Team Pace.

Free

0
0

18:03 Mattyse:
 Mal di testa? ZERO. Depressione? Tre mila. Felicità? Pure. Com'è possibile? Basta passare buona parte della giornata a bere, anche se non essendo proprio abituato a bere il ragazzo può reggere giusto qualche bicchiere per poi crollare e finire K.O. Tipo in quel giorno, in cui all'arrivo del pensiero, quell'invito nell'abitazione del decimo, il bianco si ritroverebbe a testa in giù sul divano, con i piedi che penzolerebbero oltre lo schienale del sofà e i capelli liberi, con le punte che toccherebbero e si spargerebbero sul pavimento. Sul tavolo una bottiglia di vino rosso svuotata, si ma nell'arco di due o tre giorni, sdraiata e pronta a rotolare ad ogni vibrazione. Quel pensiero, l'invito a raggiungere la Judai a casa sua, obbliga il giovane a 'scattare' in piedi, uno scatto molto retorico per le sue condizioni: Mat ruoterebbe il bacino in senso orario per far ricadere le gambe, a peso morto, sul divano, sbilanciandosi così in maniera eccessiva e perdendo l'equilibrio che gli permetteva di non cadere con la testa sul pavimento. Alzarsi in piedi per il terrorista-anbu è più che una sfida. Ma dovo diversi tentativi falliti e diverse imprecazioni, vi riuscirebbe... forse. Allora, la luna rossa non incombe più su di te, e l'effetto dell'alcool sta pian piano svanendo, lo puoi capire da quella sensazione grigia, di vuoto, abbandono, inutilità... "Bevoooo, bevooo, bevo bevo bevo! Mi ubriaco, e son felice! Anche se poi scoppierò!" Non era così? Ah no? Mat, riuscito nella sua prima grande sfida, andrebbe a vestirsi, sa bene cosa indossare, forse, e cosa portarsi... Dopo una lunga passeggiata, seguendo le indicazioni che gli sono state date {Entra nel quartiere Nara e cerca la casa più grande che ci sia. Bussa.} Mat dovrebbe giungere alla casa della kage della foglia e vi si fermerebbe dinanzi per contemplarla qualche secondo. Il passo successivo, verrebbe compiuto con il piede destro, che come il gemello calza quegli stivali alti e neri, che stringono fino a metà polpaccio dei pantaloni neri di una qualche tuta rubata al ninjaspin-coff coff- Una maglia bianca copre il busto e il sigillo a fuoco che adorna il pettorale destro. Il bianco però ha preso delle scelte bizzarre, tra cui avvolgersi il fuuda con il kanji "oni" al polso sinistro, stringere tra le dita della mano destra una bottiglia di vino rosso (Buono il vino rosso, si si.) e il portarsi il piccolo Ahrai. Dov'è questo? Ma ovviamente sul soffice e comodo! Esattamente sdraiato sulla testa del ragazzo, utilizza i suoi capelli come cuscino! Mat avanzerebbe di qualche metro, sollevando poi la mancina per andare a picchiare con le nocche contro la porta, con una certa forza, nel tentativo di generare un suono utile a lasciare intendere che fosse arrivato. Nel gesto, terrebbe il palmo rivolto verso di se, porgendo all'entrata il dorso della mano. Il piccolo Ahrai, parrebbe inizialmente dormire, ma forse la presenza degli animali nella casa potrebbe svegliarlo. Bhe, speriamo solo non carichi Furaya come ha fatto con Ryuuma. [Equip: vino rosso][Status brillo]

18:05 Furaya:
 Soggiorna tra le quattro mura (tre, se contiamo la parete interamente fatta di vetro che dà sul giardino sottostante), con Choco come sua unica compagna. Trattasi d'un gatto di razza certosino, anche d'una certa età contando che l'ha salvato quand'era solo un cucciolo, dal manto grigiastro e dagli occhi arancioni. Sosta sulle gambe della fanciulla, dormiente ma con un orecchio sempre alzato come ogni gatto che si rispetti. Certo, non ha più l'agilità d'un tempo, ma questo non vuol dire che non sappia graffiare o sfuggire via alle grinfie della padrona. Quest'ultima, messasi comoda, ne accarezza appena la coda con far pensieroso anche perché, telepaticamente parlando, è ancora connessa con la mente del bombarolo pazzo, reo confesso d'aver fatto esplodere il Ponte Naruto. Veste coi suoi soliti abiti, probabilmente poiché appena tornata dal lavoro in Magione, come suo solito. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Ha però depositato tutte le armi nell'apposito armadietto, assieme ai Fuda o quant'altro non sia assolutamente necessario. Il coprifronte è ancor tenuto tra i rosei ciuffi, privatasi però dei sandali per comodità e di eventuali armature indossate durante la giornata. La Magione è abbastanza grande, così come il suo appartamento all'ultimo piano. Al pari d'un attico, possiede un gran bel paio di stanze che siano per gli ospiti, da letto od i bagni. Il salotto è bello ampio collegato ad una cucina neanche troppo vistosa. Del resto, non ha praticamente mai il tempo di farne uso. Non a caso, è lucida e splendente come se fosse quasi nuova. I colori tendono perlopiù al bianco e al nero, come se si trattasse dello Yin e dello Yang. Dalla vetrata, per metà coperta da delle lunghe tende scure, è possibile vedere un fiorente albero di ciliegio nell'angolo più in fondo, assieme ad alcune bestioline -come quell'enorme cane Ninja che ancora vive con lei. Chiaramente, all'ingresso del Quartiere non viene infastidito più di tanto, non vi sono grandi restrizioni. Tutti i Clan sono in pace tra di loro. Tuttavia, all'entrata della Magione della Capo Clan, qualche richiesta del motivo per cui stia entrando potrebbero fargliela sicuramente due guardie. [ Chakra ON ][ Animali ON(?) ]

18:33 Mattyse:
 E come gli era stato anticipato... Mat verrebbe fermato da due guardie, che prenderebbero a fare qualche domanda... "Mattyse Kanishiro Senjuu. Sono stati invitato da Furaya Nara per... Non ho ben capito cosa" E' difficile sembrare seri da brilli, soprattutto con un cinghialino sulla testa e una bottiglia di vino rosso sigillata nella mano destra. "{Furaya... Sono qui? Ma penso di non star molto simpatico alle guardie... Come mai non sto simpatico a nessuno?}" E te lo chiedi? Prova a far scoppiare qualcosa in meno e a non presentarti brillo. Se vi fosse una divisione come per l'amico Goryo probabilmente la parte associata ad Al Miaeda ora si pianterebbe una cinquina sul viso tanto forte da rompersi il naso. Il bianco così cercherebbe di apparire serio e sano, sollevando ogni tanto la mano mancina per assicurarsi che il piccolo Ahrai non sia andato a far casino al posto suo. "Si, ho il permesso di entrare" Non scritto però. COME LO ATTESTIAMO CHE HA UN PERMESSO NON SCRITTO MA CHE E' LA VOCE DELLA DECIMA NELLA SUA TESTA AD AVERGLIELO DATO FURAYA? CORAGGIO. "{Furaya, piccola stella senza cielo? Miglior capo villaggio che potessi mai desiderare? PER FAVORE AIUTO}" E così cercherebbe di supplicare la Judai di presentarsi, raccattarlo come si fa con un gatto per strada. "{FURAYA AM- Ma che sto dicendo?}" Non esageriamo Mat, sai bene che così puoi chiamarci una sola persona. "Va bene va bene. Ci rinuncio." Accennerebbe così a fare qualche passo indietro, mentre la mancina parrebbe andare a prendere il piccolo cinghiale, ma non lo leverebbe dalla testa, servirebbe solo per non farlo cadere. Perché dovrebbe cadere? Perché avete mai visto Mat rinunciare per un no? AHAHAHAHAHAHAH. Il bianco di fatti, chinerebbe lesto il busto in avanti con l'intento di spostare in quella direzione il baricentro, sollevando il piede sinistro, mentre il ginocchio verrebbe portato vicino al petto, tutto questo per permettere a tutti i muscoli della gamba destra di 'esplodere' per quello scatto in avanti, che vedrebbe il portar il braccio destro in avanti per bilanciare il peso che riceverebbe un repentino spostamento. Ce la farà? Ci riuscirà? Mat allungherà il ginocchio quando il piede sinistro sarà ricollegabile, con una linea perpendicolare al terreno, alla propria fascia addominale, andando rapidamente a piantare la punta sul terreno per far 'esplodere' anche i muscoli di quell'arto mentre il gemello verrebbe sollevato, il ginocchio piegato per ripetere lo stesso movimento. L'intento dello scatto è quello di sfondare qualsiasi cosa a cui le guardie possano essere lì a difendere. Mat entrerà. VIVO O MORTO. [Equip: vino rosso][Status brillo]

