Tra Principe e re, un Grigio sempre c'è!

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con Itsuki

22:05 Itsuki:
  [Chiosco > Strada Principale] Una sera come tante, per quanto l'aria di Oto sia unica nel suo genere e rende tutto più cinicamente poetico, in ogni dove ed in ogni angolo, tra chi si erge al di sopra di chi è più debole e chi perisce, all'insaputa o nel totale disinteresse altrui. Un suono secco di legno a cozzare contro altro legno, una tazza di tè vuotata qualche istante fa dal Goryo è l'origine di quel tocco che giunge in concomitanza con l'alzarsi in piedi, abbandonando quell'incrocio tra poltroncina e sgabello sul quale ha potuto comodamente gustarsi qualcosa di caldo e mangiare dei takoyaki. Sì, anche i cattivi mangiano, non è che soltanto gli abitanti di Konoha hanno diritto a soffermarsi presso i chioschi di ramen abbuffandosi come se non ci fosse un domani. Certo, ad Oto vi sono piccoli negozi più rustici riconducibile allo stile arretrato della Foglia già citata in causa, alcuni classici non tramontano mai, ma lì dove si è voluto fermare Itsuki si è almeno due o tre spanne più in alto, capace di offrire anche posti con prezzi - e qualità - da capogiro, il Suono, qualcosa che il Kagurakaza ha avuto modo di ricordare con sommo piacere <{ Ah, questi aromi e questi profumi, mi sembra quasi di tornare bambino. }> adagiato su quel suo solito figurativo ed immaginario triclinio nel quale compare nel nero ed astratto piano dimensionale all'interno di Itsuki, che può scorgerlo nella propria mentre. Sdraiato con quello che sembra un libro sulla faccia, Eiji, tiene le mani dietro la testa e risulta abbastanza sciancato nella posa, con la dritta smuove quel presunto libro - cosa potrebbe esserci mai scritto in un libro immaginario, non lo sappiamo - e sbuffa, gettandolo di lato, nel buio, per poi spalancare le braccia con un'espressione viziata e boriosa <{ Certo, quando erano piccolo, se il ristorante o il chiosco in questione non era nostro, i miei me lo affittavano per l'intera giornata così che potessi mangiare indisturbato ma... Direi che possiamo accontentarci. }> sì, poichè per quanto non possano nemmeno lontanamente avvicinarsi alle finanze dei Kagurakaza, quei due comunque non se la passano male in termini di liquidi e finanze. Ed a proposito di finanze, ecco che il Chunin tira fuori qualche ryo - no non il Kokketsu (?) - dalla tasca, per andare lasciarli su quel bancone d'ebano pregiato < La ringrazio. > e senza preoccuparsi del resto, si volta con un fruscio delle vesti della Yugure di sottofondo, allontanandosi dal luogo per imboccare una delle vie principali, costeggiandola < Sai che non trovo attrattivo il lusso, ma non disdegno le comodità che può offrire. > risponderebbe Itsuki, con la voce e l'espressione che sono pari alla calma piatta, anzi, gelo totale e nulla cosmico a trapelare dalla figura del Corvetto. Ha finito delle questioni e lasciato una lettera per l'Insonne riguardo la questione del Doku, ma non ha ancora avuto modo di prendersi una dovuta pausa per cambiarsi, mettere qualcosa sotto i denti ha avuto la priorità piuttosto che passare da casa. Che poi, se si possa chiamare casa lo stare nel covo del Crepuscolo in costruzione, quello è tutto un dire, ma per quanto è orgoglioso Eiji ( riguardo all'essere o a casa sua o da nessuna parte ) e per quanto poco interessi ad Itsuki il dove vivere di preciso, quella provvisoria sistemazione basta e avanza. Le mani, che si erano sollevate per legare i lunghi capelli in una precisa coda d'ebano, scendono lungo i fianchi ed il bianco tessuto lambisce le punte delle dita avvolte dai neri guanti, bianco e nero in un neutro accompagnarlo in quello sfilare dal passo meccanico, impellente il bisogno di spezzare la noia tramite quel falso palliativo che sarebbe la sigaretta. Mano destra che si allunga verso la tasca interna dell'indumento superiore con l'ideogramma del Bakeneko suula schiena, fuoriesce un pacchetto ed un accendino, una sigaretta scivola fuori un un paio di attimi ma a quanto pare della fiamma necessaria per accendere la punta di carta e tabacco, non se ne parla < Maledizione. > si sofferma, le vermiglie puntate sull'accendino palesemente scarico. Una, due, tre volte, niente. { ck on }

22:18 Utente anonimo:
  [Strada Principale] Prima di uscire, quando era ancora in casa il giovane, si è apprestato ad attivare il proprio chakra, nel classico modo di sempre: che lo vede andare a formare con entrambe le mani il sigillo della capra, va a visualizzare due puntini sul suo corpo: Il puntino rosso ed anche il puntino bianco, che risultano essere rispettivamente, quello bianco l'energia psichica e quello rosso l'energia fisica. Si concentra su quest'ultimo, andando a sentire i muscoli irrigidirsi, come se avesse dei campri, ma senza alcuna presenza di dolore. Quel pallino stava crescendo e stava diventando una sfera, e più cresceva più quella sensazione di contrattura dei muscoli cresceva, sempre di più sempre di più finoa quando una sensazione di rilascio muscolare, segno che la sfera rossa era compelta e poteva passare a quella bianca, che inzia a riempirsi facendogli scorrere inzialmente piano i ricordi e i pensieri che ha in mente, facendogli rivivere quelle sensazioni provate in quel momento, e più la sfera cresce, più la velocità aumenta andando come a creare un turbinio di emozioni, di pensieri di ricordi che gli avvolgono la mente, fino a quando tutto quanto non cesserà, alsciandogli come se nulla fosse una mente lucida, vuota da confusione, e con quei ricordi e quei pensieri che sono tornati pacati e ordinati. Pronte le due sfere, va poi a spostarle al centro del corpo, all'altezza della bocca dello stomaco, dove andranno prima a toccarsi, e piano piano ad unirsi le due sfere, ad amalgamarsi ed è qui che alcuni brividi sembrano inziare a pervade il corpo dell'Uchiha. Come per le altre due sfere, quella sensazione aumenta, sempre di più, in liena con il miscelarsi e l'amalgamarsi di quelle due sfere che alla fine di questo progetto daranno vita ad un unica sfera, che farà si che il chakra scorra dentro il corpo del giovane, invadendolo come un uragano. Un unico e secco brivido gli va a percorrere la spina dorsale, segno che il processo se svolto correttamente sarebbe stato finito e il chakra attivato. Si perchè ad Oto non si può mai sapere quello che succederà, e sopratutto con chi succederà ed è per questo che vuole sbrigarsi ad alzarsi di grado e diventare un chunin, ma anche perchè non vuole deludere il suo sensei Ekazu, e poi ha dei progetti da dover cominciare e finire, sopratutto quello pià importante: Se Stesso. Cammina lungo la strada Principale, presentandosi vestito nel modo più abitudinale di sempre:maglietta aderente di colore nero, pantaloni comodi e leggermente larghi per poter favorire i movimenti, e scarponcini altrettanto neri alti, che coprono anche los tinco, e che presentano un'apertura all'altezza delle dita dai piedi. Schinieri e vambracci sono indossati, come i guantini con al placca metallica sopra. Molto di questo però viene coperto dalla tunica bianca che il giovane indossa. Presente un collo alto e a "V", dove attorno a quest'ultime sono presenti delle Tomoe. A tenerla chiusa vi è una fascia nera attorno alla vita, nella quale vi è legato il coprifronte che reca il simbolo di Oto. e dietro alla scheina vi è attaccato anche la tasca porta oggetti, mentre il porta kunai è allacciato all'altezza della coscia destra. I capelli neri e lunghi, sono legati dietro la nuca a creare una coda bassa, con delle strisce di tessuto, mentre altri due ciuffi sono sempre tenuti legati a mo di coda, ad entrambi i lati della fronti, in modo che non possano infastidirlo. Nulla di che insomma, nulla di nuovo per lui, che si guarda attorno con calma e tranquillità, non potendo notare, un Eijii/Istuji che sembra essere in difficoltà con l'accendino. Lo guarda per qualche istante, andando poi a muover ei passo verso quest'ultimo, andando a portare la manod estra dentro la propria tasca, e quando sarà a qualche metro da lui andrà ad estrarne un accedino (?)..Si un accendino, che non ci fa n ulla, ma non si sa mai potesse servire, per qualsiasi cosa come questa ad esempio. Va ad accenderlo, azionando la rotellina, che andrà a sfregare contro la pietra focaia,, causando una scintilla che andrà ad accendere quel poco gas che esce dalla valvola preposta. <Tiene, accendi quà> dice, con tono normale il giovane verso l'altro, allungando un poco il braccio, stando attento a non far spegnere la fiamma, mentre lo guarda con sguardo neutro, ma tranquillo <è un po che non ci si vede..> Fa notare, non che gli sia mancato certo, però è sempre un occasione vederlo e farci due parole, sempre che non si passi alle mani. Ma questo è un puro fatto di fortuna? Di logica? di qualcosa, che però Shinuja come con kimi vuole riuscire a consocere, dentro se stesso, e a controllare, in fondo se Itsuki l'avesse voluto morto, lo sarebbe da un pezzo. oppure ci sono altre possibilità, che racchiudono occasioni migliori, per far crescere qualcosa che convenga ad entrambi? [Se Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

