RISSA! RISSA! RISSA!
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Giocata del 31/07/2020 dalle 19:43 alle 22:52 nella chat "Centro di Konoha Saccheggiato"
[Chiosco] EVVIVA un altro giorno a Konoha, dove il Koshirae Kusano si è trasferito momentaneamente per le missioni svolte ai monti ardenti insieme al suo compare Eryk. Ma essendo li non può vivere di sola rendita o cose del genere, nel senso ha bisogno di procurarsi qualcosa da mangiare o roba del genere. Proprio per questo, proprio ora di pomeriggio si ritrova all'interno delle strade cittadine insieme a tutte le altre persone che camminano per i fatti loro. Questa storia della luna per lui sta diventando non poco stressante, mannaggia all'eremità delle sei vie, non ricordandosi nulla della sera precedente è costantemente in balia di quello che potrebbe accadergli senza che se ne accorga, e un giorno si ritrova in un cassonetto nudo e l'altro in mezzo ad una scena del crimine e l'altra dormendo sul tetto dell'hotel, insomma non è facile e tutto questo stress richiede un po' di relax per controbatterlo. Con una busta della spesa contenente varie cose da portare a casa, copmrati da un bel negozietto qualunque della città e tanta voglia di mangiare qualcosa di stuzzicante, Junpei adocchia una delle specialità di questo paese che tutti adorano osannare e che non ha ancora avuto modo di provare (in verità si ma si sa com'è era notte) ossia il RAMEN, tutti lo amano tutti lo adorano, dicendo "Se non mangi il vero ramen a Konoha sei uno sfigato e inacculturato fratm" ma sarà davvero così? Scopriamolo. Vestito con la sua solita roba, il Kimono nero a corpirgli il busto, molto aperto, tanto da mostrare quasi in tutto e per tutto i suoi pettorali visto il caldo della malora che fa, gli shimo, pantaloni a gamba larga marroni, a coprigli le gambe insieme alle tabi e alle waraji intrecciate in paglia e pronto ad entrare all'interno del chiosco di Ramen più vicino che trova, ed incredibilmente no, quest'oggi niente spade dietro, tanto deve essere un'uscita breve preferisce tenerle all'interno dell'ostello che in giro in questo momento. Con passo svelto e caarico si accinge al suo interno mollando un bel saluto al locandiere, <...BUOOOOOOOON pomeriggio...> subito prende e si siede su di uno sgabello davanti al bancone poggiando la busta con la spesa al suo lato mentre con la sinistra prende il menù del chioschetto e vedere che roba fanno effettivamente. Non ha dato attenzione se ci fosse qualcun'altro all'interno del posto al momento ma tant'è non è un tipo che solitamente rompe il ghiaccio nelle conversazioni di solito. Inizia quindi a scorrere con i bulbi tutti i vari piatti all'interno del menù sfogliandolo con attenzione cercando dicapire quale piatto ordinare per meglio giudicare l'effettiva qualità della cucina del posto, come quando devi decidere pizza napoletana margherita o coi friarelli e acciughe. Mat ha passato la mattina a leggere, in cerca di una soluzione per quella luna nefasta che lo colpisce ogni sera, è sempre più pericoloso... Chiuso l'ennesimo libro, il giovane scuoterebbe il capo, non ha trovato ancora nulla. Ne soluzione, ne rimedio, neanche come alleviare i sintomi in maniera minima, così da potersi ricordare per lo meno come o chi gli causa tutti quei dolori che la mattina lo tormentano... Bhe, una mezza risposta gli giunge da madre natura. Lui stesso. Di fatti in quel momento un sonoro rumore verrebbe causato dalla sua pancia. Da quanto non mangia? In casa da solo cucina poco, non è una grande emozione mangiare da solo o addirittura sacrificarsi per se stesso... Se vi fosse Mekura o i suoi piccoli... Probabilmente perderebbe la giornata dietro ai fornelli solo per assicurarsi che