Eryk
Free
Giocata dal 12/11/2020 22:12 al 13/11/2020 00:26 nella chat "Centro di Oto"
Serata tranquilla, il clima con lui è stato clemente, dandogli una nottata tranquilla al sicuro dalle precipitazioni che potevano causargli qualche disturbo. Con tutto quello che sta accadendo inoltre c’è da dire che si sta proprio rilassando a Oto, non pensava data la nomea, eppure pian piano si sta ambientando a quel villaggio che tecnicamente gli appartiene per un diritto non reclamato di nascita, quel cognome e maledizione che lo accomunano a tanti altri che hanno trovato un porto sicuro qui nel paese dell’aria o meglio nel villaggio del suono. Si trova a un chiosco dei tanti in una delle piazze con una scultura alle spalle di gente che non conosce, non gli importa chi siano e anzi, gli ricordano fin troppo i dieci volti al monte di Konoha, quasi una contraddizione per chi, da sempre, è l’antitesi del villaggio della foglia, non trovate? Veste come al solito, o quasi, in maniera impeccabile con una camicia bianca di cotone puro a coprirne il busto con le maniche che sono state arrotolate in maniera ordinata a esporre quegli avambracci così gonfi e tatuati, tipico suo e degli yakuza dopotutto. La camicia è abbottonata in maniera impeccabile anche se ora, per mangiare, gli ultimi due bottoni sono stati allentanti, così come il nodo di quella cravatta nera che ha al collo. Alle sue spalle, a coprire lo schienale della sedia, quella giacca di quel completo nero, una abbastanza casual e non del tutto elegante da cerimonia, infondo sta solo andando in giro per quelle vie e in questo momento sta prendendo un boccone fuori. Per stemprare quella serietà infatti, le gambe sono coperte da jeans denim neri, così come i piedi da quegli anfibi neri lucidi, leggermente usurati dato che non sono nuovi, con quella suola di gomma simil trasparente con note quasi ambrate, ricordano molto una marca a noi più famosa. La destra impugna quelle bacchette dall’estremità posteriore, pinzando con le punte un paio di noodles di grano saraceno spessi con quella verdura lasciata ancora croccante cotta al vapore insieme a dei gamberetti, degli yaki udon che sono risucchiati all’interno della bocca. I capelli corvini come al solito, e soprattutto ora che sta mangiando, sono racchiusi in quella coda di cavallo alta mentre non si avvede di altre persone che possono passargli alle spalle. Non ha coprifronte con sé, mai li ha indossati e mai li indosserà, non fa parte del suo stile. Il chakra già impastato come sempre per le strade di Oto, nessun oggetto ninja con se, anzi, a giudicare dai vestiti e quel profumo che si sente passandogli vicino, simile a una colonia ma molto più delicata, il quale si interlaccia con quelle note di tabacco, possono facilmente far confondere il Doku con un impiegato o qualsiasi altro lavoratore da ufficio [chk on]22:26
Utente anonimo:
Solita serata quella che sta trascorrendo ad Oto, una serata come tante altre, ed il clima sembra essere più clemente degli ultimi giorni. Il giovane si trova al Dojo Uchiha, posto che vive parecchio, psia per allenarsi, sia per vivere una vita di gruppo se così vogliamo definirla, sia per aiutare quando possibile quello che ritiene essere il suo Sensei, Ekazu Uchiha, quando quest'ultimo ha bisogno di qualcosa. Insomma, gironate impegnate, anche per la meditazione, che non manca mai, da quel nefasto giorno, non ne fa più a meno. Ma ritorniamo al presente, percè il giovane, aiutandosi con la mano destra va ad aprire la porta del Dojo, e muove un passo, oltreppasando il varca e ritrovandosi fuori da questo. I suoi occhi si guardano attorno, mentre dietro di lui, cloni che si allenano. Ma a questo ora non da importanza, preparandosi ad impastar eil proprio chakra, visto che non vuole andarsene in giro senza aver prima attivato quest'ultimo. Una sicurezza in più, che ad Oto non può che far bene. Quindi va a farlo,nel classico modo di sempre: che lo vede andare a formare con entrambe le mani il sigillo della capra, va a visualizzare due puntini sul suo corpo: Il puntino rosso ed anche il puntino bianco, che risultano essere rispettivamente, quello bianco l'energia psichica e quello rosso l'energia fisica. Si concentra su quest'ultimo, andando a sentire i muscoli irrigidirsi, come se avesse dei campri, ma senza alcuna presenza di dolore. Quel