Zia sto arrivando

Free

0
0
con Yakiko

16:17 Yakiko:
 Poiché non si smette mai di imparare e poiché le fasi di apprendimento vuole che siano rapide, farà certamente in modo che ogni qual volta che ne ha la possibilità possa allenarsi per come si deve. La mattina è stata certamente proficua, seppur qualche errore forse anche inevitabile, vista la sua inesperienza. Ma certamente vede del potenziale non tanto in se stessa quanto più nelle capacità che potrebbe essere in grado di assumere con il trascorrere del tempo. Intanto comunque, visto comunque anche lo sforzo ed il consumo di chakra, equiparabile ad un utilizzo di energia, è dovuta tornare a casa e riposare un po'. O meglio, in realtà questo è ciò che avrebbe voluto fare se qualcuno in casa non l'assillasse continuamente. Lo zio per fortuna lavora tutto il giorno e torna a casa solo la sera mentre la zia si occupa di commissioni e dunque spesso la vede tornare a casa per poi uscire di nuovo. Yakiko è tornata a casa intorno alle undici e trenta speranzosa di non trovare nessuno, speranze che sono andate in frantumi quando ha visto quella più prossima parente ad attenderla. E così ha girato come una trottola per il resto della mattinata a sbrigare faccende per lei sia fuori che dentro casa. È anche uscita a fare la spesa ed ha preparato il pranzo. Mai un attimo di pace, per sua grande sfortuna.

16:26 Yakiko:
 Adesso si trova, essendo in pausa, all'interno della sua stanza, precisamente stesa sul letto. Tra le mani tiene un libriccino che si ritrova a leggere di tanto in tanto e che racconta le gesta di un fantomatico ninja ed eroe che salvò una città inventata da un attacco da parte di forze estranee non bene identificate. È chiaramente una storia inventata che però sembra catturare sempre appieno la sua attenzione. È esattamente nell'esatto momento in cui si ritrova a dover ultimare il capitolo che sta leggendo che sentirà una voce provenire dalla stanza adiacente alla sua: "Yakiko vieni a lavare i piatti". Stringe le mani sul libro e solleva lo sguardo, sbuffa e continua a leggere, ignorando e fingendo di non aver sentito quella voce che però, imperterrita, continua: "Yakiko non costringermi a venire di là". A questo punto chiude il libro con forza, palesemente infastidita dalla situazione visto che neanche dopo pranzo può permettersi, come tutti i ragazzini, di farsi i fatti suoi. Mette giù i piedi dal letto con forza, come si fa quando si è arrabbiati e lo si vuole far capire a tutti i costi. <Ora vengo> risponde con un tono di voce che lascia con chiarezza trapelare il suo malcontento nel dove eseguire anche quel lavoretto in casa. Ma sarà a quel punto che si accenderà l'idea più geniale di sempre nella sua testa. O meglio, non è solo un'idea geniale, è anche un vero e proprio esperimento di cui la zia non può neanche lamentarsi visto che significa mettere in atto degli insegnamenti da lei stessa fortemente voluti.

16:32 Yakiko:
 Dunque perde ancora un po' di tempo. Trovandosi in piedi e davanti alla porta della sua stanza inizierà a sollevare entrambe le mani portandole così all'altezza del plesso solare. Lì cercherà di comporre il sigillo della capra, il primo che ha imparato, fondamentale per mescolare l'energia che sa possedere dentro di sé e da cui attinge ogni qual volta si ritrova a dove attuare una tecnica ben precisa. È consapevole che ancora non ha recuperato le forze dalla mattina e per questo sa di dover fare molta attenzione. Stavolta però non chiude gli occhi, cercando piuttosto di essere più sciolta nell'attuare quella prima fase di preparazione. Si concentra su se stessa osservando quelle due sfere che ora compaiono, idealmente, dentro se stessa. La prima, quella blu, sempre all'altezza del capo, rappresentante l'energia psichica. La seconda, quella rossa, nella zona del ventre, rappresentante l'energia fisica. Non ha ancora l'esperienza tale per effettuare quell'impianto rapidamente, deve infatti perderci sempre un pochetto di tempo. Alla fine però cercherà di spingere verso il basso la sfera blu e verso l'alto la sfera rossa in modo tale da farle unire tra di loro proprio all'altezza del plesso solare, lì dove le sue mani sono poste nel sigillo della Capra. Sarà a quel punto che, dunque, cercherà di far mischiare tra di loro le due sfere in un ipnotizzante vortice bicolore che sprigiona a poco a poco forza, una forza che, però, percepisce notevolmente inferiore rispetto a quella generata la mattina stessa. Ma sa darsi una spiegazione a questo, anche se è comunque solamente una sua intuizione. [Tentativo impasto chakra] [7 | 15]

