Arrivo Oto

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22:45 Ekazu:
  [Cancelli di Oto] Il nubifragio si abbatte violento, ogni suono pare ovattato dallo scrocio della pioggia. Il tintinnare incessante delle gocce sulle pareti, sul legno degli alberi tutt’intorno, sulle poche coperture al di sopra di loro. Un accompagnamento che non fa nient’altro che risaltare il silenzio tra lui, quest’oggi dinnanzi ai cancelli, e i membri del Clan Doku. Nessuna parola, solamente un tacito lasciapassare. E’ lì in veste di guardiano. Ora più che mai quei cancelli devono essere protetti. Il sigillo pronto a liberarsi, gli occhi scarlatti nelle immediate lontananze delle mura che vigilano attenti dall’ombra. Nulla è lasciato al caso. Dunque qualche passo, sordo e schiacciato probabilmente dalla fanghiglia del terreno. Il lungo Haori bianco lo avvolge quasi fosse un mantello. Talmente largo e lungo da nascondere ogni tipo di muscolo e curva sul corpicino esile ma allenato. Dalle maniche, neanche le mani paiono sbucar fuori. Solo il viso, pallido quasi quanto l’haori stesso, a spezzar il tessuto. Un semplice completo di stoffa nera a tagliare il bianco sulla figura. Zuppo d’acqua, il crine corvino si adagia pesante sul visino. Lo sguardo bicrome quasi ne risulta schiacciato, oppresso, infastidito. Le palpebre ne nascondono parzialmente i pieni colori, in quel celeste e nero così diversi tra loro. Non si cura di trovar riparo, non teme la pioggia. Tantomeno si preoccupa di degnar anche solo di un saluto o cenno i Ninja già presenti lì. Le porte di Oto sono già socchiuse, una leggera brezza sbircia tra la fessura del portone. < non ci passo, aprite > solo questo, la voce a stento puo’ esser definita umana. Il cigolio dei cancelli del Suono a coprire per qualche attimo la tempesta. Qualche passo così da varcare l'uscio, lasciandosi alle spalle il portone semi aperto. Il vuoto della Foresta a mostrarsi, e per ora solo questo. [ Chakra: ON ]

22:49 Kasei:
  [Cancello] Passo lento e cadenzato che smuove la figura dell'Uchiha all'interno della foresta della morte, ha lasciato la ragazza da un paio di giorni e solo ora si sta per avvicinarsi alle mura del villaggio del suono. Indossa una semplice maglietta nera con scollo a V che scopre parzialmente il petto, un pantalone nero con falda che si allarga leggermente all'altezza dei polpacci e sandali in cuoio ai piedi. Tutto il vestiario sembra aver passato tempi migliori, una serie di strappi adornano il tessuto della maglietta e del pantalone mostrando porzioni di pelle nuda qui e là.Un leggero strato di polvere e fango ricoprono qui e la scarpe e pantaloni, bende, ormai di un bianco sporco, ricoprono gli avambracci del ragazzo partendo dai polsi, al di sotto di esse, lungo il braccio sinistro, scorre arrotolato il filo di Nylon. Un semplice cappio assicura una delle due estremità del filo alla base del pollice della mancina. Capelli leggermente lunghi portati all'indietro, fronte che viene lasciata completamente scoperta e corona di croci che permane in bella mostra, un doloroso abbraccio cinereo che marca con prepotenza il capo dell'Uchiha. L'andatura del ragazzone va a collassare su se stessa nel momento in cui le mura sono finalmente visibili, capo e schiena vanno a curvare leggermente in avanti. Il giovane va a convogliare il proprio chakra all'interno dei propri bulbi oculari, il tutto procede in maniera estremamente naturale, estremamente istintiva quasi come un imprinting primordiale lasciatogli in eredità. Lingue ardenti di un misto nero pece e rosso sangue vanno a lambire gli occhi e le iridi color notte dovrebbero cambiare colore in maniera repentina lasciando spazio al rosso scarlatto, attorno alla pupilla dovrebbe andare a formarsi una semplice Tomoe. Tenta di attivare il proprio Sharingan per comprendere al meglio la situazione attuale e comincia a ridurre lentamente quei dieci metri di distanza dal cancello. Gli occhi del ragazzone guizzano da destra a sinistra e viceversa, sta tentando di analizzare ogni passaggio, ogni persona a guardia e ogni ronda a lui visibile. Le mani restano all'interno delle tasche del pantalone mentre attende semplicemente di essere notato da qualcuno dei presenti. <Mi chiamo Kasei Byaku Uchiha> Imponente tuona la voce nella tempesta d'acqua che ogni suono ricopre ora, va a palesare definitivamente la propria presenza ormai non distante dal cancello stesso.[Chk:ON][24/25][Tentativo Attivazione innata][3xfuuda/filo nylon]

