La necessità del potere
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Giocata del 16/10/2020 dalle 22:34 alle 22:57 nella chat "Bosco della Morte"
Le informazioni avute su Hoshiko non l’hanno certo resa felice, non hanno aiutato a mitigare il suo umore già nero ma non ha né la voglia né il tempo di dedicarsi oltre al clan, ha dei problemi ben più grossi da risolvere. Nel suo cuore si mescolano risentimento, rabbia e anche una punta di insicurezza per la prima volta in vita sua. Non ha idea di cosa stia accedendo o cosa abbia fatto lei per meritarsi un simile trattamento ma se da una parte l’ira e il senso di tradimento scavano in profondità dentro di lei dall’altra teme di aver sbagliato. In tutto questo miscuglio si unisce il fatto che si tratta delle farfalle, sorelle nella morte a cui ha donato la propria anima e con cui ha un rapporto quasi simbiotico da anni ormai, a loro deve la sua sopravvivenza fisica e mentale. Rispetto a quando ha lasciato la magione Doku si sono aggiunge solo le scarpe, un paio di calzari ninja neri, il resto dell’abbigliamento è rimasto identico, solo lo sguardo si è mitigato andando a mostrare quei sentimenti che si muovono in lei con forza e prepotenza. Innata e chakra ancora attivi nel suo corpo, la spingono a muoversi fino ad una radura abbastanza grande per poter ospitare le sue sorelle lontane da sguardi indiscreti. Ha visto Hisoka ma non ha cercato di connettersi a lei, rispettando quella sua presa di posizione, quello che potrebbe anche venir considerato un tradimento da parte sua. L’ha osservata, l’ha percepita e poi con amarezza ha distolto lo sguardo cercando rifugio in quella foresta oscura, spera che almeno la madre o la regina vorranno risponderle, parlarle e spiegarle cosa sta succedendo e perché la stanno trattando così, tutto potrebbe cambiare quella notte, il suo patto potrebbe venir meno e con esso anche parte di sé stessa, non sa se riuscirà a liberarsi di una cosa simile, non ha idea di come potrebbe finire e per questo ha rimandato a lungo quel momento, è però consapevole di quanto sia necessario. Passo silenzioso e soprattutto sicuro, sa perfettamente dove sta andando, quel piccolo diradarsi per via dei rami più alti degli alberi, l’assenza di ostacoli bassi che possano impedirle il richiamo, lei è cresciuta lì e per quanto non abbia mai considerato il suono come casa sa muoversi per quei luoghi con tranquillità e conoscenza, non si perderà di certo, ormai è passato il tempo [chk on][arte del veleno liv 4] Eccola qui, dunque, è giunta al luogo che aveva pensato per quell’incontro importante. Respira profondamente lei andando a chiudere gli occhi e riflettere ancora una volta su quanto sia necessario muoversi, vorrebbe evitarlo, vorrebbe nascondere la testa sotto alla terra e far finta di non aver visto nulla ma non può farlo. Lei è decisamente in dubbio, solo il rumore delle ali di Hisoka che sorvola il luogo la scuote da quel momento, deve farlo per lei, deve farlo per le sue sorelle e se fossero in pericolo? Se l’avessero rifiutata per qualche reale motivo? Se avesse fatto loro del male? Deve saperlo, deve scoprirlo e per questo andrebbe semplicemente a portare il pollice verso la sua bocca, il destro che viene ad esser e infilato tra i denti così da andare a rimuovere quella solita crosticina, così mentre una goccia di sangue inizia ad affiorare lei andrebbe a muovere il chakra in quella direzione, per farlo unire al suo sangue. Mentre cercherebbe di controllare il suo flusso di chakra si concentrerebbe sul suo rapporto con l’ade e le mani si muoverebbero così da formare i sigilli necessari in quel processo: cane, capra, drago e serpente. Quasi è titubante per quanto si tratti di un richiamo fatto altre mille volte, cercherebbe di farsi forza di ritrovare la motivazione in sé stessa. Per il bene di Hisoka e di tutte le farfalle ora andrebbe a spingere la sua anima verso il Naraka, alla ricerca della porta che un giorno varcherà nuovamente, lì verso quella che è la sua unica casa, la sua provenienza. Andrebbe a ricercare con la mente la madre delle farfalle per poi flettere appena le ginocchia e andare così a rilasciare il chakra a terra. Dovrebbe quindi apparire davanti a lei Fuyumi, una farfalla dalla testa umana, grossa circa sei metri, imponente di certo. Il suo è color ghiaccio, esattamente come l’occhio destro della sua evocatrice. Dovrebbe quindi apparire con la solita amorevole pacatezza, se vogliamo definire amorevole la madre di tutte le torturatrici. Silente davanti a lei. Uno scambio di sguardo mentre lei andrebbe ad alzare la destra dal terreno <attendi ti prego> e con queste parole andrebbe a torcere il busto di qualche grado, così da andare ad averla sul fianco destro e non più davanti [chk -35][arte del veleno liv 4][Fuyumi] Fatto questo passaggio ora non le resta che andare nuovamente a spostare il suo chakra verso il sangue