{Ti prego, non portarla via}

Orochi Hyuuga

Quest

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Attendere esito, darling ♥

Non è passato poi molto da quando la Capo Clan in carica degli Hyuuga s'è separata da Sango Ishiba. Muovendo i propri passi alla ricerca del marito, si renderà conto ben presto che dovrà far presto. Più tempo passa e più le contrazioni che avverte si fanno ravvicinate. La prima che avverte la sente una cinquantina di metri più in là, quando ormai anche la donna dal rosso crine si sarà dileguata e, dunque, sarà rimasta sola. In base alle indicazioni ricevute, tuttavia, e alle informazioni in suo possesso, la sala da thè gestita proprio da Orochi Hyuuga nel Tanzaku Gai non dovrebbe essere tanto distante. Avverte un dolore al basso ventre, il primo più forte. Non è al livello del calcetto che il bimbo darebbe di solito, è sicuramente qualcosa di più. Una madre dovrebbe rendersene conto fin da subito, specialmente lei che di bambini ne ha avuti altri due, dunque non è la sua prima esperienza. Il problema è essere in un luogo non tanto conosciuto, lontana da un ospedale che potrebbe fare la differenza con il consueto equipe medico. Passano pochi minuti e ne riesce ad avvertire una seconda che, rispetto a quella precedentemente citata, risulta essere parecchio più dolorosa, riuscendo a farle scucire -ammesso non abbia una grande forza di volontà- anche un gemito di dolore. Fortuna vuole che non piova, quindi il cielo sia anche abbastanza limpido. Qualora si volesse alzare gli occhi verso l'alto, si noterebbe tranquillamente una luna a tre quarti, con numerose stelle tutt'attorno. Le luci lungo i vicoli sono tutte accese, pronte ad attendere i visitatori, gli ubriaconi, la gente senza scrupoli che è solita visitare un luogo simile in quell'ora serale. Perlopiù, nei propri pressi vi sono dei locali notturni (night club, strip e tutto questo genere di luoghi del piacere) per non parlare di alcuni bar e pub aperti perlopiù in notturna che, oltre a mettere in vendita alcolici e cibo, probabilmente hanno anche altro tipo di commercio fuori dalle mura dei villaggi dove tutto è lecito. Sta a Mekura destreggiarsi tra le persone che vi passeggiano, alcune ancora sobrie ed altre già buttate contro un angolo della strada con una bottiglia avvolta nella carta ed una sbronza colossale. Ricordiamo alla gentile signora, però, che il termine previsto per la gravidanza sarebbe previsto per una settimana a partire dalla data odierna! [ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

16:15 Mekura:
 Sta li, tranquilla, la chiacchierata appena conclusa, ha pagato e si è messa a rigirare per il Tanzaku con tanto rancore che la rende ancora più stupida di quanto non sia già. Indosso porta il minimo sindacale per non essere assalita per strada: un kimono nero comunissimo, un mentello con tanto di cappuccio per nascondere il volto, un obi bianco e sotto gli stivali di pelle nera. Sta tranquilla quanto più per lo meno, certamente c'è lo schifo attorno a lei ma fa nulla, non le importa più nulla. Si tratta del dolore della prima doglia che la riporta alla realtà: sgrana gli occhi e si immobilizza per qualche secondo: Ecco, la frittata, che tanto, in modo malsano ha voluto che accadesse. Sta accadendo ora, sta accadendo ora e non c'è nessuno se non lei e la bambina in arrivo in anticipo per altro. Ha ancora tempo per andare in ospedale se si sbriga e è evidente che da qui in poi le doglie si faranno solo più dolorose...ma perché non rovinarsi la serata completamente ed allo stesso Orochi andando a partorirgli nella sua sala da thé. Sta già male, ma ha la consapevolezza che sarà una cosa tutto sommato veloce, non è il primo parto e se non fa troppi sforzi iniziali potrebbe semplicemente portare a compimento il tutto in poche ore, quindi deve sbrigarsi o partorire in un angolo vicino ai barboni...bella roba per una capo clan. Si irrigidirebbe cercando di controllare il respiro mentre sentirebbe il dolore farsi più forte e cercherebbe di concentrarsi solo su quello che deve fare adesso, per il suo bene e per il bene delle bambina. Fortunatamente non piove, ma in realtà è uno svantaggio notevole perché significa che ci sono in giro troppe persone, troppa gente pericolosa. Quando arriverebbe la seconda doglia chiuderebbe gli occhi e si ferma dalla sua marcia verso il locale di Orochi dando due forti respiri per evitare di fare più di un urlo trattenuto e prepararsi come se dovesse immergersi; si concentrerebbe. Deve prepararsi a usare la sana e sempre affidabile violenza se vuole che non la aprano da parte a parte. Può succedere e non vuole tentare più di così la sorte dato che ha, in barba alla sua autoconservazione ed alla sua notevole dissociazione dalla realtà, già rischiato abbastanza alzando l'asticella della difficoltà ulteriormente. Quindi richiamerebbe il suo chakra cercando di fondere le energie fisiche e psichiche del proprio corpo all'interno della bocca dello stomaco in un unico ammasso di energia. Tale energia lo convoglierebbe verso i punti di fuga e lo controllerebbe in modo tale che ogni parte del suo corpo si attivasse. QUesto ha due funzioni per quanto sarà limitata: il primo è semplicemente la funzione del chakra, ovvero risvegliare il corpo, renderlo più resistente e forte, la dovrebbe aiutare per la gravidanza, il secondo è per l'altro non futile motivo di doversi proteggere. Non potrà fare moltissimo probabilmente e le sue energie saranno limitate a mantenere la concentrazione sul mantenimento del chakra nel flusso, la cosa potrebbe peggiorare e non riuscire a non mantenere il controllo, MA, deve provare il tutto e per tutto e vedere fino a quanto si più spingere. Mekura continua a camminare, una mano sulla pancia per reggerla e con fare protettivo e lo sguardo fisso a guardare di fronte a se diretta verso Orochi o dove dovrebbe trovarsi idealmente. [tentativo richiamo del chakra 1/4 il restante è movimento]

Tira un D100!

Mekura tira un D100 e fa 37

Neanche l'ultima volta la fortuna è stata clemente con Mekura, figurarsi se le cose sarebbero potute cambiare adesso. Riesce ad attivare il Chakra e a percorrere un ulteriore pezzo di strada. Tuttavia, seppur riesca ad avvicinarsi maggiormente alla sala da thè, ciò non vuol dire che il resto della giornata risulterà essere molto semplice. La gente che le passa affianco perlopiù la ignora, vedendola coperta dalla testa ai piedi con anche un cappuccio. Passando di lì, potrà notare come tutti si affrettino per raggiungere dei pub, delle sale da gioco in cui sperperare lo stipendio appena conquistato oppure buttarlo per delle prostitute di bassa lega. Qualche barbone nei pressi dei locali meno in le chiede l'elemosina, agitando un bicchiere di metallo sporco e arrugginito, contenente, in base al rumore che fanno le monetine al suo interno, ben poco. Potrà fermarsi o potrà avanzare, ma la bambina è probabilmente d'accordo soltanto su una delle scelte: muoversi ed anche in fretta. L'ennesima doglia giunge precedente al distacco con la seconda, il che sta a significare che il momento è senza dubbio giunto. Non vi saranno scusanti per Mekura, la quale ne sarà oltremodo più che certa. La sala da thè di Orochi è un edificio piuttosto ampio e a piano terra. Le vetrate sono d'un dorato particolare, ma ognuna d'esse è coperta da una tenda bianca che fa soltanto immaginare quel che potrebbe esserci all'interno. Soltanto una è sollevata per metà, permettendo così di scorgere, all'angolo e a due vetrate rettangolari dall'ingresso ufficiale, dei tavolini bassi con cuscini disseminati tutt'attorno e un servizio da thè fumante. Clienti. Senza dubbio. Non è possibile per lei vederne il viso, nascosti dal resto del tendame citato poc'anzi. L'insegna fuori è luminosa ed indica di entrare nel vicolo tramite una freccia per trovare l'ingresso. Inoltre, attesta come il suddetto locale sia ovviamente aperto. Venti metri. Solo questi li separano dall'aiuto ricercato e dal bisogno d'avere qualcuno che possa capirne di parto. C'è un problema. Le acque si sono appena rotte e una nuova contrazione, più forte, la costringerebbe a piegarsi in due. Eppure... manca così poco! Mancava così poco anche al termine della gravidanza, ma la bambina ha proprio preso il carattere dal peggiore dei genitori. E' pronta e vuole uscire come un "Kai" pronunciato al momento giusto, ma nel posto più sbagliato possibile. [ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

