Perché Konoha mi fa schifo

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19:06 Tenshi:
 Quella sera, qualcosa aveva attirato l'attenzione della rosata. Un'esplosione. Un boato che aveva riecheggiato per le vie di Konoha. E lei, incuriosita, si era avvicinata alla fonte, ma solo dopo che la confusione del pomeriggio e della prima serata scomparve. Si trova in cima al monte dei volti, ad osservare, con grande disappunto, come la testa dell'ottavo fosse saltata. Non perché era contrariata all'idea di far saltare tutto, ma perché in quella faccenda lei non era stata coinvolta. Far esplodere una parte di Konoha era il suo sogno fin da quando era tornata lì, in quel villaggio che ormai non sentiva più proprio. Certo, ancora non sa che l'autore di quel gesto è proprio suo fratello. Probabilmente, semmai dovesse scoprirlo, gli terrebbe il broncio per giorni, per aver agito senza farle sapere nulla. Ma per il momento, si limita a guardare quella meravigliosa opera, con un'espressione tra l'eccitata e l'esterrefatta. I lunghi capelli rosa, quella sera, sono sciolti e ricadono sensuali sulle sue spalle e sul suo seno. Indossa un abito nero, lungo e smanicato, che le arriva fino alle caviglie. Due spacchi percorrono i lati dell'abito, spacchi che lasciano scoperte le sue gambe fino a metà coscia. Nella coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche, che reggono un portakunai nero, all'interno del quale si trovano varie armi. Ai piedi indossa le sue solite scarpe di tela nere, forse un po' rovinate dall'usura e dal tempo. Il suo Chakra è già in circolo. Avanza, intrepida, verso quello che una volta era il testone dell'ottavo. E lo osserva da sopra. Poi allargherebbe le braccia, chiudendo gli occhi e facendo un lungo respiro. Profondo, come i meandri della sua mente. Chiunque sia stato l'artefice di quel delitto, ha tutto l'appoggio della Senjuu. Riaprirebbe gli occhi, abbassando le braccia. Un sorriso malizioso, con occhi che si illuminano, verrebbe rivolto al villaggio sotto ai propri piedi. Ben ti sta, Konoha. Le dispiace solo non essere stata lei l'autrice di quella bellissima opera. Le sarebbe piaciuto proprio vedere lo sguardo in fiamme dell'hokage, mentre osservava come il monte dei volti venisse disonorato. Certo, probabilmente lei avrebbe scelto un altro soggetto, proprio il decimo, sì. Sarebbe stato molto più divertente. Perché si sa, l'Hokage non era proprio in buoni rapporti con l'ottavo. [Chakra on][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

19:41 Eryk:
  [Monte extemp.] Si sa che i colpevoli tornano sempre sulla scena del crimine e oggi non è differente, con Eryk, il complice, che tornava sui passi di quello che era accaduto il pomeriggio, giusto qualche ora prima, con l’incontro con Mattyse, quella chiacchierata proficua dove i due si concordavano sul da farsi, con obiettivi diversi ma tutto sommato con dei mezzi simili, e sono proprio quelli che interessano per il momento a Eryk, abbattere quell’ipocrisia ninja che li governa, dopotutto l’intero sistema dittatoriale militare era stato creato dopo anni e anni di guerra, che senso ha ancora costringere le persone all’interno di villaggi o a una carriera dove ci si esce solo da disabile, traditore o in una bara? Per non parlare del fatto che le migliaia di persone morte sono ricordate con una bara comune, mentre quei decimi sono lì, impressi nella memoria di tutti come se fossero persone più importanti o che la loro vita fosse più importante di altri. Konoha, che paese disgustoso, non tanto per il ramen, ma proprio per la falsità che ne fa padrona e che è talmente intrinseca nella sua popolazione dopo generazioni dall’essere diventata normale. Cammina con le mani nelle tasche dei pantaloni color cachi, lunghi fino ad appena il ginocchio, legati stretti da quel laccio inserito nell’orlo per stringerli apposta. A coprire il petto scolpito nei muscoli e nell’inchiostro, quel fisico di bronzo sia nel senso letterario che appunto cromatico, dato il colorito diverso della pelle, c’è una maglietta mono tinta bianca, di lino con tre bottoni slacciati in quel collo a V. Le maniche lunghe sono risvoltate a lasciare scoperte le altre maniche, quelle dei tatuaggi, che coprono gli avambracci del Doku. I piedi invece sono anch’essi coperti da delle scarpe di tela bianche, come sempre, non ha quasi mai abbigliamenti da ninja, così come quel coprifronte è fisso in locanda o in un portaoggetti che usa come marsupio per le sigarette quando non ha tasche. Una di queste è proprio accesa e mantenuta tra le labbra, lasciando che il vento la consumi per il momento mentre le gambe lo riportano su per quelle scale proprio alla volta del volto dell’ottavo dove aveva avuto quella chiacchierata con anche gli anbu che lo avevano interrogato in merito a cosa fosse accaduto. Il volto è corrucciato, chiaramente preoccupato di quello che possa accadere, dopotutto lui aveva adempito alla sua parte di patto con Al Miaeda, tuttavia non può sapere se questi lo abbia fatto oppure no, inoltre è abbastanza preoccupato proprio perché ha deciso di prendere l’uscita di servizio, buttandosi giù dal monte e ha pure detonato quelle esplosioni mentre stava cadendo, probabilmente neanche al riparo da quei detriti… insomma il piano non era partito proprio nella maniera migliore. Si perde tra i propri pensieri fino a raggiungere inconsciamente quel monte e vedere quella figura di cui ha un ricordo particolarmente piacevole, non si ricorda come si chiama o come è iniziato, l’unica cosa che si ricorda di lei è il corpo nudo sotto di sé proprio su uno di quei volti e la voce dei suoi gemiti. Si avvicina tranquillamente se non fosse che nota quell’espressione, anomala per una konohana, sul volto di Tenshi. Ad averla conosciuta non durante la luna rossa, se ne ricorderebbe, si ricorderebbe di come era schifata da Konoha come lui stesso lo è e si ricorderebbe come è iniziata quell’avventura che si è protesa fino al mattino seguente, dove ha appunto i ricordi. <”Quella è un espressione pericolosa da avere di fronte alla scena di un incidente, coniglietta. “> già, così la chiamava, ignorandone il nome. Quelle parole vengono pronunciate quasi in un sussurro mentre le ambrate si guardano attorno alla ricerca di eventuali altri anbu ancora nella zona.

20:05 Tenshi:
 Non sa chi sia l'artefice di quella meravigliosa opera d'arte. Ma se ne compiace, quasi come se fosse stata lei stessa a farlo. Vorrebbe piazzare altre bombe e fare esplodere il resto dei volti, ma qualcosa la trattiene. Una promessa. Quella promessa fatta al fratello qualche settimana prima. Non sarebbe dovuta essere incauta. Non avrebbe dovuto fare di testa propria. E a lei andava bene così. Perché chi aveva ideato quel progetto non era lei, ma Mattyse. Lei sarebbe stata semplicemente lì a guardare il suo operato e a fare qualunque cosa potesse. Non che si fosse sottomessa al fratello, ma prova un certo rispetto nei suoi confronti. Perché da subito aveva sentito quel legame che li teneva uniti. Da subito aveva capito quanto i due fossero simili. Lui l'aveva accettata per ciò che era. Non l'aveva giudicata per le scelte che aveva fatto. E lei non lo aveva fatto con lui. Quel volersi bene è stato fin da subito reciproco. Un rapporto particolare, fondato sulla fiducia e sul sangue che li lega. E adesso continua ad osservare quel volto esploso, quel monte disonorato, pensando che quella sia la cosa più bella che abbia mai visto. Di colpo, dei passi attirano la sua attenzione. Passi seguiti da una voce. Una voce che a tratti riconosce. Ma quando si volta verso la fonte, quel corpo lo riconosce eccome. Ne ricorda ogni muscolo ed ogni lineamento, nudo davanti a lei. Non ricorda niente di quella notte, non ricorda come erano finiti a farlo proprio in quel luogo in cui, ironia della sorte, si trovano adesso. Si ricorda solo di quanto fossero sfiniti e pieni di lividi la mattina seguente. E ricorda anche di essersene andata senza aver prima chiesto il nome dell'altro. Quello sconosciuto è rimasto nella sua mente fino ad allora, insieme a tutti gli interrogativi che si portava dietro quell'incontro. Sorriderebbe nel sentire come l'altro torni a pronunciare il soprannome che quella notte le aveva probabilmente affibbiato. < Incidente? > lo osserverebbe, cercando, con lo sguardo, di penetrare all'interno di quegli occhi ambrati, quasi a voler strisciare dentro di lui alla ricerca di risposte. < A me questa sembra un'opera d'arte > ed un sorriso beffardo dipingerebbe il volto di lei. Non riesce proprio a tenere la lingua a freno, ma se erano finiti, quella notte, a dare spettacolo al monte dei volti, ci sarà stato sicuramente un motivo, qualcosa che li accomunava. E lei vuole scoprirlo. [Chakra on][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