22:35 Itsuki:
  [Strada Principale] Ed in quella passerella illuminata dalla pallida luce della bianca signora stagliata alta nel cielo, incompleta ma presente, giungerebbe un Uchiha a concedere al Goryo la possibilità di illuminare quel cerchio dalle sfumature marroni, avvolto di bianco. Coglie con la coda dell'occhio l'avvicinarsi di Shinuja e non commenta fino a quando non avrebbe acceso la sigaretta < Mh... > un tiro profondo che non viene processato dai polmoni, si sofferma lì, costretto tra le guance per qualche istante e poi rigettato fuori con pigrizia < Grazie.. Se la memoria non mi tradisce, anche al nostro primo incontro andò così. > certo, poi è finita diversamente con il Genin premuto contro una delle mura di Kiri tramite il Fuuton, ma quella è un'altra parte della storia che non staremo a rivangare in questo momento. Annuisce, rialzando la mancina che si era abbassata riportandola in direzione delle labbra, tirando dal filtro di cotone per poi aspirare quel nocivo grigiore che fa stridere il palato per un'istante disperdendosi poi tra la brezza del Suono < Già, ma a quanto pare ce l'hai fatta, tu come noi tutti. > a giungere ad Oto, a rendersi un'ingranaggio fondamentale per la riuscita del piano e così conquistare la Nota spodestando Kunimitsu, tassello dopo tassello. Piega la testa di lato, a destra ed a sinistra per far schioccare un paio di volte le vertebre, chiudendo gli occhi nel mentre per andare a godere di quella sorta di sensazione di appagamento nel compiere il gesto, tornando poi con le scarlatte sul viso dell'Uchiha, osservandolo intensamente per lunghi attimi, senza proferire parola alcuna, lasciando che il silenzio accompagni un altro tiro di sigaretta, spezzandolo poi con quel suo solito tono basso ed anonimo < Siamo di nuovo a casa, non sei contento? > ironico andare ad esprimere un aggettivo che possa ricondurre a qualcosa di gioioso quando in viso s ha quell'espressione morta e piatta come un foglio di carta, pallido probabilmente allo stesso modo, androgino nei lineamenti, immobile nell'attendere una risposta. Eiji, da dentro non commenterebbe con nessuna frase particolare, osserva in attesa di un qualsivoglia rispondere da parte di Shinuja, guardandolo dall'interno con un'aria a metà tra l'impigrito e l'annoiato, sbadigliando e coprendosi la bocca con la mancina guantata di bianco, senza dire nulla di tanto eclatante se non <{ Dobbiamo ricordarci di comprare un accendino. }> una banale quanto certa realtà, che lascia spazio a quel silenzio nel quale il Goryo attenderebbe una risposta da parte del cosiddetto Grigio, senza levargli gli occhi di dosso, morboso probabilmente in quell'osservare costante, con quella faccia, per quanto non possa farci nulla. { ck on }

22:47 Utente anonimo:
  [Strada Principale] La sigaretta viene accesa, la fiamma dell'accendino rimane accesa ancora un poco, è questione di attimi, e poi sparisce, all'andarsene della pressione del dito su quella leva che lascia libera la valvola del gas di erogare quest'ultimo. <Il suono doveva essere preso, e noi l'abbiamo preso> Asserisce, tornando a posare l'accendino dentro la propria tasca, dove è stato preso. <Essere di nuovo a casa> ripete con tono più basso, mentre osserva il cielo, che è spezzato di qua e di la da alcune nuvole, che non lasciano intravedere per intero la tavolozza di quel blu scuro di cui si tinge il cielo, e quei diamanti che lo impreziosiscono che sono le stesse e la luna. Poi torna sul Goryo, facendo segno di voler camminare, di proceder e enon fermarsi li, e aspetterebbe di vedere quale sarà alscelta dell'altro. <Essere a casa, una casa migliore, una casa dove il passato e il presente si fondono per un futuro migliore.> Afferma, in fondo tutti lo sanno che Oto è stato qualcosa di segnante per il clan di cui fa parte, e continuerà ad esserlo, anche solo nell'alone di quel ricordo lontano, che si infrange in questo presente senza spoezzarlo, avvolgendolo, ricordando a tutti che potrebbe tornare, più terribile di prima, o migliore, dipende dai punti di vista. <Ora che sei a casa, cosa intendi fare?> Domanda verso Istuki, mentre va a portare le mani dentro le tasche, come farebbe Ekazu, un vizio di forma che proprio da lui ha preso, e che difficilmente si toglierà, ma che volete farci andando con gli zoppi si impara a Genjutsare, a no scusate è zoppicare..zoppicare..E rimane li, silente, osservando quelle grigie nuvolette che vengono espulse dalla bocca del giovane che gli sta di fianco e che si disperdono nell'aria, aspettando una risposta ed un movmento dall'altra se mai ne farà.Aspettando di vedere come finirà questa nuova serata che Oto gli ha regalato. [Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:09 Itsuki:
  [Strada Principale] Seguendo il fare di Shinuja, il Goryo solleverebbe a sua volta lo sguardo in direzione della volta stellata, lasciando che qualche istante si frapponga tra le parole di lui rivolte a passato e futuro, prima di annuire e poi quindi smuovere i propri passi lungo lo stesso tragitto che stava compiendo prima di soffermarsi a denotare la mancata operatività del proprio accendino. Incamminandosi quindi lungo la via principale, oramai adorna perlopiù delle luci dei locali notturni, rimane con la dritta lungo il fianco ed è solo la mancina a smuoversi ad un ritmo impreciso in direzione del viso, tra un tiro e l'altro, lasciando che la cenere si levi di mezzo con un tocco dell'indice. quando di troppo < Così è stato, ed il nostro futuro, per quanto incerto sarà sicuramente più glorioso di quello che avremmo potuto sperare rimanendo pedine dell'Alleanza. > il suono degli stivali, dei quali ne spuntano pochi centimetri al di sopra delle suole, visto il largo hakama nero, accompagna quello del passo dell'Uchiha, senza voler ne andar troppo di fretta ne troppo lentamente, una camminata che sembra perlopiù tranquilla considerando il fatto che sono comunque in giro per Oto, non tra i vicoli più malfamati ma comunque in uno dei Villaggi più - a suo modo - pericoloso di altri. Senza contare, che tra un passo ed un altro, sarebbe impossibile non notare alcuni dipendenti o simili intenti a rimuovere quelle che paiono ragnatele, dalle superfici esterne dei loro locali, un qualcosa che sicuramente il Bakeneko vorrebbe evitare finisse nei suoi amati capelli, tanto che si scosterebbe di un paio di passi dalla schiera di edifici che adorna i lati della via principale, ascoltando la domanda che il Grigio gli porge, smuovendo lo sgurdo in sua direzione per coglierne la figura con la coda dell'occhio, Eiji che da dentro risponde a modo suo <{ Oh, se solo lo fossimo davvero... }> a casa, si intende, ma dal canto suo, l'Uchiha chiaramente potrà udire soltanto le parole del Goryo, che sarebbero le seguenti < Dobbiamo riaffermare Eiji a tutta Oto, dovrà reclamare il suo nome e tutto ciò che possedeva in vita qui al Suono, ma per farlo... Ci serve la sua Spada, uno - se non l'unico - lascito della sua vita passata... > quante parole in una sola frase, sospira appena come se gli fosse costata fatica esprimere un qualcosa di così prolisso tutto in una volta, rifilandovi pure una stilla di noia considerando il fatto che effettivamente la questione si sta protraendo più di quanto immaginassero, contando che sono sulle tracce di quella spada da tempo < ... Ma a quanto pare recuperarla risulta più difficile del previsto. > una scomoda verità, per quanto di certo nessuna di quelle due entità che coabitano in quel corpo si faccia certo scoraggiare dalla mancanza di una solida pista da seguire, anzi, il fatto di non ottenere tutto così, allo schioccare di un paio di dita, risulta in un certo senso intrigante agli occhi di entrambi, indubbiamente, considerando il viaggio che stanno compiendo nel mezzo di quella ricerca. Riportando lo sguardo in avanti, vedrebbe poi quindi di compiere un'altro tiro, lasciare che altro fumo si disperda verso l'alto, seguendolo con le rosse per poi domandare a sua volta < Tu invece... Particolari aspirazioni? > le possibilità di ottenere quello che si vuole, ad Oto, sono più reali e tangibili che da altre parti, anche se - come già detto altre volte - vi è la regola di fondo di dover avere la forza necessaria per ottenerle.