16:59 Mekura:
 Sta sostenendo a fatica il peso, ma il corpo e la bambina non le danno tempo. Adesso è come se le remasse contro la sua stessa figlia, ne terrà conto in futuro di questo atteggiamento del c**zo. <NHH> questa volta farebbe fatica a trattenere l'ennesimo gemito di dolore, sente già sudare freddo. Perché era li? era solo per la follia che sta provando? per il fatto che dentro di se voleva farla finita? di nuovo? forse perché sotto sotto, voleva, VOLEVA sinceramente che ci fosse qualcuno che potesse ancora sostenerla. Un pensiero ingenuo che fosse proprio Orochi questa persona, della quale si sta preoccupando anche della sua salute, ma sono sempre stati alleati in questi anni, perché dovrebbe cambiare? per una bambina? perché non era abbastanza da capo clan? voleva crederci di avere non tanto un marito, ma qualcuno che tenesse ancora al suo investimento. Ne ha bisogno, dopo Furaya, dopo Mattyse, dopo tutto quanto aveva bisogno di questa piccola cosa, di questo piccolo aiuto, era chiedere tanto? eppure è arrabbiata, perché lo sa che l'ha abbandonata, lo sa come hanno fatto tutti a causa sua, a causa delle sue scelte solitarie alla fin fine. Lascia perdere i barboni e poi ecco, le acque la cosa che non doveva succedere <noo> trema e si piega in due mentre il suo volto contrito guarda di fronte a se, con la vista annebbiata dalla stessa fatica che sta provando. Poggia le mani a terra e rimane a quattro zampe fissando la struttura a pochissima distanza <NHHH!!!> ringhia di dolore e rabbia continuando a guardare di fronte a se in una situazione che la vedrebbe nella più rosea delle aspettative a partorire di fronte a quella strada, chiamare un serpente non se ne parla: è possibile che possano mangiare lei e la bambina se si dimostrasse debole e poi ragiona poco per riuscire a fare qualcosa di così complicato. cerca di sollevare la testa verso il locale e una serie di emozioni la bersagliano: paura, disperazione, tristezza, rabbia e alla fine puro e semplice odio. ODIO per il destino che sembra metterle un muro di fronte a lei quando le manca così poco alla salvezza, ODIO per Konoha e per le bugie con la quale è cresciuta, quella stessa Konoha che l'ha gettata più volte nella spazzatura, Odio per i Kage. Non solo per Furaya o Yukio, odia questo sistema che ha servito con foga per tutti questi anni, odio per Mattyse, per Orochi e per tutti quelli alla quale ha dato un pezzo del suo cuore e l'hanno lasciata da sola e alla fine, in modo incaratteristico odio per quella creatura nel suo ventre. Ed alla fine, a completare il cerchio, odio per se stessa. Ed è il desiderio di urlare, di far uscire tutta quella rabbia che, ha una idea. Stringe le mani, raccoglie le proprie energie e aspetta come una marea la prossima contrazione cercando di usare la pressione scaturita sullo stomaco per rendere l'urlo abbastanza potente. Infatti mentre aspettere quella contrazione la donna porterebbe il chakra verso i punti di fuga della gola cercando di alterare e concentrare il chakra all'interno delle corde vocali. Li vi unirebbe l'alterazione del chakra vento mentre prenderebbe un ultimo forte respiro, si concentrerebbe e prenderebbe la mira verso la struttura, in particolare quella stupida insegna luminosa, odia pure quella. E con tutto il suo respiro, odio e energie rilascerebbe un urlo, usando una nota bassa riconducibile al "Do" di fronte a se, creando delle onde con delle frequenze così basse da scatenare delle vibrazioni e danni a chiunque colpisse. Sinceramente non le importa di fare male a qualcuno, fan***o gli altri, vuole farsi sentire, vuole che senta quel bastardo o chi per lui. <OROCHI!!!!!!!!!> se il colpo fosse partito la gittata di tali onde si scaglierebbe per circa 30 m di fronte a lei in direzione della struttura con l'obbiettivo di far vibrare così forte le finestre e l'insegna da spaccarle o in ogni caso da fare così tanto casino da farsi sentire in modo forte e chiaro. <maledetto!!!> [do maggiore 2/4 resto a terra per riprendere fiato ch tot =85/100 ]

Le emozioni che prova in questo momento potrebbero essere riconducibili più ad un vero e proprio stato d'ansia e d'agitazione, di paura anche, ma quest'odio da cosa nasce davvero? La situazione venutasi a creare non è esattamente delle più rosee. Tutto è cominciato quando ha scoperto d'essere incinta, dunque una partenza non proprio perfetta se contiamo che la figlia che ha in grembo non è di Orochi, suo marito. Il resto dei mesi necessari a portare a compimento la gravidanza è stata poi una escalation di insuccessi. Ha perso man mano fiducia nella gente che gli sta attorno, dovendo costringere il suo corpo a dei nuovi cambiamenti radicali, incapace di portare avanti le missioni o anche solo pensare di partecipare ad esse. E Mattyse? Lui che, più degli altri, avrebbe dovuto starle più vicino, s'è rivelato essere niente meno che Al Miaeda, un terrorista che soltanto negli ultimi tempi si sta facendo affermare come tale. Una situazione peggiore di questa non è immaginabile neppure dalla persona più sfigata del pianeta, d'altro canto cos'altro resterebbe? Che perdesse tutto ciò che ha ottenuto o ciò a cui sta per dare la vita? In un miscuglio d'emozioni profondamente negative, a partire dall'odio che sembra provare per chiunque abbia attorno e persino per la nascitura, attende la prossima contrazione che, come immaginato, non tarda affatto ad arrivare. Forte come l'ultima, è costretta già a piegarsi in due, ma questa volta la sfrutta per i propri fini. Condensando anche il chakra elementale del Vento, riesce ad alimentare la propria voce e il proprio urlo generato dal dolore per chiamare a gran voce una persona in particolare. La gente attorno a lei, sino a questo momento, non ha fatto altro che ignorarla, ma non appena la tecnica ha effetto, tanto da far tremare non poco le vetrate della sala da thè, tutti inizieranno a girarsi. Quelli più vicini subiscono ciò per cui la tecnica è nata: vengono storditi. Si tappano le orecchie velocemente, alcuni preferiscono gettarsi in un vicolo per paura d'un attacco improvviso; altri ancora optano per allontanarsi il più in fretta possibile, finendo col cadere rovinosamente a terra per via del danno acustico e all'equilibrio che ha loro causato. Le vetrate dei locali più vicini, entro i trenta metri dalla sua posizione, iniziano a vibrare ed alcune si incrinano. Non vengono rotte soltanto per via della distanza inferiore ai dieci metri, poiché altrimenti avrebbe tutt'attorno una pioggia di vetri non indifferente. Il barbone, perso chissà in quale sogno e a non poca distanza da lei, si stura un orecchio con l'uso del mignolo, svegliandosi dal suo stato comatoso per rivolgerle soltanto una semplice domanda: "Che cazzo ti urli? Qui, c'è gente che deve fatturare!", probabilmente soltanto nei suoi sogni, tant'è che torna a dormire senza neanche badare alle condizioni della giovane madre. Nella stanza da thè, invece, alcuni degli occupanti sembrano in agitazione, mettendosi a correre per andare a chiamare niente meno che Orochi Hyuuga, lo stesso nome appena menzionato dalla Hyuuga. La gente tutt'attorno, notando e avendo ascoltato quel nome, anziché aiutarla, preferisce tirare diritto ed evitare anche solo d'aver ascoltato. Non vogliono problemi con un uomo del genere, ma tutto potrebbe sembrare quasi sospetto se Mekura non conoscesse l'altro impiego del marito. Passano pochi minuti e, quando la strada si sarà svuotata per via dell'urlo poderoso scaturito dalle sue corde vocali, la porta d'ingresso s'aprirà e mostrerà sulla soglia nient'altro che Orochi. Spalanca la porta con un gesto secco, affacciandosi con sguardo burbero e spalancando le pallide iridi nel notare la figura di sua moglie. Confuso dalla sua presenza, non aspettandosi affatto una sua visita, accorre precipitosamente in sua direzione. Non per preoccupazione verso l'alto, quanto più per interesse personale e di facciata. Come sempre. <Cosa diamine ti dice il cervello? Non puoi certo frequentare questi luoghi prossima al parto.> Convinto che si sia soltanto affaticata inutilmente e non che sia prossima al parto vero. Cerca di sollevarla, poggiando le mani sotto le sue ginocchia e sulla sua schiena per cercare di sollevarla, rendendosi conto della gravità della situazione. <Oh cazzo> Pronuncia. <Masumi, chiama Masumi! Ho bisogno di aiuto!> E s'affaccia una donna probabilmente sulla ventina, rossa, aitante, con una mise da cameriera che farebbe uscir il sangue dal naso a qualunque uomo possa incontrare; curve al punto giusto, un piccolo neo sull'angolo del labbro ed occhi chiari. Lo affianca. "Sì, Orochi-san?", servizievole, mani giunte. <Dobbiamo portarla dentro, prepara un letto libero, prendi dell'acqua calda, asciugamani, qualunque cosa. Sta per partorire!> La tipa inorridisce al sol pensiero, ma si pone al fianco opposto per aiutare la Hyuuga ad entrare. <Potevi evitare tutto questo baccano, eri quasi arrivata.> Contrariato. Ma giustamente è un uomo, che ne capisce lui di quanto dolorose siano le contrazioni? [ Chakra totale Mekura: 84 (Do Maggiore consuma 16) ][ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

