Bushin - Henge no Jutsu.. e figuracce

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con Sato

21:02 Sato:
  [Corriodio->Aula] < Non si può andare in giro con delle tigri, così come se nulla fosse.. poi delle tigri così grandi> scuote il capo il moretto mentre con un incedere calmo, così calmo da poter far innervosire chiunque, si appresta ad aprire la porta dell'aula 2C. Bofonchia ancora riguardo l'incontro con Sango e con le sue evocazioni che, tanto per fare una bella figura da subito, ha definito "animali da circo". Le suole dei sandali scivolano legere sul pavimento dell'accademia quasi avesse paura di farsi notare. Una figura minuta vestita con una blusa verde a corpire il petto da quella scollatura a V messa in evidenza dalla tuta: una tuta color nero, pezzo unico che lo ricopre dalle caviglie ai polsi, avvitandosi in maniera più stretta, proprio in corrspondenza degli arti. Alle sue spalle svetta, quasi più alto di lui, un Bo che oramai porta sempre con se. La mano destra, vestita da un guanto ninja anch'esso nero, stringe un rotolo < chissaà se dovrò prendere appunti oggi > mentre la sinistra, anch'essa guantata, si appoggia sulla porta tirandola verso la propria sinistra nel tentativo di aprirla. Nel caso in cui la porta fosse già aperta entrerebbe dunque nell'aula. Capelli scuri, non eccessivamente lunghi, incorniciano un volto biano dalla carnagione pallida. Occhi nocciola, incastonati in quel viso timido, scrutano l'aula alla ricerca di un posto... più in penombra possibile.

21:30 Sato:
  [AULA 2C] < aaaah > tira un sospiro di sollievo l'allievo di Kusa, polmoni che si sgonfiano rilassati. Sembra quasi contento che per il momento l'aula sia vuota, in effetti arrivare in anticipo ha sempre i suoi lati positivi < Posso scegliere il posto ! > esulta contento, a bassa voce, mentre velocemente si appresta a raggiungere uno dei banchi a metà della gradinata alla destra della cattedra. Orgoglioso della sua conquista osserva tronfio l'aula vuota. Ovviamente il fatto che sia il primo implica che gli altri arrivino dopo di lui.. e.. lo vedano, il che non è il massimo per un tipo timido. Pertanto, come un ottimo attore, china il capo al di sotto del bancone nel vano tentativo di allacciare un sandalo già allacciato. Una volta che anche gli altri studenti, questa sera molto pochi, hanno fatto il loro ingresso lo rialzerebbe giusto per vedere chi, da bravo ficcanaso, ha deciso di spendere la serata con lui in Accademia. Lo sguardo poi cade sul rotolo < ma.. ma questo non è il rotolo degli appunti > in effetti, dando uno sguardo più attento, vi è scritto " Tecnica della Moltiplicazione del Corpo < Bu..bunshin no Justu ?> strabuzza gli occhi per poi portare lo sguardo alla grande lavagna dietro la cattedra. Scritto in kanji con il gessto vi è la frase " Allenatevi, Capre" < Capre?> alza il busto, il collo e lo sguardo..come ferito nell'orgoglio < Ma che diavolo?> scuote il capo in un cenno di disappunto mentre la mano destra, con la sinistra, sciolgono il lacciuolo che avvolge la pergamena andando a srotolarla, con calma e cura, per catturarne la scrittuare, avidamente.

21:38 Sato:
  [AULA 2C] < Uhm, interessante > allontana di poco la pergamena dagli occhi come a volerci veder chiaro su alcuni passaggi < cioè, creerei dei me... molti me.. ahah ! > per un attimo la cosa lo fa sorridere pensando a tutte le cose bizzarre che potrebbe fare con quella tecnica ma.. < bisogna prima padroneggiarla ! > ricorda a se stesso mentre riarrotolando la pergamente andrebbe poi a poggiarla sopra il bancone. < credo però che me ne resterò qui > commenta a mezza bocca mentre si alza e chiude gli occhi come a volersi estraniare dal ciò che in quel momento lo circonda: un fastidio brusio di studenti, seppur pochi, che si allenano. Le mani lentamente salgono all'altezza del plesso solare mentre gli occhi, ora chiusi e idealmente rivolti all'interno del proprio corpo, vanno alla ricerca delle due energie necessarie per impastare il chakra. Energia azzurra, quella mentale, che una volta individuata tenterebbe di avvicinare al plesso solare e, allo stesso modo, cercherebbe di fare con l'energia fisica dal colore rosso. Un impasto che già gli riuscii con Sango-sensei. Pertanto, in religioso silenzio e concentrazione, tenterebbe di replicare le medesime azioni nel tentativo di ricreare quella portentosa energia che gli servirà successivamente per l'esecuzione della tecnica. [tentativo impasto chakra ][10/10]

