nocche contro la porta con l'intenzione di generare quel classico 'cnok cnok' utile ad avvisare del suo arrivo prima di far cadere la mano in direzione della maniglia per verificare se la porta sia aperta o meno. "E' permesso?" Chiederebbe in via totalmente retorica, cercando nel mentre di aprire la porta e farsi strada in quel luogo a lui ormai conosciuto. Bene o male. Quanto bene può essere che un terrorista conosca la casa dell'hokage come se fosse la propria? Entrato si volterebbe per accompagnare la porta così che questa possa venir chiusa senza sbattere. "La piccola dorme?" Chiede inerente alla bimba. "Te invece? Ho saputo che il parto non è stato dei più convenzionali..." giriamo il coltello nella piaga? Mat camminerebbe per quella casa, senza ancora però non aver inquadrato la figura della Judai, così, perché preso dai pensieri mi piace vederlo stupido oggi. "Mi spiace non essere arrivato in tempo..." E a dar manforte a questa sua nuova affermazione, vi è il vero e proprio senso di dispiacere che la donna potrà sentire attraverso quel sigillo.

19:49 Furaya:
 Aspetta che egli sia salito al piano di sopra per rispondere alla domanda che le ha fatto. Lo vedrebbe entrare dalla porta d'ingresso, lasciata aperta per il momento, tenendo conto delle guardie che si trovano al piano inferiore e che controllano qualunque ingresso alla magione. E' nei pressi del muro-finestra sulla destra dell'ingresso, facilmente individuabile. <Finalmente, oserei dire.> Risponde affermativamente per quanto riguarda la bambina che, per l'appunto, sembra esser riuscita a mettere a dormire. Si passa una mano tra i capelli, scostandone una ciocca e avvicinandosi in sua direzione, riducendo quanto meno eventuali distanze. <Non so se hai avuto modo di vedere, ma la Luna è di nuovo rossa. C'è stata una sorta di eclissi.> Spiega alla di lui volta, cercando di mantenere un tono quanto più pacato possibile, evitando d'adirarsi per motivi poco consoni come una mancata attenzione da parte di Mattyse nei confronti dell'effetto naturale. <Avrei voluto bruciarli vivi tutti quanti.> Sospira pesantemente, scuotendo poi il capo con evidente disappunto. <E non importa. Non sapevo chi contattare. Saisashi era fuori il villaggio, quindi non avrebbe comunque potuto far nulla. Eri l'unico al quale mi sarei potuta rivolgere tramite il sigillo empatico e che, come dimostrato, avrebbe chiamato aiuti immediati.> Jushan-san, infatti, si sta ancora fustigando in segreto per non esserle stato di fianco nel momento del bisogno. <Hai fatto più del tuo dovere.> Agita la dritta in aria, mentre s'avvicina a quello che potrebbe tranquillamente essere un piccolo ripostiglio. <Vino? Tanto vale.> Siamo di cattivo umore, quindi l'alcol potrà risolvere tutto. Tanto vale bere, specialmente se si è in valida compagnia. Circa. [ Chakra ON ]

19:59 Mattyse:
 Ora, grazie all'assistenza della donna che decide di avvicinarsi, riesce finalmente a vederla, osservandola da capo a piedi, come se non la vedesse da chissà quanto, mostrando poi un lieve sorriso nei suoi confronti. "Hai fatto bene a contattarmi. Ma avrei preferito raggiungerti di persona..." Continuerebbe lui inerente a quel parto. "Il mio dovere potrebbe essere andare a prenderli e farli penzolare legati per gli alluci davanti al portone così che tutti possano vedere." Eh forse potrebbe essere un tocco un po' troppo aggressivo, che dici Mat? Il bianco poi annuirebbe sentendo quella proposta. "Non rifiuterò di bere in compagnia di un amica. Sempre che questa non sia infastidita nel bere con un..." Momento di suspance per aumentare l'effetto della parola successiva... "...criminale." Eh si ragazzi. Sappiamo tutti che Mat è vendicativo, Tamaki lo ha vissuto in prima persona, quindi si, si riferisce tranquillamente alla loro piccola riunione con Mekura, Raido e Saisa, in cui il nostro principino si è sentito trattato SOLO come un criminale e non come l'amico che pensava di esser diventato per la decima. Il Senjuu cercherebbe ora con lo sguardo una sedia lì vicino, sedia su cui andrebbe a posare delicatamente il proprio deretano, porgendo il fianco sinistro al tavolo e posando il relativo gomito su questo, mantenendo il busto rivolto quindi verso destra rispetto la normale e composta seduta che si dovrebbe mantenere a tavola, tenendo gli occhi ambrati puntati verso la donna. Lo sguardo si assottiglierebbe un poco, come se nella sua figura vi sia qualcosa che non gli torni, qualche cosa che attira la sua attenzione in maniera velata, senza permettergli effettivamente di capire di cosa si tratti.

20:20 Furaya:
 Fa spallucce, poggiando sul tavolo una bottiglia di vino bianco. Non sa neanche perché stia in casa se negli ultimi mesi non ha avuto granché motivo per bere. Si stringe nelle spalle, gli passa un cavatappi e prende nel mentre due bicchieri, due calici, che poggia sul tavolo tra di loro. <Aprila.> Glielo chiede in maniera secca, non un vero e proprio ordine, ma ci va davvero quasi vicino. <Non ti preoccupare, ci sta già pensando Jushan-san. Gli ho dato carta bianca. Farli penzolare fuori dai portoni fa tanto Oto, in realtà.> E non vuole affatto somigliare ad un villaggio di traditori. <Tra l'altro, ho incontrato Nemurimasen.> Glielo annuncia mentre cerca qualcosa da sgranocchiare, che possano essere patatine, dolcetti o qualunque altra stuzzicheria possibile. Glielo dice come se niente fosse, mica intuendo che potrebbe essere un'informazione piuttosto importante da non rivelare a cuor leggero. <Mh?> Piega un sopracciglio mentre torna da lui con dei dorayaki confezionati, qualche sacchetto di patatine e cianfrusaglie trovate in giro per casa. <Devo fare la spesa.> Ammette a se stessa, facendo poi schioccare la lingua sul palato. Si siede a sua volta, prendendo posto di fronte al terrorista, il quale sembra darle una risposta piuttosto piccata che la lascia lievemente interdetta. <Ma sei il mio criminale preferito!> Non è propriamente il modo adatto per tranquillizzare qualcuno e fare dell'ironia. Nient'affatto. E lo dice con un sorrisone a trentadue denti, quasi volesse convincerlo. <C'è qualcosa che non va?> Ah ecco, ti sei ricordata d'aver una educazione da qualche parte. Però, sul serio, non ci sta arrivando. Dove ha sbagliato questa volta? Di solito, non sono gli altri a sbagliare e lei è costretta a punirli? Ne attende un responso, incuriosita. [ Chakra ON ]