20:30 Eryk:
  [Monte extemp.] Le era quasi mancato quello sguardo da predatrice di Tenshi e come lo osserva, che sia per sfamarsi con la vista della figura virile dell’uomo o che sia per cibarsi di risposte, per dissetare quella curiosità e voglia di risposte che ha nei confronti del Doku. Oggi non è sudato, è tornato a casa appunto per darsi una lavata dopo tutto ciò che era accaduto e anche per allontanarsi dalla zona interessata, per questo si sente in libertà di azzerare le distanze con la ragazza così più piccola rispetto a lui che è un gigante, specialmente mettendola a confronto con lui ma infondo, il buon vino si trova nella botte piccola, e tenshi ha quel sapore così ricco e allo stesso tempo rotondo di un ottimo vino, di quelli particolari ma che sono particolarmente affini con le proprie papille gustative. Si china per arrivare a portare le labbra affianco all’orecchio macino della rosa <”Lo è, tuttavia fino a due orette fa ero qui che venivo interrogato dagli anbu per sapere cosa è successo, non ti conviene esprimenti così apertamente, soprattutto qui che è una zona particolarmente sensibile ora come ora. Spostiamoci.”> le suggerisce in quel bisbiglio per poi rialzarsi in piedi tornando a torreggiare sulla figura della Senjuu e infine seguirla, lei è di Konoha e lei sa dove andare, avrà tutto il tempo che vorrà per ammirare quel volto deturpato, come se fosse un onta all’onore di quel paese che stomacano entrambi. Estrae dalla tasca posteriore destra il pacco di sigarette con l’accendino, afferrandone una con la destra tra indice e medio, portandola alla bocca. Successivamente è la volta dell’accendino, afferrato dall’interno del pacchetto di carta mezzo vuoto ed azionato con il pollice grazie alla frizione tra la rotella e la pietra focaia, la quale genera scintille che interagiscono con il gas a formare quella fiammella. Si accende quella paglia, rimettendo poi il tutto apposto. Le guance sprovviste di barba rientrano all’interno dell’arcata dentale, proprio a inspirare il fumo dal filtro posto tra le labbra. Lascia andare la presa dal fondo della sigaretta in un suono che ricorda molto ronco, ma più secco e meno forte, per poi spingere quel fumo nei polmoni sibillando tra i denti. Passi che si susseguono mentre le ambrate sono incollate dove? Ovviamente sul sedere della rosa di fronte a sé, le ha fatto capire ciò che le serviva capire tanto da potersi fidare a condurlo da qualche parte.

21:06 Tenshi:
 Si sente attratta da quelle due opere d'arte che ha davanti. L'una, un volto in macerie, l'altra un uomo così perfetto da sembrare una statua greca. Per quest'ultimo prova un'attrazione strana e particolare. Non è l'amore che la distrugge e che la attrae contemporaneamente ad Onosuke. No. Si tratta di qualcosa di diverso, di fisico, qualcosa che al solo pensiero la fa sentire appagata. E' come se la propria mente fosse scissa a metà. Da un lato i suoi sentimenti per l'Aburame, dall'altro la tensione fisica e puramente sessuale verso il Doku. Cosa le aveva fatto quella notte per stregarla a tal punto? E' come se fosse la giusta medicina per farle dimenticare Onosuke. Anche se, in cuor suo, sa bene che non potrà mai e poi mai dimenticarlo. Sa bene che deve fare qualcosa per lui, qualcosa per salvarlo dal baratro in cui è scivolato per colpa di quello schifoso villaggio. Ma non sa come. Non sa cosa. E, nel frattempo, si consola con la visione idilliaca di Eryk, che giunge proprio nel momento giusto. Eryk che nel frattempo solletica l'immaginazione di lei, avvicinandosi all'orecchio della rosata e schiudendo le labbra in un sussurro. < Interrogato? > vuol dire che lui sa qualcosa? Vuol dire che era presente? E' sempre più interessata a quel ragazzo e lo sguardo di lei sembrerebbe non volersi staccare da quello di lui, studiandolo a fondo, quasi stringendolo tra le proprie spire, come un serpente fa con la propria preda. Coglierebbe il suo invito al volo, sempre più curiosa, sempre più vogliosa di scoprire perché si senta così attratta da lui e cosa di preciso egli sappia. Egli lascia che sia lei a guidare il gioco, a condurlo nei meandri bui del villaggio, dove nessuno può ascoltare il loro discorsi e vedere le loro azioni (...). Striscia davanti a lui, con passo cadenzato ed elegante, le cosce che si intravedono dallo spacco del lungo vestito nero, i capelli che si muovono seguendo il ritmo dei suoi passi. Perché si fida di lei a tal punto da seguirla? Perché, quella notte, sono finiti l'uno tra le braccia dell'altra a dare spettacolo davanti all'intera Konoha? Cosa sa esattamente di ciò che è accaduto al volto dell'ottavo? Scenderebbe la miriade di scale che porta dalla vetta del monte alle strade del villaggio. Si inoltrerebbe in alcune stradine buie e vuote, dove non vi siano occhi indiscreti. Conosceva quei luoghi come le dita delle sue mani ed in una di quelle strade stava pure rischiando di farlo con il fratello. Si fermerebbe in un piccolo vicolo, illuminato semplicemente dalla luce fioca della luna. Se l'altro l'avesse seguita e fosse abbastanza vicino, la rosata poggerebbe la destrorsa sul petto altrui. Le piante dei piedi si allungherebbero, permettendole di stare sulle punte ed accorciare, seppur di poco, la distanza che li divide in altezza. < Sai qualcosa di eccitante che io non so? > sussurrerebbe, quasi con fare sensuale, come a volerlo tentare di proposito. [Chakra on][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

