Progetti adrenalinici

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23:05 Rasetsu:
 Passeggia, cos'altro può fare? Deve raggiungere Oto, ma deve anche stare attento a come ci si avvicina. Qualora fosse una persona intelligente, ovviamente. Non suppone nulla, anche perché ha aiutato a recuperare Oto dalle mani di Kunimitsu, dunque non arriverebbe mai alla conclusione che qualcosa non stia andando per il verso giusto. Nel dubbio, la sua innata è attiva. Si è autoinflitto una ferita sul polso, grattando con foga e recidendo una delle tante croste che si sono formate sulla pelle pallida, per poi unire il Chakra Elementale del Suiton al proprio stesso Sangue Nero. Da qui, continua ad uscire una piccola stilla di sangue. Una volta esternatosi dalla ferita aperta, inizierebbe ad aleggiare attorno alla figura del Rosso. Due lacrime di sangue scenderebbero dalle guance, fermandosi alla base del mento. Renderebbero persino gli occhi più scuri, adornati della stessa aurea maligna e divenuti altresì giallastri come quelli della piccola Serpe. Il sangue che gli aleggerebbe attorno ne ricoprirebbe l'intero corpo con una cappa composto dello stesso liquido, coagulatosi per prendere la forma d'un cappuccio che si poserebbe sul capo. La tunica scenderebbe dabbasso, sfilacciata, etera come se fosse esattamente la morte ch'è venuta a prendersi i suoi amati peccatori. Gli manca soltanto la falce, ma non è mai stato in grado d'usarla e possiede veramente poca forza per farlo. Un'aura violacea ricca di piccole scariche elettriche -insignificanti e solamente sceniche- lo dovrebbe circondare così come la tunica appena descritta. Alle estremità di braccia e gambe, si troverebbero delle goccioline nerastre che potrebbero essere usate nella creazione dei costrutti qualora ve ne sia la necessità in futuro. Veste con una camicia bianca ben abbottonata, con tanto di giaccone nero e lungo. Fino all'anno scorso, lo avrebbe portato bordeaux. Ora sembra volersi adeguare alla sua natura di Demone e a quella di capo della Yakuza. Al di sotto, troviamo un paio di pantaloni neri con righe viola scuro in verticale. Ai piedi, ha un paio di scarpe normalissime nere, chiuse. Il simbolo del Clan, pur sempre violaceo, è stato disegnato e ricamato sulla schiena. Il giaccone indossato, inoltre, è provvisto di alcune tasche interne. Vi ha inserito tre bustine di ogni Sbrilluccica, per una totalità di nove bustine. Ogni bustina trasparente ne contiene tre, per un totale di ventisette. Che fai, esci dal Paese dell'Erba e non ti porti la scorta di pilloline? Saresti soltanto un folle. Chiaramente, il vestiario sottostante è comunque visibile, ma in minor parte essendo stato poi surclassato dall'innata. Sotto i vestiti, son anche indossati un paio di vambracci ed un paio di schinieri. D'essenziale, non sembra avere nient'altro, se non qualche centinaio di Ryo per mera precauzione e dei sigilli potenzianti sul petto. Per ora, nel buio della notte, illuminato da uno spicchio di luna, il Kokujin - l'Uomo Nero - avanza. [ Chakra ON ][ Innata ON ]

23:26 Kasei:
 Solito passo lento e cadenzato smuove con attenzione l'enorme e longilinea figura del Genin lungo la zona adibita a Risaie, ha raggiunto quel luogo da ben poco ma almeno per il momento non sembra dare troppa attenzione ne alle pattuglie incontrate ne ai campi coltivati a riso. Lo sguardo indaga ben oltre nella notte, la luna crescente illumina abbastanza il terreno e il giovane sembra seguire un semplice sentiero. Indossa una maglietta a maniche lunghe, completamente nera, il cotone aderisce perfettamente al corpo non limitandone i movimenti in nessun modo.Pantaloni, Neri anch'essi, che fasciano le gambe aprendosi in larga falda solo all'altezza dei polpacci per restingersi nuovamente poco al di sopra delle cavigli, sandali in cuoio di buona fattura cingono entrambi i piedi. Capelli nero corvino, leggermenti lunghi, portati all'indietro a scoprire completamente la fronte e quel doloroso abbraccio di cicatrici a forma di croci che ne solca con prepotenza la carne. Entrambi gli avambracci sono fasciati per l'intera lunghezza da bende in bianco cotone, sotto le fasce, lungo l'avambraccio sinistro scorre, occultato alla vista, il filo in nylon, un cappio ne assicura l'estremità alla base del pollice rendendo lo strumento pronto al rapido utilizzo. La figura dell'uomo nero non gli è ancora palese, almeno non ancora del tutto, una semplice "ombra" nel proprio sguardo, una semplice sagoma nera. Le mani salgono all'altezza del petto, rapidamente gli occhi si serrano appena mentre il sigillo della CAPRA va a formarsi. Ormai in un semplice automatismo le due forze al proprio interno vanno a condensarsi in due sfere ben distinte per posizionarsi poi all'altezza del basso ventre e della testa. Lascia che quelle due sfere prendano a ruotare in maniera vorticosa per poi lasciarle sublimare all'altezza del petto andando cosi a cercare di richiamare il proprio chakra. Quella Nera e violenta fiamma dovrebbe divampare in pochi istanti andando a rinvigorire rapidamente il corpo del ragazzo concedendogli la pienezza del proprio potenziale. Si china in prossimità di una delle risaie, ormai dismesse, andando a recuperare un semplice fiore bianco dall'acqua depositata durante una delle ultime piogge. [Tentativo richiamo Chakra][25/25][3xfuuda/Filo di nylon]

