Prime lezioni

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21:55 Sango:
 La notte è giunta in quel di Kusa, momento ideale per cercare di passare inosservati agli occhi di Yukio, peccato che al momento abbia intorno a se 3 tigri, tutte quante alte 2 metri e lunghe 2 metri e mezzo circa. La circondano come fossero un branco eppure rimangono distanti dalla rossa per circa un metro, le tigri non lavorano allo stesso modo dei lupi dopotutto "perchè siamo qui Sango" un ringhio basso simile a delle fusa, Teppuyona, la tigre alla propria destra nonché la più vicina in realtà < volevo tenere d'occhio Mitsuya, ma è andata via prima che la notte potesse oscurare tutto. Fortunatamente > un sussurro anche il proprio, calda la voce va a ghermire il silenzio, li vicino all'accademia stessa di Kusa, molto vicina seppur ancora per strada "ti preoccupi troppo" un ultimo ringhio prima che la tigre taccia nuovamente < forse > si preoccupa? Assolutamente, specialmente consapevole di essere nelle estreme vicinanze dell'Hasukage stesso, un pensiero che le fa venire un lungo brivido nella schiena stessa. Indossa un kimono questa sera, nero come la notte, la fattura è ti ottima qualità merito dei sarti del proprio clan. Questo giunge alle ginocchia stringendosi alla vita per via della fascia bianca che porta. Le maniche son lunghe fino a sotto il gomito lasciando libere le braccia per i movimenti. I lunghi e rossi capelli, simili ad una cascata di sangue scivolano lungo la schiena stessa come onde morbide carezzandola delicatamente, e su questa svetta il simbolo ricamato in bianco del proprio clan, lei che ne è il capo lo porta con orgoglio. Lo stesso tema è riproposto sullo stesso petto sinistro, li dove sta il cuore, in piccolo ovviamente < mmh > un mormorio mentre si ferma, la vede l'accademia d'innanzi a se, una cinquantina di metri ancora la divide da quello eppure non ha intenzione di entrarvi, solo osservarla,portando a galla memorie antiche e passate, di tanti dei suoi anni mentre calza i panni di ninja, non di Kusa, non più ormai, difatti il proprio coprifronte è legato al braccio sinistro, vecchio , consunto, macchiato di un sangue vecchio e recante l'effige stessa del villaggio della pioggia. Un monito che porta con se. Le azzurre solcano i dintorni portando anche le tre tigri a fermarvisi per qualche attimo, in attesa. [chakra on][Evocazione Tsumamai, Tsumiruku, Teppuyona]

22:01 Yakiko:
 Alla fine la sua giornata di pausa, quel giorno preferito della settimana, pare giungere lentamente al termine. Eppure ha così tanto ancora da poter fare. Di pomeriggio, quando è tornata a casa, la zia pare non aver come al solito gradito la sua assenza, il che l'ha costretta ad isolarsi ancora una volta per tutto il pomeriggio ed anche la sera. Di fatto è fuori casa oramai da parecchio tempo e la cosa non sembra assolutamente pesarle, anzi, più sta fuori casa e più sembra rasserenarsi. La tiepida temperatura così come una lievissima brezza estiva fungono da sereno contorno ad una giornata che sta per finire. I luminosi raggi solari hanno oramai da un poco ceduto il loro posto ai ben più pallidi raggi di una luna ancora crescente e quindi ben lontana dalla sua forma più bella e completa. In questo frangente Yukiko si ritrova a spingere i suoi passi, lenti e cadenti, lungo la strada lastricata nel secondo anello della città, non tanto per un motivo in particolare, quanto più per la presenza di negozi e botteghe, così che, se dovesse venirle fame, avrebbe quantomeno di che mangiare. Nel suo lento incedere, comunque, si ritroverà a passare dinanzi l'ingresso dell'Accademia, quel luogo ancora del tutto sconosciuto per lei. Ha quindici anni ma ancora non sa quasi nulla del mondo che l'aspetta, spinta dagli zii verso volontà che non le appartengono, a prendere parte ad un percorso che lei stessa non sopporta. In ogni caso c'è da dire che l'aspetto dei due edifici sembra imponente. Con la mente vaga pensando a quando anche i suoi stessi genitori, un tempo, si erano trovati tra i banchi e i libri di quel posto, a passeggiare tra i corridoi, ad allenarsi nei cortili ed a scherzare e combattere, per allenarsi, con gli altri ninja. Eppure questo sembra da un lato riscaldarle il cuore ma, dall'altro, provocarle un profondo senso di malinconia. Lo sguardo, perennemente curioso, vaga in giro mentre continua a spostarsi. Indossa, come anche la mattina stessa, una semplice camicia bianca i cui lembi inferiori sono infilati all'interno dei lunghi pantaloni neri che scivolano stretti fino alle caviglie, cedendo poi spazio alle scarpe nere. Le maniche della camicia sono svoltate tre volte fin sopra al gomito lasciando così libero il braccio dall'avambraccio in giù. C'è però qualcosa che sembra non solo catturare la sua attenzione ma anche la sua curiosità ed in realtà insinuare nel suo animo anche un velo di preoccupazione. Dinanzi a sé, in direzione opposta, può chiaramente notare una figura di donna. Certo è però che ciò che la costringerà a bloccare il passo ad appena una ventina di metri da ella sarà la presenza delle sue tre evocazioni che le stanno attorno. E' certamente la cosa più singolare che ha veduto nelle ultime settimane. Per indole è sempre propensa a farsi i fatti suoi e dunque non farà altro se non immobilizzarsi, aspettando forse di capire quali siano le intenzioni della donna e poi decidere se cambiare strada o meno.

