Il ritorno di Misashi

Free

0
0

10:28 Misashi:
  [Magione Hokage] Più di qualche nuvola ammanta il cielo di Konoha, non rendendolo di sicuro limpido e splendente come piace al Senju, o meglio come lo ricordava ogni volta che pensava a Konoha, lontano dal Villaggio. Eppure questa è la realtà, così come di quello stesso colore potrebbe essere l'umore di Hitomu quando il Senju si presenterà dinnanzi a lui. Chissà quanto sarà cambiato, e chissà quali novità ci sono state nel Villaggio, oltre a quelle riguardanti i Volti ovviamente... Il Legnoso indossa una semplice cappa nera, impermeabile, che avvolge la quasi totalità del suo corpo; rimane fuori la chioma del Chunin, in netto contrasto cromatico col resto del suo vestiario - seppure i capelli non siano più così accesi ed aurei come un tempo, risultando invece quasi sporchi - e rimangono fuori anche i suoi calzari, scuri, come quelli della quasi totalità degli Shinobi presenti nel Villaggio. Passo dopo passo, l'ex-latitante della Foglia si avvicina alla Magione col cuore che palpita, incessantemente: non tanto per la paura dell'incontro con l'Hokage, per il timore di sentirsi dire tutto quello che in questi anni si è detto da solo; piuttosto per l'emozione di rivedere quei luoghi, forse addirittura qualcuno dei suoi vecchi compagni... Anche se non ci spera troppo. Ha con sé tutto l'equipaggiamento, riposto in tasche e tasconi vari, ma non ritiene affatto che gli sarà utile; semplicemente è abituato a portarlo sempre con sé, essendo stato così tanto tempo al di fuori delle mura del Villaggio. Il chakra è in circolo per lo stesso motivo. Compie ancora qualche passo sul terriccio, alzando distrattamente gli occhi al cielo ed osservando quelle tristi nuvole che sovrastanto il tetto della Magione; ha il capo scoperto, il cappuccio è tirato giù, pertanto sarà possibile notare il suo copri fronte. In ogni caso si fermerà dinnanzi alle guardie, anche se probabilmente queste ultime glielo intimeranno: <Buongiorno> saluta con rispetto, serio in volto, eseguendo un piccolo inchino unicamente con il busto <Devo vedere l'Hokage>. Alla richiesta di queste ultime, quindi, rimarrebbe in silenzio per qualche istante, come riflettendo su quanto gli è ordinato: non vorrebbe affatto lasciare il suo equipaggiamento, durante questi tre anni non l'ha praticamente mai fatto, essendo sempre esposto ad ogni tipo di pericoli. <Certamente> asserisce infine, acconsentendo a quella richiesta - per definirla con grazia - e slacciando il cinturone con tasconi e tasche Ninja dalla vita, e poi dalle cosce. Quindi, con un semplice cenno di assenso, prende a camminare all'interno dei corridoi della Magione: la strada la ricorda, pertanto sale le scale e dopo poche decine di metri si ritrova dinnanzi ad una porta abbastanza familiare: bussa con vigore, chiedendo poi <è permesso?>. [Ck On] [Copri fronte, guanti Ninja, schinieri, protezioni avambracci; shuriken, kunai, kunai con carte bomba, fumogeni, bombe luce, rotoli piccoli, fuuda con tronchetto, tonici]

