Fratelli

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18:31 Tenshi:
 Buio ed ombra. Oggi la rosata va alla ricerca di questo per mantenere il suo autocontrollo. Da un po' di giorni ormai non fa altro che pensare ad Onosuke. E non capirne il motivo la fa andare fuori di testa. Tra l'altro, quella mattina si era svegliata al monte dei volti, ricoperta di graffi e quelli che sembrerebbero essere succhiotti. Probabilmente si è data da fare, forse per dimenticare quei pensieri sull'Aburame, ma in realtà non ricorda praticamente nulla. Solo segni sul suo corpo, dunque, sono ciò che rimane della notte prima. Ricorda solo di aver incontrato un kusano, molto attraente, non c'è che dire. E poi, il vuoto. Si aggira per quei vicoli bui del proprio villaggio, senza una meta ben precisa, con uno sguardo stralunato. I lunghi capelli rosa sono raccolti in due trecce laterali, che le ricadono sul seno. La frangia copre la fronte e sul capo non vi è nessun coprifronte. Indossa un top nero corto, senza maniche, ed una gonna corta nera, a ruota, che lascia scoperte gran parte delle cosce. Sulla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche, che reggono il portakunai nero, all'interno del quale si trovano varie armi. Ai piedi porta delle semplici scarpe di tela nere. I segni della notte prima sono evidenti sul suo collo, sulle spalle e le braccia. Sarà stata proprio una bella notte quella. Mentre guarda a destra e a manca, decide di attivare il Chakra. Del resto, è pur sempre in territorio nemico. Le mani verrebbero portate al petto e congiunte a formare il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

18:45 Mattyse:
 Finalmente libero di muoversi, di saltare come una gazzella e fare i danni che vuole avente solo Furaya in testa come limitazione, e che limitazione, in pratica le dice due parole e questa subito scompare! Il bianco, finalmente tornato con tutte le sue forze, indovinate come passerà la giornata? Ovviamente stando in casa, con la testa sui libri! Vuole, anzi no, DEVE trovare un modo per attenuare l'effetto di quella luna rossa. Ma prima deve trovare un libro che parli di questo evento. Diamine. Le ore passerebbero così, una dopo l'altra, giungendo poi al tramonto. Quel fatidico tramonto, di cui le prime luci richiamerebbero la sua attenzione. Meglio andare a letto, domani sveglia all'alba, così da sfruttare a pieno le ore di sole e continuare a studiare. Il bianco così andrebbe a dormire, lanciandosi sul letto e seccandosi poco dopo, crollando in un profondo letargo... O almeno questo è quello che pensa. Buio, tanto. La notte è giunta e le strade sono illuminate appena da quella dannata luna rossa. Mat aprirebbe gli occhi, quasi come un mostro che privo di sentimenti ed emozioni si sveglia dal suo riposo per fare chissà quale danno. Prima cosa da fare, indossare i suoi pantaloni neri della tuta, legare poi alla coscia sinistra il porta kunai ove andrebbero due kunai, uno con due carte bomba, sulla tasca sinistra, e uno vuoto sulla destra. Il bianco prenderebbe anche la borsa porta oggetti che riempirebbe con quindi carte bomba. Possono bastare? Speriamo non servino proprio! Mat prende anche una fascia bianca, che usa per legare i pantaloni come una una cintura, facendosi che questa avvolga la sua vita un paio di volte prima di legarsi sul fianco. Indossati gli stivali alti, Mat andrebbe a mettere quella lunga tunica nera, che coprirebbe fin poco sotto le ginocchia, solleverebbe il cappuccio e... Perché sta sera, la testa gli dice di mettere la maschera di legno? Prima ancora di uscire però, sa che deve premunirsi, in fondo non sa che casino possa generare. Mat porterebbe così entrambe le mani dinanzi al proprio plesso solare per poi unirle e comporre il sigillo della capra, successivamente andrebbe alla magica ricerca delle due energie a lui necessarie: quella mentale e quella fisica. L'energia mentale, composta dal proprio vissuto, dal proprio modo di pensare e dalle proprie conoscenze, verrebbe ricercata all'altezza della fronte e le verrebbe assegnato un colore verde acqua. Se il bianco riuscisse a trovarla, tenterebbe di rinchiuderla in una sorta di sfera per poi andare a cercare la seconda energia all'altezza del ventre, assegnandole un colore roseo. Se riuscisse a trovare anche questa, farebbe la stessa identica cosa fatta con la prima, ovvero tentare di racchiudere l'energia in una sfera. Se la cosa avesse successo, le due energie verrebbero spostate in direzione del plesso solare per poi cercare di essere mischiate l'una con l'altra. Il risultato del miscuglio darebbe vita al chakra. Al termine, se vi fosse riuscito, il bianco aprire la finestra per poi usarla come accesso al primo tetto più vicino. Meglio stare lontani dalla strada. [Tentativo impasto chakra 4/4][Chakra 25/25][Equip: 1x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 15x carte bomba][Maschera di legno]

