{K x K}

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19:24 Kioshi:
 Senti l'odore del sangue che ancora bagna la roccia? Guarda.. è ancora fresco. La luce del Sole che trapassa il soffitto, causato dalle azioni del Nemurimasen, illumina quella scia di sangue. Seguirne il tracciato significa immedesimarsi nelle ultime movenze della Serpe, ormai morta. E Kioshi si trova in piedi, immobile, circondato da quel sangue. La maglia bianca è tenuta chiusa da una zip fino allo sterno. Un mantello nero copre le spalle dell'Uchiha avvolgendo il suo intero corpo. Sotto, invece, indossa un paio di pantaloni neri elastici con uno stivale dello stesso colore a completare l'abbigliamento. I lunghi capelli neri coprono parte del suo viso, con alcune ciocche corvine che cadono davanti ai suoi occhi. Lo sguardo è basso ad osservare quel liquido rossastro. Le labbra sono serrate e non esce una parola da quelle bocca. In silenzio ma sorride. Un ghigno malefico infatti è ben visibile sul suo viso, quasi eccitato nel tornare con la memoria al giorno prima. La Serpe è morta. Il Ventaglio è tornato a donare una nuova ventata d'aria al Suono. I piedi striscinano sul terreno spoglio, prima il destro e poi il sinistro, permettendo al corpo di roteare e porgere le spalle verso quel trono dedicato al Kokukage. Kioshi ha posato lì il suo cappello, gentilmente offerto da Hanae dopo la battaglia. Le iridi nere lo osservano mentre il viso torna più serio lasciando scomparire quel sorriso malvagio. In mano a Kioshi c'è un gran potere ora. Il Suono è sotto il suo comando e forse l'Uchiha deve ancora rendersi conto di ciò che significa. Il Perfetto ha conquistato. Ed ora deve regnare. Una cosa che lui non ha mai fatto ma forse non sarà solo se saprà circondarsi di persone fidate. Ci sarà tempo per organizzare un Consiglio mentre non c'è tempo per restare a guardare ciò che gli altri Villaggi stanno facendo. Dal Villaggio dell'Erba giungono notizie sull'operato di Yukio e Kioshi non può restare a guardare. Al momento, l'Uchiha rimane al centro della stanza immobile osservando ancora quel trono distante qualche metro da lui. Il silenzio regna tra quelle pareti. Si sente soltanto l'odore del sangue. Buono, vero? [chk on]

19:51 Kimi:
 Non che qualcuno possa effettivamente negarle un incontro con Kioshi se non lui stesso, il momento la spinge ad agire con persino più irruenza del solito ed è per questo che ha trovato ninja così gentili da indicarle come arrivare alla tana, non che l’opzione di lanciarsi da quel grosso buco fosse stata scartata eh. Ad ogni modo è dalla porta principale che fa il suo ingresso, le braccia che spingono i due portoni così da permetterle di andare ad osservare all’interno e godersi per un istante quella scena e quell’odore. Oto in quel momento è proprio così come se la ricorda, un luogo familiare per quanto non abbia mai rappresentato un ventre amorevole. Ferma il suo passo lasciando che la gonna torni a posarsi sulla sua pelle e andando così a nascondere le candide gambe altrimenti visibili per via dei due profondi spacchi, sul petto un corsetto in cuoio scuro, le copre solo il seno e presenta un profondo scollo a v, tanto che sembra quasi non essere nemmeno unito, si toccano appena i due lembi di tessuto rigido. Poggiato sulle spalle invece il kimono bianco della Yugure, la luna che splende alle sue spalle, le braccia ribelli invece completamente fuori dalle maniche. I capelli sono sciolti, lunghissimi ed oggi pettinati bene dopo la serata ristoratrice in compagnia di Nemurimasen, torna a camminare muovendosi in direzione di Kioshi, lenta i passi mentre i suoi occhi di colori differenti si posano su di lui, fredda come il ghiaccio e pericolosa come il fuoco, iridi che raccontato una storia che lui è tra i pochi a poter leggere quasi interamente <era questo che volevi?> lei va diretta al punto, lo fissa con lo sguardo fiero e al contempo gelido, la morte che in maniera naturale si accomoda tra il sangue e l’odore del combattimento, i raggi che filtrano donando ombre e luci a quell’ambiente ora deturpato profondamente, in un modo che permette loro di imprimere un segno del passaggio. Nella destra regge un rotolo, lo stringe anzi con quelle dita magre e lunghe, si avvicina ciondolando tranquilla, le spalle ben ritte e il volto sempre rivolto al nuovo Kage, non si inchina né si congratula, non sarebbe da lei altrimenti, poco le importano i titoli.

