Gli occhi della Yugure sono chiusi

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18:18 Tenshi:
 Giorni di viaggio e di cammino l'hanno ormai portata in quel luogo: la grande cascata di Takigakure. Il luogo che, forse, avrebbe risposto alle domande della Senjuu e del Doku riguardo alla Yugure. E quest'ultima sembra essere sempre più la meta ideale per la rosata. Se Tsuki avesse davvero tradito il patto, come pensava Eryk, lei non potrebbe più far ritorno a Konoha. Dovrebbe vivere nascosta, anche da Kusa, qualora il suo nome venisse rivelato all'Alleanza. Di certo, non si trova in una bella posizione. Si era fidata troppo del suo acerrimo nemico. E tutto per la speranza di poter salvare Onosuke. Le dispiace aver preso quella stupida decisione non parlandone con l'unica persona che davvero si fidava di lei. E di cui lei poteva fidarsi. Gli occhi cerulei della rosata riflettono l'acqua cristallina della cascata che si abbatte al suolo con violenza. Il sole, intanto, sta calando, rendendo quel paesaggio ancor più suggestivo. I lunghi capelli rosa sono raccolti in due trecce laterali che le ricadono sul seno. Sul capo, come al solito, non porta nessun coprifronte che la contraddistingua come kunoichi di un villaggio. Indossa un top nero a maniche lunghe, con uno scollo a barca, che lascia intravedere le clavicole. Dei pantaloni da tuta neri e larghi, le fasciano la vita, per poi allargarsi sulle gambe e stringersi nuovamente alle caviglie, grazie a due elastici. Alla coscia destra sono legate delle fasce elastiche bianche che reggono un portakunai nero, all'interno del quale si trovano shuriken, kunai e tonici. Ai piedi porta le solite scarpe di tela nere, logorate dall'uso e dal tempo. In spalla porta un piccolo zaino da viaggio, anch'esso nero, all'interno del quale si trovano vari vestiti ed attrezzatura medica per ogni evenienza. D'altronde, la rosata non conosceva quei luoghi e non sapeva cosa sarebbe potuto succedere durante il viaggio. Il Chakra scorre già con violenza all'interno del suo esile corpo. Guarda il proprio compagno per qualche secondo, mentre i passi avanzano. < Spero che riusciremo ad avere le risposte che cerchiamo > esclamerebbe, per poi tornare a guardare l'immensa cascata davanti a sé. [Chakra on][[equip (tutto nel portakunai): 3xshuriken - 3xkunai - 2xcarta bomba - 2xtonico curativo - 2xtonico recupero chakra - 2xtonico curativo speciale - 2xtonico recupero chakra speciale - 2xfuuda con tronchetto sigillato]

18:27 Eryk:
 Come da programmi erano partiti dal villaggio nascosto della foglia e a tempo debito erano arrivati lì, alla più grande cascata delle terre ninja anche se non erano lì per fare i turisti, quella vista è sicuramente mozzafiato, perdendo qualche attimo ad ammirare la bellezza di quello scenario naturale il quale è preservato così al naturale, regalando emozioni al Doku. Segue il sentiero e le indicazioni per il tempio, infondo mica è del posto e anche lui si deve orientare in qualche maniera: il noctis faceva proprio riferimento a quel tempio dove Beto-san, gli occhi della yugure, avrebbe raccolto le loro preghiere. Sono passati mesi ormai da quell’unica edizione del giornale e ormai quel nome è famoso ovunque nelle terre ninja, facendogli dunque dedurre che la porta d’ingresso reale sia stata svelata a tempo debito, soprattutto per una come Tenshi che proviene da Konoha. Già proprio lei che sta rischiando tutto a differenza del Doku, il quale ha avuto modo di parlare con il suo Kage il quale, dopo una serata a parlare senza filtri e nella più totale onestà, come suo solito, ha deciso di non proclamarlo un mukenin, anzi, di lasciargli un regalino in caso di bisogno. C’era ancora da aspettare probabilmente per quel titolo, ciò che più si addice al suo modo di vivere: eremita, ma già il non essere considerato un traditore, è sufficiente per ora, come a dimostrazione che il problema non è tanto Kusa, bensì Konoha e ciò che rappresenta. Veste una camicia bianca con le maniche risvoltate come al solito, un paio di pantaloni neri eleganti e degli anfibi anch’essi neri. A reggere in vita i pantaloni una cintura dal cuoio nero e la fibbia argentata, con la camicia che è inserita all’interno dei pantaloni in maniera ordinata invece che essere lasciata penzoloni. I capelli corvini sono raccolti come sempre in quella coda di cavallo tipica mentre le tasche sono gonfie con sigarette, accendino, qualche moneta e qualche tonico che ha con se in tasca se fosse necessario. Il chakra, dato che arrivano entrambi da un lungo viaggio, è attivo e in circolo come sempre. <”Lo spero pure io, non oso immaginare se dovessero essere diffidenti nei tuoi confronti a presentarci direttamente a Oto.”> le risponde con quel tono profondo e quel timbro roco. [chakra on]