17:55 Mekura:
 Non si gira neppure quando sente quelle parole, ma da quella posizione, rabbiosa e tra le urla di dolore ed i gemiti, la Hyuga lancia una minaccia "velata" al barbone <In nome di qualsiasi cazzo di divinità esista in questa esistenza, ti giuro che io ti aprirò, IO TI APRIRò dopo aver gonfiato come un pallone ogni tuo orifizio, ti farò affogare e farò in modo che tu respiri e senta tutto il dolore e la sofferenza mentre uno squalo ti divore le interiora, E ALLORA SARò IO A FATTUTARE CON I BIGLIETTI CHE VENDERò PER RENDERE IL TUO DOLORE PUBBLICO e QUANTO PIù LUNGO POSSIBILE AHHHHH!!> e non sembra una cosa che direbbe tanto per dire, lo pensa e lo desidera. Non s'accorgerebbe della reazione degli altri così come non si accorgerbbe da subito che Orochi è uscito per venirla a prendere, dicendo ovviamente le cose sbagliate al momento sbagliato. Non gli risponde, lascia perdere anche la donna aitante che ha accanto, è una decorazione al momento e non le interesserebbe particolarmente. Già il fatto che si sente trasportare tuttavia è un sollievo, quanto meno la stanno aiutando. Si appoggia a Orochi ansimando e chiudendo gli occhi, ma quel breve momento di sollievo viene preceduto dal commento più onopportuno di sempre. <dove> lo sibila, stravolta <CAZZO> ma sempre più arrabbiata, il tono della voce a causa delle contrazioni si è fatto infernale, letteralmente <ERI?> non si prende neanche la briga di rispondergli <stanno cercando di ammazzarti e tu oltre ad ignorarmi te ne stai li dentro a fare cosa? e hai anche ahhhh il coraggio di uscire e dirmi che potevo evitare?> fa fatica a respirare le viene quasi da piangere a dire il vero <fa malissimo> sussurra più che altro per reazione involontaria. Lo sa da se che fa malissimo, le sembra quasi che stia lasciando le sue interioria a terra. <dove sei quando ho bisogno di te?> le sfugge anche questo, con un tono di rammarico e dolore profondo che la farebbe arrabbiare ancora di più.[ch on]

Nonostante le urla strazianti e minacciose di Mekura in direzione del barbone, quest'ultimo è tornato a girarsi nella sua lurida coperta e a ronfare come un gatto. Non l'ha proprio sentita, ma Orochi e Masumi al contrario sì. Se alla prima tremano un pochino le mani, allo Hyuuga si rizzano i peli su ogni angolo del proprio corpo. Mai far arrabbiare Mekura, questo dovrebbe averlo già imparato da tempo. Ignorato il barbone, ci si preoccupa maggiormente di portare Mekura in un luogo isolato, lontano dalla gente che percorre le vie immorali adiacenti a quei locali nefasti, dove tutto è concesso eccetto il buonsenso. L'importante è essere muniti di denaro e privi delle leggi morali dei villaggi di appartenenza che non renderebbero tutto questo possibile. Torniamo ai nostri doveri, ripartiamo da qui. Masumi le s'affianca assieme ad Orochi-san, cercando di trascinare il corpo di Mekura, qualora non sia per lei possibile camminare come vorrebbe, all'interno della sala da thè la cui porta è stata lasciata aperta. Una volta superato l'ingresso, avranno di fronte una scalinata che li conduce ai piani superiori, probabilmente le stanze del personale o chissà, camere adibite a qualunque altro genere d'affari: uffici, hotel dell'amore. Trovandoci al Tanzaku, potreste pensare a tutta questa serie di possibilità. Non crederete mica che è una sala da thè normale, vero? Neanche il più innocente cliente potrebbe credervi. Non vi entrerebbe certo nessuno e il guadagno sarebbe al di sotto dello zero. Sulla destra, s'apre invece la grande ed immensa sala che la Hyuuga poteva vedere dall'esterno, ma soltanto per la totalità di qualche tavolino. La luce è piuttosto vivida, ma lei sta iniziando a sudare e le contrazioni si fanno sempre più vicine. Aumentano anche d'intensità, come se finora fossero state poco concentrate. L'attenzione viene perlopiù concentrata sulla via che deve seguire per salire al piano di sopra, laddove sicuramente vi sarà una stanza dove potersi stendere ed aiutarla con il parto in qualche modo. "Orochi-san", tenta nuovamente Masumi d'attirarne l'attenzione, pur aiutandolo e senza batter ciglio, sia mai che s'opponga ad un uomo carismatico come lui. "non è il luogo più adatto per un parto, ma non credo che riesca ad arrivare in ospedale a meno che qualcuno di noi non sappia usare la dislocazione", commenta l'ovvio, stringendo i denti per raggiungere gli ultimi scalini. La poggia delicatamente contro Orochi, dove Mekura ha già trovato una nicchia nonostante lo stia aggredendo verbalmente, anche per via del dolore del parto che si fa via via più pressante e costante. <Dove vuoi che fossi, Mekura?> Spalanca una porta della stanza più vicina, precisamente la 202, sulla propria destra, con un calcio netto dato dal tacco della scarpa indossata. <Stavo lavorando per portare a casa il denaro con il quale crescere Kurako e Hiashi> Un adulatore nato, ma non può negare neanche lei che ci tenga ai bambini, in quanto nati direttamente da lui ed essendo suoi eredi in tutto e per tutto. A differenza dell'essere che sta per nascere dal ventre materno della Hyuuga e che con Orochi non ha proprio nulla a che vedere. <e cosa significa che stanno cercando di ammazzarmi?> Se la ride, adagiandola delicatamente sul letto e sfilandole di dosso il mantello, in primis. In realtà, ha avuto qualche aggiornamento particolare, anche per via delle insistenti domande d'un ragazzino sul proprio conto. Niente che l'abbia ovviamente impensierito. <E chi dovrebbe uccidermi, mh?> Ora è curioso, però prende tutto piuttosto sotto gamba, come se evitasse di dar peso ad una questione sì spinosa, ma che nei confronti della moglie presente non vuole che venga discussa. <Tesoro> Fintamente dolce, le sfila anche le scarpe e le apre il kimono, cercando di comprendere quanto difficoltosa sia adesso la situazione in mancanza di qualcuno capace. <non voglio essere un pessimo consorte in una situazione tanto delicata, ma> Lancia un'occhiata a Masumi, la quale corre immantinente a prendere tutto l'occorrente per far partorire un bambino: acqua calda in una bacinella capiente, asciugamani, altre coperte, bende, qualunque cosa sia possibile utilizzare per farla partorire all'interno delle quattro mura di quella stanza. Una volta rimasti soli, le si china anche per darle un bacio sulla fronte sudata, scostandole delicatamente i capelli scuri. <ti ricordo che il figlio che hai in grembo non è mio. In questo momento, stai ricevendo l'aiuto del quale necessitavi, eppure non è neppure mio compito. Sto facendo più del mio dovere.> Qualora fossero stati nell'ospedale di Konoha, ovviamente, il comportamento di Orochi sarebbe stato senz'ombra di dubbio differente. Tuttavia, in un luogo dove lui regna e dove possiede il comando, lontano dalla giurisdizione dei Kage e delle leggi vigenti nell'Alleanza, si sente al sicuro da tutti e da tutto. <Dov'è il padre del bambino quando hai più bisogno di lui?> Non sono esattamente le parole più corrette da pronunciare nei confronti d'una donna che sta partorendo, tutt'al più se si tratta della moglie, ovviamente. <Non dirmelo, ti ha lasciata? Ti ha lasciata perché non sei riuscita a troncare i rapporti con me durante tutto il tempo a te concesso durante la gravidanza? Sembra una storia da manga romantico!> Le contrazioni, però, la costringono ad urlare perché il tempo di indugiare è terminato. Bisogna farla nascere. Masumi, nel frattempo, è appena tornata con tutto il necessario e si arrampica sul letto avvicinandosi alle gambe della donna. <Puoi stringere la mia mano, tesoro.> Finto, perfettamente falso, però ancora in grado di porgerle la mano della quale tanto necessita. Nonostante i difetti, è un gran bel partito. "Intende restare, Orochi-san? Potrei avere bisogno di una mano", nel frattempo, copre le gambe della Hyuuga con una coperta tenendola al caldo, sollevando però il kimono e rimuovendo qualsivoglia indumento intimo vi sia nei pressi. "Temo debba iniziare a spingere...", il momento è davvero arrivato?! [ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