00:21 Rasetsu:
 Si lascia dietro di sé una scia brillante, dove scoppiettano delle sinistre scariche violacee. Non hanno alcun effetto, sia ovvio, soltanto scenico. Mostra al mondo intero cosa voglia dire apparire come l'Uomo Nero. Si avvicina, percorre ed esegue i propri passi con calma esasperante. Non è ancora sotto effetto della Sbrilluccica evidentemente, altrimenti la situazione sarebbe stata tutt'altra. Vuole solo farsi il figo? Non è neanche da contemplare come ipotesi, l'innata è una parte di sé e, in questo momento, ricopre una solida base per la sua armatura, per la precauzione che non appare essere mai troppa. Specialmente se risulti essere un ricercato dall'Alleanza e sei a ridosso del confine del Paese dell'Aria. Gli occhi giallastri del Demone dovrebbero adocchiare la figura in avvicinamento, potendo vantare sensi sviluppati ed una visuale migliore di molti altri Ninja. Incurante che stia richiamando il Chakra, mostra il suo ghigno tronfio. Le lunghe arcate dentarie vengono arcuate proprio per metterlo in risalto, mentre scruta ancor la figura che sembra avvicinarsi in maniera pacifica. Probabilmente, non lo ha neanche ancora adocchiato, quindi risulta essere egocentrico come suo solito. <Chi cazzo sei?> Assottiglia lo sguardo, si sfila gli occhiali, cerca pure di pulirli con il risultato di sporcarli di sangue nero per via delle estremità del proprio corpo macchiate proprio dalla sua innata. <Che palle, oh. Me ne andasse mai bene una.> Si lamenta, sbuffa sonoramente e scuote il capo. Arresta persino il proprio passo per poter riuscire di nuovo a mettere a fuoco l'altro, tanto non è cieco senza le lenti, quindi dovrebbero bastare anche gli occhi da demonietto che si ritrova. [ Chakra ON ]

00:36 Kasei:
 Raccoglie la Nymphaea alba dall'acqua, la scruta più e più volte con attenzione poi la lascia adagiare nuovamente lungo la pozza stagnante, le mani la abbandonano e il fiore torna in pochi istanti a galleggiare smosso appena dal moto del ragazzo. Avverte la voce dell'altro ma non va a replicare immediatamente, osserva ancora una volta lo specchio d'acqua esaminando con attenzione le piante all'interno poi le ginocchia vanno a sollevarsi riportandolo in posizione eretta. Inquadra con estrema attenzione la figura maschile, lascia che gli occhi, neri come la pece, scorrano lungo la sua figura da capo a piedi e viceversa per tornare al volto. < Potrei essere Semplicemente un contadino> Commenta lasciando arcuare le labbra nell'angolo superiore destro della bocca, sorriso sghembo e vagamente strafottente che ne marchia indelebilmente l'espressione. < Sono semplicemente un passante, cercavo una pianta in particolare per un semplice infuso, una Nymphaea bianca> Commenta brevemente in tono abbastanza neutro adesso osservando con attenzione quel velo che sembra ricoprire in gran parte l'altro e poi quell'espressione stranamente inquietante... eppure vagamente familiare. < E tu invece chi cazzo saresti?> Commenta infine ridendo appena mantenendo nuovamente lo sguardo posato su quel volto, cerca di studiarne con attenzione lineamenti e reazioni di volta in volta memorizzandone i dettagli.

00:59 Rasetsu:
 Non sa neanche che cosa sia quel fiore che ha preso in mano. Lo scruta con attenzione, un po' per curiosità e un po' per capire cosa stia facendo. L'essenziale è che non ha compreso molto. In realtà, non è davvero interessato, però non ha un beneamato cavolo da fare mentre s'avvicina alla sua meta: i portoni del Villaggio di Oto. <Un contadino che lavora di notte? Devi essere veramente stacanovista.> Fa spallucce, portando le mani dietro le spalle. Unisce il palmo attorno al polso dell'altra mano, come un vecchietto davanti ad un cantiere. Peccato che il cantiere sia palesemente Kasei che raccoglie una Nymphaea. <Che cazzo te ne fai di quella roba? Non mi sembra neanche una pianta medicinale, se non ornamentale.> Ma che ne volete che ne capisca lui di medicinali? Studia le cellule, i corpi, l'anatomia, la genetica. Non scende mai allo stesso livello di normali medici da strapazzo, lui si reputa uno scienziato fatto e finito. <Vuoi regalarla ad una tipa, ah? Funzionano davvero i fiori?> Una domanda tutt'al più innocente, fatta con il suo solito modo di fare scherzoso e fastidioso. Non lo conosce neppure, quindi un comportamento del genere sarebbe proprio da non tenere in nessun modo, tuttavia sappiamo benissimo che il nostro amico Demone è fatto male, davvero molto male. In realtà, gli ha persino detto che deve farci un infuso, ma Rasetsu su queste cose è totalmente ignorante. <Spero che serva almeno a farti sballare.> Eccoci qui, di nuovo, signori, con la sagra della trashata colossale. Anticipiamo fin da subito che diventeranno amici grazie ad una pasticca, perché il Kokketsu sa letteralmente far amicizia soltanto in questa maniera, ammesso non condividano i suoi stessi intenti e desideri. <Uno di quelli che ha aiutato quei quattro farlocchi a prendersi Oto.> La Yugure. Farlocchi. Capiamoci. Questo ad Oto dura sì e no ventiquattr'ore e poi lo rispediscono da Yukio fatto a pezzettini tanto minuscoli da non poterlo riconoscere. <Keimusho? Prigionieri? Niente, eh? Non vi raccontano la storia di quelli che hanno conquistato il villaggio?> Ma se ti ha detto che potrebbe essere un contadino! [ Chakra ON ][ Innata ON ]