18:50 Tenshi:
 Vista la situazione della rosata, non poteva certo chiedere a Furaya cosa ne pensasse delle sue idee rivoluzionarie e del suo voler andare ad Oto. Probabilmente, l'avrebbe rinchiusa in prigione. Quando la Senjuu era tornata a Konoha, la Decima le aveva chiesto trasparenza, le aveva promesso che avrebbe fatto qualcosa per sistemare la situazione, soprattutto per Norita. Eppure, non aveva mosso neanche un dito. A quel punto, è ovvio che neanche l'Hokage sia trasparente con i propri cittadini. Essere dichiarata disertrice solo per non aver fatto ritorno subito al villaggio poi... le fa odiare Konoha ed il suo kage ancor di più. Perché, in fondo, i ninja non sono altro che pedine, che devono svolgere il proprio compito ad occhi chiusi, fidandosi ciecamente delle parole dei kage. Si aspetta di trovare delle risponde, dunque, in quel luogo. In quel tempio in cui si trova l'occhio della Yugure, Beto-san. < Sai già che ho conosciuto molti di loro. Mi sento positiva > le mani si stringerebbero in due pugni, carica. Sente che quella è la strada giusta per lei. Sente che può riuscire a superare tutti i paletti che le si pongono davanti. Sa bene che le proprie origini potrebbero essere una minaccia per la Yugure. Konoha è da sempre stato il villaggio della pace per eccellenza. Per non parlare, poi, del clan Senjuu, fedelissimo alla Foglia da sempre, dato che è stato proprio Hashirama Senjuu a creare quel villaggio. Ma è disposta a tutto pur di farsi accettare. Anche le torture, se necessario. < Spero che mi ascoltino, invece di uccidermi direttamente. Accetterei anche che analizzassero la mia mente ed i miei ricordi, pur di farmi accettare. So quello che voglio e non ho paura di affrontarlo > direbbe, tutto d'un fiato. Certo, se la uccidessero, tutto avrebbe fine. I suoi ideali, i suoi obiettivi. Ed Onosuke... non potrebbe essere più salvato. Perché nessuno, tranne lei, conoscerebbe la chiave di tutto. Nessuno, tranne lei, saprebbe che Onosuke è perso nell'oblio, incatenato nella mente di Tsuki. I passi continuerebbero, intanto, ad avanzare, alla ricerca di quel tempio. [Chakra on][equip lo stesso]