22:07 Sato:
 Il petto minuto si gonfia a dismisura sotto quella maglia anonimamente verde petrolio. Gli occhi color nocciola sono appiccicati alla Luna che, perfettamente a metà, se ne sta a penzoloni nel cielo. Sguardo vacuo, pupille dilatate a scrutare quel lato della luna che, timido, si nasconde alla Terra. I polmoni, ricolmi d'aria sono in stallo,pieni come una mongolfiera, per qualche istante: il tempo necessario al cervello per scacciare il groviglio di pensieri in cui lo sguardo si era perso <...> ed è proprio in quella frazione di secondo che i polmoni lasciano uscire l'aria in un getto forte e compatto, il momento stesso in cui le palpebre sbattono veloci spostando il fuoco della vista dalla mente all'ambiente < dannazione, non ci riuscirò mai > terminato quel lungo sospiro ripende dunque a camminare nel viale che dall'Accademia si dirige verso la città. Una tuta, indumento unico, cinge il corpo minuto del moretto: pantaloni che si stringono attorno alle caviglie e si riallargano veso le cosce per stirngersi nuovamente in vita. Da lì una blusa scollata a V, da cui si vede chiaramente la sottomaglia verde petrolio, aderisce alle proporzioni minute del quattordicenne. Un paio di sandali chiusi neri e dei semplici guanti vestono le estremità. Dietro la schiena, assicurato con una cordicella in tessuto, c'è un Bo che svetta di poco oltre la testa dell'Homori. Scazzato, come suo solito, riprende a camminare dopo quel potente sospiro che lo ha richiamato alla realtà.. una passeggiata intorno all'Accademia per sgranchire i pensieri, niente più. Ancora non si avvede ne di Yakiko e di Sango, troppo preso...dai fatti suoi.

22:14 Sango:
 Le tigri che rimangono a fissarla, forse un poco agitate, tranne Teppuyona, sicura del legame che le unisce forse? Dopo l'ultima volta ha ampiamente dimostrato loro di esser ben più che in grado di proteggere tutte e tre insomma, la promessa fatta alla madre è ancora viva e vegeta, in ogni attimo, anche in quelle serate più rilassate come quella. Il proprio sguardo si perde lontano, verso l'entrata stessa dell'accademia, potrebbe raggiungerla velocemente se solo lo desiderasse, eppure nessun passo viene mosso, ma i sensi sono comunque all'erta, l'udito che raggiunge prima la mente della vista stessa, sentendo diversi passi avvicinarsi a loro. Sei paia di occhi prima si gireranno proprio verso una ragazza, Yakiko stessa, che sosta lontana con lo sguardo su di loro , che si sia fermata è ovvio probabilmente dovuta anche alla loro presenza, tre tigri di quelle dimensioni farebbero fermare molti. Anche le azzurre della rossa lente si spostano verso di lei, osservandola e cercando di comprenderne il fare, le iridi che scorrono sul volto semi nascosto dalle ombre, così come ai suoi vestiti, alla sua stessa postura, e a quello sguardo che non riesce propriamente a vedere < vieni pure , non faranno niente ..se tu non le attacchi > ovviamente se l'altra dovesse far una cosa tanto stupida, avrebbe avuto contro tre tigri, ma non par adesso la situazione sembra ancora calma. La voce torna a fender l'aria stessa, più bassa e intima proprio per le compagne < state calme, se dovesse esserci un altro attacco sapremmo reagire al meglio > al meglio di cosa? DI quella miriade di ragni che li hanno invase e attaccate ovviamente , e la questione ha portato il trio ad esser più sospettoso del solito specialmente la notte, ove i loro occhi non riescono a fendere l'oscurità stessa . < non possiamo lasciarci spaventare, dobbiamo comprendere il perchè ci abbiano attaccate > di certo non potrebbe far alcun collegamento con quelle bestiacce orripilanti , ma anche un altro lieve passo giunge al proprio udito, quello di un bambino molto più piccolo, a cui Teppuyona stessa dedica uno sguardo < siete qui per l'accademia, posso immaginare? > può di certo provare ad indovinare il fare della ragazza lontana, quanto al ragazzino ancora non riesce a vederlo, sebbene lui stesso sentirà lo sguardo della tigre sulla propria faccia. [chakra on][Evocazione Tsumamai, Tsumiruku, Teppuyona]

