Punto zero

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15:18 Mattyse:
 Finalmente la spalla è completamente funzionante e almeno alcuni dei problemi che hanno attanagliato il ragazzo fino a poche settimane prima sono stati risolti... o accantonati? Chi lo sa. La mente del bianco ora è più rilassata, più libera, permettendo alle idee di nascere e ragionare in maniera più consona a quello che è il suo ruolo in quel villaggio. Tradire, distruggere e terrorizzare. Senza farsi scoprire. Ma per farlo in maniera ottimale necessita di pilastri, di figure che possano sorreggere quell'impero che vuole mettere su. Così Mat avanzerebbe a passo svelto in direzione di quell'ufficio, di cui ha già non proprio bellissimi ricordi, quello stesso ufficio in cui spera di trovare la decima. Il passo svelto è rumoroso a causa del continuo urto della suola di quei suoi stivali neri contro il pavimento, mentre un paio di pantaloni bianchi seguono l'andamento delle gambe, senza lasciarlo in mutande! Il busto è coperto da una t-shirt ROSA su cui sopra vi è scritto, in giallo canarino "Ramen per tutti", scritta che viene sfoggiata quasi come se il ragazzo fosse in realtà un insegna luminosa. Pubblicità? Certo, per quel bel locale che ha visto quella sorta di commedia tra lui e Sanpei, il Koshirae pescatore! Armi? non ne tiene oggi, non porta con se il porta kunai o la borsa portaoggetti, neanche quei fuuda che lo hanno accompagnato nel suo viaggio verso Kusa. Tiene solo una cosa, ben stretta tra le dita della mano mancina: una bottiglia di sake. Ne un bicchiere, un cavatappi o simile. Solo una bottiglia ben sigillata, ancora da aprire. Il terrorista si fermerebbe dinanzi alla porta che dovrebbe condurlo all'ufficio a lui interessato, per poi sollevare la mano destra, rivolgendo verso la propria direzione il palmo della mano e... Toc toc... Le nocche verrebbero fatte sbattere con forza contro il legno, per annunciare la propria volontà di entrare in quella stanza. Speranzoso di trovarcela aggiungerei. "Furaya?" [Equip: Bottiglia di sake]

16:58 Furaya:
 Le temperature si son abbassate anche in quel di Konoha. Non sembra fare abbastanza freddo, ma sicuramente non si può parlare neanche più del caldo afoso. Per via anche di un girovita più ampio, ha preferito indossare uno yukata nero. Esso possiede dei disegni floreali lungo il fianco mancino, arrivante sin al seno. Le maniche sono piuttosto larghe, strette però fino al gomito. In vita, è chiuso da una cintura nera, non stringendola eccessivamente per via del pancione in via di crescita. Non riesce neanche a capire come sia potuto accadere. Certo, è una frase fatta dal momento che è palese il modo in cui nascano i bambini. Il problema è che questo è il momento meno adatto per portare avanti una gravidanza, tenendo conto del ruolo che ricopre da appena un anno, assieme al tradimento di Oto e di taluni membri del Villaggio di Kusa. Quindi, non è soltanto Konoha che se la passa male tutto sommato. Che ironia della sorte! C'è anche da tenere conto di quanto accaduto al Bosco dei Ciliegi neanche tanto tempo prima, per quanto si trattasse soltanto della copia di quest'ultima. Solleva la mandritta in direzione della fronte, scostando i capelli rosei e sfilando il coprifronte della foglia. Lo osserva in grembo, lo sfiora coi polpastrelli della mandritta e storce appena le labbra. <Non è un buon momento per nessuno dei due.> Sentendo anche un lieve sentore di nausea salirle dallo stomaco. Non ha con sé nessun altro oggetto in particolare, avendo per altro lasciato le armi nell'apposito armadietto. Ai piedi, calza un paio di sandali ninja e scruta l'orizzonte dalla finestra che s'apre alle sue spalle, dando dunque il mezzo busto all'ingresso. La pancia non è ancora granché visibile, specialmente se indossa abiti abbastanza larghi per non volerla mostrare. Sente, infine, bussare all'ingresso dell'ufficio, laddove Jushan-san fissa in tralice l'arrivo del nuovo arrivato. "Guarda che dovresti chiedere il permesso", sbuffa mentre a sua volta attende la risposta dall'interno. <Lascialo entrare.> Riconosce la voce di Mattyse e si rivolge direttamente al suo braccio destro per concludere il passaggio di informazioni. [ Chakra ON - NO Equip ]

17:22 Mattyse:
 Il bianco attenderebbe quello che è il consenso della Judai per entrare e, quando questa glie lo concede, fa il suo ingresso nell'ufficio, andando con la mano destra a chiudere la porta alle proprie spalle. Lo sguardo ambrato andrebbe in un primo momento a osservare Jushan, senza avere effettivamente qualcosa da ridire, ne una nota negativa, ne un pizzico di attrito... E' difficile da sopportare, soprattutto con quelle maniere tanto sgarbate, ma non è difficile comprendere la motivazione per cui questo possa essere tanto scortese con le persone. Gli occhi ambrati ora andrebbero a posarsi sulla figura della donna dai capelli rosa, andando a fare qualche passo in direzione della scrivania. "Come stai?" Le chiede con tono pacato, non sa cosa le sia accaduto, non sa che anche lei ora sia incinta e non sa se qualcosa possa effettivamente turbarla... è solo un po' che non vede la VERA lei e non può che chiederle effettivamente se vi sono problemi generali. "So che non bevi, ma l'ultima volta non è stato sgradevole in tua compagnia." Afferma prima di posare la bottiglia sul tavolo, chissà se la donna si sentirà in condizioni di sorseggiare un po' di quel Sake. "Cos'è successo di bello in mia assenza? Hai sentito la mia mancanza per caso?" Quindi così, prenderebbe a chiedere, intenzionato ad iniziare quella che potrebbe apparire una rilassante chiacchierata lavorativa, ma chissà poi cosa verrà veramente fuori! "Vorrei poter mettere giù un piano d'azione inerente ai prossimi incarichi da prendere e svolgere..." Mat, troppi paroloni. "Come posso, almeno per ora, calmare Konoha? Quali pericoli incombono adesso su di noi?"

