Kasei

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con Eryk, Kasei

12:24 Kasei:
  [Colline] [Colline] Solito passo lento e cadenzato che smuove l'enorme figura del Genin lungo la strada che si snoda attraverso le colline dal villaggio di Kusagakure, un bel sole illumina e riscalda al tempo stesso la giornata odierna. Indossa una semplice maglietta nera con scollo a V che lascia scoperta parte dei pettorali, un pantalone nero lungo, leggermente più largo sulla falda finale all'altezza dei polpacci e sandali in cuoio, evidentemente di buona fattura e particolarmente consumati. Entrambi gli avambracci sono coperti per metà della loro lunghezza, dal polso in su, da bende di tessuto nero, sotto il tessuto, lungo il braccio destro, scorre il filo di nylon assicurato al polso, un cappio ad una estremità del filo è stato composto e assicurato alla base del pollice della mano corrispondente. Lungo il braccio sinistro, all'inizio di esso, poco al di sotto della spalla è assicurato il coprifronte recante il simbolo di Kusagakure, oggetto che attesta semplicemente la sua appartenenza alla categoria soprannominati Ninja. Le nere iridi del giovane vagano lungo la strada e verso i suoi bordi, il solito riflesso blu notte macchia indelebile le iridi, lo sguardo viene lasciato libero di vagare, con la solita lentezza, in favore degli alberi non distanti dal sentiero che sta attualmente percorrendo. Il canto degli uccelli e ii vari versi emessi dai vari insetti che a loro volta si godono la calda giornata raggiunge le orecchie del ragazzo sin da quando è partito dalle porte del villaggio. [2x fuuda, filo nylon]

12:31 Eryk:
 È arrivato da poco a Kusa, qualche ora soltanto alle prime luci del mattino in compagnia di Tenshi, di sicuro una bella visione, migliore di quella con la quale era partito ovvero quel barbone samurai di Junpei. I due si erano separati poi con Tenshi che aveva per il momento cercato un posto dove stare mentre lui si era recato presso la magione del suo Clan, ancora particolarmente disabitata, un qualcosa che potrebbe tornare a favore della Senjuu se la dovesse invitare e ospitarla, dato che rischierebbe molto di meno di essere avvelenata ogni due per tre, come succede a lui la dentro con quei possessori di veleno più forte rispetto al suo ancora in sviluppo. Aveva lasciato giù lo zaino, si era cambiato in qualcosa di più comodo come un paio di pantaloncini per correre neri e una canotta larga del medesimo colore. Asciugamano di cotone bianco attorno al collo per assorbire il sudore ed eccolo che parte alla volta del quinto cerchio per poi uscire senza troppi problemi dalle porte, essendo lui ormai un ninja certificato di quel paese, uno status necessario per fare un po’ i suoi porci comodi dato che senza quel grado non è autorizzato a uscire. Appena fuori dal villaggio ecco che il Doku va a impastare il chakra, una lezione imparata a cara pelle in quel mese abbondante a Konoha, non si sa mai cosa il destino ha in serbo per lui e lo ha trovato periodicamente impreparato, inoltre è lì per allenarsi, come ogni giorno, a fare quella sua bella corsa per attività cardio e se ci riesce anche a controllare meglio il chakra in quelle situazioni dove gli è richiesto. Le mani sono portate alla bocca dello stomaco alla volta di formare il sigillo della pecora mentre la propria psiche si proietta a visualizzare le due forze, facendole interagire tra di loro alla volta di crearne una nuova unica denominata appunto Chakra. Se questa fosse stata creata correttamente, dovrebbe poi procedere con il propagare quell’energia tramite il flusso che viene avviato ora e distribuirla attraverso tutti gli tsubo nel suo corpo, così da potenziarne le prestazioni fisiche. A energia impastata correttamente ecco che il doku si avvierebbe dunque verso quelle colline, godendosi la giornata calda col sole e quella leggera brezza mentre solo il verde degli alberi e del prato lo circondano anche se, ben presto, potrà entrare in contatto con l’altro spilungone che ha deciso di farsi una passeggiata all’esterno dei cinque cerchi. [impasto chk · 25/25]