20:39 Mattyse:
 Afferra la bottiglia per il collo con la mano mancina, piegando poi il gomito per avvicinarla al proprio petto mentre la destra porterebbe il pollice e l'indice, appena piegate, a stringere quel tappo per poi tirarlo, utilizzando il bicipite e i pettorali, mentre l'arto sinistro è intento a non far partire la bottiglia di vetro da qualche parte. Il volto del bianco diverrebbe di colore rosso per lo sforzo, mentre le guance si gonfierebbero appena e... PUF. Con un rumore secco che, purtroppo, rimbomberà quanto meno nella stanza, il tappo verrà via. Un lento respiro, intento a prendere fiato mentre la mano destra lascia cadere il tappo sul tavolo, allungandosi poi verso uno dei bicchieri, intento a prenderlo, ma prima che possa iniziare a versare si bloccherebbe. "Hai parlato con Nemurimasen?!" Esclamerebbe spalancando gli occhi e sollevando lo sguardo verso di lei, attenderebbe una decina di secondi, giusto il tempo per farle sentire bene la rabbia che poi pian piano andrebbe a scemare, permettendogli di versare il vino nel primo bicchiere e poi nel secondo. "Non attacca molto." Risponde secco a quella leccata di culo, mentre il Senjuu poserebbe la bottiglia sul tavolo, allungando ora la mano mancina verso quello che sarebbe il proprio calice. La attenderebbe, prendendo a disegnare il contorno di questo con il passaggio del dito indice. "C'è qualcosa che non va? Vediamo. Avevamo un incontro per capire come comportarci con mia figlia e gran parte del tempo è stato passato a tentar di far smettere te e Mekura di litigare, come due bambine. Sono arrivato al punto di minacciarvi solo per avere la vostra attenzione. Poi, la stessa sera mi sono sentito dare del criminale e mi son sentito trattato così tanto male che per un attimo ho rimpianto di non esserci finito in prigione. Sai, maggior considerazione e meno pregiudizi, da parte di Saisashi, che comunque arrabbiato o geloso potrei anche capirlo, ma soprattutto da quella donna che avevo cominciato a pensare come una cara amica. Tanto cara, da essermi fatto mettere un altro cazzo di sigilo dell'empatia da Yukio solo per essere sicuro che non le accadesse niente durante un incontro che, tra l'altro, è avvenuto senza che ne sapessi nulla. Quindi top. Cento. Sono diventato Mr sigillo per vedermi trattato peggio di un vero traditore." Annuirebbe ora, con lo sguardo rivolto verso il vuoto, il viso rivolto in direzione del pavimento. "Poi è passato un mese e non so neanche che volto abbia mia figlia, non so se assomiglia a me o alla madre. Inizio a pensare che se rinunciassi a lei forse starebbe anche meglio. Ora ci si rimette pure una luna rossa, così tanto amichevole che per la prossima eclissi andrò alla ricerca di una tecnica abbastanza forte da farla scoppiare, possibilmente prima che perda la testa e vada a farmi ammazzare da qualche parte... Quindi... no, direi che va tutto bene." Come se avesse sputato il peggio veleno, ora volterebbe lo sguardo, andando verso la padrona di casa e porgendole un sorriso palesemente finto. "E te?"

21:30 Furaya:
 Lo vede aprire la bottiglia con qualche sforzo, ma non si cita in proposito. Si sorprende quando gli rivela d'aver parlato con Nemurimasen, in fondo che s'aspettava? Che applaudisse? <...> Avverte, tramite l'apposito sigillo, la rabbia che cresce dentro di lui. <Sei arrabbiato?> No, Furà, ha bevuto troppo e gli s'è alzata la temperatura corporea in un nonnulla perché così gli andava oggi. Chiaro che è arrabbiato, anche se in questo frangente non hai ben capito il motivo e non è innaturale. Non te lo sta spiegando e non sai niente delle contromisure che aveva preso per aiutarti e facilitarti l'incontro con il Gashadokuro. <Suvvia, era una battuta.> Borbotta verso questi, mentre circonderebbe il calice con la mandritta, portandolo a ridosso delle labbra schiuse. E resta lì, in effetti. Beve pian piano durante tutto il discorso che fuoriesce da Mattyse, mentre gli occhi restano assolutamente fissi in quelli dell'altro durante la ramanzina allucinante che le sta facendo. Sospesa a mezz'aria, il calice va pian piano svuotandosi nel frattempo. Lo abbassa, distaccandolo dalla bocca, sol quando lui avrà terminato con quel sorriso più finto di chissà quale banconota tarocca. <Era una discussione che avremmo dovuto avere prima o poi. L'importante è che abbiamo chiarito, non trovi? A prescindere dai modi e dai toni che si sono tenuti.> Pronuncia in sua direzione, cercando di trovare quella poca calma interiore che ancora le resta per non sbroccare direttamente. <Devi ammettere che un po' criminale lo sei, eh.> Un criminale con le chiappe parate dall'Hokage, ma pur sempre un criminale. <O un terrorista se questo appellativo t'aggrada di più. Bisogna chiamare le cose e le persone con il loro nome.> Fa spallucce, seppur la frase appena pronunciata sia piuttosto di bassa lega e mi sorprendo del fatto -io stessa- che ancora non t'abbia lanciato contro qualcosa. <Non mi sono granché stupita dell'atteggiamento di Saisashi. Non credevo davvero che questo nostro legame> Tra virgolette, muovendo anche indice e medio della mancina per simularle. <gli fosse andato a genio. Sicuramente, però, non mi meritavo d'essere trattata come se con te ci fossi venuta a letto.> Che è alquanto falso, non ci sono neanche mai andati vicini. In teoria. <Ehi, ehi. Che significa che ti sei fatto mettere un sigillo dell'empatia da Yukio?! E per quale cazzo di motivo?> Lascia andare il bicchiere prima che possa farlo volare dall'altra stanza, cercando di zittirsi e abbassare il tono immediatamente, poiché non vuole rischiare per NESSUNA ragione di svegliare la bambina addormentata. <Spiegami perché saresti dovuto essere informato tempo prima di quest'incontro. Ti sto aggiornando direttamente, mi sembra.> Si stringe nelle spalle, infatti che altro avrebbe dovuto fare? Mandargli una missiva con i dettagli? <Per la bambina, vi state organizzando, no? Raido avrà sicuramente un piano se non passa il suo tempo dietro a quella ragazzina di Oto.> Della quale ha ovviamente parlato al Senjuu. <E me? Come vuoi che stia? Ho avuto un incontro con il Leader della Yugure che ha fatto vanto di tante belle parole, offrendomi un posto nel loro gruppo di traditori. Per non parlare della presenza di Sango nel territorio del Fuoco, così come dell'arrivo d'una ragazzina scappata proprio da Oto. In più, ho partorito davanti al portone in mezzo ad una manica di imbecilli patentati che probabilmente sono rinchiusi in qualche cella Anbu di isolamento, per non parlare del fatto che mia figlia è ovviamente nata prematura perché io non ho seguito PER NIENTE le direttive dei medici! Sai, mica potevo occuparmi di tutto questo da sola contemporaneamente. Avrei avuto bisogno di dieci me. E ciò ho provato, davvero, ma una volta sparita la stanchezza era decuplicata.> Abbiamo finito? [ Chakra ON ]

