I morti si dimenticano?

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con Kimi

22:17 Kimi:
 Non al sicuro e nemmeno a casa ma nel posto che ha visto la sua storia nascere, iniziare. I primi omicidi, il veleno e i primi combattimenti, tutto è nato lì in quel villaggio sotterraneo, tutto è iniziato ad Oto. Impossibile non fermarsi su una panchina nella piazza centrale di Oto, impensabile non sedersi su di essa ad osservare le persone che passano e riflettere sul proprio passato. Non può dirsi particolarmente legata a quel luogo, tra tutti coloro che hanno partecipato alla conquista forse lei è colei che meno si sente di appartenere al villaggio eppure non riesce a non ricordare com’era indossarne il coprifronte, com’era aiutare i ninja durante la guerra civile, cosa voleva dire girare per quei luoghi con i colori dell’alba addosso. Lei però ora è cambiato, sulle sue spalle è poggiato delicatamente l’Haori bianco con la mezza luna tra le spalle, sua nuova divisa e simbolo di ciò che con Hanae ha creato, braccio e mente che hanno permesso alla Yugure di calare con sul mondo ninja. Il resto del vestiario è decisamente il suo tipico, un corsetto che le lascia spalle e busto nudi in cuoio nero, dolce scollo a cuore sul seno e lunga gonna, nera anch’essa, a coprirle la parte inferiore del corpo. Le gambe vanno ad accavallarsi con la destra che domina la gemella e svela, durante quel movimento elegante, gran parte della sua pelle rivelando i due profondi spacchi laterali nell’abito. L’haori è stato poggiato in modo da non finire sotto le sue natiche ma ricadere oltre la panchina, dondolando da essa. I capelli sono perfettamente lisci, lasciati sciolti e liberi di ricadere tra gli abiti, nascondendosi nel tessuto bianco a tratti e dominandolo con altri ciuffi, la frangia invece è perfettamente poggiata sulla sua pelle cadaverica, così bianca da andare oltre alla più comune porcellana. Due occhi gelidi come il vetro nelle bamboline spiccano su quel viso, il destro azzurro come il ghiaccio mentre il sinistro rosso come il sangue, un contrasto accentuato ancora più dai suoi lineamenti quasi scolpiti, una magrezza quasi eccessiva che non si nasconde. Il silenzio e con lo sguardo che vaga su quel luogo si concentrerebbe così da lasciare che il chakra vada semplicemente a spostarsi e raggiungere le sue ghiandole salivari, qui come un filo nella tintura verrebbe immerso all’interno del veleno per poi essere rimesso in circolo, questo la renderebbe estremamente pericolosa, anzi tossica, già al semplice contatto con la pregiata porcellana di cui pare essere fatta[chk on][arte del veleno liv 4]

22:22 Utente anonimo:
 Otogakure, finalmente sta vedendo e vivendo questo posto di cui aveva solamente sentito parlare dagli altri, da chi prima l'aveva vissuto, e poi si erano dovuti spostare a Kusa. Ora il Suono è di nuovo in mano ai leggettimi proprietari, ora il suono è tornato a rimbombare e a protarre un giusto suono, dopo tutto quello che era stato fatto. Sicuramente una cosa più grande, rispetto a quello che il giovane Genin può capire o meglio immaginare, poichè ci sono fili di cose di cui non è al corrente, e un qualche saggio direbbe che è anche giusto così. Il centro di Oto, è qui che sta passando la serata, passeggiando con discrezione, senza voler infastidire nessuno, anche perchè ha sentito parecchio parlare della brutalità di questo posto, ed è una sfida la sua, quella di sopravvivere in questo luogo, come hanno fatto Ekazu, Hanabi e gli altri del suo clan. Ha la possibilità di mostrare loro che anche lui può farcela, che anche lui non è da meno e questo deve fare per forza, se vuole guadagnarsi la fiducia e il rispetto che ritiene meritarsi. Ma a parte questo lungo e noioso discorso, il giovane si presenta vestito come suo solito, maglietta aderente di colore nero, pantaloni comodi e leggermente larghi per poter favorire i movimenti, e scarponcini altrettanto neri alti, che coprono anche los tinco, e che presentano un'apertura all'altezza delle dita dai piedi. Schinieri e vambracci sono indossati, come i guantini con al placca metallica sopra. Molto di questo però viene coperto dalla tunica bianca che il giovane indossa. Presente un collo alto e a "V", dove attorno a quest'ultime sono presenti delle Tomoe. A tenerla chiusa vi è una fascia nera attorno alla vita, nella quale vi è legato il coprifronte che reca il simbolo di Oto. e dietro alla scheina vi è attaccato anche la tasca porta oggetti, mentre il porta kunai è allacciato all'altezza della coscia destra. I capelli neri e lunghi, sono legati dietro la nuca a creare una coda bassa, con delle strisce di tessuto, mentre altri due ciuffi sono sempre tenuti legati a mo di coda, ad entrambi i lati della fronti, in modo che non possano infastidirlo. Prima di uscire dalla sua abitazione, l'Uchiha ha attivato il suo chakra, con il solito e ormai consolidato medoto: formando con entrambe le mani il sigillo della capra, va a visualizzare due puntini sul suo corpo: Il puntino rosso ed anche il puntino bianco, che risultano essere rispettivamente, quello bianco l'energia psichica e quello rosso l'energia fisica. Si concentra su quest'ultimo, andando a sentire i muscoli irrigidirsi, come se avesse dei campri, ma senza alcuna presenza di dolore. Quel pallino stava crescendo e stava diventando una sfera, e più cresceva più quella sensazione di contrattura dei muscoli cresceva, sempre di più sempre di più finoa quando una sensazione di rilascio muscolare, segno che la sfera rossa era compelta e poteva passare a quella bianca, che inzia a riempirsi facendogli scorrere inzialmente piano i ricordi e i pensieri che ha in mente, facendogli rivivere quelle sensazioni provate in quel momento, e più la sfera cresce, più la velocità aumenta andando come a creare un turbinio di emozioni, di pensieri di ricordi che gli avvolgono la mente, fino a quando tutto quanto non cesserà, alsciandogli come se nulla fosse una mente lucida, vuota da confusione, e con quei ricordi e quei pensieri che sono tornati pacati e ordinati. Pronte le due sfere, va poi a spostarle al centro del corpo, all'altezza della bocca dello stomaco, dove andranno prima a toccarsi, e piano piano ad unirsi le due sfere, ad amalgamarsi ed è qui che alcuni brividi sembrano inziare a pervade il corpo del giovane figlio del clan Uchiha. Come per le altre due sfere, quella sensazione aumenta, sempre di più, in liena con il miscelarsi e l'amalgamarsi di quelle due sfere che alla fine di questo progetto daranno vita ad un unica sfera, che farà si che il chakra scorra dentro il corpo del giovane, invadendolo come un uragano. Un unico e secco brivido gli va a percorrere la spina dorsale, segno che il processo se svolto correttamente sarebbe stato finito e il chakra attivato. Una volta che questo processo è finito, il giovane andrà a sciogliere il sigillo della capra, andando anche a riaprire gli occhi. Così cammina tranquillo, senza dire nulla, guardandosi solamente attorno di tanto in tanto, ammirando Oto, o almeno il centro di quest'ultimo, che in questi gironi ha cercato di scoprire in un certo senso, ma che ancora non ha scoperto del tutto, e a dir la verità non ha scoperto per nulla. [Se Chakra On}[Cha:40/40}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

