{Anbu} Riunione (3)

Quest

Giocata di Corporazione

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Si sta divertendo davvero tanto. Il primo a passare tra le sue fauci è stato Mattyse, ammanettato e legato ad una sedia, impossibilitato ad usare il proprio Chakra e costretto ad ascoltarla. N'è uscito illeso, sopravvissuto, scampato per puro miracolo alla possibilità di restare su quella sedia fino alla fine dei suoi giorni. Ma oggi non parliamo del Senjuu tantomeno degli altri Anbu che ha mandato a chiamare e che, data la situazione, ha poi deciso di prendere separatamente. Stumure viene scortata nell'ufficio di Boryoku con, a sua volta, un paio di manette antichakra attorno ai polsi. Sa soltanto che il Generale l'ha mandata a chiamare, ma che, in casi come questi, per sicurezza, è stato preferibile evitare che potesse causare problemi. Non sa di cosa voglia parlarle, non glielo hanno detto e pur chiedendoglielo nessuno risponderà al suo appello. L'ufficio è di quanto più asettico si possa auspicare nel quartier generale più segreto e sorvegliato. Una scrivania è posta di fronte alla porta, dall'altro lato della stanza, con due sedie innanzi e quella principale dietro d'essa. Sia su un lato che sull'altro, son disposti due armadi a doppia anta contenenti documenti e rotoli, probabilmente si tratta soltanto di rapporti insignificanti. I veri documenti non sono mai alla luce del sole, per di più non a portata delle mani di chiunque possa entrare in quelle mura bianche. Stumure verrà accompagnata sino alla sedia posta davanti al Generale, lasciata da sola e con la porta chiusa alle proprie spalle. Nella stanza, adesso, soltanto le due donne a confrontarsi. <Hai qualcosa da dichiarare, Yogan?> La bella Generale poggia il gluteo manco con la relativa coscia bardata di nero sul bordo della scrivania, lasciando ciondolare dal ginocchio in giù. Ha la maschera sul volto ma non il cappuccio né la cappa, lasciando liberi i bianchi e selvaggi ciuffi. A te, signorina, il da farsi. [ Ambient per Stumure - Chiusa ][ Riunione 2/3 ]

22:21 Utente anonimo:
 Una giornata come tante vorrebbe poter dire e pensare la giovane Yoton, che ora però sta cammiando lungo i corridoi del quartier generale ANBU, scortata da due ANBu e ammenettata. Non ha posto resistenza,, non se lo sarebbe sognata, e non dice una parola, tanto sa che non gli sarebbe stato detto nulla, se non los tretto necessario. Non ha equipaggiamento con se, glia biti che indossi sono civili. Kimono nero a coprire gli indumenti intimi. Tenuto chiuso da uan fascia rossa fuoco, ove non vi è attaccato nulla questa volta, l'haori bianco che sovrasta il kimono, e che va a ricoprire entrambe le mani con quelle sue maniche larghissime, ai piedi le due geta di legno chiaro con i due nastri rossi a richiamare la fascia. I capelli neri sono lasciati ricadere giù, sciolti in quell'haori bianco, mentre i suoi occhi allungati più del normale, che sembrano essere sempre chiusi anche se aperti e quel volto così brutto, inquietante, come il colore latteo della sua pelle. Insomma La morta di Konoha, si presenta come suo solito, in tutta la sua inqueitantezza e bruttezza, davanti alla generale ANBU, che vede mettersi comoda nella scrivania, e che le rivolge una sola domanda. Si prend eil proprio tempo per rispondere, non vuole sembrare spavalda, non vuole essere arrogante. <Dichiaro di aver svolto i miei compiti, al massimo delle mie capacità> Asserisce con tono calmoe rispettoso <ma posso sempre fare di meglio> migliorarsi non è mai un male. <Per quale motivo mia vete convocata?> Domanda in fine, sempre con tranquillità e rispetto. Non ha paura, lie avrà commesso qualche errore, ma nulla di significante, lei con al coscenza è apposto. {chakra Off]{NO equipaggiamento]

