Lezione su Moltiplicazione del Corpo e Trasformazione
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Giocata del 31/08/2020 dalle 10:03 alle 11:24 nella chat "Accademia Ninja - Kusa (vecchia)"
Oltremodo piacevole la notte precedentemente trascorsa, piacevole come raramente oramai le accadeva da tempo, non tanto per qualcosa di realmente bello che le è successo, quanto più per la miriade di pensieri NON negativi che stavolta, uno ad uno, hanno iniziato ad assillarla, ora dopo ora. Il riposo era necessario ma già alle prime ore dell'alba non ha potuto fare a meno di lavarsi e vestirsi per recarsi fin da subito in Accademia, contro ogni aspettativa degli zii, evidentemente. Anche a lei stessa la cosa è risultata strana, dentro di sé continuava a chiedersi cosa stesse facendo, perché mai avesse questa gran voglia di apprendere, un'avidità insaziabile di conoscenza al fine di acquisire potere, null'altro. Ma tutti questi pensieri sono andati scemando una volta giunta nella grande Accademia di Kusa, lì dove la sera prima si trovava con Sango e Sato. E' vero, non vi ha mai fatto un reale ingresso, avendo di fatto svolto quella lezione all'esterno, ma adesso le toccherà certamente esplorare il lugo. Anche perché non ha davvero idea di quello che dovrebbe fare considerando che si, le sono stati insegnati i rudimenti dell'impasto del chakra, ma senza un continuo allenamento è impossibile pensare ad utilizzare qualsiasi tipo di tecnica per altro a Yakiko sconosciuta. Potrebbe nella sua mente immaginare qualcosa che ha già visto fare, come la moltiplicazione del corpo o la trasformazione, ma di certo non saprebbe, al momento, come poterla realizzare. Non ancora per lo meno, ha comunque tutta la mattinata per ovviare alla sua mancanza ed iniziare un percorso. Una volta varcati i cancelli d'ingresso andrà per prima cosa alla ricerca di indicazioni. Il luogo è molto grande, oltre che a lei del tutto sconosciuto, per cui ha bisogno di capire dove di preciso deve recarsi. Ma questo non è un problema, le basterà leggere da qualche parte per intuire che il luogo che sta cercando è precisamente la prima palazzina, ovvero quella dedicata agli allievi -quale lei è- e dunque al percorso di apprendimento accademico. Percorre i corridoi, supera la portineria e provvede a cercare un Sensei che possa fornirle i rotoli necessari per iniziare i suoi studi in solitaria. Anche in questo caso non è nulla di difficile, si tratterà solo di perdere un po' di tempo e trovare qualcuno di disponibile. Apprenderà solo alla fine che potrà trovare tutto direttamente in aula. Ed ecco dunque che si trova al secondo piano dove le è stato detto che si trovano le dieci classi con insegna C dedicata in modo esclusivo ai Deshi e ai loro apprendimenti iniziali, motivo per cui all'interno le sarà possibile trovare un'apposita scaffalatura con tutto il necessario. Ma la scelta dell'aula è comunque la più ardua per lei che sente quasi la necessità di stare dove è presente meno gente possibile. A quell'ora per fortuna non è difficile, essendo presto non è presente tantissima gente ed a quanto pare non ci sono grandi lezioni in corso. Si infila nella prima aula vuota che vede, procedendo a testa bassa senza dare corda a nessuno. Appoggia la borsa su un banco e subito prova a raggiungere gli scaffali sui quali sono riposti i rotoli. Cosa cerca? Si, questo lo sa, chiedere in giro le è stato utile: trasformazione e moltiplicazione del corpo. Lo sguardo scivola sugli scaffali, saltellando da un lato ad un altro, fino a che non troverà ciò che andava cercando. Allunga entrambe le mani, così da tirare fuori i due rotoli in questione, andando a raggiungere il tavolo dove aveva già poggiato la sua borsa, per poggiarci su anche quelli. Torna però di nuovo verso quegli scaffali, aveva di fatto adocchiato un altro libro dedicato ai sigilli e visto che lei sa solo quello un libro in cui vengono spiegati tutti non può che farle comodo. Ora pare avere tutto pronto. Non si siede di proposito, raggiungengo intanto il tavolo su cui ha riposto ogni cosa. E' la prima fila dell'aula per cui può stare all'impiedi lì dove c'è spazio. Il primo rotolo che prende è proprio quello della moltiplicazione del corpo. <Bunshin no Jutsu> legge con un filo di voce, scritto proprio sul rotolo. Lo osserva un po' fino a che non si deciderà ad aprirlo mentre gli occhi scorrono sulle scritte. Sono rapide indicazioni sul funzionamento della tecnica e sulla produzione delle copie. Gli occhi scorrono poi sui sigilli <Bue, cane, drago, cinghiale...