20:30 Kioshi:
 Kioshi si gode ancora quegli attimi di silenzio nei momenti in cui la sua mente è occupata a ricordare la battaglia che ha portato via il Suono dalle mani di Kunimitsu. Il Kakukage ne ricorda i momenti, assapora la facilità con cui ha tolto la vita alla Serpe ma ne ricorda bene le parole. Un'altra Lei potrebbe essere già in vita e, dunque, lui terrà fede alla promessa fatta alla donna prima che morisse davanti al suo Sharingan. Ogni forma umana che ricordi la Serpe o da cui ne derivi la sua mente verrà eliminata dalla faccia della Terra. Non ci sarà pace per Kioshi finchè ciò non avverrà. Sarà dunque meglio che questa sua 'copia' resti nell'ombra il più possibile. Ed ecco che il silenzio si interrompe in un secondo. I passi di una donzella attirano la concentrazione dell'Uchiha le cui iridi scure ritornano ad osservare ciò che si disegna davanti a lui. E poi quella domanda che giunge rapida al suo udito. Era questo ciò che voleva? <Era questo ciò che il Suono meritava.. Una nuova vita.. Un ritorno al Passato> lo senti vero, Kimi? Quell'odore di Sangue che innebriava i sensi di ogni shinobi del Suono e lo segnava come un marchio a fuoco. Ed ora eccolo lì quell'odore, ritornato a vivere nel Villaggio partendo proprio dal punto in cui ha avuto inizio un nuovo Futuro. Il viso di Kioshi ruota in direzione della donna sorridendo sempre in modo sinistro <Ti piace, vero?> le domanda, quasi cadendo in una risata isterica. Ti piace questo Suono, Kimi? Le iridi dell'Uchiha osservano le forme della donna dalla chioma fin alle gambe. L'occhio cade su quel rotolo tenuto tra le dita della mano e il Kokukage inizia a domandarsi per quale motiva la donna sia giunta da lui. Non chiede nulla, però. Kioshi rimane in silenzio aspettando che sia lei a prendere l'iniziativa e parlare di ciò per cui è venuta nella Tana. Lo sguardo segue i movimenti di lei e le labbra ora si chiudono tra loro lasciando che l'Uchiha non proferisca più alcuna parola. [chk on]

20:45 Kimi:
 Raggiunge non tanto l’Uchiha ma il sangue, posizionandosi lì in quella pozza rappresa, lo sguardo che non si sposta però dalla figura dell’altro, scrutandone le reazioni mentre le gambe andrebbero a flettersi, un movimento che mette in mostra le ginocchia nude, il lembo di tessuto scuro che si rintana tra le sue cosce bianche a nascondere giusto il minimo sindacale. Inspira profondamente andando a mostrare davvero di aver bisogno di respirare anche lei mentre l’odore di morte le riempie i polmoni e le pervade i sensi sommergendo la sua mente, lascia che la mano sinistra si posi su quei segni ormai troppo vecchi e solidi ma ancora in grado di sporcarla al contatto. Le palpebre si abbassano appena a guardarsi mentre il polpastrello dell’indice tocca il pavimento, il mento si abbassa lasciando che ora anche il medio vada a sfiorare il sangue, successivamente arrivano tutte le altre dita, pollice escluso. Qualche istante per poi andare quasi ad accarezzare quella macchia, si guarda rapita in quegli istanti, si gode la sensazione <il sangue?> mormora tra sé e sé seppur nelle intenzioni voglia rispondere alla domanda, il tutto ammirando il lavoro fatto dai due prima di tornare a rialzare la testa, esattamente come prima gli occhi sono i primi a tornare su Kioshi, palpebre che si alzano e iridi che si muovono così da inquadrarlo nuovamente, solo dopo il mento asseconda il movimento così da donare a lui l’attenzione <la morte di più> replica accennando un sorriso divertito, lei è la morte e non può che apprezzare dal profondo del cuore quando qualcuno compie il suo lavoro con tanta accortezza per i dettagli, un lavoro troppo poetico per essere stato fatto da lei, eppure ne riconosce il fine e per questo si permette di ammirarlo e apprezzarlo <quanto sai di me?> domanda mentre la sinistra ancora indugia su quel macchia, l’accarezza quasi distratta, completamente a suo agio in quel momento . La frangetta si muove appena quando parla, danzando sulla fronte candida, il sorriso invece svanisce velocemente dal volto rifacendosi estremamente serio, con Hanae è stato decisamente più semplice eppure nonostante possibili pericoli che correrà è lì ad esporsi e consegnare, far leggere ciò che lei stessa ha ricevuto, si apre in un certo senso, si concede di mostrarsi in un modo che pochi altri hanno potuto osservare, si contano sulle dita di un cadavere mutilato, insomma sì sono solo due coloro che fin ora hanno avuto quel privilegio ma nonostante questo non appare spaventata, la voce è fredda come suo solito eppure controllata, in qualche modo si è trovata in sintonia con lui e nonostante non ci fosse da aspettarselo prova qualcosa di simile alla fiducia, non ha paura che lui possa ferirla come il suo clan prima né tantomeno si sente indifesa, sa di essere cresciuta [chk on]