10:36 Furaya:
 Il cielo non è affatto sgombro, bensì è attraversato da bianche nuvolette che coprono, di tanto in tanto, alcuni raggi solari. L'inverno sembra essere ormai alle porte, ma nell'ufficio si sta piuttosto bene. E' importante per il bambino affinché non ci siano complicanze, problemi od altro. Non è affatto il momento adatto, ha troppo a cui pensare e deve concentrarsi, senonché rilassarsi almeno un minimo. Siede dietro la scrivania con alle spalle una enorme finestra dal quale è possibile vedere il Monte dei Volti, per quanto sia irrimediabilmente danneggiato. Indossa il suo solito yukata. Ne ha dovuto prendere uno più grande perché ormai non le sta più niente addosso. Tuttavia, ha preferito restare sulla tonalità del nero con dei fiori di ciliegio disegnati lungo il fianco mancino, sino a raggiungere il seno dal medesimo lato. E' chiuso in vita da una fascia addominale che, dato il pancione da palese sesto mese di gravidanza, è tenuta piuttosto larga e serve soltanto per tenere chiuso l'abito ed evitare che s'apra in momenti indelicati. Sulle spalle, è posato l'haori bianco e rosso con il simbolo di Konoha e il nominativo di Decimo Hokage lungo tutta la schiena. Con sé, ha soltanto le due katana che son poste sul fianco mancino, infilati nei rispettivi foderi. E' sempre solita avere dietro determinati accessori, dai quali difficilmente si separa, quali il ciondolo con il simbolo degli Uchiha al collo, un paio di vambracci nascosti dalle maniche dello yukata ed un paio di saldali ninja ai piedi, di colore scuro e uniti a degli schinieri che ne coprono gli stinchi. Il coprifronte della Foglia è ben sistemato tra i capelli della donna, ricadenti lungo le spalle e il petto in lunghe onde rosate. Attende che chi deve arrivare, arrivi. Nel frattempo, si preoccupa di valutare eventuali missioni, tenere conto del lavoro che c'è da svolgere e sorseggiare il suo thè caldo. Non dovrebbe passare molto tempo quando poi sente bussare alla porta. Jushan-san, all'esterno, non sembra pronunciarsi a tal proposito, ma squadra il Chunin dalla testa ai piedi, mani dietro la schiena. Una volta aperta la porta, l'ufficio si presenterà con una scrivania frontale all'ingresso, un paio di sedie frontali ad essa e degli scaffali sulla destra. Sulla sinistra, invece, v'è un armadio piuttosto capiente. Il simbolo di Konoha è pressoché ovunque, con tanto di quadri raffiguranti i vecchi Hokage o comunque immagini iconiche per il villaggio della Foglia. <Prego, entra pure. Scusa se non mi alzo, ma sta diventando un po' problematico.> Borbotta, senza neanche indicare il pancione, anche perché è piuttosto visibile anche di suo. <Direi che qui si tratta di un bentornato, mh?> Accenna in sua direzione, mostrando un piccolo sorriso e indicandogli, tramite la dritta, uno dei posti a sedere. [ Chakra ON ]

10:53 Misashi:
  [Magione Hokage] Al Senju viene dato il permesso di entrare, quindi apre la porta lentamente, per poi osservare con attenzione rapita l'interno della stanza; la voce di chi da il permesso di entrare suona vagamente familiare, ma soprattutto stranamente femminile. Che sia l'aiutante di Hitomu? Poi però, osservando con maggiore attenzione, il Chunin non può fare a meno di notare che si tratta di una donna. Una che ricorda, tutto sommato, abbastanza bene: <Fu...> inizierebbe, rendendosi poi conto del fatto che sta parlando con la massima autorità del Villaggio. <Hokage-sama> si corregge poi, eseguendo un piccolo inchino con il busto, per la seconda volta nella giornata, ma non riuscendo a nascondere correttamente la sorpresa sul suo volto. Quindi si tira nuovamente su, osservando ancora il capo Villaggio. Fa qualche passo in avanti, spiazzato da quella visione, per poi accomodarsi su una delle sedie di fronte alla scrivania, come richiesto da Furaya. Dopo qualche istante di silenzio stupido - e di un'espressione che denota tutta la sorpresa del Legnoso - questo si riprende dicendo <Perdonatemi, mi aspettavo di trovare Hitomu-sama... Sono stato così lontano dal Villaggio, e per così tanto tempo, da non essere a conoscenza degli ultimi, ed anche meno recenti, sviluppi...> afferma, in totale sincerità, lasciando vagare ancora per qualche istante lo sguardo tutt'attorno, come se volesse rendersi consapevole di altre modifiche apportate all'interno della stanza. <...neanche dei più rilevanti> ammette, riferendosi chiaramente al passaggio di consegne avvenuto ai vertici della gerarchia Ninja di Konoha. <Vi ringrazio> china ancora il capo, lievemente per non essere ridondante nella gestualità. Solo in quel momento le iridi azzurine del Chunin ricadono distrattamente sul pancione di Furaya: inevitabilmente, e senza che possa fare alcunché per impedirlo, gli occhi diventano lucidi, si colmano di lacrime di commozione. Non si aspettava una così bella novità, e soprattutto non provava un'emozione tanto intensa e positiva da moltissimo tempo, quindi non può fare a meno di commuoversi, per quanto visibilmente cerchi con tutte le sue forze di nasconderlo. Ancora una volta si riprende - prima dalla sorpresa, ora dall'emozione - per proferire <Devo fare le mie scuse soprattutto a voi, Hokage, per la mia prolungata assenza dal Villaggio. Di sicuro mi ci vorrà molto tempo per prendere coscienza di tutti i cambiamenti avvenuti> conclude, rimanendo in silenzio, in attesa.

