ARGILLA GREZZA

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14:49 Saisashi:
 Il sole sembra non voler cessare in queste calde giornate, lasciando intendere la propria volontà di negare l'arrivo della prossima stagione. Questo è un periodo molto particolare per Saisashi, 3 mesi in cui si sono susseguiti una serie di eventi che non hanno fatto che distruggerlo sempre di più in frammenti sempre più piccoli. Qualche giorno fa, un ultimo evento sembra aver rotto qualcosa all'interno della sua anima, qualcosa che fino ad oggi era riuscito a rimanere intaccato ma che ora non sembra più essere come prima. Che cosa sarà cambiato? Resterà il Saisashi di sempre? Questo non è ancora dato saperlo. L'unica cosa certa è che ora i suoi capelli sono bianchi, come la cenere, e trapelano una tristezza infinita...la stessa che lo ha portato a subire un trauma a cui difficilmente potrà porre rimedio. In questo momento il genin si trova in viaggio, precisamente verso le cascate.Il suo intento è molto chiaro, mai stato così preciso: deve trovare Raido Oboro. Da quando a piccoli passi, ha ripreso la propria memoria, ha potuto ricordare del famoso torneo dei villaggi, di cui un altro vincitore fu Raido. Ricorda la sua forza e quell'incontro durato pochi secondi. Un potere così grande da averlo sempre lasciato di stucco. Conobbe Raido per altre ragioni, ma poi fuggendo dal villaggio in tutti questi anni non ebbe mai più occasione di incontrarlo. Che cosa vuole da lui? E' semplice. POTERE. Ora che anche una parte annebbiata dei suoi ricordi di questi ultimi anni di amnesia è tornata a galla, rivelando un trauma atroce, tutto ciò che vuole è semplicemente vendetta. Distruggere quell'uomo, quello scienziato pazzo he gli ha portato via tutto, inclusa la sua anima. Il ragionamento è semplice e lineare: se in quegli anni Saisashi non è stato in grado di salvare Lind da quel pazzo, e di preservare se stesso da farsi deviare mentalmente, è perchè non era abbastanza forte. Motivo per cui, prima di procedere ocn la sua vendetta, vuole essere certo di aumentare esponenzialmente la sua forza, a qualsiasi costo. Secondo alcune informazioni raccolte in quessti giorni, Raido Oboro potrebbe essere nei paraggi delle cascate. Non sono informazioni attendibili al 100% ma tentare non nuoce. Il giovane, con passo scadenzato e sguardo cupo , procede dunque sulla riva del fiume, indossando solo la sua t shirt bianca mnocolore, dei pantaloni neri lucidi slim fit e dei sandali ninja in pelle nera. Sotto la t shirt come seconda pelle la sua pettorina da 50kg da cui non si separa mai [ch on]

15:01 Raido:
  [Cascata | Vicino al getto] Tornato finalmente in se, o quasi, il Jonin ha scelto questo giorno di sole per recarsi in uno dei posti iconici del fuoco, ovvero la cascata dell'epilogo, per riprendere in mano gli allenamenti e quale modo migliore di farlo se non davanti all'acqua che scorre, simbolo di Kiri. Ora come ora quel posto è ciò che più da vicino gli ricorda la vecchia nebbia, il villaggio in cui è cresciuto anni fa, un villaggio, ora, ridotto ad essere l'ombra di se stesso, se non peggio. Per fortuna è libero e può tornare a vivere ma il progetto di aiutare Kiri, di riprenderla, inizia a farsi strada. Aiutarla a tornare forte e potente come un tempo, ripristinare gli equilibri di un luogo che per troppo tempo li ha persi ma tutto ciò avverrà poi, adesso l'unico obiettivo è quello di tornare quello di un tempo, potente, forte e temuto come non mai. Le parole di Sango gli hanno aperto gli occhi, oramai più nessuno lo calcola e lo teme e, per quanto questa condizione l'approvi, viene sottovalutato. Non può accettarlo. Non può permettere che qualcuno lo prenda per ciò che non è. La leggenda è forse scomparsa ma lui ne avrebbe creata una nuova, una più forte e salda, sia di principi che di gesta, avrebbe riacquistato il rispetto perduto. Idee chiare, tanti progetti in mente e tutto il tempo per realizzarli, a cominciare da Oto e dai criminali che la abitano. Non indossa niente se non un paio di pantaloni neri, larghi nella zona delle cosce. I piedi sono lasciati nudi all'interno dell'acqua e lo stesso si può dire del busto, totalmente scoperto. Più snello e più magro rispetto a prima, il fisico di un tempo non è più presente ma preso lo avrebbe recuperato. La schiena del Jonin mostra i segni di anni e anni di allenamenti, così come il ventre. I lunghi capelli bianchi cadono per tutto il corpo oltrepassando persino il polpaccio, puliti, pettinati, in ordine e bagnati mentre le azzurre iridi fissano la cascata cadere, l'acqua abbattersi avanti a se. La mano destra stringe in mano la katana, le dita sono chiuse alla perfezione intorno all'elsa con la lama rivolta verso il basso. Si concentra in silenzio, pronto per cominciare il proprio allenamento mentre il chakra comincia a scorrere all'interno del corpo, un chakra potente e già attivo che va a muoversi per tutta l'essenza dell'Oboro. Si porta in ogni parte del corpo, lo irradia attraversando ogni singola zona per poi abbassarsi, viaggiare verso il suolo, le gambe cercando di arrivare ai piedi. In particolare proverebbe a convogliarne una giusta quantità sulla pianta dei piedi per crearvi una patina invisibile ma resistente rilasciando il chakra all'esterno. Cerca di farlo con la massima concentrazione per poter utilizzare una delle conoscenze base e più utili del suo repertorio. Ancora non si avvede di Saisashi, troppo occupato e concentrato seppur la guardia venga mantenuta alta. [Chk on][Katana Equip][Tentativo rilascio del chakra finale]