21:22 Kioshi:
 Le iridi nere osservano la donna bagnarsi i piedi in quella pozza di sangue. Il liquido rosso si espande andando a tracciare nuovi corsi su quel terreno arido d'erba. Kioshi rimane ancora lì, invece. Lui non si sposta per ora e accenna solo un movimento del capo per poter seguire perfettamente e comodamente le movenze della donna. I capelli di color corvino davanti agli occhi si spostano lasciando libera la visuale all'Uchiha che può osservare in tutta la sua bellezza la donna. Kimi svela che le piace più la morte del solo sangue ma il Kokukage non si stava riferendo allo spargimento causato dalla guerra <Il sangue è stato necessario per arrivare al cambiamento> se tutti avessero deposto le armi, non ci sarebbe stato questo spargimento di sangue. Sarebbe morta soltanto una persona. Quello a cui si stava riferendo l'Uchiha è un'altra cosa però <Ma l'atmosfera, invece..> si prende un secondo in cui inspira tutta l'aria presente in quella caverna e riempie i suoi percettori dell'olfatto dell'odore del sangue presente lì sotto i loro piedi <..non ti rievoca vecchi ricordi?> gli anni in cui il Suono era soltanto un bagno di sangue dovunque lui passasse. Potrebbe continuare in quel discorso che lo riporta con la mente indietro nel tempo ma la Doku pone un'altra domanda, meno leggera. Un argomento che l'Uchiha ha sempre evitato per quanto quelle immagini lo portassero a trattare la donna in modo differente da tutti gli altri con cui ha a che fare. La vita della donna gli è stata mostrata da Katsumi, poco prima di morire. Tutto ciò che ha subito a causa di Arima è inciso nella mente del nuovo Kokukage. I passi dell'Uchiha si muovono in direzione della donna bagnando i suoi stivali nella stessa pozza in cui si trova lei. I due corpi si avvicinano trovando poco meno di un metro a dividerli adesso. Gli occhi neri e bui di lui si rispecchiano in quelli bicolore della donna. L'Uchiha dona in quei colori accesi un po' di oscurità, dettata dalla sua iride monocromatica. Spegne leggermente quel rosso e quell'azzurro rendendoli meno luminosi. <Tutto quello che è stato vissuto da lui..> Katsumi, ovviamente. <.. insieme a te, causato da quella persona che entrambi conosciamo bene> Arima, ovviamente. Kioshi non vuole entrare nei dettagli e non lo farebbe neanche sotto richiesta. Lui preferisce mantenere dentro di se quelle immagini. <Conosco il tuo dolore, anche se non lo ho mai provato..> le dita della mano destra si allungano verso la fronte di lei sfiorando lievemente la frangetta che porta e la sistema in modo ordinato. Le palpebre si stringono e gli occhi si focalizzano sul viso di lei. La osserva per bene mentre le labbra nascondono ormai quel sorriso precedente e si serrano tra loro con i denti che si scontrano tra loro mettendo in evidenza la forma della sua bocca. Il viso è serio, quanto mai dal giorno prima. Kioshi sta mettendo da parte ciò che ha fatto per dare spazio alle richieste della donna. Il braccio torna lungo il fianco, in seguito. Ogni volta che l'Uchiha si trova a rivivere quelle immagini, il suo comportamento cambia all'improvviso e si trova ad essere completamente un'altra persona davanti a lei. <Perchè me lo chiedi?> domanda ora lui alla Doku, invece. Vuole capire il motivo per cui ha dovuto farle sapere ciò che lui sa. [chk on]