22:36 Kimi:
 Se ne sta e starà semplicemente lì in attesa che qualcosa la spinga ad alzarsi o ad agire, ha bisogno di qualche istante per sé stessa e per riordinare i suoi pensieri. Tutto ciò che l’ha portata fino a quel momento si riflette in quello sguardo completamente assente come se si trattasse solamente di un fantasma che ha deciso di mani9festarsi agli esseri umani ma che al contempo è completamente disinteressato alla loro esistenza. Infatti, se al primo sguardo può sembrare che segua, di tanto in tanto, qualcuno con lo sguardo, è solo andando poi a prestarle maggiore attenzione che ci si rende conto di come sembri guardare semplicemente oltre a loro. Immobile e gelida come una statua si perde in un certo senso tra i suoi pensieri ed i suoi ricordi, proprio lì su quella panchina ormai troppi anni addietro per poter essere contati ha rivisto Katsumi, ha riconosciuto il principe salvatore nella figura storpiata dell’Uchiha imprigionato e torturato, proprio in quel posto tra loro è davvero nato tutto, quando lei con uno slancio di ammirazione lo ha chiamato a sé e poi fissato leggendo nella sua anima come mai è riuscita a fare con altri, mentre lui catturato da quell’attenzione nei suoi confronti si è fermato ed ha rispettato i suoi silenzi e le sue distanze comprendendola come nessun altro ha fatto prima o mai farà nella sua vita. Spesso è il lago Nero il luogo che indica come più significativo tra loro eppure ora si rende conto che senza la notte e quella panchina nulla sarebbe mai successo. Si ritrova ad esitare nei ricordi di un defunto consapevole di aver scelto lei la sua fine, insieme a Nemurimasen hanno deciso di liberarsene eppure non prova odio né nostalgia in quel momento, apprezza ciò che è stato e non rimpiange ciò che ha scelto, Nemurimasen le è fedele e ancora non l’ha abbandonata, la inco0raggia risplendere tra il sangue e la devastazione non prova a fermarla, lascia che lei sia semplicemente ciò che è nata per essere e non cerca di salvarla inutilmente da ciò che vuole. Le due relazioni però sono così simili, il suo sentimento che mai è mutato, la fiducia sconfinata che prova nei suoi confronti e quell’ostinata voglia d’essere scudo e spada dell’altro senza però fermarlo dall’essere lui stesso armatura ed arma per lei. Due differenti entità ma legate dal passato, ma un passato che lei ricorda e che non è davvero in grado di scindere, Senza Katsumi e le sue mancanze non si sarebbe innamorata così perdutamente di Nemurimasen, dopo tutto quello che hanno passato ancora resta lì[chk on][arte del veleno liv 4]