21:58 Sato:
  [AULA 2C] Una volta richiamato il chakra con successo andrebbe quindi, per qualche istante, a lasciarsi attraversare da quella sensazione di energia che lo rende, come ha detto Sango-sensei, superiore agli altri cittadini e che probabilmente gli consentirà di sopravvivere a questi tempi così duri. La fronte si corruga d'improvviso mentre ancora mantiene il sigillo della capra come a voler stabilizzare il flusso di chakra che attraversa il proprio corpo. Inspira ed espira ritmicamente tentando di mantenere all'esterno tutti quei potenziali disturbi che potrebber sciogliere quel flusso che ancora, per lui, non è pienamente stabile. < se ricordo bene > ha una buona memoria, questo gli va riconosciuto, per tanto una volta sciolto il simbolo della capra andrebbe, sempre con calma e lentezza, a comporre i sigilli della Bushin no Just o Tecnica della Moltiplicazione del Corpo < Bue, Drago, Cane, Cinghiale > e per ogni sigillo che ripete a se stesso le mani si comportano di conseguenza intrecciando le dita nelle forme corrispondenti. < Bushin No Justu> dichiara deciso, ma senza urlare. A quel punto si concentrerebbe nel cercare d estromettere il chakra impastato dai propri pori nel tentativo di fargli assumere una forma che sia il quanto più possibile simile a quella del moretto: un nanerottolo di 120 cm dalle forme minute e dal peso di 35kg, all'incirca. Una tuta nera, avvitata in corrispondenza degli arti, con lo scollo a V coperto da una blusa verde. Non mancherebbero poi i guanti neri a ricoprire entrambe le mani e dei sandali a vestire i piccoli piedi. Il chakra, se i suoi calcoli sono giusti, dovrebbe ricomporsi al suo fianco sinistro con le stesse sembianze del piccoletto. Un mini se, alla sinistra dell'originale, con un Bo che svetta ben oltre le spalle, capelli neri ad incorniciare quel delzioso visetto pallido e occhi nocciola incastonati al suo interno. [tentativo Tecnica della Moltiplicazione del Corpo ][Nin 10] [Chakra 8/10]

22:28 Sato:
  [AULA 2C] Avvertendo il flusso di chakra più stabile all'interno del proprio corpo andrebbe quindi a distendere la fronte corrugata e poi roteare il capo verso sinistra, lentamente, quasi fosse intimorito del risultato della sua azione. Non sa davvero cosa aspettarsi < Ma che diav...> stupito, certo, nell'osservare che un secondo lui - più o meno - è al fianco sinistro < Così queste sono le arti magiche > commenterebbe allibito mentre fa un passo verso destra a metà tra l'impaurito e il sorpreso < spostati di due passi alla tua sinistra > intimerebbe, preso d'improvviso da una brama di onnipotenza, alla sua copia nel tentativo di impartilre un'ordine e misurare il grado e tempo di reazione < e ripeti quello che faccio io > Pertanto, cercandosi di spingersi oltre e migliorare nella gestione del proprio flusso di chackra, andrebbe a chiudere gli occhi, di nuovo, tentando di riprendere la sintonia con l'energia che avverte vibrante nel suo corpo. La mente, veloce, riprende la tecnica descritta sopra quella della moltiplicazione andando quindi a ricomporre il sigillo della Henge no Justu, quel sigillo che conosce bene ma a cui, nonostante ciò, dedicare cura e attenzione nella replica. Di nuovo le mani, all'altezza del plesso solare, si chiudono ed intreggiano nel sigillo della < Capra >. Inspira ancora, profondamente mentre l'occhio sinistro si apre di poco per osservare se la copia, con la coda dell'occhio, lo sta ricopiando. Un sorriso soddisfatto comparirebbe qual ora la copia lo segua nei movimenti. < Henge no Justsu> surrurra mentre tenta di avvolgersi nel proprio chakra che, attentamente, estromette attorno a se tramite i propri pori, la mente viaggia a disegnare le forme che vorrebbe assumere.. quelle forme che lo hanno così segnato ed impaurito qualche notte fa: Teppuyona, la rigre di Sango. Una tigre ovviamente al di fuori del normale alta due metri e lunga quasi due metri e mezzo, un vello striato nero ed arancione e due occhi da brivido colore della pece. Ricorda quelle iridi feline sul proprio volto, quasi volessero mangiarlo. Ricorda anche il dettaglio del vello morbido e la mano di Sango che, come a volerla addolcire, affonda su di esso. Tenterebbe quindi, il giovane Deshi, di riprodurre e trasformarsi nelle forme di Teppuyona la tigre evocazione di Sango, probabilmente il ricordo più vivido che ha anche a livello emotivo. Se ha studiato bene il rotolo della tecnica precedente la sua copia, invece, dovrebe mantenere le forme del giovane allievo. [tentativo Henge no Jutsu ] [Tentativo mantenimento 1 copia, - 2 turni ][Nin 10] [Chakra 6/10]