23:26 Utente anonimo:
  [Strada Principale] In fine i due cominciano a passeggiare, lungo questa via principale che Oto offre loro, in una serata pressochè tranquilla, o almeno così si spera. Ragnatele o non ragnatele il giovane non si scomoda troppo, essendo aprtito già dall'inzio a camminare nel mezzo della strada, per non incorrere a questi sgradevoli incovenienti. <Rimanere nell'alleanza sarebbe stato un tarpare le ali a tutti coloro che hanno preso Oto> Asserisce <Konoha, Kiri, sono paesi che non sono fatti per gente come noi..> Afferma, con tono tranquillo..<Oto è più cattiva, è imprevedibile, la sua fama la pecede, ma è giusto così..Un posto dopo prima di vivere, bisogna sopravvivere..> Non è facile per Shin essere ad Oto e ritrovarsi sistematicamente ad avere a che fare con grandi personalità, come Kimi, Biakku, Itsuki stesso se vogliamo.. <Ma almeno qui, non viene nascosto nulla fa una falsa maschera di arroganza e abbondante stupidità come nei vilaggi che pocanzi ho nominato> Lui la vede in queste modo, e mentre queste parole vengono scandite, i passi continuano ad essere portati, il suolo calpestato e la via scorre tranquilla, come quelle parole, come quel fumo i due lasciano andare in Oto, lasciandole perdere in quella leggera brezza che ora accarezza il volto dell'Uchia, muovendo i suoi lunghi capelli. <Di aspirazioni ne ho, quelle non mancano a nessuno, bisogna essere capaci nel realizzarle però.> ed è questo il punto cruciale, perchè prima di tutto Shin sta imparando come Essere, e poi Diverrà, ma non ha fretta, non ha più arroganza in questo. e' Diverso..è maturato in questo e molto altro, ed è meglio così.[Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:53 Itsuki:
  [Strada Principale] A cosa siano dovute di preciso quelle ragnatele, non ne hanno precisamente idea, ne Itsuki ne tanto meno Eiji che non aveva mai avuto modo di notare un fenomeno tanto intenso lì al Suono, deve avere a che fare con il cambio di stagione o qualcosa di simile, ma di certo non è un qualcosa che concerne in maniera particolare nessuno dei due, a patto che non se le ritrovi addosso, ne quelle ne tanto meno gli esseri che le tessono. L'attenzione è però rivolta davanti a se, continua a camminare fumando ed ascoltando le parole di Shinuja verso il quale reindirizza le vermiglie, a tratti, senza volgere in maniera effettiva il viso in sua direzione, mantenendo sempre quel nulla apparente in termini di espressione < L'alleanza è destinata a cadere, prima o poi, in un modo o nell'altro.. Ed essere dalla parte di chi perde, non è mai bello. > un monito se non forse un giuramento verbale fatto nei confronti di quella forza tanto vasta da poter pensare di opporsi alla Yugure e così al Suono, oramai Villaggio che fa da riflesso a quel gruppo di individui che si sono insediati ad Oto proprio con la forza, senza voler sentire ne ''se'' e tanto meno alcun ''ma'' , senza chiedere il permesso a nessuno < Oto ti forgia come nessun altro Villaggio, nel bene e nel male. > già, perchè sarà più spietata una nuova leva della Foglia o forse una del Suono? Dov'è che gli insegnamenti sono più rigidi ed inflessibili? Dov'è che si combatte ogni giorno per affermarsi come individuo ed evitare di farsi lasciare indietro? Inutile rispondere in maniera palese poichè sono tutte domande retoriche alle quali sarebbe uno spreco attribuire un responso vero e proprio. Un altro tiro della sigaretta, oramai oltre la propria metà un tocco per far si che quel centimetro di cenere cada verso terra infrangendosi al suolo con morbidezza, mentre proseguono, sia lungo la strada che con la loro conversazione < A tempo debito, faremo cadere quella maschera, puoi starne certo. > ad annuirebbe per far si che quelle sue stesse parole acquisiscano un'ulteriore validità in quell'asserire per sottolnearle, una convinzione ferrea dedita al rovesciare lo status comune di quei Villaggi che pensando di poter tenere alla larga le forze del Caos con tanta leggerezza, o sfrontatezza che sia. Le parole che giungono in seguito da parte dell'Uchiha risulterebbero vaghe e prive di un effettivo senso personale, un qualcosa di generalizzante che costringerebbe un Itsuki ad esortare lui nel completare quella mezza risposta, volgendo il viso in direzione del Grigio per poi inarcare impercettibilmente il sopracciglio sinistro < Mh.. Aspirazioni del tipo? > e con un pizzico di curiosità, seppur quello più intrigato e curioso risulta sempre il Kagurakaza, attenderebbe una maggiore delucidazione riguardo a ciò cui l'Uchiha vuole adempire, dove voglia arrivare, cosa voglia ottenere. Chissà che qualcosa possa coincidere, in un modo o nell'altro. La casualità è sempre dietro l'angolo, dopotutto. {ck on }

00:09 Utente anonimo:
  [Strada Principale] <Noi abbiamo preso Oto, ma a kusa possiamo trovar epersonaggi come Yukio ed a Konoha abbiamo il nono e la Decima Hokage, che sono nomi non da poco> Asserisce <e jonin come Mekura Hyuga che sono pericolosi> Spiega <Non dobbiamo commettere l'errore di sottovalutare il nostro nemico. Per quanto noi possiamo ritenerci migliori, dobbiamo esserlo anche in furbizia, non possiamo permetterci solo la forza bruta, anzi quella dovrebbe essere l'ultima nsotra risorsa, se voglio davvero far tremare il mondo degli Shinobi..> dice la sua il giovane, mentre va a scrocchiarsi le ossa del collo, piegandolo prima a destra e poi a sinistra..<A tempo debito cari i miei Itsuki ed Eiji, diventeremo i re del mondo degli Shinobi, tutti dovranno inchinarsi a noi, poichè a quel punto sopra di noi ci potra essere solamente la morte stessa.> Lo dice con convizione, ma non con spavalderia o arroganza, il tono è sempre morbido, tranquillo, mentre quegli occhietti totalmente neri, si muovono a guardarsi attorno, con calma. <Le mie aspirazioni sono molte, una tra le tante, è riuscire a riportare ai vecchi fasti il clan di cui faccio parte..riuscire a proteggere tutti colore che ne fanno parte, e sopratutto riuscire a superare il livello dello Sharingan ipnotico, una volta che l'avò fatto mio> Obbiettivi da poco insomma, anche se..<C'è molto da fare e molto da lavorare, non ho fuga in questo, ci sono cvose che devono essere fatte, che devono accadere, che dovranno segnare me, questo posto, tutti noi in qualche modo, dovrò finire di formarmi..Ma questa è un'altra storia..> Asserisce <Per ora dobbiamo prenderci cura della nostra casa, e dobbiamo farlo al meglio, senza alcuna distrazione, senza alcun errore.> Va a dire, tornando silente poi per qualche istante..<Tu oltre alla spada, che aspirazioni hai? Come farai ad affermare di nuovo Eiji?> Domanda, mosso da curiosità, che porta ad avere informazioni, che per quanto vaghe potrebbero risultare, ma sono sempre informazioni, e possono essere usate, coltivate, messe da parte per un futuro. Per uno scacco matto, per un favore, per qualsiasi cosa, anche per poter difendere qualcuno, anche se quel qualcuno ha provato ad ucciderti al primo incontro.[Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