che ancora esce piano e sporca la sua mano destra. Esattamente come poco prima andrebbe a cercare di spostare la grossa quantità verso quell’arto, gli stessi identici sigilli usati poco prima andrebbero a venir tracciati con le mani che si intrecciano, cane, capra, drago e serpente che vengono ripetuti velocemente, sa perfettamente come formarli, vengono fatti alla stessa identica velocità mentre lei cercherebbe ancora una volta quella porta, ciò che permette alle farfalla di arrivare sulla terra, il suo chakra che dovrebbe funzionare come una chiave e lei il mezzo. Cercherebbe di immaginare la rigna e a questo punto andrebbe ad imprimere la mano sul terreno rilasciando il chakra. Ora accanto alla madre dovrebbe apparire la regina, una al fianco dell’altra. Masumi una grossa farfalla nera con un teschio verde sul carapace, più grossa di due metri rispetto alla compagna. Andrebbe quindi lei ad evocare anche la seconda delle evocazioni, entrambe importanti per lei e si spera pronte ad ascoltarla. Ha evocato la madre come supporto morale, come spinta ad essere forte e anche nella speranza che sia più comprensiva, nel caso lei avesse sbagliato, come mediatrice tra lei e la regina, spaventata all’idea di perderle ma tremendamente conscia che questo potrebbe accadere. Si rialzerebbe ora andando a fare un passo indietro per poterle osservare meglio, le accoglie nel suo sguardo con quelle iridi di due colori diversi,. L’amore nei suoi occhi è palese e va oltre a tutti i sentimenti provati fin ora, amore e rispetto sono ciò che la legano a quelle evocazioni ed è impossibile negarlo o non farlo trasparire <scusate> abbassa appena il capo. Tanti sono i motivi per cui deve farlo, il primo è Hisoka che è stata avvelenata, per quanto poi curata, per uscire da un genjutsu che forse non è mai esistito, l’altro invece è il disturbo e il discorso che sta per affrontare <ma ho bisogno di parlarvi> ha convocato entrambe perché è con entrambe che deve comunicare, se una regna l’altra le educa ed è per questo chele servono, che il gesto di Hisoka sia un ordine op una presa di posizione personale solo loro due possono capirlo[chk -75][arte del veleno liv 4][Fuyumi][Masumi]
Giocata del 19/10/2020 dalle 13:44 alle 14:22 nella chat "Bosco della Morte"
Eccole qui, finalmente davanti a lei entrambe. Si prende tutto il tempo necessario, tutto il tempo del mondo prima di avere anche solo il coraggio di osservarle entrambe. La prima su cui poserebbe gli occhi vorrebbe essere la Madre, su di lei andrebbero le iridi di due colori differenti, cerca informazioni nel suo sguardo, nel suo atteggiamento alla ricerca di qualche indizio, solo successivamente farebbe correre gli occhi verso la Regina, ammirazione ancora più profonda nei suoi confronti, il rispetto è ciò che pervade ogni suo gesto ed ogni sua parola. Non è facile descrivere quello che prova in questo momento, non è nemmeno semplicemente possibile visto quel miscuglio tra profondo affetto, rispetto, ammirazione, timore, reverenza e dispiacere. Ma il tempo scorre e la necessità di avere risposte per quanto cerchi di sopprimerla si fa sempre più impellente <ho fatto qualcosa di sbagliato?> domanda e abbassa gli occhi, dispiaciuta in quel caso, già colpevole e piena di sensi di colpa pur non sapendo nemmeno cosa potrebbe aver errato <se ho in qualche modo infastidito voi tutte o solo Hisoka permettetemi di capire e rimediare> continua con quel discorso che si era preparata, pronta comunque ad accettarne le conseguenze. Prima della rabbia, prima di prendersela per un tradimento di Hisoka, prima di qualsiasi cosa si prende la colpa, si immola ed è pronta alle conseguenze, non può immaginare che Hisoka agisca così per motivi differenti <chiederei io stessa ad Hisoka ma non risponde più> si limita a chiarire <non so perché sia successo> ed è in quel momento che un battere d’ali irrompe prepotente, in alto oltre agli alberi la prima farfalla evocata. Lo sguardo della madre muta, si mostra amorevole e compassionevole “figlia mia” ormai quello è il loro rapporto e come tale viene trattata. Una pausa che significa tutto per lei, amore quello che viene percepito e poi la regina fa un saltello in avanti a prendere possesso del luogo e del discorso “non è colpa tua” replica. Possono intuire loro ”la luna rossa” inizia così la spiegazione “porta con sé un antico pericolo da noi tutte dimenticato e relegato nella leggenda” è ora che anche lei sappia, qualcosa che Sango le ha anticipato ma che ora sta alle sue evocazioni spiegarle meglio “Rayuki” dichiara così quel nome “un tempo creatura simile a noi che si è ribellata agli esseri umani, dichiarò guerra agli evocatori ed a noi, creature per lei sottomesse ad essere inferiori”. L’evocatrice apre la bocca, alza gli occhi e la fissa, rabbia quando sente quel discorso, rabbia che non può nascondere nel suo tono <voi non siete sottomesse, non oserei