mangino qualcosa di buono. Ma troviamo una soluzione al problema odierno. Cosa mangiare? Non ha voglia di cucinare, è demotivato, stanco, depresso e alquanto solo. Aspetta. Ma sei un Konohano e non sei mai andato a mangiare Ramen lo sai? MA N'TE VERGOGNI? Mat si alzerebbe così dalla sedia, andando a prendere un paio di pantaloni neri di una tuta che indosserebbe repentino, poi quegli stivali alti e neri, che stringerebbero il primo indumento fino a metà stinco. La benda che avvolgerebbe la vita con due o tre giri, giusto perché non fa mai abbastanza caldo, e una maglietta bianca. Da quanto non mettevi magliette? Da quando Furaya ti ha scritto 'mente' sul petto con la lava! GiustaMENTE! Il bianco prenderebbe il fuuda contenente la scritta 'Oni' e lo avvolgerebbe attorno al polso destro, in maniera da non dimenticarlo da nessuna parte. Necessita di quel sigillo o l'hokage lo lancerà nella benzina per poi dargli fuoco. Terminato di prepararsi, il bianco uscirebbe, finalmente in pieno giorno, lasciando i raggi del sole colpire la sua pelle bianca come la neve, la sua stupenda tintarella di luna rossa! E dopo passi, su passi, su passi, il bianco giungerebbe dopo Sanpei al negozietto tattico. Gli occhi ambrati andrebbero a guardarsi attorno, mostrandosi lui pallido come un vampiro per le poche uscite che lo hanno visto. Vita, ma cos'è la vita? Esistono ancora esseri umani? Non si erano istinti? "Buongiorno." Saluterebbe secco, avvicinandosi al bancone per poi sedersi al fianco di Junpei, senza proferire parola a quella splendida creatura radiosa. Cosa prendere? Cosa mangiare? "Posso avere la lista?" Chiederebbe sollevando l'indice destro, non trovandone lui uno. [Chiosco] <..mmh..mmmh..> mormora tra se e se il samurai continuando ad osservare con attenzione il menu finché non prende una decisione. <...IL QUI presente Junpei vorrebbe un Kitakata Ramen per piacere...> annuncia così praticamente ai quattro venti più che al locandiere e basta, la sua ordinazione, piuttosto bizzaro se non imbarazzante a sentirsi, cioè chi diamin si presenta ad un cameriere o ristoratore per dirgli l'ordinazione? Ma lui è fatto così non è contento se non si presenta agli sconosciuti, dopotutto è la regola numero 13, una delle più importanti. Bene ora che ha fatto il suo annunci in pompa magna, può anche poggiare il menù potendo osservare e notare meglio la presenza del ragazzo al suo fianco. <.!.> subito gli viene un infarto o quasi quando vede la figura del Genin, saltando di poco dalla sedia in maniera piuttosto comica e notabile. "Oddio è un vampir-AH no è solo pallido" nel suo pensiero però si tranquillizza subito, pensava seriamente fosse un vampiro o qualcosa del genere per due secondi, talmente concentrato sulle sue e sul capire che ordinare che subito la bizzarra figura dello shinobi l'ha spaventato. Ma prima di tutto ridà la sua attenzione al locandiere perché bisogna accompagnare del buon ramen con qualcosa da mangiare. <...EHI mi porti anche una birra scura non filtrata per favore..> ma il locandiere risponderebbe dicendo che non ne hanno all'interno del chiosco, soltanto sake. <..che vuol dire che non avete birra?..> subito l'uomo inizia ad essere irritato, LUI VUOLE LA BIRRA, non il sakè quale diamine di localino chiosco non ha birra? Ma tant'è se deve andare così, così sia, vada per il sakè ha bisogno di un po' d'alcool <...Vabbuo ok, mi porti la birra..> tono scazzato ma che cerca di avere comunque nel tono quel minimo di educazione, e così il locandiere inizia a fare quello che fa il propietario di un chiosco di ramen. <...assurdo, manco una birra, non ci penso neanche a prenderla dal conbini adesso...uuf..