22:48 Kasei:
 Lo sguardo vaga ancora lungo lo specchio d'acqua andando ad individuare finalmente quello che stava cercando, raccoglie gentilmente il bianco fiore completamente chiuso ancora. Recide il bocciolo andando a portarlo all'interno della tasca adesso, torna a sollevarsi solo adesso in direzione dell'interlocutore, ovviamente non ha perso nessuna delle parole narrato dall'alto, lo sguardo torna a scorrerlo con attenzione da capo a piedi e viceversa fino ad inquadrarne nuovamente il volto. < In realtà ad oggi non viene più utilizzata, vi sono altre piante che hanno effetti anche migliori ma diciamo che era il vecchio il medico, io ho avuto occasione solo di poter rubare qualche piccolo dettaglio con gli occhi> Ammette scuotendo appena il capo per poi proseguire il proprio discorso dopo una breve pausa. Le labbra vanno ad arcuarsi appena nell'angolo destro della bocca lasciando appena intravedere la bianca dentatura poi la voce le abbandona, bassa e vagamente roca come al solito. < Preparandone un semplice decotto ha proprietà calmanti e>... Interrompe momentaneamente la frase, sembra titubante per qualche istante poi prosegue. < Diciamo che ne ho bisogno per rilassare i nervi e farmi finalmente una dormita come si deve. Non riesco a riposare ormai da qualche settimana> Concede scuotendo il capo e lasciando allargare ulteriormente quel sorriso divertito e vagamente strafottente sul proprio volto. Le iridi colo nero inchiostro restano posate in quelle altrui, lo osserva con attenzione e la mancina sale in un semplice gesto, l'indice scorre rapido ed in maniera quasi inconsapevole quella corona di Croci. < Ah quindi tu faresti parte dei quattro farlocchi che hanno ripreso Oto per il grande, potente, fantaspettacolare Kioshi!> Ironia mal celata nel modo in cui pronuncia quella semplice frase, tono che si mantiene per tutto il tempo quasi "canzonatorio" < E dunque come sei stato spedito ai confini del paese? Spero non sia stato dimenticato anche tu come un misero cane dopo quello che hai fatto!> Esclama scoppiando a ridere sonoramente ancora una volta mentre la mancina torna all'interno delle proprie tasche ora. [CHK:ON][25/25][3xfuuda/Filo nylon]

23:40 Rasetsu:
 Sembra essere visivamente interessato a quanto detto e fatto dall'Uchiha, il quale a sua volta sta raccogliendo dei fiori. Il motivo è presto detto, anche se le domande poste da Rasetsu sono invero una delle tante risposte che avrebbe potuto dargli. Cerca soltanto di facilitargli il lavoro in qualche suo modo strano e bizzarro. <Sì, lo so che ci sono piante migliori, anche se il Chakra viene impiegato per le cure. Va da sé che l'utilizzo di erbe medicinali adesso è poco diffuso, tutt'al più per ferite di poco conto, per malattie quali raffreddore o febbre.> Non essendo una ferita, il Chakra medico non può ovviamente rigenerarle. Il suo tono è attento ai particolari, cercando di risultare dettagliato oltre che sapiente, trattandosi pur sempre d'un argomento a lui caro, pur essendosi perlopiù specializzato nella genetica successivamente. <Quindi, non sei un medico.> Ma resta sorpreso dalle peculiarità di questa pianta. Spalanca appena gli occhi giallastri, adornato ancor di tenebra e di alone che sembra zucchero filato scuro, il quale aleggia tutt'attorno all'utilizzatore con propria forza gravitazionale. Non ha necessità di controllare il sangue, adesso. Il ragazzo non sembra essere affatto una minaccia, anzi gli ha rivelato un indizio fondamentale per le sue prossime ricerche. <Proprietà calmanti, eh? Forse potrebbe servire anche a me.> Ammette, cercando di creare, soltanto adesso, e telepaticamente una mano grande non più di mezzo metro, complessiva di cinque dita. Le allunga appena, le rende un pochino sottili e fa in modo che il sangue si raggrumi, cosicché prenda la forma predefinita. Soltanto in seguito, distante da Kasei onde evitare che la veda come una minaccia (in fondo, non gli sta arrecando fastidio, anzi gli ha dato una soluzione ad un problema di vecchio stampo col quale potersi far perdonare da Yukio), cerca di infilare la manina di sangue nero sotto la Nymphaea più vicina a sé. La osserva da lontano, poggiata nella mano che continua a muovere con il solo ausilio mentale. <Quindi, ha proprietà calmanti, oltre che sonnifere. Potrebbe essere un ottimo investimento per la mia prossima creazione.> Una delle tante, valutando che sta cercando di mettere in commercio sia qualche altra droga, qualche novità, oltre alla creazione di un bambino in una provetta che sia preso dalle sue cellule e quelle di Kouki. E' un lavoro senza dubbio lungo, ma sta iniziando a buttare giù il progetto. <Sento dell'ironia.> Se la ride a sua volta, sollevando l'angolo manco e snudando i canini e il resto dell'arcata dentaria appuntita. <NYAHAHHAHAH!> Immancabile la sua risata, udibile anche da miglia e miglia di distanza qualora il riverbero sia abbastanza. <Non ti piace il nuovo Kage? E perché non ti ribelli?> Qualora ovviamente la risposta alla prima domanda fosse affermativa, cercava di scavare per trovare informazioni altrettanto utili. L'ultimo quesito, invece, lo fa stizzire. Fa schioccare la lingua sotto al palato, sbuffando di conseguenza. <Sono tornato a Kusa perché ho un mio impiego e la Famiglia ad attendermi.> Quella con la F maiuscola, niente di sentimentale. <L'Hasukage s'è incazzato perché nel frattempo mi ha dichiarato traditore. Quindi, mi sono chiuso nelle mie quattro mura finché non s'è calmato. Ora, però, Kioshi deve rendermi di un patto.> Buontempone com'è, ciarlone come sempre, però questa volta non sta affatto mentendo, sembra anche piuttosto serio nel porsi. [ Chakra ON ][ Innata ON ][ 2/4 - Costrutto + 2/4 - Movimento Costrutto ]