19:29 Mekura:
 non conosce quella donna, ma sicuramente è quella che al momento le sembra dare il conforto di una sconosciuta, una salvezza, davvero. Forse quando si riprenderà dovrà chiederle scusa, ma al momento è arrivata ad una situazione in cui non ci capisce quasi nulla. <c-capelli rossi, lavorava in ospedale...sei stato sulla bocca anche del Kokketsu, QUEL Nnnghhh!! Kokketsu> L'Osukage in persona Yukio, anche lui ha chiesto di farlo "scomparire" alla stessa Mekura. <che diavolo hai fatto?> bhe! a parte essere marito di Mekura, ovviamente. Tuttavia, in modo esemplare, da capo clan, persevera nel volerlo tenere in vita e di informarlo anche di quello che rischia, se questa non è dedizione. Si sente togliere i vestiti di dosso ma va bene, per ora deve portare a termine il parto a prescindere da chi la stia svestendo o meno. Sente anche il bacio sulla fronte di quella vipera in seno che continua a parlarle anche se al momento è concentrata sul respiro ed a fatica riesce anche solo a rispondergli o aprire la bocca se non per urlare. Lo guarda, rancorosa, solo quando questo parla di Mattyse. Il braccio di Mekura non si muove, ma saetterebbe verso la mano di Orochi per stringerla vigorosamente. Non sa nulla, riguardo al fatto che ha in grembo la figlia di un terrorista e non vuole dirglierlo per sentirlo ridere di lei, oltre ad altri evidenti motivi. Non voleva neppure stringergli la mano ma ha messo da parte l'orgoglio per un secondo, così da poter avere una giustificazione valida per stritolargliela quella mano. <si, lui resta> risponde lei per lui tenendo le gambe aperte in modo da iniziare a fare quello che deve fare: spingere. <NNNAAAHHHHHHH> urla, urla e artiglierebbe le dita sul dorso di Orochi se fosse riuscita ad afferrarlo e poi contrarrebbe cercando di buttare fuori quella creatura. [ch on]

Tira un D100!

Mekura tira un D100 e fa 54

Deve spingere. Non serve far altro al momento. Anche Masumi le dice di farlo. Mekura ha però l'ardire, in una situazione tanto delicata, di svelare al marito l'arcano e presunto nemico che vuole farlo fuori. <Non so di chi stai parlando, ho solo svolto il mio dovere e sai benissimo quale> Sembra piuttosto serio oltre che sincero, seppur sicuramente ne abbia sentito parlare per via del ruolo assunto al posto di Jinto. Questi, morto di recente e costretto ad abdicare al proprio ruolo già in quel di Kusa in virtù di Rasetsu, ha poi consegnato le chiavi di casa direttamente ad Orochi, mettendolo in seguito ovviamente in guardia. <ma non è il momento per pensarci. Respira e spingi, avanti! Non è la prima volta, sai come si fa.> Cerca di sembrare più dolce, accondiscendente proprio per poterla aiutare, nonostante la situazione non richieda l'intervento del marito e sia necessaria soltanto la forza di volontà materna. "Oh, si vede la testa!", esclama l'adorabile Masumi che, in tutto ciò, tenta di tener pulita la zona in questione, coprendo le coperte sottostanti con degli asciugamani nel tentativo di asciugare quanto possibile il sangue uscente dal grembo materno. Le gambe di Mekura tremano per via dello sforzo assieme al petto che viene sconquassato da respiri impossibili da gestire. <Respiri corti e lenti, tesoro> La mano le sfiora di nuovo la fronte, tenendosi al suo fianco e lasciando che la mano venga stretta talmente forte da lasciare i solchi delle unghie nella carne di Orochi stesso che, dal canto proprio, non sembra curarsene più del dovuto. <respiri corti e lenti.> Le sussurra nuovamente. Suo marito non le si sposta dal fianco però lancia delle occhiate eloquenti a Masumi, la quale prosegue con il proprio dovere, nonostante non sia quello il ruolo principale che ha all'interno della sala da thè. Qualcuno dabbasso avrà sicuramente sentito le urle della donna provenire dai piani superiori, ma da bravi bambini, grazie anche al volume della musica senza dubbio alzatosi, ignorano la gran parte degli avvenimenti che succedono nel locale. Sembra averle dato le risposte che voleva, seppur lui in cambio non ne abbia ricevute. <Hai pensato a come chiamarlo? Non so neppure se sia maschio o femmina. Non sappiamo neanche come dirlo al Clan nel caso in cui non sia uno Hyuuga. Cosa devo fare con te?> Un sorriso amaro si dipinge sul viso cesellato dell'uomo dal bell'aspetto, il quale è ancor lì, di fianco alla donna che ha sposato, nonostante non vi sia alcun legame di sangue tra sé e la bambina quasi nata. Notevole, cavalleresco. [ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