12:46 Kasei:
  [Colline] L'andatura del colosso non cambia lungo tutto il tragitto, passo lento e ciondolante quasi che ne smuove la figura lungo il sentiero in maniera inesorabile, le mani restano all'interno delle tasche del pantalone. il passaggio di abitanti del villaggio è già particolarmente ridotto, probabilmente a causa dell'ora che va sempre più avviandosi verso il pranzo. Il capo va a voltarsi leggermente verso le proprie spalle quando avverte i passi dell'altro che ormai è a ben poca distanza dalla propria posizione, inquadra la figura dell'altro spilungone con la coda dell'occhio e solo ora il passo va ad arrestarsi mantenendo quella svogliatezza sintomatica. Si volta appena per inquadrare con attenzione la figura dell'altro Genin, lascia scorrere con minuzia le nere iridi da capo a piedi e viceversa fino a cercare di inquadrarne il volto nuovamente. < Allora esiste ancora gente normale in questo benedetto villaggio> Esclama appena lasciando arcuare le labbra nell'angolo destro della bocca mostrando parte della bianca dentatura adesso. Sorriso sghembo e vagamente divertito che va a macchiarne l'espressione con prepotenza. Si sposta appena lungo il bordo del sentiero quasi a voler lasciar passo libero all'altro per proseguire. < mmh Anche se l'ultima volta che ho pronunciato una frase simile a momenti mi fanno secco> Sibila appena e ancora una volta un brivido gli scuote con forza le membra e la schiena da cima a fondo mentre quello strano spettro inquietante fa comparsa nei suoi ricordi.La mancina istintivamente va a posarsi all'altezza della vita dove i Fuuda per la sostituzione sono ben arrotolati e riposti, ma dura giusto qualche secondo. [2x fuuda, filo nylon]

12:57 Eryk:
 Si avvicina sempre di più a quella figura fino ad accostarsi praticamente a lui alla volta di quel commento che l’altro pennellone fa rivolto al Doku. Beh non ha tutti i torti se non fosse che Eryk ha talmente tanti di quei tatuaggi in vista, soprattutto con quella canotta, che chiunque conosce il Tanzaku può associarlo a uno della yakuza locale, quindi venir definito normale non è esattamente la quotidianità per lui! Non stava correndo alla sua massima velocità anche perché quello era un esercizio di cardio sulla resistenza, quindi il passo era cadenzato e, data la mancanza del coprifronte, un oggetto che non ha mai indossato e che mai indosserà, è effettivamente un civile per chi non lo conosce, a differenza di Kasei dove quella placca metallica risplende particolarmente sotto i raggi di quel sole alto di mezzo giorno. Lascerebbe perdere Kasei, non ha voglia di perdersi in troppe chiacchiere, se non fosse per quel sibilo che ha modo di udire dato i sensi elevati e la vicinanza. È appena tornato a Kusa quindi, reperire informazioni utili su cosa è successo in sto mese gli farebbe comodo anche a lui! Arresta la corsa e si volta verso colui che esteticamente potrebbe benissimo essere suo fratello, colorito più scuro come il suo, forse anche lui originario di Kumo, moro, alto appena due centimetri meno del doku anche se non si nota praticamente la differenza. <” Anche a te perseguita la sfiga?”> gli chiederebbe tra un paio di ansimi mentre rallenta il respiro e il battito cardiaco, rimanendo a distanza dall’altro dato che non lo vuole toccare, gli va bene al giovane Kasei che forse è l’unico Doku che non prova diletto ad avvelenare estranei... solo ragazze per farle delirare e portarsele a letto più facilmente, o provare giochini diversi. Colpa della Senjuu che puntualmente è lì vogliosa. Il tono di voce è quello che ci si aspetta da un armadio del genere: profondo, leggermente roco, virile.[chk on]

13:08 Kasei:
  [Colline] Sorriso divertito e sghembo che permane dul volto del giovane che osserva con attenzione l'altro che rallenta la propria marcia giusto per udire quanto appena detto dal Genin, ne ascolta quella semplice frase e scuote appena il capo. Lascia calare il silenzio per qualche breve istante prima di andare a dischiudere le labbra per andare a replicare rapidamente. < Diciamo che ultimamente non ho avuto molta fortuna in quanto ad inzontri lungo le strade di Kusa>... < Beh neanche al di fuori mi è andata esattamente benissimo> Solito tono basso e vagamente roco che ne abbandona le labbra < Diciamo che per ora sei la persona più normale che mi è capitato di incontare qui > Ammette con tono fintamente mesto tornando a scuotere leggermente il capo per poi proseguire < Anche se fino a quando questa conversazione non terminerà... Beh ho imparato a non fare pronostici> Concede in favore dell'altro riprendendo solo ora a camminare, l'andatura però sembra diversa da quella assunta precedentemente, la falcata ora è abbastanza larga e il ritmo decente, solo le mani restano posate all'interno delle tasche del pantalone. < Direi di proseguire, almeno non ti toccherà ricominciare da capo > [2x fuuda, filo nylon]