21:24 Eryk:
 La segue in quel suo fare, come se lei fosse la sua Beatrice e lui il Dante a raccontare le vicende svolte a quei monti, come se quel verbo ‘candida rosa’ si riferisse proprio a Tenshi, come se i nove cieli fossero scoperti in quelle curve sinuose che si muovono con ogni passo della Senjuu. Arrivano in quel vicolo e subito ecco che la mano così delicata della rosa si posa sul petto massiccio e largo del Doku, è fortunata che oggi è asciutto, altrimenti si sarebbe probabilmente trovata in uno stato simile alla volta precedente. <”So tutto ciò che c’è da sapere, infondo sono l’unico testimone di ciò che è accaduto. “> le risponde mentre quello sguardo la fissa solo ora di nuovo nei suoi occhi, ed è quello sguardo che cambia, dall’accondiscendente a chi ha di nuovo il coltello dalla parte del manico, a chi prende in mano la situazione e da preda si trasforma ancora una volta in predatore, con la rosa che se vorrà le risposte dovrà fare come dice lui, non che abbia in mente chissà cosa ma, prima di tutto si deve accertare di chi ha di fronte e, se è vero che Tenshi ha condiviso con lui ogni angolo del suo delizioso corpo, lui non sa ancora chi lei sia e se quell’atteggiamento che ha nei suoi confronti sia una maschera, come quella che quegli anbu indossavano o meno. La lascia avvicinarsi e mettersi sulle punte dei piedi mentre le mani così grandi e coi palmi callosi e consumati si dovrebbero muovere in un primo momento verso le guance, a esporle le orecchie per vedere che non ci siano ricetrasmittenti per poi muoversi proprio sul decoltè della ragazza, infilando teoricamente il mignolo e anulare di entrambe le dita sotto il filo che regge il vestito sulle spalle, facendole cadere lungo le braccia proprio per far scendere quel vestito nero all’altezza delle caviglie a denudarla per ispezionare il corpo dall’ultima volta, cauto che non ci sia nulla fuori posto. <” Per quanto mi piaccia chiamarti coniglietta, e penso ti si addica, penso che dovremmo presentarci, non credi? Perché non mi dici prima chi sei? “> le domanda secco con un tono e un espressione seria per poi accorciare come prima la distanza su quel volto poco più giù <” Non ti preoccupare, se sarai onesta ti dirò a mia volta tutta la verità come premio, e magari non solo.”>

21:46 Tenshi:
 La situazione si fa sempre più interessante. L'altro ammette senza timore di essere l'unico testimone dell'accaduto. Lei, dal canto suo, non lascerà che quel ragazzo, così bello da saltargli addosso all'istante, le sfugga insieme alle informazioni che possiede. < Un testimone, mh? > ribadirebbe lei, mentre lo sguardo dell'altro sembrerebbe cambiare, come se fosse lui, adesso, a studiare lei, a cercare quelle risposte così come la rosata aveva fatto poco prima con lui. Erano stati incauti, quella notte al monte dei volti. Forse, avevano rivelato troppo. Questo non può saperlo. Era chiaro che si fossero divertiti, ma cosa, esattamente, sapevano l'uno dell'altra? Forse nulla. Forse troppo. Le mani altrui, adesso, vanno in esplorazione di quel corpo, che probabilmente già hanno avuto modo di conoscere. Un corpo minuto, ma allo stesso tempo sinuoso. Non oppone resistenza, quando l'altro parrebbe studiare ogni angolo della sua pelle candida. Se lei vuole quelle informazioni, deve ottenerle in qualche modo. Forse è proprio così, forse indossa proprio una maschera. Una maschera che cerca di allontanare Onosuke. Che cerca di non pensarlo più, abbandonandosi ad altro, come Yami aveva sempre fatto. E' proprio Yami ad avere il controllo in quel momento, come se stesse spingendo Tenshi un po' più in là, lasciandole lo spazio per divertirsi una volta ogni tanto. Ancora cozzavano, quelle due personalità. Ma stavano cominciando ad equilibrarsi. L'una veniva in soccorso dell'altra quando ce ne fosse stato bisogno. Tenshi, ultimamente, era troppo impegnata a pensare ad un modo per salvare Onosuke. Yami, invece, voleva solo dimenticare e divertirsi. Lascerebbe che quello le sfilasse via il vestito, il quale ricadrebbe sulle proprie scarpe di tela. Il seno, adesso, sarebbe in bella mostra, senza nulla a coprirlo. Spudorata, non lo nasconderebbe agli occhi dell'interlocutore, il quale, tra l'altro, aveva già avuto modo di assaporarlo in precedenza. L'unica cosa a coprire il suo corpo sono delle mutandine nere, semplici e neppure volgari. Nota come l'altro sia alla ricerca di qualsiasi segno che possa essere considerato nemico. E lei lo lascia fare, pur di guadagnarsi la sua fiducia, desiderosa di scoprire ciò che era accaduto. La destrorsa tornerebbe sulla maglia dell'altro, ma stavolta infilandovisi, se le fosse permesso, e solleticando la sua pelle scura. < Prima mi spogli e poi mi chiedi il mio nome? > sussurrerebbe, mentre la destrorsa continuerebbe ad esplorare la pelle dell'addome altrui, risalendo su per il petto. < Mi chiamo Tenshi Senjuu > direbbe il proprio nome, quello vero, senza nasconderglielo come spesso faceva con gli sconosciuti. E' davvero una sprovveduta, farebbe di tutto per ricevere quelle preziose informazioni. Il suo nome, comunque, dovrebbe essere in qualche modo già conosciuto all'interno del villaggio, dato che fino a qualche mese prima era una disertrice ed adesso si è fatta strada tra i ninja, diventando chunin. Avvicinerebbe anche la mancina, adesso, al corpo altrui, sollevandogli la maglietta. L'intento sarebbe quello di sfilargliela via e stare al suo gioco. [Chakra on][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

22:09 Eryk:
 Non giocano esattamente allo stesso gioco in quanto Eryk è spesso a petto nudo, vuoi per un allenamento o perchè combattere da mezzo nudo gli è vantaggioso per via della particolarità che i suoi liquidi corporei e il suo chakra hanno, quindi abituato a tutto ciò mentre sarebbe strano che Tenshi abbia l’abitudine di andare in giro con quel morbido e succulento sento all’aria. Annuisce quando va a chiedergli nuovamente il suo ruolo <”L’unico e anche il suo complice.”> le spiega mentre continua a guardarla seriamente in volto coma giudicarne la reazione che essa possa avere. A quella frecciatina le risponde par per focaccia <”Oh, come se fosse qualcosa che non ho visto primo, è più giusto dire che prima mi sono cibato delle tue membra, e ora della tua persona. “> le risponde in quel sorriso a mezzo volto, scostando solo l’estremità destra delle labbra. Le mani si scostano dal corpo della Senjuu per afferrare prima il mozzicone della sigaretta per buttarlo per terra e infine per alzare le propria braccia oltre la propria testa, giocando con lei e facendosi spogliare così che quel corpo di bronzo sia in vista per lei oltre a quelle dita che ne hanno già esplorato ogni centimetro, ogni traccia che l’inchiostro disegna nella sua cute. <”Eryk Doku, vorrei dire che il piacere è tutto mio ma sappiamo entrambi che non è così.”> risponde con maniera quasi ironica mentre la osserva in volto e non su quel corpo, dopotutto oggi non era lì per fare la rivincita di quella serata e mattinata, infondo Tenshi aveva molto ma molto di più da dargli che una semplice scopata. Ma andiamo per step, lui le ha rivelato che non solo è l’unico testimone ma anche un complice, dandole un altro tassello di informazione e ora è il suo turno di ripagarlo. <”Senjuu come Hashirama Senjuu, come mai una discendente del primo vuole far esplodere tutto in aria?”> le chiede un po' perplesso per poi abbassare quelle manone e portarle, se gliel’avesse fatto fare, verso il sedere della ragazza, tirandola su contro di se, sentendone i seni e la pelle contro il proprio busto nudo come lei. <” L’idea che una discendente di colui che ha fondato tutto questo troiaio, voglia farlo saltare in aria, mi eccita al punto che mi formicolano le papille gustative “> Oh non poteva esserci un clan migliore che quello che ha dato via a tutta Konoha per metterci fine, se solo sapesse che l’identità di Al Miaeda…

STOOOOP. ATTENDERE FATO.

