[Rashomon green gate]

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La serata apparirebbe tranquilla, nonostante il mal tempo che incombe sulle strade. Si tratta solo di pioggia, qualche tuono qua e la, nulla che effettivamente dovrebbe influenzare troppo, cosa c'è di diverso no? In fondo è solo un po' di pioggia, con qualche nuvola che si potrebbe definire un pochetto arrabbiata. Ma così non è, si tratta di un evento particolare, il secondo in quelle terre ninja, ma diverso comunque rispetto al precedente. Il freddo autunnale domina le strade, mentre le nuvole prendono a colorarsi, segno dell'arrivo dell'ennesimo fulmine che si abbatterà in chissà quale punto del mondo, ma dal lampo all'arrivo del rombo, passerà circa un quarto di secondo... Forse non è così lontano. Ancora le nuvole si illuminano per un istante, ma è un lampo rosso quello che le attraversa, il lampo di un fulmine del medesimo colore che poi con forza si abbatte dinanzi alla porta del Kukoku, generando un onda d'urto tanto forte da infrangere le finestre delle abitazioni fino ad un raggio di 200 metri. La porta del locale da tutti conosciuto a Kusa, verrà colpita dalla stessa onda d'urto che la creperà, in più punti. La ove il fulmine ha impattato sul terreno, con un raggio di 10 metri, vi sono nate delle fiamme, di piccole dimensioni ed anche trascurabili grazie alla forte pioggia se non fosse che alcune di queste andrebbero a minacciare la stessa porta citata prima. Dopo circa una trentina di secondi, la normalità di quelle strade verrebbe infranta anche dai diversi cani che, spaventati, inizierebbero ad abbaiare e dai bambini che inizierebbero a piangere. Vi sarà un pianto che potrebbe attirare l'attenzione: la figura di un bambino che emanerebbe una fioca luce rossastra. Il viso presenta delle chiazze più scure, mentre una fascia copre i suoi occhi. Dalla fascia scenderanno quelle che sono delle lacrime, che vanno a rigare il viso del fanciullo. L'immagine, come il pianto, svaniranno poco dopo, con il bagliore di un nuovo lampo, dalla consueta luce bianca. [Turni liberi][Quest aperta]

20:17 Saisashi:
 <FAN***O A ME , COSA MI E' VENUTO IN MENTE DI VEDERE KUSA QUESTA SERA. FUCK!> ebbene si , perchè il nostro ex corvino si trova sotto il diluvio universale, in mezzo alla tempesta, senza alcun tipo di ombrello, fradicio come non mai. Voleva semplicemente staccare la spina, fare due passi, provare a vedere se visitando il centro la sua mente potesse lanciargli e faargli rivivere uno dei suoi ricordi del passato, degli ultimi 8 anni, che pian piano si sono sbloccati. Dopo tutto una delle ultime cose che ha ricordato durante questo viaggio , è di essere stato alla locanda con una certa Kurona e poi esser stato ospitato alla magione nO? Beh, scelta errata mia cara Bertuccia Bagnata, perchè ora ti ritroverai senza una meta, nel buio, a vagare zuppo in tempi di COVID. Povero te! Il giovane quindi correndo in cerca di riparo, arriverebbe nei pressi di quello che sembra essere un locale <BINGO!> esclama. Si certo, BINGO! Proprio in quell'istante , quel locale in lontananza viene colpito da unfulmine, una visione surreale. Un impatto così grande da farlo sobbalzare al'indietro cadendo sulle chiappe, con anto di vetri dell case che si infrangono. Ora cani che abbaiano e bambini che piangono fanno un casino molto fastidioso, e lui si ritrova lì, paralizzato a terra incredulo. Si è cacato sotto. MA DI BRUTTO . <......FIUUUU....per un pelo....fossi arrivato prima ero panato. Cazzo di Kusa> esclama scazzato rialzandosi. Vedrebbe una tettoia di ujn abitazione a pochii metri, andrebbe quindi a ripararsi li sotto. Dei cani poco distanti farebbero baccano <SILENZIO DANNATI COSI!> sbraita con un pugno davanti al viso. In tutto questo Saisash iindossa una semplice t shirt bianca zuppa, un paio di pantaloni neri slim , fradici. Un paio di sandali ninja neri ed un apio di guanti mezze dita. Pettorina da 50 kg sotto la t shirt come seconda pelle, anch'essa fradicia.[ ch on]

