Akuma, la caccia, l'allenamento

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11:43 Raido:
  [Monti] Dopo l'esperienza al bosco di Shukosato sono giunti ai monti ardenti, la più alta catena montuosa del paese del fuoco e luogo più vicino ad Oto, difatti sono praticamente al confine nonostante, per il momento, la loro tappa non il suono ma l'erba. Devono raggiungere Kusa e sistemarsi li ancora per un po'. Non sono pronti per Oto, ne Saisashi ne il Jonin il quale, attualmente, si ritrova molto silenzioso e pensieroso. Non parla molto ne sente il bisogno di farlo dopo gli ultimi avvenimenti. Questo può voler dire tutto o voler dire niente ma sa che deve rendere il genin più forte e ciò che ha visto lo ha convinto ulteriormente. Come di consueto, la pioggia scende copiosa in quel bel paese, il cielo è totalmente occupato da nuvole ed i tuoni rompono il silenzio creatosi. Acqua che cade come non mai, la sente battere per terra, sente le proprie vesti più pesanti ed appiccicose. Insomma, il tempo non fa altro che rappresentare ciò a cui stanno andando in contro. L'Oboro indossa un'armatura pesante a coprire petto, gambe, braccia e collo. Ogni singolo spiraglio è tutto quanto ricoperto per impedire agli attacchi di toccarne la pelle. Sopra l'armatura vi sono una maglia nera a maniche lunghe recante il simbolo di Kusa ed un paio di pantaloni neri, sempre lunghi, fino alle caviglie. Ai piedi un paio di sandali ninja di colore blu mentre alle mani vi sono dei guanti ninja, blu anch'essi. Ai polsi e lungo gli avambracci sono posizionati dei vambracci mentre alle cosce vi sono degli schinieri, un'ulteriore protezione contro qualsiasi tipo di minaccia. Legati sotto i vambracci vi sono, sul polso destro un fuda con sigillata all'interno una nodachi mentre sul polso sinistro un altro fuda con al suo interno una katana a doppia lama. Al di sotto dell'armatura, attaccati al petto, sono stati posizionati dieci fuda potenzianti per potenziare le abilità in caso di estremo bisogno. Andando avanti, a coprire ulteriormente il petto è stato posto un giubbotto verde scuro, simbolo del suo ruolo all'interno del villaggio, privo di tasche, liscio e chiuso fino alla gola con il colletto alto. Sulla fronte vi è il copri fronte dell'erba legato tramite una fascia nera che ricade lungo la schiena. Sul lato sinistro della vita vi è legato il fodero contenente la sua classica katana, arma utile per combattere in ogni evenienza. Finendo, alle cosce, sono stati legati dei portai kunai e shuriken, uno per gamba, contenente rispettivamente 9 kunai a tre punte e shuriken. Sulla schiena, sempre ai lati, vi sono dei portaoggetti, due praticamente, i quali contengono 2 tonici recupera chakra e 5 tonici curativi in uno mentre nell'altro vi sono posti 5 fuda con all'interno dei tronchetti per la sostituzione ed una ricetrasmittente. Sulla schiena vi è anche uno zaino contenente dei vivere, una tenda e tutto l'occorrente per un viaggio così lungo. Inspira ed espira continuamente e senza sosta alcuna per poi rivolgere uno sguardo al ragazzo, veloce andando ad interrompere la camminata <Dobbiamo pensare ad un piano per entrare ad Oto> rompe il ghiaccio in quel modo, mettendo sul piatto l'argomento principale. [Chk On][Katana equip][Equip in descrizione]

11:54 Saisashi:
 C’è uno strano silenzio che aleggia tra i due. Dopo gli avvenimenti all’interno del bosco di Shukosato, sembra che Raido abbia in qualche modo cambiato atteggiamento nei confronti di Saisashi, anche se non riesce a comprenderne bene il motivo. E’ preoccupato? Ha fatto qualcosa di sbagliato? Eppure è riuscito anche questa volta ad uscire vittorioso da quel marasma mentale che si ritrova nella testa. <ehm…che ci facciamo qua? Non vedevo i monti ardenti da quando mi hanno impresso il sigillo per fermare quella presenza nella mia testa…non dovevamo andare a Kusa per l’allenamento speciale? > domanderebbe con aria da scimmia, fissando Raido pochi passi alla sua destra. La pioggia intanto cade incessante, rendendo quel viaggio ancora una volta più faticoso del previsto. Il giovane indossa la sua t shirt bianca, pantalone nero slim in tessuto lucido, guanti e sandali neri in pelle. Il corpo è avvolto dall’armatura completa, schinieri e vambracci, e sotto la tshirt indossa la speciale pettorina da 50kg. Con se uno zaino nero in spalla con viveri ed utilities per il viaggio. I capelli bianchi come cenere, cadono sugli occhi, coprendo quasi completamente le smeraldine. Che ci fanno ai monti? Perché Raido sembra così preoccupato? <qualcosa non va? Sei più silenzioso del solito…uff…già camminare è noioso, così è ancora peggio > sbuffa gonfiando le guanciote, mentre avanza con passo scadenzato. D’un tratto l’Oboro si decide a parlare < un piano dici…? Non possiamo fiondarci dentro quel fottuto laboratorio e attaccare a sorpresa Akuma? Io ricordo dove si trova> non ricorda nient altro di Oto, motivo per cui non sa delle difficoltà che nasconde[ch on]

