Preoccupazioni e ipotesi

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14:22 Misashi:
  [Cascate] Il sole fa ancora fatica a prendere il sopravvento sui suoi avversari naturali - le nuvole, il maltempo - e così è quest'oggi: timidamente, di tanto in tanto, si affaccia da dietro ad una grigia coltre; ad ognuna di queste apparizioni, comunque, si può osservare come la sfera luminosa occupi una diversa posizione nell'empireo. Sostanzialmente, quest'oggi è destinato a passare senza una chiara e nitida manifestazione da parte dell'astro principale. Cammina dunque in penombra, il nostro Biondo, indossando il solito vestiario ad eccezione della cappa, che in effetti copre il resto; oltre a questa, sono esclusivamente visibili soltanto i sandali dello Shinobi, color pece, ed il suo copri fronte legato sotto l'attaccatura dei capelli. Il chakra è già impastato, ed il Chunin ha con sé tutto l'equipaggiamento e l'attrezzatura che porta di solito. Lo sguardo, ovviamente, rimane fisso sulle statue dei due fondatori della Foglia, Hashirama e Madara: giunto ai suoi piedi, inclina il capo verso l'alto, osservandoli con rispetto ed ammirazione. Prova anche un grado rilevante di malinconia, a quella vista, quasi avesse vissuto ai loro tempi e ricordasse bene com'era la situazione; in realtà, la malinconia è soprattutto dovuta al ricordo che ha del Villaggio prima di lasciarlo, seppure stia iniziando ad integrarsi abbastanza bene tra i suoi membri. [Ck On] [Equip se necessario]

14:55 Furaya:
 Il cielo pomeridiano è adombrato da nubi che nascondono a tratti il sole. Al momento, non è un grande fastidio, anche perché si sta facendo letteralmente trasportare da un lupo grande quattro metri. Si tratta di Fenrir, il capobranco, una delle sue evocazioni a protezione dei portoni. Vi sono talmente tante guardie - nello specifico tra Ithaeur, Hyuuga e Inuzuka - che non dovrebbe essere un problema allontanarsi. Il manto grigio della belva e gli occhi color del ghiaccio son quelli che maggiormente risaltano nel folto del bosco che precede la cascata. Si avvertono le sue possenti zampe sul terreno, per via della mole dell'animale. Non sta correndo, anzi non sembra avere grande fretta considerando che sul dorso v'è seduta la Nara. E' talmente grande che tende a far penzolare soltanto le gambe verso l'esterno del fianco, poggiando ambedue le mani sul folto pelo e affondandovele, senza premere o tirare. Lo yukata è chiuso in vita da una fascia addominale che, dato il pancione da palese quasi settimo mese di gravidanza, è tenuta piuttosto larga e serve soltanto per tenere chiuso l'abito ed evitare che s'apra in momenti indelicati. Sulle spalle, è posato l'haori bianco e rosso con il simbolo di Konoha e il nominativo di Decimo Hokage lungo tutta la schiena. Con sé, ha soltanto le due katana che son poste sul fianco mancino, infilati nei rispettivi foderi. E' sempre solita avere dietro determinati accessori, dai quali difficilmente si separa, quali il ciondolo con il simbolo degli Uchiha al collo, un paio di vambracci nascosti dalle maniche dello yukata ed un paio di saldali ninja ai piedi, di colore scuro e uniti a degli schinieri che ne coprono gli stinchi. Il coprifronte della Foglia è ben sistemato tra i capelli della donna, ricadenti lungo le spalle e il petto in lunghe onde rosate. "Saresti dovuta restare a riposo, lo sai", sbuffa dal muso lungo e schiacciato. <Non mettertici anche tu, ti prego. Ti ho chiesto di portarmi sul dorso proprio per non affaticarmi.> Sospira, spostando lo sguardo verso la cascata, laddove pare ci sia qualcuno che ancora non riesce ad adocchiare bene. Anche il lupo se n'è accorto, ma non glielo dice, in fondo reputa un dettaglio inutile ciò che anche lei può notare in perfetta autonomia. "Quindi, hai pensato bene di venire a caccia con me che sono grosso quattro metri", palese sarcasmo mal celato da parte di Fenrir, ancora una volta, che fa sbuffare la donna con un piccolo accenno di sorriso. <Ogni tanto, devo concederti un po' di riposo dalla guardia.> Paraculo che non sei altro. [ Chakra ON ][ Fenrir ]