13:25 Eryk:
 Ascolta ciò che ha da dire Kasei e a quella correzione finale ecco che la destra del doku si porta avanti a se , cominciando a muoversi come quando si fa il gesto per dire che qualcosa puzza, per farlo capire ai lettori <”Chi io? No, non ho voglia di avere problemi io, sia mai che ne causo per gli altri. “> risponde con fare molto colloquiale, ignorando il fatto che Kasei sia un ninja e che potrebbe essere di grado più alto di lui. La bocca si spalanca a far uscire uno sbadiglio poderoso, coperta in ritardo da quella stessa mano destra che prima stava usando per gesticolare. La bocca alla vista è normale, comune di qualsiasi essere umano, peccato che in realtà non è così con quelle ghiandole salivarie uniche al mondo dalla quale secerne il suo veleno. Lo osserva in quei vestiti e quella corporatura massiccia che ha, si vede che è un altro che si allena diligentemente come la nostra salamandra corvina e quindi, ora che questi riprende il suo incedere, lo accompagna in quelle che diventerebbero due chiacchiere. <”Oh non ti preoccupare, sono abituato ad avere incontri particolari durante le mie corsette. Che è successo in quel di Kusa in questo ultimo mese? Sono stato via per motivi lavorativi e son tornato giusto stamattina. “> spiega a Kasei, dato che è un ninja dovrebbe avere informazioni un attimo più dettagliate da fornirgli mentre già da questo potrebbe capire che Eryk, nonostante sia vestito da civile, è a tutti gli effetti anche lui uno shinobi dell’erba, anche perché entrambi erano al di fuori del villaggio quindi, senza il grado almeno di Genin questo non sarebbe stato possibile. Tiene le distanze tra di loro almeno fisicamente, non ha particolarmente voglia di creare il suo antidoto, e come spesso è successo, lascerebbe che il suo veleno faccia il suo decorso naturale nel caso Kasei venisse in contatto con la pelle di Eryk, tanto non va ad intaccare la vita come quello tossico di Kimi, bensì probabilmente lo vedremo delirante a terra, paralizzato e con la schiuma alla bocca, ma niente di importante.[chakra on]

13:38 Kasei:
  [Colline] L'altro va ad affiancarlo mantenendo quella debita distanza cosi da evitare di avvelenarlo, stessa distanza che viene mantenuta dal Byaku ma per un motivo molto più futile, spazio personale. Attende che lo affianchi e poi lascia scorrere nuovamente lo sguardo sulla figura maschile soffermandosi per qualche breve istante in più su braccia e gambe ma senza accennare nulla al riguardo al momento. < Sembra proprio che sia la mia giornata fortunata, neanche io voglio guai>... < Eppure spesso e volentieri sono loro a trovare me!> Ammette scoppiando a ridere per poi proseguire. < Nulla di chi sa che particolare, almeno non per quanto mi riguardi, sono uno che se ne stà abbastanza per gli affari suoi.> Concede lasciando allargare ulteriormente quel sorriso sul proprio volto ancora una volta. < CI sono entità che sorvegliano Kusa e altre fuori>... < Ma di questo dovresti essere già al corrente, immagino.> Concede ancora una volta in favore altrui andando a chinare leggermente il capo in direzione della propria spalla destra per indicare in maniera abbastanza sottintesa il coprifronte legato al proprio braccio destro. < Anche se non lo indossi dubito ci siano troppi dubbi al riguardo quando giri in pantaloncini. Fisicamente sei particolarmente dotato quindi o spacchi legna da mattina a dì o fai parte dei cani da guardia di Kusa> Ammette scoppiando a ridere ancora una volta, mantiene quell'ampia falcata e quel passo ora abbastanza svelto senza troppi sforzi aumentando l'andatura di tanto in tanto quasi a spingere livemente per verificare che l'altro gli stia al passo o meno. < E dunque dove ti hanno spedito per questo lavoro?> [2x fuuda, filo nylon]