12:08 Raido:
  [Monti] E' davvero tanto silenzioso il bianco, oggi più che mai ma in qualche modo deve sbloccarsi, deve cominciare ad agire e, fermando il passo, andrebbe a togliere lo zaino da sopra le spalle lasciandolo cadere a terra, in mezzo al fango, poco importa se si sporca. Ha bisogno di schiarirsi le idee <Ci stiamo andando infatti> commenta il dire del genin <Ma dobbiamo parlare prima, parlare di quello che è successo> andando a voltarsi per guardarlo in viso, fissarlo. Umetta le labbra lasciando che la pioggia lo bagni interamente e completamente, non opponendo alcun tipo di resistenza. Purtroppo le parole son difficile da far uscire, forse anche troppo ma deve trovare, deve riuscirci, per il proprio bene e per quello dell'altro il quale, al momento, attende. Le domande del genin giungono all'orecchio ma ancora non ottengono alcun tipo di risposta, difatti si limita a guardarlo <Dentro il tuo corpo si trova Lind> deglutendo <E comincio a capire, forse> andando a fare qualche passo di lato per poter pensare meglio, formulare meglio il discorso e la successiva frase <Hai subito un trauma non da poco in quel laboratorio e dubito fortemente che ti sia stato messo qualcosa dentro, quanto più, sei tu che hai creato qualcosa dentro di te. Non è un mostra da sigillare in quanto sigilleresti solo te stesso> deglutisce ancora, sempre più pensieroso <Secondo me, vedere la morte di Lind, ha creato in te una seconda personalità più disturbata, più violenta e, sempre secondo me, essa rappresenta tutto ciò che tu non sei stato in quel momento. Forte> perchè quella personalità è forte e lo ha dimostrato con poche semplici parole <Ho visto un combattimento continuo ed interiore in te e Lind ne è uscito vincitore, hai lasciato emergere la tua forza ma con un altro nome> torna a guardarlo <Mi sbaglio?> serio in viso, non ha tempo ne motivo di scherzare, così come non ha nemmeno la voglia di farlo in quanto l'argomento si presenta estremamente delicato e difficile. Inspira ed espira nuovamente prima di passare al prossimo argomento ma quando sta per parlare ode qualcosa che cambia completamente le sue idee <Entrare ad Oto al momento è una cosa decisamente più complicata. Non siamo molto in pace con quel villaggio, ci saranno sicuramente guardie e sensitivi pronti ad attaccare a vista e, diciamocelo pure, io non sono uno che passa inosservato> purtroppo la sua fama lo precede <Ma se hai detto che sai dove si trova, allora il discorso cambia perchè si, potrei avere un piano, un piano folle, un piano idiota e pazzo completamente. Un piano che non ha senso ma potrebbe garantirci un ingresso sicuro ad Oto. Ora come ora entrare è il difficile mentre per uscire, mi basta un pensiero> conclude qui il proprio dire, sbuffando sonoramente. [Chk On][Katana equip][Equip in descrizione]

12:22 Saisashi:
 Di colpo lo spadaccino arresta la sua camminata, per poi gettare lo zaino a terra pochi istanti dopo. L’ex corvino farebbe lo stesso, trovandosi a dover fermare il proprio passo, inarcando un sopracciglio mentre fissa Raido, cercando di capirlo. Sembra nervoso, vuole dire qualcosa ma parrebbe in difficoltà. Deglutisce facendo una smorfia buffa, pensando di essersi in qualche modo cacciato nei guai. <ci stiamo andando..? Io vedo solo fanco e monti qua. Uuuuffa che palle! Voglio far menare le mani, PUM PAM! Se no come farò a spaccare il c**o a quel bas***o!> esclama con tono cantilenoso per poi trovarsi zittito dal discorso dell’Oboro. Si farebbe di colpo cupo, lasciando le braccia e le mani molli lungo ai fianchi e chinando il capo. Sa bene che ciò che dice Raido è vero, a quanto pare se ne è accorto. Da una settimaa ormai avverte quella voce e vede Lind nella sua testa sotto i suoi stessi panni, ma non ne aveva ancora parlato con nessuno per paura che pensasserò che l’entità che hanno sigillato in lui fosse riuscita a liberarsi. Ma in questo caso si tratta di qualcosa di diverso. <hai ragione. Da due settimane, dal momento in cui ho ricevuto quella lettera da Akuma e la benda di Lind che mi hanno permesso di ricordare…oltre ad essermi ritrovato con questi fottuti capelli bianchi…ho cominciato a sentire la sua voce…sempre più spesso, sempre più forte…fino a poterlo vedere. Rivedo me stesso, con occhi ed espressione di Lind, i suoi stessi capelli, e quel me stesso mi parla, proprio come avrebbe fatto lui. E’ come se fosse sempre presente. Vorrei dirti che ti sbagli ma ormai non so più a cosa credere… > tutto può essere, è rassegnato alla realtà dei fatti. Ciò che conosce tuttavia è che quella che potrebbe essere una doppia personalità nei panni di Lind, non è li per danneggiarlo ma in qualche modo, gli da forza. <SBAGLI! NON E’ STATO UN COMBATTIMENTO! Ero bloccato..paralizzato di fronte a Despair…volevo arrendermi…ma lui mi ha teso la sua mano…mi ha detto che ci avrebbe pensato lui.. e così è stato… Che altro avrei dovuto fare?!?> domanda a se stesso più che all’Oboro <se fosse dovuto al trauma e se fosse una doppia personalità….sarei sempre io…che cosa c’è di sbagliato> non lo comprende, o forse si <forse sono stufo di tutto ciò che ho visto. Ed ho bisogno di un modo per mascherare ciò che ho fatto e darmi forza per andare avanti. E questo è il modo> si passerebbe poi al discorso di Oto, che rende la loro impresa molto più difficile di quanto immaginasse <si , ti confermo che ricordo il luogo. Per ora non ho altri ricordi ma sono sicuro che arriveranno. Come sta succedendo in questi giorni…per quanto traumatizzanti ci saranno utili> non resta che attendere che riaffiorino un po' per volta <un…piano folle…?! EVVAI! NON CHIEDO DI MEGLIO! Hihi> esulta come se avesse cambiato di colpo umore, tornando il Saisashi scimmia di sempre < sono tutto orecchi. >[ch on]