Oh la notte è piacevole vero? Eppure questa notte di frescura, dove il vento lambisce la pelle di coloro che stanno li in quelle strade , due sono le anime che invece si stanno infuocando e non poco < oh che bella visione..dolcezza > un dire affilato, quasi squallido, eppure lo sentirete , come un respiro della stessa città dove vi trovate. Dal buio più profondo e scuro ecco dunque giungere loro la voce di un uomo < non sei male per essere così piccola > mormora un'altra voce, i passi che sentirete fino a sbucare fuori da quel vicolo vicino. Da li a poco con l'aiuto dei raggi lunari, potrete vedere sbucare fuori due figure maschili, belli entrambi in modo sprezzante, a destra un uomo dai capelli bianchi alto quanto Eryk stesso, mentre a sinistra il più basso, un metro e ottanta pieni, un bellissimo viso con capelli lunghi e neri. Entrambi portano occhi dello stesso colore, ghiaccio puro a lambirvi < Eryk Doku e Tenshi Senjuu, bene bene bene.> un poco un errore pronunciare così i nomi , no? < Cosa ci fa uno sporco come te proveniente da Oto , qui a Konoha? > parla il bianco adesso, ferale in quel sorriso affilato che dona, ma gli occhi sono puntati però verso la rosata < dolcezza, direi che possiamo andare insieme, privati di quello li ..siamo essere delle ottime compagnie > lascivo in quel suo dire , ma adesso sono fermi, a 3 metri da voi, in attesa. < oh ma che bellina..spogliarsi così in un luogo come questo? Azzardato..mi piace > un'altra voce, questa volta alle vostre spalle, verso l'entrata opposta, vi si staglia invece un altro uomo, più magro degli altri con lo sguardo verde come la foresta, e i capelli corti e neri . Sentirete il gelo nelle vostre vene a solo sentire la sua voce, per quanto bella ma piena di desideri molto poco carini nei confronti di una dolce donzella. Siete accerchiati dunque..e ringraziate il vostro fato di fiducia. [ stessi turni, ve se ama ]

23:14 Tenshi:
  [Vicoli bui] E' sempre più curiosa di sapere di cosa lui sia a conoscenza. Sta al gioco, lasciandosi ispezionare, lasciandosi guardare, toccare. Lasciando che quello conosca il suo nome, quello vero, quello che da tempo non pronunciava più. Il nome del suo clan potrebbe trovarsi in pericolo per le sue affermazioni per niente velate. Sarebbe disposta a tutto pur di ottenere quelle succose informazioni. < Complice? > gli occhi brillerebbero sotto la luce fioca della luna, mentre le labbra si distenderebbero in un sorriso sadico. Ecco perché si sente così attratta da quel ragazzo. Ecco perché quella notte lo aveva fatto con lui davanti a tutta Konoha. Lui è come lei. Lui tende al caos. Anche quando la maglia dell'altro è scivolata via, lei continuerebbe ad esplorare la sua pelle, ricoperta di tatuaggi, per poi ascoltare il suo nome. Eryk Doku. Non sapeva molto riguardo quel cognome, se non che appartenesse ad un clan straniero. Le mani di lui continuerebbero a scivolare sul corpo nudo di lei, posizionandosi sull'unica parte coperta, trascinandola a sé. Il suo seno adesso sarebbe esattamente contro la pelle nuda dell'altro. Un contatto eccitante, quanto voglioso. Alla domanda altrui, lei risponderebbe semplicemente con un sussurro. < Vendetta > gli occhi che continuerebbero a brillare, sotto la luce della luna. Vuole far esplodere tutto per pura vendetta. Per puro piacere personale. Perché è stata di quell'ambiente. Perché Konoha si professa tanto santa, ma poi è il diavolo, capace di mandare al macello le proprie pedine indifese. Lei vuole semplicemente veder esplodere quel sistema anacronistico. Ma adesso che la situazione si stava facendo più piccante, qualcosa attira l'attenzione di lei. Due ragazzi si palesano di fronte a loro. Dure ragazzi dagli occhi glaciali, che sembrano averli presi di mira. E lei, che è completamente nuda, con le sole mutandine a coprirla, non se ne cura. Anzi, resta stretta alle braccia di Eryk, ascoltando le parole di quelli che sembrano essere nemici. Un sorriso malizioso e beffardo si disegnerebbe nuovamente sul volto di lei. Stanno giocando con la persona sbagliata. La rosata si distaccherebbe, con riluttanza, dalla pelle del Doku, mostrando chiaramente i propri seni. Poi si abbasserebbe con un movimento elegante e raccoglierebbe il proprio abito, senza indossarlo. < Mi volete? > sussurrerebbe, con fare sensuale. Sta giocando. Vuole far credere a quelli che lei sia davvero una tipa disponibile. Ma a giocar con il fuoco, ci si brucia. Non aspetterebbe nemmeno la loro risposta, che lancerebbe loro il proprio abito, permettendo a quegli sconosciuti di toccarlo ed annusarlo, facendo quello che più desiderano. Poi, arriverebbe il terzo sconosciuto, più audace degli altri due. Adesso è verso quello che verrebbero rivolte le attenzioni della Senjuu. Si volterebbe verso di lui, il quale a quanto pare vuole scottarsi come gli altri due. Qualche passo verso quello, per poi appoggiargli una mano sul collo, con il suo solito fare sensuale, senza la minima intenzione di attaccarlo. Non ancora. < Ti piace la mia audacia? > e se la mano fosse davvero poggiata sul collo altrui, lei farebbe qualcosa. Qualcosa di invisibile agli occhi dei presenti. Ciò che la rosata vorrebbe fare adesso è attivare il proprio Chakra medico. La prima cosa da fare è cercare le due energie che compongono il Chakra ed estrapolare solamente l'energia fisica. Si concentrerebbe sulle proprie cellule, immaginandole come una connessione infinita di parti. In ognuna di esse scorrerebbe un grande flusso chiaro, il Chakra. Esso scorrerebbe velocemente, senza fermarsi mai, in ogni cellula, in ogni connessione, da ogni parte. La parte difficile viene adesso: deve cercare di distinguere le due forze precedentemente unite. Cercherebbe di delineare più chiaramente quel flusso chiaro. All'interno di esso, nonostante il chiarore emanato, noterebbe due colori, lievi: uno rosso, l'altro blu. Immaginerebbe di scavare più a fondo, di essere un tutt'uno con quel grande fiume: ecco che qui distinguerebbe chiaramente i due colori, più vividi adesso. Cercherebbe di tirare fuori parte del filamento di colore blu, ovvero quello che simboleggia la forza fisica. Rinvierebbe la parte della forza fisica prelevata verso la propria mano destra. Tutte le dita, tranne indice e medio, verrebbero piegate. Le due invece rimaste dritte, si unirebbero, con forza. Un bisturi di chakra blu, che probabilmente gli altri non potranno nemmeno vedere, circonda le proprie dita. E, con un colpo netto, vorrebbe recidergli la giugulare, in modo silenzioso, con il suo sorriso sadico stampato sulle labbra. [Chakra 50/60][1/4 spostamento - 2/4 attacco con bisturi - 1/4 libero][equip lo stesso]