15:14 Misashi:
  [Cascate] Lo scroscio della cascata copre la maggior parte dei suoni circostanti - quelli non troppo forti, perlomeno - e non permette momentaneamente al Senjuu di avvedersi dell'arrivo di Furaya e di Fenrir, non ancora perlomeno. Alcuni schizzi di acqua imperlano i capelli del ragazzo, inumidendoli ed appesantendoli. Improvvisamente il Senju volta le spalle ai piedi di Hashirama, rivolgendosi verso il laghetto: a quel punto, contemporaneamente, non può fare a meno di notare la figura di Fenrir in avvicinamento. Un lampo nella sua testa gli farebbe alzare la guardia, flettere le gambe ed irrigidire i muscoli: pronto all'azione, tenterebbe di osservare meglio l'animale in avvicinamento. Ad un'analisi più approfondita, quindi, noterebbe la ragazza in groppa al bestione: si tratta della Decima Hokage, con il suo pancione. D'improvviso si rilasserebbe un po' di più, il Legnoso, rassicurandosi; solo dopo qualche istante di esitazione, tuttavia, prenderebbe ad avvicinarsi al lupo che gli viene incontro. Lo sguardo, d'altro canto, non può fare a meno di balenare dal cavaliere alla cavalcatura, sicuro sicuro sulla prima ed incerto sull'ultima. <Decimo...> mormora, facendosi sentire dall'altra, ed effettuando un piccolo inchino con il busto, in segno di rispetto verso il capo villaggio. Quindi si tira su, espirando e tentando di rimuovere quell'insicurezza dalla voce <Non mi aspettavo di trovarti qui... Tanto meno in sua compagnia: chi è?> chiede, forse con apparente impunità, ma in realtà semplicemente curioso. Che l'Hokage sia un'Inuzuka? La sua memoria gli suggerisce di no, anche se non può farci grande affidamento; soprattutto, però, ricorda che Tachiko gli ha rivelato di essere la cugina di Furaya, quindi non può essere. <Il mio nome è Misashi Senjuu, piacere> proferisce educatamente, ripetendo l'inchino fatto a Furaya anche verso il lupo. Sempre apatico, inespressivo, fino ad un certo punto: quando poggia di volata gli occhi sul pancione dell'Hokage, ed a quel punto i suoi occhi si velano di uno spesso ed evidente strato di lacrime, senza tuttavia cadere verso terra. [Ck On] [Equip se necessario]

15:52 Furaya:
 Le iridi chiare glissano rapide alla volta della figura nei pressi della Cascata. Lo riconosce fin da subito, avendoci parlato neanche poco tempo prima per via del suo ritorno al Villaggio. <Ciao a te.> Lo saluta di rimando, senza mimare alcun inchino, anche perché risulterebbe essere un po' difficile da quella posizione. <Non fare lo scontroso.> Si rivolge alla bestia sulla quale è seduta, la quale continua ad avanzare. S'avvicina a Misashi, il quale non solo viene squadrato dalla testa ai piedi, ma anche annusato come se fosse la preda della giornata. "Puzzi di trucioli di legno", giustamente. La donna si lascia sfuggire una piccola risata, scuotendo appena il capo. <Non hai mai notato i lupi davanti ai portoni?> Gli chiede, carezzando delicatamente il dorso dell'animale, per quanto sia consapevole che non sia un grande amante delle coccole. Tuttavia, le piace sentire la morbidezza del suo pelo sotto le dita. <Si tratta di Fenrir, è il capobranco dell'Evocazione dei Lupi.> Lo presenta in questo modo, mentre questi pare soltanto sbuffare e spingere il proprio alito - dall'odore di animali morti probabilmente e freddo come il ghiaccio - in direzione del povero Misashi che si trova nelle immediate vicinanze. "Piacere tutto tuo, ragazzo", replica immantinente l'animale, mostrando con fierezza il suo orgoglio da animale puro, gonfiando il petto e sollevando il muso verso l'alto. <Cosa fai da queste parti?> E' la Nara a riprendere la parola, mentre cerca di scandagliare la zona e tenere sotto controllo la situazione, non sapendo bene chi possa esservi in giro. <Qualcosa non va?> Nota lo sguardo del Senjuu, ma non indaga in maniera approfondita, gli pone soltanto una domanda per sondare l'espressione e i tratti facciali di questi, giustamente. Non è mai stata molto socievole, qualche volta ci prova, ma con evidenti scarsi risultati. [ Chakra ON ][ FENRIR ]