21:52 Mattyse:
 Quindi, dopo quella bellissima ramanzina, la donna pensa anche di aver ragione? Vi sono sicuramente dei punti in cui ha meno torto, ma questo non la significa che non abbia sbagliato. Vi sono tante cose che li riguardano, tra il rispetto reciproco agli accordi che i due si erano fatti. Perché quando Mat promette una cosa come il 'farò qualcosa per garantire la tua sicurezza' non viene mai ascoltato? Ora è la sua mano mancina che afferra il bicchiere, avvicinandolo alle proprie labbra, ma a differenza sua si blocca prima di iniziare a bere, lasciandola parlare in maniera completamente libera. Educazione: non parlarsi sopra. Anche perché la cosa darebbe fastidio e farebbe solo scaldare gli animi più del previsto. Hai finito Fru? "Non dico di non essere un criminale o che preferisca il nome terrorista. Dico che per lo meno da parte tua mi aspettavo la considerazione che si da ad un amico. Ma magari ho sbagliato a pensare di aver stretto effettivamente amicizia con la decima." Sbufferebbe per poi sollevare il bicchiere e berne il contenuto tutto d'un colpo, posando poi il calice sul tavolo prima di alzarsi in piedi. "Riguardo il suo atteggiamento, è stato sicuramente eccessivo e non te ne faccio una colpa." Riguardo a Saisashi, passeggiando ora per fare lentamente il giro del tavolo, intenzionato a presentarsi dinanzi a lei. Il bianco si fermerebbe proprio davanti a lei, senza avere altro a separarli, per poi chinare appena il busto in avanti per portare il viso dinanzi al suo, a circa una decina di centimetri dal suo volto. "E per Nemurimasen? Avevamo degli accordi. Del tipo che mi sarei inventato qualcosa per tenerti al sicuro e tu mi avresti aggiornato IN DIRETTA..." Non alza la voce, ma scandisce bene quella parola per far si che la donna capisica. "...il cazzo di motivo per cui ho il sigillo di Yukio è perché se fosse successo qualcosa io non sarei potuto intervenire. Avrei aggiornato Yukio con la tua posizione esatta e sarebbe dovuto venire lui a proteggere te e tua figlia al posto mio." Davvero un pensiero dolce no? Soprattutto dopo l'aver sottolineato alla donna che non si è comportata molto da amica... Ora drizzerebbe il busto, andando in fine a fare qualche passo in dietro. "E non aggrapparti al fatto che avresti avuto bisogno di dieci te. Perché se mi chiamavi sarei corso ad aiutarti e lo stesso Jushan che chissà dove cazzo sta ora a preparare il cappio con cui impiccarsi perché non ti ha protetta davanti al portone." E ora si che ringhierebbe, sollevando la mano mancina per indicare la porta quando parla del maggiordomo personale di Fru. "Io sarò un criminale con la stupida testa che gli dice di affrontare tutto come se potesse vincere. Ma so dove sono i miei limiti, so come devo fare per rimediare. Te Furaya, pensi che tu debba riuscire a fare tutto perché hai un titolo, senza aver bisogno degli altri." pausa, giusto il tempo di fare ancora il giro del tavolo e tornare al proprio posto. La mano mancina prenderebbe ancora la bottiglia per poi riempire i due calici. E nel mentre? Bhe, si continua. "Ma ti svelo un segreto stellina. Con questa tua stupenda mentalità hai messo in pericolo tua figlia, perché hai messo in secondo piano la tua gravidanza." Non la guarderebbe nemmeno negli occhi, troppo concentrato a non rovesciare il vino. "Quindi. Dimmi ora che hai intenzione di fare completamente da sola come se non avessi proprio nessuno ad aiutarti o disposto a farlo nonostante mille difficoltà. Perché al posto di tappezzare il clan hyuga di carte bomba per mia figlia, e sai che potrei farlo anche oggi stesso, sono qui ponendo fiducia in Raido e Mekura per risolvere un problema che ho con quella che ritengo una MIA amica e per aiutarla in quello che è palesemente un momento difficile. E guarda, lo so senza aver bisogno di un sigillo." No... Oggi il piccolo Mat farà da papà a qualcuno e, non essendoci Kimi... FRU, CALL ME DADDY

