Griderò per te

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19:34 Tenshi:
 Monte dei volti. Un'altra giornata che quasi volge al suo termine. E' seduta sulla testa del Primo Hokage. Le gambe, penzoloni, si muovono avanti e indietro. Lo sguardo ceruleo è puntato su quel tramonto. Un'altra sera sta per giungere. E lei dovrebbe fare presto ritorno alla propria stanza, così da non creare guai e destare sospetti. Qualcosa, però, la tiene incollata lì. Un bisogno. Un tormento. Da qualche giorno sente l'impulso di andare da Onosuke. Si agita. Gli incisivi superiori che mordono il labbro inferiore. Perché dovrebbe andare da lui? Per quale strano motivo dovrebbe andare incontro alla sua debolezza? E si tormenta ancora. Non lo sa. Non trova risposte. Ma vuole vederlo, ad ogni costo. Se adesso non avesse il controllo dei propri movimenti e della propria testa, sicuramente starebbe già andando verso quella che una volta era la sua casa. Casa in cui adesso vive l'Aburame. Mannaggia a lui. I lunghi capelli rosa sono raccolti in due trecce laterali, che le ricadono sul seno. La frangia copre la fronte e sul capo non vi è nessun coprifronte. Indossa un top nero corto, senza maniche, ed una gonna corta nera, a ruota, che lascia scoperte gran parte delle cosce. Sulla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche, che reggono il portakunai nero, all'interno del quale si trovano varie armi. Ai piedi porta delle semplici scarpe di tela nere. Mentre guarda l'orizzonte, decide di attivare il Chakra. Del resto, è pur sempre in territorio nemico. Le mani verrebbero portate al petto e congiunte a formare il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. Ed abbasserebbe le mani, portandole al suolo e sprofondando nuovamente tra i propri pensieri. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

19:53 Eryk:
  [Monte dei volti] Bisogna dirlo, Eryk si è svegliato letteralmente poco fa dopo che ieri notte si è addormentato come il peggio accattone sulla testa di Tsunade, sognando quelle tanto narrate tette galattiche che si diceva avesse la quinta, sarà la stanchezza della notte prima o sarà che quell’anbu che manco si è presentato gli ha fatto talmente tanto il terzo grado da fargli cadere i testicoli dalla sacca scrotale, per questo non tollera sto posto, tutti per benino con la puzza sotto il naso e poi non sentono manco il tanfo moribondo della brodaglia che si mangiano di continuo.. probabilmente ci fanno pure il bagno… e questo pensiero lo disgusta e anche parecchio. Ma passiamo a ciò che è più importante ovvero riprendersi bene da quella botta paurosa di sonno che l’ha tenuto immobilizzato su quel monte, ignorando le svariate famiglie che con i loro marmocchi lo additavano tipo [Guarda mamma, un barbone!] e non avevano tutti i torti. Siccome ieri era vestito in maniera abbastanza da borghese, con quel jeans e quella polo, era tornato alla locanda giusto il tempo di cambiarsi in qualcosa più comodo per poi procedere con la stessa routine quotidiana ovvero: colazione da leoni e via a correre, già perché tutto quel fisico da roastbeef di black angus non si mantiene per magia dopotutto e quindi se c’è una cosa che prende con rigore assoluto sono gli allenamenti personali. Si era cambiato come al solito in un paio di pantaloncini per andare a correre, neri, senza nessun segno sopra. A protezione dei piedi nudi il paio di sandali ninja dello stesso colore mentre il petto è nudo, con il caldo che fa dopotutto che senso ha rimanere in maglietta solo per zozzarla di sudore?! I passi lo avevano riportato di corsa proprio su quelle scalinate la in direzione dei monti, anche perché qualche sera fa aveva avuto un incontro a tu per tu con quel lupo gigante e un paio di insetti non del tutto gradevoli fuori del villaggio, e da allora aveva cambiato la sua routine per essere eseguita all’interno delle mura, il più lontano possibile però dal centro dato che secerne veleno essendo una salamandra. I capelli neri legati come al solito in quella coda di cavallo mentre i lobi dilatati saltano a ogni passo che fa di corsa. Legato sulla schiena una sacca sportiva con all’interno una bottiglia d’acqua, un asciugamano, una maglia semplice e le sue fidate sigarette. A differenza delle persone del loco lui non impasta il chakra, non gli importa niente e anzi, non è lì per attaccare zizzania ma per vedere altre tipo di zizze se proprio vogliamo dirla, con quell’idea malsana spezzata sul nascere con Junpei di andare a bordelli a Konoha, peccato che nel paese dei perbenisti non esiste neanche il concetto… oh quanto gli manca il tanzaku-gai!