11:28 Furaya:
 Misashi appare sorpreso di vedere la Nara seduta dietro quella scrivania, scambiandola per la segretaria del Nono, in un primo momento. Solleva lo sguardo in sua direzione, sbattendo un paio di volte gli occhietti, sia per metterlo a fuoco e sia perché è sorpresa d'averlo nel suo ufficio. <Chiamami Furaya, va bene anche così.> In fondo, si conoscono da ben prima che lei diventasse Hokage, dunque reputa stupido usufruire del suo nominativo soltanto perché adesso ricopre quel ruolo. Si stringe nelle spalle, aspettando che questi possa prendere posto ed esporre le sue richieste, lamentele o qualunque altro motivo per cui sia giunto in Magione. <Non preoccuparti, è successo circa un anno fa. Ha avuto dei problemi di salute, ma comunque lo ringraziamo ogni giorno per quanto ha fatto per il nostro Villaggio.> Non può certo rivelare che il sigillo pentastico sembrava essersi indebolito tanto da costringerlo ad allontanarsi da Konoha. Anche perché questo è servito proprio per tenere al sicuro il villaggio e chiunque vi abitasse o vi fosse attorno. <Vuoi un aggiornamento?> Gli chiede circa i nuovi avvenimenti, le novità che sono successe in questo lungo periodo di sua assenza. Non commenta oltre i suoi atteggiamenti, preoccupandosi di sorseggiare il thè caldo dalla sua tazza personale avente il simbolo di Konoha in rosso sul fronte. <Vuoi che ti faccia portare qualcosa? Un caffè?> Gli chiede, apparentemente premurosa, ma in realtà soltanto educata nei confronti di chiunque si segga davanti a quella scrivania. <Più che le scuse, che comunque apprezzo e accetto, mi farebbe piacere sapere dove sei stato, quando sei tornato e perché ti sei allontanato per così tanto tempo. Con quanto accaduto di recente ed i vari Mukenin venuti alla luce, sarebbe consono conoscere tutte le dinamiche e assicurarmi che non ci siano problemi rilevanti a tuo carico.> Attende speranzosa di poter ascoltare le informazioni che chiede, mettendosi comunque piuttosto comoda onde evitare di gravare sul ventre gonfio. [ Chakra ON ]

11:47 Misashi:
  [Magione Hokage] Sempre più sorpreso per quanto detto dall'Hokage, il ragazzo rimane immobile, ascoltando attentamente ogni parola pronunciata. I nervi, tesi ed a fior di pelle, rendono il suo volto tirato, così come la muscolatura, che di tanto in tanto presenta movimenti spasmodici ed involontari. Abbassa la respirazione, rendendola diaframmatica e tentando di rilassare la totalità delle sue membra. Un'impresa niente affatto facile, data la mole di ricordi che quella situazione evoca dentro di lui. <Va bene... Furayra> pronuncia quel nome con un po' di diffidenza, quasi si aspettasse un tranello celato dietro quell'affermazione; un tempo non era così guardingo e diffidente. <No, grazie, va bene così> asserisce con garbo, rispetto all'offerta di qualcosa da bere; alle parole riguardanti Hitomu, invece, asserisce con un semplice cenno del capo, chiedendosi quali malanni possano mai portare un Hokage a doversi allontanare da Konoha. Ma sono questioni da non snocciolare in quella sede, e soprattutto in un simile momento. Un sorriso amaro si dipinge quindi sul volto del Chunin, che naturalmente si aspettava quelle domande <Sono stato lontano, ho vissuto tra le montagne per molto tempo, e sono tornato appena un paio di giorni fa> spiega, riprendendo a guardare l'altra dritto negli occhi. <Quando ero al Villaggio, ero molto affezionato ad un ragazzo di nome Kurako, Kurako Senju> spiega, gesticolando animatamente con le mani, ma probabilmente la Nara lo ricorda bene. Quindi riprende <Quando se ne andò io provai a fermarlo, senza successo, e quell'evento mi sconvolse> rivela, abbassando appena lo sguardo sulla scrivania, sulla pila di carte e scartoffie di cui l'Hokage quotidianamente si occupa. <Non potevo accettare che uno Shinobi a me così caro, peraltro del mio stesso clan, stesse abbandonando il Villaggio. E un po' di tempo dopo, per tentare di comprendere quella scelta, anch'io mi sono allontanato da Konoha: volevo capire cosa sia davvero un Villaggio, cosa sia uno Shinobi, e perché il secondo abbia così a cuore il bene del primo> continua, sporgendosi appena in avanti con il busto e poggiando gli avambracci sulla scrivania, più vicino all'Hokage con il volto, incalzato dal ritmo del suo stesso racconto. <Tutto quello in cui avevo creduto fino a quel momento era d'un tratto svanito, come smontato dall'esilio volontario di Kurako; avevo bisogno di tempo e solitudine, per rispondere a queste domande, o perlomeno così credevo> sentenzia con sguardo perso. Poi si tira indietro, tornando a far aderire la colonna vertebrale allo schienale, e calmandosi un po'. <Ho girato molto, visto un sacco di luoghi, Villaggi, culture nuove e diverse da quelle che conoscevo. Inizialmente credevo di aver trovato il senso di pace che cercavo - anche se non le risposte - ma poi, pian piano, la lontananza dal Villaggio mi ha negato sia l'uno che le altre> conclude con rammarico, tornando distrattamente ad osservare la pancia dell'Hokage, aspettandosi un severo giudizio da parte sua.