00:19 Kasei:
 Cede informazioni ottenendole a propria volta, forse in maniera involontaria, forse perchè semplicemente ad entrambi piace aprir bocca e dar fiato in alcuni casi. Mantiene quell'atteggiamento amichevole e quel sorriso strafottente a macchiarne indelebilmente l'espressione. Le labbra tornano ad arcuarsi nell'angolo superiore destro della bocca quando sente la risata altrui, ci aggiunge la propria in pochi istanti, una sferzata di buonumore questo scienziato pazzo. < In questo non posso esserti utile, spiacente ma le mie conoscenze, anche su questo fiore, sono semplicemente limitate. Non ho avuto tempo di imparare dal vecchio... O meglio non ha mai voluto insegnarmi l'utilizzo del chakra medico ne i rudimenti di medicina.> Ammette scuotendo appena il capo divertito. < Credevo che avrei avuto modo di imparare una volta raggiunta Otogakure, hanno sempre raccontato favole stupende sui laboratori di Oto e sui loro ricercatori ma... Diciamo che non è esattamente il loro periodo migliore temo> Ammette scoppiando a ridere nuovamente, questa serata piena di sorprese procede e ancora una volta l'altro sembra coglierlo di sorpresa. Osserva con attenzione quel costrutto di nero sangue, un leggero brivido gli percorre la schiena ma scaccia immediatamente quel pensiero. < In realtà non ho neanche idea di che faccia abbia> Ammette lasciando allargare ulteriormente quel sorriso sghembo e strafottente. < Avrei voluto il piacere di incontrarlo, ho raggiunto Oto dopo esser stato letteralmente lasciato a Kusa.> E qui nuovamente il vociare esplode basso e vagamente roco, se la ride di gusto l'Uchiha, le iridi color petrolio vengono lasciate scorrere nuovamente su quel costrutto proseguendo poi fino a tornare sul volto della figura maschile. < Non ho nulla a cui ribellarmi, il mio obiettivo posso raggiungerlo solo ed esclusivamente ad Oto, probabilmente proprio perchè Oto è Cosi, probabilmente proprio perchè c'è Kioshi alla guida.> Concede in favore di Ryuuma lasciando che anche la destrorsa vada ad infilarsi all'interno della tasca del pantalone stando ben attento a non tritare il fiore nel farlo. < E dunque Yukio ha lasciato andare anche te> E qui lo sguardo del giovane e l'espressione stessa sembra accendersi a nuova vita, le palpebre si socchiudono appena mentre continua ad osservarne il volto e la gestualità nella sua interezza. < Dunque hai un patto con il Kokukage... Interessante.> Ammette appena lasciando salire la mancina al volto che abbandona in un rapido gesto la tasca < Sembra che dopotutto ho abbandonato le mura di Oto per qualcosa di più interessante di un fiore questa sera.> nuovamente quel sorriso sghembo e strafottente va a macchiare indelebilmente l'espressione del ragazzo, il tono permane stranamente divertito ed entusiasta. < Se avessi a mia volta un... Progetto... Per cosi dire, potrei parlartene e ricevere aiuto cosa dici?> Domanda infine lasciando nuovamente parola al rosso folle. [CHK:ON][25/25][3xfuuda/Filo nylon]

01:58 Rasetsu:
 Si stringe nelle spalle al commento di Kasei. <Non importa, ho delle basi di medicina piuttosto solide. Lavoro in un ospedale.> La verità è che la Capo Clan Yakushi ne ricopre ancora il ruolo di Luminare, mentre lui è capo dei Genetisti al momento. Non ha timore di esternare quello che effettivamente già si conosce, è naturale che poi tenga per sé argomenti difficili da digerire o informazioni che hanno sempre un prezzo. In questa situazione, Kasei rivela qualcosa di importante all'altro e stessa cosa fa questi, proseguendo dunque lungo un discorso lineare e parallelo, che quindi non ne ha uno migliore rispetto al secondo. <Il Chakra medico è molto facile da usare, in realtà, ma non lo insegno mica gratuitamente.> Non te l'ha neanche chiesto, in realtà, anche se sembra essere interessato proprio all'argomento, collegandosi quindi all'arte medica per eccellenza. Si sa, per entrare a far parte dell'organizzazione mondiale dei medici bisogna almeno conoscere l'utilizzo concreto del Chakra medico. <Mh, cosa succede ai laboratori di Oto? Anche quelli di Kusa, non sono male. Ma non so se sei ben accetto dentro il confine del Villaggio. Faccio fatica persino io se non avessi i miei mezzi.> Ammette, stringendosi nelle spalle. Non lo dice per far credere all'altro di essere forte o per chissà quale motivazione legata ad averlo più lungo del suo, semplicemente è pura e semplice verità. Sta cercando di instaurare una sorta di dialogo con qualcuno che sembra finalmente stargli simpatico, il che è piuttosto raro. Sarà l'effetto delle pillole che è scemato e che, per ora, non ha richiamato in nessun modo la necessità d'un'altra ingestione. Sposterebbe, usufruendo del controllo mentale su di esso, il costrutto verso una seconda Nymphaea che, qualora riesca a manipolarlo in maniera esatta, dovrebbe raggiungere il centro del palmo assieme all'altra. Vuole analizzarle, ovviamente, cercare di capire come estrapolare il suo estratto calmante e lavorarlo affinché possa sfruttarlo per una Sbrilluccica tutta nuova. <Non sai che neppure che faccia ha e sei comunque venuto fin qui dopo averti abbandonato a Kusa?> Piega le sopracciglia, lasciandosi sfuggire una mezza risata. <Non merita il tuo interesse, deduco. Sono passate già delle settimane da quando abbiamo conquistato Oto.> Dovrebbe aver avuto modo di guardarlo in faccia, altrimenti davvero non riesce a comprendere. <Mi chiedo perché tanto interesse nei suoi confronti se non ne ha avuto per te. Sia chiaro, non mi interessa mettere zizzania e di solito, non faccio neanche questo genere di discorsi.> Si passa la mano libera tra i capelli rossicci, resi più scuri dal sangue nero. Da dietro le lenti degli occhiali, si limita a lanciargli una rapida occhiata prima di tornare ai fiori che sta cercando di raccogliere. <Io vivo per il libero arbitrio, ho sempre fatto in modo d'averne un minimo dalla mia parte. Perché stargli dietro se non trova il tempo per scendere dal suo fottuto piedistallo? Sto qui ad aspettare che si ricordi che esistano altre persone al di fuori di lui, esattamente come te. Credevo di andare al portone e sfondarglielo, tuttavia senza Sbrilluccica in corpo sto iniziando a ragionare a mente lucida, un po' più del solito.> E sappiamo tutti che gli sbalzi d'umore sono piuttosto frequenti nel cranio del Rosso, il quale li cambia come se fossero un paio di mutande usate. <Sono stupido ma non fino a quel punto.> Avrebbe troppo da perdere per chi non vale neppure la pena, come gli sta facendo notare a sua volta Kasei. Non s'è fatto vedere neanche dai suoi "sudditi". <Facciamo una scommessa: dimmi il tuo obiettivo e ti trovo un modo per farlo a modo tuo, senza sottostare al comando degli altri.> Sacro santo libero arbitrio. Non fategli allungare le mani verso la tasca del giaccone e avrete un Rasetsu che riesce a ragionare. <Non sa che sono fuori.> Non l'ha lasciato andare, probabilmente lo avrebbe rinchiuso da qualche parte se l'avesse visto uscire dai portoni. <Se così si può dire. Il patto l'ho calcolato soltanto io. Sono tornato a riscuotere ma, come vedi> Allarga le braccia verso l'esterno. <sono ancora fuori dal Villaggio.> Come se entrare adesso voglia significare una colonscopia gratuita pur di controllare che non ci siano problemi dagli esterni. E poi si lamentavano dei controlli di Konoha. <Se potrai ricevere aiuto, spetta a me dirlo. Dipende cosa mi offri in cambio. Il Kokujin non offre mai i suoi servigi gratuitamente.> L'Uomo Nero, l'Heddo no Yakuza. [ Chakra ON ][ Innata ON ][ 2/4 - Movimento Costrutto ]