14:51 Furaya:
 Sì, beh, che sia stato invitato da Furaya è la pura verità. Comprovarlo è tuttavia molto difficile, specialmente perché il tutto è avvenuto nella mente del Senjuu. E pensate se riferiste ad una guardia che sentite la voce dell'Hokage nella testa, la stessa voce che vi ha invitato lì in tarda serata. Insomma, le risate sono assicurate ma potrebbero comunque sbatterlo fuori dal quartiere vedendolo brillo e con una bottiglia di vino in mano, per non parlare del cinghiale che porta in equilibrio sulla testa. "Sì, certo, e perché hai una bottiglia di vino con te?", chiede una delle due guardie schernendolo e colpendo col gomito l'altra, come a volersi divertire nei confronti del povero ubriacone di turno che si è avventurato in una zona proibita. "{Fattele due domande}", gli risponde invece mentalmente la Nara in merito al primo quesito sul perché lui stia così antipatico a chiunque, non soltanto a quei due che ne stanno fermando l'ingresso. "Se hai il permesso, non ci sarà nessun problema a mostrarcelo, giusto?", replica la seconda guardia, quella che finora ridacchiava ma era rimasta in silenzio, facendo parlare il primo. Grasse risate, ovviamente. Non lo stanno affatto prendendo sul serio. "{.......}", evita, anzi si rifiuta di rispondere ancora alle sue parole, ma lui potrà benissimo sentire come se avesse "aperto" la comunicazione, senza dir altro o anche solo iniziare il suo dire. Chi glielo fa fare? <Non voglio crederci.> Solleva quell'enorme ammasso di pelo che ormai è diventato il suo gatto, poggiandolo delicatamente da un lato assieme alle proteste di quest'ultima che miagola alla di lei volta. <Andiamo, torno subito.> Fa roteare gli occhi verso l'alto, continuando ad ascoltare ciò che nella sua mente il ragazzino pare stia dicendo. Si spalma lentamente la dritta sulla faccia, sostando ritta in piedi accanto al divano. Il problema principale, però, è che lo stato brillo del bianco non gli permetterebbe di intuire quando è il caso di dire... No. Quindi, si lancerebbe senza colpo ferire verso il portone, ovviamente chiuso, contro il quale andrà sicuramente a sbattere. Le guardie, prese in contropiede, sbarrano gli occhi e si girano in sua direzione di scatto. Non fanno in tempo a fermarsi dato che, grazie al sigillo che gli ha donato sul Fuda, la Nara sbuca letteralmente innanzi a Mattyse o comunque nei suoi immediati pressi. <Hai finito di fare casino?> Braccia parallele ai fianchi, espressione torva ma che tradisce una certa risata trattenuta con molta fatica. <Tranquilli> Verso gli uomini all'ingresso. <il permesso ce l'ha, sicuramente non quello di sfondare il portone.> In qualche modo. Ebbene? [ Chakra: 135/165 ][ Dislocazione Istantanea ]

15:01 Mattyse:
 Il bianco darebbe così una spallata al portone, non riuscendo però ad aprirlo. Il cinghialotto verrebbe scosso ma la mano mancina era stata messa a protezione apposta per non farlo cadere e non fargli far male, a differenza sua che, probabilmente, domani avrà un livido sulla spalla sinistra. La mano destra, in tutta l'azione, stringeva il collo della bottiglia, prestando attenzione a non farla sbattere da nessuna parte, romperla sarebbe stato un disastro. Dopo il colpo, Mat cadrebbe sul ginocchio destro e stringerebbe appena l'occhio sinistro, in uno sforzo più che visibile di non lanciare un chissà quale gemito di dolore. "Diamine. E voi? Vi presentereste a casa di altri a mani vuote? Che razza di educazione vi ha dato vostra madre." Ora li accusa, un po' infastidito a causa del loro prenderlo in giro, del fallimento di quell'irruzione e del commento della donna... Veramente, perché sta antipatico a ben tante persone? Forse ha un aria da superiore, un modo di fare che potrebbe far credere che se la tiri? Non lo sa, non ci arriva... eppure non si fa problemi a scherzare con tutti. Alla comparsa della Judai, il bianco andrebbe a posare i propri occhi ambrati in suo favore, accennando ad un sorriso, rammaricato però, non completamente sincero quanto ancora colto vittima di quei quesiti che la donna gli ha messo in testa. Tanto forte psicologicamente, ma quando due cose in croce non vanno come vuoi tu diventi fragile eh? Un piccolo vetro che pensa di essere antiproiettile e in realtà è solo lo schermo di un Iphone. Destinato a romperti per una pressione appena troppo forte di un pollice. "Scusa..." Chiederebbe così abbassando ora lo sguardo, cercando poi di rimettersi in piedi, mantenendo sempre la mancina sopra il proprio capo, o almeno ancora per qualche secondo. Quando libera Ahrai, questo si avvicinerebbe il più possibile in direzione della Kage, puntando le zampette sulla testa del Senjuu. "Ahi... Ahrai! Così cadi." terrebbe così la mano poco avanti al cucciolo, pronto ad acciuffarlo in qual si voglia momento. [Equip: vino rosso][Status brillo]

15:12 Furaya:
 Le guardie esterne continuano a schernirlo, come se si trattasse tutto d'un pessimo scherzo mal riuscito. Mica ha cercato di sfondare la porta della Magione del Capo Clan. Che belle guardie che ti sei trovata pure tu, eh! Al commento del bianco, i due continuano a ridersela e a spalleggiarsi l'uno con l'altro, ricevendo però delle occhiate torve e mettendosi subito all'erta nel notar l'arrivo della Judai. "Non vi avevamo vista, Capo Clan", commenta uno di loro, facendosi stranamente serio. Chiaramente, non lo aiuta a rialzarsi o a rimettersi in sesto. Non si aiutano i terroristi ed i traditori, questo è un dato di fatto. Le chiede addirittura scusa, ci sta provando almeno. <Dopo aver cercato di sfondare il mio portone?> Gli chiede con evidente sarcasmo, aprendolo ora con le proprie mani e spingendolo in avanti per permettere ad entrambi di varcare l'uscio. Non prima, certo, d'essersi assicurati che Ahrai non cada dalla testa del bianco. <Non dovresti portarlo così> Pronuncia, mentre tenta d'allungare ambedue le braccia in direzione della bestiola, portando le mani sui rispettivi fianchi di Ahrai, ammesso si faccia prendere e non scalpiti. E, qualora in questo vi sia riuscita, vi lascio immaginare cosa accadrà di seguito. Ah, non posso? Devo scriverlo? Va bene. Qualora sia riuscita ad accoglierlo tra le proprie braccia, è palese che inizierà ad avviarsi verso il piano superiore per poter tornare alla propria abitazione. Fin qui, niente di strano, ma il fatto che Mattyse venga totalmente ignorato in virtù delle coccole da regalare al pancino del cinghialotto è tutto dire. <Ti sbrighi?> Bercia nei confronti del Senjuu, ignorando possibili sbandate, l'incapacità di salire decentemente le scale o qualsiasi altro urto possa subire. E' lui che c'è andato brillo! [ Chakra ON ]

15:20 Mattyse:
 Quelle guardie sembrano continuare, come se lui non avesse ragione no? Si, magari non doveva presentarsi lì brillo, ma cosa ne poteva sapere di ricevere un invito del genere? Non è certamente colpa sua! Il bianco, dopo essersi scusato osserverebbe ancora le guardi, assottigliando lo sguardo. No, non puoi farle esplodere. Sono le guardie della decima e per quanto si stia comportando da odiosa ne hai bisogno... Quella cosa sta diventando stancante. Per lo meno un po' di educazione, lui si sta impegnando per darle modo di fidarsi ed è consapevole che deve passarne di acqua sotto i ponti, ma neanche tanta arroganza. "Mostravo un invito che era nella mia mente?" Chiede ironico, permettendole di prendere Ahrai, questo apparirebbe si scalpitante, ma di farsi prendere in braccio. "L'ultima volta che l'ho portato in giro tenendolo in braccio è scappato e ha caricato un passante." E non uno qualunque. "Se sta la sopra gli viene l'abbiocco." Quindi dorme con i bianchi capelli del Senjuu. Non male. Ora Mat si vedrebbe il portone aprirsi dinanzi gli occhi e poi costretto a camminare dietro alla ragazza. Si, nonostante lo status, il colpo alla spalla e il nervoso che ha già accumulato sta contrastando l'alcool con un certo effetto, già a salire le scale non avrebbe molti problemi, ma solo bisogno di tenersi con una mano all'apposito scorrimano. "Sto arrivando sto arrivando. Abbi un po' più di rispetto per i vecchi." Ecco, ancora non si è arreso, cerca di scherzare con la decima anche se in cuor suo sa che non porterà assolutamente a nulla. "Questi giovani d'oggi." Sussurrerebbe ora tra se e se, scuotendo appena il capo. [Equip: vino rosso][Status un po' meno brillo]