23:01 Ekazu:
  [Cancelli di Oto] Come quel cancello fosse il varco tra il regno dei vivi e l’oltretomba, un bagliore violaceo proveniente dal villaggio lo illumina da dietro. Un’atmosfera quella del Suono che da sempre si contraddistingue da tutte le altre. Un silenzio che persino in quella fitta vegetazione direbbe tante cose. E come d’incanto, quali occhi se non quelli macchiati dal potere scarlatto brillano più di altri. Dei passi sul suolo umido si alternano al suono della pioggia. Gli occhietti si serrano cercando di percepirne quanto prima la fonte. Rivoli trasparenti di acqua si delineano sul profilo affilato e apparentemente emaciato, a differenza di chi ora come ora si ritroverebbe di fronte. Riconosce lo Sharingan sul volto di lui. Il mento con l’avvicinarsi dell’altro si solleva lentamente, così da compensare la differenza in altezza. Ne ascolta le parole, facendo passare qualche attimo dalla sua presentazione < quindi > chiede, seppur in quella voce completamente piatta non vi è alcuna sfumatura interrogativa. Lo sguardo, quasi morbosamente, mai si distacca dal robusto Uchiha. Quasi da morto, il suo sguardo vuoto punta direttamente nello Sharingan al primo stadio. Le labbra sottili si schiudono di poco. La condensa nell’aria che forma una soffice nuvoletta di vapore che muore poco dopo. < serve qualcosa > di nuovo, una domanda che non suona come tale. [ Chakra: ON ]

23:12 Kasei:
  [Cancello] Continua la propria avanzata dopo aver palesato la propria presenza, il passo lento e cadenzato calca nella fanghiglia la propria impronta. Osserva con attenzione la figura dell'altro uchiha che va via via divenendo sempre più nitida, lo inquadra con attenzione da capo a piedi e viceversa cercando di memorizzarne ogni particolare ora. Una leggera smorfia macchia l'espressione del ragazzone giusto qualche istante quando l'altro termina la propria frase, attende qualche breve istante lasciando calare il silenzio poi va a dischiudere le labbra. Riprende a parlare, il tono abbandona la bocca basso e vagamente roco come al solito. < Sono qui per vedere il nuovo Kokukage... O meglio sono qui per riunirmi al mio clan.> Ammette senza troppo tergiversare nei confronti del fratello di stemma e antico sangue. < Vengo da Kusagakure, ho scoperto il mio lineaggio quando ormai le sedi del clan erano completamente vuote e dunque l'unica cosa che mi restava da fare era cercare di raggiungerli.> Conclude verso la figura maschile lasciando serrare nuovamente le mascelle, nessuna inflessione particolare in quel tono che permane completamente serio.[Chk:ON][23/25][Sharingan:on][3xfuuda/filo nylon]