> sbuffa e mormora tra se e se molto scazzata con tanto di pugno sotto la guancia per sorregergli la testa in maniera offesa, anche se il tono è basso essendo vicino a lui Mattyse potrà sentire senza troppi problemi ciò che Junepi sta dicendo. <...Ma che è sta roba?...> la sua attenzione però viene presa da un'altra cosa sul bancone, uno snack che a quanto pare è lasciato li come omaggio della alghe nori essicate che però Junpei non ha mai assaggiato o trovato in questa forma, alché andrebbe a chiedere al ragazzo vicino a lui, presupponendo sia del posto che siano visto che il propietario del chiosco è occupato. <...Scusa, anzi no, ehi giovane mi sapresti dire che è sta roba?..> chiede dubbioso andando ad indicare con l'indice destro la ciotolina di alghe. Perché fra tutti i posti liberi il ragazzo doveva sedersi proprio accanto ad un casinista simile? Forse è destino, segno che necessita di staccare la spina e rilassarsi una volta ogni tanto, o il tempo non passerà mai e quando ritroverà Mekura manderà tutto a puttane per un po di stress... Una birra, il pescatore accanto a lui vuole birra, una birra, una birra, portami una birra, ma ho solo burro birra, ma lui vuole una birra, ma se c'è burro birra, e allora birra senza burro, ma che qualcuno gli porti burro senza birra... Silenzio. Ora che il cervello funziona Mat deve sfruttarlo per non saltare addosso a quel Sanpei o come diamine si chiama. Il ragazzo crea disturbo, tanto, ma potrebbe essere un bene, un qualcosa da sfruttare... sfruttare come... "Portane due. E il sake grazie." Copierebbe così l'ordine sollevando ancora l'indice della mano destra per richiamare l'attenzione, osservando poi il ragazzo solare quanto un'ape in un campo di tulipani, in completo contrasto con lui, più paragonabile ad una stella marina, di plastica, nel deserto. Il ragazzo sconosciuto pare però volere la sua attenzione, chiedendo qualcosa riguardo delle alghe nori... Ma è un cazzo di invito a prenderlo per il culo, testare la sua intelligenza e furbizia. Si Mat, fallo. "Quelle? Sono della alghe impregnate di una particolare sostanza infiammabile. La usano per quando una comitiva deve scegliere chi pagare, peccato che nessuno sia mai riuscito a mangiarne mezza..." E così racconta la prima stronzata della giornata. "L'ho pure vista usare in un combattimento. Se un grande quantitativo prende fuoco può addirittura esplodere. In pratica un piatto con la forza di trenta carte bomba. Ed è a giusto una ventina di metri dal nostro viso..." E per essere più credibile, il bianco andrebbe a posare lo sguardo sulla pietanza, spalancando gli occhi e aprendo appena la bocca, quasi preoccupato per la possibilità che possa esplodere anche da solo. "Ammetto che non mi fido molto ad averlo vicino... Ma meno male che ci sei tu, Sanpei!" Così lo chiamerebbe, non avendo ben capito il suo nome, sollevando il braccio sinistro per tentare di dargli una pacca sulla spalla, andando a dar vita ad un ampio sorriso sul proprio volto, gioioso della sua presenza! "Almeno se proprio deve scoppiare mi farai da scudo! Ti dovrò la vita!" [Chiosco] <..Oh cazzo..> non sembra quasi per un secondo dubitare delle affermazioni di Mattyse da quello che esterna, anche se è, beh sembra abbastanza assurda come storia, cioè quale folle tiene delle cose del genere all'interno di un locale dove si usano dei fornelli? <...non è pozibile..> direbbe con fare sarcastico, se ora avesse degli occhiali da sole, uno scettro satanico e capelli sciolti sarebbe decisamente più credibile. <...Stai dicendo una marea di cazzate...> e continuerebbe così il suo commento sarcastico come risposta a ciò che ha detto riguardo le alghe, ma non finisce qua di certo il suo parlare, sopratutto quando uno gli storpia il nome due gli dice che sarà un perfetto scudo umano EH NO eh no non si fa. <...EEHI EHI EHI..