15:31 Furaya:
 <Potevi provarci> A mostrare un invito che, ovviamente, non essendo cartaceo, non è possibile far vedere? Certo che sei davvero un piccolo genio del male anche tu. <o almeno evitare di presentarti con una bottiglia di vino e l'aspetto di un ubriacone.> Uno di quelli che si mettono ai bordi delle strade a chiedere l'elemosina, per esempio. Che belli che sono! <Ammetto, però, che potresti avere un minimo di ragione.> Un minimo? Cinquanta e cinquanta, dai. Sarebbe già consono ed adeguato a quello che avete dovuto passare entrambi: lei che s'è scomodata con la dislocazione che consuma una bella fetta di Chakra e lui che stava discutendo con le guardie. <Se sai che è così irrequieto, dovresti innanzitutto trovare un metodo per renderlo mansueto. Oppure potresti evitare di portartelo dietro finché non avrà imparato. Hai provato con dei piccoli premi?> Del cibo da associare a delle regole semplicissime, in modo che possa iniziare ad apprendere cosa sia giusto fare e cosa sia, invece, sbagliato commettere. Ecco, caricare un passante non è proprio la migliore delle idee. Ora che è piccolo magari sì, ma quando sarà diventato adulto potrebbe risultare essere un vero e proprio problema. <Non mi sembrava molto addormentato.> Ma potrebbe essere stato a causa dello scossone che ha ricevuto l'animale quando il padrone è sbattuto contro il portone della Magione. Le dita della dritta carezzano il dorso di Ahrai, tenendolo ben saldo con il braccio mancino piegato di novanta gradi verso l'interno, parallelo allo stomaco. Continua a salire le scale sino al terzo piano, lanciando di tanto in tanto delle occhiate dietro le proprie spalle per sincerarsi che non si stia perdendo o che non si stia fermando dove non deve. Tra primo e secondo piano, vi sono uffici e una sottospecie di museo che racchiude la storia dei Nara, luogo che al momento è precluso a chiunque. Sol una volta all'ultimo piano, aprirebbe la porta che conduce alla propria abitazione, aspettando innanzi a questa e facendo passare Mattyse per primo. Mica scema, deve tenerlo sempre sotto controllo. Ed è in quell'istante che la bestiola cicciotta, grigiastra e vecchietta salterebbe con poca grazia giù dal divano con un lento miagolio. Ora ci manca solo la Civil War tra Ahrai e Choco. <Con i capelli bianche che ti ritrovi, potresti impersonare davvero bene un vecchio, in effetti.> Ha fatto una battuta? Che non fa ridere, certo, ma almeno ci ha provato. [ Chakra ON ]

15:42 Mattyse:
 Meglio sorvolare di chi sia la colpa, è consapevole di non essere proprio nel giusto, ma non si sente neanche nel torto... Ha avuto una interpretazione di quello che stava accadendo e ha dovuto prendere una scelta, un atteggiamento da seguire nei confronti di quelle guardie che hanno avuto da scherzare forse un po' troppo. "Ci sto provando. Già che si sia impuntato e non ti abbia caricato vuol dire che sta funzionando... o che gli piaci, non lo so bene. Di solito carica tutti in qualsiasi evenienza e poi si prende più grattini di un gatto." Gatto, è quella la parola chiave. Ma ancora non può saperlo, in fondo sta solo salendo i gradini, uno dopo l'altro. Quanti cazzo di piani ci sono? Dove vive? In cima alla torre di Pisa? "Dovevi vederlo prima di tutto quel trambusto... potevo ballare qualsiasi cosa che non si sarebbe mosso." Giusto per confermare che è stato tutto il casino fatto a svegliarlo e ad attirare la sua attenzione. Giunto al piano, la Judai apre la porta e lo invita ad entrare per primo, educazione? Controllo? Non lo sa, ma una parte di se inizia ad arrendersi, anche se è consapevole che non deve farlo. "Pensa, io alla tua età cavalcavo cinghiali e facevo scoppiare ponti con un batter di dita" Ecco, tenta di cogliere la battuta, mezza battuta, della decima per poter buttare giù un discorso che avrebbe del tragico, tra le vicende che li uniscono, i capelli bianchi di Mat e un ipotetica vecchiaia. Il bianco ignorerebbe in primo luogo il gatto, osservandosi poi attorno. "Bella casa... Dove te la posso mettere?" Ora invece, tornerebbe al classico Mattyse, educato, con un po' di cervello e, quando possibile, elegante. Chiederebbe ove poter posare la bottiglia di vino, sollevandola con il braccio destro per attirare l'attenzione della donna proprio su questa. "So che non bevi, ma ogni tanto non farà male" Si, ogni tanto, tu ultimamente ci stai dando sotto come se fosse il tuo nuovo sport preferito.[Equip: vino rosso][Status un po' meno brillo]

16:00 Furaya:
 Giusto, meglio sorvolare circa questioni che non sono propriamente importanti. <Potrei piacergli, in effetti. Ho un sacco di animali con me.> E deve ammettere che è vero, alla fin dei conti nessuna di quelle bestiole può lamentarsi della sua "padrona". Il cane di Kirha vive nel suo immenso giardino, un luogo spazioso ed enorme per un cane di quelle dimensioni. Per non parlare di Choco che risulta essere la regina della casa quando la Nara non c'è e, beh, è praticamente sempre assente. E il falco? Oh, anche quello non ha di che lamentarsi seppur siano abbastanza vecchiotti. Son cresciuti con lei, del resto. <Forse, la sua è solo smania di attenzioni. Cerca di prendere tutti a capocciate soltanto per avere dei grattini ed essere guardato.> Sì, degli animali ne sa qualcosa avendo convissuto con tutte quelle bestioline appena citate, quindi non c'è nulla di cui doversi sorprendere. Inoltre, ipotizza soltanto, non potendo sapere granché del resto. <Potevi evitare il trambusto, no?> Se la ride, poco ma se la ride, strano ma vero. Sa bene che non sarebbe neppur riuscito a varcare il portone qualora non fosse scesa direttamente lei. <Alla tua età> Interviene in un botta e risposta repentino e doveroso. <vincevo le guerre e se adesso non lo stai facendo anche tu, vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro.> Fa spallucce, piegando le ginocchia e poggiando ora Ahrai al suolo, assicurandosi che non prenda a capocciate il gatto o il divano. Sarebbe divertente, però. <Poggia anche lì.> Indica il tavolino grigiastro posto innanzi al divano, dove poter appunto poggiare la bottiglia che si porta dietro. <Ricordami> Se ci riesce, valutando la quantità di vino che potrebbe aver ingerito prima del suo arrivo in quel posto. <quale tatuaggio intendevi fare e come pensi di coprire quel marchio.> Lei ci mette il suo, ovvio, ma deve anche capire cosa voglia il "cliente" quest'oggi prima di iniziare a lavorare. S'avvicina ad un mobiletto contenente rotoli, libri, tomi e quant'altro di cartaceo si possa avere in una casa, tirando fuori un fuda che vien posato, poi, accanto alla bottiglia. Ci sono i suoi attrezzi all'interno, quelli da tatuatore, con un Kanji recante il nome "Simbolo" che l'aiuta a ricordare cosa ci sia contenuto. Anche lei pecca di pessima memoria a breve termine talvolta. <I bicchieri sono in cucina.> E' un invito a sentirsi come se fosse a casa sua? Ed ha anche pronunciato "bicchieri" e non bicchiere! Indirettamente, sta praticamente accettando il vino. [ Chakra ON ]

16:14 Mattyse:
 Bhe, la supposizione della kage è più che corretta, e questo Mat lo sa bene, ma rimane un atteggiamento da correggere, magari modificare. "Deve solo capire che prendere a testate qualsiasi cosa abbia un cuore non sempre porterà a delle coccole. Soprattutto quando sarà grande." Una testata potrebbe spezzarti una gamba, e non penso esista qualcuno che possa fargli dei grattini dopo che gli ha spezzato una gamba. O forse Mat... Ma questa è una cosa a parte. "Si, alla mia età vincevi guerre e sono sicuro che hai sudato ogni carica e premio che hai ricevuo." E fin qui non ci sono note di malizia o ironia, per quanto siano i due opposti, non può negare di provare stima per la persona che ora ricopre la figura di Hokage. "Ma se per mantenere la pace che hai sudato io devo far crollare qualche ponte..." Ecco l'ironia, la battuta, la consapevolezza che il suo attacco, comunque, può essere giudicato in due mila modi diversi, ma la donna ha capito come la pensa, sa che di buio lui ha solo la strada, e non l'arrivo. E nel mentre, mentre fa questa battuta mezza verità, andrebbe a posare la bottiglia la ove gli è stato indicato. L'alcool ogni minuto diventa sempre più debole e il ragazzo riprenderebbe così sempre più coscienza di se. "Non voglio coprirlo, vorrei che lo ricalchi. In modo che vi sia inchiostro e non solo una cicatrice. E il secondo..." la mano destra, ora libera, andrebbe a prendere il fuuda che avvolge l'avambraccio sinistro, quello con la scritta 'oni' per posarlo sul tavolo. "Rischio di dimenticarmelo e non è quello che voglio. Quindi, vorrei me lo tatuassi dietro al collo e usassi il tatuaggio." Le sta chiedendo non uno, ma ben due tatuaggi che lo legherebbero a lei, forse in eterno. In pratica le sta chiedendo di violare tutta la sua privacy senza il più che minimo problema. Quindi, verrebbe invitato ad andare a prendere due bicchieri, e come rifiutare, lei non è solita a bere, non può certamente sprecare un occasione simile! Il bianco ora andrebbe a cercare quella che sarebbe la cucina, per poi entrarvici e andare alla ricerca di due bicchieri. Mattyse Kanishiro e la ricerca dei bicchieri maledetti. Al suo ritorno nella sala andrebbe a posarli la vicino alla bottiglia di vino rosso. Ahrai, nel mentre... Bhe... Adora stare in compagnia di altri animali, abituato a stare con i fratelli... ma odia quando questi non lo considerano. Quindi con molta probabilità si sarà avvicinato al gatto per molestarlo inizialmente, dargli fastidio in cerca di qualche coccola. E se venisse attaccato? Bhe, è l'animale di un bombarolo, gli scoppierebbe contro tentando di fustigarlo di testate.[Status non più molto brillo]