15:24 Saisashi:
 C'è uno strano silenzio in questo posto. Un silenzio così profondo da essere assordante, troppo. Questo non fa altro che permettere alla sua testa di divagare, di rivedere scaglioni di quelle atrocità che ha visto e che ha commesso. L'immagine della gola sgozzata di Lind, di fronte ai suoi occhi, più e più volte è indelebile. Scuote il capo serrando i denti per poi immergere il viso fra le mani, cercando di distogliere quei pensiei "hey fuckin corvo... dico a te! Vuoi smettere di combattere questi ricordi? Sono parte di te dopo tutto. IO SONO MORTO HIHIHI" è la palese voce di Lind , quella che sembra essersi risvegliata al suo interno, non sa bene come. Una doppia personalità? Un richiamo del suo fantasma? Non si capisce, ma dentro di se riesce a percepire la figura di se stesso, Saisashi, dai capelli blu , con una benda bianca sull'occhio sinistro ed i vestiti di Lind. E' come se rivedesse il suo amico incarnato nei panni del taijutser. Strano, insomma... Il suo continuo avanzare lo porterebbe a notare a distanza una figura, semnbra camminare sul fiume qundi sicuro un ninja. Aguzza le smeraldine iridi accelerando ilpasso, per poi individuare la figura. Le informazioni non erano del tutto sbagliate, dai suoi ricordi quello che vede di fronte a se combacia con la figura di Raido Oboro. Diverso, quasi denutrito, meno muscoloso...ma è lui. Accenna uno strano sorrisetto per poi continuare in sua direzione. Arriverebbe a bordo del fiume, per poi rivolgergli poche parole con un ghigno soddisfatto ed allo stesso tempo maligno <Mr Pony?>pronuncerebbe divertito scostando i ciuffi bianchi dal volto < ti ho trovato. > [ch on]

15:54 Raido:
  [Cascata | Vicino al getto] E' vero, il silenzio è sovrano con il solo rumore delle cascate come musica, niente di meglio per potersi rilassare, pensare o anche solo godersi del riposo in pace senza nessuno a dar fastidio. Per l'Oboro è anche il posto perfetto per riprendere gli allenamenti una volta per tutte, vedere se riesce ancora a muovere la katana come un tempo, eseguire le stesse mosse e anche qualcuna di nuova. Alza il piede destro andando a metterlo sulla superficie dell'acqua e, facendo forza, alzerebbe anche quello sinistro per fare la medesima operazione portandosi in piedi su di essa. Ora è pronto per cominciare il proprio allenamento. La mano stringe ancor più forte l'elsa della katana, pronto per dare la prima sferzata, se non fosse che i suoi sensi vanno a sentire qualcosa, dei passi in avvicinamento, passi leggeri e per niente impegnati, anzi, non percepisce neanche una vera e propria minaccia eppure non va a voltarsi, resta a guardare la cascata in attesa che la figura in avvicinamento se ne vada lasciandolo da solo ed in pace. Ciò non avviene in effetti in quanto la figura si avvicina sempre di più arrivando al bordo del fiume, poco lontano del Jonin. Assottiglia lo sguardo, pronto a qualsiasi evenienza se non fosse che la voce che va ad udire, accompagnata da quelle parole lo portano ad aprire gli occhi con sorpresa, abbastanza sorpresa. Lentamente va a voltarsi, prima i piedi e le gambe, poi il busto fino a quando lo sguardo non va a focalizzarsi su Saisashi, il taijutser conosciuto anni fa, proprio a Konoha <Saisashi?> domanda inarcando un sopracciglio, notando come i di lui capelli sono divenuti totalmente bianchi, esattamente come i suoi <Mi stavi cercando?> domanda ovviamente dopo quella frase arrivata di punto in bianco ed all'improvviso, esattamente come il genin <Cosa ai capelli? Non ti piaceva più il nero?> domanda ancora con un velo di ironia nella voce, forse anche troppa ironia per quello che sta passando il giovane. Lo fissa e lo ascolta, resta in attesa di una risposta eventuale. [Chk On][Katana equip][Rilascio del chakra finale]

16:09 Saisashi:
 Finalmente lo spadaccino si accorge della sua presenza, anche perchè è molto difficile non accorgersi di Saisashi, sa farsi notare molto bene. A distanza di otto anni l'Oboro potrà notare quanto il taijutser sia cresciuto nei suoi lineamneti, portandolo a non essere più un ragazzino ma un uomo. I capelli biancjhi tuttavia non centrano nulla con l'invecchiamento, anzi sono freschi freschi di pochi giorni prima <non ci speravo più di tanto...e invece le voci di quell'idiota alla locanda in centro erano veri. Vieni davvero qui ad allenarti> direbbe con uno strano tono, difficile da comprendere. UN misto tra il soddisfatto ed il divertito. <si, esattamente quello è il mio nome. Sai non ci vediamo da molti anni Raido Oboro> strano che lo stia chiamando per nome <ne è passato di tempo...anzi potrei dire che fino a due settimane fa non avevo nemmeno più nessun ricordo su di te. Come su nient altro del mio passato. Ma adesso ricordo tutto. Ricordo anche della prova che mi hai fatto affrontare> fa nuovamente spallucce, camminando acvanti e indietro, sembra quasi agitato, le sue mani tremano. <sei rimasto uguale eh? Sempre quella coda da Mr.Pony. Non ti troveresti meglio a muoverti senza quella chioma? Ti vedo sciupato. Forse anche tu non te la sei passata bene negli ultimi anni...eppure eccoti qua ad allenarti. Un vero guerriero non perde mai la via del potere ...non è vero...?> fa strano sentire Saisashi, in quei panni, con una voce differente, parlare di "potere". <Bingo! Ti stavo proooooprio cercando. Sai, il suuuublime sottoscritto....> silenzio di pochi istanti <VUOLE ASSOLDARTI COME MAESTRO. ANCORA UNA VOLTA> grida con tono rotto , come se alcune emozioni piene di odio , dolore uscissero tutte di colpo unendosi ad uno sguardo strabuzzante. <uh intendi questi...? Piccoli incidenti di percorso. Sono freschi di qualche giorno. Sai ho scoperto di aver fatto cose atroci...hihih> nel raccontarlo esprime la sua solita trasparenza e serenità di sempre , sorridendo a 32 denti. Un mix che diventa quasi inquietante <o magari volevo soltanto somigliarti con una tinta....chissa>[ch on]