mai pensarlo> al massimo è il contrario. Hanno un rapporto paritario. Ancora la madre prende le parole “lo sappiamo cara e lo sa anche Hisoka” continua lasciando poi la parola alla regina delle farfalle “Si dice che fosse un ragno, in grado di influenzare le più piccole tra noi, noi crediamo tramite le illusioni” continua quindi ad esporle la questione , a discuterne e a mostrarsi oneste[tag come prima] Scuote appena il capo a quel punto del discorso, attendendo però una pausa prima di intromettersi <sì o meglio no> non è che sia chiarissima. Un respiro profondo mentre raduna i pensieri nella sua testa <Ho incontrato una donna ragno ed anch’io sono stata colpita da un’illusione> ammette lei <ma Hisoka ho provato a liberarla, sono certa di aver reciso l’illusione, ho usato il metodo più drastico> una pausa, sa che potrebbero non prenderla bene ma al contempo si fida di loro e sa che la capirebbero, sarebbero in grado di comprendere il suo gesto, un’azione che le ha causato non poco dolore <ho avvelenato io stessa Hisoka per permetterle di uscire dall’illusione, salvo poi somministrarle l’antidoto subito dopo> un fremere dell’ala da parte della madre la interrompe, quasi un tremore e i suoi occhi che si spostano su di lei, apprensiva quasi “allora è peggio di come temevamo” replica la regina alle sue parole. Se non si tratta di un genjutsu di cosa? La risposta è alla sua portata ma ancora troppo fresca la notizia perché possa arrivarci “Ci sono dei ragni vicino ad Hisoka?” domanda quindi verso Kimi che si limita ad annuire, le pare almeno di averli notati ma ora non è più così sicura di niente “lei è tornata e ci attaccherà tutti” la madre appare spaventata, sempre più terrorizzata, come se davvero non pensasse di potercela fare. Mai le ha viste così, persino la regina serbe in sé del timore e lei non è in grado di comprenderlo o di accettarlo <permettetemi di combattere per voi> deve liberare Hisoka, deve pur aiutarle, proteggerle e salvare esattamente come loro hanno sempre fatto per lei. Si offre e per questo si alza e compie un passo in loro direzione, le vuole consolare non riesce a vederle così spaventate. La madre però, forse mossa dalla troppa paura parla “per aiutarci dovrai prima possedere il nostro potere” la regina si volta ora verso di lei, come a volerla far tacere, un’informazione, una richiesta ed una possibilità che lei dovrebbe poter comprendere, le serve il senjutsu, quell’arte ormai dimenticata e potente a cui non aveva mai pensato di poter aspirare prima, che non le era mai importato raggiungere, una motivazione le viene data però adesso, per poterle proteggere deve poter avere la loro forza <se mi riterrete degna sono disposta a qualsiasi sacrificio per aiutarvi e proteggervi> ammette lei, sulla slancio di quell’emozione. Nella sua testa però è chiaro quello che vuole fare, prima deve occuparsi di Hisoka, riportarla ad uno stato di normalità, comprendere il vero potere di quei ragni, se non si tratta di illusioni deve scoprire cosa sono in grado di fare a costo di strapparli dalle ali della sua stessa evocazione [tag come prima] Non c’è altro da aggiungere a quella conversazione “figlia mia” della madre giunge, affetto nella sua voce e in un certo senso anche gratitudine per le parole dette poco prima, la regina si limita ad annuire, lasciare che l’evocatrice comprenda quel gesto. Se sarà degna allora sarà un onore per loro, è tutto da dimostrare però, certo è che sembra che non abbiano riposto male la loro fiducia fin ora “se non c’è altro abbiamo delle difese da organizzare e delle anime di cui occuparsi” attende una risposta, l’evocatrice si limita ad un senno di assenso lasciando così che le due possano congedarsi e svanire. Lì dove prima erano presenti due imponenti evocazioni ora non c’è più nulla. Resta solo lei carica di rabbia, di senso di protezione e di necessità di agire. Carica di informazioni e di idee. Per la prima volta nella sua testa la ricerca del potere diventa importante, solo tramite esso potrà proteggere le sorelle, senza sarà assolutamente inutile e assisterà solo alla loro guerra, potrà osservare le loro ferite e sperare per il meglio ma non è questo ciò che vuole. Ha tanto da elaborare ma sicuramente ha già deciso, intraprenderà quel cammino per aiutarle, costi quel che costi salverà Hisoka per prima e successivamente tutte le altre, annienterà quel ragno maledetto, lo distruggerà lasciando che non ne rimanga più nemmeno un pezzo di cenere, nessuno deve toccare le farfalle, nessuno. Torna quindi sui suoi passi, silente come è arrivata, verso la magione stessa alla ricerca di risposte, con molte domande. Deve recuperare le energie usate per poter parlare con entrambe le evocazioni prima di affrontare Hisoka ma poi sa che correrà fuori per aiutarla, ora che comprende le motivazioni di quel comportamento non riesce a star ferma, non riesce a pensare ad altro[end]