22:23 Yakiko:
 Le pupille si adattano perfettamente alla condizione notturna, dilatandosi così da consentire alla luce di penetrare con facilità, o forse meglio dire per consentire allo stesso occhio di captare quanta più luce possibile. Una volta fermatasi non si avvede della presenza in giro di Sato, decisamente più concentrata su quella inusuale che dista da lei non troppi metri. I battiti del cuore sembrano ora rimbombare nella cassa toracica, che un velo di irrequietezza la catturi ogni qual volta si ritrova in una situazione strana è oramai una cosa che ha potuto constatare nel tempo. Il cuore però sobbalza con decisa forza all'interno del petto quando sentirà pronunciare poche parole dalla donna circondata dalle tre mastodontiche tigri. Quanto sente è comunque rassicurante. Stringe i pugni, deglutisce ed ancora resta immobile sentendo anche quanto segue. La distanza è tale da non consentirle con esattezza di distinguere i timbri di voce o le figure stesse, eppure comunque non sembra esserci nulla, giunti a questo punto, che la turba realmente. Senza ancora proferir parola decide spontaneamente di spingere qualche passo avanti con molta lentezza, così che per colmare la distanza che la separa dalla donna e le sue tigri serva abbastanza tempo. Lo sguardo vacuo punta su Sango, cercando di proposito di evitare il contatto visivo con gli animali, questo per ovvi motivi. <Io e chi altro siamo qui per l'accademia?> domanda non essendosi di fatto accorta della presenza di Sato. <Io non ho ancora iniziato le lezioni. Questo luogo non mi appartiene ancora, seppur a breve inizierò> è un'informazione di cui la donna può anche non farsene nulla ma già che è in vena di proferir parola tanto farlo bene. <Chi sei tu? Quale motivo di porta a camminare per strada con loro insieme a te?> e la mancina si solleva con calma mentre l'indice indica rapidamente i tre animali. Non li addita, li indica in un attimo, facendo subito dopo scivolare la mano lungo il rispettivo fianco.

22:28 Sato:
 Le sclere roteano verso il basso portando le iridi color nocciola, ora, a distogliersi dalla luna magnetica e a focalizzarsi su ciò che lo circonda. C'è vita, ovviamente, ma quel vociare era più un ornzio ovattato.. un brusio di sottofondo a quel groviglio assordante di pensieri che per un lungo attimo lo ha fatto sospirare. Si trascina sul viale ciottolato con quel Bo di legno che sventola quasi di 50 centimetri oltre la sua testa come l'albero maestro di una piccola imbarcazione. <... ma cos? > vorrebbe farsi i fatti suoi, vorrebbe continuare ad inseguire quel flusso di pensieri ed ordnarlo e lo farebbe anche se non fosse per una strana sensazione che lo avvolge: lo sguardo bestiale della fiera che stanzia a pochi metri da lui con la propria padrona - o presunta tale - è così insistente.. tanto da sembrare quasi uno strattone fisico. Si blocca, impietrito. < eh? > risponderebbe frastornato alla domanda di SANGO mentre lo sguardo, incredulo, si posa ora su YAKIKO giusto per assicurarsi che non sia l'unico a farsela sotto < ma, ma quelle..> direbbe mentre la sinistra si alza dritta indicando con il dito indice, in maniera randomica, i tre felini < quelle da dove sono scappate? S..siete del circo?> chiede, incredulo facendo un altro passo indietro. Scosso poi dalle parole di YAKIKO ritorna di nuovo su SANGO ricollegando, solo ora, la domanda iniziale < Accademia? Si..si.. credo di si > e, mentre a SANGO rivolge la parola, le iridi si alternano sugli animali. Fermo.

22:37 Sango:
 Osserva ancora la mora avvicinarvisi, la sente parlare eppure ancora tace nel dire qualcosa, lasciando il silenzio piombare tra loro ancora qualche attimo < voi > ripete ancora, l'eleganza e i modi raffinati fanno parte della rossa, sempre che non si arrabbi per qualcosa insomma. Gli Ishiba le hanno insegnato molto in quel senso < oh dunque una nuova adepta di Kusa > di certo i ninja spuntano fuori come funghi, anche in quel periodo di "guerra" < molto meglio qui che a Kiri con la guerra .. saresti stata carne da macello probabilmente > una guerra che hanno portato per mesi in quel paese, mesi passati da relativamente poco insomma , che anche i più piccoli possono conoscere < sono Sango Ishiba, capo clan... e anche sensei dell'accademia > porta di nuovo le iridi su quell'edificio lontano per qualche frazione di secondo < loro sono mie amiche, confidenti, compagne per tutta la mia vita > un ringhio di approvazione scuote i tre toraci di esse , seppur la voce infantile di un ometto giunge anche a lei , cosa che la porta a voltarsi in modo da poter guardare i due senza farsi male al collo , sentendo quelle parole < oh cielo...> un dire sussurrato perchè sarà proprio Teppuyona a rispondere con quel suo ringhio "come osi piccolo umano a considerarci delle bestie da circo " ... beh complimenti Sato, hai appena vinto un giro al ristorante, e la porzione principale potresti esser tu < calma Teppuyona > un dire della rossa che si muove agile verso di lei, provando a poggiarle una mano nella spalla,all'altezza del proprio viso affondandola nel morbido pelo che lei porta < sono giovani, cuccioli ancora > un modo materno per provare a rilassarla. Un ultimo freddo ed orgoglioso sguardo prima che tutte e tre le tigri si ritirino un paio di metri indietro lasciando più spazio per tutti , lasciandola quasi sola con i due nuovi < frequentare l'accademia di notte può esser pericoloso, specialmente di questi tempi > morbida lo voce andrà verso i due < dunque siete nuovi allievi.. immagino che potrei insegnarvi io stessa, preferisco che i giovani possano crescere anche senza i dettami dei kusani > e senza le influenze di Yukio. [chakra on][[Evocazione Tsumamai, Tsumiruku, Teppuyona]