13:50 Eryk:
 Mannaggia, povero Kasei, potrebbero passare un pomeriggio a raccontarsi le disavventure che hanno vissuto, soprattutto lui a Konoha che ne ha passate di cotte e di crude, al punto da ricorrere al passaggio della iella che lo tormentava al povero Saisashi che incurantemente se l’è appioppata tutta si spera, da allora non ha avuto particolarmente tanti problemi, sarà che davvero la fattura che gli ha fatto ha funzionato? Solo il tempo ce lo saprà dire. A quella domanda se sa di chi parla ecco che la destra si chiude a pugno per poi dire <”Yuuukio”> con una cadenza che ricorda un'altra persona: Dinkleberg! Con quel tono disgustato, infondo lui ha scritto proprio una lettera all’hasukage per un problema ed è stato ignorato, anche se poi ha conosciuto Ryuuma e il kukaku o come si chiama il bordello in città, non se lo ricorda mai! <”Chi io? No, sono una persona alla quale piace rimanere in forma in realtà e non mi definirei esattamente un cane da guardia di Kusa, anche perché sono un ricercatore...”> si lascia sfuggire, arcuando il sopracciglio destro mentre le mani si aprono e fa spallucce. Definire lui anche solo cane, che sia da guardia o meno è sbagliatissimo dato che i canini sono famosi per la loro lealtà, mentre il Doku per Kusa non ne ha neanche una goccia all’interno del suo corpo. <”Non mi hanno spedito da nessuna parte in realtà, avevo bisogno di soldi e ho risposto a un paio di missioni dell’alleanza ninja ma in realtà sono andato a fare il netturbino per quegli idioti che hanno piazzato tre billioni di trappole inutili per il falso dio, e che hanno fallito miseramente...”> gli spiega anche se probabilmente, fosse stato un ninja ai tempi di quello scontro, non sarebbe stato dalla parte dell’alleanza ninja bensì sarebbe un adepto in quanto i pensieri e l’obiettivo erano una possibile utopia affine al pensiero di Eryk e della sua libertà, dato che il solo possedere del chakra e saperlo controllare è ciò che li blocca come pedine dei villaggi anche quando se ne vuole uscire, così come gli ha raccontato Tenshi dei suoi amici partiti per la guerra. <”Che ci fai piuttosto qui fuori te?”> gli chiede tranquillamente senza farsi problemi come dovrebbe, infondo che ne sa che sta parlando con un superiore??Eryk è fatto così però, si esprime per come pensa, caotico nel suo pensiero e non lo nasconde, nemmeno quando fu di fronte a Furaya dove le ha detto che se fosse per lui raderebbe al suolo tutti i villaggi e il sistema ninja in quanto necessitano di una rivoluzione e di un aggiornamento. [chk on]

14:03 Kasei:
  [Colline] Mantiene l'andatura senza problemi, le nere iridi restano puntate in direzione di quelle altrui ascoltando semplicemente quanto l'altro ha da dire per poi andare a dischiudere le labbra per replicare < Bingo!> Esclama quando sente quel nome, ancora una volta rabbrividisce al solo ricordo di quella sera, scuote con forza le spalle intento a scacciare, almeno per il momento, quella sensazione di impotenza, di paura quasi. < Beh diciamo che probabilmente se lo avessi riconosciuto per tempo non sarebbe andata cosi male> Ammette scoppiando a ridere ancora una volta per poi proseguire < Naah nessuno resta in forma cosi tanto per, se resti in forma è perchè molto probabilmente i tuoi obiettivi o sogni lo richiedono in un certo senso.> Ammette verso l'altro e ancora una volta le labbra tornano ad arcuarsi nell'angolo superiore destro della bocca lasciando intravedere la bianca dentatura, la mancina abbandona la tasca giusto qualche attimo per salire al volto e grattare lievemente il mento.< Ho letto anche io in bacheca di quel tipo di missione, fortunatamente sembra che io abbia deciso di evitare di partecipare. Da quanto mi stai dicendo mi sarei semplicemente annoiato a morte.> Commenta prendendosi poi un breve attimo di pausa prma di lasciar schioccare la lingua sul palato e montare sul volto una smorfia di disappunto < Non che le missioni di Kusakagure siano migliiori... Raccogliere dei stramaledetti pomodori...> Sibila appena lasciando quella smorfia di diniego a marcarne pesantemente l'espressione. < Beh... Da qualche parte si dovrà pur cominciare...> [2x fuuda, filo nylon]