16:01 Misashi:
  [Cascate] Il Senjuu osserva i due, non potendo fare a meno di pensare come insieme formino una coppia piuttosto insolita: un'enorme e feroce bestia, tutt'altro che rassicurante nell'aspetto - di certo non è di quelle verso le quali la mano, quasi autonomamente, s'avvicina per coccolarle - con in groppa una ragazza dalla fredda bellezza, delicata nei lineamenti, e soprattutto in dolce attesa. Un ossimoro abbastanza evidente, no? <No, no, tutto a posto...> si sbriga a dire, sperando che l'eccessiva lucidità degli occhi scompaia presto, così da non destare altri sospetti, o ancor peggio domande. L'occasione arriva nel sentire le parole del capobranco: per quanto anche il Biondo, specialmente negli ultimi tre anni, non sia proprio incline alla socialità, una risata sincera, anche se molto contenuta e breve, gli scappa. <Già, il piacere è solo mio> afferma, lasciando che le labbra si ammorbidiscano in un sorriso, per una volta sincero. D'altro canto è sicuro di odorare di legno, di fogliame, di verzura: del resto è il suo elemento naturale, e non c'è giorno in cui vada a camminare nel bosco, o in cui produca da sé grandi quantità di Mokuton. <Pacevo una passeggiata, anche se la giornata non è certo delle migliori...> sentenzia, alzando distrattamente lo sguardo verso il cielo, quasi volesse chiarire a cosa si sta riferendo. Quindi il pensiero del Chunin torna a Tachiko: il ragazzo si morde il labbro inferiore - anche nel tentativo di trattenere il respiro, essendogli bastato un minimo assaggio dell'odore emanato dalla zaffata del lupo a vomitare, quasi - pensando che forse l'Hokage è proprio la persona più adatta a darle una mano. <Sai, ho conosciuto tua cugina, Tachiko> afferma, banalmente, come se fosse un grande argomento d'interesse: non aggiunge altro, il disadattato, aspettando che sia l'altra a commentare quella conoscenza. [Ck On] [Equip se necessario]

16:30 Furaya:
 Sono senza dubbio la coppia più male assortita della storia conosciuta. Tuttavia, condividono entrambi un feroce orgoglio, motivo per il quale il capo branco ha scelto lei come papabile evocatrice. Sono diversi sotto molti aspetti, specialmente dall'esterno, e spesso e volentieri non vanno neanche d'accordo. Come prestabilito, non sono degli amici, non sono fratelli. Si tratta d'un reciproco scambio d'interessi, essendo stata scelta dal diretto interessato. "Hai visto degli animali passare di qui?", è ancora il lupo con quel suo tono roco e baritono che ricerca l'attenzione del Senjuu. Si limita ancora ad annusare, fastidioso il suono, cercando la preda del giorno di cui potersi cibare. In fondo, non è compito della Nara portargli il cibo o qualunque bene di prima necessità: il loro rapporto è basato sul rispetto reciproco, non sulla dipendenza. Fenrir non fa mai nulla per niente, quindi riceve sempre qualche ricompensa o scende a patti con la donna pur di non discutere. <Almeno non sta ancora piovendo.> Borbotta verso Misashi, sollevando anch'essa lo sguardo verso il cielo sopra di sé per assicurarsi che non cada neppure una goccia. Poggia la dritta sul pancione, seguendo man mano quel piedino che scalcia dall'interno, provocandole un sorriso più ampio che si rispecchia persino nello sguardo. Una volta tanto, la natura porta anche belle cose e non soltanto catastrofi. Viene richiamata all'attenzione dalle parole del Chunin, al quale rivolge un'espressione sorpresa e appena corrucciata. <Ti ha infastidito? Sai, è così esuberante. Sto cercando di tenerla a bada.> Si preoccupa fin da subito del comportamento della cugina, qualora abbia compiuto o avuto degli atteggiamenti definiti strambi, fuori dal contesto o dall'ordinario. In fondo, è qualcosa che da lei si aspetterebbe senz'ombra di dubbio. <In tal caso, mi scuso per lei.> E' pur sempre la Capo Clan e Tachiko è entrata a farne parte ufficialmente. Si tratta sempre d'onore e di rispetto. [ Chakra ON ][ Fenrir ]