22:52 Utente anonimo:
 Se kimi è persa nei suoi pensieri, anche Shinuja lo è stato in questo lungo giorno, ormai da quel fatidico giorno, è molto più introspettivo, riflette e pensa molto di più e quell'impulsività e quell'arroganza si sono sopite, almeno per il momento, almeno fino a quando non riuscirà ad essere, e quando sarà e lo dimostrerà allora si che la sua arroganza uscirà fuori, di nuovo e più potente e nessuno potrà dirgli qualcosa, perchè lui per allora Sarà. Questa è la differenza, ed ora l'ha colta, l'ha capita e sta procedendo per far si che si realizza nei migliori dei modi. Ancora non si avvede della Medusa, che ha incontrato anche tempo fa a Kiri, non sapendo che fosse lei, e forse continuerà ad essere così, dopotutto, l'ha vista una volta sola, e non che ci tenga particolarmente a vederla, l'ha messo in soggezione quella volta alla riunione, anche se non lo ammetterebbe mai, neanche ora. <...> Vorrebbe dire qualcosa, ma preferisce continuare a trincerarsi dietro quel silenzio che sembra essere l'unico rifugio sicuro per ora, nemmeno la sua abitazione qui a Oto gli sembra molto sicura, forse influenzato dalle storie del passato che gli sonos tate raccontate. Ma in fondo in questo posto sono passati molti Shinobi famosi, molti si conoscono per fama, altri no, e lui è in una lotta continua con se stesso e con gli altri e forse con tutto il mondo ninja per potersi anche lui affermare, per poter dimostrare che diventerà quello che ha detto quel giono alla riunione Uchiha, ma ancora c'è tempo, ed è proprio quest'ultimo chedeve saper massimizzare al massimo, e nel quale non deve compiere passi farlsi, perchè se da una parte ha tempo, dall'altra, quest'ultimo scorre imperterrito e tiranno, e nessuno gli coprirà le spalle, se non se le coprirà da solo, e non se le farà grandi. Questi sono i pensieri che ora vorticano e si fanno presenti nella mente del giovane, che continua a passeggiare per quella piazza, lungo il bordo di quest'ultima, volendo così sfruttare tutto il perimetro per poter riflettere ed anche digerire la cena, fatta dal chioschetto qualche ora fa.{Chakra On}[Cha:40/40}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:03 Kimi:
 Ancora seduta, ancora lì in bella vista in una piazza semi deserta considerando orario e situazione, ancora con lo sguardo che va oltre a quelle che non solo altro che semplici ombre per lei, nessuno che meriti davvero la sua attenzione, corpi un futuro prossimo morti, anime che dovrà poi condurre lei stessa all’ade e tutta la sua solita retorica per cui semplicemente se ne infischia. Certo la sua fama fa in modo che molti di quei pochi passanti la evitino accuratamente, accorgendosi forse dello sguardo che li trapassa ma sicuramente desiderosi di non provocarla. Il modo in cui ha fatto cadere le prigioni, il modo in cui molti shinobi della stessa Oto hanno trovato la morte per il suo veleno sono un deterrente sufficiente per coloro che non hanno voglia di mettere fine questa notte alle loro esistenze. Il tutto sommato a ciò che ha fatto durante la guerra civile, molti forse avranno dimenticato ma sicuramente qualcuno vedendola potrà ricordare la ragazzina pallida che pur non essendo nemmeno lontanamente all’apice della sua potenza ha ucciso chiunque le si sia messo davanti, i colori sono cambiati ma alla fine sempre lei resta. In tutto questo ripercorre anche gli eventi più recenti, cerca di comprendere quanto potere ha davvero consegnato nelle mani di Kioshi permettendogli di scandagliare la sua mente. Non resterà lì ancora a lungo, deve attendere Rio, utilizzare le farfalle per assicurarsi che giunga quantomeno vivo in quel luogo, insomma di cose da fare ne ha e l’ora ormai si sta facendo davvero tarda, si concede però qualche altro minuto per riflettere e farsi gli affari suoi mentre con il corpo resta assolutamente immobile, a malapena sembra che stia respirando, abituata com’è a limitare i movimenti del petto durante quell’atto necessario, lei è semplicemente la Morte e come tale non può mostrarsi davvero viva. Un vociare non meglio distinto, un brusio può cogliere chiunque si trovi lì vicino, i passanti che la riconoscono e parlano di lei, di ciò che su di lei si conosce, del modo in cui ha conquistato il clan, il modo in cui si è fatta ritrovare immersa nel sangue di Itawooshi, perché si sa le voci corrono specie tra compagni che si ricongiungono dopo tanto tempo [chk on][arte del veleno liv 4]

23:16 Utente anonimo:
 Continua a camminare, passo dopo passo, senza dar troppi sguardi in giro, anche se ora vede solamente poca gente che sembra affrettarsi nell'arrivare a casa propria o dove più le si confà andare, cosa che a lui non interessa. Di pensieri ne avrebbe anche lui da scandagliare, ma sarebbero sempre gli stessi e giungerebbero sempre le stesse risposte, sinoa quando le cose non andranno avanti ed è proprio quell'immobilismo che lui odia più di tutto, poichè essere immobile vuol dire non poter riuscire ad essere il che lo fa innervosire e gli mette paura, più di tutto e più di tutti. Più delle minacce di Ekazu, che lui reputa il suo Sensei, più di un Hanabi infuriata, più della stessa Medusa, che ora nota seduta su quella panchina, sussarrando qualcosa che non capisce e ce forse non vuole nemmeno capire. L'osserva per qualche istante, semra essere immersa nei propri pesieri, e forse il pericolo è già contenut, nella sua mente potrà far male soloa se stessa magari, anche perchè per far male agli altri, sembra essere nata a posta, ma di questo discorso, non si può continuare a perpetrare, poichè ora glis ta davanti, è distante ma è li, e lui in cuor suo sa che non è la più bella delle situazioni. Sposta los guardo in altro con calma, per poi riabbassarlo, tutto questo potrebbe essere anche uan prova, anche una semplice prva verso se stesso, che accetta, con gambe leggermente tremanti che vengono flesse, per potersi mettere seduto, in una panchino ad una decina di metri da quella dove Medusa sta seduta, e che le è di fronte, e il suo sguardo si posa su quello di lei, per qualche istante. Le gambe continuanoa tremare, una paura ce nona vverte ma ce è insita nel giovane Genin, una paura che ha preso il posto dell'arroganza, di quella sicurezza che ora davanti a persone come Kimi non ha. Una prova di volontà, di nervi, si forse è questo quello che rappresenta questa sfida che si è auto imposto, forse è questa la prima vera prova da dover affrontare qui ad Oto, una minuscola, insignificante prova per molti, un macigno per lui che se superato, o almeno affrontato, lo porterà sicuramente a fare un passo avanti, in qualche modo, da qualche parte. Un solo, unico passo avanti, come dovrà farne tanti altri, se vuole sopravvivere. Se vuole vivere. Se vuole Essere e solo poi poter Diventare.{Chakra On}[Cha:40/40}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:24 Kimi:
 Non presta attenzione a chi passa fissandola, per quanto non sembri osservarli si accorge di ogni sguardo e come al solito va a farseli scivolare addosso eppure qualcuno decide di sedersi davanti a lei, distante ma comunque esattamente davanti e continuare a guardarla, sbatte lievemente le palpebre tornando a mettere a fuoco la realtà. Ora lo guarda, ricambia il suo gesto lasciando che la freddezza sul suo volto e nei suoi occhi possa andare a colpire l’altro, silente ancora qualche istante si limita ad osservarlo come se lo stesse uccidendo con il semplice gioco di sguardi <cosa vuoi?> una domanda diretta poi poco dopo, pronunciata con tutta la freddezza di cui è capace. Il tono monocorde, distaccato non solo dal lui ma quasi dalla realtà stessa, il resto al momento smette d’esistere, è stata disturbata e si concentra quindi sullo sconosciuto, perché certo ha mai memorizzato le fattezze di un semplice genin burlato usando il suo aspetto da Goryo, non ricorda nemmeno un simile avvenimento, non è in grado nemmeno di identificarlo come uno dei partecipanti alla riunione iniziale per la presa di Oto, di quel pomeriggio le è rimasta impressa solo quella stupida ragazzina troppo propensa a parlare che per fortuna non ha più visto, che Hanabi l’abbia sistemata come le aveva detto? Lei comunque resta lì, silente ora senza muovere un muscolo, padrona del tempo e del luogo come non lo era da tempo, non sembra avere alcuna fretta di interrompere quel suo gelido fissare, non è interessata a chiedere nuovamente il motivo di tanta attenzione nei suoi confronti e nessuna emozione traspare in lei, né una vera e proprio minaccia né interesse, solo lo osserva, ricambia e si mostra come il cubetto di ghiaccio che ci si aspetta che sia, la morte senza alcuna pietà che bussa alla porta di tutti prima o poi [chk on][arte del veleno liv 4]