> storce un po' il naso non leggendo da nessuna parte Capra, che è tra l'altro l'unico che sa fare. Apre dunque l'altro libro, quello proprio dedicato ai sigilli, iniziando a sfogliare fino a che non giungerà a quelli che cerca lei. Bue, cane, drago e cinghiale. Li compone con le mani, lentamente, posizionando bene le dita, per esercitarsi. Ha qualche iniziale difficoltà con bue, motivo per cui lo ripeterà più volte proprio per memorizzarlo. Alla fine è là per questo, per imparare partendo esattamente dalle basi. Non può pretendere di saper comporre rapidamente i sigilli richiesti quando in vita sua mai si è ritrovata a doverli fare. Sembrerà una banalità ma non lo è. Trascorsi i minuti necessari per imparare a posizionare correttamente le mani inizierà con quanto appreso la sera prima. Posiziona le mani al petto, all'altezza del plesso solare, formando il sigillo della capra. Rimane dritta con i piedi piantati a terra e le gambe leggermente divaricate come a cercare stabilità. Socchiude gli occhi iniziando nuovamente ad immaginare, dentro di sé, quelle due sfere già individuate la sera prima: quella blu nella testa, rappresentante l'energia psichica, e poi quella rossa, nel ventre, rappresentante l'energia fisica. Aggrotta ancora la fronte, come se fosse necessario uno sforzo -non fisico, bensì mentale- per poter prendere il controllo delle due sfere ed unirle tra di loro. E così prova a fare quindi, dapprima cerca di spostare quella blu, facendola scendere al centro del petto e poi quella rossa, facendola salire lì dove tenta di trascinare quella blu. Se dovesse riuscire in questo procederà per come le era stato detto di fare la sera prima: mescolare le due sfere tra di loro. Ci prova, c'era riuscita prima, ma è comunque tutto un continuo forse. Cerca quindi di mescolarle tra loro, come a creare un vortice che unisce i due colori, le due differenti energie, lì all'altezza del plesso solare. Nel momento in cui tenterà di fare ciò, un tepore pervade il suo corpo, il preludio di una forza che nasce e che va aumentando man mano che procede con quel mescolamento. E' una sensazione di piacevole potere che una volta provata diviene quasi irresistibile. Inimmaginabili sono le cose che quella forza può riuscire a far fare a chi la utilizza. Ma a lei serve solo per la moltiplicazione del corpo. [tentativo impasto chakra ][15/15] Una volta terminato l'impasto del chakra apre gli occhi. Rimane immobile un istante, osservando le mani posizionate al petto. Non sa di preciso cosa comporti lo scioglimento del sigillo. A poco a poco dunque allontana le mani tra di loro, sentendo come quella forza non abbia ancora intenzione di svanire. <Bene> commenta a bassa voce, lieta che dunque possa mantenere l'impasto del chakra anche senza continuare il sigillo della Capra. Anche questa una banalità ma che per qualcuno che non ha mai avuto a che fare con questo genere di cose risulta piuttosto una novità, una importante novità, come ogni cosa che sta sperimentando. Allunga ora le mani, andando ad aprire il secondo rotolo, quello della trasformazione. La prima cosa che legge è il sigillo. <Capra. Solo capra?