> mette le mani davanti imposte davanti al ragazzo con i palmi ben aperti e la schiena indietreggiata, come a tenere una certa distanza tra lui e il Genin. <...momento momento momento, UNO mi chiamo Junpei, Junpei JUNPEI, JUN-PE-I, J U N P E I...capito?...> cerca di essere il più chiaro possibile scandendo sempre di più l'etimologia del suo nome per poi continuare il discorso <...E poi scudo umano io? Ma chi ti conosce non ti faccio da scudo mica, anche se beh...> andrebbe a dare uno sguardo migliore al ragazzo vicino a lui toccandosi leggermente la barba spigliata <...con quell'aspetto anemico di certo basterebbe un accendino probabilmente...> senza ritegno si rivolge così a Mattyse, non lo conosce nemmeno ma un vero uomo non si fa problemi ed esternare i propri pensieri anche se davanti a lui avesse il Kage in persona. <...AH NO! non si possono usare gli accendini perché quelle cose li esplodono vero? Ma perchè non proviamo...> e dicendo questo tenterebbe di abbassarsi ad altezza della busta con la mano sinistra per prendere un accendino comprato prima dal combini in cui ha preso tutto il resto, insieme ad un pacchetto di sigarette, di cui ne prende una aprendolo con la destra per poi rimetterlo a posto. Porterebbe quindi la sigaretta alla bocca mentre con la sinitra che ha l'accendino in mano tenterebbe di farlo scattare per poter accendere la sigarette e aspirare un bel colpo di fumo all'interno dei polmoni. Espira poi tutto fuori dal naso e la bocca mettendo l'accendino momentaneamente sul tavolo. E quello sconosciuto pare essere dubbioso della verità, e come biasimarlo, ma in fondo il ragazzo ha appena iniziato a divertirsi! "Lo pensavo anche io all'inizio... ma poi ho visto un ragazzo perdere le dita proprio per la stessa icredulità..." Ora Mat scuoterebbe appena il capo, osservandolo puntualizzare il suo nome, Junpei, Junpei, Junpei. "Ok, Sanpei, se non sei convinto..." lo osserverebbe, scuotendo appena il capo, indeciso se lasciarlo lì o meno e... quando questo pare sfidare la verità del Senjuu, lui coglierebbe la palla al balzo! "FERMO" Griderebbe lanciandosi verso di lui, intento ad afferrare la ciotola per tirarla verso di se, avido da far ribrezzo, intenzionato a sottrargli le alghe. "Per non crederci in questo modo non devi essere di Konoha... Mi sacrificherò io allora..." Abbassa ora lo sguardo in direzione della pietanza, andando a deglutire della saliva per sembrare più credibile... Anche la mano mancina verrebbe sollevata per passare con il polso sulla fronte. "Nessuno ne ha mai mangiato più di metà... Io stabilirò il record... o morirò provandoci!" Ecco, una stupida esclamazione. La mano mancina andrebbe ad afferrare una delle alghe con il pollice e l'indice, sollevandola poi lentamente; il braccio inizierebbe quasi a tremare, Mat richiamerebbe tutte le sue doti da attore nascoste all'interno del proprio corpo... Ce la puoi fare, ce la puoi fare. Forza Mat. Ce la fai. Il bianco ora tratterrebbe il respiro, portandosi lesto l'alga in bocca, ove conterebbe fino a tre prima di fare qualsiasi cosa... Uno... due... tre. "AHHHHHHHHHHHHHHHH" Prenderebbe a gridare con forza, voltandosi verso il kusano e sputando l'alga verso di lui. "Bruciaaaa" Continuerebbe a gridare mantenendo la lingua fuori dalle labbra, saltando in piedi e guardandosi attorno. Nel panico che tenterebbe di generare, il braccio destro passerebbe lungo il bancone, lanciando così il contenitore delle alghe dietro a questo, ove sarebbe caduto rovinosamente. "Ah Behe. Hottahemi Ah behe!" Continuerebbe a gridare, come un folle, cercando poi di allungarsi oltre al bancone per osservare i dipendenti e, nel mentre, fargli l'occhiolino con l'occhio opposto a quello che Junpei può vedere! Non appena gli verrebbe servito da bere, lo prenderebbe con entrambe le mani, riempiendosi le guance e... uno... due... tre. Mat si volterebbe ancora per spruzzare tutto in faccia al Kusano. "Eh heggioooo!" [Chiosco] Ormai ignora il fatto che l'abbia chiamato di nuovo Sampei più di dirglielo cinque volte di fila non può fare. <..si non sono di Kon-che cazzo fai?..