22:43 Furaya:
 Il bicchiere è finalmente vuoto. Scola gli ultimi sorsi di vino rimasti. <Nessuno dei presenti allora conosceva la tua reale indole. A Saisashi ne avevo soltanto parlato, quindi era un discorso generale in cui presentarti come un terrorista. Inoltre, qualora fossi intervenuta a tuo favore, Saisashi avrebbe probabilmente aperto anche l'ultima porta del Chakra soltanto per picchiare te.> Un modo come un altro per sottolineare il fatto che l'abbia effettivamente DIFESO non pronunciandosi TROPPO in maniera amichevole con Mattyse. E lui che fa? Neanche ringrazia! Niente di niente, zero. <Quindi? Alla fine della fiera, ti sei offeso perché non ho annunciato a tutti i presenti che siamo amichetti del cuore?> Davvero si riduce solo a questo? Solleva addirittura le braccia verso l'esterno, teatrale, stringendosi nelle spalle in seguito. Secondo il suo parere, la sta facendo troppo grande. Sorvola su quanto riguarda Saisashi, non ha grande interesse a voler parlare di lui in questo momento. Lo vede però alzarsi, aggirare il tavolo e fermarsi letteralmente a dieci centimetri da lei, abbastanza da farle irrigidire la muscolatura addominale, portandola ad indietreggiare un minimo. Il calice, per fortuna, è ancor posato sul tavolo altrimenti il suo contenuto sarebbe probabilmente volato direttamente in faccia al Senjuu. <Ero *occupata*> Scandendo bene a sua volta questa parola, poiché avere a che fare con Nemurimasen non era certo un gioco da ragazzi con tutto quello che c'era in ballo. <e c'era Jushan-san che controllava tutto il perimetro. Inoltre, avevo mandato una mia copia mentre io ero nel mio ufficio, al sicuro. Non facevo altro che controllare la situazione.> Specifica alla di lui volta, lasciando che poi questi s'allontani e lei riporti l'attenzione altrove. <Dimentichi un dettaglio> Solleva la dritta assieme all'indice. <Senshi ha avuto la brillante idea di nascere prematura, quindi all'incontro ci sono andata snella come un grissino.> Fa del sarcasmo, ma non è proprio il momento specialmente se l'altro sembra essere veramente molto adirato con lei. <E ti ringrazio per il pensiero, ma mi ostino a dirti che non c'era bisogno di tutta questa protezione perché avevo preso già le mie contromisure. Senza dubbio, un bel gesto.> Glielo ammette, sinceramente parlando, stringendosi nelle spalle e prendendo il bicchiere tra le mani sol quando questi l'avrà nuovamente riempito. L'è passata abbastanza la fame. <Con tutta probabilità, il cappio lo sta legando attorno al collo delle guardie che hanno cercato di stuprarmi mentre partorivo.> Il che rende l'idea dello stupro alquanto agghiacciante, ma sorvoliamo perché non è sicuramente piacevole parlarne ancora, per quanto non sia niente in confronto a quel che ha subito per mano di suo padre che, comunque, l'ha sì toccata, ma non in quel senso. <E' questo che fa un Hokage. Difende il villaggio e gli altri Ninja. Se non sa difendersi da solo ed ha bisogno di altri per farlo, vuol dire che non è in grado di ricoprire questo ruolo.> E' un principio cardine su cui ha fondato gran parte del proprio essere, pronunciandosi col petto gonfio e focalizzando or iridi glaciali in quelle ambrate altrui. <Okay, va bene> Infastidita, sbuffa sonoramente dalle labbra. <ho bisogno di una mano con la bambina anche io, altrimenti non riuscirò a combinare un bel niente. E l'idea di morire in battaglia lasciando Senshi qui con qualcuno di sconosciuto o che comunque non è sua madre, in effetti, non mi trova neanche molto contenta.> Un ennesimo sospiro, lo sa. Lo sa che ha sbagliato, ma a chi avrebbe dovuto chiedere aiuto? Glielo ha detto, ma la testa è di coccio. [ Chakra ON ]

15:27 Mattyse:
 Il bianco scuoterebbe lievemente il capo, voltando appena il capo in direzione della cucina. La donna non sta capendo, si sta rifiutando di capire guardando l'estremo di quella cosa. "Parlo di una via di mezzo. Non volevo certamente gridassi al mondo che che ci scambiamo figurine dei cuccioli cerca amici. Ma c'è comunque differenza dal considerarmi al trattarmi completamente come un f-" Hey Mat? Succede qualcosa? "...Un criminale." Ah certo, c'è una piccola in casa, che anche se è troppo piccola per capire e sta dormendo, bhe, non vuoi che certe cose le impari da te eh? Indice e medio prenderebbero a tamburellare sul tavolo, ritmicamente, mentre il viso prenderebbe, gradualmente, un lieve colorito. "E quanto meno potevi aggiornarmi, avvisarmi. Ti avevo detto che mi sarei inventato qualcosa. E con tutto il rispetto per Jushan, sono certo sia uno shinobi che per te ammazzerebbe tutta Oto da solo... Ma si parla di un Tessai. Avevo un accordo con un Tessai per essere sicuro che tu potessi tornare a casa incolume. Avrei gradito gli aggiornamenti, come da accordo. Oltre che, tornando al discorso iniziale, li avrei graditi anche come amico." Vedi? Vedi Fru che non hai capito? Che stai giocando con particolare leggerezza con quel ragazzino che ti ha giurato fedeltà? Il bianco sbufferebbe, con forza, allungando ancora la mano verso la bottiglia per andare a riempire, questa volta solo il proprio bicchiere, allontanando la bottiglia dalla decima. "Devi allattare. Pensaci prima di chiedere un altro sorso." Non le sta dicendo di no, vuole solo che si fermi a pensarci sopra. "La figura dell'hokage non è quella di proteggere tutti e basta. Se no perché ci sarebbero degli anbu a protezione della magione?" Chiede ora palesemente ironico, voltando lo sguardo verso di lei. "Perché mandare shinobi in missione e non andarci personalmente, se devi essere te a proteggerci?" Domande relative, quelle, una dopo l'altra. "Ma lo pensi perché del tuo ruolo non hai capito una beneamata sega." Maaat. "L'hokage deve proteggere guidando, mostrando agli shinobi la strada da percorrere e se serve percorrerla con loro. E' uno scambio. Proteggi il villaggio e il villaggio protegge te. E se questo non ti va bene, me ne sbatto. Proteggi il villaggio. Proteggi Saisashi, Yukio, tua figlia, i mukenin..." Che è, na lista della spesa? Ora, forse a causa dell'alcool, Mat alzerebbe un pelo la voce, ma non urlerebbe, ricordandosi che vi è una bambina che dorme. In tutto quello, lui si sarebbe alzato nuovamente in piedi, tenendo il tavolo che lo separa da lei di fronte a se. "...Proteggi un po' chi ti pare Furaya. Io non sono uno shinobi di Konoha. Sono Mattyse Senjuu. Tobirama o Al Miaeda." E ora poserebbe la bottiglia di vino sul tavolo, anche con una certa forza, intento a mostrarsi un po' uomo... tutta immagine, che se quella soffia lo ribalta. "Ti ho promesso fedeltà. Non obbedienza. Vi è una bella differenza."[Status: Alticcio]