16:50 Misashi:
  [Cascate] Quella visione davanti non è delle più confortanti: in primo luogo il Senjuu si sente messo in soggezione dal lupone, poiché la sua testa enorme copre la quasi totalità della figura della Nara - il Senjuu si è dovuto affacciare più volte di lato, per poterla guardare direttamente. <A dire il vero non ho visto animali... Ma nel bosco qui vicino di sicuro ce ne sono> asserisce, accennando gestualmente con la destra ad un'area boschiva subito dopo il piccolo laghetto, che si forma alle basi della cascata. Ma di sicuro lo sa, è un cacciatore; con la scusa di voltaris per indicare il boschetto, comunque, il Chunin si sposta da dinnanzi alle fauci di Fenrir, poggiandosi con la schiena lungo la parete che costeggia il sentiero. Così perlomeno eviterà di rimettere. <No, non preoccuparti> comincia subito, volendo rassicurare l'Hokage: sorride teneramente, osservando con quale premura l'altra voglia badare a sua cugina; poi torna subito freddo ed apatico, ben poco abituato, negli ulimi tempi, a grandi manifestazioni emotive. <Mi ha affrontato, ai campi di addestramento, ha voluto misurarsi con me: ritengo tutto sommato che sia una Genin capace, sia nel Ninjutsu che soprattutto nella capacità di improvvisazione> ammette, ma di sicuro non sta dicendo nulla che l'altra non abbia già notato, ammesso che sia d'accordo col suo ligneo parere. Quindi riprende, inarcando un sopracciglio: <Certo mi ha preoccupato la sua verbale tendenza omicida - anche se ritengo che sia semplicemente un'esagerazione - ma soprattutto mi ha turbato, quando sono stato costretto ad immobilizzarla, e dunque a sconfiggerla, il modo in cui ha chiesto di essere uccisa> conclude volendo, in questo caso si, una presa di posizione netta da parte della Decima. Non conosce bene Tachiko - anche se fin dai subito tra i due non è passato buon sangue - ma si è trovato in grande disagio, e non sapeva come muoversi. [Ck On] [Equip se necessario]

17:27 Furaya:
 Batte un paio di volte la mano sul dorso dell'animale, attirandone l'attenzione in qualche modo. Sbuffa dalle narici, girando appena l'enorme capo alla di lei volta. Uno sguardo in tralice fa abbastanza capire quanto possa essere infastidito. Come al solito, mostra il suo pessimo caratteraccio. <Potresti farmi scendere?> Lo esorta, aspettando che questi si muova e faccia qualcosa. Piega le zampe anteriori, susseguite da quelle posteriori. Dimezza l'altezza, più che utile per la Nara affinché scenda dal dorso della belva. Si lascia scivolare lentamente, assicurandosi che lo yukata non s'apra, atterrando delicatamente sulle gambe e molleggiandole onde evitare dei fastidiosi contraccolpi. "Me ne vado nel bosco, allora. Torno a riprenderti quando ho finito", letteralmente non quando ha terminato LEI di parlare, ma quando avrà finito LUI di mangiare. Se stesso è sempre più importante di chiunque altro, orgoglioso fin nel midollo. Sbufferebbe di nuovo alla volta di Misashi, l'enorme lupo, fissandolo in tralice a sua volta. "Fa il bravo", pronuncia secco e autoritario, avviandosi verso il folto della foresta smuovendo vento ad ogni sua zampata. L'Hokage si stringe nelle spalle, alla fin fine non le interessa molto dove vada e cosa faccia, purché non crei fastidio agli altri. Essendo tanto grosso potrebbe essere pericoloso, ma è coscienzioso tanto quanto lei. Il discorso di Tachiko la lascia un po' pensierosa, lasciando che termini il proprio dire piuttosto che proseguire oltre prima d'aver chiare le idee. <Sì, sono consapevole delle sue capacità.> Avendone avuto più volte dimostrazione, annuendo distrattamente, ancor persa nei meandri dei propri pensieri per ragionare come si deve in virtù della situazione. <In realtà, credo sia di famiglia. Se in una battaglia, sto per essere sconfitta dall'avversario, anch'io gli chiederei di uccidermi. Preferisco morire durante una battaglia combattuta lealmente, uscendone sconfitta con tutti gli onori. Credo che in questo caso sia stato un po' estremo come commento e richiesta, tuttavia fa parte del suo carattere esserlo.> In un certo modo, sembra essere proprio così, pur vedendo appunto Tachiko e il comportamento tenuto in questi ultimi tempi in cui si sono ritrovate. <Ha fatto qualcos'altro?> Finora, le sembra tutto un po' esagerato, sì, ma assolutamente normale. [ Chakra ON ]