16:31 Raido:
  [Cascata | Vicino al getto] Non vede il viso di Saisashi da anni e anni, anche troppi e si, lo nota. Nota come quel ragazzo idiota e pieno di energie di tempo, ora è un uomo, cresciuto, con lineamenti più marcati, un viso più adulto. Nota tutte le differenze possibile e questo lo porta a pensare. Il tempo perso, il tempo trascorso lontano da tutte le persone conosciute, tutti quelli che ha abbandonato. I sensi di colpa riaffiorano più forti che mai sentendosi uno schifo, un vero bidone dell'umido. Inspira ed espira focalizzandosi sul genin, guardandolo con maggiore attenzione, ascoltando le sue parole <Il locandiere? Dovrò fargli una visita, ha la lingua troppo lunga> commenta con un mezzo ed ironico sorriso formatosi in viso, molto più ilare rispetto ad un tempo eppure qualcosa gli suona strano. Il proprio nome viene pronunciato dal giovane, lo ode letteralmente per la prima volta ed anche per la prima volta lo sente pronunciato con una strana serietà che non gli appartiene <Troppi anni e sei cresciuto ragazzo, sei diventato un uomo, finalmente> quanto meno non deve sentire più stupidi soprannomi improvvisi e non deve fare i conti con un ragazzino. Inarca un sopracciglio nell'udire quella spiegazione. Un passato dimenticato, ricordi svaniti nel nulla più totale e la curiosità cresce nell'Oboro, accompagnata anche da una certa preoccupazione <Non avevi ricordi? Cosa ti è successo ragazzo? Cosa ti è accaduto?> ma la prova a cui lo ha sottoposto la ricorda bene anche lui <Già, quando un tempo ancora allenavo giovani ninja promettenti> sorride divertito <Voglio aprire una scuola, sai?> con una strana luce a brillargli negli occhi. Scuote il capo man mano che il genin parla facendo le sue osservazione sull'aspetto del Jonin, un sorriso ancor più divertito e le pupille lievemente più dilatate <Invece sono cambiate tante cose ragazzo> questo è il punto principale <Forse, chissà, magari un giorno li taglierò> ma concordo con lui. L'ultimo periodo è qualcosa di vicino all'inferno, se non l'inferno stesso sceso nella sua terra e lui ne è la principale vittima e, forse, anche carnefice <Per niente, ho passato anni e mesi specialmente, rinchiuso, prima nella mia idiozia e poi nelle segrete di Kiri> lo confessa senza problemi. La parola potere non è mai usciti dalla bocca del giovane, non quel potere in senso stretto <Un vero guerriero non cerca mai il potere, cerca di migliorarsi e di limare i difetti del proprio essere. Il potere è una conseguenza del duro allenamento, dovresti saperlo, tu più di chiunque altro> rammenta la propria filosofia di un tempo <Il potere, in senso stretto, serve solo a corrompere l'animo> su questo non cambia, è irremovibile, da sempre. Sospira pesantemente, più di quanto faccia di solito e la richiesta dell'altro non lo lascia indifferente, lo stupore si forma sul viso dell'Oboro. Gli occhi si aprono all'improvviso, preso alla sprovvista e stranito. Essere nuovamente il suo sensei, allenarlo un'altra volta <E sentiamo, perchè? Sono passati anni, sarai diventato fortissimo. Perchè vuoi che ti alleni di nuovo?> giuste domande le sue, in fondo vuole conoscere le motivazioni che lo spingono ad una tale richiesta e poi la concentrazione passa sui di lui capelli, un tempo neri e ora bianchi e la risposta viene accompagnata con un sorriso inquietante e strano. Il viso del bianco cambia, gli occhi si inscuriscono, più serio con le sopracciglia abbassate <Neanche ti ricordavi di me fino a due settimane fa, ragazzo> ripete ciò che gli ha appena detto <Cosa hai combinato Saisashi? Cosa hai fatto di tanto malvagio da avere un trauma come quello?> indicando i capelli con l'indice sinistro. [Chk On][Katana equip][Rilascio del chakra finale]