16:30 Furaya:
 Sospira. Davvero stanno affrontando un discorso simile? Sembra di star parlando di nuovo con Saisashi, eppure con lui ha chiarito facendolo star zitto in modi poco professionali e altamente privati. <Matt> Forse la prima volta che ne accorcia il nome. <ho capito cosa vuoi dire, va bene> Una mano si intrufola tra i capelli sulla nuca. <non era mia intenzione denigrarti, mi sarei dovuta comportare come una persona matura e non l'ho fatto. Sai, ormoni> Gesticola con la dritta. <dolori al ventre che nessuno di voi ha notato ma che io stavo sopportando> Giusto per aggiungere alla lista. <litigi conseguenti, la guerra imminente, un villaggio da gestire, la gravidanza, Saisashi impazzito e con una doppia personalità che mi spaventa, tu che vuoi far esplodere il mondo che ti circonda, Orochi, tua figlia> Potrebbe continuare all'infinito. <per non parlare dell'organizzazione dell'incontro con Hanae. Devo continuare?> Sta palesando i motivi per i quali sarebbe dovuta essere stressata, fuori fase, incazzata col mondo intero a sua volta. <Lo stesso motivo per cui non ti ho aggiornato è poi legato al parto prematuro, disordini ai portoni che mi hanno costretta a raggiungerli sotto la pioggia, mentre mi si sono rotte le acque. Poi è nata la bambina, non sapevo come fare da sola. Sai, piange tutte le notti e a tutte le ore del giorno; ha bisogno di mangiare, di essere cambiata, di essere vestita e lavata. Mi servirebbero delle copie, ma mi serve anche del Chakra! Quindi, non farmi gli stessi discorsi che fa Saisashi.> Letteralmente, sembra che abbia due relazioni in questo momento e non ne riesce a tollerare nessuna delle due. <Anche perché, per farti stare zitto, non posso adottare le stesse contromisure che uso con lui.> Sincera, fa spallucce. Non può portarselo a letto e sfogare così anche lo stress accumulato, quindi sorvoliamo del tutto. <Spero di essere stata idilliaca nella spiegazione, perdonami se ho tremila cose a cui pensare e mi son dimenticata di inviare un messaggio mentale sia a te che a Saisashi, così come d'avvisare Yukio, Raido e anche quel cadavere di mio padre.> Che c'entra adesso? Niente, ma sta svalvolando. <Ahhh, ecco cosa mancava alla lista. Allattare! Nei momenti anche meno opportuni, sai? Metti che sono in riunione. O che c'è un disguido al portone, di nuovo.> La testa vien piegata, la fronte poggiata contro il tavolo sottostante. Nubi nere s'affacciano sulla povera Hokage che si vede investita da troppe necessità e troppi obblighi. <Ho bisogno d'una mano, d'un Consigliere e Mekura al momento non può ricoprire quel ruolo come vorrebbe. Jushan-san mi dà una mano, ma non è sufficiente.> Sussurra lentamente, ma abbastanza udibile dall'altro. In vino veritas. <Il villaggio non mi protegge se prima non ricevo la sua più totale fiducia nei miei confronti. Pretenderanno sempre di essere protetti da me.> Probabile, ma non è detto, magari non conosci tutti i punti di vista dei tuoi concittadini ovviamente. <Voglio proteggere anche te perché, tutto sommato, mi stai affianco quando ho bisogno, mi sostieni. Quindi, non dire così. E non pretendo obbedienza, non la pretendo da nessuno in realtà.> L'è passata pure la voglia del vino. [ Chakra ON ]

16:58 Mattyse:
 Ed ecco che il tutto si calma, scivolando lentamente come un castello di sabbia che viene sottratto pian piano dalle onde del mare, senza distruggerlo di colpo, ma in maniera costante. Poco per volta. Lo sguardo ambrato del Senjuu si abbassa, rivolgendosi verso il tavolo, ancora indice e medio della mano mancina andrebbero a battere contro il tavolo, in maniera più lenta rispetto a prima, un altro ritmo, siamo a circa 90 BPM. Mat continuerebbe quindi come se fosse il proprio battito cardiaco. Anche la donna era piena di problemi, eh? Ma a differenza di Mat, non ha un sigillo che dica agli altri come sta. "Cosa facciamo con Oto." Chiederebbe andando completamente fuori tema, voltando appena lo sguardo in cerca di una finestra da cui guardare foto. "Cosa deve Saisa e cosa vorresti che faccia io." Vorresti, le sta chiedendo un opinione, un parere, una preferenza, non un ordine. Sono tante le cose che lo portano a questa domanda, sono tante le problematiche che stanno sorgendo e come si immaginava, quella donna ha bisogno di una mano. La mano destra cercherebbe ora il bicchiere, sollevandolo poi per portarlo dinanzi ai propri occhi, osservando l'immagine della finestra e della luna oltre questa, attraversare il vino offerto dalla rosata. "Troviamo un punto zero da cui ricostruire tutto. Fiducia, piani, dominio e governo." E ancora, come un bravo alcolizzato, il bicchiere verrebbe portato contro le proprie labbra, sorseggiandone un po' il contenuto, in maniera più tranquilla questa volta. Si, sta sera torni a casa a gattoni. "La foglia ha troppi nemici in questo momento e l'unico braccio armato che ha, al di fuori di una squadra di genin pronta a fare casino, sei tu." Che bella rivelazione, eh? "Che sei appena diventata madre e hai altre duecento cose a cui pensare." Sta pensando ora, ad alta voce. Deve trovare una soluzione, a tutti i costi. "Puoi aggiornarmi su tutto? Voglio provare a temporeggiare e a guadagnare tempo." Tempo, tempo per cosa?