23:26 Eryk:
 E se finalmente stava facendo progress con Tenshi e soprattutto per una trama, il destino INFAME, decide di mettersi di mezzo un'altra volta, prima con quella luna rossa e oggi con tre balordi che a quanto pare hanno deciso di rompere i coglioni… <”Oh prossima volta a casa tua comunque, basta luoghi pubblici.”> le dice a Tenshi mentre gli girano abbastanza i coglioni per quella situazione che si è venuta a creare ma che ci vuoi fare.. Non sa ancora nulla di Tenshi, che grado ha, se ha già impastato il chakra, se può combattere così, lui invece è abbastanza fottuto dopotutto è mai possibile che a konoha la gente vada in giro a rompergli le palle a lui di continuo? È mai possibile che deve andare in giro con il chakra attivo 24/7?! Mentre i tre sono impegnati ad adocchiare Tenshi e a trastullarsi mentalmente su cosa possano fare alla Senjuu lui, all’oscuro di tutto dato che è un vicolo buio soprattutto dando le spalle a quello che appare dietro di loro che a quanto pare Tenshi se ne sta occupando. Ne approfitta del diversivo che questa ha creato, sicuro che avrebbe assunto un atteggiamento del genere, perché se ha capito una cosa di Tenshi è che lei è davvero una predatrice, solo perché con lui non riesce a esserlo in quanto il Doku semina dominio più di lei, non significa che i suoi istinti siano svaniti, anzi, probabilmente essendo repressi di continuo hanno bisogno di essere liberati e, non sapendo con chi ha a che fare, è giusto mostrare anche a loro le sue zanne, dopotutto non è solo fumo e niente arrosto. Prima che Tenshi possa lanciare loro il vestito ecco che Eryk urlerebbe <”BUGOOOOO, KULOOOOOO, IL BOMBAROLO DAI CAPELLI BIANCHI è QUI!”> a richiamare appunto i due anbu che hanno parlato con lui prima nel pomeriggio dopo l’esplosione, chissà se ci sono. A proposito di fumo unisce le mani insieme in una sottospecie di pugno con le dita della mano destra sovrapposte al dorso della mano sinistra. Da qui estende le falangi dell'indice e del medio di entrambe le mani, premendole uno contro le altre così come fa con i pollici alla base a formare il sigillo necessario per impastare il chakra. Chiude quel occhi ambrati e catapulta la propria mente all'interno del suo corpo. Rallenta il respiro e il battito cardiaco, cercando di farli entrare in sintonia l'un con l'altro come effettivamente ad unire la mente con il corpo. Il mondo all'esterno per attimi cessa di esistere, rumori e brusii di sottofondo diventano talmente lontani da non essere neanche percettibili all'udito del Doku. La luce che si rinfrange contro le palpebre chiuse pian piano sparisce, lasciando la mente in un buio pesto. Cerca di proiettare la propria concentrazione proprio lì sullo sterno, alla bocca dello stomaco dove le ha consigliato di fare e, una volta che il ritmo del cuore e del respiro sono diventati un tutt'uno, li prova ad unire in un’unica energia. Se il tentativo di impasto fosse avvenuto come previsto, Eryk a questo punto dovrebbe poter vedere dentro di se del fumo, probabilmente la sostanza alla quale è più familiare essendo un fumatore e, con il calore che il fumo porta con se, con quelle particelle della combustione, dar vita a un vero e proprio incendio che pian piano si presenterebbe come brace con quelle venature cremisi pulsanti. Il fumo catalizzatore a istigare le fiamme fino a quando da quelle braci già annerite, il fuoco dovrebbe iniziare a divampare attraverso quei condotti di trasporto del chakra all'interno del suo corpo. Il tutto dovrebbe avvenire mentre l’aguzzino alle proprie spalle se la sarebbe vedendo con Tenshi nuda che, diciamolo, che visione assurda è? Mentre i due davanti dovrebbero giocare con il vestito o forse ancora distratti da quel richiamo, dopotutto dovrebbero aver sentito dell’attentato del pomeriggio![Tentativo impasto.][Chakra 25/25]

Le sei paia di occhi seguono ogni vostro movimento, cauti eppure attenti, come volpi intente ad assaporar la loro preda ma vogliono prima giocarci , e sorridono a sentire la rosata e quell'abito che non viene raccolto < non ci importa di un abito, lo hai tolto da te, meno lavoro da fare > ghigna l'uomo dai capelli come la neve stessa. Sarà la stessa Tenshi a muoversi adesso verso il moro coi capelli corti, potrà andare a toccargli il collo senza problemi, e le sue iridi verde sondano il corpo nudo della stessa con un lieve sorriso sulle labbra. Riuscirai anche a richiamar la tua energia medica, particolare senza dubbio per creare quel bisturi di chakra, ma tempo che la lama stessa inizi a formarsi, tempo che la tua presa su quel collo svanirà improvvisamente, anzi, sentirai tu stessa una presa attorno al tuo collo, stringere con forza < quando lottate, siete piacevoli sai? Come dei piccoli animali in gabbia mentre squittite.. topolina.. fallo anche tu per me > e la mano sinistra andrà ad afferrar con forza il seno nudo della ragazza < oh taci, nessuno ci sentirà qui..adesso > siete soli, completamente, nessuno a vedervi, a sentirvi perfino! Eryk stesso andrebbe a provar ad impastare il chakra, ma prima di farlo, anche solo di mettersi in posizione sentirà arrivare da lui una stoccata contro il petto, molto forte che ti farà cadere a terra < e tu sta fermo..osserva pure > il moro dai capelli lunghi ti ha donato un bel calcio e adesso potrai notare il suo vestiario, camicia nera e pantaloni neri, gli stessi indumenti di tutti e tre, come facessero parte di qualcosa < sta buono, ho appena finito di cenare, non mi va di sporcarmi subito le scarpe col tuo sangue > il piede batte sul tuo sterno con forza, facendoti mancare un respiro. La situazione si sta facendo... scoppiettante. [ stessi turni, amatemi]

23:57 Tenshi:
  [Vicoli bui] Non appena il bisturi di Chakra circonda le proprie dita, quel tipo decide di fare l'audace anch'egli, afferrandole il collo ed il seno. < Oh, ti piace violento? > la sua lingua biforcuta non si ferma neanche adesso, in una situazione in cui una normale ragazza si sentirebbe in pericolo. Lei non ha paura. Lei è eccitata da quella vicenda casuale. Andrebbe a leccarsi le labbra, cercando di attirare l'attenzione del suo nemico proprio su di esse. Proprio mentre la sua lingua seguirebbe il contorno di quelle labbra, la destrorsa si muoverebbe, con un movimento attento e indice e medio ancora nella posizione precedente, verso il polso destro altrui, proprio quello della mano che le stringe il collo. La sua intenzione sarebbe quella, con un taglio netto, di reciderglielo, staccando la mano di quello dal resto del braccio. Se ciò fosse andato a buon fine, adesso l'altro si ritroverebbe senza una mano. Approfittando del momento, velocemente, proverebbe a ritirare il proprio chakra medico. Andrebbe a ricongiungere la forza fisica che era stata espulsa, quel filamento blu, alla forza spirituale. Il bisturi scomparirebbe istantaneamente dalle due dita. Questo non dovrebbe portarle via troppo tempo, cosicché, subito dopo concentrerebbe il proprio chakra Suiton all'interno del proprio stomaco. Farebbe risalire quel chakra suiton lungo il proprio esofago, per portarlo alla bocca. Lo espellerebbe dalle proprie labbra: due piccole sfere d'acqua verrebbero sospesa in aria, proprio di fronte alle labbra di lei. Così, comincerebbe a modellare quelle sfere, immaginando nella propria mente due piccoli quanto particolari uccellini. Le sfere prenderebbero la forma di due colibrì, con ali piccole e veloci ed una proboscide appuntita. Uno di essi verrebbe scagliato verso il capo del ragazzo dai capelli bianchi, mentre l'altro verso quello del ragazzo dai capelli neri. Vorrebbe provare a liberare quello che, forse, può essere considerato il proprio amante dall'accerchiamento dei due, concedendogli del tempo prezioso per fare le sue mosse. Spera vivamente che l'altro si renda conto del vantaggio che gli avrebbe concesso, così da poter sistemare quella situazione insieme. [Chakra 42/60][2/4 attacco con bisturi al polso - 2/4 colibrì verso le teste dei tizi][equip lo stesso]