16:38 Yakiko:
 Ecco che, nel momento in cui sentirà il chakra farai forte dentro di sé, penserà a quanto fatto la mattina precedente, le basta solamente ricordare precisamente i sigilli da fare e la loro corretta combinazione senza lasciare nulla al caso. Quindi la posizione delle mani inizia a cambiare seguendo quello che aveva letto nel rotolo in accademia: bue, cane, drago, cinghiale, li ripete in mente andando a posizionare quanto più rapidamente le mani proprio in quelle quattro maniere. Non vuole sbagliare, non stavolta che la tecnica può esserle utile. Alla fine, se tutto andrà bene, da una leggera coltre di fumo andrà a comparire l'esatta copia di Yakiko: i capelli compresi di colore, forma e lunghezza così i lineamenti del viso, la forma degli occhi e il loro colore ed ancora i vestiti, la forma allungata delle dita ed i piedi scalzi. Tutto precisamente come dovrebbe essere nella realtà. È lei, né più né meno, nessuno potrebbe a prima vista essere in grado di dire il contrario. È la terza volta che prova la tecnica della moltiplicazione del corpo dopo averla sbagliata una volta e fatta giusta una seconda volta. Questo è il tentativo che le serviva anche per constatare che è realmente in grado di eseguirla correttamente. "Yakiko!!" Ed eccola di nuovo la zia dalla stanza accanto. Stavolta ne percepirà anche con chiarezza i pesanti passi che si dirigono verso la stanza, alterata come non mai proprio per l'assenza di risposte ricevuta, a senso suo, anche se le aveva detto che sarebbe arrivata a breve. [Chakra ON] [Tentativo di utilizzare la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo] [5 | 15]

16:43 Yakiko:
 Prima ancora che la madre possa giungere in stanza darà un'occhiata alla copia prima genereta <Vai di là e lava tutti i patti, le posate i bicchieri, insomma ogni cosa!> è questo l'ordine che dà al suo clone mentre si nasconde dietro la porta chiusa che va ad aprire così che lei non possa essere visibile ma il suo clone si. <Eccomi, ti ho detto che stavo arrivando> esclama infine cercando di dare un piccolo spintone sulla schiena al suo clone di modo che esca prima che la zia possa anche solo farsi qualche domanda. Sentirà un leggero sbuffare della zia al di là della porta ma niente che possa realmente farla insospettire. "La prossima volta evita di farmi venire fino alla tua stanza" la sente dire da lontano, cosa che davvero non le importa. Sente le forze mancare, il che è decisamente un grosso problema. Per essere la prima volta che usa queste tecniche sta osando troppo ma anche questo fa parte del suo percorso di sperimentazione. Alla fine raggiunge il letto gettandovisi di sopra cercando di non fare troppo rumore mentre dalla cucina sente provenire il suono di un rubinetto aperto, dell'acqua che scorre e dei piatti che a volte cozzano tra di loro, segno che il suo piano ha incredibilmente funzionato. Se ne rimane pertanto a pancia in giù stesa sul suo morbido letto, sentendo anche gli occhi che a poco a poco richiedono riposo, le palpebre si abbassano ed i muscoli si rilassano. Non sa bene se sia quello il limite o può spingere ancora oltre ma giungere ad una totale assenza del chakra potrebbe rivelarsi un problema in futuro, sopratutto se non sa neanche quanto una tecnica consumi. [Chakra ON]