12:16 Furaya:
 Annuisce con un lento movimento del capo davanti alle prime due affermazioni dell'altro, continuando a sorseggiare con calma il thè in tazza. <All'esterno del portone o comunque prima d'entrare, ti avranno sicuramente controllato. Quindi, se sei entrato senza problemi, deduco di potermi fidare di te.> Solleva gli occhi chiari alla di lui volta. <Mi dispiace essere a mia volta diffidente, ma ne stiamo subendo di ogni tipo di recente. Non so se ne sei a conoscenza, ma Oto è stata conquistata da una banda di traditori dell'Alleanza.> Va da sé che debba tenere occhi ed orecchie aperte, in modo tale che nessuno gliela faccia sotto al naso. Rio c'è riuscito, ma l'ha scoperto in quattro e quattr'otto, stessa cosa per Tenshi per via di Onosuke che gliene ha parlato apertamente, confessando quanto accaduto. <Kurako.> Quel nome le fa storcere la punta del naso, espressione che non riesce a togliersi dalla faccia e che non prova neanche a nascondere. <Era un traditore.> Non è probabilmente il miglior modo per dirglielo, specialmente se ha appena asserito di essersi legato a quest'ultimo. Quindi, provava una sorta di rispetto per il Senjuu ormai defunto. <Temo tu abbia scoperto che è stato ucciso molto tempo fa, ormai, per mano dell'Hasukage.> Una notizia che è senza dubbio trapelata, della quale lei è stata informata. Ricorda bene quando ha scoperto tutte le magagne che Kurako portava avanti, divenuto ormai traditore di se stesso, nemico di chiunque avesse davanti, soltanto per riuscire ad ottenere il potere, qualunque esso fosse. Voleva diventare più forte e c'era riuscito, ma contro l'Hasukage non poteva competere e ha trovato la sua fine. <Dal tuo viaggio, cosa sei riuscito a comprendere, dunque? Favoreggi e comprendi l'allontanamento di Kurako, atto soltanto per accumulare un potere smisurato, o reputi che il suo gesto, così come l'intenzione, fosse assolutamente disdicevole e folle? Un uomo con la sua stessa ambizione stava rivoltando Konoha e l'intera Alleanza, neanche tanto tempo dopo.> Parlando di Ryota, probabilmente Misashi non lo ha conosciuto e non ha mai avuto a che fare con nessuno degli ultimi cattivoni che hanno scosso gli equilibri dell'Alleanza. La domanda, la considerazione, viene posta con assoluta serietà, fissandolo da sopra la sua tazzina tenuta nella dritta, curiosa della risposta che potrà ricevere. [ Chakra ON ]