16:58 Saisashi:
 Sorride divertito nel sentire le minacce "ironiche" al locandiere da parte di Raido. Certo Saisashi è cresciuto ma in realtà il suo fare allegro, sincero e spensierato, ad alcuni tratti anch eidiota, non era mai cambiato...se non fino a qualche giorno prima. E' come vedere un alternarsi di emozioni, dal solito Saisashi che tutti conoscono a qualcosa di nuovo, di cupo, di difficile da comprendere ed il povero Raido è il primo in persona a vedere questo nuovo lato oscuro dell'ex corvino. Può pensare che sia più serio perchè è cresciuto, ma ahimè non è per niente così. <cresciuto? Il suuublime sottoscritto non ha bisogno di crescere, sono sempre stato abbastanza alto hihihi> ed ecco il suo atteggiameto di sempre, che può riportare vecchi ricordi alla mente dello spadaccino. <Cosa mi è successo...mmmm...vediamo..> direbbe sollevando leggermente il capo, poggiando sulla mancina con un fare pensante da scimmia <una luuuunga storia. Non so se tu abbia tutto questo tempo. Sei già invecchiato, se ti togliessi altro tempo prezioso poi come faresti ehehe! > ridacchia divertito puntandolo con le iridi smeraldine <sai, ciò che mi è successo non lo so ancora al 100% ma è ciò che volgio scoprire. Ecco perchè sono qui a chiedere il tuo aiuto. Sei il primo che vedo dopo ciò che ho scoperto proprio pochi giorni fa. Ho girovagato per 8 anni senza ricordi, senza sapere chi sono e senza capire il perchè . Una lunga storia. Solo di recente ho recuperato memoria della vita passata. E solo due giorni fa, ho recuperato pochissimi frangenti di ciò che mi è successo in questi lunghi 8 anni. Ed è bastato questo.> direbbe con fare tremante, e voce che si rompe a tratti, impaurita. Andrebbe poi a oscchiudere gli occhi come a sforzarsi di non pensare a nulla "ehy fuckin idiota, svegliati! che fai resti imambolato? Vuoi vendicarmi o no?!??" urlerebbe quella figura di se stesso con voce di Lind, dentro la sua testa. Rispondere quindi a tutto il resto <Ninja promettenti eh? Quindi è così che mi consideravi? NOnostate fossi privo di capacità ed uno sbandato?> pausa <nelle segrete di Kiri. Beh non te la sei passata bene. Che hai combinato con quella spada eeeeh? Furbacchione ihihhi> fa l'occhiolino con fare stupido <sai in un certo senso ache io sono stato rinchiuso in una sorta di "mondo parallelo" dentro la mia testa. Mi era stato iniettato qualcosa di malvagio, una presenza che mi incatenava. Ma almenno quella ora sembra sigillata> andrebbe poi a parlare della sua ricerca del potere <lo so bene. Ricordo ciò che mi hai insegnato. Ed ho ricordo di tutti gli allenamenti allo sfinimento che ho sostenuto per stare al passo con tutti quegli altri bastardi pieni di innate e talenti... tuttavia. SE il mio animo fosse già corrotto...allora che differenza farebbe? > domanderebe con uno sguardo che quasi sussurra aiuto <fortissimo? AHAHAAHH!> scoppierebbe a ridere, una risata frenetica, quasi straziante <sai, sono ancora un genin. Dopo ben 8 anni. Anzi, non mi definisco più nemmeno un ninja. Crepino tutti quei bastardi> su questo non ha mai cambiato idea <forse posso essere migliorato. Ma ero smarrito. Mi sono ritrovato più forte ma non so il perchè, questa parte di ricordi di questi 8 anni non è tornata. Tuttavia quello che posso dire è che qualsiasi sia la mia forza, non è stata abbastanza. NON LO E' STATA!> direbbe con altro grido straziante lasciandosi cadere sulle gijnocchia, picchiando due pugni contro il terreno. E' come una bomba instabile, pronta a scoppiare da un momento all'altro <solleverebbe quindi lo sguardo in direzione di Raido, rimanendo in ginocchio <io....cos...cos ho fat...to.....> comincerebbero a colare lacrime dai suoi occhi, incontrollabili, nonostante la sua espressione resti spaesata, invariata, con sguardo che si perde nel vuoto <io....io...> guarderebbbe le sue mani, tremanti < io non volevo...io non volevo...io non volevo...> ripete come con voce sussurrante <ho fatto cose orribili....e forse non le ricordo nemmeno tutte...e poi ...poi Lind....> non riesce ad andare oltre [ch on]

17:29 Raido:
  [Cascata | Vicino al getto] Ovviamente è ironico, non avrebbe ucciso il locandiere ma probabilmente non avrebbe più fatto quel mestiere sulle sue gambe, poco ma sicuro. Osserva ancora Saisashi, cresciuto ma con parte del carattere uguale a quella di anni fa, un carattere troppo gioviale persino per l'attuale Oboro. Non sa ancora cosa gli sia successo, non ha la minima idea di quello che ha dovuto passare eppure sa che, probabilmente, non può essere tanto diverso da quello che ha passato il Jonin. L'inferno può cambiare forme e facce ma ciò che si sente è la medesima cosa, il dolore, la tristezza, la rabbia e l'oppressione, tutti sentimenti che può provare solo qualcuno che ha sofferto <Sai come si dice, alto ma con un piccolo problema> ed andrebbe ad alzare il mignolo sinistro piegandolo e sorridendo divertito, l'allusione è più che palese <Si, sei cresciuto anche se hai ancora il carattere di un ragazzino> commenta nuovamente ironico prima d zittirsi per ascoltarlo, almeno fin quando non ode quella frase di scherno. Per la prima volta qualcuno gli fa pesare il fatto di essere invecchiato, di non essere più giovane come un tempo ed in effetti è vero. Non è più giovane, il tempo scorre anche per lui e questo è un male, un male grandissimo <Sai, se continui a ripeterlo tu neanche ci arrivi ad invecchiare, sublime imbecille> quando ci vuole ci vuole, non può sempre subire. Si fa più serio in viso quando il racconto dell'altro comincia ed è uguale di strano, inconsueto e privo di senso. Perdere la memoria alla sua età, dimenticare tutto e riaverla a pezzi. Non sa effettivamente cosa dire e sembra del tutto inutile dire qualcosa ad uno che ricorda poco e niente <Dev'essere stata un'esperienza traumatica a dir poco e sono stati quei frangenti a farti schiarire i capelli? Interessante> lo è davvero perchè potrebbe essere successo veramente di tutto in quegli anni e lui neanche lo sa. Potrebbe aver commesso le peggiori atrocità pur restandone all'oscuro. Sbuffa <Anche io ero privo di capacità e dopo la morte dei miei genitori, anche io ero uno sbandato> molto simili su questo aspetto <Però si, ti consideravo promettente o comunque abbastanza caparbio da fare strada>. Smuove le labbra inumidendole, le rende più morbide e meno secche, quanto basta per parlare tranquillamente. Si inscurisce in viso alla battuta dell'altro, per quanto ironica, porta a galla ricordi <E' proprio questo il punto, cosa non ho fatto> deglutisce senza ricambiare l'altro <Iniettato qualcosa di malvagio? Cosa intendi?> ora si che è strano e curioso allo stesso tempo, un dettaglio che suscita qualcosa nel Jonin <E allora? L'innata non ti rende forte. Tu non sei forte perchè hai una dote speciale, tu sei forte perchè sai come usare quella dote. L'innata è solo qualcosa in più ma la vera forza la ottieni con l'allenamento e con il tempo. Per anni ho vissuto senza e mi sono fatto valere con le mie mani> altro punto da cui non si schioda, una filosofia di vita che non cambia <Il tuo animo corrotto? Non direi. Se lo fosse, non avrei visto il vecchio Saisashi> e quelle battute ne sono l'esempio lampante. Solleva il sopracciglio destro a quella risata inattesa per poi finire con lo scuotere il capo <Essere genin non vuol dire essere debole. Ci sono genin più forti di me> strano ma vero <Un Ninja è per sempre> ricordando le parole di Sango, rimastegli impresse. Di nuovo, silente ne ode il dire e stavolta le grida si fanno sentire, la tristezza di quel giovane viene vista e udita anche dal Jonin il quale osserva tutta la scena. Il genin cade a terra, picchia il terreno con forza, rabbia, pronto ad esplodere da un momento all'altro e poi le lacrime, un pianto accompagnato da parole non bene definite. Guarda lui e vede se stesso, pronto a piangersi addosso per quello che ha fatto, impossibilitato a reagire. Cose orribili fatte e la consapevolezza di non poter fare niente. Le labbra tremano, gli occhi si chiudono ed il chakra inizia a muoversi, lo percepisce per tutto il corpo, è in fermento mentre il sigillo sul proprio collo andrebbe ad illuminarsi, le tre tomoe girano mentre il Jonin tenterebbe di concentrare su di esso tutta la sua potenza, tutta la sua energia per sbloccarlo ed attivare la maledizione che porta con se. Cerca di attivare il sigillo e di far fuori uscire il chakra dal corpo per creare degli avambracci, dei para stinchi intorno al corpo, un mezzo elmo sul viso, delle scaglie posizionate su tutto quanto il corpo. I capelli diventerebbero nere e gli occhi dorati, la pelle si inscurisce divenendo più grigia, i denti allungati, naso un pochino più appunta ed un accenno di corno sulla fronte. Il chakra esce dal corpo ma è di un colore nero, i capelli svolazzano, si tirano su <Vuoi il potere ma ti piangi addosso, Saisashi?> la voce è più rauca e profonda, con un tono decisamente più inquietante <E' questo il ragazzo che ho allenato? Il ninja che ho cercato di forgiare? Un piagnucolone che preferisce piangere invece di reagire, invece di dimostrare forza> si prende il suo tempo <Tu non sei degno del potere, non sei degno di questo potere> ovvero il sigillo. Lo istiga. [Chk On][Katana Equip][Rilascio del chakra avanzato][Metamorfosi Terrena I tentativo]