19:00 Tenshi:
 Mentre l'altro sta lontano dalla strada, lei, invece, cammina proprio tra quei vicoli. Prima a destra, poi a sinistra. Va perdendosi, alla ricerca di una certa tranquillità. Yami, come potresti trovarla in una notte di luna rossa? Quella dannata luna è lì, alta nel cielo. Non sa perché da quando è comparsa senta tutte le sue emozioni come amplificate. Può davvero la luna influire sul comportamento umano? O forse è solo lei che sta lentamente perdendo la propria lucidità? Beh, non sarebbe poi così sbagliato, dato il suo cambiamento repentino. Cammina ancora, con in testa un pensiero fisso: Onosuke. Sente l'estremo bisogno di andare da lui. Ma perché mai poi? Proprio non lo capisce. Si tormenta. Deve trovare un modo per svagarsi, prima che i suoi passi si dirigono verso la casa in cui abita l'Aburame... che un tempo era della Senjuu e per questo lei vorrebbe prenderlo a pugni nello stomaco, ma dettagli. Sbuffa, seccata. Vuole proprio andare da lui. Sapere come sta. Ma le farebbe solo del male vederlo. Perché lui è la sua debolezza. Non può permettersi di annichilirsi nuovamente. Non può permettere al ragazzo di tirare fuori quella parte chiara che, a quanto pare, è ancora in lei. Non vuole proprio che Tenshi risorga. Non vuole ritrovarsi ancora a piangere per ogni cosa. Non vuole dedicare la propria vita agli altri, dimenticandosi di se stessa. E, proprio mentre si tormenta con questi pensieri, sente qualcosa. Dei passi veloci. Dei salti. Dapprima, non ne percepisce la fonte, girandosi a destra, poi a sinistra, continuando a guardare la strada. Poi capisce. Alza lo sguardo verso quella luna. E, proprio in quel momento, qualcuno passa sopra di lei, con un salto. Mmm, un tipo furtivo. Non lo riconosce, ancora, per via della maschera e della zona poco illuminata. Ma potrebbe essere una compagnia di suo gradimento. Ha solo bisogno di divertirsi e dimenticare di nuovo quei pensieri nella propria testa. Le gambe si piegherebbero quanto basta per abbassare il proprio baricentro. Le braccia verrebbero caricate all'indietro. E, con un balzo, salirebbe sul tetto su cui è appena atterrato Mattyse. < Scappi da qualcosa? > chiederebbe all'altro, noncurante se la domanda possa essere spigolosa. [Chakra on][equip lo stesso]

19:20 Mattyse:
 L'avanzata senza una meta vera e propria continuerebbe di tetto in tetto, una corsa, un salto, il passaggio da un edificio ad un altro come gli era stato insegnato. Si tratta di uno shinobi, camminare o correre per strada è normale fino a un certo punto, soprattutto con l'ingresso negli anbu, ove sfruttare l'ombra è la cosa migliore per non far porgere troppe domande alla gente. Un salto, un altro, in uno di questi passa sopra alla testa della giovane dai capelli rosa, non dandole peso inizialmente, ma un rumore, quello dei suoi piedi che atterrano sul suo stesso tetto, attira la sua attenzione, come la sua voce. Il piede sinistro ruoterebbe di novanta gradi verso la propria destra, intento a creare attrito per fermare la sua corsa, mentre la gamba destra verrebbe piegata per abbassare il baricentro e dare alla figura maggior stabilità in quella brusca frenata. Se vi riuscirebbe senza cadere come un salame, il ragazzo si drizzerebbe, mantenendo i piedi paralleli tra loro e alle spalle, offrendo il fianco destro alla giovane sorella. Il volto andrebbe a voltarsi verso di lei per osservarla. Si, è Yami, o forse sarebbe meglio dire Tenshi? Mat prova emozioni contrastanti. Felicità, per aver incontrato la sorella. Rabbia per l'incontro con il loro padre. Frustrazione, per il fatto che non abbia mai saputo realmente il suo nome. Piccola Tenshi, sai che Mat potrebbe avere una soluzione per ogni tuo problema, a come trovare una via di mezzo tra quella luce e quell'ombra, che potrebbe aiutarti in mille modi, o almeno dovresti immaginarlo, vista la sua promessa nell'aiutarti per ogni cosa. Ma in fondo, lo riconoscerai con quella maschera di legno? Che tiene scoperta solo la pelle attorno all'occhio sinistro? E con quel cappuccio che ne copre i capelli? Ma ora come ora, Mat glie la vuole solo far pagare, almeno un poco. Ma per il resto, è felice di aver modo di aggiornarla su tutto. Lo sguardo ambrato si sposterebbe dal volto di Tenshi al vicolo cieco presente affianco all'edificio su cui si trovano, poi lo sguardo andrebbe nuovamente sulla giovane, si tratterebbe in un vero e proprio invito. Di fatti, Mat allungherebbe il piede destro verso il vuoto per poi lasciarsi cadere... Il bianco pareggerebbe i piedi prima di toccare terra, andando poi a piegare le ginocchia quando queste toccherebbero il suolo per attutire al meglio la caduta... e se vi riuscisse senza prendere particolari danni, alzerebbe gli occhi verso il tetto, attendendo che la giovane ricompaia. [Chakra 25/25][Equip: 1x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 15x carte bomba][Maschera di legno][Mi sono dimenticato il fuuda con la scritta 'ONI' nella borsa, pls don't kill me]

19:42 Tenshi:
 Si trova sul tetto di una casa qualunque, quindi, la piccola rosata. Ha attirato l'attenzione del ragazzo che correva, facendo arrestare i suoi passi. Egli si gira verso di lei. Come aveva già potuto notare lei qualche attimo prima, una maschera in legno copre il suo volto, lasciando scoperto soltanto gli occhi ambrati. Probabilmente, se riuscisse a vedere i suoi capelli, potrebbe riconoscerlo. Ma ciò non accade perché essi sono coperti da un cappuccio. In ogni caso, l'altro sembra interessarsi a lei. La osserva per qualche attimo, senza pronunciare parola. Lei non può saperlo, ma dentro di lui vi è un vortice di emozioni. Perché qualche giorno prima ha scoperto che loro sono fratelli. La rabbia lo assale, poiché quel giorno ha capito che Yami non è il suo vero nome. Eppure, è felice di vederla, con una nuova consapevolezza. Quel vortice di emozioni, però, non esiste all'interno della Senjuu. Si sente solo divertita dal fatto di aver incontrato, forse, l'ennesima preda che possa soddisfare le proprie voglie. Non ha idea di chi ci sia sotto quella maschera. E non ha idea del fatto che Mattyse sia suo fratello. Come potrebbe mai saperlo, del resto? Entrambi sono cresciuti fuori dal dojo ed hanno scoperto solo dopo a quale clan appartenessero. Lei sfoggia uno dei suoi sorrisetti sadici, mentre gli occhi brillano vivaci sotto l'influsso della luna rossa. E' certamente divertita dal fatto che, uno sconosciuto qualunque incontrato per caso, la stia chiaramente invitando a banchetto. Lo sguardo altrui si sposta, infatti, da lei al vicolo cieco sotto di loro. Che anche lui abbia... fame? La lingua leccherebbe prima le labbra inferiori, poi quelle superiori, lasciando intravedere, in quel movimento, i canini appuntiti. Non ha paura, lei. Crede in se stessa. E crede alla forza che il suo corpo, esile ma formoso, ha sugli altri. Crede nelle proprie capacità da ninja. E che sia per una scopata o per versare del sangue, quella notte si divertirà sicuramente. Dunque, lo seguirebbe, saltando giù dal tetto, verso il vicolo cieco. Le gambe si piegherebbero, attutendo l'atterraggio, per poi distendersi nuovamente. I passi, lenti, la porterebbero a qualche centimetro da lui. La mano destra verrebbe poggiata sul petto altrui. Non è la prima volta che tenta in quel modo uno sconosciuto. E vedere gli altri sotto le proprie grinfie, la eccita ancor di più. < Vuoi divertirti? > sibilerebbe, quindi, a colui che non sa essere suo fratello. [Chakra on][equip lo stesso]