12:45 Raido:
  [Monti] Un mezzo sorriso si crea sull'Oboro, sul di lui viso nel sentire come, il vecchio Saisashi, alla fine, sia sempre li con loro e non se ne sarebbe andato molto facilmente <Un tempo riuscivi ad aprire le porte del chakra. Sono passati 8 anni, quante riesci ad aprirne adesso?> domanda al giovane guardandolo fisso negli occhi. E' l'inizio dell'allenamento? Forse o forse è solo mera curiosità ma non può dirlo con certezza, non per il momento, deve prima capire l'effettivo livello altrui e poi agire di conseguenza. Per adesso accantona il discorso andando a parlare di altro, discutendo di argomenti di un certo spessore e di una certa importanza per il giovane in questione. Ha finito di parlare e ora non resto altro da fare che ascoltarlo, udire le risposte altrui che non tardano ad arrivare per fortuna. Ciò che sente non fa altro che dargli ragione, teorie si formano nella di lui mente, possibilità. In pratica si sta trasformando da Raido professione Houjutser a Raido professione psicologo. Un salto di qualità, peccato per le di lui finanze che non aumentano ma fa niente <Si chiama senso di colpa> quello riesce a capire e ad intendere dal dire di Saisashi <Ti senti in colpa per non essere riuscito a salvarlo e la tua mente si è rotta creando una sua versione nella tua testa per, credo, averlo di nuovo con te> andando ad incrociare le braccia al petto mentre si fa più pensieroso, mentre tenta di arrivare al dunque della questione e risolvere una volta per tutte questa storia. Improvvisamente lo ode urlare attirando inevitabilmente il suo sguardo con maggior decisione <Chi è Despair?> un altro nome, l'ennesimo da aggiungere alla lista di cose che il genin ancora deve dirgli <Perciò confermi ciò che ho detto. Tu sei stato debole e lui rappresenta la tua forza> solo certezze arrivano dalle di lui parole. Piano piano la mente di Saisashi si apre, lentamente fa emergere quelli che sono i veri pensieri del ragazzo, tanto da farlo sorridere, un sorriso accondiscendente <Esatto, è una maschera che ti sei creato per non affrontare ciò che hai fatto> si avvicina a lui facendo qualche piccolo passo <Questo succede perchè non accetti il passato e non vuoi andare avanti. Sono le conseguenze della tua decisione. Lind è morto e non c'è modo per farlo tornare in vita, neanche così. La vostra è stata una grande amicizia visto come reagisci, conservane il ricordo, conserve i bei momenti ma lasciatela alle spalle. Non si vive nel passato> cerca di impartirgli delle lezioni, impartirgli un modo di vivere con cui anche lui sta facendo i conti <Tu non hai bisogno di diventare forte, lo sei già, devi solo convincertene. Hai già il potere per salvare Furaya e tuo figlio senza fare affidamento su nessuno ma per poterlo fare, devi perdonare te stesso. Lind sarà sempre con te ma non in questo modo> la psicologia, una materia difficile da comprendere. Inspira ed espira, butta fuori tutta l'aria che ha in corpo per potersene liberare. Si arriva al dunque. Annuisce <Beh, è davvero folle> comincia lentamente <Dobbiamo farci catturare da Akuma> semplice e deciso <Se tu gli mandassi un messaggio dicendogli che vuoi tornare, che sei pronto per continuare quello che hai iniziato e distruggere Konoha, probabilmente ti farebbe entrare ad Oto di soppiatto, in qualche modo e se gli dicessi che hai un alleato, ovvero io, potrei venire con te o magari non un alleato ma una tua vittima, come prova che sei pronto. Immagina la reazione> conclude il suo dire eppure la reazione dell'altro non lo spaventa. [Chk On][Katana equip][Equip in descrizione]

13:05 Saisashi:
 Il genin china leggermente il capo portando l’indice della mancina sotto il mento, con una posa pensante per rispondere alla domanda di Raido <mmm dunque le porte…si, da quando quella voce oscura mi è stata sigillata, ho ripreso anche i ricordi riguardanti i miei allenamenti e le mie tecniche. Ricordo di aver appreso l’uso delle porte anche se alla fine non ho mai voluto utilizzarle..l’unica volta non è stata contro un nemico…ma contro Mekura, mentre fuggivo… > il tono si incupirebbe impregnandosi di amarezza pensando che l’unica volta in cui ha sfoderato la sua arma segreta, non è stato per una nobile causa < nessuno sa che conosco quella tecnica, non l’ho usata nemmeno al torneo dei villaggi. In tutto riesco a padroneggiarne tre, ma non le attivo da non so quanti anni > direbbe deciso. Tre non sono molte, ma data la difficoltà della tecnica stessa, è un risultato sicuramente non raggiungibile da tutti. Le successiva parole di Raido lo spiazzano, come se si ritrovasse di colpo all’interno di una seduta psicologica <non ho deciso io che tutto ciò avvenisse nella mia testa…è successo..allo stesso modo in cui i miei capelli sono cambiati… guardarli alo specchio mi fa sentire una m***a, questi ciuffi mi ricordano quanto faccio schifo> pronuncia quasi con rabbia < E’ proprio perché voglio chiudere i conti con tutto questo, iniziato ormai da troppi anni, che voglio la mia vendetta contro Akuma… è tutto ciò che voglio, per poter finalmente dare addio a ciò che è stato ed avere la possibilità di vivere a pieno la mia vita…chiudere il discorso Lind e il discorso Sakura. Non Chiedo altro…> direbbe abbassando il tono, dopo tutto vuole solo sapere la verità di ciò che è successo alle due persone a lui care, coloro che han da subito creduto in lui quando nessun altro voleva. <Lind è morto è vero..ma se come hai detto tu non fosse così? Ci sono troppe incertezzein questa storia e voglio andare a fondo. FInchè non avremo portato a termine questa missione, credo non sarò pronto a lasciare andare il lind nella mia testa…credo che si sia creato in qualche modo per supportarmi nella sua vendetta. Io ho bisogno di lui… > uscirebbe qui una parte di fragilità, che Saisashi non nega. Non si sente protno a lasciare andare tutto, non ancora, non fino a quanto non saprà tutta la verità <perdonare me stesso…questo non so se sarà mai possibile. Ma vivere la mia vita da una nuova prospettiva…questo si.> ed è ciò che vuole raggiungere per se stesso e per Furaya. Il genin si troverebbe a strabuzzare gli occhi e sbiancare paralizzato di fronte alle parole di Raido <f…f…farci catt…catturare…> balbetta quasi impanicato <no, tu non lo conosci, non hai idea di cosa significhi! Io non posso farcela , l’idea di essere nelle sue mani mi paralizza> direbbe tremante, in preda ad uno schock <sulla seconda opzione…è rischiosa..sono sicuro che non sia un ingenuo. E la tua fama sicuramente è nota anche ad Oto…potrà credere che io possa aver sottomesso Raido in persona? >[ch on]