20:28 Rasetsu:
 Nel locale Kukoku, c'è sempre movimento. A prescindere dall'ora del giorno, a prescindere da quanta gente vi sia all'interno, talvolta basta soltanto Rasetsu. Questi si trova ora di fronte al bancone, mentre la serata sembra essere iniziata relativamente da poco. Sul palco, vi sono delle ballerine vestite in maniera succinta, atte ad allietare ovviamente la mole maschile di ospiti. Sicuramente, ai piani superiori, v'è anche gente che ci sta dando dentro, magari lo stesso Sakir. Non sono argomenti di cui è felice conoscere l'esistenza, quindi sorvola rapidamente sulla questione. Sta bevendo un goccino di liquore, ormai non sa neanche quale, per passare meglio la serata. C'è musica alta all'interno, proprio per via dello spettacolino che architettano ogni serata, per non parlare della lotta tra galli che c'è al piano inferiore. Veste con una camicia bianca ben abbottonata, con tanto di giaccone nero e lungo. Fino all'anno scorso, lo avrebbe portato bordeaux. Ora sembra volersi adeguare alla sua natura di Demone e a quella di capo della Yakuza. Al di sotto, troviamo un paio di pantaloni neri con righe viola scuro in verticale. Ai piedi, ha un paio di scarpe normalissime nere, chiuse. Il simbolo del Clan, pur sempre violaceo, è stato disegnato e ricamato sulla schiena. Il giaccone indossato, inoltre, è provvisto di alcune tasche interne. Vi ha inserito tre bustine di ogni Sbrilluccica, per una totalità di nove bustine. Ogni bustina trasparente ne contiene tre, per un totale di ventisette. D'altronde, ora può venderla all'interno del locale senza rischiare che qualcuno d'esterno spacci al posto suo. Gli altri uomini della Yakuza devono solo occuparsi di recuperare i materiali di cui ha bisogno, di assicurare l'acquisto dei beni necessari al locale e di renderlo abitabile, oltre che igienico. Nell'altra tasca, quella esterna, ha anche un tonico di recupero chakra ed uno coagulante, per mera precauzione, ma solitamente non ne fa mai uso. Mentre è lì lì per portarsi alle labbra il bicchiere contenente il liquore, un tuono squarcia il silenzio fuori dal locale. Persino le vetrate tremano ed alcune non riescono a reggere la durezza di quel colpo, infrangendosi. Addirittura la porta del locale viene spalancata, con il vociare nella sala che diviene confuso unito alle urla di alcune ballerine o prostitute spaventate. Ma quello messo peggio è Rasetsu. Sobbalza letteralmente sulla sedia dov'era seduto, il bicchiere gli scivola dalle mani. Cade sul bancone e, fin qui, sarebbe tutto okay, se non fosse per il liquido che inizia a cadere sulla superficie e anche sui pantaloni del povero Demone. <...> S'alza di scatto, gettando lo sgabello a terra, mentre gli altri cercano di capire cosa stia succedendo. Sente pure i cani abbaiare, ma incazzato nero, camminando a gambe aperte come se si fosse pisciato sotto, s'avvia verso l'uscita del locale. La porta aperta fa entrare acqua e lui è infastidito da tutto questo. <SE SCOPRO CHI E' STATO A FARE QUESTO CASINO, GLI FICCO LE PALLE AL POSTO DEGLI OCCHI!> Sbraita, già inviperito. Metterebbe piede fuori e non si cagherebbe affatto il pianto del bambino-fantasma o di qualunque altra cosa sia. La sua attenzione, in un primo momento, sarà rivolta proprio verso Saisashi. <TU. ECCO CHI E' STATO! CHE CAZZO HAI COMBINATO? VUOI ATTACCARE IL MIO LOCALE, AH? COL CAZZO! DEVI PASSARE SUL MIO CADAVERE. GUARDA COS'HAI FATTO!> E si indica i pantaloni bagnati. Iniziamo bene! [ Chakra ON ][ 9 Sbrilluccica degli Odori, 9 Sbrilluccica dei Suoni, 9 Sbrilluccica Rossa, 1 Tonico Rec. Chakra, 1 Tonico Coagulante ]

Il panico generale è ancora parecchio limitato, il caos che solitamente regna in quel locale viene smorzato in parte da quel primo tuono che ha creato un po' di scompiglio, ma tra le ballerine spaventate e i cani, vi è poco che effettivamente potrebbe spaventare. Il bambino è sparito in davvero poco tempo, Ryuuma non è stato in grado di vederlo se non nell'esatto momento in cui svaniva. Ed è mentre questo impreca contro Saisashi, che un altro lampo, sempre rosso, attraversa il cielo, andando a sbattere chissà dove. Questa volta, tra lampo e tuono passa mezzo secondo netto, segno in grado di far intuire quanto possa essere distante, mentre la luce di quel secondo fulmine, copre l'apparizione dei soggetti. Partiamo dal nostro Saisa, che da sotto quella tettoia, potrà sentire il bambino piangere a circa due metri dietro di lui. Il bambino è sotto la pioggia e, se l'ex bianco si volterà, potrà notare che i segni più scuri sul volto sono palesemente dei lividi, la benda sugli occhi non è altro che il copri fronte di Kusa, anche questo ammaccato nell'angolo superiore sinistro, combaciando con un bernoccolo sulla fronte. Se presterà maggior attenzione, potrà avere anche un fugace ricordo, in grado di collegare quell'immagine ad un bambino ben preciso. "Vo-Voglio la mammaaaa... Sigh... Mammaaa..." Griderebbe il bambino in preda alle lacrime, mantenendo il volto appena rivolto verso il basso, con il dorso della mano destra contro il copri fronte che nasconde i suoi occhi, forse con l'intento di nascondere questi con la mano. Il nostro Rasetsu invece? Bhe, lui potrà udire delle grida generali provenire da dentro al proprio locale seguiti da una voce femminile, di una donna che potrebbe avere una cinquantina d'anni. "Mi scusi buon uomo, ha per caso visto quella carogna di mio figlio? E' alto quanto un bidone dell'umido e ne vale la metà, ha capelli rossi e denti appuntiti." Bel modo per rivolgersi a suo figlio, no? Se il nostro Ryuuma si girerà... Bhe, lo scopriremo solo in quel caso! [Turni liberi][Quest aperta]

