Giocata del 31/08/2020 dalle 01:02 alle 03:12 nella chat "Mura Esterne [Konoha]"
Una notte serena sovrasta quei di Konoha, serena per chi si trova a riposare all'interno del proprio letto, ma meno tranquilla per chi si trova a fare i conti e lottare con i ricordi ritrovati del suo passato. Sono passate due settimane da quel giorno, dal momento in cui la presenza è stata sigillata dentro Saisashi ed i suoi ricordi sono tornati, e seppure sia riuscito a chiarire la sua situazione critica con Furaya, questo lasso di tempo non è certo abbastanza per potersi riprendere completamente. L'altro giorno ha cercato di non far preoccupare la sua compagna, ma la realtà è che nella sua testa c'è solo tanta confusione, troppe emozioni, troppo rancore che non sarà facile da arginare, nonostante la sua promessa all'hokage. <tsk...dannati ricordi...anche questa notte non chiuderò occhio...> direbbe con aria sconsolata mentre passeggia nella notte in solitudine, tra le vie vuote, in direzione delle mura. Sono giorni che non riesce a dormire, ha troppe coseper la testa, e passeggiare qua e la nel cuore della notte è diventata una routine. PErchè si sta avviando proprio verso le mura? Perchè è proprio li che fanno capolinea gli ultimi ricordi tornati in testa al corvino, è lì che la pazzia prese il sopravvento portandolo a fuggre dal villaggio scappando da Mekura , in preda alla abbia...dei successivi 8 anni, buio totale. Il giovane genin indossa il suo solito semplice vestiario: pantalone nero slim tessuto lucido tenuto su da cintura arancione a penzoloni, sandali ninja in pelle nera, una t shirt bianca con il simbolo di Konoha sul fronte (una delle tante che ha preso da Furaya), e guanti in pelle nera ninja. Con se come sempre la sua armatura completa, i vambraccicreati per lui da Mekura e le cavigliere. Inoltre nascosta dalla t shirt, come una seconda pelle, indossa come sempre la sua pettorina da 50 kg. In tasca poche cose essenziali, ovvero gli unici tonici che Furaya gli ha dato da tenere per le emergenze. Giungerebbe finalmente alle mura, dove si bloccherebbe con aria assente, a fissare il vuoto con le smeraldine iridi, infilando impassibile le mani all'interno delle tasche [ch on] Eccolo lì, il king dei king, parliamo ovviamente dell’accattone che ha appena sorpassato, per quanto riguarda Eryk invece si ritrova a passeggiare, con un po' di pensieri per la testa, come la nuova coinquilina che l’ha accettato a vivere con se per convenienza, chissà poi di chi, sua economica ma lei che ha da guadagnarci a parte le sessioni di zikiziki potente? Basta solo quello davvero a farsi ospitare da qualcuno e il fatto che si collabora col fratello per radere al suolo Konoha? Ne dubita e quindi, fresco di chiavata con Tenshi alla finestra, tenuta per i capelli , plateale come sempre, un bacio a Onosuke che ci osserva sempre, ecco che si fa una passeggiata per le via del centro, fumandosi un paio di sigarette e senza neanche accorgersene eccolo lì già alle porte del villaggio, a quanto pare aveva da riflettere parecchio e si sa, quando sei sovrapensiero cammini e i piedi fanno tutto da solo. È vestito come la sera di quell’appuntamento se possiamo chiamarlo così: pantaloni cargo beige, scarpe di tela nere con una stella sul piatto del piede e suola bianca, e maglia a maniche lunghe monotinta color marrone scuro con quelle maniche tirate su e ferme sugli avambracci, con i tatuaggi parzialmente visibili. I capelli sono lasciati sciolti, leggermente sudati per via del movimento intenso fisico e di bacino che ha sostenuto fino a qualche minuto fa. Per il momento non si accorge di nessuno di fianco o nella sua prossima vicinanza, tuttavia per chiunque è facile notarlo, altro 192 centimenti, piazzato, capelli lunghi neri selvaggi e quello sguardo intimidatorio con gli occhi color ambra. Si desta dai pensieri e si rende conto della location, l’ultima volta che era lì è tornato a casa ferito senza ricordarsi ed, esperienze personali CONTINUE di chi lo vuole morto, gli hanno insegnato che andare in giro senza chakra impastato per konoha è da folli, ecco che quindi scuote il capo e cerca subito di porre