> solleva un sopracciglio. Non ci sono altre indicazioni quindi si, solo capra. Una fortuna, dovrebbe così essere più facile comporre la tecnica. Gli occhi scorrono sulle poche righe che spiegano come funziona la tecnica. <Assumere altre sembianze> solleva un sopracciglio, la cosa sembra piacerle e non poco <avere in mente il soggetto o l'oggetto in cui trasformarsi, oppure avere un contatto visivo col corpo> un ghigno ora si disegna in viso, pensando immediatamente alla persona giusta di cui prendere le sembianze. Si, proprio così, la zia isterica. La cosa pare divertirla non poco visto che di sicuro, vedendola ogni giorno, l'immagine in mente è chiarissima e per di più la cosa potrebbe anche tornarle utile in futuro per scopi non tanto simpatici, è vero. Ma a lei davvero poco importa. [Chakra ON] Bene, giunge quindi il momento si eseguire la prima tecnica. <Moltiplicazione> sussurra ancora una volta tra sé e sé, trattandosi per altro di una tecnica che ha già visto fare ad un suo amico ninja in città e quindi una cosa che pare già conoscere, seppur comunque a mala pena. Ha letto che la copia o le copie generate eseguiranno azioni che chi usa la tecnica deve aver stabilito in precedenza, prima di eseguire la moltiplicazione del corpo, oppure, una volta generata la copia, dando comandi vocali. Ci pensa un istante, decidendo di optare per i comandi vocali. Dunque torna a concentrarsi. Ha memorizzato i quattro sigilli necessari per attuare la tecnica e dunque inizia: <Bue...> ed intanto rapide le mani, posizionate all'altezza del plesso solare, si muovono a comporre quella posizione <Cane...> componendo anche questa <Drago... Cinghiale> anche in questo caso le mani si spostano con quanta più rapidità può, cercando di non incastrare le dita o chissà che altro, solo movimenti fluidi. Composti i quattro sigilli indica esattamente di fronte a sé un punto libero, vuoto, uno spazio occupabile da una eventuale copia. Cerca quindi di rilasciare il chakra che era riuscita ad accumulare anche in precedenza e che è stato manovrato proprio dalla posizione delle mani che hanno stabilito l'esatta sequenza per eseguire proprio la moltiplicazione del corpo. Se tutto è stato fatto correttamente, dovrebbe poter vedere comparire, insieme ad una piccola nuvoletta di fumo, l'esatta copia della zia con cui vive. Quella donna paffutella, bassa, con occhi scuri, occhiali, un neo accanto alla bocca, capelli rossi ed espressione indisponente. Anche l'abitino verde che ha indosso e le scarpe aperte con la zeppa sono proprio come se le era immaginate nella sua testa, trattandosi si fatto di abiti che la zia indossa quasi abitualmente. Sgrana gli occhi Yukiko che effettivamente non si sarebbe aspettata una figura davvero così uguale alla zia che vede ogni giorno. Le sfugge un sorriso che cerca di trattenere come se quella fosse realmente la zia, pronta a bacchettarla per non si sa bene quale motivo. <Ciao Zia. Dovresti saperlo che...> ed intanto inizia a togliersi entrambe le scarpe e dopo le scarpe anche i calzini bianchi che proverà quindi a gettare a terra <...che non devi lasciare la biancheria sporca per terra nella tua stanza! Forza, raccogli> la cosa sembra davvero farla divertire parecchio, anche più del dovuto forse. [Chakra ON] [Tentativo di utilizzare la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo] [13 | 15] Il comando vocale è stato dato e dunque ecco che, se tutto dovrebbe andare per come ha pensato lei, la copia della zia scorbutica, senza battere ciglio, si chinerà leggermente proprio per raccogliere quei due calzini da terra e li andrà a poggiare sul tavolo. <Ben fatto zietta. Vedi, devo sempre dirti tutto io, mi farai impazzire un giorno di questi> con il tono della voce sembra di proposito voler imitare la parente che, giornalmente, pare assillarla. Alla fine, per sua volontà, deciderà di far scomparire la copia precedentemente generata, mentre se ne resta a piedi scalzi a vedere quella nube di fumo generata dalla scomparsa di quella copia. La soddisfazione è notevole, proprio perché crede di aver capito alla perfezione come poter sfruttare la tecnica, anche se ora, dentro di sé, percepisce una lieve diminuzione di quella forza che fino a prima sembrava voler scoppiare, uscire fuori da ogni angolo del suo corpo. Ha letto precedentemente nel rotolo cosa serve per eseguire la tecnica e dunque non perderà tempo. <Capra abbiamo detto> e così quindi posiziona nuovamente le mani all'altezza del plesso solare, componendo il