19:54 Mattyse:
 Il giovane si terrebbe la parete alle proprie spalle, mostrandosi in trappola, ma senza timore. In fondo chi può dire chi dei due è veramente in trappola? In fondo sono due teste dure, orgogliose e con una particolare fiducia il loro stessi. Sono entrambi armati fino ai denti e con una gran grinta e ingegno. Si, sono sicuramente fratelli, e di questo Mat è sicuro. Lo sguardo tornerebbe sulla donna, che davanti a lui ora parrebbe sfilare. Lo sguardo la percorrerebbe lentamente, dagli occhi, alle labbra, successivamente il collo, anche se già segnato. Quei vestiti provocanti, la pelle scoperta. Ed il suo atteggiamento. Si, sarà una battaglia tra cacciatori. Chissà chi dei due finirà per essere la preda? Al tocco sul petto che offre la giovane, il ragazzo tenterebbe di ribattere, allungando repentino la mano sinistra per afferrarle la vita, intenzionato a tirarla con il corpo contro il proprio. Nel gesto, compierebbe un mezzo passo in avanti per andare in contro e compiere un gioco di gambe alquanto particolare: Mat non starebbe completamente frontale alla sorella, quanto sarebbe più intenzionato ad esservi appena più spostato verso la propria destra, così che solo metà dei loro petti possano stringersi, offrendo ad entrambi la possibilità di portare la coscia sinistra fra quelle dell'altro. "Vorrei mangiare..." Sussurrerebbe da sotto quella maschera, da cui sarebbe visibile l'angolo sinistro delle labbra, che in quel momento si solleverebbe per un sorriso malizioso quanto divertito. "Non hai paura a metterti in mostra?" Chiederebbe dando un altra rapida occhiata al corpo della Senjuu. "Sei un bel bocconcino, potresti diventare la cena di qualcuno." Si, è inutile sottolineare quelli che sono riferimenti sensuali, e non culinari (purtroppo). Nel mentre, le dita della mancina andrebbero a premere appena contro la pelle dietro al fianco della ragazza, intenzionate poi a muoversi lentamente, prima tentando di riavvicinarsi al palmo, per poi distendersi e continuare con questo movimento, generando delle sottospecie di... grattini(?) Mat, so che non puoi sentirmi, come con la luna rossa non senti neanche la vocina che hai associato ad Al Miaeda, ma ne sei sicuro? Si, la ragazza è sicuramente un pasto succulento, uno spettacolo per gli occhi e quel che vuoi, ma rimane tua sorella e te... Oh, forse ho capito che hai in mente. Si, meglio sfruttare questi momenti fino all'ultimo.[Chakra 25/25][Equip: 1x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 15x carte bomba,1x fuuda 'oni'][Maschera di legno]

21:46 Tenshi:
 Due teste dure ed orgogliose, è questo ciò che sono quei due. Ripensandoci, chiunque dai loro caratteri potrebbe affermare che siano fratelli. Ciò non vale, ovviamente, per l'aspetto estetico, avendo due madri diverse. In ogni caso, Yami, che ancora non conosce questa storia e non sa chi ha davanti, è estremamente divertita dalla situazione. L'altro sembrerebbe come in gabbia, in quel vicolo cieco e buio. La sua mano aderisce perfettamente sul petto altrui, senza che l'altro opponga resistenza. Ed anzi, quello risponde in modo repentino a quel gesto. La sua mancina va a poggiarsi contro il fianco nudo di lei, cominciando a massaggiare quella parte del suo corpo. L'altro avvicina ancora i due corpi. Il seno di lei, in parte, contro quello di lui, mentre la destrorsa della rosata si alzerebbe verso il collo dell'altro. La propria gamba sinistra è esattamente tra quelle dell'altro. < Anche io ho fame > sibilerebbe, avvicinando le labbra all'orecchio sinistro di quello che in realtà è Mattyse. La gamba destra verrebbe portata esattamente dietro la sinistra di lui, 'abbracciandola' e stringendola. Poi anche la mancina scivolerebbe contro il petto altrui fermandosi proprio al centro. Aiutandosi con l'altra mano, cercherebbe di spingere l'altro al suolo, accompagnando quel movimento con il proprio corpo. Se ci fosse riuscita, adesso lei sarebbe sopra di lui, con il prosperoso petto che preme contro il suo. < Non so cosa sia la paura > sussurrerebbe ancora. Certo che sa cosa sia la paura, ma non in quelle situazioni. Perché le vere situazioni di pericolo mettono in circolo quella che può essere considerata la sua droga: adrenalina. Ed è questo il caso. L'adrenalina, il piacere del pericolo, entra in circolo violentemente nel suo corpo, lasciandole scariche elettriche lungo tutta la colonna vertebrale. < Vuoi che io sia la tua cena? > chiederebbe, senza preoccuparsi minimamente della situazione in cui si è appena cacciata. D'altronde, chi è la preda dei due? Sono entrambi cacciatori. Solo adesso la destrorsa risalirebbe verso il viso dell'altro, spingendo lievemente quella maschera in legno, curiosa di sapere chi si trovi al di là di essa. Se le fosse permesso, vorrebbe dunque scoprire il volto dell'altro. [Chakra on][equip lo stesso][libido ON]