> direbbe mentre il ragazzo inizia a fare il protagonista della serie iniziando il suo sacrificio finale per i propri compagni <..Ma tu sei autorizzato a stare qui?..> il Koshirae osserva quasi incredulo il comportamento di Mattyse, di cui ancora non conosce il nome, sembra davvero convinto che quella roba possa esplodere cosa che Junpei ancora dubita e a buon ragione. Nel mentre che fa sto macello il Ramen e il sake gli viene poggiato sul tavolo ma anche se volesse dare attenzione a quello, esattamente il momento che si gira verso il cibo, il Genin sputa l'alga che finisce sopra la sa spalla, cosa che non solo lo prende di sprovvista ma lo fa irritare non poco. <...AH MA CHE CAZZO STAI FACENDO..> e neanche il tempo praticamente di potersi alzare in piedi e urlare per bene in faccia a Mat, che appena i piedi del Koshirae toccano terra ecco arrivargli addoso un'onda anomala di Sakè in faccia, bagnando e inumidendo i capelli corvini e sporcandogli la faccia e spegnendogli la sigaretta che butta per terra. Nella foga del momento si pulisce con l'intorno del Kimono. E' arrabiato più irritato sarebbe corretto dire, vuole godersi un po' di Ramen in pace e questo gli sputa addosso il cibo boh ma davvero Konoha è un letamaio altro che Kusa. Non ha un tono particolarmente alto ma è abbastanza adirato lo si può sentire dalla voce anche se bassa. <..non guardarmi, non parlarmi, non respirare la mia aria, non, una, fottuta, parola..> una risposte secca e veloce che fa ben capire che si sia già rotto della situazione, alchè tenterebbe di sedersi di nuovo sullo sgabello per provare a iniziare quel ramen con le bacchette della casa, facendo lo tsunderino e tentando di ignorare per adesso la figura del Senju iniziando a degustare la ciotola...o così farebbe se dei pezzi d'algha non fossero finit anche all'interno del suo ramen. <..NOOOO!...> disperato con le bacchette in mano e con i pugni sbattuti e serrati sul tavolo e la schiena inarcata, si abbandona ad un grido disperato, come un uomo che ha appena perso il suo compagno più fidato che mai più potrà tenere con se nei momenti più difficili, il ramen ci ha abbandonato, un compagno è caduto anche oggi signori. No, la carriera da attore di Mattyse Kanishiro Senjuu muore prima ancora di nascere, però che strano... Quando ha dovuto far credere che fossero stati altri a far scoppiare il ponte Naruto nessuno ha sospettato di nulla... Bho, quanto è strana la vita! Il ragazzo sbufferebbe, scuotendo appena il capo prima voltarsi e fare qualche passo in direzione dell'uscita. "Dategli il mio ordine e mettete tutto sul conto di Tenshi Senjuu. Mia sorella salda sempre i debiti." Un po' di vendetta verso la sorella e un pizzico di bontà verso uno straniero che ha torturato fino al collasso, all'esaurimento e al delirio. Mat tornerebbe così con aria annoiata, facendo qualche passo lontano verso il centro della sala, ma poi un ultimo lampo. Il bianco si volterebbe verso i dipendenti, assottigliando lo sguardo. "Fateglielo piccante. Altrimenti paga lui." Ecco una bella opzione, gli ripagherebbe, o farebbe ripagare, il pasto, ma alla sola condizione che il ramen venga servito con quanti più ingredienti piccanti possano aggiungerci, giusto per rimanere in tema esplosioni no? Ah caro Mat, che ora ti guardi