14:34 Furaya:
 Dopo aver spiegato, per filo e per segno, come si è sentita ad essere sobbarcata di cose da fare, tra l'altro anche piuttosto importanti, anche il terrorista comprende. <Un tuo conclannato> Misashi. <vorrebbe recarsi ad Oto, poiché tornato da poco in patria> Konoha. <quindi, sarebbe il più indicato per infiltrarsi ad Oto. In questo modo, raccoglierebbe informazioni senza nessun problema.> Il problema è chiaramente la lettura della mente, per la quale può fare decisamente poco, invero. Non ha il potere di cancellare i ricordi e le memorie come Yukio, ragion per cui bisognerebbe trovare un altro aiuto esterno. <Lui vorrebbe infiltrarsi, ma non lo credo fattibile. Tuttavia, qualora partiste all'attacco assieme a lui, diretti appunto verso Oto per sondare il terreno, per estrapolare informazioni relative a possibili guardie, turni di queste ultime e tutto il necessario, allora potrebbe essere utile anche un suo intervento in questi termini.> Specifica alla di lui volta. <Hanae ha professato che la Yugure vuole muoversi e lo farà ben presto> Non ha dubbi in merito, anche se di Nemurimasen non si fida certo ciecamente come potrebbe essere per un Saisashi, ad esempio. <Dovresti muoverti assieme alla tua Task Force per raggiungere il Paese dell'Aria. Da qui, cercare di capire quanto ti ho specificato prima.> Mormora, la testa ancor posata sul tavolo, occhi semichiusi alla ricerca di tranquillità interiore, per quanto sia possibile ottenerla, ovviamente. <Un punto zero? Cosa intendi?> Vuole che questi glielo spieghi meglio, dato che potrebbero avere punti in comune esattamente come quelli divergenti. <Oltre a questa richiesta> Dell'altro Senjuu. <Hanae mi ha chiesto di unirmi alla sua causa, alla Yugure, tuttavia ho rifiutato.> Com'è giusto che fosse. <Alché mi ha detto che tutti coloro che moriranno, di conseguenza, li avrò io sulla coscienza, non essendomi schierata dalla sua. E' una frase atta a farmi riflettere, senza dubbio, ma son ben lungi dal ritirarmi. Come per Kiri, chi vuole combatterà in nome del Villaggio e dell'Alleanza; chi non vuole, può decidere di restare fermo e aver salva la vita.> Fa spallucce, il capo che viene sollevato e le mani che poggiano sotto al mento così da sostenerlo. <Non so quali saranno le loro prossime mosse e non comprendo appieno il motivo che abbia spinto Hanae a volermi nella sua corporazione. Anche lui cerca a suo modo la pace, ma non gli credo.> Glissa con gli occhi verso la bottiglia, facendosi pensierosa e storcendo il labbro inferiore. <Cos'altro vuoi sapere?> Magari le viene in mente altro che l'è sfuggito, in fondo è costretta a tenere a mente troppe cose. [ Chakra On ]

14:55 Mattyse:
 Lo sguardo del bianco si mantiene su quella finestra, pensando ad una possibilità e ad un modo utile per risolvere più problemi in meno tempo possibile. Deve trovali. "Un Senjuu vuole entrare a Oto? Un altro dopo Tenshi?" Chiede ironico, accennando ad una lieve risata. Mat non si è dimenticato che sua sorella ha tradito la foglia andandosene al villaggio del suono, ma potrebbe essere proprio lei la chiave che farà crollare il villaggio. "Se gli darai l'ordine e è una sua volontà, c'è il rischio che lo scoprino prima ancora di entrare." Ed è il problema cruciale. "Significherebbe dargli il permesso di morire. Se si suicidasse in pubblica pazzia sarebbe anche meglio." in fondo, non venderebbe i segreti di cui è a conoscenza ai nemici. Pensa Mat pensa. Anzi, Al Miaeda. "Muovere tutta la stask force è ancora problematico. I due membri che mi hai fatto inserire sono promettenti, un ottima combinazione e insieme saranno letali. Ma devono sviluppare la fiducia che richiedono le missioni. Oltre al fatto che siamo letteralmente una squadra di genin." Quindi è ancora ostica. La donna poi fa una domanda, chiede di cosa parla con 'punto zero'. "Per vincere con il minimo sforzo uno scontro qualsiasi, a livello strategico, devi tenere sotto controllo tutto, questo ti permetterà di prevedere le mosse dell'avversario e così dominare la partita per tutto il tempo. Ma se qualcosa, causa problemi personali o abilità dell'avversario, tu perda la visione dello scontro?" E' una domanda aperta, che pone alla donna, a cui però donerà lui stesso una risposta. "Vi è un modo per riacquisire quel controllo. Creare un punto zero. Un punto di stallo e panico generale che possa simulare l'inizio. E' un punto in cui entrambi i giocatori si devono fermare e devono ricominciare. Pensare ad un altra strategia o se continuare quella precedente. E la cosa permette a chi ha perso il controllo di ampliare la propria visione e tornare in testa." E' quindi una semplice tattica, un punto da fissare per creare caos in entrambe le fazioni così da obbligarle a ricominciare. "Ok. Ho un piano, o almeno una bozza di questo." Si volterebbe repentinamente, tornando poi verso il tavolo. "Non sappiamo quanto Oto controlli i suoi confini e i suoi territori al di fuori del villaggio. Quindi dobbiamo creare confusione fuori da questo in modo che possa entrarvi." Semplice a dirsi, no? Ma vi è una parte di quel discorso che non lo convince, quello di Hanae e la sua risposta. "C'è altro Furaya. Se la Yugure volesse agire come gruppo armato, come esercito privato o simili, avresti ragione. Chi vuole combattere rischierebbe la vita e chi no potrebbe starsene al sicuro. Ma se si parlasse di un'altra squadra terroristica? Lì nessuno potrebbe scegliere." Non sa quale sia la risposta, vuole solo che la donna abbia un ampia visione di quello che potrebbe accadere. "Se diamo fuoco a tutto il confine tra fuoco e aria, tutto, creando una vera e propria separazione di fiamme e caos. Attireremmo abbastanza l'attenzione così che il conclannato, accompagnato da una valida squadra, possa entrare passando dall'erba." si tratta quindi di una tattica utile per distrarre tutta Oto. "La cosa fatta in questa maniera additerà inizialmente Konoha, ma posso inventarmi qualcosa e potremmo far crescere la fama di Al Miaeda." E' un idea su come tamponare quel problema, ovviamente da approfondire. "Successivamente potremmo anche creare disordine vicino al suono. Le aree circostanti potrebbero scoppiare, prendere fuoco, attirare la loro attenzione... questo coprirebbe il tuo uomo, ma allo stesso tempo darebbe una sua visione sfalsata, perché sarebbero controlli fatti durante situazioni di emergenza, con villaggio allertato." Quindi, piccolo bombarolo, pensa. "Abbiamo una mappa della nazione dell'aria? E una del suono? Ho bisogno di quante più planimetrie possibili. Se studiamo in maniera precisa cosa e come far esplodere le cose, come colpire il suono e quando, con attacchi coordinati potremmo anche coprire il loro ingresso nel villaggio. Ma per farlo abbiamo bisogno di essere coperti a nostra volta." Anche supponendo che i tre prendano quella fiducia di cui hanno estremamente bisogno in pochi giorni, non hanno possibilità contro una squadra di perlustrazione di grado Jonin.