Preso posto innanzi al Generale, quest'ultima sta sistemando il proprio equipaggiamento. Detiene nella destrorsa un kunai che, tramite una pezza scura e macchiata, viene pulito dalla gemella. Sul tavolo di fronte a sé, sotto gli occhi della Yoton, sono anche disposte altre armi: pinze metalliche, una katana, un altro paio di kunai, un coltellaccio da cucina e dei tonici coagulanti in una bustina. Una bottiglia contenente del materiale liquido per la pulizia e la manutenzione delle armi è, invece, poggiata di fianco alla propria gamba. Gli abiti indossati sono appartenenti al normale vestiario ed equipaggiamento ANBU, con la pettorina insignita di determinati riconoscimenti e medaglie per etichettarla come l'effettivo Generale supremo. I capelli, raccolti in una coda di cavallo, posseggono anche delle trecce lateralmente che si inerpicano lungo i lati del capo, confluendo con la restante matassa biancastra. <Solite frasi fatte dei novellini> Bercia alla di lei volta storcendo le labbra, poggiando il kunai appena pulito per dedicarsi alla katana che solleva con la mano libera. La punta passa lentamente innanzi al volto della Yoton, volendone ovviamente testare le reazioni e le pulsioni, qualora s'azzardi a fare mosse avventate. <non mi aspettavo nient'altro da te.> Sospira pesantemente, mantenendo la stessa posizione precedente e scrutandola di sottecchi con una lieve torsione del collo. <Voglio sapere perché hai ucciso un civile e per quale motivo tu creda non debba pagare.> Il primo quesito viene lanciato, spezzando il silenzio della stanza venutosi a creare. In più, non sembra essere molto desiderosa di aspettare oltre per iniziare una vera e propria discussione con l'Anbu semplice. Avrebbe preferito indovinasse, ma a quanto pare non ha tenuto conto di molti particolari. Ergo, è bene che la Generale la informi e le faccia prendere atto di quanto commesso. [ Ambient per Stumure - CHIUSA ][ Riunione 2/3 ]

23:12 Utente anonimo:
 Una questione che si aspettava di dover affrontare anche se si sente nel giusto. Non si aspettava venisse fuori così in ritardo, ma non lascia trasparire nulal da suo volto, che rimane senza alcuna espressione, atono, ascoltando quelle poche parole che gli vengono dette. <Stava contrabbandando armi, che sarebbero finite ad Oto> Asserisce, verso la Generale <Ecco perchè l'ho ucciso> Semplice coincisi, senza alcun remore, senza alcun vanto ne dispiacere <Ho svolto il mio dovere, impedendo che quelle armi, finiserro in mano a potenziali nemici, estirpando una filo di erba, che or anon ricrescerà più> Un modo come un altro per dire che ora quell'uomo non potrà commettere nessun'altro atto illegale ne a Konoha, ne da nessun'altra parte delle terre Ninja <ripeto, non mi sento in colpa ne tanto meno in difetto con Konoha..> e quando vede quella Katana si fa silente per qualche istante, l'osserva, e poi vede la Generale <Sono già morta dentro, non ti renderebbe soddisfatta, credimi> Non aggiunge altro, il tono è rispettoso ma non traspaiono altre emozioni, e non lo sfida, il suo dire è sincero. <Quindi, riprendndo la risposta alla vostra domanda, non devi pagare perchè ho svolto il mio compito, in modo greve e crudo, certo, magari altri non en hanno il coraggio io si, Sono un Assassina di Konoha, sono un ANBU, e servo per la Decima e per la Foglia> finisce così il suo dire, senza aggiungere molto altro per il momento, lasciando all'altra la parola. {Chakra Off]{NO equipaggiamento]

Yogan reputa d'essere dalla parte giusta del bandolo della matassa. Boryoku non sembra affatto essere del medesimo avviso, pertanto lascia andare l'arma sulla scrivania. La poggia con delicatezza, gettando invece in malo modo lo straccio con cui la stava pulendo. Scende giù dalla scrivania con un piccolo balzo, aggirandola e fermandosi in prossimità della Yoton, sul lato sinistro. <Hai le prove che quelle armi sarebbero finite ad Oto?> Adesso poggia i glutei contro l'altro bordo della scrivania, facendosi più vicina ma senza avanzare oltre. <Avresti potuto mutilarlo, azzopparlo, tramortirlo, farlo svenire. Apprendere la posizione dei punti nevralgici serve anche a questo. Se vi insegniamo qualcosa è perché dovete metterla in pratica.> Avvisa l'altra con una spiegazione circa l'utilità d'una conoscenza particolare, il cui mancato utilizzo ha portato a questo. Non ci avrà pensato, puntando semplicemente alla risoluzione più efficace. <Il tuo cazzo di dovere non è uccidere i civili, ancorché siano contrabbandieri o la peggior feccia dell'umanità.> Alza la voce nell'esternarlo, chinandosi innanzi verso il volto della fanciulla e riducendo ancor più le distanze tra le due. <Non accetto prese di posizione da parte dei miei soldati a meno che non sia corrette ed indispensabili. Sta al tuo posto, sei un Anbu semplice!> La aggiorna circa la sua posizione, cercando di farle capire che ognuno di loro lì ha un ruolo, un ruolo prefissato e che dipende principalmente dalle abilità possedute e da quanto riescono a fare e portare a termine. <Non ho bisogno di spaventarti, se voglio farti fuori non adopero questi mezzi e non ti convocherei neppure nel mio ufficio. Non prendermi per il culo, non farmi perdere tempo.> Sbatte il pugno contro la superficie della scrivania, iraconda per via delle parole appena pronunciate dalla fanciulla che reputa d'essere morta dentro. <E' molto probabile che tu non sappia neanche cosa voglia dire essere morti dentro. Voglio mostrartelo prima di sbatterti fuori a calci per la tua insubordinazione nei miei confronti.> Glielo anticipa, ma se sia vero o falso lo sa soltanto Boryoku. [ Ambient per Stumure - CHIUSA ][ Riunione 2/3 ]