20:22 Mekura:
 Annuisce ma perché non può fare davvero nient'altro, non può pensare se questo gliela stia raccontando giusta, sa solo che deve spingere. Ed ascolta Orochi, lo ascolta attentamente. Ride sfinita quando sente quella informazione: se si vede la testa significa che manca poco a meno che non succeda qualcosa di strano. stringe i denti e cerca di spingere facendo respiri corti e lenti, aspettando la contrazione successiva per spingere la bambina all'esterno. Non sa neppure se riuscirà a farcela, se la bambina verrà fuori bene anche se è ad una settimana di distanza dal giorno prestabilito. <K-Kimi...> le viene da dire in tutta risposta al marito, mentre gli occhi della donna diventano vitrei a causa dello sforzo. Non dice nulla, ma lo guarda, per la prima volta da quando ha iniziato a spingere per vedere la sua faccia, quella domanda non le è piaciuta. Dovuta eh...ma cosa dovrebbe fare lui con lei? un sorriso amaro, forse è dovuto a quello che hanno passato? al fatto che ci avevano provato in un certo senso. <Orochi, mi dispiace....nnh!! di quello me ne occuperò io> e stringerebbe la mano ulteriormente, ma non per via del dolore, ma per altro. Ha sinceramente paura che gli prendessero dei pensieri strani e lo guarda per la prima volta spaventata. Era tutto troppo strano e con tutto quello che è successo ci mancava solo che anche lui, che anche lui facesse qualcosa di strano. In quel momento si è ricordata di quello che è successo a Kimi e inizia ad ansimare in quella precaira situazione. <me ne occupo io, Orochi, me ne occupo io, non portala via> sta lacrimando ma questa volta non solo per lo sforzo <ne ho visti troppi di bambini morti, ti prego non portarla via> è irriconoscibile e sta per avere una crisi mentale evidente, basta un soffio per farla vacillare verso un abisso nuovo e profondo rispetto alla fossa dove si trova fin ora. Si trova nelle mani di Orochi ora, quella mano che sta reggendo è quella che la tiene in pugno se vuole.[ch on]

Deve spingere, ancora una volta. "Respira", Masumi cerca di restare calma inginocchiata tra le gambe di Mekura. "e spingi!", la esorta a continuare a farlo, nonostante sia palese che si stia sforzando più del dovuto. La testolina dal crine biancastro appena visibile si muove man mano, centimetro dopo centimetro, cercando di uscire assieme al resto del corpicino minuto. La mano di Orochi viene ancora stretta con forza da parte di Mekura, ma non è solo dolore quello che tende di far percepire tramite quella forte presa. C'è un desiderio in quella voce, una richiesta, una supplica. Comprende d'aver commesso un errore, tutto sommato, e chiede perdono. Se ne occuperà lei e perché dovrebbe dubitare? Perché la donna non dovrebbe essere in grado d'adempiere a quanto ha appena promesso? Gli occhi bianchi di Orochi cercano quelli della moglie che, in lacrime, cercano soltanto di convincere quest'ultimo a non fare follie. Che sia puro istinto materno? Qualche sesto senso che posseggono soltanto le madri che t'avvisa quando qualcosa non andrà come vorrai? Che t'avverte che la bambina è in pericolo e che sarà troppo stanca, troppo affaticata e in procinto di svenire alla fine del parto per difenderla come vorrebbe? E se quando si risvegliasse lei non ci fosse più? L'uomo piega un sopracciglio, mezzo sdraiato sul letto mentre tiene stretta la mano della Hyuuga. <Kimi?> Ripete il nome che la madre pare aver scelto per la bambina che sta per vedere la luce tra non molto. Qualche altra spinta e sarà finalmente fuori. La gran parte della fase iniziale e del dolore dovrebbe volgere quasi al termine, ma resta il fatto che necessiterà delle cure quanto prima. <Perché vuoi dare a tua figlia il nome di una ricercata?> La notizia di Kimi Doku che è ricercata dall'Alleanza per l'attacco ad Oto è, ovviamente, conosciuta per via dei volantini che gironzolano nei villaggi proprio per avvisare di questi ultimi. <Penseranno che sei loro alleata, che li stimi> Non è affatto un buon momento per dar fastidio ad una donna, specialmente se in lacrime e con la mente offuscata dal dolore, decisamente non in grado di mantenere un discorso come vorrebbe. <e non basta il fatto che disonorerai il clan con quella bambina?> In base al nome che gli ha fornito, è evidente il fatto che si tratti d'una femminuccia, gli basta fare due più due e raggiungere il risultato immantinente. <Mekura, tesoro> La appella ancora con quel sostantivo, il che non sarebbe neanche tanto fuori luogo all'esterno, ma internamente alla coppia sappiamo tutti che il loro matrimonio non è neanche da lontano definibile tale. <perché pensi che io possa fare qualcosa del genere? Sono mica un mostro? Ti ho dato l'impressione di comportarmi da tale? Sono qui con te quando questo posto non mi spetterebbe affatto.> Il suo non è un intento atto a farle provare un senso di colpa, non direttamente, ma conoscendola potrebbe cascarci da sola, crearsi una fossa e sotterrarvisi dentro. "Ci siamo quasi!", Masumi sembra eccitata all'idea. Gli occhi di Orochi, però, non sembrano neanche più guardare chi hanno davanti... Aspetta soltanto il primo vagito di Kimi. [ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

21:38 Mekura:
 Stava continuando a urlare, a stringere la mano e spingere la bambina fuori dal suo corpo. Pallida, sudata, sofferente, voleva farla finita, andava come andava almeno la bambina sarebbe nata, uno dei suoi scopi l'ha portato a termine a costi elevati. Poi le viene chiesto perché di quel nome <NRRRRGGHH> piega la testa indietro ripetendo quel nome <Kimi...Kimi, si, ricercata> sta facendo davvero fatica <avrei voluto, si, perché lei...io e lei eravamo alleate, eravamo di più, in un certo senso Kimi è stata la persona forte che avrei voluto essere ahhhhhrrh> respira più forte <non sto a giudicare i suoi sbagli, non io, se Kurako o Hiashi fossero state delle femmine probabilmente uno dei due avrebbe avuto comunque il suo nome> lo guarda con gli occhi arrossati e stravolti dalla fatica <ci penserò dopo a cosa dare all'anagrafe ahhh> poi si parla del clan, del fatto che porterà disonore al clan <...ahhh a conti fatti, per quanto ironico questa bambina ha i geni di un senju e di una Hyuga, il che...il che la rende più vicina al nostro fondatore più di quanto ci si possa credere..> piega la testa in avanti <e il clan, il clan...> stringe i denti <sono IO il clan> e questa volta la spinta la darebbe più forte e lunga, continuando la spinta fino a tremare. Poi sente quelle affermazioni, stringe i denti e si sente, ancora una volta atterrita. Si sta togliendo tutti i sassi dalle scarpe e glieli sta lanciando uno per uno. <ho visto, ho visto così tanti mostri...uno lo vedo ogni volta che mi specchio...io non mi aspetto della bontà da nessuno, ne compassione, solo, non farlo, non permetterlo, non so se posso reggerlo> e lui sa cosa ha passato. Cerca di fare questo ultimo sforzo sentendo le parole di Masumi, santa donna tettona, angelo rosso continuando la spinta, si spera, finale. [ch on]