22:47 Yakiko:
 Continua ad avanzare lentamente, come se non desiderasse mai che effettivamente la distanza che le separa venga annullata. In quel suo procedere però potra finalmente avvedersi della presenza di Sato, chiaramente una presenza sconosciuta alla vista di Yakiko ma che, a giudicarne dallo sguardo, comprende avere uno stato d'animo del tutto simile al suo. E' una figura decisamente minuta che forse potrebbe ricondurre a quella di un bambino ma, purtroppo, rimane comunque di secondaria importanza rispetto alla imponente presenza della donna e delle sue tre tigri. Istintivamente, alla fine, si ferma non appena sarà a giusto cinque metri da Sango, puntando lo sguardo su Sato che addita gli animali. L'affermazione, se non fosse in una situazione così strana, potrebbe anche farla ridere. Non è di certo la prima cosa a cui avrebbe pensato Yukiko, piuttosto è più logico pensare che siano un'evocazione. Quel "voi" che proviene ora dalla rossa sembra avere più decisamente senso. <Il mio interesse d'esser carne da macello è pari a zero> preferisce quasi tirarsene fuori. E' un comportamento che sa bene non stare né in cielo né in terra ma sa di sentirsi costretta ad intraprendere quel percorso. <Sango Ishiba> ripete il nome della rossa come a volerlo memorizzare, senza ovviamente lasciarsi sfuggire anche gli altri titoli. <Io sono Yakiko> ma al suo nome non aggiunge proprio nulla di interessante, neanche il cognome. In merito alle tigri non dirà niente lasciando piuttosto che sia la presenza di Sato a suscitare l'interesse o forse il fastidio degli animali stessi. Quando però le tigri si allontaneranno potrà tirare un sospiro di sollievo, non uno evidente, metaforico piuttosto. Il suo volto impassibile non lascia trapelare nulla, neanche il reverenziale timore. <Cos'è che tu potresti insegnarci?> è chiaro ora che l'inesperienza non consenta a lei stessa di immaginarsi ciò che si dovrebbe aspettare da una prima lezione.

22:57 Sato:
 No. Le tigri non solo non sono animali da circo MA parlano, anche. Una sconcertante sorpesa dopo l'altra per il nanerottolo che, verità dopo l'altra, sgrana ancora gli occhi alternandoli ora su SANGO, oltra sul branco, ora su YAKIKO e poi di nuovo su SANGO. < ehm.. > si schiarisce la voce, un gesto fisico che ha il solo obiettivo di rompere quella sensazione così strana che ora lo pervade dalla testa ai piedi. < mi.. mi scusi signora tigressa > commenterebbe sommesso verso TEPPUYONA mentre gli occhi, dispiaciuti, si posano sulla mancina ancora testa ad indicare le tigri. < non si fa > un rimprovero a se stesso masticato tra i denti mentre la mano destra, rapida, andrebbe ad abbassare la gemella mancina < non sta bene > scuote il capo a rimarcare quella mancanza di galateo. Di nuovo segue il branco farsi più indietro e questo, senza nasconderlo, lo fa rilassare. Sia Yakiko che Sango potranno infatti accorgersi che la tensione sulle braccia, nel volto e nello sguardo stesso si allenta per ogni centimetro in cui le tigri indietreggiano < S.. Sango-san, konbanwa > tono decidamente più sciolto mentre una leggera flessione del capo andrebbe a salutare la capofamiglia degli Ishiba. Si feremerebbe di nuovo, qualche istante, a scrutare la rossa dal basso verso l'alto e poi di nuovo dall'alto verso il basso < io sono Sato > direbbe ingenutamente prima di aggiungere ingenutamente un < voi non siete di Kusa? Ciò non toglie che sarei felice di apprendere, Sango...sense?> i ninja girano spesso in città, specialmente di questi tempi.. ed ormai il coprifronte con il simbolo del villaggio lo conosce molto bene, oggetto distintivo che le iridi nocciola non riescono a catturare sulla rossa.

23:04 Sango:
 Le tigri ormai si son ritirate, vicine abbastanza da poterle osservare ma abbastanza lontane da concedere loro qualche attimo senza alcun ringhio < oh ne sono convinta, tutti ne siete convinti..ma davanti ad una guerra, la maggior parte dei morti, sono coloro che non sono stati abbastanza forti > i primi ad aver cominciato quel percorso insomma . L'attenzione si sposta un attimo sul bambinetto li vicino, molto piccolo in effetti che da della signora alla tigre, qualcosa che la farebbe quasi ridere ma non si permette di farlo, o sarà lei stessa cibo per loro ! Sente il suo dire, quasi a parlare con se stesso davanti a loro, lasciando che l'altro si inchini pure, decisamente più morbida anche solo per quel piccolo gesto. Apprende il nome della donna e del piccoletto, e un lento sorriso va a manifestarsi , inquietante quasi in quella semi oscurità che l'avvolge < posso insegnarvi molto, molte cose che nemmeno potreste pensare > eppure il sorriso lento scompare < ma intendevo il vostro primo passo per non rimanere solo dei semplici cittadini, quello che smuove tutti noi e la terra stessa. Il chakra. > il proprio dire è terminato, sta a loro decidere adesso insomma < bene, Sato, vorrei evitar di vedere un corpo come il tuo.. > morto, mutilato, divorato, qualsiasi cosa possa portare alla morte insomma, ma non termina la frase per evitar che l'aria stessa si renda più lugubre del necessario .< stanotte vi insegnerò la base, come richiamare il vostro stesso chakra ,la nostra forza, il nostro potere che ci distingue dai comuni esseri umani che calcano questa terra, permettendoci di utilizzarlo a nostro piacimento > si eleva anche ella in quella cerchia < Il Chakra è un particolare tipo di energia che ogni Ninja utilizza e sfrutta per poter eseguire le proprie tecniche e potenziare le proprie capacità fisiche. Ma, l’unico problema, è che esso non è presente dentro di noi nella sua forma vera e propria. Bisogna crearlo.> Continua nella sua spiegazione e, ogni tanto, si arresta continua a scrutarli per denotarne l'attenzione o dei dubbi in quel che sta dicendo <Essendo il Chakra la fusione tra le energie fisiche e psichiche, il modo per crearlo è, dunque, fonderle insieme. Le energie fisiche sono quelle presenti nelle nostre cellule, muscoli e corpo in quanto materia; le energie psichiche sono invece il frutto della volontà e delle esperienze di ogni singolo individuo. > inizia, diretta e imparziale <Ovviamente il Chakra ha un suo apposito sistema circolatorio nel quale scorre, simile a quello cardiaco. Anche il sistema del Chakra è provvisto delle sue vie che permettono di trasportarlo in ogni singolo angolo del nostro corpo ed ha anche dei particolari punti di fuga: gli Tsubo. Sono 361 e permettono di far fuoriuscire il Chakra all’esterno del corpo.> Per adesso si fermerebbe un attimo < questa è solo una parte della teoria insomma, avete compreso tutto ? > si ferma adesso, per capire se i due siano almeno attenti alla questione. [chakra on][Evocazione Tsumamai, Tsumiruku, Teppuyona]