rimedio, portando le mani unite nel sigillo della pecora all’altezza del plesso solare, per poi concentrarsi sulle due energie interne visualizzate come sempre nella versione di tozzo ardente e fumo di sigaretta. Dall’unione e l’interazione delle due, quel tozzo dovrebbe tornare a prendere appunto vita, alimentato dall’ossigeno del fumo, divampando nel solito incendio che ha imparato a padroneggiare e sentire all’interno del suo corpo. Quell’energia dovrebbe appunto prorogarsi per tutti gli tsubo cos’ da attivare l’energia dei ninja, conosciuta come Chakra. Con se non ha dietro nessun equipaggiamento, dopotutto non sta andando in guerra come tutti i ninja konohani in giro per la città-[Tentativo impasto] Il primo a farsi vedere in questa bellissima notte di mezzaluna è Saisashi. Tornato da relativamente poco tempo nel Villaggio della Foglia, ha subito fatto danni mettendo incinta l'Hokage. Ma questo è un discorso che verrà affrontato in separata sede quando ce ne sarà ovviamente l'opportunità, oltre alla necessità. Ha recuperato gran parte dei propri ricordi eccetto il motivo per cui li abbia persi. Quel che è certo è che il sigillo che gli hanno posto stia funzionando a dovere, per il momento. La mezzaluna nel cielo notturno brilla e illumina i portoni sottostanti. Quello verso cui si sta dirigendo Saisashi è il portone Sud, attualmente chiuso ma pur sempre sorvegliato da guardie Hyuuga o dagli Anbu di turno. Hanno ridotto lievemente il personale per condurlo anche nel resto del villaggio, dal momento che l'esplosione del Monte dei Volti di Pietra è recente e bisogna ancora trovare il vero colpevole. Quindi, anche durante il tragitto verso il portone, qualora vi abbiano fatto attenzione, avranno senza dubbio potuto vedere la presenza di alcuni Anbu mascherati che correvano sui tetti, diretti chissà dove a controllare. Per il momento, nulla interpella l'avanzare del Taijutser, il quale ha già in precedenza richiamato il Chakra. Eryk, invece, stufo del fatto di rischiare un attacco ogni tre per due, a sua volta, cerca di attivare il Chakra. Compone il sigillo, immagina le due sfere che ruotano e si uniscono, confluendo in una sola al centro del petto. Il Chakra, quindi, viene attivato immediatamente ed anche con successo, proseguendo a sua volta in direzione del portone sopracitato. Sono distanti all'incirca una decina di metri, non di più, facciamo sette. Eryk è colui che può vederlo, Saisashi gli rivolge le spalle al momento, immerso nei propri pensieri. Sono pressoché gli unici in giro per strada a quest'ora, se togliamo le guardie al portone (distante venti metri circa dalla loro posizione) e gli Anbu che bazzicano sui tetti delle varie abitazioni, sentinelle pronte ad attaccare al primo segnale. La luna d'un tratto si colora nuovamente d'un tepore rossastro. Come se vi richiamasse a lei, sentiranno una forza che farà loro alzare il capo. Apparentemente, appare soltanto colorata appena di rosso, d'un rosso stinto che potrebbe anche sembrarvi soltanto finto, un riflesso dei vostri occhi. Sta a loro giudicare il fenomeno. [ Quest - CHIUSA ][ Turni: Saisashi - Eryk ][ Tempo limite: 20 minuti - Orario: 01.26 ]
Nell'esatto istante in cui Saisashi poggia lo sguardo sul portone, di fronte a se si paleserebbe una delle solite visioni, come se stesse rivivendo in quel momento uno dei ricordi riaffiorati nel cervello. Può vedere chiaramente se stesso, sbraitare, privo di qualsiasi controllo. Sembra distruto, la voce è straziata nel gridare a Mekura quanto fosse inerme di fronte a tutto ciò che stava succedendo e quanto lei stessa come tutto il resto del mondo ninja, non fossero altro che un ammasso di feccia che pensa solo al proprio benessere. Pochi istanti dopo, un tonfo devastante risuonerebbe forte, mentre il genin colpisce il terreno generando un cratere, per poi fuggire con le porte attive fuori dal villaggio. Fu la prima volta che mostrò le porte anche a Mekura. Il taijutser scuote il capo, strizzando gli occhi come se si ritrovasse spiazzato pe qualche istante. <grr...dannati ricordi..così è questo ciò che successe quel giorno...