23:27 Ekazu:
  [Cancelli di Oto] Ne ascolta il dire. Una risposta abbastanza prevedibile, il processo di migrazione del Clan a quanto pare non è ancora completo. Vi sono lasciti dell’innata ancora sparsi nel mondo ed Oto, come una lanterna per le falene, attira occhi rossi da ogni dove. Un richiamo accentuato da ciò che ora il mondo sa. Il potere è di nuovo in mano al suo, al loro Clan. In viso non reagisce, non vi è singolo muscolo che si piega al sentir delle sue parole. Si aspettava forse qualcosa di diverso? Il capo accenna leggeri movimenti, ad annuire quasi. < si ma io perché dovrei farti entrare.. > borbotta in modo tale che sia solamente l’altro ad udirne le parole < facciamo un gioco ti va > neanche il tempo di dar mondo all’Uchiha di rispondere che incalza. Intanto, la pioggia si fa sempre più forte. Le braccia lasciate penzoloni ai lati del busto si intrecciano al petto, l’eccesso di stoffa bianca bagnata dall’acqua si gonfia disordinato < dammi un motivo, uno soltanto.. > il flusso di Chakra immediatamente verrebbe reindirizzato agli occhi, stimolando il gene Uchiha. Qualche attimo, e lo sguardo bicrome muta in un rosso vivo. I Tre tomoee neri ruotano furiosamente per poi assestarsi attorno alla minuscola pupilla. Fermi, su di lui. < .. per cui dovrei farti entrare. > subdola, nel mentre parla, l’innata andrebbe ad osservarlo fin nei minimi dettagli. Dalle fasciature, al fisico, ogni piega di ogni singolo muscolo passerebbe sotto il torchio di quegli occhietti apparentemente inermi < .. capisci che non posso far entrare chiunque dopo quello che è successo, specialmente se si presenta un tizio grande e grosso come te da Kusa.. > rincara la dose. [ Chakra: 77/80 ] [ Attivazione: Sharingan III Tomoee ]

23:52 Kasei:
  [Cancello] Lo sguardo del ragazzone resta piantato in quello altrui, ne osserva con attenzione i gesti, i modi di fare e ascolta ogni inflessione data dall'altro durante tutto il suo discorso. Non interrompe ma semplicemente, in totale silenzio, va ad annotare mentalmente quanto gli viene concesso dall'altro e non sembra minimamente scomporsi almeno fino a quando non vede cambiare le iridi altrui. Istinto puro muove come in precedenza il corpo stesso del giovane, un semplice passo indietro, come una fiera selvatica in maniera del tutto naturale comprende che potrebbe diventare preda in pochi istanti. < Q-Quindi è vero> Riesce a sibilare appena fissando quegli occhi, quelle iridi scarlatte esattamente come le proprie o forse non esattamente. Si rende conto dopo alcuni secondi delle tomoe in più presenti all'interno degli occhi altrui e quell'espressione sconcertata lascia rapidamente posto ad uno sguardo curioso e al tempo stesso adorante quasi. < dopo quello che è successo?> Sibila appena cercando di comprendere meglio di cosa l'altro stia parlando per poi prendere alcuni attimi prima di andare a dischiudere nuovamente le labbra. < Perdonami ma non credo di comprendere di cosa tu stia parlando, un paio di giorni addietro una ragazza dagli occhi rossi che era con me dovrebbe aver raggiunto le porte. Io mi sono fermato in qualche piccolo villaggio non lontano, avevo alcune cose da fare ma per il resto non so altro.> Annuncia completamente sincero, ancora una volta il tono resta basso e vagamente roco, nessuna inflessione particolare sembra tingerlo. < Se l'unico problema è la sicurezza>...< Puoi comprenderlo meglio di me, dubito di poter anche solamente muovere un muscolo prima che tu possa spezzarmi entrambe le braccia e forse faresti in tempo anche a tagliarmi una gamba> E nuovamente il vociare del ragazzone viene meno, una breve pausa che lascia nuovamente spazio al rumore della tempesta che incombe sulle loro teste, lo scrosciare dell'acqua riempie quel silenzio in maniera quasi poetica. < Per quanto riguarda invece i motivi che mi hanno spinto a raggiungervi so che potrebbero essere giudicati futili o stupidi ma>...< Sono qui per comprendere meglio chi sono e da dove vengo. Ho scoperto di appartenere al Clan ma non chi siano veramente gli Uchiha, voglio poter comprendere al meglio questo dono e le sue origini. Voglio poter scendere su quei campi di battaglia un giorno ed essere in grado di affrontare i mostri che lo dominano. Soprattutto..> La frase va a mozzarsi nuovamente e le mascelle vanno a serrarsi con estrema forza, i canini vanno a snudarsi in un ringhio quasi e i pugni a serrarsi. <Non voglio più provare quel senso di impotenza... Davanti a nessuno, neanche a Yukio> Sibila a denti stretti lasciando affondare le unghie nei palmi di entrambe le mani [Chk:ON][22/25][Sharingan:on][3xfuuda/filo nylon]