23:13 Yakiko:
 Rimane ferma a godersi la scena: il ragazzino giunto poco prima, dai modi di fare piuttosto infantili, pare aver infastidito la presenza stessa delle tigri. Ma è qualcosa di già risolto, quello che invece la incuriosisce di più è lui in sé, la sua statura, il suo auto-ammonirsi ed i modi di fare. Ne cattura il nome, senza ripeterlo stavolta, così da imprimerlo nella sua mente. Anche a lui riserva una più che generosa occhiata la cui funzione è proprio quella di tenere a mente la sua figura, tornando alla fine, per forza di cose, sulla presenza cardine della rossa che, senza i tre animali attorno, pare una figura decisamente più avvicinabile. Le parole che ascolta sembrano comunque indispettirla. <Non ho mai detto né pensato il contrario> il suo concetto di valore, potere, forza e supremazia non sono soggetti a peli sulla lingua. Piuttosto è quanto segue che realmente cattura la sua attenzione ed anche il suo interesse. Per quanto infatti Yukiko sia perennemente avvolta da un senso di disinteresse, il sapere di poter però apprendere qualcosa che lei stessa ritiene utile per sé sembra interessarle parecchio. Quando la sente nominare il chakra lo sguardo impassibile pare ora seccato, come se avesse già sentito parlare tante e tante volte del chakra, senza mai davvero capacitarsi di cosa esso possa fare per lei. Comunque ha guadagnato una lezione più o meno gratuita ad un'orario improbabile e senza nessun impegno. Meglio così, fossero tutte così le lezioni potrebbe anche starle bene la frequentazione dell'Accademia. Resta comunque in silenzioso ed attentissimo ascolto, immobile ed in piedi, come una statua. Alcune delle parole che ella pronuncia appartengono a nozioni già note a Yukiko che non è di certo estranea al mondo, altre invece sono piuttosto una novità. Una parte teorica neanche troppo utile seppur, forse, di fondamentale importanza. Alla fine, sentendo la domanda, annuisce. <Si> laconica, come sempre. E' tutto ciò che è necessario sapere, Sango ha la sua attenzione, ma già lo sguardo ne è una dimostrazione chiara.

23:19 Sato:
 < Guerra > ripete quasi in un sussurro lasciando che, quasi come un soffio, quella parola così pesante abbandoni il suo corpo per poi respirarla di nuovo l'istante successivo. La guerra è reale, non è così lontana e ad uscirne vivo sarà solo chi < sarà abbastanza forte > ripete di nuovo marchiando quella frase nella propria mente, come un sigillo. Respira, profondo, concentrandosi..liberandosi dalla presenza inquietanti dalle fiere che sembrano assecondare il valere si Sango. Segue il discorso della rossa, annuendo attentamente ad ogni preziona informazione. I capelli, non eccessivamente lunghi, oscillano sulla fronte lasciando intravedere ancor di più quella pelle bianca.. quasi brillante sotto la morbide luce lunare. < Tsubo > ripete andando ora di nuovo a sollevare le mani, rivolgendo questa volta però i palmi verso il proprio volto. Lo sguardo passa in rassegna le mani come se volesse leggere il destino scritto su di esse.. ma in realtà è solo alla ricerca degli < Tsubo > ripete ancora a voce un pochino più bassa, un sussurro. < ehm > rialza di nuovo lo sguardo verso Sango e alla sua domanda risponde con un solido cenno del volto < Hai, Sango-sensei>