12:29 Misashi:
  [Magione Hokage] Non riceve il giudizio perentorio e severo che si aspettava, anzi ricava numerose e preziose informazioni dall'Hokage, che sembra piuttosto coinvolta rispetto alla situazione di Kurako. <Già, posso soltanto immaginarlo... Non dispiacerti, sei l'Hokage e questo è il tuo compito: se è vero che la prudenza non è mai troppa, non avrò alcun problema se saranno necessari altri controlli sulla mia persona, addirittura perquisizioni... Credo siano tempi difficili, per il Villaggio> afferma vagamente, facendo cenno con il mento verso le finestre alle spalle della Nara, verso i volti degli Hokage franati. <Non so nulla della sitazione di Oto, ma se potessi aggiornarmi brevemente su ciò che c'è da sapere, del Villaggio ed al di fuori, te ne sarei grato> risponde ora alla precedente domanda, cui si era scordato di dedicare la dovuta attenzione per via della frenesia del suo racconto. Il discorso quindi si sposta totalmente sull'ex-compagno del Chunin, della cui storia non conosceva gli ultimi risvolti nel dettaglio. <Già, ho sentito che era morto, ma non conoscevo i particolari... Questo era il suo scopo, dunque, alla fine di tutto? Accrescere costantemente il suo potere?> chiede, incredulo, mentre gli occhi del Legnoso tornano a riempirsi di goccioline trasparenti e scintillanti allo stesso tempo. China appena il capo, passandosi la mano sulla fronte e scostandone i capelli; chiaramente all'inizio l'intenzione era quella di poggiare il capo sul palmo della mano, in segno di tristezza e lutto, ma poi il movimento cambia in corso d'opera, si sta già esponendo troppo a livello emotivo e tenta di nascondere quell'imminente sconforto. Inspirando profondamente, riprende <Come ho detto non sono riuscito a capire cos'è uno Shinobi, o un Villaggio, e qual è il loro senso. Ho capito però che devo vivere qui per trovare risposta alle mie domande; ho capito che non posso avere delle soddisfacenti risposte dalla solitudine, mentre potrei provare a cercarle con dei... compagni> una parola che non usava da tantissimo tempo, e che gli è mancata molto. Quindi alza lo sguardo, d'improvviso più serio e determinato <Non potrei mai sostenere una simile causa: non sapevo di tutti i retroscena della decisione di Kurako> ammette, ingenuo e sincero.

12:55 Furaya:
 Kurako era un suo compagno, avevano formato una squadra assieme. S'è poi reso assassino del suo migliore amico soltanto per i suoi occhi, privandolo proprio di questi ultimi. Non contento, oltre ad essersi avvicinata alla Nara, s'è dapprima finto morto per sparire dalla circolazione e recuperare il suo tanto agognato potere: lo Sharingan. <Va bene, non preoccuparti. Il tuo Clan è già al corrente del tuo ritorno?> Chiede in sua direzione, mantenendo un tono neutrale, tuttavia interessato. E' passato troppo tempo e non ricorda esattamente se fosse membro di qualche organizzazione, ma sicuramente vi sarà qualche fascicolo in giro per la Magione che potrà consultare a suo piacimento. <Sono sempre tempi difficili per Konoha> Tragica, si stringe però nelle spalle. <ma siamo sempre riusciti a mantenere la testa alta, a difenderci e a resistere.> Sono sempre stati il baluardo della pace e continueranno ad esserlo, in un modo o nell'altro, con qualunque mezzo seppur non sia il più coerente o consono per Konoha. Ci sta già lavorando. Trasuda orgoglio e sicurezza. <Alcuni membri di Kusa, in particolar modo Doku, Uchiha e Yakushi, hanno tradito l'Alleanza per uccidere Kunimitsu, la precedente Kokukage, prendendone il posto. Secondo il loro parere, non era ben vista dai membri del Villaggio, quindi credono d'aver fatto un'opera di bene inimicandosi, di contro, tutta l'Alleanza.> Brevemente, cerca di fargli un riassunto con poche parole, anche comprensibili e di facile comprendonio. <Nelle varie bacheche per le strade che usiamo per gli annunci, dovrebbero ancora esserci i volantini di taglia.> Asserisce, permettendogli così di avere ben noti i volti di coloro i quali si sono macchiati di questo reato. Il discorso glissa nuovamente alla volta di Kurako, precedente beniamino di Misashi. <Sì, voleva soltanto quello.> Il potere sconfinato, capace di distruggere qualunque cosa al suo passaggio. Ce lo vede veramente bene a gestire gli inferi, adesso. <Purtroppo, se io ti dicessi cos'è uno Shinobi per il Villaggio e perché questi vi è tanto legato, credo sarei di parte. Devi comprendere da solo cosa vuol dire per te, ognuno ha un suo parere in merito. Io sono votata alla difesa e alla protezione di Konoha fin da quando ero bambina, non ho mai cambiato idea nel corso del tempo e non ho mai avuto dubbi sull'operato dei precedenti Hokage, eccetto l'Ottavo.> Che venne poi appunto smascherato per permettere ad Hitomu di prenderne il posto. <Riprendi a vivere qui, da noi, e prova a capire il senso di tutto questo. Sta soltanto a te.> Non vuole costringere nessuno e non deve pregarlo per restare. Le scelte sono soltanto in mano a Misashi. [ Chakra ON ]