01:14 Itsuki:
 Una conversazione che prosegue senza particolari intoppi o brusche pieghe, fila liscia come una delle più robuste barche lungo un fiume che scorre sulla stessa lunghezza d'onda, un'apparente accenno di risolutezza è ciò che traspare dalle parole altisonanti dell'Uchiha, al quale risponderebbe con un rinnovato cenno d'assenso < Hanno sicuramente nomi di grande spessore dalla loro parte, ma indipendentemente dalla forza, chi saprà muovere meglio le pedine di questa scacchiera avrà il mondo in mano... > e nel frattempo, un passo dopo l'altro, quella sigaretta avrebbe continuato a venir consumata senza fretta, giungendo infine a quell'ultimo tiro, anch'esso vien tratto da quel corpo esanime di tabacco, andando poi a gettare quel mozzicone poco più avanti di loro, finendoci poi sopra con un passo che non ha nemmeno bisogno di essere particolarmente calcolato in quel soffocare l'ardente rimanenza di quella sigaretta < Una partita con in palio un premio indubbiamente affascinante, non trovi? > sì, per quanto la Yugure non voglia arrivare a detenere un controllo ferreo sulle Terre Ninja, quel loro indiretto orchestrare il Caos fungerà comunque da deterrente per qualunque benevola forza vorrà opporsi in futuro, quando la nera macchia del Crepuscolo, come una malattia che dilaga sena freno, vada a infettare ogni angolo del mondo in cui vivono. Un punto di vista interessante, quello dell'eleggersi al di sopra di chiunque altro, Re del mondo così lui come gli altri che da quel trampolino che sarebbe Oto potrebbero solo che andare sempre più in alto, sfiorando con le dita il regno dei Kami, anche se Eiji stesso ha insegnato ad Itsuki, con le proprie vicissitudini, che essere il capo, prendere le redini di qualcosa significa addossarsi un sacco di responsabilità, e come lui non è mai voluto diventare Kage, bisogna ponderare a dovere e misurare la propria libertà nei confronti di una scelta simile, onde evitare di finire schiavi di un ruolo voluto per gola, più che per effettiva utilità < Potrebbe però, a nostro avviso, essere noioso diventare dei Re, governare rischia di annoiare in fretta, piuttosto che agire direttamente, sul palco davanti a tutti o celati dietro le quinte. > un avviso, un consiglio che il Grigio potrà valutare o meno andando ad acquisire quel punto di vista da parte di Itsuki, che non disdegna quella parole dell'Uchiha e nemmeno vi si trova in disaccordo, semplicemente si trova in dovere di dover esprimere la propria opinione in merito, per poi proseguire nel discorso < Mh... Sembra che tu abbia indubbiamente un gran da fare, ma purchè tu abbia la dovuta pazienza ed altrettanta perseveranza e tutto verrà da se. > non c'è fretta, un passo alla volta, questo è il modo in cui tutti dovrebbero affrontare il proprio cammino concentrandosi in maniera doverosa su specifici punti, piuttosto che farsi in quattro per cercare di fare questo e quello nella miglior maniera possibile, senza riuscire in nulla di specifico < Sono certo che Oto sarà in grado di darci la forza per arrivare fino a dove desideriamo., intanto, come dici tu stesso, faremo del nostro meglio per proteggerla. > ed ognuno ha la sua meta, il proprio obbiettivo, quel traguardo tanto agognato che lo spinge ad impastare il chakra, a comporre sigilli ed a versare sangue, che sia il proprio o quello del nemico, a patto che l'ultimo a rialzarsi non sia il nemico stesso. Sono parole che vengono tutte espresse sempre con la solita freddezza e nel frattempo lo sguardo viene perlopiù mantenuto avanti, sono passati da una piazza e vanno dirigendosi verso un'altra, nessuna meta precisa e nessuna occhiata alle statue, un cenno del capo che si smuove in direzione del Genin in quel sentire la domanda che gli viene posta, andando a pensare al fatto che anche loro potrebbero avere una domanda da porgli, per quanto prima il Goryo vedrà di rispondere a riguardo, mentre Eiji già ovviamente consapevole di tutto, tace in disparte < Riprenderemo la sua spada, Yukianesa, dopodichè ci presenteremo alla magione dei Kagurakaza facendosi prima di tutto riconoscere dai genitori non che padroni di casa... > lo sguardo color del sangue si sposterebbe proprio in direzione del quartiere nobiliare, osservando da lontano l'imponente e maestosa casa del Principe, dei quali si potrebbero scorgere scorci più o meno da tutta Oto, se osservata dalla giusta angolazione o posizione < Infine, faremo un'annuncio a tutta Oto e vedremo di spargere la voce nel mondo intero, tutti dovranno sapere che il Principe del Caos che credevano sconfitto è tornato a reclamare il suo nome. > e lo dice con ferrea convinzione, inamovibile e con una determinazione che potrebbe disarmare chiunque possa voler opinare a riguardo. { ck on }

21:26 Utente anonimo:
 <La furbizia giocherà un ruolo importante, ma anche la forza non avrà un ruolo di scarsa importanza> Afferma, continuando a camminare, tenendo entrambe le mani dentro le proprie tasche. Il passo è calmo e tranquillo, l'occhietto nero va ad osservare Itsuki, poer qualche istante, di sbiego, prima di tornare a concentrarsi sulla strada principale. <Essere Re ed annoiarsi...Non è del tutto vero, Essere Re può voler significare molte cose, dipende tutto, da che Re vuoi essere, e da quanto tu coraggio abbia, nell'esporti, che sia in prima linea o dietro le quinti> Asserisce, andando a prendere un poco di respiro <Dici che essere Re è difficile, noioso, ma allora mi domando, essere principe non è lo stesso?> il tono è pacato, ma la conversazione seria <Principe o re, cambia solamente l'aggettivo, non ci sono differenze, tanto fai da principe, che farai anche da re, e allora sarà da diventare tutti Re, dimsotrando che in petto a noi, tutti gli altri non sono nessuno..> Un dominio totale, questo sta dicendo..Oto è risorta, e l'hanno riportata loro alla vita..E che sia il suono dei loro cuori ad indurre terrore e dominio nel mondo degli Shinobi. <Per certe coe ho fretta, per altre no..In fondo anche al tempo serve tempo> Asserisce, andando poi a voltarsi verso di lui con il volto, mentre contiua a camminare.. <Eiji, vorrei porti una domanda..> e si, perchè la sete di sapienza e la curiosità del giovane, non si fermano mai.. <Dopo tutto questo, dopo aver recuperato la spada, cosa credi di ottenere?> Domanda all'altro, quello che ancora non si è mostrato, quello con cui non va daccordo, o almeno non andava daccordo. Si rivolge a lui, con educazione e calma, come fino ad ora si è rivolto ad itsuki..<Come cambierà il piano mondiale, se la Yugure e Oto riusciranno ad espandersi?> Domanda infine ad entrambi, volendo sapere una loro opinione, su quella che per lui è un'idea basata ssu di un..<Per ipotesi, sia chiaro> ed ora, lascia loro la parola, senza aggiungere altro, mentre continua a camminare sereno e tranquillo, gustandosi l'aria fresca di Oto. L'aria di casa.[Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