21:39 Kimi:
 Il discorso continua mentre lei va ora a staccare quella mano, lentamente muovendosi contemporaneamente per andare a tornare in posizione eretta, non più accovacciata nel sangue, i polpastrelli della sinistra sporchi che vengono portati vero le labbra, toccandole ad assaggiare quasi la vittoria <Non c’è nulla di vecchio qui> un complimento nella sua mente contorta <quello ormai è calato, tu sei il nuovo> per lei Oto è profondamente cambiata rispetto a come l’ha sempre ricordata, non l’ha mai riconosciuta come una casa vera e propria, non ha mai potuto dirsi felice, per quanto una certa nostalgia la stia portando a perdersi nei suoi luoghi, eppure è solo grazie a questo villaggio che lei è diventata ciò che è ora. Lascia che si avvicini, lo ascolta e le palpebre si chiudono appena andando mentre il dolore si fa strada, come sempre, i ricordi riaffiorano e quindi i suoi occhi si chiudono per qualche istante, non c’è più traccia di tremori o lacrime, sopporta quella che per lei è quasi una tortura con dignità, come se avesse imparato a sopportare la sofferenza stessa <per sapere quanto ti aveva mostrato> replica alla sua domanda, si lascia toccare senza timore o senza ritrarsi, il veleno per una volta chiuso solo nel suo corpo. Riapre le palpebre e si ritrova a fissare i suoi occhi scuri, la tensione del momento è come se non la sentisse, istintivamente l’informazione che hanno in comune sul suo passato la porta a fidarsi, il modo stesso che lui ha di comportarsi in sua presenza la porta a non temere per la sua stessa incolumità, non certo per la vita ma questa è una storia diversa <Oto mi ha ingurgitato nella sua violenza, l’Akatsuki è stata la mia salvezza> inizia semplicemente a spiegare, fissandolo e osservando i suoi eventuali mutamenti, una fonte di curiosità un tentativo forse vano di non ferire ed allontanare qualcuno che istintivamente significa tanto per lei, il suo volto e la somiglianza con colui che è morto, il passato condiviso e il futuro che si sono promessi <Yukio è diventato il padre che non ho mai avuto> parla con freddezza, non c’è davvero traccia di sentimenti d’amore nei suoi occhi, il distacco nei suoi confronti <ma ha finito con essere colui che più di tutti mi sopprimeva> continua, o almeno continuerebbe se le fosse possibile <io me ne sono andata ma lui non ha mai reciso il vincolo con me, sembra non volermi perdere anche se io non voglio più stare sotto il suo braccio> si rende conto di quanto la stia facendo veloce, di quanto stia semplicemente riassumendo un misto di sentimenti contrastanti, una storia ben più complessa. Solo quando tace ricorda il clan a cui lui appartiene, ricorda il suo potere e inspira. Odia ciò che sta per proporre, solo una volta ha volontariamente permesso un simile sguardo su di lei <ma forse fai prima a guardare tu stesso nei miei ricordi> si espone ancora, ulteriormente dando nuovamente ad un Uchiha l’accesso alla sua mente, i pugni che vanno a serrarsi, soprattutto il sinistro con le unghie che si conficcano nella sua pelle, detesta essere stata lei stessa a proporlo ma non pensa di dover temere nulla. Sostiene il suo sguardo e si morde il labbro inferiore, si vede che non è proprio propensa a quell’alternativa, eppure è l’unica che è riuscita a trovare, non vuole ferirlo[chk on]