La voce di Masumi interrompe i pensieri degli astanti come uno squillo di trombe. "Ancora un ultimo sforzo!", le mani della fanciulla s'affrettano tra le gambe altrui, arraffando svelta anche altri asciugamani. Mekura, nel frattempo, continua a spingere e manca veramente poco. Le vene sul collo si gonfiano, i tendini sono al loro limite e le gocce di sudore sono sempre più fastidiose sulla fronte. Orochi, dal canto proprio, mentre la sente parlare e sfogarsi in virtù del nome scelto, sfilerebbe un fazzoletto di stoffa dalla tasca del kimono per poggiarlo lentamente sulla di lei fronte. Il tocco è lieve così come il movimento della propria mano mentre cerca di far assorbire il sudore al tessuto bluastro. <Respira, come prima e spingi.> Ascolta la motivazione che spinge la Hyuuga a dare alla bambina un nome del genere. Voleva essere forte come la Doku in questione, rivelatasi poi essere una traditrice dell'Alleanza. E' davvero sicura che, in questi tempi, sia saggio chiamarla così? E' come se qualcuno desse al proprio bambino il nome di Ryota, di Kuugo o di qualunque altro cattivone affermatosi nella storia del mondo Ninja. Tuttavia, è una sua responsabilità e Orochi è costretto a stringersi nelle spalle. <Che ne pensi di Aya?> In base al kanji utilizzato, Aya possiede un significato diverso. Il primo è "Colorata", mentre il secondo è "Progetto". In un contesto del genere, potrà sembrare che questo nome non voglia dire proprio niente, ma che sia venuto in mente all'uomo completamente a caso. <Un nome semplice> Che non ricorda niente e nessuno. <un nome anonimo, ma dal grande significato> Le surrurra all'orecchio, spostandole qualche ciocca di capelli con la mano ed il fazzoletto, non lasciando mai andare quella stretta alla quale Mekura s'è aggrappata con tutte le forze. <un nome che sta bene con il nostro cognome: Aya Hyuuga> Sì, perché Orochi, in tutto questo tempo, non ha fatto altro che pensare a come salvarsi le chiappe dalle malelingue della gente. Se la bambina nasce con nessuna somiglianza con il padre, tanto meno con gli occhi perlacei, deve trovare il modo per evitare che la gente ne sparli e che venga a galla il tradimento della moglie. <non puoi permettere al padre di riconoscerla> Avvicina le labbra alla di lei fronte, poggiandole un bacio delicato, di conforto, ma che sa parecchio di tradimento. <lascia che ci pensi io.> Perché lui ha bisogno di Mekura, ma al tempo stesso lei non può fare a meno del legame che ha con suo marito. Giusto? <Oh!> Sorpreso, è costretto a sbarrare gli occhi perlacei nel sentirle affermare simili parole. E' lei il Clan. "Sono IO". <Stai tirando fuori le palle, tesoro. Oltre ad un bambino.> Se la ride e se la canta da solo, mentre con l'ultima poderosa spinta, cala per un istante il silenzio. Mekura si sente finalmente libera, il dolore delle contrazioni sembra cessare all'improvviso con un peso in meno provenire da dentro di sé. "...", anche Masumi sembra aver perso completamente le parole, sbiancata in volto e con la bimba poggiata sulle braccia e le mani. "...piangi", le sussurra appena, sfiorandole il petto piccino con una mano e sorreggendo il capo con l'altra. La solleva, cerca di mostrarla alla madre e la avvolge rapidamente in una coperta. E solo allora, quando Orochi se la sfiora di nuovo la fronte per congratularsi, per apparire il marito apprensivo che deve essere agli occhi degli altri, infida serpe, Kimi -o Aya, per Orochi- fa sentire il suo vagito. Il primo di tanti. Urla, a pieni polmoni, zittendo tutti i presenti per lunghi istanti, persino lo Yakuza che ha già assistito ad altri due parti, di cui due suoi geniti. Capelli pallidi, bianchi. Che soave sventura. <Alla fine, l'hai fatta nascere davvero.> Incredulo, si stacca da Mekura per tendere le braccia verso l'infante appena nato. Molla la presa della mano della Hyuuga, lascia andare il fazzoletto sul letto. Tra le braccia, intende tenere la piccola. <L'errore più grande della tua vita.> Un pessimo giorno per nascere, eh, piccola Kimi? La avvicina pian piano alla madre, cercando di cullarla per zittirla, dimostrandosi ancora una volta un signore, accaparrandosi il ruolo di genitore che questa volta non gli spetta. Formerebbero davvero un bel quadretto se solo quella bimba fosse sangue del suo sangue. E Orochi, pur non dandolo a vedere all'esterno, con tutto il buon autocontrollo del mondo, dettato da anni ed anni d'esperienza, sta marcendo dentro. Odia quell'essere che gli respira ansante tra le braccia. Odia Mekura per non aver abortito. Odia chiunque si metta sulla sua strada. E il prossimo altri non potrebbe essere che un Senjuu dai capelli bianchi. [ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

23:29 Mekura:
 Aya, è un bel nome: Aya Kimi KAgura Hyuga nata dal Tanzaku, si, sembra un nome importante e pieno di promesse e responsabilità. <è un bel nome> Un ultimo, inquietante urlo, mentre sente la bambina uscire fuori. Non sa neppure quanto è passato, perché rimane con gli occhi chiusi sul letto allentando la presa su Orochi, testa indietro e nessuna reazione se non l'ansimare del suo petto. Solleva la testa solo quando sente che qualcosa non va, che non c'è nessun rumore. Guarda preoccupata la bambina, con gli occhi spalancati e poi tira un lunghissimo respiro di sollievo quando la sente piangere. La afferra per tenerla a se quasi in modo ossessivo per lasciarsi andare ad una risata stanca ma vittoriosa: l'ha fatta uscire. Poi la guarda e il sorriso si smorza: capelli bianchi, ci manca che non abbia gli occhi perlacei. <...> se non ha anche quelli sarebbe grave, i capelli bianchi non sono strani nella sua famiglia, Yuusan non li ha bianchi per la vecchiaia e poi. <è albina ed è bellissima è così simile a Kurako e Hiashi, ma del resto loro mi assomigliano molto> ma è una bugia, sopratutto con Hiashi che praticamente è il clone di Orochi, ha anche lo stesso sguardo. Sono gli occhi il problema, ma per quello avrà degli occhi presto semmai la bambina non riuscisse a risvegliare il Byakugan, ma questo se lo tiene per se. <Masumi? ti chiami così?> chiede chiamando a se quella donna e se le avesse risposto la donna le sorride con gratitudine <ti ringrazio per quello che hai fatto, sei stata meravigliosa, non ce l'avrei fatta senza il tuo aiuto, me lo ricorderò> poi guarda Orochi chiedendo più che altro a lui il permesso dato che quella donna lavora per lui <potresti lasciarci soli per qualche minuto? avrei bisogno di parlare con mio marito> Ed intanto si coccola la figlia guardandola con sentimenti contrastanti: madonna, manco i colori giusti ha, è nata in un giorno sfortunato ed in un modo sfortunato. <Kimi, Aya, vedo che hai ereditato la straordinaria fortuna della mamma...spero che tu non abbia ereditato anche le pessime scelte di vita, cosa che non credo> sospira e aspetta che Masumi li lasci da soli, poi Mekura rimarrebbe in silenzio a fissarlo stando da sola con lui. Lo scruterebbe per vedere come si stesse comportando Orochi stesso e finalmente, potrebbe parlare apertamente. <...grazie> lo dice con una voce sottile per la fatica mentre stoicamente cercherebbe di farsi forza per riprendere velocemente le energie <lo so che per te non vale nulla, ma questo vale molto, non solo il fatto di mantenere la maschera anche con una donna che puoi pagare per il suo silenzio> Masumi <o forse perché volevi dimostrarti meglio di me, chissà, ma quello che apprezzo è che a prescindere da quello che ho fatto, non mi hai abbandonata...ed è ora...che la nostra alleanza sia qualcosa di più che per fare i cani da Pedigre> afferma la donna chiudendo gli occhi <Orochi...> le sorride, con affetto dovuto al delirio del parto <ti avrei amato alla follia se tu fossi personaggio per la quale ti fai passare e lo so che ci hai provato, ma...al momento ho bisogno di confrontarmi con il vero te, sinceramente> insomma si sta aprendo, sta avendo una chiacchierata con suo marito a cuore aperto <sentiamo, cosa vorresti fare?> chiede la donna sempre con una posa protettiva verso la figlia. [ch on]