21:25 Saisashi:
 In realtà il genin a parte essersi cagato sotto sembra piuttosto disinteressato al resto. Se ne sta li sotto alla tettoia guardandosi intorno, finchè qualcuno inizierebbe a sbraitare tanto quanto lui <uhm??> mugugna cercando di spostare lo sguardo verso quella voce e rullo di tamburiiii: uno strano tizio sembra avercela proprio con lui. Inclina il capo con aria da babbuino non capendo bene che cosa volesse dire. Si indica con la mancina per poi rflettere con calma giuto un paio di secondi <ehy un momento. MA CHE C***O DICI!? SEI FORSE SCEMO!? NON VEDI CHE MI STO SOLO RIPARANDO QUA SOTTO!??! DA DOVE DOVREI AVERLO TIRATO FUORI QUEL FULMINE, DAL CULO!?!? FUCK! SICURAMENTE SARAI STATO TU!> risponde a tono sollevando le spalle come un cane rabbioso, per poi trovarsi bloccato nuovamente da ujn altro fulmine <waaaa!> sobbalza. I temporali lo hanno sempre intimorito, ma qui si parla di qualcosa di paranormale. D'improvviso una voce viene udita dietro di lui. Con la faccia di un macaco affetto da ebetismo, si volta proprio in quella direzione trovando davanti a se un bambino...< ehm....no.> si avete capito bene, è un fifone, e per chi ha conosciuto bene Saisashi può sapere che ha solo due GRANDI PAURE: PUNTURE E FANTASMI. GIà a Kiri quando Mekura gli giocò lo scherzo della dama della nebbia rischiò l'infarto. Piùdi recente ha incontrato anche quello che sembrava essere lo spettro di Lind, con cui si è chiuso un sipario triste e drammatico. ORA CON I FANTASMI A CHIUSO <no.....e ancora no.> rimarca per poi volteggiare facendo retro front allungando la gamba per iniziare un tentativo di allontanarsi da quel bambino, come senon lo avesse mai visto. Si caca sotto e l'unico che vede ora è quel tzio urlante, motivo per cui vorrebbe avvicinarsi a lui solo per sentirsi meno impaurito [ch on]

21:31 Rasetsu:
 Una volta uscito fuori, infreddolito dalla temperatura esterna, fa schioccare ancora la lingua sul palato. Le gambe restano divaricate per via dei pantaloni bagnati, venendo altresì investito dalla pioggia nel momento in cui mette piede fuori dal locale. Gli occhi restano focalizzati sulla figura di Saisashi, il quale lo ha appena adocchiato e gli risponde ovviamente per le rime. <NON ME NE FREGA UN CAZZO DA DOVE LO HAI TIRATO FUORI, MA SICURO IO NON SONO STATO! ORA DEVI RIPAGARMI TUTTE LE SPESE DI RIPARAZIONE DELLE FINESTRE E DELLA PORTA, ALTRIMENTI MI VENDI ALMENO UN RENE!> Non sta scherzando e non è una metafora. Accetterebbe di buon grado un RENE, un qualunque organo del corpo altrui per poterlo poi rivendere. Insomma, deve sempre trovare un valido modo per fare affari, in qualunque maniera. Annuisce col capo un paio di volte, convinto e sicuro di quanto gli ha appena chiesto. Una mano risale verso il volto per sistemare meglio gli occhiali da vista, chiaramente sporcati dalle frequenti gocce di pioggia che gli si sono posate al di sopra. <Ma che cazzo è stasera?> Borbotta, sobbalzando di nuovo sul posto per via del lampo e del tuono susseguenti. Nel farlo, si ritrova a mettere anche un piede nella pozzanghera, sporcandosi il pantalone con l'acqua stagnante. <SMETTILA DI FARE TUTTO QUESTO CASINO!> Sì, ce l'ha di nuovo con Saisashi, il quale è l'unico lì presente ad aver potuto attuare qualcosa del genere, se non fosse che, a seguito del fulmine appena generato ed esploso, compaiono anche delle figure. Una sembra essere un bambino, ma l'altra figura sembra attirare maggiormente l'attenzione del Rosso. Questi, in un primo momento, non si rende neanche conto di chi possa essere colei che ha davanti, tanto da rispondere spazientito. <E' lì il bambino, signora. Cazzo sei cieca? Qua ne abbiamo un'altra che si droga e poi si perde per le strade. Comprasse da me almeno, e invece no! Chissà dove cazzo la compra.> Sbotta, scuotendo il capo, e sbattendo il piede al suolo. No, non l'ha ancora riconosciuta. Per fortuna, oseremmo dire. [ Chakra ON ]