17:56 Saisashi:
 Mentre si ritrova lì a terra, inerme, può ascoltare tutte le risposte e tutte le parole che vengono proferite dal Jonin. Alcune parole positive, altre meno. In questo momento parrebbe che i due possano avere diverse cose in comune seppur non ne siano ancora consapevoli. Il trauma, quel dannato trauma è ancora fresco, troppo. Ecco perchè necessit di qualche secondo prima di potersi riprendere, mentre il fiato viene via via a mancare come in un attacco di panico, ad occhi spalancati "stupido corvo, smettila di fare il pisciasotto, o ti prendo a calci in culo fuck!" verrebbe insultato da quella visione distorta di Lind che gli parla nella sua testa, riprendendo lentamente a respirare mentre alcune gocce di sudore freddo cadono dalla fronte. Una volta che si sarebbe ripreso, potrebbe finalmente cercare di rispondere <anf...anf...non puoi...non puoi capire...io....sigh...io ero fuggito dal villaggio pieno di odio perchè nessuno mi ha voluto dare una mano per riportare qui Lind...> non so se Raido possa ricordare ciò che riguarda il migliore amico di Saisashi, sparito come nel null dall'ospedale di Konoha insabbiato dal villaggio per non far trapelare questo errore <non riesco ancora a ricordare tutto ma a quanto pare sono riuscito a trovare le sue tracce...ma forse è stato un errore...non ero abbastanza forte...IO NON ERO ABBASTANZA FORTE!> Grida portansdo lo sguardo al cielo, pieno di rabbia con un respiro affannato <sono finito in un laboratorio...con un vecchio...un pazzo...non so di cosa sia capace, ma ricordo bene di esser stato legato e di fronte a me Lind.....riesco a vedere la sua immagine mentre viene sgozzato lentamente di fronte ai miei occhi...dolorosamente...una morte lenta...con sangue che schizza ovunque...e questa visione è stata ripetuta più e più volte...ed io non ho potuto far nulla se non rimanere legato a guardare...da li, solo alcuni piccoli ricordi di cose atroci che questo scienziato, ninja...o chissà chi sia...mi ha ordinato di compiere. > sono solo frammenti, misti, confusi, ma pieni di dolore. NOn sa altro , ma ciò che intende fare è scoprie di più sul perchè si trovasse li, sul perchè ance Lind fosse li e come sia potuto succedere. Chi è quel vecchio bastardo? <si...qualcosa di malvagio... non so spiegarti ma c'era una presenza dentro di me, capace di incatenarmi e dirmi di fare cose orribili...ma dal momento in cui mi sono ritrovato a Kiri per puro caso ed ho incontrato Furaya, so solo che sono riuscito a combattere questa voce fino allo stremo...finchè non è stata sigillata..almeno per ora> sono solo accenni della storia, ma se vorrà sapere altro potrà chiedere. <sono cambiate un pò di cose..> direbbe tornando in piedi, per poi sfilarsi la t shirt e lasciando che la pettorina da 50 kg si sganci facendo un forte tonfo al terreno mostrando il suo fisico muscoloso ed allenato, pieno di quelle cicatrici causate dagli allenamenti stremanti <ecco qua.> mostra un sigillo sul petto sinstro, precisamente dell'empatia ad altezza del cuore...E poi girandosi di schiena, ujn altro sigillo, quello che tiene imprigionato quella presenza. <nell momento in cui questa presenza è stata imprigionata, le mie memorie del passato hanno cominciato a tornare, tutte tranne il buio totale degli 8 anni in cui sono fuggito dal villaggio...finchè pochi giorni fa...ho ricevuto ...una lettera..> ed è li che tutto è partito scaturendo quei ricordi macabri che hann causato un trauma indelebile nell'animo di Saisashi. <un ninja è per sempre? non lo so...tutto ciò che voglio ora è vendetta...IO LO DEVO A LIND..GLIELO DEVO! > parte ancora un raptus d'ira improvviso. Ascolterebbe poi le ultime parole di Mr Pony vedendo la sua trasformazione. Rimarrebbe ad occhi aperti, quasi spaventato, cadendo all'indietro dopo un sobbalzo, come se fosse impaurito <que...quello....è quel potere....ricordavo bene non sono pazzo...lo stesso che hai usato al torneo>... <io ... io lo sono....io voglio essere più forte...io devo essere più forte...IO VOGLIO LA MIA VENDETTA! E SE NON POTRO' OTTENERLA COME POTRO' PENSARE DI PROTEGGERE MIO FIGLIO SE NEMMENO HO POTUTO PROTEGGERE IL MIO UNICO AMICO!??!?> ultimo urlo di strazio, quasi di aiuto < ti prego....allenami. Vuoi aprire una scuola? Testa i tuoi metodi su di me. Fai di me ciò che vuoi. Puoi anche spingermi alla morte non mi importa. Rendimi il tuo primo allievo > direbbe inginocchiandosi in segno di preghiera, mentre le lacrime non cessano. Un segno così forte ?L'orgoglioso Saisashi che arriva addiritutra ad inginocchiarsi di fronte qualcuno implorandol? [ch on]