23:36 Utente anonimo:
 Se è l'immobilità una delle cose che Shinuja odia di più, in questa coso, forse la bramava, sperava ce Medusa continuasse a rimanere nei suoi pensieri, nelle sue memorie, o dovunque si trovavi, ma invece la situazione sembra essersi evoluta in fretta, anche troppo, perchè non si aspettava quella domanda, non in un breve tempo come questo. Lo trova in parte spiazzata, dall'altra cerca di ricomporsi e di non far trasparire quell'agitazione che dentro invece sente ed anche forte. <Nulla.> Una semplice parola, nient'altro per il momento, prinunciata con calma, con rispetto di chi sa essergli sicuramente sopra come abilità e come letalità sopratutto. Continua a guardarne los guardo le fattezza, la porstura, ma sposta lo sguardo per qualche istante, per guardare i contesto in cui si trovano, in cui lei si trova ad essere la più forte, e a troneggiare quasi in quella panchina, in quella sua immonilità, che lascia trasudare potere e puzza di morte, psicologicamente devastante per molti. Cosa che Shina mmira, perchè dovrà essere anche lui così, dovrà arrivare a mettere paura,a nche solo standosene seduto, un traguardo molto lontano ancora, ma che è ben fissato nella sua mente. <Non volevo disturbare> Afferma in questo momento, tornando a guardarla negli occhi, come se non volesse mancargli di rispetto, come se quelle circostanza l'obbligassero a fare quella scelta, come se fosse l'unica strada da prendere per uscire vivi da quella sfida, che si è autoimposto. Una sfida velenosa potremmo definirla, mortale se qualcosa dovesse andare storto, e potrebbe essere qualunque cosa, di fatti il terrore di non poter dominare nulla, di nona vere il controllo lo assale, e lo fa velocemente. Nella situazione attuale, una tranquilla situazione, si potrebbe definire, ma nella quale non ha nulla, solamente i suoi pensieri, che sono respressi dalla sua paura, ed ora potrà solamente convivere con la paura, imparare a conoscerla per poterla piegare, per poterla vivere, per poterla capire e dominare, anche se non potrà mai dominarla del tutto perchè quest'ultima è come il vento, lo si può cercare di dominare, forse ci si può riuscire in gran parte, ma mai del tutto.{Chakra On}[Cha:40/40}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

22:28 Kimi:
 Si è riscossa, risvegliata, vero ma è ancora su quella panchina solo che ora i suoi occhi puntano davvero davanti a lei, sta fissando freddamente e con distacco Shinuja. Ascolta le sue parole e si prende tutto il tempo per cercare di riportarsi alla mente quel ragazzo, la fissa e questo può anche capirlo ma non è che la comprensione l’abbia mai portata a provare compassione. La mano destra si sposta adesso verso i suoi capelli, discosta qualche ciocca dalla sua stessa spalla e resta silente. Istanti lenti come ore trascorrono mentre lei prende possesso di quello che è il tempo stesso, così esercita la sua immortalità, il suo potere. Lentamente ora andrebbe a fare forza sulle gambe così da tornare in posizione eretta, gelida e come se non avesse un cuore si alza da quella panchina andando forse a turbare la calma d’altri <eppure> replica con calma, inizia la frase e poi lascia che altro silenzio la faccia da padrone. Un passo, quindi, viene fatto in avanti, con la stessa identica calma e lo stesso distacco utilizzato per alzarsi dalla panchina. Non ha fretta e lo fa notare, non sente lo scorrere del tempo sul suo corpo a differenza di tutti gli altri qui presenti che per lei non sono altro che creature mortali, prossimi e futuri cadaveri, così come spesso ai tempi della guerra civile ad Oto amava pensare <mi> continua quindi la frase, manca ancora abbastanza spazio prima di arrivare all’Uchiha. Le braccia sono lasciate lungo il busto, corrono lungo il corpo senza alcuna volontà, non rigide ma bensì rilassate, tranquilla, sa di essere mortalmente pericolosa senza bisogno di utilizzare le mani in maniera attiva, senza necessità di piegare i gomiti <stai>. Un nuovo passo, un nuovo movimento portato ad avvicinarsi a Shinuja, sempre più vicina <guardando> puntualizza alla fine, vuole una risposta vera, non vuole sentire quelle che a lei possono suonare solo come scuse, semplici ed inutili scure. Nuovamente muove le gambe, continua con quel suo lento ma a quanto pare inesorabile movimento, non c’è nulla che sembra in grado di distoglierla dal suo avvicinarsi a quel genin, al momento completamente indifeso davanti a lei[chk on][arte del veleni liv 4]