21:59 Mattyse:
 Le cose vanno avanti seguendo quella piega bizzarra, ma il parrebbe avere in testa una pista da seguire, come se dovesse fare una corsa, una gara... E chi dei due vincerà? Bhe, a perdere è sicuramente il primo che cederà alla tentazione, cadendo in balia dell'altro che potrà optare come meglio crede. La gamba della ragazza andrebbe ad avvinghiarsi così alla propria e, la mano mancina del ragazzo, come invitata, non può che scendere lentamente lungo la sua pelle, scivolando fin sotto alla sua coscia, fermandosi li ove la minigonna finirebbe. Anche qui, le dita si allungherebbero, in quelle specie di grattini, per poi ritrarsi e stendersi ancora, ma già la seconda volta ci sarebbe qualcosa di diverso. Le dita tenterebbero di scivolare sotto a quel indumento. Il bianco asseconderebbe anche il suo desiderio di farlo distendere a terra, permettendole di stare sopra, ma ovviamente senza star fermo. "Oh... sei coraggiosa..." Accennerebbe ad una piccola risata, maliziosa anche qui. Chi sta vincendo? Per ora parrebbe ancora un pareggio. "Oh si... Non ho mai assaggiato una bella maialina come te." Chissà come la rosa prenderà quel commento, ma di sicuro, il tentativo di toglierli la maschera non gli verrebbe facile. La mano destra difatti tenterebbe di mettersi tra i loro corpi, andando a passare fra i suoi seni che poi dividerebbe con l'avambraccio, tentando di raggiungere il collo della giovane con il palmo della mano. Se ci riuscisse, stringerebbe appena la presa con tutte e cinque le dita. Nel mentre, anche la mancina si sposterebbe, si allungherebbe sotto quella minigonna per andare oltre, verso il fondo schiena della Senjuu, in cerca di un punto in cui, con una lieve pressione del dito medio, avrebbe potuto stimolarla. "Hey hey hey..." Tenterebbe quindi di scostare rapidamente il viso per allontanare la maschera dalla sua mano. "Vuoi rovinare il gioco così in fretta?" Sussurrerebbe ancora, chinando il capo verso l'alto in maniera che siano visibili le sue labbra che in quel momento inumidirebbe con il passaggio della lingua in maniera alquanto esplicito. [Chakra 25/25][Equip: 1x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 15x carte bomba,1x fuuda 'oni'][Maschera di legno]

22:02 Tenshi:
 È una gara a chi si muove meglio. È una gara a chi fa la giusta mossa. Una gara a chi cede per primo. E chi sta cedendo adesso? Mattyse è il primo ad esplorare i luoghi nascosti del corpo della Senjuu. Stai per caso cedendo? La mano altrui si insinua nella propria gonna, continuando quel movimento sensuale che prima faceva sulla coscia. < Assaggiami allora >. Non direbbe niente su quel commento. Le sta bene, in fin dei conti. Nel sesso, tutto è permesso. Certo, se lei sapesse che quello è suo fratello, non sarebbe poi così lecita una cosa del genere. Ma non lo sa. Non ancora, per lo meno. Poi, arriverebbe un tentativo di bloccaggio da parte dell'altro. La destrorsa di quello si insinua tra i propri seni, per arrivare fino al collo, che verrebbe stretto dalla presa di tutte e cinque le dita. Nel frattempo, la mancina altrui continuerebbe a scivolare sotto la propria gonna, raggiungendo un punto ben preciso sul quale fare pressione. < Mm > mormorerebbe, come reazione a tutti quegli stimoli. Lascerebbe dunque perdere la maschera, dicendo < E va bene, forse potrebbe eccitarmi di più scoprendo chi sei solo dopo > o forse no, dato che è tuo fratello. Le labbra dell'altro, umide, verrebbero scoperte. Esse attirano la rosata come se fossero un miele pregiato. Le labbra di lei, dapprima, si poggerebbero sul collo dell'altro, mordendo e tirando quella pelle nivea, lasciando segni evidenti per tutta la lunghezza. La unghie della mancina, nel frattempo, si pianterebbero nella carne del suo braccio destro. Le proprie labbra risalirebbero verso il volto altrui. Ma non lo bacerebbe ancora, volendo fare altro. La destrorsa, infatti, scivolerebbe giù e cercherebbe di alzare quella tunica che egli indossa, per poi intrufolarsi al suo interno. Non si arresterebbe quella mano, volendo ricambiare il favore precedente che l'altro le aveva fatto. Quindi, cercherebbe di sollevare quanto basta quei pantaloni, per poi introdurvi la mano, alla ricerca di qualcosa (…). Mat, vuoi davvero farlo con tua sorella? Lei non si fermerà facilmente, se non sarai tu a dirglielo. [Chakra on][equip lo stesso][libido troppo ON, fermala maledetto ahahah]

22:04 Mattyse:
 Ti stai divertendo? In fondo la rosa pare essere caduta nel tranello, nella tentazione... però lo ha fatto con tanta facilità, vuol dire che già la signorina è uscita di casa con l'intento di distrarsi in maniera simile. Ora Mat, devi fare un gioco di prestigio. Il bianco stringerebbe appena i denti, sollevando appena il mento per lasciarle maggior spazio sul proprio collo, mentre il medio della mancina continuerebbe con quella pressione in quel punto cruciale, anche se ancora per poco. La destra, serrerebbe maggiormente la presa insieme alla stretta dei denti, entrambi gesti utili per sopprimere, o almeno smorzare, un gemito dovuto all'eccitazione. "Mhhhh..." respira. Il respiro di Mat si farebbe pesante, mentre sente le unghie della giovane affondare nel suo braccio... è difficile eh? Avere la possibilità di giocare con una così bella ragazza... però la tua testa sta altrove, nonostante il momento, non è lei che vuoi. Il dito anulare, della mano sinistra, raggiungerebbe il medio, premendo appena anche lui prima di andare ad afferrare quel sottile tessuto che divide i polpastrelli dal corpo della giovane Senjuu, se vi riuscisse, lo tirerebbe verso l'alto, intenzionato a far si che la parte davanti al suo bacino vada a far pressione al posto suo. "Non esagerare." Ecco l'inizio della verità, sempre sussurrata con tono malizioso. "O come spiegherai a tuo nipote che mi hai dipinto il collo?" Si, quei segni potrebbero essere un bel problema, ma vi è qualche trucco per farli sparire in poco. Nonostante la verità rivelata in maniera particolare, Mat non le mollerebbe il collo, anzi, stringerebbe la presa, mentre la sinistra andrebbe a far esercitare maggior pressione sul suo corpo a quel indumento. "Che razza di zia vuoi essere... Yami? O Tenshi?". [Chakra 25/25][equip lo stesso][influenza luna rossa 100%]