20:22 Tenshi:
 I pensieri vagano alla ricerca di risposte. Si tormenta, Yami, come non ha mai fatto prima d'ora. Perché dovrebbe voler vedere proprio lui? E' l'unica persona con cui non è riuscita a tagliare i legami. Rivederlo adesso le farebbe del male, come quella volta dopo la missione dell'alleanza. Non dimenticherà tanto facilmente quel risveglio. Quello stesso risveglio che le ha fatto capire che qualcosa dentro di lei era andato storto. Era riuscita a bruciare il proprio passato. Ma non era riuscita a cancellare lui. Ma cerca di mantenere la calma. Cerca di mantenere il controllo di quella mente tormentata. Tuttavia, quell'estremo controllo la rende nervosa. Perché dovrebbe controllarsi? Proprio lei che non si era imposta mai paletti da quando aveva accettato la propria oscurità, adesso sta piantando un palo bello grosso. Forse dovrebbe davvero andare da lui. Forse dovrebbe lasciarsi andare, come ha sempre fatto. Vivere la vita per come viene. Ma se poi diventasse debole? Scuote la testa, come una folle in preda alla sua doppia personalità. Non può lasciarsi ancora raggirare dai propri pensieri. Non può ancora lasciarsi trascinare nel baratro, nell'oblio. Deve trovare il proprio punto fermo. Alza la mano destra, osservandola. Forse, potrebbe sfogare tutto quel nervosismo prendendo a pugni qualcuno... No, non può farlo. Non adesso che l'Hokage si fida di lei. Se le arrivasse voce che la rosata ha picchiato qualcuno, sicuramente la allontanerebbe dal villaggio. E questo non può di certo accadere. Abbassa di nuovo la mano, mentre gli occhi si poggiano sul proprio basso ventre. Beh, forse una scopata farebbe al caso suo. Nuovamente, si ritrova a scuotere la testa. Basta con questi pensieri, Yami! Troverai certamente il modo per sfogare il tuo spirito bollente. E, mentre pensa e ripensa, qualcosa attira la sua attenzione. Un rumore di passi che si avvicinano. Beh, non che sia raro, del resto, che qualcuno vada a fare una passeggiata lì. Si volterebbe, in direzione della fonte di quei passi. Si tratta di un ragazzo dai capelli neri, intento nella sua corsa pomeridiana. Lo osserverebbe, quasi fissandolo, solo per attirare la sua attenzione. Che abbia appena trovato la propria valvola di sfogo? Staremo a vedere. [Chakra on][equip lo stesso]

20:39 Eryk:
  [Monte dei volti] Quel ‘ragazzo’ di ventisei anni alto oltre il metro e novanta, finisce in fretta le scale. Il respiro è affannato ovviamente essendo intento a fare un attività dall’alto ritmo cardiaco proprio per rimanere in forma e lasciare che quei muscoli siano appunto belli asciutti, con solo la massa bianca a renderli esplosivi e privi di grasso, dopotutto quell’aspetto gli fa comodo anche a lui e non sono per le signorine, che siano queste dai facili costumi o meno, ma soprattutto per lo stile di combattimento che adotta principalmente e anche perché è un fumatore incallito, la sedentarietà e il catrame nei suoi polmoni potrebbero ucciderlo molto prima di minacce reali e più pericolose. Finisce appunto gli scalini, arrivando alla testa del primo e ovviamente lo sguardo ambrato si posa su quella ragazza che, stranamente lo guarda a sua volta. La piccola Tenshi ha proprio lo sguardo da coniglietta che chiede di essere mangiata, peccato che ieri indossava l’intimo da leoncino, oggi era il turno dell’ultimo del pacco convenienza che aveva comprato insieme agli altri vestiti qui a Konoha, aveva dei boxer con disegnato un coccodrillo sopra dopo appunto elefantino e leoncino, con le fauci aperte proprio ad altezza pube con una vignetta che riporta ‘Piatto ricco mi ci ficco’, chiaramente tra proboscide, criniera attorno alla zona del sesso del doku e quella frase cringe, è molto comprensibile come mai le ha pagate due ryo in croce.. chi se le prenderebbe?! Quello sguardo, imbronciato dai tratti calcati del viso virile, da quell’arco sopraccigliare prominente che copre le palpebre con la sua ombra e in generale tutto il look del doku da yakuza, guardando proprio come quel coccodrillo la piccola Senjuu che nella sua botte ha proprio del vino buono a quanto pare. La soprassa non fermandosi ma può vedere molto bene che la continua a guardare con la coda dell’occhio e un sorriso si prospetta a metà volto, con fiducia nei propri mezzi. Era un po' presto per rimorchiare eh, tuttavia quando ti trovi di fronte una bonazza del genere ha importanza? Konoha non avrà case di piace ma ha patonze a destra e a manca e soprattutto il fascino da daddy o da bad boy sembra particolarmente efficace, o almeno così gli piacerebbe pensarla a lui, meglio che nessuno gli dica che è semplicemente usato da queste signorine! Ci sta ancora troppa gente in giro comunque, dov’è il tramonto, è orario di cena Konohani, andate a mangiare la sbobba brodosa dai che Eryk deve darsi da fare!