23:24 Sango:
 Inizia dunque con la spiegazione, la base di tutto quello che serve conoscere almeno per poter richiamare il chakra stesso . Le parole fluiscono, dure e imperative, come insegnante è stata sempre abbastanza inflessibile, e nota con piacere un certo interesse da entrambi. La voce finisce, eppur sembra che i due abbiano compreso tutto, qualche secondo ancora di silenzio prima di continuare lei stessa < come dicevo il Chakra può essere utilizzato per eseguire delle tecniche o arti Tecniche che si suddividono in quattro grandi gruppi: le arti magiche o Ninjutsu , le arti illusorie o Genjutsu, le arti marziali chiamate anche Taijutsu e l’arte di saper usare le armi, l’Houjutsu > si ferma un attimo ancora , prende un respiro profondo per continuare <Il Chakra oltre a permettere l’utilizzo delle arti, può assumere delle alterazioni legate agli elementi naturali, ognuna più forte o più debole rispetto ad un’altra. Questi elementi sono Suiton: acqua, Katon: fuoco, Fuuton: vento, Raiton: fulmine e Doton: terra. L’acqua è forte sul fuoco, il fuoco è forte sul vento, il vento sul fulmine, il fulmine sulla terra e la terra sull’acqua. E questi elementi vengono infuse nelle arti che possiamo utilizzare cambiandone l'effetto > le iridi che nuovamente passano in rassegna a tutti < Adesso passiamo all'atto pratico > .. < Dovete unire le mani al petto per formare il sigillo della Capra, in questo modo.> E nel dirlo va a creare quel contatto tra gli arti superiori davanti al plesso solare del corpo, le mani si uniscono mostrando precisamente il sigillo da compiere e dove compierlo <dovete unirle all'altezza del Plesso Solare ,dopo di che cercate di concentrarvi solo su voi stessi, sulle vostre figure, estraniatevi da qualsiasi altra sensazione dalla mente. Se vi è di aiuto potete anche chiudere gli occhi > lascerebbe spazio al silenzio per qualche minuti in modo che assimilino il proprio dire < A questo punto cercate di richiamare e raccogliere le due energie che sono presenti all'interno del vostro corpo. Dovete raccoglierle da due punti differenti dentro di voi, immaginatele così: le energie psichiche all’altezza della fronte di colore blu, mentre quelle fisiche all'altezza del ventre di colore rosso, immaginatele come due sfere. Solamente dopo averle trovate e comprese cercate di muoverle con la vostra volontà, facendo scendere quella psichica dalla mente al plesso solare e facendo salire quelle fisiche dal ventre > E nel dirlo le braccia vengono piegate permettendo alle mani unite nel sigillo della Capra di aderire al corpo, cercando di far capire più o meno qual è il punto esatto. <Una volta che sarete riusciti a muoverle dovete farle incontrare e mischiare in un movimento rotatorio continuo, le due energie che si scontrano dapprima e che si uniscono dopo, molto simile a quello di un vortice permettendo a loro di fondersi >.. <Se riuscirete a compiere tutti questi passaggi con successo il vostro Chakra sarà impastato e ne sentirete immediatamente la differenza . Una nuova energia scorrerà dentro di voi facendovi sentire più forte> la spiegazione si conclude al momento < adesso tocca a voi > le braccia che scendono di nuovo verso i fianchi, adesso è il momento dei due ragazzi di provarci. [chakra on][Come tag tra le parentesi quadre inserite il --> tentativo impasto chakra , con il relativo chakra che avete messo nelle vostre statistiche es. [tentativo impasto chakra ][10/10] . Inoltre durante il procedimento utilizzate le parole come "proverebbe, cercherebbe , tenterebbe" di ecc ecc, perchè non è sicuro che avvenga di fatti, e lo si fa con tutte le azioni sia di combattimento sia nei movimenti che avvengono nei confronti di qualcun altro ]