18:05 Furaya:
 In seguito al permesso dell'Hokage, Jushan-san lascia perdere qualunque altra intromissione nella questione. Chiusa la porta alle sue spalle, girando sulla sedia per porsi di conseguenza frontale all'interlocutore. Storce appena le labbra, cercando di mettersi più comoda e rilassata conscia che, se si è recato sin lì, ha sicuramente qualcosa a che fare con la squadra. Di certo, non è per piacere personale. <Sto bene, tutto sommato.> La solita risposta di circostanza quando è ovvio che di bene non c'è assolutamente nulla, tenendo in considerazione la situazione attuale per la quale ha fin troppi problemi per la testa, tanti e difficili anche da affrontare con una gravidanza in atto. Al sol vedere della bottiglia d'alcol, gli risale l'ennesima nausea della giornata, tanto da indurla a poggiare una mano ad altezza della bocca e stringere i denti. China appena il capo in avanti ed inspira profondamente, nel tentativo di inalare abbastanza ossigeno da placare la nausea e il senso di irrequietezza nello stomaco. <Oggi più che mai, credo che il mio corpi si rifiuti di ingerire anche un po' d'acqua.> Figurati l'alcol, il sol vedere la bottiglia le ha causato già abbastanza problemi. Sospira, rialzando or lo sguardo in sua direzione, piuttosto pallida in viso. <In tua assenza, è successo che un gruppo di persone, tra cui anche dei miei conoscenti, hanno assaltato Oto, ucciso la Kokukage e preso d'assedio il Villaggio. Va da sé che l'Alleanza ha praticamente perso un Villaggio, il quale è attualmente nemico degli altri.> Si stringe nelle spalle, cercando di riassumere velocemente quel che è successo con poche e spicce parole, poiché ha anche affisso dei volantini con le rispettive taglie ed i volti. La dritta passa dal coprifronte tenuto in grembo al ciondolo che porta attorno al collo, simbolo dell'amicizia tra lei ed Hanabi. E' costretto ad infilarlo all'interno dell'abito dal momento che anche l'intero Clan Uchiha è nemico del Villaggio. <Sì, mi è un po' mancato il tuo infastidirmi quotidiano, ma sono sopravvissuta come vedi!> Risponde con tono palesemente ironico, mostrando un sorriso finto che scema in men che non si dica, proseguendo ad ascoltare le parole del terrorista. Non lo invita a sedersi, reputa che sappia farlo da solo e, conoscendolo, appunto, non è certo una visita di cortesia. Può anche restare in piedi qualora volesse. <L'esplosione del Monte dei Volti è passata in secondo piano, per via di quanto accaduto ad Oto. Quindi, direi che Konoha al momento è piuttosto calma già di suo.> Ammette, volendo però sentire anche un suo parere ed invitandolo a parlare con un gesto eloquente del capo e della manca. [ Chakra ON ]

18:22 Mattyse:
 Si si, la donna sta bene, tanto che appena vede la bottiglia sopprime a fatica un conato di vomito... e quella mano davanti alle labbra lo lascia intuire con una certa facilità. Si si, sta proprio bene. Poi, nel vedere il suo pallore, lo sguardo del bianco drizzerebbe appena il busto ed il capo, andando a prendere appena la lingua tra i propri denti per perdersi nei propri pensieri. Non è visita di cortesia... Si, di sicuro vuole parlarle di lavoro, ma questo non significa che non gli interessi della sua salute. "Sembri un cadavere..." Commenterebbe ora a bassa voce, osservandosi poi attorno in cerca di una giacca, un qualcosa che possa fungere anche da coperta. Il pallore spesso è dovuto alla pressione e comporta una terribile sensazione di freddo. "Ho sentito, anche se ne so poco. Conosco anche io qualcuno di quel gruppo" Come se la cosa dovesse stupirla no? "Sango mi ha insegnato a impastare il chakra..." E che Medusa è Kimi non lo sai piccolo pulcino. Se Mat trovasse una giacca, la andrebbe ad afferrare per poi dirigersi verso Furaya, intenzionato a fare il giro della scrivania per andare a coprirle le spalle con questa. Sedersi? Si, in quel singolare caso si appoggerebbe con il bacino sulla scrivania, accanto a lei. "Se sei sopravvissuta come ti ho vedo ora, direi che non ci sei riuscita molto bene." Scuote ora il capo, voltando lo sguardo fuori dalla finestra. "Odio relazionarmi con le copie. Preferisco mille volte le originali." Come con Mekura, vale anche per lei. Poi quella verità, che già immaginava. Oto, essendo mille volte più imponente riguardo quel colpo improvvisato ai volti, ha coperto e fatto dimenticare praticamente subito la cosa... "Di Oto ci occuperemo quando la squadra sarà composta e solida. Ora ci dobbiamo preoccupare di altro. Hai qualche aggiornamento riguardo la luna rossa?" Speranzoso di avere altre informazioni. "E prima che me ne dimentichi. La miniera di rame a Nord. vicino la foresta in cui io e Onosuke abbiamo fatto le ricerche..." Non sa che è veramente Onosuke, sta solo lanciando un sasso, intento ad avere una reazione da una donna che in questo momento non pare al pieno della sua forma... Magari gli scapperà una informazione. "Sai dirmi se è attiva, abbandonata o altro?" Quindi, come Hebi ora fa notare, Konoha non è completamente al sicuro, semplicemente ora i pericoli si stanno calmando, come se si stessero mettendo da parte.