22:04 Tenshi:
 L'adrenalina sale, mentre le mani di entrambi vanno esplorando il corpo dell'altro. Ancora egli farebbe pressione in quel punto, lasciandole piacevoli scariche elettriche che invadono il basso ventre della rosata. La presa della destrorsa di lui sul collo di lei si fa più forte, mentre le unghie della Senjuu affondano nella sua carne. Lo sente come l'eccitazione cresca nell'altro. Un gemito smorzato, il respiro affannoso. E lei non è da meno, con quelle dita di lui che continuano ad esplorare. La destrorsa di lei scivolerebbe ancora all'interno dei pantaloni dell'altro, intenzionata a stimolare quella zona con una presa dolce e sensuale. < Nessuno può dirmi di non esagerare > non capisce ancora con quella prima frase perché non dovrebbe esagerare. Eh, cara Yami, se lo sapessi quella tua mano adesso non sarebbe in quel posto. Le unghie della mancina, intanto scivolano lungo tutto il braccio destro dell'altro, lasciandovi dei graffi. < Non ho nessun nipote > sussurrerebbe, per poi continuare a mordicchiare il collo dell'altro. Ancora non capisce, la stupida, in che guai si sta cacciando. Ma l'albino continua quello strano discorso che lei non comprende. Facendola innervosire. < Vuoi capire che io non sono la zia di ness- > la voce, quasi adirata, si arresterebbe nel sentire quei due nomi messi accanto. Yami. E Tenshi. Il buio e la luce. Due nomi diversi per due personalità diverse, che fanno entrambe parte di lei. La cosa strana, però, è che nessuno può conoscerli entrambi. Chi la conosceva da prima della sua trasformazione, conosce solo il nome Tenshi. Chi la conosce da dopo, conosce solo il nome Yami. Eppure ora i due nomi vengono accostati. Come se il passato ed il presente si fossero appena incontrati. Come se il buio e la luce si stessero fondendo. Yin e Yang. L'uno esiste solo in funzione dell'altro. La rosata, velocemente, si metterebbe cavalcioni su di lui. La mano destra arresterebbe il proprio movimento, così come la sinistra. Quest'ultima andrebbe ad acchiappare il colletto della tunica indossata dall'altro. Il busto si solleverebbe e la mancina trascinerebbe in quel movimento Mattyse, sollevando anche il suo busto, se le fosse permesso. La destrorsa si posizionerebbe sul collo altrui, ma senza toccarlo ancora. Ciò che la rosata vorrebbe fare adesso è attivare il proprio Chakra medico. La prima cosa da fare è cercare le due energie che compongono il Chakra ed estrapolare solamente l'energia fisica. Si concentrerebbe sulle proprie cellule, immaginandole come una connessione infinita di parti. In ognuna di esse scorrerebbe un grande flusso chiaro, il Chakra. Esso scorrerebbe velocemente, senza fermarsi mai, in ogni cellula, in ogni connessione, da ogni parte. La parte difficile viene adesso: deve cercare di distinguere le due forze precedentemente unite. Cercherebbe di delineare più chiaramente quel flusso chiaro. All'interno di esso, nonostante il chiarore emanato, noterebbe due colori, lievi: uno rosso, l'altro blu. Immaginerebbe di scavare più a fondo, di essere un tutt'uno con quel grande fiume: ecco che qui distinguerebbe chiaramente i due colori, più vividi adesso. Cercherebbe di tirare fuori parte del filamento di colore blu, ovvero quello che simboleggia la forza fisica. Rinvierebbe la parte della forza fisica prelevata verso la propria mano destra. Tutte le dita, tranne indice e medio, verrebbero piegate. Le due invece rimaste dritte, si unirebbero, con forza. Un bisturi di chakra blu verrebbe puntato contro il collo dell'altro, il quale, però, non può vederlo. Per fargli capire che tra le dita ha un'arma, sfiorerebbe il suo collo, lasciandogli una piccolissima ferita, simile al un graffio. < Dimmi chi cazzo sei >. E' un ordine, e l'altro deve rispondere. Probabilmente si è stancata del suo giochino. [2/4 bisturi][Chakra 24/30][equip lo stesso]