16:42 Furaya:
 <Questo dipende anche da come ti comporti quando fa un errore. Se non lo sgridi o non gli fai capire che sbaglia, lo rifarà ancora ed ancora. Ma è probabile che sia soltanto una fase della crescita.> Si tratta palesemente di un cucciolo. <E' maschio o femmina?> Dal nome, non riesce ad intuirlo come vorrebbe. Resta però ad osservare l'andazzo, con Ahrai che pare avvicinarsi al gatto ciccione che si è appena spaparanzato a terra, incapace di muoversi oltre. Agita appena la coda nell'aria come se con questa volesse, in qualche modo astruso, fare in modo di confondere il cucciolo di cinghiale abbastanza da non farsi prendere a capocciate. Lancia un miagolio fioco, non volendo consumare altre energie per qualcos'altro che non sia mangiare o dormire. E nel secondo caso, non le consumerebbe neppure. <Mh.> Commenta appena in sua direzione, poiché le parole altrui sembrano quasi un contentino nei di lei confronti, nonostante l'argomento fosse stato formulato più come una risposta ad una battuta che altro. <Quando eravamo a Kiri> Gli rivela, assottigliando appena le palpebre e seguendone i movimenti nella cucina, lasciando or perdere le due bestioline intente a socializzare. <stavo pensando di uscire dall'Alleanza. D'altronde, il Mizukage, che era nostro alleato, ha attaccato Konoha senza un motivo ben preciso: soltanto perché anelava alle guerre, ripudiava la pace.> S'alza in piedi, dunque, prendendo posto sul divano e allungando la manca in direzione del Fuda, nel quale vi andrebbe ad immettere una esigua quantità di Chakra per permettere agli strumenti da tatuatrice di venir fuori, comprendenti di medicinali vari per la sterilizzazione degli aghi e della pelle, macchinario, inchiostri di diversa tintura. Non sembra mancar nulla, seppur analizzi con attenzione tutto quel che vi è davanti a sé. <Il Demone Rosso ha distrutto il Quartiere Akimichi, uccidendo persone innocenti. Tu hai fatto saltare il Ponte Naruto nel territorio di Kiri. Sembra quasi un circolo di Karma.> Scuote il capo assieme ad uno schiocco della lingua ed una mezza risata nervosa. <Dovremmo riparlare di quell'argomento.> Eventuali guerre per mantenere la pace, compiute soltanto per quest'obiettivo ed evitando vittime ignare. O evitando che tutti muoiano, ma questo non porterebbe ad altro che sospetti. In guerra, si muore con onore. Significherebbe togliere l'onore a dei valorosi Ninja in virtù d'un bene più grande? <La cicatrice sarà comunque visibile se devo ricalcarlo.> Esternamente al Kanji, la pelle risulta comunque essere raggrinzita per ovvi motivi. <Come preferisci. Questo non dovresti neppure spiegarlo.> In fondo, si tratta di un simbolo "Oni", niente di più, potrebbe tranquillamente essere un tatuaggio assolutamente normale. [ Chakra ON ]

16:54 Mattyse:
 Mat si fermerebbe a pensare, in effetti quando Ahrai ha aggredito Ryuuma non ha fatto molto... Forse troppo preso a riportarselo a casa che a effettivamente correggere il piccolo. Si, gli è stato dato un valido punto su cui lavorare. Potrebbe essere solo una fase, come potrebbe essere un bel problema futuro. "E' maschio." Il nome confonde poiché li ha presi che ancora non era riuscito a distinguerli, ha dato a tutti nomi che possono rendere difficile la comprensione del sesso. Tornato in stanza dalla donna, osserverebbe la bottiglia di vino, spostando successivamente lo sguardo sulla kage che ora farebbe apparire gli strumenti necessari per tatuare... E' ben attrezzata. "Mentirei se dicessi che è stata fatta apposta. Sono stato avvisato ma solo qualche giorno dopo. Direi una piacevole coincidenza." Piacevole è un parolone. E poi, quelle paroline magiche, vuole riparlarne... Bhe, le ha fornito una valida opzione in fondo. Mat sta solo chiedendo il permesso, promettendo di limitare al meglio i danni sulla foglia per non farle attirare troppo l'attenzione. Tutto il resto lo farebbe in totale autonomia. Cambiare il tipo di guerra per far combattere una minaccia fantasma. "Ne sarei felice. Magari troviamo un interessante punto di incontro tra terrorista e Kage." Due figure che dovrebbero essere gli opposti, però ora sono in quella stanza, pronti a scambiarsi favori reciproci, anche se da parte della Judai sembrerebbe controvoglia. Annuisce consapevole che la cicatrice rimarrà visibile, lo sa bene, ma vederla con il passaggio di una linea nera in mezzo, darà tutt'altro aspetto. "E' quello che voglio. Non intendo dimenticare quanto accettare." Come se non lo avesse già fatto no? Ora il bianco si guarderebbe in torno, cercando un posto su cui potersi sedere. "Qual è stato il primo tatuaggio che hai fatto?" Chiederebbe ora, intento a cercare non solo un argomento leggero, ma anche di toccare, in modo simbolico, la donna su qualcosa che potrebbe piacergli, come un bel ricordo, in maniera da avvicinarsi un po' di più alla sua psiche, farsi ricollegare anche a qualche conversazione carina e non solo a problemi, problemi e problemi. [Status non più molto brillo]

17:30 Furaya:
 Choco continua a sonnecchiare, tenendo appena un occhio aperto con il quale fissa il coinquilino poco desiderato. Continua ad agitare la coda, sembra tenerlo calmo il giusto. Forse. Potrebbe star preparando il modo per far saltare in aria la gatta. <Dal nome, non l'avrei mai detto.> Fa spallucce, mentre attende che questi prenda posto affinché possano iniziare. <Poteva essere preso come un attacco di Konoha nei confronti di Kiri a causa del recente attacco, invece. E sono certa che qualcuno lo abbia pensato eccome, prima di scoprire che a farlo fosse stato un Kusano.> Si affretta ovviamente a correggere il tiro, sollevando dapprima la mandritta e rivolgendo il palmo in sua direzione: un chiaro monito per chiedergli di attendere e di non aggiungere altro. <Tutti sanno che è colpa sua, ma io e te conosciamo la verità.> E per il momento è bene che nessun altro possa conoscerla. Ci sarà tempo e modo per rivelarlo a chi di dovere, come a Yukio, magari evitando che si scateni su di lui per aver perso inutilmente un Chunin. Anche se v'è da dire ch'è stato proprio il suddetto Chunin a cercarsi la carica di Mukenin e a morire a causa d'essa. <E quale punto d'incontro potremmo, quindi, trovare? Puoi garantirmi che nessuno perda la vita? Puoi garantirmi che nessuno farà domande proprio perché nessuno la perderà? Oppure ciò ci costringerà a perdere dei validi membri soltanto per mantenere le apparenze? Bisogna considerare molte variabili, come ti dissi quella notte, così come differenti misure precauzionali. Potremmo anche uscire dall'Alleanza, perché dovrebbero attaccare un villaggio grande come Konoha? Suna venne già risparmiata anni fa ed aiutata, tra l'altro anche grazie a me. Chi rimarrebbe in grado di farci fuori?> La Yugure? Certo, ma non conosci neppure della sua esistenza. Il ragionamento stranamente fila. Ma perché uscire dall'Alleanza e non lasciare tutto com'è adesso? L'Alleanza, di per sé, non vuole la pace ma continuare con le guerre e questo l'avete già messo in conto, altrimenti non sarebbe uscita fuori questa discussione. Poggia il palmo sul divano, un paio di volte, invitandolo a sedersi proprio lì accanto a lei per poterci lavorare. Prende un paio di guanti, doverosa nel farlo in quanto deve indossarli per ovvi motivi, continuando a preparare i propri inchiostri, nella fattispecie quello nero. Probabilmente, non dovrà usarne degli altri per abbellimento. <Questo.> Solleva il polso per mostrare la fenice stilizzata che ha su di esso, non perfetto sicuramente, ma per essere il primo non l'è uscito poi così male. <Poi son passata a quelli dell'Hasukage.> Sì, sono TUTTI opera sua. <Ora, vogliamo iniziare?> Sì perché dovrebbe togliersi almeno la maglietta. <E versi tu?> Meglio che sia anestetizzato dall'alcol piuttosto che sentir il dolore dell'ago, no? [ Chakra ON ]