15:09 Kasei:
 Permane immobile ascoltando con attenzione quanto viene concesso dall'altro, la mancina torna a sollevarsi appena scorrendo rapida sul volto, palmo che rapido imprime pressione sul volto, tenta semplicemente di mantenere una buona attenzione per quanto la stanchezza si faccia comunque sentire. Attende che il rosso termini il proprio discorso e solo alla fine va a replicare al dire altrui, le labbra tornano a dischiudersi e la voce le abbandona, bassa e vagamente roca come al solito. < La maggior parte dei laboratori sono sotto cumuli di macerie, sto già lavorando per cercare di riportarli ad un buono stadio, chi sa quanti documenti interessanti potremmo ritrovare> Curioso come al solito, prende nuovamente una breve pausa poi prosegue il proprio dire. < sono qui proprio perchè tengo al mio libero arbitrio, proprio perchè voglio essere libero di decidere per me stesso senza che nessun altro possa mettere bocca> Ammette verso quella strana figura, il Genin sta aprendo la bocca molto più del solito e forse a causa della stanchezza o forse perchè non trovava qualcuno che gli stesse veramente simpatico da tempo. < Non avevo intenzione di raggiungere oto, non conosco il Clan Uchiha, almeno fino alla loro partenza. Ma Yukio ha cercato di mettermi il guinzaglio quindi non aveva alcun senso restare.> Scuote appena il capo e quel sorriso sghembo torna a tingersi di una lieve nota amara. < Io voglio essere libero, per questo ho bisogno di comprendere di più degli Uchiha e del loro sangue, Oto impone una catena che per il momento ho infilato al mio collo io stesso. Accetto questo guinzaglio nell'attesa di poter realizzare quanto devo ma non posso farlo senza le loro conoscenze... E a quanto pare anche questo incontro verte in quella direzione Kokujin.> E quel sorriso divertito torna ad allargarsi sul volto del colosso, lascia scorrere nuovamente le iridi color inchiostro lungo la figura del rosso tornando poi al suo volto. < Non voglio offrirti nulla, non ho intenzione di cedere qualcosa per ottenerne altro, ma una cosa te la darò comunque poi spetterà a te decidere se aiutarmi o meno. Non è una buona idea quella che hai avuto. Gli Uchiha controllano l'area dalle mura quindi sapranno con lungo anticipo del tuo arrivo, senza considerare le pattuglie che percorrono in lungo e in largo la Foresta. La maggior parte delle guardie alle porte fanno parte dei Doku, come vedranno il tuo arrivo verrai fermato al volo e se ti mostri aggressivo probabilmente la tua testa finirà su una picca.> Scoppia a ridere ancora una volta, quel rosso gli sta maledettamente simpatico e dopotutto non vuole di certo vedergli fare una brutta fine. < Non so quanto tu sia considerato dentro Oto ma devo tener presente che molto probabilmente chiameranno un Uchiha per sondarti la mente, lo hanno fatto con chi si è riavvicinato ad Oto da Kusa tempo dopo la sua presa. Quindi parti dal presupposto che vedranno anche questa discussione> Lo avvisa adesso, lo mette in guardia dal pericolo maggiore, sperando che l'altro riesca a comprendere ogni rischio dovuto a questa semplice chiacchierata per entrambi.[CHK:ON][25/25][3xfuuda/filo nylon]