00:00 Utente anonimo:
 <Che quelle armi erano destinate ad Oto me lo ha confessato il civile, e lo scopo non è difficile capirlo, sopratutto dopo l'ultimo avvento, e non credo che servano punti nevralgici quando Oto è stata dichiarata presa, dalla Yugure> Afferma <Eccoti il punto nevralgico e un possibile cliente per quelle armi, Generale>In fondo non era difficile capirlo, <Oto è una mina vagante, ha un bersaglio talmente grade che anche un cieco lo vedrebbe, quell'uomo stava contrabbandando per quest'ultimo paese delle armi, tanto è bastato per farmelo uccidere, e credo di aver reso un buons ervizio alla comunità e a Konoha stessa> Ferma nel suo punto di vista la giovane, che non si fa intimorire dalla Generale, ma la rispetta, di fatti il tutto è detto con calma, tranquillità e rispetto sopratutto. <Il mio dovere è proteggere Konoha, combattere per il paese del fuoco, obbedire agli ordini della Decima, e fare di tutto in modo che questo paese sia più sicuro e sano possibile> Questi sono i suoi doveri <Sia come Shonobi che come ANBU, combatto e morirò per la foglia senza alcun problema> Asserisce <e se uso pratiche poco convenzionali ma che funzionano per estirpare un male, non vedo quale sia il problema..Forse gli altri sono troppo timorosi, o non vogliono esporsi troppo, io sono nel giusto, e non ho paura ne di dirlo, ne di dimostrarlo> Va a dire con calma e rispetto, tornando silente per qualche istante.. <Se voi mi voleste morta lo sarei già, e la cosa no mi stupirebbe, io sono qui perchè voia vete deciso che io dovevo darvi una spiegazione, che vi ho fornito..Avete chiesto voi alla riunione di essere più incisivi e di farci meno seghe, ed io a mio modo los to facendo..> Spiega < non ho paura di uccidere..Sono morta dentro, che voi ci crediate o meno, questo p un vstro problema generale, non mio, e se volete usare una rte illusoria, prego fate pure.> Non prova nemmeno a fermarla, la lascia fare se lo farà, non ha paura, lei è già morta e forse questo la spinge ad essere quello che è, nel bene e nel male. {Chakra Off]{NO equipaggiamento]