22:44 Utente anonimo:
 Posto sbagliato al momento sbagliato? Forse, ma può solamente far bene al giovane Shinuja questo incontro, questa esperienza, fatta in prima persona con Medusa, che sembra essere assente da quello che è il tempo e lo spazio in questo momento. Sente di nuovo la sua voce, e per quanto vorrebbe allontanarsi da quel posto in quel momento, si fa forza e rimane li, non sapendo esattamente cosa fare se rimaner seduto o alzarsi mentre quest'ultima avanza. Si sente sicuramente a disagio, e sa nella sua mente che è nettamente in svantaggio contro di lei, quindi non può adoperare ne la forza ne l'agilità, nessuna dote da Shinobi può salvarlo in questo momento. Quando ella finisce la sua frase, ormai i due sono semparati da una distanza non molto grande, il giovane la guarda negli occhi, non può far altro in fondo se ne rendo completamente conto che non è lui ad avere le redini della cosa in questo momento, non oggi, ma fors eun domani le avrà, ma deve riuscire a superare il presente il che non è del tutto scontato. ma il tutto scompare in questo momento dalla sua mente, lasciandogli solamente una sola ed unica domanda..Come può spiegargli il perchè del suo guardarla? Deve trovare uan risposta in fretta, e los a bene per questo inzia ad agitarsi anche se non lo da a vedere e sembra essere calmo, anche se un po di soggezione è palese, ma in fondo è giusto anche così..<Stavo pensando a come sei riuscita a far collare le prigioni..> Afferma <Non è qualcosa da tutti...> Afferma lui, in effetti stava pensando anche a questo, nons ta mentendo, e non vede il perchè dovrebbe farlo. <e stavo riflettendo che prendere o meglio Riprendere Oto non è stata uan sfida facile..e che si, siete Shinobi con i contro cazzi..> Dice solamente la verità..< per questo il mio sguardo si è posato su di te, per qualche lungo istante, non vi è altro motivo..> Non è paraculaggine, ne vuole imbonirsela, i motivi sono reali, in fondo ha deciso di dire la verità questa volta, ora le cose potrebbero andare in maniere differenti e scoprirlo è d'obbligo a questo punto, spera solo che vada a finira in maniera che sia ancora vivo e senza nessun danno, il che sarebbe stupendo. La paura c'è, l'arroganza è sparita, in questo Shinuja, quello di prima, molto probabilmente sarebbe morto già da un pezzo, forse.{Chakra On}[Cha:40/40}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:02 Kimi:
 Continua ad avvicinarsi, camminando lenta e silente mentre ascolta le sue parole, i complimenti non le interessano, non sono mai stati importanti per lei e anzi non ci ha mai praticamente fatto caso, sono pochi coloro che possono dirle qualcosa di simile destando il suo interesse e di certo Shinuja non lo è . Solo quando è abbastanza vicina da guardarlo dall’alto verso il basso per via della posizione si ferma, arresta il suo passo e scuote le spalle <non le ho fatte crollare io> ammette placidamente, a conti fatti lei si è solo limitata a far morire chiunque provasse ad avvicinarsi <un gruppo di ninja vestiti di carte bomba le hanno fatte saltare nella speranza di uccidermi> peccato che lei abbia ben pensato di usare la sua fedele sorella come mezzo di trasporto e volarsene quindi via in una nebbia velenosa tra nuvole di pioggia tossica, ma questo è effettivamente parte di un piano ben diverso. Non da molto peso quindi alla difficoltà della sua missione, infondo l’unica cosa difficile è stata non girarsi e far fuori Ryuuma prima del tempo, cosa che miracolosamente è riuscita a fare dato che l’ha ignorato la maggior parte del combattimento e poi lo ha abbandonato lì. Peccato solo che anche lui potesse volare altrimenti si sarebbe già liberata di un problema non da poco <Oto non è che l’inizio> replica infine a quelli che non le suonano certo come complimenti, lei è un demone, un fantasma di morte che viaggia sulla terra con il solo scopo di portare terrore e distruzione, davvero potrebbe mai non credere di essere una cazzutissima ninja? Anche se forse non è in questi termini che si valuta. Non aggiunge altro, solo spiegazioni da parte sua che però resta lì a fissarlo freddamente, le spiegazioni sembrano esserle bastate ma ancora non se ne va, sotto sotto divertita da quel poco di tensione che vede sul suo volto, come sarebbe avvelenarlo? Come potrebbe mai reagire lui? Sono domande3 che si pone ma al contempo si trattiene dall’avere una risposta, soffrire questa è la chiave, anche e soprattutto se è lei ad imporsi da sola la sofferenza in questo caso tramite la semplice negazione di un piacere