15:44 Rasetsu:
 Senza alcun dubbio, il Rosso risulta essere piuttosto interessato alle parole proferite dal ragazzo, sia quando parla dei laboratori e sia quando gli rivela della sicurezza attorno al Villaggio e nel Paese dell'Aria. Non sono gli unici a comportarsi in questo modo, dal momento che anche Konoha e Kusa hanno posto a sorveglianza dei portoni e dei dintorni un gran numero di Ninja. Ha potuto constatarlo quando è tornato a Kusa e quando poi ha cercato di uscirne, dovendo sfruttare un'uscita secondaria poco conosciuta. <Mi piacerebbe vederli> Ammette, per amor di scienza farebbe questo ed altro, anche pagare o mettere i propri servigi al servizio di chiunque possa dargli un'informazione tanto importante. E' sempre stato molto colto da questo punto di vista, studiando tutto ciò che la sua mente è riuscita ad apprendere. <ma deduco che dovrò entrare per forza al Villaggio.> Nessuno gli darebbe informazioni in maniera gratuita, stesso comportamento suo per altro, dunque non ritiene idoneo neanche provare ad estorcerle gratuitamente: sarebbe incoerente con se stesso. Potrebbe comunque minacciare di morte Kasei, eppure questi s'è dimostrato molto affascinato dalla scienza e dai laboratori, inoltre gli ha elargito informazioni che neanche Itsuki gli ha rivelato. Un altro giorno su questa infame terra glielo può garantire e regalare, potrebbe tornargli utile un domani avere un alleato, no? In fondo, è pur sempre diventato un Mukenin dell'Alleanza e non ha nessuno a parargli il culo, se non forse Yukio ma ormai non lo ricorda neppure. <Yukio non mette guinzagli, al massimo fai parte di un piano superiore o di qualche sua idea malsana.> Insomma, fidati di chi lo conosce, in parole povere. Con questo, non intende portarselo via o fargli cambiare idea, tuttavia le stesse domande che pone sono per lui normalissime, come se stesse parlando con un compagno. E' difficile che si tenga qualcosa per sé ed è questo che, la stragrande maggioranza delle volte, lo ha portato ad avere dei nemici. <Non nego d'essere incuriosito da questi laboratori, adesso. Sono sicuro che contengano segreti di inestimabile valore che saprei sfruttare bene con le mie conoscenze.> Sospira pesantemente, scuotendo appena il capo e volgendo lo sguardo verso l'orizzonte, la notte ormai scesa e la temperatura che inizia a calare. Forse, tornare al Tanzaku potrebbe essere una valida alternativa, anziché restare fuori al freddo e sperare che un costrutto di sangue nero possa bastare a vivere all'aperto. Non ha neanche tante provviste con sé. Il costrutto si limita a raccogliere nuovamente delle ninfe, in modo tale che possa magari lavorarci e portarsele dietro. In qualche modo farà, effettivamente potrebbero tornare utili per riappacificarsi con suo padre. <...> Un guizzo, un sopracciglio arcuato innanzi alle dichiarazioni di Kasei nei riguardi delle guardie. <Quindi, mi ritroverei addosso non poche persone qualora cercassi anche solo di avvicinarmi al portone senza rispettare le gerarchie.> Da quel che ti ha detto l'Uchiha, evidentemente è così. <Rischierei la mia vita inutilmente soltanto per cercare di parlare con Kioshi. La cosa che mi dà profondamente al cazzo è che io debba aspettarlo, che debba aspettare che alzi il suo culo dal trono per decidersi ad aprirmi il fottuto portone.> E' infastidito davvero tanto da questo comportamento, specialmente se ci mettiamo nel contorno persino Kimi che ha cercato di ucciderlo durante l'assalto alle prigioni. <Addirittura sondare la mente...> Sembra essere alquanto affascinato. D'altronde, lui NON ricorda d'aver chiesto a Yukio di farsi CANCELLARE la memoria, in PREVENZIONE ad una eventualità del genere. Ha giocato d'anticipo e d'astuzia, con un pizzico di intelligenza che nessuno s'aspetterebbe da un drogato psicopatico come lui. Ottimo lavoro. <Mi hai dato informazioni utili, questo conta come pagamento. Spiegami cosa vuoi fare.> Un ghigno vien mostrato sotto il naso aquilino del Rosso, mostrando le lunghe ed affilate arcate dentarie. [ Chakra ON ][ Innata ON ][ Costrutto I ON ]

16:10 Kasei:
 Quel sorriso sghembo e divertito torna a macchiare con prepotenza l'espressione sul volto del ragazzo, quanto detto dall'altro non solo lo lascia sorridere bellamente ma sembra anche trovar pesante riscontro in quello che già pensava. < E' esattamente questo quello che mi fa rodere da matti. Ci ha lasciato andare perchè sicuramente ha piani che reputa infinitamente superiori a formiche come me, questo siamo. Insetti, burattini che il grande burattinaio crede di poter gestire come meglio vuole per i propri scopi... Bel libero arbitrio, se non è un guinzaglio questo non so veramente cosa potrebbe mai esserlo.> Ammette scuotendo leggermente il capo ancora una volta, una certa rabbia è palese su quell'espressione che per il momento va solo ad incrinarsi appena. < Ho un guinzaglio che ho deciso di indossare ed uno che mi è stato imposto senza che io possa farci proprio un bel niente eppure grazie a quello che mi son posto da solo riuscirò un giorno a sfilarli entrambi> O almeno questo è quanto spera il giovane che ferma il proprio dire dopo le ultime frasi del rosso, gli occhi vanno a serrarsi per qualche breve istante, sa che non dovrebbe, assolutamente non dovrebbe mostrare quegli occhi ad una persona che non conosce minimamente e che probabilmente potrebbe strappargli la testa di netto in qualsiasi istante ma... Dopotutto sono in ballo no e dunque va ad accettare il rischio sperando di ottenere una ricompensa di grande valore e quell'uomo potrebbe essere la chiave per le sue idee. In brevi attimi lascia fluire il chakra all'interno dei propri bulbi oculari, tenta di attivare adesso la propria innata lasciando fluire quell'energia all'interno dei propri occhi. Le palpebre vanno a riaprirsi e questa volta l'iride nera dovrebbe essere completamente mutata, un perfetto rosso color scarlatto dovrebbe essere adesso il carattere dominante in quello sguardo che va a rivolgere su Ryuuma. < In primis ho bisogno di quei laboratori, ho già fatto una prima ispezione e la seconda dovrebbe avvenire a breve. Ho bisogno di rudimentali più tecnici rispetto a quelli che sono riuscito ad apprendere semplicemente guardando il vecchio e avevo bisogno di qualcuno in grado di comprendere il potenziale di un'idea.> Ammette lasciando arcuare nuovamente le labbra nell'angolo superiore destro della bocca mettendo cosi in mostra la bianca dentatura. Sorriso affilato e divertito che rivolge all'altro, attende qualche breve istante prima di dischiudere nuovamente le labbra e riprendere il proprio dire. < E' pesantemente immaturo, ne sono ben conscio. Ma c'è tempo, ho intenzione di creare una variante, o meglio sfruttare il talento di questi occhi in maniera>... <"particolare"> E sottolinea con attenzione quella parola con un tono ben differente, solenne quasi. < Vorrei riuscire a stimolare zone particolari e ben precise del cervello umano, aumentare a mio piacimento in un individuo i livelli di adrenalina, testosterone e altre sostanze. Creare uno stato di fanatismo adrenalinico che spinga il corpo ben oltre gli attuali limiti.> Vuota completamente il sacco, dopotutto spera che l'interesse dell'altro sia abbastanza da coinvolgerlo in un progetto cosi scriteriato. [Tentativo attivazione Innata] [CHK:ON][24/25][3xfuuda/filo nylon]