18:26 Furaya:
 Sì, non la vedi? Sta talmente bene che avrebbe bisogno del bagno. O d'una visita. O d'un medico assai sicuro. L'unica giacca che sarebbe in grado di trovare in quella stanza è l'haori da Hokage che non ha indosso, bensì è posto dietro la porta d'ingresso. Lo mette perlopiù in occasioni speciali, magari durante qualche riunione od incontro con persone importanti. La stragrande maggioranza del tempo, lo fissa da dietro la scrivania come se fosse un miraggio. Lo lascerebbe fare, senza bloccarlo, anche perché con lo stomaco in subbuglio è già tanto che non abbia rigettato quel poco di pranzo che è riuscita ad ingerire. <Non è una frase carina da dire ad una signora.> Borbotta, deglutendo lentamente e cercando di comprendere se il conato sia qualcosa di più o se si sia placato. Fortuna vuole che non debba chiamare Jushan-san in soccorso, pertanto riesce a rispondere alle affermazioni dell'altro, oltre a stargli dietro. <Sango è entrata in casa mia, mi è stata vicina tutto questo tempo e non ho sospettato neanche per un istante che fosse in combutta con la Yugure. Hanabi Uchiha è una delle persone di cui più mi fidavo nella mia vita ed ora vengo a scoprire che ha una taglia sulla testa per aver conquistato Oto.> Non v'è disprezzo alcuno né odio nelle sue parole, quanto più delusione. Sì. E' delusa da coloro che ha conosciuto e con cui ha avuto a che fare, sperando che fossero persone delle quali potersi fidare ciecamente, come successo per Hanabi. Si sono incontrate proprio poco tempo prima, abbracciandosi come se quei dodici anni non fossero mai esistiti. <Io non riesco a dare la caccia ad Hanabi. Voglio incontrarla.> Solleva lo sguardo in direzione altrui, non comprendendo neppur il motivo per il quale abbia trovato la necessità di esporre un simile aneddoto proprio al Senjuu. Storce le labbra, sente le guance diventare infuocate, non per attivazione dello Yoton per sacra grazia divina, ed ispira profondamente. Oh, no bambina! Sono gli ormoni, non si piange, non si fa! E così facendo riapre gli occhi fossilizzandoli sulla scrivania e sulle proprie scartoffie piuttosto che sollevarli in direzione del bianco. <Per tua fortuna, allora sappi che stai interagendo con l'originale. La copia non starebbe in bagno ogni sacrosanta mattina che i Kami hanno creato.> Vorrebbe essere una copia in questo momento. Sì, sarebbe stupendo. Sparire quando vuole, venire soltanto gestita e senza chissà quale emozione sostanziale che si frapponga tra lei e la ragione. <Ti sembro una che ha avuto il tempo di continuare la sua ricerca sulla Luna Rossa?> Dalla faccia che solleva e che gli mostra, si direbbe veramente di no. <Non è una missione del Villaggio ed Onosuke non è più un membro degli Anbu per via di un suo errore.> Pur trattandosi di Mattyse, non può certo rivelargli tutte le informazioni che vuole, specialmente tenendo pur in considerazione il legame che lo unisce a Tenshi. <Posso informarmi e farti sapere. Non ne so molto della miniera. Però, ho informazioni interessanti su Oto. Potrei dovermi incontrare con uno di loro, uno importante.> Glielo tira così, prima degli altri discorsi necessari. [ Chakra ON ]

18:43 Mattyse:
 Scuote appena le spalle con quella sua battuta... Non si parla così ad una signora? Ma se questa signora pensa di mentire e nascondere ciò che è alla luce del sole. Gli occhi ambrati rimarrebbero puntati verso il suo volto, anche quando questa cerca di non guardarlo, impegnata a trattenere le lacrime. Sango era in casa di lei? Che cazzo le ha detto il cervello? Ha fatto entrare una donna che Yukio ha cacciato. "Eri ottimista." Risponde secco nei confronti della prima donna, ma quando parla della seconda, notando quel suo cambiamento. "Hanabi Uchiha." Ripete a bassa voce, andando ora a chinarsi sulle proprie ginocchia per portarsi all'altezza della kage. "Uchiha. Potrebbe esser stata costretta a partecipare a causa della sua appartenenza al clan. No?" Chiede intento a deviare la mente della Judai in una direzione più ottimista. Lo sguardo studierebbe il suo volto, poi scenderebbe al collo, ove FORSE, se concesso, potrebbe notare una collana di cui il ciondolo è nascosto. "Allora incontrerai Hanabi. Se è a Oto posso entrare e provare a tirartela fuori o a organizzare un incontro..." Le propone in quel modo, a bassa voce. A lui non reca poi tanto un problema, anzi, sarebbe un ottima occasione per trovare Itsuki e provare a portarlo dalla sua. La donna rivela che quella non è una copia, è lei, l'unica ed inimitabile. Anche se il conato lo aveva già suggerito. "Quindi che hai? Qualche virus intestinale?" La butta giù ridendo, accennando ad una piccola e flebile risata, rimanendo la accucciato dinanzi a lei. La donna rivela di non avere aggiornamenti a riguardo della luna rossa ne di sapere qualcosa riguardo a quella miniera, ma si offre di trovare qualcosa. "te ne sarei grato." Per lo meno potrebbe iniziare a studiare come abbattere quella minaccia o come temporeggiare. Poi, quella notizia. La donna potrebbe incontrarsi con uno dei pezzi grossi di Oto... Il bianco rimane per un attimo sbalordito, incredulo quanto poco deciso sul da farsi. Come dovrebbe reagire a quella informazione? "Stai già progettando a come liberare Oto?" O semplicemente farla cadere ancora sotto l'alleanza. Anche perché, in caso contrario, non saprebbe nemmeno lui come una cosa del genere potrebbe essere producente. Il bianco scuoterebbe un poco il capo, intenzionato a riprendersi, allungando poi la mano destra intento a punzecchiare il ginocchio della donna per disturbarla. "Se hai qualcos'altro per me dillo subito, se no inizio a romperti le scatole fin quando non mi dici tutto quello che ti è capitato." E lo farebbe con fare anche così... amichevole. Come se stesse parlando con una vecchia amica.