pallino stava crescendo e stava diventando una sfera, e più cresceva più quella sensazione di contrattura dei muscoli cresceva, sempre di più sempre di più finoa quando una sensazione di rilascio muscolare, segno che la sfera rossa era compelta e poteva passare a quella bianca, che inzia a riempirsi facendogli scorrere inzialmente piano i ricordi e i pensieri che ha in mente, facendogli rivivere quelle sensazioni provate in quel momento, e più la sfera cresce, più la velocità aumenta andando come a creare un turbinio di emozioni, di pensieri di ricordi che gli avvolgono la mente, fino a quando tutto quanto non cesserà, alsciandogli come se nulla fosse una mente lucida, vuota da confusione, e con quei ricordi e quei pensieri che sono tornati pacati e ordinati. Pronte le due sfere, va poi a spostarle al centro del corpo, all'altezza della bocca dello stomaco, dove andranno prima a toccarsi, e piano piano ad unirsi le due sfere, ad amalgamarsi ed è qui che alcuni brividi sembrano inziare a pervade il corpo del giovane figlio del clan Uchiha. Come per le altre due sfere, quella sensazione aumenta, sempre di più, in liena con il miscelarsi e l'amalgamarsi di quelle due sfere che alla fine di questo progetto daranno vita ad un unica sfera, che farà si che il chakra scorra dentro il corpo del giovane, invadendolo come un uragano. Un unico e secco brivido gli va a percorrere la spina dorsale, segno che il processo se svolto correttamente sarebbe stato finito e il chakra attivato. Una volta fatto ciò, andrebbe a riaprire gli occhi, che sono completamente neri, lo Sharingan non è stato attivato, e le mani vanno a staccarsi l'una dall'altra, andando a sciogliere il sigillo della capra. Si gira con il busto quanto basta per poter raggiungere la porta del Dojo, e ua volta afferrata, andrà a chiuderla, per poi incamminarsi e immettersi nella via principale di Oto, che porta alla piazza, dove vi sono le tre statue. Lungo questa strada principale, c'è chi viene e chi va, e chi si soffermerà a guardarlo potrò notare che il giovane si presenta vestito così: maglietta aderente di colore nero, pantaloni comodi e leggermente larghi per poter favorire i movimenti, e scarponcini altrettanto neri alti, che coprono anche lo stinco, e che presentano un'apertura all'altezza delle dita dai piedi. Schinieri e vambracci sono indossati, come i guantini con al placca metallica sopra. Molto di questo però viene coperto dalla tunica bianca che il giovane indossa. Presente un collo alto e a "V", dove attorno a quest'ultime sono presenti delle Tomoe. A tenerla chiusa vi è una fascia nera attorno alla vita, nella quale vi è legato il coprifronte che reca il simbolo di Oto, e dietro alla scheina vi è attaccato anche la tasca porta oggetti, mentre il porta kunai è allacciato all'altezza della coscia destra. I capelli neri e lunghi, sono legati dietro la nuca a creare una coda bassa, con delle strisce di tessuto, mentre altri due ciuffi sono sempre tenuti legati a mo di coda, ad entrambi i lati della fronti, in modo che non possano infastidirlo. Le mani, sono state infilate dentro le tasche dei neri pantaloni, lo sguarod tranquillo guarda davanti a se, ma alcune volte, si guarda intorno. Un vizio, che ormai ha e che si terrà si quando non cresceranno le sue abilità, anche se nemmeno epr allora è sicuro che non si guarderà attorno ogni tanto, anzi forse lo farà ancora più spesso. [Se Chakra On][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1] Rumore di bacchette di legno che continuano a muoversi sul fondo di quel piatto bianco di ceramica, prendendo gli ultimi noodles spessi e di verdure che gli sono rimaste, infondo i gamberetti li aveva già finiti, belli sgusciati e piastrati per renderli appena all’esterno croccanti. Finisce comunque quel piatto per poi allontanarlo appena per poi alzare la mano destra appena <” Kara Age, abbondante. “> ordina per poi aspettare. La destra si allunga, prima di tornare al bancone si allunga al calice di birra bionda, cominciando a sorseggiarlo per poi appoggiarlo al bancone. Si rotea a guardare sulla strada appoggiando la destra col gomito dietro mentre la sinistra si infila nella tasca della giacca a estrarre una sigaretta con l’accendino, portandosela alle labbra per poi illuminare con la fiamma la fine, aspirando quel fumo per far partire