<Non m'importa a chi o cosa fossero destinate quelle armi. La vera domanda che ti ho posto è se fosse necessario ucciderlo oppure no. E la risposta *ovvia* è no.> Sbatte con foga il pugno manco contro la superficie della scrivania. <Non m'interessa, Yogan!> Alza la voce, incurante di chiunque possa sentirla all'esterno. <Se ti si viene detto di non uccidere, tu NON uccidi. Devi seguire alla lettera le dannate richieste dell'Hokage o dei tuoi superiori: è così che funziona la gerarchia. Non avevi il diritto di ucciderlo. Se proprio credevi fosse contrabbando verso il villaggio di Oto, avresti potuto prenderlo in CUSTODIA, portarlo qui per INTERROGARLO e scoprire tutto quello che sapeva.> Questo è quello che avrebbe potuto fare un Anbu con un minimo di sale in zucca, anziché credere che uccidere le persone portasse la risoluzione a qualunque dannatissimo problema. <E tu saresti voluta diventare mia *allieva*?> Incredulità quella che proviene dal tono di voce di Boryoku, la quale continua a guardare la diretta interessata da dietro la maschera. La muscolatura delle braccia e delle mani appare piuttosto irrigidita, pronta a scattare qualora dica qualcos'altro di sbagliato o di fuori posto. La notizia che avrebbe voluto incontrare il Generale per un ruolo del genere ha ovviamente raggiunto la diretta interessata, che adesso sfrutta l'informazione per i suoi soliti scopi. <Gli ordini dell'Hokage non sono gli unici che devi ascoltare. Sopra di te, ci sono anche io.> E' questo che vuole farle capire, ma sembra che le entri da un orecchio e che dall'altro le esca, letteralmente. Continua imperterrita nell'asserire come si trovi dalla parte giusta, dal lato corretto e la donna non può fare a meno di scuotere il capo con una mano poggiata sulla fronte. <Come posso spiegarti che ci sono modi e modi di far rispettare le regole? Credi che uccidendo qualcuno sia il modo più corretto? Avrei dovuto sbatterti in cella perché non avevi nessun diritto di fare qualcosa del genere, specialmente se di mezzo vi erano molte altre soluzioni. Ma essendo un Anbu, ho preferito prenderti in disparte e cercare di spiegarti. Tuttavia, dimostri ancora una volta la tua noncuranza, oltre alla mancanza di buonsenso. Fino a quando non mi dimostrerai che sei capace di eseguire una missione, non ne svolgerai.> Quelle Anbu, s'intende. Viene sollevata dal ruolo. <Ti allenerai il doppio dei tuoi compagni, ti insegnerò a menadito tutte le fottute regole delle Forze Speciali. Se sarà necessario, te le farò tatuare sul corpo con il fuoco.> La dritta or s'allunga in direzione del colletto di qualunque abito stai indossando, stringendolo e strattonandola appena per avvicinarla a sé. <Ora rispondi che hai capito, Yogan. Dimmi che non oserai rivolgerti al tuo Generale mai più in questo modo, altrimenti passerai la notte in cella. E se mi gira ancora il cazzo> Che non ha. <ti faccio fare da paziente nelle sedute di tortura. Chiaro?> L'ultima parola viene urlata letteralmente contro la sua faccia. [ Ambient - Riunione 3 ]

23:33 Utente anonimo:
 Insomma una situazione non troppo ediliaca, ma a questo al giovane Morta di Konoha si era ben preparata e sapeva sarebbe andata a finire in questo modo. <Generale, ho chiesto di essere tu allieva questa è vero> Asserisce, quando ha ragione ha ragione, bisogna dargliela <Vedi Generale, io non voglio andare oltre di te, oltre alle procedure, ma ho più coraggio degli altri, io uccido perchè so farlo, perchè è la cosa giusta da fare, e tutti lo sappiamo, ma solamente io so metterlo anche in pratica> Ferma nelle sue decisioni la giovane Yoton <Sarò anche sollevata dall'incarico, potrete torturarmi, tatuarmi, magari farmi anche un bagno di lava> e non è ironica nell'ultimo punto, emglio specificare <Ma io preferisco estirpare il problema alla radice, quando quel piccolo problema, ci poteva dire quello che già la yugure stessa ha dichiarato a tutte le terre ninja> Spiega < Ma no, noi dobbiamo indagare, dobbiamo incarcerare, dobbiamo perdere tempo quando l'unica cosa che manca alla risposta, che abbiamo davanti agli occhi, è un'insegna luminosa che lampeggia con luci gialle, rosse e arancioni?> è una cosa che non gli ci sta dentro la testa, e pure la risposta è ovvia..<L'ho ucciso perchè andava fatto, perchè ho più palle io di tutti voi nell'uccidere qualcuno quando va fatto, anche se è al scelta più difficile...LA RISPOSTA è QUELLA CAZZO DI OTO!...OTO!> Fa un sospiro ora, si calma..<Ed ora mettetemi in cella, marchiatemi a fuoco, è indifferente..Andava fatto, ed io l'ho fatto..Pensate quello che volete, e se continuate a dirmi che quell'uomo non andava ucciso, dimostrate solo un buonismo che sia voi Generale, che la Decima, per la prima volta in vita mia, mi fa sentire delusa, ferita..Vi credevo donne con più amplia comprensione, di ciò che va fatto anche se crudele o non del utto capibile, ma vedo che non è così..> affranta, qualcosa si è rotto dentro di lei..è caduta una certezza, per la prima volta dopo tanto tempo, anche quell'ultimo velo si è rotto, anche quella certezza non è rimasta in piedi, e forse per la prima volta dopo tanto, una qualche sensazione la fa sentire viva, gli e lo ricorda, dal profondo. <Fate di me quello che volete, sono già morta dentro..non ho paura del dolore, ne delle conseguenze..> Dice, mentre la guarda negli occhi, con i suoi colore blu del mare, forse l'unica parte bella di lei. non sa cosa apsettarsi, potrebbe anche ammazzarla, adesso come adesso non le importa, affronterebbe anche la morte.{Chakra Off]{NO equipaggiamento]

