Giocata del 29/10/2020 dalle 11:18 alle 17:14 nella chat "Accademia Ninja - Konoha"
È una giornata come tante, in quel di Konoha. Un leggero vento autunnale scosta le chiome dei passanti, ma il sole, in mezzo alle varie nuvole, rende il clima tiepido. Una normale giornata di fine ottobre, dunque. Ma per alcuni allievi oggi è un giorno particolare: il cortile dell'accademia della Foglia, infatti, pullula di ragazzi volenterosi di dare il proprio meglio proprio in questo giorno speciale. Molti di loro, infatti, sono stati chiamati dai sensei per compiere il grande passo che, di lì a poco, li avrebbe resi ninja a tutti gli effetti: l'esame genin. Allievi e sensei non sono gli unici ad occupare quel cortile. Infatti, in quella particolare settimana, sta accadendo qualcosa: il velo che divide il regno dai vivi da quello dei morti si è sollevato ed ognuno può osservare delle scene speciali. Molte anime vengono trasportate da farfalle e pipistrelli, spinte verso ciò che sarà il loro destino. Tutti, nell'attesa, sono intenti ad osservare questo spettacolo. Spettacolo, però, che viene quasi interrotto da una voce femminile, rauca ma acuta. < Buongiorno a tutti >. Si tratta di una donna, alta più o meno un metro e settanta. I capelli corvini sono corti ed incorniciano perfettamente il suo viso niveo. Grandi occhi grigi dipingono quel volto ed un rossetto rosso colora le sue labbra. Entrambe le orecchie sono cosparse da piercing di ogni tipo e ciò contribuisce, assieme al suo vestiario, a dare alla donna un'aria piuttosto punk. Indossa, infatti, un top smanicato in pelle, che tiene stretto il seno attraverso dei lacci neri sulla parte anteriore. L'outfit è completato da una gonna con motivo a quadri, viola e nera, e da degli anfibi neri. < Io sono Nana-sensei, alcuni di voi già mi conoscono > esclamerebbe la donna, osservando gli intrepidi allievi. < Comincerei subito con gli esami > andrebbe ad osservare, quindi, una piccola cartella che tiene un elenco con i nomi dei partecipanti. < Bene, Tachiko e Karin, partiamo da voi due >. Una ragazzina minuta, con occhi e capelli rossi, si fa avanti al dire della sensei. Indossa una semplice tuta rosa, che non valorizza per nulla le sue forme. Probabilmente, avrà preferito la comodità rispetto all'aspetto. Gli altri allievi in attesa si farebbero da parte, creando un cerchio attorno a Karin, con un diametro di circa quindici metri: sono tutti pronti ad osservare lo scontro. [Esame genin per Tachiko – START!][No tempo][Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
[Cortile Accademia] E’ arrivato finalmente il giorno, giorno in cui potrà essere considerata una kunoichi ufficialmente. Il cortile dell’accademia sembra più piccolo del solito agli occhi della Deshi che si osserva intorno con aria quasi spaesata. Non si era integrata con gli altri studenti della sua classe e questo quindi l’ha portata ad isolarsi, volontariamente e non, dal resto delle persone. Sta seguendo Nana-Sensei in quella mattina, conscia di quello che sta per accadere. La mano destra si muove lentamente andando a poggiarsi sulla guancia mentre riflette sentendo quel tiepido sole accarezzarle la pelle candida. Arrivati al centro del cortile ecco che la donna ascolterebbe le parole della sensei facendo un cenno con la testa. Brivido di eccitazione dietro la schiena quando sente il suo nome e quello di Karin. Non la conosceva, e neanche voleva conoscerla. Fa un respiro profondo prima di arricciare le labbra di cui solo quello inferiore ha trovato il contatto con il rossetto nero < Seconda fila, terzo posto…giusto?