19:02 Eryk:
 La ascolta mentre segue quelle indicazioni, cominciando a vedere il tempio all’orizzonte, con il loro obiettivo a portata di mano ormai, tuttavia non accelera il passo, non si mette a correre verso quella direzione anche perché non va da nessuna parte. La sinistra tira fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette, ormai praticamente finito e l’accendino, infilandosene una tra le labbra e accendendola con quel fare che è un automatismo, proteggendo la fiamma dal vento con la destra la quale è a palmo aperto proprio per fare da scudo a quella fiammella. Finito di accendere la sigaretta, questa viene afferrata proprio dalla destra mentre inspira, la mancina invece infila tutto in tasca di nuovo. <”Lo so, sono nella tua stessa situazione. Fossi in te non vorrei che mi vedessero i ricordi, pensa solo se per provare la tua buona volontà ti chiedessero di uccidere Onosuke, il quale è a tutti gli effetti un ninja della foglia.”> va solo ad analizzare una delle tante opzioni che le possono presentare mentre la destra allontana la sigaretta dalla bocca e va ad espellere il fumo grigio dalle labbra e dai polmoni, inspirando nuovamente un altro tiro. Rilascia un po' di fumo, quello in eccesso dalle narici per poi aprire di nuovo la bocca per parlarle <” Dimentichi che sono dove sono non grazie a una rivolta pacifica ma che hanno ucciso anche la kokukage. Se hai il concetto che questi possano essere dei salvatori, beh lo abbandonerei prima di subito.”> dettaglio appunto da non dimenticare dato che dubita che i membri della yugure che lui stesso conosce lo accoglieranno a braccia aperte o lo stanno aspettando anche perché se così fosse perché Kimi non ha mandato una scorta per lui alla magione invece che lasciarlo a difendersi da solo, fortuna vuole che Eryk non sia particolarmente affezionato o legato al clan e che Kusa ha molto di più da offrirgli che il suo clan, motivo per il quale non si è mai separato da quel foglio che Yukio gli ha lasciato come appunto, una possibile carta da giocare nel suo mazzo. [Chakra on]

19:25 Tenshi:
 Il suo cammino avanza, lento, a passo con quello di Eryk, verso quel tempio ormai vicino. I pensieri vagano, così come i dubbi. Sente che quella sia la scelta giusta per la sua vita. Ma lo sarà per quella di Onosuke? Se lei dovesse rimetterci le penne, tutto questo non avrebbe più senso. E le possibilità che non la lascino entrare, uccidendola, sono molto alte. Ma crede nelle proprie abilità, crede nei propri ideali. Crede in quelle parole scambiate con Kioshi, Sango e Kimi. < Mi sono sempre chiesta cosa avrei preferito salvare tra i miei ideali ed Onosuke > risponderebbe all'eventualità posta dall'altro. Cosa succederebbe se le chiedessero di uccidere l'Aburame? Lo farebbe veramente scegliendo se stessa ed i propri ideali, o non lo farebbe, scegliendo invece lui? < Non sono mai riuscita a trovare una risposta. Sceglierei me stessa o preferirei lui? > quest'ultima domanda la pone a sé stessa, lo sguardo ceruleo puntato sul sentiero. Potrebbe mai uccidere l'amore della sua vita? No, questo già lo sa. Ma ciò significherebbe uccidere se stessa. E seppellirla una volta per tutte. Seppellire quella parte di sé che per anni era rimasta sopita, nel profondo del suo cuore. Quella parte buia, che a volte veniva fuori, in impeti di rabbia contro sconosciuti ed anche conoscenti. Seppellire Yami, la vera sé. E poi perdere tutto. Perdere la vita. Semplicemente perché non è riuscita a staccarsi da quel legame profondo che avrebbe preferito fare a pezzi. < Non ho mai pensato fossero dei salvatori. Ma continuo a non aver paura, perché questo è ciò che voglio per la mia vita. Semmai dovessero uccidermi, allora vorrà dire che sono stata una debole. E allora, me lo sarei meritato. Solo i potenti possono restare in vita, in questa giostra infernale chiamata mondo > quella è la sua filosofia di vita. Tutto è guidato dalla legge del più forte. I deboli sono destinati a morire, presto e velocemente. I forti, invece, vivono, allungando la propria vita in ogni battaglia vinta. E se lei morirà, quello sarà stato il suo destino. Il destino di una debole che non è riuscita a vivere appieno la propria vita. [Chakra on][equip lo stesso]