18:18 Raido:
  [Cascata | Vicino al getto] Il sigillo è attivo, quanto tempo è passato? Non sente quel potere maledetto dentro di sa da tanto, tantissimo tempo. Una forza dirompente che avvolge il Jonin, un potere talmente ampio e malvagio che potrebbe corrompere chiunque eppure, dopo tutti questi anni passati fuori dal mondo, lo sente come un alleato, sente come riesce a padroneggiare quel potere alla perfezione pur risentendone degli effetti sul corpo. Sa che potrebbe migliorare, se che potrebbe spingersi anche più in la ma lo vuole davvero fare? Probabile ma ora ha il totale controllo su di se e sulla mente. Niente può fermarlo, niente può abbatterlo e quella forza è il simbolo del suo sacrificio <Esatto Saisashi, sei fuggito> esattamente come ha fatto lui, è fuggito, è andato via <E cosa hai concluso fuggendo? Niente, non hai concluso niente> le sue parole sono dure, irradiate dalla crudeltà del sigillo maledetto. Non scherza più, non scherza in alcun modo ora, troppo impegnato a far ragionare Saisashi, farlo tornare in se. Lo sente parlare e gridare ancora di più, esternare tutta la rabbia che porta in corpo. Un racconto terribile di come ha visto il suo amico venire ucciso, sgozzato davanti ai suoi occhi e lui inerme, impotente, impossibilitato. Una visione che avrebbe distrutto anche il più potente dei ninja ed è li che comprende tutta quella rabbia, capisce cosa egli voglia davvero. Non il potere in se ma la forza i vendicare il suo amico. Deglutisce ora che la comprensione è giunta ma non richiama il sigillo, lo mantiene attivo, in bella vista dinanzi a lui, lasciando che la paura ed il timore scorrano nel ragazzo. Inspira ed espira, il proprio corpo è pesante e la forza richiesta per tenere attiva tale abilità è enorme, non sa ancora per quanto avrebbe resistito eppure sta li, fermo ed immobile ad ascoltarlo e quando sente Kiri, un colpo arriva al cuore. Si è ritrovato a girovagare per Kiri e lui? Imprigionato, senza poterlo aiutare, senza poter fare niente per il suo ex allievo. La rabbia continua a montare, il chakra intorno al corpo dell'Oboro aumenta, diviene più scuro e si espande. Lo vede spogliarsi, mostra le cicatrici ed il sigillo sul petto e quello sulla schiena che imprigiona la presenza <Cosa c'era scritto in questa lettera?> domanda piano, con voce più bassa del solito. Lo sente gridare di nuovo e poi sobbalzare all'indietro ora che può vederlo interamente, nella propria forma demoniaca. Ricorda di averlo usato davanti a tutti al torneo, non se ne vergogna, anzi, lo usa come arma eppure il ragazzo grida ancora e ciò che dice spinge il Jonin a mettere fine a tutto. Il potere del sigillo viene meno, il chakra svanisce, la pelle assume il colore solito ed i pezzi di armatura svaniscono. Non più un demone ma un semplice uomo. Deglutisce avvicinandosi al ragazza, passo dopo passo, lentamente per poi piegare il ginocchio sinistro sul terreno mentre quello destro è si piegato ma poggiato con il piede ancora. La mano sinistra va ad allungarsi verso la spalla altrui per poggiarla <Ti aiuterò Saisashi, non solo come sensei ma come amico> ripete ora con voce più amichevole <Ti aiuterò a diventare più forte ed a scoprire chi ti ha ridotto così ma non lo farò per farti vendicare, lo farò per tuo figlio> e questo lo vuole puntualizzare <La vendetta non porta a niente di buono e rischi la vita mentre tuo figlio ha bisogno di un padre> non può permettere che egli muoia in questa impresa senza nemmeno poter crescere il suo bambino. Deglutisce <La mia scuola è per coloro che vogliono intraprendere la via delle armi e non credo che tu sia di quell'idea ma se vuoi cambiare idea, sarai il primo> va a dire sorridendo. [Chk on][Katana equip][Rilascio del chakra avanzato]