16:54 Rasetsu:
 Fa spallucce. In merito, non sa bene cosa pensare. E' abbastanza evidente che tutto questo sia un chiaro piano di Yukio, ma da qui a sapere di cosa si tratti è sicuramente fuori dal suo comprendonio. <Non posso darti torto e non è mia intenzione difenderlo.> Ammette, sincero. <In fondo, mi ha segregato nel mio locale, sorvegliato dai suoi Pierrot.> Che è riuscito in qualche modo a far ubriacare, si tratta pur sempre di pagliacci che prendono la vita per com'è. <Ha ripudiato suo figlio senza darmi alcuna chance.> Soltanto perché non lo ricordi, ma te ne ha date anche troppe. Sei stato un suo importante informatore, la sua non è altro che una recita, tuttavia a te va bene non sapere assolutamente nulla. E' stata una tua stessa idea che, ovviamente, non ricordi. Quindi, parla automaticamente male del Kokketsu e, per quanto sia una bugia, neppure Rasetsu sa di pronunciarla. <In fin dei conti, io come Kimi, come te, non siamo altri che i suoi animaletti da compagnia, no? Ti sfrutta finché è necessario, ma non è ciò che facciamo tutti?> Lo guarda con espressione stranamente seria, segno inequivocabile di come non abbia assunto ancora nessuna delle sue sostanze, altrimenti si starebbe comportando sicuramente in maniera del tutto diversa. <Per sopravvivere, sfrutti il prossimo finché non trovi di meglio o finché non ti serve più. E' quanto io e te stiamo compiendo di reciproco accordo: mi stai esponendo una tua idea perché potrei tornarti utile, allo stesso modo io la sto vagliando perché mi interessa. Tuttavia, non lo faccio gratis.> Come ha accennato poc'anzi, lasciando che le braccia ciondolino lungo i fianchi. La manca andrebbe ad inserirsi nella tasca del giaccone, coperto a sua volta da quella lunga tunica nera fatta del proprio sangue. Resta sorpreso, in maniera positiva, dagli occhi rossi che gli mostra. Non è il primo a farlo, persino Kioshi s'era azzardato a palesarsi infastidito e quindi ha sfoderato lo Sharingan. <Curioso.> Non ha certo avuto a che fare molto con gli occhi Uchiha, ma ha sentito che sul mercato sono piuttosto ricercati. Mica scemi. E' come per il Byakugan. Orochi potrebbe tornargli utile non poco. <L'adrenalina riguarda sia il sistema nervoso che quello endocrino, principalmente sfrutteresti le sollecitazioni del sistema nervoso simpatico. Di base, per un aumento dell'adrenalina, potresti sfruttare uno spavento. Sarebbe comunque una stimolazione gratuita. Sfruttando il recettore alfa uno, localizzati a livello delle arteriole, causano una contrazione della muscolatura, quindi una maggiore resistenza (detto in parole povere). Dovresti prendere in considerazione questo. Io posso farlo tramite farmaci, sfruttare invece una capacità oculare come la tua potrebbe essere più complesso. Devo sapere come funziona la tua innata> E no, non si tratta di una scusa in nessuna maniera. <per poterti conferire un aiuto mirato.> Non svela la creazione delle sue droghe per un motivo analogo, però si limita a ragionare nei termini dell'altro, spiegando quello che a livello fisico e genetico conosce fin troppo bene. Lo ha incuriosito, non c'è assolutamente dubbio. [ Chakra ON ][ Stessi tag ]

17:13 Kasei:
 Le palpebre del giovane vanno a dischiudersi nuovamente e questa volta l'iride è di un rosso scarlatto, una singola Tomoe contorna la pupilla a mostrare l'imperfezione ancora una volta di quegli occhi, la loro completa immaturità. Annuisce divertito alle affermazioni altrui, dopotutto l'altro ha perfettamente ragione, ognuno di loro in quel mondo si avvicina e vincola giusto il tempo necessario ad ottenere i frutti di quel legame per poi mozzarlo senza alcuno scrupolo. < Questo è il vero problema ed è proprio per questo motivo che ho deciso di raggiungere Kioshi, oto e il Clan.> Ammette scuotendo lievemente il capo ancora una volta e lasciando allargare quel sorriso sghembo sul proprio volto. < Io ho bisogno di loro, delle loro conescenze per comprendere al meglio questi occhi. Ho scoperto solo recentemente di avere questo lineaggio ed è proprio per questo che non ho ancora esattamente l'idea di come funzioni lo Sharingan.> Ammette divertito ancora una volta, si stanno sfruttando a vicenda e di comune accordo eppure il ragazzone non riesce a rifiutare tassativamente il fatto che quella figura gli stia comunque simpatica. < L'ho risvegliato in un momento prettamente critico, in maniera del tutto istintiva e naturale e probabilmente è proprio questo il grande problema. Continuo ad utilizzarlo in maniera del tutto istintiva e naturale, mi basta un semplice contatto visivo per imbastire, tramite il chakra un genjutsu.> Commenta verso l'altro, la mancina sale lievemente, pollice e indice vanno a dischiudersi andando a grattare il mento per qualche attimo. < Credo che gli occhi facciano da ponte per quel contatto mentale ma non so esattamente in che modo. Ma ho visto il potenziale di questi occhi, quando ho raggiunto Oto hanno setacciato la mia mente con attenzione. Un Genjutsu e anche sapendolo grazie a questi occhi il dolore era reale, lo sentivo frugare dentro la mia mente eppure non potevo fare assolutamente nulla per rimediare> E scoppia a ridere ancora una volta, il ricordo di Ekazu che lentamente lascia scivolare il braccio nella propria gola, quel dolore provato, cosi reale. < Questi occhi si possono spingere molto oltre ma loro non ne vedono le grandi potenzialità. Modificare la realtà stessa per un individuo può causare una serie di reazioni chimiche fuori dal comune. Manipolare la memoria è solo un primo passo, ma per raggiungere questi obiettivi ho bisogno del tuo aiuto Kokujin.> [Sharingan:ON] [CHK:ON][23/25][3xfuuda/filo nylon]