20:59 Tenshi:
 Beh, sì, all'apparenza lei sembrerebbe piccolina ed innocente. Del resto, ha solo diciassette anni ed una vita da vivere. Ma sulle sue spalle c'è già il peso di un'esistenza triste. Le movenze e le curve, in ogni caso, sono già quelle di un'adulta. Per quanto riguarda la sua mente, questo non lo saprebbe dire. E' capace di comportarsi come una bambina, così come una donna con anni di esperienza alle spalle. Non che non li abbia, effettivamente. Ormai, è ninja da più di quattro anni, che non sono stati affatto semplici. L'ultimo periodo, in particolare, l'aveva cambiata. L'aveva resa ciò che è oggi. Yami. Una ragazzina stronza ed egocentrica, insomma. Ma è davvero così sbagliato essere cambiata in quel modo dopo tutto quello che le era capitato? A Kiri aveva perso ogni cosa. La guerra l'aveva completamente svuotata di tutto. Era un involucro che andava avanti solo per gli altri. Solo perché credeva di dover fare del bene. Ma quello, a cosa l'aveva portata? A perdersi, in un oblio senza fine. In un vortice nero, che piano piano la trascinava sempre più giù. E laggiù aveva trovato quell'essenza. Quell'oscurità di cui aveva bisogno per vivere. E ne ha fatto il suo manto. Gli occhi cerulei diventano sempre più scuri, man mano che il sole cala. E brillano, nella luce fioca. Si illuminano nel guardare quel ragazzo sconosciuto che oggi potrebbe essere la sua preda. In quella serata, lentamente i pensieri su Onosuke scivolano via, facendo spazio al divertimento, al piacere, che cresce solo con lo scambio di quegli sguardi. Perché è così, anche l'altro la osserva. E lei andrebbe a leccarsi le labbra, mostrando i candidi canini appuntiti. Proprio niente male, quel fisico così slanciato e perfetto nelle sue forme. Continua ad osservarlo, girando il volto quando lui la sorpassa. Lo sguardo rimane fisso, riducendosi in due fessure, mentre lo studia. Solo dopo qualche secondo, deciderebbe di parlare. Oramai, il ghiaccio era stato rotto dai loro sguardi. < Non ti ho mai visto da queste parti. Sei di Konoha? > una domanda banale, usata solamente per attaccare bottone. Getta l'amo, Yami, aspettando che l'altro abbocchi. Già l'adrenalina sale, inondando il suo intero e piccolo corpo. [Chakra on][equip lo stesso]

21:34 Eryk:
  [Monte dei volti] Di certo non si aspettava di broccolare bellamente quella sera o almeno non quando si stava allenando anche se cardio può essere fatta in un'altra maniera a quanto pare… saltando la corda, che pensate, sporcaccioni! Stava per proseguire sul suo cammino anche perché un Doku sudato non è mai un buon presagio per nessuno e, maniaco dell’attività fisica com’è, con quel caldo… si ritrova spesso in situazioni promiscue, ci si mette poi pure la luna, diciamo che ha somministrato il suo antidoto a qualche ragazza, come Kimi gli ha insegnato, a suon di lingua e parliamo della sua, non della tecnica di clan che gliela fa allungare di cinque metri o che gliene fa crescere altre, una tecnica talmente da dark web hentai, tentacle rape o chiamatelo come volete, che non si è ancora azzardato a imparare… al solo pensiero si vede già rinchiuso nelle celle di Konoha come molestatore seriale. Ma bando alle ciance e a quei pensieri e torniamo a narrare di quell’incontro con la piccola Tenshi che parla per prima e sa benissimo che non c’era bisogno di buttare nessun esca attorno a quell’amo dato che già lei era l’esca più succulenta che poteva utilizzare, soprattutto quando si era leccata quelle labbra in maniera vistosa per il Doku. Oh se solo gli avessero detto che il tema di Konoha era [Oh girls just want to have fun] avrebbe fatto lì il suo periodo da clandestino rifiugiato e non a Kusa per i sei anni precedenti a questo mese dove la sua vita è cambiata. Ascolta bene quelle parole e si arresta, voltandosi verso la piccola kunoichi, incamminandosi verso di lei fino a torreggiare su di lei con quasi quaranta centimetri che li separano. La guarda dall’alto verso il basso con le sue curve in piena vista e per quanto lui voglia fare il gaggio dicendole che manzi come lui non pascolano normalmente a Konoha, annuisce per poi aprire quelle labbra e far uscire quel tono di voce profondo e leggermente rauco. <” No, sono in visita qui a Konoha da una settimana, questioni lavorative. “> le risponde, dopotutto quel colore di pelle caramello chiaro non era della zona, ricordava il colorito più scuro di Kumo ma anche per loro era chiaro, un meticcio, un bastardo. Non le sta a chiedere se lei è di Konoha, dopotutto se non lo ha mai visto da queste parti vuol dire che ci bazzica spesso qui intorno. <” che ci fa invece un coniglietto come te in giro da sola? Non avete in vigore qualche forma di coprifuoco con gli eventi che accadono di notte di recente?“> le chiede giusto per far andare avanti quella conversazione quando tutti e due sanno che non importa nulla ad entrambi