quel percorso di fumo. Combustione del tabacco che si trasporta all’interno dei polmoni, riposando lì, inebriando i sensi di quel sapore tossico e nocivo, come lui, che ama. Lo lascia uscire nuovamente dalla bocca e poi dalle narici mentre le ambrate si depositano su quei viandanti che continuano a passare lungo alla via dietro quel chioschetto. Non parla, non conosce nessuno dopo tutti anche se quegli occhi ferali, illuminati dalla luce del chiosco, si depositano sulla figura di Shinuja, così diverso da come si presenta lui, soprattutto nel camminare e nel vestirsi, come se venissero da due ere totalmente diverse. Sarà forse qualche cosplayer? Difficile vederlo, sa che gli haori, soprattutto con la Yugure, sono tornati di moda, eppure quello che indossava era proprio un vestiario classico, quasi da cerimonia… <”Chissà da dove esce…”> mormora tra se e se con quella voce bassa, profonda, roca mentre continua ad osservarlo mentre si dovrebbe avvicinare a lui. Se fosse arrivato abbastanza vicino o se lo sguardo dei due si fosse incrociato, ecco che alzerebbe la sinistra con la sigaretta a chiamarlo a sé. [chk on]23:16
Utente anonimo:
Chioschi e negozi aperti, che inebriano quella via di profumi e di desideri, ma il tutto si racchiude nello spendere qualche Ryo, per far si che quel desiderio, non necessario venga esaudito. Non è però la situazione del giovane, che non è attratto dai negozi, forse un poco di più dai chioschi dove vendono cibo, e lo ha ben dimostrato a Kiri, ma quello era tempo fa, era un altro Shinuja, più ingenuo, più arrogante. Il passo continua però ad avanzare, lo sguardo che girovaga per quelle vetrine, per quei chioschi non incrocia ancora los guardo del Doku, ed è per questo che andando a scrocchiarsi le ossa del collo, piegandolo prima verso una spalla poi l'altra, si godrà quella bella sensazione per qualche istante, non di più, prima di riportare la testa dritta e lo sguardo a guardare davanti a se. <mh?> Un piccolo verso, una smorfia leggera, quella che si crea sul volto del giovane, increspandolo, per qualche breve istante quando incontra, qualche metro dopo los guardo del Doku, e quel segno come a richiamarlo. Continuano i suoi passi, sino a fermarsi dall'altra parte della strada, guardandolo ora negli occhi con calma, tranquillità <Serve qualcosa?> Domanda a lui, tornando silente, aspettando una risposta. Non si aspettava di certo di essere richiamato da uno sconosciuto, che per altro sembra stare anche cenando, ed anzi, sperava di incontrare Sango, o Medusa o anche Itsuki, per poter fare due chiacchiere e approfondire degli argomenti che non sono ancora dle tutto stati sviscerati per bene. Ma tempo al tempo, riuscirà anche in questo, per il momento attende li, dall'altra parte della via, non sentendo la necessità reale di avvicinarsi, chiedendosi quale sarà il motivo di quel gesto, di quel richiamo, avvenuto come un fulmine a ciel sereno. [Se Chakra On][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1] <”Hmmm”> lo guarda bene e guarda quell’haori bianco che più si avvicina ed ecco che, anche grazia alla migliore illuminazione, può notare come quei dettagli non sono lune crescenti ma bensì dei magatama, riconoscendo quindi che quell’haori bianco non è uno di quelli della yugure ma bensì una scelta di fashion da parte di Stumure. <”Ah no scusami. Ti avevo scambiato per uno del crepuscolo per via di quell’haori bianco e quei dettagli neri attorno al colletto.”> gli spiega tranquillamente per poi essere interrotto dall’oste che gli appoggia il piatto di bocconcini di pollo fritti nel panko. Quell’haori stesso che qualche giorno fa Tenshi indossava in maniera orgogliosa, mostrandoglielo fieramente, insieme a quel nome nuovo che le era stato donato dal capo di quella corporazione particolare. Le ambrate si posano dunque su quel coprifronte che sfoggia Shinuja <”Sei di Oto? Intendo da prima che quelli come me residenti altrove fossero richiamati qui al suono.”> gli chiede dato come sfoggia appunto quel segno di quella nota musicale. Da quelle informazioni in maniera indiretta che ha ricevuto l’Uchiha, può capire come Eryk non è esattamente del luogo e che soprattutto ha avuto a che fare con la Yugure in maniera diretta o indirezza, conoscendo da vicino quell’haori bianco con quei simboli neri. Non è dato sapere, soprattutto dal suo vestiario, se è un ninja o meno, o a che livello per ora. <”Dai siediti, ti offro una birra per il disturbo.”