attorno per ricordarti bene di quel posto, pensaci attentamente, perché quel locale, come quel vecchietto che hai massacrato di puttanate e umiliato, dovranno saltare in aria. Insieme. Ecco sorellina, ora il bianco potrà mantenere la parola data, aiutarti a far scoppiare quel posto e così, farti felice! Si si, a Mattyse piace questo elemento! A Tenshi, che dovrà pagare il conto, un po' meno! A Sanpei, che dovrà saltare come le dita dei napoletani a capodanno, meno ancora! "E visto che sei così noioso, vado a fare quello che dovresti fare tu. Andare a pescare qualcosa." Stupido Sanpei, mi fai sembrare un mostro. E il bianco si allontanerebbe di altri... tre? quattro metri? Chissà che altro avrà in mente! [Chiosco] <..Bastardo..> detto con quel no so che di viperico, Junpei tra se se sente proprio quella morsa del sentirsi bloccato all'interno di una offerta allettanta, fatta proprio da quello psicopatico che ha ora davanti. Effettivamente potrebbe pagarsene un altro, PERO' per quello che ha un bel Ramen gratis mica fa male eh, beh le opportunità vanno prese o no. <..OK figlio di puttana ci sto...> direbbe con fare caustico al Genin mentre il propietario fa come detto e inizia quindi a preparare il ramen piccante, MOLTO piccante per il povero samurai. Intanto mentre osserva il ragazzo con la coda dell'occhio continuare a fare le sue cose inizia a sorseggiare con la destra il Sakè deglutendolo ben bene in gola. Non ha un così brutto sapore ma decisamente è più gustosa la birra per lui, anche perché ne puoi bere di più senza il rischio di diventare concio. <...Cos-Pescare? Ma...> per un attimo ci rimane al commento guardandosi bene, da veramente l'idea di un pescatore in questo momento? E' questo il pensiero che lo sta affliggendo di più per adesso, inzierebbe a tirarsi con la mano i vestiti per osservargli meglio, ma boh pare uno spadaccino a suoi occhi, che abbia fallito anche dal punto di vista visivo ora? <...Ma che minchia dici brutto leso, ti sembro un pescatore io? Stai zitto per favore che vivi in un paese che è ridicolo..> direbbe senza minimo di remorso nelle parole anche con il locandiere che probabilmente potrebbe aver sentito le parole dette, che chissà, magari proprio per questo avrà aggiunto più peperoncino del previsto MA a proposito ecco il ramen per Junpei. Oh cielo ci sono uno due, CINQUE peperoncini interi all'interno del piatto. Nella sua testa subito un pensiero "Se lo mangio muoio ma è gratis, si ma muori, MA E' GRATIS, Ok lo mangio" e beh cosa fai te ne privi di un pasto a gratis? Sperando di non bloccare qualche tipo di organo a causa del pasto Junpei inizierebbe con le baccette una prima manciata di noodles presi direttamente del brodo e portati all'interno della propria bocca per assaporarli, non l'avesse mai fatto. Subito la sua faccia si fa paonazza come poche gli occhi sgranati e le vene all'interno più rosse di prima, mentre ancora con i noodle in bocca inizierebbe a lacrimare leggermente lasciando che una lacrima gli caschi sulla guanza. Un esplosione infernale in bocca qualcosa che non aveva mai sentito prima d'ora, è come se Yukio e Akendo stessero combattendo all'interno delle sue tonsille. <...Cough cough cough...