Bello il nostro Random Heroes che abbandona un bambino in lacrime solo per il suo status da deceduto! Molto onorevole dovremmo dire. Saisashi prende ad allontanarsi, intendo a scappare da quella figura, ma al sottoscritto piace torturarlo e quindi faremo ancora un tentativo. E' un secondo lampo, un secondo tuono, questo in fondo alla strada, che urta il terreno con prepotenza, senza però rovinare nulla a differenza del primo, lascerà solamente una bruciatura sul terreno, da cui poi, si isserà un portone alto tre metri con cornice verde, le porte di queste avranno scolpito sopra un Oni. Nel cielo, oltre alle nuvole e ai lampi dal bizzarro colorito che prendono ad apparire più frequentemente, appariranno anche volatili bizzarri, riconoscibili ad un occhio attento come pipistrelli e farfalle. Un altro lampo, più forte degli altri abbaglierà i due e, al suo termine, il bianco avrà dinanzi a se ancora il bambino. Ora il volto sarebbe ben visibile, il copri fronte di Kusa posto sulla fronte, a coprire quel bernoccolo, mostrando al cento per cento, il bambino di cui il genin ha riacquisito i ricordi. Quel famoso bambino da lui stesso pestato per Akuma. Rasetsu invece, con quel lampo che andrà ad accecarlo per un attimo, avrà quella che sarà un'ottima visione della donna che gli sta parlando. Quindi, andiamo per passi. Partiamo dal bambino gonfio come una zampogna. "Mammaaaa... Il ragazzo cattivo mi sta facendo maleee... Mamma fallo smettere. Mamma ti prego." Continuerebbe lui a gridare e a piangere, con voce straziante mentre solleva il viso verso il cielo. Il rosso invece, potrà vedere dei dettagli della donna che prima ha ignorato. Emana anche lei una fioca luce rossa, ha lunghi capelli che si possono ipotizzare del medesimo colore e dei lineamenti del volto... Affilati. "No no. Mio figlio è spazzatura, ma certamente non piange in mezzo ad una strada." Se Rasetsu osservasse bene il corpo della donna, potrebbe notare una chiazza sul ventre, probabilmente di sangue che ha bagnato tutti i vestiti, questi presentano un grosso taglio, che la attraversano da fianco a fianco. "Sa, ci assomiglia davvero molto." Ed ora la figura femminile si piegherebbe in avanti, avvicinando il proprio viso a quello del Kokketsu. "Però se non prende a parlare con un po' di rispetto, mi vedrò costretto a farle molto male." E si signori e signori, un bell'incontro mamma e figlio! [Turni liberi][Quest aperta]

22:00 Saisashi:
 Ma non doveva essere una semplice passeggiata? Cioè uno esce di casa tranquillo per visitare il villaggio, e si ritrova con fulmini saette zombie e fantasmi. Forse era meglio rimanere ad ascoltare Raido nelle sue storielle mentre sorseggia quel thè caldo in stile vecchietto saggio che "ai suoi tempi" era tutto meglio. L'ex corvino cercando di andare in direzione di quell'altra scimmia urlatrice si ritrovebbe nuovamente sotto accusa. Un paio di passi in sua direzione per poi rispondergli nuovamente a tono <HEY MA SEI DEFICIENTE?!?! CI VEDI CON QUEI C***O DI OCCHIALI!?!? NON VEDI CHE VENGONO DAL CIELO?! SE VUOI UN PAGAMENTO BECCATI QUESTO!??!> direbbe facendo una linguaccia e mostrando il dito medio della mano destra in tutto il suo splendore. Qualche altro passo sempre verso Ryuuma quando qualcos'altro sembra interrompere il genin. Un altro fulmine, poi l'apparizione di un portone con una strana incisione. In alto un rumore che ha già sentito. <oh no. NO NO NO. ANCORA QUEI COSI?!!? SIGH!> ebbene si , sono gli stessi pipistrelli e farfalle incontrati non moloto tempo prima. Sembrano avere una connessione con il paranormale perchè son ogli stesi apparsi quando ha potuto incontrare il fantasma di Lind. <che c***o...quindi quel bambino...> forse meglio avvertire quell'altro <HEY SCIMMIA URLATRICE!> parla lui <OCCHIO, POTREBBERO SVOLAZZARE FANTASMI DA UN MOMENTO ALL'ALTRO!> sembra una battuta ma è serio. Serissimo. Un'altro fulmine e questa volta resta paralizzato saltando sul posto <WAAAA!> il bambino appare di frone a lui. Questa volta lo vede meglio. Lo riconosce. Il cuore si ferma di colpo a seguito di un battito prepotente. Si sente strozzare. Gli occhi restano spalancati, nel rivedere di fronte a se qualcosa che avrebbe voluto dimenticare. Quel bambino....è proprio QUEL bambino...lo stesso apparso nei ricordi di Saisashi. Lo stesso che ha resoin fin di vita sotto ordini di Akuma per consegnarglielo per chissà quale motivo...e se si trova li, di fronte alui, significa che aAkuma....non ha avuto pietà <tu...tu....mi..mi..mi...> non riesce a parlare, la testa scoppia, fa male. La voce demoniaca dentro di lui , rinchiusa da quel sigillo, sembra muoversi con foga dentro quella prigione, come volesse liberarsi . Afferra la testa con entrambe el mani, sembra scoppiare "non è colpa tua Fuckin corvo, è stato Akuma ad ordinartelo. Devi reagire, SHIT!" è Lind ora sotto forma di doppia perosnalità che gli parla [ch on ]