13:35 Misashi:
  [Magione Hokage] Lo sguardo stavolta non si smuove di un centimetro dal volto di Furaya, continuando a fissarla con intensità: attinge all'infinita fonte di informazioni della Nara, incamerando e memorizzando quanto più possibile. <Soltanto in parte, due giorni sembrano molti ma...> poi decide di non dilungarsi, tagliando colto <Devo ufficializzare il mio ritorno anche con il resto del Clan> spiega. Quindi ascolta la situazione di Oto, particolarmente interessato agli ultimi risvolti causati da alcuni Clan, tra cui gli Uchiha: nel tempo non hanno fatto altro che creare problemi, questo è un evidente dato di fatto ai suoi occhi. Espira, un po' più tranquillo rispetto ai minuti precedenti, tentando di mantenere regolare la respirazione <Si, è ciò che intendo fare da quando ho deciso di tornare> ancora una volta stringato, risponde all'ultima affermazione del Capo Villaggio <L'unico dubbio era essere accolto o meno... Sono contento che fosse un dubbio infondato, seppure io stesso non creda di meritare appieno il bentornato>. Ma non vuole commiserazione e pietà, forse non avrebbe nemmeno dovuto esplicitare l'ultimo pensiero <In ogni caso, per trovare le mie risposte devo vivere intensamente qui, e non intendo solo fisicamente: pertanto sono disposto a qualunque incarico per Konoha> netto, conciso, espone la disponibilità verso qualunque tipo di servizio nei confronti del Villaggio. Le iridi, ancora una volta, non possono fare a meno di spostarsi verso i volti esplosi dei precedenti Hokage, e dell'attuale naturalmente. <Rispetto ad Oto, mi chiedevo... Potrei essere utile come tuo diretto informatore, se a te sta bene> fa ancora un passetto in avanti in quanto a confidenza, con l'altra, non sapendo se possa permetterselo o meno. <A Konoha credo che quasi nessuno ricordi di me, figuriamoci fuori dal Villaggio: sarei lo Shinobi perfetto per infiltrarmi e passarvi informazioni dall'interno del Villaggio> conclude con maggior schiettezza, curioso di cosa possa rispondere l'Hokage; del resto, se la situazione è tale da non poter garantire la coerenza di Konoha nel suo essere baluardo della pace...