17:38 Misashi:
  [Cascate] Osserva il lupo, che sembra piuttosto circospetto nei suoi confronti: di sicuro non si fida del tutto. In semplice risposta alle sue parole, il Senjuu lo investe a sua volta di una gelida occhiata; per nulla minacciosa o adirata, semplicemente fredda. Ha capito quanto detto dall'altro, questo intende dimostrare, anche perché non farebbe mai alcun male a Furaya. <Beh, lo capisco, anche se non lo condivido. Il punto però> riprende, portando nuovamente lo sguardo sull'Hokage - finalmente alla sua stessa altezza - e rivolgendo i palmi verso l'alto, preso dalla conversazione <...è che è caduta in ginocchio, disperata, direi delirante> spiega, tornando ad appoggiarsi contro la parete rocciosa con la schiena, il ginocchio destro piegato e la corrispondente pianta del piede, anch'essa a contatto con la roccia. Si coalma, rimodulando un po' la sua posizione <<Beh, tu la conosci bene, forse tutto questo non ti sorprenderà; però ritenevo fosse importante dirtelo, ho paura che questa sua tendenza possa prendere una direzione più estrema - e pericolosa - in futuro, specialmente in determinate situazioni> mostra la sua preoccupazione, in sostanza. Ed il dato positivo per il ragazzo - anche se lui neanche ci fa caso - è che pian piano inizia a provare nuovamente qualcosa per le persone, quasi ad affezionarsi: anche ad una che non gli è estremamente simpatica. Cambia radicalmente discorso, cercando di far virare improvvisamente la conversazione, mentre nelle narici sente ancora l'acre e mortifero odore dell'alito di Fenrir <Hai pensato alla mia proposta di infiltrazione ad Oto?> domanda, smanioso di redenzione nei confronti di Konoha.

12:45 Furaya:
 Fenrir s'inoltra nel bosco circostante, lasciando i due liberi di parlare ad una stessa altezza. Gli occhi chiari della fanciulla si posano sul viso del Senjuu, ascoltandone le parole con serietà. Irrigidisce appena i lineamenti facciali, facendo sì che si morda appena il labbro dall'interno. Si lascia sfuggire un debole sospiro nell'istante in cui l'altro palesa le evidenti problematiche di Tachiko. <Certe volte, alcune persone hanno subìto dei traumi talmente profondi da non riuscire a risalire dal baratro in cui sono finite.> Tachiko è una di queste. <Non dico che debba essere per forza così, tuttavia esiste chi riesce a farcela e chi, invece, rimane spaesato, traumatizzato.> Gesticola appena con la destrorsa, l'altra mano poggiata ad altezza della lombare per mero sostegno figurativo. <Ognuno possiede un carattere differente. E' soltanto una Genin, quindi senza dubbio ha ancora bisogno di imparare come comportarsi.> Questo dovrebbe farlo qualunque ninja, anche il più astuto, anche quello più bravo dell'universo, anche colui che ha superato qualunque missione come la Nara. Tutt'ora, spesso e volentieri, che sia per la situazione o per i traumi passati, che sia per lo stress del suo ruolo o qualunque altra cosa in merito, pure lei deve lavorarci su. Alcune prese di posizione non sono piaciute, ma alla fine cos'altro vorrebbe fare? Ragiona per come deve e per come può, adoperandosi per quanto possibile e nella maniera migliore entro le proprie capacità. <Ti ringrazio per avermelo fatto notare.> Diventerà una sua allieva, quindi sarà il primo argomento che dovrà sottoporle in qualche modo, cercando di non ferirla con il suo essere tanto diretta. <A breve, avrò un incontro con i diretti interessati. Sulla base di questo, potrò capire come muovermi nei confronti di Oto e se mandare gente ad infiltrarsi. Saranno sicuramente strettamente sorvegliati gli ingressi al Villaggio. Come li convinceresti?> Perché un'idea ce l'ha, ovviamente, non sa quanto possa funzionare, però il suo cervello non smette di lavorare su ipotetiche strategie e nuovi incarichi per arginare il problema. [ Chakra ON ]