15:28 Furaya:
 Un lento sospiro è quello che proviene dalle labbra schiuse della donna al sol pronunciare di Tenshi. <Non nominarmi quella stronza.> E no, non ha occhio di riguardo per lui soltanto perché n'è il fratello. Resta ciò che ha fatto. <Dovrebbe tornare a prendere Onosuke, da quel che ho saputo> Gli rivela, probabilmente non avendoglielo mai detto prima. <e questa è un'informazione talmente confidenziale che mi costringerebbe ad ucciderti qualora la divulgassi.> No, non sta scherzando neanche questa volta. Lo sguardo s'assottiglia e rivolge l'occhiataccia proprio al volto di Mattyse che ha davanti, una mano poggiata sulla fronte a mascherare il malessere. <E le guardie al portone hanno già l'obbligo di tentare la cattura e di avvisarmi non appena si presenterà. Crede che io non sappia nulla, si sbaglia e glielo dimostrerò.> L'ha presa in giro, non la perdonerà di certo. Non si tratta neanche di far rispettare la legge del villaggio, quanto più l'onore dell'Hokage. Ha avuto la sua seconda possibilità, non ne avrà delle altre. <Come Rio> Giusto per aggiungere altra carne al fuoco. <solo che> Ci rimugina, il ghigno che s'affila, probabilmente a causa dell'alcol. <lui lo voglio vivo.> Interrogarlo, torturarlo e soltanto dopo consegnarlo probabilmente a Fenrir o ad Ithaeur, a chi lo preferirebbe. Venire tradita è l'atto peggiore e non lo tollera più, adesso basta. Ovviamente NON sa che questi si sia recato per forza di cose ad Oto, TUTTAVIA non è andato sicuramente a Kusa come l'aveva avvisata. <Non gli ho ancora dato l'ordine, ma ho pensato bene di discuterne con chi di dovere. Mandare in avanscoperta dei Ninja, qualunque essi siano, non è mai qualcosa di positivo. Bisogna formare un piano che sia degno di tale nome, cosicché non abbia rischi eccessivi rispetto a quelli che avrebbe già di base.> Che comunque non sono pochi affatto. <Hoshiko si sottoporrà alla lettura della mente da parte di Boryoku> Il Generale Anbu. <di conseguenza, avremo tutte le informazioni su Oto che lei è riuscita a ricavare in quest'arco di tempo, prima di tradirli del tutto.> E già questo potrebbe essere tranquillamente un vantaggio tattico non da poco. <Yukio conosce le vecchie mappe di Oto, non so quanto possano tornare utili, tuttavia le sfrutteremo a nostro vantaggio. Mappe relative ai confini dei due paesi posso fartele recapitare anche domattina dal mio ufficio.> Niente che sicuramente Jushan-san non riesca a trovare negli archivi, ovviamente. Ne segue il discorso riguardante un ipotetico punto zero, laddove cerca di ascoltare e di assimilare ciò che Mattyse le sta proponendo. L'espressione resta appena turbata, forse infastidita da così tanto parlare, ma l'animo guerriero che è in lei sta cominciando a ribollire come molto tempo prima. <Cosa intendi per un'altra squadra terroristica?> Non comprende appieno quest'affermazione, quindi non può pronunciarsi a tal proposito come farebbe per il resto del discorso intrapreso da entrambi. <Prova a creare scompiglio sul confine. Sfrutta i Monti Ardenti, sfrutta la lava che erutta dai vulcani.> Sono proprio sul confine del territorio. Agita appena la dritta. <Incendia l'incendiabile ma limita i danni per quanto possibile. E quando il confine del Paese dell'Aria divamperà, devi controllare il tempo impiegato dalla guardie per giungere a controllare l'accaduto. Devi trovare informazioni sul numero, tempistiche, volti conosciuti, ciò che è essenziale per muoverci di conseguenza.> Gli sta dando letteralmente il consenso. <Se reputi sia meglio far accrescere la fama di Al Miaeda, fallo. Altrimenti presentati come Tobirama assieme alle due ragazze per accrescere il legame della Task Force. Questo, lo lascerò decidere a te.> In qualche modo andrà fatto. <Se ti ci presentassi come Al Miaeda, la gente capirebbe che non ce l'hai soltanto con Konoha com'è accaduto di recente, ma anche col resto dei villaggi.> E quindi, tutto tornerebbe di nuovo neutrale e controllabile. E par concludere. [ Chakra ON ]