> direbbe poi verso la ragazza, facendo notare comunque il suo spirito d’osservazione. Al contrario della ragazza, che ha preferito la comodità allo stile, Tachiko invece ha scelto di vestirsi rendendo noto di conoscere entrambe le casualità. Un kimono il suo, nero con bordature rosse che partano dalla lunga gonna e salgono sul fianco sinistro fino a raggiungere il seno. Comodo in realtà avendo una lunga spaccatura che permette il movimento libero delle gambe. I capelli violacei sono lasciati liberi di scendere sulla schiena superando di una spanna i glutei mentre a nascondere gambe e piedi vi sono delle calze contenitive per non sentire freddo e dei sandali ninja indossati per l’occasione. Alle gambe, situate all’altezza dell’interno coscia, vi sono due porta shuriken e kunai con uno dei primi in entrambi ed una lama kunai in quello di sinistra. Nella manica sinistra ha nascosto un fuuda con un tronchetto per poter fare almeno una sostituzione nei momenti di pericolo. Quando la sensei da il via subito farebbe un passo indietro cercando quindi di creare una distanza tra le due. Prima di ogni cosa ecco che proverebbe ad impastare il chakra e richiamarlo all’interno del suo corpo. Subito le mani si congiungerebbero all’altezza del petto, dove si trova la magatama nera che usa sempre come unico accessorio, nella forma caprina per poter richiamare quell’energia. Le dita si intrecciano tra di loro sicure e precise, con l’anulare ed il mignolo della destra che vanno a sovrastare le dita della mancina, raccolte invece verso il palmo, le altre puntate verso il cielo con quelle nuvole sparse. Dopo aver fatto questo ecco che immaginerebbe due rivoli di sangue scendere sul suo corpo ed unirsi all’altezza del plesso solare creando così un vortice rosso. Energia fisica e mentale che si combinano richiamando quel chakra che ormai fa parte della sua vita. Se ci fosse riuscita ecco che proverebbe a spostare quell’energia viva attraverso il sistema circolatorio per tentare di toccare ogni tsuubo che ha nel corpo e, facendo così, propagarlo in tutto l’organismo. Se ci fosse riuscita ecco che quella sensazione fantastica tornerebbe ad allietare la sua giornata. Un sorriso malato il suo mentre sente quel calore provenire dall’interno farla stare meglio, più forte, più veloce, pronta ad ucc…vincere quello scontro. Si morde il labbro inferiore andando ad osservare le movenze dell’avversaria con i suoi occhi di sangue, stando attenta a qualsiasi suo movimento o reazione, non si sa mai. [Tentativo Impasto Chakra][15/15][Equip 1x kunai, 2x shuriken, 1x fuuda sostituzione]Le due allieve, intanto, attivano il proprio Chakra. Esso comincia a scorrere nel corpo di Tachiko, la quale ormai riesce perfettamente nel richiamo. Mentre Karin sembrerebbe quasi spaventata da quella situazione, Tachiko è molto sicura di sé e delle proprie potenzialità. < Mm, sì > mormorerebbe la piccola ragazzina, sentendo la domanda dell'avversaria. < Bene ragazze, potete cominciare come più volete > una pausa ed un respiro, per poi aggiungere < sarò io a fermarvi >. E così la sensei lascerebbe quel palcoscenico alle due allieve. Queste ultime, dunque, si trovano all'interno di un cerchio, creato dagli allievi tutt'intorno, dal diametro di quindici metri. Dovranno cercare di combattere all'interno di esso oppure spostarsi fuori senza fare del male a nessuno. Gli occhi di tutti sono puntati sulle due sfidanti, apparentemente così diverse, sia esteticamente che caratterialmente. L'ansia della ragazzina di fronte alla Nara è percepibile: tiene gli occhi bassi e le mani davanti al petto. Ma è proprio questa sua personalità così chiusa ed apparentemente debole, che potrebbe confondere chiunque. Infatti, è proprio lei, incredibilmente, a tentare di attaccare per prima. Solo cinque metri dividono le due avversarie inizialmente. Ma quella distanza viene azzerata dalla piccola Karin, la quale, durante la sua corsa, ha intanto sfoderato un kunai. I suoi occhi rossi brillano di una luce nuova mentre guarda Tachiko, come se fossero stati appena infuocati dall'adrenalina. Karin si ferma, a solo qualche centimetro dall'avversaria e, portando la mano destra che regge il kunai indietro, caricherebbe un colpo. Difatti, il braccio si allargherebbe verso l'esterno, per poi essere riportato all'interno con grande velocità. Il kunai viene così diretto proprio verso la parte sinistra della gola di Tachiko. Proprio un bel modo sadico per cominciare uno scontro, no? [Hai 2/4 per difenderti/schivare][No tempo][Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