22:18 Rasetsu:
 Il corvino continua a rispondergli a tono, senza farsi scappare l'opportunità. Tuttavia, prima di rispondergli, è costretto a sollevare lo sguardo verso il cielo per via della presenza massiccia di farfalle e pipistrelli, bestie alate che è difficile vedere in giro in quella maniera. Specialmente le farfalle negli orari notturni. <No, oh, non ditemi che sono di nuovo quelle farfalle di merda di quell'acidona di Kimi. Qua scoppia un putiferio, qua gliele friggo una ad una finché non restano dispari!> Che significa? Che stai dicendo? Perché continui a parlare a vanvera? <E quei pipistrelli? Che figata! Ne voglio dieci!> Gli occhi si fanno a cuoricino, un po' come quando ha visto i cinghiali di Al Miaeda la prima volta al Tanzaku. E' un peccato non poterli ammirare, anche perché la voce di Saisashi e della donna attirano immantinente la sua attenzione. <STA ZITTO, NON VEDI CHE C'E' PURE QUESTA PUT****?!> Agita la mano in aria, inveendo contro la stessa donna, la quale successivamente gli s'avvicina maggiormente. Soltanto adesso la riconosce, abbastanza da fargli sgranare gli occhi e schiudere le labbra. Mostra i suoi bei dentini affilati come rasoi, triangolari come quelli d'uno squalo affamato. Gli angoli della bocca pendono verso il basso, in una mezzaluna al contrario, nient'affatto felice di quella visione. <Madre.> Si lascia sfuggire dalle labbra con un'espressione tutt'altro che felice o triste. Sembra essere abbastanza adirato. Sfrutterebbe il proprio Chakra dell'elemento Suiton per mischiarlo al proprio Sangue Nero. L'obiettivo è uno e solo: attivare l'Hijutsu dei Kokketsu. Solleverebbe l'arto manco, portando il polso a contatto con i denti aguzzi. Morderebbe con forza sfruttando la durezza dei denti e i canini, così da aprirsi un lieve solco sulla pelle che permette al Sangue Nero di vedere la luce. Esso, una volta esternatosi dalla ferita aperta, inizierebbe ad aleggiare attorno alla figura del Rosso. Due lacrime di sangue scenderebbero dalle guance, fermandosi alla base del mento. Renderebbero persino gli occhi più scuri, adornati della stessa aurea maligna e divenuti altresì giallastri come quelli della piccola Serpe. Il sangue che gli aleggerebbe attorno ne ricoprirebbe l'intero corpo con una cappa composto dello stesso liquido, coagulatosi per prendere la forma d'un cappuccio che si poserebbe sul capo. La tunica scenderebbe dabbasso, sfilacciata, etera come se fosse esattamente la morte ch'è venuta a prendersi i suoi amati peccatori. Gli manca soltanto la falce, ma non è mai stato in grado d'usarla e possiede veramente poca forza per farlo. Un'aura violacea ricca di piccole scariche elettriche -insignificanti e solamente sceniche- lo dovrebbe circondare così come la tunica appena descritta. Alle estremità di braccia e gambe, si troverebbero delle goccioline nerastre che potrebbero essere usate nella creazione dei costrutti qualora ve ne sia la necessità in futuro. E potrebbe essercene davvero. <Tornatene all'Inferno dal quale sei uscita se non vuoi che ti sventri ancora, Madre.> Utilizza comunque un nome altisonante per richiamarla. <Sono già morto e risorto, puoi anche farmi del male, ma questa volta te ne farò anch'io.> Un po' come l'ultima volta in cui ha osato picchiarlo, sgridarlo o prenderlo in giro. E' stata l'ultima in cui lo ha fatto da viva. [ Chakra: 88/90 | Punti Vita: 98/100 ][ 2/4 - Attivazione Hijutsu Kokketsu LV4 ]