23:42 Yakiko:
 Istintivamente si trova a gettare lo sguardo su Sato che oramai è piuttosto vicino alle due, in modo tale che tutti si possano rispettivamente guardare in viso. Lo sente ripetere alcune parole mentre lo osserva con costante curiosità. I suoi modi sono troppo strani e distanti da ciò a cui è sempre stata abituata Yuki. Per questo decide volutamente di non soffermarsi troppo su di lui, preferendo piuttosto dedicare la maggior parte della sua attenzione a colei che quella sera è la loro sensei. Inizia a sentir parlare di tecniche, su questo già aveva avuto modo di informarsi qua e là, più che altro sentendone parlare ad altri in giro e curiosando come meglio le viene fare. Ma tanto le sue idee sono molto chiare anche sotto questo punto di vista. Ninjutsu, Genjutsu, Taijutsu e Houjutsu, man mano che sente quelle parole già in cuor suo sa cosa potrebbe fare per lei e cosa invece no. L'interesse aumenta notevolmente poi quando si parla delle alterazioni del chakra e quindi degli elementi naturali associati. Di tutto ciò che riguarda il mondo dei ninja la parte legata al tipo di chakra è in assoluto quella che più l'ha sempre affascinata, proprio perché manovrare, comandare e manipolare un chakra legato ad un elemento naturale conduce la mente ad una sorta di potere proprio sulla natura stessa. Un'interpretazione grossolata e probabilmente inesatta, dettata anche da una evidente inesperienza. Arriva ora la parte pratica. Non se lo fa ripetere due volte e subito va a sollevare le mani, rappresentando il sigillo della Capra per come Sango stesso ha fatto. Le indicazioni che seguono in realtà lasciano intuire un tipo di concentrazione molto personale, qualcosa a cui Yukiko ovviamente non è abituata. Eppure, dopo aver posizionato le mani correttamente, all'altezza del plesso solare, cercherà di fare come le vien detto. Chiude gli occhi poiché questo l'aiuta parecchio ad estraniarsi da ciò che le sta attorno. Il concetto espresso è molto astratto ma ci prova anche lei. Chiudendo gli occhi le risulterà abbastanza facile immaginare quella concentrazione blu nella sua testa e quella rossa nel ventre. E' una visione inizialmente forzata che però deve naturalizzare il più possibile. Le gambe, ferme e leggermente divaricate, le consentono la stabilità e la fermezza tali da concederle una buona concentrazione. Aspetterà che la rossa finisca di parlare per poter catturare nel silenzio, quello che le viene richiesto. Dunque cercherà a tutti gli effetti di individuare questi due punti, l'energia psichica e quella fisica, delle concentrazioni evidenti dentro se stessa, sempre state latenti, in attesa forse d'essere colte nella loro essenza, presenti ma nascoste. Sorpresa da se stessa cercherà dunque di fare come le vien detto iniziando dall'energia psichica. Prova di fatto a catturarne una piccola parte, come se volesse staccarne un pezzo visto che non si immagina in che modo deve avvenire quell'impasto. Quello che però vede è diverso, è più come una goccia che scivola giù da un vaso, un rivolo di quell'energia che ora proverebbe a guidare verso il basso. Una cosa simile cercherà di fare con l'energia rossa, in basso, che prova a tirar verso l'alto, a raggiungere l'altra blu. L'intento è proprio quello di fare entrare a contatto le due energie differenti tra di loro. Ora viene il movimento rotatorio. Aggrotta un po' la fronte mentre le mani restano ancora immobili all'altezza del plesso solare. E' riuscita a trascinare le sue energie, ora deve mischiarle. Prova dunque a guidarle lei stessa, non sa come, forse semplicemente con una ferrea concentrazione, fino a che non proverà a mischiarle, così come le vien detto di fare. E' solo un tentativo il suo, un tentativo verso qualcosa di mai provato prima, che non sapeva neanche fosse possibile fare. Eppure, nel momento stesso in cui proverà a far mischiare quelle due energie, un piacevole tempore inizierà ad avvolgerla come un senso di forza, potere. Qualcosa che non appartiene alla sua fisicità, va ben oltre le sue normali capacità. Una forza crescente che però, così, sembra piuttosto incontrollata. Non proferisce parola, semplicemente fa quello che le vien detto di fare.

23:50 Sato:
 Quante informazioni, tante e tutte particolari ed interessanti. Certo ha sentito qualche ragazzetto della sua età parlare già di queste cose ma questa è una lezione e il suo cervello è piena attività pronto ad assorbire come una spugna.. e poi solo i più forti resisteranno, meglio impegnarsi da subito. < Arti, elementi..> annuisce mentre gli occhi si muovono dall'alto verso il basso come se stessero leggendo un tomo o come se stesse rivedendo gli appunti incisi nella sua memoria < Hai ! > risponderebbe all'invito di Sango-sensei mentre mentalmente ripercorre tutti i movimenti eseguiti dalla rossa. Lo sguardo si porta poi verso Yukiko, qualche istante scruta anche lei a cui non aveva fatto molto caso colpa dei felini < ... > solo qualche istante per poi tornare di nuovo su Sango. Le mani andrebbero ad annodarsi dunque, all'altezza del petto in una posa alquanto bizzarra e non senza difficoltà. Tenterebbe di far baciare indice destro con indice sinistro e, allo stesso modo, medio destro e medio sinistro mentre anulare e mignolo sinistro andrebbero a raccoglieri sul palmo..i gemelli destri si raccoglierebbe sui fratelli mancini a ricoprirli. Pollice destro e sinistro si toccherebbero sul loro lato interno. < dovrebbe andare > mormora mentre tien saldo il gillo O-Hitsuji e lo lascia salire all'altezza del plesso solare. Un ultimo sguardo alle proprie mani prima di tornare su Sango. Un respiro, un altro, profondo mentre le palpebre calano pesanti a serrare le pupille da qualsiasi forma di luce. Ora, se potesse, chiuderebbe anche le orecchie privandosi dell'altro senso disturbatore. Nel tentativo di concentrarsi su se stesso il respiro si farebbe più profondo e l'udito, fine, andrebbe a proiettarsi sull'ascolto interno del proprio respiro < pensa al tuo respiro > ricorda a se stess come a citare lezioni passate. Una volta raggiunto quello stato di concentrazione andrebbe quindi a ricercare le due energie inizando da quella per lui più facile: l'energia psichica. La fronte si corruga mentre lo sguardo, rivolto verso la propria mentre, andrebbe alla ricerca di quella fioca luce blu... e se solo riuscisse a trovare quel puntino blu lo terrebbe fermo ed impresso al centro della sua fronte. Respira, profondamente. Si ascolta. Sarà la suggestione, il sigillo o quello stato di meditazione quasi indotto..che proprio una fioca luce blu andrebbe a rivelarsi tra la fronte e, tenendola saldamente, tenerebbe di muoverla verso il plesso solare. Una volta raggiunta circa l'altezza del sigillo la concentrazione si muoverebbe verso quella forza vitale che proviene dalle viscere, quel bruciore che in situazioni particolari ha avuto modo di provare. Ingenuamente andrebbe proprio lì, al centro delle viscere, alla sorgente di quel bruciore. Da lì inizierebbe la ricerca mistica di quella luce rossa che fioca non dovrebbe tardare a trovare. E solo in quel caso tenerebbe di agganciarla con uno sforzo , visibile esternamente con un labbro increspato ed occhi leggermente strizzati, e trascinarla verso il plesso solare..lì dove la luce blu è stata raccolta.Inspira, espiera. Lento. Solo nel caso in cui riuscisse a trascinare le energie al centro del plesso, poco sotto il sigillo, andrebbe a mischiarle imitando il verso del mulinello dell'acqua. Esatto, proprio quell'esempio di vortice naturale andrebbe ad imitare cercando così di far fondere le due fonti energetiche[tentativo impasto chakra ][10/10]

