Un po' come per gli altri interrogati, anche Onosuke o Shirokuro è stato costretto a raggiungere l'ufficio del Generale Boryoku. Non c'è stato un trattamento di favore per nessuno di loro, volendo sondare le ipotetiche reazioni e le risposte che le daranno. Nel caso dell'Aburame, le hanno detto espressamente di non fidarsi di quest'ultimo. Inoltre, è poi anche venuta a sapere, com'è giusto che sia, che ha dovuto cambiare nome in codice e far finta che Onosuke sia stato cacciato dalle Forze Speciali. Vuole essere sicura che tutto questo non riaccada, anche perché il ragazzo è classificato come Anbu esperto. E' stato dunque ammanettato con un paio di manette antichakra, onde evitare che lo attivi o che faccia pazzie. Che abbia scelto o meno di sua sponte di farsi accompagnare fin lì, è un problema suo. Non ha potuto comunque rifiutare un ordine stabilito dal Generale supremo delle Forze Speciali dell'Alleanza. Viene scortato da un Luogotenente, munito di maschera, abiti e quant'altro per non far scoprire la sua vera identità. Apre la porta dell'ufficio di Boryoku, un ufficio assolutamente classico e formale: pareti bianche, scrivania in legno frontale all'ingresso, un paio di armadi o mensole su cui sono riposti rotoli, documenti, maschere dei vecchi Generali giusto per abbellire un po' quella stanza altrimenti bianca e spenta. Una singola luce pende dal soffitto, mentre è possibile vedere la donna dietro il tavolo. Siede sulla scrivania, con una gamba poggiata su di essa. Veste di nero, con una pettorina verde militare addosso. Braccia scoperte tramite la t-shirt a mezza manica, capelli legati in una coda alta con due treccine ai lati e di colore bianco. La maschera da lupo viene tenuta sul proprio viso cosicché non sia possibile per l'altro riconoscerla. Viene lasciato sull'uscio, chiudendo soltanto la porta alle sue spalle. Può decidere d'avanzare, solo le mani sono legate. <Buongiorno, principessa. Accomodati.> Apparentemente gentile, ma tutti sappiamo che lei non è quel genere di persona. [ Riunione 3/3 - CHIUSA ]
Gli occhi color del ghiaccio della donna si fossilizzano su Onosuke. Pone delle domande e delle considerazioni un pochetto fuori luogo, ma altrettanto valide. Sono fuori luogo soltanto per la donna, sia chiaro. Chiunque altro, al posto di Onosuke, avrebbe fatto lo stesso, forse. C'è chi non s'è lamentato affatto. Prima di lui, è passata altra gente dalle mani del Generale, gente che è stata comunque legata tramite corde e manette anti-chakra. Lui può dirsi quasi fortunato, invero. <Se vuoi togliertele, dovrai liberarti da solo. Questa è la prassi per i sospettati.> Lo avvisa, restando seduta sul bordo della scrivania con una gamba fuori da essa. Una mano scivola sulla coscia, massaggiando delicatamente la zona, ponderando bene le parole da dirgli. <Come ben sai, ho richiesto una riunione, tuttavia mi interessavano alcuni membri in particolare che, nell'ultimo periodo, hanno esagerato e hanno sfidato la mia pazienza.> Gli rivela, mantenendo un tono piatto e secco, quasi ringhiante verso la fine della frase appena pronunciata. <Non deve interessarti cosa sono in grado di fare io, è tua premura assicurarmi che non hai fatto cazzate.> Con un lieve colpo di collo e spalla, spinge i ciuffi bianchi oltre la schiena. A differenza di chiunque altro abbia avuto di fronte, vedesi Raido ultimo arruolato, il nomignolo con cui lo ha chiamato gli scivola addosso. Punto a favore, vuol dire che riesce a mantenere l'auto-controllo e che non si preoccupa delle futilità. <Sei stato incaricato di seguire Tenshi Senjuu, voglio un rapporto completo. E, assieme al rapporto, il motivo per il quale gli hai rivelato la tua identità, gesto che ti ha poi costretto a diventare Shirokuro.> Cambiando maschera, modo di fare e quant'altro. <C'è chi sospetta ancora che tu faccia parte delle Forze Speciali, così come credono che tu stia cospirando contro di noi.> Uno dei membri ha parlato a proposito, avvertendola di non fidarsi di determinati membri. Non sa se questo sia vero, potrebbe trattarsi d'una accusa infondata. Tuttavia, lo ha convocato lì anche per questo, no? Gesticola appena con la dritta, ondeggiandola in aria. <Prego, principessa.> Gli passa il testimone. [ Riunione 3/3 - CHIUSA ]