22:23 Itsuki:
 Proseguendo con quel loro tranquillo incedere, allo stesso modo prosegue quella discussione che pare quanto più tranquilla, ai tempi di Kiri erano altri tempi e ne è passata tanta di acqua sotto i ponti, probabilmente abbastanza da far sì che i dissapori che mossero un ben più nervoso Eiji si dissipassero,, permettendo una serata placida ed a tratti - perchè no - piacevole. In un certo senso, il solo stare ad Oto rasserena entrambi quegli animi, non è un semplice essere tornati a casa quanto piuttosto il sentirsi effettivamente in quello che sembra il luogo più consono ad entrambi quegli individui che condividono quel corpo. Una pacata e serena risposta sarebbe quella che rivolge alle prime parole dell'Uchiha, annuendo brevemente, tono gelido così come l'espressione che come al solito non si smuove, ne uno ne l'altro, nessuna inflessione ne tanto meno una sfumatura precisa < Indubbiamente, vedremo di non peccare ne di una ne dell'altra. > e poi, lascerebbe proseguire il Moro in quel suo breve monologo, alternando la propria visuale dalla strada alla figura del Grigio, almeno un paio di volte, guardandolo con un'espressione interessata che però, di fondo, è evidentemente uguale a qualsiasi altra non espressione che concede al prossimo. Forse, giusto l'assottigliarsi dello sguardo potrebbe andare a ricondurre ad un silente e dedito analizzare di ogni singola sillaba, intervenendo di rimando solo dopo qualche istante che lui avrebbe paragonato tutti gli altri ad un niente, nessuno. Nullità che poco potrebbero contro il nuovo ordine del mondo che sorgerà - in maniera contraddittoria - con il giungere del Crepuscolo. Vuole rispondere dal proprio punto di vista, ma sin dalla prima domanda che gli vien posta, nel mezzo di quelle parole, il Goryo comprenderebbe che nessuno potrebbe rispondere meglio se non Eiji stesso, che più tardi verrà interpellato direttamente, ma per ora lascia che ovviamente sia il Corvetto a rispondere < Dipende dalle proprie mansioni, dalle situazioni e tante altre cose... Un Re potrebbe doversi nascondere, sopravvivere per il popolo come simbolo di speranza, patire infiniti problemi solo per la carica che gli è stata data... Non è poi tanto diverso dall'essere un Kage, se ci pensi. > ed un Kage, è pur semplice in singolo Ninja, indubbiamente forte, ma limitato e costretto dal proprio Villaggio, i propri sudditi ed i suoi possedimenti da mantenere, senza contare le altre innumerevoli minuzie che compongono la sfera che definisce lo stato sociale vero e proprio di quello che si può definire un Sovrano. E senza anche solo una di queste cose, un Re non è nulla e tutto, inevitabilmente, decade. Lo lascia poi continuare, ha detto la sua e potrebbe aggiungere altro, ma si limiterà appunto ad avvisare riguardo all'imminente scambio di posto, dicendo al Genin < Per lui è stato ben diverso, sarebbe potuto essere Kage del Suono, ma ora che ha recuperato una buona parte dei suoi ricordi, potrà dirtelo lui stesso... > e le informazioni che gli da, sono cose che si potrebbero trovare sui libri di storia o in qualche ricerca su di Oto stessa, Itsuki lo sa bene poichè da quando è stato salvato non ha fatto altro che focalizzarsi sulla figura di Eiji, vista l'influenza del sigillo. Starebbe già smuovendo il chakra in direzione della testa quando Shinuja domanderebbe proprio al Principe, esponendo quei suoi dubbi ai quali potrebbe rispondere anche Itsuki, ma sarebbe scomodo comunicare in quel modo visto la tipologia di discorso, senza contare che Itsuki nom ha di certo voglia di fare da tramite < Appunto... Eiji? > si riferise alla domanda dell'Uchiha, per poi portare le rosse in direzione del petto, esortando l'altro ad uscire, come se con quella lieve inflessione interrogativa gli avesse chiesto se ha sentito, per quanto la risposta sia ovvia <{ Mh mh, curioso il ragazzo, è maturato. }> commenterebbe il fu Principe, mentre il Goryo chiude gli occhi e canalizzerebbe del tutto l'energia azzurra nella fenditura in mezzo ai due emisferi del cervello. Ed in un paio di istanti: capelli bianchi, lineamenti più marcati ed affilati a ricondurre ad Eiji stesso, occhi che si schiudono del colore delle ametiste e tutto il contorno che cambia, muta. La voce è ora viva di colori e forme e tanto più lo è il viso, espressivo e passivamente malizioso < Buonasera, giovane Uchiha, è dai tempi di Kusa che non avevamo modo di concederci quattro chiacchiere. > più pacifiche anche quelle, rispetto al loro primo incontro in assoluto, ma non si perderebbe d'animo e non vorrebbe nemmeno perdere tempo, le mani escono dalle tasche e si portano dietro la schiena, mentre le vesti bianche e nero si soffermano, così come il suo passo, sono proprio al di sotto della statua di Kunimitsu, per quanto distanti un paio di metri < Vedi, Shinuja, essere un Re ha i suoi svantaggi, sin troppi... Invece, un Principe ha pressochè gli stessi privilegi, ma molte meno responsabilità. > e questo è un punto fondamentale, un conciso riallacciarsi all'inizio del discorso dell'Uchiha < Non avrei mai potuto sopportare la vita di mio padre, agiata e lussuosa, ma opprimente... Pensa essere un Kage, che noia assurda, occuparsi di questo Villaggio di pazzi. > non invidia di certo Kioshi e non ha mai invidiato nessun'altro che ricopriva il ruolo di Kokukage, per quanto può avere recuperato le memorie a riguardo, pezzo dopo pezzo ogni passo e luogo di Oto, frammenti che tornano a comporre un mosaico sempre più vasto < Avrei potuto, la gente era d'accordo e mi sarebbe bastato schioccare le dita ma... Perchè per indossare una corona, allo stesso modo dovrai indossare un bersaglio ed una palla al piede. > metafore e piccole similitudini, è convinto che sia abbastanza sveglio da comprendere, il Genin, nonostante la sua età. Scosta lo sguardo verso Kunimitsu, la statua in pietra che la compone, sorride in maniera ben più vistosa e quel sorriso è lezioso ed arrogante sprezzante ed allo stesso tempo ricolmo di un che di trionfante < Diventare Kage, per cosa? Per avere una stata in piazza e venir poi ucciso come è successo a questa Serpe infida? Tsk. > e si volta del tutto, da che dava solo il profilo alla Yakushi, ora si volta e solleva ancora di più lo sguardo, vorrebbe guardarla negli occhi e dirglielo di persona, ma si accontenterà di quel grigio spento ed immobile < Di loro, intanto, rimangono solo le statue... Io invece... > si volterebbe, un fruscio delle vesti a seguirlo in quel moto a semi cerchio, tornando con un'espressione tronfia e ridente verso Shinuja < Sono ancora qui, li ho fottuti tutti, quei poveri illusi. > e ride, ridacchia di gusto facendo gongolare le corde vocali, mostrando le perle bianche in un bieco ghigno. Dopotutto, per quanto no nsia fisicamente lui, ha trovato un modo per trascendere il tempo, pagando un caro prezzo, ma comunque riuscendo, pezzo dopo pezzo, a ricomporre il puzzle di ciò che era. Allargando poi le mani e sollevando le spalle, direbbe con tranquillità e spensieratezza, ma senza peccare di serietà < È semplice, riconquisterò la mia nomea e tornerò ad essere parte della famiglia più ricca ed influente di Oto... Il mondo tornerà a sentire il mio nome ed io potrò portare avanti la mia vendetta... Se il mio sogno era lasciare un segno nella storia, allora vedrò di lasciarne un altro ancora. > avido ed egoista, forse incapace ai tempi di accettare la morte così come ora, aggrappato alla vita terrene in una maniera semi morbosa, il desiderio di affermarsi ancora vivo dentro di lui, per quanto sia mutato nel tempo nella sue metodiche, divenendo elegante Caos. Tornando poi con le mani dietro la schiena, vedrebbe di andare a rispondere all'ultima domanda, sperando di essere stato quanto più esauriente e chiaro possibile, per quanto ovviamente non rinunci mai a quella sua teatralità, un carisma intramontabile che ben lo distingue da Itsuki < Porteremo un caotico equilibrio nel mondo, permetteremo a chiunque di poter 'essere' liberamente, senza freni, autorità limitanti e sovrani proibitivi... Ovvero, in poche parole: segneremo la venuta di un nuovo mondo. > e lì, dopo aver parlato abbastanza, vedrebbe di fermarsi, cedendo la parola a lui. { ck on - goryo II }