00:17 Eryk:
 Si è dimenticato come si impasta il chakra, colpa delle tette di Tenshi a quanto pare che lo hanno distratto, come biasimarlo quando gli ballonzolano li davanti così perfette? Si ritrova senza neanche accorgersene a terra, a quanto pare neanche gli anbu che dovevano essere allertati hanno risposto alla sua chiamata e quindi niente, si ritrova lì a terra dopo un calcione che non ha visto neanche arrivare, probabilmente perché questo è troppo più veloce di lui o perché a quanto non ha i sensi aumentati dal chakra e non riesce a vederlo, in ogni caso, si trova ora a terra con questo piede a tirargli un altro calcio, come se fosse necessario infierire ulteriormente sul corpo dell’armadio per terra. Gli manca il respiro, dato che quel piede gli va a toccare proprio lo sterno e la bocca dello stomaco, facendolo inarcare in avanti per il colpo. Saliva che si porta all’interno della bocca dato quel colpo per poi venir concentrata all’interno della bocca. Non parla, non si muove, aspetta solo che il tizio che lo ha scambiato come un piedistallo si distragga un secondo per poi spingere la saliva all’interno della bocca tra lingua e incisivi inferiori, arrotolarla in uno scatarro e sputarlo fuori alla volta della cute esposta del tizio che lo stava sovrastando con la chiara intenzione di far si che il suo veleno entri in effetto o almeno che questo venga distratto da questa tattica, visto che sa chi sono i Doku, pronuncia anche il paese di Oto ma a lui questo non riguarda dato che lui non è tipico di lì e i Doku in generali non sono un clan vero e proprio ma diverse persone con questa simil patologia che si sono uniti per aiutarsi a vivere quasi normalmente con questo problema. Il suo liquido corporeo, saliva inclusa ha effetti allucinogeni al punto da rallentare le movente perché non è possibile discernere ciò che è vero da ciò che è falso e gli basterebbe che il suo liquido sia in contatto proprio con la pelle dell’avversario per far si che avvenga l’effetto previsto da quel veleno. A prescindere dall’esito dello sputo che mira alla parte esposta dai vestiti più vicina alla sua bocca. La destra andrebbe a chiudersi in basso al fianco per poi muoversi in verticale verso l’altro, intenzionato a colpire con le nocche chiuse di indice e medio, mantenendo il polso dritto per evitare di farsi male a sua volta. Direzione? Ovviamente testicoli del mal capitato, bersagliati da un montante dal basso. [1/4 preparazione saliva | ¼ sputo | 2/4 pugno ai coglioni]

La situazione sembra essersi messa male per i due, uno a terra, l'altra in balia del suo aguzzino, insomma qualcosa che farebbe tremare chiunque eppure la donna prende in mano la situazione stessa, con quella lama di puro chakra che recide il braccio stesso del nemico e crea anche quei colibrì che sfrecciano nell'aria stessa , eppure qualcosa di strano c'è. Allo stesso tempo anche il ragazzo steso a terra sembra voler fare qualcosa, sputare, oddio, e anche preparare quel pugno verso i gioielli del ragazzo. Due modi diversi senza dubbio, che avvengono in contemporanea, o quasi, ma tutti giungono a buon fine. Ma, c'è un ma, come sempre,quando tutti e due toccano in quel modo i nemici, questi andrebbero lentamente a disgregarsi in sabbia fine..prima di sparire completamente, e li vi troverete come prima, come se nullo fosse accaduto, non sentite dolore nel corpo ma la mente? Forse. Nessuna tecnica è stata creata, nessun calcio è stato donato, solo un illusione vera e da lontano potrete vedere di sfuggita una figura nera incappucciata su un tetto non troppo lontano da voi < bene bene bene > un ultimo dire che potrete sentire, una voce modificata che non vi farà comprendere il sesso stesso prima di fuggire via velocissimo, troppo veloce, un singolo fulmine nero che vi lascia li da soli, con quel vago intontimento della testa stessa che gira . Ma di certo ha sentito i vostri nomi e anche quello che stavate dicendo. [ chakra ristabilito al 100%][fine.]

00:49 Tenshi:
  [Vicoli bui] Tutti i suoi attacchi vanno a buon fine. La mano viene recisa ed i colibrì colpiscono in pieno i due malcapitati. Ma accade qualcosa di strano. Qualcosa che non avrebbe mai immaginato. Non era altro che una stupida illusione. E lei non lo aveva capito. Stringe le mani in due pugni, arrabbiandosi con se stessa, per poi recuperare il proprio vestito ed indossarlo. Da un lato, però, è sollevata. Sapere che Eryk non si trovasse in serio pericolo la fa star bene. Eccola, Tenshi che si fa strada nella sua mente. E Yami la lascia fare. Perché sa che fondersi con la sua controparte è la cosa migliore per affrontare la realtà. E' proprio in quel momento, però, che sente un ghigno, delle parole. Una voce modificata che non sa ricondurre a nessun volto, ma solo ad una figura nera che si allontana fulminea. Subito la sua mente si ricollega all'idea di Tsuki, che tutto avrebbe fatto pur di coglierla con le mani nel sacco. Ma non può essere lui. No, di certo non può esserlo. Perché non sa usare i genjutsu. E quindi... di chi poteva trattarsi? Distoglierebbe lo sguardo, tornando a concentrarsi sul Doku, ancora al suolo. Gli porgerebbe una mano, sa di essere forte abbastanza da aiutare a sollevarlo. I pensieri di lei sono confusi, ma cercherebbe di capire prima se l'altro stia bene. Lo studierebbe, osservandolo a fondo. < Vieni a casa mia > più che un invito, sembrerebbe quasi un ordine. Se lui le avesse afferrato la mano per rialzarsi, lei non lascerebbe la presa. E' certa che tra loro si sia creato un rapporto particolare che può permetterle di tenere la mano di lui stretta tra la sua. Non ha motivo di aver paura per la propria incolumità. Sa di essere abbastanza forte da poter affrontare qualunque cosa. Ma lui? Si era ritrovato coinvolto in qualcosa di strano, con cui probabilmente non c'entrava nulla. O, perlomeno, questo era ciò che pensa lei, non sapendo che anche lui facesse parte della squadra del fratello. Lo sguardo adesso si addolcirebbe, mostrando tutta la sua apprensione. Eccolo, quel suo lato apprensivo, quel suo lato da angelo. D'altronde, non conosce niente di lui, se non il suo nome e le sue parti del corpo (...). [Chakra on][equip lo stesso]

01:03 Eryk:
 Quello sputo e quei colpi andrebbero a segno uno in seguito all’altro, seguito poi da quei colibrì che colpiscono il suo avventore… se non fosse che questo si scioglie come neve al sole, peccato che sia sabbia fine e il tutto torna alla normalità. Il pensiero va subito a quello che pensa anche Yami probabilmente: un genjutsu eppure <”Oh io ste illusioni non le capisco, e una volta una farfalla di quattro metri sbatte le ali e mi trovo uno sciame farfalle che mi vogliono molestare, ora questo, eppure chi diammine l’ha visto colui che l’ha tirata, non dovrebbe esserci un contatto visivo reciproco? “> Ste illusioni saranno la sua dannazione. Si trova ancora a terra se non fosse che Tenshi ora gli tende la mano, la quale la va ad afferrare con la destra, alzandosi praticamente da solo con la spinta della mano sinistra contro il suolo e il ginocchio destro, tuttavia apprezza il gesto. Cerca di lasciarle la mano ma a quanto pare lei non ha la benchè minima intenzione di farlo, anzi gliela stringe e lo guida, sta volta verso casa sua. <” Non so chi sia quel tizio, ma potrei essermi messo in un guaio dalla quale mi sarebbe difficile uscirne. “> le dice, soprattutto perché ha sentito i loro nomi e sicuro anche ciò che stava dicendo prima, il problema è quanto ha sentito? Raccoglie a sua volta la maglietta da terra mentre scuote il capo incredulo dal come sia stato fregato e soprattutto alle conseguenze che possa comportare. <”Devo trovare il modo di contattare Al Miaeda, potrebbe cambiare i piani.”> si lascia scappare un una frase che è un misto tra un pensiero a voce alta e un sussurro, abbandonato completamente a Tenshi e a dove lo stava guidando se non fosse per quell’espressione così diversa da quella che lo ha abituato a vedere. Sorride beffardo come sempre mentre alza la sinistra e il palmo aperto dovrebbe posarsi sul crine rosa della piccola Senjuu in un buffetto, seguito da una carezza <”Inutile pensarci adesso, i problemi di domani li lascio al domani.” > le dice, come a interpretare quello sguardo da cerbiatto come apprensione nei suoi confronti, dopo tutto se non le avesse parlato in questo momento sarebbe al sicuro da possibili minacce, a meno che Mattyse stesso non lo inchiappetti malamente vendendolo agli anbu.