22:06 Mattyse:
 Hey hey hey... a quanto pare qualcuno ha capito di non essere la cacciatrice quanto più la preda in quella bizzarra battuta di caccia. La ragazza ha continuato fino all'ultimo ad assecondare il suo gioco, sempre più intrigata, almeno fin quando Mat non mostra una certa conoscenza di lei. Si, la sua luce e la sua ombra, Tenshi e Yami. Passato e futuro che si rincontrano in quel ragazzo che anche nel sangue li legherebbe impedendole di scappare da quello che era, ma allo stesso impedendole di tornarvi. Già una volta glie lo ha detto, lui sarà la soluzione ad ogni suo problema, e così potrebbe essere. Chi meglio di lui, sia traditore che anbu, può indirizzarla in quella via di mezzo? Ne luce ne ombra, come una passeggiata fra gli alberi di Sakura che danno ombra e rinfrescano dal classico calore di una giornata estiva... che immagine, vi è anche un botto di rosa! Tenshi così si tira su, si mette a cavalcioni sul ragazzo e questo, consapevole di chi ha di fronte, non ha bisogno di vedere nulla per immaginare che questa li punterà il bisturi di chakra alla gola. E' la cosa più furba, lo farebbe anche lui! Il bianco porterebbe entrambe le mani dietro alla propria testa, per usarle come cuscino, mentre una di quelle della rosa si posa sulla base del proprio collo... Però non pare così aggressiva, in fondo, per essere una disertrice che vuole far scoppiare quel villaggio insieme a lui... "Oh, ecco che la leonessa ha capito che qualcosa non andava." Ironizza ora, prima di assottigliare appena lo sguardo, la maschera per quanto copra permette una chiara visione su quegli occhi ambrati. "Pensaci un poco. Quanti sono in grado di farsi una maschera in legno e hanno gli occhi d'oro? Pensa Yami, pensa." Non vuole darli una risposta, non subito. "Hai veramente bisogno di vedere i capelli? Anche se prima sembravi più interessata a vedere altro." E una piccola frecciatina per vendicarsi per la storia del nome. Aspetta Mat, fai una piccola pausa, respira e riprenditi. "Mi hai detto che ti chiamavi Yami. Non Tenshi." Ora prenderebbe a parlare con tono serio, scuotendo appena il capo con aria di dissenso. "Mi sono fidato di te tanto da dirti quali erano le mie intenzioni, e te neanche mi hai detto il tuo vero nome." Al pensiero gli sale una sorta di ringhio. Però il ricordo di quell'uomo al cimitero... Sa che è come ha detto lui. Lo sente... E lo ha visto in tutto quello di cui hanno parlato. Sono pressoché identici. "E tuo padre era molto libertino da ragazzo, non è così? Perché pare se la sia spassata anche con mia madre. Bhe, ora sappiamo perché tanto in comune." Mat, davvero non ti importa della lama di chakra che ti sta puntando alla gola? Sei tanto sicuro che non ti farà nulla? "Volevo dirtelo, insieme alla notizia che diventerai zia. Ma non pensavo di trovarti in giro in cerca di una preda." [Chakra 25/25][Influenza luna rossa 100%][Equip lo stesso, non cambia na sega]

22:37 Tenshi:
 Luce e buio. Yin e Yang. Passato e presente. Tenshi e Yami. Di colpo, l'intero peso di quelle due personalità, le cade sulle spalle. Il bianco, la purezza di Tenshi, tutto era stato lavato via. Ma qualcosa, purtroppo o per fortuna, era rimasto. Qualcosa, in un angolo profondo del proprio cuore, si nasconde da occhi indiscreti. Si tratta di un sentimento, capace di accendere in lei ancora quella luce. Luce che si mescola al buio. Grigio. Lei è davvero un'anima grigia? Un'anima senza colore? Un'anima che non sa che strada prendere? Non vuole essere quel genere di persona. Però, qualcosa la tiene ancora legata al proprio passato e Mattyse ha solo rievocato tutto quello che era rimasto sopito dentro di lei. I ricordi di un passato doloroso, gli attimi di un presente piacevole. Cose che oggi sembrano fondersi insieme, a causa di quei due nomi pronunciati assieme e così in contrapposizione. Tenshi, angelo. Yami, oscurità. Eppure, chi ha detto che essi non possano legarsi? Yami no Tenshi. L'angelo dell'oscurità. Fondere le due personalità. Permettere loro di coesistere. I pensieri si alternano veloci, senza sapere che la parte peggiore di quella serata deve ancora arrivare. Quel bisturi è ancora puntato alla gola dell'altro, il quale però non mostra la minima insicurezza davanti ad esso, quasi come se conoscesse già le mosse della rosata. Ascolta le sue parole. Maschera in legno, occhi dorati. < Mat > sibilerebbe, sollevando la destrorsa, con ancora il bisturi attivo. Essa si dirigerebbe velocemente verso quella maschera, attaccando il volto dell'altro. Vorrebbe tagliare quella maschera, in obliquo, dall'alto verso il basso, da destra verso sinistra, se le fosse permesso. Non si preoccuperebbe di non lasciargli una ferita sul naso. Non grave, certamente, ma comunque dolorosa. E' arrabbiata, deve pur sfogarsi in qualche modo. < Sono libera di fare quel che cazzo voglio > risponderebbe in quel modo alla prima frecciatina dell'albino. La luna rossa non le permette di controllare appieno i propri pensieri, così, per fermarli, ha bisogno di sfogarsi con altro. Che male c'è? < Io non uso più quel nome da mesi ormai. Non mi appartiene più > forse. Forse non le appartiene più. Ma forse, se riuscisse ad incastrare quelle due personalità, saprebbe muoversi in qualsiasi situazione. Non docile e piagnucolona come Tenshi. Non impulsiva e stronza come Yami. Ma temperata. Yami no Tenshi. < Che cazzo ne sai di mio pad- > non farebbe nemmeno in tempo a completare quella frase, che la risposta arriverebbe velocemente. 'Pare se la sia spassata anche con mia madre. Bhe, ora sappiamo perché tanto in comune'. Fratelli? Gli occhi si spalancherebbero ad ogni parola aggiunta dall'altro. Non avendo mai avuto rapporti con il padre, non avrebbe mai potuto sapere di avere un fratello. Lei si fida di Mattyse, come lui si è fidato di lei. Lui ha sempre fatto parte della sua vita. Perché quel sangue li lega. E sempre lui fa parte del suo presente. Perché insieme hanno grandi progetti. Lui è il punto d'unione. E lei non direbbe nulla. Lo fisserebbe, attonita, con quel bisturi ancora tra le dita. Solo quando il discorso del fratello sarà finito, lei prenderà parola. < Siamo... fratelli > gli occhi sono ancora spalancati, fissi su quelli ambrati dell'altro. < E poi... zia?! > la mancina strattonerebbe il colletto della tunica altrui. < Sono troppo giovane per diventare zia, maledetto > e, con un colpo della destrorsa, lo ferirebbe in modo lieve sull'avambraccio sinistro, senza colpire eventuali punti vitali. La ferita apparirebbe come un graffio, niente di più. Aveva solo bisogno di sfogare tutto ciò che aveva accumulato durante quel discorso folle. La mancina poi, lo spingerebbe, nuovamente con la schiena stesa al suolo. < Chi cazzo hai messo incinta? > chiederebbe, infine. Non si preoccuperebbe neanche del fatto che stesse per farlo con il proprio fratello. Adesso la propria attenzione è tutta rivolta a quel discorso. [2/4 rottura maschera con bisturi - 2/4 taglio con bisturi][Chakra 24/30][equip lo stesso]