17:50 Mattyse:
 La donna rivela quello che purtroppo è l'ovvio, ma Mat non può darle una colpa di questo, neanche lui sapeva che sesso fossero quando ha scelto i nomi. L'argomento subito sfocia sulla parte interessante. Poteva essere preso per un attacco da parte di Konoha, questo avrebbe richiesto un intervento rapido e indolore proprio contro questo villaggio per scagionarlo. In fondo Kiri ha ospitato tanti shinobi di diversi villaggi, non sarebbero batate le accuse per provare che fosse stata la foglia, soprattutto quando anche questa poi sarebbe stata vittima di un attacco. "Non posso garantirti che nessuno perda la vita, non negli altri villaggi almeno. Ma all'interno di Konoha basterà stilare una lista di dispersi, disertori o morti in battaglia non ufficializzati e riferire che i corpi rinvenuti siano loro. Qualche senza tetto volenteroso di avere qualcosa con cui vivere che potrebbe essere disposto a farsi qualche settimana in ospedale per risultare come 'ferito' e avere magari qualcosa da mangiare per un mese." Sono tutti tranelli, per quelli che sono i villaggi esterni ovviamente, per non dare nell'occhio. "Poi l'obbiettivo non è quello di mietere vittime, o almeno non casuali. Se muoiono i capi di una nazione che insistono per avere la guerra, tanto di capello. Quanto riguarda invece shinobi che si vedono obbligati ad obbedire degli ordini, si cercherà di ridurne il numero." Con Kiri è stato facile, è stato il primo attacco, nessuno se lo aspettava. Ma questo non significa che successivi possano essere tanto più complicati, non sempre almeno. La donna ora solleva un quesito anche di un certo aspetto, se abbandonasse l'alleanza? "Se abbandonassi l'alleanza, cosa ti garantisce che i restanti villaggi non si alleino tra loro per tirarci giù?" Si, tirarci, usa il noi. Perché? Perché le persone sono così, quando tieni qualcosa importante per loro, gli interessa difendere anche chi li sta minacciando. "In aggiunta non puoi sapere chi vi sia tra le loro fila o chi vi potrà essere. Se nascesse un'altro Hashirama a Suna?" E' un esempio stupido, ma solo per far capire che è un imprevisto che potrebbe accadere, e cosa frutterebbe? La fine. "Se invece organizzassi io una squadra di miei fidati, con il permesso di farlo... Non ci interesserebbe chi nasca, chi ci affronti. Basta far credere che una piccola squadra sia in realtà una grande organizzazione. E se dovesse andare male Konoha ne uscirebbe pulita." E parlando, seguirebbe i movimenti della ragazza, sedendosi prima sul divano, accanto alla donna, andando poi ad afferrare la maglietta all'altezza della fascia addominale per issarla, sollevarla e, successivamente, levarla. Il fisico asciutto, a differenza di qualche mese fa, ora mostra una fascia addominale degna, per lo meno, di un genin tra le file degli anbu. La muscolatura ha iniziato a prendere forma e a delinearsi, nonostante non sia enorme o da 'palestrato'. In fondo rimane uno shinobi che predilige l'agilità alla mera forza fisica. "Il punto di interesse potrebbe essere una sorta di squadra nera degli anbu. Autorizzati a muoversi indipendentemente, fare rapporto ad ogni ritorno, o non... e accordarsi per attacchi che vedano come soggetto la foglia. Se qualcuno sospettasse di noi, o comunque degli interni alla corporazione, i privilegi di essere nei reparti speciali farebbero guadagnare abbastanza tempo da depistare il tutto. E se proprio andasse tutto a rotoli. Un timbro. Mukenin." Ne parla con leggerezza, in fondo è sicuro di non farsi scovare tanto facilmente, ma per farlo ha bisogno di una sua squadra, non una squadra composta solamente da anbu. Mat ora prenderebbe la bottiglia, stringendone il collo con la mano mancina far forza con la destre nel tentativo di aprirla e, se vi fosse riuscito, riempirebbe di 3/4 i bicchieri di quel magico succo d'uva. "Quando vuoi." Si, è pronto a iniziare, ma no. Senza essere anestetizzato. In fondo, è un masochista no?

18:12 Furaya:
 Si fa pensierosa perché sta prendendo davvero in considerazione l'argomentazione altrui. E il fatto che lo stia facendo, tutto sommato, è anche di per sé sbagliato e fuori dai canoni che l'hanno sempre contraddistinta. <Potremmo formare una squadra di prigionieri. L'unico modo per guadagnarsi la libertà è quella di agire secondo precise regole. Se adempiono alla missione, sono liberi. Se muoiono in battaglia, è ciò che si sarebbero meritati. Nessuna vittima innocente, soltanto chi è reo d'aver commesso un reato.> L'idea non è sbagliata, è un precetto già sfruttato da Yukio per la creazione dei Pierrot, ma ciò non toglie che potrebbe essere adeguata anche a Konoha; sicuramente in maniera diversa, elaborata meglio e studiata a dovere per evitare ripercussioni poco piacevoli. <Non verrà specificato a tutti il motivo per cui questa squadra è stata formata e possiamo fare in modo che sia segreta, molto più degli Anbu. Non è collegata ad essi, ma saranno forniti degli strumenti necessari ad essere loro pari.> Stesso equipaggiamento, nascosti a loro volta. <Se riuscissimo a portare dalla nostra il Demone Rosso, fargli il lavaggio del cervello tanto da averlo dalla nostra parte> E' un pensiero che vien lasciato aperto, a metà, senza terminarlo come se aspettasse che sia lui ad intromettersi per trovare una valida soluzione. Lei, dal canto proprio, non pare trovarne di diversa natura. Però, il ragionamento a sua volta fila e sarebbe anche coerente. Non morirebbe nessun innocente, si creerebbero delle battaglie per dare all'Alleanza quello che vuole: la guerra per mantenere la pace. <Credo che ci sia un'altra figura da aggiungere all'equazione per rendere questo piano effettivo.> Potrebbero collaborare coi Pierrot, davvero, non è da sottovalutare un'eventualità simile. Potrebbe uscirne fuori un bel complotto messo in atto tra i villaggi più grandi e potenti al momento. <E' proprio questo che mi ha frenato dal lasciare l'Alleanza nell'immediato. Bisogna pensare alle conseguenze, ai pro ed ai contro. Se per Kiri non ci hanno aiutato come avrebbero dovuto fare, ciò non vuol dire che non siano alleati i restanti tanto da venire a buttare giù i portoni di Konoha. Se fosse più facile, sarei già uscita e avrei reso Konoha neutrale. Tuttavia, trattandosi del Baluardo della Pace per antonomasia> Tanto da fornirle il soprannome di "Tiranno della Pace". <vuol dire che tutti puntano a buttarlo giù per dimostrare che la pace non esiste.> La pace vi sarebbe, però, grazie a questo stratagemma. Fittizia, senza dubbio, non si troverebbe sotto gli occhi di tutti, ma sarebbe comprensibile da chi di dovere. E' come dare ad un bambino un giochino per tenerlo impegnato, mentre ci si rilassa. Perché no? Giusto, Furaya? Hai compreso che la pace non la vuole nessuno, ma la vuoi tu. Tentar non nuoce. Fa l'egoista. <Se il piano va male, l'unico responsabile sarai tu. Te ne assumerai la responsabilità. Ma i membri non saranno scelti soltanto da te. Devo potermi fidare e la mia fiducia nei tuoi confronti rasenta ancora il pavimento, se non oltre.> Nel mentre, adopera un batuffolo d'ovatta con tanto di alcol puro, il quale vien fatto passare sia sulla cicatrice da ustione recitante il Kanji "Oni" e sia sulla pelle immediatamente circostante. Non acciuffa ancora il bicchiere, ma la destrorsa inizierebbe a poggiar l'ago, imbevuto precedentemente d'inchiostro, sulla pelle. Attenta ai punti nevralgici, conoscendo bene l'anatomia umana, cerca soltanto di ricalcare quel già impresso sigillo. [ Chakra ON ]