13:28 Raido:
  [Monti] Ode il dire dell'altro sulla tecnica delle porte. Una tecnica segreta ma conosciuta ai più avvezzi o, nel suo caso, ai più vecchi. Bazzica nel mondo ninja da troppo tempo e lui stesso si è ritrovato a subire l'apertura delle porte in passato, finendo in ospedale per non si sa quanto tempo. Lo ascolta in silenzio, senza interromperlo, senza dire niente <Mekura? Alla fine non mi hai più detto cosa è successo l'altra volta. Dovevi parlarmene eppure> non ha saputo niente e ancora adesso non ha la minima idea di cosa abbia visto nella propria testa <Allora è arrivato il momento di farlo> schiarendosi la bocca <Il fulcro dei nostri allenamenti è proprio questo, devi sopperire alla mancanza di altre arti e l'unica opzione sono le porte del chakra. In passato ho potuto constatare con mano la potenza e la devastazione delle porte, conosce bene le conseguenze del loro utilizzo sul corpo eppure è l'unica strada che possiamo affrontare, portarti a superare i tuoi limiti> deglutisce <Saper aprire tre porte non è male ma dobbiamo osare di più, devi padroneggiare il tuo corpo al meglio. Non ti dirò di aprire anche l'ottava porta, quella potrebbe condurti a morte certa ma con il tempo conto di farti arrivare alla settima> ferma per qualche momento il proprio dire <Adesso, aprile fino a raggiungere la terza> un ordine che va ad impartirgli per poter osservare i veri progressi dell'altro. Accantona l'argomento per concentrarsi sulle sue vicissitudini. In un certo senso si ritrova a concordare con quello che viene detto, difatti non ha scelto lui di avere tutto questo <Non lo hai deciso tu, è vero però lo hai permesso. Ti sei piegato lasciando che le emozioni prendessero il sopravvento invece di rimanere lucido> una qualità decisamente utile in situazioni spinose <E quei capelli non ti stanno male, se così fosse dovrei sentirmi offeso> innalzando un sopracciglio avendo anche lui i capelli bianchi. <Saisashi, tieni bene a mente che la vendetta non ti ridarà ciò che hai perso> Lind non sarebbe mai tornato, così come non sarebbe tornato nessuno. Il suo dire è carico di dolore, rabbia e tristezza. E' fragile ed incerto <Le persone di cui hai bisogno sono a casa che ti aspettano> riferendosi a Furaya ed al figlio che ella aspetta <Invece devi. Hai bisogno di perdonarti, è l'unico modo per poter andare avanti> andando a concludere, per adesso, il discorso. Ha esposto il suo folle piano, tanto folle che persino il genin si ritrova spaventato all'idea di metterlo in atto. Con poche e semplici parole è riuscito ad instillare paura nel ragazzo, diciamo che basta poco al momento per ridurlo ad una ameba <L'alternativa è affrontare mezza Oto per trovare un laboratorio e, per quanto la cosa mi possa eccitare, neanche io ho la forza di affrontare un villaggio da solo. Inoltre, Yukio mi ha fornito l'ubicazione di passaggi segreti, cunicoli e tutto ciò che concerne Oto ma non sarebbe facile comunque, finiremmo inevitabilmente in uno scontro> insomma, vaglia le varie opzioni per poter entrare <E poi, io non conosco lui ma tu conosci me e sai di cosa sono capace> non è l'ultimo degli sprovveduti in fondo. Si fa più pensieroso, resta silente per qualche attimo a riflettere. Non possono rischiare di essere scoperti e prendere in giro lo scienziato è forse una mossa azzardata <Sottomesso no ma deve essere credibile in qualche modo. Qualche idea?>. [Chk On][Katana equip][Equip in descrizione]

14:53 Saisashi:
 Il genin ha evitato appositamente di rispondere alle domande di Raido su Despair, forse per prendere tempo, forse per evitare di piombare di nuovo in qualche visione. Ma a queste si aggiungono anche domande su Mekura, non può far finta di niente, quel silenzio dovrà essere comunque rotto. Contava di aggiornare l’Oboro su tutto ciò che ha ricordato, una votla giunti a Kusa, ma qualche piccola informazione sicuramente non guasterà per aiutarlo a capire <Despair…era una dei massimi esponenti del villaggio segreto della Caccia. Non ricordo molto altro, ma ho recuperato i ricordi dei miei trascorsi all’interno di quel villaggio dopo la mia fuga. E’ li che sono stato per diverso tempo prima di tornare a KOnoha affiancato da Lind , privo di coscienza e con la missione di distruggere Konoha…Per poi appunto fuggire definitivamente, aprendo le porte, inseguito da Mekura.> ecco i lcollegamento tra le due cose. Gliela fa breve, ma ci sarebbe davvero tanto da raccontare ed avrà modo di farlo di fronte ad un pasto caldo in una locanda di Kusa. <per quanto riguarda Despair. Nella mia visione, ho ricordato che ero partito da solo in spedizione sulle tracce di Lind ormai 9 anni fa..ero deluso dal villaggio, da Hitomu, da tutti. Li odiavo, nessuno mi ha voluto dare ascolto ed avevo scoperto che all’ospedale di Konoha avevano insabbiato la sparizione di Lind. Avevo scoperto che i medici lo avevano lasciato andare con due figure presentate come suoi genitori, provenienti da Oto. Seguii quella pista da solo…e ciò che ricordo èche fui trovato in fin di vita dalla Caccia. Mi curarono come un figlio, mi presero con loro. Mi aiutarono a ritrovare Lind e così è stato. Lo avevamo trovato in fin di vita in un villaggio di Assassini ad Oto. Lo abbiamo curato, ma vederlo in quelle condizioni mi causo un trauma, con cui persi la memoria. Despair si offrì di restituirmela, la definivano una maestra del Genjutsu. Accettai….ma ora so…che quella voce che avevo in testa. Quel demone che mi suggeriva ed aumentava tutti i miei pensieri più crudeli e remoti di odio verso i lmondo ninja...era il seme della caccia. E fu proprio lei a mettermelo in testa. > racconterebbe in un sunto più possibile conciso stringendo con forza le mani lungo ai fianchi <ti racconteòr tutti i dettagli non appena saremo a Kusa…tu hai mai sentito parlare della caccia? Non ho idea se io li abbia più rivisti in questi 8 anni.Lo scoprirò. > e poco dopo arriverebbe la spiegazione di Raido sull’allenamento <vuoi dire che, potrei andare oltre alla terza porta? Ci sto.> non attendeva altro. <forse la vendetta non mi ridarà le persone care, ma ne ho bisogno! Comprendimi! Ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa per dare un giusto riposo a Lind!> lacrimerebbe trattenendosi, mostrando solo qualche goccia che solca le guance <mi perdonerò quando avrà pagato…quel figlio di put**ana pagherà caro. Non solo per me, ma per tutte le altre vite che ha rovinato. Non ero solo in quel laboratorio!> spiega con voce rotta dalla rabbia <forse un’idea più credibile potrei averla. Un ‘idea più da me. Se fossi tu stesso, a creare un teatrino? Prova a pensarci. Akuma in qualche modo mi ha trovato, sa dove sono. La mia ultima missione asssegnata, prima che io perdessi la memoria, era recuperare a Kiri dei membri del clan Otsuki per i suoi esperimenti. Ma in quel momento incontrai Furaya e si innescò tutto questo, forse la mia mente ha bloccato tutti i ricordi per darmi una chance di fuggire. Questo però lui non lo sa. TU stesso ti trovavi a Kiri giusto? In prigione, ma lui questo non lo sa. Se tu dicessi di essere stato incaricato in incognito di indagare su di me in quanto sospetto, e di avermi scoperto nel mio piano. Ed ora potrei essere io ad essere tuo ostaggio. Di volerlo incontrare in via pacifica per chiarire l’accaduto ed evitare che l’intera Kiri si rivoltasse contro di lui. > sempre azzardato, ma è più credibile che Saisa sia stato sconfitto da Raido che il contrario <ok…concentrati…> direbbe poi per inspirare profondamente, chiudere gli occhi e concentrarsi in cerca di sbloccare quel potere che non utilizza da tempo. Deve visualizzare il chakra, quell’energia che scorre forte dentro di se. Si isola completente, come se potesse navigare e percepire ogni molecola del proprio corpo. In quell’istante, andrebbe a smuovere quel flusso di energia, portandolo verso. Fluirebbe lento ed impetuoso risalendo l’apparato in direzione verticale, verso il cervello. Qui occorrerà un lavoro di completa cponcentrazione e precisione, in quanto quel flusso verrà spinto di colpo verso la parte frontale sinistra dello stesso, come irrompendo all’interno di esso, aprendo il primo dei tre limitatori del corpo. Ora la stessa operazione verrebbe ripetuta, spostando quel flusso nella parte destra del cervello. A quel punto, il flusso andrebbe in direzione opposta, verso il midollo allungato, potendolo irrorare di energia ritrovando così lo sblocco del terzo limitatore. Se tutto fosse riuscito, Saisashi potreebbe avvertire una nuova incredibile forza, che non provava da tempo: riflessi aumentati, percezione totale di ogni cellula muscolare, muscoli aumentati esponenzialmente e pelle rossa che trasuda energia. Avvertirebbe anche un dolore forte, sintomo che si accusa normalmente quando vengono sbloccati i vincoli umani.