22:17 Tenshi:
 Chissà, forse quella sera potrebbe davvero diventare divertente. Forse potrebbe davvero scaricare tutto il suo nervosismo con quello sconosciuto alquanto attraente (...). Il, sole, intanto, è calato. Ed ha ceduto posto alla luna. Quella luna che ormai da qualche settimana è insanguinata. La chiamano la luna rossa e si direbbe che causi parecchi disagi. Per questo lei non era solita uscire di notte, ultimamente. Non vuole creare casini, mostrando il caos che si porta dentro. Ma quella serata è una delle poche eccezioni. Stasera non sarebbe riuscita proprio a starsene in casa. Aveva accumulato troppo nervosismo e stare da sola, con se stessa e nessun altro, l'avrebbe condotta sicuramente a qualche guaio. Certo, non che adesso non possa combinarne ugualmente, in effetti. Soprattutto, quando davanti ha quel ragazzo. Ragazzo che si avvicina, abbocca all'amo. Yami, sei proprio sicura che tu sia il predatore e lui la preda? Lo guarderebbe dal basso, seduta ancora sulla testa del Primo. Le gambe continuerebbero a dondolare, avanti e indietro, in modo costante. La rosata ha tutta l'aria di essere una ragazzina impertinente, mentre lo osserva sfoggiando un sorriso alquanto sadico. < Oh, uno straniero... > ma sì, con gli stranieri è più bello. Non devi legare con loro, puoi sempre usare la scusa della distanza e liberartene. Per questo gli occhi della Senjuu brillerebbero ancora di più. Proprio una preda succosa, quella. Continuerebbe ad ascoltare le sue parole, mentre osserva la muscolatura dell'altro ed il colore della sua pelle. Vorrebbe leccarsi di nuovo le labbra, ma si tratterrebbe, per evitare di sembrare una poco di buono. Perciò si alzerebbe dal suolo e, lentamente, si dirigerebbe verso l'uomo straniero, il quale, ad occhio e croce, ha un po' d'anni in più di lei. Si avvicinerebbe, dunque, ed i suoi passi si arresterebbero solo quando tra di loro vi è una mera distanza di qualche centimetro. Lo guarderebbe ancora dal basso, a causa di quei quasi quaranta centimetri di differenza tra i due. La destrorsa si solleverebbe e, se le fosse permesso, le dita si poggerebbero sul petto altrui. < Ti sbagli. Io non sono proprio una coniglietta > sibilerebbe, mentre i passi ricomincerebbero a muoversi lenti. Gli girerebbe attorno, con le dita che quindi gli sfiorano il petto, poi il braccio, poi la schiena, nel loro sadico avanzare. E di nuovo tornerebbe di fronte a lui, con la mano che non si sarebbe ancora staccata dal corpo altrui. Farebbe capire sin da subito, dunque, che quel coniglietto non è un coniglietto tranquillo. < Se ci fosse un coprifuoco, non mi importerebbe comunque. Odio gli ordini > la sua lingua non verrebbe tenuta a freno, un po' per via del suo carattere, un po' per via della luna rossa, che tira fuori il peggio (o il meglio, dipende dal punto di vista) di lei. Certo, se quello che avesse davanti fosse una spia dell'Hokage o chissà cos'altro, adesso sarebbe un po' nei guai. Ma che importa? Non vuole ulteriori paletti per la propria strada. [Chakra on][equip lo stesso]

22:48 Eryk:
  [Monte dei volti] LA vede arrivare con quel fare fiducioso, oh gli piacciono le donne proattive, quelle che non fanno il tappeto, stese come una pelliccia di qualche animale per intenderci, ma bensì che vanno dritte al punto, in quella sfida di dominio tra i due che gli dona il brivido della caccia ai suoi istinti più carnali e primitivi da uomo, o come direbbe qualcuno, da chad. Quando tuttavia la ragazza si avvicina troppo fa un passo indietro a rimettere un po' di distanza, avvertendola <”Calma coniglietta, non te lo consiglio. “> le direbbe ma troppo tardi, quella mano così delicata si posa su quel petto muscoloso e ricoperto di inchiostro mentre questa gli gira attorno, impregnandosi la mano ancora di più di quel liquido corporeo emesso dal doku in maniera passiva, direttamente a contatto con la sua pelle e il tocco prolungato oh porta cattive notizie per la piccola e incosciente Tenshi. Quelle dovrebbero essere le ultime parole chiare che potrebbe pronunciare prima che il veleno allucinogeno della salamandra corvina entrasse in circolo nel sistema della rosata. Tempo neanche che essa si riporti avanti a lui ed ecco che subito le mani andrebbero ad appoggiarsi sui fianchi della ragazzina, peccato che come già dimostrato in quella stretta di mano con Ryuuma a Kusa o con chiunque ci abbia prestato attenzione, Eryk ha delle mani veramente enormi, al punto che potrebbe afferrare la testa di Tenshi interamente solo con una dall’alto, come se oltre a quell’altezza anche la sua presa e dimensione della mano fossero segnali di un futuro atleta professionista di un gioco dove questi due fattori sono dominanti.. oppure è semplicemente come si dice e come tutti immaginano: mani grandi servono per… e a vederlo così alto e con quel colorito di pelle non esattamente pallido o l’olivastro chiaro tipico.. beh si capisce. I pollici fissi sui fianchi verso l’interno quasi a sfiorarle l’ombelico mentre i polpastrelli delle altre dita arrivano fino alle morbide e gentili curve del sedere della Senjuu involontariamente, semplice differenza di stazza tra i due. Cercherebbe di afferrarla per gli effetti collaterali che stanno per colpirla come la vista annebbiata e non più sicura, simile a un senso di ebrezza e soprattutto una lentezza nei movimenti anomala. <” Io te l’avevo detto… “> l’aveva avvisata che non le conveniva e così, abbassa il capo alla volta dell’orecchio della rosa <” E fossi in te starei attenta a come parlo pure, ci sono più cani da guardia qui a Konoha che ovunque sono stato. Ti va bene che ti comprendo fin troppo bene. “> bisbigli che solo lei potrebbe sentire con quel timbro vocale così profondo che risuona come miele nel timpano della rosata, un mix tra chimica dovuto al mix di feromoni tra i due, mistica dovuta alla luna che stava sorgendo pian piano e infine di ciò che entrambi vogliono a quanto pare, lui maschio quindi sempre alla caccia mentre lei pure, alla ricerca di uno svago per dimenticare, dopotutto lui questo è e lo fa molto bene. [Veleno Allucinogeno – 1/3 turni -10 agi]