[Cortile Accademia] Si ferisce quasi nel mordersi il labbro inferiore mentre osserva la sua preda, ora ufficiale. Lascia cadere le braccia lungo il corpo mentre le gambe vengono tenute un pochino divaricate per poter avere più stabilità. I muscoli fremono, tesi per poter seguire la mente e le reazioni che richiede in un tempo limitati. Sente la risposta di Karin e sorride andando ad umettarsi le labbra < come immaginavo…> direbbe solamente prima di andare ad annuire alle parole della Sensei. Ecco che però la ragazza con i capelli rossi decide di andare subito all’attacco verso la gola della donna. Gli occhi rossi provano a seguire i suoi movimenti mentre la mano destra si muoverebbe verso il Kunai alla gamba per aspettare il momento giusto piegando leggermente le gambe per mantenere quella stabilità ed essere più mobile con le ginocchia che si piegano un pochino. Se avesse imbroccato i tempi, proverebbe a muovere la spalla destra come una frusta verso l’alto portandosi dietro tutto il braccio con l’arma per cercare di intercettare con il piatto del kunai la punta di quello Karin. La mano destra stringerebbe talmente forte l’elsa dell’arma da rendere bianche le nocche mentre salirebbe verso il bersaglio della rossa. Se ci fosse riuscita ecco che sentirebbe lo stridere del ferro su ferro mentre si umetterebbe le labbra osservando quella ragazza < … ti pungo!> direbbe poi tutta divertita dalla scena. Il volto diventerebbe rosso mentre gli occhi languidi nel vedere quella scena. Decide quindi come attaccare, cercando di prendere subito il vantaggio. Mentre mantiene quel kunai fermo ecco che la mano sinistra, ancora fasciata, sarebbe ritirata indietro dalla spalla, caricando quel colpo. Il muscolo dell’avambraccio che si spasma in quel movimento mentre la giuntura proverebbe a fare una rotazione per portare il braccio e tutto il baricentro verso l’obbiettivo della folle. La gola. Le dita della mano sinistra si chiuderebbero su loro stesse andando a spingersi sui cuscinetti del palmo in modo da avere più forza nel colpo con il pollice che terrebbe tutto stretto in quella morsa. Il pugno, se fosse andato a buon fine, proverebbe a colpire la trachea della compagna di classe, bloccandole il respiro e facendole perdere la concentrazione per poter continuare ad attaccarla con veemenza poi nei momenti a venire. [Chakra ON][15/15][tentativo Parata 2/4, Tentativo contrattacco 2/4][Mano dx kunai, 2x shuriken in borsa]Tachiko usa Kunai!
Karin, quindi, cerca di attaccare la gola dell'avversaria. Quest'ultima, invece di schivare come avrebbe fatto chiunque, cerca di fermare quel colpo con un ulteriore kunai appena estratto. Ed effettivamente, quella mossa andrebbe a proprio favore, se non fosse che la punta del kunai della ragazzina scivolerebbe su quello della Nara, causando uno stridio assordante. Fortunatamente, però, Karin perde il controllo dell'arma, che va semplicemente a graffiare la pelle nivea dell'avversaria, alla base del collo [-5 pv]. Scombussolata da ciò che è appena successo, Karin rimarrebbe immobile per qualche secondo. Attimi in cui i suoi occhi infuocati seguono il movimento del braccio dell'allieva di fronte a sé. Ha poco tempo per schivare, perciò decide semplicemente di non farlo. Perché fa qualcos'altro. Tirando fuori con la mancina una carta bomba dalla tasca di quella tuta rosa confetto, la lascerebbe cadere proprio ai piedi di Tachiko. In quel momento, il pugno di quest'ultima raggiungerebbe la gola della piccola allieva dai capelli rossi, spingendola di circa un metro. La ragazzina, perdendo l'equilibrio ed anche il respiro, cadrebbe a terra. La mano sinistra, adesso, verrebbe portata alla gola, tastandola. E, distogliendo l'attenzione dell'avversaria da quella carta bomba, fingendo che quel dolore sia insopportabile, esclamerebbe, con voce flebile a causa del fiatone < Kai >. E, proprio in quel momento, si alzerebbe dal suolo, per poi voltarsi, dando le spalle all'avversaria, e correre di circa quattro metri in avanti, per non venire investita dall'esplosione della carta bomba. Sulla sua gola è già visibile un ematoma ed il fiato è corto a causa del colpo ricevuto, ma ciò, a quanto pare, non le impedisce di continuare quello scontro. Tachiko deve spostarsi da lì velocemente, altrimenti verrà travolta. A quanto pare la piccola ragazzina timida ha del potenziale nascosto. [Hai solo 1/4 per schivare][No tempo][Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