22:22 Kioshi:
 Ed è proprio così, forse. Per quanto l'aria respirata sia la stessa di quegli anni gloriosi, il Suono è cambiato troppo radicalmente per tornare a somigliare a quello vecchio. Un nuovo Villaggio sta prendendo vita e per quanto gli ideali siano gli stessi di quei tempi, nella sostanza il Suono sarà soltanto un nuovo essere, nato dal giorno precedente. Un nuovo inizio. Un nuovo futuro. Tutto è nelle mani di Kioshi adesso. Sarà lui a fondare i pilastri di questa nuova era. E le fondamenta devono essere pronte per sostenere le difficoltà che potranno arrivare, come le azioni portate avanti dai Villaggi dell'Alleanza nei suoi confronti. Kimi inizia a parlare e spiegare i motivi per cui si è presentata di fronte all'Uchiha oggi. Parla di Otogakure e dell'Akatsuki. La donna rivela l'identità di Yukio per lei e il Kokukage rimane impassibile in quell'istante, come se non si aspettasse un'informazione del genere. La storia della Doku viene buttata di getto all'improvviso verso Kioshi che forse non si aspettava una svolta del genere in questo loro incontro. Ora è lei stessa a chiedere all'Uchiha di guardare dentro la sua mente e leggere i suoi ricordi. Kioshi rimane ancora immobile per un secondo. Ancora spiazzato, non sa bene cosa aspettarsi da ora in poi. Il chakra inizia a scorrere velocemente negli tsubo oculari del ragazzo e reagisce con le cellule ereditarie del suo Clan. L'iridi nere perde il suo carattere monocromatico e un bagliore rosso ne prende il posto. All'interno di quella sfera di sangue presente nel suo occhio, tre tomoe di colore nero equidistanti tra loro si disegnano sui punti di un cerchio. Lo Sharingan si attiva abbagliando il viso della donna. <Se questa è la tua volontà..> sussurra a lei mentre la mano destra viene nuovamente appoggiata sulla fronte della donna. Il chakra scorre all'interno della mente di Kimi scorrendo attraverso le tre tomoe dello Sharingan e facilitato dal contatto fisico tra i due corpi. In quegli attimi, Kioshi fissa nelle iridi bicromatiche la donna lasciando che le immagini della sua vita scorrano nella mente di lui. Il Kokukage ritrova i ricordi già visti e nuovi momenti di cui non sapeva nulla. Dai giorni di Otogakure fino ai giorni in cui lei vestiva i panni dell'Akatsuki. Dai momenti vissuti insieme a Katsumi tramite il loro amore terminato con la morte dell'Uchiha fino al rapporto con Yukio notando proprio quel legame descritto da lei. Ogni momento della vita della donna viene vissuto come una timeline nella testa dell'Uchiha percorrendo quei passaggi fondamentali che hanno contraddistinto la crescita della kunoichi. Fino a giungere ai giorni d'oggi. Tutte le persone incontrate da lei vengono conosciute nella mente dell'Uchiha. Tutti i piaceri della donna e tutto ciò che odia viene letto da lui. La mano viene staccata dalla fronte della donna e lo Sharingan smette di veicolare il chakra in quella direzione. Kioshi ha visto tutto della vita di Kimi, dal momento più intimo fino al dolore più grande. <Dunque è questo che tu e lui siete..> spiega ricordando le immagini del rapporto in contrasto tra la Doku e Yukio. Kioshi comprende che potrebbe non essere facile per lei segnare un punto di rottura completa tra loro però vuole capire da lei per quale motivo glielo sta facendo notare adesso. <Quali sono le tue motivazioni per avermi concesso di guardare dentro di te, Kimi?> la chiama per nome, forse una delle poche volte che è capitato fino ad oggi. <Cosa vuoi dirmi, in realtà?> ci deve essere un secondo fine a tutto ciò che sta succedendo in questo momento e alle informazioni rivelate da lei. Tocca alla donna spiegare adesso. Kioshi rimane fermo davanti a lei mentre nella sua testa scorrono ancora le immagini dei ricordi della kunoichi. [chk on][Sharingan on]

22:35 Kimi:
 Sostiene lo sguardo e mentre la mano di lui si avvicina isti8ntivamente il piede destro arretra, come a dimostrare quanto restia sia della sua stessa idea, poi sopporta, lascia che lui legga tutto mettendosi completamente a nudo, lasciando che così lui possa venir a conoscenza di ogni sua più piccola sfumatura, persino venir a conoscere il passato più remoto quando non era che una bambina maltrattata, quando ha ucciso il padre stupratore. Tutto ciò che ha vissuto e che conosce ora è nelle mente di Kioshi, non lo vorrebbe fare eppure resiste le mani si serrano ancora più forte lasciando che le unghie penetrino nella mano sinistra, mezzelune rosse che si formano sul palmo. Appena il contatto viene meno lei sbatte gli occhi, che erano rimasti serrati per la sgradevole situazione fino a quel momento. Un passo indietro, la sinistra che raggiunge la gemella mentre riprende fiato e si porta la mano davanti alle labbra, senza nemmeno accorgersene si sporca di sangue il volto, sia del suo che di quello di Kunimitsu appena toccato, lo ascolta ma ci mette qualche istante a riprendersi, ormai lui dovrebbe aver compreso bene quando odi farsi entrare nella testa, quanto viva come una terribile violazione i Genjutsu e ne conosce anche la motivazioni, anzi le. Inspira profondamente poi per rialzare gli occhi e tornare ad osservare il capoclan, quasi stretta in sé stessa ora, sollevata solo dal fatto che non dovrà spiegare il suo comportamento <perché volevo che ti fidassi di me nonostante il mio legame con lui> nella sua mente la promessa fatta a Yukio resta salda, non esiterà ad annientarlo se lui dovesse osare mettersi davanti alla sua strada eppure nutre il desiderio che stia li ad osservarla, in qualche modo sa di renderlo fiero mostrando al mondo ciò di cui è capace <così che tu possa leggere questo> ed ora allunga semplicemente il rotolo in sua direzione, la mano destra che finalmente va a palesarsi <che lui vi sia alleato o meno io so che cercherà sempre di proteggermi e forse anche voi> un sorriso abbozzato, quasi timida lei che si è esposta così tanto da mostrarsi nella sua interessa solo per non ferirlo. Un rapporto strano il loro, insomma non lo conosce davvero eppure le è sembrato di sapere chi sia nel profondo, come se già sapesse tutto ciò che serva, una nuova esperienza per lei che forse può, per la prima volta, pensare di aver trovato un amico ed ora si muove con i piedi di piombo. Un lieve rossore sul volto comunque corre mentre la sua mente le fa simpaticamente notare dettagli intimi che quasi sicuramente ha appreso <se dici a qualcuno quella cosa ti uccido> mormora bofonchiando una seconda volta a metà tra una preghiera ed una minaccia, distoglie persino lo sguardo mentre si riferisce al segreto ormai condiviso, la sua propensione al dolore, insomma meglio che non si sappia troppo in giro[chk on]