13:16 Misashi:
 Impassibile e rigido nei lineamenti facciali, il Chunin ascolta quel che ha da l'Hokage, riflettendoci intensamente. Trova ammirevole la premura infusa dalla donna in dolce attesa nelle parole da lei stessa proferite: si tratta pur sempre di un legame di sangue che sussiste tra lei e Tachiko - le due del resto sono cugine - eppure talvolta quest'ultimo non è sufficiente ad instaurare un sincero legame. Pertanto, la preoccupazione della Nara nei confronti della sua conclannata non è affatto scontata. <Certo, capisco> asserisce con solennità il Senjuu, aggiungendo <Non ho il diritto di sapere della storia personale di Tachiko, né pretendo di comprendere i meccanismi psicologici che la portano ad un tale comportamento> spiega, sapendone poco e niente della Genin. Alza quindi gli occhi verso il cielo, distrattamente, per poi tornare a guardare la ragazza <Mi sembrava semplicemente giusto riferirtelo, tutto qua> chiude il discorso, passando ad un altro che lo riguarda molto più direttamente. La strategia del Senjuu? <Come ti accennavo durante il nostro incontro nella Magione, il mio assenteismo - o per meglio dire la mia sparizione - negli ultimi tre anni è un punto sicuro mio vantaggio> sostiene, poggiano anche la testa alla parete rocciosa, ma continuando a fissare l'altra dritta negli occhi. <Le voci corrono, e pensavo di sfruttare la notizia del cambio al vertice avvenuta ad Oto: potrei fingere di essere interessato al nuovo regime, agli ideali che lo hanno ispirato> propone diplomaticamente, quasi stesse già sostenendo un fantomatico colloqui di ingresso ad Otogakure. Poi riprende <Tuttavia sono indeciso su un punto: far finta di essere una sorta di mercenario errante potrebbe destare dei sospetti, e portare ad un'indagine approfondita della mia persona. In questo caso> ammette una falla nel piano, avendoci riflettuto approfonditamente <...potrebbero venir fuori i rapporti delle ultime missioni che ho svolto a Konoha, tre anni fa, se Oto avesse degli infiltrati a Konoha>. Si tratta solamente di un esempio, anche se piuttosto rilevante, di come i nemici potrebbero scoprire la sua reale identità. <Forse, dunque, sarebbe più consono recitare la parte dello Shinobi traditore della Foglia, che dopo un lungo periodo di isolamento ha scelto di unirsi ad Oto. Ma per questi dettagli mi rimetto a te> del resto la Nara dovrebbe conoscere bene la situazione, specialmente se ha degli infiltrati. [Chakra On]