14:13 Eryk:
 Obiettivi? La sua è ormai routine, quella corsa che fa ogni giorno già da prima di diventare ninja, quando lavorava come aguzzino per la yakuza di Kumo, dopo vent’anni è difficile cambiare le proprie abitudini e quindi, anche se sono passati ormai sei anni da allora, Eryk continua a correre ogni giorno e a tenersi in forma. <”No, davvero, se come obiettivo è stare bene con se stesso e scopare più facilmente allora ti do ragione, ma ti assicuro che non è per nient’altro di così grandioso. Conosco persone che non hanno neanche un briciolo della dedizione all’allenamento del corpo che ho io che se solo mi prendessero seriamente sarei già sei metri sottoterra in attesa della mia prossima reincarnazione.”> chiosa in direzione dell’altro che gli sta facendo compagnia e che lo sta accompagnando a quanto pare non solo in quei passi ma proprio in direzione del luogo dove anche lui doveva presenziare più tardi nel primo pomeriggio, non appena il sole non era più alto nel cielo a dar loro fastidio. <” Ce ne sono anche di più interessanti se ti piace fare missioni, dal canto mio è l’unico modo che ho per avere un po’ di liquidità... dovrei pensare a tornare a fare il cuoco nel mio tempo libero ora che non devo più studiare...”> si lascia scappare quella riflessione personale a voce alta nel bel mezzo del discorso e chissà, magari potrebbe proporre un uovo tipo di cucina chimica unendo le sue abilità da ricercatore... ci pensate, il primo ristorante stellato di Kusa, quanti Ryo farebbe? Metterebbe di sicuro soldi da parte per quando poi dovrà inevitabilmente mandare tutti a fanculo e fare come baglioni, quando i preparativi e lui stesso sarà pronto a portare un po’ di ventata di novità e spingere il mondo in una nuova era magari. [chk on]

14:24 Kasei:
  [Colline] <Vedi scompare più facilmente è anch'esso un obiettivo>... <Un ottimo nniente male aggiungerei!> Esclma verso l'altro in rapida risposte alle prime parole altrui scoppiando a ridere ancora una volta. Permane nel proprio silenzio ascoltando con attenzione quanto l'altro va a dire prendendosi nuovamennte una breve pausa e lasciando calare il silenzio per qualche istante prima di andare a dischiudere le labbra per replicare. < Francamente non è che io adori esattamente fare missioni> Ammette mantenendo il solito tono basso e vagamente roco < Diciamo che semplicemente è stimolante mettersi alla prova soprattutto contro avversari migliori> Ed ora quel sorriso prende una tinta vagamente ferale, quel balugginio blu notte nell'iride del giovane sembra accendersi di vita propria e l'espressione giocosa sembra lasciar spazio, in maniera repentina, ad una molto meno decifrabile che mantiene quella nota di divertimento però nel suo essere. < E' un modo decente per alzare su qualche soldo e soprattutto per... Diciamo imparare a destreggiarsi in situazioni inaspettate e spesso divertenti> E la lingua rapida va a scorrere sulla bianca dentatura esposta del giovane, si sofferma qualche breve attimo in più sui canini poi il tono abbandona nuovamente le labbra. < Si vedrà, propabilmente ne farò parecchie visto e considerato che comunque a prescindere da tutto sto sempre senza un soldo bucato in tasca.> ... < Colpa anche della mia pigrizia probabilmente!> E nuovamente in maniera repentina quell'espressione ferale, predatoriale in un certo modo, abbandona il volto del ragazzo che torna a ridere di gusto. [2x fuuda, filo nylon]