18:20 Furaya:
 Ottimista è dire poco. S'è fidata di qualcuno che non meriterebbe fiducia alcuna. Questo per quanto riguarda Sango. D'altronde, non ci si era legata così tanto da provar affetto. Tuttavia, per Hanabi, il discorso muta e diventa relativamente più serio. Si fa scappare una mezza risata, soffiandola fuori dalle labbra socchiuse. <Hanabi non è quel tipo di persona che si fa costringere da qualcuno. Se non vuole fare una cosa, semplicemente non la fa. A costo che metta a repentaglio la sua stessa vita.> Stringe le dita e forma un pugno, socchiudendo le palpebre per qualche altro lungo istante. Deve riprendersi sia dall'orribile sensazione che l'affligge in merito ad Hanabi e sia dalla nausea che inizia a diventare fastidiosa. <Proverò a chiedere direttamente al pezzo grosso di farmela incontrare. Non so esattamente cosa voglia da me, ma vorrebbe parlarmi a proposito di quanto hanno fatto. Mi ha spedito questa.> Indica la teca posta sulla scrivania, lasciata lì per ornamento e per assicurarsi che, in realtà, non ci sia qualche metodo di avvistamento, di ascolto o chicchessia. All'interno di essa, qualora Mattyse provi a guardare, potrà notare delle alghe rossastre iridescenti. <Mi ha detto che nascono al largo di Keimusho, credo sia soltanto un dono in segno di buona fede. Dicono che Kunimitsu regnava con il favore della tirannia, quindi non erano d'accordo col suo modo di fare. In fondo, a Konoha non abbiamo fatto la stessa cosa più di dieci anni fa?> Domanda in maniera retorica alla volta del bianco, non necessariamente aspettando una sua risposta ma pur sempre accettandola qualora volesse giungere. Si riferisce a quando, proprio a causa della tirannia di quest'ultimo, Konoha tutta si è unita per far abdicare Kuugo Gaito, reo d'aver scatenato la guerra contro Suna. <Premetto che non intendo recarmici da sola, ma voglio incontrarlo. Dice che il caos può essere una medicina per il mondo, se somministrata come si deve. E' un pensiero non dissimile dal tuo. Conosci questo Hanae?> La domanda sorge piuttosto spontanea. Non lo sta accusando in maniera diretta, vuole soltanto sapere da lui cosa ne pensa in merito. <Sto pensando di mandare qualcuno all'interno come infiltrato. Non so ancora bene chi, sto valutando le scelte che mi rimangono.> Deve valutare non bene, di più, una squadra del genere da poter usare a regola d'arte. Quella di Mattyse potrebbe andare più che bene, ma alcuni membri non li ha ancora conosciuti e diffida dal poterlo fare nel breve termine. Non sono ufficializzati, dunque non valgono. <Ho parlato con Saisashi di te e vorrebbe conoscerti di persona. Mi ha appoggiato nella scelta di seguire il tuo pensiero. E' stato molto comprensivo, ma non vorrei l'avesse fatto per via del mio stato interess--- di come stavo quella sera, ecco.> Tossisce anche, schiarendosi la voce, ignorando la domanda circa le sue condizioni o l'ipotetico virus intestinale. Non vuole dirlo apertamente a nessuno. Saisashi è l'unico che deve essere informato, secondo lei. [ Chakra ON ]

15:30 Mattyse:
 Il bianco rimarrebbe lì ad ascoltare, la donna pare sicura che la sua 'amica', se ancora così potrà definirla, avrebbe rifiutato se non fosse stata la sua volontà a portarla a quello scontro... Quindi che la signorina abbia effettivamente preso una decisione per conto suo? Mat non da nulla per scontato, non la conosce ed in ogni caso sa che vi è sempre un argomento delicato, un qualcosa che appena lo si tocca, si prende il totale controllo sull'altra figura. Il discorso avanza, si parla di un certo Hanae, il pezzo grosso della Yugure. Questi sono dettagli che Itsuki stesso non aveva riportato al bombarolo. Lo sguardo si rivolge in direzione delle alghe, tenute in bella mostra su quel tavolo. "Non capisco come delle erbacce di mare possano essere segno di buona fede. Un kunai spezzato con una esplicita richiesta di non belligeranza potrebbe esserlo." In effetti, non comprende come mai una piantina simile dovrebbe essere un qualche messaggio positivo. Il bianco scuoterebbe ora il capo, andando a mordersi la punta della lingua, com'è solito fare quando inizia a pensare con una certa intensità. "E' la prima volta che sento di questo Hanae."Risponderebbe a bassa voce, tornando ora a puntare i propri occhi ambrati verso di lei. "Vorrei venire anche io." Non è solo un occasione di vedere chi si prenderà parte delle colpe di quella squadra. E per infiltrarsi dentro Oto? La squadra, se vi fosse, sarebbe già difficile, ma non impossibile da far entrare. Mat poi sarebbe perfetto con i sigilli che ha sul corpo... Ecco, un'altra cosa che doveva dirle! "Prima che mi sfugga ancora dalla mente. Vorrei ufficializzassi la creazione di una squadra speciale negli ANBU." Così da essere impossibilitata dal riceve attacchi propagandistici da Mekura. "Però i componenti di questa devono avere dei permessi speciali, tra qui l'aver modo di dare ordini a chi nella scala gerarchica anbu normale è loro superiore. Escludendo il generale e l'hokage ovviamente." Preferisce puntualizzare... "E il medico. Quello che mi ha già visto svariate volte. Se non lo facciamo entrare potrebbe comportare un problema, non sarà sempre facile spiegare il perché di tante ferite." E una promozione non glie la vuoi dare? O un aumento? Per ripagarlo... Poi, lasciamo cadere i discorsi seri, torniamo a quelli secondari, tipo Saisashi! "Di come stavi quella sera?" Davvero è quella la cosa che ti è saltata all'occhio? "Da quanto non stai bene Furaya?" Tornerebbe mettersi dinanzi a lei, avvicinandosi al suo volto il più che gli sarebbe consentito. Ah si, prima che ci dimentichiamo di quel bel sigillo dell'empatia... Furaya potrà sentire preoccupazione, vera preoccupazione nei suoi confronti. "Comunque mi va bene. Starò a Konoha il più possibile, ma a Mekura non manca molto e vorrei tornare da lei per il parto" O magari anche prima? Tanto lo balzerai e solo i sensi di colpa per non esserci stato ti faran venir voglia di impiccarti!