23:16 Utente anonimo:
 <Avete progetti molto in grande> Afferma con tono tranquillo, ma che in fine un po trema, ma solo alla fine, maledetta tensione, maledetto il fatto che non può reggere un confronto con Medusa, maledetta insurezza dettata dai suoi mledetti limiti di potere. Ma tutto questo maledire, potrebbe anche leggersi come benedizioni, perchè da questo incontro, può apprendere qualcosa, anche di importante, e forse Kimi dall'alto della sua persona, della sua pomposità psicologica non see ne renderà nemmeno conto, che quella è solo una sfida che Shinuja ha lanciato a Shinuja, perchè sei lei si nega un piacere, lui si impone di crescere e di farlo anche in fretta, perchè Oto non aspetta nessuno, perchè nessuno aspetterà lui, e sa che se non si muoverà lui è da solo e da solo ora come ora non può nulla, almeno nella situazione attuale. <Credo siano pochi quelli che hanno possibilità di uccidervi a voi della Yugure..> Ammette in fondo sono ninja di alto calibro, conosciuti e famosi per lo più. <Ma dimmi, se posso chiedertelo, come ti piacerebbe morire?> Domanda facendosi forza, cercando un discorso per continuare a parlare non lasciando spazi a silenzio che potrebbero dar vita a pensieri non proprio belli, non che in questo momento ci siano fiorellini e l'ape Maia nella sua mente, sia chiaro <è solo una mera curiosità, che però credo che ogni persona debba pensarci, in fondo ognuno di noi ha dei sogni e degli obbiettivi, e questi si possono trasmigrare anche nella morte, che non deve essere per forza casuale..Ci dovrà pur esser euna mrote ideale, quella morte che accettiamo e di cui andremmo fieri se servisse a quello che aneliamo o se dobbiamo difendere qualcuno o qualcosa per esempio..> Una domanda strana, una domanda che a non si fa mai, una domanda che ora sembra la più interessante di tutte e la più interessante e chissà che per davvero non possa dar vita d una risposta e ad un confrontarsi almeno un minimo, con Medusa che tutto è meno che un soggetto facile con il quale stare in un luogo o parlare..{Chakra On}[Cha:40/40}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:38 Kimi:
 Parole che vengono ascoltate con poco interesse, quasi annoiata ormai dalla situazione, resta l’ì solo per quella sua assurda voglia di sottrarsi e attendere, avvelenarlo o meno? E poi eccola al domanda strana certo ma interessante, così stuzzicante da spingerla a mostrare un sadico sorriso sul volto, si chinerebbe in sua direzione, il busto che si sposta verso di lui, capelli che ricadono davanti alle spalle, come un nero mare scivolano su quella pelle estremamente candida, di porcellana quasi <oh> ammette muovendo appena quelle labbra rosee, quelle sottili mezzelune di pelle che si mostrano ora come nuove ma che nascosti portano i segni delle torture subite <ma io non morirò> replica ancora, molto semplice no? Eppure non è semplice presunzione la sua, non sta semplicemente sopravvalutando le sue abilità <io sono una creatura del Naraka…> lascia la frase in sospeso, non sa nemmeno il nome di chi ha davanti ora che ci riflette, non le era nemmeno importato fino a qualche secondo fa è vero <tu sei?> domanda appena mentre la bocca torna a distendersi in un sadico e divertito sorriso, la mano destra andrebbe ora a muoversi lentamente così da andare a volergli dare una carezza, si apre delicata con il palmo rivolto alla parte inferiore del suo volto, sul lato sinistro, verso il mento. Non lo tocca però per ora, semplicemente si avvicinerebbe abbastanza da far percepire a lui la freddezza della sua carne, quella mano gelida, più per una scarsa circolazione dovuta da estrema magrezza che per altro. Si fermerebbe quindi lì a qualche centimetro dal suo volto con la mano, vicino alla pelle dell’altro abbastanza da fargli capire di cosa lei stia parlando ma comunque troppo lontana per poterlo avvelenare. Il busto comunque sporto in avanti, piegato così da spostare gli occhi di due colori differenti all’altezza di quelli di lui, dannatamente vicino e dannatamente divertita