[Cortile Accademia] Lo stridio delle lame va a colpire l’udito della Nara andando a fare un verso di fastidio mentre sente quel dolore alla base del collo. Lo sguardo della Vespa però invece di sembrare preoccupata si accenderebbe di una luce malata, compiaciuta. Osserva il colpo andare, pelle che tocca le nocche mentre la spinge di un metro indietro. La osserva cadere dall’alto della sua figura prima di sorridere in modo venefico < la prossima volta ti pungerò più forte.> direbbe solamente la ragazza prima di sentire quelle parole scucite da una gola ferita. Abbasserebbe lo sguardo ora notando la carta bomba e sgranerebbe gli occhi. Il cervello della folle andrebbe a calcolare subito la distanza e si piegherebbe sulle gambe per darsi uno slancio laterale per allontanarsi di cinque metri dall’oggetto esplosivo. I muscoli spasmano cercando di muovere tutto il corpo verso destra provando ad allontanarsi il più velocemente possibile. Se ci fosse riuscita ed avendo raggiunto il quinto metro ecco che punterebbe il piede sinistro a terra per fermarsi e portarsi con il busto in direzione dell’avversaria. Ed in quel momento deciderebbe di usare il chakra impastato precedentemente. Le mani quindi si muoverebbero veloci all’altezza del petto formando quella croce con el dita intrecciate tra di loro e tese nella loro direzione creando così il sigillo del bue. Chiude poi la mano sinistra in un pugno poggiando il palmo della mano destra su quel dorso richiamando così il sigillo del cane per poi passare al sigillo del drago con quelle dita che si intrecciano di nuovo lasciando una piccola apertura tra i palmi mentre i mignoli sono puntati verso il terreno toccandosi tra di loro ed i pollici intrecciati tra di loro. Conclude quella serie di sigilli con quello del cinghiale, racchiudendo tutte le dita verso i palmi delle corrispettive prima di toccarle tra di loro puntando sempre il terreno. Se ci fosse riuscito ecco che richiamerebbe la tecnica della moltiplicazione del corpo. Accanto a lei, apparirebbero due copie di se stessa andando a riflettere la luce per ingannare la vista della rossa. Ovviamente mentre correva via dalla carta bomba a aveva già pensato ad una strategia da imprimere nelle sue copie. Avrebbe ordinato alle copie di non allontanarsi mai più di tre metri e mezzo da lei cercando di distrarre l’altra deshi in modo da poterle andare dietro la schiena e colpirla, se non in modo da finire lo scontro, almeno da ferirla seriamente. < Una vespa è pericolosa, un nugolo è mortale.> direbbero le tre tachiko all’unisono con quella voce cantilenante ed inquietante allo stesso tempo. Osserverebbe quindi la figura di Karin andando a seguire ogni sua movenza con i suoi occhi rosso sangue attendendo quindi la usa prossima mossa. Prima di prendere l’iniziativa e scattare verso di lei per altri 5 metri in modo da metterla in difficoltà con tre folli invece che una perché è meglio abbondare no? [Chakra ON][11/15][tentativo schivata 1/4][ tentativo Moltiplicazione: 2 copie 2/4][tentativo movimento 1/4][Mano dx Kunai, 2x shuriken nella borsa]L'attenzione di Tachiko, viene dunque attirata da Karin, che apparirebbe confusa e dolorante. Basta, però, poco per far capire alla Nara che c'è qualcosa sotto. Infatti, si accorge che ai propri piedi vi è una carta bomba che sta per esplodere. Con tutta la velocità che ha in corpo, si muove di cinque metri verso destra. Questo spostamento basta appena per non venir travolta dall'esplosione. L'urto le scosta leggermente i capelli, non causando nient'altro sul proprio corpo. Adesso, l'allieva si prepara ad usare una tecnica. Una tecnica basilare, ma molto complicata, che a volte non riesce facilmente. Esegue correttamente i sigilli, imprimendo già nelle copie la strategia, prima ancora di crearle. Ma qualcosa, però, va