primissimo sigillo che ha mai imparato per poter eseguire l'Henge no Jutsu. Cerca così di far scorrere il chakra tutto attorno a sé, immaginando con chiarezza, in mente, sempre la stessa figura, suo tormento ogni giorno: la zia. Se ci riuscirà quindi vedrà la sua statura mutare, così come gli indumenti, il peso corporeo che sembra schiacciarla verso al suolo. Le scarpe ed ancora ogni singola parte del corpo, braccia, mani e viso compreso. Se vi riuscirà la prima cosa che proverà a fare sarà guardarsi le mani, paffute e tozze. Di nuovo un ghigno si disegna in viso mentre abbassa lo sguardo per osservare quel ridicolo abitino verde e quelle scarpe alte ed aperte. <Ma come cavolo fa mi chiedo io> a vestirsi così ovviamente. Le servirebbe uno specchio per poter godere appieno di quella trasformazione. [Chakra ON] [Tentativo di utilizzare la Tecnica della Trasformazione] [11 | 15] Si rende chiaramente conto che c'era qualcosa che non andava nella moltiplicazione del corpo. Di fatto non è riuscita ad evocare la copia di se stessa, è fuoriuscita una nuvoletta con una massa informe che alla fine è stata costretta a far svanire. La trasformazione che ha eseguito dopo le sembra essere riuscita bene ma quella prima è certamente da riprovare. Ci sta che qualcosa non le riesca subito, trattandosi di un allenamento è anche il bello dell'apprendimento iniziale. E dunque ecco che si ritrova nuovamente a comporre i sigilli che aveva provato prima. E' anche possibile che l'errore sia dovuto proprio a questo, alla scorretta composizione dei sigilli, non tanto della sequenza, proprio della posizione delle mani. Procede come prima: bue, cane, drago e cinghiale. Stavolta si premura di comporre i sigilli, sempre all'altezza del plesso solare, con una maggiore chiarezza. Se tutto dovesse andare bene, stavolta, dopo una nuvoletta di fumo dovrebbe comparire l'esatta copia di se stessa. E così dovrebbe essere: vede sbucare fuori una ragazzina alta esattamente quanto lei, capelli scuri, occhi azzurri, viso perennemente seccato e quegli occhi vacui che quando lei stessa si guarda allo specchio sembra non capire il perché siano così. Anche gli abiti sono identici: la camicia bianca con le maniche svoltate sopra al gomito, i lunghi pantaloni neri che stringono fino al ginocchio. Anche la piccola macchiolina di caffè poco sotto al colletto pare identica. La osserva per lunghi istanti, annuendo a se stessa. <Ecco, ora si> e, alla fine, proverà, per come è comparsa, a farla svanire nel nulla. [Chakra ON] [Tentativo di utilizzare la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo] [9 | 15] Ora vuole però riprovare anche la trasformazione, come per volersi assicurare di non sbagliare in futuro. Avvicina di nuovo le mani al plesso solare, componendo il sigillo della capra che oramai pare riuscirle correttamente e così, esattamente come prima, cerca di far fuoriuscire il chakra per modificare le sue sembianze ed assumere di nuovo quelle della zia. O almeno così spera anche stavolta. Se dovesse riuscirci potrebbe essere una buona soddisfazione. Si guarda attorno alla disperata ricerca di qualcosa che possa fungere da specchio per ammirare ciò che la sua mente, così come il suo chakra, hanno partorito. Scorge una finestra chiusa verso la quale dirige rapido il suo passo. La mandritta si allunga, provando così ad aprirla e tirare quindi l'anta verso di sé. In questo modo la userà, più o meno, come specchio per potersi osservare. Ecco che vede quei capelli mossi e rossi, il viso pacioccone, gli occhiali squadrati sempre sul naso e quell'antipatico neo a destra della bocca. Istintivamente porta entrambe le mani sul viso proprio a toccarlo, come se fosse vera. Gli occhi sono sgranati ed increduli. <Che storia...> una prima volta che sembra rivelativa. Si guarda poi, sollevando l'indice della mano destra e puntandola contro il vetro verso il quale si sta specchiando <Dovresti evitare di perdere tempo con queste sciocchezze!