15:57 Furaya:
 Sono argomenti anche piuttosto difficili da spiegare, tanto quanto da comprendere per chi è esterno alla medesima faccenda. Si fida di Hanabi ed è altrettanto consapevole, per quanto le dispiaccia ammetterlo, che a quel colpo abbia voluto parteciparci di sua sponte. Ciò fa intuire come fosse d'accordo evidentemente con Kioshi, in quanto Capo Clan Uchiha e dalle sembianze non dissimili da quelle della stessa Hanabi, in base al volantino di taglia che ha ricevuto e che ha poi sbandierato anche in giro per Konoha. <Ha iniziato a ciarlare a proposito di Keimusho e del paesaggio, ma non credo sia quella la sua intenzione primaria. Ha una proposta da avanzarmi, ma per riceverla dovrei rispondere al suo messaggio. Ho intenzione di farlo, come detto, così come di presentarmi. Non lascerei scegliere a lui il luogo d'incontro, potrebbe trattarsi d'una trappola e non c'è da fidarsi d'un ricercato, specialmente se possessore d'un Demone com'è stato scoperto.> Potrebbe portarsi dietro Hitomu, ma a che pro? Solo perché anche lui possiede un demone e si avrebbe uno scontro alla pari? In carica, c'è lei e non più il Nono. Deve trovare una via differente per fare quel che pensa, ma la Dislocazione potrebbe tornare utile più del necessario. Se le cose andassero male come crede, potrebbe dislocarsi nel punto in cui si trova Mattyse. <Tu mi servi a Konoha.> Ed ecco che occorre spiegarlo anche al diretto interessato. <Hai il mio sigillo dell'Hiraishin addosso, ciò sta a significare che, qualora le cose andassero male, io potrei dislocarmi nel punto in cui ti trovi. Quindi, avrei un asso nella manica qualora dovessi fuggire nell'immediato. In più, pensavo di portarmi Jushan-san in quanto mio braccio destro, applicando anche su di lui un sigillo, cosicché possa rimandarlo indietro a riferire mentre io affronto Hanae.> Ha pensato chiaramente a delle possibili ripercussioni, assieme a delle chiare conseguenze che non si sente d'escludere del tutto. In questi giorni, non ha fatto altro che pensare a queste eventualità, oltre al piano per Oto. <Anche quella era un'idea che stavo per proporti.> Pare si siano letti nella mente, il che non è proprio un male. Vuol dire che sono in sintonia. Un Mukenin e l'Hokage, sembra davvero così buffo. <La tua squadra sarebbe una task force degli Anbu, appunto, come la vecchia Radice che non siamo mai riusciti a ricreare in questi anni per mancanza di membri che risultassero interessanti ed utili. Il problema è che l'unico che potresti prendere in squadra con te, al momento, è Shirokuro.> Deve spiattellargli la verità, ma a modo proprio. <Inoltre, tua sorella? Eryk? Hai notizie su di loro? Vorrei incontrarli, ma a quanto pare non è ancora stato possibile.> A differenza dell'altra che, tramite l'empatia, riesce a percepire le emozioni altrui, il bianco non può comprendere la menzogna che si cela dietro le parole della fanciulla. E lo fa di proposito proprio per comprendere se può fidarsi del Senjuu e se sa qualcosa che le sta nascondendo. <La tua squadra non influirà sulle altre, tanto meno sui superiori, i quali saranno informati per ovvietà dal Generale e da me riguardo gli ordini loro impartiti. Non avrete a priori niente a che fare con gli altri.> Reputa che ciò sia più che sufficiente. <Sei riuscito a tenere a bada la tua donzella?> E' chiaro a chi alluda, ma lascia che sia lui a rispondere o a chiamarla per nome, data la privacy e la situazione d'adulterio che vi è di mezzo. <Sei un Ninja e partecipi alle missioni. Sei anche un po' masochista. Ti basterebbe mentire più di quanto tu abbia fatto finora.> Reputa che sia abbastanza facile per lui, seppur potrebbe averlo sottovalutato. Non si sa mai, del resto. Lo vede avvicinarsi poi, costringendola ad indietreggiare e spostare la sedia di qualche centimetro. <Da qualche settimana, ma non è niente di che. Passerà coi mesi a venire.> Lancia qualche altra briciola di pane lungo il sentiero che la conduce verso casa, snocciolando una questione che non ammetterà mai apertamente. <Dove starà?> Chiede alla di lui volta, per via del parto imminente della sua Consigliera. [ Chakra ON ]

16:24 Mattyse:
 Come esterno ha problemi ha comprendere la donna e la sua amica, Furaya ha pienamente ragione, quindi il suo voler far cadere il discorso ha più che senso. Mat glie lo permetterebbe anche consapevole che potrebbe non essere proprio un argomento molto gradito dalla signorina li presente. Furaya espone quello che è il suo pensiero, ancora sembra ottimista, ma quelle precauzioni sono più che sensate. Scegliere lei il posto è un ottima idea... "i monti ardenti dovrebbero portarti un bel vantaggio." E' l'unico pensiero che in quel momento riesce ad esternare all'amica. Quella frase, lo ha colpito e ferito, per quanto abbia senso, anche lui sa che è la verità. E' sensata come cosa... Ma qualcosa gli fa storgere il naso. Mat deve trovare un qualcosa con cui tutelare quella ragazza. Un cazzo di genin vuole creare l'ennesimo sutterfugio per proteggere un kage. Non si smette mai di ridere con questi due! Inerente alla squadra, scoprire che entrambi stessero pensando alla stessa cosa gli strappa un piccolo sorriso, che ora andrebbe ad adornare quel visino che è tutto meno che angelico! "Separate, che non si debbano dar spiegazioni a nessuno se non al generale e al kage." Informare gli altri, nel caso, sarà compito loro poi. E poi un bel nome, che lo obbliga a sgranare gli occhi. "Shirokuro. Quello l'anbu esperto con cui ho fatto la missione?" Quello che sospetti essere sempre Onosuke! "Non mi sono trovato molto in sintonia con lui. La prima cosa che ha fatto è stato sbandierare la sua innata, mostrandosi un Aburame, e utilizzarla per cercare tracce e indizi... che tra l'altro ho trovato anche da solo." Qualche istante, il tempo da dare a Mat per abbassare lo sguardo. "Se il demone rosso fosse saltato fuori, non sarebbe stato in grado di lottare a pieno." Ancora Mat non è sicuro del motivo per cui l'Aburame abbia dovuto rischiare tanto. Un anbu dovrebbe arrivarci anche solo con la testa a certe informazioni. Poi il nome della sorella, Mat solleverebbe subito il capo. "Sapevo che erano entrati a Kusa, ma l'ultimo giorno passato con Mekura ero all'ospedale e lì non vi erano. Sono passato per il Tanzaku ma non li ho incontrati. Pensavo fossero tornati a Konoha..." E il problema è che è la verità. Non ha idea di dove questi siano. Ancora la lingua verrebbe stretta in quella morsa, mentre lo sguardo mantenuto basso ed il capo appena scosso. "Avevo detto Tenshi di venire a fare una sorta di colloquio. Se non si è nemmeno presentata..." Cerca una motivazione, una qualsiasi, ma nessuna giunge nella sua mente. "So di non essere proprio una schiappa a mentire e di avere tutte le carte in regola per nascondere le mie disavventure, ma non vorrei che qualcuno prendesse a indagare. Quindi, ripropongo per lo meno quel medico. Averne uno con cui essere tranquilli non può far male." Insiste quindi riguardo all'ingresso del suo doc. di fiducia. Meglio avanzare, la domanda inerente alla sorella lo ha stordito. Che diamine ha combinato? Dove sarà finita? Non ha tempo ora per rincorrerla, cazzo SUA nipote nascerà tra poco! "calmarla ci sono riuscito, è stata una discussione divertente... Che è terminata con il 'è femmina'... Non penso di poter essere più felice..." Si che puoi, basterebbe che non ci fosse in mezzo Orochi sai? "Passerà coi mesi a venire?" La donna se la sta giocando bene, salta da un discorso all'altro, rendendo difficile al bianco seguire una pista. "Aspetta un attimo." Tenta di mettere un punto per ricapitolare le cose. "Dove starà chi." La bambina o Mekura? Vuole la certezza prima di rispondere, sollevando la mano mancina e mostrando il palmo con le dita ben aperte, lasciando intendere che il bianco necessiti di tempo per elaborare le informazioni e le domande. "E che vuol dire che passerà coi mesi a venire?" Pensa Mat, pensa. "Che hai che può passare coi mesi? Un verme solitario e pensi di farlo morire di fame?" Ottima spiegazione vista la poca voglia di mangiare che ha palesato all'inizio. "Perforazione allo stomaco?" Magari causata da Saisa durante una penetra-coff coff. "Che cazzo può durare mesi... Sei gravida?" Risponde così alla leggera, in effetti sta sparando a casa, senza nemmeno dar effettivamente peso a cosa stia dicendo.