22:39 Utente anonimo:
 Una creatura del Naraka..potrebbe essere interessante per il giovane Grigio che ora ascolta quelle poche parole che vengono dirette verso di lui. Una volta a tali parole avrebbe presuntuosamente pensato che colei che glis ta davanti, è solamente un essere inferiore davanti ad un Uchiha come lui, ma ora corregge il tiro, sebbene si pensi che chiunque è inferiore davanti ad un Uchiha, ma sicuramente non davanti a lui che ancora è un Uchiha acerbo, un Uchiha che ha gli occhi di un cucciolo e un ugual potere. La vede allungare la mano, vede i suoi occhi di due colori differenti, li fissa con i suoi interamente neri, non distoglie lo sguardo dal suo, non vuole lasciargli vincere quella sfida di sguardo se così vogliamo definirla, e non per presunzione, ma perchè deve essere una forza di volontà verso se stesso, per migliorarsi per dimostrarsi che anche davanti ad una capo clan come Kimi Doku, un Genin come lui, può reggere unos guardo ed un discorso, o ancora meglio ad un incontro casuale, rischiando certamente qualcosa, perchè ogni volta che si incontra un altro shinobi si rischia qualcosa, che sia di più o di meno questo non importa, si rischia e basta. <Io sono il Grigio> si presenta con il suo soprannome il giovane, che ora va lentamente ad allontarsi, lasciando che il busto ricada all'inetro, una caduta controllato che si ferma, solamente quando la sua schiena incontro lo schienale metallico ma non scomodo della panchina, continuando a guardare l'altra negli occhi, mentre quella freddezza della pelle di lei, quasi l'ha potuta avvertire, aamplificata dalla paura che cosciamente e incosciamente ha, ma che non vuol mostrare. <Naraka..> Ritorna a dire, ci rimugina per qualche istante, interessato alla fin dei conti alla cosa..<e come sei diventata una creatura del Naraka?> Domanda, cercando costantemente di tenere viva quella discussione, non dando pretesto a silenzi troppi lunghi e quindi allos catenarsi di idee non proprio ottimali, ma in fondo per quelle non ci vogliono silenzi, ci vogliono solamente attimi o un pretesto, che fondamentalmente c'è ed è il gioco messo in piedi dall'altra, che sembra divertirsi a giocare, consapevole di avere il ruolo di maggior rilievo in questa chiacchierata che potrebbe profumare di veleno, ma che per ora almeno non vi è ancora diventata.{Chakra On}[Cha:40/40}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:08 Kimi:
 Ancora non lo tocca, resta semplicemente lì a fissarlo con la mano allungat5a e si ferma poco prima di andare davvero a passare a lui il veleno, ancora non è il momento, può aspettare, prendersi qualche altro attimo per godersi lo sguar4do che resta fisso nel suo,. Dimostra di non temerla e questo non è propriamente un bene ma al contempo nemmeno un male, non sa davvero cosa sia in grado di fare o chi sia ma quantomeno sa che lui stesso non si reputa debole. Un sorriso solca ora quel volto gelido, non cambia in nessuna altra sfumatura se non fosse per quell’espressione sadica. Unico vero gesto che lui può cogliere dato che ora andrebbe ad irrorare i suoi muscoli di forza, li farebbe contrarre così che quel braccio sia pronto e si muova effettivamente al massimo delle sue capacità. Non per colpirlo o schiaffeggiarlo, no solamente lo vorrebbe andare a toccare, l’indice che vorrebbe affondare ora nella guancia altrui, solamente un tocco, nulla di più. Il momento è giunto. Si muove veloce senza mai distogliere lo sguardo come a voler dimostrare la sua superiorità <ci sono nata> replica semplicemente dopo averlo avvelenato, quello non è stato che un movimento fulmineo nato insieme al sorriso sadico sul suo volto, ha atteso quel momento ma ne è valsa la pena? Osserva semplicemente colui che si è presentato come il grigio, vuole godersi la scena mentre il suo veleno entra in circolo, mentre la vita inizia a scorrere dalle sue mani <non mi interessa chi sei> aggiunge poi a quella presentazione <per me sei già morto> come tutti d’altronde, un pensiero sopito da molto, che non la sfiorava da tanto eppure in quel luogo è tornata alle vecchie abitudini, quante le ore passate a vedere solo cadaveri intorno a lei? Non lo ucciderà davvero, se lui sarà in grado di sopravvivere, un piccolo passo avanti rispetto al passato ma questo non cambia i fatti: lei è la morte e davanti a sé ha solo l’ennesima anima che attende d’essere mietuta [tag come prima -2chk]

23:32 Utente anonimo:
 Lei è nata morta, eppure respira, eppure può vivere. Una contraddizione certo, un qualcosa di strano che però ora non prende bene in considerazione, forse quando ci rifletterà se lo farà realmente.La fissanegli occhi, mantiene quellos guardo ancora e ancora, non cederà, non vuole farlo, non deve farlo o non diverrà mai un Uchiha degno. Quei suoi occhi neri, interamente neri, sono ancora fonte di disinteresse, nessuno li teme, nessuno li prende come finte di pericolo, eppure lo sono, Shinuja lo sa, deve solo riuscire ad avere il potere, deve solo riuscire a sopravvivere e a diventare, allora si, che nessuno reggerà il suo sguardo ed anche Kimi Doku, abbasserà quei suoi occhi bicromi, quando sarà lui a reggere il filo della situazione. Ma purtroppo non è questo il giorno, purtroppo non è così che stanno le cose, perchè quel tocco arriva, e non lo vede arrivare, ma lo sente, un tocca delicato, veloce, e poi il nulla per qualche istante, solamente per il tempo che gli ci vorrà a levare quel dito e poi eccolo, il veleno lo attanaglia, la paura indomita dentro di lui, fa si che il cuore pulsi sempre più veloce, il bruciore nei polmoni si fa sempre più intenso come se l'aria che inalasse si trasformasse in fuoco e lo bruciasse da dentro. Los guardo rimane sugli occhi di lei, los guardo sembra iniziare a tradirlo, una smorfia di dolore, che si accentua sempre di più, un senso di vomito, che però non gli fa vomitare nulla, la vista sembra annebbiarsi per poi tornare, la testa inzia ad andare a fuoco. Il veleno è entrato in circoloe sta facendo il suo lavoro. Quel maledetto tocco, questa maledetta pazza di Kimi Doku..Quel suo dannato essere ancora un debole Genin, ma forse tutto questo è giusto che sia così. Questo è Oto, o almeno è una parte di Oto, loa vevanoa vvertito, ed ora lo sta vivendo, gli potrà servire per crescere, se ne uscirà vivo, gli potrà servire per poter diventare il bastardo che oranon è, quando sarà il momento. <Io sarò anche mort..> un rivolo di sangue esce dalla sua bocca, interrompendo quelle parole dette a fatica, andando a spoircare il suo haori bianco, con quello tomoee che seguono il taglio di quest'ultimo attorno al collo. <ma anche da morto, io vivrò..finchè lui sarà qui, finchè loro saranno dolore e cura, Pace e Morte, Maledizione e Benedizione di questo mondo di Shinobi> riferendosi prima al Clan e poi allo Sharingan, senz presunzione, senza arroganza, ma con fierezza, con dedizione, con amore verso queste due cose, che per lui sono tutto...Due forti, fortissimi pilastri che ha dentro di se e che nemmeno quel veleno potrà mai sciogliere, avvelenare, uccidere. Sino a che il clan vivrà e lo sharingan vivrà, lui sarà vivo, come lo è Madara Uchiha, come lo è Sasuke Uchiha, come lo sono tutti i membri del suo clan e il clan stesso.. <K...> vorrebbe dire qualcosa, ma ecco un altro rivolo di sangue, gli esce dalla bocca, questa volta, gli cola dalla bocca, rigandogli le labbra, il mente, e pian piano scendndo giù, sulla gola, e poi il petto e via via sino ad arrivare a quella maglietta nera che però non è visibile, mentre los guardo continua ad essere fisso su quello di lei. Soffre. Soffre come un cane, ma non abbassa lo sguardo, lo continua a mantenere, fiero die ssere quello che è, anche mentre pian piano sta morendo.{Chakra On}[Cha:40/40}[PV: 87/100}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