Allora, Saisashi finalmente decide di affrontare quel bambino, quella sua parte del passato, o almeno così pare all'inizio, visto che poi sembra più intento a fuggire e a dimenticare l'accaduto. Il bambino continuerebbe a piangere con foga, mentre una figura li raggiungerebbe cadendo dall'alto. Porta un cappello largo in testa che ne copre i tratti visivi mentre la figura è coperta da quella che sembra una camicia di cotone e un cappotto verde lungo lasciato aperto, con dettagli color oro. È alto circa un metro e ottanta, figura abbastanza atletica ma comunque snella. A coprire il collo un bavaglio rosso scuro/marrone terra di siena,colore simile ai pantaloni. Nella destra regge quella che è una bisento con asta nera e incisioni anch’esse dorate. "Coraggio, andiamo dalla mamma." Farebbe sentire la sua voce, ponendosi in maniera rassicurante nei confronti del bambino, mentre farebbe segno di poggiare la mancina sulla schiena di questo, per poi fare un passo in direzione del portone. Il suo sguardo si poserebbe su Saisa. Il bambino smetterebbe di piangere, poi solleverebbe lo sguardo verso la figura, andando poi verso Saisashi. "D-davvero? E... E... E il ragazzo cattivo?" Chiederebbe rimanendo lì. La figura misteriosa non darebbe risposta, attendendone una ipotetica dall'ex corvino. Spostiamoci ora poco più indietro, la ove vi è un bel ritrovo di famiglia. Rasetsu riconosce la madre, mostrando quei denti, quel ghigno e... chiamandola in quel modo. La donna subito spalanca gli occhi, drizzando poi la schiena. "Madre? Ryuuma? Sei tu?" Chiederebbe mostrando sbalordita, incuriosita e stupefatta... "Davvero?" Gli occhi studierebbero ogni millimetro, dal suo sangue che prende a mostrarsi a quella cappa che prende ad avvolgerlo come se fosse la morte in persona... "Oh... Vedo che allora non ti ho cresciuto così male. Sei diventato qualcosa di più di spazzatura eh?" E un lieve sorriso si mostrerebbe sul suo volto, mentre la mano destra andrebbe a posarsi sul ventre aperto. "Sembri quasi la morte, o qualcuno di importante. O entrambi." E dopo lo sguardo verrebbe socchiuso, osservando quello che è ora suo figlio. "Si si... Mi piace l'uomo che sei diventato Ryuuma. Ora vali qualcosa, non è vero?" Chiederebbe inclinando il capo verso la propria destra, lasciando ricadere i capelli verso quello stesso lato. [Turni liberi][Quest aperta]

22:45 Saisashi:
 La lite tra le due scimmie urlanti sembra dover giungere a termine per ovvie ragioni. SOno entrambi impegnati, ed il corvino più che mai sta lottando con una parte importante del suo passato. Ma quante volte dovrà trovarsi ancora così, inerme e paralizzato? Finirà mai tutto questo? Forse si, ma ci vuole tempo, piccoli passi. Sta assimilando tutto in troppo poco tempo. D'un tratto qualcos'altro che non ha alcuna spiegazione razionale si palesa di fronte al genin. Un uomo, vestito in modo al quanto particolare. Saisashi lo scruta con le Smeraldine <tu...chi sei?> domanda con quel pò di fiato che ha in corpo, tremante, per poi posarsi di nuovo sul bambino, non riuscendo a reagire in nessun modo. Ogni volta che sbatte le palpebre rivede se stesso, picchiare quell'essere indifeso, senza pietà, nonostante il pianto, nonostante le urla...e tutto perchè? Solo perchè è stato troppo debole da ribellarsi ad Akuma. Non ha scuse "si che è stata colpa mia" si troverebbe ora faccia a facciacon la sua altra personalità dentro di se, uno di fronte all'altro, avvicinandosi a quello che è la figura di se stesso ma con indosso la benda di Lind ed i capelli blu proprio come erano i suoi "sono stato debole. Non ho reagito. Avrei dovuto farmi uccidere piuttosto. E invece guarda! Guarda come l'ho ridotto! E guarda che fine hai fatto tu!" . In quell'istante, il se stesso in versione Lind non risponderebbe a parole. Con un movimento rapido andrebbe a sferrare un montante dritto ditto nella bocca dello stomaco. All'esterno, ciò che si potrà vedere, è Saisashi che si colpisce da solo proprio sullo stomaco con la mano destra. Come se l'altra personalità avesse preso il controllo qualche secondo del corpo "se non reagisci ora , allora hai ragione. Sei solo uno schifoso debole. SHIT! DEVI SUPERARE TUTTO QUESTO. ALZATI MERDINA! PARLAGLI! PARLA CON QUEL BAMBINO" direbbe violento la personalità Lind verso Saisashi. E qui, con il fiato corto dovuto al colpo subito, che lo costringe a piegarsi in avanti, alzerebbe il capo verso il bambino <hai ragione...sono stato cattivo. Ma ti prego... ti prego di scusarmi. Sono imperdonabile lo so. Ma non posso fare altro che chiederti umilmente scusa per ciò che ti ho fatto. Sono sicuro che pagherò per tutto questo. Ma ti supplico... anche se non mi potrai perdonare, accetta le mie parole." e qui, in silenzio, andrebbe ad accovacciarsi a terra, con ila fronte che poggia a terra, nel fango, e le braccia distese in avanti, in segno di rispetto, un inchino di preghiera, sotto la pioggia [ch on]