> gli dice infine, sentendosi magnanimo anche perché di buon umore dopo che lui e Tenshi hanno trovato un appartamento da affittare e sono solo in attesa di andare a vederlo dal vivo per effettuare il trasloco e comprare mobili ed arredamento vario. Vita di coppia? Sni, più che altro da coinquilini e soprattutto amici con benefici. Si volta di nuovo verso il bancone, prendendo di nuovo le bacchette e afferrando con esse uno di quei bocconcini fritti, intingendolo nella salsa teriyaki delicatamente per poi infilarlo in bocca e masticare, aspettando così che l’altro corvino che sembra più giovane, si segga accanto. [chk on]23:51
Utente anonimo:
Non è un mistero che la ugure sia conosciuta, e quindi non si sorprende, anche se essere scambiato per un loro membro gli ha procurato del paicere, che spera possa diventare realtà, e presto anche. <Non faccio parte del crepuscolo, anche se, non mi dispiacerebbe> Afferma, andando poi ad avvicinarsi di qualche passo. <Sono di Oto, le mie origini sono qui, ed ora anche il mio presente> Afferma, guardando l'altro e andando a far eun elggero sorriso <Ti ringrazio, ma non bevo alcool, un thè verde andrà ugualmente bene> Va a dire, andando a sedersi non di fianco mad uno sgabello di distanza, non per maleducazione o come gesto di non rispetto, ma perchè non gli piace l'idea di essere in qualche modo costretto o dover far troppa attenzione nel muoversi, vuole essere libero di potersi muovere senza star a pensare che potrebbe infastidire qualcuno, insomma come dice il detto 'non fare ciò che non vuoi sia fatto a te'. <Ti ringrazio intanto per l'offerta, e come mai sei qui al suono?> Domanda, mentre lo guarda per qualche istante, andando a poggiare la shiena sul bordo del bancone, in modo che non gli dia fastidia, cercando una posizione comoda, senza però privare l'altro della vista dei suoi occhi, completamente neri <Sei qui, per il crepuscolo, oppure perchè il suono si addice di più alla tua persona?> Domanda in fine, rimanendo silente, lasciando all'altro il tempo di ingoiare il boccone, e rispondere ala domanda che luis tesso gli ha posto.[Chakra On][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1] <”Un bicchiere di thè verde per … “> farebbe alla persona dietro al bancone, lasciando quella sospensione come modo a Shinuja di introdursi. <”Hai detto che non bevi alcohol, eppure mi sembri almeno maggiorenne. Paura delle conseguenze?”> gli chiede facendosi tranquillamente i fatti suoi di continuo, tanto non sono domande così private o pesanti da porgli e pare anche che pure Shinuja ne voglia sapere qualcosina, per ammazzare il tempo. <”Più o meno come te, diciamo che mi hanno richiamato qui al suono anche se, a differenza tua, è la prima volta che vedo Oto, mi ci sto pian piano abituando. “> Riprende quindi a mangiare, rilassato. Apprezza lo spazio extra che gli lascia il corvino che ha accanto e, forse, è proprio necessario dato che, ora che l’Uchiha gli sta di fianco, può vedere come il Doku sia effettivamente un colosso, un armadio a diverse ante anche da seduto, il che si riflette anche nel cibo che sta fagocitando per rimanere bello nutrito e pieno di energie. <”Un po' per entrambe le cose in realtà: ho un mio progetto che per me è un utopia. Tuttavia capisco che per il ninja medio è talmente caotico da renderla una distopia totale…radere tutto al suolo per ricostruire senza vincoli, senza pressioni. Un mondo totalmente lasciato al caos dove l’uomo ha di nuovo il libero arbitrio e se necessario pure senza chakra.”> ne parla casualmente come ha sempre fatto anche con persone importanti: Shinuja potrebbe benissimo essere un Kage che poco importerebbe, non fa mai distinzioni o si comporta diversamente, sempre onesto con se stesso. <” Capisci che quindi solo degli Yokai possono eventualmente accompagnarmi su questo tragitto. Te invece caro, perché cerchi proprio il crepuscolo?”> gli pone infine la stesa domanda dato che non si è risparmiato nel mostrargli un certo interesse verso quella luna crescente. Afferra dunque la birra dal manico, bevendone ancora fino a lasciarne solo un quarto rimanente. Passa quella lingua sul labbro superiore, a pulirsi da quella miscela di malto e luppoli. [chk on]