18:35 Mattyse:
 Ecco, la donna pare accettare, anche se in maniera silenziosa. Rimangono però i dettagli su cui lavorare... Alcuni non proprio semplici. L'idea della Nara non è stupida o da buttare via, l'uso dei prigionieri promettendogli libertà o morte con il corretto svolgimento della missione o con il fallimento è utile e da tenere in considerazione, il problema sta altrove. "I prigionieri sono utili solo come carne da macello. Si è fedeli a qualcuno che si rispetta, non a qualcuno che ci tiene in pugno al cento per cento." Ed è così, lei lo tiene effettivamente per il collo, ma ha comunque il suo rispetto, quello che lo ha spinto a offrirsi alle sue mani e a non rimanere nascosto. "Nessuno garantisce che alla prima occasione non se la diano a gambe. Quindi fosse per me li valuterei come squadra nelle missioni suicide o come soggetti a cui dare la colpa." Quindi, missioni in cui la morte è a dir poco sicura, ove il prigionieri deve sudare la salvezza e meritarla. Questo significa anche un'attenta valutazione dei prigionieri da sfruttare. "Sarebbe meglio degli elementi che si fidino e rispettino i compagni tanto da seguirlo e non abbandonarlo. Gente esterna." Itsuki Goryo ad esempio, Tenshi Senjuu. Ancora sono pochi i nomi, solo tre non bastano per formare una squadra vera e propria, ma se avessero a disposizione anche i prigionieri... sarebbe un inizio. "E accetto il fatto che tu sia a conoscenza di chi vi sia dentro. Ma il demone rosso... Non sappiamo chi sia o cosa voglia, quali siano le sue intenzioni. C'è da valutare se, nel caso venisse preso, il soggetto sia intenzionato a cantare o a farsi torturare. Quindi bisogna legare i componenti quantomeno ai membri della squadra, che il silenzio gli sia producente." Non lo esclude, potrebbe essere un idea, un ottima idea ma... Pericolosa. Il bianco si mettere in posizione, permettendo alla ragazza di iniziare a passare l'ago quando più crede adatto. "Vorrei pensare bene a chi poter avere nella squadra. Se fossero tutti di Konoha potremmo attirare l'attenzione. Però il tempo scorre, se non appare un altro attacco importante in poco le lotte riprenderanno completamente..." Vedi Oto, si stanno scordando del ponte. "Dammi un bersaglio, un qualcosa a Konoha che posso distruggere a mio piacimento. Attiro l'attenzione e nel mentre vediamo di comporre una squadra principale e una secondaria. La seconda utile come scorta, emergenza o missioni un po' rischiose... come i prigionieri citati prima." Quindi una struttura gerarchica, basata sui membri della prima squadra e quelli della seconda, ove la seconda sarebbe una perenne attesa. I Pierrot di konoha. L'unica domanda è... Furaya consentirà a Mat di invitare i SUOI FIDATI, chi è sicuro che non lo tradirà mai, per poi farseli presentare? Se non venire con lui a conoscerli direttamente di persona e ad assistere a quella sorta di arruolamento. L'ago, o almeno la sensazione che regalerebbe al suo passaggio, è di profondo calore, e dopo mezzo secondo, la ove non è più, il calore diverrebbe bruciore, come un infinità di pizziccotti tanto piccoli da far bestemmiare chiunque. Ma a quel pacco il dolore piace... E per come stanno andando le cose, non può che adorare l'intera giornata. "In aggiunta, non direi che è obbligatoria una squadra ufficiale. Basterebbe che Boryoku sia a conoscenza di qualche informazione, di una squadra da non toccare e che quando le venga richiesto di lasciare una zona scoperta lo faccia. Non mi sembra una tipa intenzionata a violare molto le regole." In questo modo potrebbe anche garantirsi quei bei mandati ufficiali che si necessita per arrestare un qualsiasi anbu, in maniera che delle stupide accuse non bastino. "Ti faccio dei nomi, con qualche dimostrazione e motivo per cui sono sicuro che non ci tradiranno." Ha già dei nomi? Da quanto voleva quella squadra? Da quanto pensava di voler convincere la decima per diventare effettivamente uno dei buoni? Per quanto riguarda l'argomento Yukio... Non lo sa, non può saperlo e soprattutto, pensa che meno kage sappiano, meglio sia. Poi è Yukio, ha già un sigillo dell'empatia, al pericolo di averne un secondo potrebbe ringhiare e mordere. Almeno che qualcuno non si metta in mezzo a calmarlo...

16:49 Furaya:
 Il piano va elaborato e di per sé risulta avere comunque una buona percentuale di fattibilità. Bisogna soltanto giostrare il tutto per fare in modo che non vi siano falle nel sistema, dunque trovare le soluzioni prima ancora che possano anche solo presentarsi le eventualità. <Credo che ci saranno anche dei prigionieri che, pur di riavere la libertà, possano in qualche modo assecondare questi piani. La maggior parte sicuramente saranno soltanto carne da macello come dici tu. Possiamo scandagliare ogni prigioniero, trovarne quello utile.> Leggere la mente è un valido aiuto, oltre alla possibilità di cambiarne la memoria: tutte qualità che potrebbero essere in mano a Boryoku. In fondo, perché il Generale Anbu dovrebbe rinunciare ad una eventualità del genere? <Potremmo anche trovare qualcosa che ci consenta di averli dalla nostra parte. Un favore per un favore. Sicuramente non voglio agire come una strozzina, togliendogli qualcosa nel caso in cui non collaborino. Così non faremmo altro che incentivare la loro ribellione.> Insomma, come già anticipato, bisogna soltanto lavorarci bene e trovare un valido motivo per far sì che gente del genere assecondi la loro causa o faccia da effettiva carne da macello. <Gente esterna, chi?> I nomi sono importante. <E' gente della quale devo potermi fidare anch'io. Già il solo fatto che vi sia tu di mezzo non mi garantisce la corretta riuscita di questa missione o qualunque cosa voglia essere. Hai una percentuale della mia fiducia soltanto perché, anche in questo momento, sto percependo le tue emozioni tramite l'empatia. Altrimenti, non ti avrei preso neanche sul serio.> Gesticola appena con la dritta, mentre attende che sia tutto pronto per iniziare. Inizierebbe a tracciare lentamente, punto dopo punto, il kanji che lei stessa gli ha inciso con lo Yoton sul pettorale. Lo osserva con attenzione, perdendosi qualche istante nella sua analisi. <Non riesco ancora a pentirmene.> Certo, perché alla fine la Luna Rossa non ha fatto altro che incentivare qualcosa che covavi da tempo. La mancanza di fiducia che alcuni konohani hanno nei tuoi confronti non l'hai mai compresa a pieno. Hai soltanto avuto modo di comprendere che questi ultimi si lamentano, ma non ne discutono direttamente con te, non si mettono nei tuoi panni mentre tu non hai fatto altro che metterti nei loro. Non è corretto. Quindi, perché adesso dovresti interessartene? E' anche *quasi* giusto ciò che stai architettando tra quelle quattro mura. La guerra per mantenere la pace. Ha dannatamente senso. Saresti il vero Tiranno della Pace che Hotsuma ti disse che eri. <Una volta catturato, intendo fargli un degno lavaggio del cervello. Abbiamo gli strumenti adatti per farlo. La parte difficile è soltanto catturarlo e impedirgli di nuocere ancora. E' forte, dannatamente forte.> Esageratamente azzarderemmo, poiché rischierebbe a sua volta contro un essere tanto mostruoso da non essersi fatto scrupoli neppure nei confronti del figlio. <Non è neppure detto che i loro volti debbano essere visibili. Sareste catalogati a prescindere come Mukenin in questi casi, seppur non lo sareste per me. Tuttavia, sarei costretta a mantenere una facciata adeguata.> L'ago continuerebbe a tracciare tutto il simbolo in maniera uniforme, seguendo man mano il segno già inciso sulla pelle altrui. Di tanto in tanto, tampona con la mano libera per privarsi del sangue e dell'inchiostro in eccesso, ripulendo come può la zona. <Come se la Luna Rossa o la presenza del Finto Dio non fossero già un problema non da poco.> Va ancora organizzata una squadra in grado di scovarlo. Dare il medaglione in mano all'ex Capo dei Custodi ha senso, tanto da poterti far aiutare da quest'ultimo. E' tutto sotto controllo, sì? <"Vorrei" non esiste. Per la squadra, ci pensiamo entrambi. E qualora tu abbia dei nomi da proporre, sta pur certo che passeranno dalla mia approvazione.> Cerca di mantenere un tratto leggero, come se quel dolore volesse farglielo pesare il meno possibile, conscia che contrariamente potrebbe piacergli eccome. <Se ne hai già, dimmeli. Esponimeli, avanti.> Lo incita, mentre il primo di quei due tatuaggi, bene o male, dovrebbe quasi essere completato. <Per Boryoku, ci penseremo poi. Non ha senso metterla in mezzo se prima non abbiamo una solida base di partenza.> E su questo pare che non ci piova. [ Chakra ON ][ Conoscenze Pittoriche & Conoscenza dei Punti Nevralgici ]