23:41 Kimi:
 Non sposta lo sguar5do, si gode semplicemente il momento cogliendo ogni sfumatura del suo modo di fare, osservando come sopporta il veleno senza più toccarlo, non ancora almeno ma conoscendola non si sa mai, ha letteralmente ucciso per molto meno, sì molto meno di quattro chiacchere casuali. Lo ascolta in quella dichiarazione e semplicemente ora la si sente ridere, una risata gelida, distante se senza alcuna vera emozione al suo interno, fredda così come è lei, una risata che spezza il momento, l’aria e la tensione di quel luogo per poi aggiungerne altra. Non è certo amichevole il suono da lei prodotta <sai quanti ne ho ucciso di voi?> eppure ora è alleata, eppure dopo la fine di Arima e aver conosciuto Kioshi, Ekazu ed Hanabi in qualche modo è tornata a sopportare la presenza di quel clan, nonostante ciò che le ha fatto, nonostante la perdita immensa e il rancore serbato per anni, gli stessi sentimenti che l’hanno fatta impazzire e sanguinare più di ogni altro <ne ricordi i nomi? No> risponde lei, domanda e poi suggerisce, non ha bisogno di sentirselo dire, ne è certa, anche perché di quella strage nessuno ha più memoria, Yukio ai tempi era stato abbastanza bravo da nascondere l’evidenza dei fatti, da lasciare che lei ne uscisse pulita., altre esempio di come il padre l’abbia aiutata quando non lo voleva <e sai perché?> ora lascia passare qualche sitante <perché sono morti ed io e le mie sorelle ne stiamo torturando le anime> oh qualcuno aveva pensato che la morte fosse pace? OPS <i morti vengono dimenticati> continua con quel discorsetto andando semplicemente a fare un passo indietro adesso verso il ragazzo. Non ha altro da aggiungere alla conversazione in realtà, non oggi, lo lascerà lì a riflettere e se lui riuscirà a sopravvivere allora forse potranno riprendere [end]

00:00 Utente anonimo:
 Ascolta la risata di lei, e proprio a questo che non si deve abituare, alle risate, allo scherno che gli altri versano alla di lui persona, perchè quelle risate, diventeranno sguardo di rispetto o di terrore, un giorno, e quel giorno sarò lui a far soffrire loro, restituendo uello che ora gli è stato dato, o fatto. Ma per ora, può solo subire, ancora quel dolore che loa ttanaglia, ma non per questo abbassa lo sguardo..<il nostro clan vivrà per sempre, noi siamo i perfetti Shinobi, detentori di un immenso potere..> Anche qui, non c'è arroganza, ma un grande senso di appartenenza, una grande fierezza, un dolce e malato amore, qualcuno potrebbe definirlo anche Maledetto, e beh, forse lo è, ma è giusto che sia così..<i morti non si dimenticano, le anime torturate, urlano disperate a noi vivi, e noi attendiamo, noi sappiamo essere pazienti, ma la nostra maledizione, è poù forte anche dei Kimi stessi> afferma, in fondo lo Sharingan è l'arte oculare più forte, seconda solamente al Rinnegan e nessuno può negarlo. Questa frase però non è una minaccia, ben si una nuda e cruda costatazione da parte di un giovane Genin, che rimane silente, seduto su quella panchina asoffrire ancora e ancora, fino a quando quel veleno non smetterà di agire, e gli permetteràm quanto meno di muoversi da li, da quella piazza. Lo sguardo però sìinterrompe, non per sua volontà, ma perchè la Doku, se ne sta andando, lasciandolo li da solo, e lui andrà a rivbolgere lo sguardo verso il cielo, nuvoloso, mentre un altra rivolo di sangue gli sta uscendo dalla bocca, anche se sembra che quel dolore, stia lentamente scemando. <E' questo che vuoi insegnarmi Oto? E' questo il benvenuto che tu sai offrire?> Domanda a voce bassa, a quel posto, che tanto gli è stato descritto come letale e che questa sera sembra avergliene dato un piccolo assaggio..< Siamo a casa.. > infine dice questo il giovane, andando a chiudere gli occhi per qualche lungo istante, non potendo fare altro che rimanere silente, lasciando che quel dolore passi, con il tempo. E mentre quest'ultimo fa il suo corso, andrà si a riaprire gli occhi, per ritrovarsi come unico in quella piazza, ma questo gli darà modo di riflettere su quello che è successo, su quello che è riuscito a fare e su quello che dovrà fare, sino a quando non potrà riprendere a camminare, quando il veleno sembrerà essere sparito o almeno essersi indeblito,facendosi forza e muovendosi verso l'ospedale di Oto, dove si vorrà far vedere, per poter ricevere delle cure, non volendo che quel veleno si espanga o comunque possa avere effgetti secondari che lui da solo non potrebbe gestire. {Chakra On}[Cha:40/40}[PV: 74/100}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Carta Bomba x2- Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}[END}

Incontro casuale che finisce con Shinuja avvelenato.
Parte una bella riflessione ma Kimi vuole avere ragione e se ne va