17:00 Furaya:
 Già. <I Monti Ardenti mi portano un bel vantaggio, posso sfruttare la lava dei vulcani anziché consumare del Chakra.> Accumulandola a quella che potrebbe generare, per altro. <Stavo pensando ad un luogo esterno, neutrale, che sia lontano da Oto per non permettergli di chiamare alleati e, allo stesso modo, lontano da Konoha per evitare che creda io voglia fare la furba.> Sta calcolando ogni minimo dettaglio, qualunque particolare sia necessario al fine di incontrare il ricercato e parlarci senza problemi. <Non ci andrò con nessun intento bellico, inizialmente, a meno che non venga costretta a rispondere. Sono incuriosita, sul serio, da ciò che vuole dirmi.> Come gli ha detto poc'anzi, gli argomenti riguardavano il caos e come esso dovrebbe venire somministrato al mondo; potrebbe causare più bene di quel che si potrebbe pensare. L'idea la stuzzica, ma non perché intenda perseguire lo stesso pensiero della Yugure, tutt'altro. Si contrappone al proprio, eppure non è tanto dissimile da quello del Senjuu col quale sta dialogando. <Davo per scontato che la task force non avesse niente a che vedere con la normale squadra Anbu. Restano le regole che avevamo deciso inizialmente.> Sentenzia in sua direzione: divisa e maschera differente, prendendo ordini soltanto dal Generale e dall'Hokage. <Eravate soltanto voi due, mi è sembrato di capire. Gli Anbu possono mostrare la loro innata, non c'è una regola che lo vieti. E' chiaro che sarebbe conveniente farlo quando qualcuno non è in grado di riconoscerla e sfruttare l'informazione a suo vantaggio. Confidiamo nel buonsenso di ogni membro.> In un certo qual senso, sta difendendo Shirokuro, adoperando però il normale comportamento che avrebbe tenuto in quanto Generale Anbu. Non è certo durata molto durante quel mandato, si trattava soltanto di sostituire Yami sino al suo ritorno. Al momento attuale, non sarà più concesso che ciò avvenga, ma non è il momento di pensarci. <In più, avresti Saisashi. Non sei certo neppure che ci andrai d'accordo, ma hai accettato a priori la sua presenza.> In breve, vuol fargli comprendere che la presenza di Shirokuro è altrettanto importante. Non si sbilancia a proposito della vera identità di quest'ultimo, non trovando utilità nel dirglielo. Quando e se sarà necessario, magari grazie ad una promozione all'interno della corporazione, allora potrà scoprire quanto celato finora. <Tenshi, per un breve periodo, è effettivamente tornata a Konoha. Non credo d'avertelo detto prima> Malauguratamente non lo ricorda. <ma avevo messo un Anbu sulle sue tracce. Quando è tornata, non mi sono fidata granché delle sue parole e delle lacrime di coccodrillo che ha mostrato.> Prosegue nel proprio discorso, mantenendo un tono pacato e cercando d'essere comprensibile. <Ho scoperto che si sta dirigendo verso Oto in compagnia di Eryk Doku. Ora> Poggia ambedue le mani sui braccioli della sedia, alzandosi in piedi per porglisi di fronte. <li volevi nella tua squadra, ma siamo davanti al momento della verità. Non la sto dichiarando traditrice soltanto perché ho in mente un piano differente.> Ed è consapevole che, qualora questa discussione giunga alla volta di Tenshi, potrà prendere dei dovuti provvedimenti nei confronti di soltanto due persone. Onosuke diffida di Mattyse e viceversa: per questo motivo, li vuole nella stessa squadra. <Al momento attuale, non sei nella posizione di decidere i membri della tua squadra. Itsuki Goryo è morto, Eryk Doku e Tenshi Senjuu sono decisamente fuori dai giochi.> Si fa più seria, piegando le braccia sotto al seno ed aspettando una sua reazione in merito alle novità del giorno. E' sicura di averlo messo con le spalle al muro, ma al tempo stesso è conscia che potrebbe darle altro filo da torcere se ci si mette. <Il medico serve alla squadra Anbu.> Sancisce, sicura che anche Boryoku sia del medesimo avviso. L'argomento successivo tratta di Mekura e del sesso della bambina, a cui risponde con un debole sorrisetto ed appena un cenno del capo. <Buon per te> Si ritrova poi ad aggiungere. <deduco dobbiate scegliere soltanto il nome, adesso.> Già, al tuo non ci pensi? Non sarebbe ora di fare un controllo? <Spero tu l'abbia calmata davvero perché non ho intenzione di sorbirmi un'altra minaccia da parte sua.> L'ultima, seppur fatta ai danni della copia, l'ha fatta uscire fuori dai gangheri. Prosegue, poi, la lista della spesa di Mattyse su possibili sintomi e cause di questi. <Neppure con Saisashi è stato tanto difficile.> In quel caso, hai sbottato perché non sapevi come dirglielo, in realtà, però è servito allo scopo finale. Quindi, perché non potresti fare la stessa cosa con lui? <Verme solitario? Non ho neanche fame e tre quarti di ciò che ingerisco, lo rigetto.> Si lamenta, storcendo appena le labbra e tornando a sedersi. <Sono esausta, poi. Credo che a breve andrò a casa.> Si sente perennemente stanca nell'ultimo periodo, ma potrebbe essere soltanto una fase della gravidanza. Ed è soltanto all'inizio. <Che brutto modo per dirlo!> E' una conferma, quindi? [ Chakra ON ]