17:09 Mattyse:
 Ha ragione, i prigionieri possono comunque essere manipolati e non è detto che non vi sia comunque qualcuno veramente tanto pentito da accettare di entrare in una squadra simile per espirare i suoi peccati. Il bianco non può che annuire a quelle parole, sollevando poi lo sguardo nel sentire l'ago iniziare a tracciare lungo la sua pelle. Quel minimo di fiducia che ha guadagnato, l'ha guadagnato con il sigillo e non con le sue azioni. Bhe, non è che abbia fatto qualcosa per poter accrescere quella fiducia. "Certo che si." Risponde al fatto che anche lei debba valutarli, debba potersi fidare di loro.. Il problema è che novanta su cento, non le piaceranno i nomi che gli proporrà. "Gente esterna. Una squadra composta solo di Konohani lascerebbe alquanto sospetto e metterebbe la foglia in difficoltà. Quindi membri di altri villaggi tornerebbero utili." Una squadra unita, di traditori, di bastardi pronti a far scoppiare qualsiasi cosa. "E poi, proprio perché ci sono io di mezzo garantisce il successo della missione." Ora risponderebbe con un tono sicuro, un poco scherzoso. Sono le stesse parole che ha detto a Boryoku no? Fallire non è contemplata tra le possibilità. Poi quelle parole, non riesce a pentirsene? Davvero ci sta provando? Per un marchio a fuoco che lui è lì proprio per accettare con tutto se stesso? "Posso ripeterti mille volte che hai fatto bene. Che non te ne devi pentire. Ma se non sei te la prima ad accettarlo, sarà sempre inutile..." tono basso ora, preoccupato per i pensieri che la donna può fare su se stessa. Già si sta considerando un mostro solo per quella squadra che pare prendere forma. Davvero il comando da questo effetto? Questo senso di responsabilità? Meglio sorvolare, prima che si accorga di quel senso di preoccupazione che prova per lei e di tenerezza nei suoi confronti... Stronza e odiosa, ma in fondo l'ha obbligata ad essere così no? Se l'è cercata. "Prima fammi comporre una squadra, fammici parlare. Magari ci si può discutere e trovare un punto di incontro." E se così non fosse? Una bella gatta da pelare eh? Nessuno dei nomi che hai è in grado di reggere un combattimento con lui. "Soprannomi che saranno classificati come Mukenin. Maschere riconducibili a essi. Ma non dei volti e dei veri e propri nomi..." il bianco annuirebbe appena, accennando poi ad una smorfia per quel bruciore causato dall'ago della donna, abbassando ora gli occhi ambrati in direzione di questo. "Non ti piaceranno molto, ma sono gli unici di cui mi posso fidare, che mi seguirebbero senza piantarmi pugnalate alla schiena, anche se magari controvoglia..." Si, deve trovare comunque come coprire la sorella. "Eiji Goryo E Tenshi Senjuu. Sono pochi per una squadra del genere, ma con loro potrei iniziare senza alcun problema." Perché il nome di Eiji? Perché sa che Itsuki è Mukenin, che ha una taglia sulla testa e che apparire come quello che sa dove si trova è forse un po' troppo. Poi, da sempre per scontato che la sua guardia del corpo sia ancora viva... "Mi seguiranno a testa bassa. Per gli altri... mi basta non avere un Aburame." Ed ecco, che al solo pensiero di quegli insetti un brivido gli percorrerebbe lungo tutta la schiena, sperando in qualche Kami che questo non porti troppe difficoltà al lavoro della Judai. E' sicuro che lei possa avere da ridire per quei nomi, in fondo non ha dato proprio nomi di gente affidabilissima o di cui si fidi, è solo gente con cui lui è legato, di cui si fida lui ciecamente, abbastanza da poter mettere tra le loro mani la propria vita.

17:28 Furaya:
 Continua a far passare l'ago, adeguando la forma del kanji ed assicurandosi che sia scritto come si deve, privo di sbavature. Tampona e toglie quanto sia superfluo, proseguendo poi con un ripasso ufficiale. <Quasi fatto.> D'altronde, si tratta di un lavoro piuttosto semplice. E' per l'altro che deve metterci un po' più di manodopera perché sta a significare che, oltre a scriverglielo, deve anche collegarlo al fuda su cui ha impresso il simbolo di "Fuoco". <Non so quanto possa fidarmi degli altri ninja. Vige comunque un patto di segretezza. Sei sicuro che nessuno dei tuoi amici fidati possa spifferare in giro tutto questo? Sai bene che comporterebbe un malus solo ed esclusivamente per te.> Si guarda bene dall'avere prove a suo carico proprio perché non può fidarsi di nessuno, tanto meno adesso che sta avendo a che fare con un terrorista. Un terrorista al quale, tuttavia, stai dando modo d'organizzare una squadra in grado di portare altri danni, ma coi quali condurre l'Alleanza e Konoha alla pace. Una guerra controllata. Continua a ripetersi il motivo per cui lo sta facendo, assicurandosi che vi siano sempre delle solite basi per portare tutto avanti. L'importante è che non se ne penta poi, per questo motivo sta tenendo conto delle eventuali conseguenze e tutto ciò che ne scaturirà in seguito, che siano esse positive o negative. Solleva gli occhi in sua direzione nel momento in cui si palesa sicuro di sé, forse anche troppo, seppur scherzosamente. <E' proprio la tua presenza che rischia di farmi desistere.> Gli risponde ovviamente a tono, anche se inverosimilmente ci sta collaborando e sta riuscendo ad ottenere un piano effettivamente attuabile. Nel mentre, dopo aver concluso il primo Kanji, solleva l'ago con cui finora ha effettuato l'operazione. <Girati.> Gli chiede, volendo passare ovviamente al secondo e tirando fuori anche l'altro fuda che utilizza per la dislocazione istantanea, chiaramente legato a quello che dovrà adesso imprimergli per il resto della sua vita. A conti fatti, potrebbe rivelarsi anche breve valutando ciò che vuole attuare alla sua giovane età. <Eiji Goryo> E sappiamo tutti che inizierà ad effettuare delle ricerche in questo campo per capire chi sia. <e Tenshi Senjuu> Sembra sorpresa principalmente sull'ultimo nome che le viene rivelato. <solo perché avete un legame di sangue pensi non possa pugnalarti alle spalle?> Fa spallucce, non iniziando fin da subito a tatuare il secondo, aspettando che possa aggiungere altro al contesto per avvalorare la scelta fatta. <Dammi dei motivi per fidarmi di entrambi. Per Tenshi, non mi basta sapere che è una Konohana, altrimenti andrebbero bene tutti.> Si limita ad attendere perché conoscerne i nomi, unito alla sua convinzione circa il fatto che non verrà mai tradito da questi due individui, non vuol dire che sia sufficiente né per formare la squadra né per convincere la Nara, la quale deve riuscire a tenere conto dei pro e dei contro a qualunque costo. <Non me ne sto pentendo, infatti. Questo vuol dire che sento di aver fatto la cosa giusta. Me ne stupisco perché, in altri contesti, mi ci sarei arrovellata più a fondo.> Si stringe appena nelle spalle. <Hai studiato altro a proposito della Luna Rossa?> Giusto per cambiare un filo argomento, ma restando lo stesso fedele a quello principale, del quale attende altre novità. [ Chakra ON ]

17:49 Mattyse:
 Cercherebbe di rimanere il più immobile possibile mentre lei continua a disegnare sulla propria pelle come se fosse carta, o almeno Mat spera che le sia un lavoro semplice e che, tra parlare, respirare e quant'altro, non le stia complicando troppo la vita. Annuisce così al suo commento che gli fa capire che manca poco. Lui è sicuro, sicuro che sia la strada migliore, sicuro che a percorrerla non debba essere un intero villaggio quanto che questo condurrebbe solamente ad altre guerre. Altro sangue. Altra violenza. "Sono sicuro." E' più che certo che ne Itsuki ne Tenshi lo tradirebbero in questa missione, che entrambi saranno compagni fedeli e leali, giusto e intelligenti. E la donna risponde poi a quello scherzo, non molto dopo aver staccato l'ago dalla sua pelle. Subito il bianco andrebbe ad abbassare lo sguardo in direzione del pettorale, per osservarne quanto possibile il risultato. "Lo dici solo perché in fondo inizio a starti simpatico." E le battute non si fermano, inizia quasi come una ruota. "E la cosa ti fa un po' di paura." L'hokage amica di un terrorista... Già che gli sta affidando un incarico del genere è una valida dimostrazione che quanto meno stia riconoscendo una certa intelligenza... Forse un briciolo di fiducia... E quell'invito in casa sua? Sbarazzarsi dei tatuaggi? Completare quel discorso? O forse è sulla buona strada per diventare il braccio destro della decima? Per agire nell'ombra in suo nome? Ora sono troppi filmini porno. Rimaniamo con i piedi per terra. Mat annuirebbe alla richiesta/ordine della judai, alzandosi in piedi solo per poi sedersi di nuovo, dando le spalle alla donna dai capelli rosa. "Eiji Goryo è il fratello maggiore di Itsuki. Per quanto mi è stato detto per lo meno. Itsuki mi ha detto che se mai avessi avuto bisogno, avrei potuto contare su di lui, sarebbe bastato fargli il suo nome." E che bella puttanata eh? Si, li consideri fratelli, ma in fondo trovare in giro Eiji significherebbe solamente trovare Itsuki! "E da quando io e Tenshi abbiamo scoperto di essere fratelli, ci siamo avvicinati incrediblmente. E' come se una parte di noi lo sapesse già e stesse aspettando solo di poter venire fuori. Sono sicuro che non mi regalerà tanto facilmente all'alleanza." E poi, se anche fosse, avrebbe da perderci solo lui no? "E se stessi sbagliando a valutarli, significa che mi sarò complicato di gran lunga il lavoro. Ma non per questo fallirò o la foglia verrà compromessa. Dal momento che avremo il via libera, saremo traditori no?" Ripete così le sue parole. Attendendo che la donna inizi a tatuare di nuovo sulla sua pelle. "Ma come ho detto, anche se fossimo noi tre, saremmo pochi per un lavoro tanto grosso. Andremmo bene solo all'inizio, per qualche colpo di piccola e media dimensione. Fin quando lo stato di allerta non verrà sollevato." E come Harry Potter con il cappello parlante, Mattyse Kanishiro ripete 'Tutto ma non Onosuke. Tutto ma non Onosuke.' In fondo ha attriti con Tenshi, ha attriti con Mat e quest'ultimo non lo ritiene idoneo a quella che è la missione. Ha preso la promozione ANBU ma per Mat rimane un tipo troppo poco sveglio. Necessita di quel qualcosa in più. Suggerimenti nelle preparazioni. Lucidità per seguire i piani di riserva e inventiva per uscire dalle peggiori situazioni. "Te? Hai qualcuno di cui ti fidi a sufficienza da mandarcelo?" Chiederebbe ora, intento a strappare qualche nome dalla sua lista. Ha scoperto qualcosa sulla luna rossa? Certo che no! Non ha evocazioni con cui confrontarsi e libri parlando di quello che parlano. "Non ho trovato un evento valido che possa ricollegare la luna rossa a un cambiamento così radicale di personalità." Giusto perché ignora dello Tsukuyomi infinito riflesso sulla luna rossa. Potrebbe essere una valida risposta in effetti!