14:53 Saisashi:
 [ch on][tentativo apertura 3 porte]

15:42 Raido:
  [Monti] Finalmente Saisashi comincia a parlare, raccontare quella storia vissuta, almeno in parte, iniziando da questa Despair, a quanto pare una donna. Ritorna quella parola, caccia, non ha idea di cosa significhi ma addirittura un villaggio. Non vi sono chissà quali espressioni sul viso dell'Oboro il quale resta per lo più impassibile dinanzi alle notizie che vengono fornite ma quello che apprende è più di quanto potesse immaginare <Mekura paladina> commenta <Se non mi avessi detto di conoscere l'ubicazione del laboratorio, avrei coinvolto anche lei in questa storia. Il suo Byakugan può rivelarsi molto utile> ma alla fine lui ha vuotato il sacco e se il piano va in porto, non serve più l'aiuto della Hyuga, almeno è quello che crede. La storia prosegue ed il racconto diviene decisamente più oscuro e tetro andando a toccare punti mai toccati prima d'ora. Si ritrova ad ascoltare una storia crudele, la storia di una donna pericolosa con cui il genin ha avuto a che fare. Deglutisce lasciando che l'altro parli, ripetendo le parole una dopo l'altra ed il Jonin ne ascolta il succo in completo silenzio evitando di interrompere il flusso di ricordi dell'altro <Despair...> ripete quel nome pensieroso <Probabilmente ci ritroveremmo ad affrontare anche lei, maledizione> digrigna i denti <Una genjutser> replica <Contro quei maledetti l'esperienza serve a poco. I migliori genjutser possono ingannare anche il ninja più esperto ma qui si spiega tutto allora. Tu hai ricevuto un'altra memoria da quello che capisco ma una volta recuperata l'originale, le due memorie sono entrate in conflitto> sempre le sue supposizioni ovviamente, niente di certo o affermato, anzi, tutto quanto può essere benissimo contestato. Annuisce alla di lui volontà di raccontare il resto in seguito e non lo spinge a fare altro <No, mai> ammette la sua ignoranza <Ma il fatto che abbiano un villaggio loro non preannuncia niente di buono, specie se ci sono ninja del calibro di questa Despair> lascia uscire aria dalle narici <In che guai ti sei andato a cacciare ragazzo> e lo chiama così nonostante l'altro abbia quasi trent'anni ma che ci vogliamo fare, resta sempre il suo sensei e non può fare a meno di vederli sempre piccoli. Sorride alla volontà di progredire con la potenza, è un buon segno ma per ora non commenta preferendo affrontare altri argomenti più importanti e decisivi per la sorte di entrambi. Oramai ci rinuncia a fargli cambiare idea ma lo avrebbe aiutato lo stesso, indipendentemente da tutto <Va bene ma ti dico questo. Se vedo che la situazione diventa troppo pericolosa, vendetta o meno, noi ce ne andiamo. Ho fatto una promessa a Furaya ed anche a costo di riportarti indietro con le ossa rotte, la manterrò> non si sarebbe fatto problemi a distruggerlo pur di riportarlo vivo a casa <Non eri da solo? Chi c'era con te oltre a Lind?> ecco che altre informazioni arrivano, meglio tardi che mai. Il piano viene discusso e, giustamente, anche l'altro deve dire la sua. Ne ascolta il dire, tanto in qualche modo devono fare e quella non è una dittatura. Le parti si ribaltano, ora deve essere lui a recitare e Saisashi la vittima della storia. Inarca un sopracciglio facendo effettivamente qualche smorfia di approvazione <Quindi io devo parlare con Akuma per evitare guai con Kiri e tu sei mio ostaggio da consegnare a lui? Sei consapevole che per un piano del genere non puoi arrivare davanti a lui senza nemmeno un graffio, si?> altrimenti che ostaggio sarebbe <E poi, questo Akuma è davvero fedele ad Oto? Perchè in quel caso non so come potrebbe reagire a me che indago> insomma, tutti dubbi su dubbi. Nel frattempo il genin va ad aprire la terza porta, finalmente ne vede il potere nascosto. Una goduria per gli occhi, sentire tutto quel potere scorrere in lui <Non male davvero, sento la forza traboccare> sorridendo <Colpisci per terra con tutta la forza che hai> e nel dirlo va ad allontanarsi dal ragazzo mettendo all'incirca 10 metri di distanza, evitando di essere coinvolto. [Chk On][Katana equip][Equip in descrizione]