22:56 Mattyse:
 Mat è il primo ad essere spaventato, nonostante a spaventarlo non sia il bisturi che è puntato al sul collo, quanto più la reazione della ragazza... Anche lei ha fatto il suo stesso ragionamento? Anche lei ha collegato quei punti in comune? Mat lo spera, perché in tal caso le si sarebbe attivato lo stesso processo mentale che ha avuto lui, si attiverebbero quelle parti del cervello che lascerebbero creare un rapporto solido, come se il sangue che li accomuna già lo avesse creato dal giorno della loro nascita. Yami. Tenshi. Angelo e buio. Ancora cerchi di scegliere in un bivio? Se sei tanto incerta, creati la tua strada con la forza. Il bianco ruoterebbe il capo nella stessa direzione in cui arriverebbe quel taglio, intento a seguire la mano ed il bisturi di chakra, così da evitare di sfregiarsi il volto, ma permettendole comunque di aprire quella maschera e osservare il suo viso. La ragazza parla, ringhia e giunge alle sue conclusioni... Mat nel mentre mostrerebbe un piccolo sorriso, quasi dolce, con gli occhi appena socchiusi che ragiona sulla prossima mossa. E coglierebbe la palla al balzo, dopo esser scosso dal colletto ed esser stato ferito sul braccio.. Si, quella tecnica potrebbe essere un problema, ma non sarà questa a fermarlo. Il bianco difatti, cercherà la prima apertura per sollevare di colpo il busto, usufruendo al massimo della fascia addominale per issarsi e andare così contro il petto della rosa; nel mentre, i piedi verrebbero fatti appena avvicinare al proprio sedere, così sollevando le ginocchia che, salvo spostamenti della ragazza, dovrebbero intrappolarla, impedirle di tuffarsi indietro e così farsi chiudere. Ne seguirebbe un movimento del braccio sinistro, che si alzerebbe per giungere all'altezza del collo della Senju, ben disteso verso l'esterno, che poi si muoverebbe in orizzontale, verso destra, con l'intenzione di avvolgere il collo della signorina con l'avambraccio in un... abbraccio? Davvero? "Come mai è bastato che un omone al cimitero me lo dicesse per crederci come un bambino?" E questo ancora non lo ha capito nemmeno lui... Lo picchierà? Forse, Mat non è sicuro di quelli che sono gli atteggiamenti della appena scoperta sorella, ma questo non cambia che sia uno stupido, per lo più sotto l'influsso della luna rossa. "Poi mi spiegherai come mai non lo senti più tuo." Non lo sa, può immaginarlo, qualcosa la giovane gli aveva accennato nei loro incontri, ma vuole esserne sicuro prima di prenderla per i capelli e portarla a forza da Onosuke... Promettendole comunque che faranno scoppiare il mondo Ninja insieme. Una via di mezzo no? L'angelo dell'oscurità? Yami no Tenshi? Ma la domanda di lei è ben diversa. Non è neanche come sia possibile, da quanto lo sa o altro... è chi ha messo incinta. "Eh? AH... Non me la aspettavo come prima domanda ma... Il capo clan Hyuga." Giusto per non fare nome e cognome subito no? Lasciamo per ora intendere che non ha ingravidato proprio la prima poveraccia per strada... E anche se così fosse, per quello che prova gli andrebbe anche più che bene. "E poi saresti troppo giovane? Mica sarà tuo figlio." Già lo adori è rosa? Un nuovo fratello, per lo più non uno a casaccio eh! E l'arrivo di un nipotino. Rivaluterai la frase che ti ha detto l'ultima volta? Vi sono diversi tipi di ombre, più chiare e più scure. Troverai il tuo equilibrio? Come sta facendo lui, che è arrivato per giunta a rivelarsi all'hokage per poter avere più potere. [Chakra 25/25][Influenza luna rossa 100%][Equip lo stesso, non cambia na sega]

23:23 Tenshi:
 Quella maschera che si spezza, fa ricadere su di lei la realtà delle cose. Quei due sono davvero fratelli. E le non ha dubitato. Perché sono fin troppo simili. Quei due caratteri, testardi ed orgogliosi, sono entrati fin da subito in armonia. Quindi, perché non credere a qualcosa di così evidente? Perché non credere che l'altro sia il punto d'incontro della vita di lei? Perché non credere che adesso la loro squadra sarà ancora più forte? E' vero, aveva deciso di non legarsi più a nessuno. Ma è più forte di lei. Non può rifiutare un rapporto del genere. Non può rifiutare quell'equilibrio che l'altro le sta offrendo. Non può rifiutare un fratello. E non può rifiutare neanche un abbraccio. Lui la stringe con le proprie gambe, impedendole di scappare, per poi gettarle le braccia al corpo. E lei poggerebbe il suo piccolo viso tra il collo altrui e la spalla, nascondendolo. Le braccia andrebbero a circondare la schiena dell'albino ricambiando quell'abbraccio. Da tempo, ormai, non abbracciava qualcuno. E quell'abbraccio è come un sospiro, dopo essere stata in apnea per mesi. Da quell'abbraccio ripartirà tutto. Yami no Tenshi. L'angelo dell'oscurità. E' questo che, in quella sera, ha deciso di essere. Si sta costruendo la propria strada. E, in fondo ad essa, Onosuke. Il suo ricordo ritorna con prepotenza in quel momento, mentre abbraccia il fratello appena ritrovato. Ha ancora bisogno di una famiglia. Ha bisogno di Mattyse. Ed ha bisogno anche dell'Aburame. Ha bisogno di ripartire. Di legarsi a loro, in modo solido, ma anche intelligente. Perché non vuole morire un'altra volta. Non vuole, nuovamente, essere vittima delle proprie paranoie. E stringerebbe, stringerebbe l'altro in quell'abbraccio fin troppo sincero. < Come mai è bastato che un bombarolo me lo dicesse per crederci come una bambina? > e sorriderebbe, tenendo ancora nascosto quel volto in quell'incavo, vergognandosi di quell'innocenza che entrambi stanno mostrando. < Ho tante cose da raccontarti ancora > troppe forse. La sua storia è complicata e non basterebbero pochi minuti per narrarla tutta. Ma hanno tempo, no? E poi, devono ancora discutere del loro piano, quindi si vedranno sempre più spesso da ora in poi. < Mat?! > solo adesso si scollerebbe da quell'incavo, spingendo con entrambe le mani il busto dell'altro. < Il capo clan Hyuga?! Dio > con la destrorsa si colpirebbe la fronte. Proprio un bel guaio, soprattutto per il loro obiettivo. Egli non potrà far esplodere in aria il proprio bambino e la propria amante. E la rosata non crede che quest'ultima sarà felice del loro piano. < Sì, ma le zie sono vecchie e brutte... e gattare! Non voglio essere così! > metterebbe il broncio adesso, arrabbiata per il semplice fatto di non voler diventare una zia brutta e zitella. E magari pure alcolizzata. No, aspetta, su questo ci si potrebbe pensare su... [Chakra 24/30][equip lo stesso]