> si ammonisce da sola, assottigliando il tono della voce che diviene così stridulo proprio come quello della zia <Ci sono un sacco di cose da comprare, prendi la lista in cucina e scendi e ricordati di preparare il pranzo per me e lo zio!> è chiaramente la sua più o meno veritiera imitazione della zia che abbiam capito tutti essere piuttosto scorbutica. Alla fine scoppia in una risata, scuote il capo, come a volersi con forza togliere di testa quella visione, provando così a chiudere la finestra per come l'aveva trovata. Pare quasi riuscire a sentire la differenza che si prova nell'avere un corpo piuttosto che un altro e non vuole rimanere un istante di più in quello, cercando così, alla fine, di mettere fine a quella trasformazione, cercando di tornare, per sua volontà, nella sua forma unica ed originale. [Chakra ON][Tentativo di utilizzare la Tecnica della Trasformazione] [7 | 15] Quando dunque riuscirà a tornare nella sua forma normale, come a volersi assicurare che la cosa sia avvenuta correttamente, solleverà entrambe le mani e le braccia, osservandosele con estrema attenzione, constatando che sia quelle che poi gli abiti ed il corpo in generale, sembrano proprio essere suoi. Tira un sospiro di sollievo mentre ancora un ghigno permane sul suo volto divertito da quella situazione. Percepisce però la forza che aveva precedentemente accumulato scendere ancora un po' e stavolta di molto più di prima, il che servirà per ottenere una importante rivelazione, dedotta al momento, che prima non aveva colto: l'utilizzo delle tecniche consumano il chakra che ha in corpo. Questo è un concetto non solo importante bensì fondamentale poiché le è necessario capire non solo qual è il consumo di ogni tecnica ma anche qual è il suo limite. Durante una missione o durante un ipotetico scontro terminare il chakra e quindi la forza da poter sfruttare è probabilmente un grandissimo guaio. Da capire poi in che modo il chakra può essere recuperato. Sono domande che sorgono spontanee ma che rimangono per il momento nella sua testa. Se vuole avere risposte, comunque, le toccherà o leggerle da qualche parte oppure chiedere ad un Sensei che, tecnicamente, dovrebbe essere a disposizione proprio per questo genere di cose. Alla fine tira un sospiro di sollievo, soddisfatta da una mattinata, ancora piuttosto giovane, che sembra averle donato con semplicità la spensieratezza di cui aveva bisogno. Per di più adesso può vantare di avere delle competenze e delle capacità che prima non aveva e questo rappresenta un notevole passo avanti per lei stessa. Alla fine chiuderà il libro preso in precedenza ed inizierà a sistemare anche i rotoli. Dapprima prende il libro, riponendolo sullo scaffale da cui lo aveva preso prima, ritorna poi al tavolo e con entrambe le mani prende i due rotoli i quali anch'essi verranno posizionati esattamente da dove li aveva presi all'inizio della sua lezione. Torna verso il tavolo, prendendo i calzini che la copia di sua zia aveva raccolto da terra così da rimetterseli ad uno ad uno, infilandosi poi anche le scarpe. Non le rimarrà che prendere la borsa che fino a quel momento era stata riposta sul tavolo e cominciare ad avviarsi verso l'esterno. Una mattinata utile, davvero utile, non come quelle passate finora, sempre appresso ai capricci degli altri. La scelta di entrare in Accademia è stata della zia che ha fino a quel momento voluto sempre forzare la mano con lei. Ecco, forse questa è l'unica cosa per cui potrebbe essere in grado di ringraziare quella figura così importante nella sua vita ma così altrettanto insopportabile e fastidiosa. Sentimenti così contrastanti si fanno strada dentro di lei che fino a poco prima si trovava quasi ad odiare il concetto stesso di divenire un ninja a tutti gli effetti, proprio per ciò che la sua vita l'aveva portata a pensare. Eppure, in momenti come questi, non può non pensare a quanto invece questo percorso possa essere interessante ed utile. Rabbia, fastidio, interesse e curiosità. Non riescono a convivere adeguatamente dentro di lei, eppure devono e dovranno, anche in futuro, quando si ritroverà a trascorrere parecchio tempo proprio in quella stessa struttura.