> inzia a tossire violentemente con la mano davanti alla bocca tentando con tutta la sua forza di ingoiare i noodle, mentre disperatamente tenta di non cadere a terra o svenire, anche se la sudorazione si sta facendo decisamente troppo accelerata, molto più del normale, ma ehi dicono che il piccante d'estate aiuti perché espande i vasi sanguigni. Cercherebbe di prendere l'attenzione del locandiere per dargli la sua opinione sulla piccantezza del ramen tentando di prendersi una calmata e far passare con altro sake un attimo la sensazione infernale in gola <...Questo ramen mi ha tappato la gola come una pallina di catrame...e ora devo..cough..andare all'ospidale se no muoro...COUGH COUGH..:> ormai talmente preso dalla tosse che non riesce neanche più a parlare decntemente, magari è maleducato ma dice sempre quello che gli pensa senza filtri anche agli sconosciuti come si può ben vedere da Mat. Come come come? Si Mat, hai capito bene! A quanto pare ha trovato quel ramen troppo poco piccante, così poco da darti anche del figlio di puttana? E TU NON PERMETTI A NESSUNO DI DARTI DEL FIGLIO DI PUTTANA VERO? Il bianco si fermerebbe per voltarsi rapidamente e, con passo felpato, tenterebbe di avvicinarsi al pescatore mentre questo assaggia il ramen e pare più soffocare che morire per il bruciore. Mat tenterebbe così di avvicinarsi all'uomo, sollevando il volto per guardarlo dall'alto verso il basso. 'Quindi sarei un figlio di puttana?' pensiero che viene convertito in "Che dici? Non è abbastanza piccante?" Chiederebbe con aria minacciosa, allungando la mano destra in direzione del recipiente con l'intento di sottrarglielo. Se vi fosse riuscito, lo porterebbe sotto al naso, ove andrebbe a sentire quanto possa essere piccante solo da con quanta velocità questo andrebbe ad aprirgli le vie respiratorie. "Hai ragione. Non è abbastanza piccante." Cosa sono quelle che ha negli occhi? Fiamme? Draghi? L'inferno stesso? Junpei potrebbe scoprirlo a breve, perché esattamente in quel momento, il ragazzo compierebbe un rapido movimento rotatorio in direzione dello sconosciuto, girando appena il polso nella sua direzione per far assumere al recipiente di ramen piccante l'inclinazione idonea per essere vittima di quel rapido moto che dovrebbe vedere come risultato la fuoriuscita di tutto il ramen, qualsiasi cosa vi sia dentro, fisico o liquido, con la speranza che questo si versi tutto sul volto del kusano. Un po' anche con la speranza che il peperoncino gli finisca sugli occhi. "Ops. Che sbadato. Cose che capitano ai figli di puttana come me." Non può che sperare, che quel suo odio verso il neo conosciuto kusano Sanpei, frutti tanto di quel dolore da esser ripagato a sufficienza e non aver più bisogno di farlo saltare in aria... AHAHAHAHAAHHAHA. MAT CHE NON E' PIU' INTERESSATO A FAR SALTARE IN ARIA QUALCUNO, BUONA QUESTA AHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH [Denunciazione sottrazione ramen 2/4][Lanciazione ramen extrapiccante in viso a Sanpei 2/4] [Chiosco] "OH NO" unico pensiero del Kusano mentre osserva il liquido del ramen che gli sta per arrivare in faccia, sicuramente un brodo così caldo in faccia non farà bene e per un po' gli lascierà la pelle paonazza non stiamo parlando comunque di MAGMA LIQUIDO diciamo. Cerca comunque per i tempi di reazione che può avere di evitare che gli finisca tutto sul muso andando delibratamente a farsi che la schiena colpisca il terreno dietro di lui, spingendosi in avanti con le gambe, in modo tale che il suo didietro faccia da perno per un movimento rotatorio all'indietro che permetta l'impatto sul terreno che comunque non farà bene, anche se le testa tenuta più in alto non dovrebbe avere ripercussioni, visto che le scapole attutiranno il tutto. <..:AAAAH!...> nonstante questo senza chakra impastato non è molto veloce e difatti parte del Ramen anche se molto gli finirà sui vestiti, una parte riuscirà comunque ad arrivargli in faccia facendo non poco male, alché subito tenterebbe di alzare la schiena tenendosi un attimo la faccia. <...CAZZO!..