01:22 Tenshi:
  [Casa Tenshi] I passi si susseguono veloci, uno dopo l'altro, mentre trascina con sé Eryk tra le strade di Konoha. Ogni tanto i suoi passi si arrestano, prestando ascolto a ciò che egli ha da dire. < Era incappucciato, l'ho visto fuggire via... codardo >. Sì, era stato un codardo a non mostrarsi. Non aveva avuto coraggio. Aveva solo preso le informazioni che gli servivano, per poi svignarsela. < Hai ragione, siamo nei guai > il tono di voce è fermo, sicuro. Sa benissimo di essersi cacciata nei guai. D'altronde, finisce sempre così. Eppure, era stata cauta, si era allontanata in un luogo più appartato, per fuggire gli sguardi indiscreti. Ma non era stato abbastanza, a quanto pare. Suo fratello potrebbe davvero arrabbiarsi, se lo scoprisse. Sbufferebbe, mentre continua a camminare. Davanti alla porta di casa, alloggio che era riuscita a trovare nelle ultime settimane, si arresterebbe, per poi ascoltare ancora le parole dell'altro. E spalancherebbe gli occhi, esterrefatta, nel sentir pronunciare quel nome. < Al miaeda > ripeterebbe, allibita. In che rapporti era quel ragazzo con suo fratello? Perché conosceva quel nome? Perché vorrebbe perfino affidarsi a lui? L'altro le darebbe un buffetto ed una carezza, ma lei adesso distoglierebbe lo sguardo, aprendo la porta e trascinando il Doku all'interno della piccola casa. Accenderebbe la luce, dopo aver chiuso la porta a chiave dietro di sé. Solo adesso lascerebbe la mano del kusano. Deve fare chiarezza. Ha bisogno di risposte da parte del proprio interlocutore. E per averle ha dovuto trascinarlo in casa sua, lontano dalle orecchie dei Konohani. Casa che si presenta come un bilocale molto piccolo, con le mura completamente bianche. La stanza in cui si trovano loro è la camera da letto, mentre l'altra è la cucina. La rosata si siederebbe sul proprio letto, un matrimoniale, slacciandosi le scarpe, e inviterebbe l'altro a prendere posto sul letto o sulla poltrona di fronte ad esso, come più preferisce. Quando egli si sarà messo a proprio agio, lei comincerà a parlare. < Come conosci Al Miaeda? > la sua voce non ha più un tono sensuale, segno del fatto che il discorso si è fatto fin troppo serio. L'espressione apprensiva mostrata poco prima, ha lasciato spazio all'inespressività. < In che rapporti siete? > chiederebbe ancora. [Chakra on][equip lo stesso]

01:47 Eryk:
  [Casa Tenshi] LA segue dentro casa sua proprio così come voleva, proprio come dovevano fare in principio, in un luogo sicuro, non in mezzo a una via di Konoha, inoltre siamo sicuri che casa di Tenshi sia effettivamente sicura e non sorvegliata? Che ci siano ricetrasmittenti nascoste? Anche volendo ormai che importanza ha? Il gatto era uscito fuori dal sacco e già a quel nome che lei conosce si stupisce e non poco. Si infila le mani in tasca per levarne il contenuto, come le chiavi della sua camera in locanda, il porta monete con dentro qualcosa come tredici ryo, una miseria, e il pacchetto mezzo vuoto di sigarette di cui in questo momento ne fumerebbe volentieri più di una a dirla tutta, quell’essere stato messo in ridicolo non lo sopporta e il non potersi rifare sul responsabile gli sta quasi facendo circolare la bile in corpo. <”Pensaci, come faccio a conoscere il nome del terrorista che è ricercato per l’attentato al volto dell’ottavo con il fatto che sono il testimone?”> le chiede, o meglio le da quella risposta, omettendo appunto di ripetere che in realtà a sua volta è un complice, in fondo quella parte le era chiara, le dona così la risposta che stava cercando, mentre per quanto riguarda il loro rapporto va a unire i due indici di entrambe le mani insieme a formare appunto una coppia così da farglielo capire, tuttavia il vero problema è un altro: come fa lei a conoscere Al Miaeda e soprattutto si sente in grado di rispondere alle domande che sono legittime farle liberamente a casa sua? <”Come sai chi è? Non è un nome che il pubblico conosce ancora.”> le dice osservandola attentamente, ormai anche se lei si stesse comportando in una maniera amichevole per fargli dire cosa sa, era tardi, si era già sbilanciato prima di quel genjutsu e non aveva senso dubitare di Tenshi ora, infondo se lo voleva fottere, nel senso di fregarlo, doveva mettersi in fila a quanto pare visto che non sarebbe l’unica ma altre persone lo stanno cercando. Si alza in piedi e si afferra le braccia dai gomiti, stiracchiandosi appena , prima il destro e poi il sinistro, spostandosi dalla camera da letto in direzione di dove avesse qualcosa da bere, magari di fresco, no ma fai come se fossi a casa tua Eryk, tranquillo..

02:03 Tenshi:
 Adesso, tutto si ricollega. Era stato suo fratello a far saltare la testa dell'ottavo. Mannaggia a lui, perché non l'aveva avvisata? Avrebbe voluto esserci pure lei. Ma la cosa che la incuriosisce, adesso, è che Mattyse si sia fidato di Eryk. Deve capire fino a che punto, però, egli si sia fidato. Gli ha mostrato il suo volto? Qual è il ruolo del Doku in tutto ciò? Fa anche lui parte della squadra? Troppi interrogativi, che non possono essere risolti in una sola sera. Deve parlarne direttamente con l'albino, o rischia di dire ad Eryk ciò che non dovrebbe. < Perché si è fidato di te? > è l'ultima domanda che gli porrebbe. Suo fratello non è il tipo di persona che si fida facilmente degli altri. A malapena si fida di lei, per via della sua lingua biforcuta che potrebbe creare svariati danni. Poi una domanda viene posta a lei. Doveva immaginarlo, prima di tirar fuori quell'argomento, che anche lui se ne fosse interessato. Ma non poteva rispondere facilmente. Se le orecchie indiscrete li avessero sentiti anche lì? Ormai, non può fidarsi neanche delle proprie mura. Seguirebbe l'altro in cucina, senza dire una parola. Aprirebbe uno sportello, dal quale tirerebbe fuori due calici. Volgendosi verso il frigo, ne tirerebbe fuori una bottiglia di vino, che subito verrebbe stappata ed il contenuto versato nei calici. Lei prenderebbe il proprio, dopo aver poggiato la bottiglia sul tavolo, e manderebbe giù tutto d'un fiato il liquido purpureo. Si dirigerebbe poi verso un cassetto. Prenderebbe un taccuino ed una penna. Poggiandosi sul tavolo, si chinerebbe sul primo foglio di carta disponibile e vi scriverebbe sopra. Lo alzerebbe, mostrandolo ad Eryk. Una grafia tondeggiante recita: "Fratello". Nient'altro. Poi, poggerebbe il foglio e la penna sul tavolo, invitando silenziosamente l'altro a farne uso, se ne avesse avuto bisogno. Possibile che suo fratello si fosse veramente fidato di uno straniero? Cosa diamine sta combinando quel matto? E, soprattutto, dove diamine si trova adesso? Non l'avrà mica lasciata lì? [Chakra on][equip lo stesso]