23:00 Utente anonimo:
 Ascolta in silenzio le parole che vengono dette da Itsuki, di tanto in tanto lo sguardo cade verso quest'ultimo per poiu tornare lentamente, verso quel viale che sta pert terminare, ed in lontananza, vede quella piazza, vuota, silenziosa, ce potrebbe rappresentare l'emblema stessa della morte. Perchè in fondo tutti muoiono da soli, con se stessi. <Essere Re, ha i suoi svantaggi è vero> lo ammette, senza alcun problema <Ma essere Re, concede avere molte chiavi, molte possibilità, e quando si è re di un posto simile, dove si può essere chi si desidera essere, senza freni, senza quelle maschere di giustizia, di cui Konoha sopratutto si tinge il volto, per mascherare una verità che nessuno vuol vedere, dove tanti sono pupazzi, e pochi i marionettisti> Non ha una grande opinione di Konoha, ma più in generale dell'alleanza. si è fatto un idea, una visione che è maturata e che sta ancora maturando, ma che per lo meno gli concede il lusso di poter inziare a dire la sua quando può parlare, perchè ancora è un Genin, e se vuole sopravvivere, deve sapere quando parlare e quando tacere. <Vero, un re potrebbe aver necessità di fuggire, di essere difeso, è un uomo e come tale è fallace da solo> prende un momento il respiro e poi continua, con quel tono pacato e rispettoso, continuando ad affrontare quel tema serio <Ma un Re, ha anche dei vantaggi, se sa come muoversi..Ha uomini fidati, ha un popolo che lo seguirebbe in capo al mondo, pronto a qualsiasi cosa per lui..> sospira <Ma poi, potremmos tar qui ora Itsuki, la verità è che essere Re, è tutto e niente, il vero privileggio e la vera maledizione sono sempre la stessa cosa: L'uomo che è Re, non il Re in se. L'ambizione, lo scopo, e tutto quello che muove l'uomo ad usare quella carica di Re. > Asserisce, tornando silente, accogliendo poi l'arrivo di Eiji, andando ad abbassar eil capo leggermente, <Principe, ben trovato> Lo saluta come si confà, con un po di quella teatralità rubata all'altro, un po di carisma, segno di adattamento da parte del giovane Uchiha, che però rimane sempre cordiale ed educato, oltre che rispettoso. <Un principe non ha le responsabilità di un re, ma ha le aspettative di tutte, anche quelle del re, nelle sue spalle..> Sorride appena <Allorchè, mi sovviene una domanda..Se sia meglio essere Re, e poter agire come tale, nella totale libertà arbitraria di se stessi in quanto Re, oppure essere principi, vivere in una libertà più amplia sotto il punto di vista delle responsabità immediate, ma costretti in un angusto spazio in quanto aspettative a quell'allora che solo poi dovrà prendere e reggere..> si sofferma a guardarlo <Chi dei due, Re o Principe a questo punto ha catene ed una palla al piede mi chiedo> Non è un sfottò, ne una presa in giro, è un ragionamento, è qualcosa che va al di sopra delle semplici chiacchiere e che vuole ndare ad analizzare la situazione in sfaccettature più profonde, anche dellos tesso Eiji, per poterlo conoscere più nel profondo. Intanto però solcano il pavimento della piazza, e quella statua sembra esserne regina in questo momento. sposta i suoi occhi neri su quest'ultima, la osserva e ascolta le parole del principe, andandoa fare un sorriso..<Vero, loro sono solamente statue, morti, e di loro qualcuno ne avrà memoria..Li ha uccisi la loro ricchezza? La loro noterietà? Le loro gesta?> Domanda retorica che viene posta verso il principe in questo momento, tornando a donargli lo sguardo, mantenendo sempre le mani in tasca. <Una vendetta..Certo, c'è sempre spazio per una vendetta, ma non credo sia corretto essere annunciati prima di quest'ultima.> Afferma <Rimani nell'Ombra, colpisci i tuoi nemici senza che sappiano chi tu sia..Principe, danza attorno a coloro che proveranno la tua vendetta, come un fantasma, invisibile come il sangue che scorre nelle vene e che da fuori non si vede, ma colpisci forte e profondo, come un cuore che pompo e che chiede vendetta.> Va a dire, osservandolo..<E poi esci fuori, quando la tua vendetta sarà calata su coloro che ti hanno recato sdegno e stima, che ti hannos fidato, rivelandoti solamente, quando tu sarai sopra i loro i corpi, rivolti a terra, nel più profondo oblio, mentre tu dalla cima del mondo lo osservi sprezzante di ciò che loro, non hanno saputo sconfiggere, mentre tu, si.> La morte. A questo si riferisce, e se Eiji, vuole essere teatrale, tutto questo dovrebbe piacergli, ma non lo dice per compiacerlo, lo dice percè è quello che pensa, perchè lui farebbe qualcosa di simile, non per altro, ma per ora, lascia la parola a chi si definisce e chi è di alto rango, un principe non di meno, volendo ascoltare le sue parole e vedere le sue reazioni.[Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:38 Itsuki:
 Il Goryo ha lasciato posto al Kagurakaza ed il tempo è stato monopolizzato per qualche manciata di secondi proprio da Eiji, che ora appunto lascerebbe parlare l'Uchiha, mettendo da parte quel riconosciuto personale egocentrismo che a volte - o ben più spesso - lo porta a dilungarsi e a rivelarsi in maniera onesta ed in un certo senso anche saggia, considerati gli anni passati, sia allora che adesso < Invero, essere un Re offre più potere ma la libertà è relativa, come ti ho detto, per quanto non possa opinare riguardo il fatto che è il ruolo che più permette di essere qualunque cosa si voglia essere, affiancandosi ai marionettisti di cui parli, smettendo di esser mosso da fili invisibili. > seppur ci sono diversi modi di acquisire una propria libertà, ed il metodo della Yugure è uno di quelli, così come può esserlo appunto il diventare un Re, o un Eremita distaccato dal mondo o chissà che altro. Dipende solo dal tipo di libertà che si desidera nella propria realtà ideale, a ognuno la sua. Annuisce un paio di volte, in seguito, per quanto rimanga in silenzio quando l'Uchiha espone i vantaggi di un sovrano, per nulla intento ad obiettare poichè lui stesso condivide quel lato positivo inerente il ruolo sociale sul quale stanno disquisendo < Già, potremmo stare qui ore ma direi che con il senno di poi... > e ci riflette un attimo, portando la dritta sotto al mento e sollevando brevemente gli occhi verso il cielo stellato sopra di loro inquadrando la pallida luna in cielo < Credo che un Principe che forgi le aspettative nei propri confronti secondo il suo volere sia la posizione più ideale. > sostanzialmente qualcuno che riuscirebbe a rendere il proprio ideale un qualcosa di dominio pubblico oltre che un qualcosa di necessario a livello sociale, allora avrebbe trovato il conubbio perfetto per essere espressamente ciò che ha intenzione di essere, da Principe a Dio, Re, Imperatore, Capo o qualsiasi altro ruolo vertice o cardine che sia, in un gruppo o al di sopra di chissà quale manipolo, villaggio, paese che sia. Riportando la mano dietro la schiena, annuisce dando sostegno alle proprie parole, per poi aggiungere < Di certo non è stato il mio caso, credo di aver deluso molti con le mie azioni ma... Credevo di essere nel giusto, dunque poco male... > un breve sospiro, la fa facile a parole e solleva appena le spalle con un'espressione noncurante in viso, i suoi errori li ha pagati cari in quel rimuginare e riflettere riguardo dove ha peccato, ma più che farsene una ragione, non ha molti modi per riparare ciò che ha fatto in passato, o meglio, non gli interesserebbe cambiare nulla se non ovviamente la sua condizione nei confronti di Hanabi, ma quello è un altro discorso, ora procederebbe < Chi lo sà, dispiace solo non averli potuti uccidere personalmente... Kunimitsu... > e volgerebbe lo sguardo verso la piazza dove invece c'è l'antico Uchiha < Sasuke.. > sibila appena tra i denti digrignando la mandibola, visto i ricordi che riguardano Hanabi inerenti a lui, per poi volgere verso lo Tsuki, colui che fu suo Sensei fino a prima di svanire ad Ame e lasciargli Oto, così, come se fosse tutto un gioco < E Kenji. > anche qui l'espressione è contrita e negativa, avrebbe ancora ricordi da recuperare riguardo quello che fu il suo mentore, ma non oggi, quel che ha gli basta per ricordare l'odio che ha provato nel venir abbandonato per poi schierarsi contro di lui in seguito < Ho motivo di odiarli tutti e tre, ma oramai sono andati, io son qui e loro qualche metro sotto terra, o chissà dove... Beh, in realtà anche io starei tecnicamente guardando i fiori dal lato sbagliato ma questi sono dettagli.. > e con un cenno scostante della mancina andrebbe a farla vagare per aria, per poi concentrarsi si quelle parole che gli porge Shinuja, un ragazzo educato che sembra aver lasciato da parte quel pizzico di arroganza che a volte lo condizionava e/o lo metteva in situazioni sfavorevoli. Insomma, agli occhi sia di Eiji che di un silente Itsuki all'interno - che sà già tutto riguardo a queste storie del Principe - il Grigio sembra sulla buona strada per formare la propria mente in maniera più solida e concreta, seppur ovviamente si vedrà se il proseguo delgi eventi confermerà o meno questa parvenza nei confronti dell'Uchiha < È un consiglio saggio ed ammirevole, ma sono anni che rimaniamo nell'ombra ed inseguiamo questo scopo ed oltre ad riconoscere il fatto di avere un ego a tratti smisurato.. > ah, solo a tratti dici? < Ammetto che non disdegno l'agire da dietro le quinte, in disparte, in silenzio come tu consigli, attendendo paziente e calcolando freddamente le azioni che mi porteranno a mettere il mio nemico o questo intero mondo in scacco, per poi afferrare la vittoria in una singola, precisa mossa... E lì, li osserverò dall'alto assieme a chi con me avrà condiviso questa filosofia, così i miei compagni della Yugure e chiunque vorrà seguirci... > e le ametiste andrebbero ad incrociarsi negli occhi scuri del Moro, assottigliandosi con quel velo malevolo ed intrigante, in un certo senso, facendogli capire probabilmente che, con quel misto tra parole e sguardi, pur non indossando necessariamente i colori del Crepuscolo, quell'Uchiha, se vorrà schierarsi dalla loro parte, piuttosto che da quella dei nemici della Yugure, beh, allora un giorno potrà guardare anche lui dalla cima del mondo coloro che sotto si dimenano gioendo della nuova libertà offerta dagli sforzi del Tramonto e dei suoi alleati. {ck on - goryo II }