> urlerebbe ancora per il dolore, tra non poco probabilmente il locandiere li vorrà fuori dal posto a causa del casino che stanno causando rovinando per ben due volte del buon ramen cucinato. Con ancora il brodino, i noodles e il resto degli ingredienti addosso che tenta di scrollare con l'altra mano Junpei si alza subito in piedi piegando le leve in avanti e con l'aiuto della mano destra togliendola dalla faccia. <...MA SEI LESO?!?!..> non sa neanche che dire in una situazione del genere, la rissa da bar ormai potrebbe scattare da un momento all'altro, e di certo Junpei non ne ha proprio voglia ora. Cerca subito di avvicinarsi alla busta della spesa prendendo un gelato confezionato, un ghiacciolo alla mente per l'esattezza, aprirlo e usarlo come rinfrescante sul corpo e la faccia per attutire il senso di bruciore. Il ragazzo non si da di certo limiti, una cosa che Junpei apprezza molto delle persone non togliendo il fatto che questa cosa gli stia altamente sul cazzo. <..Che è se insultassi tua sorella adesso mi sevizieresti con sto ghiacciolo?..> chiede con tono sarcastici ma adirato indicando il gelato che sta usando come barra di ghiaccio. <..:FANCULO io me ne vado...> dicendo questo in maniera abbastanza offesa Junpei inizierebbe a prendere la busta e l'accendino buttandolo all'interno, con la mano sinistra buttandosi il ghiacciolo in bocca per tenerlo, e comincierebbe a tentare di uscire fuori dal locale senza dare un minimo di riguardo al Konohano tanto paga lui e sarà costretto a farlo se non lo fermerà perché chi lo sente il locandiere. Però nella sua benevolenza del povero vecchio lascia comunque qualche spiccio lanciato sul tavolo con violenza per il casino fatto mentre se ne va via a dito medio alzato verso il giovane Senjuu, beh mai sfidare un terrorista sul suo campo del resto. Appena fuori dal locale tenterebbe subito di poggiare la busta poco fuori prendendo gli strumenti del mestiere quali sigaretta e accendino buttando il ghiacciolo in un cestino li vicino, iniziando a portare l'oggetto alla bocca e tentare di godersi una sigaretta per smaltire lo stresso. <..:FANCULO!:..> urlerebbe da solo ai quattro venti mentre da un calcio ad una lattina lasciata li a caso per strada, facendogli fare una palombella su un gruppo di piccioni. Anche se Mat non è riuscito a fargli provare la brezza del peperoncino negli occhi, è comunque pienamente soddisfatto del risultato ottenuto, osservandolo incazzarsi, gridare e soffrire come un maledetto cane di Kusa. E' la punizione per aver parlato troppo pensando di aver a che fare con chissà quale pagliaccio. Però aspetta... Se avesse detto cosa riguardo la sorella? La mano destra di Mat si avvicinerebbe allo sgabello, intenzionato ad afferrarlo come sorta di minaccia. "Quel ghiacciolo è piccolo. Userei qualcosa di simile." Risponderebbe sollevando lo sgabello con l'ausilio della spalla, piegando appena il gomito per favorirsi anche con il bicipite e il pettorale. "Vuoi provarlo?" Chiederebbe osservandolo poi andare via... Davvero? Niente rissa? Che cosa strana... Quasi ci sperava. Mat attenderebbe che il pescatore sia uscito dal locale prima di voltarsi verso il proprietario, visibilmente adirato. "Si si Kirei. Avrei dovuto evitare. Ora passami scopa e stracci che pulisco." Davvero un konohano non dovrebbe conoscere il suo rivenditore di ramen di fiducia? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH. Così Mat passerebbe il resto della giornata! Spazzando, pulendo e lavando i piatti. Ecco cosa potrebbe fare nel tempo libero, dedicarsi a quell'adorabile negozietto e magari farlo anche a gratis. Tanto, imparerebbe a cucinare qualcosa di decente no? "{Furaya, potrei aver litigato in un locale... Ma non ti preoccupare, ora pulisco, sistemo, lavo i piatti e farò qualche giorno a lavorare qui gratis... Era per avvisarti!}" Se non è importante quello, può solo avvisarla prima di dire 'kai'. [End]