00:08 Ekazu:
  [Cancelli di Oto] Lo scalpiccio del passo all’indietro attira istantaneamente lo Sharingan che scatta persino al più leggero dei movimenti. Si muove, la pupilla si restringe nell’iride scarlatta. Un segnale premonitore di ciò che a volte va oltre l’apparenza. Imperturbabile in apparenza, neanche una piega delineata su quel volto che pare fatto di cera, eppur pronto a scatenare l’inferno se necessario grazie al solo ausilio di quegli occhi. Non gli serve null’altro. Falso allarme, comunque. Un semplice destabilizzarsi dinnanzi ai tre tomoee. Comprensibile. < si, quello che è successo.. > la presa di Oto, il ribaltamento del potere da parte della Yugure. Forse presentandosi, Kasei potrebbe capire rapidamente, ma non è ancora il momento. < .. sai, Oto, Kunimitsu.. > il Marchio sul collo gode, si infiamma per qualche attimo al solo udire quel nome < .. la Yugure > impossibile per lui non essere a conoscenza di tutto questo. E parla, ne ascolta le parole senza interromperlo, le braccia che da incrociate allo sterno tornano penzolanti ai fianchi, il busto stanco e pigro inizia ad inarcarsi appena, le spalle accennano a chiudersi. Nuovamente, quella netta contraddizione tra il suo aspetto e quegli occhi. Poi il nome di Yukio. Quel senso di rivalsa, comune a molti ma mai banale tra gli Uchiha. < .. Yukio > il Tessai, Kage di Kusa. Un mostro. In viso pare mostrare nervosismo. I pugni di lui si serrano in un violento pugno, i denti si mostrano voraci e ferali. Vero e proprio odio, forse? < .. cosa c’entri tu con Yukio > un piccolo passo in una direzione, il terriccio ai suoi piedi si schiaccia. Le palpebre calate a metà nascono a malapena lo Sharingan che intanto gode nel soffermarsi in quei dettagli, in quella sua – se vogliamo chiamarla così - fragilità esterna nel mostrare così rapidamente ciò che cova dentro. < ti vedo abbastanza teso.. > teso è forse la parola giusta? < .. nervoso.. > ‘’chiede’’, nuovamente senza intonazione. Da sotto, più basso di lui di qualche centimetro, compie un altro passo, la testolina ad inclinarsi di lato quel che basta da sollevare gli occhietti verso il suo viso così poco composto. [ Chakra: 75/80 ] { Sharingan III Tomoee }