16:24 Saisashi:
 Il giovane si trova nel pieno della propria forza. Il flusso di potere è tanto ma nonostante non sbloccasse quei vincoli da così tanto tempo, è come se il suo corpo riuscisse a reggerli. Tutti gli allenamenti passati, i sacrifici, le ferite estenuanti pur di compiere quel piccolo miglioramento in più…ora tutto ha un senso ed i benefici del suo passato da testone che non si arrende mai, vengono a galla tutti d’un colpo. Digrigna i denti, con un’aria mista tra l’estasiato ed il dolorante. Quel corpo , lo sente perfettamente, sente di poter distruggere ogni cosa, si sente quasi invicibile, ma allo stesso tempo quel bruciore in ogni singolo muscolo, gli ricorda che tutto ha un prezzo e quel potere ne ha uno molto caro. Fatica inizilmente a muoversi, ma poco dopo riuscirebbe a prendere controllo degli altri andando a guardare entrambe le mani di fronte al viso, notando la sua pelle rossa, trasudante energia verdognola. <ora ricordo. E’ questo il potere che avevo raggiunto, ma al contrariod i allora, il mio corpo riesce a reggerlo meglio. Cheeeee figata hihijI! > ridacchia esaltato come un bambino. Tutta quella forza eppure non è mai ricorso alle porte. Possono essere il suo asso segreto nella manica, siccome nessuno ne è aconoscenza. <in realtà avevo intenzione proprio di chiedere aiuto anche a Mekura. Volevo trovare una quadra con lei, scusarmi, recueprare quel rapporto perduto…ma Furaya mi ha spiegato che non è in una situazione facile…> è incinta, forse avrà già partorito. Potrebbe non essere facile reclutarla ma ci proverà. Dopo tutto Lind è stato suo allievo? Dovrebbe pur importarle scoprire la verità <non lo davvero…non so come sia potuto succedere Mr Pony..ma la verità è che mi son sentito tradito dal villaggio, dalle stesse persone che spacciavano la pace come se fosse reale, quando invece non hanno fatto nulla per il mio amico, solo perché non era nella loro priorità. Quella cosa che mi hanno innestato, il seme della caccia…ha aumentato l’odio che provavo verso Konoha. Ma la verità è che di base, nel profondo, erano le emozioni che provavo io stesso…sono solo state amplificate. > ed è la realtà dei fatti. Non nega di aver provato odio e che tutt’ora mostra dei rimorsi verso il suo villaggio, anche se è riuscito a metter freno alla cosa dopo che il seme delle caccia è stato sigillato < da quanto ricordo però…non sono ostili. E non si definiscono nemmeno dei ninja. Loro mi hanno aiutato ed al contrario di Konoha mi hanno supportato nella mia richiesta di trovare Lind. Mi hanno ascoltato. Capisci ? Il mio villaggio insabbiava un loro errore, mentre la Caccia mi ha dato una speranza e siamo riusciti a riportare indietro il mio amico> con tutte le conseguenze del caso <non so quale fosse di preciso il loro obiettivo, so che ho fatto parte di loro per diverso tempo…non ho conosciuto tutti i membri di alto rango, ma Despair era senza dubbio considerata temibile. Tuttavia non so che fine abbiano fatto, forse in questi 8 anni ho avuto contatti anche con loro…lo scopriremo> prutroppo c’è solo buio su questa parte nei suoi ricordi. Sorride estasiato alla richiesta successiva di Raido < e va bene. NON CHIEDO ALTRO. WAAAAAAAA> griderebbe scaricando tutta la sua rabbia ed il dolore provato inq uesti giorni, chiudendo la mano serrata in un pugno, la destra, con l’intento di impattarla al terreno. Le gambe si schiuderebbero leggermente permettendogli di avvicinarsi al suolo, il busto verrebbe piegato in avanti sfruttando tutto lo slancio possibile, per poi distendere il braccio destro verso il terreno, impattando lo tesso pugno contro di esso. Contestualmnete il chakra verrebbe accumulato al’interno della stessa mano, rilasciando una forza ancorapiù grande [3 porte attive - 4 PV][combattimento senz’armi]

16:45 Raido:
  [Monti] Forse sta riuscendo ad ottenere dei risultati. Piccoli i passi da fare, davvero piccoli ma qualcosa sta accadendo nel giovane e la vede, la vede nei suoi occhi tutta la potenza che quella tecnica può fornire. Braccia ancora incrociate tra loro, tenute ferme mentre osserva l'estasi dell'altro, nonostante il dolore che l'apertura delle porte provoca. Un mezzo sorriso va a crearsi sul viso del Jonin, soddisfatto del modo di fare del genin e delle sue parole <Cominci a capire il senso delle mie parole? Quando ho detto che non hai bisogno di altra forza> andando ad indicare il giovane <Mi riferivo a questo. Hai la forza dentro di te, sei già potente e quando riuscirai ad aprire le altre porte, diventerai anche più potente di me. Devi solo allenarti> non gli nega questo. L'apertura delle porte lo farebbe diventare decisamente più potente di lui ed è giusto così, è giusto che l'allievo superi il maestro un giorno <Purtroppo più è grande il potere e peggiori sono le conseguenze, è il motivo per cui non uso mai la mia piena potenza quando combatto. Utilizzale con parsimonia> mai esagerare, neanche quando la situazione diventa critica. Ha imparato a sue spese cosa vuol dire andare troppo oltre i propri limiti, liberare il potere del proprio corpo. Non vuole che l'altro subisca la stessa sorte e deve far di tutto per farglielo capire. La porta è aperta ed i discorsi cambiano andando a parlare della Hyuga e dei vecchi trascorsi con lei, di quello che è successo con la donna <Lo so ma io non volevo coinvolgerla in battaglie. Mi servivano i suoi occhi> continua a spiegare <Comunque anche io ho bisogno di parlare con lei, abbiamo tanto da chiarire> senza specificare cosa ma il ricordo è ben delineato nella di lui mente, un ricordo di cui non va fiero. Purtroppo il passato non può essere cambiato, bisogna solo andare avanti verso il prossimo obiettivo. Ecco che quel fatidico soprannome torna a galla, un nome che odia profondamente eppure non commenta limitandosi a sbuffare sonoramente. Inarca un sopracciglio quando ancora fa presente del tradimento del villaggio nei suoi confronti. Anche questo è un punto buio che non riesce a comprendere ne capire <Prometto che, appena torniamo da Oto, risolveremo pure questa faccenda al villaggio. Indagheremo a fondo per capire cosa sia successo. E' impossibile che Hitomu ti abbia voltato le spalle, l'ho conosciuto e non è da lui> sempre più convinto delle proprie parole, sempre più deciso nell'arrivare ad una verità che sta venendo negata al ragazzo <Il punto è questo: è facile nascondere le proprie intenzioni dietro a delle buone azioni. Non so cosa sia la caccia ma questa Despair ti ha trasformato in qualcosa che non sei, ha instillato in te qualcosa e qualcuno che fa una cosa del genere, non ha niente di buono da dare> altra ed ennesima convinzione del Jonin <Riusciremo a trovare questa...organizzazione, li faremo parlare> insomma, tante cose da fare. Oto, Konoha, la caccia, tutto quanto messo in lista e prima o poi avrebbero risolto ogni cosa. Adesso si trova lontano dal ragazzo, a 10 metri da lui. Lo vede, vede quel pugno abbattersi contro il suolo, suolo che comincia a tremare dalla potenza di quel colpo, un vero terremoto provocato dalle gesta del genin. La potenza di Saisashi può raggiungere vette incredibili <E adesso avvicinati, corri verso di me il più veloce che puoi e continuerai a correre fin quando non stramazzerai al suolo o fin quando io non cesserò di carpire i tuoi movimenti> eccolo che il sorriso sadico va a crearsi sul viso. Voleva l'allenamento? Allenamento sia, il tutto rigorosamente con la terza porta aperta perchè se non si soffre non è contento. [Chk On][Katana equip][Equip in descrizione]