> blatera sotto voce tra se e se per poi darsi due pacche con la mancina sulla nuca, e strofinarsi successivamente i capelli. Espira sbuffando con aria quasi affranta ed annoiata, per poi sentire d'improvviso lo sguardo attratto verso il cielo. Una sensazione strana, come se fosse forzato a spostare la sua attenzione verso la luna... <mh....? ma cos...?> rimarebbe stupido nel vedere di colpo la luna di un colore differente, come se avesse nuovamente acquisito una sfumatura rossa...< ma quella...non sarà....che c***o sucede> farebbe riferimento alla questione Luna Rossa di cui Furaya gli ha da poco parlato. Tuttavia il genin nn potrebb efar altro per ora che soffermarsi a scrutarla[ch on] Sente quelle forze convogliarsi all’interno del suo fisico e il richiamo con successo del chakra che ne va a potenziare al massimo, qualora fosse necessario le sue abilità anche se, forse ora come ora non è questo dato che sente chiaramente quel richiamo provenire dal cielo e all’improvviso vede di nuovo quella luna rosa. Non può che non lasciarsi sfuggire un <”Eh no uaglio e che è, ogni volta che vengo qui succede qualcosa. “> e niente l’unica soluzione possibile è levarsi la iella di dosso… ma a chi passarla? Si guarda attorno e l’unico vicino a lui sembrerebbe essere proprio Saisashi il quale non sembrerebbe essersi accorto di lui, ecco quindi la sua occasione. Si strofina le mani sul petto per poi chiudere medio e anulare a formare delle corna con entrambe le mani che punta in direzione del ninja Konohano per poi iniziare sottovoce <”Jamme bell, passala passala passala, iettatura iettatura tiè tiè tiè”> sottovoce, come se fosse un pazzo con i riti vodoo, sicuramente Saisashi non lo può sentire mentre gli passa la sua sfortuna che lo sta affliggendo di recento. Soprattutto quando Il nero della foglia fissa la luna, ecco che Eryk si rivolge pure a essa, come se fosse uno specchio per ridirigere quella sciagura negli occhi dell’altro che la stava guardando. <”Occhio malocchio, occhio malocchio prezzemolo di Konoha..”> e continua, puntando quelle corna alla luna <”… anzi no, prezzemolo di Kusa che è più fresco tiè tiè tiè!> è l’unica cosa che gli viene in mente di fare in questo momento, probabilmente se si mettesse a ragionare un attimo su ciò che sta accadendo avrebbe anche un paio di teoria, ma la superstizione in Eryk è talmente forte che anche l’ultima volta, in quello scenario da film horror, ha preferito darsela a gambe ed è pronto a farlo anche oggi![Chakra 25/25] Innanzi al portone, intravede una delle vecchie visioni. Agli occhi, però, nonostante lo scuotere del capo con cui vuole mettere da parte quella visione, d'un tratto, potrà vedere esattamente ciò che la mente gli ha proiettato. Mekura. Snella, coi capelli neri tagliati corti e gli occhi tanto caratteristici. Lo scruta con visibile rabbia, sopracciglia aggrottate e denti snudati per via del ghigno mostrato. "Non puoi parlarmi in questo modo, senza di me non saresti nulla", sono le parole che fuoriescono dalla bocca della fanciulla, chiaramente una visione generata dalla mente del Taijutser. Il problema principale è esattamente questo: Saisashi sentirà la necessità di rispondere, d'urlare e di sfogarsi, ma non direttamente alla visione quanto più alla luna. La stessa luna che lo attrae con la propria forza magnetica, costringendolo a sollevare lo sguardo verso il satellite in questione. E' come se una voce, non dissimile da quella della caccia, nel proprio inconscio gli stia sussurrando: "Sfogati, fallo, urla". E perché non dovrebbe farlo? Cosa ci sarebbe di tanto sbagliato o malvagio? Si tratterebbe soltanto d'uno sfogo. Si convincerà man mano che la voce della caccia è tornata a farsi sentire? Sta di fatto che quel farneticare si farà lentamente più incessante. Quindi, inizierà a sentire proprio una voce neutra, impossibile comprendere se sia maschile o femminile né riesce a capire da dove essa provenga. Però, gli intima di sfogarsi e di urlare, di rispondere a Mekura e di non tenersi tutto dentro. Gli dà la spinta morale. Eryk, invece, fa tutto fuorché avvicinarsi al malcapitato Saisashi, verso il quale rivolge null'altro che la propria sfiga. Fa un balletto sul posto, una