22:44 Sato:
  [AULA 2C] Un pochino di fumo è quello che va a corredare la fine della tecnica, una volta diradatosi una tigre molto simile a Teppuyona andrebbe a manifestarsi al posto del giovincello di Kusa. Come ovvio che sia la copia invece rimane lì, ferma dove gli ha ordinato, ancora con le sembianze di Sato. < ahah ! > esclama soddisfatto girando il capo verso gli altri studenti che, per sua fortuna, non se lo calcolano più di tanto. Preso dall'entusiasmo dunque cerca di scendere dai gradoni dell'accademia giusto per provare cosa voglia dire essere una tigre. Bè, avete mai provato a camminare su quattro zampe? Lui no. Difatti nel primo balzello che cerca di fare in avanti nel tentativo di scavalcare il banco, complice anche la stazza della bestia in cui si è trasformato, non riesce a coordinare bene zampe anteriori e posteriori finendo per farsi, da solo, un clamoroso sgambetto che lo fa rovinare, capriola dopo capriola, fino ai pressi del primo banco. Ovviamente, non c'è da dirlo, che dopo il primo capitombolo del fumo etereo lo avvolge nuovamente rivelando così, ancora, le fattezze originali del deshi. < Aia ! > si almenterebbe a bassa voce una volta che il pavimento decide di fermarsi sotto il proprio sedere. SI gratta il capo, un poco imbarazzato mentre, ancora da seduto, alza lo sguardo verso la sua copia che, vista la distanza, svanisce anch'essa in una nuvola di fumo. Ora vorrebbe scomparire per l'imbarazzo. < Baka che non sei altro > ringhia a se stesso mentre ancora non osa voltarsi verso i compagni di classe.

22:52 Sato:
  [AULA 2C] Gonfia i polmoni, chiude gli occhi, si concentra ancora. Dopo quel capitombolo ormai anche il flusso di chakra si è interrotto. < Dannazion > digrigna i denti mentre poggia il palmo sinistro a terra flettendo il braccio sì da caricarlo come una specie di molla che lo aiuterà a rialzarsi. Si calma nel futile tentativo di far svanire quei rossi accennati sul volto pallido, un segno di vergogna che vuole far sparire prima di voltarsi. La forza viene impressa tutta sul palmo sinistro premendo forte contro il pavimento così da darsi la spinta necessaria a sollevare l'esile corpo. < Bene, ostacoli e distanza sono due cose a cui stare attenti.. e bisogna avere confidenza con ciò in cui ci si trasforma > rammenta ad alta voce sicuro di se come a voler mascherare quella figura meschina con un valido insegnamento tratto da questa esperienza. O almeno ci prova. < Bene, direi che per oggi è abbastanza > commenta a voce un pochino più alta mentre, una volta in piedi, con entrambe le mani va a sgrullarsi la tuta da quel poco di polvere e sporco accumulato durante la caduta. Lo sguardo, vivace, cerca ora sulla cattedra dell'insegnante i prossimi rotoli da studiare per le prossime tecniche.

23:01 Sato:
  [AULA 2C-> CASA] Nel tentativo di recuperare la sicurezza nel suo movimento e dissimulare quella brutta figura, con lentezza guadagna i metri che lo separano dalal cattedra. Lo sguardo color nocciola passa in rassegna i vari rotoli posti in maniera ordinata ed ordine alfabetico sulla cattedra. < Uhm, questo mi serve > il dito indice si solleva in direzione del rotolo proprio dell tecnica della sostituzione, per poi agguantarlo con le altre quattro dita. Deciso lo passa alla mancina per poi continuare, con la gemella dritta ed il suo indice, a passare in rassegna gli altri rotoli <Kawarimi no Jutsu ! Sì, anche questa > annuisce soddisfatto mentre agguanta il rotolo. Un ultimo sguardo si sofferma sul resto degli alunni cercando di incontrare specialmente quello di chi ancora sghignazza per la brutta figura. Non una parola quanto piuttosto lo sguardo fermo e deciso, anche se probabilmente ora vorrebbe solo piangere convinto di essere definitivamente lo zimbello dell'accademia. Stringe, di riflesso, i rotoli nelle proprie mani mentre, roteando lo sguardo sulla porta lasciata aperta dell'aula si avvicina ad essa. < Che figura, Baka > rimprovera a se stesso mentre ormai da le spalle ai propri compagni di corso sorpassando la soglia dell'aula < Conosci Sato? Sato chi? Quello che si è fatto i gradini dell'accademia a furia di capriole > e mentre racconta a se stesso tutti gli epiteti che domani gireranno in accademia.. si allontana per i corridoi della stessa verso casa.

Sato studia i rotoli della Tecnica della Moltiplicazione e della Trasformazione, fa male i conti una volta trasformato e finisce con il sedere a terra e probabilmente qualche sfottò in giro per l'Accademia.