Aya Kimi Kagura Hyuuga. Sembra che sia stato finalmente scelto il nome ufficiale della piccola appena nata. Ce ne vorrà del tempo prima che tutto ciò avvenga, ma sarà difficile credere anche per un solo istante che sia in grado di sviluppare il Byakugan con quegli splendenti occhi ambrati che s'apriranno più in là. Masumi resta ad osservare i due con gli occhi lucidi per la commozione e le guance dipinte di rosso. "Congratulazioni, Orochi-san!", riferendosi ovviamente ad Orochi che, secondo quanto capito dall'ingenua cameriera, dovrebbe essere diventato papà. "Sarà sicuramente un ottimo genitore!", ed è meglio si dilegui in fretta perché l'occhiataccia dell'uomo può congelare i Monti Ardenti stessi in questo momento. Evidentemente, non ha sentito gran parte del discorso, presa com'era a cercare di far partorire Mekura e costringendosi a restare concentrata soltanto su un punto in particolare. Gli occhi che la guardano in tralice dovrebbero essere più che sufficienti per far capire alla fanciulla che è davvero ora di togliere le tende, se non vuole essere licenziata, ma ci pensa subito Mekura a farle una proposta che non può rifiutare. Con un singolo cenno del capo, rigida come un tronco, conscia delle maniere del suo capo e del ruolo che ricopre nella società del Tanzaku, rivolge un altro tenue sorriso alla volta della neo-mamma, sparendo subito dalla stanza e chiudendo la porta dietro le proprie spalle. Rimasti soli, finalmente, possono continuare a discutere dell'argomento. Tuttavia, Mekura risulta essere molto stanca a seguito del parto appena subito. Anche essendo un ninja, pur avendo affrontato estenuanti allenamenti e battaglie, il dolore e la stanchezza causate da un parto fermerebbero chiunque almeno per qualche ora. Il corpo sembra pesante, ma riesce ancora ad essere parzialmente lucida. Coccola la piccola Kimi, la quale pare essersi calmata subito, appena raggiunte le braccia della madre della quale riconosce la voce. Sbuca appena una piccola manina dall'asciugamano in cui è avvolta ed avrà bisogno d'un bagnetto quanto prima, così come la madre necessita che raggiunga un ospedale. <Hiashi e Kurako non hanno niente a che spartire con lei> Sono Hyuuga puri. Si passa una mano tra i capelli, scostando le proprie ciocche scure, altrettanto sudate per via della situazione, nonostante abbia mantenuto per quanto possibile l'autocontrollo. La situazione potrebbe degenerare e peggiorare nel giro di poco tempo, quindi deve valutare attentamente sia gli atteggiamenti della moglie che tutto il resto. <se ha ereditato la stessa capacità della madre, sta pur certa che finirà nei guai quanto prima. Com'è successo a te. Perché non mi hai voluto dare retta?> Scuote il capo, si assesta meglio sul letto dove preferisce giaccia Mekura. <Abortire sarebbe stata la scelta migliore, ora non resta da far altro che fingere sia stata adottata. Hai perso la bambina poco prima del parto> Ecco cosa vuole che gli altri credano sia successo. <non siamo riusciti a salvarla in tempo ed è nata prematura> Che tanto falso non sarebbe, ma effettivamente la Hyuuga manca da Konoha da qualche tempo, per questa ragione la scusa dovrebbe reggere. <e abbiamo deciso di adottare la figlia di una prostituta che l'ha abbandonata nella mia sala da thè. In questo modo, pur non risvegliando l'innata, non sarebbe un problema, non trovi? Il Clan l'accetterà per quella che è e potrà vivere assieme a te e ai suoi fratelli. Sono disposto ad accettarla nella nostra famiglia se farai come ti dico.> Di tutto, pur di avere Mekura ancora dalla propria parte. Realmente, non gli interessa in nessun modo avere quella bambina per salvaguardare il legame con sua moglie: ci ricordiamo il secondo significato del nome di Aya? Progetto. Orochi ha un progetto in mente per quella bambina. Per attuarlo, tuttavia, ha bisogno che la madre non gli metta in nessun modo i bastoni tra le ruote. La mente dello Yakuza lavora a più non posso, in questi mesi della gravidanza non ha fatto altro che comprendere come evitare di perdere tutto ciò che si è guadagnato col sudore e col sangue, con un matrimonio che non aveva futuro e con tutte le conseguenze del caso. <Io e te non siamo fatti per provare dei sentimenti reciproci> Stizzito, storce le labbra. <il patto che abbiamo mi va più che bene, ma la gravidanza non ha fatto altro che rovinare tutto.> Lancia un'occhiata alla bambina, stanco. <Lascia che rivendichi io la paternità. Che futuro può avere, altrimenti? Pensa al Clan, pensa alla tua vita. Il nostro matrimonio? La nostra Alleanza? Non ti sto chiedendo di amarmi o di fingerlo, ma pensa bene alle scelte che hai.> Alle scelte che LUI ti sta dando perché non ne accetterà delle altre al di fuori di queste. E' testardo, sai bene com'è fatto. Cerca d'essere comprensivo perché con lei lo è sempre stato, come anche pronunciato da Mekura, il loro legame è sancito da un'Alleanza. <Fidati di me. Non ti vieto neanche di rivederlo qualora vorrai, ma pensa alla bambina. Lasciala crescere in un ambiente adatto a lei.> Tutto pur di toglierle la felicità che avrebbe voluto con l'amante, tutto pur di mantenere il suo matrimonio ed il suo obiettivo sulla stessa lunghezza d'onda di sempre. [ Ambient per Mekura (EXTEMP!) - CHIUSA ]

00:54 Mekura:
 Si sarebbe la cosa migliore, se non fosse che Mattyse non l'avrebbe mai accettata la cosa: o padre o nulla. RImane con gli occhi chiusi mentre pensa a cosa fare, con la pochissima lucidità che ha attualmente. Mattyse, Mattyse al momento non ha davvero nulla da chiedere considerando quello che è voluto diventare e si trova a dare ragione ad Orochi, vivere li con loro è un ambiente sano rispetto a farla vivere con Mattyse che, comunque, non ha tempo da perdere con una bambina. Un terrorista ed è già una situazione complicata così come è senza che nasca una faida tra Orochi e Mattyse per la bambina. <...> ci sarebbero altre possibilità, sarebbe assurdo far nascere questa bambina per perderne la maternità e completamente in contrasto ai suoi ideali. Lei è stata abbandonata da sua madre, per motivi contestabili. La guarda sorridendole <ciao tesoro> Si abortire sarebbe stato meglio, l'abbiamo capito. Sospira <e sappiamo tutti quanto sono sensibile a questo tipo di cose vero?> commenta la donna in risposta alla prima parte del piano di Orochi. <ne ero distrutta e tu sei stato con me per consolarmi, da bravo marito> Poi il fatto di adottare la bambina facendola passare per la figlia di una prostituta e del fatto che sia disposto ad accettarla. <sei disposto? che caro> questa volta è lei a prenderlo in giro. mentre continua a guardare la bambina. E ora eccola li, letteralmente con la spada di damocle del marito che chiede un compenso per quello che ha fatto Mekura ai suoi danni e lei che vede già il sangue di una faida che verrà fuori. Qualcuno deve soffrire e lei al momento ha bisogno di Orochi così come ha bisogno di Mattyse. Ma qualcuno deve pur mollare, se non saranno Orochi o Mattyse, allora dovrà essere lei. Da un bacio alle manine della bambina e continua a rimuginare <è un bel piano, coerente, valido, senza che facciano nessuna domanda...se vuoi che nel lungo periodo la sede del clan esploda> letteralmente. Prende un lungo respiro <Mattyse al momento è in petto all'Hokage> si fa per dire, è suo prigioniero, ma è un prigioniero preferenziale <lo ascolta, se glielo vende bene e glielo venderà bene, tu avrai un problema ed è un problema che ne io ne te vogliamo affrontare anche se per motivi differenti da quello che tu pensi> sospira pesantemente <questa bambina è un cardine per tenerlo sotto controllo e non parlo solo di me: Aya è un progetto per più persone a quanto pare, ed hai ragione, la bambina vivrebbe meglio nel tuo modo ma se ne rivendicassi la paternità si accenderebbe una guerra dentro il villaggio ed è l'ultima cosa che voglio per ora. Ma se io...> non ci vuole credere che sta per dire una cosa del genere <..se io rinuncio alla maternità non ci sarà bisogno di presentare nessuna bambina: ero stravolta, ho perso il feto, mi sono allontanata per riprendermi, mi hai consolato e Mattyse avrà la sua bambina se non la sua amante e per gli dei quanto si arrabbierebbe se tu rivendicassi la paternità. tutto ritornerebbe come prima a parte qualche dettaglio non è quello che vuoi?> le fa schifo come mossa e guarda Kimi con dispiacere. <...non è la prima volta che perdo la maternità di un figlio,almeno lei potrò abbracciarla ogni tanto> scuote la testa e cerca di riprendersi prima di pensare a Ken <Certamente è meglio dell'idea di diventare nonna dando la bambina ad Ai> la sua figlia diventata maggiorenne. Vorrebbe però tenere sua figlia per quanto quello che ha detto è forse una mossa che potrebbe tenere a freno entrambi e soddisfare almeno la parte di Orochi. RImane in silenzio e apre gli occhi guardando Orochi. <mi fido di te, ma non sai tutto su questa persona: il tuo piano è il migliore, ma le conseguenze sono evidenti...> piega la testa di nuovo indietro mentre la voce si fa più sottile <ci voglio pensare, in ogni caso tu raggiungeresti i tuoi risultati> dipende da quanto vuole farla soffrire. [ch on]