specie di rito voodoo col quale evitarsi la sfortuna che solitamente l'accompagna ogni volta che si trova a circolare per le strade di Konoha. Non sarà mica il caso di tornare a casa propria? E' questo il sintomo, il verme che si irradia nel suo di inconscio. "Torna a casa, Eryk, la tua vera casa", non Kusa. Kumo. Apparterrai sempre a Kumo, tutto sommato, no? Ti hanno cresciuto, ti hanno insegnato tutto quello che potevano darti. E' il minimo che tu possa fare. La luna, che voi ancora state ammirando in tutta la sua bellezza, è attualmente tinta nuovamente di rosso come quelle settimane in cui non hanno fatto altro che perdere la memoria, notte dopo notte. Che la iella sia con voi! [ Quest - CHIUSA ][ Turni: Saisashi - Eryk ][ Tempo limite: 20 minuti - Orario: 01.52 ]
Che strana sensazione. Quella luna ha qualcosa di magnetico, è come se lo sguardo del corvino non potesse far altrimenti che poggiarsi su di lei e proprio pochi istanti dopo...eccola lì, apparire di fronte a lui nuovamente, come la visione avuta poco prima, ma questa volta sembra continuare, sembra più realistica...è come se stesse succedendo davvero, più del solito. Mekura, li di fronte a lui, palesa parole forti, di chi è probabilmente delusa delproprio allievo...eppure lui non ricorda di aver mai sentito la sua sensei pronunciare quella frase. E' tutto così reale. Resterebbe li fermo, impassibile, come paralizzato dalla situaizone, come se il catapultarsi nel rivivere quella scena lo avesse lasciato senza parole. Passati pochi secondi, il giovane potrà udire una voce.. non è la voce maligna che per tanto tempo lo ha accompagnato, è una voce neutra, eppure gli suggerisce che cosa dovrebbe fare. E' magnetica, sente il bisogno di ascoltarla seppur la paura primaria pervade subito il corpo del SUblime: la paura che il sigillo che tiene a bada quella presenza dentro di lui, stia smettendo di funzionare. <no...non posso...non voglio...grrrr> digrigna i denti mentrefissando la luna inerme, andrebbe ad afferrarsi il capo tra le mani <non può essere..sei ...tu?? Dovresti esser sigillato..dovresti rimanere in silenzio...> direbe con voce tremante, di chi sta provando la paura vera. Cerca di resistere con tutte le sue forze, vorrebbe seguire ciò che quella voce gli ordina, ma non può cedere così. Rimarrebbe silente quindi, almeno per ora, fissando l'immagine di Mekura che di fronte a lui sembra non sparire. <tu...non sei vera..nno puoi essere vera...è tutto nella mia testa> [ch on] Finita la fattura a Saisashi, come quelle di quei contratti truffa dove firmi senza saperlo e ti ritrovi tutti i debiti dell’altro da pagare, ecco che a Eryk si insinua un pensiero strano, un pensiero che non si è mai posto, tornare a Kumo. È vero, Konoha non gli ha portato nulla di buono, ricapitoliamo un attimo: è arrivato per fare il netturbino dell’alleanza cnn quelle trappole merdose e se gli danno un giubbotto verde, non è quello da chuunin ma è quello dell’amsa. Si è scopato due ragazze, una sparita in prigione senza che lui lo sappia, e l’altra che ha problemi amorosi con il ragazzo che in realtà li sbircia a più non posso, a quanto pare hanno dei fetish strani i due. Ha finito i soldi e deve fare quelle missioni tristi, si è comprato dei vestiti improponibili come quelle mutande dello zoo con gli animali vari, lo hanno provato a sgozzare perché ha risposto alla storia della vita di un moccioso, di cui non gliene fregava niente, con una supercazzola, e questo non l’ha capita e, infine, se lo è ritrovato di nuovo in quelle missioni pallose fatte con il timbro, che gli ha urlato contro e chissà altre robe. Sicuramente lo avrà pure maledetto perché gli sono venute le coliche e si è messo a defecare in una delle trappole che poi ha coperto, colpa dell’aria di montagna di zolfo e del ramen forse. Vieni a Konoha dicevano, ti divertirai! Eppure quel pensiero è accolto da un sonoro “A brucaliffo, ma che cazzo dici?” già perché Kumo non è stata casa sua, mai, è scappato da Kumo e da quella Yakuza stessa quindi quel pensiero non può che sentirlo come qualcosa di esterno a se così come quella luna che non dovrebbe essere di quel colore. Non