23:04 Kioshi:
 I movimenti della donna delineano la difficoltà di lei nel mettersi completamente a nudo davanti all'Uchiha. Lasciarsi leggere la mente deve essere stato una decisione difficile da prendere da parte di lei e lo si può notare dall'arretramento del suo corpo prima che Kioshi sfiori la sua fronte. La paura di rivelare la propria persona e il proprio passato viene messo da parte però e Kioshi riesce a scorrere la vita della donna senza alcun freno posto dalla stessa. Giunto al termine dell'illusione, la donna completa quel passo indietro rimasto in sospeso mettendo un metro in più di distanza tra i due corpi. Kioshi espira, quasi a volersi rilassare cercando di metter a proprio agio anche la donna. Non la invade di domande e dettagli di cui potrebbe chiedere per curiosità ma lascia a lei il tempo per non sentirsi ancora invasa nella sua testa. Kimi risponde alle domande poste in precedenza dal Kokukage e rivela i veri motivi per cui si trova qui alla Tana quest'oggi. La fiducia è qualcosa che va conquistata giorno dopo giorno e Kimi, mettendo completamente a nudo il suo passato, ha spiegato quale sia il suo rapporto con Yukio nonostante il legame che li unisce. Kioshi può dunque fare affidamento su di lei, pur sapendo che in cuor di lei non sarà davvero facile sbarazzarsi della presenza dell'uomo. <Diciamo che mi fido..> rivela l'Uchiha proiettando lo Sharingan a rispecchiarsi nelle iridi colorate della donna. <Non lo faccio facilmente. E quasi mai lo faccio una seconda volta..> nel senso che se la fiducia viene tradita, è quasi impossibile avere una seconda chance. Dunque, Kioshi allunga la mano per afferrare quel rotolo e inizia a leggerlo. Yukio spiega che Sango ha chiesto anche la sua alleanza per prendere possesso del Suono, lo stesso accordo che ha cercato di sancire con lo stesso Uchiha. Kioshi osserva la lettera per poi ripiegarla e porgerla nuovamente alla donna. Attimi di silenzio separano questo gesto dalle parole di lui mentre riflette su ciò che ci sarebbe da fare. <Sai.. Kunimitsu sapeva che saremmo arrivati da lei. Ci stava aspettando, in realtà..> svela un particolare della battaglia avvenuta nella giornata di ieri. Questo dettaglio denota il fatto che qualcuno deve averla avvisata. <Dunque, avevo già il sospetto che qualcuno ci abbia traditi ancora prima di iniziare la battaglia..> che sia Sango o qualcun'altro, questo è da verificare in effetti. I passi dell'Uchiha si muovono in direzione di quel trono riducendo la distanza che lo separa da esso. Raccoglie il cappello e lo appende sullo spigolo rotondo dello schienale. I glutei trovano appoggio su quella sedia lasciando il busto cadere in avanti, sorretto dai gomiti che poggiano sui quadricipiti e le mani che cadono all'interno delle cosce. Vi ricordate, no? Ora è tempo di governare. <Io mi fido di te, dunque> lo specifica ancora una volta spostando lo Sharingan verso di lei. <Cosa faresti tu in questo caso? Abbiamo un traditore all'interno della squadra che ho messo insieme e Yukio ti ha detto di far attenzione a quella donna> le domanda chiedendole consiglio. Kioshi vuole fare affidamento su di lei e dunque vuole ascoltare la sua proposta. L'Uchiha ha un'idea su cosa potrebbe fare ma attende una risposta da parte sua. <E il tuo segreto è al sicuro con me..> non c'è dubbio che non dirà qualcosa <.. a meno che tu non mi costringa a tirarlo fuori> alza lo sguardo ancora una volta mentre la testa è chinata verso il basso mostrando in parte un ghigno ironico in realtà. [chk on][Sharingan on]