Le scelte che Mekura può intraprendere sono decisamente poche. Può affidarsi alle fintamente amorevoli attenzioni del marito oppure sperare che l'amante sappia comportarsi da padre, crescendo una bambina da solo. Rinunciare alla maternità è una possibilità che finora nessuno aveva tenuto in conto, tanto meno la Hyuuga che ora la rifila come probabile soluzione. Il tutto solo per evitare che Mattyse possa far saltare in aria il Dojo degli Hyuuga con Orochi e gli altri bambini al suo interno. Tutti siamo certi del fatto che inizierebbe una guerra soltanto per la paternità, quando Orochi è persino disposto a dichiararsi padre d'un bastardo, facendo il signore per l'ennesima volta. Nonostante questo suo comportamento eccezionale ed eclatante, non può fare a meno di pensare al suo doppio fine. Non lo ha mai nascosto alla moglie, anzi è sempre stato piuttosto sincero con lei. <Sai bene che non ti ho mai mentito> Asserisce, appunto, alla di lei volta. Gli occhi perlacei altrui si soffermano sui capelli chiari dell'infante, per non parlare delle occhiate che lancia alla moglie, in attesa d'una risposta definitiva. Si scosta dal letto su cui era seduto sino a poco prima, incrociando le braccia al petto e mettendosi in piedi. Silente. La lascia ragionare. Solleva le sopracciglia, arcuandole per mostrare un'espressione sorpresa; persino la bocca viene schiusa. <Oh.> Gli scappa una risata. <Te lo sei scelto bene, fedele servo della Decima. Un po' come te, Gran Consigliera.> Segue con attenzione e vivido interesse il discorso della donna, la quale sembra essere davvero pronta a rinunciare alla bambina pur d'evitare che vi sia una faida tra l'amante ed il marito. Eppure, Mekura, non eri consapevole che tutto questo, prima o poi, sarebbe successo? Se non da parte di Orochi, quanto meno da quella di Mattyse. Era innegabile che uno dei due, quasi più sicuramente il giovane, avrebbe sbottato in cerca d'una vendetta che potrebbe portarlo tranquillamente alla morte. <Se pensi che io abbia timore d'un ragazzino avventato a cui piace giocare con le carte bomba, ti sbagli di grosso. Che sia legato o meno all'Hokage, proprio per questo motivo, non potrà fare un passo falso che verrà scoperto in men che non si dica. E poi> Assottiglia lo sguardo e compare nuovamente uno di quei suoi sorrisi che trasmettono sicurezza al prossimo: la sicurezza d'avere tutto sotto controllo, come un boss, come un leader. <io, nuovo capo della Yakuza> Le svela finalmente il segreto della sua assenza nell'ultimo periodo, quel mistero per il quale cercava soltanto il momento giusto affinché venisse alla luce. E c'è un moto d'orgoglio nel modo e nel tono usato per dirglielo, come se non vedesse davvero l'ora di farlo e di mostrarsi sicuro. Anche questo, senza dubbio, era un obiettivo non indifferente nella vita di Orochi Hyuuga, un obiettivo che ha visto la luce soltanto di recente alla morte di Jinto Oboro. <non posso farmi piegare o mettere in difficoltà da un bamboccio che soltanto ieri è uscito dall'Accademia.> Perché credere che lui non sappia chi sia, pur non avendolo mai visto, è fuori luogo. Si è informato in virtù di quest'offerta che le ha appena fatto, ma non intende incontrarlo o minacciarlo. Potrebbe. Anche questo è un piano adeguato, spaventarlo come farebbe un corretto membro della Yakuza e sperare che, grazie a questo agguato, si faccia da parte. Ma se come dice Mekura questo è infattibile, allora agirà secondo il proprio progetto e pensiero. <Stai sottovalutando me e sopravvalutando lui, questo non te lo permetto. Tu non rinuncerai a nessuna maternità, questo perché sei una madre eccezionale con Kurako e Hiashi.> Come detto, s'appresta ad essere sempre sincero nei confronti della moglie, nel limite del possibile ed è sicuro di quanto le ha appena detto, anche se traspare come un complimento. <L'ultima volta, ho lasciato a te la decisione: tenere il bambino oppure no.> E tutti siamo qui presenti per testimoniare la nascita di Kimi Aya Kagura Hyuuga. <Questa volta, deciderò io. Se vuole rivendicare la paternità, che venga da me e faccia l'uomo. Se vuole far esplodere il Dojo Hyuuga, si troverà contro l'intero villaggio della Foglia e il Clan di cui sopra.> La donna, nel frattempo, continuerà a sentirsi sempre più debole: un parto, la perdita di sangue e di liquidi, la stanchezza del dolore e delle doglie. Gli occhi si fanno pesanti, ma qualora vorrà potrà provare a rispondere alle ingiustizie appena asserite dal marito. <Dalla a me. Ti faccio portare in ospedale immediatamente, a Kusa.> Non riesce a dimenarsi o ad opporsi. La stanchezza generale la rendono un nemico poco temibile al momento, a meno che non si ristabilisca del tutto. Per farlo, Orochi non ha i mezzi necessari e, ben presto, organizzerà una carrozza con la quale portarla direttamente nell'ospedale più vicino. Il suo non sarà un sonno profondo, ma un mero dormiveglia durante il quale percepirà quanto accade attorno a sé, sentirà Kimi piangere tra le braccia di Orochi, avvertirà i lievi scossoni e le frenate necessarie per arrestare il mezzo. Si risveglierà nel letto ospedaliero del villaggio qualche ora più tardi, medicata, assicurata alle pazienti mani di un'infermiera di turno. [ END - Or not? ]

Ritrovatasi al Tanzaku successivamente all'incontro con Sango, Mekura inizia a sentire le prime contrazioni, le quali la costringono a cercare aiuto proprio alla sala da thè di proprietà di suo marito Orochi. Partorisce nella stanza ai piani superiori, aiutata da Masumi, cameriera del locale e sottoposta di lui. Fiocco rosa in casa Black Soul Shippuden, il cui nome scelto sarà Kimi Aya Kagura.
Kimi viene scelto da Mekura, ma Orochi sembra disposto a comportarsi come un buon marito, proponendo il nome Aya ("progetto"). Le propone di prendersene cura e di affidargli la paternità, tutto per uno scopo più grande, adottando una strategia: affermare che la bambina non è sopravvissuta al parto e tornare a Konoha con un infante adottato a seguito d'un parto d'una prostituta che non aveva intenzione di tenerlo. Mekura, contrariamente a quanto pensato, è disposta anche a rinunciare alla maternità e affidare Kimi a Mattyse. Orochi, tuttavia, non è assolutamente d'accordo... E decide di tenersi il suo "progetto", strappando la paternità al Senjuu e sfidandolo apertamente: se vuole rivendicare sua figlia, dovrà cercarlo.


No exp, ma GG per un altro passo della trama ♥
Come sempre, megahype per la sottoscritta quando muove Orochi.