è una cima in matematica ma se uno più uno fa due, quella ha tutta l’aria di essere un illusione, o semplicemente è lui che si deve fare una doccia dopo aver fatto fichi fichi! Porta di nuovo le mani all’altezza del plesso solare, di nuovo a formare il sigillo della capra, ma se prima era intenzionato a convogliare quelle energie, in questo momento vuole fare l’opposto, ovvero destabilizzarle. Siccome non è ancora esperto nella proiezione esterna del chakra, il metodo in cui ha avuto successo è quello di disturbare il flusso armonico e così, si concentrerebbe, cercando di aumentare quel motore proprio in corrispondenza del luogo in cui aveva le mani il genin a spingere il chakra su di giri, ad aumentare il flusso per poi farlo vibrare. Vibrazioni che dovrebbero viaggiare per l’appunto alla volta della testa dove quelle percezioni sensoriali sembravano quasi distorte, in quel tentativo di riprendersi da quello che lui pensa essere un illusione che si è impossessata della sua mente. [Tentativo Rilascio Illusorio][Chakra 22/25] La Luna ti porterà fortuna, dicevano. Nell'ultimo periodo, non sta facendo altro che condurre oscuri presagi. Alcuni di essi si sono già presentati, gran parte delle evocazioni esistenti si sono già resi conto di quanto terrificante sia. Che si tratti d'una leggenda o della realtà, ancora non lo ha compreso nessuno. Saisashi, tuttavia, è intento a lottare con quella voce nuovamente. C'è qualcosa di diverso, potrà rendersene conto soltanto adesso, dalla voce della caccia. Quest'ultima appariva costantemente irritata nei confronti del mondo ninja, tanto da invogliarlo ad essere cattivo e brutale nei loro confronti. Quella attuale, esattamente come anche lui ha compreso, è diversa: neutra, pacata. Non gli sta imponendo nulla, se non di sfogarsi e di replicare, ma non il come. In pratica, può leggermente avere dubbi circa il fatto che non sia la stessa voce di sempre, ma abituatosi a quella or gli è apparsa identica. "Fossi nella tua testa, ne uscirei matta. Hai davvero molto su cui lavorare, essere umano", la risposta che riceve dalla presunta voce, seguita rapidamente da una risatina trattenuta a stento e piuttosto alta d'intensità, pungente. "Posso aiutarti, se vuoi", canto da sirena che si propaga per la sua mente. La luna rossa ne attrae ancora l'attenzione, abbastanza da costringerlo a tenere gli occhi fissi proprio su di essa. Imbambolato com'è, ciò non dovrebbe risultare neppur complicato a meno che il Taijutser non agisca diversamente. Eryk, invece, pur avendo captato la voce e a seguito della sua danza anti-sfortuna, tenta meramente il richiamo del Chakra. Comprende che chiunque sia sta giocando su probabili paure o meri giochetti del passato, in grado di leggere la mente delle persone. Il problema principale è che il rilascio, per quanto venga compiuto in maniera egregia, formando il sigillo della capra e cercando di smuovere il flusso nemico, non sortisce alcun effetto. E questo può voler dire esattamente due cose. "Pensi di liberarti così facilmente di me, umano?", lo reputa però più intelligente di Saisashi, pertanto lo scherno è minimo e la risatina che ha percepito il Konohano non si ripercuote anche sul Doku. Lo stesso il cui sguardo sarà nuovamente attratto dalla luna, la stupenda mezzaluna color del sangue che gli intima quelle parole. Ma esattamente... chi sta parlando? Almeno per Eryk dovrebbe essere facile intuire il funzionamento di una illusione, differente per chi a malapena sa cosa sia un'arte magica. [ Quest - CHIUSA ][ Turni: Saisashi - Eryk ][ Tempo limite: 20 minuti - Orario: 02.17 ]