23:15 Tenshi:
 Le dita, dunque, scivolerebbero veloci sulla pelle dell'altro. Lei, ovviamente, non può sapere le conseguenze di quel gesto. E' vero, il ragazzo l'aveva avvisata, ma ormai era troppo tardi. E' raro che lei accetti i consigli, alla fine fa sempre di testa sua. E stavolta non è da meno. Quando però ritorna alla posizione precedente, accade qualcosa. E' come se i suoi sensi venissero a mancare. Si sente stranamente... debole? Questo la porterebbe a spalancare gli occhi. Ma no, non per paura. Ma per puro divertimento. Perché nelle situazioni di pericolo, la sua adrenalina sale, dandole un senso di piacere in tutto il corpo. Per di più, prima che ella possa crollare sotto gli effetti del veleno altrui, Eryk posiziona le proprie mani grandi sui fianchi di lei. Quelle mani sono possenti, forse fin troppo grandi per l'esile corpo di lei. Ma tutto ciò la eccita ancor di più. Le forze che vengono meno, per lei sono l'apice del piacere. E' come essere ad un passo dalla morte e gustarsi quell'attimo esattamente prima di perdere tutti i sensi. Cosa si potrebbe provare in situazioni del genere, se non un immenso divertimento? E' come quella volta con la Morte: il veleno tossico era entrato all'interno del corpo della rosata, dandole quel dolore di cui aveva bisogno. E lei lascerebbe che l'altro si prenda quasi cura del proprio corpo. Lascerebbe che avvicinasse le proprie labbra all'orecchio e ne ascolterebbe le parole, scoprendo che anche lui la pensa allo stesso modo. Ma da dove è venuto fuori, stasera, questo manzo assurdo? Il sibilo di quelle parole sul suo orecchio, le provocano una scarica di brividi lungo tutto il corpo. Sì, forse stasera è lei la preda della situazione. Eppure, le piace. Adesso si volterebbe lentamente verso il capo di lui, adesso accanto al proprio, con le forse che vengono sempre meno. Ma con un'adrenalina che scorre sempre più velocemente nel proprio corpo. Le braccia si solleverebbero, andando a circondare da dietro il suo collo, poggiando nuovamente la propria pelle contro la sua. < Sei per caso una droga? > sussurrerebbe lei, a sua volta, verso l'orecchio dell'altro. Quella situazione, il ritrovarsi quasi senza forze, in realtà, la fa star bene. Le fa ricordare il vero motivo per cui vive: il divertimento, il piacere. < Ne voglio ancora > un sibilo lento, con le labbra umide poggiate su quell'orecchio, che adesso sarebbe libero di accogliere quelle sensuali sensazioni. [Chakra on][equip lo stesso]

23:45 Eryk:
  [Monte dei volti] Non si aspetta di certo quella reazione così erotica da parte della ragazza che ha di fronte, nel senso si era capito appunto che era anch’essa a caccia di divertimento, tuttavia quando le persone entrano in contatto con il veleno del doku, provano di solito una sensazione di panico e dal panico scaturisce la paura, non di certo l’erotismo e quel masochismo della ragazza derivato dall’essere in preda al doku. Quando questa gli si avvicina, avvinghiandosi con le braccia al proprio collo per poi allungarsi sulle punte dei piedi per parlargli e chiedergli quelle informazioni, un sorriso gli scappa dalle labbra. Oh Konoha che piacevoli sorprese che stavi riservando al nostro salamandrino di Kumo/Kusa. <” No, ma so essere piacevole e assuefacente come una. “> le risponde senza troppi giri di parole a quella domanda con la piccola Senjuu che si spalma ancora di più contro il corpo del Doku e quella sensazione nuova che non aveva mai provato prima, letteralmente privata delle proprie forze e della propria capacità di movimento. Se fosse divulgato i locali chiuderebbero tutti, magari potrebbe iniziare un business lui per lo sballo facile.. da considerare se mai si stufasse e si trasferisse in qualche paradiso fiscale al di fuori del raggio d’azione della Yakuza. Quando la coniglietta ne chiede ancora potrebbe sentire come la mano destra si stacca dal fianco, salendo sopra seguendo la colonna vertebrale per poi infilare quelle lunghe falangi tra i capelli rosa sulla nuca, cercando di afferrarli in una manciata per poi spingerle indietro la testa, abbastanza da esporle il collo rosa. Abbasserebbe nuovamente la testa alla volta della pelle esposta e profumata della giovane donna che ha di fronte, lasciando che la lingua con quella saliva intrisa del suo veleno, grazie alla presenza delle ghiandole salivarie, dove viene appunto concentrata la sua tossina, le lecchi in quel moto verticale ascendente, partendo dal collo, passando per la linea della mascella e arrivare al lobo dell’orecchio dove le restituirebbe quel sussurro sensuale in quel gioco di seduzione che i due stavano affrontando, il tutto ovviamente tenendola fissa dal crine, ovviamente se si fosse lasciata prendere anche con quelle movenze ridotte ma che comunque dovrebbero essere lo stesso là. <” Non qui coniglietta, girano spesso ninja di ronda tra le strade della foglia. “> e, a fine di quella frase, chiuderebbe le labbra attorno appunto a quel lobo, cercando di bloccarlo tra gli incisivi e i canini per tirarlo leggermente.