22:57 Rasetsu:
 Quel nome fa sì che storca il naso. Non gli è mai piaciuto venire chiamato così. Tutti non hanno fatto altro che prenderlo in giro sia per il proprio aspetto fisico che per il nome. Quando gli si è poi chiusa talmente tanto la vena da farlo esplodere, ha sventrato sua madre e ha tagliato la gola a suo padre. Semplice e lineare. Niente di più e niente di meno. Dopodiché, li ha semplicemente lasciati morire dissanguati, soli ma al tempo stesso assieme. E ora, per chissà quale buona stella o cattiva sventura, probabilmente per tutto il male che ha fatto e causato in questo schifoso mondo, si ritrova davanti agli occhi l'ultima persona che avrebbe voluto vedere. Anche la comparsa del portone, in questo frangente, non lo tange minimamente. Non è di suo interesse quanto potrebbe esserlo suo madre. Genererebbe, tramite il proprio Sangue Nero, lo stesso che gli circola anche attorno, un costrutto composto dal suddetto materiale. Prenderebbe la forma d'una mano con dita ad artiglio, grande non più di mezzo metro sia in larghezza che lunghezza, con un metro ulteriore di quello che dovrebbe somigliare ad un braccio. Sarebbe sollevato da terra, fluttuante assieme al resto delle goccioline, a circa un metro e mezzo. Dunque, in prossimità della spalla del Mostro, questa saetterebbe in direzione del collo della Madre. Cerca di afferrarla, non tanto di buttarla a terra, colpirla o distruggerla, ma proprio di circondarne il petto, le spalle ed il collo con quella enorme mano. <Io sono la Morte, Madre. Io sono il fottuto Kokujin> L'Uomo Nero. <che arriva di notte soltanto per uccidere chi non merita di stare sulla faccia della terra; per uccidere la fottuta feccia come te.> Gli sbraita addosso, non volendo che questa s'avvicini ancora. Non vuole averla ad una distanza così ravvicinata, non merita il suo perdono, non merita nessun compianto, merita soltanto di morire ancora una volta. <E non usare quel nome! Ryuuma è morto con te.> E soltanto al termine, manipolando il costrutto mentalmente, tenta di stringere appena un po' la presa, magari non tenendo neppur conto del fatto che, trattandosi presumibilmente di un fantasma, esso è intangibile. Non v'è ghigno, non v'è sorriso sul viso del Kokujin, quanto più un'espressione ferale, incattivita. Non riesce a non provare una simile emozione avversa per colei che l'ha fatto nascere, l'ha cresciuto come una belva e ora si complimenta per ciò che è diventato. [ 2/4 - Creazione Costrutto + 2/4 - Uso Costrutto ][ Chakra: 88/90 | Punti Vita: 96/100 ][ Hijutsu Kokketsu LV4 ON ][ Stesso Equip ]

Saisa pare bloccato, impaurito, preso nell'affrontare qualcosa adesso. Quando si da un pugno da solo, alla bocca dello stomaco, la figura misteriosa, guarderà il bambino. "Non ti farà più del..." ma viene interrotto, bruscamente, dallo stesso ex corvino che ora si piegherebbe, implorando il perdono del bambino. Questo potrebbe udire il fanciullo tirare su con il naso un paio di volte. Il bambino si avvicinerebbe al Genin, allungando poi una mano verso il suo capo. Non riuscirà a toccarlo, ma un brivido percorrerà rapidamente la colonna vertebrale del ragazzo, poi la figura spettrale, prenderà ad illuminarsi di luce propria, aumentando di intensità fino a toccare il colore bianco, quasi abbagliante e, successivamente svanire. La figura apparsa precedentemente, osserverà la scena senza commentare, portando poi la mano mancina nella propria tasca per poi afferrare un paio di fuuda che poserà a terra, di fronte al suo capo. "La prossima usa questi per rispedire le anime al loro posto." Non si perde molto in chiacchiere, voltandosi poi in direzione del portone, camminando in quella direzione. Ryuuma invece, pare diventare aggressivo, minaccioso nei confronti della madre che invece, per ora, sta mostrando un certo orgoglio e fierezza nei suoi confronti. Il rosso tenterebbe di schiacciare la figura in qualche modo con quella mano, ma la donna avanzerebbe, inizialmente con il piede sinistro per attraversare quel costrutto. "Come hai detto? Kokujin?" Ripeterebbe quel nome, mentre le labbra andrebbero a formare un piccolo sorriso, malsano come quelli del figlio. "Allora vedi che ti ho cresciuto bene?" Come scusa? "Mio figlio è la cosa più simile al demone della morte." E ne parlerebbe con un certo orgoglio, sollevando la mano destra ora per portare l'indice sotto al naso, iniziando anche lei a tirare appena su con questo, come se fosse in procinto di una crisi di pianto. "Non pensavo che della spazzatura come te potesse effettivamente rendermi fiera ma..." E si bloccherebbe ora, voltandosi verso la propria sinistra, mentre la mano destra si andrebbe a sollevare in verticale per coprire il proprio volto. "...sono fiera di te sacco di spazzatura. Sono fiera di te..." E dalla voce sarebbe più che facile da capire quello che sarebbe in procinto di fare ma, in quel momento, la figura caduta dal cielo toccherebbe il portone, facendolo aprire e risucchiare le anime che erano fuggite. La stessa donna si vedrebbe obbligata a lasciar cadere il braccio per poi imprecare con un "Oh ma che ca**o. Fammi parlare con mio figlio su come squartare le persone e come stuprare per farmi diventare nonn-" E, neanche il tempo di finire, che l'immagine della morta verrebbe risucchiata come una palla di cannone all'interno di quel portone del rashomon. Il portone, successivamente andrà a svanire, scendendo lentamente verso il terreno e sparendo come se nulla fosse accaduto. L'uomo, dando le spalle ai due, andrà rapidamente a mutarsi in uno di quei pipistrelli che il rosso ha osservato con gli occhi a cuoricino, gracchiando un paio di volte mentre vola via. [Attendo le vostre End]