14:29 Furaya:
 Annuisce, alla fine non ha fatto altro che il proprio dovere. Ha persino apprezzato, trattandosi d'un ninja che sta nuovamente dimostrando la sua fedeltà al villaggio. <Non ti preoccupare, apprezzo.> E' normale chiedere, magari anche soltanto informarsi essendo imparentate. Probabilmente, dovrà aspettarsi domande del genere più spesso di quanto crede. <Il tuo ragionamento non fa una piega. Meno informazioni conosci, tuttavia, e meglio è per te avvicinarti. Non so se sono in grado di individuare eventuali sigilli o leggerti nella mente, ma considera che hanno gli Uchiha dalla loro parte.> Compresa Hanabi, il cui ricordo le fa stringere lo stomaco in una morsa. Deve assolutamente rintracciarla, parlarci, comprendere perché abbia preso parte ad una guerra del genere. Non si sarebbe mai fatta piegare né asseconderebbe qualcuno a cui non crede. Le domande sono tante, continuano ad affollarsi nella sua mente, ma tutt'ora non riesce a darsi una risposta. Ha un disperato bisogno di incontrarla. <Non posso neanche dichiararti Mukenin di Konoha, altrimenti sarebbe tutto troppo sospetto. Se tu ti presentassi ad Oto proprio quando io ti dichiaro tale, comprenderai che avranno dei sospetti. Di base, dal momento che sono minacciati dall'intera Alleanza, hanno senza dubbio dei Ninja a protezione per tutto il perimetro del Paese, non soltanto del Villaggio. Altrimenti, tutti potrebbero entrare e raggiungere Oto fuori dalle mura in un battibaleno.> Lei stessa, per Konoha, ha esteso i controlli anche alle zone limitrofe ed esterne del paese, facendo in modo che non ci siano problemi o sorprese di alcun genere, specialmente adesso che deve incontrare Hanae, il leader della Yugure. <Potresti raggiungere il Villaggio, a meno che non ti fermino prima, con la scusante di esserti allontanato da Konoha senza dire nulla> Esattamente come Rio e Tenshi, i quali più che altro le hanno mentito sulla destinazione, sparendo e poi riapparendo proprio a Oto. <cercando di comprendere da quale parte schierarti.> Rimugina su questo particolare. <Dopodiché, qualora vada in porto e tu riesca a contattarmi, potremo comprendere come agire. Prima di partire alla volta di Oto, però, ho prima un incontro diplomatico con uno dei Leader della rivolta. Quindi, anche sulla base delle sue intenzioni, potrei cambiare metodo di approccio.> Glielo dice apertamente, pur evitando di approfondire il discorso. Invero, ci sarebbe dovuta essere una riunione anche coi Kage, ma su quella non possiede nessuna novità rilevante. [ Chakra ON ]

14:44 Misashi:
  [Cascate] Si tratta di un argomento complicato, piuttosto difficile da trattare: il Senjuu non sa molto della situazione attuale, ma probabilmente, come dice l'Hokage, è meglio così. Inoltre deve iniziare a fare i conti sulle personalità - e soprattutto le abilità - con le quali potrebbe confrontarsi, volente o nolente. Non è detto che lo aspetti di sicuro uno scontro diretto, ma forse una sottigliezza che sfugge alla sua attuale comprensione, pertanto deve prepararsi. <A dire il vero, pensavo di presentarmi lì senza nominare per niente la Foglia, fingendo di arrivare direttamente dalle montagne in cui ho vissuto: da quel che dici, suppongo tu intenda che dovrei invece rivelare che sono passato per il Villaggio. Naturalmente mi atterrò alle tue istruzioni, per quanto concerne l'ingresso ad Oto> ne parla come se fosse imminente, già deciso e ad un passo dall'attuazione. Ma l'Hokage gli ha spiegato più volte che non è così, e per dei fondati motivi. <Molto bene, aspetterò che tu mi dia il via libera, o mi comunichi il tuo piano, a tempo debito. Nel frattempo> avanza un'ulteriore proposta alla quale pensa da un po', sostenuta ora anche dalle parole che Furaya ha pronunciato: <...vorrei chiederti un favore: dei rapporti, dei documenti, o anche delle testimonianze dirette degli Shinobi conosciuti che vivono ad Oto. Sarebbe perfetto averne l'identikit, magari, ed una sintetita descrizione riguardo alle loro capacità> naturalmente quelle degli Uchiha le conosce, ma non è così bravo da riconsocere un Uchiha a prima vista. <Se fosse possibile, per me sarebbe un grande aiuto: mi permetterebbe di capire come comportarmi e su quali punti fare leva, a seconda dei controlli e delle ispezioni in cui potrei imbattermi> argomenta, sembrandogli tutto sommato una richiesta non troppo assurda.