00:28 Kasei:
  [Cancello] Lentamente il giovane colosso sembra ritrovare il solito stoicismo, i muscoli delle braccia tornano a rilassarsi e riacquista lucidità, la mancina va a sollevarsi appena a sfiorare quella corona di croci sul proprio capo. Un gesto rapido, indice e medio che passano in maniera istintiva ed inconsapevole quasi. <Ho un debito da ripagare a chi voleva mettermi al guinzaglio> E questa volta non arretra mentre l'altro avanza, nuovamente quella reazione data dall'istinto sembra spingerlo a girare le spalle e andarsene ma la sua sete sembra finalmente sovrastare quella reazione naturale, puro e semplice istinto di sopravvivenza. <Gioco interessante> Sibila appena lasciando arcuare le labbra nell'angolo superiore destro della bocca lasciando cosi intravedere la bianca dentatura. Solito sorriso sghembo e divertito che va a macchiarne indelebilmente l'espressione, la scacchiera ormai va a svuotarsi lentamente dei pezzi inutili e l'uchiha decide di partecipare finalmente a quella partita. < Per quanto riguarda la presa di Oto e l'intervento della Yugure... Sono al corrente, almeno di quanto era stato fatto giungere a Kusa fino alla mia permanenza.> ed ora ogni pezzo comincia a muovere i propri passi < Non si tratta di nervosismo ma rabbia, rabbia per quanto successo e soprattutto perchè continua a ripetersi. Anche adesso... Impotente di fronte ad aspettare che qualcunaltro faccia il bello o il cattivo tempo.> Ed è Kasei ora a cercare di avanzare verso l'altro, a chiudere nuovamente quelle distanze che lo separano dalla figura maschile. < Conosci i miei motivi ora, sai cosa mi spinge a riunirmi a ciò che mi appartiene per diritto di nascita. Come già detto in precedenza sono quasi certo che tu stesso potresti rendermi inerme prima che io possa nuocere a chiunque> E qui le mani vanno a sollevarsi, entrambi i palmi aperti vengono rivolti verso l'alto e i gomiti portati a toccare il busto. < Non ti basta? Semplice legami, Yukio ha detto di saper vedere all'interno della mente altrui, sono sicuro che il Kokukage stesso possa farlo a sua volta o magari stesso tu. Non ho nulla da nascondere e magari questo ti toglierà ogni sorta di dubbio.> Termina verso l'altro lasciando allargare ulteriormente quel sorriso sul proprio volto. [Chk:ON][21/25][Sharingan:on][3xfuuda/filo nylon]

00:53 Ekazu:
  [Cancelli di Oto] Muoversi nella mente altrui, manipolarla secondo il proprio volere. Soggiogare la volontà e la psiche di un essere così da piegarla. Letteralmente l’unica cosa che è in grado di fare ed in cui, probabilmente, pochi al mondo possono tenergli testa. E lui lo sa, ne è consapevole. I tomoee ruotano vorticosamente al proferire di quelle parole e al passo in avanti. All’accennar di quel suo potere, e stimolati ulteriormente dal fare sicuro del genin Uchiha. E ai suoi occhi, a quel suo attento osservare, il repentino rilassarsi, quella rabbia così prontamente sopita e celata nel sorrisino finale, nulla sfugge. Troppo forzato, forse? Nasconde qualcosa, ma perché dovrebbe? Ha il coltello dalla parte della lama, dovesse Ekazu scoprire qualcosa si ritroverebbe immediatamente sotto terra. Ma nulla. Lo Sharingan si stabilizza. Le palpebre si sollevano mostrandolo nella sua interezza. Il Chakra ribolle nel Keirakukei accumulandosi negli Tsubo. < non fraintendermi, non voglio vietarti di far del male.. > chi meglio di lui puo’ astenersi dal giudicare ciò che è bene e ciò che è male < .. ma sai, precauzioni.. > e allo scandire sbiascicato di quest’ultima parola, il Chakra fuoriuscirebbe dai punti di fuga dirigendosi verso l’altro, andando ad intaccare immediatamente la sua mente. Ogni cosa parrebbe annebbiata, nessun alterazione della realtà, tutto potrebbe durare un istante quanto un eternità. L’Illusione veicolata dall’innata non andrebbe ad intaccare ciò che è la sua percezione sensoriale, ma ciò che ne è l’origine. La mente, pura e semplice materia grigia in conflitto con quell’ondata di energia. E la sua memoria, in particolar modo. Gli si para dinnanzi a lui, cercando di dargli forma così da accedervi più agevolmente. Come un enorme archivio, colmo di cassetti. Su ogni cassetto, l’inconscio e la stessa mente di Keisei lo guiderebbe verso ciò che vuole sapere. ‘’Niente da nascondere’’ E tenterebbe dunque di cercare, tra quei ricordi, quelli legati a Yukio, legati a quei ‘’semplici legami’’. Nulla può lasciare al caso. Dovrebbe essere relativamente semplice, se presente in quella materializzazione della memoria, intercettare ciò che gli serve. Forse uno degli scaffali più vicini a lui. E se individuato, andrebbe ad aprirlo, ad estrarne il contenuto così da rivivere quegli attimi che nella memoria del genin Uchiha sono ancora vivi. [ Chakra: 59/80 ] [ Se Ipnosi Uchiha ] [ Sharingan III Tomoee ] { Mente: 74 } { Genjutsu: 125 }