storto. Le copie, difatti, compaiono, una alla sua destra ed una alla sua sinistra. Ma esse non sono esattamente uguali a lei! Hanno i capelli rosa, come se fossero sbiadite. Gli occhi troppo grandi, il naso troppo piccolo. E, come ciliegina sulla torta, indossano solo dell'intimo! Nessun vestito copre quegli indumenti privati. Tutt'intorno si eleva una grandissima risata ed anche la sensei è costretta a distogliere lo sguardo e ridere di gusto a quella scena. Tachiko nel frattempo avanza di cinque metri, seguita dalle due copie nude, non uguali a se stessa. < Tsk > mormorerebbe Karin, per poi fare un sorriso sadico che cozza con la sua aria timida mostrata precedentemente. < Mi sa che qui il nugolo sono io >. Estrarrebbe due shuriken, uno con la mano destra e l'altro con la mano sinistra, e li lancerebbe verso le copie, certamente riconoscibili, della Nara. Esse, raggiunte dai due shuriken, scomparirebbero, lasciando solo una nuvoletta di fumo. Aspetterebbe che l'altra si fosse avvicinata a lei, per poi preparare un colpo con la mano destra. Essa verrebbe chiusa in un pugno e scagliata in avanti, in direzione dello stomaco dell'avversaria. [Hai 2/4 per schivare/difenderti][No tempo][Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
[Cortile Accademia] Riesce a schivare la carta bomba e sorride nell’essere stata abbastanza veloce. Le copie escono diverse da lei ed ecco che sorride ancora di più partendo insieme a loro. Non sembra esserne contrariata anzi, e questo Karin lo può notare facilmente. Osserva i due shuriken che partono ed ecco che sorride ancora di più, maleficamente. Il suo obbiettivo era di usarli come distrazione ed in parte è andata bene andando a calcolare le capacità della sua avversaria. <Oh si fammi divertire su!> la voce è roca, presa dall’eccitazione mentre sente il puf delle due copie scomparire. Ora lei prova ad attaccare ed ecco che lei aveva già il piano b per fare ancora più male alla ragazza < Dai fammi mangiare, mosca!> direbbe leccandosi le labbra cercando di intercettare il pugno. Proverebbe quindi a piegarsi sulle gambe per riuscire a saltare sul suo braccio, ma in modo abbastanza particolare. Cercherebbe di fare una ruota ora, imprimendo sia la sua forza che l’energia del chakra che ha spostato verso gli tsuubo delle gambe e dei piedi per darsi uno slancio più veloce. Per darsi una spinta in più e cominciare comunque ad essere pericolosa. Come perno per quella ruota proverebbe ad infilzare il kunai nel braccio teso della ragazza in modo da aiutarsi nella spinta e schivare così l’attacco Utilizzando la forza centrifuga che il suo corpo permetterebbe di fare mentre le gambe si alzano seguendo i movimenti del suo corpo. Gli occhi per quanto possibile cercherebbero di calcolare la traiettoria perché come seconda fase di quella schivata cercherebbe di scendere aiutandosi con la gravità per poter colpire la testa della ragazza con il tallone del piede destro già caricato in precedenza per provare a buttarla a terra. Proverebbe anche ad imprimere il suo stesso peso nella caduta di quel colpo per riuscire a fare più danni possibili sfruttando anche la mancata respirazione necessaria per reagire o per tirare meglio quel pugno.[Chakra on][11/15][Tentativo schivata 2/4][Tentativo contrattacco 2/4][Mano dx Kunai, 2x shuriken nella borsa]Il braccio di Karin, verrebbe dunque disteso verso lo stomaco di Tachiko. Quest'ultima, ancora una volta, invece di schivare tenta un contrattacco. Piazza, infatti, un kunai sul braccio della ragazza e, sollevandosi in una giravolta, va a darle un colpo di tallone sul capo. Un'azione davvero mirabolante che porta gli allievi a spalancare gli occhi, nonostante precedentemente avessero riso di lei. La ragazzina minuta andrebbe a sbattere con il viso contro il suolo, mentre il braccio verrebbe lacerato in qualche punto. La sensei ancora non le ferma, forse desiderosa di vedere fino a che punto le due possano spingersi. Cerca di rialzarsi, Karin, tenendosi stretto con la mancina il braccio destro, che intanto ha cominciato a sanguinare. Il dolore dovrebbe bloccarla, eppure