15:47 Mattyse:
 Quell'informazione, oohh... quella bruttissima e bellissima informazione inerente il ritorno di Tenshi in patria per il suo amato. Quale a dir poco splendida e deliziosa notizia. "Oh... la sorellina torna a casa?" Chiederebbe in maniera ironica mentre un lieve sorriso si amplia sul volto. "Potremmo gestire la cosa a nostro vantaggio..." commenterebbe. "Abbiamo bisogno però di un incontro con Onosuke prima che lei arrivi. Le lasceremo un bel ricordo in testa, un dubbio a dir poco enorme." E gli occhi ambrati andrebbero ora a sollevarsi in cerca di quelli della decima. "Se le diciamo che è stata magnifica, che il piano ha funzionato, che è stata geniale a proporre di farsi cancellare la memoria così che potesse andare a Oto, prendere informazioni e che poi sarebbe tornata proprio per il suo amato Onosuke..." E la punta della lingua andrebbe ad essere afferrata tra i denti, mordendola lievemente. "Tornando ad Oto perderebbe tutta la loro fiducia." Continua in quella sua spiegazione. "E rimarrebbe esclusa dai due villaggi. Questo ammettendo sempre che non riescano a prenderla." Anche se in quel caso basterebbe farle leggere la mente sempre dal nostro amatissimo generale. Il bianco poi farebbe perire quel sorriso, tornando a pensare effettivamente a come compiere quel piano a dir poco caldo. "Se facessi scoppiare la facciata rivolta verso Oto amplierei notevolmente l'incendio e i danni verso di loro..." Annuisce per quella stupenda proposta, leccandosi ancora le labbra. Sta assaporando qualcosa, qualcosa che gli piace davvero, ma davvero tanto. "Ho bisogno delle cartine e devo procurarmi dei liquidi infiammabili." Commenta continuando a pensare, prendendo ora a far vibrare il ginocchio sinistro, preso dai suoi pensieri, quei suoi film mentali da sempre utili a trovare le diverse soluzioni. "Al confine ci sono foreste?" Chiederebbe sollevando un sopracciglio sinistro. Potrebbe solamente aspettare le cartine... ma... "Anzi. Fammi avere le planimetrie e le mappe, avrei bisogno di una lista di shinobi di grado chunin in su disponibili e chi vorresti far entrare ad Oto per ora. Compilerò una relazione con scritti tutti i piani nel dettaglio, di cosa ho bisogno per eseguirli e delle conseguenze che prevedo, se ne prevedo. " ma figuriamoci, hai fatto crollare l'economia di Kiri con dieci carte bomba, sappiamo già che punti a farli morire di fame! Mat ora annuirebbe, allungando la mano destra versa la donna. "E un ultima cosa. Se sei in difficoltà, per qualsiasi cosa, compreso il tuo stupendo lavoro da Hokage e non mi chiami. Giuro sui kami che il prossimo attacco di Al Miaeda sarà casa tua. Dopo aver fatto portare via la bimab da Jushan." La piccola non pagherà per la stupidità della madre!

16:41 Furaya:
 Un ghigno, di rimando, s'allarga anche sul viso della Decima. <Per quale motivo, secondo te, non l'ho ancora dichiarata Mukenin? Perché non prove per confutare la mia tesi?> Retorica, fa spallucce. <Ha un accordo con Onosuke che ha giurato di onorare, pertanto tornerà sicuramente a Konoha per ricongiungersi con lui e portarlo ad Oto.> Solleva l'indice della dritta, saccente. <Ma ciò che non sa è che Onosuke ha preso accordi con me.> Autoindicandosi tramite il dito che aveva poc'anzi sollevato, chinandosi appena in avanti per avvicinarsi al bianco. Come se volesse sussurragli qualcosa d'illecito, d'impronunciabile. <Vuol dire che, non appena tornerà e le guardie mi avviseranno, sarai avvisato di conseguenza tramite sigillo empatico.> Questa volta, non se ne dimenticherà quanto meno. <E' un piano da considerare.> Getterebbe caos nella parte opposta, causando così problemi anche alla stessa Tenshi che non sarebbe accolta da nessuno dell'Alleanza. <Per tutti i Kami> Le mani vengono infilate tra i capelli rosei, spinti all'indietro sulla sommità del capo. <anni fa, non avrei mai pensato di essere d'accordo a far qualcosa del genere soltanto per mantenere la pace.> Nessuno l'avrebbe mai creduto possibile e, in fin dei conti, neanche lei stessa. <Per quanto riguarda le foreste, non ricordo di preciso. Quindi, avrai quest'informazione tramite le cartine che ti farò ricevere.> Quelle di cui hanno parlato poc'anzi, in modo che non sia lasciato niente al caso. <D'accordo. Fammela ricevere tramite Boryoku, in questo modo sono sicura che non passerà in mani sbagliate e arriverà direttamente alla sottoscritta.> In merito alla relazione, mentre le sfugge un'altra risata, piuttosto serena, nei di lui confronti per quanto riguarda le ultime affermazioni. <L'ultima volta, hai minacciato di disseminare la mia camera da letto di carte bomba mina. E vorrei ricordarti che stai minacciando l'Hokage.> Ma non se la prende, al tempo stesso sembra esserne divertita. Quindi, che resti o meno poi nella di lei dimora, per oggi cala il sipario. [ END ]

16:58 Mattyse:
 Ohh.. finalmente riusciamo a capirci a pieno eh? Mat riempirebbe i polmoni, sollevando poi il mento, osservandola seduta su quella sedia. "Anni fa non pensavo che mi sarei innamorato e avrei fatto una figlia con la capo clan Hyuga... Però siamo entrambi qui, no?" Risponde ironico, accennando poi ad una lieve risata. L'alcool? E' ancora presente nel suo corpo, e ancora girovaga creando problemi di volta in volta. Che sia il motivo per cui non sta proponendo un piano completo esattamente in questo momento? Ora il busto si piegherebbe in avanti, cercando di posare entrambi i palmi sul tavolo che ha di fronte, abbassando poi il capo verso di esso e tirare un profondo sospiro. "Non sto minacciando l'hokage, sto minacciando un'amica che vuole fare tutto da sola..." In maniera più confidenziale, seguita da una lieve risata. Il senjuu scuoterebbe appena il capo, cercando poi una posizione comoda su quella sedia, che non lo veda cadere a terra al primo giramento di testa. "Senti... so che la piccola dorme... ma se prometto di non fare casino me la fai vedere?" Non sarà lontanamente paragonabile al vedere la propria, ma quanto meno potrà donarsi qualche secondo, un po' di pace o almeno una simulazione di questa. [End]

Si parla di troppe cose, provo a fare un riassunto.
Mattyse sclera perché Fru l'ha trattato come un terrorista e non come un amico (Terrorist-zoned), si offende per non esser stato avvisato in tempo circa l'incontro con Hanae.
Lo placa elencando tutte le problematiche avute di recente.

Fatta la pace, s'addentrano nel piano per muoversi verso Oto.