17:04 Furaya:
 [ EDIT : EIJI (NON Itsuki) è scomparso? (NON morto) ]

17:35 Mattyse:
 Non è proprio la cosa più facile venire a chiacchierare con i terroristi eh? Già hai discusso con uno, quindi, mia cara Fru, puoi immaginare come andrà con il secondo! La conversazione è ancora pacata quando si parla di ove poter fare quell'incontro con il misterioso Hanae, ma già la mente di Mat vaga altrove, a come poter garantire alla donna di tornare a casa anche senza che lei lo sappia obbligatoriamente. Deve trovare un alleato, grande, grosso, fidato e che faccia paura... Sbaglio o Konoha era alleata di Kusa? "Spero mi terrai aggiornato a riguardo... non vorrei doverti fare da balia giorno e notte..." e sappiamo entrambi che lo farebbe se per essere sicuro che una persona a lui cara stia bene. Ancora il tutto è pacato quando si parla della gestione della task force, i due si trovano ancora una volta d'accordo, al cento per cento. In fondo sono accordi che avevano già preso in precedenza e che il bianco non è intenzionato a rimangiarsi. Ecco, balzando quindi questo argomento, andiamo la ove il tutto prenderà a scaldarsi. "Capisco che eravamo solo noi due, ma in prossimità di un combattimento che già ci vedeva sfavorevoli, a che pro utilizzare chakra per qualcosa che potevano trovare anche senza? Abbiamo usato metodi diversi e siamo arrivati allo stesso punto e allo stesso tempo. Il problema è che io potevo anche sostenere a pieno uno scontro. Lui no." E non si parla di uno scontro con Pierino, ma con un Sannin. "Se fosse stato commesso uno stupido errore, non avremmo avuto nessuna possibilità neanche di fuggire." Ecco qual'è il problema di aver utilizzato quell'innata in quella circostanza. Mat insisterebbe, scuotendo appena il capo. "Saisashi l'ho accettato a priori perché essendo il tuo compagno, è qualcuno di cui ti fideresti ciecamente, era un accordo iniziale per la poca fiducia nei miei confronti. Cosa che non voglio comunque rimangiarmi. Tra l'altro, doveva essere inclusa la presenza di una tua copia." Ma viste le condizioni della donna, sarà qualcosa che dovrà essere rimandato. Ancora il tutto è pacifico, in fondo è solo Mat che si rifiuta di avere quel Aburame nella propria squadra. Si rifiuta di avere uno che prenderà a dare ordini 'perché superiore tra gli anbu' e che non sa prepararsi a delle emergenze come ha dimostrato. La Judai parla riguardo gli spostamenti della rosa... Meno male che Mat l'ha sempre tenuta aggiornata, o adesso sarebbero stati guai seri! "Ottimo, quindi mia sorella vuole diventare traditrice... " Un piccolo attimo, il tempo di voltare il capo di lato, mostrandosi deluso proprio da questo... Le aveva fatto una proposta, che aveva accettato, ed ora lei se ne sta andando a Oto per un gruppo che fa le stesse identiche cose. "Che nervi..." Sussurrerebbe appena, ora non morderebbe la lingua, ben si il labbro inferiore, con forza, tanto da arrivare a graffiarlo. Forse è la combo riguardante gli argomenti, forse la voce che la donna sta usando. La situazione si scalda. "Eiji Goryo deve ancora essere rintracciato. Necessita di tempo. Tenshi Senjuu puoi classificarla come Mukenin o meno, è una tua scelta, ma mi dissocio dalla sua decisione. Non controllo le persone e non leggo nella mente." Con fare infastidito si volterebbe verso la decima, lo sguardo ora freddo... decisamente infastidito da come l'amica si è rivolta a lui. "Per Eryk Doku bisogna parlare con il kage di riferimento. Non è ninja di Konoha e non è tuo diritto giudicarlo. Anche se lo escludo per lo stesso motivo." Ora prenderebbe un profondo sospiro. "Non sto violando o rimangiano nessuna delle voci che abbiamo messo nel nostro accordo. Tra queste vi era che avremmo scelto insieme i membri della squadra. Non posso accettare di avere con me un saccente presuntuoso che si crede chissà quale kami solo per un grado in più." In effetti, va proprio in contrasto con quello che è il carattere del bianco, intenzionato a ricordare a tutti che i gradi sono solo titoli assegnati in base a cosa si ha dimostrato. Mat farebbe ancora qualche sospiro, voltando poi lo sguardo, ancora una volta, in direzione della finestra. "Il medico ci serve, non deve smettere per forza di curare gli altri anbu, semplicemente è avere la certezza di averne uno che sappia da cosa guarirci." e riguardo al resto dei membri? La donna ha ragione, le tue opzioni si sono rivelate poco affidabili... "Farò qualche missione e parlerò con altri shinobi. Vedrò di trovare altri candidati da portarti." Nonostante abbia cercato, adesso, di far ricadere quella tensione accumulata, il bianco continuerebbe a sentirsi deluso, da quella che era la sorella e i loro piani insieme. Deve trovare come intercettarla in qualche modo. "Ancora non capisco... ha rinunciato a tutto... Anche alla possibilità di crescere nel clan..." scuoterebbe ancora il capo, lasciando ballare i lunghi capelli bianchi. Un sospiro, utile solo a prendere tempo per calmare i pensieri. Il discorso di Mekura e della bambina? Bhe, la donna ora appare fredda e poco intenzionata a parlare, forse sono solo i detriti del discorso precedente, forse vi è altro che non ha detto al bianco. Così il bianco rimarrebbe in silenzio, mantenendo lo sguardo verso la finestra. Scrollerebbe appena le spalle, lasciandola parlare. Anche a lui non è piaciuta quella minaccia, si stanno muovendo di conseguenza no? "Scusatemi." Riprenderebbe a darle del voi, così di punto in bianco. "Stavo sparando a caso, non davo peso a quello che dicevo." Stringerebbe i denti, tornando con lo sguardo in favore del volto della Judai. "Sarà meglio che vada, così che abbiate modo di ultimare i vostri compiti e tornare a riposarvi." Ruoterebbe ora sul tallone destro, intento a ruotare di novanta gradi verso la propria destra, incamminandosi poi in direzione della porta. "Riguardatevi. E tenetemi aggiornati a riguardo di Oto ed il vostro incontro con Hanae."