18:09 Furaya:
 Per quanto ne sia sicuro lui, stessa cosa non puoi dirsi per la Decima. Proprio perché Mattyse n'è certo, non può esserlo a sua volta. Anzi, rischia soltanto di dare troppa fiducia alla persona sbagliata. Però, sarebbe controllato giorno e notte, potrebbe allentare un minimo la corda. Del resto, c'è anche da considerare che il Senjuu ha avuto le palle di dirle in faccia ciò che ha combinato, seppur di mezzo vi fosse un evento sfavorevole. Ha rischiato di finire in carcere e, come se non bastasse ma non meno importante, di mezzo risultano esservi il suo futuro pargoletto e la madre di quest'ultimo. In ballo, ha davvero parecchio per non voler far andare le cose in maniera corretta. Basti pensare che, qualora fallisse tutto quel che ha in mente, oltre a prendersi carico di una nomina quale quella di Mukenin, lui non potrebbe fare il padre e non potrebbe ottenere la paternità e la vita normale alla quale anela. Son questi or i pensieri della Judai, la quale tenta di tenere a mente sia i pro che i contro, come al solito, come dall'inizio della discussione ad ora. In quel frangente, riprenderebbe anche a lavorare sulla di lui pelle. Alla base del collo, inizierebbe a tracciare il kanji recante il significato di "Oni". Vi immetterebbe una modica quantità di Chakra, collegando, tramite l'altra mano, al sigillo con il kanji "Fuoco" scritto su di esso. Il Chakra fungerebbe da anello congiungente, permettendo al tatuaggio d'aver la funzionalità di sigillo. Non dovrebbe sprecarsi tanto tempo neppur con questo, lavorando in maniera celere. D'altronde, in quel punto non si tratta di lavorare su una cicatrice, bensì su pelle assolutamente normale, oltre ad essere un punto comodo. <Mi fa paura il fatto che io stia acconsentendo a qualcosa di tanto folle, ma che potrebbe portare alla risoluzione di tutti i nostri problemi.> Ed è per questo che sei costretta ad informare Yukio, si tratta d'un elemento cardine ed importante. <So a chi rivolgermi per trovare alcuni membri ideali.> Ma, dal momento che è lei a decidere e non lui, non si sente in dovere né ha alcun obbligo per rendergli noti i nomi. A differenza sua, ovviamente. <Il fratello di un Mukenin e la sorella di un terrorista. Sembra una barzelletta. Voglio parlarne con entrambi.> E' chiaro che, prima di accettare e fare qualunque cosa, è giusto che vi abbia a che fare e che si trovi un giusto compromesso. <Sto valutando. Se vi dichiaro traditori, avrebbe senso. Ma dovrei rinunciare a due Ninja del mio villaggio che potrei richiamare quando voglio e che gestirei a mio piacimento per le missioni, per assicurarmi che non facciate altre stronzate tra un colpo ed un altro. Se vi dichiaro traditori, potreste anche attuare altro alle mie spalle quando non state lavorando per conto mio.> Si stringe nelle spalle. <Inoltre, non potresti stare con Mekura e tuo figlio. Vuol dire che non avresti accesso al Villaggio se devo mantenere le apparenze e, qualora ti beccassi, sarei costretta a catturarti o a provarci. Insomma, capisci da te che la situazione potrebbe risultare a nostro svantaggio. Invece, indossando delle maschere o qualsiasi altra cosa vogliate per non far sapere agli altri che si tratta di voi> Si stringe nuovamente nelle spalle, sollevando appena l'ago dalla pelle altrui per evitare di compiere disastri, lasciando peraltro la frase in sospeso come se fosse ovvio che sia lui a doverla concludere per lei o, comunque, non vi sia bisogno d'altro. <Saisashi> Specialmente adesso che quella voce dovrebbe essere stata sigillata. <ma devo prima trovarlo e parlarci, capire se vuole darmi una mano oppure no.> E Yukio. Ma sicuramente non è considerabile come un membro da legare a questa squadra fantasiosa, bensì chiedergli una ulteriore alleanza, ben più segreta dell'altra. <Okay, so da chi andare, allora.> Per parlare nuovamente della Luna Rossa. Tempo al tempo, si dice. Riprende a tatuare. <Quasi terminato.> Sì, non ci vuol poi molto anche in questo caso. [ Chakra ON ][ Conoscenze pittoriche & Conoscenza dei Punti Nevralgici ]

18:41 Mattyse:
 Per un po' rimane in silenzio, non può che tacere mentre la ragazza prende a disegnare un altra volta sulla propria pelle quel sigillo che le permetterà di rovinare solo dio sa quante notti con Mekura, o almeno questo è quello che spera, che siano più gli errori che le vote in cui avrebbe ragione ad usarlo. La donna si rivela incredula di aver veramente acconsentito ad un piano che, in effetti, detto dall'hokage, sarebbe folle... Ma in fondo, quale terrorista andrebbe da quello che sarebbe il suo utopico nemico a dirgli 'Hey, come va? Sai sono io quello che cerchi!' Quella posizione non è semplice per entrambi, anche perché lui ha tutto da perdere, quel tutto che si racchiude in giusto una o due cose, una o due persone che non lo seguiranno in quella follia e che per giunta ha paura di aggiornare... Come glie lo dice a Mekura che è un terrorista e che Furaya lo ha graziato solo per lei? "Un terrorista e un pescatore entrano in un bar..." commenterebbe alla storia della battuta, ripensando al casino combinato nel locale con Junpei. "Si... dove ci sono io sembra sempre una battuta" Ed è una dura ammissione da fare, inizierebbe a sentirsi un tipo poco serio. Poi la spiegazione della donna, classificarli traditori subito, ma la cosa sarebbe controproducente per tutti. Lei stessa dovrebbe dargli la caccia al cento per cento, con nomi, cognomi, abilità... Renderebbe la forma della minaccia fantasma un po' obsoleta e darebbe dei volti al nemico. "Torneremo. Faremo le nostre missioni. Per Konoha, l'alleanza, gli anbu e quello che serve. Se ci classificassi come traditori daresti dei volti al pericolo, saprebbero chi cercare, ci sarebbe difficile attaccare e fare casino e saprebbero da dove guardare. I villaggi non devono sapere chi li sta attaccando. Non devono capire da che parte arrivino i colpi." E' una condizione per obbligare le nazioni a darsi fiducia tra loro, altrimenti sarebbe solo come il finto dio o il demone rosso, terminerebbe con una caccia all'uomo e saremmo tutti punto a capo. Senza contare l'impossibilità di Mat di vivere quella sua famiglia che vuole con la Hyuga. "Non ho da ridire e anzi, sono più che d'accordo con l'uso della maschera e soprannomi. Gli attacchi e le preparazioni saranno tocca e fuga, in segreto, così da poter dare la nostra presenza al villaggio e non attirare l'attenzione." Quindi, è completamente a favore di quelle maschere, di cui lui una è già in possesso. La propria. E poi, in questo modo Furaya non dovrebbe rinunciare a due ninja e ad un anbu, ma solo chiudere un occhio per le loro 'scappatelle notturne' o 'vacanze'. Poi sente l'ago sollevarsi, inizialmente non ci fa caso, pensa la donna debba fare qualcosa... sentendo quel nome non può che voltare appena il capo, allungando poi la mano destra dietro di se, cercando il ginocchio della Judai. Non ha un sigillo su di lei, ma non ci vuole un genio per capire cosa possa pensare e sentire. "Quindi? Lo beviamo il vino o lo lasciamo fermentare?" Domanda mirata a distrarre la ragazza su un argomento più leggero, più divertente. Al termine del tatuaggio, il bianco si darà all'alcolismo e si impegnerà al massimo per fare bere anche la Judai. Mat ogni tanto la guarda, quel suo modo scorbutico e odioso, spesso irritante, è solo per la poca fiducia che prova nei suoi confronti? Cambierà mai? Nulla a cui una bottiglia di vino rosso non possa rispondere. [End per entrambi]

Mat invitato a casa di Furaya per fare quei tatuaggi che tanto desidera.
L'inizio è comico, Mat cerca di seguire i dogmi sociali e non presentandosi a mani vuote, ma con una bella bottiglia di vino rosso ed il proprio Ahrai. Meglio balzare le discussioni con le guardie.

Mentre la Judai tatua il sigillo dell'empatia sulla cicatrice, i due prendono i loro soliti discorsi di politica, riguardo la possibilità di dare il via libera a Mat di creare una squadra dedita alla formazione della pace attraverso attacchi terroristici.

Furaya premette: i membri saranno scelti da entrambi, se verranno scoperti saranno traditori e non si fida di loro.

Mat acceda: gireranno muniti di maschere e torneranno al villaggio per le consuete missioni.

"Nel team si ha bisogno di gente fidata. Voglio dei nomi."

"Eiji Goryo. Tenshi Senjuu."

OFF: non so che altro dire per riassumere, godetevela e buon KAI