14:42 Furaya:
 Recepisce l'informazione circa il suo recente ritorno, motivo per il quale non ha ancora fatto presente al clan di essere tornato. <D'accordo.> Si limita ad aggiungere al discorso in questione, lasciandolo parlare ed ascoltando quanto ha da dirle. <Alla fin fine, non sei fuggito dal villaggio lasciandolo in balia dei nemici. Non sei scappato per timore o per mancanza di spina dorsale. Ti sei allontanato per ragionare, per pensare a cosa fosse giusto per te e seguire la tua stessa vita.> Si stringe nelle spalle, poggiando la tazza tiepida sulla superficie della scrivania. Le mani si uniscono in grembo, carezzando delicatamente il ventre gonfio. Di tanto in tanto, riesce a sentire qualche calcetto. Vorrebbe tanto che ci fosse Saisashi a sentirli con lei. Ci saranno sicuramente altri momenti da passare assieme, tuttavia anche questi mesi sono importanti per la madre ed il futuro nascituro. Dovrà soltanto attendere, aspettare con pazienza ed assicurarsi che il padre non finisca ucciso, ovviamente. Ha davvero troppi pensieri per la testa, in qualunque momento della sua vita. Per fortuna, Jushan-san, in qualche modo, cerca sempre di alleggerirle il lavoro, in mancanza anche di una Consigliera. <Ti ringrazio per esserti messo a disposizione, ci sono numerose missioni di cui tenere conto, quindi puoi sceglierne una alla quale prendere parte. Deduco che per rimetterti in carreggiata, sarebbe meglio cominciare da qualche missione semplice, mh?> Cerca a suo modo di incoraggiarlo, giustamente, elargendo un piccolo consiglio in sua direzione. Non sapendo la sua posizione negli ultimi tempi, potrebbe essere stato anche immobile a non far nulla, dunque ha perso lo smalto del quale un Chunin necessita. <Per Oto, ti tengo in considerazione. Sto organizzando qualcosa, un piano> Gli rivela, restando chiaramente sul vago. <non appena sarà pronto o qualora non riceva ulteriori informazioni da chi è già all'opera, ti contatterò.> Si fa seria, poiché trattasi d'un argomento delicato. <C'è altro?> Le tocca però chiedere alla fine, mostrando un piccolo sorriso di incoraggiamento per non sembrare troppo scortese o infastidita. Non è certo lui il problema. [ Chakra ON ]

14:50 Misashi:
  [Magione Hokage] Non ha molto altro da aggiungere, se non gestualmente, con dei semplici assensi mostrati col movimento del capo. <Molto bene> proferisce, serio e determinato, cercando di tenere a mente tutte le informazioni incamerate in poche ore. <Memorizzerò i volti e le caratteristiche dei Nukenin, una volta trovati i loro manifesti da ricercato, e darò subito la disponibilità per la missione più urgente> sentenzia con decisione, alzandosi in piedi ed avvolgendosi nuovamente nella sua cappa scura. <Per la questione di Oto, attenderò tue notizie; soltanto ti chiedo di convocarmi appena sarà necessario: più tempo trascorrerò a Konoha, più eventuali spie di Oto avranno tempo per osservarmi e far saltare una mia eventuale, futura infiltrazione> ma naturalmente questo la Nara lo sa. L'Hokage non è semplicemente un dirigente amministrativo del Villaggio, ma il vero e proprio comandante in capo delle forze armate, pertanto avrà una strategia ben definita in testa, e non si lascerà prendere alla sprovvista da inconvenienti simili. <Hokage...> riprende a chiamarla con rispetto - non che finora non intendesse dimostragliene - ed ufficialità <Grazie per il tempo che hai saputo dedicarmi... Ti dimostrerò che non è sprecato> asserisce con fermezza, dedicandole il primo sorriso della giornata; ma è stirato, decisamente forzato, di sicuro non quello che la Nara potrebbe ricordare sul volto del Senju. Detto ciò volta le spalle dopo un ultimo inchino col busto di rispetto, avviandosi verso l'uscita. [End]

17:45 Furaya:
 Sono riusciti a trovare un accordo coerente per entrambe le parti. Il ragazzo penserà a memorizzare i volti e i nomi di coloro i quali sono attualmente ricercati dall'Alleanza. Attenderà inoltre che arrivino notizie da parte della Nara circa la situazione di Oto e cosa fare con questa situazione. <Va bene.> Non s'alza in piedi, resta seduta, però intreccia le dita tra di loro e osserva incuriosita il fare di Misashi. S'alza, s'inchina, la saluta con rispetto. <Lo spero anch'io.> Come anticipato, non può certo dimostrarsi convinta al cento percento che il Senjuu sia tornato a pieno regime. Lo vedrà uscire dall'ufficio e allontanarsi, lei non farebbe nient'altro che questo. S'adopererà quando possibile per aiutarlo, per permettergli di rendersi utile, affidandogli qualche missione di basso rango con cui riprendere dimestichezza e fornire la riprova che è tutto a posto, che non deve temere tradimento alcuno come l'ultimo Senjuu che s'è poi diretto ad Oto. Sospira, chiude gli occhi, cerca soltanto di rilassarsi un minimo e di non pensare ad altro. [ END ]

Misashi, rientrato da poco nel Villaggio della Foglia, si reca dall'Hokage per un riassunto della situazione attuale e per tornare a servire Konoha.