STOP

Il Genjutsu di Ekazu gli permetterà di vedere senza alcun filtro tutta la vita e il percorso di Kasei di un anno, nello specifico Ekazu si ferma sull'ultima frase in merito al 'semplice legame'. Nell'illusione Ekazu raccoglie tutte le informazioni di incontro con Yukio, tra le tante con loro c'era la figura di Hoshiko, la zona che viene ri-vissuta è ambientata a Kusa. Yukio lascerebbe cadere entrambi in un palese genjutsu riconoscibile da Kasei grazie alla sua innata. All'interno del Genjutsu Ekazu verrà a scoprire tutto ciò che Yukio ha riferito in merito ai personaggi della Yugure, quale era l'argomento. Kasei non ha tentato la liberazione del genjutsu per altro potrà vedere ciò che accade durante l'illusione e dal momento in cui verrà rilasciata. Tutta la discussione verrà inoltrata ad Ekazu [GO!]

01:12 Kasei:
  [Cancello] <A sua disposizione> SIbila appena lasciando allargare nuovamente quel sorriso strafottente e divertito sul proprio volto, china appena il capo addirittura per rendere quel contatto visivo semplice. Ancora una volta si ritrova in quella situazione di completa e totale impossibilità a fare alcun chè, quel senso di impotenza lo travolge risvegliando la belva che si dimena con forza sotto la pelle del giovane. Lo sharingan ancora attivo gli consente ancora una volta di rendersi conto del Genjutsu che lo travolge come un fiume in piena e questa volta però non applica alcuna forza contraria, lascia che l'altro frughi all'interno della propria testa senza alcuna limitazione. Non che fondamentalmente possa imporne. permane immobile con lo sguardo fisso in quello altrui in muta attesa di quanto va consumandosi, lascia che il corvo si cibi della carcassa dei suoi ricordi. Il Genin resta occupato a tenere semplicemente a freno quella belva che si divincola con forza al proprio interno, stringe le catene e continua ad alimentare la propria calma lasciando ardere dolcemente quella fiamma. < E dunque?> Domanderebbe alla fine nel momento del rilascio da parte dell'altra figura maschile ivi presente. < Spero tu abbia trovato le risposte che cercavi e temo che coincidano esattamente con quanto da me detto più volte in tale sede.> [Chk:ON][20/25][Sharingan:on][3xfuuda/filo nylon]