17:08 Saisashi:
 Sorride beffardo nel sentire le parole di Raido, che in qualche modo gli donano un po' di fiducia. <tu dici? Se avevo davvero abbastanza forza, perché non sono riuscito a salvare Lind? Non ero abbastanza forte per Akuma. Devo andare oltre. DEVO OTTENERE DI PIU’> schiamazza con il pieno delle energie dopo aver sferrato quel pugno che farebbe tremare il terreno. <Aprire altre porte? E’ realmente possibile?> sicuramente non ne è consapevole <farò di tutto per farcela. A costo di rischiare la vita non mi interessa. Preferisco morire avendo provato ad uccidere Akuma piuttosto che vivere con il rimorso, e se la sofferenza del corpo è la strada da perseguire non mi tirerò indietro. Ti supererò questa è una promessa! > direbbe lanciando una sorta di promessa/sfida al suo sensei, indicandolo con l’indice della mancina <Mekura dovrebbe trovarsi a Kusa. Anche tu devi chiarire con lei? > non comprende il motivo <beh lo faremo insieme allora. Cerchiamola una volta arrivati la, e togliamoci questo fardello , ci darebbe solo del peso sul cuore> e già ce ne sono tanti altri attualmente <io avevo iniziato ad indagare, fu Furaya l’unica a darmi una mano ai tempi…ero riuscito a strappare informazioni ad un Dottore, che ha spiegato come quei tizi presentati come suo igenitori avessero bucato così facilmente la burocrazia di Konoha. E’ questo che mi ha fatto incazzare…che la burocrazia ha vinto su tutto. Sarebbe bastata la coscienza per salvarlo! Lui stava male, avevano scoperto che aveva un problema di personalità! Ma non sono riuscito a scoprire altro, perché mi sono ritrovato a fuggire poco dopo> e da li è partito tutto il resto <non so se mi abbiano mai rivelato le loro intenzioni, ma ripeto che per un po' sono stati la mia famiglia. Ho quasi paura di scoprire il resto. Ma voglio incontrarli, capire di più. Avevo chiesto ad Hitomu in persona informazioni sulla Caccia ma nemmeno lui ne sapeva nulla> motivo per cui la cosa cessò li. Nessuno sentì più parlare di loro. <CON GRANDE PIACERE> sorride socchiudendo un occhio un istante per i ldolore, per poi fare ciò che Raido impone. Non sa per quanto sarà in grado di reggere, ma non si tirerà indietro. Fletterebbe le ginocchia piegando il busto in avanti, per poi portare la gamba sinistra frontalmente, andando ad imprimere forza esplosiva con entrambi gli arti contro il terreeno generando così una spinta mediante quadricipiti e polpacci, che lo porterebbero a scattre in maniera felina come ordinato da Raido. La corsa in quella condizioni s ifa molto più pesante, ma la sua velocità sarebbe incredibile[ch on][3 porta aperte – 8 PV]

17:30 Raido:
  [Monti] Espira aria dalle narici <Perchè la forza non si ottiene dal giorno alla notte. Ci vuole costanza e continua dedizione. Al momento sei forte, più dei tuoi pari sicuramente ma si può fare di meglio> abbracciando la sua idea di avere di più. Lo avrebbe avuto, avrebbe avuto il potere per fare qualsiasi cosa e l'unico modo, nel suo caso, sono le porte del chakra. Una tecnica incredibile che persino l'Oboro vorrebbe imparare a padroneggiare ma il suo fisico, a differenza di quello del genin, non è così resistente per poter sopportare una simile pressione, nonostante gli stenuanti allenamenti a cui si è sotto posto nell'arco di un'intera vita <Possibile e fattibile> niente è davvero impossibile in quel mondo, anzi. I ninja sono realmente in grado di fare ogni genere di cosa, ogni genere di impresa se solo vogliono. La determinazione del genin è encomiabile e premiabile, la voglia di divenire ancora più potente, di dare tutto se stesso per giungere a quell'obiettivo <Non morirai, se combattiamo insieme questo Akuma non può vincere> e se vincesse, vuol dire che si sono rammolliti entrambi ma non dovrebbe essere questo il caso <E io farò di tutto per renderti la scalata più ardua possibile> non si sarebbe fermato, anzi, avrebbe cercato di migliorare a sua volta, potenziare le proprie capacità fino allo stremo, anche a costo di sfruttare perennemente il sigillo sul proprio collo. Sorride soddisfatto da come l'altro si sta imponendo, dal modo in cui ha deciso di affrontare le cose, ben lontano dal Saisashi dell'altra volta in grado di piangersi soltanto addosso. Inarca un sopracciglio nello scoprire dove si trovi la donna <E' uno scherzo? Sono andato fino a Konoha per parlarle e adesso mi dici che è a Kusa?> evidente come si seccato da questa notizia <Già, faremo anche questo insieme seppur non abbia alcun peso sul cuore. Voglio parlarle per mettere una pietra sopra al mio passato, non per altro> non perchè voglia davvero l'amicizia della Hyuga, anche perchè di Hyuga ne ha abbastanza per un po'. Il discorso si porta sul villaggio della foglia e ciò che ne viene fuori lo incuriosisce, la burocrazia ha permesso tutto questo, la legge ed il suo modo di essere applicata <Bisogna scoprire chi fossero costoro> i due che hanno portato via Lind agendo con il favore della legge ma non dice niente di più, anzi, lascia morire li la questione preferendo concentrarsi su altro <E se neanche un Kage conosce certe cose, allora faremo bene a preoccuparci. Se anche una piccola percentuale dei loro componenti hanno un livello pari a quello di questa Despair...> non concludendo, lasciando che sia l'altro a capire la fine di quel discorso. Fermo ed immobile a ben 10 metri da l'ordine al giovane il quale scatta ad una velocità impressionante, una velocità che il Jonin può solo sognarsi, almeno in questo stato. In pochissimi attimi se lo ritrova letteralmente addosso ma il bianco non fa alcun movimento ne la propria espressione cambia <Complimenti> inizia a parlare <Al momento sei più veloce di me> lo ammette tranquillamente <Ma non basta perchè riesco ancora a seguire i tuoi movimenti, perciò, indietreggia di 20 metri e scatta nuovamente. Se ti vedrò ancora, andrai indietro di 30 metri e così via> è sicuro che sarebbe arrivato a sera morto stecchito. [Chk On][Katana equip][Equip in descrizione]