vuole tentare ancora, forse un'ultima volta prima della completa disfatta. Si rialza, dolorante, con le gambe che tentano appena. Il braccio destro viene avvicinato alle labbra e, con un colpo di lingua, assaporerebbe il sapore ferroso del suo stesso sangue. Guarda Tachiko con aria di sfida, non si annichilisce davanti a quella donna. Comincia a correre, azzerando la distanza che le divide. I movimenti sono veloci e precisi, come se quella ferita le avesse dato una grandissima dose di adrenalina. Gli occhi rossi brillano come rubini, infuocati ed arrabbiati. < Me la pagherai > sibilerebbe la ragazza. Si piazza proprio davanti all'avversaria, per poi piegare le gambe, abbassando il proprio baricentro. Allungherebbe la gamba destra verso l'esterno, e, con il piede sinistro che fa da perno, andrebbe a roteare su se stessa, tenendo la gamba destra ben tesa. Vorrebbe, dunque, colpire Tachiko con la gamba destra nel punto più basso, ovvero alle caviglie, per far sì che ella perda l'equilibrio e cada al suolo proprio come Karin. [Hai 2/4 per schivare][No tempo][Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
[Cortile Accademia] Ed il colpo va alla perfezione, sentendo il corpo dell’avversaria andare verso il terreno seguendo il movimento di quell’acrobazia. Il kunai che ha in mano adesso è sporco del sangue della ragazza. Affanna prima di muovere le mano verso le sue labbra gustandosi il sangue della rossa finalmente. Le labbra si sporcano di quel cremisi mentre lo sguardo dello stesso colore andrebbero ad osservare la ragazza rialzarsi. Sorride dannata verso di lei prima di guardarla. Ecco la strategia della ragazza che lascia cadere il kunai a terra. <Se devi far innervosire l’avversario, fallo bene.> ripeterebbe le parole di Furaya prima di aspettarsi un altro attacco della donna. Ecco. Sta arrivando. La donna non si muove andando ad impastare il chakra tirando fuori il fuuda dalla manica. Richiama il suo chakra per immetterlo proprio nella pergamena e tentando di imporre i sigilli con le sue mani iniziando con il sigillo del serpente, muovendo le mani ed intrecciando le dita tra di loro all’altezza del petto, per poi passare al drago, cambiando la posizione delle dita aprendole un poco con i pollici ed i mignoli più distanziati. In quel sigillo i pollici vanno ad intrecciare i polpastrelli mentre i mignoli sono perpendicolari al terreno ed adiacenti, pelle a pelle. Se ci fosse riuscita ecco che passerebbe al sigillo del chinghiale facendo rientrare le dita delle mani verso il palmo mentre i pollici chiudono la figura, con i palmi uno attaccato all’altro, per finire con il cavallo andando ad intrecciare le nocche delle dita e facendo toccare le punte degli indici mentre i pollici si piegano su loro stessi. L’obbiettivo sarebbe quello di farle colpire il tronchetto della sostituzione invece del suo corpo. Se fosse andato a buon fine del fumo comincerebbe a ricoprire la figura della kunoichi mentre richiama dal fuda quel tronchetto di metro d'altezza, mezzo metro in larghezza e trenta chilogrammi di peso. Mentre l’avversaria si troverebbe a colpire proprio quell’oggetto la ragazza imprimerebbe il chakra nelle sue gambe per riuscire a muoversi di un metro alla sua sinistra, cercando quindi di intercettare l’incedere della rossa e cercare di colpirla. La mano destra si chiuderebbe in un pugno serrato mentre la spalla carica l’attacco del braccio. Con una spinta del baricentro insieme alla forza impressa nella giuntura ecco che proverebbe a colpirla proprio al collo con tutta la forza che ha, cercando di schiacciarle l’arteria carotidea ben in vista per lo sforzo fisico della donna e così…beh ucciderla, o farle talmente male da non lasciarla illesa. Non ci va con la mano dritta questa volta proprio per imprimere maggiore impatto verso il corpo della donna. Le gambe prima del colpo sono ben piantate a terra con la destra in avanti e la sinistra indietro a sostenere il corpo in quella forma di arte marziale basilare. [Chakra On][8/15][tentativo sostituzione I tipo 2/4, attacco 2/4][2x shuriken nella borsa]Tachiko usa Fuuda!