01:34 Ekazu:
  [Cancelli di Oto] Vede ogni caso. Chiaro e limpido, rivive quell’incontro con Yukio come se fosse stato lui a subirne lo spaventoso potere. Per quanto ricorda, e ricorda ben poco di quel che era il suo Alto Elitario nei Maboroshi, quell’atmosfera opprimente, quelle velate minacce e il contrasto tra la paradossale situazione dopo l’illusione e la tensione mortale nel durante, sono tipici segnali di chi sa che detiene un potere ben superiore agli altri. E lo teme. Il Chakra rimane nella sua mente, lo sguardo mai si distaccherebbe da quello addirittura abbassato di Kasei. Rimane ancora lì con quelle immagini che si stampano dinnanzi agli occhi, flashback rapidissimi eppur così chiari. Vi sono troppe cose poco chiare. I loro nomi, questi due, Hoshiko e lo stesso Uchiha, le informazioni e la stessa cura di Yukio nel sottoporre le due poveri menti di due novizi al suo mostruoso potere. La fronte ancora grondante acqua per un attimo si arriccia, le sopracciglia impercettibilmente si aggrottano pensierose, non preoccupate. Il Chakra che ancora covava all’interno della mente del giovane lo trascinerebbe nuovamente in un, questa volta ben più spinto, genjutsu. Lo stesso che fece a Shinuja. Terzo stadio di quel che è il puro e brutale potere illusorio dello Sharingan. Il tatto e quindi il dolore, il gusto e la vista verrebbero intaccati. All’improvviso, se l’illusione fosse partita, Kasei potrà percepire un sapore ferroso in bocca. La realtà intorno a lui, per ora, apparirebbe immutata se non fosse per questo dettaglio. Un sapore che ricorderebbe vagamente quello del sangue. E con i suoi stessi occhi, in quegli stessi istanti, vedrebbe il corrispettivo di Ekazu nell’illusione infilargli la mano destra arcuata quasi fosse il più vorace degli avvoltoi in bocca, affondando, sempre più, sempre più. Tutto così rapido, tutto così esagerato, quasi surreale eppur dannatamente convincente. Il dolore è quello, lo stesso dolore che un essere umano proverebbe nel venir ribaltato dall’interno. Le dita arcuate nell’illusione lo graffiano, lo strozzano, afferrano le interiora. Il dolore è insopportabile. L’Ekazu del piano reale è lì, però. Immobile, con gli occhi scarlatti sgranati su di lui. Se tutto questo fosse riuscito, e se il dolore causatogli lo avrebbe portato a collassare, o quantomeno a cedere, si volterebbe verso le mura di Oto. < portatelo dentro e tenetelo sott’occhio.. non deve uscire da Oto > // SE END [ 54/80 ] [ Se Potere Illusorio III Stadio ] [ Genjutsu: 125 ]

01:48 Kasei:
  [Cancello] Purtroppo non riesce a pronunciare alcuna parola poiche il Genjutsu applicato dall'altro sembra cambiare in maniera repentina e assolutamente dolorosa. Per quanto comprenda di esser preda di un semplice trucco il ragazzo ben poco può contro quel potere, soverchiante ancora una volta. Il sapore ferroso di sangue va a macchiare la propria lingua impastando la bocca, vede l'altro avvicinarsi e affondare la mano all'interno della propria bocca, il dolore è del tutto reale. Sente le unghie della mano altrui affondare nella propria carne e le membra contorcersi in preda ad un incendio di dolore che raggiunge la testa con una forza spaventosa. Gli occhi vanno a sgranarsi e quella fiamma all'interno del ragazzo brucia sempre più violenta, dal centro del petto lingue di chakra rosso cinereo esplodono lambendo ogni fibra del suo essere. Cerca di ribellarsi, purtroppo inutilmente, a quanto gli sta accadendo, lentamente scivola nell'oscurità ancora una volta accogliendo il dolore per rifugiarsi nella propria mente. Un altro conto aperto, un'altra tacca da aggiungere al proprio fucile, un altro guinzaglio imposto questa sera. Ogni forza lo abbandona e lentamente le palpebre vanno a serrarsi lasciando che la fiamma dello sharingan vada a spegnersi per cause di forza maggiore, cenere, braci ardenti restano in quello sguardo vacuo che fissa Ekazu. Sviene finendo ancora una volta con il volto nel fango e il rumore della pioggia ad accompagnarlo sempre più distante nel suo sonno. [Chk:ON][19/25][Sharingan:on][3xfuuda/filo nylon][END]

Kasei arriva ai cancelli di oto, incontra Ekazu che gli legge la mente. Il Genin finisce per l'ennesima volta in un genjutsu, Ekazu legge ogni ricordo dell'ultimo incontro con Yukio e Hoshiko.