00:10 Tenshi:
 Da dove è venuto tutto quel ben di Dio, stasera? La luna rossa accentua il loro fare, li fomenta e li fa arrivare dritti al punto, senza mezzi termini. Quanto sarebbe bello se gli umani riuscissero sempre a capirsi bene in quel modo. Le piante dei piedi si distenderebbero ancora, per permettere alla piccola rosata maggior aderenza sul corpo dell'altro. Vuole fargli sentire tutte le forme del proprio corpo che aderisce a quello altrui. Un piccolo corpo quello della Senjuu, è vero, ma perfetto in ogni sua movenza. E lei, questo lo sa bene. Per questo lo tenterebbe ancora, con il seno che spingerebbe contro il torace dell'altro. < Sarà per questo allora che ti voglio? > dritta al punto, ecco. Che lingua biforcuta. Proprio non riesce a tenerla a freno. Le dita solleticherebbero il collo e la nuca dell'altro, in modo sensuale, stando ben attenta alle reazioni altrui. Il Doku, nel frattempo, fa risalire la destrorsa lungo la schiena della rosata, lasciando, nel suo tragitto, piccole scariche elettriche, che fanno salire quell'adrenalina che ormai circola nel corpo di lei con violenza, senza fermarsi. Quell'adrenalina che la spinge ad agire in quel modo, influenzata dagli effetti della luna rossa. Il caos che si mescola ad un eterno attimo di piacere. La sua mano, dunque, risale, fermandosi tra quei capelli rosei, che vengono presi e tirati giù, con forza. Il movimento porterebbe la Senjuu a mostrare e lasciare libero il proprio collo niveo, in contrasto con la carnagione dell'altro. Ed ancora, assapora quel momento lei, la preda dell'altro. Si abbandona alla vita, si abbandona al piacere. Perché ogni giorno è alla ricerca di quell'attimo fuggente che possa darle la giusta carica di sensazioni, violente e piacevoli allo stesso tempo. La lingua altrui, morbida e decisa, viene a contatto con il collo di lei, risalendo per tutta la sua lunghezza. < Mmm > mormorerebbe. Un mormorio che racchiude tutto ciò che l'altro le sta donando in quel momento. Altri brividi percorrono la propria pelle, nel sentire nuove parole giungere al proprio orecchio. < Ma è un così bel posto > si ribellerebbe quasi, volendo cogliere assolutamente quell'attimo che potrebbe ben presto fuggire via. Una nuova scarica elettrica percorre le proprie cellule quando le labbra di quello si stringono attorno al proprio lobo. Ed a questo punto, le piccole mani di lei, risalirebbero dal collo per afferrargli la nuca. Con un movimento repentino, se le fosse concesso, vorrebbe portare il viso di lui contro il proprio. Ma non farebbe nulla ancora. Il proprio naso sfiorerebbe quello altrui, stabilendo, con lo sguardo ceruleo, un contatto visivo con l'altro. Divertiamoci, Eryk. [Chakra on][equip lo stesso]

00:32 Eryk:
  [Monte dei volti] A quanto pare la ragazza non aveva timore di essere scoperta, tuttavia lui già si immagina in che casini si ficcherà con sta storia ma tutto sommato, ha importanza? Di solito non ha molti limiti morali e quei pochi vengono rimossi interamente durante quella luna, per lui il cambiamento non è drastico ma tutto ciò non lo sorprende, non è sorpreso dal vedere quelle ragazze cambiare atteggiamento, chissà quante come loro si sentono represse da quel governo dittatoriale e militare che è Konoha o in generale il mondo ninja. Gli piace come Tenshi si sciolga come ghiaccio al sole alle sue attenzioni e come è malleabile manco fosse dell’argilla nelle mani di un artista. Si lascia afferrare dalla nuca per farsi tirare vicino al volto di lei, naso contro naso con centimetri a dividere le labbra dei due. Non sa niente di questa ragazza così come lei non sa nulla di lui, è solo divertimento eppure quella chimica gli suggerisce una certa sintonia con quella fanciulla che ora depositerebbe il suo respiro sulle labbra tossiche della salamandra. Non era così facile, seppur voglioso di affondare quei denti nella carne succulenta che è Tenshi, come una tigre aspetta in agguato il momento propizio per sferrare l’attacco fatale, allo stesso modo Eryk si stava godendo quel momento, quell’attesa che dovrebbe far accrescere il desiderio della Senjuu che ha di fronte a se. La mano destra si muove orizzontalmente lungo tutto il deretano della donna, afferrandole con la mano saldamente l’interezza della sua natica destra per poi in teoria sollevarla, utilizzando il suo avambraccio e la sua mano come se fossero una sedia per lei, portandola alla sua altezza senza che si debba piegare di più, come a farle vedere la vista che vedeva lui, quaranta centimetri o meglio trentasette non sono tantissimi eppure il punto di vista da li sopra era un altro. La mano sinistra invece libera, si porta sulle labbra carnose della giovane donna, cercando di abbassarle il labbro inferiore grazie al movimento del polpastrello del pollice, cercando nel frattempo con esso il contatto con la sua lingua, sempre più provocatorio. <” Non lo metto in dubbio, e prenderti da dietro davanti a tutta Konoha sicuramente è un esperienza che mi sta solleticando il palato, anche se…”> si ferma un attimo su quella frase e vuole capirci un attimo di più di quella ragazza, anche se non smette di fare il provolone, di avere quell’atteggiamento con lei <”… penso che piacerebbe più a te che a me.”> le chiede, di solito è sempre così, esperienza personale ad essere trattato come svago, ma lui è una persona fatta così, è lui a decidere se fare qualcosa o meno, fa parte del suo essere libero e vivere come meglio vuole. A prescindere da ciò che gli dirà Tenshi lui sicuramente la prenderà quella sera se è destino, tuttavia se quel rapporto carnale va a saziare la sua sete di donna, avrebbe comunque sete di curiosità, di conoscenza su ciò che la spinge.