Scuote il capo ripetutamente, come a volersi liberare da quella voce che in pochissimo tempo è riuscita a procurare una reazione istintiva da parte di Saisashi, entrato subito in pieno panico. Forse questa paura dimostra quanto siano stati terrificanti gli ultimi anni vissuti ocn quella voce in testa che sussurrava cose spregevoli, soprattutto nell'ultimo periodo, in cui ha rischiato di perdere il controllo e prendersela con le persone a lui care. Il cuore batte a mille ed il respiro si farebbe affannato, mentre all'esterno non risulta nient'altro che il suo volto rivolto alla luna. Terminato il panico iniziale, prenderebbe un respiro in cerca di un'esame maggiore della situazione "Fur...Furaya aiuto...quella voce...penso stia tornando..." direbbe nel panico iniziale, la paura è così elevata da cercare per la prima volta da quando ha il sigillo, di contattare la sua amata. Tuttavia, una volta placata l'ansia iniziale il giovane inizierebbe a ragionare e concentrarsi. <un momento...non può essere...quella voce...il sigillo è ancora tra le mie scapole...> ragionerebbe ad alta voce, potendo avvertire la differenza tra i toni di voce ed il modo in cui quella cosa nella sua testa si rivolge a lui "è diversa...conosco bene la voce di quella cosa...e non era così..." infatti era una vocepiena di odio e di rabbia. Questa invece è completamente neutra. A confermare il tutto le successive parole che avvertirebbe nuovamente in testa <che...cosa dici..!?? Umano....?> che intende con umano? Sottintende che non sia una voce appartenente a qualcosa di terreno <chi sei tu...e che cosa vuoi dalla mia testa...chi ti da il permesso di giudicarmi..proprio come hanno fatto tutti gli altri senza conoscermi fino ad oggi eh?!? PARLA!> si altera, sentendosi preso in giro su qualcosa che per lui ha lasciato un segno indelebile nell'anima. Le ultime parole lasciano dil corvino immobile, di stucco, ad occhi sbarrati <non prendermi in giro...aiutarmi?? Aiutarmi in che cosa...? Che ne sai di me?!> continua indispettivo digrignando i denti [ch on] E niente, ha capito bene che era un illusione ma, come già aveva intuito, la sfiga vuole che chiunque lo abbia messo sotto quell’illusione, abbia un abilità più allenata della sua mente al punto dal rendere il suo rilascio del chakra inutile come l’ultimo strappo di carta igienica del rotolo quando sei andato a sciolta. <”Eh... e mo?!”> si guarda attorno, non ha niente con cui farsi male seriamente per uscire da quell’illusione collettiva che a quanto pare ha preso pure Saisashi a quanto pare da quei grugniti che sta facendo. Sente quella voce che sta volta gli parla proprio. <”Oh cazzo, io lo sapevo, ci mancavano solo gli alieni!”> ecco spiegato perché il rilascio non ha sortito nessun effetto eppure, riflettiamoci un attimo sopra. Si rifiuta di credere che quell’evento climatico possa tornare una seconda volta, o almeno lo spera vivamente dato che ha un buco di memoria non indifferente in quelle due settimane in cui si è ripetuta quella fase. Che sia tutto collegato? Che stesse parlando con chi è dietro quell’evento? Possibile ci sia una persona così influente da generare un effetto di amnesia collettiva globale? Alza di nuovo lo sguardo proprio alla volta della luna di nuovo rossa e si perde in quel colore un'altra volta. Si guarda un attimo attorno neanche sicuro dato che quello che potrebbe percepire in questo momento potrebbe benissimo essere tutto finto, ed esattamente da quanto tempo è sotto quel jutsu? Umano lo chiama… che sia un animale evocato, come quella schifosissima farfalla che lo aveva messo in un illusione quando era solo un cazzo di allievo? Non gli rimane molto da fare, abbassa il volto a guardarsi le mani con la sinistra che si chiude in un pugno. Prende un bel respiro come a prepararsi mentalmente ed ecco che quel sinistro scatta rapino con le nocche serrate che puntano proprio alla propria tempia sinistra in un pugno senza risparmiarsi, proprio alla tempia in modo da o farsi abbastanza dolore da spezzarlo, o da farsi rimbalzare il cervello tra le pareti cervicali e vederci meglio su quella situazione, infondo Saisashi sembra avere una sorte peggiore della sua. [chakra 22/25] Saisashi è senza dubbio il più bullizzato dei due, in primo luogo perché viene preso di mira maggiormente rispetto ad Eryk. Il Doku, infatti, cerca di ragionare a mente lucida, sfruttando le sue conoscenze. Il Konohano, al contrario, si lascia prendere e convincere da quella voce, troppo provato da anni passati dietro a quella della caccia per potersi ribellare anche a quest'ultima. Stanco, vorrebbe soltanto che tutto questo finisse e che nessun'altra voce interpelli i suoi pensieri, tanto da spingerlo a contattare