La ragazza continua a parlare, inutile dire che la Generale resta ad ascoltarla nonostante possa chiuderle la bocca una volta per tutte. Per quanto la riguarda, ha già sentito abbastanza e potrebbe tranquillamente finirla qui. Vorrebbe davvero, ma Stumure sembra essere andata ben oltre la soglia massima consentita per il Generale. <Non ti uccido con le mie stesse mani soltanto perché sono il tuo fottuto Generale e mi comporterei come una bestia della peggior specie. Da oggi fino a data da destinarsi, non potrai partecipare a nessuna missione Anbu. Sarai scortata in cella di isolamento fin quando non mi sarò calmata e avrò deciso che potrai uscire.> Inizia con il dirle tutte le ripercussioni delle sue parole. Onosuke, ad esempio, nonostante avesse sbagliato, ha avuto modo di farsi ricredere. Ha fatto sì che proponesse delle norme, che si scusasse, che assecondasse il Generale e che non le desse mai contro. Mattyse è stato a sua volta genjutsato ormai talmente tante volte che dovrebbe aver fatto l'abbonamento a sua volta, ma ha pur sempre portato rispetto alla donna e le ha tenuto testa. Ma, nel farlo, ha sfruttato l'intelligenza e l'ingegno, non l'essere saccente né tanto meno l'arroganza di sapere ed essere tutto come sta facendo Stumure. E' una mancanza di rispetto su tutti i fronti. <E tu saresti colei che rispetta Konoha, che vive e combatte per il Villaggio? Non sai neanche cosa voglia dire essere leale al Villaggio. Non sai neanche cosa significhi quello che hai appena pronunciato. Sei soltanto una ragazzina insignificante che deve ancora crescere e che nelle Forze Speciali non progredirà mai. Volevi essere mia allieva? Tu non sarai neanche più un mio Anbu se continui ad aprire bocca a sproposito, mi hai capito?> Allungherebbe la mancina in direzione dei suoi lunghi capelli mentre parla, impossibilitata l'altra a muoversi o a difendersi. Li arrotolerebbe attorno alla propria mano, stringendo saldamente la presa e tirandola dabbasso. Si chinerebbe a sua volta col volto in sua direzione, ovviamente nascosto dalla maschera di legno che continua ad indossare ogni giorno della sua vita, specialmente tra quelle quattro mura. <NON SI TRATTA DI BUONISMO, SI TRATTA DELLA STRAFOTTUTA MISSIONE! SE HA DELLE INFORMAZIONI, NESSUNO VA UCCISO, CAZZO!> La strattona abbastanza da portare la sedia a inclinarsi verso terra, lasciandola cadere assieme alla stessa Yoton che vi è seduta. <HADES, NIMERU! PRENDETE QUESTA STRONZA E SBATTETELA IN UNA CELLA DI ISOLAMENTO FINO A NUOVA DISPOSIZIONE. NON DATELE NE' DA MANGIARE NE' DA BERE FIN QUANDO NON IMPARERA' COS'E' IL CAZZO DI RISPETTO!> Ha decisamente fatto incazzare il Generale, proprio perché presuntuosamente continua ad asserire che abbia svolto tutto in maniera corretta. Anche quando un superiore le dice che così non è, insiste imperterrita che invece è come dice lei. Non c'è spazio per i presuntuosi. <DI' SOLTANTO UN'ALTRA PAROLA E SEI FUORI DALLE FORZE SPECIALI, YOGAN! QUESTO E' BUONISMO, IL NON AVERTI GIA' CACCIATA.> Apre la porta, lasciando entrare i Luogotenenti che la scorteranno dove devono. Boryoku, nel mentre, s'allontana in fretta per smaltire l'incazzatura. [ END ]

Stumure, come Mattyse e Onosuke prima di lei, viene convocata davanti al Generale per via di alcuni errori commessi di fronte all'Hokage e nel bel mezzo di una Missione C. Nonostante le si dicesse dove ha sbagliato, Stumure continua a sostenere di essere nel giusto e di aver svolto il proprio dovere, rivolgendosi al proprio Generale priva di rispetto, ma in maniera arrogante e saccente. Boryoku schiuma di rabbia per la sua grave mancanza, dandole delle punizioni piuttosto severe: la rinchiude in una cella di isolamento per due giorni senza mangiare né bere (finché non le passa l'incazzatura, in pratica), la priva delle missioni Anbu e volano minacce su una possibile espulsione dagli Anbu.

NO EXP!