22:10 Utente anonimo:
 Ascolta con attenzione le parole di colui che principe si definisce. Un gioco di sguardi, tra loro due persone viventi e anche verso quelle statue, immobili, presenti ma assenti allo stesso tempo. Osservatrici di tutto ciò che accade, immuni allo scorrere del tempo e impotenti di fronte a quelli che sono gli eventi che scivolano su di loro come acqua addosso ad un piccolo sasso, travolgendole, senza che quest'ultime, agglomerati di nuda pietra, possano qualcosa. <Si potrebbe però cercare di avvalorare una terza tesi: Che la posizione vantaggios non sia in fine quella di re o principe, ma è quella di colui, che restando appena sotto di questi, riesce a muoversi dietro le loro quinte, dispensando loro consigli, diventando così, se eccezionalmente bravo, da burratino a burattinaio> Spiega, con tono calmo, pacato, educato e rispettoso verso l'altro che racchiude quelle due personalità, riconoscibili solamente dal colore dei capelli e degli occhi, e anche dall'ego, ma quest'ultimo è solo un dettaglio. <Uccidere, non so se possa riempire quel vuoto infinito che ognuno di noi ha dentro Principe> Lo guarda ora < Per quanto noi, possiamo si sfamarlo con rabbia, odio, certezze e qant'altro, quel vuoto, rimarrà tale perchè è la sua natura esserlo> Spiega <Quel vuoto è il nostro pegno per qualsiasi cosa abbiamo fatto, per ogni nostro peccato, ereditato o commesso..> Si ferma ancora, andando a guardare la statua del suo ex capo clan Sasuke Uchiha, in lontananza..<Quel vuoto, non è altro che un riflesso di noi stessi, dal quale cerchiamo di scappare, inconsapevolmente, ma nel quale consapevolmente ci rifugiamo ogni volta che vorremmoa vere l'oblio attorno a noi> Fa un sospiro <o almeno io questo penso, non so se sia giusto e sbagliato, è solo una mia opinione, qual'è la tua?> Domanda poi, curioso ma anche serio nel voler sapere la risposta a questa domanda, che potrebe divenire interessante motivo di confronto per i due, un sano confronto. < Se hai potuto, anzi se avete potuto attende sino ad ora, non vedo il perchè non aspettare oltre, nessuno vi mette fretta, nona vete una scadenza per le vostre azioni, prendetevi il tempo che vi serve, siate perfezionisti e il mondo sarà in scacco, qualsiasi cosa il mondo rappresenti per voi..> Un momento di silenzio, lo guarda negli occhi, quegli sguardi non sonos tati tralasciati <Qualsiasi cosa, il mondo, rappresenti per noi..> Una conferma la sua, si sarebbe unito alla Yugure questo è certo.. <Se volete, potremmo aiutarci, da pari a pari, come alleati..> Asserisce < Sarò genin ancora per poco, voglio richiedere l'esame per passare a chunin tra poco, ed è ra di inziare a fare sul serio..> Allunga la mano verso l'altro, una mano aperta, los guardo è serio, come le parole..<Non siamo poi così distanti, credo che ci potremo aiutare a vicenda, cosa ne dite Principe Eiji? E tu Itsuki?> E qui rimane silente, non dice altro, lascia che siano gli altri due a prendere una decisione, se volersi alleare o meglio creare una sorta di collaborazione per potersi aiutare a vicenda con il Grigio, oppure no..<Arriverà il momento cher saremo entrambi fratelli sotto il simbolo della Yugure, ma questo dovrà esser eun accordo che resisterà nel tempo..> Specifica, tornando questa volta silente, aspettando una risposta.[Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