18:27 Furaya:
 Come avrebbe potuto immaginare, rivelargli del tradimento di Tenshi lo ha destabilizzato non poco. <Non prenderla a male, mi sarai utile per salvarmi qualora debba dislocarmi.> Quindi, ricopre pur sempre un ruolo utile e affatto marginale nella vicenda. Solo che, per far sì che ciò avvenga, non può seguirla sino al punto d'incontro. Valutato ciò, si può passare a tutt'altro genere d'argomenti. <Non so risponderti a questa domanda, dovresti chiederlo direttamente all'interessato. Avrà avuto in mente qualche tattica, altrimenti non saprei proprio spiegarmi.> Accantona anche questo discorso per via delle poche informazioni a disposizione, avendo avuto però premura di trattarlo come si deve. <Non rispondermi con questo tono> S'addolcisce un minimo nell'inflessione della voce, storcendo appena le labbra con disappunto. <posso comprendere che tu sia arrabbiato, ma ciò che intendevo dire poc'anzi è che non hai altri da scegliere. Le tue uniche scelte si sono rivelate fallaci, inesistenti.> Riferendosi, in primo luogo, a Tenshi ed Eryk e, successivamente, al fantomatico Eiji che non ha mai visto prima e che, a quanto pare, non vedrà neanche tanto presto. <La mia copia potrei comunque prestarvela qualora ve ne sia veramente il bisogno. Ma, di base, avete due membri sui quali poter contare. A differenza della normale gerarchia Anbu, nella task force saresti colui che ha il comando. Ciò sta a significare che Shirokuro dovrà prendere per forza ordini da te e che non potrà imporsi con il suo grado, essendocene uno a parte.> Vuole rassicurarlo a tal proposito, cercando di mettere delle pezze per coprire quanto può il suo malumore. <E' mio diritto giudicarlo nel momento in cui mi chiedi di accettarlo nella tua squadra. No, non potrà farne parte perché viaggia con tua sorella, una traditrice del villaggio della Foglia.> Su questo non transige granché. Eryk è decisamente fuori dalla lista della gente che avrebbe potuto prendere parte alla squadra. Non vuole essere così fastidiosa nei suoi confronti, comprende che quanto venuto a sapere non è propriamente un'informazione coi fiocchi. Si tratta pur sempre della sorella. <Non devi addossarti le colpe delle sue idee sbagliate. E' abbastanza grande da decidere da sola, non trovi? Ha soltanto fatto una scelta sbagliata, probabilmente più di una, che le si ripercuoterà addosso ogni giorno della sua vita.> Se la immagina sorridente ora, convinta che l'Hokage non verrà mai a sapere nulla né l'andrà a cercare. Spera che ciò sia sufficiente, se non fosse che il ragazzo pare optare per abbandonare l'ufficio, usufruendo d'un modo di parlare totalmente differente. <Non fare il moccioso, adesso> S'alza in piedi, sistemandosi l'haori sulle spalle e lanciando un'ultima occhiata all'ufficio. <andiamo a mangiare qualcosa, ti va?> Glielo sta proponendo perché le dispiace della sua situazione o perché ha fame davvero? <Abbiamo fame.> Decisamente la seconda, ma spera di smorzare così il suo pessimo umore. Lo seguirà, ammesso glielo consenta, fuori dall'ufficio dando una singola occhiata a Jushan-san, come a voler alludere che s'allontanerà dall'ufficio per il più disparato motivo che lui possa immaginare. [ END? ]

18:46 Mattyse:
 Quel malumore che la donna ora può vedere, a differenza di quanto creda, non è generato SOLO dalla novità sulla sorella, a far da peso, un bel peso, vi è anche il tono con cui la donna pareva tentare di imporsi, cosa che ha infastidito parecchio andando a ferire in quel modo e a generare quell'umore tanto nero... Come quando scopri non sei il miglior amico del tuo miglior amico! Il bianco annuisce, dovrà rimanere fuori dal luogo di incontro per garantirle una via di fuga, ma questa sarà abbastanza veloce nell'usarla? Rimarrebbe quindi della sua ipotesi, dovrà inventarsi qualcosa in ogni caso. Poi quella bella frase. 'non rispondermi con questo tono'. e in quel momento si volterebbe, anche con tutta la sua arroganza ma, prima che possa prendere a parlare, osserva la sua espressione. "Scusami... sembrava un imposizione e... bhe, mi aveva infastidito..." anche perché ha preso a vedere quel loro rapporto come di pura fiducia, la stessa che inizialmente mancava. Il bianco scuoterebbe con forza il capo, andando poi con entrambe le mani a colpirsi le guance, intento a riprendersi dai traumi delle notizie appena ricevute quanto da quel momento di tensione che ha appena attraversato. "Troverò altre persone." E' il riassunto di quella conversazione, finita in maniera un po' brusca. Prenderebbe comunque a camminare in direzione di quella porta, fermandosi poi per voltarsi e osservare la Judai a quell'invito, poi lo sguardo ambrato cadrebbe sul ventre della donna per qualche secondo. "Forse soffro della sindrome dell'abbandono..." Commenterebbe in maniera completamente fuori tema e, come prima, alla leggera. "Andiamo, pagherò per te e il tuo verme solitario." Quindi, con quel commento, possiamo essere certi che anche il bianco abbia capito... davvero ci vuole giocare sopra in quel modo? Bhe, meglio attendere la donna, fuori dall'ufficio, dando un occhiata al braccio destro della Judai. "Vieni uomo grigio. Pago la cena anche a te." E qui non chiede, gli porgerebbe solo un piccolo sorriso per poi voltarsi e camminare verso l'uscita di quel posto... Non starebbe a guardare se questo verrà con loro o meno. E' una sua scelta. Buon appetito! [END]

Mattyse raggiunge Furaya nel suo ufficio, intenzionato a fare un resoconto del da farrsi.
Il bianco rivela la sua intenzione di diminuire drasticamente le minacce che gravano sulla foglia, quali la luna rossa e il demone rosso. A BSS PIACE IL ROSSO.
Nel mentre, si preoccupa dello stato di salute del kage e viene informato di un incontro tra Hanae, pezzo grosso della Yugure, e Furaya.

In mezzo al tutto salta fuori pure il nome di Hanabi Uchiha, tattiche per garantire il rientro della rosa e la notizia che Tenshi senjuu si dirigerà a Oto con Eryk Doku.
Sarà meglio prendere provvedimenti.