18:38 Saisashi:
 Il cuore del giovane dai capelli cenere continua a sobbalzare, colto da tutte quelle emozioni che non sono facili da gestire tutte in una volta. Quello che è successo è dura da metabolizzare, è difficle da comprendere ed altrettanto impossibile da spiegare a pieno. Ma forse ci sarà modo e tempo per poterlo fare. Scuote il capo sentendo il rimprovero da quella voce cupa sul fatto che fosse fuggito, ma cosa avrebbe potuto fare? Che altro avrebbe potuto fare per ritrovare il suo amico di cui nessuno sembrava volersi prendere carico e di cui KOnoha cercava di infangare la sparizione? <forse. Forse non è servito a nulla. Ma non sono fuggito dal villaggio per scappare. Ma per fare ciò che nessuno ha avuto il coraggio di fare. Mentre Konoha infangava la sua sparizione, io ero l'unico ad indagare ed aver scoperto una pista...non ricordo ancora come sia andata nei dttagli ma che altro avrei dovuto fare...?> domanda con un tono basso, ormai spezzato dalle grida di poco prima. La figura imponente e demoniaca di Raido resta li di fronte a lui la ammira in silenzio potendone sentire ed avvertire l'immenso potere. Tutta quella forza, capace di spaventare ed intimorire ancora prima di intraprendere un scontro. Non può che rimanere estasiato da tutto questo. La domanda sulla lettera fa si che il giovane sobbalzi nuovamente un isante con una fitta allo stomaco. Il ricordo macabro della morte oscena di Lind , lo può rivivere nuovamente, proprio in questo istante. Tossisce, sempre più forte, con l'arrivo di conati che gli tolgono il respiro. Non vomita, non questa volta, ma ci arriva vicino. Riprende a respirare lentamnete cercando di mettere insieme i pensieri <quella lettera...quella dannata lettera...diceva semplicemente "Dov'eri finito? Mi ci sono voluti mesi per ritrovarti. Ricordati perché esisti."... la firma in fondo....Akuma...> ed un brivido percorrerebbe tutto ilc orpo del genin, raggelandogli il sangue. <all'interno vi era anche una benda bianca...> la tira fuori dalla tasca <in quell'esatto istante l'ho riconosciuta...è di Lind... e dietro c'è una scritta...la stessa che mi ha permesso di ricordare alcuni frangenti di un passato orribile....di ciò che mi ha fatto quel pazzo..di ciò che io stesso ho compiuto..."Non dirmi che vuoi fare la sua stessa fine". > prenderebbe fiato qualche istante < non so chi sia...ricordo solo il suo volto e ciò che faceva nel suo laboratorio...alcuni dei suoi incarichi. Non so perchè io abbia obbedito e cosa mi abbia fato per permettere che io gli fossi fedele. Ma sicuramente non posso rimuovere la sua dannata faccia mentre sgozza Lind...ed ora, in qualche modo mi ha trovato, e sento che mi sta cercando...sento che mi sta richiamando. Il sigillo che blocca quella presenza, lo sento di nuovo traballare, come un richiamo, come se fosse collegato a lui in qualche modo. > concluderebbe per poi ascoltare con attenzione le parole di Raido. Ahimè , non potrebbe vivere col pensiero di non aver vendicato il suo amico <so che non puoi approvare la mia vendtta. Ma non è solo questo. Quel maniaco mi ha fatto fare cose atroci. Mi ha fatto uccidere persone. NOn hai idea di cosa io abbia visto dentro quel laboratorio. NOn è solo per Lind. E' anche per me. Per avermi impedito di vivere una vita per lomeno simile alla normalità. Per avermi impedito di far preoccpare Furaya con tutti questi problemi... per avermi strappato 8 anni di vita...e soprattutto per impedire che continui a fare tutto questo. Io non morirò. Te lo psso giurare. Anche se un ninja dovrebbe sempre esser epronto a questo...no?> domanda a bassa vce vedendolo li, chino di fronte a se. NOn ha nemmenoidea se lui sia a conoscenza del fatto che Saisashi stia con Furaya e che il figlio sia proprio il suo. <la mia vendetta è approvata dal Kage in persona. > fa presente all'Oboro <rendimi più forte. Se mi hai visto come un qualcosa dipromettente, allora lavora quell'argilla grezza. Tira fuori tutto ciò che puoi da me. Seguirò ogni tuo allenamento fino allo sfinimento. Se sarò più forte io non fallirò. NOn posso permettermelo.> ed all'ultima frase <non so brandire nessun arma se non le mie stesse mani. MA mettimi alla prova e non te ne pentirai > [ch on]

19:03 Raido:
  [Cascata | Vicino al getto] Il sigillo oramai spezzato, non invade il suo corpo ne l'ambiente. Spossato, molto spossato, il respiro è affannato ed il corpo fa male; d'altronde è consapevole di cosa vuol dire essere forte e di cosa comporta una forza come quella, un malessere fisico che va ben oltre il dolore che può provocare uno scontro tra ninja. Lo ha provato oggi così come lo ha provato in passato. Ora si ritrova ad avere un viso più amichevole ed accondiscendente nei suoi confronti, le novità venute fuori non possono essere ignorate e non può fare finta di niente di essere indifferente nei confronti di un uomo che sta per diventare padre <Credere nel tuo villaggio e non agire di impulso. Ci sono sempre due versioni Saisashi. Il Kage è sempre stato dalla vostra parte, Furaya quanto Hitomu prima. Non ti avrebbero detto di no, al contrario> lo rimbecca su questo, credendo fermamente nella bontà dei due Hokage e nella loro forza e benevolenza verso il popolo stesso. Inspira ed espira con estrema fatica, il corpo è debilitato, non tantissimo ma lo è, il sigillo continua ad agire su di lui e gli ci sarebbe voluto un po' per riprendersi, forse anche qualche giorno di riposo, alla fine. Gli fa una domanda specifica e la di lui reazione è comprensibile ma non lo interrompe ne fa altro, lascia che parli anche se questo rappresenta una vera e propria sfida per il genin. Ascolta ogni singola sillaba pronunciata, facendosi pensieroso, deglutendo a quell'orribile storia, una vita difficile, anni difficili per Saisashi <Scopriremo come ha fatto a controllarti, scopriremo ogni cosa di quest'uomo Saisashi, anche di questa presenza che ti tartassa. Te lo prometto ma devi avere pazienza e, soprattutto, non devi agire d'impulso. L'istinto è una buona cosa ma l'impulsività serve solo a farti ammazzare> si ferma qualche istante <Noi due non siamo come gli altri, capaci di utilizzare alla perfezione ninjutsu o genjutsu. Noi possiamo solo fare affidamento sul nostro corpo e la nostra mente e questo ci espone ancor di più ai nemici. Pazienza Saisashi, è la prima regola di un guerriero> il primo insegnamento della giornata, un qualcosa che vuole comunicargli a tutti i costi. Ciò che dice dopo lo porta a pensare ancora, alle morti che ha causato, al suo parlare di Furaya e farla preoccupare. Stranito assottiglia lo sguardo, lo fissa stranamente. Deglutisce ancora ma non dice niente. Sorride cercando di stemperare il momento <Essere ninja richiede una buona dose di sangue freddo ma nessuno pretende che tu sia preparato a tutto. La vita è imprevedibile ma il segreto è nel saper reagire. Fidati, fino a qualche giorno fa ero distrutto, non sapevo cosa fare ma poi, un incontro strano mi ha fatto comprendere tante cose. Le emozioni vanno bene ma non devi lasciare che prendano il sopravvento su di te, devi essere sempre lucido in ogni cosa> altra regola sua, personale ed insegnamento che vuole portare all'attenzione di Saisashi. <Beh, io non sono il Kage. Lei ti rinchiude in cella se sgarri, io ti rompo le ossa. Non so se ti conviene venirmi contro> sorridendo ma le parole sono seriose, non sta scherzando, gliele avrebbe rotte veramente. Fa forza sulle gambe andando a rimettersi in piedi, guardando il giovane dall'alto verso il basso <E sia ragazzo, vediamo di plasmare quest'argilla> acconsente ad addestrarlo <E ora alzati da terra e smetti di piangere, quelle lacrime non servono a nulla> delicato. Pensa qualche attimo prima di ricominciare a parlare <Oh, fidati se ti metto alla prova e come ricompensa, mia personale, mi aiuterai con la scuola, eccome se mi aiuterai> sorride ancora una volta <Ora, visto che il mio allenamento è finito prima di iniziare, che ne dici se ci andiamo a mangiare qualcosa così ti calmi e mi metti al corrente di tutto come si deve?> e detto questo andrebbe a dargli una pacca sulla spalla per poi fare qualche passo per superarlo, avanzando verso Konoha, o meglio, verso i propri vestiti <Ah, domani tu vai dal Kage e le dici che sei di nuovo un ninja di Konoha, intesi? Ora muoviti, ho fame. Sublime imbecille> adesso si che torna l'aria scherzosa di prima, atta a stemperare davvero tutta la tensione ed il dramma. Si avvierebbe verso il villaggio, sperando, in compagnia del giovane. [END]