14:43 Eryk:
 Fa spallucce, per quanto gli possa far piacere che Kasei se la rida di quelle affermazioni che gli fa non stava chiedendo il suo parere o la sua approvazione quindi lo lasciano un attimo indifferente a riguardo. Cosa che invece non accade quando questi sembra trasformarsi nel solito individuo alla ricerca di combattimenti e di avversari da battere. Magari non ha mai avuto una vita difficile o semplicemente è cresciuto ubriaco dell’infliggere dolore ad altri in quei combattimenti, giudicando da quell’espressione. Eryk invece? Per lui i combattimenti sono una rottura di scatole, preferisce avere approcci diversi invece che la pura forza bruta anche perché per vent’anni è stato impiegato in questa maniera e probabilmente il rigetto di quella vita impostagli da altre persone, lo ha spinto ad avere una mentalità molto più riflessiva e calcolatrice, inoltre lui è un ricercatore, non è uno di quei soldati che vanno in prima linea a menare fendenti con le mani, il suo compito è un altro ed è quello di essere il pioniere per il futuro utopistico che vuole, difficile quindi immaginare come uno che guarda al futuro e alla libertà possa essere contento in un presente vecchio di secoli come quello in cui vivono loro. La destra fa per infilarsi in tasca a estrarre una sigaretta ma non le ha dietro, era in pantaloncini da corsa. Si lascia sfuggire quindi un <”tsk”> per poi asciugarsi il viso con un lembo di quell’asciugamano bianco che ha attorno al collo. <” se cerchi il thrill della lotta perché non vai per dojo a sfidare gente?”> gli chiede un attimo confuso, lui non prova passione ne interesse per il mondo ninja, la carriera e soprattutto ciò che ne comporta: non ha un nindo, tutto questo era solo uno strumento tale e quale a quelli che ha in laboratorio da se e che utilizza per creare quel ponte verso il futuro con i progetti che sta seguendo con i vari colleghi e quelli che deve ancora iniziare. In lontananza nel frattempo dovrebbe iniziare a intravedersi la piccola proprietà terriera dove devono svolgere la missione, ed è proprio lì che Eryk sta andando. [chk on]

15:05 Kasei:
  [Colline] Le nere iridi del neoGenin corrono rapide lungo la figura maschile ancora una volta, nota quel gesto, quella ricerca nel pantalone di qualcosa che l'altro sembra non riuscire a trovare, almeno in apparenza, ma non ancora una volta non accenna nulla a quel fatto. Ascolta con attenzione il dire altrui per prendersi nuovamente il suo tempo prima di andare a rispondere. < Probabilmente anche questo è qualcosa che farò, più in là, sono sicuro che attualmente recarsi in uno qualsiasi dei Dojo presenti a Kusa vorrebbe dire solamente una semplice sconfitta... O peggio.> Ammette scuotendo leggermente il capo < Non ha senso ancora tentare di sfidare qualcuno che è lontano anni luce da te, per quanto stimolante possa essere un incontro del genere sono abbastanza realista da comprendere che non avendo neanche quella possibilità sul milione non ha senso affrontare un mostro>... <Figuriamoci un kami o presunto tale> Ammette verso l'altro mentre la schiena del giovane viene scossa ancora una volta da cima a fondo da un brivido < La battaglia ha senso nel momento in cui si gioca per vincere, se la vittoria ti è completamente negata anche nel momento in cui numero, strategia e potenza bruta insieme non riescono neanche a permetterti quella misera probabilità di vittoria> ... < Non ha senso buttarsi a capofitto.> Termina lasciando che il proprio passo similmente a quello altrui vada a portarlo proprio in direzione della piccola proprietà dove a breve dovrebbe iniziare la propria missione.[2x fuuda, filo nylon]

15:32 Eryk:
 <”hmm beh penso che siano esperienze formative? Chiedi di scontrarti con qualcuno di loro alla tua portata... se poi ti danno da affrontare il più forte oh... son figli di puttana.”> gli risponde tranquillamente arrivando alla volta della proprietà terriera e cominciando a vedere i vari ettari che richiedono la loro attenzione. Già dal fatto che Kasei si ritrova Eryk si con lui non è esattamente una coincidenza anche se non gli ha detto prima che pure lui ha una missione del genere, ha preso la prima che capitava, rendendosi disponibile per la prossima che si sarebbe svolta, qualsiasi fosse il livello ed è capitato assegnato a quella D del pomeriggio stesso, lasciando Tenshi a casa da sola chissà a fare quali zozzerie, o fare shopping di saldi dato che era partita solo con un toppino, beata lei! A giudicare sono loro due ma mancherebbe una persona. <”Ah, comunque sono Eryk, dato che ormai avrai capito che siamo assegnati entrambi alla raccolta di pomodori.”> gli spiega. Come al solito non da il suo cognome o clan di appartenenza , ne tanto meno la mano per stringerla anche perché con il caldo è sicuro che ha il palmo almeno umido, drogando malamente Kasei se lo avesse fatto, abbastanza contro producente dato che comunque avrebbe poi dovuto lavorare per due persone o mettersi lì e somministrargli l’antidoto per far si che si riprenda dall’effetto del suo veleno, in entrambi i casi qualcosa di scomodo da fare, preferisce apparire piuttosto come maleducato, ha le sue circostanze e infondo Kasei ed Eryk non è che sono amici, quindi del parere estraneo poco gli importa, ha abbandonato già parecchie persone perché non gli riguardava salvarle da pericoli esterni, per evitare di trovarsi nuovamente lì in quella situazione, tanto vale che non sia lui stesso a portare quei pericoli. [chk on]