19:50 Eryk:
 LA ascolta in tutto ciò che ha da dire, la parte riferita a se stessa e la parte che invece è rivolta a lui e al monito che le fa. Risponde alzando le spalle, infondo non sarà di certo lui a dire a Tenshi come vivere la propria vita, non ne capisce il pensiero e quei desideri, quel chiodo fisso legato a quella relazione che ormai è tossica per lei più che sana, perché il suo amore è disperso chissà dove e perché è pronta a sacrificare tutto per il nulla sostanzialmente, se dovesse morire chi è che riporterebbe indietro Onosuke? A chi importa dell’Aburame se non solo ed esclusivamente a Tenshi? Fatti loro a una certa, non sono cose che gli riguardano e se questa è la decisione della Senjuu sarà un peccato perdere una compagna valida di viaggio ma se ne farà una ragione a tempo debito, concordando con ciò che ha detto: ‘sarà morta non vivendo la sua vita appieno e perché era debole’ non tanto come Kunoichi, ma come donna. Arrivano alla fine al tempio, fermandosi proprio all’ingresso a guardarsi attorno. Non c’è nessuno oltre a loro, comprensibile anche se effettivamente cosa c’è da aspettarsi da quel posto, dimenticato da tutti tranne che dalla natura incontaminata e indicato solo da un occhiello in una rivista…<”Diamo un occhiata in giro.”> dice a Tenshi mentre lascia cadere quella sigaretta a terra, calpestandola poco dopo mentre si dirige proprio verso l’ingresso del tempio dove in teoria questo Beto-san doveva aspettarli, loro e quelli che come loro anelano alla libertà. [chakra on]

20:10 Tenshi:
 Rimugina ancora per qualche attimo su quei pensieri. Ha da sempre creduto nella legge del più forte. Ma, in fondo, quel sentimento che la lega ad Onosuke la rende ancora debole. Se morisse, lo avrebbe davvero meritato. Perché non può permettersi di tremare davanti a quell'amore che potrebbe sembrare a senso unico. E, chi lo sa, potrebbe esserlo realmente. Onosuke riuscirebbe ad accettarla, nonostante il suo cambiamento? Nonostante la Tenshi di un tempo non ci sia più? Questo è un altro dubbio che la tormenta. Forse, è troppo stupida per rendersi conto del fatto che quell'amore la sta consumando. Che, probabilmente, sarà proprio quell'amore che la condurrà alla morte. Per qualche secondo si ritrova a fissare il vuoto. Ci si perdeva da prima di Kiri. Ci si perdeva a Kiri. Ci si perde anche adesso, dopo Kiri. Quel vuoto che ha sempre avuto bisogno di colmare. Quel vuoto che sembrava essere stato colmato semplicemente da se stessa, per poi scoprire che non era così. Viene riportata alla realtà soltanto dalle parole del Doku, che la invita a dare un'occhiata in giro. Sono arrivati all'ingresso del tempio, dopo giorni di cammino e dopo settimane d'organizzazione. Dopo il loro litigio davanti alle porta di Konoha e dopo la loro partenza, di nuovo uniti da quello strano legame che c'è sempre stato tra i due. Eryk è un po' la sua ancora di salvezza. Il modo per non impazzire e per non fare cazzate. E lei ne approfitta, forse troppo. < Sembrerebbe vuoto qui > esclamerebbe, notando come all'ingresso del tempio non ci sia proprio nessuno. E Beto-san, l'occhio della Yugure, dov'è finito? Possibile che neanche oggi riusciranno ad avere le risposte che cercano? Attraverserebbe l'ingresso, mentre lo sguardo ne analizzerebbe ogni angolo. Si schiarirebbe la voce, per poi esclamare < Permesso? > e fare qualche altro passo verso l'interno. [Chakra on][equip lo stesso]