23:20 Kimi:
 Lui giunge alla sua stessa identica deduzione logica, lo ha confidato già ad Hanae ed è esattamente su Sango che aveva puntato il dito, va però a scuotere lievemente la testa <ne ho parlato a Nemurimasen> per quanto sia corsa dal suo nuovo Kokukage, se vogliamo illuderci che lei la veda così, prima è passata dall’unico a cui è davvero fedele oltre che è sé stessa, l’unico legame che non ha reciso e che anzi sembra riuscire a spingerla sempre più in alto, il vento che gonfia la sua bandiera <lui ha detto che Yukio ha rivelato a Kunimitsu che è stato un membro della sua famiglia> ancora una volta non collega che i sospetti potrebbero spostarsi su di lei, si considera ormai qualcosa di diverso che un semplice membro della famiglia dell’Hasukaghe. Lo osserva comunque attentamente, cerca di cogliere in lui dei dettagli mentre torna ad avvicinarsi, recupera il rotolo andando a reggerlo però nella mano sinistra e finendo per macchiarlo di sangue <cosa farei? Scoprirei di chi si tratta e poi lo ucciderei> anche se è esattamente quello che le è stato consigliato di non fare <probabilmente ucciderei tutti i sospettati> magari anche Ryuuma, così solo perché non le piace e ormai sopravvive da troppo tempo per quello che le concerne. Non collega però il rapporto che i due Kokketsu possono avere, troppo concentrata sull’odio <ma> ed ora eccola mettersi nei panni di Yukio, ragionare esattamente come lui farebbe consapevole di quanti limiti abbia il suo modo di essere diretta, non potrebbe mai ricoprire una posizione politica come la loro, avrebbe già fatto una strage, bisogna essere più sottili <lo scoprirebbe e poi comunicherebbe informazioni sbagliate così da tendere una trappola ai propri nemici> il caos è ciò che la pervade e se ne rende conto crescendo su quel sentiero oscuro quanto a volte un’informazioni sbagliata possa determinare più insicurezza di una morte quasi scontata. Sorride appena, palesemente soddisfatta d’essere riuscita a portare a termine un simile pensiero tutta da sola, ora che inizia a concepire l’esistenza del pianificare e agire secondo una linea più o meno studiata, non che ha davvero intenzione di farsi stratega o di comportarsi da tale, cerca solo di procedere per imitazione, inutile sottolineare che tutto questo lo stia imparando dalle due figure più infide e importanti nella sua vita, i due a cui più si è legata fin ora. Alla battuta finale invece quasi si imbarazza, pronta sulla difensiva prima di vedere il sorriso di lui, prima di leggere attraverso e ricambiare l’espressione divertita <io non lascio mai testimoni> non lo minaccia davvero, scherza esattamente come lui e anzi con lui, sperimentando ancora una volta qualcosa di nuovo e sorprendente. Si è liberata delle sue catene ed ora è in grado di avere una sintonia anche all’infuori del rapporto con Nemurimasen, capace di fidarsi e non aver bisogno di controllarsi con un'altra persona, che per assurdo è pure Uchiha. Il destino a volte ha davvero senso dell’umorismo[chk on]