17:55 Rasetsu:
 Come potergli dare torto? Per la conoscenza, farebbe qualunque cosa. Si ritrova molto affine nei confronti di Kasei. Gli racconta come ha potuto risvegliare l'innata, assieme al fatto che non è ancora in grado d'usarla decentemente. E' lo stesso discorso del sangue nero, la vicinanza con Yukio non ha fatto altro che motivarlo e accrescere il potere che, invero, avrebbe dovuto ucciderlo. <Pensa che la mia innata l'ho risvegliata mentre stavo per morire.> Per mano del suo stesso "genitore", se così vogliamo definirlo. Si lascia sfuggire una mezza risata a fior di labbra, niente a che vedere con quella sua solita sguaiata di sempre con la quale si farebbe udire anche dall'altra parte dell'universo. <Se sei alle prime armi, trovo che sia assolutamente normale. Devi prenderci dimestichezza, soltanto allora potrai pensare ad un utilizzo migliore dei tuoi occhi.> Ragiona in tal maniera, tornando a stringersi nelle spalle. Gli occhi glissano alla volta dell'orizzonte, quel cielo ormai diventato plumbeo. Torna a focalizzare anche le ninfe nel costrutto a forma di mano, portando quest'ultimo, tramite controllo mentale, a spostarsi lateralmente sulla propria sinistra. Contagiato dalla risata altrui, se ne lascia scappare una a sua volta. <NYAHAHAHAH!> Sicuramente più altisonante delle precedenti. Gli mostra una mezzaluna di denti affilati come rasoi che brillano alla luce lunare, fattasi spazio. <Dal momento che non posso entrare e che Kusa ti è presumo preclusa, valutando il controllo che Yukio ha su di te, l'unico punto d'incontro sarebbe il Tanzaku: è letteralmente terra neutrale. Io non posso spostarmi in nessun altro paese in quanto traditore.> Inizia ad allontanarsi, compiendo un paio di passi indietro. <Sono certo che riuscirai a trovarmi in giro senza problemi. Prova a chiedere di Rasetsu, avrai più possibilità.> Vuole incontrarlo altrove, specialmente se adesso potrebbe incontrare troppe persone che da solo non riuscirebbe ad affrontare. Potrebbe anche avanzare e avvicinarsi al villaggio, ma se deve attendere le risposte di Kioshi, tanto vale starsi fermo e avvantaggiarsi in tutt'altra maniera. Se si facesse arrestare, potrebbe finire male, anche perché sembrano attaccare sia amici che nemici in base alle parole di Kasei. Infine, quindi, non farebbe altro che avventurarsi per raggiungere il Tanzaku, con la possibilità magari di interpellare anche Orochi. [ END ]

18:12 Kasei:
 Alla risata altrui non puoi fare a meno che riprendere a ridere con ancora più ilarità, quel rosso è sicuramente una persona particolare, una di quelle da incontrare almeno una volta nella vita. Una buona dose di Buon'umore, sorride ascoltando in silenzio il dire altrui lasciando poi qualche breve istante di silenzio prima di andare a dischiudere le labbra per replicare a propria volta. < Sono pienamente d'accordo con te, ma devo preparare le prossime mosse su questa scacchiera ed è proprio per questo che chiedo a te di concedermi le basi della medicina e parte delle tue conoscenze> Ammette lasciando allargare ulteriormente quel sorriso affilato sul proprio volto. < La conoscenza è potere ed attualmente le mie conoscenze sono ben poche ma possono essere utili per cambiare alcuni equilibri, diciamo semplicemente che questa sera è un buon incipit, un pezzo in più che va a piazzarsi sulla scacchiera...> Ammette verso il rosso lasciando defluire il chakra dai bulbi oculari ora, lentamente iridi tornano ad un color nero pece, le palpebre tornano a dischiudersi e lo sguardo e la propria attenzione tornano a volgersi a Ryuuma. < Si Kusa mi è preclusa, lui mi vuole sicuramente qui anche se per il momento non ho la minima idea del perchè> Ammette verso l'altro, ha analizzato più volte quella situazione eppure non riesce ancora a comprendere il motivo per il quale Yukio lo voglia ancora ad Otogakure. < Ci rivedremo molto presto Kokujin, fino ad allora vedi di non fare una finaccia> Esclama scoppiando a ridere ancora una volta, la stanchezza sta veramente cominciando a farlo vacillare. Preoccupazione o semplice egoismo, fatto sta che non vuole vederlo morto. Il colosso si volta dando le spalle al rosso, la mancina va a sollevarsi appena e il cammino riprende in direzione opposta a quella venuta. [Sharingan:off] [CHK:ON][23/25][3xfuuda/filo nylon][END]

Incontro casuale nelle risaie. Scambi di informazioni reciproci, possibili esperimenti futuri ed un'alleanza inaspettata.

MEGAHYPE per questi spunti <3