20:28 Eryk:
 <”Già…”> si lascia sfuggire in un tono amareggiato mentre si incammina a sua volta all’interno del tempio entrando, in maniera meno educata, a differenza di Tenshi che chiede permesso, all’interno. Le ambrate si posano alla ricerca di segni di vita ma nulla, neanche l’ombra. Scuote il capo per poi afferrare con la sinistra la spallina dello zaino che si stava portando appresso. Lascia a Tenshi il compito di cercare in giro mentre lui ha già decretato che quello è un buco nell’acqua. Le mani vanno alla ricerca di un pezzo di rotolo e del pennello con l’inchiostro, aprendolo per terra in maniera che abbia una base sulla quale potersi appoggiare per scrivere. La punta del pennello si bagna di quell’inchiostro nero per poi lasciare il segno sulla carta bianca del rotolo. [“Gli occhi della Yugure sono chiusi.”] un chiaro riferimento al motivo per la quale si trovavano lì, per incontrare appunto Beto che a quanto pare non era lì a pregare per loro come scritto. <”E se il Noctis a questo punto non fosse parte della Yugure? Se le parole all’interno non fossero la reale voce di questo gruppo di persone?”> Chiede alla compagna dato che lì doveva esserci qualcuno ad aspettare quelli come loro, quelli che a quella chiamata hanno aperto gli occhi e allargato le loro vedute eppure, lì così come quel giornale gli aveva aperto gli occhi, quell’assenza gli sta facendo voltare il proprio sguardo altrove verso altri lidi. Chiude il pennello e si alza di nuovo, raccogliendo lo zaino per poi rimetterselo in spalla senza perderci troppo tempo, ne avevano già perso abbastanza prendendo verso Ovest verso il villaggio della cascata invece che per Est verso Oto. <”Andiamocene, Oto è ancora distante…”> direbbe ora alla rosata, nella sua voce collera e delusione. [end?]

20:45 Tenshi:
 Nessuno risponderebbe all'esclamazione della rosata. Lo sguardo andrebbe qua e là, alla ricerca di qualcosa, di tracce di qualcuno che è stato lì. Ma il tempio sembrerebbe desolato. Nessuno li stava aspettando. E loro avevano perso del tempo prezioso. Osserva come l'altro scriva in un rotolo quella frase. < Credo che bisogni andare direttamente al nocciolo di questa questione > ed il nocciolo altro non è che Oto. Il luogo in cui la Yugure fa da padrona. E' vero, non bisogna identificare la Yugure con Oto. Ma è lì che l'organizzazione ha sferrato il loro primo attacco, uccidendo la kokukage. Non sa ancora quali siano i veri ideali della Yugure. Ma sa di volerli conoscere, tastarli con mano, per avere un quadro completo della situazione. Per capire se davvero è ciò che vuole, anche se per il momento essa sembra l'opzione migliore per la vita della Senjuu, appesa ad un filo per via di ciò che Tsuki potrebbe rivelare. < Sì, andiamo > esclamerebbe infine. Un nuovo viaggio. Un viaggio la cui strada e meta sono sconosciute. Dove la condurrà tutto ciò? Davvero la Yugure è ciò di cui ha bisogno? Davvero la Yugure è la risposta a tutte le sue domande? Il sentiero si presenta insidioso. Ma non ha paura. Sa di avere le abilità per affrontarlo. Ed ancora, se morirà, vuol dire che quello è sempre stato il suo destino. Ma se vivrà, allora quella è la strada giusta da percorrere. Per se stessa. Per l'oscurità che si porta dentro. Per i propri ideali. E per Onosuke. Cara Yugure, questi due folli si presenteranno davanti alle tue porte a breve. [END]

Tenshi ed Eryk si recano al tempio della cascata di Taki, alla ricerca di Beto-san, gli occhi della Yugure. Non trovano però nessuno e decidono di andare direttamente ad Oto, per avere un contatto diretto con la Yugure.

La giocata non è valutabile perché non arriviamo a 6 azioni, ma credo sia importante, perché finalmente si parte per Oto :3