02:17 Eryk:
  [Casa Tenshi] L’età di Tenshi si nota proprio da quelle piccole cose, come stappare una bottiglia di vino e versarla subito senza farla decantare o bere tutto d’un fiato quel calice di vino. Eryk è un attimo più raffinato in certi aspetti e, anche se ha quell’aspetto da leone dal crine nero, dietro a esso si nasconde un educazione da Yakuza che non lo fa sfigurare, come il fatto che prende il calice dal fondo , all’attaccamento della gamba per poi far roteare quel liquidi acidulo nel baloon in modo fa incorporare bene l’aria. La mano tutto il tempo rimane distante dal fondo del calice per evitare che il calore del suo corpo rovini il sapore del vino, sapore che tra l’altro viene assaporato prima ancora dal naso che dalla bocca, annusando le note che lo vanno a comporre per poi sorseggiarlo appena, lasciandolo danzare sulla lingua per poi ingoiarlo. Di certo non si aspettava del vino, così’ come non si aspettava di leggere quella parola lì che lascia ben poco all’immaginazione. <” Ecco perché quella maschera. “> le risponde con mezzo sorriso, facendo solo ora uno più uno, ricollegando quella maschera a una sua creazione e non a un acquisto, qualcosa che non poteva dedurre. Si porta il pollice destro alle labbra, ad asciugare quello inferiore dal vino e dalla sua saliva mentre si avvicina alla piccola Tenshi. La sinistra si dovrebbe posare sul dorso della mano che era in prossimità della penna e della carta, mentre dovrebbe bloccarla con il suo corpo tra lui e il ripiano della cucina. La destra cerca di muoversi verso il labbro inferiore della ragazza a sua volta , passando proprio quel pollice sul labbro inferiore che, tuttavia non ha sufficienti liquidi corporei del doku per indurle gli effetti. <”Perché abbiamo un obiettivo comune. Perché potevo fermarlo e invece gli ho offerto la mia collaborazione. Perché grazie a ciò che ho raccontato e che abbiamo pattuito, l’alleanza e Konoha stessa comincerà a conoscere il nome di Al Miaeda. Perché non giuro la mia lealtà a nessuno. Perché Konoha mi fa schifo. “> gli risponde, ci sono tanti motivi per la quale Mattyse potrebbe aver scelto di fidarsi di Eryk, probabilmente tutti questi e nessuno, l’incontro, o meglio il secondo, tra i due è stato casuale e fortuito alla causa del senjuu dinamitardo. Si mostra per quello che è con quel suo solito modo di fare e forse, essendo un Doku è proprio questa la maniera migliore per descrivere il suo operato, per descrivere Eryk come la più bella e forse rosa rossa ma con gli aculei velenosi, basti pensare a Tenshi e a che cosa le sta suscitando? Basterebbe un attimo per farla ricascare nuovamente nel suo veleno allucinogeno e darle quella sensazione che la aveva fatta sua quella notte.

02:36 Tenshi:
 Tutto è più chiaro, adesso, alla mente dei due. Certo, ci sono ancora un paio di cose che deve chiedere al fratello, ma per il momento va bene così. Nota quell'atteggiamento tutto particolare dell'altro, prima di bere il proprio calice di vino. Deve tenerci proprio alle sane bevute. Lei invece punta semplicemente alla sbornia. Chi se ne frega dei convenevoli e della degustazione? Vuole alcol per riparare i danni della serata. Ma non ha neanche il tempo di riempirsi un altro bicchiere che l'altro la blocca tra il suo corpo ed il ripiano della cucina. Il suo pollice cerca il labbro di lei, il quale si abbandona a quel tocco. Possibile che quando lui la tocca non riesca a pensare in modo lucido? In quel momento vorrebbe solo spogliarlo lì e farlo su quel piccolo ripiano. Ma lo ascolta, nonostante tutto. E le sue parole la eccitano ancora di più. Perché la sua intuizione era stata giusta: sono simili. Gli ordini non fanno per loro. Konoha non fa per loro. E quel sistema va distrutto, sin dalle fondamenta, altrimenti altri ne avrebbero sofferto. Lei in quella gabbia ormai ci sta stretta. Non vuole più essere la pedina di nessuno. Agirà solo per il proprio bene, come ha fatto negli ultimi mesi. Le piante dei piedi si distenderebbero nuovamente, per permettere al proprio viso di avvicinarsi a quello altrui, di certo ancora troppo alto. La destrorsa gli afferrerebbe il viso, tentando di abbassarlo verso il proprio, stringendo il proprio corpo, le proprie forme, contro quelle altrui. < Tu mi ecciti sempre di più > gli sussurrerebbe, senza mezzi termini. Se lui fosse abbastanza vicino, le proprie labbra vorrebbero toccare quelle altrui, per poi schiudersi e lasciarsi andare in un bacio, quasi violento, come se si stesse liberando dell'ansia accumulata durante la serata. Farebbe pressione con il proprio corpo su quello di lui, se le fosse concesso, così da rendergli chiaro il suo desiderio per quella notte. E se lui cogliesse l'invito, la rosata trascorrerebbe la notte a divertirsi con il Doku. Ma stavolta, lo avrebbe ricordato. [END]

02:48 Eryk:
  [Casa Tenshi] L’intento di Tenshi era palese così come era palese che non era contraria alla sua presenza o all’essere vista dal Doku, forse proprio per questo anche il fatto di apparire nuda non era un peso per lei, proprio perché quella salamandra la stava guardando per quella che è dietro alla maschera che vuole far vedere, dietro a Tenshi, dietro a Yami, quella fusione e ciò che entrambe vogliono, libertà, distruzione, caos, lui. Ascolta quelle parole e la fa muovere tranquillamente per avvicinarsi a lui se non fosse che la interrompe prima che quelle labbra morbide vadano a toccare le sue carnose. La destra che era sul suo volto si abbasserebbe il giusto per afferrarle proprio il collo e stringerla il giusto per farle mancare un respiro, così’ come il cuore ogni tanto fa quei balzi. Apre le labbra ma invece che baciarla le afferra tra i denti il suo labbro inferiore, tirandolo e lasciandolo andare ma non affonda mai con i canini, giochi preliminari che appunto ricordano alla coniglietta che sta desiderando le membra di una bestia ferale. Non c’è luna che tenga stasera, il desiderio dei due è solo loro e non è riconducibile a nulla, né adrenalina, ne effetti mistici, né il suo veleno. Dopo che le ha restituito il labbro la lascia andare dal collo, con le mani che tornano sul suo corpo a levare ancora quel vestito e sta volta anche quell’intimo nero, per poi cercare di afferrarla come prima nel vicolo, da sedere, solo per alzarla e farla sedere su quella superficie da cottura, in modo da renderla più alta e finalmente prestarle le sue labbra per quel bacio che voleva dargli. Trascorreranno la notte lì, una notte che probabilmente non sarà neanche l’ultima e sicuramente avranno da parlare ancora dei progetti di entrambi, perché se Eryk è lungimirante ma utopistico, Tenshi per ora è concentrata solo sul presente, capace che i due si equilibrino in quella loro ricerca della loro libertà. [END]

I due si incontrano al monte dei volti, subito dopo l'attentato di Al Miaeda. Lui sa qualcosa di quell'attentato che lei non sa e per questo lo trascina in dei vicoli. La denuda (?) per cercare di capire se possa fidarsi di lei, ma compaiono tre tizi che si prendono gioco di loro. Essi si scopriranno essere frutto di un'illusione di una figura incappucciata che ha sentito i loro discorsi. Dopodiché Tenshi trascina Eryk nella propria casa, per farsi dire tutto ciò che sapeva. Scoprono di essere legati entrambi ad Al Miaeda e fanno sesso per festeggiare (???). Un riassunto un po' di merda, ma vabè, godetevi la giocata ML