23:59 Saisashi:
 TUtto ciò che può fare ora è rimanere li, quasi disperato, con lo sguardo che si posa sulla figura dello spadaccino, speranzoso di ricevere una risposta affermativa alla sua richiesta. Le sue parole, sicuramente colme dell'esperienza di chi ha potuto vivere molto più di lui e trovarsi a gestire situazioni difficili, lo lasciano in silenzio qualche istante. Per riflettere. <credere nel mio villaggio...? CI ho provato... e riprovato...ho chiesto aiuto...ho gridato aiuto...sapevo che ci fosse qualcosa di storto...ed ho scoperto io stesso ciò che KOnoha stava coprendo. Senza però mai capirne il motivo...c'è qualcosa dietro che tutt'oggi pretendo di scoprire> direbbe nervosamente digrignando i denti. <su Furaya non ho dubbi...non fosse dalla mia parte proprio lei, che mi sopporta in quesot modo...dovrà pure subire un parto> lancerebbe la bomba atomica così di colpo, facendo si che Raido facendo 1+1 potesse forse giungere ad alcune conclusioni. <non voglio creare problemi a nessuno, so che è qualcosa che devo fare, senza dover mettere in pericolo nessun altro, compreso te. So che reagire d'impulso non è sempre la strada corretta...ma sai da quanti anni ormai cerco la verità, tento di aver pazienza? Ancor prima di perdere questi 8 anni di memoria, scappai dal villaggio dopo anni di pazienza..> ed è la verità. Ha provato ad aspettare, ha provato a cercare aiuto, ma è stato tutto inutile. Il suo è stato un gesto di disperazione, come biasimarlo? Non lo avesse fatto, forse non avrebbe tutt'oggi scoperto dove fosse Lind. E sarebbe morto da solo nelle mani di quel pazzo. Ciò che dice Raido sul loro corpo è vero. Possono contare solo sulla propria forza. <sulla ...mente...? Non so quanto io possa più fare affidamento a quello che ho in testa...non hai idea di quel che c'è qua dentro...> pronuncerebbe affranto, conoscendo quel che sta passando, tra la voce demoniaca che ha avuto per anni con se, ora rinchiusa, ed ora questa nuova entità, che sembra quasi un'altra personalità dentor di lui. Accenna un sorriso sentendo che Mr Pony gli avrebbe rotto le ossa, dppo tutto sa che potrebbe essere così, ma è un rischio che potrebbe correre. Finalmente arriva il responso. Gli occhi del giovane verrebbero spalancati con sguardo incredulo di chi non ci contava davvero. Raido accetta di allenarlo. In questo momento il suo cuore potrebbe provare qualche picolo istante di pace, una sorta di piccolo calore che lo rincuora in mezzo a tutto quel dolore e quell'odio. Sa che con lui può davvero puntare a raggiungere la forza che cerca. Si alzerebbe dunque in piedi con un sorriso alla Saisashi < beh , potrei essere più un danno che un guadagno nella tua scuola hihihi> poco dopo , annuirebbe alla richista di Raido <eeeevvaiiiii DOPPIA CIOTOLA DI RAMEN IN ARRIVO! OFFRI TUUU ! > cantilena fastidiosa per poi fargli una linguaccia facendo trasparire un pò del vero Saisashi che forse è ancora in parte dentro di lui. <Ninja di Konoha....noooooo che palle! Io non voglio essere come quei bastardi fuuuck! > batterebbe i pieid a terra come un bambino infastiditp per poi racogliere la sua roba e seguire Raido. Gli racconterà ogni dettaglio fin da prima della sua fuga, al suo ritorno a Kiri, la relaizone con Furaya, il bambino in arrivo, la caccia e la presenza demoniaca, e quei ricordi parziali tornati su questo laboratorio ad Oto. Ogni singoloo dettaglio. L'OBoro sarà il primo a sapere. In attesa del suo allenamento speciale. [end]

Saisashi dopo aver recuperato frangenti di ricordi atroci, riguardo i suoi 8 anni di fuga da Konoha, una volta subito un trauma indelebile si mette alla ricerca di Raido Oboro, suo ex maestro.

La sua è una richiesta semplice: vuole raggiungere un potere abbastanza grande da poter ricavare la sua vendetta da colui che lo ha manovrato mentalmente e che ha sgozzato il suo migliore amico di fronte ai suoi occhi.

COsa farà lo spadaccino?