l'Hokage tramite il sigillo dell'empatia sul pettorale sinistro. <Respira> è la risposta che proviene direttamente dalla Nara, affatto concitata, ma fredda e pragmatica come raramente la si può sentire. <Dimmi dove sei>, potrebbe raggiungerlo in un battibaleno, quindi è fondamentale almeno capire dove sia. Tuttavia, nel bel mezzo del pensiero condiviso, subentra anche la voce dell'essere che ha preso possesso della testa di entrambi. "A far sparire questa paura", pronuncia serafica. "l'essere umano è debole se è pervaso dalle paure, ma se tu potessi rinunciare a queste per sempre?", il diavolo che si poggia sulla sua spalla per cercare di convincerlo a far qualcosa che non vorrebbe affatto fare. "Non sei tu ad interessarmi, giovane umano", prosegue nella propria discussione nei suoi confronti. "ma potresti essere il mezzo. Un favore per un altro", sembra quasi uno scambio equo. Questa volta, però, neanche l'influenza della luna rossa può fare qualcosa innanzi alla paura mostrata da Saisashi, praticamente palpabile. E' lui il fautore del suo destino ed è lui che deve decidere. "Perché vuoi liberarti di me?" è invece quanto viene percepito dal Doku. "Non sai neanche cosa abbia da proporti", anche alla di lui volta cerca un pretesto per continuare ad esistere nella mente altrui. Tuttavia, a differenza di Saisashi, Eryk riesce a infastidire il flusso avverso tramite il pugno che si tira in piena tempia. Non sarebbe stato possibile se non fosse per la curiosità che ha spinto quella voce ad interessarsi maggiormente al Taijutser, dotato d'una mente debole. Il Genin del Villaggio dell'Erba, quindi, riesce ad uscire fuori da quella sottospecie di illusione, se tale la si voglia definire e non potrà più avvertire la voce che cerca, in chissà quale modo, di mettersi in contatto con lui. La luna, non appena rialzerà gli occhi, apparirà nuovamente bianca e ricca di luce come lo era stato inizialmente. La tempia gli dolerà un minimo, facendo comparire null'altro che un piccolo livido giallastro che guarirà da sé. Può decidere se sfruttare la sua vittoria e aiutare anche l'altro ragazzo oppure cercare indizi, fuggire via è anche plausibile. [ Quest - CHIUSA ][ Turni: Saisashi - Eryk ][ Tempo limite: 20 minuti - Orario: 02.44 ]
Stringe entrambi i pugni con forza ai lati del corpo. Vorrebbe reagire, vorrebbe farlo con tutte le sue forze eppure non riesce. Tutta la sua forza, in questo momento risulta completamente vana d'innanzi al palesarsi della sua paura più grande. E' tutto ciò che ruota intorno a spaventarlo: ha paura che cadendo di nuovo in quella pazzia, potrebbe perdere nuovamente i suoi ricordi, Furaya, Mekura, trovarsiid nuovo solo, piendo di rabbia a vagare nel vuoto, senza meta. La voce di Furaya si palesa nella sua testa con una pronta risposta, fortunatamente pare che stia lavorando fino a tardi "ci sto provando" risponderebbe alla sua prima affermazione. Di fatti, i respiri affannati del corvino, si fanno man mano più calmi, forzatamente pù lenti in cerca di una maggiore calma. Proprio nel momento in cui starebbe per dare le ijndicazioni all'Hokage, la voce espone qualcosa che non può far altro che attirare l'attenzione del sublime e farlo rimanere in silenzio. La curiosità è tanta, troppa , e questa strana voce sembra in qualche modo riuscire a toccare dei stati dolenti, delle ferite troppo fresche per poter essere gestite al meglio. <far...farla sparire dici... > balbetta deglutendo, per poi continuare <tu..mi stai solo prendendo in giro...per quale motivo dovrei crederti? PErchè continui a definirmi umano, tu cosa sei!> i toni si farebbero nervosi e più alti <come posso rinunciare alle mie paure, se queste hanno convissuto con me per tutti questi anni...piuttosto che giocare , perchè non ti fai vedere eh?!> è palesemente incazzato, incuriosito ma incazzato. Sa bene che chiunque sia, sta giocando con lui, ma è tutto così reale e persuasivo, da non poter distogliere la sua attenzione. <cosa vuoi da me...>riferito alla sua ultima frase [ch on] A quanto pare riesce a mandare via quella voce dalla testa che voleva pure proporgli qualcosa e lì si sfoga. <”Vaffanculo a te e ai venditori ambulanti Koshirae, che quando gli dici che non ti interessa ti puntano un arma alla gola!”