16:49 Yakiko:
 Certo è che però non si sarebbe potuta aspettare una problematica fondamentale di questo suo piano malefico, il fatto cioè che il suo clone non è che può interagire con la zia nel caso in cui questa si mettesse a fare domande. E così effettivamente sarà. La sente da lontano e solo perché la porta della sua stanza è rimasta socchiusa e la casa non è molto grande. "Oggi sei stata in Accademia?" sgrana gli occhi ed un brivido le sale lungo la schiena visto che effettivamente la cara zia mai riceverà una risposta e poco sarà il tempo che dovrà passare tra una innocua domanda ed un suo alterarsi. Istintivamente solleva dal letto andando a sedersi con i piedi a penzoloni sul letto con lo guardo fisso sulla porta. Tombale è il silenzio nella sua stanza, necessario per ascoltare eventuali altre domande inquisitorie del mostro della casa. "Mi ha detto il fioraio che ti ha vista andare verso quella parte, mi auguro che fosse per andare in Accademia e non per curiosare in giro come fai di solito tu" ecco, almeno questo non richiede necessariamente una domanda e potrebbe essere la frase finale di una conversazione che è più che evidente che Yukiko non vuole portare avanti. Tira un sospiro si sollievo ma nel preciso momento in cui porta la schiena all'indietro per potersi nuovamente sedere, ecco che giungerà ancora un'altra domanda. "Ah, hai portato la spesa alla signora in fondo alla strada?" questo però ha per forza bisogno di una risposta, risposta che però non avrà mai. Inizia a sudare freddo Yakiko che sa che la zia potrebbe alterarsi parecchio se sapesse d'esser stata imbrogliata. [Chakra ON]

17:05 Yakiko:
 Rimane ancora seduta a letto senza distendersi per come avrebbe voluto mentre aspetta che succeda qualcosa, così come si aspetta. "Ed ora perché non mi rispondi?" la sente domandare con tono inquisitore, decisamente più infastidito, com'è giusto che sia visto che continua a fare domande che, per forza di cose, non stanno ricevendo risposta. "Signorina ora mi stai stancando" questa è la frase che più temeva. Si alza in piedi istintivamente, andando così a raggiungere la porta che varcherà provando a non fare il minimo rumore, seppur comunque avrebbe nettamente preferito riposare a letto. Percorre in punta di piedi quel corridoio che ad un certo punto, alla sinistra, presenta una porta aperta dentro alla quale vi è la cucina. "Mi vuoi rispondere?!" sono pochi gli istanti che da quell'affermazione portano ad una conseguenza che Yakiko si sarebbe potuta aspettare. La ragazza ha giusto il tempo di raggiungere la porta e sbirciare all'interno per vedere l'esatto momento in cui la tozza mano della zia, con quelle sue unghia lunghe e sempre colorate si avvolge con forza sul braccio della copia di Yakiko. E puff. Svanisce. Del fumo circonda la copia lasciando di lei nemmeno l'ombra. Nella stanza cala il silenzio e gli occhi della ragazza potrano con chiarezza vedere l'incredibile sgomento nella zia che, incredula, guarda ancora dritta dinanzi a sé quel luogo, vuoto, ove prima credeva che fosse presente la sua nipotina tanto toturata. Ma la nipotina evidentemente non c'è. [Chakra ON]

17:27 Yakiko:
 Trascorrono alcuni secondi di totale silenzio fino a che non vedrà la zia caricarsi come una molla, diventa rosa in viso ed inizia ad urlare "YAKIKOOOOO!!!!". Un brivido le sale lungo la schiena e si drizzano i capelli. Ora si trova effettivamente in difficoltà e deve rapidamente capire come uscirsene. <Z-zia sono stata in accademia, è una cosa che ho imparato, come volevi tu!> esclama mettendo le mani avanti ed indietreggiando quando capisce di essere ovviamente stata notata dalla zia furibonda. <Dai non fare così, volevo farti vedere le cose che ora so fare...> una scusa, è evidente, che però forse non reggerà molto. Man mano che la vede avvicinarsi indietreggia ancora fino a che non girerà i tacchi e correrà dritta verso la sua stanza cercando per come può di seminare la zia arrabbiata. Se dovesse riuscirci, alla fine, si sbatterà la porta dietro, dando un velocissimo giro di chiave così da ritenersi ufficialmente al sicuro. Le sente bene le urla ed i colpi sulla porta insieme ad i continui "Tu non la passi liscia" ma, pensandoci bene, alla fine ne è valsa la pena.

Una simpatica applicazione della tecnica della moltiplicazione del corpo appresa giusto questa stessa mattina e messa in pratica in maniera inusuale in una situazione di quotidianità. Alla fine ogni momento è buono per esercitarsi un po'. Forse.