Lo lascia esporre i propri dubbi, ai quali replica con un'alzata di spalle. <Lo scoprirai.> Non è detto debba dirgli tutto per forza, anche perché qui l'interrogato è lui. A fare le domande, invece, è lei. <Ricapitolando, hai svolto correttamente il tuo incarico, riportando informazioni importanti.> Senza alcun dubbio s'è comportato in maniera esemplare, riportando tutto ciò che era indispensabile e possibile per lui. <In pratica, stai accusando Hebi> Piega appena la testa da un lato, facendosi pensierosa. <che ho avuto di fronte a me, ben più imbalsamato di te> Era addirittura legato dalla testa ai piedi, le manette anti-chakra erano un innocente contorno. <e che ho interrogato allo stesso modo.> Scende dalla scrivania con un piccolo balzo, aggirando la suddetta per ritrovarsi poi sulla sinistra di Shirokuro. Poggia i glutei contro il bordo, piegando infine le braccia sotto il seno. <Alcuni di voi sono tenuti strettamente sorvegliati per via di alcuni dubbi, dubbi che non sono tenuta a rivelarvi poiché altrimenti mutereste il vostro comportamento verso il suddetto punto.> Ecco spiegato il motivo per cui non può rivelargli tutto quello che sa, oltre a non essere tenuta a farlo. D'altronde, il superiore non è certo l'Aburame. <Il tuo problema, principessa, è che qualche Anbu semplice inizia a sospettare che Onosuke non abbia mai lasciato gli Anbu. La tua era una punizione, la punizione che tutti ottengono quando tradiscono o si lasciano sfuggire informazioni importanti come la loro vera identità.> Gli spiega, mantenendo un tono mellifluo. Rispetto a Hebi o Yogan, Shirokuro si sta dimostrando maturo, attento e apparentemente tranquillo. Non si fa prendere dal panico e non osa rispondere in maniera sgarbata, adeguandosi alla situazione. Un altro punto a favore. <Ti sei fatto scoprire come un coglione. Bastava coprirlo, assicurarsi che lo fosse sempre. Dovresti dormire con un occhio aperto e i sensi sempre all'erta.> Specifica alla di lui volta, mantenendo però la calma anch'essa, stringendosi nelle spalle. <Tuttavia, c'è un problema di fondo. Soltanto io e i Luogotenenti sappiamo la tua vera identità nonostante tutto, ma chi è sotto di te o con te, inizia a fare domande.> Quindi, probabilmente, il succo di questo loro incontro potrebbe essere proprio quest'ultimo. [ Riunione 3/3 - CHIUSA ]
Incuriosita dalle teorie e dalle risposte di Shirokuro, la donna resta ad ascoltare senza battere ciglio. Gli permette di terminare ogni frase, prendendo parola quando lui avrà smesso, ragionando bene su cosa dire. Calcolatrice sin nel midollo, trova sempre metodi alternativi per mettere a rischio l'incolumità avversaria. <Già.> Si limita ad annuire, anche perché è stata fondata una squadra con a capo proprio Hebi. E' per questo che ci si può fidare, ma è altresì naturale che Shirokuro non si senta al cento percento sicuro di lui. <Tuttavia, nella situazione della quale mi hai parlato, quel tatuaggio sarebbe dovuto essere nascosto. Eri fuori servizio.> In casa propria, dormiente. <Tuttavia, possiamo ipotizzare una rivoluzione del marchio.