> povero illusionista, si becca un invito direttamente a quel paese, non ha fatto neanche niente di male, eppure Eryk è troppo sul chi va là con tutto ciò che gli sta accadendo a Konoha, motivo in più per raderla al suolo con i suoi merdosissimi genin e i chioschi fatiscenti di ramen. Inoltre <”non ti ho cercato io, e non mi piace essere intrappolato, qualunque forma questa abbia.”> figuriamoci poi per un patito della libertà come Eryk, l’illusione è la forma peggiore che possa avere con la quale lo possano attaccare, intrappolato in una realtà parallela dove non ha nessun controllo. Qualunque offerta gli possa riservare il futuro di sicuro questo non è il modo con la quale negoziare con il Doku, anzi! Scuote il capo ancora rintronato da quella centra che si è tirato e torna ad osservare Saisashi il quale non sembra aver capito che si tratta di un illusione, una finzione o chissà che altro sia, prova di questo ne è la luna che è tornata a essere come se la ricordava! Sicuramente dovrebbe salvarlo o cercare chi ha tirato quell’illusione e prenderlo dal collo, però parliamoci chiaramente… non sono fatti suoi, Saisashi neanche lo conosce e non fa niente in cambio di qualcosa, specialmente per un paese che non è neanche il suo. Qualcuno o qualcosa mette sotto illusione i Konohani? Bene! Deve rischiare di salvare qualcuno con i ninja di pattuglia che vedrebbero Eryk attaccare un ninja della foglia? Male! Di conseguenza la soluzione è solo una: fare come baglioni, anche perché che infame sarebbe prima a passargli la sua iella e poi salvarlo? Se ne va quindi passando proprio per la torretta e, forse un po' per il senso di colpa di avergli tirato la sua sfiga addosso, si ferma in direzione proprio di uno di quei due ninja di vedetta dopo che è andato verso di loro. <” A venti metri da qui dovrebbe esserci un ragazzo sotto l’effetto di un illusione. Io me ne sono chiamato fuori, poi sta a voi fare il vostro lavoro.”> gli dice ai due e così, con questi che teoricamente, essendo di turno, dovrebbero andare verso Saisashi, ecco che se questi si fossero mossi, lui si sarebbe mosso per tornare a quell’appartamento che da oggi condivideva e al divano, sicuro che Tenshi si sarebbe alzata e invece che dormire nel suo letto si sarebbe unita a lui, rendendo quel riposo ancora più scomodo. [END?] Il corvino riesce a calmarsi un minimo, eppure sembra essere incuriosito dalla voce che gli sta parlando. Anziché cacciarla via, magari usando uno dei rilasci illusori, sta ancora lì a parlarvi come se fosse del tutto normale. "Non hai motivo di credermi, si tratta di fiducia, di baratto. Io rimuovo le tue paure, tu mi aiuti a cercare ciò che non dovrebbe esistere", sembra essere piuttosto pacata nel parlargli, spigliata e per niente intimorita. "Non è ancora il momento", di farsi vedere? Neanche per sogno. Non è ancora giunto il momento propizio. D'altronde, quali certezze avrebbe da parte sua? "Trova un modo per allontanare il Re e non dovrai più avere paura", è questa la richiesta che gli viene elargita dalla voce. Una richiesta che potrebbe anche non avere senso. Prima che possa replicare, tuttavia, Saisashi si renderà conto della mancata connessione con qualcun altro che non sia l'Hokage tramite il sigillo dell'empatia appena usato. Così com'è apparsa, la voce inumana è andata via. C'è molto su cui lavorare, vero, Saisashi? Eryk, invece, non solo si è liberato dalle catene che lo tenevano legato alla fantomatica presenza, ma al tempo stesso inveisce contro quest'ultima. Lo avremmo fatto TUTTI, nessuno escluso, forse soltanto il Taijutser che s'è dimostrato essere psicologicamente debole e affatto pronto a qualunque evenienza. Di contro, avvisa anche la torretta non molto distante, in prossimità del portone, per aiutare Saisashi. In breve tempo, questi potrà vedersi arrivare contro due Hyuuga, riconoscibili principalmente dagli occhi perlacei, a meno che non decida di andarsene via prima e non farsi aiutare affatto. In fondo, è fuori dall'illusione... ma chi ha detto che era un Genjutsu? [ END ]