Karin, dunque, cercherebbe di colpire le caviglie di Tachiko, ma nell'esatto momento in cui la propria gamba dovrebbe impattare contro quella dell'avversaria, succede qualcosa di strano. Infatti, la gamba non colpisce la Nara, ma un tronchetto da sostituzione! La velocità con la quale si era spostata la donna, non ha permesso alla piccola rossa di notare i suoi movimenti. Ancora confusa per ciò che è accaduto e stordita per il tronchetto, resta lì impalata, ad osservare ciò che Tachiko si è lasciata dietro. Quest'ultima, dunque, si è spostata con il doppio della propria velocità di un metro alla propria sinistra, stordendo e contorcendo la visione dell'altra. Così, l'allieva dai capelli viola si prepara a colpire nuovamente. La povera allieva neanche si accorge di quel movimento, ormai distrutta. Ma succede qualcosa. Con un movimento repentino, che le due allieve non potrebbero notare, Nana-sensei si posizionerebbe tra di loro, andando ad afferrare il polso destro della Nara, fermando, difatti, quell'attacco contro l'avversaria. < Va bene così > annuncerebbe. Solo qualche secondo dopo, lascerebbe andare il polso di Tachiko, per poi aggiungere < Avrete presto i risultati. Potete andare adesso >. Prendendo una penna, scriverebbe qualcosa sulla sua cartellina, per poi esclamare < Rin e Taki, siete i prossimi >. Per Tachiko e Karin la sfida è appena conclusa. Adesso non resta che attendere i risultati! [Esame genin per Tachiko - END][Puoi anche non fare la tua end, fammi sapere cosa decidi <3]
[Cortile Accademia] Riesce ad utilizzare quella tecnica al momento giusto. Pregusta già il rumore del colpo del suo pugno ed il collo della ragazza. Si immagina attraversarle quella parte per far volare la testa e ballare sotto la pioggia del suo sangue. Il viso diventa rosso mentre quel sorriso macabro si estende sulle sue labbra < Ti pungo!> direbbe tutta convinta per poi sentire qualcosa sul suo polso. La presa di Nana sensei è forte e la blocca prima di raggiungere il suo obbiettivo. Si increspano le labbra in un senso di delusione prima di schioccare la lingua in sua direzione < …va bene….> direbbe solamente andando a rilassare i muscoli. Lo sguardo va verso la rossa ridacchiando < la prossima volta, non parlare se devi fare la sbruffona… Seconda fila, terzo posto.> neanche il nome di lei pronuncia mentre cammina lentamente dentro la folla, magari con altri compagni che le fanno spazio ancora più inquietati dalla sua figura. Lei si porterebbe la mano alla base del collo prima di osservare il proprio sangue. Ridacchia poi da sola, andando a stringere la testa nelle spalle e poi voltarsi verso il centro di quell’arena improvvisata. Le mani che si congiungono all’altezza del grembo, intrecciando le dita tra di loro, cercando di calmare il respiro e l’adrenalina mentre ancora cerca di fissare la ragazza con i capelli rossi sua avversaria. A fine esame sarebbe tornata a casa e si sarebbe curata quella ferita con un unguento prima di osservare ancora quella farfalle là fuori. Sarebbe andata a cercarle probabilmente. Ormai però ha assaggiato il sangue altrui…e questo la fa sentire più viva del solito…guai per Konoha. [End]