23:28 Saisashi:
 Finalmente Saisashi compie un passo avanti nel suo cammino, ancora lungo. Un semplice misero passo, che potrebbe segnare un grande traguardo: affrontare faccia a faccia il suo passato e ciò che volente o nolente ha compiuto in questi anni. C'è molto altro che deve scoprire e non può permettersi di essere sopraffatto da quei pochi ricordi rinvenuti. Seppur con un aiuto sleale di quella doppia personalità il genin tira fuor la sua frustrazione chiedendo perdono al bambino. Lo vedrà avvicinarsi, allungare la mano facendogli percepire un brivido lungo la schiena per poi sparire nel vuoto. Così come tutto è apparso dal nulla più inspiegabile, ora tutto ritorna nella normalità. Quello strano uomo, lascia dei fuuda a Saisashi, per poi tornare pipistrello e volare via. IL portone sparisce. Tutto come prima. Di quel bambino e di questo avvenimento resterà solo un ricordo. Il Genin, si solleverrà in piedi raccogliendo i fuuda. Ma cosa sta succedendo? PErchè questi fuuda? Non lo sa, ma li mette in tasca come suggerito dall'uomo. Si volterà poi verrso quell'altro, che sembrava anch'esso preso da qualche strano fantasma <ci si vede scimmia> direbbe con un cenno della mano, con modi da sbruffone per poi dargli le spalle ed incamminarsi sotto la pioggia verso il suo alloggio. Racconterà tutto a Raido? Naaaaah, lo prenderebbeper pazzo e comincerebbe a dire che deve superare is uoi problemi, che è tutto un fattore psicologico etc, già lo vede. PEr il resto melgio tagliare la corda, prima che quello strano tizio decida di far pagare i danni all'ex corvino, in questo caso, STRANAMENTE innocente [end]

00:23 Rasetsu:
 La mano non la colpisce, non la sfiora neanche, com'è giusto che fosse. Al contrario, è la stessa donna a superare il costrutto di sangue per avvicinarglisi. Ci si complimenta, addirittura asserisce d'esserne orgogliosa. <Mi hai reso il Mostro che sono oggi.> Non lo ha affatto cresciuto bene, nessuna madre crescerebbe il figlio nel modo in cui è stato cresciuto Rasetsu. Vuole allontanarsi, pertanto opta per indietreggiare ulteriormente e portarsi contro una delle pareti. In qualsiasi modo la si veda, pretende di starle lontano e di non condividere neppure un alito di vento, neanche una goccia d'ossigeno con lei, seppur sia palese non possa più respirare. <Sparisci dalla mia cazzo di vista!> Bercia in sua direzione, agitando convulsamente la mano di puro Sangue Nero. Tuttavia, nel giro di poco, con la comparsa di qualcuno di non meglio definito, il portone viene richiuso e l'anima richiamata. <NON AZZARDARTI A TORNARE! SEI MORTA, MORTA! MI HAI SENTITO? SEI MORTA, CAZZO!> Sbraita, sbatte i piedi a terra e, perdendo il controllo sul costrutto, quest'ultimo s'infrange al suolo. Violenti schizzi di Sangue vengono lanciati in tutte le direzioni, ma a lui non interessa. Non gliene frega più nulla neanche di Saisashi o di ciò che ha attorno, ma è costretto a sollevare lo sguardo per un'ultima volta verso i pipistrelli. <Bestie notturne come il Kokujin.> Che possa essere l'inizio d'una grande avventura? Nel frattempo, tornerà nel proprio locale a scolarsi la riserva di scotch. [ END ]

Allora...
Seconda parte del filone dei portoni del Rashomon.
Con la comparsa del portone, compaiono anche un ragazzetto che piange e una mamma che cerca un figlio... Saisashi riconosce l'anima del bambino che ha picchiato fino a ridurlo in fin di vita per mano di Akuma. Ryuuma ha a che fare con Mamma Ryuuma, una donnetta stronza che reputa suo figlio spazzatura. Che bella mamma, ve? Saisa ha paura dei fantasmi... ma cerca di scusarsi, a differenza di Ryuuma che tenta di riuccidere la propria madre.

GG per Saisa, buona l'interpretazione e sono contento di averti dato un altro collasso psicologico
Ryuuma ormai è di casa per i traumi esistenziali

Spero di averti divertito, GG