00:56 Tenshi:
 Quelle labbra non si avvicinano ancora, ma lei può sentire il suo respiro sulla propria pelle. Da quando Tenshi ed il suo passato sono stati uccisi, Yami non si è mai posta paletti. Quella luna accentua semplicemente il suo fare sadico e sensuale allo stesso tempo. Certo, chi non la vede da mesi potrebbe rimanere di stucco nel ritrovarla così cambiata. Ma a lei sta bene così. Ha dovuto bruciare tutto, pur di trovare la propria pace interiore. Il suo passato non conta più nulla. Tenshi, non conta più nulla. Adesso esiste solo Yami. Quella ragazzina che si lascia trasportare da ogni bagliore di piacere. E' davvero così sbagliato vivere in quel modo? Lei non crede. Perché da quando ha deciso di essere ciò che è oggi, sta bene. Sta bene come non lo era mai stata prima. E quella privazione dell'oggetto del desiderio, porta la rosata a volerlo ancora di più. Assapora ancora quel momento, mentre la destrorsa dell'altro continua il suo tragitto. Ed è sul gluteo di lei che si fermerebbe, facendo forza su di esso, per poterla sollevare. E lei, ormai completamente abbandonata al desiderio, lascia che lui giochi ancora con lei. Trentasette centimetri la distanziano dal terreno. Lei, come in un impeto istintivo, andrebbe a circondare il bacino dell'altro con le proprie gambe, aggrappandosi a quel corpo scolpito. La mancina altrui si poggia tra le proprie labbra. Labbra che pian piano si schiudono, lasciando libero passaggio alle dita di quello. Morderebbe lievemente quel pollice con gli incisivi, per poi lasciare che la propria lingua sfiori il suo polpastrello, in un gioco sempre più sadico e sensuale. Adesso la propria mancina afferrerebbe quella di lui, allontanandola lievemente, per permetterle di parlare. < Allora, dici che non ti piacerebbe? > implicitamente, non negando le sue parole, ha appena affermato che anche a lei quel desiderio la stuzzica parecchio. Così, stringerebbe ancora le gambe attorno al suo bacino, per permettere maggior aderenza a quei due corpi che si cercano. < Non vorresti farlo? >. Eryk, cos'è che vuoi tu? E, solo adesso, il volto continuerebbe ad avvicinarsi a quello dell'altro, se quello glielo permettesse. Le labbra si poggerebbero su quelle altrui, come a dire 'scopami, qui ed ora'. Si schiuderebbero, alla ricerca del sapore dell'altro. [Chakra on][equip lo stesso]

01:18 Eryk:
  [Monte dei volti] Non vorrebbe farlo? Oh coniglietta, forse non hai ancora capito a che livello siamo e che quel gioco di preda e predatore era già stato deciso da prima ancora che quel ghiaccio fosse sciolto con quella frase che entrambi sappiamo non interessava a nessuno dei due. La luna fa anche questo, tira forse fuori il vero io di tutte quelle persone, rimuove limiti che non dovrebbero esserci in quanto è quella la natura dell’uomo, bestie e tutto ciò era quello davvero innaturale. A quelle domande per il momento non risponde anche perché quelle labbra si avvicinano alla sorgente di quel suo veleno che viene continuamente applicato ormai ma che Tenshi sembra essersene assuefatta ormai, non tanto a lui, semplice oggetto di piacere in grado di darle ciò che vuole, ma a quella sensazione, forse proprio di impotenza nei confronti di un'altra persona, di debolezza o, senza che entriamo troppo in introspezione dato che Eryk non conosce minimamente Tenshi al punto da non sapere neanche la sua identità o chi lei sia. La lascia avvicinare fino a unire le proprie labbra con quelle della ragazza, dopotutto tutti testimoni ha iniziato lei e ciò che accade è tutto tranne che non consenziente dato che glielo sta chiedendo in tutte le maniere possibili. Quel bacio inizia in maniera delicata con le proprie labbra contro quelle morbide della Senjuu eppure ha un escalation abbastanza velocemente, con proprio la lingua del doku che dovrebbe far breccia all’interno delle labbra altui, sostituendosi al pollice che le aveva dato prima. Ne prende i redini di quel ballo, conducendo la lingua della giovane donna in quello scontro passionale e primitivo di wrestling con le salive di entrambi che creano un cocktail unico di desiderio. In quel bacio Tenshi può sentire come il gigante si sta incamminando, proprio verso il centro del monte, con tutta Konoha in piena vista sotto di loro. Interrompe quel bacio umido e passionale, con la lingua velenosa ancora collegata a quella altrui da qualche filo residuo di quella mixture precedentemente descritta. Gli occhi ambrati fissi su di lei, a dissetarsi con quel desiderio che aveva scritto in volto mentre si china in avanti e la riappoggia per il momento a terra, dopotutto non la può spogliare se la tiene in braccio tutto il tempo, no? Con le labbra ancora a pochissimi centimetri da quelle altrui andrebbe solo ora, adesso che ne ha la possibilità, la risposta al quesito che gli aveva posto pocanzi <” Solo a patto che i tuoi gemiti si sentano fino alle mura esterne. “> una condizione? No, più una promessa. LE lascerebbe quindi giusto il tempo di dargli una risposta, che sia vocale o fisica, prima di tentare di girarla proprio in direzione del suo villaggio .