15:42 Kasei:
  [Colline] <Il problema è che solitamente non la prendono esattamente bene quando poi tiri giù l'avversario di turno> Ammette lascando allargare quel sorriso ancora una volta sul proprio volto.< Parlo per esperienza personale, diciamo che ogni clan, dojo o comunque aggregazione di persone non è esattamente entusiasta nel vedere il proprio stile maltrattato, sconfitto o che dir si voglia!> Ammette scoppiando a ridere per poi proseguire.< E da quel punto in poi di solito le cose non si mettono bene > Conclude scuotendo leggermente il capo, arresta il proprio passo quando hanno ormai raggiunto la proprietà in cui dovranno andare a raccogliere i pomodori, lascia che le nere iridi viaggino rapidamente lungo i campi coltivvati alla ricerca proprio dei pomodori e non tarda effettivamente ad intercettarli con lo sguardo. < Purtroppo stavo proprio iniziando ad immaginare che fossi tu uno degli altri due poveri cristiani costretti a raccogliere i pomodori per il villaggio... Per una misera paga aggiungerei> Ammette sbuffando appena < Direi di aspettare il terzo ancora qualche minuto e poi darci da fare> Conclude in favore dell'altra figura maschile per poi proseguire. < Il mio nome è Kasei> Termina lasciando già passare lo sguardo alla ricerca delle ceste per la raccolta e soprattutto alla ricerca di forbici et similia [2x fuuda, filo nylon]

15:54 Eryk:
 Non ha tutti i torti e sicuramente non fa fatica ad immaginarsi una situazione del genere descritta da Kasei, le persone sanno essere particolarmente infami a volte e prepotenti, imponendo la propria volontà su quella altrui. Non sa neanche come risponderebbe a sua volta se Kasei volesse scontrarsi con lui per allenamento, non sono fatti che spesso gli interessano e anche quando qualcuno prova a dargli addosso, a meno che non è costretto, non ricorre mai alla violenza, ne ha già usata troppa in passato, nonostante con il suo veleno possa sottomettere con facilità gente più forte di lui, anche volendo... a che cosa gli servirebbe farlo? Non deve provare niente a nessuno. Aspettano ancora qualche minuti per l’orario previsto per il rendez vous ma a quanto pare del terzo non si vede neanche l’ombra. Non sa chi sia ma avrà avuto i suoi motivi per non esserci e rischiare l’insubordinazione. <” Ho capito, più lavoro per noi, Kasei...”> gli dice per poi prendersi le braccia e cominciare a stiracchiarsi, quasi a fare dello stretching in preparazione della missione che li aspetta da agricoltori. <”Penso di rimanere comunque a Kusa per ancora un po’ di tempo, ho delle ricerche da mandare avanti anche se non ti so dire esattamente quando le finirò. Dopo Konoha sono particolarmente a secco di Ryo, penso che quindi mi incontrerai spesso.”> gli spiega o meglio gli fa una previsione dato che deve racimolare dei soldi al più presto, è vero che la magione non gli costa ma per il resto non ha altri ingressi pecuniari. [chk on][end free]

Eryk, tornato a Kusa, prima della missione si avvia verso le colline proprio per allenarsi prima di raccogliere pomodori. Incontra Kasei, intendo a farsi due passi all'aria aperta, decidono così di scambiare due chiacchiere fino a quando non arrivano entrambi alla stessa destinazione e scoprono di essere compagni per la missione che segue.