23:56 Kioshi:
 L'incontro va a raggiungere le ultime battute finali. I due sono giunti ad un punto in cui bisogna muover qualcosa per riuscire a trovare colui che ha divulgato le informazioni dell'attacco. Sango certamente da oggi avrà un occhio più attento a seguire le sue azioni ed un orecchio più acuto per calibrare bene ogni sua parola. Kioshi non le aveva dato la sua parola per aiutarla nella presa di Amegakure. Il suo accordo era stato fatto con Kouki e Kioshi le aveva detto che avrebbe seguito le sue azioni durante la guerra contro Kunimitsu. Dunque, la verità svelata da Kimi porta la situazione su un altro piano. Di certo, Kioshi non combatterà al fianco dell'uomo che ha messo una taglia su di lui e sulla sua gente per prendere in possesso un Villaggio per conto di qualcun'altro. Il discorso non sta ne in cielo ne in terra e a Kioshi non è mai piaciuto che la gente si approfittasse di lui. <Un membro della sua famiglia..> questo è il primo indizio sull'identità del traditore del gruppo che ha messo insieme. L'unico sospettato che conosce per ora con questo requisito è proprio Kimi ma ha visto tutta la sua mente e non avrebbe senso ciò di cui hanno parlato fino ad ora. Kioshi la escluderebbe a priori. <Possiamo convocare una riunione di tutto il team che si è unito a noi..> un'imboscata è quel che pensa, ovviamente. <Convocarli ognuno un giorno diverso, ovviamente, e leggere la loro mente. Chi si rifiuta, beh..> non ci vorrà molto a capirlo e la donna potrebbe comprendere benissimo il risultato che si potrebbe ottenere. Prima di muover qualunque pedina, vuole parlarne con Hanae però. Kioshi sa bene il ruolo che Nemurimasen può giocare nelle strategie e si è rivelato esser davvero adatto in questo ruolo. L'Uchiha sorride nel sentire la battuta della donna, abbassando il viso per tenerlo celato alla vista altrui. L'incontro è arrivato al suo termine, dunque. <Quando non agisci per istinto, mi piace il tuo modo di pensare..> spiega il Kokukage alzando ora il viso e donando alla donna un ultimo sguardo al suo Sharingan. <Ma forse è proprio la tua irrazionalità a renderti la donna che sei> aggiunge Kioshi, infine. L'istinto della Doku è forse quello che più la contraddistingue. <Credo che nei prossimi giorni ci rivedremo nuovamente. Ci sono troppe cose da mettere in ordine qui al Suono e voglio che tu sia presente> una richiesta che sembra più un ordine, da parte del Kokukage. Nessun vincolo da firmare, nessun obbligo da rispettare. Soltanto il consiglio di una persona di cui si può fidare. Questo è ciò che richiede l'Uchiha. Ora Kioshi appoggia la schiena contro il trono lasciando scivolare i gomiti lungo i bracciali della sedia. <Sai dove trovarmi, Kimi..> la saluta così, nessun sentimentalismo eccessivo ma entrambi oggi hanno capito qualcosa in più del loro rapporto. E dunque Kioshi rimarebbe lì, ad osservare quella tana, quel sangue e ragionare su come procedere per rimettere in equilibrio il Villaggio. [end]

00:09 Kimi:
 Lo ascolta con attenzione mentre riflette, ad alta voce per quel che lei può saperne e si trova ad annuire inizialmente come per seguire il filo stesso del discorso, inizia ad essere stanca, la tensione che ha subito facendosi leggere la memoria è qualcosa che l’ha sfibrata a livello mentale, persino fisico se consideriamo il modo in cui ha teso ogni singola fibra del suo essere- Hanno più o meno un piano di azione. Sorride quindi alle sue parole, l’istinto è ciò che l’ha sempre guidata e per quanto si stia sforzando di apprendere come una spugna da chi la circonda non è forse vero che si è presentata lì e si è fatta guardare dentro esponendosi a tal punto solo per semplice istinto? Consapevole di quanto lui dica il vero ricambia quindi semplicemente con un sorriso, come di intesa dal suo punto di vista, una silenziosa promessa che potrà contare su quella sua componente di imprevedibilità, ogni volta che servirà colpire potrà usare lei, inviarla come emissario se volesse, sempre però libera, perché ormai è questo che le preme, non avere più alcun vincolo, alcun legame che non possa recidere se dovesse rendersi conto che si sta rinchiudendo in una gabbia dorata come in passato <Ho deciso di tenere il controllo dei Doku per ora> sdarebbe meglio dire che li ha minacciati ma alla fine anche questo dovrebbe già essere un’informazione in possesso di Kioshi <Nemurimasen mi ha chiesto di riferirti che vorrebbe che tu creassi un consiglio pubblico con i membri della Yugure> non lo chiama Hanae, per lei non esiste altro nome fuori da quello che ormai conosce da anni, non è un semplice ninja lui è l’entità che più volte ha provato ad ucciderla e poi pare che ad un certo punto abbia finito per innamorarsi di lei, lui è colui che ha coscientemente scelto, una persona nuova ma al contempo simile a ciò che era un tempo. Infine eccolo l’ordine del Kokukage, il ruolo che torna a dominare, le suona però come una richiesta, incapace di considerarsi come una pedina o più semplicemente di considerare d’avere un capo o comandante. Annuisce inizialmente a quelle parole <sarò con te> ed è con queste parole ed un lieve cenno della mano sinistra che si volta per uscire da dove è entrata, liberando la sala e non chiudendo la porta, lasciando anzi che a farlo siano coloro che in maniera non troppo convinta le avevano indicato la strada. [end]

Kioshi e Kimi si incontrano.

Il passato viene messo a nudo.

Il futuro viene programmato.

E la fiducia viene conquistata.

Ciao.