01:44 Tenshi:
 La vita è un gioco. E ogni attimo va giocato al meglio delle proprie possibilità. Adesso i due stanno godendo al meglio di quegli attimi. Attimi in cui possono sfogare tutto ciò che si portano dentro, che sia tristezza, che sia rabbia o che sia semplicemente voglia di scopare. I due si cercano, come se fossero l'uno la droga dell'altro. Quella sensazione di debolezza non la spaventa ancora. Anzi, le provoca emozioni sempre più forti. Emozioni infuocate che vogliono venir fuori ad ogni costo. La passione che viene rivelata in quel bacio, quasi violento, sotto la luce di quella luna rossa. Luna di sangue che adesso porta i due a volersi ad ogni costo, quasi a spogliarsi di ogni cosa, pur di avverare un piccolo desiderio. Sapori che si mescolano, mentre le lingue si cercano, con un movimento costante. Solo adesso si rende conto dei movimenti dell'altro, di quei passi che la portano al centro del monte, come se in quel teatro loro fossero lo spettacolo principale. Osservate, cittadini di Konoha. E lei viene poggiata al suolo, dopo che quelle labbra desiderose si sono staccate, mentre l'altro la sovrasta. Non sa nulla di lui, eppure lo desidera. Ad ogni costo, subito, come se in quel momento quella fosse la cosa più importante e più sensata da fare. Eryk, cosa porti dentro? Sfogati su di lei, sei libero di farlo. Perché lei farà la stessa cosa con te. Non sa se ti rivedrà ancora. Non sa se ricorderà mai di questo incontro folle sotto le stelle. Sa che lo desidera, sempre di più. Ed il respiro si farebbe affannoso, con il cuore che le martella nel petto, ansioso di raggiungere quella mela dorata, l'oggetto del desiderio. Gli occhi di lui sono fissi su quelli di lei, come se le stesse comunicando già in quel modo le risposte ovvie alle sue domande. Sì, ti vuole, non era ovvio? Stupida Yami. Ed il suo volto si avvicina ancora a quello di lei, sussurrando altre parole. Parole che causano altre scariche elettriche nel corpo della rosata. Parole che la portano a stringere con forza, ancora, quelle gambe, ancora aggrappate al suo bacino, avvicinando quelle parti del corpo che adesso si cercano. < Griderò per te >. Griderà per lui. Griderà per sé. Griderà alla faccia dell'intera Konoha. Konoha che adesso, girata verso di essa con forza dall'altro, ha ben davanti agli occhi. Alla faccia tua, Konoha, ti farà esplodere come un palloncino. [END il resto è storia ML]

02:00 Eryk:
  [Monte dei volti] Se la coniglietta bombarola ha intenzione di far esplodere Konoha stessa.. beh dovrà rimandare il progetto almeno di un'altra sera, dato che l’unica che esploderà in ondate di piacere è proprio lei, fino a quando il libido di entrambi non si sarebbe riportato a un livello normale, a un livello sopportabile, il che non sarà presto, dopotutto le curve del corpo della manipolatrice del legno lo chiamano, gli dicono di prenderla e di esplorarne ogni centimetri di quel corpo. Griderà perché rimarrà in quello stato di assuefazione dal suo veleno per tutto il tempo, perché ne abuserà nella maniera più meschina e sessualmente sadica che conosce, a partire proprio da quel crine rosato o da quei glutei che ha già avuto modo di esplorare per non parlare del collo. Tutto ciò che era stato fatto erano preparazioni come nel suo passato da chef, gli ingredienti base sono sempre da valorizzare e se domani mattina Tenshi avrà segni relativi a una notte di passione violenta e carnale, anche senza le memorie intatte il suo corpo ricorderà quella sensazione, i suoi muscoli ricorderanno cosa vuol dire avere a che fare con un Doku come ha già avuto modo di scoprire prima di Eryk stesso. A differenza della konohana non ha nulla da sfogare, lui è un semplice mezzo per ciò che lei vuole mentre lui si può godere un po' di sano e puro piacere senza complicazioni, dopotutto è questo che voleva lei ed è quello che si è presa da lui. Chissà, magari andranno avanti fino alle prime luce del sole, quando entrambi gli astri torneranno a condividere il cielo insieme, dopotutto è estate e la fase notturna è molto breve durante questo periodo dell’anno. Ovviamente il discorso della preparazione sarà da estendere anche ad altre parti del corpo alla quale non ha ancora avuto l’accesso e, solo dopo che i suoi umori lo guideranno al coglierla, inizierà quell’atto carnale che li porterà al giorno successivo, con Konoha intera come testimone. [End]

!!!ATTENZIONE, GIOCATA DAL CONTENUTO ESPLICITO!!!

Si parla solo di sesso, buon divertimento mlmlml

Ringraziamo, ovviamente, i gentili spettatori che questa sera ci hanno seguiti <3