23:38 Mattyse:
 Quell'abbraccio non è un momento di pace solo per lei, è un un sospiro di sollievo anche per il giovane che negli ultimi giorni si è visto martoriato dalle proprie scelte e da quella luna. Prima la scelta di chiedere assistenza a Furaya, con la scelta di rivelarle i suoi piani. Poi la luna, che va ogni notte ad appesantire tutte quelle emozioni che stanno investendo il ragazzo... E' solo, chiuso in casa, senza le persone che ama... Ed ora, finalmente, ne ha una tra le braccia. Il bianco annuirebbe appena contro la sua spalla, hanno tanto di cui parlare entrambi. Ma non c'è da scordare una cosa, Mat è compromesso per ora, provare emozioni forti richiamerebbe l'attenzione di Furaya che, nel migliori dei casi, potrebbe chiedere informazioni attraverso quella testolina che si ritrova... Nei migliori dei casi. Sentirebbe le mani della rosa contro il proprio petto, obbligandolo a staccarsi da lei, andando così a portare repentino la mano destra sul terreno, dietro la propria schiena, per non finire di nuovo contro il terreno. "C'era già quando ci siamo visti la prima volta." E parla dell'incontro a Kiri.. Si, già allora c'era stato il primo bacio. "Però ti ho fatto una promessa no? Magari non sarà proprio come avevo pensato all'inizio, ma avrà anche dei lati positivi." Si. Se riuscirà a convincere la Judai, come pare stia facendo per ora, dovra recare meno danni al villaggio della foglia, meno e non zero, per poi potersi divertire meglio negli altri. E avrà bisogno di una squadra, qualcuno su cui contare e con cui condividere quella sua strada. Un medico serve sempre no? "Perché non pensi semplicemente alle zie zozze e maiale? Quelle sono belle e rimorchiano un sacco" E te, mia piccola sorellina, sei sia na gran pezza de sorca e a quanto pare pure non poco maiala! "Speravo ti potesse far piacere come cosa... Quando me lo ha detto io sono praticamente impazzito..." Non vedi l'ora eh? Hai due cose aspetti con ansia, che Mekura ti dica che avrete una relazione normale, e che nasca tuo figlio... Ma tu hai solo diciassette anni o nascondi la carta di identità spacciandoti per più piccolo? "Tenshi... o Yami..." Ancora non sa bene come chiamarla... Aspetta, lampo di genio! "...sorellina zozza... Mi tieni compagnia sta sera?" No! Niente zozzerie! E' solo quella sua solita paura... la luna rossa lo mette a disagio e lui, di quell'incontro, domani non ricorderà nulla.[Chakra 25/25][Influenza luna rossa 100%][Equip lo stesso]

23:57 Tenshi:
 Abbracciare le persone che ama. Da quanto non lo faceva? Quasi non lo ricorda più quando è stata l'ultima volta. Sicuramente, sarà stato Onosuke l'ultima persona che lei ha abbracciato. L'ultima persona dalla quale si è separata. Eppure adesso vorrebbe che anche lui fosse lì. Vorrebbe poterlo abbracciare, di nuovo, come se fosse la prima volta. La prima volta da Yami. Ha deciso. Cercherà di avvicinarsi nuovamente a lui. Non vuole più tormentarsi. Vuole vederlo e basta. < Va bene, ci inventeremo qualcosa >. La fortuna vuole che non hanno bisogno di dire di cosa stiano parlando per capirsi. Semplici allusioni ad un discorso precedente, che gli altri non potrebbero di certo capire. Adesso ha un'altra persona che riesce a capire tutto di lei. Le è bastato ripetere chi fosse quella donna, per far capire all'altro che il loro piano sarebbe potuto andare in fumo. Ma penseranno anche a questo. Di certo, non vuole far esplodere il proprio nipotino... Adesso che ci pensa, ha pure una cognata! Meglio non incontrarla, però, per il momento. Un capo clan sarà quasi certamente dedito al villaggio e agli ordini e lei per il momento non vuole litigare con nessuno. Non vuole fare casini, non ora che Furaya si fida di lei. < Mmmm, spero di essere così allora. Zozza e maiala sia > d'altronde, quelle caratteristiche le ha già. E, a quanto pare, sa pure rimorchiare. Niente male, Yami. < Mi fa piacere. Ti aiuterò a proteggerlo > una breve pausa, per poi riprendere < a patto che possa insegnargli i miei trucchetti! >. A queli trucchetti si riferisca, non è dato saperlo. Probabilmente parla di spuntoni su per il culo e di bisturi puntati alla gola. Ma meglio non dire certe cose, per il momento. < Sorellina zozza mi piace, sì >. Si rialzerebbe dal suolo, lasciando la presa su Mattyse. Dopo essersi rialzata, gli tenderebbe la mano. < Andiamo >. Sì, gli terrà compagnia. Perché ha appena trovato il proprio fratello. E non ha intenzione di lasciarlo andare via facilmente. Trema, Konoha, quella piccola alleanza si sta facendo sempre più potente. [END]

Si parla di sesso e famigghia, ciao