23:59 Sango:
 Osserva i due concentrarsi, insieme alle proprie parole che scorrono prima che il silenzio inizi a fluire . Lo sguardo si ferma su Yakiko per prima, osservandola, cercando di capire, sentire quel suo impasto. L'altra potrà sentire e immaginare anche le sfere, unendole, però l'unione è debole < Yakiko, porta tutta l'energia che trovi, usa le due sfere e portale per come sono al centro del plesso solare > improvvisa quel che l'altra abbia fatto, dopo tutti gli anni trascorsi può immaginare il perchè del suo chakra instabile [ le due sfere sono intere, trascinale entrambe nella loro interezza - non dimenticare i tag alla fine , tentativo impasto chakra, e il relativo che hai messo in scheda, 15/15 nel tuo caso, sono molto importanti]. Lo sguardo poi passa al ragazzino, ne osserva la concentrazione che vi mette , e anche li, potrà sentire l'energia del chakra farsi forte , più stabile di quello della compagna notturna. < bene, siete andati bene per la prima volta. Col tempo vi verrà più facile richiamarlo > un cenno per entrambi e le tigri stesse che si sollevano da terra per poterla affiancare adesso , le tre bestie grandi, perchè di giganti ne ha ben altre, a osservar il trio < avete mosso il primo passo verso il cammino che dei ninja, questo vi porterà dove volete, se sarete abbastanza forti. Vi saluto adesso > un lieve cenno del capo e il corpo stesso si volterebbe in direzione del dojo stesso, il passo prima lento poi andrebbe a farsi sempre più veloce, seguita a ruota dalle compagne, per sparire nella notte stessa. [end][aspetto le vostre prima di chiudere la rec <3 ]

00:07 Yakiko:
 Ancora si focalizza su ciò che sta avvenendo dentro di lei, qualcosa chiaramente di inaspettato, si tratta di una novità. Una concentrazione del genere avrebbe potuta farla anche per i fatti suoi se solo fosse stata a conoscenza di cosa avrebbe dovuto cercare dentro di sé, ovvero quei due punti, l'energia psichica e quella fisica, il blu ed il rosso che lei stessa sta provando a guidare fino a raggiungere il centro e mischiarsi, donandole così un'inaspettata energia inizialmente soffusa che a poco a poco, però si diffonde in tutto il corpo. O almeno, è questa la sensazione che inizierà a poco a poco a provare, istante dopo istante. Le mani comunque non si muovono, rimangono nel sigillo della Capra posizionate dinanzi al petto, per come le era stato detto di fare. Le gambe ferme, la fronte ancora un po' affroggata, sinonimo di una evidente concentrazione e gli occhi rimangono ancora chiusi. Le vien detto di nuovo come procedere, cosa che ha tentato di fare fino a quel momento. Mugugna qualcosa, un assenso nei confronti di Sango, provando di nuovo a catturare l'energia di entrambe le sfere e trascinarla la prima in alto e la seconda in basso, proprio per poterle mischiare all'altezza del plesso solare. Alla fine apre gli occhi, sentendo quelle finali parole della donna. La lezione si conclude là e loro hanno così potuto prendere consapevolezza di ciò che è sempre stato inutilizzato e dentro di loro. Alla fine, se non ci sarà altro, abbasserà le mani, rinunciando a quella sensazione di forza sulla quale dovrà sperimentarsi anche successivamente. <Alla prossima> neanche un grazie vien fuori dalla sua sfacciataggine, eppure comunque è un tono che dimostra rispetto. Finisce così, lasciando in Yukiko una curiosità tale che potrà condurla, anche nei giorni successivi, ad approfondire ciò che ha fino ad ora potuto sperimentare. [//anche in questo conclusivo va scritto il tentativo di impasto del chakra?]

00:12 Sato:
 Le labbra si increspano in un sorrisetto malandrino <Yatta!> Una sensazione di prurito attraversa il corpo del piccolo ometto, una sensazione che poi diventa bruciore, poi adrenalina poi forza.. e poi..poi scompare. Infatti, non appena raggiunto il risultato, la concentrazione si rilassa e quella energia lo abbandona ancora troppo poco stabile. Scuote il capo osservando il terreno in senso di evidente disappunto per poi guardare prima Yukiko e poi Sango < Arigato gozaimasu, Sago-san > di nuovo un leggero inchino del capo in segno di saluto verso la rossa mentre non può far a meno di notare, e far ricadere lo sguardo, il branco che si allonanta. Diffidente. < Vi porterà dove volete > ripete a se stesso mentre osserva la shinobi e l'allieva andare via. < se sarete abbastanza forti > ricorda, ancora mentre riprende a camminare luno la direzione intrapresa qualche tempo fa < Dove Volete ! > esclama deciso, come un matto, mentre convinto aumenta il ritmo del passo che da lì a qualche decina di minuti lo condurrà a casa.

Sango e le sue tigri incontrano Sato e Yakiko, entrambi diretti verso l'accademia. Decide dunque di impartirgli la prima lezione sul richiamo del chakra.