17:46 Saisashi:
 Lo scatto sembra aver in qualche modo sorpreso lo spadaccino, ma non abbastanza <anf…anf… se mi puoi vedere..allora non basta!> accennerebbe al sensei, quasi con delusione, credeva di poter fare meglio di così, ma dopo tutto…sono qui apposta per superare il poter raggiunto finora <lo so bene…non saprei nemmeno dare un numero agli allenamenti che ho fatto giorno e notte, scappando di nascosto da casa Mekura, solo per non farmi vedere…solo per poter recuperare quel dislivello che gli altri in accademia avevano, grazie ai loro poteri e le loro innate. Non mi sono mai tirato indietro, e questa parte di me non cambierà mai, anche con il peggior trauma del mondo! Hihihi> ridacchia contento di essere li a provare quella scarica di adrenalina che non provava da molto. Non è mai stato bravo a parole, il suo corpo, gli allenamenti ed i combattimenti sono sempre stati il miglior modo per lui per esprimersi, per dimostrare ciò che a parole non è in grado di rivelare. <non sottovalutare Akuma. Non so ancora il motivo, ma ti assicuro che nei miei ricordi è qualchno capace di ogni cosa…scoprirò di più ne sono certo. Però se mi lasci morire, se non morirai per mano sua, ci penserà Furaya dopo tutto no? Hihih! Non c’è peggior paura che Fru Fru incazzata! > e vagli a dare torto. Una donna incazzata fa paura. Ma una DONNA KAGE INCAZZATA, è un po' come il super saiyan che oltrepassa i limiti dell’ultra istinto (?). <allora andando in ordine…proviamo a contattare Mekura. Dopo di chè una volta che ti avrò raccontato tutti i dettagli sui ricordi, decidiamo un piano su come agire…andiamo a prenderci quel bastardo, e al nostro ritorno passeremo ad indagare sull’ospedale e sulla Caccia. D’accordo?> direbbe quasi domandando un patto vocale con lui. Povero Raido, si è cacciato in quante situazioni contemporaneamente? Terminato il tutto, il giovane non esiterebbe alla richiesta dell’Oboro, indietreggiando rapidamente come richiesto di 20 metri, per poi lanciarsi nuovamnte in uno scatto repentino verso di lui. Continuerà così, eseguendo pedissequamente ogni ordine come un soldato, dando ogni singola particella di energia presente nel suo corpo, fin chè non si troverà a terra privo di sensi [end]

17:59 Raido:
  [Monti] <Non basta no, devi essere veloce, non solo forte. Se non ti possono vedere, non possono neanche fermarti> e lui lo sa bene, basa la sua strategia su questo semplice ma decisivo concetto. La velocità è qualcosa di fondamentale in un combattimento, non essere visti offre un vantaggio non da poco. La decisione di Saisashi è sempre più ferma ed irremovibile, sta dando se stesso nonostante il dolore per la terza porta aperta. E' un allenamento duro, forse fin troppo ma lo avrebbe fatto sudare, non avrebbe permesso a quella di porta di chiudersi fin quando il genin non si ritrovi a terra dolorante e senza più un briciolo di energia in corpo, cosa che sarebbe avvenuta molto presto probabilmente <Bene perchè alla fine, sarò io lo sfidante. Dovrai combattermi e userò il massimo del mio potere, senza trattenermi>. Una promessa la sua, avrebbe utilizzato ogni briciola della propria forza per combattere contro il giovane e vedere, per davvero, i suoi risultati in merito. Inspira ed espira buttando fuori tutta l'aria. La pioggia continua a scendere, oramai sono entrambi fradici e bagnati, muoversi sarebbe stato difficile ma non possono nemmeno accamparsi la sopra. La sera sta arrivando ed il sole sta scomparendo lentamente <Io non sottovaluto nessuno, sei tu che non dovresti sottovalutare me. Sarò anche cambiato ma la mia forza è rimasta intatta> insomma, non è certo il tipo che si spaventa dinanzi ad un nemico potente, anche perchè, se fosse debole, non ci sarebbe alcun tipo di divertimento <...> resta silente qualche momento quando tira in ballo Furaya <Se muori le troverò un nuovo ragazzo per farmi perdonare> alzata veloce di spalle, in modo ironico ovviamente. Annuisce alle di lui parole, gli impegni presi sono tanti e decisamente importanti. E' andato ad infilarsi in un qualcosa di estremamente complicato e difficile ma non si tira indietro finendo per annuire <D'accordo> conclude ogni singolo discorso. Adesso è solo l'allenamento il fulcro, deve pensare a farlo sudare <E ora, mi faccio uno spuntino mentre tu corri> direbbe dirigendosi verso lo zaino con una certa faccia tosta <Ah, sarà meglio per te che non rallenti mai altrimenti ti faccio scalare i monti ardenti con un peso attaccato al collo> e si, per quanto possa apparire estrema come cosa, lo avrebbe fatto, eccome. [END]

Raido e Saisashi si fermano ai monti ardenti per parlare della doppia personalità che concerne Lind. Della caccia e di Akuma. Inoltre parlano di un piano preliminare per entrare ad Oto senza creare disordini od essere visti. Si parla di Mekura e della possibilità di coinvolgere per sfruttare il suo byakugan ma la verità è che entrambi devono parlarle per chiarire vecchie situazioni passate. Infine Raido comincia ad allenare il genin facendogli aprire la terza porta e sottoponendolo ad un duro esercizio.