22:58 Itsuki:
 Con le mani dietro la schiena, il Principe permane lì rivolto verso l'Uchiha con la statua dietro le spalle, adorno della luce pallida del chiarore lunare che risalta quel crine candido quasi come fosse avvolto da un velo argenteo < Fluttua, Shinuja, come se fossi aria. Non essere ne questo ne quello, ne burattino ne burattino, oppure prova ad essere entrambi allo stesso tempo. > una sorta di consiglio, un qualcosa che sarebbe più una traduzione di quello che sarebbe il suo animo e spirito libero, dopotutto il Vento è l'elemento che gli si addice di più, ora come allora - per quanto adesso manchino le fiamme blu - e quella metafora che elargisce all'Uchiha si concluderebbe poi con una breve spiegazione di quelle stesse parole < Essere imprevedibile è il modo migliore per divertirsi ed il Caos il nemico non può prevederlo. > un sorriso ammiccante, lo sguardo che si assottiglia e quell'espressione tronfia in viso, sicuramente ben differente dal non esprimersi di Itsuki. Carisma che aleggia intorno a quella figura come se fosse uno sfarzoso alone a decorarlo, un paio di passi verrebbero mossi in direzione di quella statua verso il quale si volta, per poi dargli nuovamente le spalle e poggiarsi in una posa molto più rilassata, per quanto si manterrebbe comunque dignitoso, complessivamente parlando, braccia conserte e schiena ritta, giusto le gambe incrociate l'una davanti all'altra, appena più avanti del bacino < Mh, potresti aver ragione, non avrei colmato quella stilla di vuoto, ma sicuramente avrei gioito bevendo dal calice della vendetta. > teatrale come al solito, chiude gli occhi annuendo appena per poi spostare lo sguardo verso il cielo, le ametiste che riflettono i puntini luminosi delle stelle in cielo < La vendetta, futile quanto allo stesso tempo irresistibile, un frutto proibito che una volta che lo si assaggia non se ne può più fare a meno.. E quel vuoto di cui tu parli, cosìè se non l'incapacità di vendicarsi contro chi o cosa ha dato origine a quello stesso vuoto? Scappare o affrontarlo di petto, crogiolarcisi o prenderne atto, sono queste le decisioni che ci cambiano e ci permettono di andare avanti. > nel bene e nel male, che sia contro un villaggio, un Kage, un parente o chissà quante altre infinità di cose o persone potrebbero suscitare vendetta in un individuo, probabilmente la lista sarebbe infinita, ma la voce suadente del Kagurakaza sembra quasi possa intonare una lode, da un momento all'altro, nei confronti del becero quanto elegante atto di vendicarsi. Dipende tutto dall'approccio, dalla pianificazione, dall'attesa ed altri infiniti minuziosi fattori. Aspettare un altro pò, sì, essere pazienti e cercare di ottenere quel che si vuole mediante la via più lunga a volte è il processo più remunerativo e valido, ma il Kagurakaza starebbe aspettando sin troppo, ha vaghi ricordi di quel tempo immemore passato in quel limbo che può effettivamente definirsi al pari del vuoto citato prima dallo stesso Shinuja, un qualcosa che non augurerebbe probabilmente a nessuno, recluso, lui e la sua stessa coscienza, ne vivo ne morto. Un'altra storia per un altro giorno, non oggi < Bisogna agire in fretta, c'è aria di cambiamento che spira per le Terre Ninja e quel che è certo oggi potrebbe non esserlo domani. > tutto potrebbe cambiare, in meglio o in peggio, dipende dai punti di vista, ma qualunque obiettivo si abbia nella propria vita, quello scopo seguirà il corso degli eventi, che sia volto al bene o al male, le cose cambieranno per tutti. La mano che egli gli porge, verrebbe osservata con un pizzico di sorpresa, sono individui che avevano avuto da discutere e che, per come sarebbe Eiji nei confronti delle proprie promesse, dovrebbe teoricamente pagarla, mica cita la vendetta a caso, ma il Principe tutt'ora non sa la verità riguardo quel giorno, non ha avuto modo di parlare di talmente tante cose con Hanabi da finire persino sull'argomento inerente Shinuja < Mh... > ed anche Itsuki, che da dentro permane silente, osserva il gesto dell'Uchiha, entrambi in un qualche modo intrigati ma allo stesso tempo incapaci di trovare una personale utilità da parte del Genin, così come loro si domanderebbero come potrebbero essere utili a quell'altro, in un rapido scambio di battute tramite il loro legame mentale, concludendo poi con uno stringere la mano al giovane Moro. Un patto con il diavolo, sia chiaro, ma comunque è meglio averlo dalla propria parte, che contro, magari un giorno in un allenamento gliela farà pagare per diletto, chissà, per ora < D'accordo, ma siamo individui che camminano più da soli, che altro, per quanto una mano ogni tanto non la si disdegna. > capaci di completarsi l'un l'altro, in quel convivere, sono già due in un solo corpo dopotutto < Diventa più forte, poi, se lo desideri, potresti venir valutato per quanto riguarda i colori del Crepuscolo, non spetta a me nel singolo, ma se non altro potrò eventualmente fare il tuo nome. > vedremo, chissà, per ora sono come in un punto neutro ma magari un giorno l'Uchiha lo stupirà. Si riappoggerebbe alla statua dalla quale si era scostato per stringerli la mano, ricadendovi con leggerezza, per poi piegare appena la testa di lato, le viola ancora verso il cielo, la luna alta quasi al proprio apice < Si sta facendo tardi... > un commento tra se e se, di lì a poco sarebbero rientrati peri l da farsi del giorno dopo. { ck on }

23:26 Utente anonimo:
 <Essere Grigio> Afferma alle prime parole dell'altro <Non è un soprannome a caso, lo scoprirai> Asserisce verso l'altro, in fondo lui si fa chiamare grigio, perchè proprio in questa scala cromatica sta imparando a vivere, in maniera che possa oscillare dal b ianco al nero, senza effettivamente toccarli. <La vendetta è calice che in molti brandiscono, e che quando viene raggiunto, ti rende schiavo di esso, ma non ti libererà mai di quel vuoto che hai dentro> Asserisce <è una dannazione, c'è chi la definisce una bella dannazione, chi invece si è rovinato per essa, bisogna imparare a domarla, ma quale essere umano sa domare una bestia, travestita nel tuo più recondito desiderio?> Una domanda profonda, che prende un pco di filosofia, un pensiero che apre verso l'altro, e che magati sarà tema di discussione. Sente la stretta di mano, sente le due altre parole, non si è dimenticato dell'affronto che l'altro gli ha fatto e della loro questione aperta, nesusno dei due l'ha fatto, ma si sonos tretti la mano <Fino a quando durerà questa stretta di mano, sinoa quando uno dei due non verrà meno, un mutuo soccorso, sarà quello che avremo sigillato questa sera> Asserisce <Sino ad allora, potremo contare l'uno su l'altro, e come so che avrò da stupirmi di te, chi lo sa, forse tu ne avrai di me...Ma questo lo racconterà la storia, e lo racconteranno le nsotre gesta> Afferma, andando a sorridere, un sorriso furo, un sorriso di chi non ha dimenticato, un sorriso che glis ta ricordando che non è l'unico che in questo momento sta mettendo da parte qualcosa, e che sia proprio tale cose a mandare meglio il loro rapporto? Tutto si vedrà, in maniera schietta e leggibile nella pagina della storia, ove solo il tempo è padrone induscusso. <Ti ringrazio, per me è già molto Principe> Afferma, andando poi a sciogliere quella stretta di mano <Si, credo sia ora di andare, domani sarà un altro giorno impegnativo, quindi prego, a lei il primo passo> Va a dire, facendo segno di aspettarlo e di procedere, un cenno di garbo, di rispetto, per poi andare a prendere ognuno la propria strada, e la sua sarà quella della propria casa. [Chakra On}[Cha:40/40}[Vambracci: +4 res}[Schinieri: +6 Res}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}[Fine}

23:52 Itsuki:
 Già, un soprannome scelto con abbastanza cura, quello del Genin ,al quale annuisce con un fare languido ed allo stesso tempo divertito, un lieve cenno mefistofelico per poi concludere con un < Oh, ne sarei lieto. > e poi sfociano parole inerenti la vendetta stessa, parole che può condividere e che lì per lì si domanderebbe dove il ragazzo possa aver trovato simili punti di vista, che forse quell'Uchiha abbia pià di quanto il Principe immagini, nel proprio passato? Chi lo sà, per ora Eiji non potrebbe far altro che annuire, scostandosi dalla statua rimettendosi le mani dietro la schiena < Tanto fascinosa quanto rovinosa, non c'è che dire, ma rischia di diventare una potente droga, una dipendenza e... Così come una bestia, è dura poi tenerla a bada. > ricorda qualcosa, ricorda della propria brama che l'ha portato a diventare cieco, per quanto alcuni dettagli manchino il quadro generale ha i propri colori e quelle linee dettate dai propri ricordi, mancano solo le minuzie che col tempo recupererà < Una mano lava l'altra, dopotutto, saremo curiosi di vedere i fiori che sbocceranno da questo patto. > e chiaramente risponderebbe con un breve sorriso malizioso, le solite espressioni del principe sempre velate di quel pizzico malevolo ed oscuro, truculento < Concordo, le nostre azioni varranno più di mille parole. > e poi appunto, da quel suo guardare verso l'alto, riabbasserebbe lo sguardo, tornando in direzione dell'Uchiha, quell'individuo con il quale ora avrò modo di provare ad approfondire un rapporto che verteva su delle basi abbastanza instabili, non ha idea di dove tutto ciò possa portare i tre, sarà il fato a decidere gli sviluppi e loro piegheranno il fato con le loro forze, il Caos ne detterà le effettive leggi, così come nel mondo a venire < Suvvia, è roba da poco, il bello poi verrà da se. > se Gashadokuro lo riterrà degno, se le metodiche di accesso alla Yugure diventeranno un pò più spigliate o meno, fantasiose, chissà, c'è tanta carne sul fuoco e sarebbe ora di veder le cose cambiare, mutare, trasformarsi e divenire una novità. Elevarsi. Un ultimo cenno verso la statua, si volta con il viso di profilo e la coda dell'occhio va verso la Sere, per poi denotare quel gesto del Grigio che lo inviterebbe a muoversi per primo < Oh, troppo gentile, ne approfitto or dunque per avviarmi... A presto, Grigio. > direbbe così, con un lieve inchino di ringraziamento, avviandosi nel mezzo delle propria frase, sollevando la mancina per salutarlo assieme a quel guardarlo da sopra la spalla, svanendo tra le vie di Oto, immergendosi nel buio {end }

Succedono cose, tra cui anche patto, sigillato con una stetta di mano, non dico altro!


ps: Giocata importante, per entrambi i pg.