> Questo lo prende davvero in considerazione. Non è una supposizione da sottovalutare perché, effettivamente, chiunque potrebbe infiltrarsi. <Ci penserò attentamente assieme ai luogotenenti, ma sei libero di proporre delle soluzioni alternative. Cambiare il simbolo è fuori discussione, qualcosa bisognerà comunque averla addosso come identificativo.> Qualcuno potrebbe morire in missione e non venire mai riconosciuto dai compagni, magari privato della maschera o dell'equipaggiamento, privo poi del tatuaggio. Sono molteplici i motivi che spingono la corporazione ad avere tra le mani un simbolo identificativo addosso. <Tutt'ora, è difficile infiltrarsi. Inizierò una scansione completa dei possibili candidati.> Entrerà loro nella mente che vogliano oppure no, tenendo conto di quanto accaduto con Mattyse che s'è poi rivelato essere un fottuto terrorista. Onde evitare di venire presa di nuovo in contropiede, urge una rivoluzione delle metodiche d'ingresso. <No, affatto. Non intendo dire che tu debba lasciare le Forze Speciali, ma soltanto che tu faccia attenzione. A breve, qualcuno ti contatterà e ti spiegherà cos'abbiamo pensato per te. Rivelarti chi e cosa vorrebbe sarebbero troppo facile, potresti prepararti le risposte in anticipo e sfruttare i nostri addestramenti per riuscire a mentire spudoratamente.> Gli rivela, tamburellando con le dita sul braccio libero e restando ad osservarne la papabile reazione. <Non ti fidi del fratello di Tenshi e non hai mai pensato che potrebbe rivelare i nostri segreti proprio a lei, qualora si rivedessero?> E' stato proprio questi ad avere dei ripensamenti su Shirokuro, domande che non hanno ricevuto risposte e che potrebbero insospettirlo maggiormente. Da qui, tutta la discussione odierna. <Sarò sincera con te. Sei un buon Anbu, non posso lamentarmi del tuo operato, ma devi fare attenzione. La prossima volta, non sarò clemente. Intesi?> E se anche questa fosse una tattica per tenersi Onosuke fedele, comprovando se si tratti di un traditore come qualcuno attesta? Difficile, ma nessuno sa cosa giri nella testa del Generale. [ Riunione 3/3 - CHIUSA ]
La proposta di Shirokuro ha velatamente senso. Nascondere il tatuaggio limiterebbe l'ingresso di probabili traditori o imbucati proibiti. Tuttavia, si tratta di un simbolo significativo e riconoscitivo per tutti i membri della corporazione. Per questo motivo, non si trova granché d'accordo con lui, ma ha comunque deciso di prendere in considerazione l'idea altrui in qualche maniera. <A dire il vero, è tua priorità nascondere il tatuaggio qualora non sia in servizio. Non devo dirtelo io, è un dato di fatto.> Come anticipato, però, provvederà a prendere in considerazione la risoluzione di questo problema, ma non ha la priorità. Non ci sono stati casi di infiltrazione, bensì potrebbe migliorare il test d'ingresso con una lettura completa e più approfondita della mente. <Sta al tuo posto.> Esordisce con evidente fastidio, facendo poi schioccare la lingua sotto al palato. In fin dei conti, s'è spinto un po' più in là con la questione della privacy, quindi cerca di rimetterlo in riga prima che possa esagerare più del dovuto e doverlo punire. <Ora fila.> Del resto, può alzarsi tranquillamente. <La tua chiave delle manette.> Gliela lancia dietro, lasciandosi però sfuggire una risatina nel momento in cui, per ovvietà, lui non riuscirà a prenderla. Gli finisce in grembo, sulle gambe, poi starà ad Onosuke scegliere il mezzo migliore per liberarsi. <Avrai l'incontro con il Capo Squadra, dopodiché decideremo cosa fare. Se sarai idoneo, lavorerai con lui, altrimenti potrei prendere in considerazione la tua strategia.> Quella di lavorare da esterno per conto del Generale e dell'Hokage soltanto. Lei, di conseguenza, si avvierà altrove permettendogli di avere un briciolo di riservatezza per sbarazzarsi delle manette. Che gentile, vero? [ END ]