15:19 Furaya:
 <Anche.> Ammette. Potrebbe non presentarsi affatto come membro del Villaggio della Foglia. Sono molte le varianti da dover tenere in considerazione affinché tutto funzioni a meraviglia, specialmente se la situazione è molto particolare come quest'ultima. <Nel frattempo, come da te richiesto, cerco di farti avere dei rapporti. Principalmente, puoi recuperare la maggior parte degli identikit dalle taglie sparse per i vari Villaggi. Ulteriori informazioni potresti ottenerle dagli enti competenti. Posso darti accesso agli appunti, probabilmente non a tutto il resto.> Potrebbe trattarsi anche di informazioni riservate agli enti competenti. <Qualcosa, temo, dovrai scoprirla con le tue sole forze. Anche noi non abbiamo tutte le risposte e tutte le informazioni relative a ciascun ricercato o chiunque abbia seguito la loro causa successivamente.> Gli spiega, cercando di essere quanto più esaustiva possibile, oltre a voler evitare di entrare troppo nel particolare. Non a caso, il proprio tono sarebbe basso, affinché soltanto lui possa sentirla. Gli occhi, di tanto in tanto, si spostano da un punto all'altro della zona, avvertendo lo scrosciare delle acque della cascata, qualche lamento lontano degli animali che vivono nel folto della foresta oppure i movimenti del grosso lupo che rischia di fare più casino di quel che crede, data la mole. <Potrei trovarti qualcuno da affiancarti nella ricerca di informazioni, in tal caso. Qualcuno di fidato, ovviamente. Ci sono altri due individui che si stanno dirigendo ad Oto, in questo momento, potresti trovarli lungo il cammino qualora ti avviassi. Ovviamente, come anticipato, conviene aspettare una mia eventuale direttiva, ma nulla ti vieta di iniziare le ricerche per conto tuo.> Si limita a questo, non avendo molto altro da aggiungere al momento. Dovrebbe aver anche dato tutte le informazioni del caso, dunque non le resta che attendere una possibile risposta da parte sua e, in caso, ritirarsi a sua volta qualora non ci sia nient'altro da aggiungere. [ Chakra ON ]

15:36 Misashi:
  [Cascate] Le risposte della Nara non si fanno attendere, e sono piuttosto soddisfacenti per il Senjuu, poiché contengono una sostanziale autorizzazione: fa piacere al ragazzo ricevere anche il favore 'istituzionale' di Furaya, per quanto sia a conoscenza del fatto che la situazione è molto rischiosa. <Molto bene> asserisce, cercando di riordinare tutte quelle informazioni nella sua testolina: dopo solo qualche istante - tempo indispensabile, anche se non ancora sufficiente, per l'operazione - riprende <Credo sarà fondamentale celare la mia innata, ma posso farcela. Per il resto, inizierò da subito ad analizzare tutte le informazioni per le quali sarò autorizzato> va a delineare la tabella di marcia all'Hokage, così da metterla a conoscenza per filo e per segno dei suoi progetti. <Ma preferirei aspettare tue informazioni anche per la perlustrazione all'esterno del Villaggio: questo perché, come abbiamo detto, meno mi si vede - sia dentro che fuori Konoha - meglio è> gli sembra una soluzione lucida e responsabile, per lui e per la salvaguardia delle trattativa che il Villaggio sta parallelamente conducendo. <Ciò non toglie che se entrerò in possesso di importanti informazioni, tramite gli archivi, potrei necessitare di una perlustrazione anche all'esterno. Questo solo se sarà indispensabile> conclude, staccandosi di colpo dalla parete. <Ti ringrazio per il tuo tempo, nonostante credo la tua intenzione fosse quella di cercare un po' di tranquillità...> ci riflette solo ora, mordendosi con evidenza il labbro inferiore: si accorge di colpo di come possa aver disturbato la serenità ed il riposo della donna in dolce attesa. Dispiaciuto, effettua un piccolo inchino aggiungendo <Scusami se ti ho privato dei pochi momenti di serenità che avresti potuto concederti> è stato egoista da parte sua trattenerla, per quanto ispiratrici potessero essere le sue intenzioni. Aspetterà il ritorno di Fenrir per non lasciare la Decima sola - non che non possa difendersi da sé - per poi aggiungere <Buon pomeriggio ad entrambi> ed avviarsi, in riflessione, alla volta del Villaggio. [End]

Si incontrano per motivi differenti nello stesso luogo. Misashi le chiede del comportamento di Tachiko e della proposta avanzata in precedenza, oltre al permesso d'accesso alle informazioni relative ai ricercati.